LE PIU' 
BELLE NDEs
 
TUTTE LE NDE PUBBLICATE SULLA PdA IN FORMATO TESTO SENZA IMMAGINI
			
 
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LA NDE DEL DOTTOR GEORGE RODONAIA: MORTO PER TRE GIORNI
E RESUSCITATO SUL TAVOLO AUTOPTICO!
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Apro la serie delle traduzioni delle NDE raccolte da Kevin Williams con la più 
incredibile e la più inesplicabile storia di sopravvivenza mai avvenuta dopo 
quella di Gesù Cristo.
La differenza é che, mentre la storia di Cristo é suffragata da pochissime prove 
obiettive se si eccettua la Sacra Sindone, che sarebbe autentica al 99%, quella 
del Dottor Rodonaia é autenticata da certificati di morte e referto autoptico 
(parziale, in quanto l'operazione non venne portata a termine per....mancato 
consenso da parte della ....mancata salma!). Se aggiungo poi che il Dott 
Rodonaia é tuttora vivente, agli scettici non resta che prendere l'areo ed 
andare ad intervistarlo in USA!
Ecco alcune note biografiche ed il suo racconto, la parte finale é un pò 
*ostica* ed ho incontrato qualche difficoltà nel tradurla: se qualcuno di voi 
conosce meglio di me l'Inglese, si faccia pure avanti con una traduzione 
migliore, l'indirizzo dove potete scaricare il testo originale é: 
http://www.near-death.com/rodonaia.html , il link alla fine del testo vi 
permette di ordinare il suo libro via Internet.
potete inviarmi il testo per e-mail.
Buona lettura.
Il Webmaster.
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Il Dott. George Rodonaia ha una laurea in Medicina (Neuropatologia) ed una in 
psicologia della religione. Molto recentemente ha consegnato una nota 
indirizzata alle Nazioni Unite sull' "Emergente Spiritualità Globale." Prima di 
emigrare negli Stati Uniti dall'Unione sovietica nel 1989, ha lavorato come 
psichiatra ricercatore all'Università di Mosca.
Il Dott. Rodonaia ha subìto uno dei casi più lunghi di NDE mai registrato. 
Dichiarato morto immediatamente dopo essere stato investito da una macchina nel 
1976, è stato lasciato per tre giorni in obitorio. Non "ritornò in vita" fino a 
che un Medico Legale non cominciò a fare un'incisione nel suo addome per 
procedera all'autopsia.
Un' altra notevole caratteristica della N.D.E. del Dott. Rodonaia - e ciò è 
comune a molti- è che è stato trasformato radicalmente da tale esperienza. Prima 
della sua NDE lavorava come Neuropatologo. Era anche un ateo dichiarato. Ma dopo 
l'esperienza, si é dedicato esclusivamente allo studio della spiritualità, 
prendendo un secondo dottorato in psicologia della religione. E' quindi stato 
ordinato pastore nella Chiesa Orientale Ortodossa. Oggi serve come pastore 
associato presso la Prima Chiesa Unita Metodista a Nederland, Texas. (IL 
DR. RODONAIA E' DEFINITIVAMENTE PASSATO IL 12 OTTOBRE 2004)
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"La prima cosa che ricordo della mia N.D.E. è che mi ritrovai in un regno di 
oscurità totale. Non avevo dolore fisico, ero ancora in qualche modo consapevole 
di essere George e tutt' intorno a me c'era oscurità, oscurità assoluta e 
completa- l'oscurità più grande mai provata, più scuro di qualunque scuro, più 
nero di ogni nero. Questo era ciò che mi circondava e incombeva su di su me. Ero 
inorridito. Non ero preparato a tutto questo. Sono rimasto disgustato nello 
scoprire che ancora esistevo, ma non sapevo dove fossi finito. Un pensiero solo 
attanagliava la mia mente: Come é possibile dato che non esisto più? Questo é 
ciò che mi turbava.
Lentamente ho fatto forza su me stesso e ho cominciato a pensare a quello che 
era accaduto ed a ciò che succedeva. Ma non mi giungeva niente di confortante o 
rilassante . Perchè sono in questa oscurità? Cosa posso fare? Allora ho 
ricordato la famosa citazione di Descartes' : "penso, dunque sono." E questo mi 
ha sollevato da un peso enorme, perché allora ho capito che, in un certo senso, 
ero ancora vivo, benchè evidentemente in una dimensione molto diversa. Allora ho 
pensato,
"Se esisto, perchè non devo essere ottimista? Sono George e sono nell' oscurità, 
ma so che esisto. Sono quello che sono. Non devo essere pessimista. Come posso 
stabilire cosa è positivo nell' oscurità? La luce é una cosa positiva."Allora, 
improvvisamente, fui nella luce; brillante bianca, luccicante e forte; una luce 
molto brillante. Era come il flash di una macchina fotografica, ma non 
lampeggiante, solo brillante. Luminosità continua. Al momento ho trovato lo 
splendore della luce doloroso, non potevo guardare direttamente ad essa. Ma pian 
piano ho cominciato a rilassarmi. Ho cominciato a sentire caldo, conforto, e 
tutto improvvisamente è sembrato eccellente.
La cosa successiva che mi accadde fu che ho visto tutte queste molecole volarmi 
intorno, atomi, protoni, neutroni, volavano dappertutto. Da un lato era 
totalmente caotico, ma ciò che mi ha dato gioia fu il fatto che questo caos 
aveva una simmetria intrinseca. Questa simmetria era meravigliosa unica e 
totale, e mi ha riempito di una gioia tremenda. Ho visto il modello universale 
della vita e della natura davanti i miei occhi. Fu a questo punto che ogni 
preoccupazione residua sul mio corpo scomparve, perché mi era ormai chiaro che 
non avevo più bisogno di esso che era soltanto una limitazione.
Tutti [i ricordi] di questa esperienza si sono fusi, così è difficile per me 
porre gli eventi in sequenza esatta. Il tempo per come lo avevo conosciuto si 
fermò; passato, presente, e futuro erano un tutt'uno per me in quell'unità di 
vita senza tempo.
Ad un certo punto ho subìto quello che è stato chiamato il processo di 
rivisitazione della propria vita, per cui ho visto la mia vita dall'inizio alla 
fine tutto d'un colpo. Ho partecipato ai veri drammi della mia vita, quasi come 
se un'immagine olografica della mia vita mi scorresse davanti- nessuno senso di 
passato, presente, o futuro, solo il momento presente e la realtà della mia 
vita. Non era come é cominciata con la nascita per poi arrivare alla mia vita 
all'Università di Mosca. Essa mi è apparsa tutta in una volta. Io ero là. Questa 
era la mia vita. Non ho provato alcun senso di colpa o rimorso per le cose che 
ho fatto. Non ho provato nulla in merito ai miei fallimenti, errori, o risultati 
ottenuti. Tutto quel che ho percepito era la mia vita per quello che era stata. 
Ed ero contento cosi'. Ho accettato la mia vita per quella che è.
Durante questo tempo la luce irradiava un senso di pace e gioia verso di me. Era 
molto positivo. Ero così felice di essere nella luce. E ho capito quello che la 
luce ha voluto dire. Ho imparato che tutte le regole fisiche della esistenza 
umana erano nulla quando le ho comparate a questa univoca realtà . Ho anche 
potuto vedere che un buco nero è solo un' altro aspetto di quella infinità che è 
la luce. Sono arrivato a capire che quella realtà è dappertutto. Che non è 
semplicemente la vita terrena ma la vita infinita. Tutto quanto non solo é 
collegato insieme,il tutto è anche uno. Così mi sono sentito un solo essere con 
la luce, con la sensazione che tutto è perfetto fra me e l'universo.
Avrei potuto essere dovunque immediatamente, proprio là [dove avessi voluto]. Ho 
cercato di comunicare con la gente che ho visto. Qualcuno ha sentito la mia 
presenza, ma nessuno ha fatto niente. Ho sentito la necessità di studiare la 
Bibbia e la filosofia. Chiedi e ti sarà dato. Pensa e tutto giunge a te. Così ho 
partecipato, sono ritornato [indietro nel tempo]e ho vissuto nella mente di Gesù 
e dei suoi discepoli. Ho sentito le loro conversazioni, ho fatto l'esperienza di 
mangiare [con loro],di passarci il vino, odorare, assaggiare- eppure non avevo 
il corpo. Ero pura coscienza. Se non avessi capito ciò che accadeva, mi sarebbe 
stato dato un chiarimento. Ma nessuno insegnante ha parlato. Ho esplorato 
l'Impero Romano, Babilonia, i tempi di Noé ed Abramo. Qualsiasi epoca vuoi 
citare, io ci sono andato. Così ero là, inondato da tutte queste buone cose e da 
questa esperienza meravigliosa, quando qualcuno cominciò a tagliare nel mio 
stomaco. Potete immaginare? Quello che era accaduto era che ero stato portato 
all'obitorio. Sono stato dichiarato morto e lasciato là per tre giorni. 
Un'indagine sulla causa della mia morte era stata istruita, così hanno mandato 
qualcuno a fare un'autopsia su me. Come hanno cominciato a tagliarmi lo stomaco, 
mi sono sentito come se una grande forza mi avesse afferrato dal collo e mi 
avesse spinto giù. Ed era così potente che ho aperto gli occhi e percepii questa 
enorme sensazione di dolore. Il mio corpo era freddo e ho cominciato a 
rabbrividire. Immediatamente hanno fermato l'autopsia e mi hanno portato 
all'ospedale, dove sono rimasto per i seguenti nove mesi, la maggior parte dei 
quali trascorsi sotto il respiratore.
Lentamente ho riguadagnato la mia salute. Ma non sarei mai stato più lo stesso 
individuo, perché tutta ciòche volevo fare per il resto della mia vita era 
studiare la saggezza. Questo nuovo interesse mi ha condotto a frequentare 
l'Università di Georgia, dove ho preso la mio seconda laurea in psicologia della 
religione. Poi sono diventato prete della Chiesa Orientale Ortodossa. Alla fine, 
nel 1989, siamo venuti in America, e ora lavoro come pastore associato al First 
United Methodist Church in Nederland, Texas.
Molta gente mi ha domandato a cosa credo, come la mia NDE ha cambiato la mia 
vita. Tutto quel che posso dire è che ora credo al Dio dell'universo. 
Dissimilmente da molta altra gente, comunque, non mai ho chiamato Dio la Luce, 
perché Dio è oltre la nostra comprensione. Dio, credo, è molto più della luce, 
perché Dio è anche oscurità. Dio è tutto ciò che esiste, tutto- e questo va ben 
oltre la nostra capacità di comprendere-. Così non credo al Dio degli Ebrei, o 
dei Cristiani, o degl'Indù, o in qualsiasi idea religiosa di quello che Dio è o 
non è. E' per tutti lo stesso Dio, e quel Dio mi ha mostrato che l'universo nel 
quale viviamo è un bellissimo e meraviglioso mistero con cui é connesso per 
sempre e per l'Eternità.
Chiunque ha avuto una simile esperienza di Dio, che ha sentito un tale senso di 
profondo collegamento con la realtà, sa che c'è solo un lavoro veramente 
significativo da compiere nella vita, ed esso é l' amore; amare la natura, amare 
la gente, amare gli animali, amare la Creazione stessa, perché è giusto così. 
Servire la creazione di Dio con una calda ed amorevole generosità e compassione- 
questa è l'unica esistenza che ha senso.
Molta gente gira intorno a quelli che hanno avuto NDE perché sentono che abbiamo 
le risposte. Ma so che questo non è vero, almeno non totalmente. Nessuno di noi 
può capire fino in fondo le grandi verità della vita finché non saremo uniti 
all' eternità al momento dela morte. Ma di quando in quando otteniamo di dare 
un' occhiata di sfuggita alle risposte qui sulla terra, e questo è già 
abbastanza per me. Amo fare domande e cercare risposte, ma alla fine so che devo 
vivere le domande e le risposte. Ma per me va bene, non è vero? Finché amiamo, 
amiamo con tutto il nostro cuore e passione, nulla ha importanza, non vi pare? 
Forse il modo migliore per me per esporre quel che cerco di dire è condividere 
con voi qualcosa che il poeta Rilke una volta ha scritto in una lettera ad un 
amico. Ho visto questa lettera, la lettera originale scritta a mano, nella 
biblioteca a Dresda, all' Università in Germania. (cito a memoria, come segue:)
"Sii paziente con tutto quello è irrisolto nel tuo cuore. E cerca di amare le 
domande di per se' stesse. Non cercare le risposte che non possono esserti date. 
Perché non potresti conviverci. E il punto è vivere totalmente, vivere le 
domande ora, e forse senza saperlo, vivrai abbastanza nelle risposte. Ho fede in 
tutto ciò. Vivi le domande, e l'universo aprirà i suoi occhi su di te."
The Journey Home
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Pubblicato col permesso di Kevin Williams:
From: Kevin Williams <webmaster@near-death.com>
Date: Thu, 28 Oct 1999 05:38:30 +0200
To: cipidoc%income
Subject: Re: New Website
Message-ID: <AECCA4C7869A8526C125681800140115.00140126C1256818@income.it>
MIME-Version: 1.0
Content-Type: text/plain; charset="us-ascii"
Content-Transfer-Encoding: 7bit
Claudio,
Congratulations on your new website. Be sure to send me the address of it. You 
are most welcome to use my picture and anything from my website.
Thanks. God bless. Peace and Light, Kevin Williams
NEWS !!!
UN ALTRO CASO SIMILE A QUELLO DEL DR. RODONAIA SI E' VERIFICATO IN EGITTO ALCUNI 
MESI Fà: ANDATE A VISITARE QUESTO SITO: http://www.rense.com/politics4/nde.htm
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SCONVOLGENTI PARTICOLARI RIFERITI DAL DR. RODONAIA AL DR. 
MELVIN MORSE!
NUOVE PROVE CONVALIDANO CHE LE NDE SONO REALTà E NON ALLUCINAZIONI
Il racconto dell' incontro con un lattante durante la sua NDE
Ulteriori informazioni riguardo al racconto del Dott. Rodonaia sono descritte 
nel libro del Dott. Melvin Morse (scritto insieme con Paul Perry) intitolato 
"Trasformato dalla Luce". Il seguente è un estratto di questo libro e descrive 
un evento che é accaduto durante questa particolarissima NDE e che è molto 
interessante poiché i fatti riferiti non sono spiegabili se non ammettendo che 
lo Spirito - o la Coscienza- sono entità extracorporee, come da sempre insegnano 
tutte le Religioni. Vi ricordo che il Dr. Rodonaia, sospettato del KGB di essere 
una spia americana, fu investito per ben due volte da un'auto guidata dagli 
agenti della famosa agenzia di spionaggio. Dichiarato morto a causa dei traumi 
multipli subìti, il suo corpo fu surgelato nel freezer della "Morgue" ove rimase 
per tre giorni!
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(Nota: A quell'epoca, il Dott. Morse chiamava "Yuri" George Rodonaia per tenerne 
segreta l'identità
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....Per un'unico motivo Yuri avrebbe voluto andare far visita alla sua famiglia. 
Aveva visto sua moglie disperata ed i loro figli, entrambi troppo piccoli per 
capire che loro padre era stato ucciso.
Andò quindi a visitare il suo vicino di casa. Avevano un bambino, nato un paio 
di giorni prima della sua "morte". Yuri disse che erano rimasti sconvolti da 
quel che gli era accaduto, ma in quel momento erano angosciati soprattutto dal 
fatto che il loro bambino non smetteva di piangere. Nonostante i loro tentativi 
per calmarlo, continuava a piangere. Quando dormiva era agitato e piagnucolosoo, 
da sveglio piangeva di nuovo. Lo avevano portato di nuovo dai dottori ma non 
erano stati capaci di capire la causa del pianto. Tutte le solite diagnosi, come 
le coliche, erano state escluse e li avevano rispedito a casa, sperando che il 
bambino si calmasse da solo..
Durante questo stato di esperienza extracorporea, Yuri scoprì che:
"lo potevo parlare col bambino. Era incredibile!. Non potevo parlare coi 
genitori- i miei amici- ma potevo parlare col neonato. Gli ho chiesto quale 
fosse il problema . Nessuna parola è stata scambiata fra me e lui, forse 
gliel'ho chiesto telepaticamente. Mi disse che un braccio gli faceva male e, non 
appena me lo ha detto, fui in grado di vedere che l'osso era stato storto e si 
era rotto."
Il bambino aveva una frattura "A LEGNO VERDE" [Frattura incompleta di un osso 
lungo, simile a quella che si provoca piegando un rametto di legno non 
stagionato, i cui monconi non si separano-NdR], probabilmente a causa di un 
misconosciuto trauma subìto durante il parto. Ora sia Yuri che il bambino 
sapevano cos'era successo, ma né l'uno né l'altro avevano modo di comunicare il 
problema ai genitori.
[Yuri, alias George] a questo punto si risvegliò mentre stava per iniziare 
l'autopsia. Da notare che in Russia i cadaveri vengono conservati in stato di 
congelamento PER TRE GIORNI e che quindi più che di una NDE, qui si tratta di 
una vera e propria RESURREZIONE DA UNA DOPPIA MORTE, PER TRAUMA DA 
SCHIACCIAMENTO E PER CONGELAMENTO!
Particolare alquanto strano: uno dei medici presenti in sala settoria era uno 
zio del Dr. Rodonaia!
Yuri disse poi allla sua famiglia di essere "morto", ma nessuno gli ha creduto 
finché non ha cominciato a fornire dettagli di ciò che aveva visto durante i 
suoi viaggi fuori di corpo. Allora sono divenuti meno scettici. La sua diagnosi 
sul neonato faceva la differenza. Riferì ai suoi vicini della visita di quella 
notte e della loro preoccupazione per il loro bambino e disse loro che aveva 
parlato con lui e che aveva scoperto che aveva una frattura del braccio. I 
genitori portarono il bimbo da un altro dottore che, sottoposto ad esame 
radiografico il braccio, scoprì che la diagnosi di Yuri era giusta.
LA NDE DI CECIL ALL'ETà DI 11 ANNI
Mio fratello ed io eravamo andati a nuotare. Aveva un problema. Ho cercato di
tenerlo fuori dell'acqua, ma nel suo panico mi ha tirato giù molte volte. Noi
affogammo entrambi. Lui é morto e io sono ritornata. Posso ricordare tutto come 
se
fosse ieri. Come non potei restare più a lungo a galla, udii un suono strano 
simile
ad un tintinnio nelle mie orecchie. Un sentimento pacato è calato su di me. Ho
sentito il mio spirito venire fuori del mio corpo e sono andata in un vuoto
nerissimo, era un pò spaventoso.
In lontananza c'era un puntino di luce. Mi sono mossa verso di esso, lentamente
al'inizio, ma poi più veloce, sempre più veloce come se fossi stata su un treno 
che
accelera. Poi mi sono fermata e mi sono trovata immersa nella luce. Ho osservato
tutto- cielo, edifici, vetrate- che emettevano luce propria. E tutto era molto 
più
colorato di quello che vediamo qui. Un fiume descriveva meandri tutt'intorno.
Sull'altra riva vi era una città, ed una strada che portava da una città ad un'
altra, e ancora un'altra città e così via.
Proprio di fronte a me, aldilà del fiume vi erano tre uomini. Si sono proiettati
verso di me. Non hanno camminato o volato, si sono proiettati verso me. Non li
ho riconosciuti subito, ma poi ne ho conosciuto uno, un certo Lynn Bibb, che era
morto alcune settimane prima che io nascessi. Ho capito che questi tre uomini
erano lì per me, come un comitato di accoglienza, come per scortarmi aldilà del
fiume, nella prima città. Avevo il presentimento che, se fossi andata con loro,
non ci sarebbe stato ritorno, così esitai.
La prima città era una specie di primo stadio. La gente resta là finché non sono
pronti ad andare nella città successiva- il tuo procedere eterno, da città a 
città.
Dietro me ed alla mia sinistra vi era una forte sorgente di luce, molto 
brillante
e piena d' amore. Ho capito che era una Essere vivente. L'ho chiamata Dio per
mancanza di un termine migliore.
Non potevo vederlo; mi é parso di percepire una presenza maschile.
Ha comunicato con me, non tanto con le parole ma in maniera telepatica, e mi ha
chiesto:
"Perchè esitavi?"
Ho risposto, "Beh.... sono troppo giovane per morire."
Ed Egli ridacchiando mi disse "Ci sono anche bambini morti, qui."
Aggiunsi, "Allora, ci sono alcune cose che voglio sapere, prima."
E Lui: "cosa vuoi sapere?"
Io: "Che cos'é la morte?"
E lui:"Girati e guarda di lato."
Come lo feci, vidi un brutto incidente d'auto. Molta gente era stata uccisa. Dal 
groviglio dei corpi un spirito venne fuori . Coloro che non l'avevano creduto 
possibile erano rimasti nei loro corpi e non erano in grado di uscirne fuori
.Domandai se potessero essere raggiunti e mi disse:
"Sì, qualcuno più rapidamente degli altri, qualcuno forse mai. La Morte, dunque, 
é non credere in niente.
"Cos'è l'inferno?" gli chiesi.
E lui:"Girati e guarda di nuovo."
Vidi una vecchia su una sedia a dondolo determinata nel rimanere seduta a 
dondolarsi
ed a preoccuparsi dei bambini, dei nipoti e di ogni altra cosa.
L' Inferno è perciò una mancanza di saggezza, non si va avanti, si sceglie di
non andare più lontano, stare seduti e non fare nulla. 
L' Inferno non è un posto fisico.
Domandai se esiste il Diavolo o Satana.
Mi ha detto, "Dio lo permetterebbe? Se ti mettessi al posto di Dio per qualche
secondo, cosa faresti per prima?"
Ho riconosciuto che il mio primo atto sarebbe stato eliminare qualsivoglia
Diavolo o Satana. Poi gli chiesi: "Come si fa a distinguere ciò che é giusto da
ciò che é sbagliato?"
"Il Bene é aiutare ed essere gentili. Il Male non è solo far male a qualcuno ma
anche non aiutarlo quando puoi."
Ci mettemmo a camminare e gli chiesi dell'universo e delle motivazioni per cui
esistono tante cose. Tutto di tutto mi venne spiegato. Allora mi chiese se 
ancora volessi ritornare nel mondo fisico.
"Voglio ritornare."risposi.
"Perchè?"
Dissi che volevo aiutare mia madre che mio padre aveva lasciato con quattro
bambini ed un altro in arrivo. Dio ridacchiò e mi domandò la vera ragione.
Dissi che avrei voluto lasciare la terra un pò meglio di come l'avevo trovata.
"Allora puoi ritornare con un pò della conoscenza delle cose che hai imparato 
qui,
ma il resto ti sarà celato per un pò di tempo.
Vivi sapendo che non potrai tornare indietro quando sarai di nuovo qui."
Ripresi conoscenza nel fango del fondo del fiume e fui tirata a galla.
Vomitai un gran quantitativo d'acqua, poi uscii fuori dal fiume da sola,
per scoprire che mio fratello era morto.
(Da: Kevin Williams, le Nde dei bambini)
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 La NDE del Prof. Howard Storm.
Revisione della traduzione in data:19-01.2000
Prima della sua NDE, Howard Storm non era un uomo molto piacevole. Era un ateo 
dichiarato, Professore di Arte alla Kentucky University. Spesso usava l'ira per 
controllare tutti quelli che stavano intorno a lui e non aveva mai provato gioia 
in nulla. Non credeva in nulla che non fosse visibile,o tangibile. Sapeva 
soltanto che il mondo materiale era l'estensione di tutto ciò che esiste.
Aveva sempre considerato tutti sistemi religiosi essere fantasie per gente da 
abbindolare. 
Oltre quello che la scienza dice, non c'era null' altro.....
Il 1 giugno, 1985 all'età del 38 aa, Howard Storm ebe una NDE dovuta ad una 
perforazione dello stomaco e la sua vita stava per cambiare per sempre.  La 
sua esperienza di NDE è una delle più profonde, se non la più 
profonda,documentazione di vita ultraterrena mai riportata. La sua vita é così 
immensamente cambiata dopo di essa, al punto che si è dimesso
come professore Universitario per frequentare il Seminario Teologico di cui e' 
divenuto un pastore.
Il materiale seguente è il racconto di quello che gli é accaduto.
----------------- Un Invito da Gente Strana - (Howard è in agonia ) 
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Ero in lotta fra dire addio a mia moglie e le mie emozioni. Dirle che l'avevo 
amata moltissimo era molto più di un addio, più di quel che riuscivo ad 
esternare a causa della mia angoscia emotiva. In una sorta di rilassamento, gli 
occhi chiusi,aspettavo la fine.
Eccolo, mi son detto.  Questo era il grande nulla,il grande black-out, 
quello da cui non ti svegli mai più, la fine dell' esistenza. Ne avevo la 
certezza assoluta, non c'era nulla oltre questa vita- perché questo era ciò che 
la gente veramente intelligente aveva capito.
Mentre subivo questo stress, non ho mai pensato alla preghiera o a qualche altra 
cosa simile
Mai una volta ho pensato ad essa. Se ho mai menzionato il nome di Dio era stato 
solo per bestemmiarlo.
- Per un certo tempo ci fu una sensazione di essere incosciente o addormentato. 
Non sono sicuro quanto a lungo sia durato, ma mi sono sentito veramente strano, 
e ho aperto gli occhi. Con mia sorpresa mi alzai dal letto, potevo guardare me 
stesso giacere su quel letto.
La Mia prima reazione fu: "Questo è pazzesco! Non posso stare in piedi qui 
guardando giù verso me stesso. Questo non è possibile!"
- Poi, capìto cosa mi accadeva, mi sono sentito sconvolto. Ho cominciato a 
gridare e strillante a mia moglie e lei invece era seduta là come una pietra. 
Non mi guardava, non si é mossa- ed ho cominciato a insultarla per richiamare la 
sua attenzione. Confuso, sconvolto, ed adirato, ho cercato di ottenere 
l'attenzione del mio compagno di stanza-con l'identico risultato. Nessuna 
reazione.
- Allora ho sentito chiamare il mio nome. Ho sentito: "Howard, Howard- vieni 
qui."
Chiedendomi per prima cosa da dove provenisse , scoprii che (la voce) giungeva 
dalla porta d'accesso. C'erano diverse voci che mi chiamavano. Ho domandato chi 
fossero, e mi hanno detto:
"Siamo qui per prenderci cura di te. Ti metteremo a posto. Vieni con noi."
- Domandando di nuovo chi fossero, chiesi se fossero dottori ed infermiere. Mi 
hanno risposto: "Sbrigati, viene a vedere. Ci troverai fuori." Come feci domande 
mi dettero risposte evasive. Mi imponevano un senso di urgenza, insistevano che 
avrei dovuto fare un passo attraverso la porta. Con qualche riluttanza mossi un 
passo nell'atrio, e nell'atrio mi ritrovai in una nebbia, o una foschia. Era una 
foschia di luce-colorata. Non era una foschia pesante. Potevo vedere la mia 
mano, per esempio, ma la gente che mi chiamava era 15 o 20 piedi [mezzo metro] 
avanti, e non potevo vederli chiaramente. Erano silhouette piuttosto, o forme e 
come mi mossi verso di loro scomparvero in quella foschia. Questi esseri strani 
mi spingevano ad andare con loro. Ripetutamente chiesi dove stavamo andando, e 
mi risposero: "Sbrigati, ci troverai fuori." Guardando indietro alla stanza, 
vedevo mia moglie ed il mio compagno, e decisi che non avrebbero potuto aiutarmi 
così andai con questa gente.
Camminando per quella che mi sembrò essere una distanza considerevole, questi 
esseri erano tutto intorno a me. Mi conducevano attraverso la foschia. Non so 
quanto e' durato, c'era un vero senso di mancanza del tempo nell'esperienza. In 
un certo senso sono inconsapevole di quanto lungo fosse, ma mi è sembrato come 
un lungo periodo- forse anche giorni o settimane.
Mentre viaggiavamo, la nebbia diveniva più spessa e più scura, e la gente 
cominciò a cambiare. Inizialmente mi sembrarono piuttosto allegri e felici, ma 
quando coprimmo una certa distanza, qualcuno di loro cominciò a diventare 
aggressivo.
Allora gli altri sembravano temere(?) quelli aggressivi. Sembrava potessi 
sentirli avvisare quelli aggressivi di stare attenti perche' mi potevano 
spaventare.  Chiedendomi cosa stesse accadendo, continuai a porre domande, 
e ripetutamente mi hanno spinto ad affrettarmi e finirla di fare domande. 
Sentendomi a disagio specialmente da quando avevano continuato a diventare 
aggressivi, considerai di ritornare indietro ma non sapevo come ritornare. M'ero 
perso. Non c'era nulla che potesse servirmi da riferimento. C'era solo quella 
nebbia ed un terreno bagnato, viscido e non avevo nessun senso della direzione.
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Attaccato da Esseri Bizzarri
Finalmente, dissi che non sarei andato più lontano. A quel punto cambiarono 
completamente. Divenuti molto più aggressivi, insistevano di andare con loro. 
Una certo numero di loro cominciarono a spingere e pressarmi, ed io risposi, 
cercando di colpirli alla schiena.
Mi è sembrato fosse quasi un gioco per loro, con me a fare da pezzo forte del 
loro divertimento. La mia pena divenne il loro piacere. Mi é sembrato volessero 
farmi male artigliandomi e pizzicandomi. Ogni qualvolta ne mandavo via uno, ce 
n'erano cinque o più a sostituirlo.
Da questo momento ci fu una oscurità quasi completa ed avevo la sensazione che, 
invece d'essere venti o trenta, ci fosse una coorte innumerevole di loro. 
Ciascuno di essi sembrava fosse venuto lì per praticare quello sport: 
picchiarmi!
Combattendo duramente e per un lungo tempo, alla fine ero esausto.
Steso li' fra loro,senza più forze, cominciarono a calmarsi da quando per 
nessuno [di loro] ero più il divertimento che ero stato. Qualcuno sceglieva 
ancora me, di quando in quando,ed io ero là a terra, tutto lacero ed incapace di 
resistere.
Questo é esattamente quello che accadde e non cerco di provare a spiegarmelo.
Da dentro di me ho sentito una voce, la mia voce, che diceva:"Prega Dio."
La mia mente rispose a se' stessa: "Non prego. Non so come pregare." La voce di 
nuovo mi diceva di pregare Dio. Era un dilemma poiche' non ho mai saputo come 
fare. La voce mi disse per la terza volta:"Prega Dio."
Cominciai dicendo cose del tipo: "Il Signore è il mio pastore, non vorrò....Dio 
benedici l' America." e qualche altra cosa che mi sembrò avere una connotazione 
religiosa. E questa gente è andata in frenesia, come se avessi gettato olio 
bollente su di loro. Hanno cominciato a gridare e strillante contro me, di 
finirla, che tanto là non c'era nessun Dio, e che nessuno poteva sentirmi. 
Contemporaneamente gridavano, hanno gridato oscenità, poi hanno cominciato ad 
andare via da me- come se fossi stato veleno.
Così ho gridato dietro di loro: "Padre nostro che sei nei cieli," ed idee 
simili. Tutto ciò é continuato per un pò di tempo fino a che, improvvisamente, 
fui consapevole che mi avevano lasciato. Era scuro, e gridavo solo cose che 
sapevano di Chiesa.
Mi piaceva che tali parole avessero un tale un effetto su quegli esseri 
terribili.
Giacendo là per un pò, ero in un tale stato di disperazione, oscurità e 
disperazione che non avevo modo di misurare quanto tempo fosse passato. Ero lì a 
giacere in un luogo ignoto-tutto lacero e pesto. E non avevo forza; ero KO.
Mi sembrava come se fossi in una specie di evanescenza, che qualsiasi sforzo 
facessi esaurisse ogni residua energia in mio possesso. 
La mia consapevolezza era che perivo, o affondavo totalmente nell'oscurità.
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Liberato dalla Luce
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Allora avvenne una cosa ancora più insolita. Sentii molto chiaramente, ancora 
una volta dire dalla mia voce qualche cosa che avevo imparato alla Scuola 
Materna della domenica. Era la canzoncina: "Gesù mi ama, sì lo so...." e 
cominciò a ripetersi.
Non so perchè, ma tutto a un tratto ho voluto crederci. Non avendo più niente mi 
aggrappai con forza a quel pensiero. Ed io, dentro di me, gridai: "Gesù, per 
favore salvami!." Questo pensiero è stato gridato con ogni oncia di forza e 
sentimento rimasti in me.
Mentre facevo ciò,vidi là nell'oscurità, in qualche luogo, una piccola stella, 
la più piccina. Non capendo cosa fosse, pensai essere una cometa o una meteora, 
perché si muoveva rapidamente. Allora capii che veniva verso me. Diventavava 
molto brillante, rapidamente.
Quando la luce mi venne vicino, la sua brillantezza mi avvolse ed io mi alzai 
su- non con un mio sforzo, per essere precisi, fui tirato su.
Allora vidi- e l'ho visto molto chiaramente- tutte mie ferite, tutte le mie 
lacrime, tutte le mie lesioni sparire.
E divenni un tutt'uno con questa luminosità.
Ciò che facevo ero piangere incontrollabilmente. Piangevo, non di tristezza, ma 
perché provavo sensazioni che non avevo mai provato prima nella mia vita. 
Un'altra cosa accadde. Improvvisamente ho conosciuto il TUTTO. Conoscevo tante 
cose. Ho saputo che questa luce, questa radianza, mi conosceva. Non so come 
spiegarvi che ero certo che mi conoscesse,lo sapevo e basta. Come dato di fatto, 
capii che mi conosceva molto meglio di mia madre o di mio padre. La Luce mi fece 
capire che mi amava in un modo che non sono capace di esprimere.
Mi ha amato in un modo che non ho mai immaginato potesse esistere.
Sapevo pure che questo essere raggiante è potente. Mi faceva sentire totalmente 
bene. Potrei sentire la sua luce su di me, come mani molto gentili intorno a me. 
E potrei sentirlo stringermi. E noi, io e questa Luce, siamo andati su e fuori 
di là.
Abbiamo cominciato ad andare più veloci, sempre più veloci, fuori dall'oscurità.
Abbracciato dalla luce, avendo sensazioni meravigliose e piangendo, vedevo in 
lontananza qualcosa che somigliava alla foto di una galassia, tranne che era più 
grande e c'erano più stelle di quelle che avevo viste sulla terra. C'era un 
centro grande di splendore. Era lontano. Allora io.... Non l'ho detto, l' ho 
solo pensato, dissi:"Portami indietro."
Ciò che volevo dire alla luce era di portarmi indietro, era di mettermi di nuovo 
nella fossa.
Ero così pieno di vergogna per quel che ero, e di quel che ero stato per tutta 
la mia vita, che tutto quel che desideravo era nascondermi nell'oscurità. Non 
volevo andare verso la luce no, non volevo.
Per la prima volta, il mio amico, e gli assegnerò questo nome anche in seguito, 
mi: disse :"Tu appartieni a questo posto."
La Mia risposta fu: "No, hai fatto un errore, portami indietro." E lui disse: 
"Non facciamo errori. Appartieni a noi."
Allora il mio amico ha chiamato al di fuori dall'oscurità, ed un numero enorme - 
perché sono venuti da noi- di brillanti, luminosi esseri ci ha circondati. 
Piangevo ancora. Una delle prime cose che questi esseri meravigliosi fecero fu 
di domandare,sempre con il pensiero:
"Hai paura di noi?" risposi di no. Mi dissero che potevano diminuire la loro 
luminosità ed apparire gente normale, e dissi loro di dirmi come erano fatti. 
Erano bellissimi, gli esseri più belli (che abbia mai visti).....
Come attività collaterale sono un artista e so che ci sono tre colori primari, 
tre secondari e sei colori terziari nello spettro visibile della luce. Qui, 
vedevo un spettro visibile della luce con almeno 80 nuovi colori primari. Vedevo 
anche questo splendore. E' frustrante per me provare a descriverli, perché non 
posso- stavo ammirando colori che non avevo mai visto prima.
Quello che questi esseri mi mostravano era la loro gloria. Non li stavo 
realmente vedendo. Ed ero perfettamente felice. Provenendo da un mondo di forme 
e immagini ben definite ero deliziato da questo nuovo mondo amorfo. Questi 
esseri mi davano quello di cui avevo bisogno in quel momento.
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La Rivisitazione della Vita
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Successivamente hanno voluto parlare della mia vita. Con mia grande sorpresa la 
mia vita veniva proiettata davanti me, forse sei o otto piedi (circa 2 metri) di 
fronte a me, dall'inizio alla fine
La visualizzazione della mia vita era totalmente sotto il loro controllo e mi 
hanno mostrato la mia vita, ma non dal mio punto di vista. Mi sono visto in 
essa- e tutta questa cosa era una lezione, anche se non lo capii a quel tempo. 
Cercavano di insegnarmi qualche cosa, ma non sapevo che fosse un'esperienza di 
insegnamento, perché non sapevo che sarei ritornato.
Noi guardammo la mia vita dall' inizio alla fine. Alcune cose le rallentavano e 
ci zoomavano su ed altre cose le oltrepassavano. La mia vita mi è stata mostrata 
in un modo che non avrei mai potuto concepire prima di allora. Tutte le cose per 
cui avevo lavorato per raggiungerle, il riconoscimento che avevo ottenuto alla 
scuola elementare, alle superiori, in collegio, e nella mia carriera, non 
volevano dire nulla in questo contesto.
Avrei potuto sentire i loro sentimenti di dolore e sofferenza, o gioia, mentre 
la visualizzazione della mia vita scorreva.
Non hanno detto nulla se qualcosa era cattiva o buona, ma potevo sentirlo.
E avrei potuto capire tutto ciò a cui erano indifferenti. Non fecero caso, per 
esempio,al mio record liceale di lancio del peso.
Loro non provavano nulla verso cose delle quali mi sentivo molto orgoglioso.
Ciò che risposero fu che erano interessati a come avevo interagito con il 
Prossimo. Quello era il punto centrale. Sfortunatamente, la maggior parte delle 
mie interazioni con gli altri non corrispondeva a come avrei dovuto interagire, 
cioe' in modo amorevole.
Ogni qualvolta avevo reagito durante la mia vita in questo modo, loro si 
allietavano.
Per la maggior parte del tempo le mie interazioni con il prossimo erano state 
per interessi personali.
Durante la mia carriera professionale per esempio, ho visto me stesso seduto nel 
mio ufficio, giocare a fare il professore del collegio, quando uno studente era 
venuto da me con un problema personale. Io stavo seduto lì guardandolo con 
compassione, paziente, ed amoroso, mentre dentro di me ero annoiato a morte. 
Avrei voluto tenere lo sguardo sotto la mia scrivania per quanto ero ansioso che 
lo studente finisse. Mi fu concesso di attraversare tutti questi tipi di 
esperienze in compagnia di questi esseri magnifici. Quando ero un adolescente la 
carriera di mia padre l'aveva condotto ad un forte stato di stress: un lavoro da 
dodici-ore al-giorno. Ciò fu causa di risentimento per la sua noncuranza nei 
miei confronti, quando tornava a casa dal lavoro, ero freddo ed indifferente 
verso di lui. Questo lo rese adirato, e mi fornì ulteriori scuse per provare 
odio per lui. Lui ed io abbiamo lottato, e mia madre ne era rimasta sconvolta.
Per la maggior parte della mia vita avevo sentito che mio padre era un carnefice 
ed io la vittima. Quando abbiamo fatto la rassegna della mia vita ho potuto 
vedere come mi ero rovinato da solo. Invece di salutarlo con gioia al termine 
della giornata, mettevo continuamente zizzania nel tentativo di giustificare il 
mio malessere.
Ho ottenuto di rivedere quando mia sorella ebbe una nottataccia, quando andai 
nella sua camera da letto e posai le mie braccia intorno a lei. Non le dissi 
nulla, posi solo le mie braccia sulle sue spalle. 
Ne venne fuori che quello era stato uno dei trionfi più grandi della mia vita.
La Terapia dell' Amore
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La visualizzazione della vita intera sarebbe stata emotivamente distruttiva e mi 
avrebbe trasformato in uno psicotico, se non fosse stato per il fatto che il mio 
amico e gli amici del mio amico, non mi avessero amato durante la rivisitazione 
di essa. Potrei sentire quell' amore. Ogni volta che mi mostravo un pò agitato 
hanno fermato la visualizzazione per un poco e mi hanno dato amore. Il loro 
amore era tangibile. Potresti sentirtelo sul tuo corpo, potresti sentirtelo 
dentro di te; il loro amore andava dritto dentro di te
Desidererei potertelo spiegare, ma non ne sono capace. - La terapia era il loro 
amore, perché la visualizzazione della mia vita mi ha fatto piangere lacrime 
amare. Era pietoso da guardare, proprio pietoso. Non potevo crederlo. E la cosa 
è peggiorata andando avanti. La mia stupidità ed egoismo di adolescente sono 
aumentati man mano che sono divenuto adulto, tutto era nascosto dietro la 
facciata di buon marito, buon padre, e buon cittadino. L'ipocrisia di tutto ciò 
era nauseante. Ma al disopra di ciò c'era sempre il loro amore.
Quando la visualizzazione ebbe fine mi dissero:"Hai domande da fare?" ed io 
avevo milioni di domande. Ho domandato, per esempio, "che sapete dirmi della 
Bibbia?" hanno risposto: "Cosa in particolare?" ho domandato se dicesse il vero, 
e mi hanno detto di si. Domandai perchè quando ho cercato di leggerla, tutto ciò 
che vi avevo trovato erano contraddizioni, ed essi mi rifecero vedere la mia 
vita di nuovo- qualche cosa che avevo già visto. Mi hanno mostrato le poche 
volte che avevo aperto la Bibbia, che avevo letta con l'idea scoprire solo 
contraddizioni e problemi. Cercavo di dimostrare a me stesso che non ne valeva 
la pena di leggerla.
Feci loro notare che la Bibbia non era chiara per me. Non aveva senso. Mi hanno 
detto che contiene verità spirituali, e che avrei dovuto leggerla in maniera 
spirituale per capirla. Dovrebbe essere letta come una preghiera.
I miei amici mi hanno informato che non era uguale agli altri libri. Mi hanno 
anche detto, e più tardi ho capito che era vero, che quando l' hai letta a mò di 
preghiera essa parla con te. Ti si rivela da sola. E non devi lavorarci sopra 
più di tanto.
[-ndr-PENSO CHE SI RIFERISCA AL VANGELO, "BIBLE" IN INGLESE VALE PER TUTTI I 
LIBRI SACRI -ndr-]
-I miei amici hanno risposto a molto domande in modo divertente. Erano capaci di 
conoscere l'argomento prima ancora che tirassi fuori le domande. Quando pensavo 
alle domande nella mia testa, loro avevano già capito.
Ho domandato, per esempio, quale fosse la migliore religione. Cercavo una 
risposta tipo: "presbiteriana. "Ho immaginato che questi ragazzi fossero tutti 
Cristiani. La risposta che ottenni fu:
"La migliore religione è quella religione che 
ti porta più vicino a Dio."
Alla domanda se c'era vita su altri pianeti, la loro risposta sorprendente fu 
che l'universo é pieno di vita. A causa della mia paura di un olocausto nucleare 
ho domandato se stava per esserci una guerra nucleare nel mondo, e mi hanno 
detto no. Ciò mi stupì e ho chiarimente illustrato loro come avessi vissuto 
sotto la minaccia dell'olocausto nucleare. Quella era una delle ragioni per cui 
ero quel che ero. Ho immaginato, quando ero in questa vita, che essa fosse senza 
speranza, che il mondo stava per esplodere comunque e nulla aveva più 
importanza. In quel contesto mi sono sentito in dovere di fare quello che ho 
voluto, poiché nulla aveva più importanza.
-Mi hanno detto: "No, non vi sarà alcuna guerra nucleare." Ho ancora chiesto se 
erano assolutamente sicuri che là non stava per esserci una guerra nucleare. Mi 
hanno riassicurato di nuovo, e ho domandato come potevano essere così sicuri.
La loro risposta fu: "Dio ama il mondo."
- Mi hanno detto che, al massimo, uno o due armi nucleari potrebbero sfuggire 
accidentalmente, se non dovessero essere state già tutte distrutte, ma che non 
ci sarebbe stata una guerra nucleare. Allora ho domandato come mai c'erano state 
così tante guerre. Risposeroo che hanno permesso che quelle poche accadessero, 
ma che erano ben poca cosa rispetto a tutte le guerre che l'umanità aveva 
cercato di cominciare. Al di là di tutte le guerre che l'umanità ha cercato di 
creare ne hanno permessa qualcuna, perché la gente ritrovasse il buon senso di 
fermarle.
- Scienza, tecnologia ed altri benefici, erano stati doni elargiti all'umanità 
attraverso ispirazioni. La gente era stata condotta letteralmente a quelle 
scoperte, molte delle quali erano state più tardi stravolte dall'umanità ed 
usate per la propria distruzione. Questi amici del mio amico hanno voluto le 
guerre, a causa del livello della nostra tecnologia, perché fossero bandite. 
Potremmo fare anche molto danno al pianeta. E con * pianeta*, hanno voluto dire 
tutta la creazione di Dio. Non solo la gente, ma gli animali, gli alberi, gli 
uccelli, gl'insetti, tutto. Amore Per Tutti .
- Mi hanno spiegato che la loro preoccupazione era per tutta la gente del mondo. 
Non erano interessati ad un gruppo migliore di altri. Vogliono che ogni persona 
consideri ogni altra persona più grande della propria carne. Vogliono che ognuno 
ami l'altro, completamente; più, di quanto amino sé stessi. Se qualcuno, in 
qualche altra parte del mondo, fa del male a qualcun'altro dovremmo sentire la 
loro pena. E dovremmo aiutarli.
- Il Nostro pianeta si é evoluto ad un tal punto, per la prima volta nella 
nostra storia, che abbiamo il potere di fare ciò. Siamo globalmente collegati. E 
potremmo divenire un solo popolo.
-Il popolo cui hanno dato il privilegio di guidare il mondo in un' epoca 
migliore era il nostro, negli Stati Uniti.
Quando ho parlato con loro del futuro, e questo potrebbe suonare come una 
scappatoia in mio favore, hanno detto chiaramente che abbiamo il libero 
arbitrio. Se cambiamo il nostro modo di essere, allora possiamo cambiare il 
futuro quale mi hanno mostrato. Mi hanno mostrato una visione del futuro, al 
tempo della mia esperienza, basato su come noi ci comportavamo negli USA in quel 
periodo. Era un futuro nel quale si manifestava una forte depressione mondiale. 
Se stavamo per cambiare il nostro comportamento, comunque, il futuro dovrebbe 
essere diverso.
- Domandai come sarebbe stato possibile cambiare l'esistenza di tanta gente, 
osservai che era difficile, se non impossibile, cambiare qualche cosa sulla 
terra. Espressi l'opinione che il provarci fosse un compito senza speranza.
- I miei amici mi spiegarono piuttosto chiaramente, che tutto ci= che serve per 
cambiare é una persona sola. Una persona che ci provi ed allora, a causa di 
quella persona, gli altri cambiano per il meglio. Hanno detto che il solo modo 
di cambiare il mondo era cominciare con una sola persona. Uno diverrà due, poi 
diverranno tre e così via. Quella è l'unica via per un maggiore cambiamento.
- Ho chiesto come e dove il mondo potrebbe entrare in un futuro migliore- uno 
dove alcuni dei cambiamenti che desideravano stessero per iniziare. L'immagine 
del futuro che mi hanno dato allora (ed essa era una loro proiezione, non una 
creata da me) mi ha sorpreso.
La mia immagine era una sorta di "Guerre Stellari", dove tutto era conquista 
dello spazio, plastica e tecnologia, invece il futuro che mi hanno mostrato ero 
quasi privo di tecnologia.
- Quello che ognuno di noi, assolutamente ognuno di noi, in questo euforico 
futuro faceva, era passare la maggior parte del tempo ad allevare bambini. La 
principale occupazione della gente erano i bambini, e tutti consideravano i 
bambini essere la merce più preziosa del mondo. E quando una persona era 
divenuta adulta, non c'era nessun senso di ansia, nè di odio, né di 
competizione. C'erano questo senso enorme di fiducia e mutuo rispetto.
-In questa visione del futuro, se qualcuno fosse depresso, tutta la comunità si 
occuperebbe del più debole, della persona uscita dall'armonia del gruppo. 
Spiritualmente, attraverso la preghiera e l' amore, gli altri sarebbero capaci 
di aiutare questa persona afflitta. Quello che la gente faceva col resto del 
proprio tempo era la pratica del giardinaggio, con quasi nessun sforzo fisico. 
Mi hanno mostrato che le piante, con la preghiera, produrrebbero frutti e 
vegetali enormi. La gente, all' unisono, potrebbe controllare il clima del 
pianeta con la preghiera. Ognuno lavorerebbe con fiducia reciproca e la gente 
potrebbe chiamare la pioggia, o il sole splendente, quando ne avesse bisogno. 
Gli animali vivrebbero con la gente, in armonia.
La gente, in questo migliore di tutti mondi, non aveva interesse alla 
conoscenza; erano interessati alla saggezza. Ciò era dovuto al fatto che erano 
in una posizione dove, qualsiasi cosa avessero avuto bisogno di conoscere, 
l'avrebbero ricevuta semplicemente con la preghiera. Tutto per loro era 
risolvibile, potevano fare qualsiasi cosa volessero.
In questo futuro la gente non aveva alcun vivo desiderio di viaggiare perché 
potevano , comunicare spiritualmente con ognuno nel mondo. Non c'era nessuno 
bisogno di andare altrove. Erano così entusiasti per dove erano e per la gente 
intorno a loro che non avevano bisogno di andare in villeggiatura. Vacanza da 
cosa? Essi erano totalmente appagati e felici.
La morte: vi era un tempo in cui l'individuo aveva sperimentato tutto quel che 
aveva avuto bisogno di sperimentare. Morire voleva dire lasciare la vita e 
lasciarsi andare; allora lo spirito sorgeva e la comunità si raggruppava intorno 
a lui. Ci sarebbe stata una grande gioia perché loro tutti avevano accesso al 
Paradiso e lo spirito si ricongiungeva con gli angeli che erano venuti giù ad 
incontrarlo.
Potevano vedere lo spirito partire sapendo che era ora per lo spirito di andare 
via e la comunità si raccoglieva intorno, esso aveva raggiunto i suoi obiettivi 
di crescita su questo mondo. Gli individui che morivano avevano raggiunto tutto 
ciò che erano capaci di fare in questo mondo in termini di amore, apprezzamento, 
comprensione, e lavorando in armonia con gli altri.
- Il significato di questa bella vista del futuro del mondo era di una specie di 
giardino, il giardino di Dio. E in questo giardino del mondo, pieno di totale 
bellezza, c'era gente. La gente è stata creata in questo mondo per crescere 
nella comprensione del Creatore. Allora dobbiamo cambiar pelle, questo nostro 
guscio nel mondo fisico e *laurearci* per andare su in cielo- per avere una 
relazione più intima e crescente con Dio.
Quel che Accade Dopo la Morte
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- Ho domandato al mio amico, ed i suoi amici, della morte- : che accade quando 
moriamo? Hanno detto che quando una persona giusta muore, gli angeli vengono giù 
ad incontrarla, e la portano su - gradualmente, perché sarebbe insopportabile 
per quella persona essere posto immediatamente al cospetto di Dio.
-Conoscendo come é fatta intimamente ogni persona, gli Angeli non devono 
verificare nulla per evidenziarlo. Sanno quello di cui ciascuno di noi 
necessita, così provvedono a tutto. In alcuni casi pu= essere un prato 
paradisiaco, ed in un altro, qualche altra cosa. Se una persona ha bisogno di 
vedere un parente, gli angeli gli porteranno quel parente. Se i gioielli 
piacciono molto a quella persona, le mostreranno dei gioielli.
Vediamo cos' è necessario per il nostro ingresso nel mondo dello spirito e 
queste cose sono reali, nel paradisiaco senso divino.
Essi gradualmente c'istruiscono come esseri spirituali e ci portano in cielo. 
Cresciamo e ci arricchiamo sempre più e perdiamo le preoccupazioni, i desideri e 
le necessità materiali per le quali abbiamo lottato per molta parte della nostra 
vita. Gli appetiti terreni scompaiono, nessuno più lotta per essi. Diveniamo ci= 
che veramente siamo, il che é parte del Divino.
- Questo accade a gente pia, gente che è buona ed ama Dio.
Mi hanno chiarito che non abbiamo alcuna conoscenza o diritto di giudicare 
qualcun' altro- nei termini della relazione dell'amore di quella persona verso 
Dio. Solo Dio conosce cosa
c' è nel cuore di un persona. Qualcuno che pensiamo sia spregevole, Dio potrebbe 
conoscerlo come una persona meravigliosa. Similmente, qualcuno che pensiamo sia 
buono, pu= essere visto da Dio come un ipocrita, con un cuore nero. Solo Dio 
conosce la verità su ogni individuo.
- Dio giudicherà ultimamente ogni individuo. E Dio permetterà alla gente di 
essere trascinata nell'oscurità con creature similari. Vi posso dire, in base 
alla mia personale esperienza, quello che accade là. Non so, in base a quello 
che ho visto, se vi é più di tanto ma sospetto di aver visto solo la punta 
dell'iceberg.
- Ho meritato di andare dove sono andato - ero nel luogo giusto al tempo giusto. 
Quello era il luogo per me e la gente che era con me era una perfetta compagnia 
per me. Dio mi ha permesso di sperimentare ci= e poi mi ha tirato fuori, perché 
ha visto qualche cosa che mi redimeva attraverso quell'esperienza. Era un modo 
per farmi espiare. La gente a cui non è permesso esser buttati nell' oscurità, a 
causa della loro natura amorevole, sono attirati in sù, verso la luce.
Il suo Ritorno
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Non ho mai visto Dio, e non ero in Cielo. Era un posto al di fuori, nei 
sobborghi, e queste sono le cose che mi hanno mostrato. Abbiamo parlato per 
molto tempo, di molte cose, ed allora ho guardato me stesso. Quando mi sono 
visto, ardevo, ero raggiante. Divenivo bello- non certo tanto bello quanto loro- 
ma avevo un certo scintillìo che non avevo mai avuto prima.
- Non essendo preparato a fronteggiare di nuovo la terra ho detto che desideravo 
rimanere con loro per sempre. Mi hanno risposto:
"No, devi ritornare." Risposi che non potevo ritornare, ho cercato di trattare 
con loro ed ho fatto notare che mi potrebbe ritornare in mente l'idea, il 
pensiero che potrei tornare nella buca di nuovo- così li ho supplicati di 
rimanere con loro.
- I miei amici allora mi hanno detto: "Non pensi che ci aspettiamo che tu 
divenga perfetto, dopo tutto l'amore che abbiamo dimostrato per te, persino se, 
dopo essere tornato sulla terra bestemmiassi Dio, e trattassi ognuno intorno a 
te come immondizia? 
E questo, malgrado il fatto che spedivamo gente che provava ad aiutarti, ad 
insegnarti la verità? 
Pensi realmente che resteremo separati da te ora?"
- Allora ho domandato: "Ma che dire del mio senso di fallimento? Mi avete 
mostrato come posso essere migliore e sono sicuro che non posso vivere fino a 
quel punto. Non sono così buono."
-Mi hanno consigliato di riconoscere quando faccio un errore e domandare 
perdono. Prima che io tirassi le parole fuori dalla mia bocca, sarei già 
perdonato- ma devo accettare il perdono. La mia fede nel principio del perdono 
deve essere vera e devo sapere che il perdono è concesso. Confessare, sia in 
pubblico che in privato, che avevo commesso un errore, quindi dovrei chiedere 
perdono. Dopo tutto sarebbe un insulto per loro se non accettassi il perdono. 
Non dovrei continuare ad andare avanti con sensi di colpa e non dovrei più 
ripetere gli errori- dovrei imparare dai miei errori.
- "Ma," ho detto, "come faccio a sapere quale è la scelta giusta? Come saprò 
quello che volete che faccia?" Mi hanno risposto: "Vogliamo che faccia quello 
che vuoi fare. Significa fare delle scelte- che non c'è necessariamente alcuna 
scelta giusta. C'è un spettro di possibilità e dovresti fare la migliore scelta 
che puoi fare fra esse . Se fai così, ti aiuteremo anche là."
-Mostrando la mia più grande opposizione sul fatto di ritornare in questo mondo, 
dissi loro che, se avessi dovuto lasciare quel posto, mi si sarebbe spezzato il 
cuore e ne sarei morto. Ritornare sarebbe stato così crudele, dissi, che non ci 
sarei riuscito. Ricordai loro che il mondo è pieno di odio e competizione e non 
volevo ritornare in quel gorgo.
Non potevo tollerare di lasciarli.
- I miei amici osservarono che giammai erano stati separati da me. Spiegai loro 
che non ero mai stato consapevole della loro presenza e se fossi ritornato di 
nuovo, io di nuovo non saprei che essi sono là. Spiegandomi come comunicare con 
loro, mi hanno detto di tranquillizzarmi e di chiedere il loro amore: allora il 
loro amore mi giungerebbe ancora ed io saprei che esistono.
- Dopo questo chiarimento avevo terminato gli argomenti e capii che sarei potuto 
ritornare. E così tornai indietro. Ritornando nel mio corpo, il dolore era 
ancora là, peggio di prima.
L'ESPERIENZA DI PRE MORTE DI UNA CIECA DALLA NASCITAQuesto 
racconto e' ancora più eccezionale dei precedenti: come potrebbe il cervello di 
una persona cieca vedere il mondo che la circonda, descrivere i vestiti, i 
colori, la propria casa, immaginare dettagli minuti come l'erba di un prato, se 
non fosse lo Spirito a vedere prima la realtà terrena e poi quella del Paradiso? 
Il racconto é molto lungo per cui vorrete scusarmi se, ad un certo punto, l'ho 
dovuto riassumere: e' troppo bello per farvi aspettare ancora!
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Sono nata cieca. Sebbene fossi diventata adulta, vissi coi miei genitori fino 
alla loro morte. Essi morirono all'improvviso, a causa di un incidente d'auto, 
il 14 Febbraio 1994, il giorno di S. Valentino. Io ne fui devastata al dilà 
d'ogni dire. Ebbi una forte depressione e mi sentii totalmente sola e 
praticamente abbandonata. Se non fosse stato per il mio cane-guida, Queenie, mi 
sarei sentita completamente abbandonata. Io dovevo ai miei genitori tutto il mio 
mondo ed il mio unico amico era Queenie. Quando Queenie morì di vecchiaia, sei 
mesi dopo, io non ero più sicura se la mia vita avesse uno scopo o un futuro.
Io e la mia famiglia non eravamo religiosi ma ero nata Ebrea, perciò l'idea di 
un'altra vita era considerata niente più di una masturbazione mentale. Il 
Rabbino mi aveva parlato a seguito della scomparsa dei miei e non mi aveva dato 
nessun conforto capace di alleviare la mia angoscia. Simpatiche e beneducate 
signore Ebree si fermavano da me periodicamente per portarmi cibo ed altre cose 
di cui avevo bisogno, ma era chiaro che si sentivano un pò a disagio quando mi 
venivano a trovare e dopo pochi mesi, le loro visite divennero molto rare. Io 
ero troppo orgogliosa per accettare aiuto da estranei che io ero sicura mi 
ritenessero un fastidioso fardello. Sapevo che provavano pena per me, ma anche 
che non piacevo loro.
In quello stato d'animo, decisi di farla finita. Scelsi di fulminarmi ficcando 
un coltello appuntito in una presa elettrica. Pensai che fosse la via più veloce 
per farlo e con le minori probabilità di fallimento. Non avevo nessuna voglia di 
essere un peso per nessuno, inoltre avevo perso ogni fede nelle mie capacità di 
lavorare per mantenermi, per cui mi parve l'unica soluzione.
Ruppi gli indugi e decisi di farlo nel giorno del mio 50-mo compleanno. Avevo 
scarsa fiducia nelle mie capacità di farlo. Desideravo il sollievo che il sonno 
eterno mi avrebbe dato, ma ero anche preoccupata di fallire e diventare un cieco 
vegetale costretto in un letto per il resto della mia miserevole vita. Sedetti 
davanti alla presa per ore. Presi a dirmi continuamente che non avevo nessun 
motivo per vivere, la mia vita era finita.
Questa era la mia vita e avrei potuto farla finita se solo l'avessi voluto.
Finalmente infilai il coltello nella presa di corrente ed il dolore fu 
indescrivibile.
Pensai di aver perso la ragione per farmi questo. Allo stesso tempo io potetti 
vedere per la prima volta. Ero al di sopra del mio corpo, a guardare me stessa 
per la prima volta, non sentivo amore e nemmeno alcun legame per esso. Il dolore 
era cessato e mi sentivo leggera e potevo muovermi senza sforzo. Pensai a come 
fosse strano flottare attorno al mio corpo. Non sentivo dolore ed ero in grado 
di pensare, Il vuoto totale che mi aspettavo non era li'. Semplicemente 
galleggiavo intorno alla stanza ed ancora una volta guardai me stessa in basso. 
Ero scioccata. Naturalmente non avevo mai visto me stessa e pensai che fosse 
bene darci un'occhiata.
Dopo aver osservato le mie fattezze per un tempo che pareva un'eternità un 
pensiero mi colpi': se‚ ero in grado di vedere me stessa, allora avrei potuto 
vedere anche altre cose ed allora pensai -Che dono meraviglioso, meraviglioso, 
ho ricevuto!-WAOH! Non solo non ero in un vuoto buio fatto di nulla, ma potevo 
vedere cosi' come pensare! Piuttosto che immaginare come fosse fatto il mio 
mondo (sotto forma di un piccolo appartamento) io lo potevo vedere! I colori mi 
erano stati descritti come strutture e profumi ma niente mi era stato detto per 
prepararmi alla realtà di tutti quei colori in cui mi trovavo immersa. Poi 
sentii dei rumori dal di fuori: c'era qualcuno che bussava alla porta del mio 
appartamento. Dissi a me stessa- beh, andiamo a vedere chi e' !-
Fluttuai verso l'ingresso e vidi che era la mia padrona di casa. Sapevo che era 
lei perche' puzzava come le sigarette che fumava. Lei intanto continuava a 
bussare alla porta. Io VIDI che aveva un foglio di carta in mano ed ero certa 
che fosse una seconda notifica di sfratto. Non avevo un soldo per pagare 
l'affitto e sapevo che me ne sarei dovuta andare al più presto. La studiai per 
alcuni secondi poi pensai che stavo solo perdendo il mio tempo: volevo andare a 
vedere il mondo!
Immediatamente fluttuai attraverso i muri del'appartamento e già vedevo la 
strada in basso. Vidi la gente andare sotto e sopra, pensai:"Vediamo se posso 
toccare qualcuno!" Mi avvicinai ad un bambino che si trovava in strada e poggiai 
la mia mano destra attraverso di lui.... che strano, pensai, non posso toccarli 
ma ho ancora una mano. Ossevai la mia mano per alcuni minuti e notai che 
splendeva un pò ed era molto trasparente. Poi mi aggirai nei dintorni guardando 
altre cose per poi tornare indietro verso il mio corpo, come attratta da una 
forza sovrannaturale. Mi accorsi che la padrona di casa era entrata ed avendo 
scoperto il mio corpo, stava chiamando il 911 (il 118 Americano ndr).
"Io non voglio essere rianimata, spero di essere morta -pensai- perche' e' molto 
meglio che essere vivi!" Stavo sempre flottando nell'appartamento, guardando 
ogni cosa. Un altro particolare che notai fu questo soverchiante senso d'amore e 
pace che mi stava inondando. Non mi sentivo cosi' da quando i miei genitori 
erano ancora vivi. In qualche modo mi trovai a volare atttraverso un chiarore 
pieno di gioia, un tunnel di forma ovale che conduceva ad una luce che si 
intravvedeva in lontananza. Non avvertii alcuna paura, solo questo senso di pace 
e persino una certa meraviglia. Quando uscii fuori nella luce vidi un uomo 
vestito con una TUNICA, barbuto e dai lunghi capelli castani, io chiesi:"Chi 
sei?"ed egli, telepaticamente mi disse di chiamarsi Gesù. "non credo in te" gli 
dissi, lui sorrise e replicò con un pensiero del tipo:"...beh io sono qui lo 
stesso!" Scrutando nel profondo dei suoi occhi gli chiesi" Sei stato sempre con 
me durante tutto questo tempo? Mi conosci e ti prendi cura di me?" Lui 
sogghignò, sembrò essere divertito e disse:"Ti ho sempre amata, ora vuoi restare 
o vuoi andartene?
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(Dato che il racconto e' molto lungo, da questo punto ve ne riassumo le parti 
successive. -ndr )
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Vicky si rese conto all'improvviso di questa luce che si dirigeva verso di lei e 
che sembrava darle calore, pensò che i suoi occhi potessero bruciare, ma poi si 
ricordò di essere cieca. Dio era Amore e Luce e sembrava permeare ogni cellula 
del suo corpo, tanto da farla piangere, piangere lacrime inesistenti. Questa 
luce era gigantesca, enorme e la faceva sentire amata e nello stesso tempo 
umile, imbarazzata, stupita, perdonata ed amata. Poi si trovò in una grande 
stanza con tanti schermi sui muri, da ognuno di questi "televisori" veniva 
trasmessa una scena della sua vita: il bene, il male, i segreti reconditi, ecc.
Tutto andava avanti indipendentemente, in una specie di caos temporale in cui 
era possibile sentire tutto, compresi i pensieri e le emozioni delle altre 
persone. Come se non bastasse, anche i pensieri del suo cane le erano chiari! 
Poteva sentirli e capire come avesse condizionato la vita dell'animale. Vide i 
suoi genitori e li riconobbe come tali, anche se in realtà, non aveva mai potuto 
"vederli" coi suoi occhi terreni. Si rese conto dei loro sacrifici, di quanto 
era stato difficile per loro tirare avanti con una figlia cosi' gravemente 
handicappata, eppure l'avevano amata lo stesso.
Poi la Luce le chiese cosa ne avesse fatto del dono prezioso della vita e lei si 
giustificò dicendo che la cecità le aveva impedito di agire. "Eppure potresti 
fare di più- replicò Dio - vuoi tornare sulla Terra?" Lei si oppose con tutte le 
sue forze, voleva stare con Lui! Allora la Luce la proiettò in un bellissimo 
prato, erba, fiori, colori stupendi che lei non conosceva, che non aveva potuto 
fare altro che immaginare...ed ecco i suoi genitori, sani, giovani e sorridenti, 
che l'abbraciano e la baciano, che la rimproverano con gentilezza per il suo 
atto estremo. Le dicono che e' stata anche un pò colpa loro, che l'avevano 
tenuta al di fuori della vita normale per proteggerla, ma che ora doveva tornare 
indietro ad affrontare la vita, dimenticando il suo handicap, per imparare, per 
fare esperienza, come tutti.
Dio le diede da scegliere: o restava li' per un pò per poi reincarnarsi in 
un'altro corpo affetto da cecità (o da un'altra anomalia), sperimentando di 
nuovo tutte le situazioni che l'avevano portata al suicidio, o poteva rientrare 
nel suo corpo per terminare la vita che le era già stata assegnata. Le sarebbero 
stati dati dei doni spirituali che l'avrebbero aiutata a superare i problemi con 
facilità. Ripensandoci si rese conto di essere stata codarda, mentre i suoi 
genitori avevano coraggiosamente affrontato la loro prova fino in fondo. Fece 
tante domande e seppe di aver scelto lei stessa la cecità per mettersi alla 
prova, come tutti coloro che decidono di incarnarsi sulla Terra. Seppe che 
nell'Aldilà ci sono ordini e ruoli precisi, vide l'Amore sconfinato di Dio che 
ci permette di soffrire per nostra stessa scelta. Seppe pure che per questo 
motivo, esiste la reincarnazione, che la morte non é la fine di tutto e che 
l'Amore di Dio si estende a tutto il Creato. Poi Queenie, la sua cagnetta 
preferita, le venne incontro e rotolarono felici sul più bel prato che si possa 
immaginare, felici di essere ancora insieme, felici di poter leggere l'una nella 
mente dell'altra! Certo, anche gli animali hanno uno Spirito e la loro missione 
é quella di aiutarci.
Ma... qual'era la sua missione? Ed allora disse di si' alla Luce che aspettava 
pazientemente. Tutti la salutarono con un solo messaggio" AMA GLI ALTRI E TE 
STESSA"
Un istante dopo si ritrovava nel suo corpo, in Ospedale, un senso di pesantezza 
e di dolore la assalirono immediatamente: era di nuovo cieca! Scoppiò a 
piangere, chiedendo a Dio ed a Gesù di aiutarla a sopportare di nuovo questa 
menomazione: era terribile essere tornata cieca dopo aver visto il Paradiso!
I medici accorsero al suo capezzale: era stata in coma per tre giorni, era un 
miracolo che fosse ancora viva! Ora doveva innanzitutto imparare ad amare se' 
stessa.... La sua scorbutica padrona di casa divenne improvvisamente molto 
gentile e rimase shoccata quando le descrisse esattamente come era vestita il 
giorno in cui si era suicidata, ella la ascoltò per poi aiutarla negli anni 
successivi. Il dono che aveva ricevuto era una straordinaria sensibilità nel 
percepire i pensieri ed i sentimenti della gente, capacità che aveva gia, ma che 
ora era moltiplicata per migliaia di volte. Ora era accettatata dalle sue 
amiche, ora sapeva che il suo handicap poteva aiutarla a comprendere la gente e 
ad aiutare il prossimo.
Conclude cosi':
"Mi e' stato detto che dobbiamo solo chiedere aiuto ai nostri Angeli ed essi 
verranno per guidare la nostra vita, ho capito che dovevo superare la mia cecità 
per imparare ad usare il mio dono che mi permette di diffondere 
a tutti quanti la lezione d'amore che ho appreso."
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NOVE GIORNI FRA I DUE MONDI - IL RITORNO DI DAVE ALAN
L'incredibile ritorno di Dave Alan.
"Le voci circa la mia dipartita erano terribilmente esagerate!"
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Per nove giorni, fintanto che il suo corpo giaceva in un letto, collegato a 
macchinari che lo tenevano in vita, Dave Alan bighellonò intorno all'ospedale 
parlando con persone morte ma che erano ancora intrappolate al piano di 
esistenza terreno.
Egli dichiara:"Essi erano spaventati di dover andare via".
Dave passò il tempo chiacchierando con ognuno di questi spiriti. Fu capace di 
farli transitare da questo all'Altro Mondo.
Quando finì di inviare anime a Dio, egli tornò nel suo corpo e si svegliò.
La maggior parte di coloro che subiscono un ictus massiccio non sopravvivono, l' 
87% di questi sopravvissuti restano paralizzati dal collo in giù mentre molti 
perdono la capacità di parlare ed hanno danni cerebrali permanenti.
Dave NON ha subìto danni di nessun tipo circa le sue capacità mentali. Il danno 
alla voce e' derivato dai tubi che lo hanno tenuto in vita, dato che gli é stata 
praticata una tracheotomia, ma il medico curante ha detto che la sua voce 
tornerà normale nel giro di pochi mesi.
Sia la gamba che il braccio sinisto sono paralizzati, ma giorno per giorno 
stanno tornando alla normale funzionalità, tanto da prevederne un totale 
recupero!
Ma...egli sarà sempre la stessa persona [di un tempo]?
Dave dice che la sua esperienza "Fra I Due Mondi" é stata talmente incredibile 
che egli la sta ancora analizzando. Di certo scriverà un libro perché ADESSO SA 
che ci sono molte altre dimensioni oltre quella terrena e sa anche per certo CHE 
NOI NON SIAMO IL NOSTRO CORPO!
"NOI SIAMO ESSERI SPIRTUALI E LO SPIRITO E' TROPPO POTENTE PER RESTARE 
INTRAPPOLATO IN UN CORPO!"
Dave aggiunge: "L'esperienza mi ha mostrato che ci sono un sacco di persone 
decedute intorno agli Ospedali, essi sono attaccati alla terra ed inconsapevoli 
di qualsiasi coscienza spirituale. Quando muoiono, sono persi, non sanno cosa 
stia loro succedendo, non capiscono...nessuno ha mai detto loro che cosa 
aspettarsi..... Restano seduti lì...forse per sempre, chiedendosi DOVE ANDARE, 
SE POSSONO e se é loro CONCESSO di andar via. Certa gente... voglio dire certi 
Spiriti, non mi vollero stare ad ascoltare mentre altri lo fecero, sedendosi e 
restando a guardarmi.
Vedevo gente - continua Dave - esseri morti un sacco di tempo fa, gironzolare 
come se si fossero perduti...seduti ad aspettare. Alcuni non avevano la più 
pallida idea su chi aspettare, altri mi dissero che aspettavano che San Pietro 
li venisse a prendere ed altri ancora che aspettavano Gesù, affinché li facesse 
ritornare a vivere nei loro corpi.
Essi erano in una sorta di Limbo, alcuni mi diedero retta e fecero ciò che io 
dissi loro di fare. Non appena volarono via e sparirono in un'altra dimensione, 
fui in grado di percepire la loro amorevole presenza intorno a me, dato che 
sentii la loro voce ringraziarmi. Mi dissero che potevano vedere la Luce ed 
ascoltare voci, mi ringraziarono per averli liberati."
Dave riferisce di non essere passato all'interno di un tunnel e che in nessun 
momento il suo corpo morì, dato che ci pensavano le attrezzature rianimatorie a 
tenerlo vivo, ma per nove giorni era rimasto fra due Mondi e l'ingresso del 
tunnel.....quello che conduce ad altre dimensioni. Il posto dove si trovava era 
quello dove ogni genere di anime, che non hanno intenzione di abbandonare questo 
mondo, erano riunite.
Forse Dio ha inviato Dave in quel posto per aiutare quelle anime a tornare a 
casa.
In certi momenti, gli pareva di essere convalescente in un altro piano [di 
esistenza] che sembrava un'abitazione. Un porta si apriva nel muro e "Due 
piccoli esseri alti circa due piedi...due donne apparentemente Indonesiane...." 
entravano da quella porta e si materializzavano poi sul suo letto. Erano molto 
amichevoli e gli dicevano che stava bene, curandolo come due normali infermiere, 
inviandogli Luce ed Amore frattanto che lo accudivano. Lo lavarono, gli 
cambiarono il letto, misurarono la sua temperatura e fecero tutto ciò che una 
normale infermiera deve fare.
Dave aggiunge che in questa stanza c'erano dei fiori e che era in grado di 
comunicare con essi: se chiedeva di spostarsi a sinistra, essi lo facevano, se 
chiedeva di muoversi in un altro modo, essi obbedivano egualmente. Pensò pure di 
far chiamare i suoi ragazzi e di mostrar loro come faceva ballare i fiori!
Poteva uscire di casa e passeggiare lungo un lago, dice che ovunque andasse, 
l'aria era sempre pervasa da un' energia luminosa intensissima, un'energia 
diversa da quella del sole. In questo posto incontrò degli esseri che potevano 
cambiare aspetto e diventare qualsiasi tipo di creatura o animale che volessero; 
fecero questo in sua presenza, perché gli vollero far capire che non siamo il 
nostro corpo, siamo MOLTO DI PIù DI ESSO!
Dave sta ora cercando uno scrittore/ombra che lo aiuti a scrivere il suo libro 
che, gli é stato detto, farà un grande successo e sarà un best-seller. Gli é 
stato anche detto che non morirà tanto presto, perché ha ancora tanto lavoro da 
portare a termine. Condividendo con tutti quanto gli é accaduto in quei nove 
giorni passati fra la vita e la morte, aiuterà tanta gente a capire che, aldilà 
della morte, c'é tutto un nuovo mondo che ci aspetta.
Come tante altre persone che hanno avuto simili esperienze, Dave non ha più 
paura di morire.
LA NDE DI GEORGE RITCHIE MORTO PER 9 MINUTI A 20 ANNI D'ETà 
(COMPLETATA IL 15/3/01)
George muore di polmonite il 20 Dicembre 43 all'Ospedale Militare di Richmond.
Egli si aggira per l'Ospedale e vede il suo corpo trasportato nella Morgue. 
Resosi conto di essere morto, si ritrova a girare per una città sconosciuta, 
cerca di contattare la gente ma capisce di essere invisibile. Data l'importanza 
di questa prima parte, ho tradotto il testo integralmente, facendone un 
riassunto solo dove le sue parole mi sono sembrate meno interessanti. Chi 
volesse leggere l'originale in Inglese, può trovarlo sul sito di Kevin Williams.
Il Dr. George Ritchie é un conosciuto Psichiatra Americano. Amico di Moody, gli 
raccontò la sua esperienza e fu talmente convincente da indurre il ben più noto 
Collega ad intraprendere i suoi famosissimi studi sulle NDE.
"Ad un tratto mi resi conto che c'era più luce di quanto non ce ne
fosse prima. Restai attonito man mano che il chiarore aumentava,
arrivava dal nulla e pareva brillare dappertutto all'istante. Tutte le
lampadine del mondo non erano paragonabili ad esso, non potrebbero
dare tanta luce! Era come se milioni di fotoelettriche si fossero
accese all'unisono. Fui felice di non avere più un paio di occhi umani
in quel momento e poi pensai: "Questa luce potrebbe distruggere la
retina in una frazione di secondo". Poi mi corressi:"No, non la Luce,
ma LUI...lui sarebbe troppo luminoso per essere guardato." Mi resi
conto che non era Luce, ma un Uomo che era entrato nella stanza, un
Uomo fatto di Luce, anche se ciò mi sembrava impossibile, almeno
quanto la estrema intensità della luminosità che produceva la Sua
figura. Nello stesso istante in cui Lo percepii, un ordine imperioso
affiorò nella mia mente:"Alzati!" La parola veniva dal mio io, ma
aveva un'autorevolezza che i miei normali pensieri non avevano mai
avuto. Mi misi in piedi e come lo feci arrivò una stupenda certezza:
"Sei al cospetto del Figlio di Dio." Se questo era il Figlio di Dio,
allora si trattava di Gesù. Quest'uomo era la forza in se' stessa, più
vecchio del tempo ma comunque più moderno di chiunque altri avessi mai
conosciuto, ma soprattutto, attraverso quella stessa misteriosa
certezza interiore, sapevo che quest'Uomo mi amava. Ben aldilà della
forza, ciò che emanava la sua presenza era Amore Incondizionato. Un
amore sorprendente, un amore aldilà di ogni mia più selvaggia
immaginazione. Questo Amore conosceva di me ogni cosa più meschina -
le liti con la mia matrigna, il mio carattere intemperante, i pensieri
sessuali che non avevo mai potuto controllare, qualsiasi pensiero o
atto egoistico, a partire dal giorno che sono nato- e mi accettava
ugualmente.
La rivisitazione della sua vita.
Se dico che conosceva tutto di me, ciò potrebbe sembrare
semplicistico dato che, da quando fui alla Sua presenza in quella
stanza, io ebbi da rivedere ogni singolo momento della mia vita, tutto
ciò che mi era accaduto era lì, in piena vista e tutto sembrava
prender posto allo stesso istante. Ogni dettaglio di venti anni di
esistenza era mostrato colà. Il buono,il brutto, le mete raggiunte, le
cose ordinarie di tutti i giorni. E con questa visione totale, giunse
una domanda, implicita in ogni scena, man mano che le scene sembravano
procedere da quell'Essere di Luce verso me. 
COSA NE HAI FATTO DELLA TUA VITA?
Disperatamente cercavo di trovare qualcosa che avesse valore,nella
luce di quella bruciante realtà, ma vedevo solo un clamoroso, miope ed
infinito interesse per me stesso. Possibile che non fossi mai andato
aldilà dei miei puri immediati bisogni, che non avessi mai fatto
niente di utile per gli altri? E tutt'a un tratto la domanda sorse
spontanea dentro di me:"Non era giusto! Per forza che non ne avevo
fatto niente della mia vita, non avevo avuto tempo! Come si può
giudicare una persona che non ha nemmeno incominciato?" La risposta,
tuttavia, non conteneva nessun cenno di giudizio: "La Morte - e la
parola venne pronunciata in un modo molto affettuoso- può giungere a
qualsiasi età". "Cosa diresti dei soldi dell'assicurazione che
prenderò a 70 anni?" Le parole uscirono prima che potessi trattenerle,
in questo strano mondo dove la comunicazione si effettua con i
pensieri e non col linguaggio. Se in precedenza sospettavo solamente
che la Presenza che era di fronte a me emanasse allegria, ora ne ero
più che certo: la Luminosità sembrò vibrare e luccicare in una specie
di sacra risata - ma non nei confronti miei e delle mie stupidaggini,
non era una risata beffarda, quanto piuttosto una gioia che sembrava
dire che, nonostante tutti gli errori e le tragedie, la gioia durava
ancora. Nell'estasi di quella risata, capii che ero io a giudicare gli
eventi in modo così severo, ero io a vederli così insignificanti,
egoistici, triviali. Nessuna condanna giungeva dalla Gloria
scintillante che avevo di fronte, Egli non mi stava rimproverando o
biasimando....stava semplicemente amandomi, riempendo il mondo di Se'
ed anche prendendosi cura di me, aspettando la mia risposta alla
domanda che ancora era sospesa nell'aria scintillante. "Cosa hai fatto
della tua vita che mi vuoi mostrare?" La domanda, al pari di ogni
altra cosa che proveniva da Lui, aveva a che fare con l'amore. Quanto
hai amato nella tua vita? Hai amato gli altri come io amo te?
Totalmente? Senza condizioni? Ascoltando la domanda posta in questi
termini, mi resi conto di come fosse pazzesco persino tentare di
trovare una risposta fra le scene che erano intorno a noi.
Perché....non avevo mai saputo che un simile amore fosse possibile.
Qualcuno avrebbe dovuto dirmelo, pensai in maniera indignata!
"Io te l'ho detto."
Ma come? Volendo ancora giustificare me stesso, come sarebbe che me
l'ha detto ed io non ho sentito?
"Te l'ho detto per mezzo della vita che ho vissuto, te l'ho detto con
la morte di cui son morto e se mi guarderai negli occhi, vedrai di più...."
Vedere gli Spiriti in mezzo ai viventi.
Un sussulto e mi accorsi che ci stavamo spostando. Non mi ero reso
conto di aver lasciato l'ospedale, ma ora non vedevo niente. Gli
eventi della mia vita che si erano affollati intorno a noi erano
svaniti, sembrava invece che fossimo in alto al disopra della terra,
accelerando a gran velocità verso un distante puntino di luce. Il
distante puntino luminoso si trasformò in una grande città, verso la
quale sembrava stessimo scendendo. Era ancora notte, ma fuoriusciva
fumo dalle ciminiere delle fabbriche e molti palazzi avevano le luci
accese ad ogni piano. C'era un oceano o un grande lago aldilà delle
luci, avrebbe potuto essere Boston o Detroit o Toronto, di certo un
posto dove non ero mai stato, ma certamente mi resi conto, man mano
che ci avvicinavamo abbastanza da vedere le strade affolate, che si
trattava di un posto dove industrie belliche lavoravano a ciclo
continuo. Mi accorsi ripetutamente di un fenomeno - gente che non si
rendeva conto di altri che stavano al loro fianco. Vidi un gruppo di
operai addetti alle catene di montaggio, riuniti in un bar. Una delle
donne chiese una sigaretta ad un'altra, o semmai la scongiurava, dato
che sembrava che la desiderasse più d'ogni altra cosa al mondo. Ma
l'altra, continuando a parlare con i suoi amici, la ignorò
completamente. Prese un pacchetto di sigarette dalla sua tuta e, senza
nemmeno offrirle a quella donna che le desiderava tanto, ne prese una
e l'accese. Rapida come un serpente nell'atto di mordere, la donna
alla quale era stata rifiutata, si buttò sulla sigaretta accesa sulla
bocca dell'altra. Di nuovo l'afferrò...e ancora.... Con un brivido mi
resi conto che non ne era capace. Infatti, come me, era morta!
In una casa un uomo giovane seguiva uno più vecchio, di stanza in stanza.
"Mi spiace, papà!" continuava a dire- "non sapevo cosa avrebbe
significato per mamma! Io non lo capivo!"-
Sebbene io lo potessi ascoltare perfettamente, era chiaro che l'uomo
con cui parlava non in grado di sentirlo. L'uomo più anziano stava
trasportando un secchio in una stanza dove una anziana donna sedeva
nel letto. "Mi spiace,papà" il giovane ripetava, "Mi spiace, mamma".
Senza fine, continuamente, ad orecchie che non potevano ascoltarlo.
Ci fermammo diverse volte davanti a scene simili. Un ragazzo che
seguiva una ragazzina lungo i corridoi di una scuola. "Mi spiace,
Nancy!" Una donna di mezz'età che scongiurava un uomo dai capelli
grigi di perdonarla.
"Gesù, perché sono così tristi? -implorai- "Perché cercano di parlare
a gente che non può sentirli?"
Quindi dalla Luce accanto a me venne il pensiero:
"Essi sono suicidi, legati ad ogni conseguenza del loro atto."
Pian piano cominciai ad accorgermi di qualcosa. Tutte le persone
viventi che stavo osservano erano circondate da un tenue e luminoso
luccichìo, quasi come un campo elettrico al di sopra della superficie
dei loro corpi.
Questa luminosità si muoveva con loro, come una seconda pelle fatta di
luce pallida, tenue, ma visibile.
Dapprima pensai che fosse un riflesso della luminosità della Persona
che era al mio fianco, ma i palazzi in cui entravamo non avevano
nessun riflesso, nè la possedevano gli oggetti inanimati. Quindi mi
accorsi come nemmeno gli esseri non fisici l'avessero. Anche il mio
corpo non-solido non possedeva questa guaina raggiante.
A questo punto la Luce mi attirò verso un lurido bar-rosticceria,
vicino a quella che sembrava una grossa base navale. Una folla di
gente, perlopiù marinai, erano allineati al bancone del bar, mentre
altri si accalcavano nei separè di legno disposti lungo il muro.
Sebbene alcuni di essi stessero sorseggiando birra, molti di loro
sembravano ingollare wisky tanto velocemente quanto i due sudati
baristi gliene potessero mescere.
Poi notai una cosa sorprendente: un certo numero degli uomini che
stavano al bancone, sembravano incapaci di alzare le loro bevande alle
labbra. Diverse volte li vidi mentre tentavano di afferrare gli altrui
bicchieri, le loro mani passare attraverso di essi ed attraverso il
solido bancone di legno, o attraverso i corpi e le membra dei veri
bevitori che stavano intorno a loro. Anche questi uomini non
possedevano quell'aureola di luce che circondava gli altri. Da ciò ne
consegue che il "bozzolo" di luce debba essere una proprietà del solo
corpo fisico.
I morti, noi che avevamo perso la nostra materialità, avevano perso
questa "seconda pelle" ed era ovvio che codesti esseri viventi,
quelli cioé circondati dalla luce, gli unici che stavano
effettivamente bevendo, parlando, accalcandosi l'uno sull'altro, non
erano in grado non solo di vedere gli assetati esseri disincarnati in
mezzo a loro, ma nemmeno di percepire il loro frenetico desiderio che
li spingeva verso quei bicchieri. (Comunque, osservandoli, ero sicuro
che quegli esseri "non-solidi" potessero vedersi e sentirsi fra di
loro. Liti furiose scoppiavano fra di loro per quei bicchieri che
nessuno poteva portare alle proprie labbra.) Credevo di aver assistito
a grosse bevute alle feste studentesche a Richmond, ma il modo in cui
civili e militari si stavano ubriacando in quel bar le batteva tutte!
Vidi un giovane marinaio alzarsi da uno sgabello, fare due o tre passi
e piombare pesantemente al suolo. Due suoi compagni lo tirarono su e
lo lo portarono fuori dalla calca.
Ma non era questo che guardavo, io restai esterrefatto quando il guscio
luminoso che era tutt'intorno al marinaio svenuto si aprì
semplicemente in due! Esso si spaccò al centro della sua testa e
cominciò a scivola via da essa, dalle sue spalle... Istantaneamente,
molto più in fretta di quanto avessi mai visto qualcuno muoversi,uno
degli esseri immateriali che erano stati vicini a lui al bancone del
bar gli era addosso. Essa aveva fluttuato come un'ombra assetata al
fianco del marinaio, seguendo avidamente ogni sorso che il giovane
aveva buttato giù ed ora sembrava saltargli addosso come una bestia
da preda. Un attimo e l'immagine di essa che saltava era svanita!
Tutto accadde ancor prima che i due uomini buttassero fuori dai piedi
dei clienti del bar il loro inconscio carico, un attimo prima
distinguevo bene due individui, poi appena il marinaio fu appoggiato
contro il muro, ce n'era uno solo!
Ancora una volta, mentre io restavo lì ancora stupefatto, la stessa
scena si ripeteva. Un altro uomo sviene, una crepa si apre nella sua
aura, uno degli esseri immateriali svanisce non appena si proietta in
quella apertura, come se fosse risucchiato all'interno di quell'altro
uomo. Era forse quel rivestimento luminosa una specie di scudo?
Era una protezione contro...... contro gli esseri disincarnati come
me? Probabilmente queste creature poco solide avevano un giorno avuto
un corpo, così come lo avevo avuto io. Supponiamo che, mentre
erano in questo corpo avessero sviluppato una dipendenza per l'alcool
che andava al di là del piano fisico, che fosse divenuta mentale,
addirittura spirituale. Una volta perso quel corpo, tranne che nei
rari momenti in cui potevano per breve tempo impossessarsi
di un altro,loro sarebbero sempre stati separati, per l'eternità,
da quella cosa che non potevano più smettere di desiderare
ardentemente.
Una simile eternità - ed il pensiero mi provocò un brivido- sarebbe
certamente una forma d' Inferno!
Avevo sempre pensato all'Inferno, lo avevo immaginato come un luogo
pieno di fiamme, da qualche parte, sottoterra, dove uomini malvagi
come Hitler bruciavano in eterno. Ma, che dire se un livello di
codesto Inferno esistesse proprio qui, sulla superficie terrestre, non
visibile ed insospettato dalla gente che occupa lo stesso spazio?
Oppure se l' Inferno volesse dire restare sulla terra senza mai essere capaci
di prendere contatto con essa....? Pensai a quella donna che voleva la
sigaretta. Desiderare ardentemente, bruciare di un così grande
desiderio quando sei totalmente impotente [a realizzarlo], questo
sarebbe stato davvero l'Inferno!
"Non -sarebbe stato- mi resi conto in un lampo, lo era ed io ne facevo
parte insieme a quelle altre creature disincarnate. Io ero morto,
avevo perso il mio corpo fisico. Ora facevo parte di un regno che non
avrebbe più interagito con me in nessun modo.
Vi erano altre due cose chiaramente uniche in questi esseri di quella
dimensione. Dato che l'ipocrisia é impossibile poiché gli altri
conoscono i tuoi pensieri nello stesso istante in cui si formano, essi
tendono a raggrupparsi con coloro che la pensano allo stesso modo.
Sulla terra diciamo che "Gli uccelli dalle stesse piume si riuniscono
in stormo". Il motivo per cui essi stanno insieme é perché é troppo
pericoloso stare con esseri coi quali non vai d'accordo, dato che
sanno tutto di te.
Uno dei posti che osservammo sembrava una specie di centro di
accoglienza. Esseri arrivavano di tanto in tanto in un profondo sonno
ipnotico. Lo chiamo ipnotico perché mi resi conto che si erano posti
da soli in questo stato a causa delle loro credenze. Qui vi erano
quelli che chiamerei Angeli a lavorare con loro, cercando di
svegliarli ed aiutarli a capire che Dio é veramente il Dio dei viventi
e che non era necessario giacere addormentati fin quando Gabriele o
qualcun'altro arrivasse suonando il corno.
Il livello Infernale.
Ci stavamo di nuovo muovendo. Avevamo lasciato la base navale con le
sue strade strette ed i suoi bar ed ora eravamo in piedi, in questa
dimensione dove viaggiare sembrava non necessitare del tempo, sul
bordo di un pianoro totalmente privo di rilievi. Precedentemente,
durante il nostro vagabondare, avevamo visitato posti dove i morti ed
i viventi esistevano fianco a fianco, posti dove esseri disincarnati,
totalmente insospettati dai viventi, fluttuavano al di sopra degli
oggetti materiali e della gente su cui i loro desideri si
focalizzavano.
Ora, sebbene fossimo ancora apparentemente da qualche parte della
superficie terrestre, non potevo vedere nessun uomo o donna vivente.
Il pianoro era affollato, addirittura zeppo, di spettrali orde di
esseri disincarnati, da nessuna parte si vedeva un essere solido,
circondato dalla luce. Tutte queste migliaia di persone non erano
molto più solide di quanto non lo fossi io.
E lì c'erano i più frustrati, i più adirati, i più miserabili esseri
su cui avessi mai posato gli occhi.
"Signore Gesù! - esclamai- "dove mai siamo capitati?"
In un primo istante pensai che stessimo osservando un gigantesco campo
di battaglia: dovunque vi erano spiriti avvinghiati in
combattimenti mortali, dimenandosi, prendendosi a pugni, cavandosi gli
occhi [l'un l'altro]. Quando detti uno sguardo più ravvicinato, vidi
che non vi erano armi di nessun tipo, solo nude braccia, piedi e
denti. Allora mi resi conto che nessuno sembrava essere ferito. Non
c'era sangue, nessun corpo giaceva a terra, Un cazzotto che avrebbe
dovuto far fuori l'avversario, lo lasciava esattamente nelle stesse
condizioni precedenti. Se avevo sospettato di visitare l'Inferno, ora
ne ero più che sicuro. Queste creature parevano essere bloccati da
idee preconcette ed emozioni, nell'odio, nella lussuria, in percorsi
mentali auto/distruttivi. Ancora più abominevoli dei morsi e dei
calci che si scambiavano, erano gli abusi sessuali che molti di loro
effettuavano in febbrili pantomime. Perversioni che non mi ero mai
sognato esistessero, venivano inutilmente eseguite intorno a noi.
Era impossibile stabilire se le urla di frustrazione che ci
raggiungevano erano i suoni reali o solo la trasmissione di pensieri
disperati. Invero ciò non era molto importante in questo mondo
disincarnato. Tutto quello che ognuno di loro pensasse, sia pur
fugacemente o senza volerlo, era immediatamente chiaro a coloro che
gli stavano vicino, molto più esaurientemente di quanto le parole
potessero esprimere, molto più velocemente di quanto le onde sonore
avrebbero potuto trasportare.
I pensieri più frequentemente inviati avevano a che fare con una
conoscenza o capacità superiori o con la cultura. Cose come:
"Io l'avevo già detto!"
"Io l'avevo sempre saputo! Non t'avevo avvisato già?"
...venivano strillate echeggiando continuamente nell'aria.
Con una nauseante familiare sensazione, riconobbi i miei stessi
pensieri. In quelle urla di invidia e di lesa maestà, risentii me
stesso, totalmente.
Ancora una volta, comunque, nessuna condanna giunse dalla Presenza che
stava al mio fianco, solo compassione per queste infelici creature che
Gli spezzava il cuore.
Cosa li tratteneva lì? Perché ciascuno di loro non si alzava e se ne
andava? Non vedevo alcun motivo per cui quella persona contro cui
inveiva quell'uomo dalla faccia contorta, semplicemente non se ne
andava via. Oppure, perché quella giovane donna non frapponeva un
migliaio di kilometri fra se stessa e quell'altra che la stava
furiosamente picchiando con pugni inesistenti? Essi non potevano
trattenere le loro vittime, nessuno di questi pazzi furiosi lo poteva.
Non esitevano recinti, niente che apparentemente potesse vietar loro
dall'andarsene via da soli. Del resto non esisteva il concetto di
"esser solo" in questo regno di spiriti disincarnati. Nessun angolino
privato in un universo dove non vi erano muri, nessun posto che non
fosse abitato da altri esseri dei quali si era totalmente in balìa,
continuamente. Cosa significava - pensai afferrato dal panico- vivere
in un posto dove i miei pensieri privati non lo sarebbero stati
affatto? Nessun cammuffamento, nessuna contraffazione, nessuna
possibilità di far finta di essere quel che non sono. Che cosa
intollerabile. A meno che tutti quelli che avessi intorno non
facessero lo stesso tipo di pensieri, come se ci fosse una specie di
consolazione nel trovare gli altri altrettanto ripugnanti quanto se
stessi, anche se tutto quel che avremmo potuto fare sarebbe stato scagliare, 
l'un
contro l'altro, ognuno il proprio veleno.
Questa era forse la giustificazione per questo orribile livello di
vita. Forse, nel corso di eoni o di secondi, ogni creatura aveva
cercato la compagnia degli altri altrettanto superbi e pieni d'odio
come se stessa, finché avevano formato tutt'insieme questo sodalizio
di dannati.
Credo che non fosse stato Gesù ad abbandonarli, quanto loro stessi che
erano fuggiti dalla Luce che si mostrava al di sopra della loro
oscurità. C'erano esseri che disputavano su alcune visioni politiche o
religiose, cercando di uccidere coloro che non erano d'accordo.
Quando vidi ciò, pensai: "Nessuna meraviglia se il nostro mondo é una
baraonda ed abbiamo avute tante tragiche guerre di religione. Nessuna
meraviglia se tutto ciò stava spezzando il cuore di Gesù, il solo che
sia venuto ad insegnarci la pace e l'amore.
Il tempio della Saggezza.
Ancora una volta ci stavamo spostando. Egli mi aveva mostrato per
primo un regno infernale, pieno di esseri intrappolati in una sorta di
attenzione verso se stessi. Ora, dopo, aldilà di tutto ciò, cominciai
a percepire un regno totalmente nuovo! Enormi palazzi si ergevano in
un meraviglioso parco soleggiato, l'aria era così calma che ero
meravigliato dal vedere gente camminare sui marciapiedi. Non saprei
dire se fossero uomini o donne, vecchi o giovani dato che tutti erano
coperti dalla testa ai piedi in vaporosi e larghi mantelli col
cappuccio che mi fecero pensare vagamente a dei monaci. Ma l'atmosfera
di quel posto era ben lontana da quella di un monastero. Era piuttosto
un gigantesco centro-studi, pervaso d'eccitazione per una grande
scoperta. Tutti coloro che incontravamo nelle vaste sale o per le
scale circolari sembravano immersi in una frenetica attività; fra di
loro non venivano scambiate molte parole. Eppure non percepii mancanza
di cortesia in questi esseri,piutosto un riserbo causato dalla
concentrazione totale. Qualsiasi cosa questa gente fosse, essi
apparivano completamente altruisti, assorbiti da qualche grande
progetto che andava aldilà di se stessi. Attraverso le porte aperte
detti un'occhiata ad enormi stanze, piene zeppe di complesse
apparecchiature. In diverse di esse, figure incappucciate erano chine
su intricati progetti e diagrammi o sedevano ai controlli di complesse
"consoles" piene di luci lampeggianti. In qualche modo percepii che si
stava svolgendo un qualche immenso esperimento, o forse dozzine e
dozzine di sperimentazioni.
Ancora.... Nonostante la Sua ovvia soddisfazione nel guardare gli
esseri che avevamo intorno a noi, io capii che nemmeno questo era
l'ultimo posto che mi voleva mostrare, che Egli aveva cose più grandi
da farmi vedere.
E così Lo seguii in altri palazzi di questo dominio del pensiero;
entrammo in uno studio dove veniva composta ed eseguita musica di una
complessità che non riuscivo a capire. Vi erano ritmi intricati, toni
di una scala a me sconosciuta. Pensai:" OK, Bach era solo l'inizio!"
Poi camminammo in una libreria che misurava quanto l'intera Università
di Richmond, osservai stanze piene dal pavimento al soffitto di
documenti di papiro, argilla, cuoio, metallo e carta.
"Qui - pensai- sono riuniti i libri più importanti dell'Universo."
Immediatamente seppi che non era possibile. Come potrebbero dei libri
essere scritti da qualche parte lontana dalla Terra! Ma il pensiero
insisteva, sebbene la mia mente lo rigettasse. "I lavori-chiave
dell'Universo" la frase divenne ricorrente mentre gironzolavamo per le
stanze coperte da una cupola, affollate di silenziosi alunni.
Poi, tutt'a un tratto, sulla porta di una delle stanze più piccole,
quasi uno sgabuzzino:"Qui c'é il pensiero principale di questa terra".
"E' questo il Paradiso,Signore Gesù?" dissi timidamente. La calma, la
luminosità, erano certamente cose degne di esso! Così pure la mancanza
di egoismo. "Quando questa gente era sulla terra - aggiunsi- sono
cresciuti superando i desideri personali?"
"Essi sono cresciuti e continuano a crescere"- rispose.
La risposta brillò come un raggio di sole in quell'atmosfera assorta e
focosa, ma se la crescita può continuare,allora questo non era tutto!
DATA LA LUNGHEZZA DEL TESTO, IN CUI SONO PRESENTI NUMEROSE CITAZIONI BIBLICHE
DI SCARSO RILIEVO AI FINI DELLA STORIA, PROSEGUO RIASSUMENDO QUEST'ULTIMO 
CAPITOLO
George si rese conto che anche a questi esseri però mancava qualcosa:
attraverso lo studio cercavano di capire Dio e la sua Creazione, non
rendendosi conto che Gesù era lì, pronto ad amare ed essere amato. In
ogni modo, questo reame non era "negativo" perché ci permette di
continuare a seguire la strada della conoscenza, senza accettarla per
fede: Gesù anche in questo caso, non giudicava nessuno. Per questo
George sente anche lui di non essere più in grado di giudicare le diverse 
religioni, dato che ognuno
può scegliere quella che ritiene a lui più adatta per conoscere Dio.
Gesù aggiunse:
" Hai ragione, se ami t'innalzi ed io trascinerò tutti
gli uomini a me. Se conosci il Padre, conosci me, se conosci Me
conoscerai il Padre e capirai che l'Amore abbraccia tutti gli uomini,
senza riguardo alla razza, al loro credo ed al colore della pelle."
LA CITTà DI DIO
Sempre con Gesù accanto, George si sposta di nuovo a velocità
incredibile, verso una città luminosissima dove, gli abitanti, a
differenza degli altri finora incontrati, corsero a salutare lui e
Gesù. Questi esseri erano totalmente traboccanti di amore e gioia nel
vederLo. Questo, era proprio il Paradiso!
All'improvviso Egli aprì una sorta di corridoio attraverso il tempo e
fece vedere a George una Terra in cui i disastri naturali aumentavano
in modo spaventoso: terremoti, uragani, inondazioni,eruzioni
vulcaniche, guerre....
Poi il corridoio si chiuse e se ne aprì un altro, dove invece si
vedeva un pianeta che cresceva in pace. Uomo e Natura insieme per
capire cosa sia l'Amore.
"E' l'uomo che deve decidere il suo futuro, Io sono venuto su questo
pianeta per mostrarvi attraverso l'esempio della mia vita, come si
deve amare. Senza NOSTRO PADRE, nè voi né io possiamo fare nulla.
Ti ho mostrato tutto questo. Hai 45 anni."
Poi gli disse di tornare indietro e ripetè:
"Hai 45 anni"
George non capì in quel momento cosa significasse.
George si ritrovò nel suo letto d'Ospedale con uno strano sogno da
ricordare, ma un anno dopo, riconobbe la città che aveva visitato
quella notte, prima che Gesù venisse al suo fianco, seppe persino indicarne le 
strade ed un bar agli amici che erano con lui e che, ovviamente, lo presero per 
pazzo.....
CiPi
Pubblicato col permesso di Kevin Williams:
From: Kevin Williams <webmaster@near-death.com>
Date: Thu, 28 Oct 1999 05:38:30 +0200
To: cipidoc%income
Subject: Re: New Website
Message-ID: <AECCA4C7869A8526C125681800140115.00140126C1256818@income.it>
Claudio,
Congratulations on your new website. Be sure to send me the address of it. You 
are most welcome to use my picture and anything from my website.
Thanks. God bless. Peace and Light, Kevin Williams
--------------------------------------------------------------------------------
I RIMORSI DI UN EX CECCHINO, 
ovvero: ECCO COSA SUCCEDE A 
CHI UCCIDE UN ALTRO UOMO, ALTRO CHE PARADISO!
DALLO IANDS DI SEATTLE, STEVE CI INVIA UN NUOVO CASO ECLATANTE DI NDE.
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Al nostro recente meeting dello IANDS di Seattle, abbiamo avuto come ospite un 
pilota in pensione dell'Aviazione Americana, un uomo di colore che ci ha 
raccontato la sua esperienza di premorte avvenuta nel 1988. Egli sperimentò una 
rivisitazione della sua vita, incluso il dover provare tutto ciò che coloro che 
gli erano stati intorno avevano subìto a causa delle scelte, buone o cattive che 
aveva fatto. NULLA fu trascurato. ma egli era stato un uomo abbastanza retto in 
questa vita, per cui il risultato finale della sua esperienza non fu 
terrificante. Quando chiese all'Essere Celestiale che stava al suo fianco, se 
avesse mai fatto qualcosa di male, l'Entità gli mostrò due grossi "specchi", 
posti l'uno di fronte all'altro, le cui immagini si riflettevano reciprocamente, 
all'infinito, divenendo via via più indistinte. Capì immediatamente che ogni 
immagine riflessa si riferiva ad una vita precedente: più erano lontane e 
sfumate, più antiche e lontane nel tempo erano quelle esistenze che gli venivano 
mostrate.
Ad un certo punto si senti' come risucchiato dall'immagine più vicina presente 
nello specchio alla sua destra (si trattava evidentemente della sua vita terrena 
più recente, essendo nato nel '54. mentre la Guerra in Corea é cessata nel '53). 
Scoprì di essere stato (in quella reincarnazione), un CECCHINO dell'esercito 
Americano e si vide nell'atto di scaricare l'intero caricatore del suo mitra M1 
contro un Ufficiale Coreano, che non si era accorto della sua presenza. Il 
poveretto stava semplicemente guardando le foto della moglie e dei figli quando 
la raffica di proiettili lo raggiunse, uccidendolo sul colpo: quando stramazzò 
al suolo, stringevava ancora in mano quelle foto. La sua successiva sensazione 
fu l'esperienza diretta, ed in ogni dettaglio, del dolore provato durante tutta 
la loro vita dalla moglie e dai figli dell'Ufficiale ucciso e di ogni altro 
effetto che quell'assassinio aveva creato. Fu terribilmente difficile, per la 
persona che ora é, accettare che in un'altra vita avesse potuto causare tanto 
dolore. Capì il motivo per cui non ricordiamo queste esistenze passate: il senso 
di colpa derivante da una totale conoscenza dei nostri atti malvagi, ci 
distruggerebbe!
Gli fu spiegato che questa rivisitazione critica delle vite precedenti é 
obbligatoria per tutti coloro che muoiono, che ognuno deve sperimentare sulla 
propria pelle le conseguenze delle proprie azioni.
(Molti racconti simili sono stati riportati da altre persone "tornate indietro", 
sebbene non da tutti).
Tutto ciò, ovvero tornare indietro a riesaminare criticamente le precedenti 
esperienze, serve a provare che abbiamo imparato dai nostri errori e quindi 
capirne il significato, per non "cadere più negli stessi peccati". Ciò é 
garantito dal fatto che ci troveremo dall'altra parte, a provare su noi stessi 
le altrui pene ed emozioni.
Alla luce di quanto detto, non posso immaginare lo shock che avranno provato i 
dirottatori degli arei usati negli attentati di New York [qui é Steve Anderson 
che parla] i quali credevano di andare in Paradiso con Allah!
Al contrario essi stanno sperimentando di persona ogni conseguenza dei loro 
atti.
WOW! Che razza di punizione esemplare!
Ritengo che non dovremmo punire i terroristi, semmai abbracciarli! Con ciònon 
dico che non dobbiamo catturali e non fare qualsiasi cosa utile a prevenire 
altri simili atti criminali: terrorizzarli servirà solo a causare altri episodi 
di violenza in futuro, perché tutto si ritorce su di noi, indipendentemente da 
quanto ci sentiamo in diritto di essere incolleriti.
Cari saluti, in questi tempi cupi.
Steve Anderson.
******************************************
Il racconto della NDE del Pastore Daniel Ekechukwu,
morto per 2 giorni e resuscitato nella sua Chiesa!
---------------------------------
Prima di sottoporre alla vostra attenzione il presente racconto, vorrei 
ricordare brevemente ai lettori non ancora troppo esperti, che una delle regole 
fondamentali, invariabilmente applicata da Dio e dai suoi Spiriti-Guida, é che 
la volontà ed i credo religiosi delle persone che ritornano dalla morte, sono 
sempre rispettati nell'Aldilà. Trattandosi poi di un Religioso, é chiaro che 
tutto gli é stato mostrato in accordo alle sue credenze, onde evitare lo shock 
di venire a trovarsi in una realtà metafisica in apparente disaccordo con le 
Scritture, sebbene tutto ciò di cui si parla in questo Sito (i "livelli" di 
esistenza o "Focuses" e tanti altri), ne escono totalmente indenni. Ciò che ci 
interessa si capisca bene, non é tanto l'aspetto esteriore dell'Aldilà, che 
potrebbe apparire contraddittorio a seconda dei vari testimoni, quanto i 
concetti fondamentali che collimano perfettamente con quanto da noi 
sostenuto,pur nell'apparente diversità soggettiva nella descrizione dei luoghi 
visitati. Come dice Bruce Moen, "un'automobile resta sempre tale, non importa se 
blù, bianca o rossa, se é una spider o una berlina, l'idea é quel che conta! " 
Onde semplificare la lettura, aggiungerò delle brevi note esplicative a margine 
delle descrizioni intrise di visioni religiose, fatte dal Pastore Africano.
**************************
Quando il corpo di David arrivò in ambulanza all'Ospedale, fu esaminato dai 
medici del Pronto Soccorso. Il respiro, il battito cardiaco e la risposta delle 
pupille alla luce erano assenti, sicché ne fu diagnosticata la morte. Dopo la 
sua miracolosa resurrezione, David raccontò che due Angeli lo avevano preso con 
sé e lo avevano consegnato ad un altro essere luminoso, i cui vestiti sembravan 
esser parte integrante del corpo. "Mentre mi parlava in tono amichevole, vidi 
un'immensa folla di Esseri splendenti e gli chiesi chi fossero."
L'Angelo disse che erano i Santi, raccolti in preghiera. Lo colpì il perfetto 
sincronismo con cui alzavano le mani per poi inginocchiarsi, per poi rialzarsi 
di nuovo.
[E' evidente che ad un Prete non potevano che presentarsi i Santi in 
preghiera....ma la visione é comune a quasi tutti gli NDErs che riferiscono di 
aver visto i propri Cari Defunti.]
Daniel voleva unirsi al coro, ma l'Angelo gli disse che gli avrebbe mostrato le 
case che Gesù aveva preparato per loro.
[Ovvio che vi sia un preciso riferimento al Vangelo secondo Giovanni (14:1-3)]
Le case erano splendide, fatte d'oro e trasparenti come il cristallo e l'Angelo 
gli disse che i Santi non erano ancora pronti per abitarle e che ora dovevano 
visitare l'Inferno.
[Anche in questo caso,sia pur con le "colorazioni" causate dalle idee di Daniel, 
non vengono smentiti i racconti di NDE rilasciati persino da atei, che hanno 
visto questa splendida "Città di Dio" - Vedi la NDE di George Ritchie]
"Lo spostamento dal Paradiso all' Inferno fu rapidissimo e richiese un istante." 
aggiunge Daniel [molti altri NDErs riferiscono tali viaggi alla velocità del 
pensiero] e appena arrivati, vidi un cartello con su scritto: "BENVENUTI 
ALL'INFERNO!"
[Molto carino! Pare di essere nelle pubblicità del caffè.....!!]
Il portone si aprì ad un cenno dell'Angelo con un orribile rumore per mostrare a 
Daniel un incredibile numero di "dannati" di ogni razza ed età, che urlavano, 
piangevano e si lamentavano,
"...MA NON VIDI FIAMME...SEMBRAVA CHE IL FUOCO FOSSE DENTRO DI LORO"
[Quest'affermazione é ampiamente condivisa da altre persone, 
il rimorso per le nostre cattive azioni brucia e ci tormenta come un fuoco.]
Poi continua: "Molti di loro mi chiamavano, invocandomi di aiutarli, non mi pare 
che fossero in grado di vedere l'Angelo, chiedevano aiuto solo a me."
[Bruce Moen c'insegna che coloro che sono bloccati nei Focuses "bassi" non 
vedono gli Helpers (Angeli) perché il loro livello vibratorio é troppo lento, 
mentre riescono ad entrare in contatto con i "visitatori", mediums e viaggiatori 
che ancora posseggono un corpo fisico.]
Daniel cominciò a prendere appunti sul taccuino gentilmente fornitogli 
dall'Angelo [ Lì il pensiero é creazione!] insieme ad una penna. Il caso più 
disperato gli parve essere quello di un alto prelato che gli urlava di esser 
stato un ladro, avendo tenuto per sé i soldi destinati ai poveri, denari che 
avrebbe restituito per mano di Daniel, una volta tornato in terra.
[Notare che questi Spiriti sofferenti, sanno che Daniel non é morto in modo 
definitivo].
L'Angelo poi dice a Daniel che gli é stata concessa la possibilità di tornare a 
vivere sulla terra e che il messaggio del prelato viene concesso come un ultimo 
avviso all'attuale umanità, affinché si redima.
Tornato a vivere nel suo corpo miracolosamente risanato, Daniel chiede dove sia 
il suo taccuino, per rendersi conto che tutto é rimasto indelebilmente scritto 
nella sua memoria.
In una vita precedente era un gay.
Tradotto da Stefy -Edmonton Journal - Story - canada.com 
network.htm-
19-05-03
"Perché non possiamo cambiare la nostra forma? Credo che siamo più di un corpo, 
che ci troviamo qui per imparare la lezione fino a non persuadercene una volta 
per tutte". Cynthia Pollard abbassa lo sguardo, si osserva le ghette, e capisce 
di essere un uomo. E' sulla ventina appena, ben vestito, e cammina per una 
strada qualsiasi della California, in una sera del 1926. D'improvviso alza lo 
sguardo e vede un uomo, anch'egli sulla ventina, e il cuore comncia a batterle 
forte. E' il suo amante, col quale ha messo fine alla relazione uccidendolo o 
inducendolo al suicidio nel tentativo di tenere nascosto quell'amore proibito. 
Quei ricordi dolorosi, affiorati nell'ultimo mese nel corso di alcune sedute di 
ipnosi regressiva, l'hanno seguita fin nella sua vita presente, ove è una donna 
sposata, e si occupa di volontariato in un centro polivalente. "Avevo la 
sensazione di aver fatto qualcosa, anche se non ero proprio io - o meglio, ero 
io in una vita precedente, non in quella presente", dice la Pollard. "Continuavo 
ad avere incubi. Mi disperavo come se piangessi la morte di qualcuno che amavo. 
Al lavoro mi sentivo triste, a casa mi sentivo triste. Finalmente sono riuscita 
a completare la mia cura di reiki e ho scoperto di non essere più in armonia con 
la terra, con la mia vita presente". Riproverebbe a indagare di nuovo sulla sua 
vita passata? "Di sicuro. Anche se non sarà solo per un breve lasso di tempo", 
dice, "almeno non fino a che i ricordi della vita precedente non cominceranno 
sufficientemente a svanire" L'esperienza della Pollard è la più drammatica fra 
quelle sperimentate dalle nove persone che si sono riunite in un piccolo ufficio 
iilluminato dalle candele nella zona nord di Edmonton, per dare via a una 
sessione di gruppo di ipnosi regressiva dopo aver letto l'annuncio 
dell'ipnoterapista Kari Clarke pubblicato su un quotidiano locale. La sorella 
della Pollard, Charlotte Krasowski, medico specializzato, sposata e con una 
bimba di 21 mesi, ha inoltre scoperto a sua volta di essere stata un uomo. 
L'anno era il 1927, e lei era uno scapolo trentenne ossessionato dal lavoro, 
senza famiglia, che dirigeva un parco di divertimenti la cui attrazione 
principale era una giostra popolata di bambini festosi. La loro madre, Maria 
Halushka, impiegata in una biblioteca cittadina, è stata invece trasportata 
indietro fino al 1847, quando era un monello biondo di 10 o 11 anni, vestito di 
stracci, che si dirigeva verso una nave pirata ancorata in una banchina 
sull'oceano. "Ero una sorta di "apprendista", che camminava su una passerella o 
qualcosa di simile e stavo imparando ad assicurare le funi per far salpare 
l'imbarcazione", racconta. Poi viene avicinata da un individuo che, gamba di 
legno a parte, sembra proprio un pirata, con tanto di capelli neri e benda 
sull'occhio. "Aveva un aspetto rude e violento, ma sapevo che in realtà era 
d'indole abbastanza gentile", afferma la Halushka. Tutte e tre le donne sono 
certe di aver gettato un rapido sguardo su una vita passata. La Krasowski è 
certa di avere un'anima, e che questa è fonte d'energia; e l'energia, come ci 
insegna la fisica, né si crea o si distrugge, ma si trasforma. "Perché non 
possiamo cambiare la nostra forma? Credo che siamo più di un semplice corpo 
fisico e che ci troviamo qui per imparare la lezione fino a non persuaderci una 
volta per tutte". La Krasowski non è sola. Milioni di persone, compresi i 
buddisti, credono nella reincarnazione, e il 42% della popolazione mondiale 
afferma di aver avuto qualche sorta di esperienza paranormale. Persino il 
sindaco di Edmonton, Bill Smith, ha lasciato intendere di non essere nuovo a 
certe esperienze... "Forse nella mia vita precedente ero un cinese. Ho sempre 
avuto familiarità con la comunità cinese e mi sono sempre sentito a mio agio", 
ha recentemente detto a un reporter del Journal, nel corso di un'intervista in 
cui Smith discuteva riguardo al proposito di ricostruire un chop suey café e una 
lavanderia cinese all'interno della parte storica del Fort Edmonton Park. Ma se 
il 42% crede in cose come l'ipnosi regressiva, il restante 58% non ha alcuna 
opinione riguardo all'argomento o lo respinge giudicandolo irrisorio o 
pericoloso. Robert T. Carroll, professore di filosofia al Sacramento City 
College,rientra
in questa categoria. "La memoria è così malleabile, è facile inculcare 
suggestioni che agli occhi della gente appaiono talmente vere da sembrare 
realmentevissute", dice, "Persone che non hanno mai subito molestie soffrono 
come se ciò fosse davvero accaduto a causa dell'innesto di falsi ricordi. 
Possono avere un effetto disastroso sulla vita di un individuo". "L'ipnosi 
regressiva ha tutto l'aspetto di un enorme sforzo che si presenta 
dettagliatissimo", afferma Carroll,"ma non è poi così difficile, e il fatto che 
queste persone (ipnotizzate dalla Clarke) fossero precedentemente interessate a 
tecniche di regressione indica cheerano già probabilmente in possesso di 
un'immaginazione piuttosto fervida e che sono aperte a sperimentare decine di 
esperienze interessanti che potrebbero condurle al di là della normale sfera 
della comune vita terrena" Ricordi vividi, come quelli della Pollard, sono 
abbastanza semplici da spiegare in termini naturali, aggiunge Carroll. "C'è chi 
ha potuto leggere qualcosa a riguardo, averne sentito parlare, o aver realmente 
avuto esperienze di quel tipo, chi ha potuto elaborarli mescolando insieme 
stralci di programmi televisivi, letture, etc..." "Si hanno questi ricordi 
nitidi e dettagliati, queste immagini che affiorano e si è portati a pensare 
'Beh, come posso aver ricordato tutti questi particolari se non sono mai 
realmente accaduti?'. Bene, la questione ruota attorno al fatto che quanti hanno 
tentato di verificare questo tipo di eventi finora sono state incapaci di 
ottenere dei risultati", continua Carroll, che ha anche scritto un libro,"The 
Skeptic Dictionary" ("Il Dizionario Dello Scettico" da luglio nelle librerie), 
il quale contiene definizioni e saggi improntati su una visione scettica 
riguardanti l'occulto, il paranormale, e teorie e pratiche pseudo-scientifiche. 
"Se realmente si crede in qualcosa, si può andare al di là della logica", 
afferma, biasimando un mondo che ritiene manchi ormai di pensatori critici "Per 
quanto mi concerne, c'è talmente tanta paura e ignoranza nei confronti della 
vera scienza che l'umanità sta diventando sempre più irrazionale e sempre meno 
critica. E anche se è un bene avere una mentalità aperta e esplorare nuovi 
orizzonti, molti di questi sono già stati esplorati, svelati e spiegati, 
conclude Carroll. La dottoressa Clarke, laureatasi all' Hypnotism Training 
Institute of Alberta di Sherwood Park, e che esercita da un anno, dice di 
credere nella regressione "perché la ritengo sin troppo vera per non crederci" 
"Sono stata in grado di verificare le mie stesse esperienze, non date o nomi 
specifici poiché si trattava di eventi troppo lontani nel tempo, ma grazie a una 
ricerca in rete sono riuscita a provare che gli avvenimenti di una delle mie 
precedenti vite che avevo descritto si erano verificati, anche se risalivano a 
quasi 500 anni fa", aggiunge la Clarke. "Ero in un certo senso scettica, almeno 
finché non ho digitato la data nel computer e i risultati, che ho letto e di cui 
sono venuta a conoscenza solo quel giorno, prima mi erano del tutto 
sconosciuti." La donna ritiene che le vite precedenti possono spiegare molti 
elementi di quelle presenti, ed è questo che porta molta gente alla sua "Open 
Door Hypnosis Ans Hypnotherapy Clinic". La Clarke spiega la sua passione per i 
cavalli con il fatto che nel 1400 era uno stalliere che badava alle bestie. Le 
sue allergie d'infanzia, trasformatesi in una vera e propria forma d'asma 
all'età di 18 anni, sarebbero da ricondurre alla morte per inalazione da fumo 
che sperimentò in un'altra vita in tenera età. Dal momento in cui ne fu a 
conoscenza, circa 18 mesi fa, "ogni volta che comincio ad avvertire l'affanno, 
tutto quello che devo fare è ricordare a me stessa che quella bimba non sono io, 
e tutto smette. Da allora non ho più usato un inalatore, neppure quando faccio 
sport", dichiara la Clarke, che è stata anche un pastore del XVII secolo. Non 
tutti quelli che frequentano le sedute sperimentano la regressione, ma la Clarke 
spiega il tutto affermando che non si tratta di persone abbastanza ricettive o 
che i tempi non sono ancora maturi. Sebbene difficile nel corso di sedute 
regressive collettive, tutti, a meno di riscontri negativi, riescono a trarre 
beneficio e a riportare risultati da sessioni private. Possono anche non avere 
visioni chiare come quelle della Pollard e dei suoi familiari, ma va bene, 
ammette la Clarke. A volte occorrono giorni o anche settimane prima che le 
informazioni giungano a un pieno grado di elaborazione, tali da essere comprese, 
ma anche non giungervi mai. In quanto alle opinioni del prof. Carroll, secondo 
cui si tratterebbe di mere scempiaggini, la Halushka dichiara di credere che 
parte di ciò che ha visto è stato sì frutto del potere della suggestione, ma che 
esiste qualcosa di vero nella regressione. E se venisse a scoprire che nulla di 
ciò che ha sperimentato lo è? "Non la riterrei una perdita di tempo, ma 
un'esperienza fondativa. Penso di credere fermamente che quanto ho visto non è 
qualcosa che mi è accaduto in questa vita", dice la donna La Clarke ha una sua 
spiegazione. "Per quanto mi riguarda è un legame con Dio più forte che se mi 
recassi in chiesa". "Da dove possono provenire queste informazioni?" Come si 
spiega il fenomeno di bambini prodigio nati da genitori di un'intelligenza 
comune che sono piccoli maghi della matematica o geni del pentagramma a soli 6 
anni? Quanti credono nella regressione ritengono che questi talenti siano 
semplicemente retaggi di una vita precedente. Provi a chiedere a un bambino dai 
2 ai 4 anni "Cos'eri quand'eri grande come me?" e molti presumibilmente 
spiattelleranno particolari di cose che non possono avere imparato in questa 
vita. Ricordano senza l'ausilio dell'ipnosi o di suggerimenti perché quei 
dettagli sono ancora recenti nelle loro menti. Coloro che non credono 
nell'ipotesi di vite passate minimizzeranno il tutto parlando di bimbi 
dall'immaginazione fervida, ma l'ipnoterapeuta Kari Clarke sostiene che la 
domanda ha indotto i suoi figli a parlare delle loro vite precedenti quando 
glielo ha chiesto. Maria Halushka ritiene che questo spiegherebbe anche il 
motivo per cui la figlia Cynthia, ad appena 6 mesi, urlava quando le veniva 
mostrato un coltello. "Come fa un neonato di 6 mesi a sapere cosa sia una 
pistola o un coltello?", dice la donna. Non appena entrano in età scolare, gran 
parte dei bambini perdono questi ricordi, in parte perché vengono dissuasi dal 
"raccontare storie" o perché gli si offrono spiegazioni scientifiche che li 
portano a dubitare di quanto ricordano, afferma la Clarke.
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L'anima come un globo
Pur non essendo una NDE "di prima mano", riteniamo di 
pubblicare in questa sezione della PdA questo eccezionale racconto -tradotto dal 
sito di Kevin Williams- , trattanosi di una di quelle rare NDE che il Dr. 
Raimond Moody chiama "Esperienze simpatetiche", ovvero condivisione da parte di 
viventi dell'esperienza di morte di terze persone
Nel libro di Robert Grant [omissis] Universo di Mondi, si documenta la 
testimonianza di una donna, Jan Manette, che racconta un'esperienza mistica 
molto interessante riguardo all' attacco terroristico dell'11 Settembre contro 
il Pentagono .
Jan era da due settimane al suo nuovo lavoro come consulente del Pentagono ed 
era in ritardo quella mattina fatale dell'11 Settembre. Per qualche strana 
ragione non sentì suonare la sveglia, per cui era in ritardo ed in stato di 
panico perché era sempre stata una persona puntuale. Ma essere in ritardo quella 
mattina la rendeva perplessa perché aveva sempre sentito suonare la sveglia, 
anzi era solita alzarsi prima che essa squillasse.
Dopo una dura lotta contro il traffico di Washington DC si sentì subito meglio 
quando finalmente vide l'edificio del Pentagono. Ma divenne immediatamente 
terrorizzata quando notò qualcosa di strano che era sospeso al di sopra 
dell'edificio, qualcosa che le causò un senso di terrore indicibile. Aveva visto 
ciò che somigliava ad un' enorme massa ovale nera, una specie di nube, sulla 
cima dell'edificio del Pentagono. Capì che non era una nube o del fumo a causa 
della sua forma. Era ovale, simmetrica e perfettamente ferma e guardarla la fece 
sentire malissimo perché, più che altro, le sembrò essere qualcosa di cattivo. 
Più strano ancora, sopra questa nera massa ovale vi era un altro ovale, una 
brillante massa bianca, cosicché il tutto appariva un pò simile al simbolo del 
yin-yang cinese. Quello che Jan ha visto prima che l'aereo precipitasse sul 
Pentagono era "la cosa più potente ed inesplicabile che avevo mai visto."
Dopo circa un minuto dall'apparizione di questa massa nera e cattiva al di sopra 
del Pentagono, notò l'aereo pieno di gente innocente e guidato dai terroristi, 
volare diritto contro di esso.
Aggiunge che una simile vista era per lei qualcosa di totalmente 
incomprensibile. Mentre l'aereo precipitava, si è sentita come se tutto fosse 
successo al rallentatore, letteralmente come se stesse guardando un film 
fotogramma per fotogramma. L'aereo era ancora ad una certa distanza dal 
Pentagono quando tutto in una volta ha visto queste strane sfere -come globi di 
luce- uscir fuori dell'aereo. Dozzine di loro uscirono dell'aereo, mentre le 
sembrava che centinaia di esse venissero fuori dal tetto del Pentagono. Tutto 
era rallentato, tranne quelle luci rotonde. Esse schizzarono verso l'alto in una 
sorta di moto spirale- tutte insieme- dirette verso l'alto attraverso 
quell'oscurità terribile per poi scomparire nella nube bianca.
In un bagliore di conoscenza istantanea, ella fu divinamente rassicurata che 
quei globi di luce erano le anime di coloro che stavano per morire nell'attacco 
terroristico. Jan ha poi dichiarato di sapere perfettamente che le loro anime 
erano state rimosse dai propri corpi prima dell'impatto contro il Pentagono. Jan 
ha anche parlato con altri testimoni all' attacco e nessuno sembra avere visto 
ciò a cui lei ha assistito. Ciononostante, Jan crede che c'è una ragione 
spirituale per cui lei ha avuto questa esperienza. Se non avesse dormito quella 
mattina, sarebbe probabilmente morta. Quel giorno era l'inizio della sua vita 
spirituale. Benchè contenta per non essere stata uccisa, il convivere con i 
sensi di colpa per essere sopravvissuta ed il profondo chock post-traumatico, le 
hanno causato profonde crisi di depressione. L'unica cosa che le ha dato pace, é 
stato il fatto di vedere le anime delle vittime andare in cielo prima 
dell'impatto dell'aereo e si é convinta che, malgrado il fatto che Dio è 
incapace di fermare eventi così terribili commessi contro persone innocenti, 
Egli è presente nei momenti più bui di simili situazioni traumatizzanti. Ora sa 
che Dio ha cura delle anime coinvolte in tali tragedie, anche se da dietro le 
quinte.
Forse Jan é sopravvivuta per testimoniare l'accaduto, così che questo episodio 
possa essere reso pubblico e, benchè ci disperiamo per la perdita dei nostri 
cari morti in questo modo, possiamo essere rassicurati che Dio fornisce un 
passaggio sicuro per le loro anime prima dell'orrore. Sebbene ciò a cui ha 
assistito non ne ha cancellato l'orrore, l'episodio l'ha svegliata ad una nuova 
consapevolezza, cioè che per l'anima la morte non esiste. Lei l'ha visto con i 
propri occhi.
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[Nota del Webmaster: attenzione:Secondo il mio 
parere, la forma ovoidale nera che la donna ha visto con i globi delle anime che 
vi volavano attraverso, è probabilmente il tunnel che si incontra durante una 
NDE. Anime dall'aspetto di globi di luce durante una NDE sono state documentate 
da molte esperienze di pre morte a me note. ]
Kevin Williams- 
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VOLETE SMETTERE DI FUMARE? 
IL SIGNOR GUTIERREZ CI E' RIUSCITO, MA SOLO CON L'AIUTO DEL PADRETERNO.....!
04-01-04 DA NWITIMES.COM
Teodoro Gutierrez è un uomo di pochi vizi, tranne le sigarette. Dopo aver fumato 
per 35 anni, il tabacco lo ha infine messo KO
Gutierrez ha sviluppato un enfisema, ma l'assuefazione alla nicotina era ancora 
troppo forte perché ne cessasse l'uso. Ha imparato a convivere con l'affano e la 
tosse e ad affrontare una malattia che chiudeva le sue vie aeree, che lo privava 
dell'ossigeno necessario a sostenerlo in vita. Il 4 Agosto scorso, la mancanza 
d'aria ha svegliato Gutierrez da un sonno agitato. Ha capito di star male e ha 
tentato di guidare fino all'ospedale, ma non gli é stato possibile. Ha chiamato 
un'ambulanza e veniva così trasportato all'Ospedale in Munster.
Il 47enne Hammond è arrivato al Pronto Soccorso in buone condizioni di spirito, 
tanto da mettersi a scherzare con l'infermiere.
"Che dici, pensi che posso uscir fuori di qui per Natale?" gli ha detto, non 
comprendendo la serietà delle sue condizioni.
Improvvisamente, si è sentito raggelare ha avuto un attacco di vertigini e la 
cosa successiva che ricorda é il Volto di Dio.
"Aspettava me. Mi ha toccato la fronte ed ha detto:`Ritorna. Non è il tuo tempo. 
Fà del tuo megliò" Ha riaperto gli occhi su una intensa attività del dottore 
dell' infermiere che si agitavano intorno a lui.
"Che cos'é successo? C'é una festa?" esclamò Gutierrez.
Il dottore gli disse che il suo cuore si era fermato per mancanza di ossigeno e 
che aveva causato loro un grosso spavento.
"Ed allora-aggiunge Gutierrez- ho compreso che la mia visione non era un sogno".
Durante la terapia intensiva, la moglie di Gutierrez, Alicia, non poteva 
aiutarlo molto ma cercava di asciugare una macchia brillante, luccicante, dalla 
sua fronte, pensando fosse febbricitante.
Per tre giorni, più e più volte, ha cercato di cancellare la luminosità che 
sembrava emanare dal corpo di suo marito. "Credo che sia l'impronta della mano 
di Dio," dice Gutierrez.
L'esperienza fu profonda e capace di cambiargli l'esistenza. Gutierrez afferma 
di avere un atteggiamento diverso verso la vita, la famiglia ed i suoi amici. Ed 
ha smesso di fumare..
"Mia moglie dice che sono diventato più calmo ed introspettivo" aggiunge..
Da sempre religioso, ora dedica più tempo per la meditazione quotidiana e la 
preghiera.
Un'ulcera ha richiesto un'ulteriore ospedalizzazione in novembre, ma Hammond, 
padre di quattro ragazze fa i 7 ed i 16 anni, riacquista forza giorno dopo 
giorno e spera di ritornare a lavorare presto.
"E' una cosa miracolosa. Il mio cuore è OK e la mia respirazione è molto 
migliorata. Supererò anche questo. Ho un buono aiuta da Lassù" .
Sente che è stato risparmiato così può condividere con gli altri la sua cessata 
esperienza coi pericoli del fumo, specialmente nei licei.
"Tutto ciò deve essere avvenuto perchè Dio ha permesso che io vivessi. Non tutti 
hanno una seconda possibilità nella vita" .
Gutierrez ha scritto poesie dai 9 anni d' età e l'inspirazione gli viene sia in 
Inglese che in Spagnolo.
Il suo lavoro ha vinto un premio nazionale e spera di trovare un editore o 
l'assistenza finanziaria per la stampa della raccolta di poemi intitolata 
"Parole dal Cuore.".
Ecco una delle sue poesie:
RICOMINCIO DACCAPO" di Teodoro Gutierrez
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Bruciando la mia vita,
Ho raggiunto il cielo.
L'inizio della fine
o la fine dell'inizio.
Ero in tempo
ma non era il mio momento.
Era un posto pieno luce, ma dentro di me c'era l' oscurità.
Il Paradiso si é aperto,
la più bella visione che potresti immaginare.
Un luogo di pace.
Duro da spiegare.....
Comincia una nuova strada
Dopo che un'altra è finita.
Non avere paura, anima mia,
Stà calma.
Non c'è nessuna ragione per piangere.
Pian piano avrai consolazione.
Con una dolce e tenera voce mi ha detto:
"non è il tuo tempo."
Mi ha riempito di pace e di gioia
E mi ha rispedito indietro alla mia vita..
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"RICOMINCIO DACCAPO" è stata scritta da Gutierrez quattro giorni dopo la sua NDE.
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NDE Cambia-vita 
Raccontata dalla Dott. Elisabeth Kübler-Ross
(22-10-04 - Dal Sito di Kevin Williams)
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La sua intera famiglia si era stivata in quel furgoncino e stava andando a 
prenderlo, quando é accaduto questo tragico incidente che gli ha ucciso tutta la 
famiglia Ha incassato il colpo ed il gelo, l'incredulità assoluta di essere 
improvvisamente diventato un uomo solo, di avere avuto dei bambini ed 
improvvisamente essersi trovato senza figli, di vivere senza più nemmeno un 
parente. Mi ha detto della sua incapacità ad affrontare la situazione, di come é 
cambiato da un borghese marito e padre dedito a guadagnare soldi, a un 
vagabondo, ubriaco tutti i giorni. Dalla mattina alla sera, usa ogni droga 
concepibile e cerca di commettere suicidio in ogni modo possibile, senza mai 
riuscirvi. Il suo ultimo ricordo sono due anni di ozio totale, sdraiato sul 
ciglio di una strada polverosa, di vagabondaggio ai bordi d' una foresta, 
ubriaco fradicio, come lui stesso ha ammesso, sognando disperatamente di 
riunirsi alla sua famiglia. Non volendo più vivere, non ha la forza di spostarsi 
dalla strada quando vede arrivare verso di lui un grosso camion che lo 
travolge......
In quel momento ha visto se stesso riverso a terra, ferito gravemente; ha 
osservato tutta la scena dell'incidente da alcuni metri d'altezza ed in quel 
momento la sua famiglia gli è apparsa di fronte, in un bagliore di luce, 
emanando una sensazione incredibile di amore. Avevano radiosi sorrisi sui loro 
volti e semplicemente lo hanno reso consapevole della loro presenza, non 
comunicando in alcun modo per via verbale ma, trasferendo i loro pensieri, 
condividevano con lui la gioia e la felicità della loro esistenza presente. 
Quest' uomo non era in grado di dire quanto a lungo questa riunione sia durata.
E' rimasto totalmente estasiato dal constatare la salute della sua famiglia, la 
loro bellezza, la loro radianza, la loro accettazione totale di questa 
situazione ed il loro amore incondizionato. In quei momenti ha fatto un voto: 
non toccarli, non congiungersi a loro, ma rientrare nel suo corpo fisico, così 
da poter condividere col mondo intero ciò che aveva provato. Sarebbe stato un 
modo di redimersi per i due anni spesi nel tentativo inutile di gettare via la 
sua esistenza fisica.
Fu dopo che questo voto che vide il conducente dell'autocarro portare il suo 
corpo ferito nella cabina, l'ambulanza accorrere a folle velocità sulla scena 
dell'incidente per trasferirlo al Pronto Soccorso dell'ospedale dove, 
finalmente, rientrò nel suo corpo fisico. A quel punto si strappò le cinghie che 
erano state allacciate intorno al suo corpo e scappò via dal Pronto Soccorso.
Non soffrì di delirium tremens o di qualsiasi altro effetto postumo dovuto 
all'abuso pesante di droghe ed alcool. Si è ritrovato perfettamente guarito, ed 
ha promesso a se stesso di non voler morire finché gli fosse stata data 
l'opportunità di proclamare la realtà della vita dopo la morte a quante più 
persone possibile. Dopo aver appreso da un articolo di giornale la notizia della 
mia presenza [a questa conferenza -ndr-] egli ha deciso di raccontarmi la sua 
storia, permettendomi di condividerla col mio pubblico, in modo da poter tener 
fede alla promessa fatta al tempo della breve, ma intensa, riunione con la sua 
famiglia. 
(Dott. Elisabeth Kubler-Ross)
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KIMBERLY CLARK-SHARP CI DESCRIVE IL PASSAGGIO
Questa è la NDE di Kimberly Clark Sharp, avvenuta durante i minuti successivi al 
suo arresto cardiaco a seguito del quale cadde esanime sul marciapiede, in 
arresto respiratorio e senza pulsazioni. Si é ritrovata in un luogo di pace, di 
amorevole luce dorata e di confortante calore, ha visto, per la primo volta, il 
significato della vita e della morte. Dopo la sua NDE, è divenuta il 
co-fondatore ed il Presidente dello IANDS (Associazione Internazionale Per Lo 
Studio delle NDE-Seattle-Wa-USA). Il seguente è un breve riassunto di quanto da 
lei raccolto nel libro "Dopo La Luce".
"La prima cosa che ricordai fu l' impellenza nella voce di una donna che urlava: 
"Non sento il polso! Non sento il polso!"
In realtà invece, mi sentito benissimo. Veramente bene. A ripensarci adesso, mai 
mi ero sentita meglio ed altrettanto viva. Ero totalmente sana, calma, per la 
prima volta nella mia vita. Sebbene ancora non potessi vedere, potevo sentire 
tutto, soprattutto l'affanno di molte voci che parlavano tutte in una volta. Non 
mi ha infastidito. Ho lasciato correre.
La mia consapevolezza successiva, fu di un ambiente totalmente nuovo. Ho capito 
che non ero sola, ma ancora non potevo vedere chiaramente, perché avvolta in una 
nebbia densa, scura grigia. Ho sentito come un senso di attesa, la stessa 
sensazione che si prova nell'aspettare un aereo da prendere o che sta per 
arrivare. Mi é sembrato naturale e giusto essere là, ed aspettare tanto a lungo 
quanto era necessario.
Il tempo terreno non aveva più significato per me. Non esisteva più nessuno 
concetto del "prima" o del "dopo". Tutto -passato, presente, futuro- esisteva 
simultaneamente.
Improvvisamente, un'esplosione enorme sotto di me, un'esplosione di luce si 
dispiegò fuori dai limiti più lontani del mio campo visivo. Ero nel centro della 
Luce. Era svanito tutto, inclusa la nebbia. Ha raggiunto i confini 
dell'universo, quale potrei vedere, e raddoppiò ripetutamente in strati senza 
fine. Stavo guardavo l'eternità mentre si dispiegava sotto il mio sguardo. La 
Luce era più brillante di centinaia di soli, ma non feriva i miei occhi . Non 
avevo mai visto niente di così luminoso o dorato quanto questa Luce, ed 
immediatamente ho capito che era interamente fatta d' amore, tutto diretto verso 
di me. Questo amore meraviglioso, vibrante era molto personale, come potresti 
descrivere l'amore terreno, ma anche quello sacro.
Sebbene non avesi mai visto Dio, ho riconosciuto questa luce come la Luce di 
Dio.
Ma la parola Dio mi è sembrata troppo piccola per descrivere la magnificenza di 
quella Presenza. Ero col mio Creatore, in comunicazione con quella Presenza. La 
Luce era diretta a me ed attraverso me; mi ha circondato e mi ha penetrato. 
Esisteva esclusivamente per me.
La Luce mi ha dato la conoscenza, sebbene non abbia sentito una sola parola. Non 
abbiamo comunicato in inglese o in alcun' altra lingua. Era un modo di 
comunicare più chiaro e più facile che rendeva goffo qualsiasi linguaggio. Era 
qualche cosa come la conoscenza della matematica o della musica- conoscenza 
nonverbale- ma conoscenza non meno profonda. Ricevetti le risposte alle domande 
eterne della vita- domande così antiche che ci ridiamo sopra considerandole 
ormai stereotipate.
"Perchè siamo qui?"  - "Per imparare."
Qual'è lo scopo della nostra vita?" - "Amare."
Mi sono sentita come se ricordassi nuovamente cose che un tempo conoscevo, ma 
che in qualche modo, avevo dimenticato, e mi é sembrato incredibile che non mi 
fossi mai soffermata su tali cose prima d'ora.
Ad un tratto però,questa estasi di conoscenza e consapevolezza è stata 
interrotta. Di nuovo, senza parole, ho saputo che dovevo ritornare alla mia vita 
sulla terra. Sono rimasta atterrita. Lasciare tutto questo, lasciare Dio, 
ritornare a quella vecchia esistenza dimenticata? Niente da fare. La ragazza 
ubbidiente di sempre, questa volta si era impuntata. Ma inutilmente. Ritornavo. 
L'ho capito. Ero già sulla via del ritorno. Ero indirizzata su una traiettoria 
diretta verso il mio corpo.
A quel punto ho visto il mio corpo per la prima volta, ed ho compreso di non 
appartenergli più. Fino a quel momento avevo visto me stessa in piedi, come di 
solito facciamo, negli specchi e nelle fotografie. Ora ero sconvolta dalla 
strana visione di me stessa vista di profilo, da un'altezza di un metro e mezzo. 
Ho guardato il mio corpo, il corpo che conoscevo così bene, e sono rimasta 
sorpreso dal mio distacco. Ho sentito per esso lo stesso tipo di gratitudine che 
ho per il mio vecchio cappotto quando lo metto via a primavera. Mi era servito 
allora, ma ora non ne avevo più bisogno. Non avevo assolutamente più affetto per 
esso. Qualsiasi cosa sia la coscienza del sè, sapevo che non abitava lì dentro . 
La mia essenza, la mia consapevolezza, i miei ricordi, la mia personalità erano 
al di fuori, non in quella prigione di carne.
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COE, IL MIO SPIRITO-GUIDA. (7/12/04)
Anne Strieber, famosa giornalista USA, dopo essere uscita dal coma causatole da 
un'emorragia cerebrale, ci racconta chi ha visto nella zona intermedia fra 
questa e l'altra vita durante la sua NDE e come questo Spirito l'ha aiutata a 
tornare indietro. Col marito Whitley, Anne é co-autrice di un' interessantissimo 
website (Unknown Country) che si occupa a 360° di tutti i fenomeni paranormali, 
compresi UFO, fantasmi e cambiamenti climatici.
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DAL DIARIO DI ANNE
Mi piacerebbe raccontarvi una storia che mi sembra abbia aiutato quasi tutti 
coloro cui l'ho raccontata e che certamente ha aiutato molto me stessa.  Ho 
fatto un viaggio lungo e pericoloso in un mondo ignoto. Non ricordo molto, 
tranne una cosa che é estremamente chiara: un momento in cui mi é stata offerta 
una scelta. C'era un desiderio naturale di vivere e sopravvivere, e cercavo un 
modo per realizzarlo, ma penso che se non avessi trovato una guida, non ce 
l'avrei mai fatta. La mia guida é stata il mio adorato gatto, Coe. Ricordo che 
ho pianto sulla sua pelliccia quando ho dovuto metterlo dormire per sempre, dopo 
una lunga lotta contro il cancro.
Coe era sempre stato il pagliaccio di famiglia. Non aveva istinti, non cadeva 
sulle sue zampe, ma era molto intelligente, e persino capace di mentire. Una 
volta c'era stato un fracasso terrificante in soggiorno e Coe è venuto da noi 
nel salotto sbadigliando vistosamente, come se si fosse appena svegliato. La 
catastrofe nel soggiorno, ci voleva far crederee, non aveva nulla a che fare con 
un gatto che dormiva pacificamente fino a pochi attimi prima!
Fui proprio sorpresa d' incontrare Coe. Non l'ho visto realmente, ma ho 
piuttosto sentito la sua presenza. Capii che ero tra la vita e la morte. Era un 
luogo affollato, e non ero sicura che Coe mi aspettasse. Mi è sembrato che mi 
fosse rimasto troppo poco tempo per decidere. A quel punto, nel mondo fisico, ho 
cercato di chiamare mio figlio sul cellulare, o così pensavo di fare. Più tardi 
ho scoperto che era seduto accanto al mio letto. Era come vivere in due mondi 
allo stesso tempo. Gli volevo dire che Coe era qui, perché ho pensato che lui ne 
sarebbe stato molto felice.  Erano amici molto molto stretti, quei due.
Mi sarei aspettata di vedere mia madre: era morta quando avevo solo sette anni, 
così non la ricordo molto bene. Aspettavo questo momento da tutta la vita, 
perché voglio vederla e ricordarla. Ho pensato sempre che l'avrei vista di nuovo 
dopo la morte, ma lei non era al centro del mio amore. La sua morte era avvenuta 
tanto tempo fa, ed ero così piccola quando é accaduto.
Certamente avevo molto amore per Coe ed ero contenta di vederlo ed ora lui era 
lì presente.
Era come se dicesse, 'dài, non c'è tempo da perdere!'
Ho l'impressione che gli animali conoscono il segreto della vita e della morte 
meglio di noi. Ho detto che il luogo era affollato. Avevo l'impressione che ci 
fosse molta gente intorno a noi e che portassero con sé borse piene di roba, 
forse i ricordi delle loro vite.
Quando ho detto a mio figlio, Andrew, che mi ero sempre aspettata di vedere mia 
madre ed invece avevo incontrato Coe, lui fu molto contento nel sentirmelo dire, 
e fu sorpreso che il mio spirito guida fosse proprio il nostro gatto. Circa Coe: 
nulla di speciale. Non é che pensasse a se stesso come ad uno spirito guida o 
qualcosa di simile. Era pronto ad accompagnarmi lungo un certo percorso, se 
avessi voluto andare, e c'era molto amore, ma non era arricchito da nuove e più 
complesse emozioni,
Non ha mai funzionato bene come gatto-acchiappa-topi e cose simili. ma era il 
migliore coccolone del mondo, piccolo compagno di gioco dei ragazzi, ed amico 
del cuore e dell' anima ed ora era qui, pronto a portarmi a fare un piccolo giro 
dell'Oltretomba
Dopo morto, é comparso nel nostro appartamento alcuni giorni più tardi. Whitley 
(mio marito), che vede queste cose, ha capito che si era perso. Lo ha "preso" ed 
indirizzato verso l'altro mondo, quel mondo che ora sembra essere anche per me 
una parte della vita quotidiana, come lo è per Whitley. Ora Coe era tornato, 
pronto ad aiutarmi ad intraprendere lo stesso viaggio.
Penso che il motivo di quanto mi è capitato sia legato al fatto che c'era stato 
un coinvolgimento di vero amore fra noi. Ho dato amore a Coe, e lui pure mi ha 
amato, e quell' amore ora ha una vita indipendente. Forse non era realmente Coe, 
forse lui ha già trovato la sua strada tempo fa, ed è lontano, ma l'amore non è 
stato dimenticato. E' rimasto lì, in mia attesa, finché non ne ho avuto bisogno
e questo amore, ed il fatto di portarcelo appresso dopo la morte, mi è sembrato 
essere di importanza capitale. Abbiamo bisogno di coltivare l' amore in vita, 
così che possiamo portarlo con noi dopo la morte. Finché c'è amore, la morte 
letteralmente non esiste, ma come possiamo accettare l'idea che la morte non 
esiste veramente? La nostra incapacità a pensarla così é il problema centrale di 
ogni uomo, dato che siamo quelli che siamo, perché intrappolati dall'illusione 
della morte. I grandi leaders religiosi sono venuti qui ad aiutarci proprio per 
questo. Gesù ha affermato che non moriamo, ma è stato incompreso e non creduto. 
Il suo messaggio è stato trasformato in una litania di odio, in un rifiuto 
gigantesco, secolare, della saggezza che Egli ci ha portato, fin dai tempi 
dell'Inquisizione, e tutto ciò é stato fatto nell'intento di preservare tale 
messaggio. Il risultato è che la nostra società è piena di paura ed odio, invece 
che di amore e compassione. L' Islam, evidentemente, non è su una strada 
migliore.
I Leaders religiosi che sputano odio dimenticano che il viaggio della vita é 
connesso alla sopravvivenza alla morte, e che non puoi sopravvivere alla morte 
senza l'amore. Chi ti amerà, se non porti amore in te? E se non ti abbandoni 
all' amore, sarai dimenticato, e dimenticherai persino di esistere.
Se posso esprimere un desiderio per il mondo, vorrei che le genti di tutte le 
fedi smettessero d'usare la religione come un'arma ed un mezzo per giustificare 
il loro desiderio d'odiare. Porre la religione contro l'amore, é come 
trasformare il cibo più ricco e nutriente che abbiamo in un veleno per l' anima.
Ho intrapreso un viaggio oltre i confini della vita e l'aiuto di una piccola 
bestiola mi ha indotto a comprendere che tutto quello che realmente sopravvive 
di noi è l'amore che abbiamo dato al mondo.E' una verità semplice che resterà 
con me per sempre, fin quando passerò di nuovo attraverso quella soglia, per non 
ritornare mai più. Soprattutto allora.
Anne Strieber
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NED DOUGHERTY INCONTRò L'ARCANGELO MICHELE
CHE GLI AFFIDò UNA TREMENDA PROFEZIA  (20-02-05)
Severo monito agli USA nella NDE di Ned, avvenuta nel 1984, in cui gli furono 
profetizzati anche l'attaco alle Twin Towers,i mutamenti climatici globali e 
l'aumento delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti (+400% negli ultimi 
decenni!). La prossima catastrofe che colpirà l'America é imminente: uno tsunami 
dall'Atlantico con onde di 50 m. distruggerà New York e tutta la costa Est, e 
sarà una punizione divina per i crimini di cui si stanno macchiando gli 
Americani. Nel 1984, Ned era proprietario di un famoso night club, il Marakesh a 
New York, dove egli tuttora vive e si occupa di turismo, oltre ad essere uno dei 
membri più attivi dello IANDS. Durante un'accesa discussione con un suo socio in 
affari, egli cercò di strangolarlo, ma le guardie del corpo riuscirono a 
fermarlo in tempo. Subito dopo stramazzava al suolo colpito da un infarto. 
Trasportato in Ospedale, ormai in arresto cardiaco, visse una straordinaria 
esperienza di pre-morte che qui riassumeremo brevemente, limitandoci alla 
traduzione letterale dei punti più salienti.
Le DUE NDE DI DOUGHERTY
Appena fu separato dal suo rivale, Ned si rese conto del crimine che stava 
per commettere, quasi fosse stato trascinato da un'invisibile forza malefica, ma 
anche del fatto che il suo respiro era diventato affannoso e che il cuore 
batteva all'impazzata. Uscito fuori dal night per respirare meglio, notò con 
angoscia che la situazione non migliorava e cercò disperatamente di chiedere 
aiuto..... troppo tardi, ormai non poteva respirare, il suo cuore non batteva 
più, ed in un barlume di coscienza gli sembrò che il tempo si fosse fermato.
"Eccolo il momento, eccolo!" ebbe ancora modo di pensare, poi sentì 
un'esplosione, come una scarica elettrica nella testa, e stramazzò sul 
marciapiede. Una specie di enorme campo di energia si materializzò davanti a lui 
nel buio della notte, mentre si udiva uno strano rumore meccanico, fortissimo, 
come se quella massa di energia si stesse piegando per assumere un aspetto 
cilindrico. Il buio del cielo divenne una sorta di massa liquida, ripiegata a 
formare un tunnel che si perdeva in lontananza. Attraverso questo tunnel, egli 
vide una massa luminosa bluastra, che presto assunse un aspetto umano e Ned si 
trovò faccia a faccia col suo amico Dan McCampbell, morto durante la guerra in 
Vietnam. Entrambi potevano comunicare, non solo attraverso parole, ma 
soprattutto coi pensieri, che erano arricchiti dai reciproci sentimenti ed 
emozioni da loro provati durante quell'incredibile incontro. Il vecchio amico 
gli fece subito sapere che sarebbe tornato sulla terra, ma che prima avrebbe 
vissuto un'esperienza straordinaria che doveva assolutamente ricordare, perché 
gli era stata affidata un'importantissima missione. Immediatamente dopo, Ned fu 
avvolto da una luce meravigliosa, potentissima ma che non lo accecava come 
accade qui sulla terra guardando il sole. Questa Luce, che egli capì subito 
essere Dio, lo fece sentire amato, importante, come abbracciato dal suo 
Creatore, che lo stava preparando per la sua missione e gli stava fornendo una 
conoscenza illimitata. Dopo quest'esperienza inebriante, Dougherty sentì di 
"scendere" nello spazio cosmico e, sempre insieme al suo amico, vide che si 
dirigevano verso un enorme "stadio", pieno di gente, intagliato in puro 
cristallo. L'eterea struttura sembrava una stazione spaziale sospesa nello 
spazio e, man mano che si avvicinavano al centro dell'anfiteatro, Ned poteva 
"percepire" i pensieri positivi che tutte quelle persone gli stavano inviando, 
attingendoli dal gigantesco cristallo in cui si trovavano. Erano onde di pura 
energia vibrante che lo avvilupparono totalmente, così come già lo erano le 
migliaia di Spiriti convenuti colà per salutarlo. "Cosa ho fatto di tanto 
importante per meritare questo?" si chiese Ned, ben conscio che pochi attimi 
prima stava per uccidere il suo socio, ma Dan gli proibì di avere pensieri 
negativi in quel luogo dove nessuno li avrebbe percepiti. Un gruppo di Spiriti 
venne loro incontro: erano tutti parenti ed amici da tempo defunti, che 
scambiarono con Ned i loro sentimenti amorevoli, tanto da sembrare una gioiosa 
riunione di famiglia, che però si interruppe quando una sfera luminosa avvolse 
Ned. Era iniziata la fase della rivisitazione della sua vita e tutti i presenti 
caddero in un profondo silenzio. Sebbene fosse solo nella sfera che lo aveva 
inglobato al suo interno, Dougherty si rese conto di essere in presenza di Dio 
che, più che giudicarlo, gli faceva vedere i suoi errori e cosa avrebbe dovuto 
fare per correggerli. Nessuno degli Spiriti lì presenti avrebbe potuto scagliare 
la prima pietra, tutti avevano commesso errori. Tornato sulla terra, Ned ebbe 
una seconda NDE durante la quale l'Arcangelo Michele gli ha parlato in toni 
apocalittici del futuro della Terra e degli Stati Uniti in particolare.
Ecco un piccolo esempio di cosa gli ha detto :
"Siete diventati una nazione di predatori,uomo contro uomo, fratello contro 
fratello,governo contro cittadini, sicché la Nazione Eletta é diventata un 
guerriero pro e contro altre nazioni. Siete diventati un popolo di criminali ed 
assassini. Uccidete in guerra, uccidete gli innocenti e persino i vostri figli.
I vostri leaders creano leggi per giustificare gli omicidi, per cercare di far 
apparire giusto ciò che é sbagliato, per riscrivere l'etica e la morale, per 
alimentare le vostre bramosie terrene."
Un'altra Figura di Luce, forse la Vergine, gli disse però che il mondo poteva 
essere salvato, non dai suoi capi politici, ma dalle preghiere di gruppo. Venti 
persone sono sufficienti a fermare una guerra e dipende dalla nostra capacità di 
accondiscendere al Volere Divino se questi piani saranno cambiati o addirittura 
cancellati. La Madonna poi gli chiese in particolar modo di pregare per la 
conversione della Cina, dato che a seguito della grande crisi causata dai 
cambiamenti climatici, gli USA potranno essere invasi dai Cinesi. Ecco i 
principali punti della visione del futuro che questo impresario di night club 
ebbe, mentre il suo cuore aveva cessato di battere per la seconda volta:
(a) Guerre continueranno a diffondersi dappertutto, in Medio Oriente, Africa, 
Europa, Russia e Cina. Vero, basti pensare alla Palestina, all'Irlanda, alla 
guerriglia Basca, alle due guerre contro l'Irak, alla Cecenia...
(b) Una grande minaccia alla Pace verrà dalla Cina che si sta preparando ad una 
guerra globale. Si dice che la Cina potrebbe entrare in guerra se gli USA 
attaccassero la Corea.
(c) Gli USA subiranno un collasso a causa dell'indebitamento economico. Il 
Dollaro sta precipitando ogni giorno...
(d) Le banche USA falliranno a causa dei disastri naturali. Uno tsunami 
gigantesco potrebbe raggiungere New York se una frana sottomarina dovesse 
avvenire nei fondali delle Canarie. Il pericolo é reale ed é stato scoperto da 
poco.
(e) Gli USA precipiteranno nel caos politico, sociale ed economico. Ovvia 
conseguenza....
(f ) Azioni terroristiche avverranno prima in Medio Oriente e poi in Italia,
a Roma ed al Vaticano Il caso Gladio, le Brigate Rosse e l'attentato al Papa
(g) L'inversione dei poli magnetici terrestri, causerà terremoti, eruzioni 
vulcaniche e tsunami. Vero, il Polo Nord si sta spostando a Sud-Ovest, tanto che 
attualmente é in Canada.
(h) L'America perderà la sua capacità di difesa, rendendo la nazione vulnerabile 
ad invasioni straniere, particolarmente Cinesi. Speriamo di no...... 
Infine, la sconcertante profezia dell'attacco alle torri gemelle:
"Un grave atto terroristico potrebbe colpire New York o Washington, stravolgendo 
la nostra vita quotidiana."
Vi ricordo che quando i fatti narrati sono avvenuti, eravamo ancora nel secolo 
scorso......
Fonte: Kevin Williams Near-death. com
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NDE DI UN INDUISTA (23-02-05)
Tildona, una nostra affezionata Lettrice, ci ha chiesto sul Forum se le NDE 
accadono in ogni parte del mondo, indipendentemente dai credi religiosi oppure 
no. Eccone un esempio (in questo caso si tratta di un Induista), gentilmente 
tradotto dalla stessa Tildona!
LA NDE DI: Chhajju Bania
Chhajju Bania venne intervistato nel 1981, quando aveva circa 40 anni. La sua 
NDE si era verificata circa 6 anni prima. Era ammalato con la febbre e le sue 
condizioni peggiorarono, finchè si pensò che sarebbe morto, perciò i suoi 
parenti cominciarono a preparare il suo corpo per la cremazione. Tuttavia lui 
tornò in vita e fece il seguente racconto della sua esperienza, così come la 
ricordava qualche tempo dopo:
"Quattro messaggeri neri vennero e mi presero. Io chiesi "Dove mi state 
portando?" Loro mi presero e mi fecero sedere vicino al dio. Il mio corpo era 
diventato piccolo. C'era una signora anziana seduta là. Aveva una penna in mano 
e gli impiegati avevano una pila di libri davanti a loro. Venni convocato... Uno 
degli impiegati disse "Non volevamo Chhajju Bania (commerciante). Abbiamo 
chiesto di Chhajju Kumhar (vasaio). Spingetelo indietro e portate l'altro uomo. 
A lui (intendendo Chhaju Bania) rimane ancora della vita". Chiesi agli impiegati 
di darmi del lavoro da fare, ma di non mandarmi indietro. Yamraj era là seduto 
su un alto sedile con una barba bianca e abiti gialli. Mi chiese "Che cosa 
vuoi?" io gli dissi che volevo stare là. Mi chiese di porgere la mia mano. Non 
ricordo se mi ha dato qualcosa o no. Poi venni spinto giù [e rivissi].
Chhajju citò che più tardi venne a sapere che una persona di nome Chhajju Kumhar 
era morta circa alla stessa ora in cui lui (Chhajju Bania) era tornato a vivere. 
Lui disse che il suo comportamento era cambiato a seguito della NDE, in 
particolare era diventato più onesto. La moglie di Chhajju, Saroj, ricordava 
l'esperienza di suo marito, ma il suo racconto di ciò che lui le disse della sua 
NDE differiva in alcuni dettagli dalle affermazioni di lui. Per esempio, lei 
disse che lui le aveva detto (circa il tornare in vita) che nel luogo in cui i 
quattro uomini lo avevano portato c'era "un uomo con una barba con molti fogli 
davanti a lui" (non una vecchia signora). L'uomo con la barba disse "Non è la 
sua ora. Portate Chhajju Kori (un tessitore)" (Non Chhajju Kumhar). Altre 
discrepanza tra i due racconti riguardavano dettagli non importanti. Saroj 
ricordava che suo marito le aveva detto che lui non voleva lasciare "là" e che 
era stato "spinto giù" prima di tornare in vita.
PAM REYNOLDS: MORTA SOTTO STRETTO CONTROLLO MEDICO 
(15-05-05)
Pam Reynolds proviene da quattro generazioni di scrittori e musicisti. La sua 
famiglia possiede una casa discografica ed una editoriale, ha una laurea della 
Julliard in composizione classica ed é autore e redattore capo della Rivista del 
Compositore (Songwriter magazine). E' una professionista colta e piena d'ingegno 
ed è molto precisa quando parla della sua morte. Avete capito bene: della SUA 
morte!
Pam é morta sul tavolo operatorio per un'ora.......
Nell' agosto del 1991, a questa giovane madre di cinque figli è stato 
diagnosticato un aneurisma di un'arteria basilare del cervello. La chirurgia nel 
suo caso sarebbe stata rischiosa, ma non operare poteva essere ugualmente 
fatale, perché l'aneurisma avrebbe potuto rompersi spontaneamente.
Il Dott. Robert F. Spetzler del Barrow Neurological Institute di Phoenix le 
raccomandò un'operazione speciale, nota come arresto cardiaco ipotermico, 
chiamato anche "standstill [sosta]." In questo tipo di chirurgia, la temperatura 
del corpo viene abbassata, il battito cardiaco e la respirazione vengono 
fermate, il sangue fatto defluire dalla testa, finch é l'EEG 
(Elettro-Encefalo-Gramma) diventa totalmente piatto . Clinicamente parlando, il 
paziente é morto.
"Mi hanno tolto la vita al fine di salvarmela," dice la Reynolds.
"Il rumore era terribile!" ricorda, " Irritante come il trapano dei dentisti. Mi 
sono sentito come un solletico alla testa, prima che saltassi fuori, come un 
tappo e mi ritrovassi sopra il tavolo operatorio." Reynolds descrive la vista 
dei dottori intorno al tavolo; nella mano del Dott. Spetzler c'era lo strumento 
che produceva il fastidioso rumore.
"Ho cominciato a sentire una presenza che era consapevole di me. Mi sono girata 
ed ho visto una luce brillante piccina come una punta di spillo, Diventava 
sempre più grande ed ha cominciato trascinarmi verso di sè. Avevo una sensazione 
di fisicità, simile al salire sopra una collina molto velocemente, o di andare 
sull'ottovolante. Allora ho sentito la nonna chiamarmi." La Reynolds descrive di 
aver visto la nonna e lo zio defunti, circondati da mille o più persone, tutti 
come se fossero vestiti di luce. Si è sentita intimamente collegata con loro. Si 
è sentita al sicuro, come se fosse a casa sua.
"Allora ho pensato, 'spero di meritare di essere qui . Non sono una persona 
perfettà. Ci fu una grande risata e sua nonna la paragono ad un bambino 
congedato da scuola dove aveva commesso degli errori, errori cui però aveva poi 
posto rimedio. "Quella fu una lezione enorme per me: capii che gli errori sono 
diversi dal male fatto intenzionalmente."
Nel condividere i dettagli della sua esperienza, la Reynolds trova difficile 
ordinare la sequenza degli eventi: le sembra che tutto accadde simultaneamente, 
e che la comunicazione fosse effettuata con tutto il corpo . "Ognuno aveva un 
tono musicale; sono una musicista, e so che se metti insieme delle tonalità 
troppo diverse, si creano disarmonie. Questi toni erano invece fusi, sebbene 
unici ed individuali e suonavano tutti con lo stesso tempo. Era tutto 
meravigliosamente armonico."
La Reynolds conclude ricordando che suo zio l'ha riportata indietro verso il suo 
corpo, avvertendola che quel ritorno sarebbe stato come un salta in una piscina. 
"Non volevo ritornare. Mio zio mi ha spinto, sicché non sono stata buttata via a 
calci dal Cielo: sono stata spinta," dice, ridendo.
Pam Reynolds raccontò a dottori, parenti ed amici della meravigliosa e vivida 
"allucinazione" che aveva avuto durante la chirurgia, pensando che non fosse 
stato altro che questo. Due anni più tardi, comunque, uno dei dottori di Atlanta 
le chiesero di parlarne col Dott. Michael Sabom, un cardiologo che studia le 
NDEs. Solo allora ha compreso l'importanza di ciò che le era accaduto.
Come molti medici, Sabom era scettico quando, anni prima, lui stesso aveva letto 
delle NDEs. Nondimeno, cominciò a parlarne coi suoi pazienti con la speranza di 
scoprire una spiegazione valida per tali fenomeni. Il progetto Atlanta fu il suo 
secondo studio sulle NDEs, ed ora è convinto che queste esperienze sono vere.
"Le NDE sono molto comuni," dice Janice Holden, presidente dell'Associazione 
Internazionale per gli Studi di pre-morte (IANDS). Secondo un sondaggio della 
Gallup, otto milioni di persone in America hanno avuto NDEs. Il sito dello IANDS 
valuta che fra il 35 ed il 40 percento di coloro che sono arrivati vicino alla 
morte dice di aver avuto una NDE.
"Reynolds é il solo caso accaduto mentre l'EEG registrava onde cerebrali, dice 
Sabom. "è il migliore ed il più documentato caso conosciuto." Durante la sua 
ricerca, Sabom ha intervistato il chirurgo che ha operato la Reynolds ed ha 
comparato quello che lei "ha visto" con le sue cartelle cliniche. Pam ha detto 
di avere visto e udito cose che lei non poteva conoscere.
Durante l'operazione le orecchie della Reynolds sono state tappate per 
controllare l'attività del tronco cerebrale, gli occhi sono stati bendati ed è 
stata anestetizzata profondamente, ma nonostante questo la Reynolds afferma che 
ha visto un attrezzo assomigliante ad un spazzolino da denti elettrico. Ne venne 
fuori che si trattava dalla "sega da ossa" usata durante la chirurgia. In 
secondo luogo, descrisse una scatola che somigliava ad una presa di corrente e 
questa era la scatola col motore dove era collegato l'attrezzo. Pam afferma 
anche di aver sentito la conversazione tra il chirurgo cardiovascolare ed il 
neurochirurgo riguardante le sue arterie molto piccole.
"Queste tre cose erano dettagli importanti a sostegno del fatto che la paziente 
aveva percepito quello che accadeva quando lei non avrebbe potuto vedere o 
sentire nulla," dice il Dr.Sabom.
Reynolds dice che l'esperienza l'ha cambiata positivamente in molti modi. Come 
la maggior parte delle persone che raccontano una NDE, ora non ha più nessuna 
paura della morte ed ha anche la percezione chiara che la vita serve ad 
imparare. "Traevo diletto dal fare le cose che facevo meglio, ora è più 
piacevole lavorare sulle mie deficienze che non sui miei punti di forza"
La differenza più significativa è che la Reynolds è più solitaria, passa il 
tempo con la famiglia e con gli amici piuttosto che uscire, a causa di 
un'elevata sensibilità che descrive come una forma di comunicazione che va al di 
là del linguaggio. Questa sensibilità consiste letteralmente nel sentire la 
tristezza ed il dolore della gente intorno a sè. "Sono più preoccupata per come 
la gente si sente perché ha un impatto diretto su me stessa, la loro pena è la 
mia pena e la loro gioia è la mia gioia". Quando è in un luogo pubblico, queste 
emozioni possono sommergerla. Ma ora sente più compassione e comprensione per 
gli altri.
"Vivo la vita più attentamente ora,difficilmente mi irrito ed ho la pazienza di 
Giobbe."
PERSONE, NATE CIECHE, POSSONO VEDERE DURANTE UNA NDE 
(26-05-05)
(Dr. Keneth Ring- Sharon Cooper)
Vicki Umipeg, una donna non vedente di 45 anno (cieca dalla nascita per un 
eccesso d’ossigeno), è stata una delle tante persone che il Dr.K.Ring e S.Cooper 
hanno intervistato. Vicki disse al Dr.Ring di essersi ritrovata, subito dopo 
l’incidente stradale, sopra il suo corpo nella sala operatoria e che dall’alto 
guardava un dottore e una infermiera, che la operavano. Queste sono le sue 
parole:
" All’inizio non sapevo di essere io..c’era un corpo ma nonsapevo che era il 
mio…poi mi sono domandata.. 
COSA FACCIO QUassu? SONO MORTA? 
E solo allora mi sono resa conto che quel corpo era il mio e che io fluttuavo 
sul soffitto. Ho notato anche gli anelli sulla mia mano destra, specialmente la 
fede,un anello molto inusuale" .
Ai dottori raccontó anche che durante la sua NDE, era riuscita a volare sul 
tetto, guardandosi intorno e che una musica armoniosa e sublime, si alternava al 
soffio del vento. Di essere poi stata risucchiata in un tunnel buio e di vedere, 
in lontananza, una luce…e quando si ritrovó alla fine del tunnel, la musica si 
trasformó in un sublime inno e rotolando, si ritrovó distesa sull’erba, 
attorniata da alberi, fiori e persone..un posto pieno di luce, che lei stessa 
poteva vedere ma anche sentire, anche le persone erano di luce 
" TUTTI ERANO DI LUCE, ANCH’IO, C’ERA AMORE OVUNQUE". 
Poi descrisse l’incontro con due compagni di scuola, l’incontro con la sua 
nonna, di questo scambio di pensieri senza parlare. " AVEVO LA SENSAZIONE DI 
SAPERE TUTTO E CHE TUTTO AVESSE SENSO. SAPEVO CHE QUESTO ERA IL POSTO DOVE AVREI 
TROVATO TUTTE LE RISPOSTE ALLE MIE DOMANDE..SULLA VITA..SUI PIANETI E SU DIO….IL 
POSTO DEL SAPERE".
Poi notava una figura piú luminosa e radiosa delle altre e lo identificó per 
GESÚ e telepaticamente LUI le parló :" Non è meraviglioso qui? Tutto combacia ma 
tu non puoi stare qui, non è ancora il tuo tempo, devi ritornare nel tuo corpo 
per imparare a insegnare AMORE e PERDONO. " Le disse anche che avrebbe avuto dei 
bambini ( attualmente Vicki ne ha tre) ma che prima di andare, doveva ancora 
guardare una cosa e Vicki vide la sua vita, dal momento dell’incidente fino alla 
sua nascita, commentata gentilmente da Gesú, sulle sue azioni e ripercussioni. 
Le sue ultime parole furono :" "Adesso devi lasciarci" e lei si risveglió nel 
suo corpo.
" LA MORTE NON È ALTRO CHE UN PASSAGGIO DA UNA STANZA ALL’ALTRA. LA SOLA 
DIFFERENZA, PER ME, È CHE NELL’ALTRA STANZA…HO LA POSSIBILITÁ DI VEDERE"
(Inviata da Tiziana di Berlino)
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ANCHE RE HUSSEIN DI GIORDANIA EBBE UNA NDE! 
(02-06-05)
Ecco il racconto che ce ne fa la vedova, la Regina Noor.
"Poiché mio marito soffriva di crisi di aritmia, una malattia con cui aveva 
convissuto fin dal 1970, era costretto ad assumere anticoagulanti per rendere 
più fluido il suo sangue, ma se la malattia non era particolarmente pericolosa, 
lo era invece il farmaco che l'ha quasi ucciso nel gennaio del 1984. Ero ad 
Aqaba con gli ospiti ufficiali, in attesa di Hussein proveniente da Amman, 
quando ricevetti una telefonato di emergenza: mio marito era in pericolo di 
vita. Immediatamente tornai in volo ad Amman dove seppi che Hussein aveva 
improvvisamente accusato un'epistassi mentre si recava da Diwan a Al Nadwa con 
suo fratello Hassan, Principe della Corona. A causa dell' anticoagulante, 
l'emorragia nasale si era rapidamente trasformata in un problema molto grave. Il 
suo Medico personale arrivò rapidamente, ma la faccia di Hussein era già del 
colore del gesso: il medico lo aveva trovato quasi in arresto cardiaco. Mio 
marito era praticamente morto.
Era stabile quando sono arrivata, poiché era stato rianimato solo dopo aver 
ricevuto molte trasfusioni."Non ho sentito nessun dolore, nessuna paura, nessuna 
preoccupazione," mi ha detto più tardi."Ero un spirito libero, galleggiavo sopra 
il mio corpo. Era una sensazione veramente piacevole". Poi mi ha descritto le 
tipiche fasi di una NDE, perché disse di aver visto una "luce brillante," si 
sentì "rilassato," e comprese che era "andato via."
"Devo ritornare,devo ritornare." ripeteva continuamente a sè stesso.
[Re Hussein é poi definitivamente "passato" nel 1999 -NdR]
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"Testimonianze di pre-morte"
di Lucia Pavesi
tratto da lista Sadhana >> it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana
Oltre la vita. Testimonianze di pre-morte. Testimonianze autentiche di 
esperienze reali di persone dichiarate clinicamente morte e poi tornate alla 
vita-come si identifica la pre-morte: i nove requisiti-statistiche 
interpretazioni scientifiche: psichiatriche, psicologiche, farmacologiche-come 
cambia la vita dopo l'esperienza di pre-morte ecc.ecc. De Vecchi Editore.
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"'E' impazzito!' pensai. 'Perche' dice che sono morto? Io sto benissimo, non mi 
sono fatto proprio nulla. Non avverto nessun dolore, soltanto un grande senso di 
pace...'
In quell'istante mi sentii proiettare verso l'alto, verso il cielo, verso 
l'infinito... intorno a me c'erano solo tenebre e vuoto... a un certo punto, il 
buio si dissolse, infranto da un chiarore, che aumentava a mano a mano che io 
procedevo. D'un tratto mi bloccai davanti a un antico e alto portale, che subito 
si apri'. Entrai in un paese fiabesco che..."
E come questa tante altre testimonianze in una narrazione stupefacente, con 
precisa memoria di un viaggio in un ordine diverso da quello che tutti 
conosciamo, un ordine felice. I racconti sono perfettamente coerenti, come 
potrete giudicare voi stessi. Un libro che sbalordisce, tante testimonianze 
capaci di dare fiducia, di smuovere l'interesse e l'atteggiamento dei più 
scettici, di affascinare e, in molti casi, di entusiasmare. La vita e' solo una 
parte della nostra esistenza!
Lucia Pavesi e' sociologa esperta in psicologia. Studiosa di parapsicologia e 
affermata astrologa, collabora con varie riviste e ha partecipato a numerose 
trasmissioni radiofoniche e televisive
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NDE e Musica. (Indagine di Kevin Williams) 
(04-09-05)
Si é parlato recentemente sul Forum di Musica e ADC, ma forse non tutti sanno 
che nell'Aldilà la Musica é importantissima, anzi sembra essere la struttura 
logico-matematica che tiene unita l'intera Creazione.
Ecco cosa ha scoperto Kevin Williams comparando centinaia di racconti di NDE e 
riassumendole in questo suo lungo articolo di cui vi traduciamo le parti più 
interessanti.
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Un giorno andai ad ascoltare una conferenza del Dott. Stephen Halpern, esperto 
di musica e fisiologia della musica, durante la quale ha rivelato una cosa molto 
interessante che non dimenticherò mai, ovvero che l'intero corpo umano è un 
ricevitore di vibrazioni sonore. Le nostre orecchie non sono il solo organo 
sensibile alle vibrazioni sonore ed ha inoltre affermato che i chakras (i centri 
spirituali nel corpo) sono influenzati fortemente dal suono. Per esempio i 
nostri organi sessuali (corrispondenti al chakra inferiore) sono più sensibili 
alle frequenze basse, mentre la testa (il chakra più alto) é più sensibile alle 
vibrazioni acute. Questo spiega perchè la musica con molte frequenze basse e 
ritmate è così popolare fra i giovani che producono molti ormoni sessuali. Il 
suono basso ritmato ha giocato un ruolo molto importante nei rituali tribali 
delle culture umane in tutto il mondo. Il progresso spirituale si accelera 
quando vengono attivati i chakras del corpo, dal più basso al più alto, usando 
diverse e mutevoli frequenze sonore. Secondo il Dott. Joel Funk, professore di 
psicologia al Plymouth State College in New Hampshire, circa il 50% delle 
persone che hanno avuta una NDE sente musica durante tale esperienza di confine. 
Essi descrivono questa musica come "un bellissimo, suono fluttuante." Il Dott. 
Funk ha fatto ascoltare brani di vari generi musicali a 60 persone che avevano 
avuto una NDE ed ha scoperto che hanno identificato nello stile New age (musica 
composta e suonata al sintetizzatore) quello più vicino a ciò che avevano 
ascoltato durante la loro esperienza. "Un bel pò di persone scoppia in lacrime 
quando riconoscono la musica della loro NDEs.",commenta il Dott. Funk.
Steve Roach di Tucson, Arizona, ebbe una NDE dopo una caduta dalla bicicletta 
durante la quale ha sentito "la musica più intensa e meravigliosa che potresti 
mai immaginare" e così decise di dedicare la sua vita a ri-creare esattamente la 
stessa melodia. Il risultato è un brano intitolato "Strutture dal Silenzio."
"Molta gente mi contatta dopo che ha ascoltato le mie incisioni per dirmi che 
hanno sentito la stessa identica musica durante la loro NDE" Sommario delle 
correlazioni fra NDE e Musica
L'universo è stato creato usando i fondamenti della musica, l' armonia e 
l'equilibrio. Tutto è tenuto insieme dalla vibrazione di Dio che pervade ogni 
cosa. I racconti di NDE ci offrono molte descrizioni interessanti della musica 
che spesso è sentita nel Regno dello Spirito. Alcune di queste descrizioni sono: 
bellezza trascendentale, armonia non terrena, angelica, sublimemente bella, 
armonie squisite, paradisiache, un coro celestiale di Angeli, la Musica delle 
Sfere, inni a Dio, toni mistici, perfezione armonica, musica che trascende e 
musica che farebbe vergognare Bach... Nel Regno dello Spirito i giardini cantano 
ed i colori possono essere sentiti. E' un regno dove luce e suono, colore e 
strutture geometriche sono tutti combinati fra loro in una totalità di 
perfezione armonica. Questa musica è su un livello che va oltre l' udito, 
proviene dal centro della tua anima. E' come essere su una lunghezza d'onda 
universale che ti avvolge totalmente. Le rivelazioni fornite dalle NDE sulla 
musica, dimostrano la grande importanza che la musica gioca nell'universo, nei 
regni dello spirito, nelle nostre anime ed in Dio.
La NDE Musicale Dianne Morrissey
La Dott.ssa Dianne Morrissey era una suonatrice di clarinetto sinfonico e si 
autodichiarava una snob in tema di gusti musicali, dato che ascoltava solo 
musica classica e non tollerava nessuno che avesse gusti diversi, tanto che ad 
un certo momento della sua vita non aveva idea nemmeno di chi fossero i Beatles! 
Tutto é cambiato, però, da quando ha avuto una NDE,a tal punto che ora non 
riesce più ad ascoltare musica classica, perché non sopporta di ricordare la 
snob che era un tempo. Da allora, Dianne non ha più preso in mano il clarinetto, 
fra la totale incredulità dei suoi amici. Ora vede la bellezza in tutti i generi 
musicali, ha abbandonato la musica classica, scrive libri ed insegna ai suoi 
allievi come avere esperienze fuori-dal-corpo.
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NDE del Dott. Richard Eby
La Musica mi ha circondato.... proveniva da tutte le direzioni. La sua 
armonica bellezza, a differenza dei suoni terreni, era totalmente priva di 
distorsioni e fluiva dentro di me come un fiume di vetro, quietamente, 
terribilmente edificante e totalmente confortante. Mi ha donato un senso 
rassicurante di conforto, come una coperta protettiva che sussurrava pace ed 
amore. Non avevo mai sentito nulla di simile. Forse l'aggettivo "angelico" é 
quello più appropriato.
Questa musica suonava dentro la mia testa, non proveniva dai timpani, 
evidentemente non era trasportata dall'aria. Molto insolita per me fu l'assenza 
di qualsiasi ritmo, ma poi ho compreso che, in assenza del Tempo, questa musica 
paradisiaca non poteva aveere alcun ritmo che è una misura legata al Tempo 
stesso! Sentivo la perfezione armonica, indistorta fra me e la sua fonte, come 
un contatto diretto fra una mente ed un'altra.
La musica intorno a me improvvisamente è sembrata alzarsi di volume e, 
avvicinatomi ad un albero, ho accostato il mio orecchio al tronco: cantava! Ho 
poi avvicinato il mio gomito alla testa ed anche esso ha emesso la stessa 
gioiosa melodia. Eccitato dalla scoperta, mi fermai a scegliere alcuni fiori, 
per trovamerli già nella mia mano. Anche essi cantavano lo stesso motivo.
(Dott. Richard Eby)
Le rivelazioni di Edgar Cayce sulla musica dell'Aldilà :
In principio Dio desiderò condividere i propri pensieri e sentimenti, ma voleva 
anche compagnia, perciò furono creati il cosmo e le anime. Il cosmo è stato 
costruito con la musica, l'aritmetica, la geometria; armonia, ordine, ed 
equilibrio. Fu una forza emanata da Dio, che cambiando lunghezza d' onda e la 
frequenza delle sue vibrazioni, è divenuta la sorgente comune di tutto il 
Creato. Da questo é nata la legge della diversità che ha fornito infiniti 
disegni creativi. Dio ha giocato su questa legge della diversità come un 
pianista su un pianoforte, producendo le melodie e gli accordi di una sinfonia.
Ciascun disegno portava già in sè il piano della sua stessa evoluzione e 
corrispondeva al suono di una nota sulla tastiera di un pianoforte. I suoni di 
molte note si uniscono per dare un accordo che poi diviene frasi, frasi che 
divengono melodie, melodie che si mescolano e si muovono avanti e indietro, per 
crere una sinfonia. La musica finisce come é cominciata, lascia il vuoto, ma tra 
l'inizio e la fine c'è stata una bellezza gloriosa ed una grande esperienza.
(Edgar Cayce)
Giusto come i colori dell'arcobaleno mostrano gli effetti delle vibrazioni 
diverse della luce e le melodie sul pianoforte mostrano l'effetto delle diverse 
note, così fa anche l'universo intero che contiene svariate ottave, o frequenze 
vibratorie. (Jerry Gross)
Viaggiando attraverso il tunnel puoi vedere delle normali città e paesi sui suoi 
lati. Come vai più lontano, divieni consapevole anche della presenza di suoni, 
dapprima brontolii indistinti, poi musica, risata, e canto di uccelli. C'è 
sempre più luce, i colori divengono molto belli, e ascolti una musica 
meravigliosa. Le case te le lasci dietro di te... c'è solo una miscela di suoni 
e colori.
(Edgar Cayce)
Potevo vedere tutta l'energia che questa sistema solare genera, ed è uno 
spettacolo di luce incredibile! Potevo sentire la Musica delle Sfere. Il nostro 
sistema solare, come fanno tutti corpi celesti, genera una matrice unica di 
luce, suono ed energie vibratorie. Civiltà avanzate di altri sistemi solari 
possono individuare la vita nell'universo attraverso questa impronta energetica.
Il Meraviglioso Bambino della Terra (gli esseri umani) fanno un grande baccano, 
simili a bambini che giocano nel cortile posteriore dell'universo.
(Mellen-Thomas Benedict)
Anche io ho sentito musica- musica di ogni tipo. Era simile alla musica 
classica.... Mi piace la musica classica. Non era esattamente la musica che ho 
sentito, ma era molto simile a quella da me conosciuta e ciò mi ha rilassato. Le 
paure sono andate via ascoltadola.
(Dott. Ken Ring)
Tutto nel mondo dello spirito è tenuto insieme da una Vibrazione Principale 
(Dio), che previene il decadimento, sicché le cose non diventano sporche, nè si 
consumano, e perciò tutto appare così brillante e nuovo. Questo è il motivo per 
cui il Paradiso è eterno. I nostri pensieri sono vibrazioni anch'esse 
controllate da Dio che neutralizza tutti i pensieri negativi e lascia solo i 
buoni pensieri, come amore, libertà e felicità. Dopo la morte, ognuno gravita in 
gruppi omogenei a seconda delle vibrazioni della propria anima Siamo raggruppati 
in base alle vibrazioni alte o basse della nostra anima. Ognuno va dove sta 
meglio! Vibrazioni alte indicano amore e sviluppo spirituale, mentre le 
vibrazioni basse indicano degrado e cattiveria. Tutto ciò che dobbiamo fare è 
amare in modo tanto disinteressato da rendere le nostre vibrazioni 
sufficientemente elevate per andare in Paradiso.
(Artur Yensen)
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OOBE E MUSICA
I suoni percepiti durante le OBE consapevoli (viaggi fuori dal corpo) di 
solito sono molto potenti, e possono avere come conseguenza l'annientamento 
dell' immagine corporea. Alcuni di questi suoni sono di natura spirituale o 
mistica, piuttosto che suoni transizionali, ovvero in grado di portare il 
viaggiatore in un luogo diverso.
Alcuni suoni ricordano quelli di un treno che accelera, o sono una specie di 
ronzio, o note flautate, o simili al rombo di una cascata. Queste vibrazioni 
sonore raggiungono una tale intensità che sembrano passare attraverso il corpo, 
annullando gli altri sensi.
(Robert Monroe)
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La NDE di Nadia McCaffrey (18-09-05)
"E' il 7 luglio 1952 ed ho sette anni. Sono una bambina solitaria con molte 
domande ed un desiderio immenso di conoscenza. Ogni anno trascorro le mie 
vacanze coi genitori di mia madre a Le Prieure de Beauvezet, nella fattoria che 
posseggono in Francia, in provincia di Auvergne . L'edificio principale di Le 
Prieure è vecchio di circa quattro secoli. Anticamente era una cappella e, più 
tardi, è divenuto un convento con annesso un piccolo cimitero. Alcuni muri sono 
spessi più di un metro e mezzo ed appartenevano ad una torre ormai in rovina. 
Col passare dei secoli, il convento è divenuto una grande casa elegante, 
circondata da un parco pieno di fiori, piante rare ed alberi, posta sulla cima 
di una collina. C'è ancora un passaggio sotterraneo, usato un tempo per scappare 
in caso di invasione.
Questo è il punto dove mi trovavo quel giorno, poiché amo i fiori, specialmente 
quelli dei piselli selvatici dolci che crescono a profusione fra il grano 
dorato, avevo deciso di coglierne un pò.....
Non posso resistere! Corro nel campo, nell'erba alta e fitta, ma improvvisamente 
mi fermo.
Ho disturbato un aspide rosso - un serpente dal veleno mortale, usato da 
Cleopatra per uscire da questa dimensione. Sta fermo per un lungo attimo, poi si 
incurva in un cerchio perfetto. Il suo corpo ora é eretto e due occhi penetranti 
guardano fisso nel profondo della mia anima: sono pietrificata! Voglio gridare 
ma non posso muovermi. Un dolore orribile improvvisamente inonda i miei sensi e 
come il serpente fugge via veloce, due piccole macchie di sangue appaiono sulla 
mia caviglia sinistra. Comincio a lanciare lunghi, laceranti urli di agonia. Non 
ho paura, ma so perfettamente che la morte è vicina. Provo a camminare sul 
pendio umido, ma i miei passi sono dapprima pesanti e poi mi é impossibile 
proseguire. Mi lascio cadere giù sull'erba.
A questo punto mia nonna comincia a correre verso la collina.
<Un serpent m'a mordu!> (un serpente mi ha morso...) le dico, ma lei ha già 
capito."
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(Riassunto)
Soccorsa dalla nonna,che aspirò il veleno con le labbra dopo averle legato la 
gamba con uno straccio,la bambina arrivò in coma all'ospedale.  Solo dopo 
due ore dal morso Nadia aveva ricevuto un'iniezione di siero antivipera, 
praticata dal medico del paese, intervenuto grazie al nonno che si era 
precipitato in bicicletta a cercarlo, perché la fattoria -a quel tempo- era 
priva di telefono. Nadia restò in coma per 10 giorni.
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"Durante il coma, ero totalmente incosciente della realtà ma ero stranamente 
consapevole del fatto che avevo lasciato questa dimensione. Fu allora che vidi 
un belllissimo Essere di Luce: la Signora della Luce, sospesa sopra la stanza, 
che si presentò così:
"Je suis ta petite Maman du ciel."
("Sono la tua piccola Mamma del Cielo.")
Era così bella. Ancora la vedo chiaramente, come sospesa a mezz'aria, 
risplendente di una luce estremamente brillante e potente. Una luce meravigliosa 
che mi ha riempito con una sensazione di amore caldo e di serenità. Non trovo le 
parole adatte quando cerco di descrivere le sensazioni di benessere ed amore che 
ho sentito al cospetto della sua luce. Qualcosa come....
>...avevo la conoscenza del tutto, della Mente Universale della Creazione, 
dell'Infinito, ero parte di Lui, sono ancora parte di Lui.>
L'Amore che la Signora di Luce mi donava era così forte e sereno che doveva 
essere elargito a tutti. Capivo perfettamente che questo Amore ci salverà: 
dobbiamo prenderci cura l' uno dell' altro e disseminare la pietà nel nostro 
mondo di tristezza e distruzione.
Lasciato il mio corpo nel letto, cominciai a fluttuare verso di Lei che mi 
sorrise aprendo le braccia ma contemporaneamente mi mostrava il palmo delle mani 
per farmi capire che dovevo fermarmi, perché voleva che ascoltassi ciò che 
doveva dirmi.
"Sii forte ed amatevi l'un l'altro. Per favore condividi questo amore che ho per 
te con gli altri. Ci sono molte strade per amare. Non temere, sarai sempre 
guidata. Sarò con te per sempre, ma non puoi stare con me, ora. Mostrerai la 
via. Sarai la speranza. Nel mezzo di un giardino vedrai una rosa, più colorata e 
bella di tutte le altre. Quando il tempo verrà, aprirai te stessa al Prossimo e 
condividerai con loro questo messaggio d' Amore. Parlare con me è pregare e 
pregare è amare."
Successivamente, sempre durante il coma, Lei di nuovo mi ha visitato e di nuovo 
mi ha ripetuto
 lo stesso messaggio, ma con una profezia finale:
"Ed ora ritornerai in vita. Hai molto da imparare, e molto da compiere. Il 
mio amore sarà sempre con te. Non dimenticarlo mai."
Guardardando verso di lei per un'ultima volta, ho visto che indossava un vestito 
lungo, bianco e con un cordone annodato intorno alla vita. La testa e le spalle 
erano avvolte in un drappo blu. C'era un serpente di colore verde sotto ai suoi 
piedi e da una ferita di uno di essi fuoriusciva una goccia di sangue. Le 
braccia erano tese verso di me con i palmi rivolti in su e la testa inarcata 
leggermente da un lato. Poi, lentamente congiunse le braccia sul petto.
Avrei voluto ardentemente raggomitolarmi fra quelle braccia, rimanere con lei 
piuttosto che ritornare nel mio corpo, ma non avevo nessuna alternativa! Il mio 
corpo mi chiamava e fui immediatamente sommersa dal dolore e dalla tristezza.
Ero completamente incapace di capire quello che mi era accaduto e dovetti stare 
a letto per molte settimane. La mia gamba si era gonfiata terribilmente ed ero 
terrorizzata perché era dello stesso colore del serpente che mi aveva morsicato. 
Mi rifiutavo di parlare con chicchessia e non tolleravo il fatto di vivere in 
questa dimensione piena di risentimento, desiderosa solo di scivolare fuori dal 
mio corpo dolente e sfigurato.
Solo dopo esser guarita, venni a sapere che un adulto sopravvive al massimo per 
venti minuti al veleno dell'aspide mentre io avevo ricevuto l'iniezione di siero 
dopo almeno due ore dal morso: la mia sopravvivenza era un vero e proprio 
miracolo."
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(Riassunto)
Informata la Nonna di quanto aveva visto durante il coma, Nadia fu invitata 
fermamente a tacere, per non essere presa per matta. 
La povera vecchina morì convinta che sua nipote fosse caduta preda di spiriti 
maligni e Nadia attraversò gli anni della sua adolescenza combattuta fra il 
desiderio di parlare a tutti del suo incontro e la paura che sua nonna avesse 
ragione.
"La gente non capirebbe. Ti caccerebbero via per sempre, se lo raccontassi in 
giro." le ripeteva spesso.
Nadia pregava frequentemente la Madonna inginocchiandosi di fronte alla statuina 
che aveva incastrato nel cavo di un'albero, ma non era serena perché non voleva 
vivere più sulla terra. Fu così che un brutto giorno (aveva 15 anni), scoprì 
delle vecchie medicine della bisnonna dimenticate in soffitta.
Ingoiò 15 boccette di pillole e sciroppi tutti recanti la scritta "VELENO", 
prima di sentirsi molto male. Soccorsa da un familiare, fu salvata ancora una 
volta dai medici dell'Ospedale, ma dopo poco tempo ci provò di nuovo, causandosi 
questa volta un arresto cardiaco della durata di dieci minuti durante i quali 
ebbe una NDE, proprio quando i sanitari del Pronto Soccorso avevano perso ogni 
speranza di salvarla. Ecco come ce la racconta la protagonista.
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"Gli infermieri mi avevano ancora una volta riportata in sala di rianimazione. 
Ero fuori dal mio corpo. Rimasi a galleggiare là per un poco e poi guardai giù 
verso il mio corpo esanime sulla barella, sebbene il mio vero io ora fosse 
divenuto un involucro molto più confortevole e splendente.
Per un pò guardai come infermieri e dottori lavorassero velocemente per 
rianimarmi, ma poi persi l'interesse e la mia attenzione fu attratta da un 
tunnel lungo e scuro.
Al termine del tunnel c' era una luce molto brillante e così volai verso 
l'apertura. Una volta giunta al suo interno, mi mossi con quella che mi è 
sembrata essere una velocità straordinaria e, senza alcuno sforzo, finalmente 
raggiunsi la luce.
La mia mente era dominata da un unico pensiero chiaro:
<Oh, la luce, la pace, il sentimento straordinario di Amore. Ancora una volta 
sono parte di esso.> 
A quel punto, però, la voce di un'uomo estremamente forte e potente mi disse di 
ritornare, perché avevo un lavoro da compiere. Cominciai a tornare indietro e 
non potevo far nulla per fermarmi.
Un attimo dopo mi ritrovai di nuovo sulla barella, immersa in un terribile 
dolore ed in un'indicibile tristezza. Un'infermiera, una donna anziana e 
gentile, piangeva perché pensava che fossi morta.
Nelle ore successive, nemmeno l'obnubilamento causato dal dolore fisico che si 
esacerbava ad ogni respiro poteva farmi scordare la mia tristezza. Non tristezza 
per quello che avevo fatto, ma per ciò che non avevo raggiunto. Dal di fuori ero 
una bella donna intelligente e giovane, con tutte le promesse della primavera, 
ma dentro di me ero prigioniera in una gabbia dorata fatta di carne ed ossa.
Il senso di isolamento che sentiamo come esseri umani è un'esperienza solitaria. 
La nostra serenità ci viene data a piccoli bocconi. Come animali affamati, 
dobbiamo assaporare ciascun boccone con gratitudine, ben consci del fatto che 
oltre questa vita troveremo serenità illimitata ed amore. Pian piano sono stato 
costretta a comprendere che mi era stato assegnato un compito e che non avrei 
avuto il permesso di esimermi dalle mie responsabilità. La mia scelta era 
semplice: potevo vivere una vita contorta, piena di amarezza, o potevo accettare 
le mia responsabilità con generosità.
Potreste pensare che una tale decisione debba richiedere molti anni di tormento 
ed invece fu semplice come premere un interruttore e fu così che ho acceso una 
luce nuova, la luce della mia responsabilità personale. Da quel giorno non ho 
più pensato di suicidarmi: questa esperienza ha completamente cambiato la mia 
vita. Una volta capito che non potevo ritornare indietro, ho smesso di 
combattere contro il mondo ed ho cominciato a cercare di trasmettere quell'Amore 
che avevo ricevuto a tutti coloro che mi stanno intorno.
Nel mio lavoro con i malati terminali, uso la mia esperienza a beneficio di 
coloro che stanno per passare da una dimensione ad un'altra. Aver perso la paura 
della morte tanto tempo fa mi rende cosciente, con ogni atomo del mio essere, 
che l'Amore non può mai abbandonarci. E' questa certezza che posso trasmettere 
ai moribondi ed a quelli che sono agitati e con l'anima in tumulto.
-Nadia McCaffrey-
Nadia nel 2004 ha perso il figlio Patrick in Irak e si é recentemente unita alla 
protesta pacifista di Cindy Sheehan (Sito:http://www.gsfp.org/)
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LA NDE DI G. FUNARI (08-10-05)
VISTO E RECENSITO DA TILDONA
G. Funari è stato intervistato da Mentana a Matrix nella puntata in cui si 
parlava di risvegli dal coma e di dipendenza dal gioco, perchè ha sperimentato 
entrambe le situazioni. Appena è comparso sullo schermo, Funari ha detto a 
Mentana di essere stato molto male nel sentire i racconti sul coma, perchè gli 
hanno ricordato le sue esperienze, è infatti stato in coma due volte.
Senza sollecitazione alcuna da parte dell'intervistatore, è partito sparato a 
raccontare del suo primo coma, dovuto ad un attacco di angina, ha detto: "il 
solito tunnel color crema" (solito???) in cui ha detto di aver visto la madre, 
che indossava un cappello tipo borsalino con fiori, stranamente perchè la madre 
non amava i fiori ma solo il verde; orbene la madre, senza parlare, gli faceva 
cenno di fermarsi; ha intravisto il padre, ma non è riuscito a parlargli; poi un 
signore dai capelli rossi gli ha detto: "lei non ci può ancora venire qui, 
perchè prima deve fare un'inchiesta sui ragazzi che fanno il militare e muoiono 
in tempo di pace e le famiglie non sanno il perchè".
Ripresosi dal coma, Funari si è ricordato del signore dai capelli rossi, era un 
tale che abitava vicino ai suoi genitori, per cui è andato a cercarlo, ha 
chiesto alla portinaia del palazzo se sapeva dove trovarlo perchè gli voleva 
parlare, ma questa gli ha risposto che non era possibile, quel signore era morto 
qualche tempo prima: gli era morto il figlio mentre faceva il militare e lui era 
morto di crepacuore..... Da brivido!  Funari ha anche detto che secondo suo 
suocero c'è una spiegazione molto banale, probabilmente aveva sentito parlare di 
questa vicenda senza farci molto caso e poi in coma l'ha ricordata e 
rielaborata. Funari però non crede a questa spiegazione, ha detto che questa 
esperienza l'ha riavvicinato molto a Dio. Ha anche detto che al risveglio dal 
coma è stato molto ma molto male, perchè lui non voleva assolutamente ritornare 
a vivere dentro un corpo.
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Grazie mille ad Angela che ci ha segnalato questa testimonianza.
A, L, S. Antonella (Tildona)
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NDE CON SALTO TEMPORALE? (06-12-05)
Questa breve storia, riportata da Francesco in chat, é molto interessante e, 
soprattutto contiene un fatto sconvolgente: il protagonista é stato rispedito 
indietro 3 ore prima di "morire"! Perché? La nostra idea é che così facendo, le 
Guide hanno evitato che la sospetta condizione patologica (tachicardia 
parossistica) potesse ripetersi, ma non ne siamo certi, perciò ci riserviamo di 
chiedere un parere a Kevin Williams ed al Dr. Jeffrey Long della NDERF
Dopo una notte passata fuori con amici, il mio amico G. rincasò alle 4 . Prima 
di chiudere gli occhi guardò l'orologio, che segnava appunto le 4 a.m. Mentre 
cercava di addormentarsi, cominciò a sentire nella testa come il rumore di un 
treno che pian piano si avvicinava, divenendo sempre più forte. Nel frattempo il 
cuore aveva cominciato a battere così forte che sembrava volesse scoppiare da un 
momento all'altro. Ad un tratto l'amico G. si trovò in un tunnel grigio , di cui 
non riusciva a distinguere chiaramente le pareti , perchè viaggiava ad una 
velocità assurda. Vide la sua vita passargli sotto gli occhi in un attimo, e 
capì di stare morendo. D'improvviso si sentì sospeso in una atmosfera placida e 
rilassante ed un grande benessere lo assalì. Ma la paura della morte, lò riportò 
nel suo letto...il cuore batteva ancora in maniera fortemente accellerata, e lui 
dovette aspettare per riprendersi. Guardò l'orologio , segnava la una di notte, 
1 a.m. Controllò tutti gli orologi di casa: segnavano tutti la stessa ora! 
Ricordava bene di essersi addormentato alle 4, ed il giorno dopo anche il suo 
amico glielo confermò.
Ecco la risposta della Dr.ssa Jody Long della NDERF, ricevuta il 14 Dic. scorso:
Hi Claudio,
Of course I remember you. I hope you and yours are doing well!
I’ve seen it a few times. It does make sense when you think of the soul (consciousness). 
The consciousness is multidimensional. The body is 3 dimensional. Theoretically, 
a multi-dimensional entity can enter a three dimensional reality into an 
infinite number of places and times. This is just like we can have a stack of 
cards (a two dimensional plane) and cut the deck anywhere while putting one or 
more fingers any place on one or more cards simultaneously.
Kindest regards, Jody Long.
Ciao, Claudio.
Certo che mi ricordo di te, spero che voi tutti stiate bene!
Ne ho viste alcune volte (di NDE con salto temporale -NdR). Ha un senso se pensi 
allo spirito (Coscienza). La Coscienza é multidimensionale, il corpo é invece 
tridimensionale. Teoricamente un'entità multidimensionale può accedere ad una 
realtà fatta di sole 3 dimensioni in un infinito numero di posti e tempi ed é un 
pò come avere in mano un mazzo di carte (che si trovano su un piano a due 
dimensioni). Puoi "tagliare" il mazzo in qualsiasi punto mentre poggi le dita su 
un altro punto qualsiasi, su una o più carte contemporaneamente.
Affettuosi saluti, Jody Long.
(01-01-06) La D.ssa Jody ci ha riferito di un altro caso straordinario: morto a 
seguito di un'overdose, un drogato é ritornato in vita per scoprire che la 
siringa era tornata sul tavolo, ancora carica del potente cocktail di farmaci 
che si era certamente iniettato in precedenza. Dopo la NDE é perfettamente 
guarito dalla sua dipendenza!
NDE ITALIANA (INVIATA DA GIOVANNA) 25-01-06
Una mia collega, dopo la tragedia, mi ha chiamata in disparte e mi ha raccontato 
una NDE sua, di quando ha partorito e stava per morire. Ha visto il suo corpo, 
ha sperimentato l'indifferenza verso di esso, ha visto l'entrata (solo 
l'entrata) del famoso tunnel con la luce in fondo, e due bambine che le 
dicevano: "è andato tutto bene". Poi ha scoperto che queste due bimbe erano le 
sorelle di sua nonna, una morta per malattia, e una per caduta dalla culla. La 
cosa più sensazionale è che la grande aveva come un velo sulla testa, e le è 
stato poi detto che la mamma l'aveva sepolta col vestito della Prima Comunione. 
La mia collega non sapeva nulla di NDE, nè sa adesso, non ha mai letto un libro 
sull'argomento, eppure, la sua descrizione...calza a pennello. Ah, se fosse 
vero, se potessimo essere certi che sia vero! 
GIOVANNA
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NDE DURANTE IL PARTO (08-03-06)
Continua oggi, Festa della Donna, il nostro omaggio a tutte le Mamme della PdA 
con questo racconto di NDE che ci dimostra come solo una mamma può rinunciare 
persino al Paradiso, per amore verso i propri figli.
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Esther Gordon ebbe complicazioni durante la nascita di suo figlio e fu, 
ufficialmente dichiarata morta per 13 minuti.
I problemi cominciarono subito dopo che era stata ricoverata in un ospedale del 
Nord Dakota, il 22 luglio, 1985, dove ha sofferto un giorno ed una notte per un 
lunghissimo travaglio.
"Il dolore era così terribile che ho perso conoscenza molte volte, e fu reso 
peggiore dal fatto che mio marito Scott era appena partito per New York per 
lavoro e nessuno dei miei familiari riusciva a contattarlo.
Quando è venuto il momento di partorire,mi ritrovai in stato di shock, avevo 
perso il contatto con la realtà ed infine svenni", racconta Esther che si 
ritrovò a galleggiare attraverso lo spazio nel più bel luogo che aveva mai 
visto.
Ricorda di essere andata alla deriva in un lungo tunnel scuro che le è sembrato 
estendersi davanti a lei per miglia e miglia, fin quando ne ha raggiunto la 
fine. "Là, al termine del tunnel, ho visto un bambino, anch'egli galleggiava 
nello spazio, ed ho capito che si trattava di mio figlio non ancora nato. Cercai 
di raggiungerlo e fu allora che ho sentito dentro di me la sua voce che mi 
diceva:'
<Mommy, devi ritornare così che io possa nascere! >"
Esther tentò di raggiungerlo per toccarlo, di stringerlo a sè e ricorda che gli 
disse che lei ed il suo papà volevano chiamarlo Holden, come il nonno paterno. 
Poi lo implorò:
"Per favore, Holden, viene a me. Vieni alla tua mamma."
Più tardi, quando le è stato chiesto del tunnel e dell'effetto che la vista del 
bambino aveva avuto su di lei, Esther ha risposto di aver creduto si trovassero 
in Paradiso e che fosse morta.
"Mi sono sentita assolutamente e completamente a mio agio in quello stato di 
esistenza e penso che probabilmente gli astronauti si sentono così quando 
galleggiano nello spazio, ma ero anche molto triste per il fatto che pensavo che 
il mio bambino non sarebbe nato. Ho pensato anche che forse Holden ed io avremmo 
potuto stare ancora insieme nella vita ultraterrena, visto che non avremmo 
vissuto sulla Terra." Mentre Esther si trovava ancora nello spazio, il bambino 
parlò di nuovo al suo spirito: "Mamma, ora vado via, devo nascere. Mi stanno 
tirando fuori dal tuo corpo sebbene tu sia qui con me. Per favore, per favore, 
ritorna e sii la mia mamma.
Ti amo. Ho bisogno di te. Non lasciare che io nasca senza di te!"
E allora fu come se il bambino si fosse mosso attraverso spazio, allontanandosi 
da lei a una velocità infinita. "Quando mi sono guardata intorno per vedere dove 
mio figlio era andato, mi è sembrato di vedere il suo piccolo corpo sfrecciare 
verso la terra...... lontano, lontano sotto di me e poi vidi l'ospedale come se 
guardassi un film; ho visto il dottore ed un infermiere che lavoravano su di me 
nella sala operatoria." Il suo dottore più tardi le disse che aveva cessato di 
respirare e che non riuscivano più a rilevare il battito cardiaco. Clinicamente 
parlando, Esther era morta, ma l'èquipe medica aveva lavorato duro per ribaltare 
quel crudele verdetto, tentando disperatamente ogni procedura conosciuta per 
riportarla in vita. Avevano fatto nascere un bambino sano e sarebbe stata una 
tragedia perdere la madre, sicché continuarono a lottare per quasi 13 minuti per 
salvarle la vita. Ma tutto ciò che Esther ricorda era di galleggiare 
nell'eternità fin quando, non riuscì a compiere un grosso sforzo di volontà. 
"Non ho voluto morire. Ho voluto ritornare sulla Terra ed essere la madre di 
Holden. Ho voluto vederlo lattante, bambino, adolescente, un uomo adulto. Sapevo 
di avere la forza per ritornare nel mio corpo, ma sapevo anche che dovevo 
desiderarlo intensamente. Quando finalmente fui in grado di uscire fuori dal 
tunnel scuro, mi trovai all'aperto, in un luogo con cieli blu e nubi bianche, e 
tutto intorno a me era bello oltre ogni descrizione ed infine sotto la tenda a 
ossigeno con l'infermiera che mi annunciava che avevo dato alla luce un bambino 
bellissimo."
Madre e bambino sono rimasti per molti giorni in ospedale, così da permettere ad 
Esther di riprendersi dallo sforzo tremendo cui il suo fisico era stato 
sottoposto e durante quei giorni il suo medico le raccontò della sua morte 
clinica.
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ANCHE I DOTTORI VANNO IN PARADISO (11-03-06)
La D.ssa Pam Kircher all'età di 6 anni ebbe una NDE a seguito di una meningite. 
A dispetto di coloro che ritengono la NOSTRA professione (Pam é Medico di 
Famiglia come il Vs. Webmaster!) INCONCILIABILE con la spiritualità, ecco il suo 
breve racconto che ci dimostra come l'incontro con una realtà trascendentale non 
l'abbia messa in conflitto con la cruda realtà dello studio
della Medicina, cui da adulta si é dedicata.
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Eravamo nel 1950. Una ragazzina di sei anni si era appena finita di vestire per 
la festa di Halloween nella sua piccola casa borghese nel Missouri, ma appena 
indossato il costume, la gola cominciò a farle male. Decisa a celebrare la festa 
in ogni modo, uscì senza dir nulla alla mamma, ma durante il rituale giro della 
questua dei dolcetti, il dolore era aumentato a tal punto che le stava 
cominciando a diventare difficile persino aprire la bocca. Finita la festa, il 
dolore era ormai divenuto insopportabile,finché, durante la notte, arrivò anche 
un atroce mal di testa.
In chiesa, la mattina dopo, comparvero altri sintomi quando, recitando in piedi 
la sua preghiera a Dio, si accorse che chiudendo gli occhi cadeva di lato. Il 
collo divenne rigido ed il mal di testa ancora più forte e per tutta la notte le 
fu impossibile dormire. La bambina e la madre restarono sveglie, in attesa del 
mattino, quando si sarebbero potute recare dal dottore. Questi, appena la 
visitò, ne fu subito molto allarmato: un ascesso alle tonsille aveva causato una 
meningite. Fatta un'iniezione di penicillina disse a sua madre che avrebbe 
potuto salvarsi o morire, dato che non c'era null'altro da fare, salvo 
continuare la cura ed evitare movimenti bruschi del collo, che avrebbero potuto 
facilitare la diffusione del pus. Tornate a casa, una giovane madre 
terrorizzata, cercò di posare la bimba sul letto con la maggiore delicatezza 
possibile. A quel punto Pam si rese improvvisamente conto di trovarsi 
nell'angolo del soffitto a guardare giù in basso verso una bambina che giaceva 
nel letto. Non ne fu sorpresa o spaventata, sebbene nessuno le avesse mai 
parlato delle esperienze fuori dal corpo. Era totalmente libera dal dolore ed in 
uno stato di pace perfetta, unitamente alla forte sensazione di essere protetta 
da Dio. In quei momenti, non si sentiva né bambina né adulta, sentiva solo di 
essere l'intima natura del suo "sé", la sua anima che era esistita ben prima di 
entrare nel corpo, ciò che esisterà quando questa vita sarà finita. Pur 
sentendosi forte, in pace e totalmente connessa con Dio, ad un tratto guardando 
giù alla piccola bambina nel letto, fu consapevole del suo dolore e provò 
compassione per lei e finalmente comprese che proprio lei doveva essere quella 
bambina malata. Così com'era iniziata, l'esperienza altrettanto improvvisamente 
cessò.
"La mia NDE, causata da un episodio di meningite, ha influito sul mio modo di 
vedere la vita e sulle scelte che ho fatto successivamente" -dice Pam.- "Non ne 
ho mai parlato fino all'età di 42 anni (nel 1989) perché non volevo sembrare 
fuori di testa e perché ritenevo trattarsi di un fatto troppo privato. Quando ho 
letto i libri di Kenneth Ring ed ho appreso come cambia la vita di chi ha avuto 
una NDE, ho deciso che dovevo parlare della mia esperienza per aiutare la gente 
a capire quanto le NDE siano comuni, anche perché, essendo Medico di Famiglia, 
mi é più facile essere creduta."
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La Dr.ssa Pam Kircher, dopo quella decisione presa nel 1989, ha tenuto centinaia 
di conferenze in Università, Istituti Oncologici ed all IANDS. Ha scritto 
inoltre due libri in cui presenta varie NDE raccolte durante la sua pratica 
professionale.
"Thank you very much" alla D.ssa Kircher che ci ha autorizzati a tradurre la 
storia
pubblicata sul suo sito (clic).
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CHRIS A 4 ANNI E' ANDATO IN PARADISO ATTRAVERSO UN MACCHERONE! 
(15-05-06)
Bellissima NDE di un bimbo di 4 anni, raccolta dal Dr. Morse, in cui si 
evidenzia il rapporto che si crea fra noi e gli animali, persino gli insetti, 
quando passiamo dall'Altra Parte. Non meravigliatevi: se é vero che Dio ha 
creato tutto, anche gli animali più umili posseggono una scintilla del Suo Amore 
e tramite loro possiamo in pratica, contattare lo stesso Dio. Ma passsiamo ora a 
leggere quello che Chris ha da raccontare.
"Quando sono morto, sono andato in un enorme maccherone," Chris,che aveva 
quattro anni quando a seguito di un incidente é quasi affogato nelle gelide 
acque di un fiume in cui era precipitata l'auto guidata dal padre*, ha così 
descritto al Dr. Morse il famoso "tunnel". "Non era come un maccherone a 
spirale,era molto diritto, come un tunnel. Quando ho detto a mia mamma di essere 
morto, le ho detto un maccherone, ma ora penso che doveva essere un tunnel, 
perché dentro aveva un arcobaleno, e non penso che i maccheroni hanno un 
arcobaleno al loro interno.Ero spinto come da un vento, e potevo galleggiare. Ho 
visto due tunnel piccoli di fronte a me. Uno di loro era il cielo degli animali 
e l'altro era il cielo degli uomini. Sono prima andato nel cielo degli animali. 
C'erano molto fiori e c'era un'ape. L'ape parlava con me e tutti e due 
annusavamo i fiori. L'ape era molto bella e mi ha portato pane e miele perché 
ero veramente affamato. Poi sono andato nel cielo degli umani. Ho visto mia 
nonna [che era morta alcuni anni prima]. Il Cielo era bello, era come un 
castello, ma non uno di quei luoghi in rovina e vecchi. Questo non era un 
castello d'oro, era un castello normale, molto vecchio. Come ho guardato verso 
il cielo, ho sentito una musica. La musica era molto forte e mi entrava nella 
testa. Ho cominciato a guardarmi intorno ed allora, all' improvviso, ero in 
ospedale e c'era un infermiere vicino a me. E' stato tutto molto facile."
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(*) Successivamente Patti, la madre di Chris, ha confessato al Dr.Morse che, 
mentre nuotava nel fiume per mettere in salvo se stessa ed i suoi figli, aveva 
visto suo marito seduto sulla riva del fiume.
Egli le sorrideva durante la strenua lotta contro i flutti e lei non capiva come 
potesse essersi salvato e non correre ad aiutarla fisicamente. Solo dopo che i 
soccorritori lo ebbero recuperato, intuì che si era trattato del suo Spirito che 
si era mostrato per salutarla, dato che il suo corpo fisico era rimasto 
intrappolato nella macchina.
Patti rivide il marito dopo qualche tempo a casa sua: le apparve "solido e 
vestito normalmente" come ha riferito al Dr Morse, dopo che questi le aveva 
parlato della NDE di suo figlio. Pur non essendo credente, queste esperienze 
hanno completamente cambiato il suo modo di vedere ed oggi non ha più paura 
della morte.
(Tradotto da "Parting Visions" Del Dr. Melvin Morse)
* Errata corrige. Per un errore di interpretazione del testo dovuto alla fretta, 
avevamo capito che alla guida dell'auto ci fosse stato un patrigno e che quindi 
Patti avesse visto lo Spirito del suo primo -inesistente- marito; in realtà si 
trattava del padre di Chris che morì alcuni giorni dopo in Ospedale senza 
riprendere conoscenza.
Ce ne scusiamo con i Lettori - WM-
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L'ANGELO ED IL DOTTORE
Vi racconto una storia (vera) riferita dal Dr. Morse in uno dei suoi libri, che 
conferma quanto affermo sul sito ormai da tempo. Un suo giovin collega, ancora 
molto fiducioso sui "miracoli" della Scienza Medica, una sera tentò in tutti i 
modi di salvare un bimbo nato con gravi malformazioni ed alla fine, stanco 
sfinito, andò a riposarsi nel suo ufficio, chiedendosi perché quel bambino 
dovesse morire. Non c'era proprio nulla da fare...Si era appena addormentato, 
che un bellissimo essere di Luce (lui disse un Angelo) gli apparve e gli spiegò 
perché quel bimbo doveva morire. Tutti noi torniamo qui innumerevoli volte per 
imparare-disse- ed i bambini malformati questa verità la conoscono benissimo. 
Noi "esseri normali" ne veniamo a conoscenza solo in punto di morte. Molti 
bambini handicappati vengono al mondo appositamente per insegnarci cosa 
significhi amare, perché siamo esseri imperfetti e tramite il dolore ci vien 
dato un potente mezzo per progredire
Il Medico non si fece scrupolo di raccontare a tutti di questo incontro e da 
allora divenne meno fiducioso nella sua professione che in certi casi, ritarda 
il nostro ritorno a quel mondo meraviglioso che abbandoniamo volontariamente per 
venire qui, a scuola di sofferenza.
WEBMASTER
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LA NDE DI A. YENSEN: "ERO TORNATO A CASA" 
(19-11-06)
---------------(Dal sito di Kevin Williams) -------------------
Arthur Yensen è stato fra i tanti a ricevere informazioni sulla Reincarnazione, 
durante la sua NDE datata 1932. Disegnatore di fumetti, aveva creato un 
personaggio -Willie Wispo- un barbone come tantissimi altri a causa della crisi 
economica del '29, quando i disoccupati Americani avevano raggiunto la cifra 
record di sedici milioni.
Per studiare meglio il suo personaggio, finse di essere un clochard e cominciò a 
girare in autostop. Fu proprio durante uno di questi viaggi, che venne coinvolto 
in un gravissimo incidente stradale: il giovane guidatore di una cabriolet perse 
il controllo a causa dell'eccessiva velocità sulla strada che porta a Winnipeg 
ed entrambi furono catapultati fuori dall'abitacolo, ma mentre l'autista ne 
usciva quasi illeso, Yensen sbatteva violentemente al suolo perdendo 
immediatamente coscienza. Il suo libro "Ho visto il Paradiso" -ormai 
introvabile- fu pubblicato oltre vent'anni dopo la sua NDE (nel 1955), perchè a 
quei tempi nessuno voleva ascoltare una storia così fuori dai canonici 
insegnamenti religiosi sulla morte e sull'Aldilà. Chi volesse leggere per intero 
il racconto, può trovarla sul libro della D.ssa Atwater, "Beyond the Light.", 
oppure sul sito di Kevin Williams
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"Mi sentii come se mi fossi liberato dal corpo.... Credendo che "io" ero il mio 
corpo, sapevo istintivamente che separandomene, sarei morto! Il mio corpo ed il 
mio spirito continuarono a separarsi, finchè avvertii un breve ma acuto dolore 
al cuore, come se si squarciasse, poi lentamente e dolcemente, uscii fuori dalla 
sommità del capo.
Gradualmente la visione del mondo intorno a me cominciò a svanire, mentre un 
nuovo mondo, più bello ed al di là di ogni immaginazione, cominciava ad 
apparire. Per qualche decina di secondi potei vedere entrambe le realtà, poi 
quel regno di luce divenne sempre più brillante e mi ritrovai in un bellissimo 
luogo, dominato da due alte montagne innevate, simili al Fusjiyama, in riva ad 
un lago.
L'aria era talmente limpida che, pur essendo ad oltre venti kilometri di 
distanza, potevo vedere la rigogliosa vegetazione che cresceva sui fianchi dei 
monti, fino a distinguerne foglie ed i fiori: la mia vista era diventata almeno 
100 volte più acuta! "
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Dopo il suo arrivo, Yensen incontrò diversi "abitanti" dell'Aldilà, uomini e 
donne che lo accolsero cantando e ballando e gli diedero il benvenuto nel mondo 
dei "defunti", precisando che anche loro, un tempo, avevano vissuto sulla terra. 
Tutti erano giovani, fa i 20 ed i 30 anni ed erano bellissimi e felici ed il più 
bello ed autorevole di loro, gli spiegò che in quel bellissimo lago che dominava 
il paesaggio, avrebbe potuto farsi il bagno e nuotare, uscendone poi 
perfettamente asciutto. Un altro gli stava dicendo che avrebbe potuto correre, 
saltare e cantare senza mai stancarsi nè annoiarsi, quando Yensen si rese conto 
che quel posto gli era familiare, come se fosse casa sua. Ricordò cosa ci fosse 
dietro quelle montagne e capì che quella era davvero casa sua e capì che sulla 
terra era stato solo un visitatore, uno straniero disadattato ed ammalato di 
nostalgia!
"Grazie a Dio sono di nuovo qui -esclamò- e questa volta ci voglio restare!"
Quindi, il più anziano del gruppo , che sembrava un dio Greco, continuò a 
spiegargli che lì tutto è puro, dato che niente si degrada, nè gli elementi si 
mescolano fra loro come accade sulla terra.
Tutto è controllato dalla onnipresente "Vibrazione Principale" (VP d'ora in poi 
- NdR) che blocca l'entropìa ed ecco perchè il Paradiso è eterno. Yensen, che 
ormai si sentiva totalmente felice e pieno d'amore per tutti, chiese alla sua 
guida come fosse possibile. Gli fu risposto che i pensieri sono vibrazioni 
controllate dalla frequenza fondamentale che neutralizza tutte le negatività e 
permette di esprimerne solo di positivi come amore, libertà e felicità.
Dopo la morte, la gente va a far parte di gruppi omogenei, in base ai ritmi 
delle vibrazioni personali. Se c'è una piccola parte di disarmonia, essa viene 
eliminata dalla VP, ma chi in vita è stato "cattivo", va in un luogo consono al 
suo modo di pensare, dove solo i pensieri negativi possono esistere.
Se tali spiriti "bassi" cercassero di "salire" colà, verrebbero annichiliti 
dalla "VP".
Nell'Aldilà, insomma, ognuno vive in una sorta d'Inferno o di Paradiso che si è 
preparato già durante l'esistenza terrena [Gesù infatti ci disse che " si 
raccoglie ciò che si semina" -NdR].
"Se si getta un sasso dentro una trebbiatrice-continuò la guida- esso viene 
scartato non perchè è "buono" o "cattivo", ma a causa del suo peso e della sua 
forma: nessuno ti manda da nessuna parte, sei tu che ti selezioni in base alle 
vibrazioni -alte o basse- dellla tua anima. Finchè si è sulla terra, bisogna 
dunque sviluppare l'amore incondizionato e l'altruismo, non si viene qui grazie 
alle 'buone azioni', nè per l'appartenenza a questo o quel credo religioso, ma 
semplicemente perchè si è in armonia con questo luogo: è chi sei davvero tu, 
quel che conta!" La mente di Yensen era diventata improvvisamente limpida e 
cristallina e si rese conto di possedere una conoscenza infinita, sì da 
comprendere appieno le finalità della vita.
Quelli che noi chiamiamo problemi, non sono altro che il sistema naturale per 
imparare e se solo sapessimo apprendere dalle altrui "lezioni", saremmo in grado 
di evitare la maggior parte dei nostri guai terreni. Proprio mentre il nostro 
amico sperimentava questa sorta di estasi, uno degli Spiriti gli annunziò che 
doveva tornare indietro. A nulla valsero le sue proteste, ma gli fu 
preannunziato che aveva un importante lavoro da portare a termine sulla terra, 
in un momento di grave confusione e destabilizzazione.
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Molti lettori del suo libro hanno posto diverse domande a Yensen, riassumiamo 
qui quelle più interessanti, a riprova che la sua missione -pur essendo tornato 
definitivamente a Casa nel 1992, alla veneranda età di 94 anni- continua ancora 
oggi.....
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D.) Ci puoi parlare del Paradiso?
R.) E' difficile descriverlo con parole terrene, perchè va al di là della nostra 
immaginazione.
Comunque, il Paradiso che ho visitato, è contraddistinto da un' intensa 
sensazione di bellezza totale con prati lussureggianti, acque cristalline e 
musica che pervade tutto l'ambiente e tutto ciò è dovuto alla VP. Per quel che 
ne so, è la casa definitiva di ogni spirito. Non è un luogo di riposo, come 
tante persone noiose lo dipingono, ed i suoi abitanti sono felici ed ingenui 
come fanciulli. In un luogo dove tutti si amano l'un l'altro, non esistono 
inibizioni ed ognuno fa esattamente ciò che più gli aggrada, dato che solo la 
parte migliore di ognuno di noi sopravvive, consentendo una libertà ed una 
felicità inimmaginabili sulla terra dove invece, essendo chi più e chi meno 
cattivo, abbiamo bisogno di migliaia di leggi e limitazioni per mantenere 
l'ordine.
D.) Cosa ci sai dire dell'Inferno?
R.) Non molto, ho solo sentito dire che è un posto gelido. Sappiamo che il 
calore è causato da molecole in agitazione, mentre il freddo è dovuto alla 
mancanza di movimento, ebbene anche l'amore è una vibrazione tumultuosa 
dell'anima mentre l'avversione è una vibrazione più lenta, bassa.
L'amore totale è Dio, l'odio, l'avversione totale per il prossimo è morte, è 
l'annichilimento dello spirito. La temperatura in Paradiso è perfetta, nè caldo 
nè freddo, mentre un tizio che mi ha detto di esser stato all'inferno per tre 
settimane, lo ha descritto come un luogo buio, malsano, gelido e spaventoso, un 
posto dove ognuno conserva i suoi desideri terreni, senza poterli soddisfare. Il 
goloso, per esempio, non può mangiare perchè non ha più un corpo fisico, l'alcoolizato 
non può bere per lo stesso motivo, nè il drogato può trovare una dose. Il 
taccagno non può difendere i suoi soldi ed il sessuomane, che non conosce 
l'amore, non può soddisfare la sua libidine; l'Inferno è davvero un inferno per 
tutti coloro che vivono solo per soddisfare i propri egoistici desideri. Senza 
corpo fisico, i sentimenti negativi si intensificano e gli spiriti cercano 
inutilmente di nascondersi ai loro nemici,la loro unica speranza è reincarnarsi. 
Sfortunatamente però, se lo fanno, spesso possono dimenticare i tormenti patiti 
all'Inferno e possono tornare a vivere in modo sbagliato, non una ma tante 
volte, fin quando ritrovano la via della salvezza. Molti hanno bisogno di un 
"salvatore" perchè incapaci di aiutarsi da soli e forse proprio a costoro si 
rivolse Gesù quando disse:
" Io non sono venuto a chiedere il pentimento ai giusti, ma ai peccatori".
D.) Cosa sai dirci su successo e fallimento?
R.) Siamo venuti su questo mondo per avere problemi e per imparare a risolverli, 
ma purtroppo molta gente non lo capisce e si lamenta della propria sfortuna 
passando la sua esistenza inseguendo il piacere, la fama ed il denaro.
Poi muoiono senza aver fatto alcun progresso spirituale e così sprecano una vita 
dopo l'altra.
Sia ben chiaro che tutto ciò che ci portiamo dietro è il nostro carattere, il 
nostro Karma e le nostre capacità individuali, dato che dovremo vivere insieme a 
persone simili a noi.
Ne consegue che il successo più grande è salire ai livelli spirituali più alti, 
mentre il peggior fallimento sarebbe odiare noi stessi aldi là della vita, 
ammesso che sia possibile.
D.) Hai visto Dio?
R.) No, non ho visto Dio, nè Gesù Cristo, nè ho sentito parlare della Salvezza, 
tuttavia ritengo che la Vibrazione Principale sia parte di Dio, perchè controlla 
tutto l'universo, salvo le menti dei malvagi della terra. Per capire Dio, credo 
che bisognerebbe esser grandi almeno quanto Lui o quanto Gesù.
Per salvarsi è sufficiente amare in maniera altruistica sì da far elevare le 
proprie vibrazioni a sufficienza per diventare adatti al Paradiso.
D.) Cos'è il peccato?
R.) Peccato è tutto ciò che ostacola la crescita spirituale.
I tre grandi peccati sono: non imparare dall'esperienza,trasformare la 
leadership in tirannia e trasformare l'egoismo in cupidigia.
Dovremmo evitare l'avidità, la tirannia, la paura, le preoccupazioni inutili, 
l'ira, l'odio, la gelosia e soprattutto i sensi di colpa. Questo basta a 
metterci in sintonia con gli Spiriti superiori (gli Angeli Custodi), con Dio e 
con l'Universo. Il peccato è qualsiasi cosa che interrompe questo contatto.
Quando ci sentiamo in colpa, ci vergogniamo di affrontare lo Spirito Universale 
e costruiamo barriere per nasconderci, ma senza la sua guida, diventiamo come 
bambini persi nel buio e non ci resta che chiedere aiuto, dopo esserci liberati 
dei nostri sensi di colpa.
D.) Ci spieghi la Trinità?
R.) Dio è ovviamente il Padre, creatore dell'Universo, mentre il Figlio è Gesù 
che ha raggiunto una totale unità con Dio, che è poi anche il nostro obiettivo 
finale.
Lo Spirito Santo potrebbe essere la "Vibrazione Pricipale" che fluisce in noi 
liberamente se non opponiamo resistenza all'Amore Incondizionato.
D.) Credi nel diavolo?
R.) No, ma se ne esiste uno, è stato un angelo abbastanza sciocco da combattere 
contro Dio; è come se noi volessimo impedire al sole di sorgere. Cedo che il 
diavolo sia piuttosto una figura mitologica inventata dagli uomini a mò di capro 
espiatorio per giustificare i propri misfatti, anzichè assumersene la 
responsabilità. Esistono tuttavia spiriti legati al mondo terreno, spiriti dalle 
vibrazioni molto basse, che ci influenzano con la telepatia. Essi possono essere 
allontanati dall'Amore Incondizionato o cacciati via da Spiriti Superiori, come 
Gesù.  Gli uccelli dalle stesse piume volano via insieme, dice un antico 
proverbio, e l'unico modo per disfarsi del"diavolo" è non essere simile a lui.
D.) Credi alla predestinazione ed al libero arbitrio?
R.) In entrambi. Dato che mi hanno detto che avevo un destino, perchè non 
dovrebbero averlo anche gli altri? Ovviamente il nostro cervello può conoscere 
solo quel che vi abbiamo memorizzato, ma il nostro Superspirito sa tutto di noi. 
E' questo il motivo per cui Loro cercano di guidarci e mantenerci nei nostri 
corpi fino all'ultimo, proprio come cerchiamo di restare nelle nostre auto 
finchè il viaggio non è finito, sebbene siamo liberissimi di ubriacarci ed 
andarci a schiantare contro un palo.
D.) Cosa hai da dire in merito ai preconcetti sull'Aldilà?
R.) Che non cambiano affatto nell'Aldilà. Supponete che si abbia il preconcetto 
che dopo la morte si dorme fino al giorno del giudizio. Bene quello spirito 
dormirebbe per secoli, mentre chi è libero da simili idee preconcette, si 
adatterebbe subito alla nuova realtà. Purtroppo i dogmi sono necessari alle 
religioni ma ognuno è libero di accettarli o meno.
D.) Cos'è il Karma?
R.) Il Karma è l'insieme delle nostre azioni -buone o cattive- che determinano 
il nostro destino.
Lo scopo del Karma é forzarci ad imparare la nostra lezione, che lo vogliamo o 
no.
Attraverso diverse esistenze, decidiamo con l'aiuto delle Guide, cosa è meglio 
per la nostra evoluzione e quanto Karma dovremo bilanciare. Se -per esempio- 
abbiamo torturato gli animali o gli esseri umani, probabilmente ci sentiremo in 
dovere di vivere una reincarnazione in cui altri abuseranno di noi, sì da capire 
il dolore che abbiamo causato in precedenti esistenze. L'unico modo per aggirare 
il Karma è sviluppare un amore incondizionato tanto grande da annullarlo.
D.) Credi nella Reincarnazione?
R.) Certamente! La Reincarnazione spiega un sacco di cose che sarebbe difficile 
giustificare in un altro modo. In base alla mia esperienza, sono convinto che 
tutti abbiamo vissuto e siamo morti diverse volte e che non ricordiamo nulla, 
perchè tali ricordi non vengono trasferiti nel cervello, alla nascita. Solo ciò 
che abbiamo imparato in passato rimane e questo spiega perchè ci sono cose più 
semplici da imparare rispetto ad altre. Mozart, per esempio, non ebbe bisogno di 
studiare la musica, perchè la conosceva già. Dopo ogni rinascita, siamo 
"ripuliti" da tutti i pregiudizi passati e siamo pronti a ricominciare daccapo. 
Una volta progrediti abbastanza, non sentiamo più il bisogno di tornare sulla 
terra, salvo che come volontari per aiutare chi si sta perdendo. Come saprete, 
la chiesa Cattolica cancellò ogni riferimento alla Reincarnazione durante il 
Medioevo, onde controllare meglio i fedeli con la paura dell'eterna dannazione, 
ma non vi riuscirono appieno.
D.)Cosa pensi di Gesù e della Redenzione?
R.) Egli è un Grandissimo Spirito che ci ha aiutati ad accelerare il nostro 
lento progresso spirituale, insegnandoci ad amare in modo incondizionato. 
Sebbene i suoi insegnamenti apparvero subito tanto importanti ai suoi seguaci da 
volerlo eleggere Re dei Giudei, il potere politico decise di eliminarlo perchè 
pericoloso per i suoi interessi. Così facendo, si dettero letteralmente la zappa 
sui piedi, i discepoli credettero alla resurrezione e lo proclamarono Figlio di 
Dio. Così nacque il Cristianesimo.
Il suo sacrificio fu trasformato in una forma di espiazione vicariante per tutti 
i peccati dell'umanità, salvando la vita di tante bestie che venivano sgozzate 
per far piacere a Dio. Ma se questa idea poteva andar bene 2000 anni fa, oggi è 
un nonsenso. Supponi che io sia Dio e che che tu, per farmi un piacere, 
sacrificassi tuo figlio...io ne sarei inorridito! Nè sgozzare un agnello 
cambierebbe le cose: io nelle vesti di Dio ti farei nascere agnello per subire 
lo stesso trattamento! Se invece regalassi un bouquet di fiori a tua moglie, Dio 
ti amerebbe per questo gesto d'amore.
D. Credi nella resurrezione dei morti?
R.) Non credo proprio che avremo bisogno di un corpo fisico nell'Aldilà, gli 
Spiriti che ho incontrato ne avevano uno altrettanto efficiente e dotato di 
capacità ben al di sopra di questo che indossiamo sulla terra.
Traduzione by WM
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DUE OPPOSTE ESPERIENZE NEL MONDO DELLO SPIRITO
(03-07-07)
Ecco a voi due brevi racconti, uno "positivo", l'altro "negativo", due 
esperienze spirituali opposte, entrambe avvenute a seguito di annegamento, che 
ci fanno capire come le idee che coltiviamo nella nostra mente ci influenzano 
grandemente al momento del "Passaggio", sia che si tratti di una NDE, o di un 
ADC "infernale".
La legge d'attrazione (similes cum similibus) è valida anche nell'Aldilà, per 
cui i "buoni" ed i "cattivi" stanno coi pari loro e contattano solo i loro 
affini. La bambina affogata nel lago di certo aveva avuto insegnamenti Cristiani 
perchè ha "visto" la mano di Gesù che le indicava di tornare a terra, ma se 
fosse stata educata in un'altra religione, avrebbe descritto qualcuna delle 
divinità a lei note, mentre il "cattivo" Frank -drogato e dissoluto- 
evidentemente sentiva dentro di sè di meritare l'Inferno, sicchè é stato 
automaticamente attratto da un luogo identico a come se l'era immaginato.
Vi ricordo che l'immaginazione è creazione, per cui l'Inferno non è unico, dato 
che ogni religione ne ha creato di diversi, ma la stessa regola vale pure per i 
Paradisi.
Bruce consiglia di immaginare già da oggi il luogo dove vorremo "approdare" dopo 
il Passaggio ed è certo che tale luogo viene istantaneamente creato -forse in 
uno degli infiniti universi paralleli ipotizzati dai Fisici- affinchè ognuno di 
noi sappia già dove andare, evitando di perdersi nella zona grigia, ove potrebbe 
rimanervi anche per diversi dei nostri secoli.
LA NDE DI SANDRA, AFFOGATA IN UN LAGO
"Era un giorno molto caldo fra le montagne della Virginia, in quell'estate del 
1960.
Io ed i miei cugini ci recammo in un parco locale con le nostre madri. Loro ci 
avevano proibito di fare il bagno nel laghetto finchè non ci avessero raggiunti, 
ma da bambini che eravamo, non riuscimmo ad aspettare. Ricordo che corsi alla 
spiaggia e mi tuffai immediatamente, per capire solo troppo tardi quanto fredda 
fosse l'acqua e quanto il sole mi avesse riscaldata.
All'improvviso guardai in su e vidi dei cerchi neri sopra la mia testa. Non 
avevo idea di quello che mi stava accadendo, nè mi spaventai troppo, semmai mi 
sentivo rilassata.
Poi tutto è diventato buio e ricordo di non aver visto più niente,
finchè non mi risvegliai in un spazio totalmente insolito dove vidi una luce 
molto brillante.
Avevo appena 12 anni e non ne fui granchè sconvolta: ero solo incuriosita e mi 
chiedevo dove fossi.
Tutt'a un tratto, mi ritrovai a parlare con mio nonno, che era morto quando 
avevo cinque anni. :
"Non pensavo proprio che ti potessi già trovare qui.", mi disse
Gli chiesi dove fossi, ma non mi rispose. Come detti uno sguardo intorno, vidi 
cose meravigliose: gente felice ed a suo agio che indossavano vestiti di ogni 
epoca e fra loro si percepiva che non c'era nessuna ostilità, ma solo felicità. 
Pensai: questo è il posto dove voglio vivere!
Allora mio nonno parlò di nuovo dicendosi orgoglioso di me, per come crescevo, 
che stavo diventando grande ma ecco che dietro di lui apparve anche la nonna. 
Era morta quando avevo 18 mesi, così non avevo alcun ricordo di lei. Ero davvero 
eccitata nel vederla così bella. Aveva capelli lunghi e neri, occhi vivaci ed un 
sorriso meraviglioso. Mi abbracciò e mi disse che mi aveva osservato crescere.
Dopo che mio nonno mi aveva appena abbracciato, una GRANDE mano apparve da una 
nube ed indicò verso il basso. Quella mano aveva il segno di un buco nel centro 
del palmo ed io mi sono sentita avvolta da immenso calore ed amore, ma non 
volevo lasciare quel posto!
Ricordo che mi ritrovai in un letto d'ospedale, mentre qualcuno cercava di farmi 
una puntura.
Urlai, 'Fatela a mia madre: ne ha bisogno più le di me! ' Inutile dire che mi 
fecero quella iniezione ed oggi sono ancora qui a condividere la mia esperienza 
meravigliosa con voi. Dei miei nonni serbo sempre nel cuore il ricordo di quel 
meraviglioso incontro e sono più che certa che mi stanno aspettando.
Ritorno dall' Inferno
Anni fa avevo un amico che si chiamava "Al." Tutto quel che posso dirvi di lui è 
che aveva dei problemi: il primo consisteva nel fatto che era nato con le 
braccia rivoltate indietro, ma grazie ad un'operazione erano tornate quasi al 
loro posto, anche se non poteva riposare di lato e le teneva nella posizione di 
chi mette in mostra i muscoli. Ho incontrato Al ad un corso di karatè ed era nei 
guai con la legge perchè correva il rischio di finire in prigione. Usava anche 
droghe piuttosto pesanti e, come se non bastasse, era implicato in una setta 
satanica dove sacrificavano animali, tenevano strani rituali, bevevano il loro 
sangue, e facevano altre follie simili.
Al c'era dentro fino al collo. Ricordo chiaramente la prima volta che sono 
andato a casa sua: la maggior parte della gente normale appende quadri alle 
pareti, ma non Al. Aveva preso i coltelli dalla cucina, alcune accette ed 
un'ascia e li aveva infilati nei muri della sua casa! Come se non bastasse 
-credetemi!- intorno alle armi aveva spruzzato del sangue, così che il muro 
sembrava fosse stato ferito.
Ne rimasi scioccato: era certamente su una brutta strada!
Ricordo quando il suo amico Frank fu buttato fuori dalla nostra palestra ed Al 
lo seguì.
Quel fine-settimana andarono al lago: avevano deciso di ubriacarsi e fare uso di 
droghe.
Compiuta la prima metà del loro piano, erano completamente "fatti" quando Frank 
decise d'andare a nuotare. Appena entrato nelle acque del lago Frank cominciò ad 
annaspare, ma Al poteva solo starlo a guardare mentre affogava. Non poteva 
gettarsi a salvarlo: la sua deformità non gli permetteva di nuotare, oltre al 
fatto che era totalmente sbronzo, così non poté fare altro che guardare morire 
il suo migliore amico. Più tardi, Al era veramente distrutto, dopo aver 
abbandonato, oltre al karatè, anche la sua ragazza . Tre giorni dopo questi 
terribili avvenimenti, era a casa sua sdraiato sul letto, quando verso le 3 del 
mattino mi disse di aver sentito un rumore. Era un suono difficile da 
descrivere, come di acqua che gocciola, e dopo un momento lo sentì di nuovo.
Così si mise seduto: Frank stava lì di fronte a lui, ritto ai piedi del letto! 
Era fradicio, grondante d'acqua e semi-putrefatto come chi è morto da alcuni 
giorni.
Frank gli disse che era all'Inferno, e che era venuto a prenderselo. Al si mise 
ad urlare come un pazzo e scappò via di casa: non vi è ritornato per una 
settimana. Da allora ha smesso di bere e di drogarsi ed ha cessato di 
frequentare sette sataniche; è ritornato a praticare il karatè e si è rimesso 
sulla retta strada. So che è spaventato da quello che gli è accaduto e mi ha 
giurato che era sveglio, che non ha sognato.
Per qualsivoglia ragione, Al ha cambiato la sua vita radicalmente per il meglio, 
ma è ancora terrorizzato dall'idea di rivedere Frank.
Mi ha confidato che non può dormire al buio e che teme il giorno che ritornerà 
per portarselo con sè.
Webmaster da Paranormal Ph.
LA NDE DI MELLEN-THOMAS BENEDICT 
(13-07-07)
Nel 1982 morii per un cancro in fase terminale; si trattava di un tumore 
inoperabile. Mi fu detto che avrei potuto vivere ancora dai sei agli otto mesi, 
ma ogni tipo di chemioterapia a cui potevo essere sottoposto avrebbe fatto di me 
poco più che un vegetale . Negli anni '70 ero stato un contestatore, sempre più 
demoralizzato a causa della continua minaccia d'una guerra nucleare, dal 
disastro ecologico, etc. Dato che non avevo alcun credo spirituale, cominciai a 
pensare che la natura aveva commesso un errore, e che gli uomini erano simili ad 
un cancro per il nostro pianeta. Non vedevo alcuna soluzione per tutti i 
problemi che avevamo creato a noi stessi ed alla Terra, vedevo gli esseri umani 
come un tumore, e fu proprio questo mio modo di pensare che mi uccise.
State attenti alla vostra visione del mondo: essa può ritorcersi contro di voi, 
soprattutto se è una visione negativa e la mia era davvero tale, sicchè mi 
condusse alla morte.
Provai ogni genere di medicina, inclusa quella alternativa, ma senza nessun 
successo finché venni alla conclusione che questa era davvero un affare privato 
fra me e Dio. Prima di allora non mi ero mai trovato veramente al cospetto di 
Dio, né avevo avuto a che fare con Lui, nè ero incline ad alcun genere di 
spiritualità, ma cominciai un viaggio di approfondimento nella spiritualità e 
nelle tecniche di guarigione alternative. Lessi qualsiasi cosa trovassi sulle 
varie religioni e filosofie, e mi misi a studiare intensamente, perché non 
volevo trovarmi impreparato dell'Altra Parte. Trovai queste letture molto 
interessanti, perchè mi portarono a sperare che ci fosse qualcosa nell'Aldilà.
A quell'epoca ero un artista che lavorava per conto proprio nel settore delle 
vetrate colorate, e perciò non avevo alcuna assicurazione medica, sicchè i miei 
risparmi di una vita sparirono in un attimo solo per gli esami. Mi trovai a aver 
bisogno di cure mediche senza alcuna assicurazione, nè volevo che la mia 
famiglia subisse un tracollo finanziario, e per questo decisi di vedermela da 
solo. Sebbene non avessi dolori continui, c'erano dei momenti in cui subìvo 
repentine perdita di coscienza che mi cusarono l'impossibilità di guidare. Alla 
fine mi fu assegnata l'assistenza a domicilio. Avevo un'assistente personale che 
veniva a prendersi cura di me, e fu una vera benedizione essere assistito da un 
angelo che mi stette vicino durante tutta la parte terminale della malattia. 
Andò avanti così per circaun anno e mezzo. Non volevo prendere troppi 
antidolorifici, perché preferivo restare cosciente il più possibile, ma alla 
fine il dolore crebbe tanto che nella mia coscienza non c'era posto per altro, 
anche se ogni crisi, per fortuna, durava solo qualche giorno.
Ricordo di essermi svegliato, in casa, una mattina verso le 4 e mezzo, sapendo 
che la mia ora era vicina: quello era il giorno in cui sarei morto! Così chiamai 
gli amici e dissi loro addio. Svegliai la mia assistente privata e lo dissi 
anche a lei. Ci eravamo messi d'accordo in precedenza che lei avrebbe lasciato 
in pace il mio corpo morto, senza chiamare nessuno, per circa sei ore, dato che 
avevo letto di tutte quelle cose interessanti che accadono quando si muore. 
Tornai a dormire e poi ricordo l'inizio di una tipica NDE.
Di colpo divenni completamente cosciente e mi ritrovai in piedi, mentre il mio 
corpo era sul letto.
circondato da una profonda oscurità. Essere fuori dal corpo era un'esperienza 
ancora più vivida di quella ordinaria, così vivida che potevo vedere ogni camera 
della casa. Potevo vedere al di sopra, tutt'intorno e al di sotto della mia 
casa.
C'era una Luce splendente. Mi girai verso la Luce, che era simile a quella che 
molte altre persone hanno descritto nelle loro esperienze: era magnifica, così 
tangibile che la si poteva percepire. Era incantevole: si desidera andare verso 
di essa come nelle braccia del padre o della madre ideali. Quando cominciai a 
muovermi verso la Luce, sapevo intuitivamente che se entravo in essa sarei 
morto, così, mentre mi muovevo, dissi: "Per favore aspetta un minuto, fermati 
qui ancora un secondo. Voglio riflettere su tutto questo. Vorrei parlare con te 
prima di andar via". Con mia sorpresa, l'intera esperienza si fermò a quel 
punto! Si possono veramente controllare le proprie NDE: non è come una corsa 
sulle montagne russe e così la mia richiesta venne esaudita ed ebbi una 
conversazione con la Luce che si trasformava in figure differenti, come Gesù, 
Buddha, Krishna, forme di mandala, immagini e simboli archetipi. Chiesi alla 
Luce: "Cosa sta accadendo qui? Per favore, Luce, ascoltami, voglio davvero 
conoscere la verità su ciò che mi accade".
Non sono in grado di ricordare le parole esatte, perché comunicavo con una forma 
di telepatia e la Luce mi rispose. Ricevetti l'informazione che le cose in cui 
crediamo danno forma a ciò che percepiamo in presenza della Luce, con un 
processo di azione-reazione (feedback). Se si è Buddhisti, Cattolici o 
Fondamentalisti, si ottiene un feedback in accordo con ciò in cui si crede.
Mentre la Luce si rivelava a me, divenni consapevole che ciò che stavo realmente 
guardando era la matrice del nostro Sé Superiore. La sola cosa che posso dire è 
che si trasformò in una matrice, un mandala di anime umane, e che io vidi che 
quella cosa che noi chiamiamo il nostro Sé Superiore in ciascuno di noi vi è una 
matrice che é anche una strada verso la sorgente: ognuno di noi proviene 
direttamente da quella sorgente. Tutti noi abbiamo un sé superiore, una parte 
spirituale del nostro essere, che mi si rivelò nella sua vera forma energetica. 
L'unico modo in cui posso descriverlo è che l'essere del sé superiore è più 
simile ad una connessione diretta con la sorgente che ciascuno di noi ha e tutti 
noi siamo connessi direttamente con la sorgente.
Così la Luce mi stava mostrando la matrice del sé superiore, ed io compresi 
chiaramente che tutti i sé superiori sono inter-connessi come un solo essere, 
tutti gli uomini sono connessi come un solo essere, noi siamo veramente lo 
stesso essere, differenti aspetti dello stesso essere. Non c'era alcun legame 
con una particolare religione. Questo è ciò che percepii come mio feedback, 
vedendo questo mandala fatto di anime umane: era la cosa più bella che avessi 
mai visto. Entrai al suo interno, e ne fui sopraffatto, era come ricevere tutto 
l'amore che abbiamo sempre desiderato, ed era quel genere di amore che cura, che 
guarisce, che rigenera.
Quando chiesi alla Luce di continuare la sua spiegazione, compresi cos'è la 
matrice del sé superiore: c'è una sorta di griglia intorno al nostro pianeta 
nella quale tutti i sé superiori sono connessi: è come una grande società, un 
sottile livello di energia adiacente, posto tutt'intorno al nostro, si potrebbe 
dire il livello dello spirito. Poi chiesi altre spiegazioni: volevo conoscere il 
vero significato dell'universo, ed a quel punto ero pronto a partire: "Sono 
pronto, portami via", dissi.
Allora la Luce si trasformò nella cosa più bella che io abbia mai visto: un 
mandala composto da tutte le anime di questo pianeta e mi resi conto che ero 
giunto a questo pur partendo dalla mia visione negativa di ciò che era accaduto 
sulla Terra. Così chiesi alla Luce di continuare a spiegarmi anche questo, dato 
che avevo visto in quel magnifico mandala come tutti noi siamo belli nella 
nostra essenza, nel nostro nucleo. Noi siano le più belle creature; l'anima 
umana, la matrice umana che tutti noi formiamo, è assolutamente fantastica, 
elegante, esotica.... non trovo parole sufficienti per dire quanto cambiò la mia 
opinione sul genere umano in quel momento. Dissi: "Oh, Dio, non apprezzavo 
quanto siamo belli". Ad ogni livello, alto o basso, in qualsiasi forma voi 
siate, voi siete davvero la più bella delle creazioni! Fui meravigliato di 
scoprire che non c'era alcun male in nessuna anima. Dissi "Com'è possibile?"
La risposta fu che nessuna anima può essere malvagia di per sè, sebbene le cose 
orribili che accadono alle persone durante le loro vite terrene, possano indurle 
a compiere azioni altrettanto malvagie, ma le loro anime non sono cattive.
Ciò che tutte le persone cercano, ciò che le sostiene, è l'Amore, ciò che nuoce 
loro è la mancanza di Amore– mi disse la Luce. .
Le rivelazioni che provenivano dalla Luce diventavano sempre più profonde ed io 
chiesi: "Ciò significa che l'umanità verrà salvata?" Allora, come uno squillo di 
tromba tra una cascata di luci, la grande Luce rispose: "Ricorda questo e non 
dimenticarlo mai: sei tu che salvi, redimi e guarisci te stesso. Questo è ciò 
che avete sempre fatto e che sempre farete. Siete stati creati col potere di 
farlo fin dalla creazione del mondo". In quel momento capii ancor di più: 
compresi che siamo già stati salvati, e che se ci siamo salvati é perché siamo 
stati creati per auto-correggerci, così come tutto il resto dell'universo.
Ringraziai con tutto il cuore la Luce divina. La cosa migliore che riuscii a 
dire furono queste semplici parole di gratitudine totale : "Oh mio caro Dio, 
caro universo, caro sé superiore, io amo la mia vita". Sembrò che la Luce mi 
incorporasse ancor più nel profondo. Era come se mi assorbisse completamente. La 
Luce dell'amore è per noi indescrivibile. Entrai in un'altra dimensione, molto 
più profonda della precedente, e divenni consapevole di altre, di molte altre 
cose. Era una gigantesca corrente luminosa, vasta ed intensa, che si riversava 
proprio nel cuore della vita. Domandai di cosa si trattasse e la Luce rispose:
"Questo è il fiume della vita. Bevi pure a sazietà l'acqua della suacorrente 
benefica ".
Così feci, bevvi un grande sorso, e poi un altro. Era come bere la vita stessa! 
Ero in estasi.
Allora la Luce disse: "Tu hai un desiderio". La Luce sapeva tutto di me, ogni 
cosa del mio passato, presente e futuro. "Sì" sussurrai e chiesi di visitare 
l'universo al di là del sistema solare. La Luce mi disse allora che avrei potuto 
seguire la corrente, lo feci, e fui trasportato attraverso la Luce fino alla 
fine del tunnel. Sentii ed udii una serie di esplosioni molto smorzate. Che 
velocità! Improvvisamente mi sembrò di essere lanciato via dal pianeta su questo 
flusso di vita. Vidi la Terra che volava via, lontano. Il sistema solares civolò 
via in tutto il suo splendore e sparì. Più veloce della Luce, volai attraverso 
il centro della galassia, ottenendo sempre più maggiore conoscenza. Mi fu detto 
che questa galassia, come tutte le altre dell'universo, è piena di molte varietà 
di vita, anche diverse. Vidi molti mondi: la buona notizia è che noi non siamo 
soli nell'universo!
Mentre cavalcavo questa corrente cosciente attraverso il centro della galassia, 
il flusso si espandeva in fantastiche onde di energia simili a frattali. I 
grandi ammassi di galassie, con tutta la loro antica saggezza si allontanarono. 
Dapprima pensai che stavo andando da qualche parte, come se continuassi il 
viaggio, ma poi mi accorsi che la mia coscienza si espandeva come la corrente 
fino a contenere in sé tutto l'universo! Tutta la creazione passava attraverso 
di me, era un' incredibile meraviglia! Ero davvero una creatura fantastica, un 
bimbo nel Paese delle meraviglie! Sembrava che tutte le creazioni dell'universo 
mi fossero mostrate e che poi svanissero in una scintilla di Luce. Una seconda 
Luce comparve, proveniva da ogni parte, e sembrava molto diversa, era una Luce 
composta da tutte le frequenze dell'universo, o forse di più.
Sentii ed udii di nuovo altre esplosioni forti ma vellutate. La mia coscienza ed 
il mio essere si stavano espandendo fino a congiungersi con l' universo 
olografico, ed oltre. Mentre passavo nella seconda Luce capii di aver appena 
trasceso la verità. Queste sono le parole più adatte con cui riesco a dirlo, ma 
cercherò di spiegarmi meglio. Quando passai nella seconda Luce mi dilatai oltre 
la prima e mi ritrovai in una quiete profonda, al di là di qualsiasi silenzio, 
semplicemente ero capace di vedere e di percepire l'eternità, oltre l'infinito. 
Ero nel vuoto, prima di ogni creazione, prima del big bang. Mi ero inoltrato al 
di là dell'inizio del tempo, al di là della prima "parola", della prima 
vibrazione, nell'occhio della creazione. Mi sentivo come se stessi toccando il 
viso di Dio. Non era un sentimento religioso, ero semplicemente una cosa sola 
con la vita e con la coscienza assoluta. Quando dico che potevo vedere e 
percepire l'eternità voglio dire che potevo sperimentare tutta la creazione che 
generava se stessa, in un processo senza inizio e senza fine. È il pensiero 
della mente che si espande, non è così? Gli scienziati vedono il Big-Bang come 
un singolo evento che creò l'universo, mentre io vidi che esso è solo uno di 
infiniti Big-bang che creano simultaneamente infiniti universi. Le sole immagini 
che possono dare un'idea di questo processo, in termini umani, sono quelle 
create dai super-computers usando certe equazioni che generano delle geometrie 
frattali.
Gli antichi intuivano tutto questo, dicevano che Dio periodicamente crea nuovi 
universi espirando, ed annulla altri universi inspirando. Questi periodi che la 
scienza moderna definisce big bang venivano chiamati "Yuga". Mi trovavo nella 
pura, assoluta coscienza, e potevo vedere o percepire tutti i big bang o le yuga 
mentre creavano ed annullavano se stessi. In un istante entrai all'interno di 
tutti quegli universi simultaneamente e vidi che ognuno e ciascun piccolo 
elemento della creazione ha il potere di creare. Cercare di spiegare tutto 
questo è molto difficile, e non riesco a trovare le parole adatte, mi ci vollero 
anni dopo il mio ritorno per poter trovare le parole adatte da associare 
all'esperienza nel vuoto. Ora posso dirvi che il vuoto è meno che il nulla, e 
nello stesso tempo è più di tutto ciò che esiste, é lo zero assoluto, è il caos 
da cui si originano tutte le possibilità, la coscienza assoluta molto di più che 
la stessa intelligenza universale.  Dov'è il vuoto? Io lo so: è dentro e 
fuori ogni cosa. Ognuno di noi, anche mentre vive, si trova sempre 
simultaneamente dentro e fuori del vuoto. Non bisogna andare in nessun posto e 
nemmeno morire per essere nel vuoto. Il vuoto è il nulla cosmico che si trova 
tra tutte le manifestazioni fisiche, lo spazio all'interno degli atomi, tra i 
loro componenti. La scienza moderna ha iniziato a studiare questo spazio vuoto e 
l'ha chiamato "punto zero". Ogni volta che si cerca di misurarlo, i nostri 
strumenti vanno fuori scala, o – per così dire – verso l'infinito, così che non 
esiste alcun mezzo per misurare accuratamente l'infinito. Nel nostro corpo e 
nell'universo, lo spazio vuoto è più grande di qualsiasi altra cosa!
Quello che i mistici chiamano il vuoto non è il vuoto: è così pieno di energia, 
un'energia diversa che ha creato ogni cosa, compreso ciò che siamo e tutto ciò 
che esiste a partire dal big bang è vibrazione, a partire dalla prima "parola", 
che è la prima vibrazione.
L'affermazione biblica "Io sono" dovrebbe in realtà essere seguita da un punto 
interrogativo: "Io sono? Cosa sono io?". Infatti la creazione è Dio che esplora 
il sé divino attraverso qualsiasi possibilità immaginabile, in una continua, 
infinita esplorazione che coinvolge ognuno di noi. Attraverso ogni singolo 
capello della vostra testa, attraverso ogni singola foglia di ogni singolo 
albero, attraverso ogni singolo atomo, Dio esplora il proprio sé, il grande "Io 
sono". Io cominciai a vedere che tutto ciò che esiste è il sé, letteralmente, il 
vostro sé, il mio sé, me stesso. Ogni cosa è il grande sé. Questo è il motivo 
per cui Dio conosce la caduta anche di una singola foglia. Questo è possibile 
perché, in qualsiasi punto vi troviate, quello è il centro dell'universo, perchè 
ovunque si trovi un atomo, quello è il centro dell'universo: Dio é in 
quell'atomo, Dio è nel vuoto.
Mentre esploravo il vuoto e le yuga del creato mi trovavo totalmente al di fuori 
del tempo e dello spazio per come noi li conosciamo. In questo stato di 
espansione della coscienza scoprii che la creazione è qualcosa che riguarda la 
pura coscienza assoluta, cioè Dio, che discende nell'esperienza della vita come 
noi la conosciamo. Il vuoto in se stesso è privo di esperienza, viene prima 
della vita, prima della vibrazione iniziale. La natura divina va ben oltre la 
vita e la morte, per questo nell'universo c'è da sperimentare molto più della 
vita e della morte! Io mi trovavo nel vuoto ed ero consapevole di ogni cosa 
creata. Era come se io stessi guardando con gli occhi di Dio, ero diventato Dio 
ed improvvisamente non ero più me stesso
e di colpo compresi il perché dell'esistenza di ogni atomo, e fui in grado di 
vedere ogni cosa.
Il punto interessante è che io andai nel vuoto per scoprire che Dio non è là. 
Dio è qua.
Così mi apparve inutile questa costante ricerca di Dio da parte dell'umanità … 
Dio ci ha dato ogni cosa, ogni cosa è qua, questo è il luogo dove si trova. E 
ciò in cui siamo ora coinvolti è l'esplorazione di Dio da parte di Dio per 
nostro tramite. La gente è così occupata a cercare di diventare Dio: dovrebbero 
invece comprendere che noi siamo già Dio e che Dio sta diventando noi, questo è 
ciò che conta davvero e quando lo compresi, ne ebbi abbastanza del vuoto, e 
desiderai tornare alla creazione, a questa yuga.
Mi sembrava la cosa più naturale da farsi.
Così tornai indietro di colpo dal big bang attraverso la seconda Luce, udendo di 
nuovo diversi colpi sonori vellutati. Percorsi all'indietro la corrente della 
coscienza attraverso tutta la creazione, e fu un viaggio entusiasmante!
I super-ammassi di galassie passavano attraverso me, dandomi una comprensione 
ancora maggiore.
Passai attraverso il centro della galassia, dove si trova un buco nero. I buchi 
neri sono i grandi processori e rigeneratori dell'universo. Sapete cosa c'è 
dall'altra parte di un buco nero? Ci siamo noi, la nostra galassia, che è stata 
riciclata da un altro universo.
Nella sua configurazione di energia totale, la galassia sembrava una fantastica 
città di Luce, tutta l'energia da questa parte del big bang è Luce. Ogni 
particella subatomica, ogni atomo, ogni stella o pianeta, e perfino la coscienza 
stessa è fatta di Luce ed ha una frequenza vibratoria, perchè la Luce è materia 
vivente.
Ogni cosa è fatta di Luce, anche i sassi, e pertanto ogni cosa è viva.
perchè composta di Luce divina; ogni cosa è molto intelligente.
Mentre viaggiavo sempre più avanti nella corrente della vita, vidi avvicinarsi 
una gigantesca Luce . Seppi che si trattava della prima Luce, la Luce del sé 
superiore che è la matrice del nostro sistema solare che mi
apparve nella Luce, accompagnato da una di quelle esplosioni vellutate.
Vidi che il sistema solare nel quale viviamo è come il nostro corpo locale più 
grande. Io ne sono parte, la Terra è questo grande essere creato, e noi siamo la 
parte di essa che sa della sua esistenza. Ma noi ne siamo solo una parte. Noi 
non siamo ogni cosa, ma solo quella parte della Terra che è cosciente della sua 
esistenza.
Fui in grado di vedere tutta l'energia generata da questo sistema solare, e si 
tratta di un incredibile spettacolo di Luce! Potei udire la musica delle sfere. 
Il nostro sistema solare, al pari di tutti i corpi celesti genera un'unica 
matrice di luci, di suoni e di energie vibratorie. Le più avanzate civiltà 
provenienti da altri sistemi solari possono identificate la vita nell'universo, 
come noi la conosciamo, dall'impronta vibratoria della matrice energetica: é un 
gioco da ragazzi. I meravigliosi figli della Terra (gli esseri umani) emettono 
in continuazione, proprio ora, una quantità di suoni, come bambini che giocano 
nel cortile dell'universo.
Percorsi la corrente direttamente fino al centro della Luce e mi sentii 
abbracciato da Essa mentre mi prendeva di nuovo nel suo respiro, seguita da un 
altro colpo di morbido suono. Ero in questa grande Luce d'amore mentre la 
corrente della vita fluiva attraverso il mio essere. Devo ripetere che si tratta 
della più amorevole Luce, del tutto priva di qualsiasi elemento giudicante. È il 
genitore ideale per questo fanciullo meraviglioso. "E ora?" mi domandai. La Luce 
mi spiegò che la morte non esiste: noi siamo esseri immortali. Noi siamo già 
vivi dall'eternità! Compresi che noi facciamo parte di un sistema vivente 
naturale che rigenera se stesso in un processo senza fine.
Non mi fu mai detto che dovevo ritornare. Semplicemente, sapevo che lo avrei 
fatto, perchè
era una cosa naturale, dopo quel che avevo visto.
Non so dire quanto tempo rimasi nella Luce, in termini umani, ma venne un 
momento nel quale capii che tutte le mie domande avevano avuto una risposta e 
che il mio ritorno era vicino.
Quando dico che a tutte le mie domande era stato risposto nell'altra parte 
voglio dire proprio questo.
A tutte le mie domande è stata data una risposta! Ogni essere umano ha una vita 
diversa ed un diverso numero di questioni da esplorare. Alcune delle nostre 
domande hanno un valore universale, ma ognuno di noi esplora questa cosa che 
chiamiamo vita in modo unico e personale e questo vale anche per ogni altra 
forma di vita, dalle montagne alle singole foglie d'ogni albero. Questo è molto 
importante per tutti noi nell'universo, perché tutto contribuisce al grande 
quadro, la pienezza della vita, perchè siamo letteralmente Dio che esplora il sé 
divino in un'infinita danza di vita e la nostra unicità esalta la vita tutta.
Quando iniziai il mio ritorno al ciclo della vita non mi passò nemmeno per la 
mente, né mi fu detto da nessuno, che sarei ritornato nel medesimo corpo che 
avevo in precedenza. Non aveva nessuna importanza, poichè avevo una completa 
fiducia nella Luce e nel processo della vita. Mentre la corrente si fondeva con 
la grande Luce, chiesi di non dimenticare mai le rivelazioni ed i sentimenti di 
ciò che avevo appreso dall'altra parte.
Ci fu un "Sì" che io sentii come un bacio alla mia anima. Poi fu riportato 
indietro, attraverso la Luce, nel regno delle vibrazioni. L'intero processo si 
svolse in senso contrario, mentre io ricevevo altre informazioni ancora. Tornai 
a casa, e mi furono dati insegnamenti sulla meccanica della reincarnazione e fu 
risposto a tutte le piccole domande che ancora avevo:
"Come funziona questo? Come funziona quello?" Sapevo che stavo per reincarnarmi.
La Terra è un grande processore di energia, e la coscienza individuale proviene 
da lei e si evolve in ciascuno di noi. Per la prima volta pensai a me stesso 
come ad una creatura umana, e fui felice di esserlo. Da ciò che ho visto, sarei 
felice di essere anche soltanto un atomo in quest'universo, sì, un atomo, perchè 
essere la parte umana di Dio… è la più fantastica delle benedizioni!
È una fortuna che va al di là della nostra più sfrenata immaginazione di cosa 
sia una fortuna. Per ciascuno di noi essere la parte umana di quest'esperienza è 
fantastico e magnifico. Ognuno di noi, non importa dove siamo, nei guai oppure 
no, è una benedizione per il pianeta, proprio qui ed ora.
Così io passai attraverso il processo della reincarnazione aspettandomi di 
nascere come un bambino da qualche parte del mondo, ma mi fu data una lezione su 
come l'identità individuale si evolve con la coscienza, e così mi reincarnai di 
nuovo in questo corpo. Fui così sorpreso quando riaprii gli occhi! Non so 
perché, dato che capivo, ma fu comunque una grossa sorpresa ritrovarmi in questo 
corpo, di nuovo nella mia stanza con qualcuno che guardava verso di me piangendo 
a calde lacrime. Era la mia assistente: si era rassegnata un'ora e mezzo dopo 
avermi trovato morto, perchè era certa che io fossi morto:
tutti i segni tipici erano evidenti ed il mio cadavere stava diventando rigido.
Non sappiamo da quanto tempo fossi morto, ma sappiamo che era trascorsa un'ora e 
mezzo da quando lei mi aveva trovato senza vita. Aveva esaudito, per quanto 
possibile, il mio desiderio di lasciare per alcune ore, il mio corpo, in pace. 
Avevamo uno stetoscopio amplificato e molti sistemi per testare le funzioni 
vitali del corpo per vedere cosa accadeva. Ella può testimoniare che io ero 
morto davvero.
La mia non fu una NDE, dato che sperimentai realmente la morte, per almeno 
un'ora e mezzo.
L'assistente mi aveva trovato morto e mi aveva auscultato con lo stetoscopio, 
aveva preso la pressione sanguigna ed il battito cardiaco per un'ora e mezzo. 
Poi io mi ero svegliato ed avevo visto la Luce là fuori. Avevo provato ad 
alzarmi per raggiungerla, ma ero caduto dal letto. Lei aveva udito il tonfo, era 
accorsa e mi aveva trovato steso sul pavimento. Quando ripresi i sensi, fui 
molto sorpreso e meravigliato per quanto mi era successo.
Dapprima non avevo un ricordo tanto chiaro di quell'esperienza come quello che 
ho adesso.
Continuavo a scivolare fuori da questo mondo e mi chiedevo: "Sono vivo?"
Questo mondo era più simile ad una sogno, se paragonato con l'altra dimensione.
Dopo tre giorni mi sentivo di nuovo normale, più lucido, eppure diverso da come 
mi ero sentito nelle mia vita di prima. Tutti i ricordi del viaggio mi tornarono 
in mente più tardi. Non riuscivo a vedere nulla di sbagliato in nessun essere 
umano che avessi incontrato, mentre prima di allora io avevo sempre giudicato 
gli altri pensando che un sacco di gente fosse veramente nevrotica, tutti 
nevrotici, tranne me, 
ma di tutto questo non restava più alcuna traccia.
Tre mesi più tardi un amico mi consigliò di fare qualche test, così andai in 
ospedale per le radiografie e tutto il resto. Mi sentivo veramente bene, così 
avevo paura di ricevere cattive notizie. Ricordo che il medico, dopo aver 
confrontato le lastre precedenti con quelle attuali, disse: "Bene, adesso qui 
non c'è più niente". Io replicai: "Davvero? Allora può essere un miracolo?" E 
lui: "No, queste cose accadono, vengono chiamate remissione spontanea". Non 
sembrava per nulla impressionato, ma per me era un miracolo e anche se non lo 
erano gli altri, io ero davvero impressionato.
Considerazioni maturate da Benedict sulla sua esperienza.
Il mistero della vita ha ben poco a che fare con l'intelligenza, visto che 
l'universo non è per niente un processo intellettuale. L'intelletto è utile: è 
brillante, ma allo stato attuale noi esaminiamo tutto con l'intelletto, invece 
di usare anche il cuore che è la parte più saggia di noi stessi. Il centro della 
Terra è un grande trasformatore di energia, proprio come si vede nelle immagini 
che rappresentano il campo magnetico. Questo è il nostro ciclo, che spinge le 
anime a reincarnarsi di nuovo attraverso di esso. Il segno che si sta 
raggiungendo il livello umano è rappresentato dall'inizio dell'evoluzione della 
coscienza.
Gli animali invece hanno un'anima di gruppo, e si reincarnano in anime di 
gruppo. Un cervo, con ogni probabilità, resterà per sempre un cervo, ma il solo 
fatto di nascere come essere umano, genio o stupido che sia, indica che si è 
intrapreso il percorso dell'evoluzione della coscienza individuale.Questa, in se 
stessa, fa parte di quelle coscienza di gruppo che chiamiamo umanità.
Vidi che le razze umane sono come degli ammassi di personalità. Nazioni come la 
Francia, la Germania e la Cina hanno la loro identità personale. Anche le città 
hanno una loro personalità, il loro gruppo di anime locale che attrae certe 
persone. Le famiglie hanno anime di gruppo. L'entità individuale si evolve come 
i rami di un frattale: l'anima di gruppo esplora la nostra individualità. Le 
differenti domande che ciascuno di noi si pone sono molto importanti. Questo è 
il modo in cui la divinità esplora il sé di Dio, attraverso di voi. Così ponete 
le vostre domande, fate le vostre ricerche. Troverete il vostro sé e troverete 
Dio nel vostro sé, dato che esiste solo il sé.
Inoltre, cominciai a vedere che tutti gli esseri umani sono anime compagne. Noi 
siamo parti di un unico processo di differenziazione frattale dell'anima in 
molte direzioni creative, e tuttavia siamo sempre la stessa cosa.
Adesso io guardo ad ogni essere umano che mi capita di incontrare, e vi vedo 
un'anima compagna, la mia anima gemella, quella che ho sempre cercato. Al di là 
di questo, la più grande anima gemella che voi possiate mai avere è la vostra. 
Ciascuno di voi è insieme maschio e femmina. Noi facciamo esperienza di questa 
condizione sia nell'utero che negli stati di reincarnazione. Se state cercando 
l'autentica anima gemella fuori di voi, potreste non trovarla mai: non è là. 
Proprio come anche Dio non è là. Dio è qua. Non cercate Dio in un altro luogo. 
Cercatelo qua. Cercate attraverso il vostro sé. Date inizio al più grande amore 
della vostra vita… col vostro sé.
In questo modo arriverete ad amare tutto.
Feci una discesa in ciò che qualcuno chiamerebbe "inferno", e fu sorprendente. 
Non vidi né Satana né il male.
La mia discesa nell'inferno fu una discesa nell'adattamento di ogni persona alla 
propria miseria, all'ignoranza ed all'oscurità della non conoscenza. Sembrava 
una specie di miserabile eternità. Ma ciascuna dei milioni di anime che mi 
circondavano aveva una piccola stella di Luce a disposizione. Nessuna di loro 
sembrava farci caso, perché erano tutte assorte nei loro dolori, traumi e 
miserie. Ma dopo quello che sembrò durare un'eternità cominciai a chiamare 
quella Luce, come un bambino che chiama uno dei genitori chiedendo aiuto. Allora 
la Luce si dilatò e formò un tunnel che venne fino a me, isolandomi da quel 
dolore e da quella paura. Questo è ciò che è realmente l'inferno. Così quello 
che noi facciamo è imparare a tenerci per mano, ad andare avanti insieme. Le 
porte per uscire dall'inferno ora sono aperte. Noi dobbiamo ricongiungerci, 
tenerci per mano, ed andare via dall'inferno.
La Luce venne da me e si tramutò in un grandioso angelo dorato, ed io chiesi: 
"Tu sei l'angelo della morte?"
Mi rese manifesto che lui era la mia anima superiore, la matrice del mio sé più 
elevato, una parte antichissima del nostro essere. Allora fui portato nella 
Luce. Presto la nostra scienza riuscirà a quantificare lo spirito. Non sarà una 
cosa meravigliosa?
Noi riusciremo a mettere a punto strumenti sensibili all'energia sottile o 
all'energia dello spirito. I fisici usano già apparecchiature per far collidere 
le particelle subatomiche e vedere di cosa sono fatte. Sono pervenuti a 
conoscere i quark ed i charm, e cose del genere. Bene, un giorno arriveranno a 
scoprire quella piccola cosa che tiene insieme tutto quanto, ed allora 
decideranno di chiamarla… Dio. Con i ciclotroni e gli acceleratori di particelle 
essi non solo vedono quello che c'è, ma riescono anche a creare delle 
particelle. Per fortuna la maggior parte di esse ha una vita di pochi 
millisecondi o nanosecondi. Noi stiamo appena cominciando a comprendere che 
riusciamo anche a creare, via via che andiamo avanti.
Come ho già detto, pervenni ad un livello di realtà nel quale c'è un punto in 
cui si trascende tutta la conoscenza e si comincia a creare il frattale 
successivo, il nuovo livello. Noi abbiamo questo potere di creare quello che 
esploriamo, e questo corrisponde all'espansione di Dio attraverso di noi. Dopo 
il mio ritorno ho sperimentato la Luce spontaneamente, ed ho imparato come 
raggiungere quel livello quasi ogni volta mediante la meditazione.
Ognuno di voi può fare la stessa cosa. Non è necessario morire per poterlo fare. 
Tutto è già disponibile nei vostri strumenti. Voi sete già attrezzati per farlo. 
Il corpo è il più straordinario strumento di Luce che esiste in questa 
dimensione. Il corpo è un incredibile universo di Luce. Lo spirito non ci sta 
spingendo a distruggere il corpo. Non è questo che sta accadendo. Smettetela di 
provare a diventare Dio: è Dio che sta diventando voi. Qui.
La mente è come un fanciullo che corre per l'universo, avendo bisogno di farlo e 
pensando di creare il mondo. Ma io chiedo alla mente: "Cosa ha a che fare con 
questo tua madre?" Questo è il seguente livello di coscienza spirituale. Oh! Mia 
madre! Improvvisamente bisogna rinunciare all'ego, perché noi non siamo l'unica 
anima dell'universo.
Una delle mie domande alla Luce fu: "Cos'è il paradiso?" Mi venne fatto fare un 
giro di tutti i paradisi che sono mai stati creati: il nirvana, i beati 
territori di caccia, e vari altri. Passai attraverso di essi: sono creazioni di 
forme di pensiero che noi abbiamo ideato. In realtà noi non andiamo in paradiso: 
noi siamo rigenerati, ma qualsiasi cosa abbiamo creato, noi vi lasciamo una 
parte di noi stessi. È reale, ma è solo una parte della nostra anima.
Vidi anche il paradiso cristiano. Ci aspettiamo che sia un bel posto, nel quale 
ci si trova di fronte ad un trono, in eterna adorazione. Io l'ho provato: è 
noioso! Questo è tutto quel che andremo a fare? Ma è roba da bambini. Non 
intendo offendere nessuno. Alcuni paradisi sono molto interessanti, mentre altri 
sono noiosi. Mi sembra che quelli degli antichi siano più interessanti, come i 
beati territori di caccia degli indiani d'America. Quelli degli Egizi erano 
fantastici. Ce ne sono tantissimi. In ognuno si trova un frattale costituito 
dalla vostra particolare interpretazione, a meno che non facciate parte del 
gruppo di anime che crede solo nel Dio di una particolare religione. Allora 
siete molto simili l'uno all'altro, tutti insieme nello stesso stadio. Ma anche 
in un caso simile, ognuno è leggermente diverso dall'altro. Quella è la parte di 
voi stessi che voi vi lasciate. La morte riguarda questa vita, non il paradiso.
Domandai a Dio: "Qual è la migliore religione del pianeta? Chi è più vicino alla 
verità?"
E la divinità rispose, con grande amore: "Non m' interessa".
In questa risposta c'era una grazia incredibile. Significava che siamo noi gli 
esseri di cui prenderci cura.
L'infinita divinità del cosmo ci dice: "Non ha nessuna importanza a quale 
religione apparteniate". Esse vanno e vengono, esse cambiano. Il buddismo non è 
stato qui per sempre, e nemmeno il cattolicesimo, e tutte le religioni 
diverranno più illuminate. Adesso sta per arrivare più Luce in tutti i sistemi. 
Sta per giungere una riforma spirituale che sarà altrettanto drammatica quanto 
la riforma protestante. Molta gente si batterà per la propria religione, le 
religioni si combatteranno tra loro, ciascuna credendo di essere nel giusto. 
Ognuno pensa di possedere Dio, le religioni e le filosofie, ma soprattutto le 
religioni, dato che formano grandi organizzazioni intorno al loro nucleo 
filosofico. Quando la divinità disse: "Non mi interessa" io compresi 
immediatamente che siamo noi a curarcene. È importante, perché noi siamo gli 
esseri di cui avere cura. Interessa noi, e questo è il motivo per cui è 
importante. Quello che si ottiene è una corrispondenza tra energia e 
spiritualità. Alla divinità infinita non interessa se noi siamo protestanti, 
buddisti o altro. Non sono altro che accidentali sfaccettature del tutto. Vorrei 
che tutte le religioni capissero questo fatto e si tollerassero reciprocamente. 
Non è la fine della religione, dato che si parla sempre dello stesso Dio. vivi e 
lascia vivere. Ognuno ha una differente visione. E tutto questo aggiunge 
qualcosa al grande quadro: tutto è importante.
Quando andai nell'altra parte avevo molte paure sui rifiuti tossici, i missili 
nucleari, l'esplosione demografica, la distruzione delle foreste equatoriali. 
Tornai indietro pieno di amore per ogni singolo problema. Amo i rifiuti tossici. 
Amo il fungo atomico: esso è il più sacro mandala che abbiamo manifestato fino 
ad oggi, come un archetipo. Esso, più di ogni religione o filosofia sulla Terra, 
ci ha portato insieme di colpo ad un nuovo livello di consapevolezza. Sapendo 
che magari possiamo far esplodere il pianeta 50 o 500 volte, noi riusciremo 
forse a comprendere che siamo qui tutti insieme. Per un certo periodo hanno 
continuato ad accumulare sempre più bombe sulla nostra testa, poi abbiamo 
cominciato a dire: "Non abbiamo più bisogno di questa roba".
Adesso noi viviamo in un mondo più sicuro di quanto non sia mai stato, e che 
diventerà ancora più sicuro. Così io sono tornato indietro per amare anche i 
rifiuti tossici, perché ci permettono di sentirci più uniti. Si tratta di cose 
molto grandi. Come ebbe a dire Peter Russell, questi problemi sono ora "a misura 
d'anima". Ma noi abbiamo risposte "a misura d'anima?" Sì!
Il disboscamento della foresta pluviale comincerà a rallentare, e tra 50 anni ci 
saranno più alberi sul nostro pianeta di quanti vene siano mai stati. Se 
lavorate per l'ecologia, datevi da fare: voi siete quella parte del sistema che 
sta diventando consapevole. Datevi da fare con tutte le vostre energie, ma senza 
essere depressi. È una parte di qualcosa di più grande.
La Terra è in un processo di autoregolazione. Non tornerà più ad essere quel 
luogo selvaggio che era una volta.
Ci saranno ancora grandi spazi liberi, riserve in cui la natura può espandersi. 
In futuro giardini e riserve saranno luoghi privilegiati. L'incremento della 
popolazione sta raggiungendo il livello adatto per provocare un cambio di 
coscienza, e mediante questo cambiamento muteranno la politica, il denaro e 
l'energia.
Cosa accade quando sogniamo? Noi siamo esseri multidimensionali. Possiamo 
accorgercene attraverso i sogni lucidi. In effetti, quest'universo è il sogno di 
Dio. Una delle cose che ho visto è che noi umani siamo una particella di un 
pianeta che è una particella di una galassia che è una particella di 
qualcos'altro. Là fuori ci sono sistemi giganteschi, ed il nostro è una specie 
di sistema medio. Ma gli esseri umani rappresentano già una leggenda nel cosmo 
della coscienza. La piccola creatura umana del pianeta Gaia è un essere 
leggendario. Una delle cose per cui siamo diventati leggendari è il sognare. Noi 
siamo sognatori leggendari. Infatti, il cosmo intero ha cercato il significato 
della vita, il significato di ogni cosa. Ed è stato questo piccolo sognatore a 
venirsene fuori con le migliori risposte. Noi abbiamo sognato di tutto. Per 
questo i sogni sono importanti.
Dopo esser morto ed esser tornato indietro, io rispetto davvero la vita e la 
morte. Nei nostri esperimenti sul DNA noi abbiamo aperto la porta su un grande 
segreto. Presto noi riusciremo a vivere in questo corpo tanto a lungo quanto 
vogliamo. Dopo aver vissuto 150 anni o giù di lì, ci sarà un intuitivo 
sentimento dell'anima che ci farà desiderare di cambiare canale. Vivere per 
sempre in un corpo non è altrettanto creativo quanto il reincarnarsi, il 
trasferire nuova energia in questo fantastico vortice di energia nel quale ci 
troviamo. Noi siamo davvero in grado di vedere la saggezza della vita e della 
morte, e di gioirne.
Come stanno adesso le cose, noi abbiamo già vissuto per sempre. Il corpo nel 
quale voi siete è stato vivo da sempre. Deriva da un infinita corrente di vita, 
che si origina dal big bang ed ancora prima.
Questo corpo darà vita ad una prossima vita, in forma energetica sia densa che 
sottile.
Questo corpo ha già vissuto per l'eternità.
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Dal sito di Kevin Williams .
Tradotto Con La Sua Autorizzazione
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UNA NDE "CONDIVISA" 08-08-07
Le NDE "Condivise", per quanto rare, sono state descritte da Moody ed altri 
ricercatori e consistono nella partecipazione al "passaggio" da parte di persone 
che non versano in pericolo di vita, mentre assistono un moribondo.
E' ovvio che il personale ospedaliero, soprattutto i Paramedici, hanno quasi 
tutti dei racconti interessanti da riferire, visto che si trovano molto più 
frequentemente dei Medici a contatto coi pazienti terminali.
Questa storia ci viene riferita dal figlio di un'infermiera che aveva spesso 
raccontato a lui ed al marito quanto sentiva mormorare dai suoi assistiti. Ted, 
il protagonista di questa storia, ci dice che la madre aveva sentito per oltre 
trent'anni
moltissime storie di tunnel che sbucavano nella luce, di incontri con parenti ed 
amici già defunti, ecc. Sebbene tali racconti fossero fortemente distorti dalla 
sua formazione cattolica, furono però sufficienti per non fargli apparire 
assurdo quanto gli è capitato. Ecco come Ted ricorda quell'esperienza:
"Un giorno mi trovavo ricoverato in ospedale in gravi condizioni, quando, verso 
l'alba, in un barlume di coscienza, vidi cinque persone che discutevano 
animatamente nel corridoio. Tutti guardavano verso la porta di un'altra stanza a 
fianco alla mia, dove era degente un malato terminale.
Quattro di loro pregavano una signora vestita di bianco e con un girocollo di 
perle, di invitare quell'uomo a venire via con loro.
Capii intuitivamente che era suo figlio, il quale dal suo letto supplicava il 
gruppo -che capii essere fatto di Spiriti-, di andare via e di lasciarlo in 
pace. Erano le quattro meno dieci del mattino, quando finalmente se ne andarono, 
portando con sè quell'uomo.
A colazione scherzai con l'infermiera dicendole che quel paziente aveva ricevuto 
visite notturne da parte di cinque persone che se l'erano portato via. La sua 
risposta fu che era stata di turno tutta la notte e che nessun paziente era 
deceduto, ma io insistetti a dirle che l'uomo era morto alle quattro meno dieci. 
Fu così che l'infermiera andò a controllare.
Dopo pochi minuti tornò indietro pallida in volto esclamando:
'Come diavolo ha fatto a saperlo? Sebbene fossi di guardia, non mi era stato 
detto che quel paziente è effettivamente spirato a quell'ora!'  Le 
raccontai dettagliatamente quanto avevo visto, ovvero dei cinque spiriti che 
discutevano su chi dovesse andare a prenderlo, visto che era giunta la sua ora e 
della donna col girocollo di perle. Le mie informazioni coincidevano 
perfettamente con quanto si sapeva di quell'uomo! L'infermiera, chiaramente 
scioccata, raccontò il fatto agli altri membri dello staff e quel giorno in 
molti vennero a chiedermi ulteriori informazioni, compresi i dottori che però 
apparivano molto scettici ed innervositi dal mio strano ma veridico racconto, 
forse temendo pubblicità negativa per il loro reparto.
Un filosofo ha detto che tre cose sono inevitabili agli umani: la nascita, le 
tasse e la morte.
Conosciamo molto bene le prime due, ma la morte è ancora per molti di noi un 
argomento proibito. "
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LA NDE DEL MAGO ZURLI' (12-11-07)
Il Mago Zurlì, (Alias Cino Tortorella) ha fatto "un pit-stop nell'Aldilà", come 
ha lui stesso scherzosamente dichiarato durante un'intervista apparsa sul 
settimanale "Gente". Il 15 Ottobre scorso, a Milano (città in cui vive con la 
moglie ed i figli), mentre era ai giardinetti a far correre il suo cane, 
accusava un forte dolore al petto e faceva appena in tempo a chiamare sua moglie 
che allertava il 118. L'ambulanza, prontamente giunta, lo trasportava in 
Ospedale senza intoppi, come purtoppo spesso avviene nelle nostre caotiche 
città. Il tempo di entrare nell'E.R. ed il 75-enne Mago Zurlì si sentiva 
letteralmente "gelare il sangue": era andato in arresto cardiaco. Immediatamente 
-racconta- l'atroce dolore che accusava al petto scompariva e si trovava in un 
mondo di pace, luce e gioia. Nessuna menzione al "tunnel", ma a sua detta ci 
sono molti altri particolari di quei minuti in cui è morto, che non vuole 
raccontare. Colà ha incontrate tutte le persone a lui care che lo "aspettavano" 
nella luce, fra cui l'indimenticabile Mariele Ventre che per anni ha diretto, 
con immenso amore e dedizione, il Piccolo Coro dell'Antoniano, prima di lasciare 
la terra 12 anni fa.
Dopo esser "ritornato", Cino Tortorella ha capito che il suo compito terreno non 
è ancora terminato e che deve fare ancora "qualche giro" prima di uscire di 
pista, ovvero che ha una missione da compiere. Lui crede che tale missione sia 
adoprarsi per ottenere la beatificazione di Mariele, ma gli vogliamo suggerire 
che un ulteriore compito potrebbe anche riguardare la diffusione del messaggio 
di gioia che tutti gli NDEr's vogliono comunicare al mondo, ovvero che l'Aldilà 
esiste e che la morte è solo un passaggio da non temere. Data la sua confermata 
presenza in TV per festeggiare il 50° Zecchino D'Oro, potrebbe avvalersi del 
mezzo televisivo per raccontare ad una platea molto più vasta la sua avventura, 
magari in un "dietro le quinte" della famosa manifestazione, ma se non volesse 
osare tanto, ammesso che per caso dovesse leggerci, sappia pure che la Pagina ed 
i tanti Siti gemelli al nostro sono il posto migliore per svelare ulteriori 
dettagli della sua meravigliosa esperienza, senza tema di esser preso per pazzo 
o visionario.
L'INTERVISTA E' STATA PUBBLICATA DAL NUMERO 46 DEL 15/11/07 DEL SETTIMANALE 
GENTE.
GRAZIE AD ELENA CHE CE L'HA SEGNALATA
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90 MINUTI IN PARADISO (07-03-08)
I fatti risalgono al 1989, quando Don Piper, alla fine di una conferenza tenuta 
in Texas, stava per tornare in auto a Houston.
Quel giorno prese una strada diversa dal solito, ansioso di tornare alla sua 
chiesa, per la funzione del mercoledì sera. Non sapeva che la sua vita avrebbe 
preso una piega drammatica quel giorno, dato che si scontrò con un TIR a 18 
ruote, che gli camminò letteralmente sul tetto della macchina.
Don venne dichiarato morto sul luogo dell'incidente, avvenuto alle 11:45 della 
mattina. Egli era stato schiacciato totalmente e l'unico osso del corpo che non 
aveva subito fratture era il suo braccio destro, rimasto intatto dopo il 
terribile incidente.
Le 18 ruote gli erano passate sulla testa ed il piantone del volante gli aveva 
sfondato il torace. I poliziotti avevano nascosto l'orribile scena con un telo 
in attesa del Coroner (pubblico ufficiale incaricato dell'inchiesta nei casi di 
morte violenta -NdR): a quell'epoca non esistevano ancora i telefoni cellulari, 
ed il Coroner non poteva essere raggiunto tempestivamente
come avviene oggi. Nel frattempo, il traffico era stato deviato per chilometri 
in entrambe le direzioni che si diramavano dal ponte dove si era verificato 
l'incidente.
Un predicatore di nome Dick, che era stato presente alla stessa conferenza dove 
aveva parlato Don, decise di recarsi a piedi sul ponte per chiedere se poteva 
pregare per qualcuno.
Gli agenti lo bloccarono, ma Dick chiese se poteva pregare per la persona 
rimasta schiacciata nell'auto rossa. Gli agenti gli dissero che era morto già da 
molto tempo.
Era quasi l'una del pomeriggio. Dick insistette sulla necessità di pregare per 
quell'uomo e i poliziotti gli risposero che la scena non era delle più 
piacevoli, ma Dick, che era stato ufficiale medico in Vietnam, insistette per 
recarsi sul luogo della carneficina.
Non del tutto sicuro di ciò che Dio voleva da lui, Dick si avvicinò alla 
macchina e s'infilò sotto il telo scuro. Controllato il polso, ebbe la conferma 
che l'uomo era effettivamente morto, anche se sarebbe stata sufficiente solo 
un'occhiata per capirlo. Ancora sentì il bisogno di pregare e così fece.
Egli si mise a pregare Dio affinché quell'uomo potesse guarire dalle lesioni 
interne che non poteva vedere, in particolare quelle più gravi, le cerebrali e 
le toraciche
Infine, esaurite le parole di preghiera, cominciò a cantare. Fu verso la seconda 
strofa dell'inno
"Che grande amico é Gesù", che gli accadde la cosa più pazzesca di tutta la sua 
vita:
il morto iniziò a cantare con lui!
Nonostante il fatto che l'auto fosse tutta schiacciata e ridotta ad un ammasso 
di lamiere contorte, potete scommettere che Dick ne é fuggito fuori con la 
velocità d'un fulmine!
A quel punto, Dick ha avuto un bel da fare per convincere il personale medico a 
venire a riesaminare un cadavere che cantava, tanto che dovette minacciare di 
buttarsi a terra davanti all'ambulanza, che stava per ripartire, e così gli 
stessi medici che avevano esaminato Don in precedenza, si decisero a controllare 
nuovamente il cadavere, giusto per togliersi dai piedi quel folle predicatore.
Inutile dire della loro meraviglia di fronte a quello che constatarono.....
Alle 1:15, ben 90 minuti dopo lo scontro, Don venne dichiarato "nuovamente 
vivo."
Trasportato in tre diversi ospedali, solo l'ultimo di essi ne accettò il 
ricovero.
Nonostante il fatto che Don si fosse praticamente rotte tutte le ossa, i medici 
erano pieni di stupore per il fatto che non sembrava avere alcun danno cerebrale 
o altre lesioni interne: secondo loro era impossibile avere subito quei danni 
alla testa ed al torace senza nessun segno di lesioni d'organo. C'é da supporre 
invece, che la cosa non fu affatto sorprendente per Dick, che aveva pregato 
proprio per questo. E' un fatto che la scienza non può nemmeno tentare di 
spiegare: medici professionisti erano più che sicuri che Don fosse morto, ma a 
guardar bene, ciò non é accaduto.
Ma la parte davvero sorprendente viene dalla descrizione che Don fa dell'Aldilà.
Nel libro che ha successivamente scritto (90 Minuti in Paradiso, tre milioni di 
copie vendute -NdR) egli parla dei suoi Cari che lo hanno salutato al Cancello 
del Paradiso, del suono delle ali degli Angeli e di aver udito una bellissima 
musica; descrive le perle che coprono quella porta e le strade d'oro che 
conducono ad essa. Gli é stato concesso solo uno sguardo prima che che 
ritornasse sulla terra, ma ha visto tante cose, come una collina circonfusa da 
una luce incredibile.
Don ha detto che sapeva perfettamente che quello era il luogo dove risiede Dio .
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Considerazioni del Webmaster.
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Non credo che scientificamente parlando, Don Piper potrebbe essere sopravvissuto 
per novanta minuti dentro un'auto su cui era passato un TIR con tutte le sue 
ruote. Nel trauma da schiacciamento, anche se si sopravvive sul momento, si 
muore successivamente a causa dell'enorme accumulo di sostanze tossiche prodotte 
dal disfacimento delle proprie cellule, che causa una grave insufficienza 
epatica e renale, per non parlare del collasso causato dalle emorragie interne. 
Solo un miracolo può spiegare la sopravvivenza di Don, il cui decesso non solo é 
stato accertato da personale altamente specializzato, ma anche da Dick che, 
avendo lavorato come Medico Militare, era certamente ben allenato a riconoscere 
la gravità delle lesioni esterne e quindi a dedurre cosa fosse successo agli 
organi vitali. Semmai ci azzardiamo a dire qualcosa circa l'apparente 
"ingiustizia" che qualcuno di voi potrebbe rilevare da questa storia: perché 
tanti giovani non si salvano come Don?
Cosa aveva di speciale un pastore che non appartiene nemmeno alla Chiesa 
Ufficiale (sic!) per esser degno di tanto miracolo? Ormai dovreste saperlo che 
non esistono ingiustizie nelle opere di Dio, perché tutti abbiamo una missione 
da compiere sulla terra, una missione che abbiamo volontariamente scelto di 
portare a buon fine e Don é stato evidentemente scelto per testimoniare a tutti 
quelli che lo ascoltano nelle sue conferenze -o che hanno letto il suo libro- 
sulla realtà della vita dopo la morte.
Ovviamente nella sua NDE egli ha visto il Paradiso per come crede che sia fatto 
e chi ha le sue stesse idee gli crederà. Nessuna meraviglia: Dio ci lascia 
liberi di "inventarci" il Paradiso o l'Inferno che più ci piace in base alle 
nostre conoscenze, alla nostra intelligenza ed al livello di evoluzione 
spirituale personale, perciò quello che ci interessa sapere é che la vita 
continua dopo la morte, indipendentemente da come si viva e che tante persone 
come Don Piper, tornano per ricordarcelo quasi quotidianamente.
WEBMASTER
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LA NDE DI REINEE PASAROW (05-08-08)
Reinee aveva solo 16 anni quando ebbe una NDE. Perse i sensi a causa di una 
reazione allergica ad un cibo. Quando perse coscienza, la madre tentò di 
portarla immediatamente all'ospedale, ma poiché la ragazza non riusciva a 
respirare, decise di stenderla sul marciapiede ed attendere l'arrivo del 911. 
Una piccola folla si raccolse allora intorno al suo corpo esanime.
 Ecco come Reinee descrive la sua esperienza. 
(Dal Sito di Kevin Williams).
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"Ripresi coscienza solo quando udii le sirene dei soccorritori che stavano 
arrivando. Udii la mia migliore amica delle elementari che mi stava chiamando. 
Urlava: 'Reinee, non morire, non morire!' 
La potevo sentire, ma mi sembrava che parlasse in una lingua straniera. 
Finalmente riuscii a dare un senso a ciò che diceva, e compresi che ero in 
pericolo di vita e sentii il dovere di lottare per essa. Dovevo farlo per mia 
madre e per la mia amica, perché dalla voce capii che era terrorizzata e quel 
suono mi arrivò fino al cuore.
Tentai di lottare, ma la battaglia fu presto superiore alle mie forze. A questo 
punto mi arresi, lasciando la mia anima nelle mani del Potere che concede a 
tutti noi di esistere e ci porta tutti alla vita. Sapevo che questo Potere era 
la sorgente stessa della vita e la via attraverso cui ogni cosa esiste. 
Mi arresi a questa forza e mi sentii avvolta dalla tranquillità.
Poi, in un solo attimo, diventai una sfera di luce, o di energia, nel bel mezzo 
della folla che circondava il mio corpo. Divenni cosciente in modo intenso, di 
una coscienza diversa da qualsiasi altra forma di coscienza che avessi avuto 
prima; non ero consapevole solo di me stessa, ma di ognuno di quelli che stavano 
intorno a me. Ero cosciente di mia madre, dei miei vicini, dei miei amici e dei 
pompieri, di ciò che stavano pensando e di ciò che stavano sentendo, delle loro 
speranze e delle loro preghiere. 
Tutto questo fu come una sorta di bombardamento di informazioni e di emozioni 
tale che ne fui ben presto sopraffatta, confusa, e piuttosto disorientata.
Seguii quelle persone che erano intente ad osservare qualcosa sul marciapiede, e 
vidi un corpo. 
Guardai la forma dell'osso del polso e lo riconobbi. Ricordo di averlo osservato 
e di aver pensato: ...somiglia proprio all'osso del mio polso!. Ed allora capii 
che quella cosa sul marciapiede, quella cosa che improvvisamente era diventata 
per me solo un pezzo di carne, era ciò che avevo identificato come me stessa 
fino a quel momento, ma con cui ora non avevo altra connessione tranne quella di 
esserci stata insieme per un lungo tempo. In quel momento, però, quel corpo non 
aveva più niente a che fare con me, dato che improvvisamente io ero diventata 
una persona più cosciente di quanto non lo fossi mai stata. Ero libera dai 
limiti d'essere intrappolata in un'entità fisica.
Guardai il mio corpo e fui disgustata dalla commiserazione e dalla confusione 
che lo circondavano, oltre che dalla semplice idea di aver considerato qualcosa 
di fisico come una realtà umana. 
Poi, di nuovo, in un attimo, fui spinta verso l'alto, al di sopra di alcuni cavi 
della luce e da quel punto potevo vedere tutto ciò che c'era al di sotto, ma non 
mi sentivo per niente coinvolta dai loro pensieri, anche se potevo sentire tutto 
ciò che essi provavano.
Osservai mia madre ed un ragazzo uscir di casa e salire su una collina che non 
avrei potuto vedere fisicamente. Mi sentivo molto triste per mia madre e per la 
mia amica, che continuava ad invocarmi ed anche per il bambino che era uscito 
dalla casa. Ero triste perché lui pensava che io fossi morta, e così io mi 
preoccupavo per loro. Passai il tempo osservandoli e chiamandoli, li chiamavo e 
dicevo loro che così doveva essere, che tutto stava andando per il meglio, che 
io ero libera, che questo era meraviglioso, che io li amavo e che loro mi 
amavano, e che questo legame, a differenza dei legami fisici, non sarebbe mai 
stato troncato. Cercai di comunicare tutto questo provandoci ripetutamente, e mi 
accorsi che non avevo più una bocca, non avevo più nessun corpo e loro non 
potevano udire quel che stavo dicendo.....  E con questo me ne andai; come se 
fossi stata una specie di palla, mi voltai e rotolai via.
La mia attenzione si rivolse altrove lasciandoli con amore, perché sapevo di non 
poter fare più nulla.
 Mi allontanai e cominciai ad andare verso l'alto, divenendo consapevole del 
posto in cui vivevamo, (era come se fossi divenuta una macchina fotografica 
all'interno di un'astronave), della mia stradina e della mia piccola città, 
Continuavo a salire e salire, fino a riuscire ad osservare l'intera Terra. Era 
meraviglioso!
La Terra era viva e stava cantando (*Nota). Stava cantando una canzone unica, ed 
in questo canto ognuno aveva la sua voce. Ogni essere umano aggiungeva una nota 
molto importante a questo prezioso canto della Terra. Era un canto d'amore ed 
ogni creatura vivente vi aggiungeva la sua nota. 
Ciascuna di queste entità viventi era connessa alle altre e vedevo in modo 
diverso da come vediamo normalmente, dato che mi era possibile farlo sia da un 
punto di vista macroscopico (dall'osservatorio-astronave) sia sotto l'aspetto 
microscopico. Da questo punto di vista potevo osservare che un'ameba nell'oceano 
era connessa al canto di tutta l'umanità e che questo mondo stava rispondendo al 
canto dei nostri cuori in un modo miracoloso, unificato e molto bello e così 
anch'io cominciai a cantare. 
Ero sopraffatta dalla gioia. Naturalmente non cantavo con la bocca, perchè non 
avevo più una bocca e nemmeno un corpo. 
Io esistevo e basta. Diventai una parte di quel canto, e piena di gioia per aver 
potuto dare il mio contributo a questa sacra bellezza della nostra Terra e di 
tutta la sua gente capii che tutti noi abbiamo una capacità unica di influenzare 
il mondo anche se non facciamo nulla attivamente.  Noi influenziamo il pianeta 
attraverso il nostro modo di essere, in modo molto positivo se siamo pieni di 
amore e di rispetto per gli altri, ed in modo negativo se i nostri cuori sono 
negativi. A questo punto mi accorsi che una luce mi stava chiamando da qualche 
altra parte ed entrai in quello che tutti conoscono come "il tunnel". Anch'io lo 
chiamerò così, sebbene non lo percepissi affatto come tale, dato che era un 
luogo di transizione nel quale vidi altri esseri che sembravano piuttosto 
disorientati, confusi e sperduti. Alcuni di questi Spiriti erano di passaggio, 
sulla via di casa ed anch'io volevo solo tornare a casa. 
Mi mossi attraverso questo posto, ma non mi stavo muovendo come ci muoviamo di 
solito col corpo fisico, perchè quando siamo in esso abbiamo un intento, uno 
scopo, e ci muoviamo passo dopo passo in direzione del nostro scopo, mentre ciò 
che mi faceva muovere attraverso questo spazio era l'amore. 
Era l'amore di Dio, l'amore di tutte le cose sacre e di tutte le cose belle.... 
di tutte le cose e basta! Quando giunsi alla fine del tunnel, mi chiesi se sarei 
rimasta sola. In quel preciso momento mi trovai insieme a mio zio. Era come se 
fossimo stati due luci fuse insieme: una rossa ed una blu che insieme davano una 
luce purpurea. Seppi di cose sul suo conto che non avevo mai conosciuto 
quand'ero in vita, poichè sulla terra non avevo mai passato molto tempo con lui 
e non lo conoscevo bene: lui viveva a sud ed io in California. Comunque il 
nostro fu un incontro pieno di gioia, anche se lo sentii preoccupato del fatto 
che io fossi là. Mi comunicò istantaneamente, infatti, che la mamma non avrebbe 
potuto sopportare la perdita di una figlia. Appariva confuso, eppure sapeva che 
ogni cosa andava per il verso giusto. Da quel momento in poi fui sempre più 
attratta dalla luce, e quest'attrazione era come un magnete che mi attirava in 
maniera irresistibile.  Amavo quella luce, l'amavo perché mi stava 
riportando a casa.
Lasciato mio zio, andai di nuovo verso quel che potrei definire un mare di luce. 
Era come se ciascun atomo dell'universo fosse stato esaltato nel colore, nella 
luce, nel suono ma, più di ogni altra cosa, da un amore del tutto 
incondizionato. Era un benvenuto tutto per me. Mi tuffai in quest'oceano e, 
momento dopo momento, sentivo aumentare l'estasi, la gioia ed un amore 
semplicemente ed assolutamente indicibile. Mentre avanzavo in questo mare, 
divenni consapevole del fatto che stavo andando verso il centro di quel mare di 
luce che io percepivo.... come dire? Come un moscerino che vola nel sole.
 Questa era la prospettiva con cui percepivo quel mare di luce. Poi, in un solo 
istante, in un batter di ciglia, entrai nella Luce e divenni una sola cosa con 
Essa. Non ero più un individuo, e nemmeno una persona, ma semplicemente una 
parte di quella Luce. Divenni come la fenice: ne fui distrutta.  Fu il momento 
più glorioso di felicità e di intensa bellezza che potessi mai immaginare. Mi 
sembrò di essere all'apice di ogni esistenza. Era il punto in cui non si è più 
"uno"  ma semplicemente una parte della Luce.
Dopo essere rimasta in questo stato per quello che sembrava un tempo al di là 
del tempo, fui di nuovo rimessa insieme, come le sabbie della riva del mare, 
tornai ad essere un individuo e fui chiamata a rendere conto delle mie azioni."
A questo punto Reinee descrive un certo numero di cose che le furono mostrate, 
come un gruppo di individui sulla Terra
 - "I Giusti", che operavano per l'unità del genere umano invece di concentrarsi 
sulle divisioni, come fanno tante nazioni e religioni e di aver visto gruppi di 
individui che conosceva altrettanto bene quanto i propri genitori, che vivevano 
ed agivano in altri mondi non fisici. Descrive poi un incontro con un "Essere di 
Luce" che le mostrò diversi eventi della sua vita passata e li esaminò insieme a 
lei. Reinee insiste sul fatto che i piccoli atti di gentilezza sono molto più 
importanti delle attività a cui diamo così tanto valore nella vita d'oggi, ed 
afferma che la cosa più positiva da lei compiuta fu il prestare una speciale 
attenzione ad un ragazzo non molto attraente durante un campeggio estivo, 
facendogli capire che anch'egli poteva essere amato. Alla luce della sua 
aumentata consapevolezza, durante la revisione, comprese che questo atto di 
gentilezza era stato più importante che diventare presidente degli Stati Uniti o 
regina d'Inghilterra. Dopo la revisione della vita, l'Essere di Luce le disse 
che non era ancora il suo tempo di entrare in quel mondo. 
Ed ecco come descrive il ritorno nel corpo fisico:
"Fui catapultata indietro verso il basso in quello che percepivo come un tunnel. 
Questa volta si trattava di un tunnel simile ad un arcobaleno di luce, di suoni, 
di frequenze, di vibrazioni e d'amore. 
Con un impatto terribilmente duro tornai sulla scena che avevo lasciato prima: i 
camion dei pompieri a cui si era aggiunta un'ambulanza. Alcuni uomini stavano 
sollevando il mio corpo per collocarlo nell'ambulanza. Io ero in uno stato di 
totale disperazione: 
mi sentivo come Eva cacciata dal Paradiso Terrestre.
Mentre scendevo giù, il mio cuore era ancora legato alla mia casa Lassù e 
pregava di non dover andar via. Al brusco impatto con questo regno 
dell'esistenza restai confusa dal tempo e dallo spazio. Era come se non fossi 
mai esistita fisicamente, e mi sentii del tutto disorientata. Ero preoccupata 
per mia madre, che sarebbe restata sola e che stava per perdere una figlia di 16 
anni. Sapeva che questo stava accadendo, perché un infermiere si era rivolto 
all'autista dicendogli 'DOA (Dead On Arrival), che ovviamente significa 'già 
morta all'arrivo. Il conducente aveva allora spento la sirena e ridotto la 
velocità, mentre prima stava andando a tutto gas.
Stavamo per uscire dalle montagne, ed io ero preoccupata per il dolore di mia 
madre. Io volevo semplicemente confortarla, avvolgendo la mia anima intorno a 
lei. Per lenire il suo dolore per la perdita di sua figlia, della sua bambina, 
mi misi semplicemente a pregare per lei. Seguii l'ambulanza fino all'ospedale ed 
osservai il mio corpo mentre veniva scaricato. La mamma seguiva la barella che 
veniva portata al pronto soccorso. Osservai un primo dottore che cominciò a 
darsi da fare sul mio corpo. Non ero molto interessata per questo dottore, 
perchè quello stesso giorno era stato molto impegnato per alcuni incidenti di 
moto. Per lui era stata una giornata molto pesante, e non aveva molto interesse 
nei confronti di qualcuno che era arrivato all'ospedale già morto. Non era 
interessato e non nutriva alcun affetto nei miei confronti. Per questo io non 
avevo alcun interesse nell'osservare quel che faceva, dato che il mio interesse 
ormai si basava solo sull'affetto e sull'amore.
Quindi io lascia il pronto soccorso e mi trovai al di sopra di mia madre e di 
alcuni amici che l'avevano accompagnata in un'altra stanza. Di nuovo tentai di 
comunicare, provai a far comprendere loro che quella era un'occasione di vera 
gioia. Sono già morta all'arrivo, e dunque i medici non riusciranno a 
rianimarmi, tutto andrà per il meglio e così potrò restare morta. 
La morte per me è diventata la vita. La morte non è qualcosa di cui essere 
spaventati, ma qualcosa di cui non si vede l'ora che accada.
E così il primo dottore mi dichiarò morta e stava per mandare il mio corpo 
all'obitorio. A quel punto il mio medico personale, un medico di campagna dai 
modi piuttosto rudi, irruppe nel pronto soccorso vestito elegantemente e con la 
sua immancabile borsa nera. Guardò l'infermiera che stava chiamando l'obitorio 
al telefono, poi il collega che si stava lavando le mani, ed infine il mio corpo 
(già coperto con un telo) e disse: 'Cosa diavolo sta succedendo qui? Dov'è la 
paziente?' La loro risposta fu laconica: 'Era già morta quand'è arrivata.' E lui 
'Morta un corno! ' continuando a gridando verso l' infermiera che stava seduta 
tranquillamente in un angolo: 'Voglio iniezioni di adrenalina. Portatemele 
immediatamente e venite qui a darmi una manò. E così cominciò a lavorare sul mio 
corpo dando colpi sul torace. Io ero davvero spaventata dalla piega che avevano 
preso gli eventi ma soprattutto disgustata perchè trattavano il mio corpo così 
brutalmente. Così diventai in un certo senso protettiva nei suoi confronti, 
anche se non volevo aver più niente a che fare con esso. Almeno avrebbero potuto 
trattarlo in modo più gentile! Invece continuavano a battermi sul torace ed a 
scuoterlo, mentre io osservavo tutto dall' alto, in un angolo del Pronto 
Soccorso, accompagnata da altri spiriti che mi aiutavano."
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Reinee continua a descrivere come alla fine ritornò nel suo corpo come risultato 
dell'ultimo sforzo del suo Medico Curante per rianimarla. successivamente 
dovette affrontare uno stato di depressione a causa delle difficoltà nel doversi 
adattare di nuovo al mondo fisico, dopo quell'esperienza.  Il personale 
medico al quale si rivolse non sapeva come trattare la sua esperienza. Alla fine 
lei disse che la sua NDE era di carattere religioso ed i medici non erano in 
grado di darle consigli. 
Durante la sua NDE, le furono anche mostrati catastrofici mutamenti della Terra 
come risultato dei conflitti umani. 
Questo indica come la Terra e tutti gli esseri viventi siano in realtà un solo 
gigantesco organismo, (Teoria GAIA), così come molti ambientalisti oggi 
sostengono.
Traduz.: Webmaster
(Nota): Recenti registrazioni effettuate da diverse sonde spaziali hanno 
confermato che i pianeti 
del Sistema Solare -Terra compresa- emettono frequenze simili ad un canto.
COMMENTO DEL WM
Abbiamo spesso ipotizzato che gli ORBS siano Spiriti che non assumono forma 
fisica, da quanto 
ci dice Reinee, potrebbe esser proprio così:
FRASE TRATTA DAL TESTO
"Allora,in un batter di ciglia, sono diventata una sfera di luce o d' 
energia..."
"Noi non siamo il nostro corpo", ecco un'altra conferma:
*...ho visto un corpo e solo guardando il polso l'ho riconosciuto. "Quello 
sembra proprio il mio polso" pensai, e solo allora ho capito che la cosa sul 
marciapiede, quella cosa che improvvisamente era per me diventato solo un pezzo 
di carne, era me stessa...."
Quando siamo dall'Altra Parte perdiamo il nostro egoismo e ci preoccupiamo dei 
nostri Cari rimasti sulla Terra, perché non sanno quanto si é felici Colà.....
*Ero molto triste per mia madre. ....Così la mia preoccupazione era per loro.
ed a riprova che i nostri sentimenti restano immutati:
*e che quel nostro legame non sarebbe mai andato distrutto.
Lassù sanno perfettamente cosa proviamo per la perdita di una persona cara, 
perché suo zio:
"... mi fece sapere che mia madre non avrebbe potuto accettare la perdita di un 
figlio.
Sembra che gli Ecologisti abbiano molti seguaci Lassù, perché i messaggi 
relativi al fatto che la Terra sia un "Organismo Vivente" (teoria di Gaia) sono 
molto frequenti da parte di coloro che hanno avuto esperienze di pre-morte.
*La terra era viva e la terra cantava....da un punto di vista macroscopico 
(dalla nave spaziale) che da uno microscopico,
*Ho potuto capire che tutti noi abbiamo un'influenza unica sul mondo anche se 
non facciamo assolutamente nulla di fattivo, perché influenziamo questo pianeta 
col nostro modo di essere. Influenziamo questo pianeta, vuoi positivamente, se 
siamo pieni d' amore e rispetto per altri, vuoi negativamente, se i nostri cuori 
sono negativi. 
Il "Giudizio" é una forma di rivisitazione critica di quel che abbiamo fatto nel 
corso del tempo a noi concesso e non v'é nulla da temere. Dio non ci "scaglia" 
all'inferno, come asseriscono tante religioni!
*un "Essere di Luce" che le ha mostrato vari episodi della sua vita passata e ne 
ha fatto una rivisitazione con lei ed ha sottolineato come piccoli atti di 
gentilezza siano molto più importanti delle attività cui di solito diamo così 
tanto valore nella vita normale.
Può bastar poco per redimere un'intera vita apparentemente vuota!
* questo atto era stato più importante che diventare presidente dei Stati Uniti 
o regina di Inghilterra.
 
LA NDE DI KAREN (23-10-08)
Quando Karen Schaeffer era solo un'adolescente, ebbe diverse esperienze Psi che 
si verificavano nei sogni. 
Una volta cresciuta, quando la sua vita era diventata più frenetica, queste 
esperienze andarono diminuendo, fin quasi a scomparire ma, durante la gravidanza 
del suo primo figlio, ebbe la premonizione d'un terribile incidente d'auto. La 
sua visione onirica purtroppo un giorno si avverò e la portò ad avere una
 NDE che presenta un particolare abbastanza raro, poichè le venne mostrato il 
suo futuro, anche se le fu detto che avrebbe potuto cambiarne il finale, se solo 
lei lo avesse davvero voluto. E così fu. Ecco il suo racconto che ci dimostra 
che il futuro non è immodificabile e soprattutto che si può anche tornare 
indietro dalla Morte, in pratica risorgere come Gesù, a patto di esser capaci di 
mostrare a Dio tutto l'Amore che abbiamo per i nostri Cari che dovremmo lasciare 
sulla terra. 
------------------------- 
'Poco dopo la nascita del bambino, ho avuto il più orribile sogno che si possa 
fare; in esso mi vedevo coinvolta in un terribile incidente d'auto che mi 
sarebbe costato la vita. Per mesi ho avuto paura ed ero estremamente cauta, alla 
ricerca di quel mostruoso veicolo che mi avrebbe ucciso. Con il passare del 
tempo (mio figlio aveva già 7 mesi di vita), riuscii a convincermi che era stato 
solo un brutto sogno e che nulla di ciò che avevo visto mi sarebbe accaduto .
Nel frattempo avevo ottenuto un nuovo lavoro d'insegnante, avevo un bambino, una 
casa ed un marito di cui prendermi cura ed in queste mansioni profondevo tutte 
le mie energie... Poi è successo davvero!. 
Quel giorno avevo lasciato in anticipo il lavoro per portare mio figlio dalla 
nonna: avevo fretta di tornare a scuola per vedere una partita di baseball, per 
poi trascorrere il pomeriggio col bambino. Non appena uscii dall'autostrada con 
la solita prudenza, svoltai a sinistra al semaforo che era verde già da un pò. 
Questo è il mio giorno fortunato, pensai. Poi, in un attimo, ero andata. 
Immediatamente mi ritrovai nel luogo più bello e sereno dove fossi mai stata. 
Mio nonno, un'altra persona che avevo conosciuto in una vita precedente, ed una 
Guida erano là, pronti ad aiutarmi nel "Passaggio". Mi dissero subito che avevo 
avuto un incidente e me ne mostrarono la scena. Era giunto il mio tempo di 
tornare a casa, aggiunsero.
L'Amore e la felicità di quel luogo erano così invitanti..... sentivo di 
diventare sempre più leggera.
Ma poi, in un misto di paura e di panico cominciai a piangere. 
No, non potevo essere morta! Che cosa sarebbe accaduto a mio figlio? Aveva solo 
sette mesi! Non mi avrebbe ricordato e suo padre non sapeva nemmeno come 
prendersi cura di lui. Io non volevo che lo crescessero i nonni. No, no, no ... 
questo non era il momento di andare via, loro avevano torto! 
In un abbraccio d'amore, che mi calmò, essi invece mi mostrarono che mio figlio 
e tutta la mia famiglia sarebbe stata bene dopo la mia morte. Mia madre poteva 
contare su mia nonna.  Ci sarebbe voluto un pò di tempo, ma tutto si 
sarebbe sistemato.
Anche mio marito, ferito, triste e solitario sarebbe guarito ed infine avrebbe 
trovato un nuovo amore. 
La morte è parte delle lezioni che dobbiamo imparare sulla Terra, e la mia morte 
sarebbe stata una lezione importante per coloro che erano coinvolti con la mia 
vita. Mi venne persino mostrato il mio funerale e mi spiegarono come potevo 
stare vicino a quelli che avevo amato e che avrei potuto comunicare con coloro i 
cui spiriti si fossero mostrati aperti al contatto. 
Potevo accettare tutto questo, tutti sarebbero stati bene..... 
Per tutto quel tempo provai una sensazione di leggerezza. Ma aspetta ... mio 
figlio. Non potevo abbandonare mio figlio! I neonati hanno bisogno delle 
mamme...dovevo essere io la sua mamma. 
Non potevo lasciarmi andare, anche se le mie Guide mi avevano manifestato tanta 
pazienza, tanto amore. 
Esse mi spiegarono che i miei sentimenti erano ancora fortemente connessi al mio 
lato umano, una volta che la mia pietà fosse scomparsa, mi sarei sentita leggera 
come l'aria, avrei provato la felicità assoluta e l'amore estremo, ma le parole 
non fanno giustizia dei sentimenti. Anche se fecero l'impossibile per tirar via 
da me il dolore, i miei sentimenti erano così grandi che mi trascinavano sempre 
più fortemente verso la terra, perchè la connessione con mio figlio era troppo 
forte. 
Vagabondammo per questo bellissimo luogo per un tempo che sembrava un'eternità, 
discutemmo della mia vita, di religione, dei segreti dell'anima che da esseri 
umani dobbiamo dimenticare, perché noi non saremo mai in grado di prosperare 
sulla Terra.... ma mi sentivo ancora inquieta.
Alcune cose dell'Oltretomba erano così come le avevo sempre immaginate, per 
altre mi ero totalmente sbagliata e ricordo di aver pensato dove fossero andati 
gli altri miei Cari, quando avrei potuto vedere i miei nonni, che se n'erano 
andati prima di me
Con il tempo -mi fu risposto- perchè erano in altri livelli. Quando avrei 
completato il passaggio e fossi stata pronta, avrei potuto scegliere di andare 
anch'io in quei luoghi. 
Di tanto in tanto il pensiero di mio figlio mi faceva sentire nuovamente " 
pesante".
Non riuscivo a sopportare il pensiero di lui che sarebbe cresciuto senza una 
madre. Mi fu detto che altri gli avrebbero fatto da madre al posto mio. Prima i 
nonni, e poi mi venne mostrata la vita di Jake. Egli sarebbe diventato un bel 
ragazzo, felice sì, ma con un tocco di tristezza che sembrava perforare la sua 
anima. Questa era la sua lezione di vita da superare. Egli già sapeva, entrando 
in quella vita, quali erano i principali insegnamenti che doveva imparare. Era 
stato concepito per questo.
Ho visto una nuova mamma per Jake, sarebbe giunta quando avrebbe avuto circa 7 o 
8 anni.
 Una bella donna, di buon cuore che di certo si sarebbe presa cura di lui, che 
lo avrebbe trattato bene, ma che voleva anche un figlio tutto suo da mio marito. 
E così vidi che ci sarebbe stata una diseguaglianza con l'amore che avrebbe 
dimostrato per il mio bambino, il suo figliastro. 
Questo non era quel che avevo sognato per Jake, non poteva andare così.
Ero felice per mio marito, ma non per mio figlio...era una storia diversa. 
Appresi altre lezioni di saggezza, grazie al costante e paziente lavoro delle 
mie Guide, ma dovevo andarmene assolutamente. 
A volte diventavo isterica, mentre in altri momenti ero tranquillo e serena. 
Vidi pure una bambina che avrebbe dovuto nascere al posto di Jake, ma prima del 
concepimento i piani erano stati cambiati e vi era sta la necessità da parte 
dello spirito di Jake di prendere il suo posto. C'era stato un forte 
sconvolgimento che lui aveva rimesso a posto con successo. 
Ad un certo punto mio sentii più incline ad accettare la mia morte, ma subito ci 
fu un ritorno di tristezza, di dolore, di nostalgia per mio figlio, per la mia 
vita. Non avrei potuto lasciare andare la mia esistenza terrena. Le Guide ci 
provarono ancora, senza mai scoraggiarsi, non volevano rinunciare.
 E' incredibile quanta pazienza e amore profondessero su di me.
 Infine, la mia isteria venne calmata da uno Spirito Superiore che sembrava 
avvolgermi nel suo Amore e le mie Guide vennero incaricate di permettermi di 
ritornare.
Nonostante le loro pressanti richieste di avere più tempo per convincermi, fu 
detto loro che in quelle condizioni il mio spirito non avrebbe avuto riposo. Era 
meglio lasciarmi tornare, per darmi pace, per apprendere ulteriori lezioni. La 
mia supplica mi era valso il ritorno, per il momento. Capii prima della mia 
discesa che alcune lezioni dei miei amici e della mia famiglia erano state 
rinviate, ma avrebbero dovuto imparare cosa aveva insegnato loro la mia 
temporanea morte. 
Tutto nel frattempo era stato predisposto per quando, dove e come il mio spirito 
sarebbe tornato e quali nuove lezioni mi avrebbero arricchito spiritualmente. 
Alcune di esse le avrei apprese al mio arrivo dall'altra parte, altre dovevano 
essere dimenticate, perchè non era un bene per la mia anima sapere quando sarei 
nuovamente morta dato che, come ogni essere umano, mi sarei concentrata solo sul 
tempo che mi rimaneva da vivere. 
Le ultime cose che ricordo è che fui portata indietro al luogo ed al momento 
dell'incidente, e appena prima della mia discesa, mi fu detto che, cresciuti i 
miei figli, avrei dovuto tornare 'a casà per sempre.
Accettai subito, ma che voleva dire 'cresciuti' ? Significava forse solo di 
pochi anni? Adolescenti? 
Io volevo vivere abbastanza per vederli sposati ed avere i propri figli..... 
Avevo avuto una vita da passare nuovamente con mio figlio ed avrei dovuto 
spenderla bene perché non avevo idea di quanta me ne fosse stata concessa. 
Mi venne detto dai medici che avevo avuto fortuna a sopravvivere. Una grosso 
camion era passato col semaforo rosso ed aveva schiacciato dal lato del 
conducente la mia piccola macchina. Nonostante indossassi la cintura di 
sicurezza, non sarei sopravvissuta se non fosse stato per l'airbag che si era 
aperto, cosa che non si suppone succeda in caso di urti laterali. 
Il primo anno dopo l'incidente ho tentato di vivere nel modo migliore possibile, 
il più felicemente che potessi, sebbene fosse segnato dalla sofferenza causata 
dal forte dolore di una frattura della spalla e di diverse costole. Mi avevano 
assicurato che il dolore doveva scomparire in sei mesi o un anno, ma tre anni 
più tardi, non era ancora andato via.  Il secondo anno fu il peggiore e così 
pensai al suicidio.
Tutto quello che volevo era tornare in quel luogo, perchè quella vita era così 
incredibile, così piena d'amore e di gioia. Mio figlio, e poi mia figlia, sono 
state le uniche cose che mi ha fatto andare avanti. Sono rimasta qui per loro. 
Oggi, solo tre anni più tardi, ho accettato il mio ritorno sulla Terra, sebbene 
desideri ardentemente tornare a casa mia, nell' Oltretomba, mentre qui fatico a 
trovare la pace e la felicità, fino a quando non giungerà il mio momento. Questa 
volta senza ripensamenti, spero.'
TRAD. WEBMASTER DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS
LA NDE DI BRIAN  (30-11-08)
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<<Il 22 luglio di quell'anno mi stavo recando per affari nella città di 
Washington. Tutto procedeva come al solito, finché non atterrai a Denver per 
prendere un altro aereo, ma mentre prendevo i miei bagagli dal ripostiglio in 
alto, si sentì un annuncio in cui si chiedeva a Lloyd Glenn di contattare 
immediatamente il rappresentante del Servizio Clienti. Io non vi feci attenzione 
finché non raggiunsi l'uscita dall'aereo e non udii un signore che chiedeva a 
tutti i passeggeri maschi se erano il signor Glenn. In quel momento mi resi 
conto che qualcosa non stava andando bene ed il mio cuore ebbe un balzo. Sceso 
dall'aereo, un giovanotto con l'espressione seria mi venne incontro e disse: 
"Signor Glenn, c'è stata un'emergenza a casa sua: non so dirle di cosa si tratti 
o chi vi sia coinvolto, ma la posso accompagnare ad un telefono dal quale potrà 
chiamare l'ospedale": avevo il cuore in tumulto, ma prevalse in me la volontà di 
restare calmo . Automaticamente seguii quello sconosciuto fino ad un telefono 
dal quale chiamai il numero dell'ospedale. La mia chiamata fu passata al reparto 
traumatologico dal quale venni a sapere che Brian, il mio figlioletto di tre 
anni, era rimasto intrappolato per diversi minuti sotto la saracinesca 
automatica del garage di casa, e che quando mia moglie l'aveva trovato non dava 
segni di vita. Un vicino di casa, che era anche medico, gli aveva praticato la 
rianimazione cardiopolmonare ed i Paramedici avevano continuato il trattamento 
mentre Brian veniva trasferito in ospedale.
Nel momento in cui parlavo al telefono Brian era già stato rianimato ed i medici 
pensavano che sarebbe sopravvissuto, ma non non erano ancora in grado di 
valutare l'entità dei danni causati al suo cervello ed al cuore. Mi spiegarono 
che la porta si era chiusa su di lui, facendo pressione sul suo piccolo sterno 
proprio sopra il cuore che era stato gravemente schiacciato. 
Dopo aver parlato con lo staff dei medici, mia moglie sembrava molto provata e 
preoccupata, ma non isterica, ed io trovai conforto nella sua calma. Il volo di 
ritorno sembrò durare un'eternità, ma finalmente arrivai all'ospedale, sei ore 
dopo che la disgrazia aveva avuto luogo. Quando raggiunsi l'unità di cure 
intensive, nulla mi aveva preparato all'impatto di vedere il mio piccolo giacere 
immobile su un grande letto circondato da tubi e da macchinari ed attaccato ad 
un respiratore. Detti uno sguardo a mia moglie che stava al suo fianco: era come 
un terribile sogno. Fui ragguagliato su ogni dettaglio e mi fu comunicata la 
prognosi riservata. Brian sarebbe sopravvissuto, ed i test preliminari 
indicavano che il cuore non era stato danneggiato, e questo sembrava già un 
miracolo: solo il tempo poteva dire se il cervello aveva, o meno, subito dei 
danni.
Durante le ore seguenti, che sembravano interminabili, mia moglie era calma. 
Sentiva che alla fine Brian sarebbe tornato come prima. Io mi aggrappavo alle 
sue parole ed alla sua fede come ad una corda di salvataggio. Per quella notte e 
per tutto il giorno seguente Brian rimase in stato di incoscienza. Mi sembrò che 
fosse passata un'eternità da quando ero partito per il mio viaggio di affari il 
giorno prima. Finalmente, alle due del pomeriggio, nostro figlio riprese 
conoscenza e si mise a sedere pronunciando le più belle parole che io abbia mai 
sentito dire:
 "Papà, abbracciami!" mentre tendeva verso di me le sue braccine.
Il giorno seguente ci fu detto che era fuori pericolo e che non c'erano tracce 
di deficit fisico o neurologico, mentre la storia della sua miracolosa ripresa 
si diffondeva per tutto l'ospedale. 
Non potete immaginare la nostra gioia e la nostra gratitudine. Nel riportare a 
casa Brian, avevamo quello speciale sentimento di profondo rispetto per la vita 
e per l'amore del nostro Padre Celeste che viene a coloro che hanno sfiorato la 
morte.
 Nei giorni seguenti in casa nostra c'era un'atmosfera particolare. 
Gli altri nostri due figli erano molto più affettuosi verso il loro fratellino, 
mia moglie ed io eravamo molto più vicini l'un l'altro, e tutti ci sentivamo 
uniti in una vera famiglia, la vita insomma si svolgeva ad un ritmo meno 
stressante. La vera importanza delle cose era più a fuoco e l'equilibrio più 
facile da raggiungere e da mantenere. Ci sentivamo davvero benedetti e la nostra 
gratitudine era sincera e profonda. Quasi un mese più tardi Brian si risvegliò 
dal suo sonnellino pomeridiano dicendo: 
"Mamma, siediti qui, ho qualcosa da raccontarti". Alla sua età, Brian di solito 
parlava con brevi frasi, così il sentirlo esprimersi in questo modo sorprese mia 
moglie. Si sedette accanto a lui sul lettino e lui cominciò a raccontare la sua 
incredibile storia. 
"Ti ricordi quando restai bloccato sotto la porta del garage? Beh, era così 
pesante che faceva davvero molto male. Io ti chiamai, ma tu non mi potevi 
sentire. Cominciai a gridare, ma poi il dolore era troppo forte. Ed allora gli 
'uccellini' vennero da me". 
"Gli uccellini?" chiese mia moglie, meravigliata. "Sì – replicò Brian – gli 
uccellini facevano un suono frusciante e volarono nel garage. Si presero cura di 
me". "Davvero?"
"Certo. Uno degli uccellini venne a cercarti per dirti che io ero rimasto 
schiacciato sotto la porta del garage". Un dolce sentimento di riverenza riempì 
la stanza. Lo spirito era così forte, e nello stesso tempo più leggero 
dell'aria. Mia moglie comprese che un bambino di tre anni non ha nessuna nozione 
della morte e degli spiriti, e così si stava riferendo agli esseri che erano 
venuti ad aiutarlo dall'Aldilà chiamandoli "uccellini" dato che stavano sospesi 
nell'aria come gli uccelli veri.
"Com'erano quegli uccellini?" chiese mia moglie. E Brian: "Erano così belli. 
Erano tutti vestiti di bianco, tutti bianchi. Qualcuno era verde e bianco, ma 
gli altri erano solo bianchi".
"E ti hanno detto qualcosa?" "Sì – rispose –. Mi dicevano che il bambino si 
sarebbe salvato".
"Quale bambino?" E Brian rispose: "Il bambino che era steso sul pavimento del 
garage". E continuò: "Tu sei arrivata ed hai aperto la porta del garage correndo 
verso il bambino. Hai detto al bambino di restare e di non andarsene". Mia 
moglie quasi svenne nel sentire queste parole, perché lei si era realmente 
avvicinata ed inginocchiata accanto al corpo di Brian e, vedendone il torace 
schiacciato e l'espressione irriconoscibile, temendo che fosse già morto, si era 
guardata intorno ed aveva sussurrato: "Non lasciarci, Brian, ti prego, resta con 
noi se puoi". Nel sentire Brian ripetere le parole che lei gli aveva detto, 
comprese che il suo spirito aveva lasciato il corpo e lo stava guardando 
dall'alto.  "Cosa successe poi?" domandò.
"Partimmo per un viaggio, lontano lontano…" Era sempre più agitato, mentre non 
trovava le parole per dirci quello che ci voleva raccontare. Mia moglie cercò di 
calmarlo e di confortarlo, e gli fece capire che andava tutto bene. Brian era 
teso nello sforzo di dirci qualcosa che evidentemente per lui era molto 
importante, ma era anche troppo difficile trovare le parole giuste per 
raccontarlo. 
"Volavamo così veloci su in aria. Sono così carini, mamma" aggiunse. "E ce ne 
sono tanti tanti, di uccelli". Mia moglie era sbalordita, e nella sua mente il 
dolce conforto dello spirito l'avvolgeva più profondamente, con una forza che 
non aveva conosciuto mai prima d'allora.
PARTE AGGIUNTA ALLA NDE ORIGINALE
Brian lottava tentando di dire qualcosa che, ovviamente, era molto 
importante per lui, ma trovare le parole giuste gli era difficile. Infine, i 
suoi occhi si fermarono sull' immagine del Tempio di Oakland che si trovava 
appesa al muro in camera da letto e si diresse verso di essa.
 'Sono andatà là!' gridava. 'Lì, Mamma!' indicando il Tempio. 'E mi sono recato 
in altri come questo. 
Ce ne sono molti, sono ovunque e sono entrato in alcuni di essi con gli 
uccellini. Abbiamo volato così veloci in aria! Sono così belli, mamma,' 
aggiunse. 'E ci sono tanti e tanti uccellini nel tempio. 
Molti di loro però sono chiusi nelle gabbie e vogliono uscire, ma non possono 
farlo da soli.... hanno bisogno di noi per liberarsi dalle gabbie. Mamma, devo 
andare al tempio e tirarli fuori. Essi sono così tristi e hanno bisogno di me. 
Mamma, devi andare lì per liberarli.... E anche papà... E tutti. 
Dobbiamo aiutarli ad uscire dalle loro gabbie. ' 
Mia moglie era stordita. Nella sua mente il dolce spirito l'aveva avvolta a sè 
profondamente, ma con un'insistenza che non aveva mai conosciuto prima. Pensava 
al Mondo dello Spirito, alla prigione di coloro che non avevano avuto una 
cerimonia funebre e lei sapeva che quei poveretti contavano su di noi per 
ottenerle, pensava a quel che Brian le aveva detto degli uccellini vestiti di 
verde e bianco, e tutto questo riempiva il suo animo di struggimento ed 
indulgenza per quelle povere anime.
Brian continuò raccontandole che gli uccelli gli avevano detto che lui doveva 
tornare indietro e parlare a tutti di quel che aveva visto. Disse che l'avevano 
riportato indietro fino a casa, dove c'erano un grande camion dei pompieri ed 
un'ambulanza. Un uomo stava portando fuori il bambino su un lettino bianco, e 
lui aveva cercato di dire a quell'uomo che al bimbo sarebbe andato tutto bene, 
ma l'uomo non riusciva a sentirlo. Gli uccellini gli avevano detto che avrebbe 
dovuto andare via con l'ambulanza, ma loro sarebbero rimasti accanto a lui. 
Erano così piacevoli e dolci, e lui non voleva tornare indietro. 
Poi arrivò la luce splendente, e Brian disse che la luce era tanto brillante e 
tanto calda, e che lui l'amava moltissimo. Qualcuno stava dentro la luce e lo 
abbracciò e gli disse: "Io ti amo ma tu devi tornare indietro: devi giocare a 
baseball e devi raccontare a tutti degli uccelli".
 Poi la persona che stava nella luce splendente lo baciò e lo salutò facendogli 
ciao ciao con la mano. 
E poi....woosh, sentì un forte suono e tutti se ne andarono tra le nuvole. Il 
racconto andò avanti per un'ora. Ci disse che gli uccelli sono sempre accanto a 
noi, ma che noi non li vediamo perché guardiamo con gli occhi e non li sentiamo 
perché ascoltiamo con le orecchie. Ma loro ci sono sempre e li possiamo sentire 
solo qui (e si mise la mano sul cuore). Ci sussurrano i consigli per aiutarci a 
fare quello che è giusto, perché ci vogliono tanto bene. Brian continuò dicendo: 
"Io ho un progetto, mamma. Anche tu hai un progetto, ed anche il papà. Ognuno ha 
un progetto. 
Noi tutti dobbiamo vivere il nostro progetto e mantenere le nostre promesse.
 Gli uccellini ci aiutano in questo, perché ci amano tanto tanto".
Durante le settimane che seguirono, Brian tornò spesso sull'argomento, 
raccontandoci ogni volta tutta la storia, o parte di essa. La storia restava 
sempre la stessa, ed i dettagli non cambiavano mai, e nemmeno erano fuori posto. 
In alcuni casi aggiunse qualche altra informazione o cercò di chiarire il 
messaggio che ci aveva già trasmesso. Non smise mai di stupirci la sua capacità 
di raccontarci simili dettagli con espressioni che andavano al di là della sua 
abilità verbale quando parlava degli uccelli.
Ovunque andasse, raccontava degli uccelli anche a persone che gli erano del 
tutto sconosciute. Nessuno lo guardò mai in modo strano in tali circostanze 
invece, quelli che lo ascoltavano avevano sempre uno sguardo di profonda 
dolcezza e sorridevano. Non c'è neanche bisogno di dirlo, da quel giorno noi non 
siamo più stati gli stessi di prima, ed io prego di non dover mai tornare ad 
essere com'ero.>>
DUBBI SULL'AUTENTICITà DELLA NDE DI BRIAN  
(01-12-08)
Nella versione più comunemente diffusa su Internet (che è quella che vi abbiamo 
proposto), la storia viene presentata come un racconto d'intervento 
angelico avvenuto durante un momento di pericolo, con "gli uccellini" che 
vengono solo a fornire soccorso ad un bambino morente ma, in una versione un pò 
più lunga, gli Angeli sono con Brian anche per mostrare al bambino che altri 
"uccellini" - anime peccatrici- languiscono chiuse in gabbia, in attesa di 
preghiere da parte dei mortali.  In quest'ottica, il bambino non è solo il 
destinatario di un miracolo, ma gli viene anche chiesto di diffondere un 
messaggio di tipo religioso sugli "uccellini in gabbia", cioè di persuadere gli 
altri a pregare nel Tempio per liberare le classiche "Anime del Purgatorio".
 Alcuni Ricercatori credono perciò che la versione originale (quella senza gli 
uccellini in gabbia) sia stata modificata da qualche zelante Pastore di una 
delle tante chiese New-Age d'ispirazione pseudo-Cristiana, per adattare gli 
eventi a quelli che sono i suoi dogmi sull'Aldilà e far leva sulle coscienze dei 
suoi parrocchiani......o forse anche sui loro portafogli? 
Nel riquadro (clic), inserito nella storia che avete letto ieri, proponiamo il 
breve ma significativo testo che sarebbe stato aggiunto a quella originale (la 
cui attendibilità é stata confermata da un sito che si occupa di smascherare le 
"Leggende Metropolitane"), lasciando decidere ai Lettori quale sia la più 
aderente alle tematiche di altre NDE che abbiamo proposto in precedenza.
(Dal Sito: NDERF)
------------------ 
LA NDE DI Dannion BRINKLEY (15-01-09)
(Trad e adattamento del WM dal Sito di Kevin Williams)
E' una delle più famose NDE, fra le prime raccolte dal Dr. Moody e ci siamo resi 
conto di averne parlato spesso sulla "Pagina", senza aver mai pubblicato 
l'intera storia; di tanto ce ne scusiamo coi Lettori e provvediamo a riparare.
Quello che colpisce in modo particolare in questo racconto, é il fatto che 
Dannion, oltre alle solite visioni del tunnel, della luce, etc. ha predetto con 
estrema esattezza degli accadimenti futuri poi puntualmente verificatisi, come 
il disastro di Chernobyl e l'attacco al WTC. Come pensare allora che le NDE 
siano solo "il risultato di un cervello agonizzante", così come sostengono gli 
Scettici? Lasciamo la parola a Brinkley, che vi ricordo stava parlando a 
telefono con un amico, quando un fulmine colpì il palo telefonico posto di 
fronte alla sua casa, sicché ricevette una scarica di corrente fortissima che 
-praticamente- lo uccise sul colpo. Ma lui era ancora "vivo", perché dopo il 
tuono sentì e vide tutto....
*******************
"Il rumore successivo fu simile a quello di un treno merci che mi entrava in un 
orecchio alla velocità della luce. Scosse di energia elettrica attraversavano il 
mio corpo, sembrava che ogni mia cellula fosse stata immersa nell'acido di una 
batteria. I chiodi delle suole si saldarono ai chiodi del pavimento di assicelle 
di legno, sicché, quando fui scagliato in aria, i miei piedi uscirono fuori 
dalle scarpe.
Ho visto il soffitto di fronte al viso e per un momento non riuscii a capire 
quale forza avesse potuto provocare un così tremendo dolore che dapprima mi 
stringeva nella sua morsa, per poi sbattermi sul letto. Quel che era avvenuto in 
una frazione di secondo, mi sembrava fosse durato per un'ora. 
Da quell'enorme dolore, mi trovai improvvisamente sommerso nella pace e nella 
tranquillità, una sensazione che non avevo mai provato né conosciuto prima . Fu 
come immergersi in una gloriosa calma. Non avevo nessuna idea di cosa mi fosse 
accaduto, ma anche in quel momento di tranquillità volevo sapere dove mi 
trovavo. Iniziai a guardarmi intorno, a fluttuare a mezz'aria e vidi che sotto 
di me c'era il mio corpo, stravaccato sul letto. Le mie scarpe fumavano ed il 
telefono si era fuso con la mia mano. Vidy Sandy che entrava nella stanza, 
gettarsi sul letto e guardarmi con un' espressione frastornata, la stessa che si 
potrebbe vedere sul volto d'una madre che scopra il proprio bambino galleggiare 
a faccia in giù in una piscina. 
Tommy arrivò trafelato, in meno di dieci minuti. Sapeva che era successo 
qualcosa, perché aveva sentito l'esplosione nel telefono. Potevo vederlo mentre 
mi teneva stretto e malediceva la lentezza dell'ambulanza che entrambi sentimmo 
avvicinarsi in lontananza, mentre io mi trovavo al di sopra di quei tre: Sandy, 
Tommy, ed il mio corpo, nel frattempo che gli infermieri lo caricavano sulla 
barella dell'ambulanza. Da dove mi trovavo, a circa quindici metri sopra la 
scena, vedevo la pioggia battente che colpiva la mia faccia e la schiena degli 
infermieri. La prospettiva che avevo era quella di una telecamera aerea. Senza 
alcuna partecipazione emotiva, nè sofferenza alcuna, vedevo come la persona che 
giaceva sulla barella si contorceva ed iniziava a saltare e poi guardai 
verso la parte anteriore dell' ambulanza: al di sopra del mio cadavere un tunnel 
si stava formando, un'apertura simile all'occhio di un uragano che mi veniva 
addosso. 
Io in realtà non mi muovevo affatto: era la galleria a venire verso di me. Ci fu 
poi come il suono d'un carillon, mentre il tunnel spiraleggiava, verso e poi 
intorno a me. Presto non ci fu più niente da vedere - nessuna Sandy che 
piangeva, nè più infermieri che cercavano di resuscitare il mio corpo morto, non 
più le disperate conversazioni via radio con l'ospedale - solo un tunnel che mi 
aveva completamente ingoiato ed il bel suono intenso di sette carillon in 
ritmica successione . 
Cominciai a guardare nel buio. C'era una luce in alto, e presi a muovermi verso 
di essa il più rapidamente possibile; camminavo senza gambe ad una velocità 
spaventosa. Davanti a me la luce diventava sempre più intensa e brillante fino a 
quando non ha vinto il buio e mi sono ritrovato in un paradiso luminoso. Era la 
luce più bella che avessi mai visto, ma nonostante ciò, non feriva i miei occhi.
A differenza del dolore che si può provare quando si esce al sole da una stanza 
buia, questa luce era estremamente rilassante. 
Guardando alla mia destra, distinsi una forma argentea, solo una silhouette 
attraverso la nebbia e man mano che si avvicinava, cominciai a sentire un 
profondo senso di amore che abbracciava tutti i significati della parola Amore. 
Fu come se avessi visto una persona amata, mia madre, il mio migliore amico, ma 
il tutto era moltiplicato per mille volte. 
Come l'Essere di Luce si fece più vicino, questi sentimenti di amore 
s'intensificarono, fino a quando non divenne quasi troppo piacevole da 
sopportare. 
L'Essere di Luce era direttamente di fronte a me e, guardandolo nella sua 
essenza, vidi tanti prismi colorati, che sembravano migliaia di minuscoli 
diamanti dai colori dell'arcobaleno. 
Mi sentivo a mio agio alla Sua presenza, provavo un senso di familiarità che 
nasceva dal fatto che Lui conosceva ogni mio più recondito pensiero, dal momento 
del mio primo respiro e fino a quello in cui ero stato colpito dal fulmine. 
GuardandoLo avevo la sensazione che nessuno potesse amarmi meglio di Lui, 
nessuno avrebbe potuto mostrarmi più empatia, simpatia, incoraggiamento e 
compassione, priva di qualsiasi forma di giudizio, quanto poteva farlo quell' 
Essere . 
M'immersi totalmente in quella Luce e subito iniziai a ripercorrere tutta la mia 
vita, a vedere e provare tutto ciò che mi era accaduto: fu come se una diga 
avesse ceduto ed ogni ricordo archiviato nel mio cervello irruppe attraverso la 
breccia. 
Quando la revisione della mia vita ebbe fine, fui grado di guardare indietro a 
tutto quello che mi era appena successo e giunsi ad una terribile conclusione: 
me ne vergognavo. 
Mi rendevo conto che avevo condotto una vita da egoista poichè raramente ero 
stato capace d'aiutare gli altri. Quasi mai avevo avuto un sorriso come atto 
d'amore fraterno, nè avevo mai messo un dollaro nelle mani di qualcuno, perché 
bisognoso di un piccolo incoraggiamento. No, la mia vita era stata vissuta per 
me e per me solo e non avevo mai dato un accidente di niente al mio Prossimo!
Nel guardare l'Essere di Luce cominciai a sentire un profondo senso di dolore e 
di vergogna, mi aspettavo un rimprovero, una sorta di terremoto cosmico nella 
mia anima: avevo rivissuto la mia vita e quell'uomo che ne era stato il 
protagonista era una persona veramente inutile, che cosa meritavo se non un 
rimprovero? Continuando a guardare l'Essere di Luce, mi sentivo come toccato e 
da quel contatto pecepii un amore ed una gioia che possono essere paragonate 
solo alla compassione che un nonno ha per un nipotino un pò birbone. 
"Chi sei TU é la differenza che Dio fa ", mi disse l'Essere. "E la differenza é 
l'Amore." 
Non vi fu uno scambio di vere e proprie parole, questo pensiero mi giunse 
attraverso una qualche forma di telepatia, ma tuttora non sono sicuro del 
significato esatto di questa frase criptica.
Ancora una volta mi venne concesso un periodo di riflessione. Quanto amore avevo 
dato agli altri? Quanto amore avevo avuto da loro? Da quanto avevo appena 
riesaminato, potevo capire che, per ogni mio gesto buono ce n'erano stati almeno 
altri venti cattivi a pesare sull'altro piatto della bilancia. 
Se la cattiveria potesse trasformarsi in grasso, oggi peserei più di 220 Kg! 
Come l'Essere di Luce si allontanò, cominciai a sentire che il peso di queste 
colpe veniva rimosso. Avevo provato dolore ed angoscia, ma grazie ad esse avevo 
anche acquisito le conoscenze che avrei potuto usare per correggere la mia vita.
Di nuovo l'Essere di luce inviò un messaggio nella mia testa, di nuovo 
telepaticamente: 
"Gli umani sono potente esseri spirituali destinata a creare il bene sulla Terra 
e di solito non giunge da azioni altamente coraggiose, ma da singoli atti di 
bontà tra persone. 
Sono le piccole cose che contano, perché sono le più spontanee e dimostrano chi 
sei veramente ". 
Ero esultante, perchè conoscevo il semplice segreto per migliorare l'umanità. La 
quantità di amore e di buoni sentimenti che si hanno alla fine della propria 
vita é uguale a quello donato al Prossimo. Era davvero molto semplice. "La mia 
vita sarà migliore, ora che ho il segreto", dissi alla Luce.
Fu allora che mi resi conto che non sarei ritornato. 
Non avevo più una vita da 
vivere, dato che ero stato colpito da un fulmine: ero morto! 
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NOTA DEL WM
Nella canzone dei Beatles "THE End" viene espresso lo stesso concetto: 'And in 
the end, the love you get is equal to the love you give' . (Ed alla fine, 
l'amore che ricevi è pari all'amore che hai dato). 
Da notare che Abbey Road uscì nel Settembre 69, mentre la NDE di Dannion avvenne 
nel Settembre '75. Ispirazione Divina, reminiscenze Beatlesiane di Brinkley, 
oppure si tratta di un insegnamento universale attinto dall' Inconscio 
Collettivo?
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Come uccelli senz'ali, volammo verso una città di cattedrali costruite 
interamente di una sostanza cristallina che ardeva d'una luce che si originava 
dalle loro mura. Ero stupefatto. Quel luogo ha una forza che sembra pulsare 
attraverso l'aria. Sapevo che ero in un luogo di apprendimento, che non ero lì 
per parlare della mia vita o per vedere che valore avesse avuto, ero lì per 
essere istruito. 
Quando entrammo nel palazzo, l'Essere di Luce non era più con me. Guardai 
intorno e non vidi nessuno, solo tante file di panche allineate per tutta la 
stanza, e quella luce radiosa che faceva scintillare ogni cosa. Mi avvicinai ad 
uno dei banchi, mentre davo un'occhiata, alla ricerca della mia guida 
spirituale. 
Immediatamente sul podio apparvero degli Esseri di Luce. Si posero di fronte a 
me e subito notai che emanavano uno splendore pieno di gentilezza e saggezza.
Mi sedetti sulla panca ad aspettare; cosa accadde dopo é stata la parte più 
sorprendente del mio cammino spirituale. 
V'erano tredici Esseri di Luce in piedi, spalla a spalla, sul podio, ma io già 
sapevo tutto di loro, sempre grazie alla telepatia. Ognuno di essi rappresentava 
una diversa caratteristica emotiva e psicologica che tutti gli esseri umani 
hanno. Ad esempio, uno era stato forte e passionale, mentre un altro era dotato 
di senso artistico ed anche emotivo. Un altro era stato coraggioso ed energico e 
poi un altro ancora, possessivo e leale. In termini umani era come se ognuno 
rappresentasse un segno dello Zodiaco, mentre, in termini spirituali, questi 
esseri andavano ben oltre le caratteristiche dei singoli segni. 
Essi m'inviavano queste emozioni in modo tale che li potessi conoscere. 
Ora più che mai sapevo che questo era un luogo in cui apprendere, dove sarei 
stato immerso nella conoscenza, dove avrei imparato in un modo totalmente 
diverso da prima. 
Non vi sarebbe stato alcun libro da mandare a memoria in presenza di quegli 
esseri di Luce, sarei diventato la conoscenza stessa ed avrei appreso tutto ciò 
che é importante sapere. 
Potevo porre qualsiasi domanda e conoscerne subito la risposta, mi sembrava di 
essere una goccia d'acqua immersa nel mare della conoscenza, o un fascio di luce 
che sa tutto quello che la luce sa. 
Quegli Esseri mi vennero incontro uno alla volta e come ognuno di essi mi si 
avvicinava, una scatola delle dimensioni di una videocassetta si staccava dal 
loro petto e s'ingigantiva davanti ai miei occhi. 
La prima volta che accadde mi scostai, pensando che stavo per esserne colpito, 
ma un attimo prima dell'impatto, la scatola si aprì, rivelandosi come un piccolo 
monitor che proiettava immagini di un evento terreno che doveva ancora accadere.
Appena guardai le immagini, mi sentii come risucchiato in esse e fui in grado di 
vivere l'evento. 
La cosa si ripetè dodici volte, e per dodici volte mi ritrovai a vivere quegli 
eventi sebbene, in quel momento non sapevo che si sarebbero verificati nel 
futuro. Tutto quello che sapevo era che mi veniva concesso di vedere cose di 
grande importanza, chiare come in un telegiornale ma con una grande differenza: 
io ero dentro lo schermo...... 
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Subito dopo, Dannion si ritrovò nel suo corpo che era già stato collocato nella 
camera mortuaria.
Quali delle profezie si sono poi effettivamente concretizzate? Eccone un breve 
sunto:
(1) Un attore le cui iniziali sono RR, diventerà presidente degli USA e tutti lo 
riconosceranno come un cow-boy. 
Poco dopo la sua NDE, nel 1975, Brinkley disse al Dr. Raymond Moody che forse 
questa persona avrebbe potuto essere Robert Redford. Tutti sappiamo che fu 
Ronald Reagan a diventare presidente e che nei suoi films aveva spesso 
interpretato il ruolo di un cow-boy. Ciò dimostra che durante una NDE è 
possibile ricevere visioni del futuro, ma non sempre vengono correttamente 
interpretate. 
(2) Nel Medio Oriente, la rabbia e l'odio raggiungeranno il punto di 
ebollizione. La religione svolgerà un ruolo importante in questi problemi, come 
l'economia. Israele sarà isolato dal resto del mondo. L' Arabia Saudita darà 
denaro a paesi come la Corea del Nord e stipulerà nuovi accordi commerciali.
Uno sguardo al giornale di oggi vi dirà che questo é accaduto e sta ancora 
accadendo.. 
(3) Nel 1986, si verificherà una esplosione nucleare in una massiccia struttura 
di cemento, vicino ad un fiume in Russia. Centinaia di persone moriranno. Questo 
disastro ha qualcosa a che fare con la parola assenzio. 
La parola russa, Chernobyl, letteralmente significa assenzio, un tipo di pianta. 
L'esplosione nucleare che Dannion prevedeva era l'esplosione del reattore 
nucleare di Chernobyl, in Russia. 
(4) L'Unione Sovietica collasserà a causa di problemi economici. Il popolo russo 
perderà la fede nel comunismo. A causa della grave penuria alimentare la mafia 
russa guadagnerà molto potere. Il Comunismo sovietico morirà e dovrete guardare 
spesso a quella nazione per capire l'andamento dell'economia mondiale.
Il crollo dell'Unione Sovietica é effettivamente avvenuto nel 1989 a causa di 
problemi economici, causando gravi carenze alimentari. Il potere della mafia 
russa é diventata più forte. 
(5) Nel 1990, verrà combattuta una grande guerra nel deserto. Eserciti si 
scontreranno l'uno contro l'altro e si verifichino abbaglianti esplosioni. 
L'operazione militare statunitense denominato Desert Storm si é verificato nel 
1990. L'esercito degli Stati Uniti schiacciò quello iracheno che aveva occupato 
il Kuwait. 
(6) Missili con testate chimiche voleranno sul deserto del Medio Oriente. Ci 
sarà paura in tutto il mondo a causa delle nazioni arabe che li utilizzano. 
E' noto che diversi Stati Arabi possiedono armi chimiche e che l'Irak avrebbe 
potuto usarle contro Israele.
L'Essere di Luce diede a Dannion questo avvertimento:
Se continuerete ad agire nello stesso modo in cui avete fatto negli ultimi 30 
anni, tutto questo accadrà sicuramente. Se invece cambiate, si può evitare la 
guerra a venire.
(7) Un bio-ingegnere Medio Orientale troverà il modo di modificare il DNA e 
creare un virus che sarà utilizzato per la fabbricazione dei microchip. " 
Una recente tecnologia inventata da due ricercatori israeliani ha permesso 
effettivamente di inserire frammenti di DNA all'interno di normali componenti 
elettronici. 
(8) In data 1° Settembre 2001, dieci giorni prima dell' attentato terroristico 
di New York, Dannion annunciò che il mondo era sull'orlo di un risveglio 
spirituale, che richiedeva un profondo auto-esame". 
Di certo qualcosa spinse Dannion a fare questo annuncio, ed é ragionevole 
presumere che sia stato l'imminente attacco terroristico dell' 11 Settembre. 
Dannion non é l'unico che ha ricevuto una visione del genere.
Anche Ned Dougherty  aveva avuto visioni del futuro durante 
la sua NDE. 
Una di esse é stata pubblicata nel suo libro,Fast Lane to Heaven, sei mesi prima 
dell' 11 Settembre:
"Un grande attacco terroristico potrebbe colpire le città di New York o 
Washington ed esso inciderà pesantemente sul nostro modo di vivere negli Stati 
Uniti."
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ANCHE I GAY VANNO NELLA LUCE (26-03-09)
DUE NDE DI OMOSESSUALI, UN GAY ED UNA LESBICA, CI DIMOSTRANO CHE DIO NON BADA 
AFFATTO ALLE NOSTRE 
PREFERENZE SESSUALI E CI CONFERMANO QUANTO ABBIAMO DETTO SU 
QUESTA TEMATICA IN UN RECENTE ARTICOLO.
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NDE DI UNA LESBICA
Da una lettera di Kerry Kirk a K. Williams
La seguente NDE mi è accaduta durante l'estate del 1981 all'età di diciannove 
anni. 
Era un momento della mia vita in cui avevo quasi deciso che non poteva esistere 
un Dio, che non esisteva nessun essere superiore in grado di controllare il mio 
mondo e che, se pure vi fosse, non aveva di certo fatto un buon lavoro. Non 
sapevo che da quel momento, fatta questa "decisione", avrei preso una brutta 
china: diventai egoista, egocentrica...
A quell'epoca soffrivo di episodi di tachicardia da diversi anni, una patologia 
mai diagnosticata prima di allora, tanto che, se mi fosse stato chiesto, avrei 
negato qualsiasi problema cardiaco perchè mi sembrava normale vedere lucette 
davanti agli occhi e sentirmi quasi morire nei momenti in cui il mio cuore 
faceva il matto. 
Una sera mi trovavo sul sedile posteriore di un'auto in viaggio da Los Angeles 
per San Francisco. Tutto d'un tratto il mio cuore cominciò a correre e fui 
assalita dalla nausea. Poi tutto iniziò a girare e cominciai a vedere un sacco 
di colori, finchè tutto diventò buio. Ero terrorizzata e mi sembrava di essere 
avvolta in una nube scura ed umida. 
Non ero mai stata così spaventata e nella mia paura invocai Gesù. 
Immediatamente iniziò una specie di lotta. Sembrava che si fosse scatenata una 
battaglia tra un essere nero e uno di luce, che immediatamente vinse sulle 
tenebre. 
Mi ritrovai china, in adorazione davanti a questo Essere di Luce; potevo sentire 
un calore intenso, fatto d'amore, che pervadeva tutto il mio essere, un' energia 
che ne penetrava ogni fibra.
 Non avevo mai provato un amore tanto incondizionato, però ne avevo sentito 
parlare. 
So che ci fu una conversazione tra noi, ma non riesco a ricordare quanto mi 
venne detto. 
Fu un momento di guarigione, una specie di rigenerazione. 
Poi mi vidi al di sopra dell'auto in movimento, guardare in basso alla ricerca 
di me stessa accasciata sul sedile posteriore. Sapevo che ero seduta lì, eppure 
ero ancora qui. 
Non ebbi paura o senso di confusione: tutto era come doveva essere. 
C'era qualcuno alla mia sinistra e non credo che fosse la stessa entità che mi 
aveva accolto. 
Egli (avevo la sensazione che fosse un "lui") sembrava indossare una veste 
bianca o qualcosa del genere....strano, non l'ho mai guardato, ma la sua 
identità non mi sembrò importante. 
Penso che era lì per farmi da guida.
Iniziammo a muoverci nello spazio; ne fui consapevole a causa delle stelle e dei 
pianeti che passavano davanti ai miei occhi molto rapidamente. Era molto 
eccitante, mi sentivo così libera! 
A questo punto mi è difficile mettere in un ordine temporale gli eventi 
successivi. 
Ricordo che mi trovai in una "stanza" bianca, ma non aveva le pareti, sebbene 
sembrava essere un luogo 'chiuso. Forse i suoi confini si estendevano fino alla 
sorgente della luce che la riempiva ed è forse per questo motivo che io la 
chiamo una stanza. C'era un uomo in veste bianca,in piedi dietro un leggìo su 
cui era poggiato un libro. Sapevo che era il libro della vita. 
Improvvisamente capii che il "Dio" che mi era stato presentato dalle 
religioni,non aveva nulla a che vedere con quella realtà e capii che non importa 
se lo chiamano Dio, Allah, Grande Spirito: 
Egli è sempre la stessa Entità e capii che le diverse religioni hanno solo 
diversi modi di spiegare lo stesso Creatore. Ho anche capito che quella vocina 
dentro di noi che ci spinge a fare delle buone cose proviene da questo Creatore, 
che è luce d'amore dentro ciascuno di noi. Non ricordo che queste cose mi furono 
dette: lo sapevo e basta. 
In quella specie di stanza mi fu mostrata tutta la mia vita, ma non ho un 
ricordo completo, forse solo la settimana precedente o giù di lì, da quando 
avevo rinunciato a Dio. Capii come ero stata egoista. 
Provai il dolore che avevo causato ad una persona in particolare, il che mi 
scosse non poco. 
La cosa per cui provai il maggior senso di colpa, fu il male fatto ad altre 
persone, mentendo, o per insensibilità verso i loro sentimenti, o per il solo 
fatto di essere stata egoista. 
Che fossi lesbica invece, non sembrava proprio un problema. 
Questo fatto è stato per me sorprendente, visto ciò che mi avevano insegnato a 
credere. 
Vi era un' altra stanza in quel luogo e mi sembrò che ci fossero altre entità. 
Percepii che alcune erano di sesso femminile, altri erano maschi, ma non posso 
dire di aver riconosciuto nessuno. 
Mi venne poi mostrato un diagramma ed ho potuto vedere che esso rappresenta le 
nostre scelte. 
Una scelta ci porta a farne altre che, a loro volta portano ad altre ancora.
 Fondamentalmente capii che le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze. 
Cominciai a ricevere tutta la conoscenza, o almeno questo è ciò che mi venne 
detto. Erano là ad insegnare, per me, sebbene non ricevetti tali insegnamenti 
sotto forma di parole. Era più completo, come lo sono i pensieri, ovvero 
composti sia da parole che da immagini che si completavano nella mia mente e 
così non solo avevo la risposta ad una certa domanda, ma mi venivano detti anche 
il come ed il perchè correlati alla risposta. 
Tutto, in tutto l'universo, si posiziona al posto giusto come in un puzzle: 
TUTTO HA UN SENSO. 
Dovevo ricordare questo concetto...
Poi, guardando verso la mia destra ed in lontananza, vidi una bellissima valle 
con un sacco di gente e c'era qualcuno che li guardava. Capii che era Gesù. Poi 
vidi una linea. ... Il mio piede (Sì, possedevo un "corpo spirituale" come gli 
altri che avevo incontrato), stava per oltrepassare quella linea, per andare a 
stare insieme agli altri, ma mi venne detto: 
"Se attraversi la linea non è possibile tornare indietro: significherebbe che 
dovresti morire." 
Per quanto possa sembrarvi divertente, fino a quel momento non mi ero resa conto 
che avrei potuto morire o che stava per morire. Non mi rendevo conto che ero 
stata separata dal mio corpo, anche se lo avevo visto nell'auto. Mi sentivo 
completa. 
Mi ricordo che ridevo e pensavo che non era così che avevo immaginato la mia 
morte. 
Dissi che volevo restare, ma mi venne risposto che coloro che erano con me in 
auto,come mia madre, non avrebbero capito e avrebbe terribilmente sofferto. 
Avevo capito.... 
Ad un certo punto mi fu mostrata una mappa e mi venne detto di tornare e di 
andare in Virginia. 
Mi ritrovai seduta nuovamente nella vettura, mentre continuavo a sentire dei 
meravigliosi cori angelici.
NDE DI UN GAY
Immediatamente dopo l'impatto contro una griglia di metallo, mi sentii 
galleggiare fuori dal corpo, come se stessi in bilico sopra di esso e su tutte 
le persone che stavano a guardare, paralizzate dallo shock e dall'orrore per ciò 
che mi era accaduto, infatti molti pensarono che fossi morto. 
Mi ricordo che guardando verso il basso vedevo per la prima volta il mio corpo a 
tre dimensioni: ne ebbi un enorme shock, perché non é possibile vedere noi 
stessi di tal guisa: specchi e fotografie sono bidimensionali. Non provavo alcun 
dolore; mi sentivo completamente libero e pensai: 
"E' così che sono realmente". 
Guardai il mio corpo fisico, tutto accartocciato, sanguinante e senza vita, e 
questa enorme ondata di compassione passò su di me mentre avrei voluto gridare 
agli astanti che era tutto a posto, di non essere tristi e preoccupati per me.
Poi, improvvisamente mi sono sentito risucchiato, letteralmente alla velocità 
della luce, lontano dalla Terra e vidi simultaneamente tutti gli abitanti del 
pianeta, in un attimo. Ho visto gente in Cina e in Svezia e in Uruguay; ho visto 
chi dormiva e sognava; ho visto uomini e donne mentre preparavano il cibo nelle 
loro case e nei ristoranti, persone che viaggiavano con ogni tipo di mezzo di 
trasporto andare e tornare dal lavoro, dalla scuola dai loro appuntamenti. Ho 
visto bambini che giocavano insieme, e banchieri e insegnanti e lavoratori sul 
loro posto di lavoro. Ho visto madri partorire, il che é stato per me 
particolarmente bello e commovente. Ho visto malati negli ospedali e condannati 
nelle carceri, negli istituti psichiatrici, nelle case di cura e bambini negli 
orfanotrofi che si sentivano disperatamente soli abbandonati ed impaurriti. Ed 
ho anche visto i quadri dipinti dai pittori e coloro che accudivano piantine 
fiorite nei giardini, altri scrivere storie e comporre musica, ed altri ballare.
Ho visto gente in preghiera nelle moschee e nei templi, nelle sinagoghe e nelle 
chiese, ed i fedeli raccolti in silenziosa preghiera. Ho visto tutte le tribù 
indigene delle varie parti del mondo suonare i tamburi e cantare e Dio che 
inviava una moltitudine di Angeli verso la Terra, per rispondere a tutte quelle 
innumerevoli preghiere. 
Per quanto mi sembrasse di avvicinarmi ulteriormente alla luce, vedevo la Terra 
dallo spazio ed essa mi appariva come una bella gemma, blu e verde, un 
luccicante gioiello fluttuante nel cosmo. 
Come mi ci sono avvicinato, ho visto che era vibrante e pulsante, un'entità 
vivente in grado di respirare e non una semplice massa fisica inerte. 
"Questa é la Madre Terra, questa é la nostra Madre divina", pensai. 
Ma come la guardai ancora più da vicino, mi resi conto che vi erano terribili 
piaghe e ferite su varie parti del suo corpo, e che il suo respiro era 
affannoso, come se chiedesse a Dio ed ai suoi figli di fermare il massacro, la 
distruzione e l'odio. Sembrava moribonda, che stesse pregando tutti noi per 
aiutarla a guarire e per la sua rigenerazione. Ancora una volta mi sentii 
sopraffatto da sentimenti di tristezza e di compassione ed avrei voluto tenere 
la Madre Terra fra le mie braccia per sussurrarle parole d'amore e di speranza.
Mi ricordo che una parte di me si sentiva frustrata ed impotente - come mi ero 
spesso sentito nel mio corpo fisico- a fare effettivamente qualcosa di concreto, 
ma un'altra parte di me si sentiva onnipotente, come se non ci fosse niente che 
non avrei potuto compiere. 
In quel momento chiesi a Dio, "Che cosa vuoi che faccia?" 
E la risposta fu che dovevo tornare nel mio corpo fisico, al fine di completare 
alcuni compiti che mi erano già stati affidati. 
Pensai: "Non posso tornare indietro, perchè il mio corpo é distrutto, é 
impossibile ripararlo!" 
Ero inoltre cosciente che non avrei mai potuto realizzare nulla a causa di tutti 
i miei limiti fisici mentre, da spirito, ero libero e senza vincoli di sorta.
Ricordo che mi sentii in collera e che avevo paura di tornare indietro, dopo 
essere stato in tutta quella Luce - per tornare nel buio. E poi percepii la 
presenza di Gesù Cristo, tutt' intorno a me. Il sentimento di amore fu 
travolgente, fu come come fare il bagno in un oceano di estasi. 
Gli chiesi: "Devo davvero tornare indietro?" 
La Sua risposta fu che io ero parte del piano di Dio, come ogni altra persona, e 
che il mio scopo ultimo era quello di amare e servire Dio e tutti gli esseri 
viventi. Lui capì subito tutto della mia paura e dei miei dubbi e mi assicurò 
che sarei guarito pienamente, ma che sarebbe stato un processo molto lungo. 
Aggiunse che dentro di me avevo la capacità di riuscirci, anche se non me n'ero 
ancora reso conto, e che tutto quello che avrei dovuto fare era solo chiedere il 
coraggio e la forza di perseverare nella vita e nel lavoro. Questa particolare 
informazione ebbe per me un enorme valore, dato che spesso mi ero chiesto quale 
fosse il mio ruolo in un mondo dove mi sentivo sperduto ed inutile. 
Quindi, Cristo mi disse che mi avrebbe inviato degli Angeli Custodi per aiutarmi 
a guarire, per farmi da Guide e proteggermi. A quel punto la luce divenne ancora 
più intensa ed improvvisamente apparvero innumerevoli Angeli che cantavano 
"Osanna!" e inni di lode a Dio, mentre alcuni piangevano.
 Non ne capii il motivo e Gesù mi disse che erano lacrime di gioia per la mia 
nuova vita sulla Terra oltre ad esprimere la loro compassione per i disagi che 
mi accingevo a sopportare per il resto della mia esistenza terrena. Aggiunse poi 
che aveva convocato quegli Angeli per guidarmi nel mio viaggio di ritorno sulla 
terra, e nel mio corpo fisico. 
Provai un forte senso di gratitudine verso Cristo che era lì per aiutarmi a 
cercare di capire tutto ciò che mi stava accadendo e ricordo anche che non ebbi 
più paura, sapendo che nessuno mi avrebbe mai più fatto del male. Di sicuro 
avrei fatto ogni giorno del mio meglio per servire la volontà di Dio. 
Mi svegliai e due uomini erano in ginocchio, chini su di me, con un' espressione 
di apprensione e preoccupazione sui loro volti. 
Per qualche motivo inspiegabile, sapevo, che erano gay. 
La loro età era sulla trentina e non riuscii a fare a meno di notare quanto 
fossero belli e splendidamente vestiti con abiti di certo molto costosi. Mi 
ricordo che pensai che potevano essere degli alti dirigenti che lavoravano per 
una grossa società ed in realtà, é esattamente ciò che poi venni a sapere. Uno 
dei due sembrava possedere buone conoscenze di pronto soccorso, dato che stava 
controllando i miei segni vitali. Mi dissero che l'ambulanza stava per arrivare 
e mi pregarono di rimanere fermo e non parlare,il che era facile da fare, 
considerando la portata delle mie lesioni. 
Si erano entrambi tolta la giacca per coprirmi e fui colto dal terrore nello 
scoprire che erano coperte di sangue e completamente rovinate. Provai un forte 
imbarazzo ed un'enorme gratitudine per la bontà di quei due sconosciuti, la cui 
presenza percepivo amorevole e rassicurante, sì da farmi sentire stranamente 
sicuro e protetto. 
Entrambi restarono con me ad aspettare l'arrivo dei medici, poi mi seguirono in 
Pronto soccorso per assicurarsi che fossi adeguatamente curato. Mi fecero visita 
in ospedale in due distinte occasioni, durante le quali feci una debole offerta 
di ripagare i loro vestiti rovinati. 
Ne ricevetti un secco ma gentile rifiuto ed insistettero sul fatto che l'unica 
cosa importante era che fossi vivo e più o meno tutto d'un pezzo. Ancora una 
volta la loro mera presenza fisica mi aveva riempito d'un senso di speranza e di 
coraggio, perché quegli uomini erano lì a dimostrare di essere gli Angeli che 
Cristo aveva promesso di inviarmi.
Webmaster (DAL SITO DI K. WILLIAMS)
3 NDE RIFERITE DA GRAZY E... 15-06-09
Vi scrivo di una esperienza di NDE ,la protagonista ha avuto questa esperienza 
dopo un principio di annegamento in mare.
"Era come se io stessa fossi quella musica e la medesima sensazione la provavo 
rispetto agli incredibili colori che percepivo vibrare dentro ed intorno a me 
o....come dire? a quella che potrei sommariamente definire la mia essenza;cioè 
,che in quel momento sentivo forte la certezza di essere luce e sono . mi 
sentivo calma e straripante di amore ed una pace infinita alleggeriva il mio 
cuore. Due "Angeli" mi dissero telepaticamente:-Ora ritornerai sulla terra e 
ricomincerai proprio da ciò che hai sempre evitato,cioè dalla tua 
ombra;comincerai ad essere te stessa sempre ,anche a costo di non essere 
approvata,mostrerai la tua luce ed il tuo buio con serenità e lascerai che gli 
ostacoli della vita allenino la tua eccellenza . Smetterai di seguire un modello 
suggerito come piacevole dagli altri ,scoprirai chi sei e realizzerai il tuo 
compito e lo scopo per cui sei nata." 
La protagonista ha commentato la sua NDE in questo modo:"E' sicuramente 
un'esperienza ,purtoppo ancora ,di confine, che permette di incontrare Dio,quel 
Dio che sta dentro l'essere umano ,che è si trascendente ma ciò che trascende è 
lo strumento personalità,come un pianista può e deve trascendere il suo 
pianoforte,se vuol suonare,andando oltre esso col suo senso dell'identità,per 
arrivare a scoprire di essere colui che suona...che cerca...sinfonie...o la 
propria vita.
Un saluto a tutti, Grazy
...DA TIZIANA
Allora vi racconto anche io una NDE di un ragazzo che ho conosciuto qui a 
Berlino.
Venne nel pub di mio fratello, era primavera..ci mettemmo a parlare del piú e 
del meno, quando gli vidi una cicatrice enorme dal collo 
all'avambraccio...curiosa come sono...gli chiesi che cosa gli era successo e 
questo è il suo racconto:
" Nato da una mamma non sposata, da un papá sposato e con prole ( scandalo) 
..mai incontrato per il motivo che il suo papá se ne ritornó a "casa" che lui 
era piccolino, pochi mesi! Solo una foto sgualcita e sbiadita dal tempo del suo 
papá..dove non si vedevano nemmeno i lineamenti.
Insomma questo ragazzo ebbe un incidente con la sua moto...un pirata della 
strada non si fermó al rosso e lui si risveglió dopo due mesi di coma ma anche 
dalla prontezza di un sanitario che gli portó subito soccorso..non respirava piú 
subito dopo l'incidente.
Quando mi disse questo allora gli chiesi a bruciapelo se avesse per caso sognato 
qualcosa durante questo periodo....non potevo nemmeno dirgli se avesse avuto una 
nde ...lui non credeva in nulla e di paranormale non aveva nemmeno una minima 
idea! Mi disse che, non sá quando é successo tutto ció..si é ritrovato in un 
tunnel con una luce stupenda alla fine....vedeva una persona ma non riusciva a 
capire chi fosse...finché la persona gli si é avvicinata...gli si presentó 
dicendo che era il papá, si scusava con lui per non poterlo aver amato in terra 
ma che lo seguiva costantemente e che era tempo di tornare nel suo corpo perché 
non poteva lasciare la mamma da sola ( non avevano parenti, nulla!) e che un 
giorno si sarebbero riabbracciati.
Questo ragazzo si risveglió quando i dottori avevano deciso di spegnere le 
macchine! 
Anche la sua mamma, alla descrizione che fece, con particolari che da una foto 
sbiadita non potevano essere visti, riconobbe il suo uomo.
Quando finí di raccontarmi penso che la mia faccia era cosí ..volevo 
abbracciarlo..gli parlai delle nde..cercai di spiegargli un pó...ma lui non 
credeva in queste cose...peccato!
Bacioni a tutte Tizi 
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NDE di Roberto (14-06-09)
 Ringraziamo Sara Luce (LINK AL SUO SITO) che ci ha inviato questa bellissima 
testimonianza di NDE accaduta a Roberto.
<Quand’ero ragazzo, d’estate, andavo spesso a fare il bagno in una grande pozza 
d’acqua formata dal fiume Corsolone, situata lungo la strada che porta al 
Santuario della Verna.
Erano le ore 13 di un caldo giorno del mese di agosto del 1980. Avevo scelto 
quell’ora per evitare l’affollamento che spesso si riscontrava nella bella 
stagione ed infatti ebbi l’impressione che non ci fossero altre persone oltre 
me. Non avevo mai imparato a nuotare ma, negli ultimi tempi stavo facendo 
qualche piccolo progresso. Ero diventato molto bravo a tuffarmi. Dopo essermi 
riempito i polmoni d’aria, mi buttavo dalla cascata con le braccia distese sopra 
la testa. Entravo così in acqua senza paura. La mia difficoltà consisteva nel 
riprendere aria senza poter toccare con i piedi per terra. Dovevo fare 
attenzione perché ogni volta rischiavo di bere acqua anziché respirare.
Quel giorno, dopo cinque bei tutti, ero salito di nuovo sulla cascata. 
Purtroppo, appoggiando un piede su una superficie scivolosa, persi l’equilibrio 
e caddi nell’acqua da un’altezza di cinque metri. Mi girai più volte su me 
stesso fino a perdere l’orientamento. Non mi rendevo più conto di dove fosse il 
sopra e il sotto ed una grande paura cominciò ad impossessarsi di me.
Mi ritrovai improvvisamente privo di aria. Cominciai così a bere acqua fino a 
riaffiorare in superficie tutto sconvolto. Non riuscivo a gridare per chiedere 
aiuto. Avevo bisogno d’aria, ma non potevo respirare poiché avevo la bocca e la 
gola piene di acqua. Agitandomi e facendo movimenti per restare a galla non 
riuscivo che ad affondare di più. Riaffiorai ancora per un attimo una seconda e 
poi una terza volta, ma ero ormai rassegnato e mi lasciai trascinare di nuovo 
giù. Mi rendevo conto, ormai, che non sarei mai più tornato in superficie.
Fino a quel momento della mia vita non avevo mai preso in considerazione 
l’eventualità della mia morte, non avevo pensato abbastanza a questa realtà. 
Naturalmente partecipavo, come tutti, in varie occasioni, ai funerali di parenti 
ed amici ma, in queste circostanze, la morte sembrava riguardare soltanto gli 
altri, mentre su di me questo pensiero non aveva mai avuto peso.
Ora posso dire che evitavo di pensarci perché ne avevo molta paura.
Non riuscivo ad immaginare cosa sarebbe accaduto in quel momento, sentivo che 
non avrei potuto aggrapparmi a niente restando completamente solo con me stesso.
Questa inesorabile solitudine era la mia principale preoccupazione, oltre al 
timore dell’ignoto. Il me stesso sconosciuto e profondo nascondeva, lo so, 
verità che difficilmente avrei potuto accettare.
Naturalmente questa paura era accompagnata anche dal dispiacere di dover 
lasciare i miei genitori, i fratelli, gli amici, le cose materiali, i miei 
affetti ed i miei interessi in generale, cioè tutto ciò che costituisce il 
contorno, ma anche, questo allora pensavo, il senso della vita.
Fu una grande sorpresa scoprire, invece, che tutte queste cose non avevano in 
realtà vero interesse per me. Ad esempio, ciò che mi sembrava di provare 
separandomi da mia madre era la stessa cosa che sentivo lasciando una qualunque 
altra persona. Questo non sminuiva l’amore e la riconoscenza che avevo per lei, 
percepivo però, molto chiaramente, che tutti siamo importanti e siamo tutti 
sullo stesso piano. Capii, in quel momento, che il dispiacere di morire non 
veniva dal lasciare tutto questo, ma dalla consapevolezza di non aver fatto 
abbastanza del bene agli altri nella mia vita. Questo era l’unico vero rammarico 
che provavo andandomene.
A questo punto dell’esperienza ho perso il contatto con il mio corpo e ho 
incominciato a rivivere attimo per attimo tutti gli eventi della mia vita, anche 
i piccoli particolari che avevo del tutto dimenticati a livello cosciente. Li ho 
rivissuti intensamente, con ogni sfumatura di sensazione, molto più 
profondamente di quando erano accaduti.Quei momenti di vita mi apparivano come in un grande schermo.
Riuscivo a sentire anche gli odori e i sapori del loro accadere, come se 
accadessero realmente un’altra volta in quel preciso momento: tanti attimi 
vissuti di cui non avevo più alcuna memoria.
Ho rivissuto un’esperienza avuta in prima elementare quando, a scuola, durante 
l’intervallo, avevo fatto la lotta con un mio compagno. Ero riuscito a 
sovrastarlo e mi sentii felice ed orgoglioso di essere stato più forte di lui. 
Mentre rivivevo questa esperienza, però, non provavo più gioia per averlo vinto, 
ma tristezza ed amarezza perché sentivo di averlo umiliato. Non vedevo più 
questo bambino come qualcosa di distinto da me. Ovvero io sono io, lui è lui e 
tutto ciò che gli succede non ha nessuna importanza per me.
Non eravamo due entità distinte, ognuno nel proprio corpo dai ben precisi 
confini, ma lo sentivo come se fosse un prolungamento di me stesso. Così io 
provavo la sua sofferenza per l’umiliazione che gli avevo arrecato.
Ho associato questo insegnamento a ciò che disse Gesù quando affermò “Io sono la 
vite, voi siete i tralci”. Ho capito che, in realtà, siamo tutti una cosa sola.
Oltre a rivivere azioni sbagliate, per le quali ho provato sofferenza, ho 
rivissuto anche un’esperienza positiva, sentendola tale molto di più del momento 
in cui l’avevo realmente vissuta: aiutare una signora anziana ad attraversare la 
strada.
Ho sempre ammirato le grandi opere di bene di San Francesco e di Madre Teresa di 
Calcutta ed io, in un certo senso, mi sentivo una nullità in fatto di carità.
Questa esperienza mi ha fatto capire che le grandi cose stanno proprio nelle 
cose semplici.
La gioia che ho provato era dovuta al fatto di rivolgere l’attenzione non più a 
me stesso, ma ad un’altra persona in maniera totalmente disinteressata.
Rivivere le mie esperienze negative e provare per questo sofferenza è stato, per 
me, come purgarmi dal male; è stato come sperimentare il purgatorio nella mia 
coscienza.
Questo mi ha reso consapevole che il purgatorio e l’inferno come luoghi 
oggettivi non esistono, ma sono stati d’animo. Ho sentito che Dio è Amore e 
misericordia infinite e non vuole il male di nessuno. Anche il Paradiso è uno 
stato d’animo ed è per tutti.
Un altro aspetto che mi ha colpito profondamente riguarda il giudizio che ci 
sarà alla fine della vita. I miei genitori sono cattolici, quindi, fin da 
piccolo, ho seguito questo insegnamento. Il catechismo mi aveva presentato un 
Dio che vedeva tutto ciò che facevo e che quindi mi avrebbe giudicato secondo il 
bene ed il male commesso. In quel momento, invece, era la mia coscienza che 
giudicava le azioni fatte con una lucidità impressionante. Nella vita, quando ci 
troviamo a prendere una decisione, pensiamo di poter definire la nostra scelta 
con un’ampia gamma di sfumature, ovvero possiamo definire le nostre azioni: né 
bene, né male, oppure abbastanza bene, benino o poco male e così via …In quella situazione, invece, la distinzione era netta, precisa: o era bene o 
era male.
A questo punto della mia esperienza mi apparve una forte luce, come un sole, una 
luce che, nonostante fosse luminosissima, potevo guardare tranquillamente, senza 
provare fastidio, poiché non la guardavo con gli occhi fisici, bensì con quelli 
spirituali.
Mi sentivo attirato verso questa luce: mi è molto difficile descrivere con le 
parole ciò che ho provato.
Questa meravigliosa luce mi infondeva un senso di calma, di benessere, di bontà, 
di gioia, di pace, di amore e di accettazione.
Questa sensazione di accettazione era bellissima perché, per la prima volta in 
vita mia, mi sono sentito accettato per come sono, senza alcun bisogno di 
apparire migliore o chissà in quale altro modo, ma proprio così come sono: ed 
era stupendo.
In quella luce che ormai mi avvolgeva completamente, sentivo l’armonia e 
sperimentavo la perfezione di tutte le cose. Era chiaro che tutto aveva un senso 
e che io facevo parte di questo tutto, pur conservando la mia identità.
Fu allora che, all’improvviso, sentii una mano che mi stava afferrando un 
braccio e ripresi subito coscienza del mio corpo e della mia sofferenza.
Non riuscii a fare altro che restare immobile e mi feci trascinare verso riva.
La persona che mi ha salvato raccontò che, mentre stava prendendo il sole sul 
greto del fiume, si accorse delle mie difficoltà e corse verso di me per 
aiutarmi.
Una cosa, però, mi lascia perplesso. Come fu possibile che io, nonostante mi 
fossi tuffato dall’alto della cascata varie volte, da un punto in cui si 
dominava tutto il corso del fiume, non avessi notato la sua presenza e come potè 
lui vedere che stavo affogando stando sdraiato accanto al fiume. Inoltre, non 
seppi mai chi fosse, ne da dove venisse!
Nel complesso credo di essere stato sott’acqua per due o tre minuti ed è 
stupefacente come abbia potuto vivere una così ampia gamma di pensieri e 
sensazioni in un frammento di tempo tanto breve. E’ stata una vicenda 
eccezionale per me, un vero regalo della vita che mi ha fatto capire e sentire 
cosa succede quando il nostro Spirito lascia il corpo fisico. Quell’esperienza 
meravigliosa ha cancellato per sempre dal mio cuore e dalla mia mente la paura 
di quell’evento che comunemente chiamiamo morte, dandomi la consapevolezza della 
reale esistenza della nostra essenza immortale.>
Roberto
COME SO CHE I MORTI SONO VIVI,
L'INCREDIBILE NDE DI FANNY (23-06-09)
Se credete che le NDE le abbia scoperte il Dr. Moody, siete in errore, perchè 
tali racconti circolano dal tempo degli antichi Greci e questa bellissima 
esperienza che oggi vi presentiamo è fra le più lunghe e le più elevate che 
abbia mai letto. La protagonista, una ricca donna Texana, racconta 
dettagliatamente il cammino ultraterreno di uno Spirito "normale", ovvero di 
chi, come lei, ha vissuto una vita senza infamia e senza lode. 
Pur essendo questa NDE avvenuta nel secolo scorso, è interessante notare come la 
vita dopo la vita venga qui descritta in piena sintonia coi racconti di 
pre-morte più recenti e con quanto ci vien riferito dai Mediums e dai Channelers 
odierni. Nel suo libro del 1917, "Come so che i morti sono vivi", Fanny Ruthven 
Paget ci offre una delle più vivaci e dettagliate esperienze di Premorte (NDE) 
mai registrate (il libro in edizione originale è liberamente scaricabile da 
Internet ).Pur non indicando chiaramente la sua malattia, si potrebbe dedurre che la Paget 
abbia sofferto di una grave polmonite per diversi giorni durante il 1911. 
*************************************************************
"Tutto intorno a me non potevo vedere nulla, ma immaginate il mio stupore 
quando, guardando verso il basso, ho visto il mio corpo riposare in pace sul 
letto, nella posa tipica di una persona defunta. 
Non riuscivo a muovere gli occhi da esso, ma mi affascinava per come giacesse 
nel suo freddo candore, in un abito di seta color lavanda, con pizzi e volant... 
Le azzurre finestre
dell'anima, gli occhi, erano socchiusi; l'anima era assente senza più luce; le 
labbra leggermente aperte creavano appena un vago sorriso, la mano sinistra 
posta sul petto mostrava l'anello di fidanzamento scintillante come non mai, 
mentre la destra, col palmo aperto, era scivolata un pò lontana dal corpo. Come 
sembrava tranquillo! 
Così ogni dettaglio di quell' immagine si fissava nella mia mente ma in modo 
distaccato, mentre mi rendevo conto che si trattava di nient'altro che un abito 
ormai non più utile. Tuttavia, provavo un vago senso di protezione verso di 
esso: era stato un fedele servitore in grado di soddisfare ogni mio desiderio e 
capriccio ed ora che ero passata al di là della gamma dei suoi servizi, mi 
deliziavo a vederlo avvolto in quel vestito che in precedenza aveva avuto per me 
un ben diverso significato ". 
La Paget quindi si preoccupò del suo fidanzato che si trovava in un altro paese 
e si sentì trasportata da una sensazione di vibrazione accanto al suo corpo 
addormentato. 
"Come l'ho osservato ho visto il suo corpo spirituale in modo più netto del suo 
corpo fisico. Visto dall'altro lato dell'esistenza, il corpo astrale sembrava 
l'originale mentre era quello fisico ad apparirne il duplicato. All'interno 
tutto era luce, percepita come parte integrante dell' anatomia spirituale. 
Questa luce penetra all'interno, sia dei corpi fisici che di quelli astrali, 
generando un'aura che li avvolge li riveste, per così dire, di una luce 
magnetizzante. Come appare meravigliosa questa triplice manifestazione della 
vita per noi che conosciamo solo quella fisica! " 
Parlare con i Viventi 
Avvicinatasi al suo fidanzato, Paget cercò di dialogare con lui. Sebbene egli 
fosse profondamente addormentato, la sua anima non lo era affatto e rispose con 
gioia cercando di aiutarla ad entrare nella sua coscienza mentre il suo corpo 
fisico gemeva e si contorceva in quello che era divenuto un sonno inquieto. Dopo 
alcuni momenti, si mise ad urlare, "Fanny, Fanny," e poi sedette sul letto, 
ormai totalmente sveglio, tanto che accese la luce e prese gli occhiali ed una 
rivista per leggere. 
Ella cercò di comunicare, ma lui non reagiva alle sue parole. 
"Io sono morta, è questo il motivo per cui non riesce a sentirmi ed a vedermi", 
pensava Fanny, anche se si sentiva più viva che mai. "C'era qualcosa di 
pietosamente doloroso nell'essere così vicino ad una persona cara perchè, 
sebbene vedessi ed udissi il mio amato distintamente, sapendo perciò che i suoi 
pensieri erano per me, egli ignorava del tutto la mia presenza. Ma soprattutto 
era angosciante sapere che egli non mi avrebbe mai più rivista, mai più avrebbe 
sentita la mia voce non importa quanto ardentemente lo avessi invocato, mentre 
ero rimasta in tutto e per tutto la stessa persona, tranne che per la mancanza 
del corpo fisico. " 
Poi ella ebbe la sensazione che le di lui vibrazioni non erano in armonia con le 
sue. 
"La mia era una sorta di moto perpetuo mentre le sue mi apparvero più simili ad 
un 'mare mortò in cui queste correnti fluivano e rifluivano, e mi sembrava 
semplice passare da quella calma mortale al mio stato di flusso e riflusso 
vibratorio continuo, tanto che aspettai a lungo prima di capire che lui non 
avrebbe fatto alcuno sforzo per adeguarvisi." 
Intuendo che non sarebbe stata in grado di penetrare la sua coscienza fisica, 
ella gli disse addio e cercò di allontanarsi, ma la forza vibrante sembrava 
limitare la sua. 
"Insistentemente, quella forza mi tratteneva, come se mi invitasse a fare 
ulteriori considerazioni sugli interessi terreni, ma non ne avevo nessuno. I 
miei beni materiali erano già stati assegnati secondo i miei desideri; non avevo 
dietro me il lavoro di una vita lasciato incompleto; non avevo figli, nè altre 
persone che dipendevano da me; nulla mi poteva tener più legata alla terra. 
Il mio desiderio era quello di andare oltre e ora che potevo, ero ben contenta e 
volevo andare verso le gioie che sentivo mi aspettavano al di là dell'influenza 
terrena. Eppure, quella forza mi tratteneva, mentre provavo a passare al di là, 
fino a quando, invece di lottare, cercai di capire - di strapparle il motivo per 
cui mi bloccava, perchè avevo la sensazione che ci fosse una pur qualche 
ragione. 
Quasi istantaneamente la spiegazione affiorò nella mia coscienza e mi resi conto 
che il braccio lungo degli interessi terreni può giungere fin nell' Aldilà e 
trattenere le sue vittime fra la ombra della terra, contrapponendo il suo 
magnetismo alla promessa di cose più elevate". 
Fanny racconta di essersi sentita trasportare all'interno di quella vibrazione e 
di essere stata improvvisamente avvolta da un buio opprimente e pesante, 
sentendosi sola nell'eternità, in attesa, mentre era presa da terribili dubbi, 
finchè capì che il buio era dentro di lei e poteva essere eliminato solo dal di 
dentro. 
"Vi erano persone care e molti altri ad accogliermi con gioia perchè ero lì 
insieme a loro."
Anche il suo Spirito Guida, che si identificò come Meon ,era presente ed ora si 
sentiva leggera e spensierata. 
Visita all'Inferno
Meon le disse di seguirlo: "Avvolti da una morbida luce bluastra che sembrava 
giocare su di noi, ci lanciammo fra le onde dello spazio." Durante questo 
viaggio, s'imbatterono in una 'tenebra rossastra', dove Fanny si trovò in mezzo a 
molti altri spiriti. 
"Li stetti a sentire, cercando di ascoltare quello che dicevano, ma le loro 
vibrazioni non erano evidentemente in sintonia con le mie, e così non li potevo 
percepire distintamente. Dopo un lungo periodo di vani sforzi chiesi a Meon, che 
posto fosse mai quello e lui mi spiegò che ci trovavamo in un luogo ancora molto 
prossimo al magnetismo della terra. 
Poi gli chiese il motivo per cui le anime erano intrappolate e Meon le rispose 
che era questo il desiderio di alcuni, mentre altri non erano ancora abbastanza 
forti da superare quel punto, perchè gli interessi terreni li bloccavano in quel 
luogo: 
"Non vi è alcun ostacolo, ma non vogliono andar via; alcuni non sapevano che è 
difficile scrollarsi di dosso la vita terrena. Come un Medium contatta l'Aldilà 
loro sono qui in contatto con il mondo materiale, ma mentre il primo progredisce 
nel suo cammino, loro regrediscono."
La Paget vide spiriti d'amore e di misericordia, che tentavano di aiutare coloro 
che erano bloccati in questo "infernale" regno, ma la maggior parte di loro non 
avevano ancora acquisito "l'udito spirituale" e non rispondevano alle offerte di 
aiuto. Alcuni, tuttavia, li ascoltavano e lottavano per liberarsi dal vortice. 
Meon poi le disse che nessun'anima sarebbe andata irrimediabilmente perduta, non 
importa quanti eoni restasse nelle tenebre. Così, cominciò a chiedersi se questa 
doveva essere la sua nuova dimora, ma Meon la rassicurò che non lo sarebbe 
stata: 
"Non è sceso il Cristo in questo luogo prima della sua Ascensione?" le disse, 
fugando ogni sua preoccupazione. 
"Al di là delle tenebre rossastre ho potuto vedere la luce, in cui sembrava che 
arcobaleni dal colore dell'alba e di una bellezza leggiadra giocassero a 
vai-e-vieni, come se flirtrassero con le tenebre, tanto che pensi che toccandoli 
li distruggeresti. Delicata bellezza di uno spettacolo (non avevo mai visto 
niente di più affascinante e seducente), simile ad un bacio fra il mattino e 
l'oscurità. 
Era come baciare la morte e dire addio". 
Il Mondo Dell'Alba.
Sembrò che fossero giunti in quello che appariva essere un altro mondo. Paget lo 
ha chiamato il "Mondo dell'alba", in quanto sembrava che la luce avesse iniziato 
a neutralizzare le tenebre. 
"Ci sono case, fiori, alberi, tutto era così simile al mondo fisico da lasciarmi 
stupita ed ho quasi creduto di essere tornata sulla terra." 
Gli abitanti conversarono con lei, ma non sembravano rendersi conto che erano 
nel "dopo la vita", in quanto non erano del tutto distaccati dal magnetismo 
terrestre. La Paget assicura che alcuni di loro erano collegati ancora alla 
terra, come se vi fossero attratti da qualcosa di primaria importanza. 
"Mentre non c'era alcun dubbio che queste persone avevano una volta abitato 
sulla terra, non ho visto nessuno che mi aveva mai conosciuto in questa vita. 
Forse erano potuti uscire fuori dalle tenebre e tornavano ad aiutare i meno 
fortunati per portarli nella condizione più elevata che essi aveva raggiunto. " 
Meon e Paget vibravano sempre più nella luce. 
"Era così incantevole questo cavalcare le onde vibranti dello spazio, che 
desideravo non avesse mai fine, per sempre, senza mai stancarsi, senza mai 
fermarsi, ma dopo un certo tempo di abbandono totale in questa magìa, ho 
percepito che la vibrazione stava cambiando, fondendosi in una fremente 
sensazione, ancora più squisita, e poi, come parte di essa, i miei piedi si sono 
trovati su qualcosa di diverso, qualcosa di solido ed affidabile ". 
Lei ora si trovava in una città di luce, bianca nella sconfinata distesa. 
"Sembrava che avessi raggiunto il limite della mia capacità di fluttuare nello 
spazio. Sembrava che, in qualche modo, fossi diventata più pesante dell'ambiente 
in cui mi trovavo.
Dappertutto c'erano i più grandi spiriti che avessi mai visto. Alcuni si sono 
fatti avanti e ci hanno salutato, rivolgendosi a Meon come se fosse un loro pari 
e poi, insieme, siamo entrati in un edificio incommensurabile per spazio ed 
altezza, pura espressione della magnificenza architettonica.
Il materiale aveva la trasparenza del vetro di una variegata tonalità di bianco, 
in cui i colori, armonizzandosi fra loro nel modo più delicato che si possa 
immaginare, cambiavano di continuo. L'elettricità sembrava essere la forza che 
li teneva tutti insieme, poichè il blu elettrico si fondeva incessantemente col 
viola, formando una sorta di serpentina, con tonalità quasi impercettibili di 
giallo che s'insinuava in esso.
Mi sembrava di possedere tutta la saggezza di tutti i secoli passati, stando lì. 
Vita e morte mi svelavano i loro misteri, e non ponevo più domande, conoscendo 
già le risposte.
Tutto il funzionamento dei livelli fisici era diretto e guidato da quel luogo 
che era in contatto diretto con la terra. Nessun accadimento terreno sfuggiva 
all'osservazione dei grandi spiriti che sembravano non aver nient' altro da fare 
che sorvegliare gli esseri viventi sulla terra, inviare loro insegnamenti, 
sollevarli dalle tenebre, vegliare sulle reincarnazioni, creare gli insegnanti 
ed inviarli nei luoghi dove erano più necessari. Con questi insegnanti erano in 
comunicazione diretta continuamente e sapevano esattamente che cosa stava 
succedendo attraverso una qualche forma di telegrafia senza fili o forse 
telefonica, che valicava ogni distanza.
Sembrava che attraessero le anime altamente evolute della terra fino alla loro 
mente, e queste collaboravano consapevolmente, rispondendo senza commettere 
alcun errore.E' stato meraviglioso vedere il processo, o meglio i processi, in quanto vi sono 
varie fasi in questo processo di controllo. C'era un continuo via-vai. Ho visto 
molti uscire e scomparire nel vortice, tutti felici per il loro lavoro in aiuto 
all' umanità. Le anime erano innumerevoli, lo spazio incommensurabile, ma non vi 
era alcuna confusione, un sistema perfetto dove ognuno conosceva esattamente la 
sua missione e sapeva come portarla a termine. In verità, era la realizzazione 
di quanto Cristo ci ha detto di fare: loro lavoravano per gli altri, non per se 
stessi. "
Meon portò Fanny ancora più in alto, dove l'influenza della terra non è più 
sentita. Un grande Spirito si fece avanti e le chiese se lei volesse tornare 
indietro. Lei rispose che avrebbe voluto tornare solo se poteva fare del bene e 
dire agli altri ciò che aveva sperimentato.
L'Essere la mise in guardia sul fatto che molti non l'avrebbero creduta e che 
avrebbe sofferto per i suoi inutili sforzi, ma lei accettò la sfida.
LA REVISIONE DELLA SUA VITA
Paget si ritrovò da sola a capo chino. Poi vide una piccola luce vibrante 
davanti a sè che prendeva la forma d'una piccola bimba. Capì subito che la 
ragazza era lei e che stava rivivendo la sua vita sulla terra. Vide se stessa 
scoprire la sua grande passione, la musica, che l'aveva appassionata da quando 
il suo piccolo, bianco dito era troppo piccolo per scalare un'ottava fino a che 
non aveva provato la gioia di averne la piena padronanza! 
Vide se stessa crescere dai tempi della scuola fino a trasformarsi in una fiera, 
egocentrica donna.
Apparvero davanti a lei tre strade, una "buona", una "cattiva" e l'altra, nel 
mezzo, senza alcuna etichetta. Si trovò nella strada centrale, dove si 
affollavano molte più persone rispetto a quelle laterali.
"Queste strade erano custodito da creature invisibili, secondo le propensioni di 
ciascuno, che chiamavano chi viaggiava in quella centrale, nel tentativo di 
influenzare le loro tendenze. Vi erano anche strade che portavano dal centro 
all'esterno ed altre che da una strada esterna conducevano alle altre, mostrando 
come si potesse facilmente cambiare il percorso con un atto di volontà".
Paget poi vide la giovane donna che sognava di diventare una grande cantante, 
idolatrata da tutto il mondo, ebbra della fama ottenuta, senza però ricordare 
che l'ambizione ha fatto cadere gli Angeli.
Il "film" della sua vita continuò fin quando, a causa d'un grave attacco di 
laringite aveva perso la sua voce. Vide se stessa maledire Dio ed avvolta da una 
grigia coperta di materialismo. Vide i suoi genitori passare nel Mondo dello 
Spirito, lasciandola sola a lottare un'aspra battaglia.
Vide anche gli avvenimenti più banali durante la revisione della sua vita. 
"La fedeltà dei dettagli era perfettamente meravigliosa. Nulla mi venne 
nascosto, nulla mi apparve sfocato, c'era tutto di tutto. Sono stata messa 
faccia a faccia con la mia vita sulla terra, la mia vita così come l'avevo 
vissuta, in attesa di una condanna o d'una assoluzione."
Quando la revisione si concluse, Meon la stava aspettando. Egli le disse che lo 
scopo della revisione era stato quello di ricostruire un edificio sulle sue 
ceneri, prima che le fosse restituita la vita sulla terra.
"Meon ed altri Spiriti mi circondarono, potevo sentire l'essenza elettrificante 
che aveva manifestata la sua onnipresenza durante il mio viaggio. A quel punto, 
tutto il peso della vita fisica mi piombò addosso ed io mi sentii totalmente 
inadatta a viverla!"
DA METGAT'S BLOG 
(TRADUZIONE E ADATTAMENTO: WM)
LA NDE DI Donatella (16-07-09)
Un'altra testimonianza italiana, raccolta da Sara Luce, che ringraziamo di cuore
Mi è stato chiesto di raccontare un’esperienza che ho avuto qualche anno fa ed 
ecco che la racconto.
Nel maggio del 1998, il 13 maggio per l’esattezza, fui ricoverata all’Ospedale 
Careggi di Firenze per un intervento, per togliere l’utero, per dei problemi che 
c’erano, intervento di routine.
Sono andata tranquilla, il primo intervento l’ho avuto di mattina, al ritorno 
dal primo intervento si è verificata un’emorragia grave e mi hanno riportato 
dentro per la seconda volta.
Premetto che io avevo fatto l’auto-donazione per cui una sacca del mio sangue 
era già in ospedale per eventualità come questa che si dovesse procedere a una 
trasfusione.
Dopo il secondo intervento mi riportarono nella mia stanza e iniziai a sentirmi 
male, molto male, mi portarono di corsa dentro per un terzo disperato tentativo 
per una emorragia interna gravissima.
Io ricordo la corsa sul lettino verso la sala operatoria poi ricordo di aver 
visto la sala operatoria, tutto quello che si svolgeva nella sala operatoria 
intorno al mio corpo, da un angolino, sul soffitto, erano tutti molti 
preoccupati, gridavano, si affannavano intorno a questo corpo che sembrava non 
reagire e gridavano ‘l’abbiamo persa, l’abbiamo persa’, io dicevo ‘guardate che 
non mi avete perso, sono qui, come fate a dire che mi hanno perso’ ma loro 
ovviamente non mi sentivano.
Premetto che io avevo la sensazione di essere intera, li dove mi trovavo, quello 
che stava sul tavolo operatorio e attorno al quale si affannavano tutti i medici 
era semplicemente come un vestito smesso, come quando ci togliamo un vestito e 
una sarta fa un rammendo, qualcosa del genere, ecco, insomma.
Dopo di che mi sono trovata di colpo proiettata in un mare di inchiostro nero, 
molti racconti che ho sentito parlano di un tunnel intorno al quale si 
percepisce una luce, io questo tunnel non l’ho visto, ho visto solo questo mare 
di inchiostro nero, io avevo la sensazione di muovermi, però non sapevo in quale 
direzione perché tutti i miei sensi erano azzerati, io non sapevo dove era 
l’alto, il basso, dove era la destra o la sinistra, avevo la sensazione di 
muovermi ma non avrei saputo dire in quale direzione.
Poi sono riemersa in un mare di luce, bellissimo, io stavo benissimo, una 
sensazione di beatitudine mai provata, non esistono parole nel nostro 
vocabolario per descrivere quello che io ho provato, tutti i miei bisogni erano 
stati azzerati, ne fame, ne freddo, ne dolore, ne stanchezza, neanche il 
pensiero della mia famiglia, dei miei figli, io ho tre figli che all’epoca 
abitavano ancora tutti in casa con me, io stavo benissimo. Quando sono arrivata 
in questo mare di luce ho sentito una voce profondissima che mi diceva ‘Non aver 
paura, vedi questo mare di luce è un mare d’Amore, questo Amore ti terrà a 
galla’, la paura era l’ultima sensazione che io abbia potuto provare neanche mi 
sfiorava tanto era grande il senso di beatitudine, questa luce che ti permeava, 
che ti inondava, che ti dava tutto quello di cui avevi bisogno. Non mi mancava 
niente, ripeto, tutti i miei bisogni azzerati.
Poi ho cominciato ad incontrare delle persone tra virgolette, perché non erano 
persone, erano luci che mi si avvicinavano e che io riconoscevo, qualcuna 
l’avevo conosciuta sulla terra ma qualcuna non l’avevo mai conosciuta eppure era 
un ritrovarsi, un riconoscersi, era quello che io chiamo un abbraccio ma in 
realtà era il fondersi di due luci, quello che mi ha colpito poi, a posteriori, 
è che io di quelle persone, di quelle luci, sapevo molto di più di quello che 
posso sapere di un amico di infanzia, di un figlio, di un genitore, perché 
quello che si sa delle persone con le quali viviamo sono tutte cose che servono 
al mondo per identificarsi, come si chiamano, quanti anni anno, la scuola che 
hanno fatto, di chi sono figli, con chi sono sposati, il colore degli occhi, dei 
capelli, il lavoro che fanno, di tutte le altre cose che possiamo dire sono solo 
quelle che servono al mondo per identificarci, io conoscevo molto di più di 
quelle persone, io le conoscevo, diciamo, come una specie di codice a barre, se 
si va in un grande magazzino e si compra un oggetto è un oggetto, poi si passa 
sulla cassa e il lettore legge le barre di quel codice e ti da molte più 
informazioni di quelle che ti possono dare gli occhi e le mani, quindi la vista 
e il tatto sono relativi, relativi a questo mondo dove noi abitiamo, di quelle 
persone io sapevo molto di più e la gioia struggente, grande, immensa che ho 
provato in questo fondersi è stata bellissima, era un ricordare condivisioni 
antiche non lo so, è stato comunque bellissimo.
Poi ad un tratto qualcuno mi ha ricordato che il mio compito non era finito, mi 
ha fatto ricordare che questi tre ragazzi che io avevo messo la mondo, che erano 
venuti al mondo, attraverso me e mio marito erano comunque ancora qui ed erano 
una mia responsabilità, qualcosa di cui comunque avrei dovuto rendere conto, 
questo pensiero è stato come un elastico, che istantaneamente mi ha ritirato nel 
corpo, io mi sono ritrovata nel mio corpo, il dolore si è di nuovo fatto sentire 
e avevo la sensazione che qualcuno mi stringesse il braccio per svegliarmi. 
Quando mi sono svegliata mi sono resa conto che era il bracciale pressorio 
perché ero in rianimazione ed ero monitorata, c’erano tutte quelle lucine 
intorno e quel bracciale che di tanto in tanto continuava a stringermi il 
braccio.
Poi sono venuti tutti intorno a me ‘Si è svegliata signora, stia calma, mi 
sente?’ era un ritorno alle cose del quotidiano, alla fatica, al dolore, a tutto 
quello che c’è nel quotidiano e che conosciamo tutti molto bene. Era un ritorno 
anche in seno alla mia famiglia, con i doveri e con le cose belle che nelle 
famiglie ognuno di noi ha. Quello però che ho portato con me era la gioia 
grande, profonda, tanto che le persone che avevano visto per tre volte il mio 
ingresso in sala operatoria e sapevano che l’ultimo era stato un tentativo ‘sul 
cadavere’ come poi mi ha detto il professore al primo controllo, ehhh, il 
‘cadavere’ comunque è qui e parla e vive tranquillamente la propria vita, queste 
persone venivano titubanti ad affacciarsi alla mia porta e quando mi vedevano 
con questo sorriso enorme, radiosa, e quando sentivano che questa era stata 
l’esperienza più bella della mia vita, forse pensavano che fossi ancora sotto 
anestesia o non ancora lucida del tutto e poi le domande, mi dicevano ‘Ma lei 
crede?’, ‘Si, credo’, ‘E di che religione è?’, e mi è traboccato fuori ‘Di 
tutte, perché li non ho trovato nessuna divisione’.
Le divisioni appartengono a questo mondo, li non ci sono, non le ho trovate.
Devo dire che mi sono state date 18 sacche di plasma, quindi del mio sangue non 
mi era rimasto più niente, lo avevo perso tutto e queste 18 sacche di sangue che 
mi hanno dato mi era stato in qualche modo preannunciato in un sogno che avevo 
fatto, mi avevano lasciato una collanina di corallo sulla mia sedia e io avevo 
chiesto un po’ turbata da questi 18 chicchi di corallo di questa collanina, 
avevo chiesto a Padre Pio che stava dicendo Messa in una Chiesa li vicino, che 
cosa volesse dire e lui mi aveva detto ‘Figlia, vedi, sono 18 perle di sangue e 
il sangue lo sai è dolore, ma non ti preoccupare che ti aiuto io’
Questo era successo mesi prima dell’intervento, quando ancora non si parlava 
dell’intervento e io non avevo capito e poi, poi ho capito che cos’erano quelle 
18 perle di sangue.
L’aiuto c’è stato, c’è stato da parte di tutti, della Madre, di Padre Pio, da 
parte di tutti, ringrazio il Cielo di questa esperienza, non ho mai avuto una 
paura particolare della morte e ora non ne ho proprio neanche più un millesimo 
di grammo, niente, che posso dire, è solo un essere partoriti in un’altra 
dimensione ed essendo una donna che ha partorito ho un po’ di paura dei dolori 
del parto e per cui spero che sia un parto veloce per poi nascere in questa 
nuova vita che tutti ci aspetta.
Vi invito ad essere sereni e ad affrontare le prove della vita e ad affrontare 
anche l’ultima prova, quella del ritorno a Casa.
Grazie a tutti, Donatella
Visitate il Sito di Sara Luce: http://www.leparoledegliangeli.it
LA NDE INFERNALE DI KENNETH (25-07-09)
Un nostro Lettore ci ha chiesto se esistano racconti di
 esperienze di premorte "infernali" e perché non ne abbiamo mai pubblicate. La 
nostra risposta é che tali esperienze sono abbastanza (e per fortuna!) rare, per 
cui non é facile trovarne di sufficientemente adatte agli scopi didattici che ci 
prefiggiamo. Siamo riusciti ad accontentarlo però, grazie ad una accurata 
ricerca condotta nel vastissimo sito di Kevin Williams dove é riportata questa 
storia molto nota in USA . Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il 
soggetto in questione non era un delinquente degno della pena di morte, ma il 
figlio di un Pastore Battista, educato fin dalla più tenera età con gli 
insegnamenti forniti dai Sacri Testi! Come vedremo, però, la dottrina e la 
frequentazione di una congregazione religiosa non sono sufficienti per salvarsi 
l'anima!
Il Reverendo Kenneth Hagin (1917 - 2003) riteneva già a nove anni di aver fatto 
tutto ciò che era necessario per ottenere un posto in cielo. Egli era nato e 
cresciuto nella Chiesa Battista e da bambino, aveva preso il suo primo impegno 
con Cristo essendo stato battezzato con l'acqua santa. 
Era sempre stato un membro della chiesa, per cui riteneva di essere stato 
salvato" e sulla strada per il cielo. Essendo credente e seguace di Gesù Cristo 
era perciò certo di essersi assicurato un posto in Paradiso. Oltretutto era 
convinto che Gesù e tutti i suoi discepoli erano Battisti, così fu un vero e 
proprio shock quando scoprì che non lo erano. All'età di 16 anni, Kenneth ebbe 
una breve esperienza NDE a causa d'una malformazione cardiaca connatale.
Il seguente racconto é un estratto della sua esperienza, descritta nel suo 
libro, 
I Believe in Visions (Io credo nelle visioni). 
---------------------------- 
< Il mio cuore aveva smesso di battere. Questo torpore si diffuse fino ai piedi, 
alle caviglie, alle ginocchia, allo stomaco e poi al cuore - e così schizzai 
fuori dal corpo. 
Non persi coscienza, saltai fuori dal mio corpo come un nuotatore che salta dal 
trampolino nella piscina. Sapevo di essere fuori dal mio corpo, perchè potevo 
vedere la mia famiglia, giù in casa, ma non potevo contattare nessuno di loro.
Ho cominciato a scendere - giù, giù, in una buca, come se mi calassi in un 
pozzo,in una caverna o in una grotta. Continuavo a scendere. I piedi sono scesi 
per primi. Potevo vedere le luci della Terra finché non sono svanite. Il buio 
intorno a me era quello d'una notte che nessun uomo ha mai visto. 
Più in basso andavo, più scuro diventava ed anche più caldo, fino a quando, 
sotto di me ho potuto vedere delle dita di luce che giocavano su un muro di 
tenebre e sono arrivato in fondo al pozzo. 
Tutto ciò mi é accaduto più di 60 anni fa, eppure é per me reale, come se fosse 
accaduto la settimana prima. Quando sono arrivato al fondo della buca, ho capito 
che cosa erano quelle dita di luce sul muro di tenebre: di fronte a me, al di là 
delle porte dell'inferno, ho visto gigantesche fiamme arancione, bianche alla 
loro sommità. Fui attirato verso l'inferno, come un magnete attira a sé il 
ferro; sapevo che, una volta entrato attraverso quelle porte, non avrei potuto 
tornare indietro. 
Ero consapevole del fatto che una sorta di creatura mi era venuta incontro in 
fondo a quel pozzo. Io non guardai, dato che il mio sguardo era inchiodato sulla 
porta, sebbene sapessi che c'era una creatura alla mia destra. Questa creatura, 
quando avevo cercato di rallentare la mia discesa, mi aveva preso per un braccio 
per scortarmi. 
Quando lo ebbe fatto, in lontananza al di sopra del nero e delle tenebre udii 
una voce, una voce maschile, ma non so che cosa abbia detto. Non so se fosse 
stata quella di Dio, di Gesù, o d'un Angelo. Non parlava in inglese, era una 
lingua a me straniera. 
Quel posto venne scosso da quelle poche parole e la creatura abbandonò la presa 
della sua mano dal mio braccio. Vi fu come una potente forza aspirante che mi 
tirò indietro e venni strappato via dall'ingresso dell' l'inferno, finché non mi 
trovai in una zona d'ombra e fui tratto fuori dalle tenebre. 
Prima che arrivassi in cima, potevo vedere la luce. Ero precipitato in un pozzo 
ed era come se, risalendo potessi vedere la luce lassù, in alto. Mi ritrovai 
nella veranda della casa di mio nonno, poi passai attraverso un muro - non 
attraverso la porta e non attraverso la finestra - ma attraverso il muro, e mi 
sembrò che saltare dentro al mio corpo fosse come infilare un piede dentro una 
scarpa.
Prima di rientrare nel mio corpo, vidi mia nonna seduta sul bordo del letto che 
mi stringeva tra le sue braccia e fui allora in grado di comunicare con lei, ma 
immediatamente 
sentii di scivolare di nuovo giù. Urlai: 
'Nonna, vado via! Sei stata una seconda madre per me, quando lei era malata.'
Il mio cuore si era fermato per la seconda volta. Uscito nuovamente fuori dal 
corpo ricominciai a sprofondare: giù, giù, giù. Oh, so che é durato pochi 
secondi, ma sembrava un'eternità. 
Era sempre più caldo e più scuro, fino a quando arrivai di nuovo in fondo alla 
buca ed ho rivisto l'ingresso dell'inferno, o le porte come le chiamo io. 
Ero consapevole del fatto che quella creatura mi veniva incontro. 
Inutilmente tentai di rallentare la discesa - sembrava che galleggiassi 
nell'acqua- ed ancora c'é stato uno strattone che mi tirato verso il basso e 
quella creatura mi ha bloccato il braccio. Ancora la voce, la voce di un uomo in 
una lingua straniera. Nuovamente non capii quello che aveva detto, ma anche 
questa volta il pozzo tremò alle sue parole. 
E poi mi hanno tirato su, prima la testa perché potevo vedere le luci della 
terra: l'unica differenza fu che questa volta riuscii ad arrivare fino ai piedi 
del letto. Per la seconda volta ero lì e potevo vedere il mio corpo disteso sul 
letto e la nonna che mi teneva tra le sue braccia. 
Riuscii a lasciare un'ultima parola per ogni membro della mia famiglia e poi il 
mio cuore si fermò per la terza volta perché sentii che la circolazione del 
sangue si era bloccata. 
Tutto si ripeté come prima, e cominciai a scendere in basso nuovamente. 
Fino a quel momento avevo pensato che non stava accadendo davvero, che fosse 
solo un'allucinazione: che non poteva essere vero, ma poi pensai: 'Questa é la 
terza volta. Non voglio tornarci più! Non ci torno stavolta!', ma il buio 
intorno a me era sempre più scuro e nel buio, ricordo di aver gridato:
 "Dio! Io appartengo alla chiesa! Sono stato battezzato nell' acqua!" 
Aspettai, ma non vi fu nessuna risposta, solo l'eco della mia voce attraverso il 
buio. Urlai un pò più forte....Nulla..... ma quando quella creatura mi afferrò 
per il braccio, per la terza e l'ultima volta, di nuovo quella voce possente 
scosse l'Inferno ed io risalii lungo il pozzo nero... Ero salvo. 
Solo dopo capii che occorre molto più che la semplice appartenenza ad una chiesa 
ed un battesimo nell'acqua per evitare le pene dell'inferno e guadagnarsi il 
cielo! Gesù ci ha detto: 
"Bisogna che voi siate generati di nuovo" (Giovanni 3:7).
Io credo certamente al Battesimo, ma soltanto dopo che un individuo è stato 
generato di nuovo. 
Certo, credo nella comunità ecclesiastica, nei gruppi di cristiani uniti per 
lavorare 
nel nome di Dio, ma se sarete soltanto uniti alla Chiesa e battezzati, senza 
però essere realmente nati una seconda volta, andrete all'inferno. 
Come uscii una terza volta dal baratro e rientrai nel mio corpo, il mio spirito 
iniziò a pregare; mi ritrovai che continuavo la preghiera a voce alta che tutto 
il vicinato mi sentiva, sicchè la gente accorreva in casa per veder cosa fosse 
successo. Guardai l'orologio e vidi che erano precisamente le 19,40: era l'ora 
della mia rinascita grazie alla provvidenza divina, per l'intercessione di mia 
madre e di mia nonna. La mia preghiera non era legata al fatto che io fossi 
battezzato o che appartenessi alla chiesa ma, implorando Dio, gli domandavo di 
aver pietà di me peccatore, di perdonarmi per i miei peccati, di purificarmi da 
ogni iniquità. Lo accettavo, lo riconoscevo quale mio personale Salvatore. 
Mi sentii totalmente bene, come se un pesante fardello fosse scivolato via dalle 
mie spalle".
Tutto questo avvenne ad Hagin nell'Aprile del 1933, all'età di circa sedici 
anni, nella città di Mackinney, nel Texas (U.S.A).
Kenneth Hagin guarì totalmente sia nel corpo che nello spirito e fino al 2003, 
anno in cui passò definitivamente, è stato a capo di una Chiesa Cristiana 
New-Age. 
Webmaster - Dal sito di Kevin Williams-
"Bisogna che voi siate generati di nuovo" (Giovanni 3:7)
Note a margine dell'esperienza di Kenneth
Cosa intendeva dire Gesù con queste parole? Non sono forse un'esplicita 
ammissione della realtà della Reincarnazione? Quanti passi del Vangelo sono 
stati "tagliati" per eliminare dalla memoria dei futuri Cristiani questo 
concetto cardine che ci spiega tutte le apparenti ingiustizie terrene?
 In questo articolo, trovato su Internet per caso (e la cui fonte non 
conosciamo), potrete leggere una rapida ma esauriente disamina di questo spinoso 
argomento.
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"…. La reincarnazione faceva parte dei dogmi giudaici col termine di 
resurrezione: i Sadducei (setta ebraica che si formò intorno all’anno 248 a.C.), 
che pensavano che tutto finisse con la morte, erano i soli a non credervi. Le 
idee dei Giudei su tale punto, come su molti altri, non erano chiaramente 
precisate, poiché essi non avevano che vaghe e incomplete nozioni circa l’anima 
e i suoi legami col corpo. Credevano che un uomo che avesse vissuto potesse 
rivivere, ma non si rendevano conto chiaramente del modo come ciò si poteva 
verificare: indicavano con la parola resurrezione ciò che lo spiritismo chiama 
più giustamente reincarnazione.
Infatti la resurrezione suppone il ritorno alla vita di un corpo che è morto, 
cosa che la scienza ha dimostrato essere materialmente impossibile, soprattutto 
quando gli elementi di questo corpo sono da molto tempo dispersi o riassorbiti 
dalla terra. 
La reincarnazione è il ritorno dell’anima, o Spirito, alla vita corporale, ma in 
un altro corpo formato espressamente per esso, e che non ha nulla di comune con 
quello vecchio. La parola resurrezione avrebbe potuto così essere usata per 
Lazzaro, ma non per Elia ne per gli altri profeti. Se, dunque, secondo la loro 
credenza, Giovanni Battista era Elia, il corpo di Giovanni non poteva essere 
quello di Elia, poiché Giovanni era stato veduto da bambino e si conoscevano suo 
padre e sua madre. Giovanni poteva, dunque, essere Elia reincarnato, ma non 
resuscitato...
"...L’opinione che Giovanni Battista era Elia, e che i profeti potevano tornare 
a vivere sulla terra, si ritrova in parecchi passaggi dei Vangeli. Se questa 
credenza fosse stata un errore, Gesù non avrebbe mancato di combatterla, come ne 
ha combattuto tante altre; invece, al contrario, egli la riafferma con il peso 
della sua autorità, e la pone come una condizione di principio necessaria, 
dicendo:
 "Uno, se non nascerà di nuovo, non può vedere il regno di Dio". E insiste, 
aggiungendo:
"Non ti meravigliare se ti ho detto: BISOGNA che voi siate generati di nuovo"...
Tale interpretazione è giustificata, d’altronde, da queste altre parole: Ciò che 
è generato dalla carne è carne e quel che nasce dallo Spirito è Spirito. Gesù 
pone così una netta distinzione fra Spirito e corpo. 
Ciò che è generato dalla carne, indica chiaramente che solo il corpo deriva dal 
corpo, e che lo Spirito è indipendente dal corpo...
"….Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli si acquista 
con la forza e sono i violenti che se ne impadroniscono; perché tutti i profeti 
e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, è lui 
quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi da intendere, intenda"." 
(San Matteo, Cap. XI, versetti da 12 a 15).
Se il principio della reincarnazione espresso nella persona di San Giovanni, 
poteva, a rigore, essere interpretato in senso puramente mistico, non è 
possibile fare altrettanto con questo passaggio di San Matteo che non si presta 
a nessun possibile equivoco: è LUI, quell’Ella che deve venire. Non vi sono né 
figure retoriche né allegorie: si tratta di un’affermazione positiva.
 "Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli si acquista 
con la forza". 
Che cosa significano queste parole, poiché Giovanni Batista era ancora vivo in 
quel momento? Gesù le spiega dicendo: "Se volete capire quello che dico, è 
proprio lui quell’Elia". Gesù alludeva ai tempi in cui Giovanni viveva sotto il 
nome di Elia. Fino ad ora, il regno dei cieli si acquista con la forza" è 
un’altra allusione alla violenza della legge mosaica che ordinava lo sterminio 
degli infedeli per ottenere la Terra Promessa, Paradiso degli Ebrei, mentre 
secondo la legge nuova il cielo si ottiene mediante la carità e la dolcezza. Poi 
aggiunge: "Chi ha orecchi per intendere, intenda". Queste parole, così spesso 
ripetute da Gesù, avvertono chiaramente che non tutti erano in grado di capire 
certe verità...
Ma a questa autorità, valida dal punto di vista religioso, si aggiunge, dal 
punto di vista filosofico, quella delle prove che risultano dall’osservazione 
dei fatti.
Quando dagli effetti si vuol risalire alle cause, la reincarnazione appare come 
una necessità assoluta, come una condizione inerente all’umanità, in una sola 
parola come una legge della natura. Si dimostra dai suoi risultati in modo, per 
così dire, materiale, come il motore nascosto si rivela nel movimento: solo la 
reincarnazione può dire all’uomo da dove viene, dove va, perché è sulla terra, e 
giustificare tutte le anomalie e tutte le apparenti ingiustizie che offre la 
vita.
Senza il principio della preesistenza dell’anima e della pluralità delle 
esistenze, la maggior parte delle massime del Vangelo diventa inintelligibile, 
ed è questa la ragione per cui esse hanno fatto sorgere interpretazioni tanto 
contraddittorie: questo principio è la chiave che deve rendere il vero loro 
senso...
LA REINCARNAZIONE
Quando qualcuno muore diciamo che è disincarnato. Quando nasce un bambino 
diciamo che uno Spirito è incarnato. Lo Spiritismo insegna che noi abbiamo molte 
vite. Tutte le volte che nasciamo per una nuova vita, stiamo incarnando. Così, 
anche gli spiritisti credono nella Reincarnazione. Credere nella Reincarnazione 
è credere che abbiamo molte vite. É bene sapere che la maggior parte delle 
religioni credono nella Reincarnazione la quale ci fa capire molto 
dell’esistenza.
In ogni vita impariamo cose diverse. Così, in una vita siamo operai; in un’altra 
possiamo essere industriali, in una vita siamo poveri; in un’altra possiamo 
essere ricchi, in una vita nasciamo neri; in un’altra possiamo nascere bianchi, 
in una vita siamo sani; in un’altra vita possiamo essere malati.
La Reincarnazione spiega anche le differenze fra le persone. Nel mondo vediamo 
tutti i tipi di persone. Non esistono due persone uguali. I fratelli sono 
diversi. Persino i gemelli sono diversi. Alcuni bambini nascono intelligenti ed 
imparano tutto facilmente, altri nascono malati e non riescono ad imparare 
nulla. Alcuni bambini nascono sani e perfetti, altri nascono poveri e persino 
miserabili. Esistono piccoli buoni, che obbediscono e sono tranquilli dalla 
nascita, altri invece sono ribelli, non obbediscono per niente e sono 
aggressivi. 
Perché queste differenze? La Reincarnazione le spiega. 
Tutti noi abbiamo avuto molte vite. In ogni vita impariamo, sbagliamo, facciamo 
del bene e del male. Le nostre sofferenze sono i risultati dei nostri errori. 
Errori commessi in un’incarnazione creano sofferenze in un’altra incarnazione. 
La Reincarnazione comprova la Giustizia Divina. Nasciamo per imparare quello che 
non abbiamo imparato in altre vite. Per questo, ognuno nasce nel modo migliore 
per imparare.
E' nascendo, vivendo, morendo e rinascendo che l’uomo si evolve.
Dio ha creato lo Spirito semplice ed ignorante. L’uomo evolve attraverso le 
reincarnazioni. Ogni vita è una nuova reincarnazione. Ogni vita è un 
apprendistato. In ogni vita possiamo salire un gradino nella scala che ci 
porterà a Dio. Il fatto di aver avuto molte vite chiarisce molte altre cose.
É comune provare simpatia o antipatia per una persona appena conosciuta. Molte 
volte questo sentimento è dovuto a quello che è successo in vite passate. La 
Reincarnazione spiega anche i casi dei bambini prodigio. Sappiamo che alcuni 
bambini sono molto intelligenti. Questi fanciulli imparano con molta facilità 
perché si ricordano quello che hanno già imparato in altre vite. Molte persone 
in visita per la prima volta in certi luoghi hanno la sensazione di averli già 
conosciuti. Questi fatti molte volte succedono perché la persona ha già vissuto 
o è stata in quel luogo in un altra vita.
LA MORTE NON ESISTE
Sappiamo già che nascere è lo stesso che reincarnare. Sappiamo anche che morire 
è lo stesso che disincarnare. La verità è che la morte non esiste.
Quello che esiste è la distruzione del corpo materiale. Quando una persona 
disincarna, il suo Spirito rimane libero. Lo Spirito libero del corpo va al 
mondo spirituale. La vita nel mondo spirituale dipende da quello che l’uomo ha 
praticato in quanto incarnato. La vita nel mondo spirituale è diversa per 
ciascuno Spirito. 
Ogni Spirito vivrà nella spiritualità d’accordo con quello che ha imparato e con 
quello che ha fatto nella Terra. Così, esistono nel mondo spirituale luoghi 
molto tristi e di molta sofferenza. Questi luoghi tristi e di sofferenze sono 
chiamati dagli Spiriti "umbral o tenebre" (purgatorio) dove vanno i cattivi 
quando disincarnano. 
Nell’umbral lo Spirito comincia a capire i suoi errori a poco a poco. Quando lo 
Spirito capisce i suoi errori e si pente, è aiutato e si trasferisce in luoghi 
migliori. Lui impara molto in questi luoghi migliori. Lì si preparerà per 
reincarnare, vogliamo dire, per nascere di nuovo.
Gesù ha detto: "Ad ognuno secondo la sua opera". Questo vale a dire che 
incontreremo nel mondo spirituale un tipo di vita in accordo con quello che 
abbiamo fatto. Quando disincarna una buona persona il suo Spirito va in luoghi 
di pace. In questi luoghi vive felice, lavora ed impara, migliorando sempre più. 
La maggior parte degli Spiriti torna a reincarnarsi, a nascere di nuovo. Ad ogni 
nuova vita, più lo Spirito impara e più si avvicina a Dio.
Gli Spiriti buoni sono chiamati Spiriti di luce. Sono chiamati di luce perché 
irradiano luce.
Quanto meglio è, lo Spirito più evoluto sarà. Quanto più evoluto è lo Spirito 
più bella sarà la sua luce.
Gli spiriti che molto sbagliano vengono chiamati sofferenti. Sono così chiamati 
perché vivono nell’umbral. Gli Spiriti quando sono ancora cattivi, vengono 
chiamati Spiriti delle tenebre.
 Sono così chiamati perché non hanno luce, sono scuri.
Tutti noi abbiamo un corpo fisico e un corpo eterico (*), quando avviene il 
decesso del corpo fisico il corpo eterico lo lascia. Viene interrotto il 
collegamento tra i due corpi che avveniva tramite un "cordone ombelicale" di 
energia di colore azzurro-argenteo (Vedi ns. articolo: Cos'è il Cordone 
D'Argento) . 
Come il cordone ombelicale, che unisce la madre al figlio che ha generato, viene 
reciso per vivere, così la morte separa definitivamente questo secondo corpo da 
quello fisico.
(*) Anima, corpo fluidico, perispirito ecc. gli sono stati dati tante 
denominazioni
Esperienze di NDE – la testimonianza di Ivan
03-09-09
Riceviamo dalla D.ssa Sara Luce un nuovo racconto di NDE, racconti che la nostra 
Collega sta raccogliendo in Italia, nonostante tutte le reticenze spesso opposte 
dai pazienti che hanno avuto simili esperienze nei confronti dei ricercatori del 
Paranormale. Un grosso complimento alla cara Sara per l'eccellente lavoro che 
sta svolgendo, certamente degno di esser pubblicato sulle più prestigiose 
riviste di Neuro-Psichiatria mondiale, al pari di quelli di Moody e di tanti 
altri Medici che, come lei ed il vostro WM, credono che l'Anatomia e la 
Fisiologia da sole non bastino a spiegare la complessità della vita intelligente 
e non. 
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Il 14 /07/08 sono stato ricoverato e poi operato presso un ospedale di Cremona.
A seguito di complicazioni post operatorie venivo trasferito e nuovamente 
operato al centro Trapianti dell’Ospedale S.Orsola di Bologna.
E’ qui che durante il ricovero in rianimazione è avvenuto l’incontro e il 
dialogo con un’essenza che mi si e’ presentata dicendomi di essere un Angelo. Il 
ricordo inizia allorchè mi trovavo coricato su uno strano letto a forma di nave 
e vedevo sopra di me, nel buio,dei fasci di luce informi e in movimento come 
raggi di pulviscolo solare. Sono quindi uscito dal corpo e portandomi 
all’altezza del soffitto mi guardavo dall’alto verso il basso immobile, nudo, 
pieno di tubi vari e ricoperto da sacche di ghiaccio.
Lievitavo, ero spirito senza forma, come una nebulosa a colori vivaci, 
scintillanti e in modo spontaneo, mi sentivo tanto sereno quanto tranquillo, mi 
sono rivolto verso questa entità chiedendogli chi fosse, mi rispose:-Sono un 
Angelo. Gli ho chiesto se era il mio Angelo Custode, mi ha risposto che non era 
il solo ma che erano in diversi e che potevo dialogare anche con gli altri.
Chiesi cosa dovevo fare e perché Lui fosse li, mi rispose che dovevo aspettare 
ed era li per farmi compagnia se mi andava di parlare. Chiesi se ero morto e se 
doveva accompagnarmi da qualche parte, mi rispose che non ero morto e che 
dovevamo solo lasciar trascorrere il tempo,aspettare.
Mentre tutti si muovevano un Angelo era fermo in silenzio, gli chiesi perché, mi 
rispose che la ragazza cui era vicino stava molto male. Poi altre domande e 
risposte che riguardano il mio privato e che tralascio. Ad un certo punto mi ha 
salutato dicendomi che era ora che rientrassi nel corpo , gli ho chiesto se 
potevamo ancora parlarci , mi ha risposto di si e mi ha detto che avrei sempre 
avuto vicino almeno un Angelo. Sono quindi sceso sul mio corpo e vi sono 
entrato, poco dopo mi sono risvegliato.
Trasferito nel reparto di Terapia Intensiva dopo alcuni giorni venivo a sapere 
che vicino a me in Rianimazione c’era una ragazza ,che ora stava meglio e che la 
stavano sistemando nella stanza accanto .Coincidenza? Non so , personalmente 
mantengo tanti dubbi su ciò che è avvenuto e non ho certezze, ma di quei giorni 
mi è rimasto questo ricordo e anche se non so se sia stato realtà o sogno , cosi 
come è rimasto nella mia mente ,con serenità , ho deciso di raccontarlo.
Dopo quell’esperienza comunque, ora mi capita spesso di chiamare persone che mi 
dicono che mi stavano pensando o viceversa di pensare a persone che poco dopo mi 
chiamano e sento forte il richiamo ad andare in Chiesa , cosa mai fatta prima, 
ove dopo una “conversazione,, mi sento pervaso da un grande senso di pace e 
serenità e trovo attraverso coincidenze o forti sensazioni, favorevoli o 
contrarie,le risposte alle mie domande. Un bacio, Ivan
www.leparoledegliangeli.it 
LA NDE DI ALDO (22-09-09)
Mio caro Claudio, la raccolta di testimonianze continua, anzi, se come ho visto 
anche alcuni dei frequentatori del tuo sito hanno testimonianze importanti da 
raccontare, dagli il mio indirizzo e-mail così faremo conoscere sempre di più 
queste esperienze e io, lo sai, sono un po’ rompina e mi faccio raccontare tutto 
per filo e per segno...Alla luce di quanto ti ho detto ti mando l’ ultima 
testimonianza pubblicata, poi vedi tu. Un dolce abbraccio, Sara Luce
www.leparoledegliangeli.it
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Ciao a tutti mi chiamo Aldo ho 39 anni e questa è la mia esperienza. Era il 
maggio del 1985 ed io avevo quindi nemmeno 16 anni, andavo a scuola in quel 
periodo ed ero molto preso dagli studi, nonostante giovane prendevo qualche 
caffè e per di più la mattina del giorno in questione era mancato mio nonno.
Vi racconto nell’ ordine quello che è accaduto e di seguito quello che io ho 
visto o creduto di vedere.
Ero a cena con la mia famiglia composta da genitori un fratello e una sorella 
più grandi e un fratello più piccolo; mentre mangiavo, complice forse una bibita 
molto fredda, mi sento la testa girare, mi alzo dicendo a mio fratello " fammi 
passare che mi sento male" e cado a terra tra le due seggiole a peso morto, mi 
prendono mi tirano su la testa e ho gli occhi talmente rovesciati che non si 
vedono le pupille, mi portano in bagno sopra la vasca prima a testa in giù e poi 
di nuovo a testa in su. 
Ancora occhi rovesciati e battito assente o talmente rallentato da essere 
impercettibile senza strumenti, quando credevano ormai fossi morto mi sono 
improvvisamente svegliato, poi croce rossa ospedale visite mediche etc etc etc.
La mia esperienza è questa, non ho visto luci, da quando ho avvertito il malore 
a pochi attimi prima di svegliarmi ho un vuoto totale, sono i forse ultimi 15 , 
20 secondi di quei pochi minuti che mi hanno fatto scrivere, ricordo il buio che 
diventava più chiaro, un grigio scuro, certamente un ronzio insistente, ma non 
sembravano voci, poi all’ improvviso in quel grigiore sono apparse le sagome di 
numerose persone tutte in torno a me come se io fossi sdraiato e loro mezzi 
chini su di me, completamente circondato guardavo in alto ma potevo vederle 
tutte. Le sagome erano grigio chiaro ma non si distinguevano i volti, ed erano 
tutti uguali, e l unica cosa in risalto erano i loro occhi bianchi e luminosi 
senza pupille, mi guardavano sempre chini senza parlare ma era come lo 
facessero. sembrava una forma di protezione, sentivo la protezione, ma io avevo 
paura, tantissima; mi piace pensare che chiunque fossero hanno deciso infine di 
lasciarmi andare, di nuovo buio e l’ immagine del soffitto del corridoio dove 
vedo chini su di me i miei genitori e più distanti i miei fratelli.
Ne ho parlato a distanza di anni con la mia famiglia e con un paio di parenti 
stretti, cugini, un amica e nessun altro, da allora nessun'altra esperienza.
Aldo.
LA STRANA NDE DI ERNESTO  
(05-12-09)
Caro Claudio, ti mando una nuova testimonianza, se vuoi condividerla con i 
lettori del tuo sito ... (SARA LUCE)
L'incontro con la Luce.
Quando si è verificato il mio incontro con la Luce non ero in coma. In effetti 
non tutti gli incontri con la Luce avvengono durante una situazione di pericolo 
a livello fisico (incidenti, decorso di gravi malattie, ...): sono stati 
riportati infatti alcuni casi relativi a situazioni di forte spiritualità, per 
così dire.
E' impossibile riportare in una mail un'esperienza di quel tipo, e forse non 
basterebbe anche una vita per spiegarla di persona, perchè la Luce è al di sopra 
di ogni cosa, di ogni credo e di ogni religione, e quell'incontro lo sto 
metabolizzando ancora, tanto è stato forte, e lo metabolizzerò ancora, per tutta 
la vita.
Ho avuto l'esperienza alcuni mesi dopo la morte di mia madre, deceduta nel '94. 
Fin da bambino sono sempre stato un po’ mistico, ma dopo aver baciato il corpo 
freddo e senza vita di mamma intrapresi un ulteriore viaggio interiore per 
capire e sapere se poteva esserci qualcosa "al di là". Dopo quella morte mi 
sentivo inizialmente più solo, più fragile, ma piano piano, mese dopo mese, 
cominciavo a sentire dentro di me un'energia, una forza, qualcosa che mi 
chiamava.
I vent'anni non sono stati un periodo facile per me (ma credo per tutti): non 
avevo buoni rapporti con mio padre e mia sorella e non amavo più il Liceo; in 
più c'era quel lutto, il marmo freddo di quella tomba. 
Una sera mi sentivo veramente distrutto e mi coricai sul letto. Non intendevo 
dormire, solo stare un po’ tranquillo. Realizzai ancor di più la mia infelicità, 
i problemi che avevo, dentro di me chiesi aiuto a Dio, arrivando persino a 
dubitare della sua esistenza, e improvvisamente, con i miei occhi ben aperti, 
ebbi un sussulto: venne a me una Luce.
Preciso che non ho mai avuto visioni o sogni ad occhi aperti. Quella Luce 
all'inizio mi spaventò (i nostri occhi sono abituati a vedere ben altro), ma fu 
Lei a calmarmi subito. Capii intuitivamente che stavo vedendo ciò che era a me 
più vicino, ciò che mi conosceva e mi capiva più di ogni persona al mondo.
Iniziò a comunicarmi: non fu un dialogo a parole, ma una trasmissione simultanea 
di idee e immagini. Non posso spiegare completamente ciò che appresi, ma mi 
preme affermare che esiste un solo Dio, identificabile con la Luce che vede chi 
ha oltrepassato la vita ed è poi rientrato. Non esiste nulla di più forte, bello 
e giusto della Luce. Ogni religione cerca di definire Dio e la realtà a suo 
modo, tuttavia esiste una sola verità. 
L'incontro durò pochi minuti, ma in quel brevissimo tempo appresi e comunicai 
così tanto che forse non basterebbero settimane per spiegare e sentire qui le 
stesse cose: e in effetti era come se il tempo si fosse fermato.
Desideravo ardentemente andare là, oltrepassare la soglia, ma mi fu spiegato che 
dovevo tornare "nella vita" in attesa di nuove esperienze future.
La Luce andò via, ma nonostante le sue rassicurazioni, quel distacco fu più 
doloroso di qualsiasi lutto. 
Ripenso tutti i giorni a quell'esperienza e riesco a comunicare ancora con la 
Luce, ma seguendo un canale differente.
Ora la mia vita è migliorata: a livello materiale non sono più uno studentucolo, 
ma lavoro e posso seguire maggiormente le mie aspirazioni e i miei interessi; a 
livello spirituale rispetto a un tempo ho una marcia in più. Tuttavia a volte 
provo una gran tristezza perchè so che là starei ancora meglio.
Mi scuso per la lunghezza di questa mail, ma ho cercato di essere un briciolo 
esauriente."
Ernesto
http://www.leparoledegliangeli.it
Due NDE DEL 19° secolo (09-12-09)
Gli antichi racconti di NDE sono molto importanti, in quanto dimostrano che 
l'interesse popolare per l'argomento (sviluppato dal Dr. Moody con i suoi libri 
pubblicati dal 1975) era già presente più di 100 anni fa, senza tralasciare il 
fatto che tali racconti circolavano già nel Medio Evo, o forse anche prima. 
Due più recenti -ma sempre precedenti all'epoca attuale- sono menzionati nel 
libro " Guided by Spirit" di Charles e Penelope Emmons (p. 219). 
Il primo riguarda una donna che successivamente divenne una Medium. Ecco una 
breve sintesi: 
La signora H. J. Conant ebbe una NDE nel 1851 all'età di 20 anni quando, a 
seguito di una malattia per cui aveva assunto un sovradosaggio di morfina, andò 
in coma. Il medico pensava che stesse per morire. La Conan cadde in uno stato di 
trance durante il quale le venne suggerito un farmaco banale che successivamente 
la salvò. Mentre era in trance riferì di essere stata in un bel posto, che pensò 
fosse il Cielo. Lì rivide sua madre, le chiese di poter rimanere, ma le fu detto 
che doveva tornare sulla Terra, perché "...aveva ancora una missione da 
compiere". 
Nell'anno 1851 [la signora Conant] traslocò da Lowell e, con il marito, andò a 
risiedere nel North End di Boston. Qui la sua salute non fu mai buona, così il 
Dr. Tobey, un famoso medico della città sebbene dedito all'alcol, era stato 
chiamato in visita e le prescriveva una preparazione a base di morfina.
Il marito della Conant spediva la ricetta presso una vicina farmacia e 
somministrava il farmaco alla moglie attenendosi scrupolosamente alla 
prescrizione. 
La dose indicata dal Dott. Tobey però, si dimostrò eccessiva, causando uno stato 
di semi-incoscienza, così rapidamente, da mettere in allarme tutti coloro che 
risiedevano nella casa. 
Mr Conant immediatamente si recava allo studio del medico per informarlo del 
fatto e quest'ultimo, capito l'errore, si precipitava a visitare la paziente.
Uno sguardo, e capì che c'era stato un errore nella somministrazione del 
farmaco, ed il pericolo di morte imminente della sua paziente lo fece 
immediatamente tornare sobrio. Dubitava d'aver mai prescritto una dose così 
pesante, sebbene il farmacista gli avesse mostrato la ricetta scritta di suo 
pugno. Quest' ultimo dichiarava che non avrebbe mai preparato il farmaco ad un 
così elevato dosaggio se non avesse conosciuto e ben stimato il medico 
prescrittore.
Il Dr. Tobey disse che non c'era nessun modo per salvare la signora Conant, che 
ormai stava per morire. Lei, però, gli disse che non era così....
Durante l'assenza del marito uscito in cerca del medico, la signora Conant si 
era misteriosamente destata dal torpore mortale; il suo corpo tremava come se 
stesse subendo una serie di shock elettrici, poi cominciò a parlare, e 
prescrisse un farmaco per se stessa, come aveva fatto spesso durante la sua 
infanzia. La medicina, che era semplice e naturale, le venne subito 
somministrata, e sotto gli occhi del medico terrorizzato, ella iniziò a sudare, 
riprendendosi rapidamente. 
Non appena ripresa piena coscienza, la Conant si ricordò di essere stata in un 
bel posto, che pensava fosse il Cielo, dove aveva incontrato sua madre morta 
anni prima. Raccontò che piangendo e pregando le aveva chiesto di restare con 
lei, ma i suoi genitori delicatamente ma con fermezza, le avevano detto che 
doveva tornare alla vita terrena - che aveva ancora una missione da compiere, e 
che a tempo debito avrebbe gettato l'ancora nella sabbia dorata che brilla nel 
fiume del Paradiso. 
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Sebbene né lei né gli altri presenti attribuirono la cura agli Spiriti - per 
mancanza di informazioni sul tema - dopo alcuni anni il Medium William Rice, che 
nulla sapeva dei fatti, rivelò alla Conant, che non aveva mai visto prima 
d'allora, che ella era stata curata grazie agli sforzi del dottor Kittredge, un 
vecchio medico della sua città natale, passato da diversi anni nel Mondo dello 
Spirito. 
Oltre alla canalizzazione della cura, ciò che è interessante in questa storia è 
l'esperienza di pre-morte della signora Conant che si allinea perfettamente con 
molti racconti moderni. 
Ha descritto un luogo dove si era riunita con i parenti defunti, le sue 
implorazioni per rimanere, l'ordine di rientrare perché aveva ancora un compito 
sulla Terra, e ricordava l'assicurazione che sarebbe tornata quando il suo 
lavoro fosse terminato. 
Tutto questo suona familiare a chiunque abbia letto i racconti contemporanei di 
NDE. 
C'è chi sostiene che la somiglianza fra i moderni racconti di esperienze di NDE
 sono da attribuire alla divulgazione fatta da film e libri, ma questo racconto,
pubblicato 102 anni prima che le NDE fossero entrate nella coscienza popolare 
grazie ai libri del Dr. Moody, contiene molti degli stessi elementi oggi noti.
Secondo racconto.
Anche John Brown, il "Medium delle Montagne Rocciose", nato nel 1817, sembra 
abbia avuto una NDE intorno al 1850, ma senza avere una visione dell'Aldilà. 
Questo è il racconto scritto da lui stesso e pubblicato nel lontano 1897.
"John Brown lascia il corpo" 
< Una luminosa Domenica mattina di pochi anni fa, non mi sentivo molto bene, 
anche se non particolarmente male. Ho fatto un bagno e sono salito per le scale 
a cambiarmi abbigliamento. 
Mi sentivo come se fossi circondato da un gran numero di persone che sembrava 
dire: "John, aspetta un pò, coricati e vai a riposare." L'ho fatto e, dopo pochi 
istanti mia moglie è entrata con un pettine e una spazzola in mano, ma nella 
stanza ci sembravano essere due persone, lei ed un'altra simile a lei sotto 
tutti gli aspetti. Loro (!) si spostavano fianco a fianco, mentre si 
avvicinavano al letto ed io ho tirato la coperta sopra la testa, sentendomi 
nelle mani di quelli che non sono fatti di argilla 
(esseri umani -NdR), ma in quelle di coloro ai quali non si può fare resistenza 
(Spiriti - NdR). 
La signora Brown, vedendo qualcosa di strano nel mio comportamento, mi ha 
chiesto cosa stesse succedendo, ma non le ho dato alcuna risposta, cercando di 
nascondermi. Poi è andato giù ed ha chiesto a mio genero, il signor SP Waite, di 
"correre su per le scale e vedere che cosa affliggesse Mr. Brown." Mr. Waite 
giunse alla mia porta in un attimo e mi chiese se volevo un medico. 
Non riuscivo a parlare, eppure sapevo tutto. E' poi diventato tutto buio, i miei 
occhi non potevano più vedere nulla. In pochi minuti la mia stanza era piena di 
amici, tra i quali WA Conn, JW Acque, il dottor Peacock, il Dr. Hickey, il 
dottor Oliver, e il dottor Herrold. 
Da quel momento le mie membra sono diventate inutili, non potevo muoverle, il 
mio respiro si era quasi fermato, ma ho sentito parlare e sapevo tutto quello 
che era stato detto e fatto. Prima che le mie braccia avessero perso la loro 
forza, strinsi la mano a tutti e cercai di dir loro addio - ma tutto era buio e 
non riuscivo a parlare. Ho potuto respirare, ma poco, e sempre meno, e sapevo 
che stavo per morire, che fra pochi attimi non sarei stato più l'occupante di 
questo mio corpo terreno. 
Qui, miei cari lettori, mi manca la capacità, il dono di trasmettere a voi 
l'idea corretta di questo cambiamento meraviglioso di essere "nato di nuovo". 
Sembrava come se mi fosse chiesto di risolvere tutto ciò che è terreno, di 
rinunciare a tutto quel che non fosse lo spirito. Separarmi da questa casa in 
cui avevo vissuto e che avevo curato così a lungo, era un pensiero che mi 
colpiva con dolore.
 Eppure, in tutto ciò che stava accadendo intorno a me, non avevo nessuna 
volontà, nessun desiderio, nessun potere, tutto era al di fuori ed al di là del 
mio controllo. 
In pochi istanti, la mia testa si è inclinata, il mio cuore ha cessato di 
vibrare, quindi l'intero meccanismo ha fatto un ultimo sforzo per riprendere 
fiato, ma invano. In un attimo tutto il mio sistema nervoso, diede una scossa e 
tutto esisteva ancora, tutto era tranquillo. 
Ho sentito i medici dire, ".. è l'ultimo respiro... non si muove più... è 
morto." 
Sì, ho sentito tutto, ma non vedevo con i miei occhi. 
In quel momento mi è sembrato che mi stessi lentamente spostando attraverso un 
caldo ambiente e in lontananza ho cominciato a percepire un punto più chiaro, un 
punto bianco nel buio. 
Mentre questa luce gradualmente aumentava di dimensioni, si avvicinò a me, 
finché finalmente riempì la stanza e l'ambiente esterno. Non era come la luce 
del nostro sole - era più bianca, ancora di più. Sembrava portare con sé un 
principio di vita. 
In quel momento mi ritrovai disteso orizzontalmente sopra il mio corpo a circa 
1/2 metro da esso. Senza alcuno sforzo da parte mia, mi sono trasferito fuori 
dal corpo e mi sono fermato sopra i miei piedi, a circa 1,5 metri da esso. 
Sapevo che avevo lasciato il mio corpo. Ho potuto vederlo sul letto, e ho visto 
il signor Woodward, uno dei miei vicini, lasciar andare la mia testa che mi 
aveva tenuto fino a quel momento e raddrizzare il mio corpo sul letto. Rimasi 
lì. Ho sentito tutto quello che è stato detto. Ho sentito il dottor Dickey dire 
ad una persona incontrata per le scale: 
"Sei arrivato troppo tardi, è morto." 
"È proprio così?" , rispose l'uomo. 
Ho potuto vedere e sentire tutto proprio come ho sempre fatto nella mia vita. 
Ero vicino al centro della stanza e non mi spostai quando gli altri passavano 
dove mi trovavo. 
Sembravano andare dritti attraverso me e non interferire affatto.
Essi, per me, erano come uomini e donne di legno. 
Oh, come avrei voluto prenderli per mano e dar loro una stretta per far sapere 
che non ero morto, ma non potevo. Ho osservato con attenzione, l'abito che 
indossavo. Ero vestito, non nudo. Durante quel tempo, il mio Spirito Guida era 
con me, alla mia destra. 
Egli era intento a scrivere su un libricino o un diario, e mentre stavo 
esaminando i vestiti che avevo addosso, mi ha indicato l'angolo della stanza, 
dicendo:
"John. Questo è il vestito che metterai, ma non ancora; tu non morirai!"
Ho guardato nell'angolo della camera e c'era il corpo ben formato di un uomo. 
Non assomigliava a me, non ero così alto ed era anche un pò più scuro di me. L' 
ho esaminato minuziosamente. Era ben formato, nuovo, eppure avrebbe potuto 
essere vecchio come il tempo, ma non aveva segni di essere stato usato. Il suo 
vestito era nello stile dei Quaccheri, con una stella su ciascun fianco e 
strisce di diversa larghezza e colore. Non mi sembrava che quel corpo fosse 
quello che avevo appena lasciato, era più leggero e più spirituale, ma non era 
sufficientemente solido per essere visto da occhi terreni. 
Mentre stavo lì, ho pensato a tutti i miei affari, e fui contento che due giorni 
prima avevo messo tutto a posto e che a nessuno dovessi dare nemmeno un 
centesimo. Ho pensato a quello che mi era stato detto da ragazzo, che al momento 
della morte andiamo avanti, che non si è fermati dai limiti del tempo e dello 
spazio, ma, non vedevo nessun posto in cui andare. Avevo preso la mia decisione 
di rimanere con la mia famiglia fino a quando fosse successo qualcosa, fino a 
che qualcuno non mi avesse chiamato, quando a un tratto sono stato sollevato da 
una forza invisibile e fui trasferito direttamente sopra al mio vecchio corpo. I 
vicini e gli amici erano tutti andati via, tranne due dei medici, che erano a 
consulto in una stanza adiacente, per dare un nome alla malattia di cui ero 
morto. 
Fino a quel momento, ero stato consapevole di tutto ciò che era stato detto e 
fatto. Poi mi sono abbassato fino ad immergermi di nuovo nel corpo che tutti 
avevano dichiarato morto. 
All'inizio sono caduto in un sonno di breve durata, perché, in un minuto o due, 
qualcosa ha causato un soffio d'aria e di bava che sono uscite dal mio petto. I 
miei occhi potevano vedere, ero vivo nello stesso corpo che ora abito. Non 
appena la vita tornò ad essere visibile, i medici si avvicinarono, e mi dissero 
che non potevano fare niente per me, perché non conoscevano la causa della mia 
malattia e non avevano mai visto nè sentito di un caso del genere in precedenza. 
Dissero ai miei familiari di farmi rimanere così fino al giorno successivo, e 
lasciare che la natura facesse la sua strada. 
I Dottori Peacock e Dickey sono i miei vicini, entrambi eminenti medici, e amati 
da tutti. >
-------------------------
Come si è visto, anche questa NDE ha caratteristiche riscontrabili nei racconti 
moderni, 
in particolare:
* Librarsi in una posizione orizzontale direttamente al di sopra del corpo 
fisico. 
*Avere la consapevolezza di una meravigliosa luce che non è come
 la luce del sole e sembra contenere un principio di vita ".
*La frustrante impossibilità di comunicare con le persone nella stanza,
 l'osservazione chiara di ciò che quelle persone dicono e fanno 
(tra cui la percezione visiva, nonostante la precedente perdita della vista).
*Vedere il proprio corpo spirituale dotato di vestiti, non nudo. 
*Comunicare con un'Entità Spirituale. 
*Il ritorno nel corpo terreno prima della rianimazione ed un breve, nuovo 
periodo di blackout. 
C'è anche un elemento insolito ed un pò enigmatico in questa storia, costituito 
dalla visione del corpo spirituale apparentemente inutilizzato nell' angolo 
della stanza. 
Che fosse il corpo astrale della futura incarnazione del Sig. Brown?
La percezione del "doppio" di sua moglie all'inizio dell' esperienza, può 
indicare che Brown vedeva il corpo astrale di lei, anche se egli non dà questa 
spiegazione. 
In sostanza, tali racconti, insieme a molti altri, ci fanno pensare che le NDE 
sono sempre esistite e che oggi, grazie ai progressi della Medicina Rianimatoria, 
siano diventate più frequenti e molto ben documentabili da un punto di vista 
scientifico.
(Webmaster da varie fonti Internet)
Esperienza del tunnel di luce   14-12-09
Mi chiamo Maria , amo dipingere e scrivere fiabe , ..
Sono stata per due volte nel tunnel di luce, una a 5 anni una a 27. Il viaggio 
nel tunnel mi ha cambiato, non sarei così se non avessi fatto quei viaggi.
Nel tunnel mi sono ritrovata dopo due gravissime malattie. Di entrambe le 
esperienze ricordo ogni singolo istante e quella meravigliosa luce bianca 
accompagna tutta la mia vita. ll tempo non ha cancellato nulla ,è come fosse 
avvenuto ora.
Ricordo molto bene quando a mio padre raccontai a 5 anni di essere stata nel 
tunnel, ma, prima di esser stata sopra il mio corpo e di aver viaggiato per le 
stanze dell'ospedale, gli dissi anche il dialogo di due medici fuori dalla 
stanza e che ero stata a trovare un ragazzo in fondo al corridoio che stava 
molto male, si spaventò moltissimo e mi fece promettere di non parlarne mai con 
nessuno nemmeno da grande o mi avrebbero preso per pazza, ma lui non sapeva 
darsi spiegazione di ciò che era accaduto.
Cosa mi riportò indietro nel mio corpo? Non so, forse non era il mio tempo ma 
ricordo molto bene che nel tunnel sentii la voce di mio padre che urlava e 
piangeva; mi chiamava forte forte .... mi sono fermata un attimo, anche se la 
Luce quella fantastica luce mi chiamava e mi attraeva a sé, era meravigliosa. Mi 
fermai. Sentii la voce, le urla di mio padre disperato e ad un tratto mi 
catapultai nel mio corpo .... fu terribile. D'un tratto mi ritrovai di nuovo nel 
mio letto con terribili dolori, non dimenticherò mai quella Luce. Ricordo, 
parlai solo una volta di Luce all'età di 13, quando anni i miei genitori mi 
iscrissero in una scuola cattolica ( anche se loro non lo erano). Lì 
l'insegnante di religione parlava di Paradiso e inferno, mi sentivo il paladino 
della luce; mi alzai in piedi... no, no, c'è solo luce ... è bellissima , il Dio 
è uno solo, potete chiamarlo come volete, tutto è uno non ci sono separazioni , 
ma mi dissero che un buon cattolico non parla così, crede nel Paradiso e 
nell'inferno. Allora dissi: non sono una cattolica, io credo nella Luce, c' è 
una meravigliosa luce,credetemi è bellissima, non crederò mai alle vostre 
storie. 
I miei compagni di classe ridevano e mi prendevano in giro, ma io insistevo. 
L'insegnante era furiosa ed io continuavo: non potevo non dire nulla è li ... 
l'ho vista! Convocarono i miei genitori che credevano che ero impazzita , presi 
una sospensione di 3 giorni. Fu la prima volta che ne parlai, non potevo 
lasciare che gli altri credessero all'inferno ,dovevo dir loro della Luce. Una 
piccola ragazzina di 13 anni voleva convincere il mondo della Luce e di tutto 
quell'immenso Amore!
Gli anni trascorsero e io portavo con me il mio segreto; a venti anni vidi "per 
caso" in tv la fine di una trasmissione non ricordo su che canale. C'era un uomo 
che raccontava la sua esperienza. 
 Ricordo la gioia che provai! Il mio segreto era anche la sua esperienza e 
quell'uomo raccontava con gioia della grande meravigliosa Luce , anche se per 
molti anni non dissi nulla custodendo il segreto, ricordo che non dubitai mai di 
quella meravigliosa esperienza che chiamarla esperienza è dire poco.
 Fu meraviglioso! Più tardi quando avevo 27 anni ripetei quell'esperienza e vi 
posso assicurare che fu esattamente uguale, nulla cambiò anche se il tempo era 
trascorso.
Che altro dire, non saprei. Sono cresciuta e la mia vita è cambiata molto dopo 
la seconda esperienza, la ricerca spirituale si è fatta intensa. Un abbraccio. 
Amore, luce, gioia, pace
Maria
http://www.leparoledegliangeli.it 
Ringraziamo ancora una volta Sara Luce per averci inviato questa ulteriore, 
bellissima NDE.
I CIECHI POSSONO VEDERE DURANTE UNA NDE (21-01-10)
Vicki Umpieg, una donna non vedente di 45 (cieca dalla nascita per un eccesso 
d'ossigeno), è stata una delle tante persone che il Dr.K.Ring e S.Cooper hanno 
intervistato.
Vicki disse al Dr.Ring subito dopo l'incidente stradale, di essersi ritrovata 
sopra il suo corpo nella sala operatoria e che dall'alto guardava un dottore e 
una infermiera, che la operavano.
Queste sono le sue parole: " All'inizio non sapevo di essere io..c'era un corpo 
ma non sapevo che era il mio…poi mi sono domandata..COSA FACCIO QUASSÚ?
SONO MORTA? E solo allora mi sono resa conto che quel corpo era il mio e che io 
fluttuavo sul soffitto. 
Ho notato anche gli anelli sulla mia mano destra, specialmente la fede,un anello 
molto inusuale"
Ai dottori raccontó anche che durante la sua NDE, era riuscita a volare sul 
tetto, guardandosi intorno e che una musica armoniosa e sublime, si alternava al 
soffio del vento, di essere poi stata risucchiata in un tunnel buio e di vedere, 
in lontananza, una luce…e quando si ritrovó alla fine del tunnel, la musica si 
trasformó in un sublime inno e rotolando, si ritrovó distesa sull'erba, 
attorniata da alberi, fiori e persone..un posto pieno di luce,
che lei stessa poteva vedere ma anche sentire. Anche le persone erano di luce
" TUTTI ERANO FATTI DI LUCE, ANCH'IO... C'ERA AMORE OVUNQUE".
Poi descrisse l'incontro con due compagni di scuola, l'incontro con sua nonna, 
di questo scambio di pensieri senza parlare.
" AVEVO LA SENSAZIONE DI SAPERE TUTTO E CHE TUTTO AVESSE SENSO.
SAPEVO CHE QUESTO ERA IL POSTO DOVE AVREI TROVATO TUTTE LE 
RISPOSTE ALLE MIE DOMANDE..SULLA VITA..SUI PIANETI E SU DIO…IL POSTO DEL 
SAPERE".
Poi notava una figura piú luminosa e radiosa delle altre e lo identificó per 
GESÚ e telepaticamente LUI le parló :
" Non è meraviglioso qui? Tutto combacia ma tu non puoi stare qui, non è ancora 
il tuo tempo, devi ritornare nel tuo corpo per imparare a insegnare AMORE e 
PERDONO.
Le disse anche che avrebbe avuto dei bambini ( attualmente Vicki ne ha tre) ma 
che prima di andare, doveva ancora guardare una cosa e Vicki vide la sua vita, 
dal momento dell'incidente fino alla sua nascita, commentata gentilmente da Gesú 
sulle sue azioni e ripercussioni. Le sue ultime parole furono :" Adesso devi 
lasciarci" e lei si risveglió nel suo corpo.
" LA MORTE NON È ALTRO CHE UN PASSAGGIO DA UNA STANZA ALL'ALTRA.
LA SOLA DIFFERENZA, PER ME, È CHE NELL'ALTRA STANZA…HO LA 
POSSIBILITÁ DI VEDERE"
Fonte: www.nderf.org
NDE DI UN'ATEISTA   
(08-05-10)
Sono entrata in ospedale verso la mezzanotte del 24 dicembre 1967 con le doglie 
ed in distress respiratorio. In sala parto, mi è stata applicata una maschera, 
ma a causa del Demerol che mi era stato somministrato non ero in grado di 
parlare e dire che la maschera mi stava soffocando. 
Tentai di strapparmela dal viso ma qualcuno mi prese le mani e me le legò al 
tavolo operatorio in modo che non potei fare nulla per evitare gas e maschera. 
In quel periodo di tempo ho capito che stavo per morire ed essendo atea sperai 
che l'agonia da soffocamento sarebbe finita in fretta e, finalmente e 
definitivamente, avrei perso i sensi. 
Invece di perdere coscienza, mi sono trovata circondata da un rumore forte e 
doloroso; era come un treno merci gigante che mi girava nella testa. 
Nel profondo della mia mente, sapevo che questa sarebbe stata la mia condizione 
eterna.
 Ero consapevole di essere vigile e di trovarmi in un luogo di tenebre, perchè 
era impossibile vedere la mia mano posta davanti agli occhi bene aperti. Non 
c'era luce di alcun tipo, da nessuna parte. Non c'era niente in questo buio, 
pesante,caoticamente rumoroso, tranne i miei pensieri e me stessa. 
Ero sola ed in agonia, ma ho provato quello che io chiamerei espansione della 
conoscenza. 
Fu come se avessi capito tutti i misteri dell'universo e capii che tutto ciò che 
noi riteniamo importante in questa vita è per lo più insignificante e 
superficiale nel grande schema delle cose. 
Non avvertii la presenza di nessun essere vivente (buono, cattivo, umano, 
animale o spirituale) in questo luogo, ma sapevo che sarei stata lì per sempre, 
da sola e senza pace. Sapevo anche che sarei rimasta lì per l'eternità perchè 
appartenevo a quel luogo. La sofferenza era intensa ed ero totalmente infelice. 
Mentre stavo pensando al mio stato ed alla mia triste condizione, un pensiero, 
più che altro una domanda sorse nella mia mente: 
"Che cosa hai fatto di totalmente disinteressato nella tua vita, un gesto o 
un'azione che non avesse avuto un movente egoistico?" 
Come ebbi formulato quella domanda mi resi conto che avevo sempre agito per 
compiacere me stessa. 
In effetti non avevo mai detto una parola o fatto un gesto gentile che non fosse 
stato motivato da interessi personali. Come ebbi pienamente compreso quanto 
fossi egoista, provai un profondo rammarico ed anche rimorso per non aver mai 
fatto nulla di buono o di altruistico.
La mia condizione cambiò con quella presa di coscienza. Non mi ricordo proprio 
che cosa successe ma mi ritrovai con una flebo sulla mano e mi resi conto che mi 
avevano messo del ghiaccio sull'addome per arginare una pesante emorragia. La 
cosa più bella per me era che potevo respirare e non tossivo . 
A causa del terrore causato dalla mia esperienza "vicino alla morte" e dato che 
questo termine non era stato ancora coniato in quei giorni, ho taciuto a lungo 
sulla mia esperienza. 
La mia conoscenza universale cominciò subito a sparire e ogni giorno che passava 
tutto ciò che ricordavo era la certezza terrificante che c'era una realtà al di 
là di questa vita che per me, in mancanza di una parola migliore per 
descriverla, chiamavo inferno. 
Mi proposi di cercare il senso della vita e anche di scoprire se esistesse 
davvero una realtà spirituale, o addirittura il Regno di Dio. Temevo il parto e 
ancor di più la morte. Mi proposi di fare almeno una cosa buona per gli altri 
che non fosse stata motivata da interessi egoistici. In realtà ho cercato di 
fare atti di carità anonimamente. Quaranta anni dopo, tutto questo è per me 
ancora una grossa sfida. 
PIANISTA PER CASO, DOPO UNA NDE  (20-09-10)
Non si è mai troppo vecchi per iniziare a 
suonare il pianoforte, almeno se lo si fa per hobby e, come la storia 
straordinaria di Tony Cicoria dimostra, è possibile iniziare a 42 anni per 
giungere in poco tempo a comporre musica ad un livello quasi professionale. C'è 
però un piccolo problema col metodo usato dal Dr.Cicoria: 
bisogna essere stati prima colpiti da un fulmine.....
Il suo caso è uno di quelli citati da Musicophilia, il nuovo libro del Neurologo 
e scrittore di best-seller Dr. Oliver Sacks, specializzata nello spiegare 
condizioni neurologiche complesse ad un vasto pubblico.
 Il suo ultimo libro esplora il rapporto tra la musica ed il cervello umano - ed 
in particolare- lo strano caso del dottor Antony Cicoria.
La storia è iniziato un giorno del 94, quando l'uomo in questione, un Chirurgo 
Ortopedico che vive e lavora nello stato di New York, aveva chiamato sua madre 
da un telefono pubblico. Non aveva ancora finita la conversazione,quando scoppiò 
una forte una tempesta. Cicoria aveva ancora in mano il telefono e stava per 
riagganciarlo, quando un fulmine si scaricò attraverso il ricevitore e lo colpì 
in faccia.
Ciò che seguì fu una esperienza classica di pre-morte, con supplementi 
imprevedibili. 
In primo luogo vide il proprio corpo dall'alto e questo, secondo Sacks, è un 
classico per chi ha avuto esperienze di NDE. Tutti infatti si trovano ad 
osservare gli eventi da due o tre metri d'altezza. 
I Neurologi la chiamano "autoscopia". Guardando in giù verso se stesso, Cicoria 
ricorda di aver pensato "Oh, c...o - Sono morto!" Poi ha guardato verso una 
donna che era in coda per telefonare (un'infermiera professionale, per sua 
fortuna) che tentava di rianimarlo. Ha poi visto anche i suoi figli che 
giocavano tranquilli a casa ed ha avuto la certezza che sarebbe andato tutto 
bene anche senza di lui. Era circondato di luce "bianco-bluastra nel guardare 
alla sua vita con in evidenzia gli alti e bassi, in beata tranquillità. Si 
sentiva in "estasi pura". E poi - "Slam!" -
Era di nuovo nel suo corpo, con un dolore bruciante in faccia ed al piede 
sinistro, punti in cui il fulmine era entrato ed uscito. Non si sentiva però 
molto grato nei confronti di quell'infermiera....
Le sue condizioni fisiche apparvero subito parzialmente misteriose per la 
mancanza apparente di danni cerebrali. Si sentì fiacco per un pò di tempo e 
soffrì di vuoti di memoria, ma nè una risonanza magnetica nè altri esami 
rivelarono nulla di grave, sicchè in poche settimane tornò a lavorare come 
chirurgo, con tutte le sue capacità intatte, compresa la memoria.
Il Dr. Cicoria ha però sviluppato forti sentimenti spirituali a seguito 
dell'incidente ma, fatto forse ancor più sorprendente, due mesi dopo, ha 
improvvisamente provato un insaziabile desiderio di ascoltare musica per 
pianoforte. Dapprima ha acquistato dischi di Chopin, poi a seguito d'una felice 
coincidenza, una baby-sitter gli ha chiesto se poteva tenere un pianoforte 
verticale in casa sua e così ha cominciato a suonare le composizioni originali 
che sentiva "girare" nella testa.
Va notato che Cicoria ha ricevuto da bambino un'educazione cattolica ed anche 
lezioni di pianoforte, ma erano state un fallimento, nè era mai stato molto 
praticante, mentre ora crede fermamente che la sua vita è stata salvata per uno 
scopo, e cioè la musica. 
Per molti anni ha suonato e scritto ossessivamente, in tutte le ore libere dal 
lavoro, a partire dalle 4 del mattino, per riprendere la sera appena tornato a 
casa.
Sua moglie non ha condiviso a lungo il suo entusiasmo e nel 2004 Cicoria ha 
subito due ulteriori traumi: il divorzio ed un incidente di moto che lo ha 
lasciato con gravi ferite, che però non
hanno fermato il "torrente" di musica che, come disse Mozart, gli arriva "dal 
cielo". 
E' discutibile che i critici siano d'accordo su tale origine, ma se fino a poco 
tempo prima
la musica era- secondo Sacks - "..un esercizio solitario, tra lui e la sua 
musa", la primavera scorsa, Cicoria ha fatto il suo debutto semi-pubblico 
durante un ritiro musicale per studenti, dilettanti di talento e giovani professionisti, suonando un brano di Chopin ed una sua 
composizione: Rhapsody Opus1. L'autore cita un pianista che ha partecipato 
lodando la grande passione ed il grande brio della performance del Dr.Cicoria, e 
aggiunge che ha suonato, se non come genio soprannaturale, almeno con abilità 
meritevoli, abilità sorprendenti per qualcuno che, praticamente privo di studi 
accademici, ha imparato a 42 anni d'età ". Sacks mantiene una distanza 
professionale dal caso con l'aiuto di frasi come questa: "Ci sono prove che gli 
aspetti visuo-spaziali e vestibolare di esperienze fuori dal corpo sono legati 
alla disturbata funzione della corteccia cerebrale, in particolare nella regione 
giunzionale tra i lobi temporali e parietali... " Rispettando il diritto del 
dottor Cicoria di considerare la sua ispirazione d'origine spirituale, Sacks 
esprime la sua convinzione personale che anche stati d'animo esaltati devono 
avere "qualche correlazione fisiologica con l'attività neurale". Egli osserva 
inoltre che oggi vi sono analisi della funzione cerebrale molto più sofisticate 
che nel 1994. Sebbene il Dr. Cicoria fosse inizialmente d'accordo che forse 
valeva la pena indagare ulteriormente, ha poi cambiato idea, preferendo 
accettare il suo dono, per quanto misterioso possa essere, per quello che è. La 
sua è una storia affascinante che può ispirare o meno quelli di voi che stanno 
iniziando ad imparare a suonare il pianoforte. Vorrei però farvi una 
raccomandazione importante: 
siete pregati di non provarci col suo stesso sistema! 
 
LA NDE DI GLAUCO E DEI SUOI FRATELLI: SALVATI DAGLI ANGELI (31-10-10)
Glauco Schaffer (nella foto) é il Fondatore e l' Amministratore del sito 
NDE-Space, rivolto a tutti i "Ritornati" dalle NDE ed ai Ricercatori del 
fenomeno. Glauco, all'età di 8 anni, ebbe una NDE condivisa con i suoi due 
fratellini ed ora sta chiamando a raccolta i tanti protagonisti di questa 
avventura ai confini della vita e della morte, per contribuire allo studio del 
misterioso fenomeno. Ora però, lasciamo a lui la parola: ci racconterà una 
storia davvero incredibile!
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<Mio padre aveva portato me -avevo otto anni- ed i miei fratelli più grandi (10 
e 11 anni) sul fiume Guaiba Rio a Porto Alegre, in Brasile (a quel tempo 
vivevamo là), per passare una
 giornata di divertimento e di pesca. Era una bella e calda mattina piena di 
sole e così chiedemmo a mio padre se potevamo camminare fino al fiume da soli, 
mentre lui tirava su l'accampamento. In un primo momento ci disse di no ma, a 
malincuore, finalmente accettò, dopo che tutti e tre lo pregammo di lasciarci 
andare, a patto di non andare in acqua. 
Mi ricordo bene che lui ripetutamente ci disse di non andare in acqua. 
Col senno di poi, mi chiedo se, in qualche modo, avesse percepito il pericolo 
che stavamo per correre.... 
Così cominciammo a camminare vicino all'acqua, lasciando nostro padre a lavorare 
col campo fino a quando arrivammo ad un cespuglio che era per metà a terra e per 
metà nell'acqua e che c'impediva di proseguire. A questo punto, uno di noi ebbe 
l'idea di afferrarne un ramo per raggiungere l'altro lato. Mi ricordo che mio 
fratello Marco andò per primo, ma in pochi secondi perse l'equilibrio e andò 
sott'acqua. Mio fratello Carlon fece di tutto per aiutare Marco, ma non fu in 
grado di trattenerlo e finì anche lui in acqua. 
Né io né i miei due fratelli sapevamo nuotare e, invece di correre a chiamare 
mio padre dopo aver visto i miei due fratelli ingoiati dalle acque, mi lanciai 
nel tentativo di salvarli, senza pensare alla mia sicurezza personale. Lottai 
freneticamente contro la corrente impetuosa, cercando i miei due fratelli. 
Non riuscivo a vederli ed ero molto spaventato. Intanto l'acqua mi aveva 
inghiottito in fretta, e tentavo disperatamente di respirare, ma non c'era più 
ossigeno nei mie polmoni, così fui
preso dal panico, mentre muovevo braccia e gambe istericamente, cercando di 
salvarmi. 
Poi, il mio corpo venne colpito da qualcosa, sott'acqua. Non so che cosa fosse, 
ma vi posso dire che fu molto doloroso. La corrente del fiume si muoveva molto 
velocemente da ovest ad est, verso l'oceano. 
Non ricordo quanto tempo passò, ma ad un certo punto non riuscivo a muovermi 
più: ormai ero sott'acqua fino ad arrivare al fondo del fiume. L'acqua era 
marrone, quindi non potevo vedere niente... ma non avevo bisogno di vedere per 
sapere che stavo morendo.
Provai ad urlare: "Per favore Dio aiutami!" Mia madre mi portava sempre in 
chiesa, quindi sapevo di Dio; non so come, ma sapevo che era l'unico che poteva 
aiutarmi. La mia vita aveva iniziato a spegnersi quando sentii la voce più 
piacevole che avessi mai udito! Mi diceva di rilassarmi e che tutto sarebbe 
andato bene. Poi ho sentito due robuste braccia che mi trattenevano.
Anche se ancora non riuscivo a vedere, sapevo che era l'abbraccio di un uomo.
Era molto gentile e delicato. Ero felice e confuso al tempo stesso. Ben presto 
galleggiavo a mezz'aria e fu allora che mi accorsi che non ero effettivamente 
morto ed abbiamo cominciato a muoverci verso l'alto ad una velocità folle. Tutto 
il dolore era sparito ed potevo respirare di nuovo, facilmente, ma il mio corpo 
non era più solido, perchè potevo vedere attraverso di esso, sebbene potessi 
ancora sentirlo. 
Abbiamo poi iniziato a muoverci verso questa bellissima luce e, mentre ci 
avvicinavamo ad essa, ne fui come ingoiato: era più luminosa del sole, ma non 
faceva male agli occhi. L'Angelo che era con me mi disse "Tchau"... e sparì. Io 
rimasi lì a galleggiare per un momento chiedendomi: "Cosa è successo?
E 'difficile da spiegare, ma mi sentivo collegato al tutto ed il tutto era 
collegato con me, sentii di non essere più solo e cominciai a vedere un uomo che 
veniva verso di me. Quando arrivò abbastanza vicino, ebbi la sensazione più 
bella di amore e di appartenenza che io abbia mai provato, non ci sono solo 
parole che la mente umana può concepire per descrivere accuratamente questa 
sensazione.
Immaginate di essere in un aereo che esplode, poi vi svegliate e vi e rendete 
conto che era tutto solo un sogno e che non siete morti. Bene, questa era la 
sensazione che ho provato quando mi sono reso conto che non ero veramente morto 
e ne ero molto felice. Poi, di nuovo, mi chiesi dove fossi e perché questo luogo 
mi sembrava molto più reale di casa mia, là sulla terra.
L'Angelo apparve di nuovo e, avvicinandosi a me, cominciò a parlarmi 
telepaticamente. Mi disse che era lì per aiutarmi e rispondere alle mie domande 
e ne avevo un sacco da fargliene!. Ma prima che egli rispondesse, mi fu mostrato 
la mia vita, come in un film, solo che scorreva a ritroso.
 Ricordo di aver pensato: "Come può essere stata tanto brutta: ho solo otto 
anni!" 
La prima cosa che ricordo di aver visto è stato quando ho usato una chiave per 
graffiare una macchina: ebbene sentii il dolore che avevo causato al suo 
proprietario a causa di quella mia cattiva azione!
Poi ricordo di aver pensato: "Oh, no! ! Sono nei guai! "Ma a questo punto, il 
mio Angelo mi sorprese non poco dicendo: "Non ti preoccupare... Ci sono solo 
lezioni da apprendere". 
Invece di essere confortato dalle sue parole, ero un pò innervosito dalla 
consapevolezza che poteva leggere i miei pensieri. Tutto questo stava accadendo 
mentre il film continuava a girare, mostrandomi secondo per secondo tutta la mia 
vita ed ancora provai su di me quello che avevo fatto agli altri. 
Tutte le mie azioni sembravano avere vita propria; per esempio, ho sentito il 
dolore provato dal proprietario dell'auto che avevo graffiato ed anche quello di 
sua moglie,quando lui le raccontò l'accaduto. Era una sensazione molto 
sgradevole!
Oltre ai momenti non troppo piacevoli, mi furono mostrati anche quelli positivi, 
ovvero le cose che avevo fatto per amore, come quella volta che avevo preso in 
casa un ragazzo senza tetto. Facevamo la doccia e mangiavamo insieme e poi gli 
ho dato alcuni dei miei vestiti. Il mio Angelo è stato molto contento di questo 
e mi ha detto che queste sono le cose che contano davvero, le cose che facciamo 
per amore di un'altra persona. Il "film" continuava e mi vedevo come un bambino 
nel grembo di mia madre, poi come una molecola viva, molto piccola ma molto 
viva. Oggi, ogni volta che vedo una donna abortire mi vien voglia di piangere. 
Non capiscono che Dio ha dato loro quel bambino per un motivo, che sono state 
scelte da quel bambino, ma non so come faccio a saperlo,lo so e basta.
La rivisitazione della mia vita finalmente si fermò e l'Angelo pronunciò due 
parole. Tutto quello che avevo sempre voluto sapere ebbe risposta con queste due 
parole, in un istante capii tutto.  
Poi, improvvisamente, iniziai a sentire la mancanza di mia madre, del sole, 
della pioggia, di giocare a calcio e di tutto ciò che mi aveva reso felice. 
Pensando a mia madre potevo sentire il dolore che avrebbe provato quando le 
sarebbe giunta la notizia che tutti e tre i suoi figli erano morti.
Sapevo però che mi veniva mostrato tutto questo perché non era ancora il mio 
tempo, perchè la mia missione non era stata completata e dovevo tornare 
indietro. 
La mia esperienza di pre-morte mi ha aiutato a capire quanto sia bella e fragile 
la terra. 
Sentii il respiro della terra come se fosse viva ed ho potuto vedere la luce che 
avvolge tutto ciò che è vivo: alberi, fiori, erba, animali, vulcani e poi anche 
l'essere umano, l'uomo che detiene il controllo su ogni cosa vivente. Tutto ha 
una sua aura. Non so perché, ma l'Angelo mi disse di non dirlo a nessuno e che 
col tempo si sarebbe venuto a sapere, per questo esclamai: "Cosa?" 
Ma poi avvertii uno scossone e mi resi conto che ero improvvisamente di nuovo in 
acqua, solo che questa volta ero tenuto a galla da un Angelo diverso che mi 
spingeva fuori dal fiume. Ero di nuovo umano e dentro al mio corpo. Che 
sensazione bellissima! Essere un umano è un bellissimo dono! 
Mi sentivo un pò ubriaco appena raggiunta la superficie dell'acqua da dove si 
vedeva il cielo d'un azzurro mozzafiato. Cominciai a respirare di nuovo, ma in 
preda al panico, pensando ai miei fratelli.
 "Dove sono i miei fratelli?" urlai..... e guardando alla mia destra vidi che 
erano sani e salvi, proprio accanto a me in piedi e fuori dall'acqua. Poi ho 
gioii pensando: "OH MIO DIO! GRAZIE! GRAZIE! "
Solo a pensarci ho le lacrime agli occhi anche ora....
La gente era corsa verso di noi, alcuni piangevano, alcuni erano sorridenti e si 
abbracciavano, erano felici come me, ma perché? Non riuscivo a capire. Poi ho 
sentito l'ufficiale di polizia parlare alla radio dicendo: "Li ho trovati. Ho 
trovato i ragazzi! " Urlò agli altri poliziotti di venire su per il fiume e dopo 
pochi minuti, arrivati che furono, osservarono con stupore: 
"Questo non è possibile! Non avrebbero potuto sopravvivere per 22 minuti in 
quelle acque! "
Il personale medico che aveva assistito alla scena disse la stessa cosa, non 
appena tornati dalla ricerca degli altri bambini. Ero lì, fermo, in stato di 
shock ed avrei voluto dire loro che si trattava effettivamente di noi. Ho 
cercato di spiegare quello che ci era successo, ma non riuscivo a tirar fuori le 
parole di bocca, non riuscivo a parlare; sebbene la mia bocca si muovesse, 
nessun suono ne usciva. 
Poi, guardando il cielo dissi: "Per favore dammi indietro la mia voce, io non lo 
dirò a nessuno!" 
Lentamente, riebbi indietro la mia voce! 
Ho un problema di balbuzie ancora oggi, ma non mi importa:sono vivo e questo è 
quel che conta. 
Non so se è più bello essere di nuovo qui, o avere la certezza che non dobbiamo 
mai morire.
E' certo che la mia esperienza mi ha cambiato la vita, perchè cerco di fare 
tutto per amore, anche se, in tutta sincerità, non è sempre facile. Viviamo in 
un mondo pieno di incertezze, la gente non sa chi è veramente Dio e non sempre 
capisce l'importanza dell'amore.
Dopo anni da quel fatidico giorno al fiume, ho chiesto ai miei fratelli che cosa 
ricordano di questa esperienza. Marco mi ha detto che un Angelo gli disse di non 
parlarne e dopo una settimana l'ho chiesto anche a Carlon. Mi ha risposto che 
gli era stato detto che eravamo morti e che un Angelo ci aveva salvati. Anche 
lui aveva visto una specie di filmato della sua vita.
Non abbiamo mai discusso l'incidente in profondità, probabilmente perché avevamo 
tutti paura che qualcosa ci sarebbe successo se lo avessimo fatto ma, col 
passare degli anni e diventando più grande, ho cominciato ad avere voglia di 
dire al mondo che sia Dio che il Paradiso esistono veramente. 
Prego che un giorno la razza umana, i figli e le figlie di Dio, vivranno sulla 
terra con lo stesso amore e la stessa pace che ho provato quel giorno e che 
presto saremo tutti consapevoli che siamo tutti una sola cosa.
(Tradotto e pubblicato col gentile consenso dell'Autore, Glauco Schaffer)
LA NDE DI BETTY EADIE  (30-11-10)
Abbiamo già parlato in altre occasioni della vita nei Livelli Superiori e di 
come essa possa venire interrotta da brevi "incursioni" nel mondo della materia. 
Non tutti gli Spiriti sono capaci di affrontare tutte le difficoltà che a noi 
appaiono inevitabili qui sulla Terra, dal dolore fisico a quello psicologico, 
per non parlare poi delle limitazioni che il corpo fisico ci impone ogni giorno 
coi suoi incessanti bisogni d'ogni tipo. Abbandonare un mondo dove il pensiero è 
creativo, dove non esiste la sofferenza, la paura, la fame, ecc. non è impresa 
facile, sicchè pare che noi "incarnati" siamo visti come una sorta di eroi dai 
nostri Fratelli che restano a vivere nei Regni Eterici. A volte succede che 
qualcuno torni indietro dalla morte per raccontarci come si viveva (e si tornerà 
a vivere) prima di calarsi nella materia densa di cui son fatti i nostri corpi: 
sono i racconti dei "Ritornati", di coloro che hanno sperimentato una NDE a 
fornirci un numero sempre maggiore di conoscenze sull'Aldilà ed a farci capire 
da dove veniamo e dove andremo dopo aver abbandonato, per l'ennesima volta, il 
nostro denso corpo terreno. La sconcertante vicenda di una donna americana, 
Betty J. Eadie, morta e risuscitata, raccontata nel libro Embraced by the Light 
(“Abbracciata dalla Luce”) ha venduto negli Usa ben 2 milioni di copie ed è 
stato tradotto in 21 Paesi del mondo. Un viaggio di 4 ore (andata e ritorno) 
nell’ altra vita. Un viaggio durante il quale vengono chiariti i dubbi che la 
protagonista si porta dentro, le sue paure, le sue angosce e che termina con l’ 
affidamento di una missione. 
Betty afferma di aver “vissuto” realmente una tale esperienza la notte tra il 18 
ed il 19 novembre 1973, quando si trovava in ospedale in seguito ad un 
intervento che non doveva avere complicazioni. 
 La sua anima ha lasciato il suo corpo e lei ha viaggiato attraverso un tunnel 
buio, alla fine del quale c’ era una figura brillante, avvolta nella luce. Era 
Cristo, che le diede il benvenuto abbracciandola. 
Sentì allora un amore incondizionato, quale non aveva mai provato, e la 
sensazione di essere finalmente a casa. Ha rivisto i suoi cari morti prima di 
lei, ha trovato risposte alle tante domande che si trascinava dietro da tempo, 
ha visitato giardini bellissimi ed è stata nella biblioteca della conoscenza; ha 
visto come gli Spiriti si preparano a venire sulla terra e come gli Angeli 
ricevono le preghiere che in seguito verranno esaudite dal Padre Celeste (ma 
solo quelle veramente sincere). Era felice di trovarsi lì, ma le fu detto che 
non era ancora la sua ora e dovette ritornare sulla Terra per adempiere la sua 
missione. 
C’è chi parla di sogno, di visione. Eppure questi dubbi non fermano quanti 
vogliono essere convinti che esiste un’altra vita dopo questa. Una vita 
migliore. 
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LA SCELTA DEL CORPO
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"Ritornai al giardino ed incontrai di nuovo i miei Spiriti Guida.
Avevo visto, nei luoghi che avevo appena visitato, tanti Spiriti che stavano 
facendo progressi, che lavoravano per diventare più simili al nostro Padre, e mi 
incuriosì il nostro sviluppo sulla Terra.
 Come facciamo a crescere spiritualmente?  I miei accompagnatori furono contenti 
che avessi formulato questa domanda e mi portarono in un posto dove molti 
Spiriti vengono preparati per la vita sulla terra. Erano Spiriti maturi - non ho 
visto quelli dei bambini durante la mia intera esperienza [Il che non vuol dire 
che non ce ne siano -NdR-] ed ho constatato come Essi fossero desiderosi di 
incarnarsi. Guardavano alla vita nella materia come ad una scuola dove potevano 
imparare molte cose e sviluppare le capacità mancanti. Mi è stato detto che 
avevamo tutti desiderato venire qui, che avevamo scelto molti dei nostri punti 
deboli e le tante difficoltà della nostra vita, in modo da poter crescere. 
Ho anche capito che le nostre debolezze servono per il nostro bene. Il Signore 
ci dà doni e talenti secondo la sua volontà e non dovremmo mai confrontare i 
nostri talenti o i nostri difetti con quelli degli altri: ognuno di noi ha 
quello che gli serve, siamo unici e non è importante la differenza fra capacità 
e difetti posseduti. Ci sono stati anche dati dei doni spirituali di cui avremo 
bisogno per le nostre missioni, molte delle quali appositamente progettate in 
base alle nostre esigenze.
I nostri genitori hanno il proprio assortimento di attributi spirituali, alcuni 
dei quali possono venire tramandati a noi, che possiamo così capire come hanno 
utilizzato queste capacità.  
Maturando, possiamo poi acquisire altre qualità e continuare ad imparare come 
usarle, oppure scegliere di non usarle affatto. Non importa quale sia la nostra 
età, possiamo continuare ad acquisirne ancora,
il che ci può aiutarci in situazioni vecchie e nuove: tocca a noi scegliere.
Ho visto che siamo sempre in grado di aiutare noi stessi, anche se non sappiamo 
riconoscere, o imparato ad usare, le nostre capacità nascoste: basta guardarsi 
dentro. Abbiamo bisogno d' aver fiducia in esse, solo così lo strumento 
spirituale giusto sarà sempre lì pronto per noi. 
La mia attenzione cadde poi su altri Spiriti che stavano facendo i preparativi 
per andare sulla Terra. 
Uno, eccezionalmente brillante e dinamico, stava entrando nel grembo di sua 
madre ed aveva scelto di essere portatore di un grave handicap mentale. Era 
molto entusiasta per questa opportunità ed era a conoscenza della crescita che 
lui ed i suoi genitori avrebbero avuto nel tempo.
I tre erano legati tra di loro da un accordo programmatico già da prima e lui 
aveva scelto di iniziare la sua vita mortale fin dal concepimento del suo corpo. 
Io vidi il suo trasferimento nell'utero ed il suo ingresso nella nuova vita 
appena formata.
 Era ansioso di sentire il grande amore dei suoi genitori terreni.
 Ho anche imparato che gli Spiriti possono scegliere di entrare nel corpo delle 
loro madri in ogni fase della gravidanza. Una volta lì, possono subito iniziare 
a sperimentare la mortalità. 
L'aborto, mi è stato detto, è di norma contrario al corso naturale degli eventi 
e lo Spirito che entra nel feto sente un senso di rifiuto e di dolore. Sa che 
quel corpo doveva essere il suo, sia se concepito fuori del matrimonio o meno, 
anche se per vivere solo alcune ore. Ma lo Spirito sente anche compassione per 
la madre, sapendo che lei ha preso una decisione sulla base delle sue scarse 
conoscenze spirituali.  (Altre fonti riferiscono che l'Anima "rifiutata" 
dovrà cercare un altro feto in cui incarnarsi che corrisponda alle stesse 
esigenze di crescita previste in accordo con le proprie Guide e che quindi 
l'aborto causerebbe solo un momentaneo "disguido" nel processo evolutivo di 
quella singola Anima. Per le differenze fra Anima e Spirito -qui usate come 
sinonimi.
Ho visto molti Spiriti che avrebbero voluto venire sulla Terra solo per un breve 
periodo, poche ore, o pochi giorni dopo la nascita. Essi erano eccitati come gli 
altri, sapendo che avevano uno scopo da raggiungere. Ho capito che la loro morte 
era stata stabilita prima della loro nascita, come del resto è per tutti noi. 
Questi Spiriti non avevano bisogno dello sviluppo che potrebbe scaturire dal 
prolungamento della vita mortale ed una precoce dipartita avrebbe messo alla 
prova i loro genitori e li avrebbe aiutati a crescere.  Il dolore è intenso, ma 
breve: quando torniamo a vivere
 insieme ancora una volta, esso viene lavato via, e proviamo solo la gioia per 
la crescita
 raggiunta e per il fatto di esserci ritrovati.
Sono rimasta sorpresa di come molti piani e molte decisioni vengono presi per il 
bene degli altri: Lì eravamo tutti disposti a sacrificarci per il Prossimo. 
Tutto è teso alla crescita dello Spirito, tutte le esperienze, tutti i doni e le 
debolezze sono progettati per questa crescita. 
Le cose di questo mondo sono poco importanti Colà o non lo sono affatto. Tutto è 
visto attraverso occhi spirituali e ciascuno di noi ha un lasso di tempo 
prestabilito per completare la propria educazione terrena. Alcuni Spiriti 
vengono sulla Terra solo per nascere, per permetter ad altri di fare esperienza 
e poi tornare rapidamente in quel Mondo. Alcuni possono vivere fino a tarda età 
per completare i loro obiettivi ed avere maggiori opportunità di servire il 
Prossimo, mentre altri sono destinati ad essere i nostri leaders, i nostri 
seguaci, i nostri soldati, i ricchi ed i poveri della Terra, al solo scopo di 
creare situazioni e rapporti umani che ci permettano di imparare ad amare. 
Tutti coloro che incontriamo sul nostro sentiero terreno ci conducono al 
risultato finale. 
Siamo stati inviati qui per essere testati in condizioni difficili, per vedere 
come vivremo il comandamento più importante: AMARSI L'UN L'ALTRO, poichè siamo 
tutti collegati fra noi sulla Terra, uniti da questo fine supremo: imparare ad 
amare.
Poco dopo la mia attenzione venne attratta da un altro Spirito femminile. Era 
uno degli esseri più affascinanti e incantevoli che avessi mai visto. Era piena 
di energia ed un'allegria contagiosa irradiava verso tutti quelli che si 
trovavano intorno a lei. Guardandola con meraviglia, sentii lo stretto legame 
d'amore che ella provava per me. Il mio ricordo di questo momento è stato in 
gran parte cancellato, ma sapevo che non l'avrei mai dimenticata e non vi era 
alcun dubbio che, ovunque andasse, stava per diventare l'Angelo speciale per 
qualcuno. Durante la mia esplorazione della esistenza precedente l'incarnazione, 
sono rimasta impressionata dalla bellezza e dalla gloria di ogni Spirito. Sapevo 
che anch'io ero stata lì, come tutti, a condurre un'esistenza piena di luce e di 
bellezza. Poi capii che, se tutti potessimo vedere chi eravamo prima di nascere, 
resteremmo stupiti per l'intelligenza e la gloria che possedevamo.
La nascita è solo sonno ed oblìo .
LA NDE DI CHRIS TAYLOR (25-02-11)
(Dal Sito di Kevin Willams)
Due episodi di OBE a distanza di anni, breve ma interessante esperienza di 
uscita dal corpo con "inserimento" in un ORB e di autoscopìa durante un lungo 
arresto cardiaco.
 Non è una NDE "classica",nonostante la durata dell'arresto cardiaco, perchè non 
è riportata la visione del "tunnel", forse perchè il "ritornato" non voleva 
assolutamente morire. Lo aveva promesso a suo figlio e questo ci conferma che 
l'Amore può essere più forte della morte. 
La mia prima OBE avvenne quando avevo circa 20 anni ed ero nella mia cabina a 
bordo d'una piattaforma petrolifera, ormeggiata 100 miglia al largo delle coste 
della Scozia. Vidi un globo roteante, rosso e giallo: lasciato il mio corpo 
entrai nel globo (ORB) ed ho visto me stesso che cercavo di chiamare il mio 
compagno che dormiva nella cuccetta inferiore. Tornai nel mio corpo e non ho mai 
detto nulla a nessuno di quell' esperienza, per paura del ridicolo. Nel 
settembre del 1993, ero ricoverato al Papworth Hospital per sostituire la mia 
valvola aortica. Durante l'operazione ho nuovamente lasciato il mio corpo ed ho 
guardato il chirurgo. Era un tizio un pò strambo e indossava un cappellino a 
quadri rossi e bianchi, quando schizzò del sangue su una delle infermiere. Lei 
si arrabbiò. Gli parlai poi di questo incidente e mi confermò che era accaduto 
davvero, ma ribattè che non avrei potuto vedere nulla a causa dello schermo che 
avevo davanti alla mia faccia. Nel novembre 2001, dovetti tornare all'Ospedale 
di Papworth per una dissezione dell'aorta, patologia che di solito è fatale. Mio 
figlio aveva visto me durante l'attacco ed il mio atroce dolore. 
Era spaventato e aveva le lacrime che gli rigavano il viso. Mi fece promettere 
che non sarei morto ed io glielo promisi. Subii 10 ore di intervento chirurgico 
d'urgenza, al termine del quale il mio cuore non era riuscito a riavviarsi 
spontaneamente e così il chirurgo aveva manualmente manipolato il mio cuore per 
ben 26 minuti. Ad un certo punto della procedura ho lasciato il mio corpo con un 
sibilo per poi trovarmi a galleggiare verso una luce intensa. Tutto intorno a me 
c'era una nuvola grigia, una nebbia di grande spessore, ma che possedeva una 
sorta di trama. 
Quanto più mi avvicinavo alla luce, tanto più prendevo coscienza di un senso 
fondamentale di purezza e sentivo il mio dolore sparire. Mi resi conto che tutto 
era puro amore, pace, tranquillità e sentivo voci che mi accoglievano senza 
parlare, però sentivo che questo era naturale e normale. Sapevo anche che stavo 
lasciando le due persone che amo di più - mia moglie e mio figlio. Mi accorsi di 
mio figlio, seduto su una sedia che singhiozzava nelle sue mani. Mia moglie gli 
si avvicinò per confortarlo e lui le disse che era spaventato. Mia moglie lo 
rassicurò che ero forte e avrei vissuto. Egli con calma disse: 
"Non ho paura che papà stia morendo. So che non morirà, me lo ha promesso 
e papà mantiene sempre le sue promesse". 
Dolorosamente rientrai nel mio corpo. Immaginate di essere desiderosi, perchè 
bagnati fradici, di una doccia calda. Immaginate di togliervi i vestiti bagnati 
e freddi e di entrare nella doccia. Ora immaginate di tornare in quei vestiti. 
Recepito il messaggio? 
Quando mi sono risvegliato, 28 ore più tardi, a mia moglie era stato detto che 
ero in coma profondo per morte cerebrale. Fui arrabbiato per giorni, arrabbiato 
per essere sopravvissuto.
 Il che può sembrare strano, ma questa è, in breve, la mia storia. 
Sono un ispettore di polizia e assolutamente poco incline ai voli di fantasia.
IL PARADISO ESISTE, PAROLA DI BIMBO!
 (07-03-11)
Tutto è iniziato durante un viaggio in Colorado. Colton si lamentava di un forte 
dolor di pancia.
 Un medico del posto aveva fatto diagnosi d'influenza ma, tornato a casa in 
Nebraska, visto che i sintomi non cessavano, il bimbo di soli 3 anni veniva 
visitato da un altro medico, senza successo. Poi, come spesso accade a 
quell'età, i sintomi allarmanti di un'appendicite acuta con peritonite vennero 
velocemente a galla.
Mentre Colton era operato d'urgenza, i suoi genitori, Todd e Sonya, pregavano 
con tutte le loro forze, temendo di stare per perdere il loro bambino.
Colton si salvò dopo una difficile convalescenza, ma le cose che ha fatto e 
detto dopo l'intervento erano fuori dal comune per un bambino di tre anni.
"Gli angeli cantavano per me. Ho guardato il bimbo nello specchio e lui era 
morto sul serio" disse ai suoi sconcertati genitori che seppero anche che, 
mentre era "in Paradiso", Colton aveva visto molte cose e conosciuto molte 
persone, tra cui Pop, il suo bisnonno, morto 30 anni prima che lui nascesse.
Colton però affermò con certezza che Lì il suo bisnonno non aveva lo stesso 
aspetto fisico della foto che c'era in casa. Lo riconobbe invece in un'altro 
ritratto, molto più vecchio, inviato mesi più tardi da sua nonna, una foto 
scattata quando Pop era giovane e senza occhiali (vedi foto inizio articolo). 
Sua madre restò scioccata quando Colton le disse che in cielo aveva incontrato 
anche un'altra sorella, sebbene ne abbia una sola. I suoi genitori non gli 
avevano mai detto nulla della perdita di una femminuccia, a causa d'un aborto 
spontaneo,.
"Sembrava mi conoscesse bene, ha iniziato ad abbracciarmi e mi ha detto che era 
contenta
di avere qualcuno dalla sua famiglia lassù".
Nel corso del tempo, le sue visioni sono diventate sempre più reali, dalla 
descrizione di Gesù, ai suoi colloqui con Dio. La famiglia Burpo ha accolto e 
accettato la storia incredibile del loro bambino, e così hanno deciso di 
scrivere un libro, per raccontare a tutti che il "Paradiso esiste davvero"
 (Heaven is for real, in vendita su Amazon.com anche in versione e-book)
Finora ne sono state stampate 500.000 copie, oltre a diverse versioni in 
eBook, nastri, CD, ed è stato indicato come un bestseller addirittura dal New 
York Times.
 Colton,che ora ha 11 anni, continua intanto a condividere la sua testimonianza 
di ciò che dice di aver visto in Cielo con tantissime persone che non credono. 
"Io non so perché Egli ci ha scelto. Dio ha fatto un miracolo straordinario per 
noi, perchè in tanti possano cambiare le loro idee sull'Aldilà".
LA (FALSA) NDE DI GLORIA POLO  (06-04-11)
Una nostra Lettrice ci ha telefonato recentemente, perchè aveva appena letto una 
NDE totalmente diversa dalle solite, diciamo di stampo Cattolico, che l'aveva 
gettata in un profondo stato di confusione, inducendola a dubitare di tutto quel 
che aveva finora imparato dal nostro e da tanti altri siti e libri sulla 
Spiritualità Scientifica. 
Dopo averla tranquillizzata con la promessa di andare a vedere di cosa si 
trattasse, mi son messo subito alla ricerca della storia originale di Gloria 
Polo e devo dirvi che dopo la lettura di poche pagine (precedute da tutta una 
serie di distinguo di tipo canonico), non sapevo più se ridere o piangere! 
Spacciare per NDE un incubo è il massimo dell'ignoranza sia in campo medico che 
parapsicologico ed è gravissimo che a scrivere certe palesi inesattezze sia 
proprio una mia Collega! 
 Prima di commentare ulteriormente, v'invito a leggere le oltre 50 pagine del 
racconto della D.ssa Gloria Polo, Medico-Dentista Colombiana, uccisa da un 
fulmine nel 1995 e tornata indietro con la precisa missione di evangelizzare il 
mondo col suo racconto che ci appare un pò delirante....  Ve lo sintetizzo.
RIASSUNTO DELL'ESPERIENZA 
La Polo fu colpita da un fulmine durante un violento temporale. Era in compagnia 
del cugino che morì sul colpo, mentre lei fu trovata semi-carbonizzata ed in 
arresto cardiaco dai soccorritori.
 Durante questa fase, ebbe la classica visione della Luce, l'incontro coi 
parenti defunti e si ritrovò,viva e felice, in un bellissimo giardino. Rianimata 
e ricoverata in un centro per ustionati, fu subito operata per rimuovere le 
parti del corpo carbonizzate; lei afferma che, oltre alle gambe, diversi organi 
interni erano stati letteralmente "bruciati" dalla violenta scarica elettrica: 
fegato, reni, ovaie e che entrambe le mammelle erano sparite a seguito della 
tremenda scossa. 
Durante l'anestesia, "uscì dal corpo" e, attratta da spiriti bestiali, precipitò 
nell'Inferno la cui descrizione è in puro stile dantesco. Chiede aiuto alla 
madre e ne viene tirata fuori, ma si ritrova di fronte ad un dio biblico che le 
impone di elencare i dieci comandamenti...
Si scopre così che non ne ha rispettato manco uno, compreso l'omicidio, perchè 
strenua sostenitrice dell'aborto e della contraccezione. Dio la manda indietro, 
con l'impegno solenne di diffondere nel mondo la sua storia per '..mille volte 
mille', unitamente alla devozione per la Madonna e per la Chiesa Cattolica. 
Successivamente, i suoi organi ripresero miracolosamente a funzionare, le gambe 
non le furono amputate, le ricrebbero il seno e le ovaie, ebbe una figlia e la 
allattò pure.
 Ora si è dedicata alla divulgazione del messaggio divino e va in giro per il 
mondo a tenere conferenze (o prediche? ) con l'intento di convertire quante più 
"anime prave" le sia possibile, ma siamo sicuri di quel che dice in giro? Il suo 
messaggio è troppo clericale per essere credibile e si discosta troppo da 
centinaia di altre esperienze. 
ESAMINIAMO LE INCONGRUENZE 
...Rimasi in arresto cardiaco, praticamente senza vita, con il corpo che saltava 
a 
causa dell’elettricità ancora presente in quel luogo. Io e mio cugino
eravamo rimasti più di 2 ore stesi per terra, perché i nostri corpi emanavano
scariche elettriche, e non potevano essere toccati. Solo quando l’elettricità si
scaricò completamente, poterono soccorrerci. 
Allora cominciarono i tentativi di rianimazione su di me
Innanzitutto, esistono nel racconto molte incongruenze mediche, per esempio, i 
fulmini non si "appiccicano addosso" per 2 ore impedendo i soccorsi, nè 
tantomeno una persona folgorata emette scintille, visto che il corpo umano è un 
buon conduttore di corrente, ma non un condensatore! Semmai la poveretta era in 
preda a contrazioni muscolari automatiche (dette tonico-cloniche) dovute allo 
shock cerebrale -una sorta di crisi epilettica, 
che può verificarsi anche dopo la morte cerebrale (de-cerebrazione). Poi, 
durante una conferenza, confonde la cardioversione...con l'elettroshock! 
Inoltre, non è pensabile che un soggetto in così gravi condizioni possa essere 
lasciato stare a terra senza essere soccorso sempre perchè il corpo emetteva 
elettricità , senza che la morte diventi clinicamente irreversibile, nè si 
possono condurre manovre di rianimazioni dopo oltre due ore dalla morte 
(oltretutto con i principali organi carbonizzati), perchè sarebbero 
perfettamente inutili. 
La VERA NDE è la prima, nella seconda vicenda la Polo NON ERA MORTA, ma in 
anestesia, e dato che non è avvenuto un nuovo arresto cardiaco (unica 
possibilità per considerare vera una NDE), tutta la storia dell'incontro col Dio 
Biblico è certamente frutto della sua mente (corporea) e NON il risultato d'una 
vera NDE. Detto questo è inutile sottolinearvi che il dialogo con Dio
 sembra condotto piuttosto con un buon  parroco di campagna dell'800!  
Sappiamo da tantissimi racconti di "Ritornati" di qualsiasi religione o persino 
atei che non è Dio a giudicarci, ma noi stessi nella Sua Luce. Noi piccolissime 
parti del Tutto dobbiamo confrontarci con il suo infinito Amore Puro ed 
Incondizionato.... e chi mai potrebbe essere al Suo stesso livello? Nessuno, 
credo! Secondo la Polo allora siamo tutti INEVITABILMENTE destinati all'inferno, 
perché qualunque cosa facciamo il dio da lei incontrato la vede al contrario, 
giudicandola negativamente. Per esempio, ammettiamo di fare l'elemosina ad un 
accattone che con quei soldi poi compra una dose di cocaina ed uccide 
qualcuno...è colpa sua o nostra chi gli abbiamo dato il denaro? Nè è sostenibile 
il fatto che, per aver propalato la contraccezione e l'aborto debba essere 
ritenuta colpevole di omicidio, perchè è solo il Libero Arbitrio di ognuno di 
noi a decidere quale azione intraprendere. Sappiamo inoltre che l'aborto non è 
assolutamente un peccato così orribile, dato che l'anima del nascituro si 
stabilizza nel corpo solo durante il parto. Ritenendo valido un simile punto di 
vista, persino l'autore d'un trattato di Ginecologia che insegni come praticare 
l'aborto, sarebbe responsabile di milioni di omicidi!  
Semmai, in un discorso squisitamente spiritualistico, le colpe per cui Gloria 
poteva giudicarsi "peccatrice", sono quelle relative al suo totale disinteresse 
per il Prossimo e che lei stessa confessa, come l'eccessiva attenzione posta sul 
suo corpo. Ogni donna dovrebbe allora sentirsi in colpa per un simile 
comportamento? Solo se dovesse distoglierla dall'Amore per gli altri (e così è 
per qualsiasi altra debolezza o passione umana), ma Gloria è convinta che Dio le 
abbia dato la bellezza solo per "corrompere" l'altro sesso, in una classica 
visione sessuofobica, tipica del cattolicesimo. 
Queste infatti sono le sue affermazioni:
'Dicevo sempre: se ho un bel seno, è per mostrarlo; perché nasconderlo?
Lo stesso dicevo delle mie gambe, perché sapevo di avere delle gambe
spettacolari, e buoni addominali… Ma in un istante, vidi con orrore come tutta 
la
mia vita era stata solo una continua e inutile cura del corpo… Perché questo era 
il
centro della mia vita: l’amore al mio corpo. E adesso, non avevo più un corpo!
Al posto del seno avevo due buchi impressionanti, soprattutto il sinistro, che 
era
praticamente sparito. Le gambe erano terribili a vedersi, come a brandelli, 
senza
carne, nere come il carbone. Notate: le parti del corpo che più curavo e 
stimavo,
furono quelle che rimasero completamente bruciate e letteralmente senza carne.
La nostra sensazione è che un simile racconto sia stato causato solo dal delirio 
indotto dagli anestetici e dal grave trauma in un soggetto che aveva mascherato 
il suo fondamentalismo per tutta la vita atteggiandosi a donna moderna e 
libera,ma che coltivava al contempo profondi sensi di colpa causati dagli 
insegnamenti dai tabù che certe religioni instillano fin dalla più tenera età, 
lentamente annidatisi nel suo subconscio e di cui non si era mai realmente 
liberata. 
Tali conflitti, di tipo squisitamente Freudiani (la madre era molto religiosa, 
mentre suo padre era il classico "mangiapreti") sono emersi durante l'anestesia, 
provocandole una crisi mistica sfociata nel suo attuale fondamentalismo, una 
volta liberatisi i freni inibitori della ragione, indebolita dal grave 
incidente. Il vero Dio è la Luce che Gloria ha incontrato nel momento della 
folgorazione,
 non quello Biblico del lungo giudizio,frutto solo della sua mente sconvolta.
Mi preme ricordarvi che, più che d'un giudizio, la fase della rivisitazione 
della vita descritta da moltissimi "Ritornati" è una revisione critica di tutta 
l'esistenza terrena, durante la quale è lo stesso soggetto "giudicato" a capire 
cosa ha fatto di buono o di cattivo agli altri, grazie alla possibilità di 
percepire anche i loro pensieri, dopodichè è libero di scegliere di chiedere, o 
meno, perdono. Circa il miracolo della guarigione, non è una novità: anche 
Dannion Brinkley, H. Storm, Rodonaia sono guariti da ferite orribili e nessuno 
di loro è diventato araldo del Cattolicesimo! 
Concludendo: non si può mescolare la religione con le nuove acquisizioni 
scientifiche sulla continuazione della coscienza dopo la morte del corpo 
fisico. Una cosa è il ragionamento galileiano, un'altra la fede cieca in antichi 
testi ampiamente rimaneggiati ed in dogmi privi di qualsiasi supporto storico, 
non validabili da prove di laboratorio o studi rigorosi. 
Per poter progredire spiritualmente bisogna spogliarsi di tutte le credenze 
fideistiche basate su tali dogmi, divenuti ormai inaccettabili alla luce delle 
attuali scoperte sulle dimensioni parallele ed i diversi livelli di coscienza, 
scoperte che si basano sulla Fisica Quantistica e su esperimenti condotti in 
prestigiose Università di tutto il mondo, come quelli sulla coscienza 
collettiva, sull'affidabilità delle comunicazioni medianiche, sulle EVP, ecc.  
 Dio esiste, non vi è alcun dubbio, ma non è certo quello descritto dai così 
detti Sacri Testi, nè tantomeno quello incontrato dalla D.ssa Polo.
Lo scienziato che ha visitato l'Aldilà (04-07-11)
Le sensazionali rivelazioni del Fisico Vladimir Efremov, tornato miracolosamente 
dall'Aldilà
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Capo Ingegnere-progettista della Sezione “Impulse” Vladomir Efremov morì 
improvvisamente a Marzo del 2005: soffocato da un colpo di tosse, scivolò giù 
sul divano e perse i sensi rimanendo seduto. I parenti all'inizio non avevano 
capito che fosse successa una cosa tanto terribile, ma pensarono che si fosse 
messo un attimo a riposare. Natalia, sua sorella, fu la prima a soccorrerlo e, 
toccando la spalla del fratello gli chiese: "Volodya, che ti è successo?"
Efremov cadde di fianco, a corpo morto. Natalia cercò subito di sentire il suo 
polso, ma il cuore non
batteva più e così cominciò a praticare la respirazione artificiale, senza 
risultati. Natalia è
 medico e sapeva che le probabilità di salvarlo diminuivano con ogni minuto che 
passava, per cui
tentò di 'rimettere in motò il suo cuore massaggiando il petto. 
All'ottavo minuto le sue mani sentirono una spinta, una risposta molto debole: 
il cuore aveva ripreso a battere e Vladimir iniziò a respirare da solo.
'E' vivo!' - esclamò ed abbracciò Vladimir. - Noi pensavamo che eri già morto, 
che non si poteva più far nulla, che era la fine!' 'La fine non esiste ', le 
mormorò a voce bassa Vladimir. 
'Anche lì c'è vita. Diversa però. Migliore.'
Vladimir ha poi descritto ciò che ha vissuto nel momento della morte clinica
con tutti i dettagli. Le sue testimonianze sono preziose, dato che si tratta 
d'uno dei primi resoconti della vita nell'Aldilà fatto da uno scienziato che ha 
vissuto la morte in prima persona.
(Vi ricordiamo pure la NDe del Dr. Rodonaia )
 Le sue osservazioni sono state pubblicate da una rivista scientifica 
dell'Università di San Pietroburgo e successivamente ha raccontato tutta la sua 
storia anche durante un congresso. La sua relazione ha ovviamente creato 
notevole sensazione: 'E' impossibile inventare tutto ciò!' - ha esclamato il 
professore Anatoly Smirnov, capo di un Club Internazionale di scienziati 
sovietici.
Il Passaggio
La reputazione di Vladimir Efremov nell'ambito scientifico è impeccabile: è un 
grande
specialista nel campo dell' intelligenza artificiale, da molti anni lavora per 
il progetto “Impulse” ed ha partecipato alla preparazione del lancio di Gagarin 
nel cosmo, oltre ad aver contribuito all'elaborazione di sistemi missilistici 
super moderni. Il suo staff scientifico ha vinto quattro volte il premio 
Statale. 'Prima della morte clinica mi consideravo assolutamente ateistà, 
racconta 
Efremov. 'Mi fidavo solo dei fatti. Ritenevo che tutte le riflessioni sulla vita 
nell'Aldilà fossero solo oppio religioso. A dire il vero, non ho mai pensato 
alla morte. Ho tanto da fare che basterà per
dieci vite e poi, avevo da curare il cuore, la bronchite e altri mali. Il 12 
marzo 2005 a casa di mia
sorella Natalia Grigoryevna ho avuto un attacco di tosse. Sentivo che 
soffocavo,i
polmoni non mi ubbidivano, tentavo di fare un respiro e non ci riuscivo! Il 
corpo è diventato di
ovatta, il cuore si è fermato. Dai polmoni è uscita l'ultima aria con un rantolo 
e della schiuma,
nel cervello mi è apparso un pensiero fulminante: era l'ultimo secondo della mia 
vita.
Però la coscienza inspiegabilmente non si staccava. Di colpo è comparsa la 
sensazione di
un'incredibile leggerezza. Non avevo più né mal di gola, né di cuore, né di 
stomaco, mi
sentivo così bene solo nell'infanzia. Non sentivo più il mio corpo, nè lo 
vedevo, però con me
erano rimasti tutti i miei sensi ed i ricordi. Io volavo in un tubo gigantesco e 
le sensazioni di quel 
volo mi sembravano familiari perché le avevo già sperimentate nei sogni. 
Mentalmente
cercavo di rallentare il volo, cambiare la sua direzione, finchè ci sono 
riuscito! Non c'era alcuna paura nè terrore, solo beatitudine, mentre cercavo di 
analizzare l'accaduto. Le conclusioni sono arrivate immediatamente:il mondo in 
cui ero capitato esisteva veramente.
Io ragiono, quindi, esisto. Il mio ragionamento possiede la qualità deduttiva, 
visto che riesce a cambiare la direzione e la velocità del mio volo.'
Tunnel
– Tutto era fresco, limpido e interessante, - continua il suo racconto Vladimir 
Grigoryevich.-
'La mia coscienza funzionava in modo assolutamente diverso rispetto a prima. 
Abbracciava
tutto contemporaneamente, non esistevano né tempo, né distanze ed io ammiravo il 
mondo
circostante che sembrava essere arrotolato in un tubo.
Non ho visto il sole, ma attorno c'era una luce omogenea, senza ombre e sulle 
pareti del
tubo si vedevano delle strane strutture assomiglianti ad un rilievo. Non si 
poteva distinguere il
basso dall'alto. Ho tentato di ricordare il posto sopra il quale volavo. 
Sembravano montagne. Non facevo fatica a ricordare il paesaggio, perchè il 
quantitativo della mia memoria era veramente enorme. Ho richiamato mentalmente 
un posto dove ero già stato. Con immenso stupore vi fui teleportato!'
Televisore 
'Mi venne un pensiero pazzo: fino a che punto si può influenzare il mondo 
circostante?
Si potrebbe mai tornare ad una vita precedente? Ho immaginato mentalmente il 
vecchio
televisore rotto di casa mia e l'ho visto da tutti i lati contemporaneamente. 
Sapevo tutto
di lui, chissà come, persino dove era prodotto. Sapevo dove erano stati trovati 
i minerale usati
per fondere il metallo usato per la costruzione del televisore, quale fonditore 
d'acciaio lo
avesse fatto, sapevo che aveva moglie e problemi con la suocera. Ho visto tutto 
ciò che era 
legato a questo televisore, in ogni suo piccolo dettaglio. Sapevo precisamente 
quale fosse
il pezzo guasto. Dopo, quando sono guarito, ho sostituito il transistore T-350 
ed il
televisore ha ripreso a funzionare...
Avevo una sensazione di onnipotenza del pensiero. La nostra Sezione Progetti per 
ben due anni si
era arenata nella risoluzione d'un progetto missilistico. Di colpo, pensando a 
quella
costruzione, ho visto il problema in tutta la sua poliedricità e l'algoritmo 
della soluzione è
apparso da sé. Successivamente l'ho messo per scritto ed applicato con successo 
. 
Dio
La consapevolezza di non essere solo a questo mondo è arrivata a Efremov a poco 
a poco. 
'La mia interazione con l'ambiente circostante perdeva il suo carattere
unilaterale. A una domanda che formulavo nella mia coscienza sorgeva una luce. 
All'inizio percepivo
tali risposte come risultato di mie riflessioni, però l'informazione che mi 
perveniva
fuoriusciva dai limiti delle conoscenze che io possedevo in vita. Le conoscenze 
ricevute
nel tunnel superavano di parecchio il mio bagaglio culturale precedente!
Sapevo di essere guidato da Qualcuno onnipresente che non ha limiti,che possiede 
potenzialità illimitate, è onnipotente e pieno di amore. Questa Entità 
invisibile, ma percepibile da
tutto il mio essere, faceva di tutto per non spaventarmi. Ho capito che Lui mi
mostrava gli eventi e i problemi con tutta la conseguente catena di 
causa-effetto. 
Non Lo vedevo,ma Lo sentivo. Sapevo che era Dio...
Di colpo ho notato qualcosa che mi bloccava, che mi trascinavano fuori come una 
carota dalla
terra. Non volevo tornare, tutto andava così bene. Poi ho visto mia sorella. Lei 
era
spaventata, io invece splendevo dallo stupore.'
Paragone
Nei suoi trattati scientifici Efremov ha descritto l'Aldilà con termini 
matematici e fisici, perciò in questo articolo abbiamo cercato di evitare 
formule complesse.
D) Vladimir, con che cosa si può paragonare il mondo in cui Lei è capitato dopo 
la morte?
R) Ogni paragone sarà falso. I processi lì non sono lineari come da noi, non 
sono estesi
nel tempo, fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni.
Gli argomenti nell'Aldilà sono come dei concentrati di informazione il cui 
contenuto 
 determina il posto dove essi si trovano e le loro qualità. Tutto si trova in 
un'unica catena
di legami di causa-effetto. Gli oggetti e le loro caratteristiche formano una 
globale
struttura nella quale tutto funziona secondo le leggi del soggetto 
amministrante, cioè Dio.
Solo Lui ha il potere di creare, cambiare o eliminare ogni oggetto, qualità o 
processo,
compreso il corso del tempo.
D) Quanto è libero l'uomo nelle sue azioni, quanto sono liberi la sua coscienza 
e l'anima?
R) L'uomo, come fonte d'informazione, può influire sugli oggetti nella sfera a 
lui ammissibile. 
Per mia volontà cambiava il disegno in rilievo del tunnel... creavo oggetti 
terreni.
D) Assomiglia ai film “Solaris” e “Matrix”...
R) E' anche un gigantesco gioco computerizzato. Ma tutti e due i mondi, il 
nostro e quello
dell'Aldilà sono reali. Interagiscono costantemente, pur essendo autonomi, 
formano un
sistema intellettuale globale diretto da Dio
Il nostro mondo è più semplice da comprendere, ha una struttura fissa, delle 
costanti che ne
mantengono l'integrità delle leggi della natura; il ruolo di principio legante è 
assolto dal tempo.
Nell'Aldilà le costanti non esistono affatto ,oppure ce ne sono molto poche 
rispetto al nostro
mondo e possono variare. La base di quel mondo é formata da
concentrati informativi che contengono tutto l'insieme delle caratteristiche 
conosciute e non
conosciute di oggetti materiali, con la totale assenza degli oggetti stessi, 
così come sulla Terra
si modellano gli oggetti con i computer. Ho capito che l'uomo vede lì ciò che
vuole vedere. Per questo si differenziano le descrizioni dell'Aldilà di varie 
persone che
hanno vissuto la morte. Un giusto vede il paradiso, un peccatore vede 
l'inferno...
Per me la morte è stata una gioia non paragonabile a nulla di esistente sulla 
Terra. Persino
l'amore per una donna in confronto al mio vissuto è nulla...
La Bibbia
Vladimir Grigoryevich ha letto la Sacra Scrittura già dopo la sua risurrezione e 
vi ha trovato
conferme alla sua esperienza ed ai suoi pensieri circa la sostanza del mondo.
 'Nel Vangelo di Giovanni è scritto che all'inizio c'era la Parola. E la Parola 
era di Dio. All'inizio la parola apparteneva a Dio. Tutto ha preso inizio da Lui 
e nulla è iniziato senza di Lui. Forse l'allusione nella Scrittura al termine 
“Parola” non si riferisce proprio ad un pool di informazioni che contiene il 
significato di tutto? 
La sua esperienza post-mortem Eremov l'ha messa subito in pratica, e da essa ha 
tratto 
la chiave per risolvere molti problemi della vita terrena.
'Tutti siamo adusi al concetto di causa-effetto. Ma pochi lo sanno. Per non 
causare danno a se stessi ed agli altri bisogna seguire le norme di una vita 
spirituale. Le Sacre Scritture sono state dettate dal Creatore, come istruzioni 
di sicurezza per l'umanità...'
(Da: English Pravda)
la NDE di Jeanie Dicus
 (15-07-11)
Una sera del Gennaio '74, Jeanie Dicus di Sterling, Virginia, era sdraiata sul 
divano a guardare la televisione. Si ricorda una strana sensazione, poi il 
risveglio in ambulanza dove le vien detto che aveva avuto una crisi convulsiva. 
Nulla di simile era accaduto prima, né vi era alcuna familiarità per questa 
patologia. Questo evento fu seguito da un attacco di emicrania e da altre crisi 
epilettiche. Più tardi, lei, suo marito e sua figlia si recarono a Baltimora, 
dove suo padre era un consulente psichiatra della Johns Hopkins Hospital e dove 
le avevano assicurato che avrebbe ricevuto le migliori cure. Il suo caso fu 
affidato al Primario della Neurologia e le furono prescritti Dilantin e 
Fenobarbital, farmaci normalmente usati per l'epilessia. Tuttavia, la Dicus 
peggiorò e le venne aggiunto un altro farmaco, oltre ai due che stava già 
prendendo. Entro tre mesi era diventata schizofrenica e le venne prescritto 
anche il Valium, facendola sfociare nella follia: fu trattata con la camicia di 
forza, e confinata all'isolamento in reparto psichiatrico. Ai suoi farmaci, già 
numerosi, fu associata la Clorpromazina , un potente anti-psicotico che le causò 
idee suicide ed una crisi dopo l'altra. 
Più farmaci, significarono una somma di effetti collaterali, fino a quando, 
entro l'estate, venne inghiottita in un coma catatonico che durò due mesi. Un 
medico del reparto, infine, notato quello che stava succedendo, andò dal padre 
di Jeanie e gli disse: "Tutti i suoi sintomi sono il risultato dei farmaci, non 
della malattia mentale: interrompiamo ogni terapia!". Il medico responsabile fu 
immediatamente sospeso e furono attuati trattamenti d'urto, nel tentativo di 
risvegliare Jeanie dal coma. Quando fu presa questa decisione, le sue mani ed i 
suoi piedi erano atrofizzati, contorti e paralizzati e la sua pelle era coperta 
di papule. L'elettroshock la aiutò a guarire, ma durante il decimo trattamento 
il suo cuore andò in fibrillazione, perchè un infermiere si era dimenticato di 
darle la dose di potassio necessaria e Jeanie morì. Jeanie Dicus ebbe delle 
rivelazioni molto interessanti durante la sua esperienza di premorte in materia 
di reincarnazione. La sua esperienza è documentata nel libro della D.ssa Atwater, 
Oltre la luce. .
Troverete questa esperienza davvero unica. Oltre a particolari sulla 
reincarnazione, rivela ulteriori informazioni riguardanti altri concetti quali, 
la meccanica della revisione della vita e perché nessuno riesce a ricordare le 
proprie esperienze nelle vite precedenti l'ultima rinascita.
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<< Galleggiavo sopra il mio corpo e vedevo solo cappellini verdi. In sala di 
rianimazione li indossavano tutti, saranno stati cinque o sei ed erano tutti in 
preda al panico. Il loro timore era così forte che potevo sentirlo. Continuavo a 
pensare: 'Ehi, io sto bene, non preoccupatevi!', ma evidentemente non avevano 
ricevuto il mio messaggio. Questo è stato per me un po 'frustrante.
Mi trovai in un angolo in alto a destra della stanza, alzai le braccia e mi 
stiracchiai: ero immobile da tanto tempo. Mi sentivo come se mi fosse stato 
tolto un busto troppo stretta ed era così delizioso uscire da quel corpo 
angusto. Mi sentivo immersa in una meravigliosa sensazione, un senso di pace e 
di forza. Sentivo amore ed un senso di meraviglia, come mi resi conto che ad 
ogni domanda formulata nella mia mente sarebbe stata data una risposta. C'era 
Gesù. Ero sbalordita e gli dissi: 
"Io non credo in te" (Jeanie è Ebrea- NdR-).
Sorrise e disse l'equivalente eterico di "Stronza, eccomi qua lo stesso!". 
Guardando nei suoi occhi, chiesi:
"Vuoi dire che sei stato sempre con me e non lo sapevo?" La sua risposta fu:
"In verità ti dico che io sono con te sempre, anche oltre la fine del mondo".
"Ehi, amico, siamo negli anni settanta e non diciamo più così, dài!.
Egli abbozzò un mezzo sorriso, pensai di essere stata divertente, e lui rispose:
"Ti vuoi reincarnare?"
"Ehi, dammi una pausà, gridai (ma non ho emesso alcun suono). 
'Sono appena morta! Non ho la possibilità di riposare?'
E Lui: "Calma, aspetta, è tutto a posto. È possibile cambiare idea in qualsiasi 
momento."
Rimasi senza fiato, "..neanche credo in te e ora tu mi vuoi far reincarnare? 
Aiuto!"
La nostra conversazione continuava. Mi chiese persino di baciargli i piedi.
Niente da fare. Gli detti un forte abbraccio e lo baciai sulla guancia,ottenendo 
l'equivalente di una grassa risata. Ero così felice con lui che le parole non 
erano più necessarie, in quanto abbiamo comunicavamo da mente a mente. 
Improvvisamente mi accorsi che Dio stava arrivando e venni a sapere che avevo 
avuto bisogno di relazionarmi con un uomo sotto le spoglie di Cristo, per non 
essere spaventata. La Luce era venuta e mi venne offerta una scelta: avrei 
potuto rimanere intrappolata sulla Terra, vedere e sentire tutto, ma non essere 
in grado di aiutare nessuno, nemmeno mia figlia (mi è stato detto che questo era 
un limbo), oppure avrei potuto stare con Dio. Scelsi Dio...
La Luce Bianca davanti a me era una sorta di lampadina, solo che era fortissima. 
Ricordo di aver pensato che i miei occhi, avrebbero potuto essere bruciati, ma 
poi mi ricordai che non avevo più occhi da bruciare. Dio è Amore e Amore era la 
Luce calda che permeava ogni mia molecola. 
Tutto questo fu così delizioso, che io piangevo con torrenti di lacrime che non 
esistevano. Era così grande. Sono stata amata, non mi sentivo irrilevante, ma 
umile, intimorita, e stupita.
Per molto tempo dopo la mia esperienza di pre-morte, ho finito le mie preghiere 
con 
"Sei coooooosììììììììì grande!"  Era il mio modo di esprimere apprezzamento.
Poi fui subito lanciata in una stanza a cupola con tanti schermi quadrati. Lungo 
le pareti, sul soffitto c'erano centinaia di schermi televisivi. Su ogni schermo 
c'era un film di un evento della mia vita. 
Il buono, il brutto, i segreti, le cose speciali. Tutto stava succedendo 
contemporaneamente, nulla era in ordine cronologico, tutto era silenzio. Quando 
però guardavo uno schermo e mi concentravo sulle immagini, potevo sentire le 
parole. Non solo parole, ma i miei pensieri, i sentimenti, tutto, e quando 
guardavo altre persone o animali, potevo sentire anche i loro pensieri, i loro 
sentimenti e collegarli con gli eventi che ne erano seguiti.
 Mi sentivo piena, non di sensi di colpa, ma d'un forte senso di responsabilità. 
Dio mi disse: 
"Ti ho dato il dono prezioso della vita. Che cosa hai fatto con questo dono?"
Risposi con voce malferma: "Ho solo 23 anni. Non sapevo che dovevo fare 
qualcosa. Ho una figlia di due anni e passo il mio tempo ed uso le mie energie 
con lei." Non era stata una buona risposta, ma era la verità. Ero io il giudice 
ed ero soddisfatto, credo che fosse quello che Dio voleva. 
 Ma la prossima volta che mi accadrà, avrò un elenco già pronto!Ora ho un post-it sulla porta del mio frigorifero su cui ho scritto:
 "Pratica atti casuali di gentilezza ed insensati atti di bellezza".
Ho fatto un sacco di domande, sul peccato, l'omicidio, e simili, ed ho avuto un
sacco di risposte. Mi è stato detto che prima che nasciamo dobbiamo giurare di 
far finta che tempo e spazio sono reali in modo da venire qui e far progredire 
il nostro spirito. 
Se non lo si promettere, non si può nascere.
Capisco che il motivo per cui ero stata cacciata dal paradiso era mio padre. 
Egli non avrebbe potuto accettare la mia morte. Aveva un cognome ed anche un 
naso tipicamente ebrei. Vissuto in Francia, era stato medico e capitano 
dell'esercito francese durante Seconda Guerra Mondiale. A quel tempo, i francesi 
credevano che i nazisti erano i loro alleati. Era su una collina quando 
guardando giù vide l'esercito tedesco invasore. Fuggì e sopravvisse. Finì a New 
York , si ribellò contro ogni Dio o religione, e diventò un rigido psicoanalista 
freudiano. Sposò un' infermiera psichiatrica ed ebbe tre figlie, di cui io sono 
la più vecchia. Crescendo, sono diventata atea, proprio come mio padre. Quando 
mi ripresi, mi trovai piena di tubi. Papà era seduto accanto al mio letto 
cantava canzoni in francese, ed era stato lì con me per una settimana. Quando 
cominciai a canticchiare dietro di lui, saltò in aria, si gettò sopra di me e, 
lanciando un grido di guerra, mi abbracciò e pianse a lungo per la gioia. 
Nessuno accettò in seguito la sua NDE, soprattutto il padre ed il marito. 
Bloccata sulla sedia a rotelle, sotto terapia con l' Haldol, (praticamente una 
lobotomia chimica) e con una prognosi desolante, solo dopo molto tempo le fu 
concesso di tornare a casa. 
Quello che Jeanie ha passato in ospedale ed in seguito é spaventoso. Dopo 
diversi interventi chirurgici per riparare alcuni dei danni a mani e piedi, 
decise da sola di diminuire, ed infine, sospendere il farmaco, senza subire i 
suoi effetti collaterali mortali. 
Anche se ne aveva avuto altri due figli, la vita con il marito era diventata 
impossibile, perchè egli non riusciva a gestire la sua "novità" o la sua pretesa 
che la Luce era venuta ad amarla così tanto fino a diventare un'esperta nella 
lettura della mano. Più tardi si risposò, questa volta con un uomo gentile che 
accettava la sua "strana" idee anche se non la capiva. Hanno avuto un figlio, il 
quarto per Janie. Da chiromante autodidatta, continua a stupire tutti con le sua 
capacità e con la potenza del suo amore.
Dal Sito di Kevin Williams (ed altri)
NDE MULTIPLE    (06-09-11)
Dal Message Board di Bruce Moen, abbiamo tratto questo interessante post di un 
suo Lettore che ci racconta la sua incredibile esperienza in rianimazione, a 
riprova che l'arresto delle funzioni vitali è la "porta" che ci fa entrare in 
un'altra realtà.
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Il 18 agosto 2011 sono morto varie volte sul tavolo della rianimazione a causa 
di un blocco cardiaco di terzo grado. Ho vissuto tutto il dramma del mio arresto 
cardiaco, ecg piatto più e più volte, ho visto l'adrenalina, l'atropina che mi 
sono state iniettate direttamente nel cuore, le varie cardioversioni, il 
massaggio cardiaco utilizzato più e più volte in uno sforzo disperato per far sì 
che il mio cuore tornasse a battere ancora una volta da solo.
Se avessi avuto dubbi sulla vita dopo la morte, ora non ne ho più nessuno, ogni 
volta che il
mio cuore si è fermato la mia anima o coscienza ha infatti lasciato il corpo ed 
è andata in altre dimensioni dell'esistenza. In un primo momento ho solo 
ricordato poco di quello che mi è successo in quelle tre ore di vita o di morte, 
ma recentemente ho cominciato a ricordare sempre più particolari degli strani 
regni ultraterreni che ho visto durante un periodo di tre ore. Ogni volta che il 
mio cuore ha ripreso a battere sono ritornato.
Ho visto molte persone Colà, tutte riunite per accogliermi nell'aldilà, tutti i 
miei Cari erano lì. 
Sembrava una festa di benvenuto a casa ma non appena i medici facevano 
riprendere il mio cuore a battere ero tirato indietro al mondo terreno. Un'altra 
volta ho visto un albero con un sacco di libri intorno ad esso e leggendo ciò 
che era scritto sulle copertine ho visto che contenevano tutte le conoscenze ed 
i misteri dell'esistenza. Un libro molto più grande sembrava contenere tutto ciò 
che era scritto nei libri più piccoli, ma quando ho provato a sollevarlo era 
troppo pesante e decisi di tornare più tardi per consultarlo. Ho anche visto una 
bella sfera pulsante di luce dorata che ho creduto fosse il Signore Gesù perché 
emanava perfetta pace e amore. Non ho visto il tunnel nè altri Esseri di Luce, 
credo perché ero continuamente resuscitato dal team medico. Dopo tre ore i 
medici mi hanno installato un pacemaker temporaneo per mantenere 80 battiti al / 
minuto invece dei 5 che si erano verificati per la maggior parte del tempo sul 
tavolo della rianimazione. Mi è stato detto dai medici che, per diverse volte, 
ero "morto per davvero."
Ora ho un pacemaker permanente nel mio petto, che dovrebbe durare dieci anni e 
nonostante il grande shock subìto, mi sento ben vivo e vegeto.
Quello che mi è successo due settimane fa è che sono stato dichiarato 
clinicamente morto dal cardiologo. Egli mi ha poi chiesto se credessi in Dio ed 
in una vita ultraterrena. 
Mi ricordo un grande senso di pace, avrei tanto voluto rimanere in quel posto 
meraviglioso al di là di questa vita. Volevo restare Là per sperimentarne una 
visione lunga e dettagliata, ma purtroppo ho trascorso solo pochi minuti o 
secondi sul tavolo della rianimazione. In quella dimensione, il tempo non si 
muove allo stesso modo di come avviene nel regno dei mortali, Ogni volta che i 
medici sono riusciti a far battere il mio cuore, volevo tornare ed ogni volta 
che "morivo" la mia anima lasciava il mio corpo.
Ho avuto anche esperienze fuori del corpo durante i soccorsi ed ho potuto vedere 
spsrire il mio battito cardiaco sui monitors, ad indicare che il mio cuore era 
fermo. Questo episodio ha inciso un sacco sul mio corpo di 70-enne ma in qualche 
modo il mio spirito si è sollevata con un senso di gioia e di pace continua. 
Prometto di informare questo forum su qualsiasi ricordo ulteriore che si dovesse 
presentare alla mia mente nelle settimane o nei mesi successivi. Vi prego di non 
temere la morte: Dio è Amore ed andare nell'Aldilà è proprio come attraversare 
una porta, per continuare a vivere per sempre
Alan McDougall
 NDE CON GUARIGIONE (27-04-12)
Anita è stata una dei tanti Ritornati che,grazie alla sua miracolosa guarigione 
dal cancro, ha creato un notevole impatto, sia nella cronache di NDE e sia nel 
dare speranza ai malati. Il suo libro sta rapidamente diventando un best-seller 
in USA. Profondo,ben scritto, chiaro e di facile lettura, secondo Bill 
Guggenheim (WM del sito ADC) che ha dichiarato: 
"E' uno dei migliori libri su un'esperienza spirituale di trasformazione (STE) 
che io abbia mai letto. Se vi piace leggere libri edificanti sulle esperienze di 
premorte, di OOBE ed argomenti simili, ve ne innamorerete!" 
Ecco come Anita ha raccontato la sua incredibile esperienza al Dr. Jeffrey Long, 
WM della NDERF.
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Ho avuto il cancro (linfoma di Hodgkin), e quel mattino non riuscivo a muovermi. 
Mio marito mi portò di corsa in ospedale dove, dopo avermi sottoposta ad una 
TAC, mi hanno diagnosticato un linfoma in stadio 4B (ilmassimo). L'anziano 
oncologo, guardata la mia cartella clinica, disse a mio marito che era troppo 
tardi, dato che i miei organi si stavano bloccando e mi dette solo 36 ore di 
vita. Tuttavia, avrebbe fatto quello che poteva, ma preparò mio marito, 
avvertendolo che molto probabilmente non ce l'avrei fatta. Iniziai a fare una 
chemioterapia, mi dettero l'ossigeno, e poi hanno cominciato a farmi numerosi 
esami, in particolare per valutare la funzionalità dei miei organi, per decidere 
quali farmaci utilizzare.
Stavo andando alla deriva, ero dentro e fuori dalla coscienza durante questo 
tempo, ed ho potuto sentire il mio spirito lasciare il corpo. Ho visto e sentito 
le conversazioni tra mio marito ed i medici che si svolgevano fuori dalla mia 
stanza, a circa 10 metri di distanza dal mio letto, nel corridoio.
 Sono stata poi in grado di verificare l'esattezza di queste conversazioni, 
lasciando mio marito totalmente scioccato. Poi ho fatto un "salto" in un'altra 
dimensione, dove sono stata inghiottita da una sensazione d'amore totale.
Ho così capito con estrema chiarezza il motivo per cui ero stata colpita dal 
cancro, perché ero venuta qui, quale ruolo ogni membro della mia famiglia avesse 
nella mia vita e nel grande schema delle cose e, più in generale, come funziona 
la vita terrena. La chiarezza e la comprensione di ogni cosa che ebbi in quel 
particolare stato di coscienza, è quasi indescrivibile. Le parole sembrano 
limitare la grandiosità dell'esperienza: ero in un posto dove capivo molto più 
di quanto non siamo in grado di concepire qui nel nostro mondo a 3 dimensioni. 
Mi sono resa conto che la vita é un dono e che ero sempre circondato da 
amorevoli esseri spirituali, che erano intorno a me anche quando io non lo 
sapevo.
La quantità di amore che ho sentito è stata travolgente, e da questo punto di 
vista, ho capito quanto potente io sia, inoltre vidi le capacità sorprendenti 
che noi, come esseri umani, siamo in grado di raggiungere nel corso di una vita 
fisica. Ho scoperto che il mio obiettivo attuale è di "vivere il paradiso sulla 
terra". Tuttavia ho avuto la possibilità di scegliere se tornare in vita, o 
andare verso la morte. Mi hanno fatto capire che non era il mio tempo, ma ho 
sempre avuto la possibilità di fare una scelta, e se avessi scelto la morte, non 
avrei goduto dei tanti doni che avevo in serbo per il resto della mia vita.Volli 
sapere se, scegliendo la vita, avrei dovuto tornare in quel corpo malato, perché 
il mio corpo era molto, molto malato e quasi tutti i miei organi avevano smesso 
di funzionare. Mi fu detto che il mio corpo sarebbe guarito molto rapidamente,
ma non in mesi o settimane, bensì in pochi giorni!
Mi fu mostrato come le malattie partono da un livello energetico prima che 
diventino fisiche: scegliendo di vivere ancora, il cancro sarebbe stato guarito 
dalla mia stessa energia ed il mio corpo fisico avrebbe fatto progressi molto 
rapidamente. Ho così capito che le terapie mediche liberano solo il corpo, ma 
non eliminano le energie negative, sicchè tante malattie ritornano e che, se 
fossi tornata, avrei posseduto un'energia molto più sana. Fatto ciò, il corpo 
fisico avrebbe raggiunto condizioni energetiche ottimali molto rapidamente ed in 
modo permanente. Mi fu spiegato che questo principio si applica a tutto, non 
solo alle malattie fisiche, ma anche a disturbi psicologichi e di altra natura. 
Capii che tutto ciò che accade nella nostra vita dipende da questa energia che 
ci circonda, che viene creata da noi stessi.
Nulla é solido, abbiamo creato tutto a seconda di dove questa "energia" viene 
indirizzata e questo fatto mi venne spiegato con chiarezza fenomenale. Tutto 
dipende da dove siamo energeticamente posizionati ed io avrei sperimentato su me 
stessa la validità di quanto mi era stato insegnato, se solo fossi tornata 
indietro nel mio corpo. Sapevo che stavo andando alla deriva, un pò dentro ed un 
pò fuori dal corpo, come se vivessi tra due mondi, ma ogni volta che scivolavo 
"dall'altra parte", mi veniva mostrata qualcosa in più. Per esempio, mi fu 
mostrato come la mia vita avesse toccato tutte le persone che avevo incontrato e 
come avessi influenzato le loro vite. Vidi mio fratello su un aereo: dopo aver 
saputo che stavo morendo, era corso a vedermi (il fatto è stato verificato poco 
dopo quando mio fratello giunse, appunto in aereo). Poi ho visto una scorcio di 
vita con lui ed in qualche modo mi è sembrato di capire che era successo durante 
una vita precedente. Ero molto più vecchia, forse ero sua madre (in questa vita 
lui è più grande di me), perchè allora ero molto protettiva nei suoi confronti.
Improvvisamente mi resi conto che lui era su un aereo per venire a vedermi, e mi 
dissi: "Non posso fargli questo torto,non può venire qui solo per vedermi già 
morta".
Seppi anche perchè la vita di mio marito era legata alla mia e come avessimo 
deciso di vivere questa esistenza insieme. Se fossi morta, probabilmente mi 
avrebbe seguita subito dopo.
Le Guide mi dissero pure che, se avessi scelto la vita, le mie analisi (i cui 
risultati non erano ancora pronti) avrebbero mostrato che i miei organi 
funzionavano normalmente ma, se avessi scelto la morte, avrebbero dimostrato 
l'insufficienza d'ogni organo e sarei morta a causa del cancro.
Insomma, ero in grado di cambiare l'esito degli esami diagnostici in base alla 
mia scelta!
...e così la feci, e come iniziai a svegliarmi (in uno stato molto confuso, in 
quanto non potevo in quel momento dire da quale parte del velo fossi), i medici 
si precipitarono nella stanza con larghi sorrisi sui loro volti per dire alla 
mia famiglia: "Buone notizie! Abbiamo i risultati degli esami ed i suoi organi 
sono tutti funzionanti... non ci possiamo credere! Sembrava spacciata!"
Dopo di che, cominciai a recuperare rapidamente. 
I medici erano in attesa che mi stabilizzassi prima di fare una biopsia per 
monitorare il tipo di cellule tumorali, ma non riuscirono a trovare nemmeno un 
linfonodo grande abbastanza per esaminarlo, e sì che quando ero stata ricoverata 
in ospedale il mio corpo era pieno di nodui linfatici! Così mi praticarono una 
biopsia midollare, in modo da poter regolare la chemioterapia a seconda della 
malattia,ma....non c'era alcuna infiltrazione nel midollo osseo! I medici erano 
sempre più confusi, ed ipotizzarono che stessi rispondendo alla chemio, perchè 
non erano in grado di capire cosa stesse succedendo. Effettuarono test dopo 
test, ognuno dei quali risultò negativo e dopo ogni prova sentivo crescere le 
mie forze. Nemmeno una TAC completa riuscì a trovare segni del mio cancro, 
nonostante il radiologo la volle ripetere per ben due volte!!
Ora sto condividendo la mia esperienza con quanti più malati conosco per dir 
loro che i miracoli sono possibili nella vita d'ogni giorno. Dopo quello che ho 
vissuto, mi rendo conto che tutto è possibile e che non siamo venuti qui solo 
per soffrire. La vita dovrebbe essere grandiosa, siamo molto, molto amati. Il 
mio modo di guardare la vita è cambiata drasticamente, ed ora sono felice di 
aver avuto una seconda possibilità di sperimentare "il Paradiso in terra".
(Trad Wm dal sito della NDERF)
  STUDI SULLE NDE CONFERMANO L'IPOTESI DUALISTICA MENTE-CORPO! (28-04-12)
"Gli studi scientifici sulle NDE effettuati negli ultimi decenni indicano che 
nel momento in cui l'attività cerebrale è notevolmente ridotta o apparentemente 
assente (ad esempio durante l'arresto cardiaco) si possono produrre funzioni 
mentali elevate indipendentemente dal corpo . Alcuni di questi studi dimostrano 
che le persone non vedenti possono avere percezioni veritiere durante le OBE 
associate ad una NDE. Altre indagini dimostrano che le NDE spesso sfociano in 
profondi cambiamenti psicologici e spirituali. Questi risultati sfidano 
fortemente l'opinione scientifica dominante secondo cui mente e coscienza sono 
il risultato esclusivo dell'attività cerebrale. Tale punto di vista non riesce a 
spiegare come i Ritornati possano sperimentare -mentre i loro cuori sono fermi- 
pensieri vividi e complessi ed acquisire informazioni veritiere su oggetti o 
eventi distanti dai loro corpi.
Gli studi sulle NDE suggeriscono anche che, dopo la morte fisica, la mente e la 
coscienza continuano ad esistere in un livello trascendente della realtà che 
normalmente non è accessibile ai nostri sensi. 
Inutile dire che questo punto di vista è del tutto incompatibile con la 
convinzione di molti scettici per i quali il mondo materiale è l'unica realtà 
possibile. "
 
NDE FAMOSE: SHARON STONE (26-07-12)
Numerosi personaggi dello spettacolo hanno avuto esperienze di premorte. Sharon 
Stone, la famosa interprete di "Basic Instinct, ne ha avute addirittura due!
Nel 1990 ebbe un grave incidente automobilistico. “Guidavo in Sunset Boulevard 
quando mi sono trovata di fronte un’auto che si dirigeva verso di me sul lato 
sbagliato della strada”, ha raccontato. “Sono stata colpita alla testa e non so 
come ho fatto a uscirne viva. Mi sono slogata la mascella, distorta la schiena, 
rotta una costola e storta un ginocchio. Ho dovuto tenere un busto ortopedico e 
mi hanno ordinato di stare a letto per sei mesi”. 
Le due esperienze hanno segnato il modo con cui guarda alla vita. “Quando ti 
trovi di fronte alla morte – ha detto – guardi tutto da capo: la vita, le 
speranze, i sogni. Sono arrivata a patti con la morte e so che ci aspetta, così 
faccio tutto il possibile con il tempo che ho a disposizione”.  Poi,nel 2001, ha 
sofferto di un aneurisma cerebrale che le è stato quasi fatale, ma è riuscita a 
sopravvivere. “Rispetto alla malattia, niente è stato così difficile. E’ stato 
come se mi avessero sparato in testa” .
Quando i medici l’hanno operata una prima volta, non sono riusciti a trovare la 
causa dell’aneurisma.
“I medici pensavano che mi si fosse rotto un vaso sanguigno. Sono passati nove 
giorni durante i quali non miglioravo. Solo dopo, durante un'altra operazione, 
hanno scoperto che un’arteria stava pompando sangue nel cervello – ha raccontato 
– e l’hanno chiusa. 
Sono stata in punto di morte e ho visto quella luce bianca che molte persone 
dicono di vedere. Ho visto persone che sapevo essere morte, vicine e reali come 
se fossero vive”. 
Sharon è stata intervistata da Katie Couric circa il suo viaggio nell'aldilà.
"Quando è accaduto, mi sentii come se fossi stata colpita alla testa. Questo è 
l'unico modo in cui posso davvero descrivere lo stroke. Mi ha colpito così forte 
che mi ha fatto cadere sul divano. 
Phil era fuori città, lo chiamai e gli dissi: "Penso che ho avuto un ictus." Ma 
in tutta onestà, io sono una persona che dice spesso: penso di aver avuto un 
infarto, penso di aver avuto un attacco di cuore, penso di aver avuto una 
emorragia cerebrale ... ho avuto un vero e proprio viaggio che mi ha portato in 
luoghi qui e al di là, che mi ha colpito così profondamente che la mia vita non 
sarà più la stessa ... Riesco a non aver paura di morire ed a raccontare agli 
altri che è una cosa favolosa e che .. la morte è un dono e non che dovreste 
uccidere, ma che quando la morte viene, come sarà sarà, è una cosa gloriosa e 
bella. Quel vortice gigante di luce bianca era su di me e poi - poof ! Una sorta 
di decollo in questa gloriosa, brillante, luminosa, luce bianca ed ho iniziato a 
vedere alcuni dei miei amici, ma è stato molto veloce ! Improvvisamente, ero di 
nuovo nel mio corpo e nella stanza. "
L’attrice 54-enne ammette che avrebbe potuto “passare dall’altra parte” ma ha 
sentito che non era ancora il suo momento di morire. 
“Ho sentito che mi sarebbe bastato valicare una linea molto sottile e li avrei 
raggiunti. 
Cosa mi ha trattenuto? Semplicemente non era ancora il mio momento”.
(Su Segnalazione Di Moninka. Grazie!)
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Le NDE ed il Vuoto (27-09-12)
di Kevin Williams 
In questo lungo articolo di Kevin Williams, viene sfatato il mito delle NDE solo 
positive, per esaminarne il "lato oscuro". 
Forse non tutti sanno che tali esperienze possono essere anche negative (sebbene 
ne abbiamo pubblicato più d'un caso) e s'illudono che dopo la morte tutto sia 
Luce e Amore. Non è vero, o almeno non lo è per chi ha condotto una vita 
riprovevole, priva d'Amore per il Prossimo. Il Giudizio esiste ma non saremo 
condannati in eterno, tutto dipenderà da come faremo tesoro delle esperienze 
terrene e saremo pronti a pagarne lo scotto. 
Magari con una nuova incarnazione...
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Questa potrebbe essere la pagina web più importanti che leggerete su questo sito 
(www.near-death.com). Comprendere la natura del livello terrestre e del vuoto vi 
darà una buona comprensione dei primi due regni dell'aldilà oltre la Terra che 
sono comunemente conosciuti come l'inferno. Oltre a spiegare la natura del 
vuoto, sarà discusso anche lo scopo della sua esistenza e come uscirne. Questa 
pagina si concluderà con una discussione sulla lotta spirituale tra la Luce e le 
tenebre e che cosa significa per il futuro dell'umanità. Molti racconti di 
pre-morte comportano una descrizione del viaggio attraverso un livello che è 
comunemente noto negli ambienti spiritualistici come "il vuoto". 
Insieme con il livello terrestre, il vuoto è conosciuto da molte tradizioni 
religiose come l'inferno, il purgatorio, o le tenebre, solo per citarne alcuni.
 Ci sono molti miti riguardanti questo livello, ed è mio intento fare chiarezza 
su alcuni di questi miti.
Riassunto delle conoscenze sul vuoto 
Dopo la morte, alcune anime viaggiano molto rapidamente attraverso i due regni 
inferiori - il livello legato alla terra ed il vuoto- e poi,attraverso il 
tunnel, giungono ai livelli più elevati. Altre anime, in particolare quelle che 
hanno sviluppato una forte dipendenza per qualche bene terreno che vada oltre il 
fisico e contamini lo spirito, possono fermarsi nel livello più basso, in un 
vano tentativo di rientrare sulla Terra. Molti racconti pre-morte, come si vedrà 
in seguito, coinvolgono le anime entrate nel vuoto subito dopo la morte. Da qui, 
l'anima può poi inserirsi nel tunnel verso la Luce che porta al livello celeste 
più vicino. Altre anime rimangono nel vuoto per un motivo o per un altro, finché 
non sono pronte ad andarsene. Vi è consenso generale in vari racconti di 
pre-morte sul fatto che il vuoto è totalmente privo di Amore, Luce, e d'ogni 
altra cosa. Si tratta d' un livello di oscurità completa e profonda in cui nulla 
esiste, se non che il pensiero dei suoi 'abitanti'. 
E' un luogo perfetto per le anime dove esaminare la propria mente, contemplare 
la loro recente esperienza sulla Terra e decidere dove vogliono andare dopo.Per alcune anime il vuoto è una bella esperienza perché, in assenza di ogni 
altra cosa, essi sono in grado di vedere perfettamente l'Amore e la Luce che 
hanno coltivato dentro di sé. 
Per altre anime invece, il vuoto è un inferno terrificante e orribile perché, in 
assenza di tutto, sono in grado di vedere perfettamente in sé la mancanza di 
Amore e di Luce che hanno dentro di loro. 
Per questo motivo, il vuoto è più che un luogo di riflessione dell'anima, ma un 
luogo di purificazione. In quest'ultimo caso, il vuoto si comporta come una 
sorta di sala d'attesa, dove le anime tormentate rimangono fino a quando non 
scelgono un diverso modo di agire.
Per alcuni il tempo trascorso nel vuoto può sembrare durare solo un momento, ma 
per altri può sembrare un'eternità. Questo perché il modo per sfuggire al vuoto 
è scegliere l'Amore e la Luce piuttosto che le tenebre. Una volta che questo 
accade, appare la Luce e il tunnel li porta verso i livelli superiori per 
ricevere ulteriori istruzioni. A quelle anime che rifiutano la Luce o hanno 
trascorso una vita intera ignorandola, sembrerà che passino eoni di "tempo" 
prima di raggiungere il momento in cui diverranno desiderose di vedere la Luce 
dell'Amore. Il problema per molte di loro é che preferiscono le tenebre, per una 
ragione o per un'altra. Per alcune di esse l'unica speranza è la reincarnazione, 
perché non è possibile per nessuna essere confinata nei regni legati alla terra 
ed al vuoto per sempre. Dio è infinitamente misericordioso e non vorrebbe mai 
abbandonare nessuno di loro in quell'agonia spirituale troppo a lungo, e così le 
fa rimanere lì solo il tempo necessario perchè raggiungano un minimo di crescita 
spirituale.
Il vuoto non è una punizione: é il luogo perfetto per tutte le anime dove vedere 
se stesse e per purificarsi da tutte le illusioni. Coloro che sono troppo 
egocentrici nella loro miseria per vedere la Luce, trovano una moltitudine di 
Esseri di Luce pronti ad aiutarli quando hanno liberamente scelto di cercarli. 
La natura dell'Amore e della Luce è tale che non può essere imposta a chi non la 
vuole. 
La scelta di Amore / Luce sulle tenebre è la chiave per essere liberati dal 
vuoto e così, nel momento in cui vien fatta la scelta, la Luce ed il tunnel 
appaiono e l'anima giunge nella Luce.
La natura del Vuoto
Come accennato in precedenza, non esiste nulla nel vuoto tranne che i modelli di 
pensiero propri e quelli degli altri. In assenza di Luce, le anime tendono a 
raggrupparsi in base alle vibrazioni personali. Nel vuoto, i più oscuri aspetti 
della natura umana possono essere trovati, se volete cercarli, purtuttavia, 
anche le anime più nere del buio non sono senza speranza.
Le caratteristiche importanti del vuoto, sono:
(1) Non c'è Amore. (2) Non c'è Luce. (3) Ci sono diversi gradi di oscurità con i 
bordi che sono nebbiosi. (4) Ci sono anime ignoranti che molte persone 
potrebbero scambiare per demoni. (5) Le anime umane di chi si suicidò possono 
essere viste nelle zone di confine nebbiose. (6)creature non umane possono 
trovarsi lì,sono creature che non vivevano sulla Terra. (7) Esseri di Luce sono 
sempre nelle vicinanze per aiutare le anime tormentate. 
L'Amore non esiste nel Vuoto
L'Amore che esiste nel vuoto è solo l'Amore che portiamo dentro, dato che colà 
non esistono nè Amore, nè Luce e per questo l'unico modo per lasciare il vuoto e 
spostarsi nei regni superiori è usare l'Amore. Nel momento in cui lo si 
desidera, la Luce appare come se fosse stata chiamata. 
La maggior parte dei racconti di pre-morte descrivono incontri molto brevi con 
il vuoto, ma non tutti E' probabilmente vero che molti scelgono l'Amore sulle 
tenebre, proprio come sulla Terra si fa di tutto per evitare di finire in 
carcere. Dio non forza mai nessuno ad uscire dal vuoto, perchè la strada che va 
verso il Cielo deve essere imboccata solo grazie ai frutti generati dall' Amore 
e dalla Luce: ecco la chiave per uscire dal vuoto e andare in Cielo. 
La Luce non esiste nel Vuoto
La Luce é Amore ed è Dio ". A causa di questo, l'influenza di Dio nel vuoto è 
limitata perché solo l'oscurità comanda nel vuoto. Allo stesso modo, l'influenza 
delle tenebre (ignoranza spirituale) sulla Terra è limitata perché sulla Terra è 
la Luce che prevale e la Luce non può essere imposta a nessuno. Ma una volta che 
la Luce / Amore è scelta da un'anima, il suo soggiorno nel vuoto è terminato.
Il problema è che molte anime non hanno capito l'Amore divino e la Luce che 
hanno dentro di sé, mentre sono sulla Terra. Questo rende difficile lasciare il 
vuoto. La seguente descrizione della seconda fase dopo la morte, secondo Emanuel 
Swedenborg, è una descrizione notevole del vuoto. 
'Subito dopo la morte, c'è un periodo di auto-scoperta, in cui le maschere 
sociali indossate sulla Terra si dissolvono ed il vero sé si rivela. Ogni anima 
allora si allinea con la propria natura,finchè collima con la sua vera natura 
interiore. Nella seconda fase dopo la morte s'impara a capire chi siamo e qual'è 
il nostro vero Io. Se un'anima era attratta dalla bontà quando viveva nel mondo 
fisico, si comporterà razionalmente e saggiamente in questa fase, ma si 
comporteranno insensatamente e follemente coloro che in vita erano dediti al 
male . Persone che sulla Terra hanno sempre pensato alle cose divine,sono in 
contatto con gli Angeli del Cielo. 
E' una vita piena d' Amore, una vita fatta di comportamenti onesti e leali in 
ogni attività, che conduce nei livelli superiori. Il che non è poi così 
difficile'. (Emanuel Swedenborg)
I nebbiosi confini del Vuoto
Molti racconti di pre-morte descrivono un livello che è fatto di ombra, grigio e 
nebbioso. 
Questo è il confine esterno del vuoto. Di seguito sono riportati alcuni racconti 
di pre-morte che descrivono questa regione. Howard Storm venne guidato in un 
oscuro, nebbioso livello di anime ignoranti, un livello che non poteva esssere 
più buio. Ad un certo punto Storm s'era rifiutato di andare oltre. Poi lo hanno 
aggredito e fatto a pezzi. 
Le persone che hanno deliberatamente scelto di vivere una vita degradante o 
crudele ed hanno voltato le spalle alla Luce di Dio si trovano in uno stato 
simile a chi si aggira a tentoni in una nebbia oscura e deprimente. Ognuno resta 
avvolto nei suoi pensieri crudeli. Queste anime vagano in tale stato fino a che, 
di loro spontanea volontà, fanno un tentativo per dirigersi verso la Luce di 
Dio. Alcuni possono restare là,persi, per eoni di tempo. (Tweddell Margaret -In 
Inglese-)
Ero consapevole di essere circondato, ma non sapevo da cosa o da chi. In un 
primo momento mi sembrava come un grigiore nebbioso che gravava su di me. Come 
la velocità del mio movimento verso l'alto e verso l'esterno aumentò,la nebbia 
opprimente sembrava avere un pò di Luce in lontananza. (Grace Bubulka -In 
Inglese)
Le anime ignoranti nel Vuoto
Alcune anime restano intrappolate nel vuoto per vari motivi. Praticamente ogni 
desiderio terreno che diventa ossessivo,che va al di là del fisico e si estende 
nello spirituale, ha la capacità di impedire la realizzazione dell'Amore divino 
e la Luce che è in noi. Qualsiasi pensiero negativo coltivato sulla Terra può 
essere reso manifesto nel vuoto che è il luogo migliore per chi vuole 
crogiolarsi in tali pensieri negativi mettendoli in grado di capire pienamente 
la loro natura infernale e, forse, cercare qualcosa di diverso. Gesù portò 
George Ritchie in un livello oscuro dove erano rinchiuse anime arrabbiate, 
intente in aspri combattimento corpo a corpo in cui cercavano invano di ferirsi 
l'un l'altro. George scoprì che questo era un inferno. Storm, fu costretto da 
una folla di esseri ostili a dirigersi verso qualche destinazione sconosciuta, 
nel buio. Ad un certo punto lo trascinarono in un'orgia selvaggia ed un 
frenetico combattimento. Fu solo invocando Dio che fu rimosso da lì. 
Questo è un esempio di un assassino che uccide deliberatamente un'altra persona 
per tornaconto personale o per pura soddisfazione di suoi istinti. Pieno di odio 
o di vendetta, si aspetta di non trovare nulla dopo la morte, e per lungo tempo 
questo è ciò che trova: il nulla. Poi scopre che l'inferno che aveva tutte le 
ragioni di aspettarsi esiste davvero. Non sono folletti e diavoli che vede, ma 
immagini del proprio volto distorto dall'odio,dalla cupidigia,dalla malizia, e 
da altre emozioni negative. Egli rifugge da quella vista, rendendosi conto che 
si vede in questo modo. Ne è sconvolto, perchè si rende conto che ha sprecato le 
opportunità d'una vita. Questa anima rimarrà in pena per lungo, lungo tempo, 
fino a quando crederà di essere perduto per sempre. Quando alla fine arriva in 
questa fossa di disperazione, egli può lanciare un ultimo grido a Dio perchè lo 
venga a salvare e quel gemito di disperazione è ascoltato da Dio. Altre anime 
sono inviate per alleviare la sua sofferenza, e se tesa verso lo sviluppo 
spirituale, lentamente, lentamente, lentamente comincia a lavorare su se stesso 
per dirigersi verso l'alto fino a quando non avrà capito cosa significa togliere 
l'altrui vita,vita che era stata donata da Dio. (Ruth Montgomery -In Inglese-)
Anime dei Suicidi nel Vuoto
Il fatto che le anime dei suicidi si vedono ai margini grigi e nebbiosi del 
vuoto, la parte meno brutta del vuoto, mi fa pensare che Dio mostra una 
misericordia speciale per loro. Non tutte le anime che si sono suicidate si 
trovano bloccate nel vuoto, come si vedrà in seguito.
Uno dei soggetti che il Dr. Ken Ring ha esaminato nella sua ricerca aveva 
tentato il suicidio e sperimentato una zona grigia. Fu qui che la sua paura se 
n'era andata e sentì una sensazione di eccitazione avventurosa. Aveva un senso 
di speranza che ci fosse qualcosa di meglio altrove. 
Sentì la voce di una donna e ne fu attratto,ma qualcosa lo tirava indietro. Alla 
fine, era tornato nel suo corpo. La sua esperienza nel grigiore era stata 
decisamente piacevole, molto positiva e potente nel suo impatto emozionale. La 
ricerca del Dr. Ken Ring ha concluso che le NDE dei suicidi tendono ad essere 
troncate, abortite. Si inizia con una sensazione di sollievo o di pace e si 
continua con un senso di distacco del corpo,come le NDE dei non-suicidi. 
Esseri di Luce 
Nei racconti di pre-morte vengono descritti Esseri di Luce vicino al vuoto 
pronti ad aiutare, o che aiutano le anime lì bloccate che non sanno che quegli 
Esseri sono tutti vicini a loro,in attesa di quando si decideranno a chiedere 
l'aiuto di Dio. Mellen-Thomas Benedict discese agli inferi dove "scese in ogni 
umana miseria, ignoranza e nelle tenebre del non-sapere" sperimentando una 
eternità infelice.Per ciascuna delle milioni di anime vi era una piccola stella 
di Luce sempre a loro disposizione,ma nessuno sembrava prestarle attenzione . 
Erano troppo presi dai loro dolori,traumi e miserie per vederla. Angie Fenimore 
si rese conto che nessuno in quel purgatorio buio e freddo poteva vedere Dio 
mentre parlava con lei,perché non avevano la volontà di cercare Dio, come lei 
aveva fatto. Poi improvvisamente si rese conto che molti Esseri di Luce erano 
dappertutto, da sempre. Come accettò la Luce di Dio,capì che faceva sempre meno 
parte di quel livello buio (Angie Fenimore -In Inglese-) Asher Elmekiess era in 
un luogo dove il buio era ovunque. Eppure c'erano delle scintille tutto intorno, 
come tante piccole stelle. Era un luogo con tanto Amore, pace e gioia ed Asher 
non voleva più tornare indietro. (Elmekiess Asher-In Inglese-)
Gesù portò George Ritchie all'inferno dove si rese conto che ci sono Esseri di 
Luce sopra ogni anima arrabbiata che combatteva contro le altre . Questi esseri 
erano presenti a guardare, a seguire quelle anime, anche se esse erano 
completamente all'oscuro della loro amorvole presenza. Persone che hanno 
condotto una vita tèsa a ferire gli altri o che hanno seguito una direzione 
sbagliata, puramente egoistica,si trovano dopo la morte in un ambiente 
spirituale che riflette questa realtà. E' posto in una zona del mondo dello 
spirito dove vivono anime fra loro simili che devono ancora imparare il valore 
del disinteresse per il progresso spirituale. Si tratta di zone lontane da Dio e 
si dice che siano buie, fredde e inospitali. Le guide spirituali sono pronte ad 
illuminare ogni anima bendisposta ed offrirle quelle opportunità di crescita che 
la porteranno verso la Luce. (Nora Spurgin)
Ci sono anime chiamate 'sfavilli' (se ne parla anche nei telefilm della serie 
Ghost Whisperer -NdR) che si dedicano a entrare in questo livello oscuro e 
portano Luce spirituale. Le anime che si dedicano a questo lavoro di 
riabilitazione sono vestite di indumenti di protezione in modo da non essere 
danneggiate o ferite dai pensieri- di odio che quelle nei regni oscuri lanciano 
contro di loro come pugnale. I più brillanti non sono autorizzati ad andare a 
parlare con queste persone, ma stanno vicini e le chiamano attraverso il 
pensiero - la preghiera, se volete. Nel momento in cui le anime in questa zona 
oscura rispondono in modo positivo, quelle che sono venute ad aiutarle sono in 
grado di farli uscire in un mondo meno denso, nebbioso e infine a portarle fuori 
nel livello della Luce. 
La religione e il Vuoto
Il vuoto è conosciuto da molte tradizioni religiose con molti nomi diversi. 
Alcuni sono: purgatorio, inferno, tenebre esterne, prigione, Gehennom, She'ol, 
fossa, abisso, una e-nar, e Preta-Loka.
Quello che segue è una breve descrizione di alcune di queste tradizioni.
L'antica setta del Mar Morto di Ebrei, noto come gli Esseni, credevano che le 
anime cattive venissero consegnate a un oscuro abisso tempestoso, pieno di 
punizioni che non conoscono fine. 
L'Induismo ha un'idea di regni infernali dove sono punite persone 
eccezionalmente peccatrici. 
Molti dei tormenti dell'inferno degli Indù, come l'essere torturato dai demoni, 
ricordano inferni più familiari a noi occidentali. A differenza di quest'ultimi, 
tuttavia,i regni infernali indù non sono luoghi di dimora definitiva. Sono più 
simili a purgatori in cui le anime peccaminose fanno esperienza della sofferenza 
per un periodo limitato. Dopo che il termine è finito, anche la persona più 
malvagia è tirata fuori dall'inferno per partecipare ancora una volta al ciclo 
della reincarnazione. 
Il Buddismo Tibetano nel Libro dei Morti insegna che una volta che la 
consapevolezza è liberata dal corpo, crea la propria realtà come si potrebbe 
sperimentare in un sogno. La Luce chiara della realtà ultima appare e il defunto 
deve abbracciare questa esperienza suprema non in modo egoistico , ma piuttosto 
con l'Amore e la compassione per tutti. Il defunto deve poi rendersi conto che 
il proprio sé è un tutt'uno con questa Luce, al fine di raggiungere il Nirvana. 
Se il defunto risponde con la paura, non si è ancora liberato e scende nella 
seconda fase [vuoto], in cui compaiono divinità pacifiche. 
Se la liberazione non è stato raggiunta in questo momento, le divinità pacifiche 
si trasformano in divinità adirate. E 'importante in questo livello riconoscere 
la vacuità di tutti questi esseri(*), come una proiezione della propria mente.
(* Bruce Moen ha incontarto questi esseri spaventosi durante le sue esplorazioni 
ed ha imparato a farli svanire "proiettando" contro di loro una sfera luminosa 
di Puro Amore Incondizionato - NdR)
Creature del Vuoto
Non solo le anime umane abitano il vuoto, ma anche animali ed altre strane 
creature. 
Howard Pittman ha notato che alcuni dei demoni hanno forma umana e sembravano 
persone normali,mentre altri avevano forme miste, metà umana e metà animale, 
mentre altri erano orribili e ripugnanti. Ogni volta che Edgar Cayce ha 
viaggiato attraverso il tunnel verso la Luce, ha osservato strane creature che 
popolano i regni dell'aldilà. Nel primo livello,sono forme vaghe, 
orribili,grottesche come le si vedrebbe in un incubo. Su tutti i lati del 
tunnel, avrebbe visto esseri umani deformi con alcune parti del corpo 
ingrandite, gente che chiedeva aiuto cercando di attirare la sua attenzione. Il 
livello di vita dopo la morte di Cayce in cui vide gli esseri umani con una 
certa parte del corpo ingrandita è descritto anche nel Libro Tibetano dei Morti 
ed in altre tradizioni religiose come l'inferno. E' un luogo in cui un desiderio 
particolare è stato sottovalutato,durante la vita fisica. Mentre si preparava ad 
uno dei suoi viaggi ultraterreni, Edgar Cayce perse conoscenza ed ebbe un sogno. 
Di solito,avrebbe viaggiato attraverso un tunnel verso la Luce,ma in questo 
caso,incontrò l'Angelo della Morte:
<Mentre uscivo, mi resi conto che avevo contattato la Morte in persona, e le 
dissi: 
"Tu non sei come ordinariamente vieni dipinta, con una maschera nera o un 
cappuccio, o come uno scheletro,con la falce, invece, sei bella, con le guance 
rosee, robusta ed hai in mano un paio di cesoie o di forbici. " E la morte gli 
rispose: "Sì, la morte non è ciò che molti sembrano pensare,non è la cosa 
orribile che viene spesso raffigurata, ma solo un cambiamento. Le cesoie o le 
forbici sono infatti gli attrezzi più rappresentativi della vita e della morte 
per l'uomo. Queste infatti si uniscono dividendo - e dividono per unirsi- . La 
corda (Cordone Argenteo- NdR) non s'origina, come solitamente si pensa,dal petto 
ma viene recisa dalla testa, all'altezza della fronte >. (Edgar Cayce)
Le ragioni della esistenza del vuoto
(1) Auto-riflessione (2) Processo decisionale (3) Purificazione
Ecco una descrizione dettagliata di ciascuna di queste ragioni:
(1) Auto-riflessione
Esaminare la nostra natura interiore spirituale è una parte importante della 
crescita dell'anima e non c'è posto migliore per farlo che nel vuoto. Coloro che 
hanno imparato ad ignorare la loro intima natura spirituale, hanno maggiori 
difficoltà nel vuoto, perché hanno più da imparare. Questo è il motivo per cui è 
importante esaminare la nostra spiritualità interiore sulla Terra prima di 
arrivare nel vuoto. In realtà, questo è uno dei motivi più importanti per cui si 
viene sulla Terra.
Lynnclaire Dennis è entrato un vuoto, uno spazio sacro che era estremamente 
reale e quando il suo dolore scomparve. L'Amore in lei l'ha salvata dall'oblio. 
(Lynnclaire Dennis)
RaNelle Wallace incontrò un suo amico deceduto che in vita faceva spaccio di 
droga ed aveva fatto del male ad un sacco di gente. Era un abitante d'un livello 
oscuro ed a RaNelle non fu permesso di abbracciarlo. Le è stato detto che il suo 
progresso era troppo limitato, perciò era stato confinato nel buio dopo la 
morte. A RaNelle venne detto più volte, prima di ritornare:
"Dici a tutti che la chiave è l'Amore." 
(2) Processo decisionale
Lo scopo ultimo del vuoto è di guardare dentro di noi. Se ci guardiamo 
abbastanza in profondità, troveremo la Luce che può portarci fuori dalle 
tenebre. Il problema è che molte persone non scelgono di fare questo per un 
motivo o per un altro. I seguenti racconti di pre-morte sono sulle decisioni 
prese nel vuoto.
Cecil ha chiesto alla Luce, "Che cosa è l'inferno?" Gli venne detto di girarsi e 
guardare. Cecil ha visto una donna anziana su una sedia a dondolo determinata a 
restarci e preoccuparsi di figli e nipoti e di tutto il resto. Cecil ha appreso 
che l'inferno è una mancanza di saggezza, di non voler andare avanti, per scelta 
personale. L'inferno non è un luogo. (Cecil)
L'inferno è uno stato d'essere pesante, noioso, triste, grigio e cupo, come 
quando si è fortemente depressi ed egocentrici. Si tratta di un livello di 
nebbia dopo la morte, dove molte persone si aggirano sperdute (come potrebbero 
fare sulla Terra in mezzo all nebbia) quando c'è stata molta negatività nel 
corso della loro vita, o un suicidio, per cui l'anima deve passare un po 'di 
tempo esaminando a fondo quello che è loro successo.
E' anche un luogo di partecipazione dove le anime che sono confuse, che non 
vogliono lasciare andare i loro attaccamenti terreni, o che scelgono di non 
crescere, rimarranno fino al momento in cui si lasciano andare verso la Luce. 
Molte persone hanno bisogno di soffrire per sentirsi degne. Quando finalmente 
capiscono che questo è un processo negativo vanno avanti. (Bethards Betty)
(3) Purificazione 
La sofferenza che le anime provano nel vuoto serve a uno scopo benefico. Molte 
tradizioni religiose insegnano che Dio ci dà sofferenza, al fine di creare il 
carattere, la perseveranza, e perchè riponiamo maggiore affidamento su Dio e non 
solo sulle nostre forze (o debolezze). 
La sofferenza non deve mai essere vista come una maledizione di Dio, ma 
piuttosto una benedizione. 
E' per volontà di Dio il soffrire in questo mondo e nel vuoto, al fine di 
portare avanti la bontà. 
In realtà, è questo il simbolismo celato dietro la crocefissione di Gesù.
Howard Storm ha dichiarato che Dio permette alle persone di essere trascinate 
nel buio con creature simili. Questo è il posto giusto per loro, la società 
giusta, al momento giusto. 
Dio ha permesso a Storm di provare l' inferno perché ha visto qualche 
possibilità di riscatto in lui. Le persone con Amore per la natura non possono 
essere gettate nel buio. 
A causa del loro Amore, sono attratte verso l'alto, verso la Luce. 
Angie Fenimore capì di trovarsi in un livello oscuro chiamato purgatorio dove le 
anime sono completamente egocentriche e troppo prese nella loro miseria per 
comunicare con gli altri. Avevano la possibilità di comunicare, ma ne erano 
incapaci nelle tenebre. Gesù le ha insegnato che il livello delle tenebre è 
letteralmente una pausa spirituale in cui cogliere la gravità dei peccati e 
pagarne il prezzo e che uscire da questo reame oscuro dipende dalla volontà di 
vedere la Luce e che l'inferno è soprattutto uno stato d'animo. Quando moriamo, 
siamo legati a quello che pensiamo e la cittadinanza nell'inferno inizia già 
sulla Terra. Ma quando noi moriamo, il nostro stato d'animo diventa molto più 
evidente perché saremo insieme a quelli che la pensano come noi. Questo 
ordinamento è del tutto naturale ed è coerente con il modo in cui scegliamo di 
vivere quando siamo in questo mondo. 
Betty Bethards ha imparato che il vuoto è un livello di buio totale in cui 
dobbiamo affrontare le paure che abbiamo costruito all'interno delle nostre 
menti.
Non appena siamo in grado di affrontarle, esse spariscono. 
Le anime non entrano nel vuoto se non hanno bisogno di questa esperienza per la 
loro crescita. 
L'inferno è un livello di coscienza che può essere sperimentato dentro o fuori 
dal corpo, è un luogo solitario dove non è permesso comunicare con nient' altro 
che la propria negatività. 
Il purgatorio è uno stato intermedio che dà all'anima l'opportunità di 
sviluppare una maggiore chiarezza. L'inferno è uno stato d'esistenza pesante, 
noiosa, triste, grigia e cupa, come quando si è fortemente depresso e di 
auto-centrato. Persone che albergano sentimenti di odio, per esempio, si trovano 
incapaci di apprezzare un livello di Amore e di armonia e devono aspettare fino 
a quando, a poco a poco, apprezzano il fatto che è molto distruttivo odiare 
così. 
(Tweddell Margaret)
Dopo la morte, l' anima può passare attraverso un processo celeste prima di 
entrare in cielo. Alcune anime, invece di vivere il tunnel e la Luce dopo la 
morte, si trovano in un abisso di vuoto, senza gioia, il nulla per un breve 
periodo di tempo. Questo livello è noto come purgatorio. (Sylvia Browne)
Come fuggire dal vuoto
Fuggire dal vuoto è molto facile per alcune anime ed estremamente difficile per 
altre. 
Vari racconti di pre-morte sono un patrimonio notevole di informazioni su 
come scappare dal vuoto.
(1) L'Amore ti rende libero dal vuoto.
(2) La Luce ti strappa dal vuoto.
(3) La vostra fede vi rende liberi dal vuoto.
(4) Esseri di Luce vi liberano dal vuoto.
(5) La reincarnazione libera dal vuoto.
Qui vi presentiamo una discussione più dettagliata su questi modi di fuggire dal 
vuoto.
L'Amore ti rende libero dal vuoto
Il vuoto è una dimensione spirituale che esiste dentro di noi. Durante la nostra 
vita, possiamo riempire questo vuoto con molte cose come: Amore, odio, felicità, 
tristezza, la conoscenza, l'ignoranza, la famiglia, solo per citarne alcuni. E 
quando moriamo, passiamo in questa dimensione spirituale che abbiamo creato, 
qualunque cosa essa sia. Forse questa è una buona ragione per cui l'aspetto più 
importante della nostra missione terrena ha a che fare con l'Amore. Capendo, 
nutrendo e coltivando l'Amore Divino all'interno del nostro vuoto e 
condividendolo con gli altri nel corso della nostra vita, creerà un paradiso 
celeste che si manifesterà alla morte. Ecco alcuni esempi.
Dopo la morte, molte persone si trovano nel vuoto. La via d'uscita dal vuoto è 
semplice: é necessario pensare all'Amore. Quelli che vi amano possono apparire 
per dirvi di tornare nel corpo o pensare all' Amore, perchè riconoscere l'Amore 
come una realtà è la chiave per uscire dal vuoto. (Brian Krebs)
L'Amore ha redento dall'oblio Lynnclaire Dennis . Dobbiamo solo ricordarci del 
vero Amore. 
L'inferno è una condizione di esistenza totalmente priva d'Amore. Lasciamo 
questa condizione quando abbiamo scelto di tornare nell'Amore. (Sandra Rogers)
L'ignoranza della necessità di perseguire la crescita spirituale ci può 
trattenere nel vuoto per un lungo periodo di tempo. 
(Nora Spurgin)
Quelli del livello buio possono progredire, ma il loro progresso è limitato. La 
chiave è l'Amore. (RaNelle Wallace)
Per proteggermi dalle anime del buio, sia sulla Terra o nel vuoto, ha scelto di 
concentrarmi sull'Amore. (Oakford David)
Joni Maggi si trovò in uno spazio buio e provò una beatitudine totale. E 'stato 
lì che ha appreso che l'universo è sostenuto dall'Amore. (Joni Maggi)
Più é pesante la vibrazione della tua anima (la quantità di buio), più vicino 
sarai all'inferno. (Tweddell Margaret)
La Luce ti rende libero dal vuoto
Mentre alcune persone lasciano il vuoto attraverso l'Amore, altri descrivono di 
aver lasciato il vuoto grazie alla Luce. Entrambi descrivono la stessa cosa e lo 
stesso Dio. Uno sperimentatore di pre-morte ha concluso: "Dio è la Luce che 
ama."
Laurelynn Martin galleggiò attraverso il buio dove non esistevano nessuna paura, 
nessun dolore, provando anche un senso di grande benessere. Lei era avvolta 
dalla beatitudine totale in un'atmosfera di Amore incondizionato ed 
accettazione. L'oscurità era calda e morbida, una coltre di Amore vellutato, che 
si estendeva all'infinito. La libertà, la pace assoluta, erano al di là di 
qualsiasi sensazione estatica che avesse mai provato sulla Terra. In lontananza, 
un gloriosa, bianca Luce dorata le fece cenno di andare avanti. (Laurelynn 
Martin)
Ray Meir descrive una vasta, zona tranquilla, ma molto buia, molto simile al 
fluttuare nello spazio esterno e nel buio totale. Si sentiva molto molto 
tranquillo ed a suo agio . Davanti a lui vedeva una Luce estremamente brillante 
attirarlo. Sentì un grande Amore emanato dalla Luce e si è diretto verso la Luce 
come un bambino che va ai piedi del padre. (Meir Ray)
Barbara Springer entrò in uno spazio nero dove non esisteva più alcuna Luce, ma 
lei non aveva paura Lo spazio era per lei molto confortevole. Davanti a lei ha 
notato una Luce brillante. 
Darlene Holman si trovò al buio. Poi vide una Luce in lontananza con molte anime 
intorno ad essa. 
Hal era al buio e non poteva né vedere né sentire se stesso, né qualsiasi altra 
cosa. Si chiese se il buio era tutto quello che c'era da vedere e se avrebbe 
dovuto arrangiarsi con i suoi ricordi e la fantasia fino a quando non li avesse 
esauriti. Egli era assorto nei suoi pensieri, quando un debole barlume di Luce 
apparve, ma presto svanì. Ha cercato di chiamare la Luce e un altro breve lampo 
apparve. Si chiedeva se potesse attirare la sua attenzione. La Luce apparve di 
nuovo e più vicino gli era, tanto più brillante appariva. Nella Luce, poteva 
vagamente vedere se stesso. La Luce diventò molto luminosa e lui cercò di 
distoglierne lo sguardo. Era così intensa da temerne l'intensità. Urlò perchè 
sparisse e la Luce gli rispose: "Io non ti farò niente."
La fede vi rende liberi dal vuoto
Riflettendo su pensieri positivi invece che su quelli negativi, provando a 
sentire l'Amore e la Luce 
dentro di voi, sarete in grado di progredire dal 
vuoto. 
George Rodonaia era circondata da un buio profondo che lo scioccò ed inorridì. 
Chiese perché era nelle tenebre e cosa doveva fare. Si rese conto che, poiché 
poteva ancora pensare, questo voleva dire che esisteva ancora. Poi pensò che, 
dato che esisteva, doveva avere solo pensieri positivi. Si chiedeva come 
definire ciò che è positivo nel buio. Quando pensò alla Luce, si trovò 
immediatamente in Essa. 
Non appena siamo in grado di affrontare le nostre paure, esse spariscono subito.
La signora Walters era caduta nel buio e si sentiva spaventata perché non sapeva 
dove stava andando. Pensò, "devo tornare nel mio corpo".
Immediatamente tornò nel suo corpo senza sapere come.
Esseri di Luce vi liberano dal vuoto
Gli Esseri di Luce sono vicini e pronti ad aiutare chiunque finisca nel vuoto 
dalla loro difficile situazione. Tutto ciò che serve è solo un desiderio o un 
grido di aiuto, non importa quanto grande o piccolo sia il desiderio di uscirne. 
Alcuni Ritornati, come Linda Stewart, non appartenevano al vuoto a tutti e sono 
stati automaticamente salvati. Questa è una sintesi del suo salvataggio.
Linda Stewart fu irresistibilmente attirata verso un vasto, vuoto, infinito buco 
nero. A poco a poco, si sentì sprofondare in esso. Mentre la sua nuova 
consapevolezza andava scemando,lei tentò di resistere alle tenebre che avevano 
riempito la sua mente. La sua visione era diventata oscura, come cominciava a 
fondersi nel buio. Senza offrire alcuna resistenza, ha ceduto al buio il 
possesso di ogni brandello residuo di coscienza e di identità personale. Mentre 
stava scomparendo nel nulla, è stata improvvisamente colpita da una potente 
forza energetica che la sollevò, portandola verso l'alto. Lei era appena 
cosciente, consapevole solo della sensazione di salire. Enormi distanze 
sembravano percorse e più si alzava in alto, più recuperava coscienza . Si 
sentiva tranquilla e amata immensamente. Sapeva che era tra le braccia di un 
Essere che l' amava d'Amore perfetto. 
Questo essere era Gesù e la portò dal nulla verso una nuova realtà. 
Esseri superiori sanno cosa fare per aiutare l'anima nel vuoto se lo vorranno 
fare. (Oakford David)
La Reincarnazione vi rende liberi dal vuoto
Dio non abbandona mai nessuno nel vuoto. Coloro che non vogliono o ignorano come 
entrare nella Luce possono avere una sola scelta: tornare sulla Terra. 
Ancora una volta, va sottolineato che questa non è una punizione, ma è un modo 
per ritornare alla scuola della Terra per avere nuove lezioni sì da imparare e 
progredire.
Per alcune anime, l'unica speranza per uscire dal vuoto è attraverso la 
reincarnazione. 
(Arthur Yensen)
Sandra Rogers si suicidò e Gesù le diede due scelte:
Avrebbe potuto essere rianimata e vivere il resto della sua vita, o poteva 
restare dall'altra parte. Se lei avesse scelto di restare dall'altra parte 
avrebbe dovuto poi reincarnarsi e sperimentare ancora una volta tutto ciò che 
l'aveva portata al suicidio.
La lotta tra il buio e la Luce
Uno degli aspetti più interessanti per la ricerca pre-morte è la lotta tra le 
forze della Luce e le forze delle tenebre,forze, che fanno a gara per 
conquistare la supremazia sul livello della Terra. 
Vi è inoltre, grande abbondanza di fonti religiose che descrivono questa lotta. 
Entrambe le fonti, di cui andiamo a parlarvi, forniscono preziose informazioni 
circa il futuro della Terra e dell'umanità e sono entrambe molto coerenti fra 
loro.
La lotta testimoniata dai Ritornati
Molti testimoni hanno partecipato alle lotte tra Esseri di Luce ed il buio. 
Anime dai regni inferiori infernali entrano nel nostro mondo per la crescita 
delle Anime. Purtroppo, molte di queste anime finiscono per trattenere le forze 
delle tenebre (ignoranza spirituale) e di conseguenza a rendere la Terra molto 
più buia, mentre quelle dei regni superiori tentano di portare l'illuminazione 
spirituale nel mondo. Questo equilibrio tra Luce e buio è parte della natura 
della Terra e dell'universo. E' una lotta costante e un giorno la Luce vincerà 
il buio sulla Terra, ma poiché il libero arbitrio è un aspetto della divinità 
che ogni anima ha in sè, l'illuminazione spirituale non può essere forzata. Alla 
fine, poiché gli esseri umani sono un aspetto della divinità, le forze dell' 
ignoranza spirituale non potranno mai vincere:i possono vincere una battaglia, 
ma le sorti della guerra sono già state decise. Questa battaglia spirituale, la 
stessa che si verifica nei Regni dello Spirito, si verifica anche nei cuori 
degli esseri umani.I seguenti racconti di pre-morte danno ulteriori informazioni 
su questa guerra spirituale.
La Luce ha detto a Guenter Wagner che esistevano nemici dello Spirito molto 
potenti con i quali la Luce era stata continuamente in lotta. La Luce disse ciò 
a Guenter per avvertire la gente della Terra e gli ha anche svelato che questi 
nemici gli avevano voluto giocare un brutto tiro, utilizzandolo come una sorta 
di trappola e che avrebbe dovuto difendere la Terra dal livello buio. 
La Terra sarebbe molto più facile da difendere, perché questi nemici non hanno 
alcun potere nel mondo etereo, mentre la Luce non ha alcun potere nel livello 
buio. La Luce aggiunse che questa guerra è in corso da molto tempo e le anime 
del nemico sono diventate sempre più potenti; se tutto questo continuerà, non ci 
sarebbe alcun mezzo di evitare che loro si prendanoi tutto. Anche se la Luce è 
sufficientemente potente per respingerli, la guerra potrebbe essere persa nel 
lungo periodo. 
Edgar Cayce ha appreso che la cosiddetta Battaglia di Armageddon descritto nella 
Bibbia, è in realtà una battaglia che si combatte nei Regni dello Spirito tra le 
anime di Luce e quelle del buio che entrano in questo mondo. Ha spiegato che le 
anime del buio fanno la guerra agli Spiriti di Luce che vengono sulla Terra per 
risvegliarci. Entrambi i gruppi, stanno cercando di influenzare l'equilibrio fra 
la Luce e le tenebre del mondo. Cayce seppe che, in un momento del futuro, le 
anime del livello inferiore saranno completamente impedite ad incarnarsi alla 
Terra e solo a quelle dei regni superiori della Luce sarà permesso di farlo, 
così la Terra supererà le forze delle tenebre e ci sarà una completa 
illuminazione spirituale. Durante il tempo in cui le anime dei regni superiori 
saranno autorizzate ad incarnarsi, Gesù tornerà e, infine, una nuova era di 
risveglio spirituale e d'illuminazione potranno rinnovare l'umanità col 
risultato di vivere mille anni di pace. 
Il conflitto tra Esseri superiori e inferiori, quello che alcuni chiamano Dio e 
il Diavolo, provoca la crescita fino a quando la negatività o gli elementi 
distruttivi sono completamente e finalmente superati. (Betty Bethards )
Un senso di oscurità, come una nuvola buia e umida, si avvicinò ad una donna 
durante una NDE. 
Era terrorizzata ed invocò Gesù. Immediatamente, ho assistito ad una battaglia 
tra un Essere di Luce e uno appartenente a questa forza oscura. Subito dopo, la 
Luce ha superato le tenebre. 
(Dott. Liz Dale)
La Luce vince il buio
Tutti gli elementi religiosi e le NDE suggeriscono che la nuova era di 
illuminazione spirituale e di pace è a portata di mano. Tuttavia, prima che 
questo accada, la Terra e l'umanità dovranno sottoporsi ad un periodo di 
purificazione per rimuovere tutti i peccati della civiltà moderna. Secondo molti 
Ritornati e fonti religiose, questo sarà un enorme sconvolgimento della società 
così come della natura. I seguenti racconti sono alcuni dei migliori che ho 
letto su questo argomento.
A Josiane Antonette è stata data una visione, mentre era in Cielo. Ha visto la 
Terra dallo spazio incolore, brulla e oscurata dietro un velo grigio. Non c'era 
Amore o gioia lì. Ha visto gente-fantasma vivere come su un palcoscenico. La 
metà della Terra era al buio. Dall'altra parte, un sole che cercava di 
splendere, ma nessuno vi prestava attenzione. Il buio crebbe ed alla fine coprì 
tutta la Terra ma nessuno vi prestava attenzione. Una voce disse a Josiane che 
questo è il mondo in assenza di Amore, di Luce e di libera volontà, che era 
stata una nostra scelta che lo aveva creato. Detto ciò, il mondo da incubo si 
dissolse, diventando un luogo di una bellezza mozzafiato. 
Edgar Cayce ha rivelato più di 50 anni fa, che la battaglia spirituale di 
Armageddon inizia nel corso dell'anno 1999. Da quel momento, alle anime dei 
regni inferiori non sarà più permesso di incarnarsi. Cayce ha detto che l'anima 
di Cristo si sarebbe incarnata di nuovo nel 1998 e che questa guerra spirituale 
non è solo una battaglia spirituale esterna, ma è anche interiore e tocca tutti 
noi.
 Il risultato finale sarà il Paradiso sulla Terra. 
Una cosa interessante che Mellen-Thomas Benedict ha imparato mentre era nel 
vuoto è che Dio non c'era. Dio è qui sulla Terra. La costante ricerca di Dio al 
di fuori di questo mondo non è necessaria. Tutto è qui. Noi esploriamo Dio 
attraverso di noi. Siamo così impegnati a cercare di diventare Dio, che avremmo 
dovuto renderci conto che siamo già in Dio e Dio sta diventando noi stessi.
In futuro, il diavolo sarà finalmente gettato in un pozzo senza fondo per mille 
anni. Un nuovo cielo ed una nuova terra saranno posti in essere. (Apocalisse 20)
TRAD. WEBMASTER
Data la notevole lunghezza del testo, ci scusiamo fin d'ora per possibili errori 
di battitura o frasi poco chiare. Vi assicuriamo che porremo rimedio al più 
presto,intanto v'invitiamo ad indicarceli. 
Sono stato in
Paradiso!" 
UN Neurochirurgo CE LO DESCRIVE   (11-10-12)
Pur essendo già da tempo a conoscenza della NDE del Dr. Eben, (ve ne avevamo 
parlato QUI ) non abbiamo ritenuto opportuno pubblicarla perchè, almeno
da quel che lui stesso racconta, si tratterebbe d'una falsa esperienza, in 
quanto non vi è stato arresto cardiaco, ma solo un grave stato di coma profondo, 
sebbene monitorato accuratamente per ben sette giorni. Sappiamo che per vivere 
un'esperienza di premorte, bisogna esser...morti per almeno qualche minuto, 
ovvero il cordone d'argento- che vi ricordiamo connette il corpo fisico a quello 
astrale- deve cominciarsi a staccare. 
Se dobbiamo dar credito alle affermazioni del Dr. Eben, almeno per quel che 
traspare dalle interviste a "Skeptico" ed al "Newsweek", potremmo semmai 
definirla una OBE o, peggio, un' esperienza puramente allucinatoria.  Ieri, 10 
Ottobre, però, questa storia è balzata agli onori della cronaca, ripresa dai 
quotidiani e persino dal TG2, dopo che il Newsweek -noto tabloid americano- ha 
pubblicato in prima pagina tutta la vicenda, forse più per pubblicizzare il 
libro con titoli roboanti ed incrementare le sue vendite, visto che la testata 
versa in uno stato pre-fallimentare, che non per amore della ricerca sul 
Paranormale. 
Salvo che il nostro Collega non decida di devolvere in beneficienza il ricavato, 
potremmo pure pensare (male!) che si sta costituendo un solido "fondo pensione" 
con i milioni che incasserà dal suo libro, dato che ci pare già abbastanza 
avanti con gli anni! 
Certo, la campagna stampa poteva essere incentrata molto meglio su personaggi 
più "solidi", come il compianto Dr. Rodonaia, o Dannion Brinkley e tanti altri 
che hanno avuto esperienze ben più convincenti, per non parlare delle frecciate 
ironiche che stamani abbiamo sentito persino su Radio2 in una trasmissione 
satirica, ma è già tanto vedere le tematiche da noi predilette "sbattute in 
prima pagina. Come diceva un noto politico, "Parlate di me, parlatene male, 
basta che ne parliate!" 
Ovviamente la vostra curiosità in merito a questa NDE, 
miei cari Lettori, è altissima e ci son giunte molte richieste tese a saperne di 
più, richieste che noi esaudiamo, però... siate voi i Giudici!
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IL PARADISO ESISTE: l'esperienza di un MEDICO, 
IL Dr. Alexander Eben
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<Da buon Neurochirurgo, non credevo nel fenomeno delle esperienze di premorte (NDE), 
essendo cresciuto in un mondo prettamente scientifico, figlio, oltretutto, d'un 
Neurochirurgo. Ho seguito il percorso di mio padre e son diventato un 
Accademico, avendo insegnato alla Harvard Medical School ed in altre Università, 
per cui capisco bene cosa succede al cervello umano quando è vicino alla morte.
 Così, avevo sempre creduto che ci fossero buone spiegazioni scientifiche per i 
riferiti viaggi fuori dal corpo descritti da coloro che erano scampati alla 
morte grazie alle moderne tecniche di rianimazione.
Il cervello è un meccanismo sorprendentemente sofisticato, ma anche estremamente 
delicato, basta ridurre la quantità di ossigeno che riceve, anche di minimi 
apporti, ed esso reagirà in qualche modo. 
Non era per me una grande sorpresa sentire che chi aveva subito un grave trauma 
sarebbe tornato dall'esperienza con strane storie. Il che non significa che si 
erano davvero recati da qualche parte....
Anche se mi consideravo un fedele Cristiano, lo ero più di nome che di fatto, nè 
per fede vera e propria. Non ritenevo d'invidiare coloro che hanno voluto 
credere che Gesù fosse più di un semplice uomo buono che aveva sofferto per mano 
del mondo, ma simpatizzavo profondamente con coloro che credono che ci sia un 
Dio da qualche parte, là fuori, un Dio che ci ha amati incondizionatamente. 
In realtà, io invidiavo queste persone per la sicurezza di quelle convinzioni 
espresse senza dubbio alcuno. Come scienziato, semplicemente sapevo, però, che 
era meglio credere in me stesso.
Nell'autunno del 2008, tuttavia, dopo sette giorni di coma in cui era inattivata 
la parte umana del mio cervello, la neocorteccia, ho sperimentato qualcosa di 
così profondo che mi ha dato una ragione scientifica per credere nella 
continuità della coscienza dopo la morte.
So bene che racconti come il mio non sono ben accetti dagli scettici, quindi vi 
racconterò
 la mia storia con la logica ed il linguaggio dello scienziato che sono.
Una mattina di quattro anni fa mi sono svegliato con un mal di testa molto 
intenso. 
In poche ore, tutta la mia corteccia - la parte del cervello che controlla il 
pensiero e le emozioni, e che, in sostanza, ci rende umani - è andata fuori uso. 
I Medici del Lynchburg General Hospital, un ospedale dove ho lavorato in 
passato, stabilirono che, in qualche modo, avevo contratto una meningite 
batterica molto rara che colpisce per lo più i neonati: batteri d'Escherichia 
Coli erano penetrati nel mio liquido cerebrospinale e mi stavano distruggendo il 
cervello.
Quando sono entrato nella stanza di emergenza quel brutto mattino, le mie 
possibilità di sopravvivenza al di là di uno stato vegetativo erano già basse e 
ben presto divennero quasi inesistenti. 
Per sette giorni rimasi in uno stato di coma profondo, il mio corpo non 
rispondeva più, il cervello era completamente off-line. Poi, la mattina del mio 
settimo giorno in ospedale, mentre i medici soppesavano se interrompere il 
trattamento o meno, i miei occhi si spalancarono.
Non esiste una spiegazione scientifica per il fatto che, mentre il mio corpo 
giaceva in coma, la mia mente - la mia coscienza, il mio io interiore - era vivo 
e vegeto. Mentre i neuroni della mia corteccia erano storditi, per poi diventare 
completamente inattivati dai batteri che li avevano attaccati, il mio cervello 
senza coscienza si recò in un'altra, più grande dimensione dell'universo, 
una dimensione che non avevo mai sognato esistesse e che il mio vecchio me 
stesso, 
precedente al coma, sarebbe stato più che felice di bollare come semplicemente 
impossibile.
Quella dimensione, a grandi linee, é però la stessa descritta da innumerevoli 
esperienze di pre-morte ed in altri stati mistici: è lì... esiste davvero e 
quello che ho visto ed imparato mi ha catapultato letteralmente in un nuovo 
mondo: un mondo in cui noi siamo molto di più dei nostri corpi e cervelli, dove 
la morte non è la fine della coscienza, ma piuttosto un capitolo d'un viaggio 
vasto ed incredibilmente positivo. Io non sono la prima persona ad avere 
scoperto la prova che la coscienza esiste al di là del corpo. Brevi scorci 
meravigliosi di questo regno sono vecchi come la storia umana, ma, per quanto ne 
so, nessuno prima di me ha mai viaggiato in questa dimensione :
(1) mentre la loro corteccia era completamente spenta, e 
(2), mentre il loro corpo era sotto osservazione medica continua, 
come nel mio caso, per tutti e sette i giorni del mio coma.
(Non siamo d'accordo: si veda la NDe di Pam Reynolds... -NdR-)
Tutti gli argomenti principali contro le esperienze di pre-morte suggeriscono 
che esse sono il risultato di minimi, transitori o parziali malfunzionamento 
della corteccia. La mia esperienza di pre-morte, tuttavia, non ha avuto luogo 
mentre la mia corteccia non funzionava bene: era semplicemente disconnessa. 
Questo è chiaro dalla gravità e dalla durata della meningite e dal 
coinvolgimento globale della corteccia cerebrale documentata da TAC ed esami 
neurologici. 
Secondo le attuali conoscenze mediche del cervello e della mente, non c'è 
assolutamente alcun modo che io possa aver vissuto -anche con una coscienza 
debole e limitata- l'odissea iper-vivida e completamente coerente che ho 
sperimentato. Mi ci sono voluti mesi per venire a patti con quello che mi era 
successo, non solo con l'impossibilità medica di esser stato cosciente durante 
il coma ma, ancor più importante, con quanto mi è successo in quel periodo. 
 (Gli Scettici potrebbero obiettare che il viaggio sia avvenuto subito dopo il 
risveglio dal coma -NdR)
Verso l'inizio della mia avventura, mi trovavo in un luogo pieno di nubi grandi, 
gonfie, di color rosa-bianco, in forte contrasto rispetto al blu scuro del 
cielo. 
Sopra le nuvole - incommensurabilmente più in alto, una folla di Esseri 
trasparenti, luccicanti schizzavano nel cielo, lasciando lunghe linee luminose 
dietro di loro.
Uccelli? Angeli? Queste parole le pronunciai più tardi, quando stavo scrivendo i 
miei ricordi, ma nessuna rende giustizia a quegli Esseri che erano semplicemente 
diversi da tutto ciò che ho conosciuto su questo pianeta. Erano forme di vita 
più avanzate, forme superiori.
Un suono, enorme e crescente, come un canto glorioso, calava dall'alto e mi 
chiedevo se fossero gli esseri alati che lo stavano producendo. Anche in questo 
caso, a pensarci dopo, mi venne in mente che la gioia di queste creature era 
tale che, per forza di cose, dovevano generare quei suoni, perchè non erano in 
grado di contenere la loro gioia. Il canto era palpabile, quasi materiale, come 
una pioggia che si può sentire sulla pelle, ma non ti fa sentire bagnato. Vedere 
e sentire non erano percezioni separate in quel luogo; ho potuto sentire la 
bellezza visiva dei corpi argentei, scintillanti, di quegli Esseri ed ho potuto 
vedere il crescendo di quella perfezione gioiosa del loro canto. Sembrava che 
non si potesse guardare o ascoltare qualsiasi cosa in quel mondo senza 
diventarne parte di esso, senza entrarne in sintonia in qualche modo misterioso 
e fondervisi. Tutto era diverso, ma tutto era anche una parte di tutto il resto, 
come i disegni ricchi ed intricati d'un tappeto persiano ... o delle ali di una 
farfalla.
Divenne tutto ancora più strano. Per la maggior parte del mio viaggio, qualcun 
altro era con me. 
Una donna. Era giovane e ricordo il suo aspetto in modo molto dettagliato. Aveva 
zigomi alti e profondi, occhi azzurri, trecce d'un castano-dorato incorniciavano 
il suo bel viso. 
La prima volta che l'ho vista mi ritrovai a cavallo insieme a lei su una 
superficie finemente modellata, che dopo un momento ho riconosciuto esser l'ala 
d'una farfalla. Infatti, milioni di farfalle erano tutte intorno a noi, grandi 
onde svolazzanti che si gettavano a capofitto giù nel bosco per poi tornare a 
volarci intorno. Era un fiume di vita e di colore che si muoveva attraverso 
l'aria. 
Il vestito della donna era semplice, come da contadina, ma i suoi colori 
pastello -blu, indaco, arancia-pesca - avevano la stessa travolgente, vivace 
vitalità di tutto il resto che vedevo. 
Lei mi guardò con uno sguardo che, se lo vedeste per cinque secondi, riempirebbe 
tutta la vostra vita, rendendola degna di essere vissuta, non importa cosa vi 
fosse successo fino ad allora.
 Non era uno sguardo romantico, nemmeno uno sguardo di amicizia. Era uno sguardo 
che, in qualche modo, andava al di là di tutto questo, al di là di tutti i vari 
tipi di amore che abbiamo qui sulla terra. 
Era qualcosa di più alto che conteneva tutti quegli altri tipi di amore e, al 
tempo stesso, molto più grande di tutti. Senza usare parole, mi parlò 
ugualmente. 
Il messaggio mi attraversò come un vento, ed ho subito capito che era veritiero.
Seppi, così, che quel mondo è reale, che non era una fantasia, passeggera ed 
inconsistente.
Il messaggio era triplice e, se dovessi tradurlo in linguaggio terreno, ve lo 
riferirei così:
"Tu sei amato e tenuto in gran conto, per sempre."
"Non hai nulla da temere."
"Non c'è niente che tu possa fare in modo sbagliato."
Il messaggio mi riempì con una sensazione di enorme, incredibile sollievo. E' 
stato come se mi fossero state impartite le regole d'un gioco che avevo giocato 
per tutta la vita, senza mai pienamente comprenderle. 'Ti mostreremo molte cose 
qui', mi disse la donna, ancora una volta senza utilizzare parole, ma guidando 
la loro essenza concettuale direttamente dentro di me. 
'Ma alla fine, devi ritornare', aggiunse. Sorse subito in me una domanda: 
tornare dove?Un vento caldo soffiava, come quello che soffia nelle giornate estive più 
perfette, gettando lontano le foglie degli alberi e del passato che scorre come 
acqua celestiale. Una brezza divina. E 'cambiato tutto, spostando il mondo 
intorno a me di un'ottava, d'una vibrazione ancor più elevata... Allora iniziai 
a porre domande senza dire una parola a questo vento ed all'Essere Divino che 
avevo percepito in esso:
Dov'è questo posto? Chi sono io? Perché sono qui?
Ogni volta che, in silenzio, tiravo fuori una di queste domande, la risposta 
arrivava subito in un'esplosione di luce, di colore, d'amore e di bellezza che 
entrava in me come un'onda che si infrange sulla riva del mare. Esse non si 
limitavano a soddisfare le mie domande, davano risposte, ma in un modo tale che 
il linguaggio era messo da parte, perchè quei pensieri entravano direttamente 
nel mio IO, ma non era il tipo di pensiero che noi sperimentiamo sulla terra, 
non era vago, immateriale, o astratto. Questi pensieri erano solidi ed immediati 
- "più caldi del fuoco e più umidi dell' acqua" - e, non appena ricevuti, sono 
riuscito a capire immediatamente, e senza sforzo, concetti che mi avrebbero 
richiesto anni di studi nella mia vita terrena. Ho continuato ad andare avanti e 
mi sono ritrovato in un vuoto immenso, completamente buio, di dimensioni 
infinite, ma anche infinitamente confortante. 
Nero come la pece, ma anche traboccante di luce: una luce che sembrava venire da 
un globo brillante che ora sentivo vicino a me. Il globo era una specie di 
interprete tra me e questa presenza enorme che mi circondava. Era come se stessi 
per nascere in un mondo più grande e l'universo stesso fosse un gigantesco utero 
cosmico, mentre la sfera (che ho sentito in qualche modo collegata, o 
addirittura identificabile con la donna sulla farfalla) mi guidava verso quella 
luce.
So bene quanto sia straordinario, come francamente incredibile tutto questo può 
suonare. 
Se qualcuno - anche un medico - mi avesse raccontato una storia come questa ai 
vecchi tempi, sarei stato certo che era un povero illuso. Ma quanto mi è 
successo, lungi dall'essere un racconto delirante, è stato reale, più d'ogni 
evento della mia vita, compreso il mio matrimonio e la nascita dei miei due 
figli.
Che cosa mi sia successo richiede una spiegazione urgente.
La Fisica moderna ci dice che l'universo è una unità - che è indivisibile, anche 
se ci sembra di vivere in un mondo fatto di separazione e discordie- e che sotto 
la superficie, ogni oggetto ed evento nell'universo è completamente intrecciato 
con ogni altro oggetto ed evento. 
Non c'è vera separazione.
Prima della mia esperienza, queste idee erano pure astrazioni, ma oggi sono 
realtà. Non solo l'universo è contraddistinto dall'unità, ma -ora lo so - anche 
dall'Amore. L'universo, per come l'ho vissuta nel coma è lo stesso di cui sia 
Einstein che Gesù parlavano, anche se in modi molto diversi.
Ho passato decenni a lavorare come Neurochirurgo in alcune delle più prestigiose 
istituzioni sanitarie del nostro paese. So che molti dei miei coetanei - come ho 
fatto io - sostengono la teoria che il cervello, ed in particolare la corteccia, 
generano la coscienza e che viviamo in un universo privo di qualsiasi tipo di 
emozione, tanto meno l'amore incondizionato che Dio e l'universo hanno verso di 
noi. 
Ma questa convinzione, questa teoria, ora giace in pezzi sotto ai nostri piedi, 
perchè quanto mi è successo l'ha distrutta, ed ora ho intenzione di passare il 
resto della mia vita ad indagare la vera natura della coscienza e far conoscere 
a tutti il fatto che siamo di più, molto di più del nostro cervello fisico, sia 
ai miei colleghi scienziati che alle persone comuni. Non mi aspetto che questo 
sia un compito facile, per i motivi che ho descritto sopra. Quando il castello 
di una vecchia teoria scientifica comincia a mostrare delle fratture, nessuno 
vuole prestarti attenzione, in un primo momento, finchè non crolla completamente 
ed uno totalmente nuovo dovrà essere costruito al suo posto. Ho imparato questo 
in prima persona dopo esser tornato in questo mondo ed ho potuto nuovamente 
parlare con gli altri, cominciando da mia moglie Holley e dai nostri due figli. 
Gli sguardi di incredulità gentile, soprattutto tra i miei amici medici, ben 
presto mi hanno fatto capire che sarebbe stato arduo convincere la gente a 
comprendere l'enormità di ciò che avevo vissuto mentre il mio cervello era 
spento.
Questa nuova immagine della realtà richiederà molto tempo per essere accettata. 
Non avverrà durante il mio tempo e forse nemmeno durante l'esistenza dei miei 
figli. Tale realtà è troppo vasta, troppo complessa e troppo irriducibilmente 
misteriosa perchè noi si possa mai ottenere un quadro completo. Ma in sostanza, 
mostrerà che l'universo multi-dimensionale è in perpetua evoluzione, conosciuto 
fino ad ogni suo ultimo atomo da un Dio che si prende cura di noi anche più 
profondamente e appasionatamente di quanto ogni genitore abbia mai fatto coi 
propri bambini. Sono ancora un medico, e ancora un uomo di scienza come e quanto 
non fossi stato prima della mia esperienza, ma ad un livello più profondo sono 
molto diverso dalla persona che ero, perché ho intravisto questo quadro della 
realtà. 
Potete credermi quando vi dico che vale la pena lavorarci sopra e farlo nel modo 
migliore.>
------------------------------------
Cosa dire? Che se questo racconto, si tratti di vera NDE o del parto d'un 
cervello malato, aiuterà molte persone a capire che non siamo fatti solo di 
materia, i frutti generati saranno dolci ed abbondanti, come lo sono per il 
nostro Sito che sta toccando indici elevatissimi di gradimento, mai prima 
raggiunti. 
Il tutto, ovviamente, senza che noi s' intaschi un centesimo ed è giusto che sia 
così! 
(Trad. WM da Internet)
ESPERIENZE DI PRE-MORTE NELLE ALTRE RELIGIONI (16-11-12)
1) LE NDE DEI Musulmani 
2) LE NDE DEI BUDDHISTI 
3) LA NDE DI UN' EBREA 
4) Le nde degli indù  
Secondo i principi della fede musulmana, la morte è la fine completa della vita 
fisica e l'inizio di un periodo di riposo fino al giorno della risurrezione, 
quando Allah giudicherà i vivi e i morti. Molti Musulmani credono che i giusti 
sono in grado di avere visioni di Dio dopo la morte e che i malvagi ne hanno 
dell'inferno ma,fatta eccezione per queste possibili visioni di paradiso ed 
inferno, i Musulmani credono che l'anima rimane in una sorta di "sonno " fino al 
giorno del Giudizio, quando tutti sono giudicati secondo le loro opere. Molti di 
loro,inoltre, credono che i non Musulmani possono raggiungere il cielo solo dopo 
un periodo di purificazione nel fuoco del purgatorio. Il Dott. Melvin Morse ha 
riportato la seguente NDE musulmana nel suo libro "Parting Visions":
Mebruke è un 30-enna Saudita, vive a New York ed all'età di vent'anni stava 
nuotando nel Mar Mediterraneo al largo delle coste italiane quando si sentì 
stanco. Mentre si dirigeva verso riva, si rese conto che era troppo lontano per 
tornare e così cominciò a dimenarsi ed ingoiare acqua. 
Alla fine sparì sotto le onde. Ecco il suo racconto 
"Sono andato sotto per quattro volte, poi il mio corpo si afflosciò e persi 
conoscenza. 
Fu a questo punto che ho visto una bella luce bianca. Era così luminosa ed ebbe 
un effetto calmante: più la guardavo, più calmo mi sentivo. Ancora oggi non 
posso davvero dire che cosa fosse quella luce . Nella mia religione [musulmana] 
si dice che ci sono esseri chiamati angeli che sono fatti di pura luce bianca.
Forse questo è ciò che ho visto. Ad ogni modo, mentre ero sott'acqua, ho sentito 
una voce dire: 
"Non sei destinato a morire così.' Di colpo sentivo questa energia passarmi 
attraverso il corpo, dai piedi alla testa, ed al tempo stesso mi sembrava di 
essere spinto fuori dell'acqua. Era come se qualcuno fisicamente mi portasse 
fuori, ma posso giurare che non vi era nessun essere fisico lì presente.
Sono stato spostato attraverso l'acqua.... non so come descriverlo. 
Poco dopo arrivò una barca, e un uomo mi ha tirato fuori. Quando lo ha fatto, ho 
cominciato a ridere, perché ero estremamente felice di essere uscito fuori 
dall'acqua. "
Nell'VIII secolo, una setta mistica dell'Islam iniziò a fondere le tradizioni 
mistiche dei Greci, dei Buddisti e degli Indù con la fede islamica tradizionale. 
Concetti tipici del Sufismo possono essere ritrovati in un gran numero di 
esperienze di pre-morte. I maestri sufi insegnano che dopo la morte, ogni 
persona giudica se stessa, rendendo così possibile il loro soggiorno in paradiso 
oppure all'inferno. 
Il sufismo è conosciuto come "la Via del Cuore" e la "Via del puro". Si tratta 
di una dottrina che ci aiuta a passare dai livelli più bassi del sé per 
ascendere alla Luce Divina che permea l'intero universo. 
Questo concetto della luce è simile in molte altre religioni, così come nelle 
NDE.
Secondo la tradizione Sufi, ci sono molti modi per salire, ma l'essenza del 
cammino verso Dio è quello di trovare se stessi: "Conosci te stesso e conoscerai 
il tuo Signore".
Entrando Nella luce del Buddha:
LA NDE DI Lingza Chokyi 
Un curioso fenomeno, poco conosciuto in Occidente, ma familiare ai tibetani, è 
il "Delok" che in Tibetano significa "colui che è ritornato dalla morte". 
Tradizionalmente i Deloks sono persone che apparentemente "muoiono" a causa di 
una malattia, viaggiano nel Bardo (una delle tante zone dell'Aldilà (secondo la 
tradizione buddista- tibetana) per visitare i regni infernali dove assistono al 
giudizio dei Morti ed alle sofferenze dell'inferno. Qualche volta essi vanno 
anche nei paradisi dei regni del Buddha, accompagnati da una divinità che li 
protegge e spiega loro ciò che sta accadendo. 
Dopo una settimana il Delok viene rinviato nel corpo con un messaggio per i 
viventi da parte del Signore della Morte, in cui li esorta alla pratica 
spirituale ed a stili positivi di vita. Spesso i Deloks hanno grande difficoltà 
a farsi credere e passano il resto della loro vita a raccontare le loro 
esperienze, al fine di attirare i miscredenti verso la via della saggezza. Le 
biografie di alcuni tra i più famosi Deloks sono state trascritte e molti 
menestrelli le cantano per tutto il Tibet. Un certo numero di racconti dei Delok 
corrispondono non solo, come ci si aspetterebbe, agli insegnamenti del Bardo 
(come il Libro Tibetano Dei Morti), ma anche alle moderne esperienze di quasi 
morte (NDE).
Lingza Chokyi era una famosa Delok che visse nel XVI secolo, morta di una 
misteriosa malattia durata un paio di settimane. Nella sua biografia racconta 
come sia riuscita a capire di esser morta, come si trovò fuori dal corpo e vide 
il cadavere di un maiale che giaceva sul suo letto, con indosso i suoi vestiti.
Freneticamente cercava invano di comunicare con la sua famiglia, per istruirli 
su come organizzare le cerimonie funebri, divenendo furiosa quando li vide non 
curarsi di lei nè offrirle alcun cibo. 
Quando vide i suoi figli piangere, si sentì cadere addosso una sorta di "pioggia 
di pus e sangue" che le causò un dolore intenso, mentre provò una grande gioia 
ogni volta che si recitavano preghiere rituali e felicità incommensurabile 
quando finalmente giunse davanti al maestro che stava meditando per lei, sì che 
la sua mente e la sua divennero una.
Dopo un po 'sentì qualcuno, che pensò fosse suo padre, chiamarla e lei lo seguì 
nel regno del Bardo, che le apparve come un paese. Da lì, ci dice, c'era un 
ponte che porta ai regni infernali, dove il Signore della Morte stava contando 
le azioni buone o cattive dei Morti. In questo regno Lingza incontrò varie
persone che raccontavano le loro storie e vide un grande Yogin che era venuto 
nei
regni infernali, al fine di liberare gli esseri giunti lì. Infine Lingza Chokyi 
tornò in questo mondo perchè vi era stato un errore riguardante il nome e la 
famiglia: non era ancora il suo tempo per morire.
Con il messaggio del Signore della Morte inviato ai viventi, riprese possesso 
del suo corpo perfettamente risanato e trascorse il resto della sua vita 
raccontando ciò che aveva imparato. 
Il fenomeno del Delok non è semplicemente un fatto storico, ma continuava ad 
essere riportato fino a poco tempo fa in Tibet. Ci sono molte somiglianze fra 
gli insegnamenti sulla vita dopo la morte,
come rivelato dal Libro tibetano dei Morti, e le NDE. 
Nella esperienza di quasi morte, la mente è momentaneamente liberata dal corpo e 
passa attraverso una serie di esperienze simili a quelle del corpo mentale nel 
"Bardo del divenire."
 L'esperienza di quasi morte molto spesso inizia con un'uscita fuori dal corpo 
che viene visualizzato, così come l'ambiente circostante, il che coincide 
esattamente con quanto descrive il Libro Tibetano dei Morti. Nel Bardo del 
divenire, Essi sono in grado di vedere e sentire i loro parenti viventi, ma non 
sono capaci, a volte in modo frustrante, di comunicare con loro.
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		 Rigpa
Vidya (sanscrito) o vijja (Pali). 'Conoscenzà, la conoscenza totale e integrale, 
che precede e segue l' incompleta non conoscenza (avidya) o ignoranza che lega 
le persone alla ruota della trasmigrazione (samsara). Vidya penetra il Maya e ci 
permette così di cogliere tutte le cose (per quanto apparentemente diverse) come 
in realtà sono. In Induismo, è di due tipi: (i) apara-vidya, conoscenza 
inferiore, acquisita attraverso l'intelletto, (ii) para-vidya, più alta, la 
conoscenza spirituale, che conduce verso l'illuminazione e la liberazione (moksa).
Vidya è definito con maggiore precisione Jnana, il che significa anche 
conoscenza. Ci sono stati inizialmente quattro rami di Vidya: trayi-vidya, la 
conoscenza dei Veda triple; anviks?iki, metafisica e logica, Danda-niti, l'arte 
del governo, e vartta, o l'agricoltura, il commercio, e la medicina. Un quinto, 
Atma-Vidya, la conoscenza dell'Atman, è stato aggiunto in seguito.  | 
	
Il corpo mentale è descritto, sempre nel suddetto libro, "come un corpo del 
periodo aureo", e possiede una mobilità quasi soprannaturale oltre alla 
chiaroveggenza. 
Anche i Ritornati riferiscono di ritrovarsi in un corpo che era quello che 
possedevano nel fiore della vita e che possono viaggiare istantaneamente, 
semplicemente con la forza del pensiero.Sempre negli insegnamenti tibetani, il corpo mentale è descritto come capace 
d'incontrare altri Esseri e così, allo stesso modo, il Ritornato è spesso in 
grado di dialogare con altri sperimentando visioni e ricevendo messaggi in regni 
diversi: ben sappiamo che una piccola percentuale di loro racconta di mondi 
interiori, di paradisi, di città di luce e musica trascendentale.Naturalmente, la somiglianza più sorprendente è l'incontro con l'Essere di Luce, 
o la "Chiara Luce", come definita nel suddetto Libro. Secondo gli insegnamenti 
tibetani, al momento della morte, la Chiara Luce brilla in tutto il suo 
splendore davanti alla persona morente a cui dice: 
"Oh figlio / figlia di una famiglia illuminata ... il tuo Rigpa (retta 
conoscenza- NdR-) è inseparabile luminosità e vuoto, e permane come una grande 
distesa di Luce, al di là della nascita o della morte, esso è, infatti, il 
Buddha della Luce che non muta".
Molti Ritornati sono convinti che l'Essere di Luce che hanno incontrato è il 
loro Sé Superiore ed anche questo dato è certamente in accordo con gli 
insegnamenti tibetani.
La revisione della vita appare di continuo nella esperienza di quasi morte e 
dimostra chiaramente l'ineluttabilità del karma ed i potente effetti di vasta 
portata di tutte le nostre azioni, parole e pensieri. Il messaggio centrale che 
ci riportano dal loro incontro con la morte, o dalla presenza dell' Essere di 
Luce, è esattamente lo stesso di quello impartitoci da Buddha e dagli 
insegnamenti del Bardo: 
he le qualità essenziali e più importanti della vita sono l'amore e la 
conoscenza, la compassione e la saggezza.
Il Bardo insegna pure che la vita e la morte sono nella notra stessa mente. La 
fiducia in sè stessi che molti Ritornati sembrano avere dopo questa esperienza, 
riflette questa comprensione più profonda della mente. Non tutte le descrizioni 
delle esperienze di pre-morte, tuttavia, sono positive ed anche questo 
corrisponde con la dottrina tibetana. Alcune persone riferiscono di
esperienze terrificanti, piene di paura, panico, solitudine, desolazione e 
tristezza, che ricordano vividamente le analoghe descrizioni del Bardo del 
divenire.
In molte esperienze pre-morte, un confine o un limite viene talvolta percepito, 
come se un punto di
non ritorno fosse stato raggiunto. Arrivato a questo confine, la persona sceglie 
(o è istruita) di
tornare alla vita terrena, talvolta dalla stessa Entità di Luce. Naturalmente, 
nel Bardo
tibetano non viene riportato nessun confine, perché in esso si descrive
ciò che accade ad una persona che muore veramente.
E 'stato detto che la NDE può essere vista come un dispositivo evolutivo per 
giungere ad una trasformazione dell'umanità nel suo insieme, durante un periodo 
di molti anni, su milioni di persone (Ring, 1985). Se questo è vero o no dipende 
da noi. Se abbiamo davvero il coraggio di affrontare le implicazioni 
dell'esperienza di pre-morte e gli insegnamenti del Bardo, potremo, per tappe, 
trasformare noi stessi per trasformare il mondo che ci circonda e, quindi, 
l'intero futuro dell'umanità.
LA NDE DI UN' EBREA (03-12-12)
Dal Libro Di Kevin Williams: Non c'è nulla di meglio della morte (Free 
Download-)
Beverly Brodsky era cresciuta a Philadelphia in una famiglia conservatrice 
ebraica, in un quartiere abitato per lo più da Ebrei, ma fin dall'adolescenza si 
professò come atea. Dal momento in cui, all'età di otto anni, seppe della Shoah, 
si era sempre rivolta con rabbia contro ogni fede in Dio. Come potrebbe Dio 
esistere e permettere il verificarsi d'una cosa del genere? Nel mese di luglio 
1970, le sue domande hanno avuto risposta, quando un incidente in moto l'ha 
portata ad avere una NDE. 
La sua esperienza è riportata nel libro Lezioni Dalla Luce del Dr. Kenneth Ring.
Ring descrive la sua NDE come:
"...probabilmente, la più commovente del mio intero archivio."
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In qualche modo una pace inaspettata scese su di me. 
Mi ero ritrovata a galleggiare vicino al soffitto, al di sopra del letto a 
guardare il mio corpo privo di sensi. Ebbi appena il tempo di realizzare la 
stranezza della situazione - che ero io, ma non nel mio corpo - quando venni 
raggiunta da un Essere radioso, immerso in un alone bianco, scintillante. 
Come me, questo Essere volava, ma non aveva le ali. Ho provato un forte timore, 
quando mi rivolsi a lui: non era un Angelo, o uno Spirito ordinario, ma era 
stato inviato per liberarmi e, dall'Amore e dalla dolcezza che emanava, capii 
che ero in presenza del Messia.
Chiunque fosse, la sua presenza aumentò la mia serenità e risvegliò in me un 
sentimento di gioia, come se avessi riconosciuto in Lui il mio compagno. 
Delicatamente mi prese la mano e volammo attraverso la finestra. Mi sentii 
sorpresa dalla mia capacità di farlo ma, con accanto questa presenza 
meravigliosa, tutto era come doveva essere.
Sotto di noi c'era lo splendido Oceano Pacifico ... Ma la mia attenzione era ora 
diretta verso l'alto, dove c'era una grande apertura circolare. Anche se 
sembrava essere profonda, si vedeva una luce bianca splendere in lontananza, 
attraverso il buio.
Era la luce più brillante che avessi mai visto. Il tunnel girava ad angolo verso 
l'alto, obliquamente, a destra ed io, ancora mano nella mano con Lui, fui 
condotta nell' apertura del piccolo passaggio buio.
Poi ricordo che percorremmo una lunga strada verso l'alto, verso la luce. Credo 
che mi stessi muovendo molto velocemente, ma in quel regno tutto sembrava essere 
fuori dal tempo. 
Infine, raggiunsi la mia destinazione. Solo quando uscii dall'altra estremità 
del tunnel mi resi conto che non ero più accompagnata dall'Essere che mi aveva 
portato lì, ma non ero sola: davanti a me, c'era la presenza viva della Luce. In 
Essa ho percepito un' intelligenza che tutto pervade: la saggezza, la 
compassione, l'amore e la verità. Non c'era né forma né sesso per descrivere 
questo Essere perfetto, ma io lo chiamerò sempre LUI, ed in Lui c'era tutto, 
come la luce bianca contiene tutti i colori di un arcobaleno nell'attraversare 
un prisma. 
Allora in me è giunta una presa di coscienza immediata e meravigliosa:
 Io, proprio io,ero alla presenza di Dio.
Subito mi scagliai contro di Lui con quelle domande che mi ero sempre posta in 
merito a tutte le ingiustizie che avevo visto nel mondo fisico. Non so se lo 
feci deliberatamente, ma capii che Dio conosce tutti i nostri pensieri e 
risponde immediatamente, telepaticamente. 
La mia mente era come nuda, infatti, ero diventata mente allo stato puro.  Il 
corpo etereo con cui avevo viaggiato attraverso il tunnel sembrava non esistere 
più, era solo la mia intelligenza che si confrontava con la Mente Universale, 
che a sua volta era rivestita di una luce gloriosa, vivida, più percepibile che 
visibile, dal momento che nessun occhio fisico poteva sopportare il suo 
splendore.
Non ricordo l'esatto contenuto della nostra discussione; nel processo di ritorno 
non sono giunte con me sulla Terra quelle intuizioni che invece erano così 
chiare e soddisfacenti in Cielo . 
Sono sicura di aver posto la domanda che mi aveva afflitto fin da bambina sulle 
sofferenze del mio popolo, ma ricordo solo che mi fu risposto che c'e una 
ragione per tutto quello che è successo, non importa quanto orribile ci sia 
sembrato nel regno fisico. 
Dentro di me, come mi venivano date la risposte, la mia mente risvegliata aveva 
risposto sempre allo stesso modo: "Certo,lo so già... Come potrei aver 
dimenticato." 
In effetti, sembra che tutto ciò che ci accade avviene per uno scopo ben
preciso e tale scopo è già noto al nostro Sé Eterno.
Con il tempo le domande cessarono, perché improvvisamente era ripiena di tutta 
la saggezza trasmessami dell'Essere di Luce. Mi vennero date più che delle 
semplici risposte alle mie domande e tutta la conoscenza possibile si dischiuse 
in me, come in una fioritura istantanea di un numero infinito di fiori. Ero 
piena della conoscenza di Dio, ed in questa totale espressione della sua 
Essenza, sono stata un tutt'uno con Lui. Ma il mio viaggio di scoperta era solo 
all'inizio.
Ora mi veniva offerto un viaggio straordinario attraverso l'universo. 
Immediatamente abbiamo viaggiato fino al centro di stelle nascenti, supernove 
che esplodono e molti altri stupendi eventi celesti a me ignoti. L'impressione 
che ho ora di questo viaggio è che l'universo è un unico grande oggetto, 
intessuto tutto dell'identico tessuto. Spazio e tempo sono illusioni che ci 
tengono legati al nostro piano di esistenza, là tutto è presente 
contemporaneamente.
 Ero come un passeggero su una nave spaziale divina da cui il Creatore mi 
mostrato la pienezza e la bellezza di tutta la sua creazione. L'ultima cosa che 
ho visto prima di tutto si fosse concluso, è stato un fuoco stupendo - il cuore 
ed il centro di una stella meravigliosa-. Forse era una simbolica benedizione, 
tutta per me. Tutto si dissolse ad eccezione di un vuoto ricco di pienezza, in 
cui io e Lui eravamo tutto ciò che esiste, dove avevo sperimentato, in una 
magnificenza ineffabile, la comunione con l'Essere di Luce. Ora, non solo ero 
stata nutrita con tutta la Conoscenza, ma anche con tutto l'Amore possibile. Era 
come se la Luce si fosse riversata in me ed attraverso me. 
Sono stata oggetto di adorazione di Dio e, dal Suo/nostro Amore, ho ricevuto 
vita e gioia al di là di ogni immaginazione. Il mio essere è stato trasformato, 
le mie delusioni, i peccati ed i miei sensi di colpa sono stati perdonati ed 
eliminati senza chiedere, e ora ero diventata Amore, Essere primordiale, 
beatitudine. E, in un certo senso, io rimango lì, per l'Eternità. 
Una tale unione non può essere spezzata. E' sempre stato, è, e sarà così.
Improvvisamente, senza sapere come o perché, tornai nel mio corpo ferito, ma 
miracolosamente avevo portato con me amore e gioia. Ero piena di un'estasi di là 
dei miei sogni più selvaggi.
 Qui, nel mio corpo, ogni dolore era stato rimosso. Ero ancora perfusa da un 
piacere senza limiti.
Per i due mesi successivi sono rimasta in questo stato, ignara di qualsiasi 
dolore. Mi sentivo come se fossi nata di nuovo, avevo visto meraviglie ovunque, 
tutto era vivo e pieno di energia ed intelligenza.
Anche se sono passati 20 anni da quando ebbi il mio viaggio celeste, non ho mai 
dimenticato nulla. Non ho mai dubitato della sua realtà, incurante di espormi al 
ridicolo ed all'incredulità altrui. 
Nulla di così intenso ed in grado di cambiarmi la vita potrebbe essere stato un 
sogno o un'allucinazione. Al contrario, ritengo che questa vita sia una fantasia 
passeggera, un breve sogno che si concluderà quando di nuovo mi risveglierò alla 
presenza eterna 
di quel Dispensatore di Vita e di Beatitudine.
le nde degli indù 
(08-12-12)
(DAL SITO DI KEWIN WILLIAMS)
Le esperienze di premorte Indù qui illustrate sono tipiche dei casi studiati in 
India dai ricercatori Satwant Pasricha e Ian Stevenson. 
Il soggetto non guarda il suo corpo fisico,come fanno molti soggetti 
occidentali,viene invece preso in consegna da "messaggeri" e portato davanti ad 
un uomo, o una donna, che viene spesso descritto/a mentre consulta un libro. 
Un errore viene scoperto:è stato commesso uno sbaglio di persona che viene poi 
riportata dai messaggeri alla sua vita terrena, oppure il soggetto è "spinto 
verso il basso" e rinasce. 
L'errore presumibilmente fatto è spesso leggero: una persona con lo stesso nome, 
ma d'una casta diversa, o qualcuno che vive in un villaggio diverso, ma vicino, 
che dovrebbe essere morto al posto del soggetto della NDE. In sei casi gli 
informatori hanno detto che un'altra persona "corretta" è morta circa nel 
momento in cui il soggetto si è ripreso, ma i ricercatori non hanno verificato 
la veridicità di queste morti. Al contrario, i soggetti occidentali di solito 
non danno motivo (in termini psicologici) per il loro recupero:di solito hanno 
deciso di tornare di propria iniziativa, spesso per amore verso i membri della 
loro famiglia,o raccontano che il loro "tempo non è ancora venuto." 
Soggetti indiani a volte riportano incontri con parenti e amici nell' Altro 
Regno in cui si trovano, ma queste persone non hanno nulla da fare o da dire 
sulla prematurità della morte del soggetto e la necessità di continuare a 
vivere. 
Questa idea della prematurità della morte o del "tempo che non è ancora venuto" 
si verifica in entrambe le culture, ma le persone coinvolte nel "ritorno alla 
vita" sono diverse. 
Nel complesso, Pasricha e Stevenson hanno scoperto 16 racconti di pre-morte in 
India. 
Più tardi Pasricha ha documentate altre 29 esperienze .
Dal confronto si rileva quanto segue:
(1) In 45 NDE Indù, Pasrich e Stevenson non hanno trovato prove dell'esperienza 
del tunnel che si trova spesso nei racconti occidentali,tuttavia, un altro 
ricercatore, Susan Blackmore, ha riportato notizie di una esperienza del tunnel 
nella sua ricerca su 8 NDE Indù.
(2) Solo un racconto citava una OBE, che è un altro aspetto che si trova spesso 
nei racconti occidentali,ma Osis e Haraldsson hanno trovato più riscontri di OBE 
nelle loro ricerche, 
sempre nelle esperienze indiane.
(3) In linea con i racconti occidentali,anche in quelle degli Indù viene 
riportato un esame retrospettivo della vita,tuttavia, mentre nei primi esso 
consiste in una visione panoramica di tutta la vita di una persona, in quelli 
degli Indù qualcuno legge l'archivio della vita della persona morente (chiamato 
il disco "akashico"). In ambienti cristiani, questo è equivalente alla lettura 
del "Libro della Vita", come noto dalla Dottrina Cristiana della Resurrezione. 
Nei circoli Indù, è una credenza tradizionale che la lettura del Registro 
Akashico di una persona si verifica immediatamente dopo la morte e questo 
concetto è ampiamente creduto dagli Indù, in tutta l'India. Tuttavia, la 
revisione panoramica della vita che viene comunemente riferita nei racconti 
occidentali, non appare in quelli indiani.
(4) Come nei racconti occidentali, anche quelli indiani descrivono 
l'incontro con divinità religiose ed i cari defunti.
I ricercatori Karlis Osis e Erlendur Haraldsson hanno documentato i primi 
principali racconti di NDE in India. 
Nelle loro interviste a 704 persone che 
vivono in India ,sono venuti a galla 64 casi di NDE.
 I racconti restanti avevano a che fare con le visioni sul letto di morte.
RODONAIA: COSA GLI HA
INSEGNATO LA SUA NDE (13-12-12)
Tutti conoscerete l'incredibile NDE del Dr. Rodonaia,ma non cosa gli sia 
accaduto dopo. Dal sito di Kevin Williams, ecco una breve,ma profonda 
intervista,all'ex medico (poi divenuto Pastore d'una Chiesa Metodista) poco 
prima che lasciasse per sempre questo piano di esistenza, il 12 ottobre 2004 per 
insufficienza cardiaca. 
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"Ero ancora totalmente immerso in tutte queste scoperte e questa esperienza 
meravigliosa, quando qualcuno cominciò a tagliarmi l'addome. Ve lo immaginate? 
Era successo che ero stato portato all'obitorio, dichiarato morto e lasciato lì 
per tre giorni, sicchè era stata disposta un'autopsia per stabilire la causa 
della mia morte. Quando hanno iniziato a tagliarmi lo stomaco, sentii come se 
una grande forza mi avesse afferrato per il collo e spinto verso il basso. 
Ed era stata così potente che aprii gli occhi e provai questo grande senso di 
dolore. Il mio corpo era freddo e ho cominciato a tremare. Hanno immediatamente 
fermato l'autopsia e mi hanno portato in ospedale, dove sono rimasto per i 
successivi nove mesi, la maggior parte dei quali trascorsi sotto un respiratore.
Lentamente riguadagnai la salute. ma non sarei stato mai più lo stesso, perché 
tutto quello che volevo fare per il resto della mia vita era studiare la 
saggezza divina. Questo nuovo interesse mi ha poi portato a frequentare 
l'Università della Georgia, dove ho preso la mia seconda laurea in psicologia 
della religione e così sono diventato un sacerdote nella Chiesa Ortodossa 
Orientale.
Alla fine, nel 1989, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in America,dove 
sto lavorando come pastore associato presso la First United Methodist Church in 
Nederland, Texas. Molte persone mi hanno chiesto ora a cosa credo, come la mia 
NDE mi abbia cambiato la mia vita.
Tutto quello che posso dire è che ora credo nel Dio dell'universo. A differenza 
di molte altre persone, però, non ho mai chiamato Dio Luce, perché Dio è al di 
là della nostra comprensione. Dio, io credo, è ancora più che la luce, perché 
Dio è anche oscurità.
 Dio è tutto ciò che esiste, tutto - e va oltre la nostra capacità di 
comprenderLo pienamente. 
Quindi non credo nel Dio degli Ebrei, o dei Cristiani,o degli Induisti, o in una 
qualsiasi idea religiosa di ciò che Dio è o non è. E' sempre lo stesso Dio, 
quello che mi ha mostrato che l'universo in cui viviamo è un mistero bello e 
meraviglioso che è collegato a tutto. Per sempre .Chiunque abbia avuto una tale esperienza di Dio, che ha sentito un profondo 
senso di connessione con la realtà, sa che c'è solo un lavoro veramente 
significativo da fare nella vita: è l'amore. 
Amare la natura, amare le persone, amare gli animali, amare la creazione stessa, 
proprio perché esiste. Servire la creazione di Dio con mano amorevole piena di 
generosità e compassione è l'unica esistenza significativa. Molte persone si 
rivolgono a coloro che hanno avuto una NDE perché sentono che noi abbiamo tutte 
le risposte, ma so che questo non è vero, almeno non del tutto.
 Nessuno di noi avrà pienamente capito le grandi verità della vita fino a quando 
non si unirà finalmente con l'eternità, dopo la morte. Ma di tanto in tanto si 
riesce ad intravedere la risposta qui sulla Terra, il che è per me più che 
sufficiente. Mi piace fare domande e cercare risposte, ma so che alla fine devo 
viverle queste domande e queste risposte. Ma questo va bene, non è vero? 
Fino a quando amiamo, amiamo con tutto il cuore e la passione, non importa 
perchè.
Forse il modo migliore per me di trasmettere quello che sto cercando di dire è 
di condividere con voi qualcosa che il poeta Rilke scrisse in una lettera ad un 
amico. Ho visto questa lettera, la lettera originale scritta a mano, nella 
biblioteca dell'Università di Dresda, in Germania :
"Sii paziente con tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore. E cerca di amare le 
domande stesse. Non cercare le risposte che non possono essere fornite,perchè 
non saresti in grado di conviverci. Il punto è vivere ogni cosa, vivere ora con 
le tue domande, e forse senza saperlo, un giorno avrai le risposte. "
Ho fede in tutto questo . Vivi le domande, e l'universo si aprirà ai tuoi occhi.
DR.- REV. GEORGE RODONAIA
POST-EFFETTI D'UNA NDE (10-01-13)
Nel 1998, mentre operava su un paziente, il Dr.Emile Allen rimase accidentalmente fulminato e sperimentò una esperienza di 
pre-morte. Stava usando l' elettrocauterio (bisturi elettrico) che aveva 
maneggiato
senza incidenti migliaia di volte nel corso della sua carriera, quando: 
"...improvvisamente, in una frazione di secondo, un suono come un grande pop! ed 
un arco
di energia elettrica partì dallo strumento". 
 Dopo momenti di dolore lancinante, il dottor Allen ha vissuto un breve e 
sorprendente interludio prima di riprendere conoscenza. 
"Non so per quanto tempo sono rimasto incosciente, secondi, o minuti, ma in quel 
periodo nel buio, ho sentito una voce che mi diceva:
<Non sono ancora pronto per te. Hai ancora parecchio lavoro da fare.>
Questa voce proveniva da una figura amorfa, una mal definita forma del volto di 
una
persona venuta fuori dall'ombra, entrata bruscamente nel mio campo visivo. Non
riuscivo a capire se fosse la voce d'un uomo o d'una donna."
Allen ha riascoltato ripetutamente quella frase, prima di svegliarsi a causa del 
dolore intenso. 
Egli avrebbe poi conosciuto l'entità del danno subito, nelle nuove vesti di 
paziente di se stesso. 
Oltre alla NDE, ebbe un altro episodio di coscienza espansa, raccontata in Eaten 
By The Tiger, un'esperienza fuori dal corpo che si è verificata anni più tardi .
Il dottor Allen fu seguito da suo padre, che era un Urologo, e sua madre, 
infermiera in pensione e da diversi specialisti californiani. Ad un certo punto 
stava prendendo 36 pillole al giorno da nove diverse prescrizioni, pur avendo 
rifiutato gli stupefacenti, perché aveva visto troppi pazienti lottare contro la 
dipendenza, scegliendo invece di utilizzare il biofeedback e la meditazione, 
insieme a varifarmaci, per controllare il dolore cronico del braccio e della mano,l'emicrania, lo stress post-traumatico e la depressione.
'Avevo perso la libertà e l'indipendenza. Avevo perso la mia carriera, la mia 
posizione nella comunità, ed i miei pazienti. Avevo perso la mia casa, il mio 
stile di vita, e la mia importanza come uomo. 
Avevo perso tante cose - e tutto allo stesso tempo. Presto mi resi conto che ero 
in lutto per la perdita della mia identità, manifestandosi così i segni e i 
sintomi della depressione.'
Il dottor Allen ha così commentato la diagnosi di depressione: 
"Se ponete le domande giuste, troverete di frequente che le persone non sono 
depresse, invece,
possono essere in una sorta di lutto per una perdita che deve essere 
identificata ed elaborata.».
Dopo terapia iperbarica, anestesie tronculari,ecc. il dottor Allen sviluppò una 
grave infezione che richiese pesanti terapie con antibiotici ed antidolorifici. 
Ancora una volta dovette rimanere a casa per una settimana, non sapendo che ne 
sarebbe stato della sua salute.
Mentre si stava riprendendo e rifletteva sui cambiamenti della sua vita, sentì 
la stessa voce che aveva udito mentre ero sdraiato sul pavimento della sala 
operatoria a lottare per la sua vita.
"Il messaggio giungeva ripetutamente nella mia testa. Che cosa voleva dire? Non 
ne avevo idea. Come avrei potuto contribuire quando tutto stava crollando dentro 
di me e intorno a me?"
Uno psicologo clinico ha aiutato il dottor Allen, insegnandogli ad identificare 
le sue sofferenze
 non come problemi, ma come sfide o lezioni di vita. 
"Quando ho accettato questo, la mia prospettiva è cambiata e, da vittima
delle circostanze son diventato un vincitore ."
Quando a suo padre fu diagnosticato un cancro al polmone, il dottor Allen -che 
aveva avuto a che 
fare con migliaia di malati nel corso della sua carriera- disse: 
 "Ho visto raramente pazienti che muoiono a causa del cancro stesso, la maggior 
parte di loro soccombono alle complicazioni dei trattamenti medici che spesso 
sono di gran 
lunga peggiori della naturale progressione del cancro." 
(Il vostro WM è pienamente d'accordo con lui!)
 Dopo che a suo padre era stata posta la peggiore diagnosi possibile di cancro, 
continuare a fumare diminuì di molto le speranze di vita del genitore, sebbene 
avesse accettato le terapie convenzionali, chemio e radioterapia. La conseguente 
psicosi da corticosteroidi, attribuita in parte agli alti dosaggi di cortisonici 
somministrati per diminuire il rischio di edema cerebrale da radiazioni,fu causa 
della sua decisione di bruciare tutti i beni di famiglia, dopo aver riflettuto 
sulla natura effimera dei possedimenti materiali. Nel 2007 il dottor Allen stava 
lavorando come consulente medico e ancora alle prese con sentimenti di perdita e 
di fallimento. Aveva deciso di partecipare ad un ritiro spirituale di dieci 
giorni nelle isole Figi. Quando il suo Dasaji, Rajesh (Guida) , gli disse: 
"Devi lasciare che la tigre ti mangi, in modo da poter vivere",
 Allen non riusciva a capire cosa volesse dire. Durante la meditazione, un 
pomeriggio,
sentì nuovamente la voce: "hai parecchio lavoro da fare." Questa volta, ci fu un 
altro evento:
'Improvvisamente, ho visto il mio corpo seduto a terra, mentre il mio spirito, 
come l'ho definito, è salito e guardava verso il basso. Mi resi conto che stavo 
galleggiando sopra la sala e potevo vedere ogni persona, chiaro come il sole. La 
mia coscienza era così vivida che avrei potuto rilevare anche i sottili 
movimenti di alcune persone che spostavano i loro corpi su posizioni più 
confortevoli.
L'OBE continuò fino a quando venne urtato da qualcuno che lasciava la stanza, 
interrompendo il suo stato meditativo." Ha poi notato che il suo cuore batteva a 
circa metà della sua frequenza normale. "Mentre sentivo come se fossero passati 
solo pochi minuti, sono rimasto sorpreso
 quando ho scoperto che ero rimasto in meditazione per oltre un'ora!" 
In seguito, potette riscontrare un'accresciuta percezione sensoriale del mondo 
che lo circondava. 
Spiegato al Dasaji che aveva sentito la pace di un altro mondo, Rajesh gli 
spiegò il significato della
la metafora di lasciare che la tigre lo mangiasse: 
"Emile, sei vissuto nella paura della tigre per tanti anni e sei salito su un 
albero per 
allontanartene , ma ti sei attaccato ad un ramo e non hai voluto lasciarti 
andare ... 
oggi finalmente puoi lasciare quel ramo e avere fede che Dio ti afferri. "
(Fonte: Eaten by the tiger) 
LE TRE NDE DELLA DR.ssa ATWATER  (31-01-13 - 03-02-13) 
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La D.ssa Phyllis Marie Atwater, sopravvissuta a tre eventi mortali che nel 1977 
hanno prodotto tre diverse esperienze di quasi morte, è uno dei più noti 
ricercatori del fenomeno, avendo iniziato il suo lavoro nel 1978. 
Oggi il suo contributo al campo di studi sulle NDE è considerato alla pari con 
quelli di Raymond Moody e Ken Ring. I suoi primi due libri, Coming Back to Life 
e oltre la Luce, sono considerate le "Bibbie" delle NDE. 
LA D.ssa ATWATER CI HA RISPOSTO:
Claudio PdA ha scritto
Gentile Dr. Atwater:
Per puro caso (ma.. veramente esiste?) 
ho letto ieri la sua NDE, quando ho notato 
su Coast to Coast il link ad un filmato
pubblicato su The New Scientist. 
E 'la rappresentazione grafica dell'universo come si vedrebbe 
da una prospettiva senza tempo ...
La prego di dare un'occhiata e dirmi se i "cyclons" che aveva 
visto nell'Aldilà le sembravano simili.
Amore, Luce e serenità, 
Claudio dall' Italia
PMH ha scritto ...
Un po 'sì, ma non proprio. 
La grafica mostrata dà solo un tipo
di movimento ed è incompleta. 
I "tornado" per me avevano un 
piano tri-direzionale di 
rotazione a grande velocità. 
Quello sulla sommità prevalentemente
a sinistra e quello in basso a destra,
anche se ognuno aveva una rotazione 
simile all'altro.
Sii benedetto, PMH
Ha condotto ricerche approfondite sui post-effetti e l'analisi degli elementi 
comuni delle NDE, su quelle dei bambini e le  infernali ed ha intervistato oltre 
4.000 adulti e bambini.  Nel 2001 questo suo lavoro è stato citato dal 'The 
Lancet'. 
In Future Memory (1999), la Atwater ha proposto una nuova teoria della realtà 
che descrive il modo in cui siamo in grado di immaginare il futuro come un 
ricordo, ovvero vivere la vita in anticipo, il che differisce da altre modalità 
classiche, come la chiaroveggenza, la precognizione, ed il  déjà vu. In questo 
libro, la Atwater è stata la prima ad usare il termine 'cambiamento di realtà. 
Da queste sue avventure nell'Aldilà apprendiamo che i Livelli Superiori 
dell'Esistenza Umana sono il regno del Pensiero, che tutto può essere creato con 
un atto di volontà e che è possibile trovarsi alla presenza dei nostri Cari 
Defunti semplicemente pensandoLi.  
 Le sue mirabolanti scoperte, collimando perfettamente con quanto riferito da 
migliaia di altri "Ritornati", confermano che la la Vita dopo La Vita non è una 
pia illusione, ma una solida e concreta realtà che attende tutti noi.
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Il 2 gennaio 1977, in una fredda e nevosa mattina, fui improvvisamente devastata 
dal dolore seguito da un'intensa emorragia uterina. Le ragazze non era ancora 
tornate ed ero sola (a quell'epoca era già divorzita dal primo marito - NdR-). 
Andai in bagno e lo riempii di sangue, espellendo dalla vagina un piccolo sacco, 
di aspetto biancastro. Mi fermai a dare un'occhiata -non avevo mai avuto un 
aborto spontaneo prima d'allora- quando un dolore acuto mi pugnalò la pancia ed 
il petto. Iniziai ad urlare. Questo urlo esplose in tutto il bagno come una 
mitragliatrice, fino a trafiggere la casa ed artigliare i cieli. Il mio corpo 
scomparve. E ci fu silenzio.
Non sempre si sa che si è morti, quando si muore.
Può succedere così all'improvviso e inaspettatamente che il pensiero della morte 
semplicemente non affiora in noi. Per questo motivo, non ho riconosciuto la 
morte. Ho solo visto me stessa galleggiare vicino alla lampadina del bagno, con 
il soffitto appena ad un capello di distanza. Non c'era buio o distorsione di 
qualsiasi tipo, se mai, tutto era ancora più luminoso e più nitido rispetto al 
normale.
Mentre mi guardavo intorno, la distanza degli oggetti appariva diversa.
Ora era una lunga strada verso il basso per il wc,il lavabo, la vasca da bagno e 
le superfici dei muri. Anche se non provavo alcun fastidio, la variazione delle 
distanze era disorientante e provocava confusione. Cominciai a sbattere contro 
la lampadina brillante di luce incandescente come una specie di falena, eppure 
non sembrava calda quando la toccai. 
A poco a poco, la confusione nella mia mente si chiarì ed emersero lucide 
domande. Perché sbattevo contro il soffitto? Come era possibile? Perché 
continuavo a proiettarmi contro la lampadina? 
Il corpo sul pavimento era un disastro, così non gli prestai attenzione. 
Immediatamente comparvero delle macchie grigio-scure che fluttuavano in aria 
accanto a me, una nuova macchia per ogni nuovo pensiero. Nessun' altra parola 
sembra adatta a descriverle. Erano macchie, come d'inchiostro, ma completamente 
tridimensionali, vivaci e senza forma definitiva. Più ci pensavo, più macchie 
apparivano, fino a quando la mia visione periferica ne venne totalmente 
riempita. Che cosa erano? Da dove venivano? Perché ? Sembravano un mistero senza 
soluzione, erano molto irritanti. Non mi piacevano.
Ci fu un suono, come di un elastico che si spezza e fui catapultata con uno 
strattone in quel pasticcio di sangue che giaceva sul pavimento, rientrando nel 
mio corpo attraverso la parte superiore della testa.
Ritornai ad una realtà fatta di sangue e dolore che affrontai come meglio 
potevo, così misi ordine, mi cambiai d'abito e mi gettai sul letto, appoggiando 
le gambe sui cuscini. M'era venuto sonno. Sono sempre stata in grado di dormire 
con facilità con qualsiasi rumore, ma ricordo vagamente le mie figlie che mi 
scuotevano chiedendomi che cosa fosse successo. Pensando che stessi bene si 
misero a cenare. 
Ricordo che provai un senso di sollievo per l'aborto spontaneo, per ora non 
avrei dovuto dire a nessuno del bambino. Non ci sarebbe stato alcun imbarazzo. 
La mia follia sarebbe rimasta un mio affare privato, nessuno doveva sapere che 
facessi ancora sesso alla mia età, ma era finita e il bambino non c'era più. 
Avevo imparato una lezione dolorosa. Ben presto, il sonno mi riprese.
Lunedi mattina ero ancora sanguinante, così mia figlia Natalie chiamò il nostro 
medico per un appuntamento. Riuscii a vestirmi, salire in macchina, e avviarla. 
Anche se il nostro medico di famiglia era a circa cinque isolati di distanza, 
impiegai quasi mezz'ora per andarci. La strada sembrava "saltare" di fronte a me 
ed i suoni d'ogni giorno erano diversi. Strane figure geometriche zigzagavano 
davanti ai miei occhi e le case su entrambi i lati della strada continuavano a 
cambiare forma per il gran dolore e la mancanza di coordinamento. Quando 
l'infermiera mi vide, si mise a strillare e mi fece entrare subito dal dottore. 
Sebbene continuassi a chiedergli perché le mie gambe facevano così male, in 
quanto non sembrava esserci connessione con un aborto spontaneo, né lui né la 
sua infermiera mi dettero risposta, ma invece mi praticò un' iniezione per 
fermare l'emorragia e poi scoppiò a ridere per il mio aborto avvenuto in età 
così avanzata. No, non pensava che avevo bisogno di ricovero in ospedale, 
sentiva che il peggio era passato. Tutto quello di cui avevo bisogno, a suo 
parere, era solo migliorare la mia vita sessuale. 
Anche al ritorno impiegai una trentina di minuti e poi, nel giro di un'altra 
mezz'ora dall'arrivo, l'emorragia si fermò di colpo, come se un rubinetto fosse 
stato chiuso. Con la sospensione dell'emorragia però, il mio dolore alle gambe 
era aumentato notevolmente, soprattutto a quella destra. 
Me ne andai subito a letto, puntellando le gambe con più cuscini. Il sonno 
giunse rapidamente e dormii tutta la notte, il che non è insolito per me. Il 
dolore e il disagio, anche la fatica del parto, non avevano mai interferito con 
la mia capacità di dormire. Quando per me è il momento di dormire, dormo.
La mattina dopo, era ormai Martedì 4 Gennaio, la mia gamba destra faceva così 
male che l'avrei recisa con un coltello, se l'avessi avuto a portata di mano. 
Gettate via le coperte, guardai incredula la mia gamba che, dal ginocchio 
all'inguine, era diventata una larga fascia di pelle color cremisi brillante, 
calda, quasi ardente al tatto, intorno ad una massa simile ad un vulcano pronto 
ad esplodere. 
Non avevo idea di cosa fosse, sapevo solo che dovevo chiedere aiuto rapidamente.
Il nostro unico telefono era dall'altra parte della casa, appeso alla parete 
della cucina ed io cercai di raggiungerlo cadendo e strisciando fino alla sala 
da pranzo.Il dolore divenne così grande che aveva cancellato ogni parvenza di ragione o di 
logica: esistevamo solo io ed il dolore. Presi a considerare quel grumo (una 
trombosi venosa -NdR-) come il mio nemico ed istintivamente iniziai a 
combatterlo perchè mi stava uccidendo. A quel punto, ho fatto la cosa peggiore 
che avrei potuto fare: ho afferrato il grumo, spingendo, colpendolo, sempre 
più. 
L'unica cosa che riuscivo a pensare era che doveva andarsene: o lui o io, ma 
vinse lui. Questa volta cominciai a galleggiare, ma molto più delicatamente, 
fuori dal mio corpo steso a terra, salendo verso l'alto e passando attraverso 
onde di dolore che apparivano come quelle di calore che s'intravedono 
sull'asfalto in una calda giornata estiva. Queste onde di dolore si trovavano 
fuori dal mio corpo e, come le ebbi attraversate, sentii che non avevano più 
alcun effetto su di me. Continuai a volare verso l'alto fino a raggiungere il 
soffitto, quando urtai nuovamente contro la lampadina. E' stato divertente, e 
nonostante tutto, ho riso, riconoscendo che era il lampadario della stanza da 
pranzo e non quello del bagno e che la lampadina stavolta era spenta. Il mio 
senso dell'umorismo era rimasto intatto.
Ho volato intorno alla lampadina per un tempo che mi sembrò di molti minuti 
fissando il mio corpo, lì sotto. Stavo aspettando. . . guardando. Sapevo bene 
quello che m'era successo questa volta, ma non ero certa se il mio corpo fosse 
completamente morto. Ho cercato e studiato ogni possibile segno di vita, ogni 
movimento, respiro, alito. Ho aspettato, e ci fu silenzio. Nulla si muoveva. Ho 
aspettato più a lungo. Ancora niente si muoveva. Quando ho capito che quel corpo 
era veramente morto e non si poteva fare più nulla, ho sentito un incredibile 
senso di sollievo per essermi liberata da quella massa informe e dal peso di 
quel corpo: fu come essere rilasciati da una prigione. Il mio corpo non era me. 
Io ero io e basta. 
Un corpo era qualcosa che avevo indossato una volta, come una giacca o un 
cappotto vecchio. 
Era andato via, io ero libera e nella mia libertà urlavo:
 "Sono morta, grazie a Dio, sono morta!"
Non c'era dolore, rimorso, neanche la minima preoccupazione per niente e 
nessuno, compreso il benessere dei miei figli. Non c'era nessun pensiero di 
dover vivere di nuovo, di finire le cose lasciate in sospeso, nè rabbia o 
dolore. Era del tutto naturale e confortevole non respirare ed ho potuto vedere 
tutto distintamente, anche i colori e tutto il resto. Ho potuto ascoltare, 
sentire, muovermi, pensare, ricordare, ragionare, provare emozioni, solo che 
tutto questo era diverso perché non avevo più un corpo fisico per filtrare ed 
amplificare le sensazioni. Non avevo più bisogno di quel corpo. Ero libera! Ero 
libera!
Tutto era chiaro e non c'era paura. Ero io e nient'altro importava. 
Tutti i miei obblighi, responsabilità e doveri erano finiti. Era tutto finito.
Ben presto, però, mi stancai di svolazzare intorno al lampadario e cominciai a 
fare domande. 
Ogni domanda la formulavo "ad alta voce", nella speranza di attirare 
l'attenzione di "qualcuno" . 
Cosa succede dopo? Non dovrebbe venire a prendermi un angelo o un essere di 
qualche altro tipo per portarmi da qualche altra parte? Cosa succede adesso? 
Dove sono tutti? Dovrei fare o dire qualcosa?
 Ehi, c'è qualcuno? Cosa succederà dopo? Dove devo andare? Cosa devo fare? 
Come il mio pensiero cominciò a fare domande, iniziarono a formarsi intorno a me 
quelle macchie.
Di nuovo; solo che questa volta erano più simili a luccicanti bolle color 
pastello, completamente flessibili, trasparenti e traslucide. Questa volta erano 
belle e mi sono piaciute. Ho finalmente capito che le macchie erano i miei 
pensieri concretizzati, ma privi di un contenuto specifico, dimensione o forma.
Stando così le cose, decisi di fare un esperimento (la sperimentazione è uno dei 
miei hobby preferiti). 
Mi chiesi cosa sarebbe successo se riuscivo a concentrarmi abbastanza 
profondamente per portare i miei pensieri in un unico singolo fuoco di 
attenzione e quindi usarli, come se si trattasse di un raggio laser, mirando in 
un punto specifico di fronte a me. Avrei potuto di proposito solidificare quella 
sostanza col solo pensiero? Creare da esso? Avrebbe una tale creazione 
continuato ad esistere col cessare della mia concentrazione, o sarebbe 
semplicemente evaporata?
Entusiasta di questo esperimento e concentrandomi su questi dettagli, iniziai ad 
intravedere un cambiamento nel mio ambiente. La mia sala da pranzo, lentamente, 
ma inesorabilmente, si fuse in un altro tipo di spazio che scendeva dal 
soffitto. Questi due spazi, o dimensioni dello spazio, si fondevano l'uno 
nell'altro, ma io non mi muovevo. Non avevo modificato la mia posizione in 
nessun modo. 
Ero dove mi trovavo prima, ma il mondo intorno a me stava cambiando e 
spostandosi per diventare qualcos'altro. La mia sala da pranzo svanì alla vista 
in quanto questo nuovo spazio era diventato più visibile e più reale, qualcosa 
che non avevo mai visto prima. Ne fui totalmente rapita.
Il nuovo spazio era totalmente luminoso e completamente buio allo stesso tempo, 
ancora senza forma, suono, colore, massa, movimento. Era luminoso, ma non c'era 
alcuna fonte di luce. Era buio, ma non vi era oscurità. In qualche modo 
all'interno di questo strano ambiente c'era la presenza di tutte le forme, di 
tutti i suoni,di tutti i colori,di tutti gli oggetti, e d'ogni movimento. Tutto 
ciò che è sempre stato, è, o sarà era lì, ma non c'era niente... poi ci fu una 
sensazione, un impulso, un sentore di energia "ammiccante" che "brillava". L'ho 
chiamato "Il Vuoto" per mancanza di un termine migliore. Era abbastanza 
confortevole, così nel mio nulla affollato ho proceduto con i miei esperimenti.
(Vedi l'articolo di K. Williams sul Vuoto)
Decisi di creare e modellare una casa, un tipo specifico di casa, sistemando i 
dettagli esatti e le sue dimensioni nella mia mente, vedendone chiaramente ogni 
parte, curando ogni proporzione, quindi, una volta messo a fuoco tutto quello 
che avevo visto nella mia mente per fermarla, l'ho proiettata in una zona ben 
definita di fronte a me. Ricordo che provai un pò di dolore, quasi lancinante, 
come se stessi usando muscoli a lungo sopiti. Il fastidio -o disagio- che 
provavo era simile a quello di uno sciatore che apre nuove piste per la prima 
volta, stirando e allungando i muscoli non ancora utilizzati in quel modo.
Ho tenuta ferma la mia attenzione, però, e davanti a me s'era formata 
un'immagine. 
E' successo abbastanza velocemente e una volta fatto, ero atterrita: eccola.... 
Una casa!
Mi spostai in avanti e bussai ad una finestra. Sembrava di vetro.... Poi aprii e 
chiusi tutte le porte e le finestre, calpestai il pavimento verde del portico 
anteriore, posi le dita sul grande pomo d'ottone della porta, ispezionai le 
fondazioni,il tetto ed il camino, e detti una pacca cordiale a ciascuno dei tre 
pilastri bianchi del portico. Questa casa bianca di quattro vani e dal tetto 
spiovente era solida come qualsiasi altra casa che io avessi mai abitato. 
Sembrava molto reale.
Questa dimostrazione aveva solo stimolato il mio desiderio di provare di nuovo. 
La casa era inanimata, perciò volevo provare con qualcosa di animato, qualcosa 
di vivo, come creare un albero possente, una quercia. Doveva avere un grosso 
tronco, enorme, con grandi radici nodose e rami innumerevoli pieni di fogliame. 
Ancora una volta ripetei lo stesso procedimento, immaginando nella mia mente 
ogni dettaglio della struttura per poi proiettare l'immagine in un posto 
particolare alla destra della casa usando la mia mente come un raggio laser. 
Questa volta non sentivo lo stesso disagio come prima ed i miei pensieri erano 
più facili da concentrare in un unico focus di attenzione. 
Presto, vi fu l'albero completo di corteccia, fori prodotti degli insetti e 
foglie vive e belle.
 Era successo! Era stato possibile! Si poteva fare! Un essere umano come me 
poteva creare dal nulla!  Avevo potuto mettere insieme i più piccoli componenti 
della pre-materia, l'energia del pensiero stesso, e dirigerla per formare 
oggetti specifici, sia animati che inanimati. I pensieri sono davvero cose 
concrete, sono potenti. Tutte le vecchie storie sono vere. I pensieri sono 
pre-materia, perchè posseggono sostanza e massa, e quindi possono essere 
modellati in ogni forma, a volontà. Si può fare e l'avevo fatto davvero. 
Ero così felice da perdere la testa! Mi buttaia in una baldoria di creazione, 
dando vita a qualsiasi cosa che potevo immaginare. Ho fatto città, persone, 
cani, gatti, bidoni della spazzatura, pali del telefono, scuole, libri, matite, 
automobili, strade, prati, uccelli, fiori, arbusti, pioggia, soli, nuvole, fiumi
e la vita... c'era il respiro, il rumore, la lingua e ogni sorta di attività. 
Tutti e tutto avevano sostanza, massa e realtà. Era tutto così incredibilmente 
meraviglioso che rimasi a lungo a guardare affascinata, non pensando certo che 
fossi una specie di dio, ma piuttosto con un senso di soddisfazione per essermi 
impegnata in un esercizio per me perfettamente normale e naturale. Poi mi sono 
riposata, ma mi è venuto in mente di rivedere i miei familiari e le persone care 
che erano passate prima di me 
ed appena l'ho pensato..... erano già lì!La signora Stinson, papà Sogn e tutta una serie di persone del mio passato, tra 
cui un nonno che non avevo mai visto, essendo morto di diabete quando i suoi 
figli erano ancora piccoli. Tutti erano identici all'ultima volta che li avevo 
visti, solo che sembravano più vivaci e più sani, più luminosi.
Il nonno che non conoscevo aveva una sorprendente somiglianza alle fotografie 
della sorella di mio padre naturale che avevo visto nel Montana. 
Successivamente, volli vedere Gesù, perché avevo sempre voluto ringraziarlo per 
il ruolo da Lui svolto nella storia e per il suo esempio da seguire. La sua vita 
ed i suoi insegnamenti mi avevano profondamente colpito da sempre ed ero a Lui 
molto devota. 
Egli apparve immediatamente, senza alcuno sforzo da parte mia. Quando si fermò 
davanti a me, non provai alcun bisogno d'inchinarmi o d'adorarlo, anzi, lo 
sentii più che altro come un fratello maggiore, a lungo assente, il cui ritorno 
era gioioso e motivo di festeggiamento.
Parlammo a lungo ed ebbi modo di esprimergli i miei ringraziamenti. C'era grande 
amore tra noi e chiacchierammo felici. Poi scomparve improvvisamente così 
com'era venuto e con lui tutti i miei cari, lasciandosi dietro solo le creazioni 
che avevo fatto, ma che distrussi solo pensandoci: mi sembrava giusto che tutto 
dovesse scomparire.
LA TERZA NDE: CICLONI DI LUCE (03-02-13)
Per la prima volta guardai me stessa per vedere quale possibile forma potessi 
avere e, con mia grande sorpresa e gioia, non ne avevo nessuna. Io non ero altro 
che una scintilla di pura coscienza, la più piccola,la più minuscola scintilla 
di luce che si possa immaginare. 
Ero più che contenta. Ovunque intorno a me c'erano altre scintille, miliardi e 
miliardi, lampeggianti come luci intermittenti, generate da una fonte 
sconosciuta.
Sarei esistita in quello stato di beatitudine per sempre, se non si fosse 
manifestata una sorta d'irritazione, come una vecchia ferita profonda le cui 
onde di energia sgorgavano dal passato e rispuntò la vita di Phyllis, dal giorno 
della nascita alla morte. 
Mi ricordai di aver sentito storie sulla revisione della vita passata, una 
caratteristica particolare comune a tutti i morenti, in cui la vita scorre 
davanti a te a grande velocità e mi aspettavo una sorta di film della mia vita, 
o forse qualcosa di simile ad un replay televisivo, ma non fu così. La mia non 
fu una revisione, ma un rivivere totale di ogni pensiero che avessi mai pensato, 
d'ogni parola che avessi mai detto, e d'ogni atto che avessi mai fatto. Vidi 
anche l'effetto di ogni pensiero, parola e azione su tutti quelli che avevo 
incontrato all'interno del mio ambiente o sfera di influenza,li avessi 
conosciuti o meno (compresi i passanti incontrati per la strada), oltre agli 
effetti di ogni pensiero, parola e azione sul tempo atmosferico, piante, 
animali, terra, alberi, acqua e aria.
Nessun dettaglio venne trascurato, nessun errore, né incidente era andato perso.
Se c'è l'inferno, per quanto mi riguarda, questo è stato il mio inferno. Ne fui 
ha sopraffatta!
Non c'era nessun San Pietro ad aspettarmi, stava a me giudicarmi, ed il mio 
giudizio fu molto severo. 
Durante questo processo di giudizio, "il vuoto", in cui mi ero soffermata 
cominciò ad allontanarsi e separarsi dalla mia camera da pranzo, ma io ero 
ancora vicino alla lampadina, non avendo mai modificato la mia posizione . Solo 
il mio ambiente era cambiato, non io, come mi confermò il corpo di Phyllis steso 
a terra e così, piena d'amore e di perdono, dolcemente, ancora una volta, vi 
rientrai attraverso la parte superiore della testa. Quando la coscienza tornò e 
fui di nuovo Phyllis, ero così stordita e sconvolta da essere incapace di 
rapportarmi a qualsiasi cosa, compreso il dolore lancinante alla gamba destra.
Invece di raggiungere il telefono, tornai in camera mia, mi buttai sul letto e 
vi rimase per due giorni, persa in uno stato di torpore. Mi ero persa tra i due 
mondi, senza esistere in nessuno dei due, non in grado di identificare qualsiasi 
segno che potesse stimolare la mia memoria. Entrambe le figlie si erano rese 
conto che qualcosa non andava, ma siccome avevo sempre dato di me un'immagine di 
invincibilità, mi lasciarono sola, pensando che le avrei chiamate, se avessi 
avuto bisogno di aiuto. Siamo tutti discendenti di una lunga fila di persone 
indipendenti, individualiste, che si sono sempre vantate di essere 
autosufficienti, nel tipico stile del Far West. Tenendo questo bene in mente, si 
capisce perché le ragazze erano riluttanti ad agire.
Finalmente riuscii ad uscire dal mio stato stuporoso. Mi ricordai del mio lavoro 
e, dato che era la mia unica fonte di reddito, ho dovuto tornare in ufficio. Ho 
dovuto farlo.
Non ricordo come sono riuscita a vestirmi ed a guidare la mia auto fino 
all'altra parte della città, per non parlare poi di parcheggiare. Ricordo solo 
che cercavo di salire quelle due lunghe rampe di scale per poter raggiungere il 
mio ufficio al secondo piano, dato che non c'era l'ascensore, ma, alla fine, 
raggiunsi la cima di quella chemi sembrò una montagna, proprio mentre il mio 
capo passava. Urlò quando mi vide e mi disse che sembravo più morta che viva ed 
insistè acchè un medico fosse chiamato. Con il suo aiuto, trovai uno specialista 
che mi avrebbe visitato subito e così fui condotta al suo studio.
Dopo un esame lungo e approfondito, il medico apparve perplesso e scosse la 
testa. Non riusciva a capire perché ero viva, perché dovevo essere morta: avevo 
avuto una trombosi alla vena della coscia destra e, una volta che il trombo si 
era staccato a causa delle mie manovre, aveva bloccato l'ossigenazione del 
cervello. Il risultato, a suo avviso, non poteva che essere la morte ma, dato 
che non era presente quando era successo, poteva solo ipotizzarlo. La flebite 
era evidente e grave ma, a suo giudizio, il peggio era passato e non ero più in 
pericolo di vita imminente, così mi prescrisse un potente farmaco e mi mandò a 
casa. 
Il farmaco non poteva essere utilizzato per più di sette giorni o avrebbe ucciso 
tutte le cellule rosse del mio sangue. Strane cose cominciarono ad accadere. 
Forse erano gli effetti collaterali del farmaco, il che sembra buona come 
spiegazione di tre insoliti incidenti.
In primo luogo, fui in grado di sentire i pensieri di chiunque e, per quanto mi 
sforzassi, non riuscivo a distinguere tra ciò che qualcuno pensava e ciò che 
diceva con la voce. Dal momento che le persone raramente dicono quello che 
pensano, non riuscivo a capire come rispondere, né ai visitatori, né alle mie 
figlie. Questo continuò per tutta la settimana in cui presi il farmaco, alla 
fine mi rifiutai di parlare con chiunque, compresi le mie figlie. In secondo 
luogo, mentre ero sdraiata sul divano a fissare il vuoto, si formò al di sopra 
del mio petto una specie di arco, come un ponte nebbioso, e su di esso 
cominciarono a sfilare tutta una serie di omini: erano tutte le mie vite passate 
che sfilavano per la revisione, per finire con la mia attuale esistenza. La 
sfilata mi aveva affascinato e studiavo con attenzione ogni personaggio, 
prendendo atto della possibile evoluzione delle mie varie personalità. 
Questi minuscoli personaggi erano come ologrammi completamente animati, 
totalmente reali e vivi,
sebbene fatti di nulla e tale corteo continuò per i sette giorni in cui presi il 
farmaco.
In terzo luogo, presi coscienza di come il trauma fisico stava interessando il 
mio corpo e quasi per caso, guardai intensamente la zona dei miei organi 
femminili e la coscia destra. Invece di vedere la forma esterna di quelle parti 
del corpo, fui in grado di vedere -come con una vista a raggi X- ogni singola 
cellula che esisteva dentro me. Queste cellule erano sconvolte e insieme univano 
i loro sforzi per combattere l'eventuale ulteriore distruzione e per ricostruire 
le parti danneggiate, come se impegnate in una battaglia. Non mi era mai passato 
per la mente che quelle microscopiche, singole, cellule avessero avuto un valore 
diverso da quello del primitivo funzionamento organico, eppure, eccoli lì, gli 
esseri intelligenti pienamente in grado di provare emozioni, fare scelte, 
ragionare, ricordare. Erano veramente intelligenti entità senza cervello. Dire 
che ne rimasi sorpresa non è certo sufficiente. Ho subito voluto parlare con 
loro e chiedere scusa per quello che era stato fatto. Se avessi continuato a 
cercare di raggiungere il telefono dopo aver ripreso conoscenza, il danno non 
sarebbe stato così grave. Ero veramente dispiaciuta e così ci fu un bel 
dibattito. Questa esperienza mi convinse che siamo una squadra,io e il mio 
corpo,e che dobbiamo lavorare insieme per il bene comune.
Quando la settimana di cura finì, il farmaco pericoloso venne sostituito con 
l'aspirina che però mi faceva girare la testa, sicchè il ricordo di quelle sei 
settimane di trattamento è sfocato. Mi ricordo solo che l'uomo che mi aveva 
messa incinta mi chiamò molte volte per vedere come stavo. Si rifiutò di tornare 
ma m'inviò del denaro e, tra i suoi contributi e la mia assicurazione, fui in 
grado di tenere il passo con le spese mediche e la casa. Ma il mio morale era a 
terra e tiravo avanti più per abitudine che per altro. Così, tornai a lavorare, 
sebbene fosse doloroso sedersi sulle sedie da ufficio, eppure facevo del mio 
meglio, finchè lentamente la forza mi ritornò. Stavo iniziando a fare progressi 
reali, quando il mio padrone di casa decise di aumentarmi l'affitto e con 
effetto immediato, per un importo di gran lunga superiore a quello che potevo 
permettersi di pagare. Fui presa dal panico. Amici giunsero in mio soccorso, 
un'altra casa venne trovata e mi trasferii con le mie figlie.
Ormai era il 29 Marzo. Mio figlio Kelly era tornato improvvisamente dal suo 
lungo viaggio dall'altra parte del globo per lavorare con la Guardia Costiera. 
Era sera. Entrambe le ragazze erano uscite con gli amici. Kelly era in un bar a 
parlare dei vecchi tempi con i compagni del liceo. Quando il mio ex amante è 
venuto a trovarmi, ho avuto modo di raccontargli brevemente ciò che avevo 
vissuto e come mi aveva ferito, pur senza mostrargli alcuna emozione, nè 
facendolo sentire colpevole. Ascoltò in silenzio. Gli chiesi di abbracciarmi 
ancora una volta e lasciarmi piangere, anche se solo per un momento. Si alzò di 
scatto, gridò: "NO!", e corse fuori dalla porta, sbattendola dietro di sé. Quasi 
immediatamente, tornò indietro, mi ringraziò per l'incontro, e di nuovo andò via 
sbattendo la porta.
Non sapevo che anche sua figlia era stata abbandonata da un uomo che l'aveva 
messa incinta e che lui ora sentiva di essere alla pari con quell'uomo che aveva 
tanto odiato. Lo seppi dopo molto tempo,perchè mi spiegò tutto in una lettera 
che mi aveva scritto nel tentativo di giustificare il suo comportamento.
In tutta la mia vita non ho mai rifiutato di dare una mano a chiunque si 
trovasse nel bisogno, non importa quale sacrificio o inconveniente fosse 
necessario da parte mia - e ora nel mio momento di bisogno,quell'aiuto mi era 
stato negato. Si... Negato....
La bomba che era in attesa dentro di me, proprio al centro del mio essere, alla 
fine esplose.
Era una specie di suicidio, perché volevo morire ed il mio corpo era troppo 
stanco per opporsi.
Vivere si era rivelato un compito arduo, la vita aveva perso il suo significato, 
non riuscivo più a capire i miei figli, ed ero arrivata a non gradire il mio 
aspetto fisico, il mio corpo in sovrappeso, sentirmi cioè brutta, vecchia e 
grassa. Sapevo che l' Aldilà era migliore, così avevo deciso di tornare lì. 
Volevo morire e così ho fatto. Non avevo modo di sapere se fossi davvero morta o 
no, so solo che il mio corpo mi abbandonò, cadendo su una grande poltrona ben 
imbottita.
Questa volta mi spostai, non ero più nel mio ambiente; rapidamente iniziai a 
muovermi attraverso la parte superiore della mia testa poi, risalendo attraverso 
il soffitto, il tetto e il cielo notturno mi diressi verso un universo pieno di 
stelle che mi guardavano. La mia velocità accelerò fino a quando notai in una 
distesa sottile, un 'tagliò di luce luminoso davanti a me, una "lacerazione" 
nello spazio come un "labbro", d'una luminosità così intensa che era ben al di 
là della luce normale, eppure potevo guardare senza alcun dolore o fastidio. Ero 
pratica di meditazione e l'avevo insegnata per quasi un decennio ed ogni sorta 
di luce eterica mi era familiare, ma questa luce non era come quelle che 
conoscevo. Era più intensa, più penetrante, più luminosa, più potente, ben al di 
là di ogni mio punto di riferimento. Più mi avvicinavo, più aumentava la 
separazione presente nello spazio, fino a che, raggiuntone il bordo, ne fui 
assorbita, come inghiottita da un campo di forza. Non posso descrivervela 
diversamente se non definendola "divina".
C'ero riuscita, ero dove volevo essere:ero dentro la beatitudine!
Davanti a me si profilavano due giganteschi, enormi, masse che incredibilmente 
giravano a grande velocità, come cicloni. Una era rovesciata rispetto all'altra, 
formando così una sorta di clessidra, ma dove i loro apici avrebbero dovuto 
toccarsi, c'erano invece degli incredibili potentissimi raggi di energia, 
scagliati in tutte le direzioni. Il ciclone superiore girava in senso orario, 
quello inferiore in senso antiorario, ma ai lati erano un po 'gonfi, piuttosto 
che essere più sottili, come ci si poteva aspettare, data l'enorme velocità di 
rotazione. Io galleggiavo ad un'altezza posta a circa metà strada in relazione 
ai cicloni che apparivano ancora lontani. Fissai lo spettacolo davanti a me 
incredula. Erano così poderosi, così inaspettati. Mentre li fissavo, riconobbi me 
stessa, Phyllis, nel ciclone superiore. Anche se solo un granello, l'ho potuta 
vedere chiaramente e, a lei sovrapposta,c'erano tutte le sue vite passate e 
tutte le sue vite future che accadono nello stesso momento, nello stesso spazio, 
così come la sua vita presente. 
Tutto stava accadendo contemporaneamente! Intorno a Phyllis c'erano tutti gli 
altri che aveva conosciuto ed intorno a loro molti altri. La stessa cosa stava 
accadendo a tutte queste persone, come stava accadendo a Phyllis. Il ciclone 
diventò pieno zeppo di gente ed ebbi la sensazione di vedere tutta la vita, lo 
stesso fenomeno che stava accadendo a tutti. Passato, presente e futuro non sono 
separati, ma, invece, si compenetrano come un ologramma multiplo combinato con 
la sua immagine riflessa. Non c'era su o giù, destra o sinistra, avanti o 
indietro. C'era solo dentro e fuori, era come se l'universo e tutta la creazione 
respirassero..... Il mio interesse era focalizzato sul centro, dove gli apici 
avrebbero dovuto toccarsi, laddove era quell'energia potente, esplosiva, da cui 
quei raggi si originavano. La forza emanata da quel posto era così grande, la 
sua radiazione così potente e intensa, che faceva male a guardarlo. Ecco dove 
volevo andare indipendentemente da ciò che tale scelta poteva significare. 
Ebbi la sensazione che quel luogo, quello spazio, in qualche modo portavano a 
Dio. Volevo conoscere Dio, volevo sapere chi e che cosa Dio veramente fosse, 
così incominciai a muovermi verso quei raggi.
Nel frattempo, mio figlio si stava divertendo con i suoi amici al bar, bevendo, 
ridendo e parlando dei vecchi tempi. Aveva un boccale di birra a mezz'aria 
quando improvvisamente lo mise giù, di fronte ai suoi amici; si alzò dalla sedia 
e disse: «Mia madre ha bisogno di me. Devo andare ad aiutare mia madre! " 
lasciando sbigottita tutta la compagnia.
Ho sentito la voce di Kelly proprio quando stavo abbastanza vicina al nucleo 
centrale, pronta a provare l'intensità penetrante di ogni raggio ed essere quasi 
accecata dallo splendore. La sua voce aveva attirato la mia attenzione. Quando 
mi voltai, ero esitante. Anche se non potevo sentire le sue parole, c'era 
qualcosa di strano nel suono. Non sentivo la voce di un figlio che ama sua 
madre, era invece la voce di un essere umano che liberamente dava il suo amore 
ad un altro essere umano, perché voleva, non perché doveva o perché me lo 
aspettavo da lui. C'era solo Amore. Amore così forte e ricco, così caldo, fresco 
e gioioso, così generoso e incondizionato, che sembrava il più grande di tutti i 
doni.
 L'amore incondizionato! Ero così felice di scoprire che una cosa del genere 
esisteva anche sulla terra, così mi allontanai dai 'cicloni', oltre il bordo di 
questo mondo di luce che mi aveva inghiottito, e indietro attraverso il cielo 
notturno, tornai a casa mia, scendendo rapidamente per re-inserirmi nel mio 
corpo, ancora una volta attraverso la parte superiore della testa. 
Questa volta il mio corpo non volle rispondere, lo sentivo più freddo, più 
rigido. Fui presa dal panico.
Immediatamente, diedi ordine ad ogni cellula, gridando, chiedendo scusa a 
ciascuna di esse per quello che avevo fatto, con la promessa di non essere più 
così sconsiderata, che ero tornata per restare ed avrei fatto tutto il possibile 
per ritrovare la salute. Continuavo a gridare alle cellule di svegliarsi subito, 
ero qui per rimanere ed avevamo tutti un lavoro da fare. I polmoni sono stati 
gli organi più difficili da riavviare e così ho soffiato e soffiato e soffiato 
fino a quando un rèfolo d'aria non è entrato nella testa. Sbattei le palpebre 
per un attimo, poi cercai di stare in piedi, solo per capire se "tutti" si erano 
svegliati e se tutte le cellule erano sensibili. Fu un bene essere tornata. Ho 
davvero potuto ricostruire la mia vita. Mio figlio mi mise a letto e dormii a 
lungo e profondamente.
Se questo è vero, se le mie esperienze sono state davvero reali, allora c'è 
davvero un unico Onnipotente attraverso e dietro a tutte le cose. Dio! Ciò 
significa, dunque, che Dio non è una favola, non un pio desiderio, non è uno 
scherzo, non é una leggenda. 
Significa che Dio è reale. Che Dio esiste...
<Traduzione, riduzione e adattamento a cura del WM- 
TRATTO DA: Stories of NDE's>
ANCHE PELOSONI & PELOSETTI 
HANNO UN'ANIMA!  (26-04-13)
 NDE con Animali domestici,
di K. Williams
Secondo molti Ritornati, gli animali hanno un'anima e vanno in cielo proprio 
come fanno gli esseri umani. All'interno dell'articolo, potete leggere una delle 
tante testimonianze di persone che hanno avuto una NDE ed hanno incontrato i 
loro animaletti deceduti. 
Dopo la lettura di queste testimonianze, non guarderete più i vostri animali 
domestici, nè tutti gli altri, nello stesso modo. 
Le testimonianze fornite qui ci autorizzano a pensare che anch'essi hanno un 
Paradiso tutto per loro e che gli esseri umani sono autorizzati a visitarlo 
quando muoiono, comunicando per mezzo della telepatia.
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CANALIZZAZIONE RICEVUTA DAGLI SPIRITI-GUIDA:
Ciò che noi crediamo, secondo la maggior parte degli insegnamenti tradizionali, 
é che cani e gatti non hanno un'anima perchè  non hanno sviluppato una 
personalità individuale, come avviene per gli esseri umani, e quindi non fanno 
scelte consapevoli per il futuro,sicchè le loro scelte sono fatte da una sorta 
di 'superanimà. 
Tuttavia, quando essi sviluppano una maggiore consapevolezza di sé nel corso di 
molte vite ed intessono  legami emotivi con gli esseri umani, cominciano a 
influenzare le loro scelte. Mentre l'umanità si evolve e diventa sempre più 
senziente, anche gli animali progrediscono. Molti anni fa sarebbe stato 'verò 
che gli animali non hanno un 'animà, perchè anche  l'età media delle anime umane 
sul pianeta era giovane, come lo erano quelle delle anime animali. Nella vastità 
dell'Universo, il termine 'non' può essere applicato molto, molto raramente. 
L'Universo è tale che se 99 miliardi di anime fanno qualcosa in un certo modo, 
non ci sarà quasi mai chi lo farà in un modo diverso. E' la  crescita, che è 
alla base della natura della coscienza!
Nel corso della storia gli esseri umani si sono spesso chiesti se gli animali 
hanno un'anima, partendo dal falso presupposto che gli animali sono in qualche 
modo inferiori a noi. Forse il ragionamento si basa sul fatto che gli umani, 
collocabili nella parte superiore della catena alimentare, sono in grado di 
uccidere e mangiare una grande varietà di specie animali. 
Per migliaia di anni gli uomini hanno addomesticato molti animali, come il 
cavallo, l'asino, i cani ed i gatti, rendendoli nostri schiavi. La Chiesa ha, 
durante tutta la sua storia, negato che gli animali abbiano un'anima, forse a 
causa della credenza che la morte sacrificale di Cristo sulla Croce poteva 
essere applicata solo agli esseri umani. In caso contrario, per la Chiesa si 
presenterebbe un dilemma spinoso: anche gli animali sono caduti in disgrazia, 
come gli esseri umani e, se così fosse, il potere redentore di Cristo si 
applicherebbe anche a loro e persino ad eventuali forme di vita su altri 
pianeti?
 E' sorprendente per i Cristiani scoprire nel libro dell'Apocalisse che quasi 
tutti gli animali si incontrano in Paradiso . In Apocalisse 4:6-11 si descrivono 
"quattro esseri viventi" intorno al trono di Dio ed in Apocalisse 5:6-8, Gesù 
viene visto trasformarsi in un agnello. 
In Apocalisse 5:11-14 è citato il momento in cui gli animali vengono resuscitati 
ed entrano in Cielo. 
Molte religioni antiche di tutto il mondo venerano alcuni animali come esseri 
divini.
La scienza ci ha anche fornito una nuova prospettiva del regno animale, infatti 
secondo l'Evoluzionismo la componente fisica del nostro corpo discende dagli 
animali, ma la ricerca sulle NDE rivela come la componente spirituale dei nostri 
corpi è disceso dai cieli molto, molto tempo fa. Ma veniamo alle NDE ed a quel 
che ci riferiscono alcuni Ritornati che avevano perso i loro amici.
Secondo la D.ssa PMH Atwater:
"Adulti e bambini a volte riferiscono di essere stati accolti dall'Altra Parte 
dai loro animali domestici che sono morti, soprattutto i bambini che descrivono 
un Paradiso degli animali, alcuni anche insistendo sul fatto che devono passare 
attraverso quel livello prima di poter raggiungere il Cielo dove vivono gli 
umani. Altri casi riferiti da adulti possono essere altrettanto convincenti. "
Ricordo anche la lettura di una testimonianza NDE (non ricordo quale) in cui il 
Ritornato ha chiesto lumi ad un Essere di Luce sull'evidente ingiustizia del più 
forte che uccide e mangia i più deboli. 
La risposta è stata che non vi è alcuna ingiustizia in tutto ciò perché, 
esaminando la faccenda da un livello più alto, il cosiddetto "più debole" sta 
dando liberamente se stesso come sacrificio al cosiddetto "più forte" per far 
continuare la vita su questo pianeta. A questo proposito, sarebbe meglio dire 
che 
il cosiddetto "debole" in questo mondo è in realtà il più forte. 
Con tutto questo in mente, non dovremmo più vedere noi stessi come animali 
"glorificati", come suggerirebbe l'evidenza e come ci ha voluto far credere la 
Chiesa, il cui atteggiamento su questa tematica sta però lentamente cambiando.
LA NDE di Lynn
La seguente esperienza di pre-morte appare nel libro di PMH Atwater, Bambini del 
Nuovo Millennio (ormai fuori stampa). La Dr.ssa Atwater ebbe tre esperienze di 
pre-morte (Clic) e da lungo tempo, 
insieme al Dr. Raymond Moody Jr, è una delle più famose ricercatrici del 
fenomeno delle NDE. 
La sua enfasi sull'importanza dei postumi delle NDE e la sua teoria sulla 
trasformazione del cervello che segue l'esperienza hanno incoraggiato molte 
ricerche su questa affascinante tematica. 
La Atwater è molto rispettata per la sua originalità e conosciuta per le sue 
idee dirette e provocatorie. 
Nel suo libro, "I bambini del Nuovo Millennio", ha riportato il racconto di una 
bambina di nome Lynn che, all'età di tredici anni, ha avuto una esperienza di 
pre-morte, in cui vide i suoi amati cani in Paradiso. Lynn aveva subìto un 
intervento chirurgico a cuore aperto per correggere una malformazione che aveva 
avuto dalla nascita. Lei era in grado di correre e giocare con gli altri 
bambini, ma in certe occasioni diventava blu e si ammalava. Ecco la sua diretta 
testimonianza.
<L'ultima cosa che ricordo fu una voce maschile che diceva in modo molto 
preoccupato: 
"Uh-oh, abbiamo un problema qui", poi che stavo galleggiando vicino al soffitto 
della sala operatoria, guardando giù, verso mio corpo. Il mio petto era 
spalancato e potevo vedere i miei organi interni.
Ricordo di aver pensato quanto fosse strano che essi fossero d'un bel colore 
grigio perla, non erano affatto simili ai pezzi di carne sanguinolenta dei film 
dell'orrore che amavo guardare. 
Notai pure che c'erano un medico di colore ed uno orientale nel team operatorio.
La ragione per cui la mia mente ci fece caso deve risiedere nel fatto che sono 
stata educata in un quartiere borghese abitato solo da bianchi e, sebbene avessi 
visto insegnanti neri, non avevo mai conosciuto un medico di colore. Strano...
Avevo incontrato la squadra di chirurghi il giorno prima, ma erano tutti 
bianchi.
Improvvisamente, ho dovuto andare avanti, così fluttuai verso la sala d'attesa 
dove c'erano i miei genitori. Mio padre aveva la testa sepolta nel grembo di mia 
madre. Era inginocchiato ai suoi piedi, le braccia avvolte intorno alla sua 
vita, e singhiozzava. Mia madre stava accarezzandogli la testa, sussurrando. 
Questa scena mi scioccò, poichè mio padre non era incline a mostrare le sue 
emozioni. 
Una volta resami conto che tutto sarebbe andato per il verso giusto, mi sentii 
trascinata dentro un tunnel orizzontale. La corsa attraverso il tunnel era 
diversa da ogni altra mia esperienza terrena.
Ricordo di aver pensato: "Allora questa è la morte."
Il tunnel era buio e ogni tanto qualcosa come un fulmine lampeggiava lungo il 
mio percorso. 
Quei lampi erano brillanti e colorati e non mi spaventavano finchè, alla fine 
del tunnel, apparve una Luce molto brillante. Dalla Luce vennero fuori due dei 
miei cani: uno era un collie di nome Mimì che era morto tre anni prima per 
un'infezione, l'altro un boxer di nome Sam, morto due anni prima per esser stato 
investito da una macchina. I cani venivano da me correndo e sono saltati su di 
me, baciandomi la fronte con le loro lingue che, però, non erano bagnate, nè ho 
sentito il peso dei loro corpi che brillavano di una Luce che sembrava provenire 
da dentro di loro.
Ricordo di averli abbracciati il più stretto possibile e di aver detto a me 
stessa: 
"Grazie, Dio, per aver permesso ai miei cani d'essere ancora vivi."
Poi li ho richiamati e insieme abbiamo iniziato a camminare verso la Luce. 
Tutti i colori erano presenti in Essa, era calda, una cosa viva, e c'erano 
persone a perdita d'occhio che brillavano anche loro d'una Luce interiore - 
proprio come i miei cani.
 In lontananza vedevo campi, colline, ed il cielo. Poi la Luce parlò e mi disse:
"Lynn, non è ancora tempo per te. Torna a casa, figliola."
Allora allungai la mia mano fino a toccare quella Luce e capii che avevo toccato 
il volto di Dio. 
Ho detto a Dio che lo amavo, e volevo stare con lui, ma anche in questo caso la 
Luce rispose: 
"Lynn,devi tornare indietro. Non è il tuo tempo per restare qui. Hai del lavoro 
da fare per me. Torna".
So che sembra stupido, ma le chiesi:"Se vado, posso tornare e poi ci saranno ancora i miei cani qui, ad aspettarmi?"
La Luce mi disse di sì e poi aggiunse che c'erano dele persone che volevano 
vedermi prima di partire. Dalla Luce apparvero i miei nonni materni. Corsi verso 
di loro e li abbracciai: mi avrebbero accompagnata per una parte del viaggio di 
ritorno, ma come mi voltai per partire, un altro uomo uscì dalla Luce. Indossava 
una divisa della Marina Americana, era molto alto e biondo, con gli occhi 
azzurri. Non avevo mai visto quell'uomo prima di allora, ma lui mi conosceva e 
sorrise.
"Io sono tuo zio Franklin. Dillo a Dorothy che sto bene e che il bambino è con 
me. 
Dille che non ho mai smesso di amarla e che io sono contento che ha proseguito 
con la sua vita. 
Dille che quando sarà il suo momento, verrò per lei. Ricordati di dirle che le 
voglio tanto bene ".
Come mi voltai, l'uomo gridò ancora:"Dillo a Dorothy, dille che hai incontrato Franklin e che sto bene e così è 
anche per il bambino."
I miei nonni mi dissero che, se fossi rimasta più a lungo, non sarei riuscita a 
tornare, ma volevo parlare con Gesù, perchè avevo una domanda molto importante 
da farGli. 
Un fascio di Luce, diversa ma ancora simile al primo, mi coprì interamente. 
Sapevo che questa Luce era Cristo. Mi appoggiai a Lui per un momento e poi Gli 
chiesi: 
"Caro Gesù, è vero che mi hai dato questa malattia di cuore per portare una 
croce come hai fatto Tu?" 
(Suor Agnese, la mia insegnante di prima media, mi aveva detto che la mia 
malformazione cardiaca era la mia croce da portare per Cristo.) 
Sentii subito la voce di Gesù vibrare attraverso di me:
"No, questa tua malattia non è una croce che ti ho dato, ma una sfida per 
aiutarti 
a crescere e rimanere compassionevole. Ora,devi tornare indietro. "
Mentre tornavo, mia nonna mi disse che mio padre stava per lasciare la mia mamma 
e che io le avrei dato la forza per superare quell'abbandono. Nel tunnel vidi 
persone che si nascondevano, persone che avevano paura di venire incontro alla 
Luce o che erano disorientate perchè non sapevano dove si trovavano. Espressi 
una viva preoccupazione per loro, ma mi venne detto di non preoccuparmi, perchè 
una Guida sarebbe giunta per aiutarle Alcune di queste persone sembravano 
soldati.
Poi mi ricordai del Vietnam e capii da dove quei soldati venivano.>
[Nel libro della Dr.ssa Atwater, viene documentato come le rivelazioni che Lynn 
ha ricevuto durante la sua esperienza di pre-morte si sono dimostrate veritiere, 
come ad esempio la presenza dei medici neri ed asiatici, la storia di suo zio e 
del bambino, ed il fatto che suo padre stava lasciando la famiglia.]
Traduzione WM dal sito di K Williams
LA NDE DI ANITA MOORJANI
(12-02-13)
Non siamo usi a pubblicare le stesse tematiche a breve distanza, ma questa NDE 
ci è parsa molto pertinente, perchè legata a quelle della D.ssa Atwater 
pubblicate la settimna scorsa, in quanto anche Anita ha riferito una miracolosa 
guarigione, addirittura da un cancro in fase terminale.
Ci perdonino perciò i Lettori se si aspettavano qualche altra tematica: in fondo 
siamo a Carnevale e perchè non "abbuffarsi" anche di NDE?
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Quella mattina non riuscivo più a muovermi. Mio marito mi ha portato di corsa 
all'ospedale,dove, dopo una TAC, mi hanno diagnosticato un linfoma di Hodgkin 
allo stadio 4B 
(il peggiore ). L'anziano oncologo guardò la mia cartella attentamente e poi 
disse a mio marito che era troppo tardi, e che i miei organi erano tutti 
danneggiati:
mi restavano sì e no 36 ore di vita. Tuttavia, ci assicurò che avrebbe fatto 
tutto ciò che poteva, ma preparò mio marito al peggio. Fu subito iniziata una 
chemioterapia, mi somministrarono l'ossigeno, e mi venne prelevato il sangue per 
i test ematici di routine, onde stabilire la funzionalità dei miei organi e 
poter determinare quali farmaci utilizzare.
Andavo alla deriva, dentro e fuori dalla coscienza e in quei momenti ho potuto 
sentire il mio spirito lasciare il corpo. Ho visto e sentito le conversazioni 
tra mio marito ed i medici che si svolgevano fuori dalla mia stanza, a circa 40 
metri di distanza, nel corridoio. Sono stata poi in grado di verificare questa 
conversazione con lui, lasciandolo scioccato. Poi ho "attraversato" il confine 
con un'altra dimensione, dove sono stata letteralmente inghiottita da un 
sentimento di amore totale. Lì, con estrema chiarezza, mi fu spiegato il motivo 
per cui avevo avuto il cancro, perché ero venuta in questa vita, quale ruolo 
giocavano tutti i membri della mia famiglia nella mia vita e nel grande schema 
delle cose, e in generale come funziona la vita stessa. La chiarezza e la 
comprensione che ho ottenuto in questo stato è quasi indescrivibile. Le parole 
sembrano limitare l'esperienza vissuta in un posto dove ho capito molto più di 
quello che siamo in grado di concepire nel nostro mondo tridimensionale. 
Ho capito che la vita è un dono e che ero circondata da amorevoli esseri 
spirituali, sempre presenti anche quando non lo sapevo. La quantità di amore che 
ho sentito è stata travolgente e, da questo punto di vista, ho capito quanto sia 
potente grazie alle sorprendenti possibilità che noi, come esseri umani, siamo 
in grado di raggiungere nel corso di una vita fisica. Ho scoperto che il mio 
scopo attuale sarebbe quello di vivere il "paradiso in terra" con questa nuova 
comprensione e anche di condividere questa conoscenza con altre persone. 
Tuttavia ho avuto la possibilità di scegliere se tornare alla vita terrena, o 
andare verso la morte. Mi hanno fatto capire che non era il mio tempo, ma ho 
sempre avuto modo di fare la scelta e, se avessi scelto la morte, non avrei 
sperimentato un sacco di doni che il resto della mia vita mi teneva in serbo.
Una delle cose che volevo sapere era se, scegliendo la vita, avrei dovuto 
tornare in quel corpo malato, perché il mio corpo era molto, molto malato e gli 
organi vitali avevano smesso di funzionare. 
Mi fecero capire che scegliendo la vita,  il mio corpo sarebbe guarito molto 
rapidamente, 
non nel giro di mesi o settimane, ma in pochi giorni! 
Mi spiegarono che le malattie nascono su un livello energetico prima che 
diventino fisiche.Tornando sulla Terra il cancro sarebbe andato via dalla mia 
energia e il mio corpo fisico sarebbe guarito molto velocemente. Poi ho capito 
che le cure mediche eliminano la malattia solo dal corpo, ma non dall'energia 
sicchè la malattia si ripete, insomma sarei ritornata con una energia molto sana 
ed il corpo fisico avrebbe raggiunto condizioni energetiche ottimali molto 
rapidamente ed in modo permanente.
Mi venne anche detto che questo vale per qualsiasi cosa, non solo per le 
malattie, ma anche per le condizioni fisiche, psicologiche, ecc., cioè per tutto 
quello che succede nella nostra vita. 
Tutto dipende da questa energia che ci circonda, creata da noi. Niente è solido, 
tutto il nostro ambiente è plasmato a seconda di dove questa "energia" è 
presente. La chiarezza con cui mi vennero esposti questi concetti era stata 
fenomenale! E' tutta una questione di dove ci collochiamo energeticamente e 
stavo per averne la "prova" non appena tornata indietro nel mio corpo.
Stavo andando alla deriva tra i due mondi, ma ogni volta che scivolavo 
"dall'altra parte", mi venivano mostrate sempre più scene della mia vita. Vidi 
come la mia esistenza aveva toccato tutte le persone incontrate; come in un 
arazzo mi fu mostrato in che modo avessi influenzato la vita del Prossimo. 
Ho visto mio fratello a bordo d'un aereo: dopo aver avuta la notizia che stavo 
morendo, stava venendomi a trovare (e di questo ne ho avuto conferma quando è 
arrivato in ospedale). 
Poi ho intravisto me e mio fratello ed in qualche modo mi è sembrato di capire 
che era successo durante una vita precedente, dove ero molto più grande di lui 
in quanto facevo le veci d'una madre molto protettiva (in questa vita,lui è 
invece più anziano di me). Improvvisamente mi resi conto che era su un aereo per 
venire da me, e mi dissi: "Non posso fargli questo non può venire fin qui per 
vedermi morta!". Poi ho anche visto come il destino di mio marito era legato al 
mio e perchè avevamo deciso di venire a vivere questa vita insieme. Se fossi 
andata via, probabilmente mi avrebbe seguito poco dopo.
Mi venne rivelato che, se avessi scelto la vita, le analisi cliniche (i cui 
risultati non erano ancora pronti)avrebbero mostrato che i miei organi 
funzionavano normalmente, altrimenti avrebbero indicato che i miei organi erano 
inesorabilmente danneggiati a causa del cancro. 
Insomma,ero in grado di cambiare l'esito dei test in base alla mia scelta!
La feci, e come cominciai a svegliarmi (in uno stato molto confuso, in quanto in 
quel momento non sapevo dire da quale parte del velo fossi),i medici si 
precipitarono nella stanza con grandi sorrisi sui loro volti dicendo che avevano 
una buona notizia per la mia famiglia: 
i risultati degli esami mostravano che i miei organi funzionavano! Non ci potevo 
credere! 
Dopo di che, ho iniziato a recuperare rapidamente. I medici erano stati 
prudenti, aspettando che mi stabilizzassi prima di fare una biopsia ai linfonodi 
per individuare il tipo di cellule tumorali, ma non riuscirono nemmeno a 
trovarne uno abbastanza grande da suggerire che avessi il cancro (entrando in 
ospedale il mio corpo era pieno di linfonodi estremamente gonfi). Mi hanno 
sottoposta ad una biopsia midollare, sempre per trovare il cancro e decidere la 
chemioterapia più corretta, ma non c'era niente, nemmeno nel midollo osseo.  I 
medici erano molto confusi, ma me lo spiegarono con una rapida risposta alla 
chemio, sebbene loro stessi non fossro davvero in grado di capire cosa stesse 
succedendo.
Mi hanno fatto tantissime analisi, ma tutte negative, dandomi la prova che 
potevo fare ancora di più! 
Non riuscirono a trovare nulla, nemmeno ripetendo la TAC due volte!
A causa della mia esperienza, ora sto dicendo a tutti quelli che conosco che i 
miracoli sono possibili nella vostra vita di ogni giorno. Dopo quello che ho 
visto, mi rendo conto che tutto è possibile e che non siamo venuti qui solo per 
soffrire. La nostra esistenza dovrebbe essere grandiosa,e siamo tutti molto, 
molto amati. Il mio modo di guardare la vita è cambiato radicalmente, e sono 
felice di aver avuto una seconda possibilità di sperimentare il "paradiso in 
terra".
Webmaster da varie fonti Internet
HO SNIFFATO DIO!
NDE di Crystal Mcvea (06-04-13)
Anche se questa NDE non fornisce prove su una reale "visita" nei Livelli 
Superiori, ve la vogliamo proporre per l'originalità delle sensazioni olfattive 
descritte dalla 
Mc Vea, che non ci risulta siano state mai riferite da altri Ritornati e che, 
purtroppo, hanno suscitato anche commenti molto salaci sul sito della Fox Tv da 
parte dei soliti scettici che le hanno chiesto che odore avessero.... i piedi di 
Dio!
Crystal McVea, autrice di un nuovo e-book, "Svegliarsi nel Cielo: una storia 
vera" ha dichiarato durante un'intervista alla Fox TV:"..ho visto una luminosità 
immensa. Una luminosità che ho potuto sentire, toccare, gustare, annusare, che 
mi ha pervaso completamente. Non avevo più cinque sensi, ma 500."
Uno studio universitario recente (Vedi Ns. Articolo) ha scoperto che le persone 
che raccontano le loro esperienze di quasi morte hanno ricordi così vividi degli 
eventi che si svolgono durante la NDE da essere sovrapponibili a quelli reali 
della vita quotidiana.
Nel 2009, McVea era in cura per una pancreatite. Dopo aver avuto una reazione 
avversa ai farmaci per il dolore, il suo cuore si fermò per nove minuti prima 
che i medici riuscissero a rianimarla.
"Nel momento in cui ho chiuso gli occhi in quella stanza d'ospedale, li ho 
immediatamente riaperti e stavo in paradiso", ha detto Crystal. "Non riesco a 
trovare parole umane per descrivere cosa ho vissuto mentre ero lì."
Come fa notare il conduttore di Raw Story, una serie di studi condotti su 
pazienti sottoposti a chirurgia ha rivelato una serie di aberrazioni mentali in 
circa l' 11 per cento di tutti gli interventi chirurgici, tra cui le cosiddette 
esperienze spirituali. È interessante notare che uno degli studi ha chiaramente 
indicato che non vi era alcuna correlazione tra le esperienze NDE ed il tipo di 
farmaci usati per controllare il dolore o per il tipo di procedura seguita.
Tuttavia, McVea dice che l'esperienza l'ha trasformata in una persona nuova, ma 
non prima d'una sorta d'intenso negoziato spirituale per decidere se doveva 
tornare sulla Terra o meno.
"Per tutta la mia vita sono stata scettica,ma chiudere gli occhi, aprirli e 
trovarmi di fronte al Creatore non solo dell'universo, ma di me stessa... beh 
non avrei voluto più andarmene. Dio mi ha fatto vedere attraverso i suoi occhi. 
E in quel momento ho capito che mi aveva sempre amato anche durante tutti quegli 
anni bui e difficili, quando avevo messo in dubbio la sua esistenza, in ogni 
crisi ed in ogni crepacuore che mi aveva fatto allontanare sempre più da Lui 
Sapevo, in quel momento, che il suo Amore è infinito e sconfinato, e che se Lui 
mi amava così tanto... come non potevo amare me stessa? 
Alle obiezioni avanzate di giornalisti in merito agli scarni dettagli riportati 
( a differenza di tanti altri Ritornati), Crystal ha dichiarato che non poteva 
riferire tutto ciò che Dio le ha detto, perché le era stato permesso di 
ricordare solo alcune cose. Pur volendo rimanere Lì, Dio l'ha rimandata sulla 
terra per permetterle di continuare a vivere con i suoi quattro figli. 
(Webmaster da varie Fonti Internet)
NDE A TRE ANNI
ED ALTRI RACCONTI IN SINTESI (20-06-13)
Paolino (Paul Eicke) oggi è un bimbo di circa sei anni, vive in Germania e tre 
anni fa ha avuto una NDE durata più di tre ore.... E 'un miracolo che il bimbo 
sia ancora vivo e che ci abbia raccontato la sua visita nell'Aldilà.
Tecnicamente era morto ed ha detto di aver incontrato la sua bisnonna in 
Paradiso ma che lei lo aveva rispedito sulla Terra. Paolino stava giocando nel 
giardino dei nonni a Lychen, Brandeburgo quando cadde inosservato in un lago. 
Suo nonno lo trovò, ormai senza senza vita, nell'acqua gelida.
Ricoverato in elicottero in un ospedale alla periferia di Berlino venne subito 
portato in terapia intensiva, dove quattro medici hanno lottato a lungo per 
salvargli la vita. Avevano quasi rinunciato quando il cuore di Paolino ha 
iniziato a battere di nuovo 
dopo ben tre ore e 18 minuti!Il Prof. Lothar Schweigerer, direttore del reparto ebbe a dichiarare:
 "Non ho mai visto niente di simile. Quando i bambini restano sott'acqua per 
alcuni minuti la maggior parte di loro non ce la fa (oltre il 90%-NdR) . I miei 
medici erano vicini a dire 'non possiamo fare di più, dopo due ore di 
rianimazione', perché le probabilità di sopravvivenza erano nulle ed il bimbo 
doveva ormai essere in uno stato di morte cerebrale. 
Ma poi ,improvvisamente, il suo cuore cominciò a battere di nuovo ... è stato un 
fantastico miracolo. Faccio questo lavoro da 30 anni e non ho mai visto nulla di 
simile. 
Direi che il corpo umano è un organismo molto resistente e non si dovrebbe mai 
rinunciare, 
infatti Paolino non ha riportato alcun danno cerebrale" 
Dal canto suo, il piccolo ha detto ai suoi genitori:
C'era un sacco di luce e stavo galleggiando. Sono arrivato ad un cancello dove 
ho visto Oma [nonna] Emmi sull'altro lato. Mi ha detto: 'Che cosa ci fai qui 
Paolino? Devi tornare da mamma e papà. Io ti aspetterò qui.' Sapevo di essere in 
Paradiso, ma la nonna ha detto che dovevo tornare a casa.
 Ha detto che dovevo tornare giù molto velocemente. "
Purtroppo non abbiamo altri particolari di questa interessante esperienza, 
avvenuta circa tre anni fa, nè siamo riusciti a reperire altri particolari della 
NDE, salvo questo VIDEO su Youtube che è in Inglese. E' interessante notare che 
il bimbo ha riferito quanto anche persone adulte riportano dopo una NDE, dalla 
Luce, alla sensazione di fluttuare, fino all'imperioso invito a tornare "giù".
Non certo questa di Paolino è l'ultima di una lunga serie di esperienze 
pre-morte di persone che dicono di aver visto tunnel, luci e parenti morti. Gli 
scienziati hanno per anni cercato di spiegare il fenomeno, alcuni paragonandole 
ai "sogni" o ad attività del cervello che non possono essere spiegate 
razionalmente. Uno studio condotto dal Neurologo Kevin Nelson della Kentucky 
University ha esaminato 55 persone che avevano avuto esperienze del genere e 55 
che non avevano avute.
Si è trovato che, nei Ritornati, i confini tra essere addormentato ed essere 
sveglio spesso appaiono sfocati e questo potrebbe spiegare molti dei sintomi. 
"Io vedo le NDE come un'attivazione di alcune regioni del cervello che 
funzionano anche durante lo stato di sogno.Tuttavia, esiterei a chiamarle sogni, 
o sognare da svegli", 
ha dichiarato lo scettico, ma perplesso Ricercatore. 
Ci sono però un sacco di persone che sono convinte che la loro esperienza era 
reale, come i nostri Lettori ben sanno. 
Ecco un piccolo sguardo ad alcune delle loro storie straordinarie: 
Tom Rayner, un pilota inglese, era in coma dopo un incidente d'auto quando si 
accorse di guardare in giù sulla sua nativa East Anglia, poi sull'Europa e 
quindi all'emisfero nord della Terra.
Il suo "viaggio", è continuato nello spazio prima di trovarsi in Africa. 
Dopo il risveglio, ha venduto la sua attività, ha acquistato una Land Rover 
ambulanza ed è andato in Africa dove consegnava farmaci ad un ospedale da campo 
nel bel mezzo di una zona di guerra.
Mike Richards era in ospedale, si stava riprendendo da un cancro quando ha 
subito una ricaduta.
 Mike, 60 anni, si è trovato in una stanza rosa senza pavimento o soffitto e 
nella stanza c'erano il padre, la suocera e un uomo trasandato avvolto in un 
mantello bianco, che gli ha detto che non era pronto e che era tempo di tornare 
indietro. Ma non è tutto. Quando il malato di paralisi cerebrale si svegliò, 
scoprì che non aveva più alcun handicap alla mano sinistra (oltre ad essere 
guarito dal cancro).
L'atleta amatoriale Christine Barratt era quasi morta all'età di 33 anni, in un 
incidente di bicicletta accadutole alle Bahamas. Ricorda una sensazione di 
euforia e di aver visto la sua vita scorrere in un lampo. Poi, una voce le disse 
di scegliere se restare o tornare indietro ma, se fosse tornata, sarebbe stata 
più forte di prima. Durante la convalescenza i medici le dissero che non avrebbe 
mai più potuto correre, ma Christine si ricordò della voce ed ha continuato, 
fino a diventare una fondista mondiale.
In ospedale dopo un tentativo di suicidio, Samantha Swinglehurst si ritrovò in 
una pianura nera 
con una voce che le disse che si trovava in un luogo chiamato 
"stanza di compensazione". 
Gli eventi chiave della sua vita le vennero riproposti e lei ha detto che 
quell'esperienza 
le ha poi impedito di ripetere gli stessi errori.
La pianista Annette Servadei subì un attacco di cuore nella stessa notte in cui 
è avvenuto il disastro del traghetto Herald che salpó da Zeebrugge con 459 
passeggeri a bordo, ma che poco dopo si rovesció causando 189 morti. Un 
televisore stava mostrando la tragedia e, dopo aver perso conoscenza, Annette si 
ritrovò in piedi in un tunnel, ma poteva vedere la gente in acqua ed i loro 
spiriti che lasciavano i corpi. Si stavano dirigendo verso una luce sopra di 
loro, ma ad Annette fu detto da una voce maschile che non era il suo tempo di 
andare, poi si svegliò di nuovo.
Jeanette Atkinson aveva solo 19 anni quando la uccisero numerosi coaguli di 
sangue, ma ricorda che galleggiava verso il soffitto guardando il proprio corpo. 
Si ricorda anche che il lampione del suo rione era coperto di polvere e si 
arrabbiò perchè nessuno aveva avuto il tempo di pulirlo.
Lillian Oaktree aveva 46 quando l'asma che aveva combattuto per 20 anni stava 
quasi per ucciderla. Nel suo quarto giorno in ospedale, un improvviso dolore 
lancinante al petto venne sostituito da una sensazione di calma mentre guardava 
il proprio corpo, giù in basso. Trasportata attraverso un tunnel buio in una 
verde campagna, ha incontrato molti dei suoi parenti morti, amici e persino i 
suoi animali domestici defunti. Due "esseri" in mantelli bianchi le hanno 
parlato prima che improvvisamente si svegliasse, per scoprire che la sua asma 
era migliorata notevolmente.
La scrittrice Amanda Cable era quasi morta sul tavolo operatorio a seguito di 
una gravidanza extrauterina. Si ricorda di aver viaggiato in un tunnel bianco 
prima di vedere sua figlia Ruby di cinque anni, che stava iniziando la scuola 
quel giorno.
Pur non avendo mai visto la figlia nella sua uniforme, ha poi descritto con 
precisione 
come fosse vestita Ruby nell'andare a scuola con suo padre quella mattina. 
Fonte: "Bild.de" ed altri
LA NDE di Randy (28-08-13)
E' difficile pensare che un bambino di dieci anni, Randy Gehling di Arlington 
Heights, nell'Illinois, potesse avere tante informazioni sull'Aldilà, oltretutto 
in un'epoca in cui Internet non era ancora così diffuso, nè che possa aver 
descritto avvenimenti terreni accaduti dopo la sua "morte". A settembre 1988, 
decimo anniversario del suo arrivo sul pianeta Terra, ebbe la sua bicicletta ma 
é anche giunto molto vicino a cambiare il suo indirizzo terreno per uno celeste. 
L'esperienza di pre-morte di Randy appare nel libro di Brad Steiger, Uno con la 
Luce ( One with the Light) e ci dimostra, ancora una volta, che le NDE non 
possono essere allucinazioni di un cervello morente, ma reali "viaggi" in una 
dimensione parallela alla nostra ed in cui tutti andremo dopo la morte. 
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<Per mesi ci aveva implorato di comprargli una nuova bici per il suo compleanno, 
così, nel momento che la vide che sotto il portico, strappò subito i nastri 
colorati, ignorò gli otto piccoli amici riuniti per la sua festa di compleanno e 
scappò via a fare un giro veloce intorno all'isolato, ma non fece in tempo a 
vedere il pericolo giungere dall'altra parte della strada>.
 La madre, Kathy, ricorda l'angoscia delle lunghe ore trascorse in sala 
d'attesa, senza sapere con certezza se il loro figliolo sarebbe morto o 
sopravvissuto. 
"Era rimasto in stato d'incoscienza da quando un vicino di casa lo aveva 
investito violentemente con la sua auto. La sua bicicletta era maciullata ed i 
vicini mi dissero che Randy era volato per quindici o venti metri dal punto 
dell'impatto. Tutto quello che potevamo fare era pregare."
Dopo un intervento chirurgico durato tre ore, il medico si recò dai suoi 
genitori in sala d'attesa e disse loro che la prognosi sembrava buona. Randy era 
in una sala di risveglio e non appena si fosse stabilizzato, sarebbe stato 
condotto in una stanza d'ospedale dove avrebbero potuto vegliarlo, anche se non 
sarebbe stato ancora abbastanza cosciente per rispondere a tono alle loro 
domande.
La mattina dopo, a circa diciassette ore di distanza dall'incidente, Randy 
riaprì gli occhi, vide i genitori al suo capezzale e sorrise. Dopo aver 
accettato in silenzio i loro baci ed abbracci, esclamò:
"Wow, mamma, papà... che viaggio!"
Steve e Kathy ridacchiarono a quelle prime parole del figlio. Poi Steve 
commentò:
"Sì, lo credo davvero sei andato in volo sopra il manubrio, eh?"
Randy annuì, poi fece una smorfia per il dolore del movimento. La sua testa era 
completamente avvolta nelle bende, lasciandogli solo uno spioncino intorno agli 
occhi ed un piccolo buco per la bocca.
"Sì, ho volato fino alle stelle e sono andato in Paradiso. Ho visto gli Angeli, 
e potrei 
aver visto anche Gesù. Oh! Anche nonno Hansen."
Steve e Kathy si guardarono l'un l'altro in silenzio...
"E 'ancora sotto gli effetti dell'anestesia," Kathy sussurrò.
"E 'come se stesse sognando."
Randy protestò alle parole sussurrate da sua madre.
"Non era un sogno. Io c'ero!"
Steve e Kathy finsero di essere d'accordo con le affermazioni del figlio in modo 
da non aggravare le sua condizioni dopo l'intervento chirurgico, ma nei giorni e 
nelle settimane successive, iniziarono ad avere una diversa opinione su quella 
storia e dovettero ammettere che Randy aveva sperimentato molto di più di un 
sogno. Secondo gli appunti presi da Kathy, ecco in sintesi il racconto di Randy 
della sua esperienza di pre-morte:
"Io non sapevo che cosa mi avesse colpito, mi sembrava di volare... poi è 
accaduta una cosa veramente divertente! Una parte di me -credo la mia anima 
-continuava a volare ed ho visto il mio corpo cadere a terra... sapevo che 
doveva fare un gran male sbattere a terra, quindi ero felice dove mi trovavo... 
ovunque fossi andato. Quando sono arrivato un pò più in alto, ho visto che era 
stata l'auto di Kurt che mi aveva colpito. Gli ho sempre detto che guidava 
troppo veloce nel nostro quartiere, ma mi faceva le boccacce o mi prendeva in 
giro. Lui avrebbe dovuto darmi ascolto.
Ho pensato che mi avesse ucciso e che sarebbe andato in galera ".
Randy provò un momento di panico quando si rese conto che avrebbe potuto essere 
morto.
"Ed allora questo bellissimo Angelo è apparso accanto a me. Lui era davvero 
bello. Sembrava una star del cinema con le ali e la sua voce era come quella 
della mamma quando mi conforta se ho un mal di pancia o qualcos'altro. Mi disse 
di non preoccuparmi, perchè era con me e che sarebbe rimasta al mio fianco. Mi 
prese la mano, e allora mi sono sentito molto meglio." 
Randy continuò a raccontare che ben presto si avvicinarono ad un tunnel buio.
Quando si fermarono disse che aveva paura di andare nel buio, ma l'Angelo 
sorrise e gli disse che questo era l'unico modo per arrivare a destinazione.
"Potevo vedere una luce in fondo al tunnel, così ho detto:
-Va bene, a patto che non lasci andare la mia mano!-
Lui rise e mi disse:
'Ti ho detto che non avrei mai lasciato il tuo fianco. Sono stato con te da 
quando sei nato, 
infatti ero lì, accanto a tua madre. Sono il tuo Angelo Custode.'
Randy gli chiese come si chiamasse. 'Non abbiamo nomi nel modo che puoi 
intendere,' rispose, 'ma se ti fa sentire meglio, chiamami pure Areò. Il tunnel 
non fu una prova terribile, dopo tutto.
Randy e Areo lo attraversarono rapidamente, fluttuando al suo interno.
"Poi ci siamo ritrovati davanti a questa luce impressionante, così brillante e 
potente che davvero non si poteva guardare. Guardando Areo, gli chiesi che cosa 
dovessimo fare. Mi disse che saremmo dovuti entrare nella Luce e diventare uno 
con Essa. Prima che potessi chiedere cosa volesse dire, aveva già dato un 
piccolo strattone alla mia mano, e quindi entrammo nella luce. E 'stato davvero 
bello, mi sentivo come se il mio corpo fosse esploso - in un modo piacevole - 
divenne un milione di atomi diversi ed ogni singolo atomo poteva pensare i 
propri pensieri ed avere i propri sentimenti.
Ad un tratto mi parve di sentire come se fossi un ragazzo, una ragazza, un cane, 
un gatto, un pesce.
 Poi mi sentii come se fossi un vecchio, una vecchia e poi un bambino piccolo "
(Come poteva un ragazzino di dieci anni, già nel 1988 conoscere la teoria della 
Super-Psi? -NdR-)
Randy e Areo erano immersi in quello che sembrava essere un paesaggio 
meraviglioso, ornato con "milioni e milioni" di fiori colorati. Randy poteva 
sentire una bellissima musica suonare da qualche parte, in lontananza.
"Solo un pò più lontano ho potuto vedere un ponte con una persona che mi veniva 
incontro ed, oltre il ponte, ho visto una città d'oro con le torri come quelle 
dei castelli europei. L'intera città sembrava essere splendente di luce che 
s'irraggiava verso il cielo come un gigantesco faro. Ho potuto vedere che alcune 
delle cupole della città erano rosse, altre erano d'oro, e alcune blu. Le porte 
e le mura della città sembravano fatte di luce blu, rossa, viola."
Poi Randy chiese ad Areo se aveva intenzione di fargli visitare la città. 
L'angelo annuì. 'E' la tua nuova casa, Randy' fu la sua risposta.
Così cominciarono a camminare verso il ponte per entrare nella città e Randy si 
accorse che l'uomo in attesa sul ponte era suo nonno Hansen. Gli corse incontro 
e sentì le sue forti braccia intorno a lui. 
Nonno Hansen, per tutta la sua vita, era stato un contadino del Minnesota ed era 
morto, sebbene fosse ancora un uomo molto forte, quando Randy aveva sei anni.
Randy chiese al suo amato nonno se ora avrebbe vissuto con lui lì in Cielo.
"Un giorno," il nonno rispose. "Ma non adesso, hai ancora molte cose da imparare 
sulla Terra. 
Questa volta, ragazzo mio, ti ci è mancato poco," aggiunse con una risatina.
" Non sei ancora pronto per passare alla cassa."
Areo sembrava perplesso....
'Mi sembrava che stessi facendo la cosa giusta, era tempo per Randy di tornare a 
casa.' 
disse il suo Angelo, ma nonno Hansen si strinse nelle spalle.
'Mi è stato detto di incontrarvi presso il ponte e dirti di riportarlo a casa. 
Ha alcune lezioni che non ha ancora imparato ed un sacco di lavoro che non ha 
nemmeno iniziato a compiere.'
(Qui par di capire che gli Angeli sono dei messaggeri che non conoscono appieno 
la Volontà Divina -NdR)
Prima che Areo lo prendesse per mano per il volo di ritorno, Randy vide 
un'altra figura materializzarsi accanto a nonno Hansen, lì sul ponte.
"Ho capito subito che si trattava di Gesù," ha dichiarato Randy, convinto dalla 
maestosità del visitatore.
 "Lo sapevo, l'ho capito dai suoi occhi."
Randy non riuscì a ricordare tutte le cose che Gesù gli aveva dette, ma è certo 
solo di alcune.
"Gesù disse che non sarei mai più stato lo stesso di prima e che parte del 
potere della Luce sarebbe rimasto dentro di me. Mi ha anche detto di far sì che 
l'Amore che sento nel mio cuore sia espresso a tutte le persone che incontrerò e 
che non avrei mai dovuto preoccuparmi se la gente dubiterà della mia storia o se 
non riesce a capire quel che racconto. '
Un giornò Gesù disse, 'tutti potranno venire a vedere di persona quello che hai 
visto tu.'
Traduzione del Webmaster dal Sito di Kevin Williams
NDE DEl Dr. Rajiv Parti
Un viaggio dall'Inferno al Cielo e ritorno (12-10-13)
Nel 2008, ero un occupatissimo cardio-anestesista e direttore di Anestesiologia 
all' Heart Hospital di Bakersfield,in California. Ho sempre trovato la mia 
identità e la mia felicità nel lavoro e nella famiglia, ma nel mese di Agosto 
dello stesso anno, tutto è cambiato. In primo luogo, mi fu diagnosticato un 
cancro alla prostata seguito da un intervento chirurgico di routine che mi causò 
delle complicazioni che richiesero tre ulteriori operazioni.
Come se queste ultime non fossero state abbastanza, alla mia nuova realtà si 
sommarono un costante, straziante, dolore, oltre ad impotenza, incontinenza e la 
necessità di indossare i pannolini.
Da buon Anestesista, non esitai ad utilizzare farmaci antidolorifici 
tradizionali per gestire un dolore così severo, ma ben presto scoprii di esserne 
diventato dipendente. Ora ero un sopravvissuto al cancro che doveva vivere con 
complicanze post chirurgiche, dolore cronico e dipendenza da oppiacei. 
Inevitabilmente, entro un anno, mi venne diagnosticata anche la depressione.
Il 14 dicembre 2010 ero di nuovo in Chirurgia per il posizionamento di uno 
sfintere urinario artificiale. Da questo intervento ne uscii molto malato, con 
febbre a 40° e l'intera zona pelvica, incluso pene e scroto, molto rossi e 
gonfi. Non riuscivo ad urinare e fui trattato con antibiotici molto pesanti, ma 
non c'era alcun miglioramento: stava accadendo qualcosa di molto, molto 
sbagliato.
Dieci giorni dopo, la vigilia di Natale, venni ricoverato al pronto soccorso 
dell'ospedale UCLA per sepsi, ero cioè in pericolo di vita per una grave 
infezione. La mattina di Natale, il personale medico eseguì un intervento 
chirurgico d'urgenza per drenare il pus dalla regione pelvica e togliermi il 
corpo estraneo (lo sfintere artificiale). Provai un sacco di dolore e fui 
pesantemente sedato. 
Quando un medico inserì un catetere per drenare la vescica, il dolore fu così 
intenso che innescò una esperienza fuori dal corpo. Anche se il mio corpo fisico 
era pesantemente 'addormentatò, ero cosciente e consapevole, MA in un altro 
piano di esistenza. Vedevo il mio corpo, dall'alto, giacere lì in ospedale. Ero 
consapevole delle conversazioni che si svolgevano in sala operatoria, potevo 
osservare i chirurghi ed il taglio aperto nel mio addome. L'odore del pus (il 
liquido infetto presente nel mio bacino) era terribile e, per contrastarlo in 
modo che il team medico potesse continuare a lavorare, le infermiere applicavano 
acqua al profumo di eucalipto sulle loro mascherine chirurgiche.
Ricordo di aver anche sentito l'anestesista raccontare una barzelletta che, 
tutt'ora, ricordo chiaramente, ma che non posso scrivere qui, dato che non era 
tanto pulita!
Più tardi, in sala risveglio, l'anestesista mi ha confermato l'esattezza di 
questo ricordo.
Durante e dopo l'intervento chirurgico, la mia coscienza - una coscienza che ero 
io, ma non limitata alla posizione del mio corpo - era completamente intatta. 
Non solo era completamente intatta, ma era più acuta ed ampliata. Ricordo di 
essere rimasto in sala operatoria, guardando il mio corpo da 4 o 5 metri 
d'altezza, dal lato sinistro, dove i chirurghi operavano su di me. Ho potuto 
vedere, sentire, annusare, tutto non solo in sala operatoria, ma anche in posti 
lontani. I miei sensi erano diventati iper-sensi.
Con la mia coscienza ancora in sala operatoria, ho contemporaneamente sentito 
una conversazione tra mia madre e mia sorella. Erano in India. Stavano parlando 
di quello che si apprestavano a preparare per la cena di quella sera: riso, 
verdure, yogurt e legumi. Faceva molto freddo ed era nebbioso lì.
La mia famiglia era tutta infagottata, con una piccola stufa elettrica per stare 
al caldo, perché non avevano il riscaldamento centralizzato. Ho scoperto che non 
faceva alcuna differenza che la gente fosse vicino o lontano: la mia coscienza 
era dappertutto, contemporaneamente.
Mi piacerebbe dire che la mia coscienza poi si trasferì in uno spazio molto 
sereno, in compagnia di un Essere pieno d'amore e perdono totale. Ma non fu 
così. Invece, la mia coscienza si trasferì dal mondo fisico della sala 
operatoria di Los Angeles e dalla conversazione tenuta in una cucina in India ad 
un posto dove infuriava un grande fuoco selvaggio.
Entità oscure, con due corna e denti storti correvano. Venni portato in questo 
luogo urlando e dibattendomi. Ci furono un fulmine, nuvole scure, lì infuriava 
una perpetua, furiosa tempesta e c'era odore di carne bruciata. Non mi ci volle 
molto a capire che ero all'Inferno.
Era insopportabilmente doloroso. Sentivo altre anime urlare nella sofferenza. 
Aghi venivano infilati dentro di me e venivo atrocemente torturato. Poi mi hanno 
fatto giacere su un letto di chiodi ed il sangue iniziò a colare da varie 
ferite. Continuavo a chiedermi cosa avessi fatto in questa vita o nelle vite 
precedenti per meritare una tale punizione...
Come provai questo orrore, iniziai ad avere la forte coscienza che la mia vita 
era stata molto materialistica. Tutto era incentrato su di me. 
Quando incontravo qualcuno, mi ero sempre chiesto "che cosa posso ottenere da 
questa persona?".
La verità, me ne sono reso conto all'Inferno, era che la mia vita sulla Terra 
era stata totalmente priva d'amore, nè avevo praticato la compassione o il 
perdono verso me stesso e gli altri.
 Avevo sempre avuto la tendenza ad essere particolarmente severo nei confronti 
delle persone che percepivo inferiori a me per stato, gerarchie sociali o 
professionali. 
Ricordo che mi sentii profondamente dispiaciuto per la mancanza di gentilezza 
nel mio
 comportamento e che desiderai d'aver fatto le cose in modo diverso.
Immediatamente, come questa presa di coscienza divenne per me chiara come il 
cristallo, quel posto
 -l' Inferno - cominciò a svanire ed apparve mio padre, con suo padre a fianco.
Mi prese per mano e mi guidò verso un tunnel, alla cui fine c'era luce bianca 
incandescente. 
Mentre mi muovevo attraverso il tunnel era come se il tempo e lo spazio fossero 
scomparsi e mi resi conto che mi trovavo in due posti, o stati di coscienza, 
allo stesso tempo.
Interiormente sperimentai lo Shanti (una parola Sanscrita che descrive una pace 
completa e cosmica, uno stato di pura armonia, senza alcun disturbo o 
eccitazione). Mi sentivo in una totale, beatitudine indisturbata in cui 
avvertivo la connessione cosmica con tutto e con tutto l'universo.
Quello spazio, che ho capito essere il Cielo, era molto sereno. Le parole sono 
inadeguate a descriverlo. Giunsi anche in presenza di una rilassante, amorevole, 
luce bluastra, senza forma, un qualcosa che, in qualche modo, io sapevo e 
sentivo essere Supremo Amore, Conoscenza ed Intelligenza Personificata.
Allo stesso tempo, ero di nuovo nel tunnel con mio padre. Lui mi stava guidando. 
Lì ho potuto vedere il mio passato, presente e futuro. Mi vidi in una vita 
passata che avevo effettivamente visitato una volta nel corso di una 
"regressione", una sessione tenuta con il Dr. Brian Weiss. Ero un principe 
indiano in epoca medievale che, senza pietà, insensatamente, frustava i poveri 
ed il me stesso di 200 anni prima nelle vesti d' un contadino afgano, dipendente 
dagli oppiacei, ma che coltivava i papaveri per vivere.
Mio padre continuava a guidarmi attraverso il tunnel ed, al contempo, una 
profonda conoscenza giungeva dentro di me. Vidi come la mia vita attuale era 
l'eco del mio comportamento nelle vite precedenti. Ancora una volta, mi 
comportavo con una totale mancanza di amore verso chi era meno fortunato di me, 
stavo abusando della mia ricchezza materiale e del mio status sociale ed ero 
anche tornato ad essere dipendente dagli stupefacenti. Poi, un'altra presa di 
coscienza: 
se fossi tornato sulla Terra, questi schemi mentali ed i miei comportamenti 
avrebbero dovuto cambiare completamente.
Mio padre infine 'parlò con me. Quando dico 'parlare,' intendo in modo non 
verbale, poichè non l'ho visto 'parlare', piuttosto sentivo le sue parole dentro 
di me:
"Se si mantiene la coscienza pulita e si è sinceri con se stessi, 
l'universo ed il divino si prenderanno cura di voi."
Queste parole avevano un significato profondo per me, perché erano state le 
ultime parole che mio padre mi aveva detto prima di morire, una ventina di anni 
prima. 
Era morto a Fresno, in California, per le complicazioni di una chirurgia 
cardiaca. 
Mi era mancato in tutti quegli anni, ma mentre mi conduceva attraverso quel 
tunnel, tenendomi per mano come un bambino, pervadendo tutto il mio essere con 
quelle parole familiari, mi sentii profondamente consolato.
 Sapevo che da quel 
momento la mia vita era stata reindirizzata.
Dopo che mio padre mi aveva aiutato ad attraversare il tunnel, arrivai in un 
luogo di profonda calma, pieno di luce e gioia. Venni accolto da due Esseri che 
apparivano come dei ragazzi che irradiavano energia e luce, pieni di vigore, di 
entusiasmo e di amore. 
Mi dissero, sempre senza parlare, che erano Angeli Custodi. I loro nomi, Michele 
e Raffaele e mi guidarono attraverso questo bellissimo posto. C'erano un prato, 
campi con rose colorate, c'erano montagne e un ruscello di acqua cristallina che 
scorreva placido, l'aria era fresca, rilassante ed aveva un profumo inebriante. 
Potevo sentire un dolce canto, in lontananza, ma allo stesso tempo nitido, 
lontano e tuttavia molto vicino a me. Michele e Raffaele mi parlarono della 
natura della coscienza superiore ed così capii che erano degli Spiriti-Guida. Al 
loro livello di coscienza (che era molto più avanzata della mia) esisteva ancora 
una qualche forma fisica, poichè c'è anche un livello di coscienza privo di ogni 
forma, che è lo stato più alto della Coscienza. A tale livello non vi è alcuna 
forma, ma solo una forza che tutto pervade, una potente entità di energia fatta 
di Puro Amore. Questa, coscienza pura e totalmente autonoma è la realtà di base, 
il tessuto di fondo assoluto di ogni cosa che esiste nell'universo, la fonte di 
tutta la creazione.
Come la mia coscienza ebbe capito tutto questo, mi ritrovai immediatamente 
immerso nella luce blu senza forma. L'Essere di Luce comincio 'a parlarmi' ma 
sentivo le su parole come attraverso un dolce vento che mi stesse sussurrando in 
un orecchio. La luce sembrava essere diffusa in per tutta quella dimensione ed é 
difficile descrivere a parole come ci si sente ad essere in presenza dell'Essere 
di Luce: PURO AMORE che pervade ogni cosa, come se tutti i cinque sensi terreni 
fossero stati immersi nell' Amore. Egli è presente in ogni luogo, ed è 
onnipotente. La mia coscienza si sentiva fusa con la coscienza suprema 
primordiale e subito cominciai a comunicare, CON ESSA ED IN ESSA.
Quanto più ero vicino, o quanto più sono diventato connesso con l'Essere di 
Luce, tanto più chiara e più intensa diventava la forza del canto. Il suono che 
ho sentito era 'ONG' e non l'ho capito in quel momento, ma che ho poi imparato 
essere una forma primordiale di 'OM' insegnato dallo Yoga Kundalini.
La Luce mi disse che non era il mio momento di lasciare la Terra.
Tutto sarebbe andato bene, ma la mia strada ora sarebbe stata diventare un 
guaritore. 
Mi venne anche detto che avrei dovuto lasciare l' anestesiologia ed il 
materialismo dietro di me.
"Ora è il momento di essere un guaritore dell'anima, specialmente delle malattie 
dell'anima, dell'energia del corpo, delle dipendenze, della depressione, del 
dolore cronico e del cancro."
Mi disse che questo era il motivo per cui avevo bisogno di sperimentare le 
malattie che mi avevano colpito, in modo che potessi provare empatia per gli 
altri, solo così avrei saputo come ci si sente ad essere nei loro panni. 
L'Essere di Luce mi fece intravedere il mio futuro: scrivere libri, parlare al 
pubblico, aiutando così molte persone.
Questa fu una completa rivelazione per me. Ero un anestesista che parlava a 
malapena coi suoi pazienti e mi era piaciuto fare così. In realtà avevo sempre 
sofferto di una forte ansia nel parlare in pubblico e l' evitavo a tutti i 
costi. Per le mie inclinazioni, avrei volentieri continuato a fare 
l'anestesista: era la mia passione ed ero stato molto bravo a farlo. Non ho mai 
interagito molto con i malati, ma ero l'anestesista più richiesto nella zona 
dove avevo vissuto e lavorato.
Il mio lavoro mi aveva offerto uno stile di vita che amavo ed in cui mi piaceva 
identificarmi.
Anche se non ero mai stato un uomo compassionevole, ero molto benestante e fino 
ad allora, mi ero crogiolato in questo mio stato. Ho amato il mio lavoro, la mia 
reputazione e il conforto materiale che mi ha dato. Se fosse stato per me, non 
avrei mai abbandonato la mia posizione ed il mio prestigio, ma a quel punto mi 
veniva ordinato direttamente da questo magnifico, estremamente amorevole, 
intelligente e gentile Essere di Luce che il mio comportamento doveva cambiare.
Mi era stata data indietro la mia vita solo per viverla in modo diverso.
Non sentivo ansia nè resistenza a fare ciò che mi era stato detto e mostrato di 
fare: come avrei potuto? Ero in un luogo rassicurante fatto di Amore Puro ed 
Incondizionato e tutto quello che potevo sentire era profonda gioia e pace 
interiore. Così accettai quel che mi era stato indicato di fare con amore tacito 
e profondo.
Come ebbi accettato ciò che l'Essere di Luce mi stava mostrando, alcune parole 
sembrarono lampeggiare nel cielo sopra di me; "Un Corso in Miracoli." 
In quel momento, non avevo idea di cosa significassero quelle parole, ma poi ho 
scoperto che questo è il titolo d'un libro spirituale molto popolare scritto da 
Marianne Williamson, in cui i temi dell'amore e del perdono sono insegnati con 
intelligenza e passione.
Infine, mi resi conto, con ogni fibra del mio essere, che la mia vita terrena 
m'era stata data indietro, così avrei potuto aiutare gli altri che erano affetti 
da dolore cronico, dipendenza e depressione.
Il mio ricordo successivo fu di trovarmi nella sala di risveglio. Un'infermiera 
era lì, non c'era la mia famiglia, ma dopo una mezz'ora erano tutti lì per 
vedermi. Nei giorni a venire, la velocità della mia guarigione fu a dir poco 
miracolosa. Con grande meraviglia del personale medico, sepsi ed infezioni erano 
del tutto guarite in 72 ore e così venni dimesso. In pochi giorni, 
l'infiammazione ed il dolore della regione pelvica rapidamente diminuirono, per 
poi sparire del tutto nei mesi successivi.
Incredibilmente, tre settimane dopo essere stato dimesso, rassegnai le mie 
dimissioni da Anestesista e non tornai più nell'ambiente ospedaliero.
Come risultato di questa esperienza, tutto il mio mondo era cambiato molto 
rapidamente e così per tutta la mia famiglia: decidemmo di passare da una villa 
di 10.000 metri quadrati ad una casa molto modesta ed iniziai a fare 
volontariato e cercare nuove opportunità di svolgere servizi disinteressati per 
gli altri, ogni giorno. Passai dal guidare una Mercedes ad un ibrido Toyota.
Dopo questa visita ad un'altra dimensione, la depressione che aveva rovinato la 
mia vita per anni era sparita e così anche la mia dipendenza dai farmaci per il 
dolore. 
Questo è a dir poco un miracolo: la mia Psichiatra ed alcuni tra i migliori 
specialisti in dipendenze di Los Angeles non seppero spiegare come fossi 
riuscito a superare anni di comportamenti sbagliati e di dipendenza, senza 
seguire un programma di riabilitazione intensiva.
Otto mesi dopo, mi fu offerta un'altra possibilità di vivere: la mia 
incontinenza fu finalmente corretta, il che mi liberò dalla necessità di 
indossare pannolini per adulti, per la prima volta dall'Agosto 2009.
Dodici mesi dopo la mia esperienza di pre-morte, la mia vita era appena 
riconoscibile: mi ero dimesso da Anestesista, avevo ridimensionato la mia casa, 
l'auto ed il quartiere in cui vivevo e la mia salute s'era trasformata. Ancora 
più importante, la mia natura e i miei comportamenti erano cambiati totalmente: 
ora ero più premuroso ed amorevole, mostrando più compassione verso gli altri.
Gli insegnamenti appresi nell'Altra Dimensione mi avevano spinto ad iniziare a 
scrivere ed a tenere seminari sul benessere spirituale. Sia come specialista 
nella gestione del dolore che prescriveva farmaci, sia come paziente che ha 
visto lo scempio che questi farmaci provocano sulla mente e sul corpo, invito 
tutti a cercare prima la guarigione attraverso terapie non-farmaceutiche e non 
invasive. 
Io sostengo la necessità di un approccio basato sulla coscienza per raggiungere 
la guarigione, ed abbraccio i metodi che promuovono la connessione di ogni 
individuo con la Coscienza Superiore.
Nel mese di Ottobre, 2012, 22 mesi dopo la mia visita all'Altro Lato, ho 
pubblicato il mio primo libro imperniato sul tema della guarigione spirituale, 
'L'anima del benessere' disponibile su Amazon.com.
Le parole "Un corso in miracoli ' che avevo visto nel cielo dell'altra 
dimensione sono diventate il fondamento del mio messaggio spirituale. Ho letto e 
iniziato a praticare il Corso diligentemente. 
Ho letto anche opere di Marianne Williamson, specialmente il suo libro, Return 
of Love.
 Ispirato da quel libro, il mio messaggio centrale è diventata perdonare, amare 
e guarire. 
Questo è anche il titolo del mio prossimo libro. Ho iniziato ad applicare questi 
insegnamenti nella mia vita: invece di spazzare le mie ombre scure e le mancanze 
sotto un tappeto, le condivido apertamente. Vi dico come sia necessario per me 
riconoscere ed accettare le parti scure di me stesso in modo che possano 
diventare un impulso per il cambiamento e la guarigione. 
Lo faccio con l'intenzione di aiutare gli altri a fare lo stesso.
Più profondamente, tutta la mia prospettiva è cambiata. Sono pieno di desiderio 
di aiutare, di essere di servizio e di far ascoltare la mia voce per aiutare le 
persone a guarire. Ho fatto cambiamenti nella mia vita per rendermi disponibile 
a realizzare tutto ciò. Il pieno significato di tutto quello che ho vissuto 
continua a rivelarmisi, momento per momento. Mi sento ancora collegato alla Luce 
ed è vivido in me il ricordo dell'esperienza all'Inferno ed in Paradiso, di mio 
padre e del tunnel del tempo.
Mi sembra che la pienezza dei cambiamenti che sono stati pensati per me non 
poteva essere attuata tutta in un giorno, una settimana o anche un anno. 
Sembrano dispiegarsi continuamente come i miei cambiamenti di vita e la mia 
coscienza si sposta sempre più verso il suo nuovo scopo. 
Il processo di trasformazione che sto passando non è ancora completo, piuttosto, 
ho la sensazione che sia stato rispedito sulla Terra su un percorso preciso ed 
il mio compito è quello di mettere un piede davanti all'altro e seguire quel 
sentiero con cuore fiducioso - proprio come ho fatto tenendo la mano di mio 
padre nel tunnel del tempo .
Per tutti questi cambiamenti, non ho provato alcuna paura, so che non sono solo, 
e mentre non è ancora bene in vista ciò che sarà il mio futuro, so che c'è un 
piano - e che esso è buono. Nella mia vecchia vita, mettevo le persone a 
dormire, ora invece le sveglio. 
Ed io mi sono svegliato fin troppo! 
(Trad, WM dal sito:http://ndestories.org/dr-rajiv-parti/ 
)
 NDE di Margaret Birkin:
Anche l'ORGASMO può causare una nde!  (01-11-13)
Molti Lettori saranno sorpresi di sapere che le NDE e le esperienze fuori dal 
corpo (OOBE) possono essere attivate dall'orgasmo.
 Gli scienziati sanno che il più grande organo sessuale del corpo umano è il 
cervello, infatti le onde cerebrali umane mostrano cambiamenti ben distinti 
durante l'orgasmo che indicano l'importanza del sistema limbico del cervello . 
Sia il cervello maschile che quello femminile dimostrano cambiamenti simili, 
scansioni RMN dell'attività cerebrale mostrano una temporanea diminuzione 
dell'attività di ampie parti della corteccia e di attività normale, o aumentata, 
nelle aree limbiche del cervello. La ricerca ha dimostrato anche che i centri 
emotivi degli uomini si disattivano durante l'orgasmo, ma in misura minore 
rispetto a quelli delle donne. Scansioni cerebrali su entrambi i sessi hanno 
dimostrato che i centri del piacere del cervello del maschio mostrano un' 
attività più intensa che nelle donne durante l'orgasmo, secondo la ricerca 
condotta da Judith Horstman.
I riti sessuali tradizionali orientali, i Tantra Yoga, potrebbero essere nati 
dai primi Tantra Induisti come un mezzo per innescare trasformazioni biochimiche 
nel corpo, onde creare uno stato di consapevolezza in entrambi i partner 
raggiunti dall' energia kundalini. La frase francese " la petite mort" è 
tradotta come "la piccola morte ", che è un eufemismo per definire l'orgasmo. 
Questo termine è stato generalmente usato per descrivere lo stato post- 
orgasmico di beatitudine che segue dopo un'esperienza sessuale. 
In un senso più ampio, " la piccola morte " può riferirsi alla liberazione 
spirituale che segue l'orgasmo o ad un breve periodo di trascendenza come 
conseguenza del rilascio della " forza vitale " - sensazione causata dalla 
rapida produzione di ossitocina nel cervello, dopo ogni orgasmo.
Nel 1993, Margaret Birkin ha attraversato una serie di esperienze simili alle 
NDE che, non solo le cambiarono la vita, ma che ancora oggi, dopo anni, può 
ricordare in ogni dettaglio. 
Le sue NDE sono esempi di come tali esperienze possano essere innescate anche 
dagli orgasmi.
Esperienza di pre-morte di Margaret Birkin durante l'orgasmo
"Avevo 46 anni quando ho incontrato il mio secondo marito Peter. Ero stata 
sposata in precedenza per 23 anni ed aveva cresciuto due figli. La mia vita 
sessuale con il mio ex marito non era male, ma niente di entusiasmante e non 
avevo mai provato un orgasmo con lui in quei 23 anni. 
Ci eravamo separati ed eravamo quasi divorziati nel 1993 quando Peter entrò 
nella mia vita quasi subito dopo la fine del mio matrimonio. Fui molto attratta 
sessualmente da Peter, così a 46 anni di età, diventai di nuovo interessata al 
sesso. Io che ero sempre stata timida e un pò conservatrice, iniziai a leggere 
libri sul sesso e sulle posizioni sessuali. Con Peter non ho mai avuto 
inibizioni, perchè stavo provando per la prima volta, il sesso più soddisfacente 
della mia vita. Una sera, ebbi un'esperienza con le sensazioni più incredibili. 
Era come se ogni nervo del mio corpo fosse vivo di energia, accompagnato dalla 
più meravigliosa sensazione di beatitudine, finchè lasciai il mio corpo.
Mi ritrovai come "concentrata" nel mio petto a guardare quello che sapevo essere 
il mio chakra e vedevo una luce davanti a me. Tutto ad un tratto mi spaventai 
nell'allontanarmi, pensando che stavo morendo e, per pochi secondi, ho 
combattuto contro quella sensazione, descrivendo a Peter quello che stavo 
vivendo. Ero ancora fisicamente lì, nel mio corpo, ma la mia anima, spirito, 
comunque lo si voglia chiamare, non era più lì. Ero nel mio petto. Poi mi stavo 
dirigendo verso l'alto, verso la luce e mi ritrovai nella luce più bella che 
avessi mai visto, in un luogo di estrema bellezza. Ero totalmente stupita e ci 
misi parecchio per riprendermi dalla sorpresa. Mi ritrovai nei Regni di quello 
che chiamerei lo Spirito, insomma ero in un'altra dimensione . Poi ho iniziato 
ad esplorare questo luogo. Ho potuto vedere degli auditorium dove la gente 
ascoltava conferenze, sapevo perfettamente che c'era una specie di Scuola e 
tanti luoghi di rara bellezza. Non volevo tornare indietro, ma a questo punto 
iniziai a sentire il bisogno di tornare nel mio corpo e non riuscivo a 
controllare questo impulso mentre mi tirava indietro . Ero esausta dopo quella 
esperienza ed ebbi bisogno d'un periodo di riposo per un paio di notti. Poi 
abbiamo fatto di nuovo l'amore. Anche in questo caso, lasciai il mio corpo .
La seconda volta ho viaggiato verso un posto che io chiamo le Sale dei Maestri. 
Ciò che mi stupì maggiormante in questo luogo fu il pavimento piastrellato in 
bianco e nero di grandi dimensioni . 
Molti anni dopo, una mia cliente mi parlò della sua visita in quel luogo, 
descrivendomi le stesse piastrelle. La sua descrizione era uguale alla mia: 
c'era stata anche lei!
Lì ho visto anche il mio maestro spirituale, Maitreya. Stava giocando a scacchi 
con qualcuno e, come mi sono avvicinata, ho potuto vedere che era con Sai Baba. 
Ero stupita. Entrambi mi guardarono e risero al mio stupore. Non furono 
pronunciate parole, ma sembravano contenti di vedermi.
Mentre li guardavo, all'improvviso mi sono mossa inaspettatamente fuori della 
loro dimensione, per trovarmi in un'altra. Qui ero nello spazio. Mi muovevo 
molto lentamente, ma potevo vedere davanti a me una energia... che è l' unico 
modo per spiegarla. Era lontana e sapevo che per raggiungerla avrei dovuto 
spostarmi lentamente. Ancora una volta ero fisicamente legata al mio corpo, ma 
fuori dal corpo, anche se consapevolmente. Fui in grado di parlare con Peter, 
molto piano, come se fisicamente fossi a migliaia di kilometri di distanza. Ciò 
mi fu di grande aiuto perché non potevo credere a quello che mi stava 
succedendo. Ancora una volta, dopo un pò, dovetti tornare nel mio corpo.
La volta successiva sono venuta a conoscenza dell'Universo stesso, dello spazio, 
della nostra connessione con lo spazio e con l'Universo nel suo insieme. Ho 
oltrepassato le galassie e, ad un certo punto, ho superato i buchi neri che 
sentivo come se fossero i Chakra dell'universo. Ancora una volta, quell'energia 
di fronte a me sembrava lontanissima. Ogni paio di notti facevo un viaggio. Io 
non so se Peter si sentiva abbandonato, ma ogni volta che facevamo sesso 
lasciavo il mio corpo ed andavo sempre più nello spazio profondo.
Ho viaggiato sempre più lontano dal mio corpo e dal regno della terra 
avvicinandomi maggiormente all'Energia, finchè mi sono resa conto della 
correlazione con la totalità della vita stessa, rimanendo estasiata dal lavoro 
creativo di Dio.
Poi, una notte, sono arrivata più vicino all'Energia e solo allora l'ho sentita 
per la prima volta. 
Era Amore Puro, Puro Amore Incondizionato. 
A quel punto della mia vita non mi reputavo una persona tanto per bene, ma 
questa Energia mi parlò col pensiero e mi disse che ero una bella persona, 
invitandomi a lasciar perdere le idee che avevo
su me stessa, cioè d'essere una persona di poco conto.
L'amore proveniente da questa Energia è stato sorprendente. Era così profondo 
che singhiozzai in modo incontrollabile, poi, durante le successive visite, mi 
avvicinai sempre di più ed infine fui in grado di fondermi con questa Energia 
raggiungendo una beatitudine, felicità e pace incredibili. Energia...
Questo Essere era così incredibile che non l'avrei mai voluto lasciare .
Mi parlò ancora col pensiero e mi disse che un giorno, quando avrei finito il 
mio cammino di crescita spirituale, avrei lavorato con Lui/Lei
Tuttavia, avevo di fronte a me un percorso molto difficile e non avrei dovuto 
arrendermi nel lungo termine, perchè ne sarebbe valsa la pena. Dovevo però 
muovermi lentamente, perché, se non lo avessi fatto, mi sarei bruciata 
spiritualmente.
C'è chi chiama l' orgasmo 'la piccola morte'. Per me è stata una morte e anche 
una rinascita. 
Non ero più la stessa, dopo. Non credo che potrò mai più tornare indietro, 
perchè é stata
 l'esperienza più incredibile della mia vita e so che non la dimenticherò mai. "
(DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS -TRAD WM-)
LA NDE più profonda (29-11-13)
(DAL BLOG DI MIKE TYMN )
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Anche se l'esperienza di pre-morte (NDE) non era ancora stata definita così fino 
al 1970 dal Dr. Raymond Moody, numerosi racconti di tale fenomeno risalgono a 
molti anni prima che egli iniziasse la sua ricerca. Sarebbe difficile trovare 
una NDE più dinamica di quella riportato da Cora Richmond (foto) nel suo libro 
intitolato 
"Le mie esperienze fuori dal corpo . "
"La possibilità dello Spirito di 'lasciare il corpò per un certo tempo e poi 
tornare alle sue normali attività è stata dimostrata molte volte", ha scritto la 
Richmond più di 50 anni prima di Moody, sottolineando che la separazione può 
essere causata da infortunio o malattia (NDE), ma a volte anche da "un'assenza 
volontaria", che definisce semplicemente un'esperienza fuori-dal-corpo (OBE).
"Queste visite al Cielò, a volte si possono tingere coi pregiudizi religiosi del 
soggetto, 
ma non è tanto strano in considerazione del fatto che gli stati spirituali sono 
condizioni 
della mente che gli Spiriti stanno vivendo.». 
Quasi un secolo dopo, gli scettici stanno facendo questa stessa osservazione, 
come se si trattasse di qualcosa di nuovo e spacciandola come prova che 
l'esperienza non è altro che un'allucinazione.
Oltre a numerose NDE, la Richmond sembra essere stata capace di separarsi dal 
suo corpo volontariamente. Non è del tutto chiaro dal suo libro, ma l'esperienza 
primaria riferita sembra essere avvenuta nel corso di una grave malattia, quando 
rimase in punto di morte per diversi giorni,
molti anni prima della sua morte reale, giunta nel 1923, all'età di 82 anni.
In quello stesso anno fu pubblicato il suo libro . Tuttavia, ella afferma di 
aver avuto molte esperienze fuori dal corpo ed è a volte difficile discernere se 
tutto quello che riporta nel libro sia il risultato di quella specifica NDE, o 
se alcuni racconti provengano da altri tipi di esperienze.
Il libro comincia affermando che è impossibile trasmettere adeguatamente in 
linguaggio umano quello che lei aveva effettivamente vissuto, soprattutto negli 
livelli più alti dell'Aldilà e che
 la cosa migliore che poteva fare era tentare di offrire alcuni scorci della sua 
esperienza. 
Ricorda un grande senso di sollievo per essersi liberata dalle limitazioni del 
corpo e afferma che non si aspettava di tornarvi, come aveva fatto in 
precedenza.
 "C'è stata una percezione di grande luce, un senso di illuminazione, un 
risveglio per la vastità di questo regno dello Spirito. Tutto il resto è stato 
inghiottito - eclissato- dalle meravigliose esperienze che sono giunte dopo: la 
presenza di Amati Defunti le visioni di Spiriti luminosi! 
Questo era uno stato di super-coscienza, il risveglio di facoltà e percezioni 
prima sconosciute, 
l'essere a conoscenza, quasi senza limitazione, del sapere universale! 
Qualunque sia la natura e lo stato del mio vero Ego, sembrava più vicino 
all'Assoluto, come si poteva ben immaginare! C'era così tanto di me e c'era così 
poco di me! C'erano tanti e tali Spiriti stupendi!
Come ci si sente piccoli alla presenze di tali potenti Entità!
Come ci si espande nella conoscenza dell'Infinito: a Sua immagine "!
I Cari defunti le danno il benvenuto.
"Coloro che mi avevano preceduto in questa vita meravigliosa, fecero ressa 
intorno a me, uno ad uno, per darmi il benvenuto: non tutti in una volta, ma in 
primo luogo quelli che avevano avuto i più teneri legami.".
Ella capì che gli Spiriti con pensieri, percezioni ed aspirazioni affini, sono 
attratti l'uno all'altro e formano gruppi che lavorano insieme per gli altri. 
"Li ho visti raggiungere le menti di coloro che sono sulla terra, a volte 
singolarmente, a volte in gruppi, a seconda del bisogno del momento."
La sua Guida la portò a fare un giro del mondo degli Spiriti, dove li vide 
intenti a cercar d'aiutare gli esseri umani, ma non sempre vi riuscivano a causa 
delle barriere terrene, soprattutto l'egoismo ed il non essere aperti alle loro 
comunicazioni, a causa delle influenze legate alle false conoscenze teologiche e 
materialistiche. Vide quelli recentemente deceduti e non ancora pienamente 
risvegliati nel loro nuovo stato che esistevano in forme-pensiero e vide anche 
scene delle loro recenti vite terrene, perchè privi della consapevolezza 
spirituale capace di far loro riconoscere ed apprezzare il nuovo stato di 
coscienza.
"Mentre lo Spirito progredisce, la forma-pensiero cambia e poi scompare ogni 
limitazione sensoriale",le venne spiegato. "Molti di quelli che ricreavano scene familiari terrene mi 
sembrarono soddisfatti, alcuni addirittura felici, senza nemmeno sapere che era 
il risultato delle loro forme-pensiero, invece di essere una modalità intrinseca 
o connaturata alla 'terra dello Spirito."
 Vide molti altri le cui forme-pensiero erano negative, buie e forse non 
particolarmente piacevoli.
La Richmond diventava sempre più consapevole del fatto che poteva percepire e 
ricevere più perfettamente le risposte ad ogni domanda che si ponesse, anche 
prima della formulazione del pensiero stesso. "La formulazione è un processo 
limitante che a volte é di impedimento", le disse il suo Spirito Guida, 
spiegandole che le menti devono esser già state preparate durante la vita 
materiale alla consapevolezza dell'esistenza dello Spirito. 
Pregò invano di non tornare nel suo corpo fisico, ma la sua Guida la informò che 
aveva ancora molto lavoro da fare e doveva tornare. Poi, le fece vedere il suo 
corpo. Vide che stava ancora respirando e notò un "cordone psichico" che 
collegava il suo Spirito ad esso. La Guida disse che anche se lei non era 
ritornata immediatamente nel suo corpo, era necessario restarne connessa. Così, 
durante l'esperienza durata più di molti giorni, secondo il tempo terreno, era 
rimasta sempre collegata ad esso per mantenere in vita la "scintilla vitale". 
Era un pò come tornare a visitare dei cari amici in un luogo di bellezza ed 
incanto per poi dover tornare alla propria routine quotidiana. 
Le furono poi mostrati quelli che "lavorano su se stessi" e riconobbe una 
persona che era stata considerata "eminente" nel mondo dell'arte quando viveva 
sulla Terra. Lui stava scolpendo, intagliando e soffiando su un'immagine di se 
stesso e la Richmond chiese alla Guida cosa stesse facendo quell'uomo. 
"Rimuove le spigolosità e gli errori della propria natura: la gelosia degli 
altri artisti -la cicatrice più profonda-, l'egoistica ricerca delle lodi umane, 
l'arrogante desiderio di adulazione, la riluttanza a concedere ad altri 
l'apprezzamento dei loro veri meriti". 
Gli Spiriti affermano che queste spigolosità sono tanto varie per quanti sono 
gli stati personali di coloro che giungono lì . 
La conoscenza - o la mancanza di 
essa -posseduta da ogni persona corrisponde allo stato dello Spirito, ovvero al 
suo grado di conoscenza dei princìpi spirituali" 
In effetti, più arriviamo a capire tali spigolosità durante la vita terrestre, 
tanto meglio vivremo dopo la transizione nel mondo dello Spirito, partendo dal 
presupposto che vivremo in base a questi princìpi. 
Il tempo non sembra essere un fattore importante nel regno degli Spiriti, ad 
eccezione degli eventi legati a persone e fatti degli umani con cui gli Spiriti 
entrano in connessione, le fu spiegato ulteriormente:
"Le nostre parole ed anche i nostri soliti pensieri umani sembrano superficiali, 
deboli 
e puerili quando cercano di descrivere la realtà divina dello Spirito."
Il suo tour dei regni celesti più alti è completamente indescrivibile.
"Nessuna lingua umana è in grado di ritrarre adeguatamente l'estasi prodotta 
dalla visione, dalla contemplazione, dalla percezione di questo stato totalmente 
glorioso. 
Sfere dalla bellezza trascendente, globi di splendore celeste! E mentre gli 
Spiriti che abitano in quei regni superiori sono uniti nei loro scopi, 
purtuttavia mantengono la loro individualità. Questa individualità è eterna, è 
l'ego di cui la piccola personalità terrena non è che un frammento del Tutto."
Richmond chiese poi alla sua Guida perché la conoscenza del mondo dello Spirito 
non è messa maggiormente a disposizione degli esseri umani. Le venne detto che 
si tratta di una questione di crescita, di attesa e di lavoro. In altre parole, 
la maggior parte delle persone non sono ancora pronte per questa rivelazione.
Nel concludere il libro, la Richmond scrive che alcuni eminenti scienziati 
avevano fatto passi avanti per aiutare l'uomo a capire la vita futura. 
Ha chiamato in causa Hare, Mapes, Denton, Wallace, Crookes, Varley, Zollner e 
Flammarion, ma ha posto Sir Oliver Lodge, un famoso fisico britannico che 
inventò la valvola termoionica, in cima alla lista, come uno la cui mente era 
meglio preparata a ricevere le verità spirituali.
(Trad. Webmaster)
 
Un altro giorno,un' altra NDE
(22-02-14)
Sui Media Americani non c'è giorno in cui non appaiano notizie ed interviste a 
Ritornati, cosa molto rara qui da noi, a confermarci che il fenomeno è sempre 
più sotto gli occhi di tutti. Anche se la fase di OBE non è sempre presente, 
oltre a quelle del tunnel, della Luce, dell'incontro coi parenti defunti, ecc., 
ci preme sottolineare ai nostri Lettori come le NDE, vuoi che sia possibile 
verificarle, vuoi invece trattarsi di allucinazioni, siano un caposaldo della 
ricerca PSI, oltre ad un rompicapo sempre più arduo da risolvere per gli 
Scettici.
Ecco un breve elenco degli ultimi casi avvenuti in USA. 
Brian Miller, dell'Ohio 
Ecco un resoconto breve ma interessante di una NDE di qualcuno che è morto (in 
un certo senso) per 45 minuti in un ospedale dell'Ohio dopo aver subito un 
infarto ma il cui cuore, con gran sorpresa di infermieri e medici, ha iniziato a 
battere di nuovo quando veniva ormai dato per spacciato.
Miller, 41 anni, ha detto a WJW-TV che mentre lui era fuori dal corpo, ha visto 
una luce abbagliante ed alcuni parenti deceduti e che si ricorda d'un sentiero 
"celeste" pieno di fiori, dove era stato bloccato da sua suocera che era appena 
scomparsa. 
"Lei mi afferrò per il braccio e mi disse, 'Non è il tuo tempò". 
Miller ha detto anche di aver incontrato un altro parente prima di svegliarsi e 
che anch'esso gli aveva imposto di ritornare indietro. Nonostante che il suo 
cervello non abbia ricevuto ossigeno per ben 45 minuti, i medici hanno accertato 
che Miller non ha subito alcun danno cerebrale. 
"C'è vita dopo la morte e la gente ha bisogno di crederci," ha dichiarato 
durante un'intervista in TV.
Don Houston dell'Oklahoma
Don racconta che si è ritrovato in una grande stanza bianca con finestre ad 
arco, completamente in pace. Non sapeva che era clinicamente morto e che 
paramedici e medici stavano lavorando per salvargli la vita, nè che sua moglie 
aveva passato diversi minuti in preda al panico, pregando e cercando di 
praticare la CPR fino all'arrivo del 911 (118 in USA) Lui, invece, era 
tranquillamente intento a guardare varie persone in abiti bianchi che dice 
fossero Angeli, venirgli incontro e sorridergli attraverso le finestre della 
stanza .
Poco dopo il suo arrivo nella sala, un albero di più di 6 metri di altezza gli 
apparve e gli disse che aveva subito un attacco di cuore. In un primo momento ha 
avuto paura di raccontare la sua esperienza, per téma d'esser chiamato pazzo, ma 
ricordiamoci che, secondo la Bibbia, un cespuglio infuocato parlò a Mosè...
"Sinceramente credo che fossero Angeli , ed erano con me per rassicurarmi che 
non ero solo e che stavo bene, e credo che l'albero fosse Dio, non mostratomisi 
nella sua vera forma , perché non era il mio tempo , ma solo per farmi sapere 
che tutto andava bene.
 Ero molto tranquillo . "
Houston aveva infatti sofferto di un arresto cardiaco improvviso ed è 
sopravvissuto per raccontarci quanto ha visto nell'Aldilà. Rimase nella stanza 
bianca con una donna, un Angelo e, quando fu abbastanza vicino da toccarlo, gli 
ha parlato e gli ha chiesto:
"Don, vuoi venire con me?"
Istintivamente la seguì attraverso la porta da cui l'Essere era entrato, ma a 
quel punto si svegliò sentendosi chiamare dai medici e dagli infermieri che 
erano intorno a lui. Una volta sveglio, Don guardò sua moglie e le disse che era 
dispiaciuto.
"Per cosa?" Chiese lei.
"Perché ho avuto un attacco di cuore,"
"Come fai a saperlo?"
"Dio me l' ha detto" rispose.
Don Houston è morto per circa 26 minuti, non consecutivi, durante i quali è 
rimasto senza attività cerebrale. Egli non ha alcun ricordo della sua giornata 
terrena fino al momento del risveglio.
"Ho guardato il mio corpo esanime a terra e ho capito che era morto,c'erano 
troppi danni da riparare. E poi in un movimento rapido, la mia anima stava 
andando verso l'alto verso una luce che noi esseri umani non siamo in grado di 
descrivere! "
Aggiunge di essersi sentito come un bambino nelle mani di Dio.
"Anche se non ho potuto vedere il suo volto reale, l'aura di luce era in realtà 
l'amore del suo volto. Il suo volto è l'amore, e non si può nemmeno vederlo ".
I membri della sua famiglia che sono già Lì gli dissero che non era il suo tempo 
e così era dovuto tornare nel suo corpo.
Infine un breve esempio di NDE verificata, citato dal Dr. Parnia :
Il Dr. Parnia racconta un caso in cui un nuovo medico, di fronte ad un paziente 
in arresto cardiaco prolungato, ha mangiato il pranzo a lui destinato, ritenendo 
che non gli sarebbe più stato utile.
Dopo il recupero, il paziente ha descritto al medico una dettagliata NDE, ed ha 
concluso con queste parole:"E tu ti sei mangiato il mio pranzo!!", 
fornendo una prova attendibile di essere rimasto cosciente anche..da morto!
Tali racconti non possono piacere agli Scettici, ma i medici ed il personale 
infermieristico raccolgono in tutto il mondo sempre più racconti come questo da 
parte di pazienti rianimati, ha detto Sam Parnia.
Un'intrigante NDE
DEL 1911    (01-03-14)
(DAL BLOG DI M. Tymn)
Sappiamo bene che il dottor Raymond Moody è ufficialmente riconosciuto come il 
"padre" delle NDE, grazie alla divulgazione del fenomeno contenuta nel suo libro 
del 1975, La vita dopo la vita, ma non tutti sanno che ci sono stati numerosi 
resoconti di NDE già molto tempo prima che Moody stesso avesse cominciato a 
condurre la sua ricerca. 
Trovo questi vecchi racconti di NDE più intriganti di quelli moderni, perché gli 
sperimentatori avevano poca o nulla conoscenza di tale fenomeno. 
Oggi i demistificatori scettici sostengono che una persona che segnala una NDE 
la sta semplicemente inventando di sana pianta, perché ha letto di queste 
esperienze ed è in grado di fantasticarci sopra.
Recentemente mi sono imbattuto in una NDE del 1911 in un libro pubblicato nel 
1943 intitolato
 "La Transizione Chiamata Morte" [The transition called death], scritto da 
Charles Hampton, riferitagli da un certo signor W. Martin di Liverpool, in 
Inghilterra. Ecco quello che il signor Martin gli rivelò :
-----------------
"Nel 1911, all'età di sedici anni, mi trovavo a circa dodici miglia di distanza 
da casa mia, quando un muro molto alto veniva abbattuto da una forte folata di 
vento, mentre vi stavo passando accanto. 
Una pietra enorme mi colpì alla testa, poi fu come se avessi potuto vedermi 
steso a terra, rannicchiato, con la pietra sulla testa ed un buon numero di 
persone che correvano verso di me.
Li ho visti spostare la pietra e qualcuno togliersi il cappotto e infilarlo 
sotto il mio capo; potevo sentire tutti i loro commenti, come 'Chiamate un 
medico! Il collo è rotto! Ha il cranio fracassato ! '
Un uomo ha poi chiesto se qualcuno sapesse dove abitavo e gli venne detto che 
alloggiavo proprio dietro l'angolo, così ordinò loro di portarmi là. Ora, 
durante tutto questo tempo, mi sembrava come se fossi staccato dalla forma che 
giaceva a terra, sospeso a mezz'aria nel centro del gruppo e potevo sentire 
tutto ciò che veniva detto. Come cominciarono a spostarmi, qualcuno disse che 
quanto accadutomi sarebbe stato un duro colpo per la mia famiglia e subito 
provai il desiderio di essere con mia madre. 
Immediatamente mi ritrovai a casa, dove mio padre e mia madre s'erano appena 
seduti a tavola per il pasto di mezzogiorno. In quello stesso istante, mia madre 
si alzò bruscamente dalla sedia e disse: 
'Bert, è successo qualcosa al nostro ragazzo. '
I miei iniziarono a discutere Animatamente, ma mia madre non volle sentire 
ragioni e disse che se avessero preso il treno delle 14, sarebbero stati da me 
in meno d'un'ora. Aveva appena lasciato la stanza quando bussarono alla porta 
d'ingresso. Era un fattorino della stazione ferroviaria con un telegramma con la 
notizia che ero gravemente ferito.
Poi, improvvisamente, venni di nuovo trasportato - questa volta sembrava contro 
la mia volontà - in una camera da letto dove una donna che conoscevo era a letto 
con accanto altre due donne molto concitate, mentre un medico ero appoggiato 
sopra il letto. Poi vidi che teneva un bambino nelle sue mani. 
Subito provai un impulso quasi irresistibile di premere il mio viso contro 
l'occipite del neonato in modo che esso potesse 'uscire' dalla parte opposta 
della faccia del bambino. 
A quel punto il medico esclamò:' Sembra come li abbiamo abbiamo persi 
entrambi...', e ancora una volta, provai il bisogno di prendere il posto del 
bambino per fargli vedere che si sbagliava, ma i pensieri di mia madre che 
piangeva indirizzarono i miei nella sua direzione e mi ritrovai in un vagone 
ferroviario con lei e mio padre. Ero ancora con loro quando sono arrivati a casa 
mia e sono entrati nella camera dove ero stato messo a letto. La mamma era 
accanto a me ed avrei voluto consolarla, così pensai che avrei dovuto fare la 
stessa cosa che avevo sentito di fare nel caso del bambino: saltare sul corpo 
che giaceva nel letto.
Finalmente ci riuscii e lo sforzo fece sì che il mio corpo si sedesse sul letto 
pienamente cosciente.
 Mia madre mi fece sdraiare di nuovo, ma le dissi che stavo bene e che era 
strano che lei sapesse cosa mi fosse succsso prima dell'arrivo del telegramma. 
Sia lei che papà rimasero stupiti da questa mia affermazione. Il loro stupore 
aumentò ulteriormente quando ripetetti quasi parola per parola la conversazione 
che avevano avuto in casa ed in treno. Dissi che ero stato vicino alla nascita, 
così come alla morte e aggiunsi che la signora Wilson, che abitava vicino a noi, 
aveva avuto un bambino, proprio quel giorno, ma che era morto perché non ero 
potuto entrare nel suo corpo.
Successivamente sapemmo che la signora Wilson era morta nello stesso giorno alle 
14:05 dopo aver partorito una bambina morta anch'ella. "
Sembra che ci sia più di una semplice esperienza di pre-morte in quest'antica 
storia, perciò invito il lettore a riflettere su questo racconto che data più di 
cent'anni.
(Mike Tymn - Trad. Webmaster)
NDE di Vicky Noratuk,NATA NON-VEDENTE! (27-09-14)
Tra il 1947 e il 1952, parecchi bambini sono stati accecati da un eccesso di 
ossigeno nelle incubatrici, dotate di un erogatore di nuova concezione. È stata 
la scoperta della mancata visione periferica, accusata dai piloti che 
respiravano ossigeno attraverso le maschere d’aria, ad indicarne la causa. «Ero 
rimasta nel grembo materno 22 settimane, dal dicembre del 1950, quando sono nata 
all’ospedale San Luca a Pasadena, in California...>> Ecco la sua testimonianza.
<<Non pesavo nemmeno un chilo e mezzo alla nascita, ed era logico che sarei 
stata messa in una delle nuove incubatrici.
Da allora, per 43 anni, non ho visto alcuna luce né ombra, nulla, dal momento 
che i nervi ottici dei miei occhi erano stati distrutti. Quando sogno, vivo le 
medesime sensazioni che provo quando sono sveglia. Non ci sono dati visivi, solo 
il tatto e il suono. Ma ho visto come vedete voi. In due episodi sono stata in 
procinto di morire, e in quelle occasioni, per la prima volta in vita mia ho 
potuto vedere. Ho lasciato il mio corpo e ho visto. Questo è il resoconto della 
mia seconda esperienza di premorte. Il 2 febbraio 1973 lavoravo come cantante e 
pianista in un ristorante a Seattle, Washington.
Erano le due di notte. Il proprietario, avendo paura di offendere una coppia 
ubriaca che si era offerta di accompagnarmi a casa ed annullando le mie 
obbiezioni, aveva insistito che accettassi l’offerta rifiutandosi pure di aprire 
l’ufficio affinché potessi chiamare un taxi. Poi se n’era andato e nessun altro 
avrebbe percorso la mia strada. Ho accettato a malincuore il passaggio. Non 
appena siamo partiti, il conducente ha detto che stava vedendo doppio. L’auto 
zigzagava per le strade. Vicino alla base della collina Queen Anne ho sentito un 
forte stridìo di gomme e siamo finiti fuori controllo. La moglie del guidatore 
ha gridato: “Oh mio Dio, ci stiamo schiantando!” Tutto è diventato molto lento. 
Ho urlato, ed è stata la mia ultima consapevolezza nel corpo fisico.
Stordita e disorientata ho sentito me stessa uscire dalla bocca. Il tempo 
sembrava ancora rallentare ed estendersi. Mi stavo sollevando in aria, sopra la 
strada, confusa. Ho visto il mio corpo brevemente ed ho avuto un momento di 
incertezza quando una parte di me voleva tornare dentro ed un’altra sentiva che 
era così bello rimanere fuori! Poi sono rientrata.
È stato come quando si ritorna a casa perché si è dimenticato qualcosa. Non mi 
ricordo il viaggio all’ospedale di Harborview.
Arrivata al pronto soccorso, ero cosciente di trovarmi vicino al soffitto. 
Potevo vedere di nuovo! Durante quest’esperienza di premorte ero in uno stato 
continuo di sbalordimento nel poter guardare ogni cosa. In realtà, era tutto 
così estraneo a me che diventava una complicazione costante sostenere i miei 
sforzi. Proprio come capita di ascoltare una lingua straniera che non si 
comprende, ma che si desidera capire di più. Sotto di me c’era un corpo su una 
lettiga e non ero sicura si trattasse di me. Ero sconvolta ed atterrita. La 
lunghezza dei capelli era la mia, ed una gran parte di essi era stata rasata! 
Questo può essere un non senso, ma mi ci è voluto molto tempo per farli 
crescere, ed ho amato così tanto i miei capelli! È stato come perdere un lato 
importante di me. Nelle vicinanze ho visto distintamente un’esponente femminile 
dell’equipe medica. Mi sono sentita attratta verso di lei e non riesco a 
spiegare il perché. Ma avevo un gran bisogno di essere capita. Poi ho sentito 
una voce maschile asserire che c’era del sangue sul timpano del mio orecchio 
sinistro, e che avrei potuto diventare sorda. ”Io non sono sorda! Non sono 
sorda!” Gli urlavo. Forse la donna sarebbe stata in grado di dirglielo. ”Non mi 
senti? Sono proprio qui!” A questo punto, mentre le impressioni visive mi 
confondevano, diventavano anche secondarie al mio desiderio di comunicare 
verbalmente, perché questo era il modo principale che avevo utilizzato 
attraverso la vita.
Poi la dottoressa ha soggiunto: “Non sappiamo quanti danni cerebrali ci siano… e 
se potrebbe trovarsi in uno stato vegetativo…” Le ho gridato: ”Io non sono in 
uno stato vegetativo!” Ero così frustrata e stizzita perché stavo urlando con 
tutta la forza che avevo, ma era come se non esistessi! Volevo solo uscire da 
lì. Quasi all’istante, come se fosse una risposta al mio pensiero, ho avuto la 
percezione di essere attirata verso una sorta di “Vooom!” diritta attraverso il 
soffitto e l’ospedale, proiettandomi nello spazio.
Ho visto delle luci. Non so da dove venissero. Ma non me ne importava, perché mi 
sentivo così libera! Ero stordita dalla facilità di movimento, come se mi stessi 
innalzando. Provavo una sensazione incredibile di euforia e di inebriamento.
Questo potrebbe sembrare stravagante, ma mi ricorda lo stato in cui si può 
trovare un cucciolo quando si rotola sull’erba non curandosi affatto del dove 
stia rotolando. Poi, a distanza, ho sentito un suono bellissimo, come di campane 
tubolari.
Conteneva ogni singola nota che si possa immaginare, dalla più bassa alla più 
alta, tutte mescolate insieme. Come musicista ero incuriosita. C’erano così 
tante tonalità diverse che non sapevo fosse possibile! Ero in riverente 
soggezione.
Risucchiata a capofitto in un tunnel buio, sono stata condotta dal vento verso 
una luce lontana che si ingrandiva. Avevo una sensazione di arieggiamento, come 
se dei grandi, enormi ventilatori mi sospingessero. La galleria era 
confortevolmente ampia.
Di tanto in tanto oltrepassavo quelle che parevano essere aperture o finestre 
lungo le pareti. Attraverso queste, ho potuto intravvedere altri Esseri, sia 
davanti a me che dietro, in simili tunnel paralleli. Sembravano esprimere lo 
stesso stupore che stavo vivendo io.
Percepivo dentro di me un calore diffuso e mentre mi avvicinavo al termine del 
condotto, la luce diventava brillante.
 Poco prima di raggiungerne la fine ho udito della gente cantare. Era come se 
tutti gli inni che mai si fossero sentiti si esprimessero in una sola volta, 
fondendosi insieme armoniosamente! Ho considerato che non c’erano stati dei 
canti su Gesù morente, o carmi tristi di sangue e di dolore. Quelli che sentivo, 
al contrario, erano lodi di giubilo. Nell’ascolto, ho potuto memorizzarne un 
singolo brano. In ogni modo la loro melodia congiunta era bellissima, non 
dissonante! Era adeguata per essere là e non avrebbe potuto mai essere qua. 
L’esultanza mi pervadeva. La mia uscita dal tunnel può essere meglio descritta 
come il distendersi sull’erba sotto gli alberi in una soave e luminosa scena 
estiva, luogo brulicante di migliaia di persone che cantavano, ridevano e 
parlavano.
Alcuni suonavano degli strumenti a corda. C’erano dei fiori ovunque in diverse 
varietà, tanto che ricordo ancora un profumo di gelsomino nelle vicinanze. Ho 
osservato anche, tra gli alberi, che i fiori e gli uccelli sprigionavano luce 
intorno ad essi ed ho notato pure che, sebbene appartenenti alla stessa specie, 
alcuni avevano più radianza rispetto ad altri.
Ad intervalli, delle colonne ornate sostenevano quelle che assomigliavano a 
tettoie, creando dei ripari nel parco. A distanza brillava un cancello enorme, 
l’oggetto più luminoso nel mio campo visivo. Poi ho visto Debby e Diane venirmi 
incontro dalla destra, e il signore e la signora Zilk avvicinarsi dalla 
sinistra. Ero stata molto vicina a Debby e a Diane alla Scuola di Stato per i 
Ciechi in Oregon.
Debby era deceduto per una malattia idrocefalica quando aveva 10 anni, e Diane 
era annegata quattro anni prima nella vasca da bagno accanto alla mia camera, 
per uno spasmo muscolare. Anche i bambini non vedenti possono essere crudeli, e 
siccome Debby, piuttosto in sovrappeso, si muoveva pesantemente e non parlava 
molto bene, e poiché Diane malediceva di frequente le persone, venivano entrambi 
evitati e presi in giro dagli altri bambini. Ero dispiaciuta per entrambi ed ho 
teso loro una mano per questo.
La signora Zilk era un’anziana vicina di casa che mi accudiva come baby sitter 
quando mia nonna doveva lavorare. Era stata una vera dolce donna che ha dedicato 
moltissimo tempo ai miei giochi ricreativi.
Debby e Diane si sono diretti con grazia verso di me. Tutti e due sembravano 
essere guariti interiormente, o in qualche modo migliorati. Sentivo che mi 
raggiungevano con amore, Diane sembrava avere un desiderio quasi disperato di 
dire qualcosa.
In un luogo dove il tempo non può avere alcun significato, c’è stato un momento 
in cui ho saputo ogni cosa, dove tutto aveva un senso. In quel posto ho trovato 
le risposte a tutte le domande sulla vita, sui pianeti, su Dio, su tutto.
All’improvviso, ho capito intuitivamente la matematica e la scienza per le quali 
non sono mai stata incline, e non avevo domande in merito. All’istante ho 
compreso che le lingue erano diventate irrilevanti. Le conoscevo.
Anche senza fare domande, le risposte mi venivano impartite su ciò che avevo 
sempre desiderato di conoscere.
Costantemente turbata dal concetto di Trinità, ero consapevole del fatto che il 
Padre fosse quello che si potrebbe chiamare l’Essere, la Fonte-Dio, che il 
Figlio ne contrassegnasse l’Azione, e che lo Spirito Santo fungesse da 
Trasmettitore, da Portatore di Conoscenza.
Ero cosciente che questi Tre Aspetti, visti separati possono apparire anche 
singoli, proprio nello stesso modo in cui lo sposo e la sposa pur essendo due, 
in realtà sono uno, essendo complementari l’uno all’altra.
Nell’attimo in cui Debby e Diane si stavano approssimando ed erano quasi a 
portata di mano, ho percepito un limite attraverso il quale non avrei potuto 
andare. Poi è apparso il Cristo… La Sua Luce ha saturato la mia visione. Tenendo 
la mano destra alzata verso di me, ha detto molto nettamente: “No!”, bloccando 
me e loro dall’avvicinarci gli uni agli altri. Similmente a qualcuno che ci 
avesse impedito di andare aldilà di una scogliera, oppure di passare oltre un 
certo punto, poiché non si avrebbe avuta la possibilità di tornare.
Il Suo volto era forte ed amabile. Portava la barba, e i Suoi capelli erano 
lunghi. La Sua veste, aperta sul petto, aveva una fascia intorno alla vita. Io 
sto descrivendo una forma, ma l’incredibile Luce che fuoriusciva da Lui la 
superava in importanza.
Una parte di me poteva a stento reggere la Sua Presenza e potevo a malapena 
sostenerLa. Era come se la Luce si proiettasse direttamente fuori dal Suo corpo, 
e questi fosse stato formato da Essa. Ero anch’io luminescente, ma il mio 
chiarore non era così intenso come il Suo. Pure Debby e Diane emanavano luce, ma 
nel Cristo era tutt’intorno a Lui, soprattutto in prossimità della testa dove 
era circolare, e nel punto delle braccia dove si estendevano raggi luminosi come 
quelli che si potrebbero vedere da una stella.
Attorno al resto della Sua figura lo Splendore era più uniforme. I Suoi occhi 
erano penetranti, ma teneri. Avrei quasi voluto distogliere lo sguardo da essi, 
ma non potevo. Egli sapeva tutto di me, vedeva chiaramente oltre ogni cosa, 
molto più di quanto io stessa potessi osservare o conoscere. È stato piuttosto 
angoscioso essere così totalmente compenetrata, esposta, e nello stesso tempo 
accettata ed amata. Eppure non desideravo nulla più che essere parte di Lui. Un 
tale stato si può paragonare a quelle canzoni che parlano di persone 
innamorate,dove da un lato vorrebbero fuggire e dall’altro non lo fanno perché 
attratte.
“Ebbene, ciao,” mi ha detto abbracciandomi. Ed io non volevo più stare lontana 
da Lui, mai e poi mai. Desideravo che mi avviluppasse in qualche modo, per non 
esserne divisa. Ero così emozionata per la Conoscenza che avevo appena 
acquisito, che mi sentivo gorgogliante e leggera mentre cercavo di 
comunicarglieLo per mezzo di una sorta di trasferimento di pensiero. Ed egli 
disse: ”Non è meraviglioso? Tutto è bello qui, ed armonizza insieme. Ti 
accorgerai di ciò, ma ora non puoi starvi. Non è ancora il tuo tempo. Devi 
tornare indietro”. Poi aggiunse: “Guarda qua”. E subito dopo, ho visto l’intera 
mia vita, dalla nascita fino a quel momento.
Sapevo che Egli era con me, ma la consapevolezza di qualsiasi altra cosa mi 
circondasse era scomparsa. In quel processo ho osservato la realtà di me stessa, 
così come sono stata cosciente dei miei pensieri e sentimenti e di tutti gli 
altri Esseri coinvolti in ogni avvenimento della mia vita. Il Cristo ha lasciato 
che fossi solo io a valutare le cose, per trarne le dovute conclusioni. Mi sono 
resa conto di essere molto più intransigente di quanto non lo sarebbe stato Lui. 
In un episodio, quando avevo nove o dieci anni, Sharon, la mia compagna di 
camera presso la scuola dei non vedenti, mi ha presentato un nuovo vestito che 
sua madre le aveva appena fatturato.
Quando ha lasciato la stanza, gli ho strappato tutti i bottoni e il bordo di 
pizzo. Ero arrabbiata perché desideravo essere curata nella maniera in cui sua 
madre si occupava di lei. Perciò, quando insieme abbiamo osservato il mio 
comportamento nella revisione della vita, il Cristo mi ha detto: “Già, questo 
non è molto bello. Ma poi hai fatto la cosa giusta comunque.” E rideva 
osservando che in seguito mi ero scusata ed avevo abbracciato Sharon. Durante 
tutto questo incontro con Lui, ha utilizzato il mio gergo dialettale in maniera 
da rapportarsi meglio a me. Il suo ridere era cordiale e sostenitore. Il pensare 
alla Sua reazione in tale circostanza mi è stato d’aiuto ad essere meno cupa e 
tesa riguardo alle cose che i miei bambini hanno fatto di non giusto. Dopo mi ha 
chiesto: ”Cos’hai imparato dalla tua vita?” Ho risposto che ho appreso quanto 
fosse importante essere onesti. Poi il Signore mi ha precisato: ”Devi imparare 
ed insegnare maggiormente ad amare e a perdonare. Se la gente lo merita o meno, 
non è questo il punto. Non si dovrebbe cercare di selezionare quelli che pensi 
siano degni d’essere perdonati dai non meritevoli”. Si riferiva ad una tendenza, 
nel mio passato, a perdonare soltanto coloro che mi avevano chiesto scusa. Mi ha 
inoltre confidato prima del mio ritorno che sarebbe stato difficile, ma di 
ricordare quello che avevo appreso. In seguito, non c’è stato che il nulla 
assoluto, per quanto tempo non saprei dirlo.
Improvvisamente mi sono sentita pesante e colma di dolore. Alla fine mi sono 
svegliata in ospedale per scoprire che avevo una frattura al cranio, una 
commozione cerebrale, una lesione al collo e alla schiena ed una ferita alla 
gamba.
Gli eventi che ho vissuto dalla mia seconda esperienza di premorte sono stati 
incredibilmente duri. Ma ho appreso molto da essi. Ho imparato a separare il 
peccato dal peccatore ma anche quello di giudicare meno e liberarmi di alcuni 
dei miei passati sensi di compiacimento e di superiorità.
Infine, sto tentando di prendermi cura di me stessa nel non permettere più ai 
pensieri negativi degli altri di trascinarmi in basso. 
Come ha detto il Cristo, il cammino è stato arduo, ma nel percorrerlo sento di 
essere cresciuta.»
Traduzione: Sebirblu.blogspot.it - Fonte: seattleiands.org
UNA NDE ITALIANA (13-10-14)
Siamo lieti ed orgogliosi di sottoporre all'attenzione dei nostri Lettori questa 
NDE che la Signora Annamaria ci ha gentilmente concesso di pubblicare con tanto 
di nome e cognome in calce. Come avrete notato, questo tipo di racconto non ci 
era mai stato inviato direttamente prima d'ora (alcuni racconti sono di "seconda 
mano" CLIC), nonostante da 15 anni invitiamo caldamente i nostri Lettori a 
raccontarci le loro esperienze con L'Oltre. Forse a noi Italiani le NDE non 
accadono, forse sono "americanate" e basta? Non credo proprio, visto che tali 
esperienze avvengono quotidianamente in tutto il mondo, semmai s'intuisce una 
certa ritrosìa fra i nostri connazionali a raccontare storie considerate 
"pazzesche" dai meno addetti a questo tipo di ricerca e siamo certi che 
preferiscono tenersele per sé, probabilmente a causa della scarsa divulgazione 
del fenomeno, cosa che invece non avviene nei paesi anglosassoni. 
Non è stata invece avara di dettagli la nostra nuova amica Annamaria che vive 
nell'hinterland torinese. Nonostante la sua età non più tanto"verde", è una 
entusiasta utente del Web e ci è stata presentata da Alberto, un comune amico 
di. . . tastiera! Ecco quanto Annamaria ci ha raccontato, unitamente al modulo 
del test di Greyson, da lei ampiamente superato con un punteggio di 10/16, che 
ci fa classificare la sua esperienza fra quelle del tipo 
affettivo/paranormale/trascendentale. 
Per comodità del Lettore, abbiamo sottolineato tutti gli elementi tipici delle 
NDE, secondo Moody ed altri.
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Dopo circa 4 mesi dal trapasso di mio padre, fui costretta a ricoverami di 
urgenza per sottopomi ad un delicato intervento chirurgico. Mentre i medici mi 
operavano, si accorsero per tempo che mi stavo svegliando dall'anestesia e 
ritennero opportuno rifarmene un'altra. Subito dopo si accorsero che il mio 
cuore non dava segni di vita, si era fermato per oltre tre minuti.
I Cardiologi, in tutti i modi si attivarono immediatamente. 
Soggetto n° 1Nome. . Annamaria -Cognome LIGRONE. . 
QUESTIONARIO DEL TEST DI GREYSON
IN GRIGIO: RISPOSTE NEGATIVE - IN VERDE QUELLE POSITIVE
1.Le sembrava che il tempo scorresse più velocemente?
a) Mi sembrava che tutto accadesse in un solo istante 
b) Il tempo scorreva più velocemente del normale . . 
  c) Né l'uno né l'altro * 
2.I suoi pensieri erano più veloci?
a) incredibilmente veloci 
b) Più veloci del normale 
c) Né l'uno né l'altro * 
3.Le tornavano in mente scene del passato?
a) Il passato mi è parso di fronte senza che mi sforzassi di farlo 
b) Ho ricordato molti avvenimenti passati . 
c) Né l'uno né l'altro * 
4.Le è sembrato di capire improvvisamente tutto?
a) Sull'universo . 
b) Su me stesso e/o gli altri . . 
c) Né l'uno né l'altro * 
5.Ha provato una sensazione di pace o di piacere?
a) Pace o piacere incredibile . . X. 
b) Sollievo o calma . . X. 
c) Né l'uno né l'altro . . 
6.Ha provato una sensazione di gioia?
a) Una gioia incredibile . . X. 
b) Contentezza . . X. 
c) Né l'uno né l'altro . 
7.Ha provato una sensazione di armonia o di unità con l'universo?
a) Di armonia,mi sentivo un tutt'uno con il mondo . . X. . 
b) Non sentivo alcun contrasto con la natura X. 
c) Né l'uno né l'altro 
8.Ha visto o ha avuto la sensazione di essere circondato 
da una "luce" luminosa?
a) Una luce di origine mistica o ultraterrena . . X
b) Una luce particolarmente brillante X. . 
c) Né l'uno né l'altro 
9.I suoi sensi erano più vivaci del normale?
a) Incredibilmente vivaci . 
b) Più vivaci del normale . 
  c) Né l'uno né l'altro *  
10.Le sembrava di essere consapevole di cose o 
di fatti che accadevano altrove?
a) Fatti che in seguito hanno avuto una conferma . . X
b) fatti che ancora non hanno avuto una conferma . 
c) Né l'uno né l'altro . . 
11.Le sono venute in mente scene del futuro?
a) del mondo futuro 
b) Del mio personale futuro . . 
c) Né l'uno né l'altro * 
12.Ha avuto la sensazione di separarsi dal suo corpo fisico?
a) Ho chiaramente lasciato il corpo . X
b) Ho perso la consapevolezza del mio corpo . . X. 
c) Né l'uno né l'altro . 
13.Le sembrava di entrare in qualche altro mondo ultraterreno?
a) In un regno chiaramente mistico e non terreno . X. 
b) in un posto strano,non familiare X. . 
c) Né l'uno né l'altro 
14.Le è sembrato di incontrare un essere mistico 
o di percepire una presenza?
a) Un essere definito o una voce di origine mistica o ultraterrena . X
b) Una voce non identificabile . . 
c) Né l'uno né l'altro . 
15.Ha visto degli spiriti di defunti o delle figure religiose?
a) Le ho viste . . 
b) Sentivo la loro presenza X. . 
c) Né l'uno né l'altro . 
16.Ha avuto la sensazione di arrivare ad un limite o
 ad un punto di non possibile ritorno? 
a) Una barriera che non mi permetteva di avanzare,oppure ho avuto 
involontariamente un rimando alla vita . . X. 
b) Ho deciso consapevolmente di ritornare a vivere . 
c) Né l'uno né l'altro. *
PUNTEGGIO = 10/16
NB: qualora le parole del questionario non siano sufficienti a esprimere 
giustamente il senso dei suoi pensieri,aggiunga parole sue utilizzando questo 
spazio:
L'unico mio desiderio era quello di rimanere in quel posto e di non voler più 
tornare sulla terra. (Annamaria è stata rimandata indietro da suo Padre,come ci 
ha confermato successivamente per telefono perciò abbiamo cambiato la sua 
risposta negativa alla domanda n° 16 -NdR)
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Un punteggio uguale o superiore a 7 è considerato un'esperienza di pre-morte 
secondo le finalità (di analisi. ) della ricerca scientifica. 
Io. . . .dall'alto mi godevo tutta la scena. Mi ritrovavo fuori dal corpo e 
iniziò la indimenticabile esperienza. 
Mi trovai a percorrere un lunghissimo tunnel, illuminato da tante luci 
multicolori. Sembravano un susseguirsi di arcobaleni, io seduta in un carrello, 
simile a quello dei minatori, andavo ad una velocità supersonica. Ricordo che 
mentre percorrevo questo tunnel non avevo affatto timore, anzi ero incuriosita. 
Alla fine di questo lunghissimo viaggio
 (a me sembrava che non finisse mai più ), vidi in lontananza , al fondo del 
tunnel una grande indescrivibile luce, provando una sensazione di serenità, di 
benessere assoluto. Fuori fui attratta da un sottofondo di una musica che mi 
dava tanta pace. Ero in un prato immenso, l'erba era di un verde chiaro fino al 
verde più scuro. Ero un pò frastornata, perché non sapevo dove dirigermi, c'era 
tanta calma , tanto silenzio, ciò che mi colpiva era proprio quel silenzio che 
diventava musica appena cercavo di decifrarlo. Ero libera di spaziare col 
pensiero negli spazi infiniti. Mentre camminavo, percepivo appena la carezza 
dell'erba sui miei piedi. Mi guardavo intorno non vidi nessuno, sentivo una pace 
e una serenità immensa, non sentivo più il mio corpo materiale; non avvertivo 
nessuna sofferenza fisica. Mi sentivo leggera e serena senza preoccupazione 
alcuna e senza chiedermi dove fossi. Ad un tratto all'orizzonte mi accorsi che 
veniva avanti un qualcosa, ma ero troppo lontana per distinguere. A circa 20 
metri la figura si delineò a tal punto da riconoscere mio padre. 
Era una forma eterica che mi veniva incontro. Lo stupore e la gioia fu immensa, 
corsi verso di lui, ci abbracciammo. Ricordo che in quell'abbraccio c'era tutto 
l'affetto e tutto l'amore che avevo dentro. La cosa strana che mi colpi 
maggiormente fu quella di non avvertire la fisicità dell'abbraccio. Chiesi 
notizie di mamma che era trapassata l'anno precedente, mi rispose (li si parla 
col pensiero) che in quel momento si trovava per una missione a Sarajevo 
(all'epoca vi era la guerra in quel luogo ). Accoglieva i bambini che giungevano 
a flotte. Ricordo che parlammo tanto, il nostro colloquio andava avanti col 
pensiero. Ad un tratto (non l'avessi mai fatto) espressi il desiderio di voler 
rimanere con lui in quel posto incantevole, tanto incantevole da farmi 
dimenticare la famiglia che avevo lasciato nel mondo terreno. Non mi importava 
neppure di mia figlia (che ora vive a Londra ) che aveva ancora bisogno di me 
perché piccolina. A quel punto mio papà intuendo la mia ferma intenzione di 
voler rimanere, con fermezza mi impose categoricamente di ritornare perché avevo 
ancora dei compiti da portare a termine e che comunque non era giunto il momento 
di rimanere li . Mi disse : 
'La vita tua ti sta aprendo all'essere di luce che sei. Cancella ogni tuo 
pensiero e sappi che sarò sempre al tuo fianco.' 
A questo punto con tanta tenerezza mi abbracciò , poi lentamente si staccò da me 
e, girandomi le spalle con estrema lentezza si allontanò, raggiungendo il punto 
da dove era venuto. Lo seguii con lo sguardo finché diventò un punto quasi 
invisibile al mio sguardo. L'ultima visione che ebbi fu vederlo scomparire in 
una luce luminosissima. Le lacrime mi scendevano copiose dal viso, e per quando 
sforzo facessi , non riuscivo a trattenerle. Lo sfogo del pianto può recarti 
sollievo, ma non ti toglie il dolore immenso che ti rimane per tutta la vita. 
Appena mio padre scomparve dalla mia vista, in quel preciso istante mi sentii 
risucchiare come in un vortice e rientrare nel corpo. Mi accorsi così di essere 
ritornata nel letto dell'ospedale. Accusavo dolori in tutte le parti del corpo, 
dolori normali post -operatori. Sentii intorno a me tante voci, riconobbi la 
voce del Chirurgo che rassicurava mio marito dicendogli che il peggio era 
passato. Io cosciente ascoltavo con gli occhi chiusi, le lacrime scendevano 
copiose. Mio marito accorgendosi del mio pianto cercò di rassicurarmi, non 
poteva certo sapere che quelle lacrime erano per aver dovuto lasciare mio padre 
e quella sensazione di beatitudine e di pace profonda. Non aprii gli occhi, 
perché volevo ancora assaporare ciò che avevo vissuto, alla fine li aprii e 
guardando mio marito gli sorrisi appena, senza dire niente. Se avessi raccontato 
della mia esperienza, i medici mi avrebbero senz'altro trasferita nel reparto di 
Psichiatria. Tuttavia nonostante tutta questa sofferenza provata 
dell'intervento, ne sono grata: mi ha insegnata che senza dolore non c'è neanche 
gioia, l'uno è la compensazione dell'altro. Per anni tenni per me questa 
esperienza senza parlarne neppure in famiglia, non mi avrebbero creduta. Tutto 
questo mi maturò molto, anche a livello spirituale, tanto che incominciai a 
guardarmi intorno aiutando e stendendo la mano al prossimo bisognoso (all'epoca 
lo potevo fare. . . . . ) e cercando di essere sempre più disponibile verso gli 
altri, dandomi la certezza dell'esistenza dell'Aldilà dove i nostri cari ci 
aspettano con amore, Questa convinzione mi è stata data, vivendola in prima 
persona. Le esistenze che viviamo sulla terra, sono tante tappe per raggiungere 
la vera Realtà.
****************
(P. S. Mi sono dimenticata di dire che nel 98 andai a raccontare la mia 
esperienza alla Rai nel programma " PIAZZA ITALIA "
 Come presentatori c'erano Massimo Giletti e Rita della Chiesa che ricordo mi 
bombardò di domande.) 
ADATTAMENTO WEBMASTER SU TESTO DI ANNAMARIA LIGRONE
"MORTA" PER 45' : LA NDE DI RUBY  (12-11-14)
Ruby Graupera-Cassimiro dice che è "solo una ragazza normale", ma i medici 
dicono che lei è un miracolo.
Il cuore di Ruby ha smesso di battere per 45 minut e, mentre i medici erano sul 
punto di dichiararla morta, hanno avvistato un puntino luminoso sul monitor.
"Ero morta," ha dichiarato la donna alla ABC News. 
"Mio marito mi ha detto eri grigia, fredda come il ghiaccio, e tu eri morta. Non 
avevi più alcun colore sulle tue labbra.'" 
Ruby, 40 anni, era andata in ospedale per un taglio cesareo il 23 settembre 
scorso. L'intervento è stato tranquillo la bambina era sana, quando la neo-mamma 
ha iniziato ad accusare mancanza di respiro, ha detto il portavoce dell'Ospedale 
Regionale di Boca Raton, Thomas Chakurda .L'ultima cosa che ricorda è di essere 
stata portata urgentemente in rianimazione dopo il cesareo e di avere chiesto un 
fazzolettino, perché il suo naso sembrava occluso. Fu come se si fosse 
addormentata, poi ha smesso di respirare. I medici hanno cercato per tre ore di 
rianimarla ma inutilmente. 
Nessuna pulsazione per ben 45 minuti. Durante questo periodo, ha detto che si 
sentiva galleggiare lungo un tunnel. 
"Ricordo di aver visto un essere spirituale che credo fosse mio padre. Mi 
ricordo la luce dietro di lui e molti altri esseri spirituali.
Improvvisamente una "forza" mi fermò e mi ha detto che non potevo andare oltre.
Il suo cuore ha cominciato a battere di nuovo da solo, anche se i medici non 
l'avevano toccata più da alcuni minuti.
"Sono stato scelta per restare qui", aggiungendo che è grata di poter tornare 
dalla sua famiglia, compreso la neonata Taily, che ha compiuto sette settimane 
di vita l'11 Novembre.
Ruby si è risvegliata senza alcun danno cerebrale, costole rotte dalle 
compressioni toraciche, nè ustioni dovute alle quattro o cinque volte che i 
medici hanno cercato di riportare il suo cuore di nuovo alla vita con gli shock 
elettrici.
I medici hanno appurato che lei aveva subìto una rara embolia di liquido 
amniotico, il che accade quando perdite di liquido amniotico andando a finire 
nel flusso sanguigno, provocano la formazione di coaguli di sangue portando ad 
un arresto cardiaco.
La Ritornata ha detto che l'esperienza le ha insegnato a non avere paura della 
morte.
"Mi rendo conto attraverso tutto ciò che, in realtà, non abbiamo veramente il 
controllo delle nostre vite", ha detto.
Il giorno in cui ce ne andiamo è il giorno in cui siamo destinati a morire."
(Da ABC-NEWS)
 
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		SECONDA OBE/NDE DI ANNAMARIA
		 Come ci aveva 
		promesso, la Signora Ligrone  ha inviato in Redazione il racconto di una 
		seconda esperienza straordinaria avvenuta dopo la NDE che abbiamo 
		pubblicato qualche settimana fa (CLIC) 
		.  
 Attratta da questa luce 
		,dimenticai che ero con mia mamma, che dolcemente mi richiamava 
		"all'ordine". Come mi sentivo bene!   | 
	
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		 UNA 
		NDE DEL 1907 
		(12-02-15) 
		(Traduzione WM - Fonte: 
		
		
		 Blog di Michael Prescott )  | 
	
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		 Dipinti ispirati da UNA NDE (21-02-15) Può 
		una NDE farci realizzare opere che non sembrano appartenere a questa 
		terra, oppure è solo il risultato di nuove connessioni neurali che si 
		sviluppano dopo che il cervello ha subìto un insulto ischemico? Del 
		resto non è raro che pazienti psicotici trattati con farmaci che causano 
		una sorta di "lobectomia", scoprano talenti artistici, musicali o 
		pittorici sconosciuti. Comunque riteniamo ugualmente interessante 
		sottoporre all'attenzione dei nostri Lettori questo racconto,  perchè ci 
		svela aspetti rari e poco studiati degli "effetti postumi " delle NDE . FONTE: http://www.lsureveille.com/ NON SOLO RODONAIA...
		(14-03-15)  | 
	
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		 TRE NDE CONVALIDATE! 
		NDE
		 CON TRAGICA CONVALIDA  Vi presentiamo un'altra NDE 
		verificata dai fatti. La tragica premonizione che la Dr.ssa Mary Neal 
		ricevette dagli Angeli e da Gesù, si concretizzò Le idee della Dr. Mary 
		Neal -che si autodefinisce una ex-scettica- sulla spiritualità furono 
		radicalmente mutate nel corso di una esperienza di pre-morte avvenuta 
		durante un'escursione in kayak lungo un remoto fiume cileno nel 1999. 
		Con il suo kayak capovolto che la imprigionava sotto l'acqua tumultuosa, 
		la Neal non avrebbe respirato tra i 15 ed i 25 minuti, secondo quanto 
		testimoniato dalle guide che erano con lei durante l'escursione.  Webmaster da varie fonti Internet Alcune esperienze 
		di pre-morte sono state confermate da testimonianze. Anche se non 
		costituiscono una prova scientifica sarebbero certamente qualificabili 
		come "prove circostanziali" in grado di essere accolte in un tribunale.
		 
		
		NDE 
		CON GUARIGIONE! 
		(21/04/15) 
		Webmaster  
		UNA 
		NDE DEL 1669 
		(10-06-15) Il racconto contiene 
		molte notevoli caratteristiche simili alle moderne NDE, tra cui: 
		(Trad Webmaster 
		  | 
	
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			 due NDE Condivise (16-12-15) Un 
			fenomeno strettamente legato alle DBVs ed NDE è l'esperienza di 
			pre-morte condivisa (SDE), termine coniato dal Dr. Raymond Moody. In 
			queste esperienze, persone che si trovano vicino ad un moribondo, 
			condividono molti degli stessi aspetti della NDE, addirittura 
			lasciando i loro corpi, incontrando gli Esseri di Luce e 
			sperimentando la revisione della vita. Questi spettatori, che sono 
			in buona salute e non stanno per morire, sembrano condividere queste 
			esperienze. Questo fenomeno mette in dubbio la teoria materialistica 
			che le NDE sono causate da allucinazioni di un cervello morente. Nel 
			suo libro,  
			
			------------------------------------------------- (Traduzione WM dal Sito di Kevin Williams)  | 
	
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		 LA NDE di Mark Horton
		(07/04/16) Un giorno gli venne chiesto dove andasse a prendere tutte le sue informazioni e lui rispose: 
		
		<<Nell&8217;universo, in altre parole, nel sistema di informazione 
		universale! 
		Personalmente non sono mai passato per il tunnel buio con la luce in 
		fondo che attira le persone che lo attraversano. Mi sono trovato 
		direttamente nella luce. Solo più tardi ho capito veramente questa 
		differenza importante. Per qualche motivo continuavo a muovermi all&8217;indietro, quando 
		all&8217;improvviso mi rilassai completamente e permisi a me stesso di 
		dissolvermi, di fondermi nell&8217;unità che mi circondava. L&8217;esplosione di 
		quell&8217;emozione (ancora una volta le parole sono assolutamente 
		inadeguate), di quell&8217;incredibile amore superò tutto quello che avevo 
		percepito prima. Ero tutto ed ero niente. Ero ovunque e in nessun luogo. 
		La mia coscienza si era ampliata per poter contenere ogni cosa: il 
		tempo, i luoghi ed ogni essere che ero stato, che ero o che sarei mai 
		stato! Ero l&8217;unità ma anche la più piccola parte del tutto. So che 
		questo può sembrare senza senso, a volte anche a me fa questo effetto 
		quando lo leggo sulla carta, ma bisogna viverlo! Non esistono parole per 
		descrivere la gioia, l&8217;amore ed il calore, è veramente indescrivibile! 
		Continuavo ad accelerare allontanandomi verso l&8217;esterno, assimilando, 
		osservando sempre di più! Intere galassie diventavano grandi come 
		granelli di sabbia. Ho visto enormi galassie in collisione fra loro. Ho 
		visto dei &8220;buchi&8221; nello spazio che non erano affatto dei buchi, ma erano 
		pieni di qualche cosa che non riuscivo a comprendere nemmeno in quel mio 
		stato &8220;avanzato&8221;. Forse delle proto-galassie? E c&8217;erano ancora così 
		tante altre galassie da vedere e da sentire, ma potevo ancora percepire 
		dove si trovava il nostro pianeta. Dico &8220;percepire&8221;, perché la nostra 
		piccola galassia, la Via Lattea, era svanita, potevo percepirla ma non 
		più vederla.  
		FONTE:
		 
				
				 DUE NDE 
				CONVALIDATE
				(11-04-16) By Tara MacIsaac - The Epochtimes.com 
		QUATTRO NDE INFERNALI CONDIVISE
		(05-05-16) TRADUZIONE E ADATTAMENTO: WM DAL SITO: http://www.near-death.com/ 
 UN'ALTRA NDE DI GRUPPO (29-05-16) Il 
		Pompiere John Hernandez incontrò Arvin Gibson quando venne a casa sua nel 
		1996 per essere intervistato da Sandra Cherry, 
		un ricercatore di pre-morte che raccoglieva tali esperienze per la sua tesi di laurea. 
		John aveva precedentemente chiamato Gibson dal Colorado dopo aver letto 
		uno dei suoi libri. In quell'occasione John aveva spiegato al telefono 
		cosa aveva causato la sua NDE.   
		TRADUZIONE WM DAL SITO 
		DI KEVIN WILLIAMS 
		  LE 17 NDE DI Paul Robertson (06-11-16) Per il mondo esterno, il violinista Paul Robertson era rimasto apparentemente senza vita nel suo letto d'ospedale, in coma dopo un intervento chirurgico per la rottura di un aneurisma aortico circa nove anni fa. Il suo corpo restò inerte per tre settimane, durante le quali cadde in preda ad una serie di strane visioni: dall'essere immerso nell'aura di 'una dea asiatica' cantando Raga indiani (musica
 
		
				
				 etnica) fino ad essere bloccato alle porte del Cielo da un gruppo di 
		Angeli ridenti e che profumavano di dopobarba. Le sue inquietanti 
		esperienze di pre-morte - 17 in totale - sono al centro di 
				il suo ultimo libro di memorie,
		
		
		
		Soundscapes: viaggio 
		di un musicista attraverso la vita e  la Morte.  
		
		LA NDE DI ANGIE 
		FENIMORE 
		(09/05/17) 
		
		QUESTo è il lungo racconto della NDE di Angie Fenimore, forse la più 
		significativa esperienza di una suicida che abbiamo letto fin'ora, CHE 
		PROVA COME NON TUTTI I SUICIDI VANNO (E RESTANO) ALL'Inferno, MA CHE DIO LI PUò PERDONARE, A PATTO CHE ACCETTINO IL SUO AMORE DI CUI, PERò, NON 
		SI 
		SENTONO DEGNI perchè non riescono a perdonarsi. (WM) 
		Angie 
		Fenimore, moglie e madre, aveva subìto abusi nell'infanzia e, 
		sopraffatta dalla disperazione, era caduta in un profondo stato 
		depressivo  a soli 27 anni di età. 
				
				LA 
				NDE DEL DR. GEDDES 
				
				
				(22-06-17) ------------------------------------------------ LA nde infernale di jeffrey (07/12/17) 
					Quando 
					aveva 19 anni, Jeffrey C. tentò il suicidio dopo aver 
					scoperto che la sua ragazza lo 
 J effrey vide un medico che gli stava sopra, ha ricordato in un post pubblicato sul sito web della"Sono andato da lui e ho visto le immagini di sua moglie, dei bambini e della sua auto. Ho sentito il suo panico. " Poi, uno Spirito gli prese la mano e lo trascinò via. Poteva vedere il proprio corpo, un dottore e un'infermiera che lavoravano per rianimarlo. L'essere lo trasportò in una "colonna di luce". All'inizio era in un posto che pensava fosse il paradiso, con pareti simili a nuvole e lì ha visto sua nonna. Ma poi era in un campo maleodorante con persone che avevano facce da sciacallo. Una creatura demoniaca lo afferrò e lo portò in un posto con un mucchio di cubetti accatastati. Un'altra creatura demoniaca gli disse che ogni persona riceve un inferno su misura. "Mi ha detto che era un inferno e in ogni cubo ce n'era uno su misura per ciascun'anima. Poi mi spiegò che le anime si adattano ad ogni tipo di inferno e sono più tolleranti verso alcune cose rispetto ad altre, quindi l'inferno è in continua evoluzione. Aggiunse che provava molta gioia a vederle soffrire ". Jeffrey fu risucchiato in uno di quei cubi dove lo nutrirono con cibo ripugnante e ridevano. Poi gli mostrarono una sorta di flash-back di tutte le cose più brutte che avesse mai fatto. "Mi trovavo nei panni degli altri mentre gli facevo cose cattive. Ho visto quanto ero insensibile alle persone e non lo sapevo nemmeno. È stato straziante e travolgente rivivere cose di cui mi ero dimenticato, o semplicemente non mi importava. Mi hanno fatto sentire nel modo in cui avevo fatto sentire gli altri ". Poi si trovò inginocchiato in una grotta, con altre persone intorno a lui anch'esse in ginocchio. "Ho visto una ragazza inginocchiata con i polsi tagliati, un uomo con una corda intorno al collo e un altro con il cranio spalancato. Potevo sentirli urlare dalla grotta di fronte e stavo cercando di convincere una di queste persone a parlare con me e dirmi dove fossi capitato. Uno di loro mi disse di stare zitto o sarei stato il prossimo. A quel punto, un enorme, orribile demone raggiunse la grotta, li afferrò e li trascinò nella caverna. " Quando 
					chiuse gli occhi, fu improvvisamente di nuovo sopraffatto  
					dalle visioni delle cose brutte che aveva fatto.  
					
					NDE 
					VERIFICATA 
					(29-12-17) Fonte: https://www.theepochtimes.com/ By , Epoch Times Tricia è su Twitter: https://twitter.com/triciateacher  | 
			
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		“I BAMBINI E LA LUCE” 
		(11/10/18)  < Improvvisamente ero fuori del mio corpo e 
		galleggiavo vicino alla parte superiore della finestra della mia camera 
		da letto. Mi vedevo a letto e mia madre inginocchiata al lato che 
		piangeva e sembrava molto angosciata. Ho guardato questa scena per un pò 
		e ricordo che non provavo alcuna emozione ed ero del tutto indifferente 
		a quello che accadeva.  Abbiamo trovato questa storia affascinante e straordinaria. Il 
		giovane Alf non poteva avere  alcuna idea di ciò che significava la 
		morte, e tanto meno la sua stessa morte. Eppure nel suo viaggio nella 
		foresta ha vissuto molti dei fenomeni di una NDE. Ha incontrato una 
		barriera (la 'tappa significativa' in cui ha dovuto aspettare); si trovò 
		in una radura con una 'luce brillante' e ha incontrato un 'essere' che 
		lo ha reso consapevole del fatto che non avrebbe dovuto trovarsi lì e 
		che gli ha detto che doveva tornare indietro. La sua mancanza di 
		emozione alla vista della madre angosciata rispecchia esattamente ciò 
		che gli adulti ci hanno raccontato circa la loro mancanza di 
		preoccupazione per le famiglie che stanno lasciando dietro di sè.  “I bambini e la luce”  Peter ed Elizabeth Fenwick ------------------------------------------------------------------- LA NDE DI JIM BUBBA (11/10/18)  A seguito di un brutto incidente che lo 
		aveva portato in punto di morte, Jim Bubba ebbe una NDe, che, se pur non 
		completa in tutte le classiche fasi descritte da Moody, è molto 
		commovente e significativa per noi Amputati, visto che aveva perso due 
		figli, uno dopo appena dieci giorni di vita, l'altro quando aveva diciotto anni, per insufficienza renale. Una sera di Novembre di molti anni fa, Jim era uscito in piena notte a prendere un po' d'aria facendo una passeggiata in aperta campagna, a causa di una cena un po' troppo abbondante a base di tonno. Per evitare un'auto che gli parve potesse investirlo, si spostò bruscamente dal ciglio della strada, ma il terreno fangoso gli fece perdere l'equilibrio e precipitò rovinosamente in un fosso. Non sapeva che il guard rail -visibile in foto- era stato rimosso. (PS: Evidentemente anche in USA non si procede a eliminare un pericolo finchè non ci scappa il morto...o quasi! -NdR-) Durante l'interminabile caduta di oltre cinque metri, sentì le sue ossa spezzarsi ad una ad una ed infine avvertì un atroce dolore al capo seguito da un lampo di luce abbagliante davanti agli occhi. Perse coscienza, ma dopo un'ora circa, si risvegliò nel buio, steso fra le sterpaglie umide ed aggrappato, chissà come a qualcosa che poi vide essere un un vecchio tronco di un albero caduto (di mestiere faceva il giardiniere). In agonia per gli atroci dolori causati da fratture multiple delle costole e delle vertebre e col cranio sanguinante per un grosso taglio, Jim capì che era giunta la sua fine: nessuno poteva vederlo col buio che c'era per soccorrerlo, nè era in grado di alzarsi per risalire la ripida china fino al ciglio della strada. La sua mano urtò contro qualcosa di grosso e liscio, steso a terra: "Un vecchio tronco caduto, probabilmente spogliato, liscio. Era vicino alla strada, potevo vederlo. L'ho ghermito con un braccio e mi sono trascinato e poi parzialmente appoggiato sulla sua superficie. Finalmente posai la testa su di esso. Un buon posto dove morire ..." sono le sue testuali parole. Poi continua: " Proprio mentre chiudevo gli occhi, l'oscurità intorno a me sembrava illuminarsi. Era mattina? Non poteva essere. Non ero stato laggiù per più di un'ora. La luminosità si intensificava e per un momento fu come se fossi tornato nella camera da letto della mia infanzia quando i miei genitori venivano a svegliarmi presto per un viaggio. La luce crebbe e crebbe d'intensità, fino a diventare quasi accecante. Socchiusi gli occhi. La luminosità era così potente, così abbagliante, che potevo vedere ogni cosa del sottobosco intorno a me con chiarezza cristallina. Mi accorsi che il tronco a cui mi aggrappavo era vecchio, malmesso dal tempo e un pò scavato alle estremità, dimora di insetti e altre creature. Un universo a sé. Il vento turbinava sollevando le foglie e scuotendo i rami degli alberi. Alzai lo sguardo e vidi un uomo che stava camminando verso di me. Qualche altro matto come me uscito a fare una passeggiata notturna? La figura si trovava a pochi metri di distanza. Al suo arrivo, il mio dolore si placò. Aveva una faccia gentile, ma altéra ed una lunga barba. Indossava una tunica. L'uomo non era solo. Due ragazzini erano con lui, un adolescente ed un bambino piccolo. James e Robert! I miei figli! Come? Com'era possibile? Guardai di nuovo la figura, alla disperata ricerca di risposte. L'aria intorno a lui scintillava di iridescenza. Le domande svanirono dalla mia mente. E seppi tutto: senza alcun dubbio stavo fissando il volto di Dio. Il vento si calmò. I boschi divennero completamente immobili. 'Sono pronto a venire da te, Dio!' Gridai. Una voce parlò dentro di me. 'Non è il tuo momento, Jim. Ci sono ancora cose da fare per te. ' 'Io? ' Dissi, senza fiato. 'Non sono uno speciale. Io non vado in chiesa. Non leggo nemmeno la Bibbia! ' 'Sei speciale perché sei mio figlio, non devi studiare la 
		Bibbia per conoscermi. La mia benedizione è per tutti. 'L'ho presa la mattina dopo che sei caduto, disse, mostrandomi 
		un'immagine della zona attorno al canale.  Webmaster da Facebook  |