LE PIU' BELLE NDEs
 

TUTTE LE NDE PUBBLICATE SULLA PdA IN FORMATO TESTO SENZA IMMAGINI

 


 

 

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INDICE DEI RACCONTI

1) G. RODONAIA, MORTO PER 3 GIORNI E  RESUSCITATO SUL TAVOLO AUTOPTICO.... e....  
1-bis) IL DR. RODONAIA FECE DIAGNOSI DI FRATTURA SU UN NEONATO  DURANTE LA SUA NDE!
2) LA NDE DI CECIL ALL'ETA' DI 11 ANNI
3) LA NDE INFERNALE DI HOWARD STORM
4) VIKKIE, NATA CIECA, VEDE  DURANTE LA SUA NDE!
5) DAVE, 9 GIORNI FRA I DUE MONDI
6) LA NDE DI GEORGE RITCHIE
7) I RIMORSI DI UN EX CECCHINO,
8) RELIGIOSO NIGERIANO RESUSCITA DOPO 2 GIORNI
9) IN UNA VITA PRECEDENTE ERO UN GAY!
10) "HO VISTO GLI SPIRITI DELLE VITTIME 
DEL PENTAGONO ENTRARE NEL TUNNEL!"

11) SMETTE DI FUMARE GRAZIE AD UNA NDE!

12) BREVE MA INTENSA NDE RACCOLTA DALLA
DR.ssa  KUBLER-ROSS
13) KIMBERLY CLARK-SHARP INCONTRA LA LUCE
14) COE, IL MIO SPIRITO GUIDA
15) TREMENDA PROFEZIA PER NED DOUGHERTY 


 

16) LA NDE DI UN'INDUISTA
 17) PAM REYNOLDS: MORTA SOTTO STRETTO
CONTROLLO MEDICO
18) PERSONE NATE CIECHE, POSSONO
VEDERE DURANTE UNA NDE
19) ANCHE RE HUSSEIN  EBBE UNA NDE!
 20) TRE NDE ITALIANE
   21) NDE E MUSICA 
22) La NDE di Nadia McCaffrey 
23) LA NDE DI G. FUNARI 
  24) NDE CON SALTO TEMPORALE
 25) NDE ITALIANA
 

26) NDE DURANTE IL PARTO  

27) ANCHE I DOTTORI VANNO IN PARADISO

28) IN PARADISO ATTRAVERSO UN  MACCHERONE! 

29) LA NDE DI A. YENSEN

30) DUE OPPOSTE ESPERIENZE 

31)LA NDE DI MELLEN-THOMAS BENEDICT

32)UNA NDE "CONDIVISA"

33) LA NDE DEL MAGO ZURLI'

34)  90 MINUTI IN PARADISO

35) LA NDE DI REINEE PASAROW

36) LA NDE DI KAREN

37) LA NDE DI BRIAN

38) LA NDE DI Dannion BRINKLEY
39) ANCHE I GAY VANNO NELLA LUCE
 
40)  TRE  NDE ITALIANE -DAI LETTORI-
 41) COME SO CHE I MORTI SONO VIVI
42) LA NDE DI Donatella
43) LA NDE INFERNALE DI KENNETH
44) la testimonianza di Ivan
45)  la testimonianza di ALDO
46) LA STRANA NDE DI ERNESTO
47) Due NDE DEL 19° secolo
48) Esperienza del tunnel
49) I CIECHI POSSONO VEDERE
DURANTE UNA NDE
50) NDE DI UN'ATEISTA
51) PIANISTA PER CASO, DOPO UNA NDE
52) LA NDE DI GLAUCO E DEI SUOI FRATELLI:
SALVATI DAGLI ANGELI
53) LA NDE DI BETTY EADIE
54) LA NDE DI CHRIS TAYLOR
55) IL PARADISO ESISTE, PAROLA DI BIMBO!
 
 
(68) LA NDE DI ANITA MOORJANI
 (69) NDE di Crystal Mcvea
(70) LA NDE di Lynn: INCONTRO COI SUI CANI
(71) NDE A TRE ANNI
(72) LA NDE di Randy
73) NDE DEL Dr. Rajiv Parti
74) NDE di Margaret Birkin
75) LA NDE più profonda
76) TRE NDE MADE IN USA
77) Un'intrigante NDE DEL 1911
78) NDE di Vicky Noratuk, NATA NON-VEDENTE!
79) UNA NDE ITALIANA
80) "MORTA" PER 45' : LA NDE DI RUBY
81) SECONDA OBE/NDE DI ANNAMARIA
82) UNA NDE DEL 1907
83) Dipinti ispirati da UNA NDE
 
84) NON SOLO RODONAIA...
85/86/87) TRE NDE CONVALIDATE
88) UNA NDE DEL 1669
89) due NDE Condivise
90) LA NDE di Mark Horton
(91)  DUE NDE CONVALIDATE
(92) QUATTRO NDE INFERNALI CONDIVISE
(93) UN'ALTRA NDE DI GRUPPO
(94) LE 17 NDE DI Paul Robertson
(95) LA NDE DI ANGIE FENIMORE (SUICIDA)
(96) LA NDE DEL DR. GEDDES
(97) LA nde infernale di jeffrey
(98) NDE VERIFICATA DI TRICIA
(99) LA NDE DI JIM BUBBA
(100) I BAMBINI E LA LUCE”

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LA NDE DEL DOTTOR GEORGE RODONAIA: MORTO PER TRE GIORNI
E RESUSCITATO SUL TAVOLO AUTOPTICO!
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Apro la serie delle traduzioni delle NDE raccolte da Kevin Williams con la più incredibile e la più inesplicabile storia di sopravvivenza mai avvenuta dopo quella di Gesù Cristo.
La differenza é che, mentre la storia di Cristo é suffragata da pochissime prove obiettive se si eccettua la Sacra Sindone, che sarebbe autentica al 99%, quella del Dottor Rodonaia é autenticata da certificati di morte e referto autoptico (parziale, in quanto l'operazione non venne portata a termine per....mancato consenso da parte della ....mancata salma!). Se aggiungo poi che il Dott Rodonaia é tuttora vivente, agli scettici non resta che prendere l'areo ed andare ad intervistarlo in USA!
Ecco alcune note biografiche ed il suo racconto, la parte finale é un pò *ostica* ed ho incontrato qualche difficoltà nel tradurla: se qualcuno di voi conosce meglio di me l'Inglese, si faccia pure avanti con una traduzione migliore, l'indirizzo dove potete scaricare il testo originale é: http://www.near-death.com/rodonaia.html , il link alla fine del testo vi permette di ordinare il suo libro via Internet.
potete inviarmi il testo per e-mail.

Buona lettura.

Il Webmaster.

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Il Dott. George Rodonaia ha una laurea in Medicina (Neuropatologia) ed una in psicologia della religione. Molto recentemente ha consegnato una nota indirizzata alle Nazioni Unite sull' "Emergente Spiritualità Globale." Prima di emigrare negli Stati Uniti dall'Unione sovietica nel 1989, ha lavorato come psichiatra ricercatore all'Università di Mosca.
Il Dott. Rodonaia ha subìto uno dei casi più lunghi di NDE mai registrato. Dichiarato morto immediatamente dopo essere stato investito da una macchina nel 1976, è stato lasciato per tre giorni in obitorio. Non "ritornò in vita" fino a che un Medico Legale non cominciò a fare un'incisione nel suo addome per procedera all'autopsia.
Un' altra notevole caratteristica della N.D.E. del Dott. Rodonaia - e ciò è comune a molti- è che è stato trasformato radicalmente da tale esperienza. Prima della sua NDE lavorava come Neuropatologo. Era anche un ateo dichiarato. Ma dopo l'esperienza, si é dedicato esclusivamente allo studio della spiritualità, prendendo un secondo dottorato in psicologia della religione. E' quindi stato ordinato pastore nella Chiesa Orientale Ortodossa. Oggi serve come pastore associato presso la Prima Chiesa Unita Metodista a Nederland, Texas. (IL DR. RODONAIA E' DEFINITIVAMENTE PASSATO IL 12 OTTOBRE 2004)
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"La prima cosa che ricordo della mia N.D.E. è che mi ritrovai in un regno di oscurità totale. Non avevo dolore fisico, ero ancora in qualche modo consapevole di essere George e tutt' intorno a me c'era oscurità, oscurità assoluta e completa- l'oscurità più grande mai provata, più scuro di qualunque scuro, più nero di ogni nero. Questo era ciò che mi circondava e incombeva su di su me. Ero inorridito. Non ero preparato a tutto questo. Sono rimasto disgustato nello scoprire che ancora esistevo, ma non sapevo dove fossi finito. Un pensiero solo attanagliava la mia mente: Come é possibile dato che non esisto più? Questo é ciò che mi turbava.
Lentamente ho fatto forza su me stesso e ho cominciato a pensare a quello che era accaduto ed a ciò che succedeva. Ma non mi giungeva niente di confortante o rilassante . Perchè sono in questa oscurità? Cosa posso fare? Allora ho ricordato la famosa citazione di Descartes' : "penso, dunque sono." E questo mi ha sollevato da un peso enorme, perché allora ho capito che, in un certo senso, ero ancora vivo, benchè evidentemente in una dimensione molto diversa. Allora ho pensato,

"Se esisto, perchè non devo essere ottimista? Sono George e sono nell' oscurità, ma so che esisto. Sono quello che sono. Non devo essere pessimista. Come posso stabilire cosa è positivo nell' oscurità? La luce é una cosa positiva."Allora, improvvisamente, fui nella luce; brillante bianca, luccicante e forte; una luce molto brillante. Era come il flash di una macchina fotografica, ma non lampeggiante, solo brillante. Luminosità continua. Al momento ho trovato lo splendore della luce doloroso, non potevo guardare direttamente ad essa. Ma pian piano ho cominciato a rilassarmi. Ho cominciato a sentire caldo, conforto, e tutto improvvisamente è sembrato eccellente.
La cosa successiva che mi accadde fu che ho visto tutte queste molecole volarmi intorno, atomi, protoni, neutroni, volavano dappertutto. Da un lato era totalmente caotico, ma ciò che mi ha dato gioia fu il fatto che questo caos aveva una simmetria intrinseca. Questa simmetria era meravigliosa unica e totale, e mi ha riempito di una gioia tremenda. Ho visto il modello universale della vita e della natura davanti i miei occhi. Fu a questo punto che ogni preoccupazione residua sul mio corpo scomparve, perché mi era ormai chiaro che non avevo più bisogno di esso che era soltanto una limitazione.
Tutti [i ricordi] di questa esperienza si sono fusi, così è difficile per me porre gli eventi in sequenza esatta. Il tempo per come lo avevo conosciuto si fermò; passato, presente, e futuro erano un tutt'uno per me in quell'unità di vita senza tempo.


Ad un certo punto ho subìto quello che è stato chiamato il processo di rivisitazione della propria vita, per cui ho visto la mia vita dall'inizio alla fine tutto d'un colpo. Ho partecipato ai veri drammi della mia vita, quasi come se un'immagine olografica della mia vita mi scorresse davanti- nessuno senso di passato, presente, o futuro, solo il momento presente e la realtà della mia vita. Non era come é cominciata con la nascita per poi arrivare alla mia vita all'Università di Mosca. Essa mi è apparsa tutta in una volta. Io ero là. Questa era la mia vita. Non ho provato alcun senso di colpa o rimorso per le cose che ho fatto. Non ho provato nulla in merito ai miei fallimenti, errori, o risultati ottenuti. Tutto quel che ho percepito era la mia vita per quello che era stata. Ed ero contento cosi'. Ho accettato la mia vita per quella che è.

Durante questo tempo la luce irradiava un senso di pace e gioia verso di me. Era molto positivo. Ero così felice di essere nella luce. E ho capito quello che la luce ha voluto dire. Ho imparato che tutte le regole fisiche della esistenza umana erano nulla quando le ho comparate a questa univoca realtà . Ho anche potuto vedere che un buco nero è solo un' altro aspetto di quella infinità che è la luce. Sono arrivato a capire che quella realtà è dappertutto. Che non è semplicemente la vita terrena ma la vita infinita. Tutto quanto non solo é collegato insieme,il tutto è anche uno. Così mi sono sentito un solo essere con la luce, con la sensazione che tutto è perfetto fra me e l'universo.

Avrei potuto essere dovunque immediatamente, proprio là [dove avessi voluto]. Ho cercato di comunicare con la gente che ho visto. Qualcuno ha sentito la mia presenza, ma nessuno ha fatto niente. Ho sentito la necessità di studiare la Bibbia e la filosofia. Chiedi e ti sarà dato. Pensa e tutto giunge a te. Così ho partecipato, sono ritornato [indietro nel tempo]e ho vissuto nella mente di Gesù e dei suoi discepoli. Ho sentito le loro conversazioni, ho fatto l'esperienza di mangiare [con loro],di passarci il vino, odorare, assaggiare- eppure non avevo il corpo. Ero pura coscienza. Se non avessi capito ciò che accadeva, mi sarebbe stato dato un chiarimento. Ma nessuno insegnante ha parlato. Ho esplorato l'Impero Romano, Babilonia, i tempi di Noé ed Abramo. Qualsiasi epoca vuoi citare, io ci sono andato. Così ero là, inondato da tutte queste buone cose e da questa esperienza meravigliosa, quando qualcuno cominciò a tagliare nel mio stomaco. Potete immaginare? Quello che era accaduto era che ero stato portato all'obitorio. Sono stato dichiarato morto e lasciato là per tre giorni. Un'indagine sulla causa della mia morte era stata istruita, così hanno mandato qualcuno a fare un'autopsia su me. Come hanno cominciato a tagliarmi lo stomaco, mi sono sentito come se una grande forza mi avesse afferrato dal collo e mi avesse spinto giù. Ed era così potente che ho aperto gli occhi e percepii questa enorme sensazione di dolore. Il mio corpo era freddo e ho cominciato a rabbrividire. Immediatamente hanno fermato l'autopsia e mi hanno portato all'ospedale, dove sono rimasto per i seguenti nove mesi, la maggior parte dei quali trascorsi sotto il respiratore.

Lentamente ho riguadagnato la mia salute. Ma non sarei mai stato più lo stesso individuo, perché tutta ciòche volevo fare per il resto della mia vita era studiare la saggezza. Questo nuovo interesse mi ha condotto a frequentare l'Università di Georgia, dove ho preso la mio seconda laurea in psicologia della religione. Poi sono diventato prete della Chiesa Orientale Ortodossa. Alla fine, nel 1989, siamo venuti in America, e ora lavoro come pastore associato al First United Methodist Church in Nederland, Texas.

Molta gente mi ha domandato a cosa credo, come la mia NDE ha cambiato la mia vita. Tutto quel che posso dire è che ora credo al Dio dell'universo. Dissimilmente da molta altra gente, comunque, non mai ho chiamato Dio la Luce, perché Dio è oltre la nostra comprensione. Dio, credo, è molto più della luce, perché Dio è anche oscurità. Dio è tutto ciò che esiste, tutto- e questo va ben oltre la nostra capacità di comprendere-. Così non credo al Dio degli Ebrei, o dei Cristiani, o degl'Indù, o in qualsiasi idea religiosa di quello che Dio è o non è. E' per tutti lo stesso Dio, e quel Dio mi ha mostrato che l'universo nel quale viviamo è un bellissimo e meraviglioso mistero con cui é connesso per sempre e per l'Eternità.

Chiunque ha avuto una simile esperienza di Dio, che ha sentito un tale senso di profondo collegamento con la realtà, sa che c'è solo un lavoro veramente significativo da compiere nella vita, ed esso é l' amore; amare la natura, amare la gente, amare gli animali, amare la Creazione stessa, perché è giusto così. Servire la creazione di Dio con una calda ed amorevole generosità e compassione- questa è l'unica esistenza che ha senso.

Molta gente gira intorno a quelli che hanno avuto NDE perché sentono che abbiamo le risposte. Ma so che questo non è vero, almeno non totalmente. Nessuno di noi può capire fino in fondo le grandi verità della vita finché non saremo uniti all' eternità al momento dela morte. Ma di quando in quando otteniamo di dare un' occhiata di sfuggita alle risposte qui sulla terra, e questo è già abbastanza per me. Amo fare domande e cercare risposte, ma alla fine so che devo vivere le domande e le risposte. Ma per me va bene, non è vero? Finché amiamo, amiamo con tutto il nostro cuore e passione, nulla ha importanza, non vi pare? Forse il modo migliore per me per esporre quel che cerco di dire è condividere con voi qualcosa che il poeta Rilke una volta ha scritto in una lettera ad un amico. Ho visto questa lettera, la lettera originale scritta a mano, nella biblioteca a Dresda, all' Università in Germania. (cito a memoria, come segue:)

"Sii paziente con tutto quello è irrisolto nel tuo cuore. E cerca di amare le domande di per se' stesse. Non cercare le risposte che non possono esserti date. Perché non potresti conviverci. E il punto è vivere totalmente, vivere le domande ora, e forse senza saperlo, vivrai abbastanza nelle risposte. Ho fede in tutto ciò. Vivi le domande, e l'universo aprirà i suoi occhi su di te."

The Journey Home

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Pubblicato col permesso di Kevin Williams:

From: Kevin Williams <webmaster@near-death.com>
Date: Thu, 28 Oct 1999 05:38:30 +0200
To: cipidoc%income
Subject: Re: New Website
Message-ID: <AECCA4C7869A8526C125681800140115.00140126C1256818@income.it>
MIME-Version: 1.0
Content-Type: text/plain; charset="us-ascii"
Content-Transfer-Encoding: 7bit


Claudio,

Congratulations on your new website. Be sure to send me the address of it. You are most welcome to use my picture and anything from my website.

Thanks. God bless. Peace and Light, Kevin Williams

NEWS !!!

UN ALTRO CASO SIMILE A QUELLO DEL DR. RODONAIA SI E' VERIFICATO IN EGITTO ALCUNI MESI Fà: ANDATE A VISITARE QUESTO SITO: http://www.rense.com/politics4/nde.htm
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SCONVOLGENTI PARTICOLARI RIFERITI DAL DR. RODONAIA AL DR. MELVIN MORSE!
NUOVE PROVE CONVALIDANO CHE LE NDE SONO REALTà E NON ALLUCINAZIONI

Il racconto dell' incontro con un lattante durante la sua NDE
Ulteriori informazioni riguardo al racconto del Dott. Rodonaia sono descritte nel libro del Dott. Melvin Morse (scritto insieme con Paul Perry) intitolato "Trasformato dalla Luce". Il seguente è un estratto di questo libro e descrive un evento che é accaduto durante questa particolarissima NDE e che è molto interessante poiché i fatti riferiti non sono spiegabili se non ammettendo che lo Spirito - o la Coscienza- sono entità extracorporee, come da sempre insegnano tutte le Religioni. Vi ricordo che il Dr. Rodonaia, sospettato del KGB di essere una spia americana, fu investito per ben due volte da un'auto guidata dagli agenti della famosa agenzia di spionaggio. Dichiarato morto a causa dei traumi multipli subìti, il suo corpo fu surgelato nel freezer della "Morgue" ove rimase per tre giorni!

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(Nota: A quell'epoca, il Dott. Morse chiamava "Yuri" George Rodonaia per tenerne segreta l'identità
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....Per un'unico motivo Yuri avrebbe voluto andare far visita alla sua famiglia. Aveva visto sua moglie disperata ed i loro figli, entrambi troppo piccoli per capire che loro padre era stato ucciso.
Andò quindi a visitare il suo vicino di casa. Avevano un bambino, nato un paio di giorni prima della sua "morte". Yuri disse che erano rimasti sconvolti da quel che gli era accaduto, ma in quel momento erano angosciati soprattutto dal fatto che il loro bambino non smetteva di piangere. Nonostante i loro tentativi per calmarlo, continuava a piangere. Quando dormiva era agitato e piagnucolosoo, da sveglio piangeva di nuovo. Lo avevano portato di nuovo dai dottori ma non erano stati capaci di capire la causa del pianto. Tutte le solite diagnosi, come le coliche, erano state escluse e li avevano rispedito a casa, sperando che il bambino si calmasse da solo..
Durante questo stato di esperienza extracorporea, Yuri scoprì che:

"lo potevo parlare col bambino. Era incredibile!. Non potevo parlare coi genitori- i miei amici- ma potevo parlare col neonato. Gli ho chiesto quale fosse il problema . Nessuna parola è stata scambiata fra me e lui, forse gliel'ho chiesto telepaticamente. Mi disse che un braccio gli faceva male e, non appena me lo ha detto, fui in grado di vedere che l'osso era stato storto e si era rotto."
Il bambino aveva una frattura "A LEGNO VERDE" [Frattura incompleta di un osso lungo, simile a quella che si provoca piegando un rametto di legno non stagionato, i cui monconi non si separano-NdR], probabilmente a causa di un misconosciuto trauma subìto durante il parto. Ora sia Yuri che il bambino sapevano cos'era successo, ma né l'uno né l'altro avevano modo di comunicare il problema ai genitori.
[Yuri, alias George] a questo punto si risvegliò mentre stava per iniziare l'autopsia. Da notare che in Russia i cadaveri vengono conservati in stato di congelamento PER TRE GIORNI e che quindi più che di una NDE, qui si tratta di una vera e propria RESURREZIONE DA UNA DOPPIA MORTE, PER TRAUMA DA SCHIACCIAMENTO E PER CONGELAMENTO!
Particolare alquanto strano: uno dei medici presenti in sala settoria era uno zio del Dr. Rodonaia!
Yuri disse poi allla sua famiglia di essere "morto", ma nessuno gli ha creduto finché non ha cominciato a fornire dettagli di ciò che aveva visto durante i suoi viaggi fuori di corpo. Allora sono divenuti meno scettici. La sua diagnosi sul neonato faceva la differenza. Riferì ai suoi vicini della visita di quella notte e della loro preoccupazione per il loro bambino e disse loro che aveva parlato con lui e che aveva scoperto che aveva una frattura del braccio. I genitori portarono il bimbo da un altro dottore che, sottoposto ad esame radiografico il braccio, scoprì che la diagnosi di Yuri era giusta.


LA NDE DI CECIL ALL'ETà DI 11 ANNI

Mio fratello ed io eravamo andati a nuotare. Aveva un problema. Ho cercato di
tenerlo fuori dell'acqua, ma nel suo panico mi ha tirato giù molte volte. Noi
affogammo entrambi. Lui é morto e io sono ritornata. Posso ricordare tutto come se
fosse ieri. Come non potei restare più a lungo a galla, udii un suono strano simile
ad un tintinnio nelle mie orecchie. Un sentimento pacato è calato su di me. Ho
sentito il mio spirito venire fuori del mio corpo e sono andata in un vuoto
nerissimo, era un pò spaventoso.

In lontananza c'era un puntino di luce. Mi sono mossa verso di esso, lentamente
al'inizio, ma poi più veloce, sempre più veloce come se fossi stata su un treno che
accelera. Poi mi sono fermata e mi sono trovata immersa nella luce. Ho osservato
tutto- cielo, edifici, vetrate- che emettevano luce propria. E tutto era molto più
colorato di quello che vediamo qui. Un fiume descriveva meandri tutt'intorno.
Sull'altra riva vi era una città, ed una strada che portava da una città ad un'
altra, e ancora un'altra città e così via.

Proprio di fronte a me, aldilà del fiume vi erano tre uomini. Si sono proiettati
verso di me. Non hanno camminato o volato, si sono proiettati verso me. Non li
ho riconosciuti subito, ma poi ne ho conosciuto uno, un certo Lynn Bibb, che era
morto alcune settimane prima che io nascessi. Ho capito che questi tre uomini
erano lì per me, come un comitato di accoglienza, come per scortarmi aldilà del
fiume, nella prima città. Avevo il presentimento che, se fossi andata con loro,
non ci sarebbe stato ritorno, così esitai.

La prima città era una specie di primo stadio. La gente resta là finché non sono
pronti ad andare nella città successiva- il tuo procedere eterno, da città a città.
Dietro me ed alla mia sinistra vi era una forte sorgente di luce, molto brillante
e piena d' amore. Ho capito che era una Essere vivente. L'ho chiamata Dio per
mancanza di un termine migliore.
Non potevo vederlo; mi é parso di percepire una presenza maschile.
Ha comunicato con me, non tanto con le parole ma in maniera telepatica, e mi ha
chiesto:

"Perchè esitavi?"

Ho risposto, "Beh.... sono troppo giovane per morire."

Ed Egli ridacchiando mi disse "Ci sono anche bambini morti, qui."

Aggiunsi, "Allora, ci sono alcune cose che voglio sapere, prima."

E Lui: "cosa vuoi sapere?"

Io: "Che cos'é la morte?"

E lui:"Girati e guarda di lato."

Come lo feci, vidi un brutto incidente d'auto. Molta gente era stata uccisa. Dal groviglio dei corpi un spirito venne fuori . Coloro che non l'avevano creduto possibile erano rimasti nei loro corpi e non erano in grado di uscirne fuori
.Domandai se potessero essere raggiunti e mi disse:
"Sì, qualcuno più rapidamente degli altri, qualcuno forse mai. La Morte, dunque, é non credere in niente.
"Cos'è l'inferno?" gli chiesi.
E lui:"Girati e guarda di nuovo."
Vidi una vecchia su una sedia a dondolo determinata nel rimanere seduta a dondolarsi
ed a preoccuparsi dei bambini, dei nipoti e di ogni altra cosa.
L' Inferno è perciò una mancanza di saggezza, non si va avanti, si sceglie di
non andare più lontano, stare seduti e non fare nulla.
L' Inferno non è un posto fisico.
Domandai se esiste il Diavolo o Satana.
Mi ha detto, "Dio lo permetterebbe? Se ti mettessi al posto di Dio per qualche
secondo, cosa faresti per prima?"
Ho riconosciuto che il mio primo atto sarebbe stato eliminare qualsivoglia
Diavolo o Satana. Poi gli chiesi: "Come si fa a distinguere ciò che é giusto da
ciò che é sbagliato?"
"Il Bene é aiutare ed essere gentili. Il Male non è solo far male a qualcuno ma
anche non aiutarlo quando puoi."
Ci mettemmo a camminare e gli chiesi dell'universo e delle motivazioni per cui
esistono tante cose. Tutto di tutto mi venne spiegato. Allora mi chiese se ancora volessi ritornare nel mondo fisico.
"Voglio ritornare."risposi.
"Perchè?"
Dissi che volevo aiutare mia madre che mio padre aveva lasciato con quattro
bambini ed un altro in arrivo. Dio ridacchiò e mi domandò la vera ragione.
Dissi che avrei voluto lasciare la terra un pò meglio di come l'avevo trovata.
"Allora puoi ritornare con un pò della conoscenza delle cose che hai imparato qui,
ma il resto ti sarà celato per un pò di tempo.
Vivi sapendo che non potrai tornare indietro quando sarai di nuovo qui."
Ripresi conoscenza nel fango del fondo del fiume e fui tirata a galla.
Vomitai un gran quantitativo d'acqua, poi uscii fuori dal fiume da sola,
per scoprire che mio fratello era morto.

(Da: Kevin Williams, le Nde dei bambini)

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 La NDE del Prof. Howard Storm.

Revisione della traduzione in data:19-01.2000

Prima della sua NDE, Howard Storm non era un uomo molto piacevole. Era un ateo dichiarato, Professore di Arte alla Kentucky University. Spesso usava l'ira per controllare tutti quelli che stavano intorno a lui e non aveva mai provato gioia in nulla. Non credeva in nulla che non fosse visibile,o tangibile. Sapeva soltanto che il mondo materiale era l'estensione di tutto ciò che esiste.
Aveva sempre considerato tutti sistemi religiosi essere fantasie per gente da abbindolare.
Oltre quello che la scienza dice, non c'era null' altro.....
Il 1 giugno, 1985 all'età del 38 aa, Howard Storm ebe una NDE dovuta ad una perforazione dello stomaco e la sua vita stava per cambiare per sempre.  La sua esperienza di NDE è una delle più profonde, se non la più profonda,documentazione di vita ultraterrena mai riportata. La sua vita é così immensamente cambiata dopo di essa, al punto che si è dimesso
come professore Universitario per frequentare il Seminario Teologico di cui e' divenuto un pastore.
Il materiale seguente è il racconto di quello che gli é accaduto.

----------------- Un Invito da Gente Strana - (Howard è in agonia ) ----------------
Ero in lotta fra dire addio a mia moglie e le mie emozioni. Dirle che l'avevo amata moltissimo era molto più di un addio, più di quel che riuscivo ad esternare a causa della mia angoscia emotiva. In una sorta di rilassamento, gli occhi chiusi,aspettavo la fine.
Eccolo, mi son detto.  Questo era il grande nulla,il grande black-out, quello da cui non ti svegli mai più, la fine dell' esistenza. Ne avevo la certezza assoluta, non c'era nulla oltre questa vita- perché questo era ciò che la gente veramente intelligente aveva capito.
Mentre subivo questo stress, non ho mai pensato alla preghiera o a qualche altra cosa simile
Mai una volta ho pensato ad essa. Se ho mai menzionato il nome di Dio era stato solo per bestemmiarlo.
- Per un certo tempo ci fu una sensazione di essere incosciente o addormentato. Non sono sicuro quanto a lungo sia durato, ma mi sono sentito veramente strano, e ho aperto gli occhi. Con mia sorpresa mi alzai dal letto, potevo guardare me stesso giacere su quel letto.
La Mia prima reazione fu: "Questo è pazzesco! Non posso stare in piedi qui guardando giù verso me stesso. Questo non è possibile!"
- Poi, capìto cosa mi accadeva, mi sono sentito sconvolto. Ho cominciato a gridare e strillante a mia moglie e lei invece era seduta là come una pietra. Non mi guardava, non si é mossa- ed ho cominciato a insultarla per richiamare la sua attenzione. Confuso, sconvolto, ed adirato, ho cercato di ottenere l'attenzione del mio compagno di stanza-con l'identico risultato. Nessuna reazione.
- Allora ho sentito chiamare il mio nome. Ho sentito: "Howard, Howard- vieni qui."
Chiedendomi per prima cosa da dove provenisse , scoprii che (la voce) giungeva dalla porta d'accesso. C'erano diverse voci che mi chiamavano. Ho domandato chi fossero, e mi hanno detto:
"Siamo qui per prenderci cura di te. Ti metteremo a posto. Vieni con noi."
- Domandando di nuovo chi fossero, chiesi se fossero dottori ed infermiere. Mi hanno risposto: "Sbrigati, viene a vedere. Ci troverai fuori." Come feci domande mi dettero risposte evasive. Mi imponevano un senso di urgenza, insistevano che avrei dovuto fare un passo attraverso la porta. Con qualche riluttanza mossi un passo nell'atrio, e nell'atrio mi ritrovai in una nebbia, o una foschia. Era una foschia di luce-colorata. Non era una foschia pesante. Potevo vedere la mia mano, per esempio, ma la gente che mi chiamava era 15 o 20 piedi [mezzo metro] avanti, e non potevo vederli chiaramente. Erano silhouette piuttosto, o forme e come mi mossi verso di loro scomparvero in quella foschia. Questi esseri strani mi spingevano ad andare con loro. Ripetutamente chiesi dove stavamo andando, e mi risposero: "Sbrigati, ci troverai fuori." Guardando indietro alla stanza, vedevo mia moglie ed il mio compagno, e decisi che non avrebbero potuto aiutarmi così andai con questa gente.
Camminando per quella che mi sembrò essere una distanza considerevole, questi esseri erano tutto intorno a me. Mi conducevano attraverso la foschia. Non so quanto e' durato, c'era un vero senso di mancanza del tempo nell'esperienza. In un certo senso sono inconsapevole di quanto lungo fosse, ma mi è sembrato come un lungo periodo- forse anche giorni o settimane.
Mentre viaggiavamo, la nebbia diveniva più spessa e più scura, e la gente cominciò a cambiare. Inizialmente mi sembrarono piuttosto allegri e felici, ma quando coprimmo una certa distanza, qualcuno di loro cominciò a diventare aggressivo.
Allora gli altri sembravano temere(?) quelli aggressivi. Sembrava potessi sentirli avvisare quelli aggressivi di stare attenti perche' mi potevano spaventare.  Chiedendomi cosa stesse accadendo, continuai a porre domande, e ripetutamente mi hanno spinto ad affrettarmi e finirla di fare domande. Sentendomi a disagio specialmente da quando avevano continuato a diventare aggressivi, considerai di ritornare indietro ma non sapevo come ritornare. M'ero perso. Non c'era nulla che potesse servirmi da riferimento. C'era solo quella nebbia ed un terreno bagnato, viscido e non avevo nessun senso della direzione.
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Attaccato da Esseri Bizzarri

Finalmente, dissi che non sarei andato più lontano. A quel punto cambiarono completamente. Divenuti molto più aggressivi, insistevano di andare con loro. Una certo numero di loro cominciarono a spingere e pressarmi, ed io risposi, cercando di colpirli alla schiena.
Mi è sembrato fosse quasi un gioco per loro, con me a fare da pezzo forte del loro divertimento. La mia pena divenne il loro piacere. Mi é sembrato volessero farmi male artigliandomi e pizzicandomi. Ogni qualvolta ne mandavo via uno, ce n'erano cinque o più a sostituirlo.
Da questo momento ci fu una oscurità quasi completa ed avevo la sensazione che, invece d'essere venti o trenta, ci fosse una coorte innumerevole di loro. Ciascuno di essi sembrava fosse venuto lì per praticare quello sport: picchiarmi!
Combattendo duramente e per un lungo tempo, alla fine ero esausto.
Steso li' fra loro,senza più forze, cominciarono a calmarsi da quando per nessuno [di loro] ero più il divertimento che ero stato. Qualcuno sceglieva ancora me, di quando in quando,ed io ero là a terra, tutto lacero ed incapace di resistere.
Questo é esattamente quello che accadde e non cerco di provare a spiegarmelo.
Da dentro di me ho sentito una voce, la mia voce, che diceva:"Prega Dio."
La mia mente rispose a se' stessa: "Non prego. Non so come pregare." La voce di nuovo mi diceva di pregare Dio. Era un dilemma poiche' non ho mai saputo come fare. La voce mi disse per la terza volta:"Prega Dio."
Cominciai dicendo cose del tipo: "Il Signore è il mio pastore, non vorrò....Dio benedici l' America." e qualche altra cosa che mi sembrò avere una connotazione religiosa. E questa gente è andata in frenesia, come se avessi gettato olio bollente su di loro. Hanno cominciato a gridare e strillante contro me, di finirla, che tanto là non c'era nessun Dio, e che nessuno poteva sentirmi. Contemporaneamente gridavano, hanno gridato oscenità, poi hanno cominciato ad andare via da me- come se fossi stato veleno.
Così ho gridato dietro di loro: "Padre nostro che sei nei cieli," ed idee simili. Tutto ciò é continuato per un pò di tempo fino a che, improvvisamente, fui consapevole che mi avevano lasciato. Era scuro, e gridavo solo cose che sapevano di Chiesa.
Mi piaceva che tali parole avessero un tale un effetto su quegli esseri terribili.
Giacendo là per un pò, ero in un tale stato di disperazione, oscurità e disperazione che non avevo modo di misurare quanto tempo fosse passato. Ero lì a giacere in un luogo ignoto-tutto lacero e pesto. E non avevo forza; ero KO.
Mi sembrava come se fossi in una specie di evanescenza, che qualsiasi sforzo facessi esaurisse ogni residua energia in mio possesso.
La mia consapevolezza era che perivo, o affondavo totalmente nell'oscurità.
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Liberato dalla Luce
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Allora avvenne una cosa ancora più insolita. Sentii molto chiaramente, ancora una volta dire dalla mia voce qualche cosa che avevo imparato alla Scuola Materna della domenica. Era la canzoncina: "Gesù mi ama, sì lo so...." e cominciò a ripetersi.
Non so perchè, ma tutto a un tratto ho voluto crederci. Non avendo più niente mi aggrappai con forza a quel pensiero. Ed io, dentro di me, gridai: "Gesù, per favore salvami!." Questo pensiero è stato gridato con ogni oncia di forza e sentimento rimasti in me.
Mentre facevo ciò,vidi là nell'oscurità, in qualche luogo, una piccola stella, la più piccina. Non capendo cosa fosse, pensai essere una cometa o una meteora, perché si muoveva rapidamente. Allora capii che veniva verso me. Diventavava molto brillante, rapidamente.
Quando la luce mi venne vicino, la sua brillantezza mi avvolse ed io mi alzai su- non con un mio sforzo, per essere precisi, fui tirato su.
Allora vidi- e l'ho visto molto chiaramente- tutte mie ferite, tutte le mie lacrime, tutte le mie lesioni sparire.
E divenni un tutt'uno con questa luminosità.
Ciò che facevo ero piangere incontrollabilmente. Piangevo, non di tristezza, ma perché provavo sensazioni che non avevo mai provato prima nella mia vita. Un'altra cosa accadde. Improvvisamente ho conosciuto il TUTTO. Conoscevo tante cose. Ho saputo che questa luce, questa radianza, mi conosceva. Non so come spiegarvi che ero certo che mi conoscesse,lo sapevo e basta. Come dato di fatto, capii che mi conosceva molto meglio di mia madre o di mio padre. La Luce mi fece capire che mi amava in un modo che non sono capace di esprimere.
Mi ha amato in un modo che non ho mai immaginato potesse esistere.
Sapevo pure che questo essere raggiante è potente. Mi faceva sentire totalmente bene. Potrei sentire la sua luce su di me, come mani molto gentili intorno a me. E potrei sentirlo stringermi. E noi, io e questa Luce, siamo andati su e fuori di là.
Abbiamo cominciato ad andare più veloci, sempre più veloci, fuori dall'oscurità.
Abbracciato dalla luce, avendo sensazioni meravigliose e piangendo, vedevo in lontananza qualcosa che somigliava alla foto di una galassia, tranne che era più grande e c'erano più stelle di quelle che avevo viste sulla terra. C'era un centro grande di splendore. Era lontano. Allora io.... Non l'ho detto, l' ho solo pensato, dissi:"Portami indietro."
Ciò che volevo dire alla luce era di portarmi indietro, era di mettermi di nuovo nella fossa.
Ero così pieno di vergogna per quel che ero, e di quel che ero stato per tutta la mia vita, che tutto quel che desideravo era nascondermi nell'oscurità. Non volevo andare verso la luce no, non volevo.

Per la prima volta, il mio amico, e gli assegnerò questo nome anche in seguito, mi: disse :"Tu appartieni a questo posto."
La Mia risposta fu: "No, hai fatto un errore, portami indietro." E lui disse: "Non facciamo errori. Appartieni a noi."
Allora il mio amico ha chiamato al di fuori dall'oscurità, ed un numero enorme - perché sono venuti da noi- di brillanti, luminosi esseri ci ha circondati. Piangevo ancora. Una delle prime cose che questi esseri meravigliosi fecero fu di domandare,sempre con il pensiero:
"Hai paura di noi?" risposi di no. Mi dissero che potevano diminuire la loro luminosità ed apparire gente normale, e dissi loro di dirmi come erano fatti. Erano bellissimi, gli esseri più belli (che abbia mai visti).....
Come attività collaterale sono un artista e so che ci sono tre colori primari, tre secondari e sei colori terziari nello spettro visibile della luce. Qui, vedevo un spettro visibile della luce con almeno 80 nuovi colori primari. Vedevo anche questo splendore. E' frustrante per me provare a descriverli, perché non posso- stavo ammirando colori che non avevo mai visto prima.
Quello che questi esseri mi mostravano era la loro gloria. Non li stavo realmente vedendo. Ed ero perfettamente felice. Provenendo da un mondo di forme e immagini ben definite ero deliziato da questo nuovo mondo amorfo. Questi esseri mi davano quello di cui avevo bisogno in quel momento.

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La Rivisitazione della Vita
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Successivamente hanno voluto parlare della mia vita. Con mia grande sorpresa la mia vita veniva proiettata davanti me, forse sei o otto piedi (circa 2 metri) di fronte a me, dall'inizio alla fine
La visualizzazione della mia vita era totalmente sotto il loro controllo e mi hanno mostrato la mia vita, ma non dal mio punto di vista. Mi sono visto in essa- e tutta questa cosa era una lezione, anche se non lo capii a quel tempo. Cercavano di insegnarmi qualche cosa, ma non sapevo che fosse un'esperienza di insegnamento, perché non sapevo che sarei ritornato.
Noi guardammo la mia vita dall' inizio alla fine. Alcune cose le rallentavano e ci zoomavano su ed altre cose le oltrepassavano. La mia vita mi è stata mostrata in un modo che non avrei mai potuto concepire prima di allora. Tutte le cose per cui avevo lavorato per raggiungerle, il riconoscimento che avevo ottenuto alla scuola elementare, alle superiori, in collegio, e nella mia carriera, non volevano dire nulla in questo contesto.
Avrei potuto sentire i loro sentimenti di dolore e sofferenza, o gioia, mentre la visualizzazione della mia vita scorreva.
Non hanno detto nulla se qualcosa era cattiva o buona, ma potevo sentirlo.
E avrei potuto capire tutto ciò a cui erano indifferenti. Non fecero caso, per esempio,al mio record liceale di lancio del peso.
Loro non provavano nulla verso cose delle quali mi sentivo molto orgoglioso.
Ciò che risposero fu che erano interessati a come avevo interagito con il Prossimo. Quello era il punto centrale. Sfortunatamente, la maggior parte delle mie interazioni con gli altri non corrispondeva a come avrei dovuto interagire, cioe' in modo amorevole.
Ogni qualvolta avevo reagito durante la mia vita in questo modo, loro si allietavano.
Per la maggior parte del tempo le mie interazioni con il prossimo erano state per interessi personali.
Durante la mia carriera professionale per esempio, ho visto me stesso seduto nel mio ufficio, giocare a fare il professore del collegio, quando uno studente era venuto da me con un problema personale. Io stavo seduto lì guardandolo con compassione, paziente, ed amoroso, mentre dentro di me ero annoiato a morte. Avrei voluto tenere lo sguardo sotto la mia scrivania per quanto ero ansioso che lo studente finisse. Mi fu concesso di attraversare tutti questi tipi di esperienze in compagnia di questi esseri magnifici. Quando ero un adolescente la carriera di mia padre l'aveva condotto ad un forte stato di stress: un lavoro da dodici-ore al-giorno. Ciò fu causa di risentimento per la sua noncuranza nei miei confronti, quando tornava a casa dal lavoro, ero freddo ed indifferente verso di lui. Questo lo rese adirato, e mi fornì ulteriori scuse per provare odio per lui. Lui ed io abbiamo lottato, e mia madre ne era rimasta sconvolta.
Per la maggior parte della mia vita avevo sentito che mio padre era un carnefice ed io la vittima. Quando abbiamo fatto la rassegna della mia vita ho potuto vedere come mi ero rovinato da solo. Invece di salutarlo con gioia al termine della giornata, mettevo continuamente zizzania nel tentativo di giustificare il mio malessere.
Ho ottenuto di rivedere quando mia sorella ebbe una nottataccia, quando andai nella sua camera da letto e posai le mie braccia intorno a lei. Non le dissi nulla, posi solo le mie braccia sulle sue spalle.
Ne venne fuori che quello era stato uno dei trionfi più grandi della mia vita.

La Terapia dell' Amore
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La visualizzazione della vita intera sarebbe stata emotivamente distruttiva e mi avrebbe trasformato in uno psicotico, se non fosse stato per il fatto che il mio amico e gli amici del mio amico, non mi avessero amato durante la rivisitazione di essa. Potrei sentire quell' amore. Ogni volta che mi mostravo un pò agitato hanno fermato la visualizzazione per un poco e mi hanno dato amore. Il loro amore era tangibile. Potresti sentirtelo sul tuo corpo, potresti sentirtelo dentro di te; il loro amore andava dritto dentro di te
Desidererei potertelo spiegare, ma non ne sono capace. - La terapia era il loro amore, perché la visualizzazione della mia vita mi ha fatto piangere lacrime amare. Era pietoso da guardare, proprio pietoso. Non potevo crederlo. E la cosa è peggiorata andando avanti. La mia stupidità ed egoismo di adolescente sono aumentati man mano che sono divenuto adulto, tutto era nascosto dietro la facciata di buon marito, buon padre, e buon cittadino. L'ipocrisia di tutto ciò era nauseante. Ma al disopra di ciò c'era sempre il loro amore.
Quando la visualizzazione ebbe fine mi dissero:"Hai domande da fare?" ed io avevo milioni di domande. Ho domandato, per esempio, "che sapete dirmi della Bibbia?" hanno risposto: "Cosa in particolare?" ho domandato se dicesse il vero, e mi hanno detto di si. Domandai perchè quando ho cercato di leggerla, tutto ciò che vi avevo trovato erano contraddizioni, ed essi mi rifecero vedere la mia vita di nuovo- qualche cosa che avevo già visto. Mi hanno mostrato le poche volte che avevo aperto la Bibbia, che avevo letta con l'idea scoprire solo contraddizioni e problemi. Cercavo di dimostrare a me stesso che non ne valeva la pena di leggerla.
Feci loro notare che la Bibbia non era chiara per me. Non aveva senso. Mi hanno detto che contiene verità spirituali, e che avrei dovuto leggerla in maniera spirituale per capirla. Dovrebbe essere letta come una preghiera.
I miei amici mi hanno informato che non era uguale agli altri libri. Mi hanno anche detto, e più tardi ho capito che era vero, che quando l' hai letta a mò di preghiera essa parla con te. Ti si rivela da sola. E non devi lavorarci sopra più di tanto.
[-ndr-PENSO CHE SI RIFERISCA AL VANGELO, "BIBLE" IN INGLESE VALE PER TUTTI I LIBRI SACRI -ndr-]
-I miei amici hanno risposto a molto domande in modo divertente. Erano capaci di conoscere l'argomento prima ancora che tirassi fuori le domande. Quando pensavo alle domande nella mia testa, loro avevano già capito.
Ho domandato, per esempio, quale fosse la migliore religione. Cercavo una risposta tipo: "presbiteriana. "Ho immaginato che questi ragazzi fossero tutti Cristiani. La risposta che ottenni fu:

"La migliore religione è quella religione che ti porta più vicino a Dio."

Alla domanda se c'era vita su altri pianeti, la loro risposta sorprendente fu che l'universo é pieno di vita. A causa della mia paura di un olocausto nucleare ho domandato se stava per esserci una guerra nucleare nel mondo, e mi hanno detto no. Ciò mi stupì e ho chiarimente illustrato loro come avessi vissuto sotto la minaccia dell'olocausto nucleare. Quella era una delle ragioni per cui ero quel che ero. Ho immaginato, quando ero in questa vita, che essa fosse senza speranza, che il mondo stava per esplodere comunque e nulla aveva più importanza. In quel contesto mi sono sentito in dovere di fare quello che ho voluto, poiché nulla aveva più importanza.
-Mi hanno detto: "No, non vi sarà alcuna guerra nucleare." Ho ancora chiesto se erano assolutamente sicuri che là non stava per esserci una guerra nucleare. Mi hanno riassicurato di nuovo, e ho domandato come potevano essere così sicuri.
La loro risposta fu: "Dio ama il mondo."
- Mi hanno detto che, al massimo, uno o due armi nucleari potrebbero sfuggire accidentalmente, se non dovessero essere state già tutte distrutte, ma che non ci sarebbe stata una guerra nucleare. Allora ho domandato come mai c'erano state così tante guerre. Risposeroo che hanno permesso che quelle poche accadessero, ma che erano ben poca cosa rispetto a tutte le guerre che l'umanità aveva cercato di cominciare. Al di là di tutte le guerre che l'umanità ha cercato di creare ne hanno permessa qualcuna, perché la gente ritrovasse il buon senso di fermarle.
- Scienza, tecnologia ed altri benefici, erano stati doni elargiti all'umanità attraverso ispirazioni. La gente era stata condotta letteralmente a quelle scoperte, molte delle quali erano state più tardi stravolte dall'umanità ed usate per la propria distruzione. Questi amici del mio amico hanno voluto le guerre, a causa del livello della nostra tecnologia, perché fossero bandite. Potremmo fare anche molto danno al pianeta. E con * pianeta*, hanno voluto dire tutta la creazione di Dio. Non solo la gente, ma gli animali, gli alberi, gli uccelli, gl'insetti, tutto. Amore Per Tutti .
- Mi hanno spiegato che la loro preoccupazione era per tutta la gente del mondo. Non erano interessati ad un gruppo migliore di altri. Vogliono che ogni persona consideri ogni altra persona più grande della propria carne. Vogliono che ognuno ami l'altro, completamente; più, di quanto amino sé stessi. Se qualcuno, in qualche altra parte del mondo, fa del male a qualcun'altro dovremmo sentire la loro pena. E dovremmo aiutarli.
- Il Nostro pianeta si é evoluto ad un tal punto, per la prima volta nella nostra storia, che abbiamo il potere di fare ciò. Siamo globalmente collegati. E potremmo divenire un solo popolo.
-Il popolo cui hanno dato il privilegio di guidare il mondo in un' epoca migliore era il nostro, negli Stati Uniti.
Quando ho parlato con loro del futuro, e questo potrebbe suonare come una scappatoia in mio favore, hanno detto chiaramente che abbiamo il libero arbitrio. Se cambiamo il nostro modo di essere, allora possiamo cambiare il futuro quale mi hanno mostrato. Mi hanno mostrato una visione del futuro, al tempo della mia esperienza, basato su come noi ci comportavamo negli USA in quel periodo. Era un futuro nel quale si manifestava una forte depressione mondiale. Se stavamo per cambiare il nostro comportamento, comunque, il futuro dovrebbe essere diverso.
- Domandai come sarebbe stato possibile cambiare l'esistenza di tanta gente, osservai che era difficile, se non impossibile, cambiare qualche cosa sulla terra. Espressi l'opinione che il provarci fosse un compito senza speranza.
- I miei amici mi spiegarono piuttosto chiaramente, che tutto ci= che serve per cambiare é una persona sola. Una persona che ci provi ed allora, a causa di quella persona, gli altri cambiano per il meglio. Hanno detto che il solo modo di cambiare il mondo era cominciare con una sola persona. Uno diverrà due, poi diverranno tre e così via. Quella è l'unica via per un maggiore cambiamento.
- Ho chiesto come e dove il mondo potrebbe entrare in un futuro migliore- uno dove alcuni dei cambiamenti che desideravano stessero per iniziare. L'immagine del futuro che mi hanno dato allora (ed essa era una loro proiezione, non una creata da me) mi ha sorpreso.
La mia immagine era una sorta di "Guerre Stellari", dove tutto era conquista dello spazio, plastica e tecnologia, invece il futuro che mi hanno mostrato ero quasi privo di tecnologia.
- Quello che ognuno di noi, assolutamente ognuno di noi, in questo euforico futuro faceva, era passare la maggior parte del tempo ad allevare bambini. La principale occupazione della gente erano i bambini, e tutti consideravano i bambini essere la merce più preziosa del mondo. E quando una persona era divenuta adulta, non c'era nessun senso di ansia, nè di odio, né di competizione. C'erano questo senso enorme di fiducia e mutuo rispetto.

-In questa visione del futuro, se qualcuno fosse depresso, tutta la comunità si occuperebbe del più debole, della persona uscita dall'armonia del gruppo. Spiritualmente, attraverso la preghiera e l' amore, gli altri sarebbero capaci di aiutare questa persona afflitta. Quello che la gente faceva col resto del proprio tempo era la pratica del giardinaggio, con quasi nessun sforzo fisico. Mi hanno mostrato che le piante, con la preghiera, produrrebbero frutti e vegetali enormi. La gente, all' unisono, potrebbe controllare il clima del pianeta con la preghiera. Ognuno lavorerebbe con fiducia reciproca e la gente potrebbe chiamare la pioggia, o il sole splendente, quando ne avesse bisogno. Gli animali vivrebbero con la gente, in armonia.
La gente, in questo migliore di tutti mondi, non aveva interesse alla conoscenza; erano interessati alla saggezza. Ciò era dovuto al fatto che erano in una posizione dove, qualsiasi cosa avessero avuto bisogno di conoscere, l'avrebbero ricevuta semplicemente con la preghiera. Tutto per loro era risolvibile, potevano fare qualsiasi cosa volessero.
In questo futuro la gente non aveva alcun vivo desiderio di viaggiare perché potevano , comunicare spiritualmente con ognuno nel mondo. Non c'era nessuno bisogno di andare altrove. Erano così entusiasti per dove erano e per la gente intorno a loro che non avevano bisogno di andare in villeggiatura. Vacanza da cosa? Essi erano totalmente appagati e felici.
La morte: vi era un tempo in cui l'individuo aveva sperimentato tutto quel che aveva avuto bisogno di sperimentare. Morire voleva dire lasciare la vita e lasciarsi andare; allora lo spirito sorgeva e la comunità si raggruppava intorno a lui. Ci sarebbe stata una grande gioia perché loro tutti avevano accesso al Paradiso e lo spirito si ricongiungeva con gli angeli che erano venuti giù ad incontrarlo.
Potevano vedere lo spirito partire sapendo che era ora per lo spirito di andare via e la comunità si raccoglieva intorno, esso aveva raggiunto i suoi obiettivi di crescita su questo mondo. Gli individui che morivano avevano raggiunto tutto ciò che erano capaci di fare in questo mondo in termini di amore, apprezzamento, comprensione, e lavorando in armonia con gli altri.
- Il significato di questa bella vista del futuro del mondo era di una specie di giardino, il giardino di Dio. E in questo giardino del mondo, pieno di totale bellezza, c'era gente. La gente è stata creata in questo mondo per crescere nella comprensione del Creatore. Allora dobbiamo cambiar pelle, questo nostro guscio nel mondo fisico e *laurearci* per andare su in cielo- per avere una relazione più intima e crescente con Dio.

Quel che Accade Dopo la Morte
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- Ho domandato al mio amico, ed i suoi amici, della morte- : che accade quando moriamo? Hanno detto che quando una persona giusta muore, gli angeli vengono giù ad incontrarla, e la portano su - gradualmente, perché sarebbe insopportabile per quella persona essere posto immediatamente al cospetto di Dio.
-Conoscendo come é fatta intimamente ogni persona, gli Angeli non devono verificare nulla per evidenziarlo. Sanno quello di cui ciascuno di noi necessita, così provvedono a tutto. In alcuni casi pu= essere un prato paradisiaco, ed in un altro, qualche altra cosa. Se una persona ha bisogno di vedere un parente, gli angeli gli porteranno quel parente. Se i gioielli piacciono molto a quella persona, le mostreranno dei gioielli.
Vediamo cos' è necessario per il nostro ingresso nel mondo dello spirito e queste cose sono reali, nel paradisiaco senso divino.
Essi gradualmente c'istruiscono come esseri spirituali e ci portano in cielo. Cresciamo e ci arricchiamo sempre più e perdiamo le preoccupazioni, i desideri e le necessità materiali per le quali abbiamo lottato per molta parte della nostra vita. Gli appetiti terreni scompaiono, nessuno più lotta per essi. Diveniamo ci= che veramente siamo, il che é parte del Divino.
- Questo accade a gente pia, gente che è buona ed ama Dio.
Mi hanno chiarito che non abbiamo alcuna conoscenza o diritto di giudicare qualcun' altro- nei termini della relazione dell'amore di quella persona verso Dio. Solo Dio conosce cosa
c' è nel cuore di un persona. Qualcuno che pensiamo sia spregevole, Dio potrebbe conoscerlo come una persona meravigliosa. Similmente, qualcuno che pensiamo sia buono, pu= essere visto da Dio come un ipocrita, con un cuore nero. Solo Dio conosce la verità su ogni individuo.
- Dio giudicherà ultimamente ogni individuo. E Dio permetterà alla gente di essere trascinata nell'oscurità con creature similari. Vi posso dire, in base alla mia personale esperienza, quello che accade là. Non so, in base a quello che ho visto, se vi é più di tanto ma sospetto di aver visto solo la punta dell'iceberg.
- Ho meritato di andare dove sono andato - ero nel luogo giusto al tempo giusto. Quello era il luogo per me e la gente che era con me era una perfetta compagnia per me. Dio mi ha permesso di sperimentare ci= e poi mi ha tirato fuori, perché ha visto qualche cosa che mi redimeva attraverso quell'esperienza. Era un modo per farmi espiare. La gente a cui non è permesso esser buttati nell' oscurità, a causa della loro natura amorevole, sono attirati in sù, verso la luce.

Il suo Ritorno
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Non ho mai visto Dio, e non ero in Cielo. Era un posto al di fuori, nei sobborghi, e queste sono le cose che mi hanno mostrato. Abbiamo parlato per molto tempo, di molte cose, ed allora ho guardato me stesso. Quando mi sono visto, ardevo, ero raggiante. Divenivo bello- non certo tanto bello quanto loro- ma avevo un certo scintillìo che non avevo mai avuto prima.
- Non essendo preparato a fronteggiare di nuovo la terra ho detto che desideravo rimanere con loro per sempre. Mi hanno risposto:
"No, devi ritornare." Risposi che non potevo ritornare, ho cercato di trattare con loro ed ho fatto notare che mi potrebbe ritornare in mente l'idea, il pensiero che potrei tornare nella buca di nuovo- così li ho supplicati di rimanere con loro.
- I miei amici allora mi hanno detto: "Non pensi che ci aspettiamo che tu divenga perfetto, dopo tutto l'amore che abbiamo dimostrato per te, persino se, dopo essere tornato sulla terra bestemmiassi Dio, e trattassi ognuno intorno a te come immondizia?
E questo, malgrado il fatto che spedivamo gente che provava ad aiutarti, ad insegnarti la verità?
Pensi realmente che resteremo separati da te ora?"
- Allora ho domandato: "Ma che dire del mio senso di fallimento? Mi avete mostrato come posso essere migliore e sono sicuro che non posso vivere fino a quel punto. Non sono così buono."
-Mi hanno consigliato di riconoscere quando faccio un errore e domandare perdono. Prima che io tirassi le parole fuori dalla mia bocca, sarei già perdonato- ma devo accettare il perdono. La mia fede nel principio del perdono deve essere vera e devo sapere che il perdono è concesso. Confessare, sia in pubblico che in privato, che avevo commesso un errore, quindi dovrei chiedere perdono. Dopo tutto sarebbe un insulto per loro se non accettassi il perdono. Non dovrei continuare ad andare avanti con sensi di colpa e non dovrei più ripetere gli errori- dovrei imparare dai miei errori.
- "Ma," ho detto, "come faccio a sapere quale è la scelta giusta? Come saprò quello che volete che faccia?" Mi hanno risposto: "Vogliamo che faccia quello che vuoi fare. Significa fare delle scelte- che non c'è necessariamente alcuna scelta giusta. C'è un spettro di possibilità e dovresti fare la migliore scelta che puoi fare fra esse . Se fai così, ti aiuteremo anche là."
-Mostrando la mia più grande opposizione sul fatto di ritornare in questo mondo, dissi loro che, se avessi dovuto lasciare quel posto, mi si sarebbe spezzato il cuore e ne sarei morto. Ritornare sarebbe stato così crudele, dissi, che non ci sarei riuscito. Ricordai loro che il mondo è pieno di odio e competizione e non volevo ritornare in quel gorgo.
Non potevo tollerare di lasciarli.
- I miei amici osservarono che giammai erano stati separati da me. Spiegai loro che non ero mai stato consapevole della loro presenza e se fossi ritornato di nuovo, io di nuovo non saprei che essi sono là. Spiegandomi come comunicare con loro, mi hanno detto di tranquillizzarmi e di chiedere il loro amore: allora il loro amore mi giungerebbe ancora ed io saprei che esistono.
- Dopo questo chiarimento avevo terminato gli argomenti e capii che sarei potuto ritornare. E così tornai indietro. Ritornando nel mio corpo, il dolore era ancora là, peggio di prima.


L'ESPERIENZA DI PRE MORTE DI UNA CIECA DALLA NASCITAQuesto racconto e' ancora più eccezionale dei precedenti: come potrebbe il cervello di una persona cieca vedere il mondo che la circonda, descrivere i vestiti, i colori, la propria casa, immaginare dettagli minuti come l'erba di un prato, se non fosse lo Spirito a vedere prima la realtà terrena e poi quella del Paradiso? Il racconto é molto lungo per cui vorrete scusarmi se, ad un certo punto, l'ho dovuto riassumere: e' troppo bello per farvi aspettare ancora!
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Sono nata cieca. Sebbene fossi diventata adulta, vissi coi miei genitori fino alla loro morte. Essi morirono all'improvviso, a causa di un incidente d'auto, il 14 Febbraio 1994, il giorno di S. Valentino. Io ne fui devastata al dilà d'ogni dire. Ebbi una forte depressione e mi sentii totalmente sola e praticamente abbandonata. Se non fosse stato per il mio cane-guida, Queenie, mi sarei sentita completamente abbandonata. Io dovevo ai miei genitori tutto il mio mondo ed il mio unico amico era Queenie. Quando Queenie morì di vecchiaia, sei mesi dopo, io non ero più sicura se la mia vita avesse uno scopo o un futuro.

Io e la mia famiglia non eravamo religiosi ma ero nata Ebrea, perciò l'idea di un'altra vita era considerata niente più di una masturbazione mentale. Il Rabbino mi aveva parlato a seguito della scomparsa dei miei e non mi aveva dato nessun conforto capace di alleviare la mia angoscia. Simpatiche e beneducate signore Ebree si fermavano da me periodicamente per portarmi cibo ed altre cose di cui avevo bisogno, ma era chiaro che si sentivano un pò a disagio quando mi venivano a trovare e dopo pochi mesi, le loro visite divennero molto rare. Io ero troppo orgogliosa per accettare aiuto da estranei che io ero sicura mi ritenessero un fastidioso fardello. Sapevo che provavano pena per me, ma anche che non piacevo loro.

In quello stato d'animo, decisi di farla finita. Scelsi di fulminarmi ficcando un coltello appuntito in una presa elettrica. Pensai che fosse la via più veloce per farlo e con le minori probabilità di fallimento. Non avevo nessuna voglia di essere un peso per nessuno, inoltre avevo perso ogni fede nelle mie capacità di lavorare per mantenermi, per cui mi parve l'unica soluzione.

Ruppi gli indugi e decisi di farlo nel giorno del mio 50-mo compleanno. Avevo scarsa fiducia nelle mie capacità di farlo. Desideravo il sollievo che il sonno eterno mi avrebbe dato, ma ero anche preoccupata di fallire e diventare un cieco vegetale costretto in un letto per il resto della mia miserevole vita. Sedetti davanti alla presa per ore. Presi a dirmi continuamente che non avevo nessun motivo per vivere, la mia vita era finita.
Questa era la mia vita e avrei potuto farla finita se solo l'avessi voluto.
Finalmente infilai il coltello nella presa di corrente ed il dolore fu indescrivibile.
Pensai di aver perso la ragione per farmi questo. Allo stesso tempo io potetti vedere per la prima volta. Ero al di sopra del mio corpo, a guardare me stessa per la prima volta, non sentivo amore e nemmeno alcun legame per esso. Il dolore era cessato e mi sentivo leggera e potevo muovermi senza sforzo. Pensai a come fosse strano flottare attorno al mio corpo. Non sentivo dolore ed ero in grado di pensare, Il vuoto totale che mi aspettavo non era li'. Semplicemente galleggiavo intorno alla stanza ed ancora una volta guardai me stessa in basso. Ero scioccata. Naturalmente non avevo mai visto me stessa e pensai che fosse bene darci un'occhiata.
Dopo aver osservato le mie fattezze per un tempo che pareva un'eternità un pensiero mi colpi': se‚ ero in grado di vedere me stessa, allora avrei potuto vedere anche altre cose ed allora pensai -Che dono meraviglioso, meraviglioso, ho ricevuto!-WAOH! Non solo non ero in un vuoto buio fatto di nulla, ma potevo vedere cosi' come pensare! Piuttosto che immaginare come fosse fatto il mio mondo (sotto forma di un piccolo appartamento) io lo potevo vedere! I colori mi erano stati descritti come strutture e profumi ma niente mi era stato detto per prepararmi alla realtà di tutti quei colori in cui mi trovavo immersa. Poi sentii dei rumori dal di fuori: c'era qualcuno che bussava alla porta del mio appartamento. Dissi a me stessa- beh, andiamo a vedere chi e' !-
Fluttuai verso l'ingresso e vidi che era la mia padrona di casa. Sapevo che era lei perche' puzzava come le sigarette che fumava. Lei intanto continuava a bussare alla porta. Io VIDI che aveva un foglio di carta in mano ed ero certa che fosse una seconda notifica di sfratto. Non avevo un soldo per pagare l'affitto e sapevo che me ne sarei dovuta andare al più presto. La studiai per alcuni secondi poi pensai che stavo solo perdendo il mio tempo: volevo andare a vedere il mondo!
Immediatamente fluttuai attraverso i muri del'appartamento e già vedevo la strada in basso. Vidi la gente andare sotto e sopra, pensai:"Vediamo se posso toccare qualcuno!" Mi avvicinai ad un bambino che si trovava in strada e poggiai la mia mano destra attraverso di lui.... che strano, pensai, non posso toccarli ma ho ancora una mano. Ossevai la mia mano per alcuni minuti e notai che splendeva un pò ed era molto trasparente. Poi mi aggirai nei dintorni guardando altre cose per poi tornare indietro verso il mio corpo, come attratta da una forza sovrannaturale. Mi accorsi che la padrona di casa era entrata ed avendo scoperto il mio corpo, stava chiamando il 911 (il 118 Americano ndr).
"Io non voglio essere rianimata, spero di essere morta -pensai- perche' e' molto meglio che essere vivi!" Stavo sempre flottando nell'appartamento, guardando ogni cosa. Un altro particolare che notai fu questo soverchiante senso d'amore e pace che mi stava inondando. Non mi sentivo cosi' da quando i miei genitori erano ancora vivi. In qualche modo mi trovai a volare atttraverso un chiarore pieno di gioia, un tunnel di forma ovale che conduceva ad una luce che si intravvedeva in lontananza. Non avvertii alcuna paura, solo questo senso di pace e persino una certa meraviglia. Quando uscii fuori nella luce vidi un uomo vestito con una TUNICA, barbuto e dai lunghi capelli castani, io chiesi:"Chi sei?"ed egli, telepaticamente mi disse di chiamarsi Gesù. "non credo in te" gli dissi, lui sorrise e replicò con un pensiero del tipo:"...beh io sono qui lo stesso!" Scrutando nel profondo dei suoi occhi gli chiesi" Sei stato sempre con me durante tutto questo tempo? Mi conosci e ti prendi cura di me?" Lui sogghignò, sembrò essere divertito e disse:"Ti ho sempre amata, ora vuoi restare o vuoi andartene?
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(Dato che il racconto e' molto lungo, da questo punto ve ne riassumo le parti successive. -ndr )
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Vicky si rese conto all'improvviso di questa luce che si dirigeva verso di lei e che sembrava darle calore, pensò che i suoi occhi potessero bruciare, ma poi si ricordò di essere cieca. Dio era Amore e Luce e sembrava permeare ogni cellula del suo corpo, tanto da farla piangere, piangere lacrime inesistenti. Questa luce era gigantesca, enorme e la faceva sentire amata e nello stesso tempo umile, imbarazzata, stupita, perdonata ed amata. Poi si trovò in una grande stanza con tanti schermi sui muri, da ognuno di questi "televisori" veniva trasmessa una scena della sua vita: il bene, il male, i segreti reconditi, ecc.
Tutto andava avanti indipendentemente, in una specie di caos temporale in cui era possibile sentire tutto, compresi i pensieri e le emozioni delle altre persone. Come se non bastasse, anche i pensieri del suo cane le erano chiari! Poteva sentirli e capire come avesse condizionato la vita dell'animale. Vide i suoi genitori e li riconobbe come tali, anche se in realtà, non aveva mai potuto "vederli" coi suoi occhi terreni. Si rese conto dei loro sacrifici, di quanto era stato difficile per loro tirare avanti con una figlia cosi' gravemente handicappata, eppure l'avevano amata lo stesso.
Poi la Luce le chiese cosa ne avesse fatto del dono prezioso della vita e lei si giustificò dicendo che la cecità le aveva impedito di agire. "Eppure potresti fare di più- replicò Dio - vuoi tornare sulla Terra?" Lei si oppose con tutte le sue forze, voleva stare con Lui! Allora la Luce la proiettò in un bellissimo prato, erba, fiori, colori stupendi che lei non conosceva, che non aveva potuto fare altro che immaginare...ed ecco i suoi genitori, sani, giovani e sorridenti, che l'abbraciano e la baciano, che la rimproverano con gentilezza per il suo atto estremo. Le dicono che e' stata anche un pò colpa loro, che l'avevano tenuta al di fuori della vita normale per proteggerla, ma che ora doveva tornare indietro ad affrontare la vita, dimenticando il suo handicap, per imparare, per fare esperienza, come tutti.

Dio le diede da scegliere: o restava li' per un pò per poi reincarnarsi in un'altro corpo affetto da cecità (o da un'altra anomalia), sperimentando di nuovo tutte le situazioni che l'avevano portata al suicidio, o poteva rientrare nel suo corpo per terminare la vita che le era già stata assegnata. Le sarebbero stati dati dei doni spirituali che l'avrebbero aiutata a superare i problemi con facilità. Ripensandoci si rese conto di essere stata codarda, mentre i suoi genitori avevano coraggiosamente affrontato la loro prova fino in fondo. Fece tante domande e seppe di aver scelto lei stessa la cecità per mettersi alla prova, come tutti coloro che decidono di incarnarsi sulla Terra. Seppe che nell'Aldilà ci sono ordini e ruoli precisi, vide l'Amore sconfinato di Dio che ci permette di soffrire per nostra stessa scelta. Seppe pure che per questo motivo, esiste la reincarnazione, che la morte non é la fine di tutto e che l'Amore di Dio si estende a tutto il Creato. Poi Queenie, la sua cagnetta preferita, le venne incontro e rotolarono felici sul più bel prato che si possa immaginare, felici di essere ancora insieme, felici di poter leggere l'una nella mente dell'altra! Certo, anche gli animali hanno uno Spirito e la loro missione é quella di aiutarci.
Ma... qual'era la sua missione? Ed allora disse di si' alla Luce che aspettava pazientemente. Tutti la salutarono con un solo messaggio" AMA GLI ALTRI E TE STESSA"
Un istante dopo si ritrovava nel suo corpo, in Ospedale, un senso di pesantezza e di dolore la assalirono immediatamente: era di nuovo cieca! Scoppiò a piangere, chiedendo a Dio ed a Gesù di aiutarla a sopportare di nuovo questa menomazione: era terribile essere tornata cieca dopo aver visto il Paradiso!
I medici accorsero al suo capezzale: era stata in coma per tre giorni, era un miracolo che fosse ancora viva! Ora doveva innanzitutto imparare ad amare se' stessa.... La sua scorbutica padrona di casa divenne improvvisamente molto gentile e rimase shoccata quando le descrisse esattamente come era vestita il giorno in cui si era suicidata, ella la ascoltò per poi aiutarla negli anni successivi. Il dono che aveva ricevuto era una straordinaria sensibilità nel percepire i pensieri ed i sentimenti della gente, capacità che aveva gia, ma che ora era moltiplicata per migliaia di volte. Ora era accettatata dalle sue amiche, ora sapeva che il suo handicap poteva aiutarla a comprendere la gente e ad aiutare il prossimo.

Conclude cosi':
"Mi e' stato detto che dobbiamo solo chiedere aiuto ai nostri Angeli ed essi verranno per guidare la nostra vita, ho capito che dovevo superare la mia cecità per imparare ad usare il mio dono che mi permette di diffondere
a tutti quanti la lezione d'amore che ho appreso."

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NOVE GIORNI FRA I DUE MONDI - IL RITORNO DI DAVE ALAN

L'incredibile ritorno di Dave Alan.
"Le voci circa la mia dipartita erano terribilmente esagerate!"
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Per nove giorni, fintanto che il suo corpo giaceva in un letto, collegato a macchinari che lo tenevano in vita, Dave Alan bighellonò intorno all'ospedale parlando con persone morte ma che erano ancora intrappolate al piano di esistenza terreno.
Egli dichiara:"Essi erano spaventati di dover andare via".
Dave passò il tempo chiacchierando con ognuno di questi spiriti. Fu capace di farli transitare da questo all'Altro Mondo.
Quando finì di inviare anime a Dio, egli tornò nel suo corpo e si svegliò.
La maggior parte di coloro che subiscono un ictus massiccio non sopravvivono, l' 87% di questi sopravvissuti restano paralizzati dal collo in giù mentre molti perdono la capacità di parlare ed hanno danni cerebrali permanenti.
Dave NON ha subìto danni di nessun tipo circa le sue capacità mentali. Il danno alla voce e' derivato dai tubi che lo hanno tenuto in vita, dato che gli é stata praticata una tracheotomia, ma il medico curante ha detto che la sua voce tornerà normale nel giro di pochi mesi.
Sia la gamba che il braccio sinisto sono paralizzati, ma giorno per giorno stanno tornando alla normale funzionalità, tanto da prevederne un totale recupero!
Ma...egli sarà sempre la stessa persona [di un tempo]?
Dave dice che la sua esperienza "Fra I Due Mondi" é stata talmente incredibile che egli la sta ancora analizzando. Di certo scriverà un libro perché ADESSO SA che ci sono molte altre dimensioni oltre quella terrena e sa anche per certo CHE NOI NON SIAMO IL NOSTRO CORPO!

"NOI SIAMO ESSERI SPIRTUALI E LO SPIRITO E' TROPPO POTENTE PER RESTARE INTRAPPOLATO IN UN CORPO!"

Dave aggiunge: "L'esperienza mi ha mostrato che ci sono un sacco di persone decedute intorno agli Ospedali, essi sono attaccati alla terra ed inconsapevoli di qualsiasi coscienza spirituale. Quando muoiono, sono persi, non sanno cosa stia loro succedendo, non capiscono...nessuno ha mai detto loro che cosa aspettarsi..... Restano seduti lì...forse per sempre, chiedendosi DOVE ANDARE, SE POSSONO e se é loro CONCESSO di andar via. Certa gente... voglio dire certi Spiriti, non mi vollero stare ad ascoltare mentre altri lo fecero, sedendosi e restando a guardarmi.
Vedevo gente - continua Dave - esseri morti un sacco di tempo fa, gironzolare come se si fossero perduti...seduti ad aspettare. Alcuni non avevano la più pallida idea su chi aspettare, altri mi dissero che aspettavano che San Pietro li venisse a prendere ed altri ancora che aspettavano Gesù, affinché li facesse ritornare a vivere nei loro corpi.
Essi erano in una sorta di Limbo, alcuni mi diedero retta e fecero ciò che io dissi loro di fare. Non appena volarono via e sparirono in un'altra dimensione, fui in grado di percepire la loro amorevole presenza intorno a me, dato che sentii la loro voce ringraziarmi. Mi dissero che potevano vedere la Luce ed ascoltare voci, mi ringraziarono per averli liberati."

Dave riferisce di non essere passato all'interno di un tunnel e che in nessun momento il suo corpo morì, dato che ci pensavano le attrezzature rianimatorie a tenerlo vivo, ma per nove giorni era rimasto fra due Mondi e l'ingresso del tunnel.....quello che conduce ad altre dimensioni. Il posto dove si trovava era quello dove ogni genere di anime, che non hanno intenzione di abbandonare questo mondo, erano riunite.
Forse Dio ha inviato Dave in quel posto per aiutare quelle anime a tornare a casa.

In certi momenti, gli pareva di essere convalescente in un altro piano [di esistenza] che sembrava un'abitazione. Un porta si apriva nel muro e "Due piccoli esseri alti circa due piedi...due donne apparentemente Indonesiane...." entravano da quella porta e si materializzavano poi sul suo letto. Erano molto amichevoli e gli dicevano che stava bene, curandolo come due normali infermiere, inviandogli Luce ed Amore frattanto che lo accudivano. Lo lavarono, gli cambiarono il letto, misurarono la sua temperatura e fecero tutto ciò che una normale infermiera deve fare.
Dave aggiunge che in questa stanza c'erano dei fiori e che era in grado di comunicare con essi: se chiedeva di spostarsi a sinistra, essi lo facevano, se chiedeva di muoversi in un altro modo, essi obbedivano egualmente. Pensò pure di far chiamare i suoi ragazzi e di mostrar loro come faceva ballare i fiori!
Poteva uscire di casa e passeggiare lungo un lago, dice che ovunque andasse, l'aria era sempre pervasa da un' energia luminosa intensissima, un'energia diversa da quella del sole. In questo posto incontrò degli esseri che potevano cambiare aspetto e diventare qualsiasi tipo di creatura o animale che volessero; fecero questo in sua presenza, perché gli vollero far capire che non siamo il nostro corpo, siamo MOLTO DI PIù DI ESSO!

Dave sta ora cercando uno scrittore/ombra che lo aiuti a scrivere il suo libro che, gli é stato detto, farà un grande successo e sarà un best-seller. Gli é stato anche detto che non morirà tanto presto, perché ha ancora tanto lavoro da portare a termine. Condividendo con tutti quanto gli é accaduto in quei nove giorni passati fra la vita e la morte, aiuterà tanta gente a capire che, aldilà della morte, c'é tutto un nuovo mondo che ci aspetta.
Come tante altre persone che hanno avuto simili esperienze, Dave non ha più paura di morire.

LA NDE DI GEORGE RITCHIE MORTO PER 9 MINUTI A 20 ANNI D'ETà
(COMPLETATA IL 15/3/01)

George muore di polmonite il 20 Dicembre 43 all'Ospedale Militare di Richmond.
Egli si aggira per l'Ospedale e vede il suo corpo trasportato nella Morgue. Resosi conto di essere morto, si ritrova a girare per una città sconosciuta, cerca di contattare la gente ma capisce di essere invisibile. Data l'importanza di questa prima parte, ho tradotto il testo integralmente, facendone un riassunto solo dove le sue parole mi sono sembrate meno interessanti. Chi volesse leggere l'originale in Inglese, può trovarlo sul sito di Kevin Williams.
Il Dr. George Ritchie é un conosciuto Psichiatra Americano. Amico di Moody, gli raccontò la sua esperienza e fu talmente convincente da indurre il ben più noto Collega ad intraprendere i suoi famosissimi studi sulle NDE.

"Ad un tratto mi resi conto che c'era più luce di quanto non ce ne
fosse prima. Restai attonito man mano che il chiarore aumentava,
arrivava dal nulla e pareva brillare dappertutto all'istante. Tutte le
lampadine del mondo non erano paragonabili ad esso, non potrebbero
dare tanta luce! Era come se milioni di fotoelettriche si fossero
accese all'unisono. Fui felice di non avere più un paio di occhi umani
in quel momento e poi pensai: "Questa luce potrebbe distruggere la
retina in una frazione di secondo". Poi mi corressi:"No, non la Luce,
ma LUI...lui sarebbe troppo luminoso per essere guardato." Mi resi
conto che non era Luce, ma un Uomo che era entrato nella stanza, un
Uomo fatto di Luce, anche se ciò mi sembrava impossibile, almeno
quanto la estrema intensità della luminosità che produceva la Sua
figura. Nello stesso istante in cui Lo percepii, un ordine imperioso
affiorò nella mia mente:"Alzati!" La parola veniva dal mio io, ma
aveva un'autorevolezza che i miei normali pensieri non avevano mai
avuto. Mi misi in piedi e come lo feci arrivò una stupenda certezza:
"Sei al cospetto del Figlio di Dio." Se questo era il Figlio di Dio,
allora si trattava di Gesù. Quest'uomo era la forza in se' stessa, più
vecchio del tempo ma comunque più moderno di chiunque altri avessi mai
conosciuto, ma soprattutto, attraverso quella stessa misteriosa
certezza interiore, sapevo che quest'Uomo mi amava. Ben aldilà della
forza, ciò che emanava la sua presenza era Amore Incondizionato. Un
amore sorprendente, un amore aldilà di ogni mia più selvaggia
immaginazione. Questo Amore conosceva di me ogni cosa più meschina -
le liti con la mia matrigna, il mio carattere intemperante, i pensieri
sessuali che non avevo mai potuto controllare, qualsiasi pensiero o
atto egoistico, a partire dal giorno che sono nato- e mi accettava
ugualmente.

La rivisitazione della sua vita.

Se dico che conosceva tutto di me, ciò potrebbe sembrare
semplicistico dato che, da quando fui alla Sua presenza in quella
stanza, io ebbi da rivedere ogni singolo momento della mia vita, tutto
ciò che mi era accaduto era lì, in piena vista e tutto sembrava
prender posto allo stesso istante. Ogni dettaglio di venti anni di
esistenza era mostrato colà. Il buono,il brutto, le mete raggiunte, le
cose ordinarie di tutti i giorni. E con questa visione totale, giunse
una domanda, implicita in ogni scena, man mano che le scene sembravano
procedere da quell'Essere di Luce verso me.

COSA NE HAI FATTO DELLA TUA VITA?

Disperatamente cercavo di trovare qualcosa che avesse valore,nella
luce di quella bruciante realtà, ma vedevo solo un clamoroso, miope ed
infinito interesse per me stesso. Possibile che non fossi mai andato
aldilà dei miei puri immediati bisogni, che non avessi mai fatto
niente di utile per gli altri? E tutt'a un tratto la domanda sorse
spontanea dentro di me:"Non era giusto! Per forza che non ne avevo
fatto niente della mia vita, non avevo avuto tempo! Come si può
giudicare una persona che non ha nemmeno incominciato?" La risposta,
tuttavia, non conteneva nessun cenno di giudizio: "La Morte - e la
parola venne pronunciata in un modo molto affettuoso- può giungere a
qualsiasi età". "Cosa diresti dei soldi dell'assicurazione che
prenderò a 70 anni?" Le parole uscirono prima che potessi trattenerle,
in questo strano mondo dove la comunicazione si effettua con i
pensieri e non col linguaggio. Se in precedenza sospettavo solamente
che la Presenza che era di fronte a me emanasse allegria, ora ne ero
più che certo: la Luminosità sembrò vibrare e luccicare in una specie
di sacra risata - ma non nei confronti miei e delle mie stupidaggini,
non era una risata beffarda, quanto piuttosto una gioia che sembrava
dire che, nonostante tutti gli errori e le tragedie, la gioia durava
ancora. Nell'estasi di quella risata, capii che ero io a giudicare gli
eventi in modo così severo, ero io a vederli così insignificanti,
egoistici, triviali. Nessuna condanna giungeva dalla Gloria
scintillante che avevo di fronte, Egli non mi stava rimproverando o
biasimando....stava semplicemente amandomi, riempendo il mondo di Se'
ed anche prendendosi cura di me, aspettando la mia risposta alla
domanda che ancora era sospesa nell'aria scintillante. "Cosa hai fatto
della tua vita che mi vuoi mostrare?" La domanda, al pari di ogni
altra cosa che proveniva da Lui, aveva a che fare con l'amore. Quanto
hai amato nella tua vita? Hai amato gli altri come io amo te?
Totalmente? Senza condizioni? Ascoltando la domanda posta in questi
termini, mi resi conto di come fosse pazzesco persino tentare di
trovare una risposta fra le scene che erano intorno a noi.
Perché....non avevo mai saputo che un simile amore fosse possibile.
Qualcuno avrebbe dovuto dirmelo, pensai in maniera indignata!

"Io te l'ho detto."

Ma come? Volendo ancora giustificare me stesso, come sarebbe che me
l'ha detto ed io non ho sentito?

"Te l'ho detto per mezzo della vita che ho vissuto, te l'ho detto con
la morte di cui son morto e se mi guarderai negli occhi, vedrai di più...."

Vedere gli Spiriti in mezzo ai viventi.

Un sussulto e mi accorsi che ci stavamo spostando. Non mi ero reso
conto di aver lasciato l'ospedale, ma ora non vedevo niente. Gli
eventi della mia vita che si erano affollati intorno a noi erano
svaniti, sembrava invece che fossimo in alto al disopra della terra,
accelerando a gran velocità verso un distante puntino di luce. Il
distante puntino luminoso si trasformò in una grande città, verso la
quale sembrava stessimo scendendo. Era ancora notte, ma fuoriusciva
fumo dalle ciminiere delle fabbriche e molti palazzi avevano le luci
accese ad ogni piano. C'era un oceano o un grande lago aldilà delle
luci, avrebbe potuto essere Boston o Detroit o Toronto, di certo un
posto dove non ero mai stato, ma certamente mi resi conto, man mano
che ci avvicinavamo abbastanza da vedere le strade affolate, che si
trattava di un posto dove industrie belliche lavoravano a ciclo
continuo. Mi accorsi ripetutamente di un fenomeno - gente che non si
rendeva conto di altri che stavano al loro fianco. Vidi un gruppo di
operai addetti alle catene di montaggio, riuniti in un bar. Una delle
donne chiese una sigaretta ad un'altra, o semmai la scongiurava, dato
che sembrava che la desiderasse più d'ogni altra cosa al mondo. Ma
l'altra, continuando a parlare con i suoi amici, la ignorò
completamente. Prese un pacchetto di sigarette dalla sua tuta e, senza
nemmeno offrirle a quella donna che le desiderava tanto, ne prese una
e l'accese. Rapida come un serpente nell'atto di mordere, la donna
alla quale era stata rifiutata, si buttò sulla sigaretta accesa sulla
bocca dell'altra. Di nuovo l'afferrò...e ancora.... Con un brivido mi
resi conto che non ne era capace. Infatti, come me, era morta!
In una casa un uomo giovane seguiva uno più vecchio, di stanza in stanza.
"Mi spiace, papà!" continuava a dire- "non sapevo cosa avrebbe
significato per mamma! Io non lo capivo!"-
Sebbene io lo potessi ascoltare perfettamente, era chiaro che l'uomo
con cui parlava non in grado di sentirlo. L'uomo più anziano stava
trasportando un secchio in una stanza dove una anziana donna sedeva
nel letto. "Mi spiace,papà" il giovane ripetava, "Mi spiace, mamma".
Senza fine, continuamente, ad orecchie che non potevano ascoltarlo.
Ci fermammo diverse volte davanti a scene simili. Un ragazzo che
seguiva una ragazzina lungo i corridoi di una scuola. "Mi spiace,
Nancy!" Una donna di mezz'età che scongiurava un uomo dai capelli
grigi di perdonarla.
"Gesù, perché sono così tristi? -implorai- "Perché cercano di parlare
a gente che non può sentirli?"
Quindi dalla Luce accanto a me venne il pensiero:
"Essi sono suicidi, legati ad ogni conseguenza del loro atto."
Pian piano cominciai ad accorgermi di qualcosa. Tutte le persone
viventi che stavo osservano erano circondate da un tenue e luminoso
luccichìo, quasi come un campo elettrico al di sopra della superficie
dei loro corpi.
Questa luminosità si muoveva con loro, come una seconda pelle fatta di
luce pallida, tenue, ma visibile.
Dapprima pensai che fosse un riflesso della luminosità della Persona
che era al mio fianco, ma i palazzi in cui entravamo non avevano
nessun riflesso, nè la possedevano gli oggetti inanimati. Quindi mi
accorsi come nemmeno gli esseri non fisici l'avessero. Anche il mio
corpo non-solido non possedeva questa guaina raggiante.
A questo punto la Luce mi attirò verso un lurido bar-rosticceria,
vicino a quella che sembrava una grossa base navale. Una folla di
gente, perlopiù marinai, erano allineati al bancone del bar, mentre
altri si accalcavano nei separè di legno disposti lungo il muro.
Sebbene alcuni di essi stessero sorseggiando birra, molti di loro
sembravano ingollare wisky tanto velocemente quanto i due sudati
baristi gliene potessero mescere.
Poi notai una cosa sorprendente: un certo numero degli uomini che
stavano al bancone, sembravano incapaci di alzare le loro bevande alle
labbra. Diverse volte li vidi mentre tentavano di afferrare gli altrui
bicchieri, le loro mani passare attraverso di essi ed attraverso il
solido bancone di legno, o attraverso i corpi e le membra dei veri
bevitori che stavano intorno a loro. Anche questi uomini non
possedevano quell'aureola di luce che circondava gli altri. Da ciò ne
consegue che il "bozzolo" di luce debba essere una proprietà del solo
corpo fisico.
I morti, noi che avevamo perso la nostra materialità, avevano perso
questa "seconda pelle" ed era ovvio che codesti esseri viventi,
quelli cioé circondati dalla luce, gli unici che stavano
effettivamente bevendo, parlando, accalcandosi l'uno sull'altro, non
erano in grado non solo di vedere gli assetati esseri disincarnati in
mezzo a loro, ma nemmeno di percepire il loro frenetico desiderio che
li spingeva verso quei bicchieri. (Comunque, osservandoli, ero sicuro
che quegli esseri "non-solidi" potessero vedersi e sentirsi fra di
loro. Liti furiose scoppiavano fra di loro per quei bicchieri che
nessuno poteva portare alle proprie labbra.) Credevo di aver assistito
a grosse bevute alle feste studentesche a Richmond, ma il modo in cui
civili e militari si stavano ubriacando in quel bar le batteva tutte!
Vidi un giovane marinaio alzarsi da uno sgabello, fare due o tre passi
e piombare pesantemente al suolo. Due suoi compagni lo tirarono su e
lo lo portarono fuori dalla calca.
Ma non era questo che guardavo, io restai esterrefatto quando il guscio
luminoso che era tutt'intorno al marinaio svenuto si aprì
semplicemente in due! Esso si spaccò al centro della sua testa e
cominciò a scivola via da essa, dalle sue spalle... Istantaneamente,
molto più in fretta di quanto avessi mai visto qualcuno muoversi,uno
degli esseri immateriali che erano stati vicini a lui al bancone del
bar gli era addosso. Essa aveva fluttuato come un'ombra assetata al
fianco del marinaio, seguendo avidamente ogni sorso che il giovane
aveva buttato giù ed ora sembrava saltargli addosso come una bestia
da preda. Un attimo e l'immagine di essa che saltava era svanita!
Tutto accadde ancor prima che i due uomini buttassero fuori dai piedi
dei clienti del bar il loro inconscio carico, un attimo prima
distinguevo bene due individui, poi appena il marinaio fu appoggiato
contro il muro, ce n'era uno solo!
Ancora una volta, mentre io restavo lì ancora stupefatto, la stessa
scena si ripeteva. Un altro uomo sviene, una crepa si apre nella sua
aura, uno degli esseri immateriali svanisce non appena si proietta in
quella apertura, come se fosse risucchiato all'interno di quell'altro
uomo. Era forse quel rivestimento luminosa una specie di scudo?
Era una protezione contro...... contro gli esseri disincarnati come
me? Probabilmente queste creature poco solide avevano un giorno avuto
un corpo, così come lo avevo avuto io. Supponiamo che, mentre
erano in questo corpo avessero sviluppato una dipendenza per l'alcool
che andava al di là del piano fisico, che fosse divenuta mentale,
addirittura spirituale. Una volta perso quel corpo, tranne che nei
rari momenti in cui potevano per breve tempo impossessarsi
di un altro,loro sarebbero sempre stati separati, per l'eternità,
da quella cosa che non potevano più smettere di desiderare
ardentemente.
Una simile eternità - ed il pensiero mi provocò un brivido- sarebbe
certamente una forma d' Inferno!
Avevo sempre pensato all'Inferno, lo avevo immaginato come un luogo
pieno di fiamme, da qualche parte, sottoterra, dove uomini malvagi
come Hitler bruciavano in eterno. Ma, che dire se un livello di
codesto Inferno esistesse proprio qui, sulla superficie terrestre, non
visibile ed insospettato dalla gente che occupa lo stesso spazio?
Oppure se l' Inferno volesse dire restare sulla terra senza mai essere capaci
di prendere contatto con essa....? Pensai a quella donna che voleva la
sigaretta. Desiderare ardentemente, bruciare di un così grande
desiderio quando sei totalmente impotente [a realizzarlo], questo
sarebbe stato davvero l'Inferno!
"Non -sarebbe stato- mi resi conto in un lampo, lo era ed io ne facevo
parte insieme a quelle altre creature disincarnate. Io ero morto,
avevo perso il mio corpo fisico. Ora facevo parte di un regno che non
avrebbe più interagito con me in nessun modo.
Vi erano altre due cose chiaramente uniche in questi esseri di quella
dimensione. Dato che l'ipocrisia é impossibile poiché gli altri
conoscono i tuoi pensieri nello stesso istante in cui si formano, essi
tendono a raggrupparsi con coloro che la pensano allo stesso modo.
Sulla terra diciamo che "Gli uccelli dalle stesse piume si riuniscono
in stormo". Il motivo per cui essi stanno insieme é perché é troppo
pericoloso stare con esseri coi quali non vai d'accordo, dato che
sanno tutto di te.
Uno dei posti che osservammo sembrava una specie di centro di
accoglienza. Esseri arrivavano di tanto in tanto in un profondo sonno
ipnotico. Lo chiamo ipnotico perché mi resi conto che si erano posti
da soli in questo stato a causa delle loro credenze. Qui vi erano
quelli che chiamerei Angeli a lavorare con loro, cercando di
svegliarli ed aiutarli a capire che Dio é veramente il Dio dei viventi
e che non era necessario giacere addormentati fin quando Gabriele o
qualcun'altro arrivasse suonando il corno.

Il livello Infernale.

Ci stavamo di nuovo muovendo. Avevamo lasciato la base navale con le
sue strade strette ed i suoi bar ed ora eravamo in piedi, in questa
dimensione dove viaggiare sembrava non necessitare del tempo, sul
bordo di un pianoro totalmente privo di rilievi. Precedentemente,
durante il nostro vagabondare, avevamo visitato posti dove i morti ed
i viventi esistevano fianco a fianco, posti dove esseri disincarnati,
totalmente insospettati dai viventi, fluttuavano al di sopra degli
oggetti materiali e della gente su cui i loro desideri si
focalizzavano.
Ora, sebbene fossimo ancora apparentemente da qualche parte della
superficie terrestre, non potevo vedere nessun uomo o donna vivente.
Il pianoro era affollato, addirittura zeppo, di spettrali orde di
esseri disincarnati, da nessuna parte si vedeva un essere solido,
circondato dalla luce. Tutte queste migliaia di persone non erano
molto più solide di quanto non lo fossi io.
E lì c'erano i più frustrati, i più adirati, i più miserabili esseri
su cui avessi mai posato gli occhi.
"Signore Gesù! - esclamai- "dove mai siamo capitati?"
In un primo istante pensai che stessimo osservando un gigantesco campo
di battaglia: dovunque vi erano spiriti avvinghiati in
combattimenti mortali, dimenandosi, prendendosi a pugni, cavandosi gli
occhi [l'un l'altro]. Quando detti uno sguardo più ravvicinato, vidi
che non vi erano armi di nessun tipo, solo nude braccia, piedi e
denti. Allora mi resi conto che nessuno sembrava essere ferito. Non
c'era sangue, nessun corpo giaceva a terra, Un cazzotto che avrebbe
dovuto far fuori l'avversario, lo lasciava esattamente nelle stesse
condizioni precedenti. Se avevo sospettato di visitare l'Inferno, ora
ne ero più che sicuro. Queste creature parevano essere bloccati da
idee preconcette ed emozioni, nell'odio, nella lussuria, in percorsi
mentali auto/distruttivi. Ancora più abominevoli dei morsi e dei
calci che si scambiavano, erano gli abusi sessuali che molti di loro
effettuavano in febbrili pantomime. Perversioni che non mi ero mai
sognato esistessero, venivano inutilmente eseguite intorno a noi.
Era impossibile stabilire se le urla di frustrazione che ci
raggiungevano erano i suoni reali o solo la trasmissione di pensieri
disperati. Invero ciò non era molto importante in questo mondo
disincarnato. Tutto quello che ognuno di loro pensasse, sia pur
fugacemente o senza volerlo, era immediatamente chiaro a coloro che
gli stavano vicino, molto più esaurientemente di quanto le parole
potessero esprimere, molto più velocemente di quanto le onde sonore
avrebbero potuto trasportare.
I pensieri più frequentemente inviati avevano a che fare con una
conoscenza o capacità superiori o con la cultura. Cose come:
"Io l'avevo già detto!"
"Io l'avevo sempre saputo! Non t'avevo avvisato già?"
...venivano strillate echeggiando continuamente nell'aria.
Con una nauseante familiare sensazione, riconobbi i miei stessi
pensieri. In quelle urla di invidia e di lesa maestà, risentii me
stesso, totalmente.
Ancora una volta, comunque, nessuna condanna giunse dalla Presenza che
stava al mio fianco, solo compassione per queste infelici creature che
Gli spezzava il cuore.
Cosa li tratteneva lì? Perché ciascuno di loro non si alzava e se ne
andava? Non vedevo alcun motivo per cui quella persona contro cui
inveiva quell'uomo dalla faccia contorta, semplicemente non se ne
andava via. Oppure, perché quella giovane donna non frapponeva un
migliaio di kilometri fra se stessa e quell'altra che la stava
furiosamente picchiando con pugni inesistenti? Essi non potevano
trattenere le loro vittime, nessuno di questi pazzi furiosi lo poteva.
Non esitevano recinti, niente che apparentemente potesse vietar loro
dall'andarsene via da soli. Del resto non esisteva il concetto di
"esser solo" in questo regno di spiriti disincarnati. Nessun angolino
privato in un universo dove non vi erano muri, nessun posto che non
fosse abitato da altri esseri dei quali si era totalmente in balìa,
continuamente. Cosa significava - pensai afferrato dal panico- vivere
in un posto dove i miei pensieri privati non lo sarebbero stati
affatto? Nessun cammuffamento, nessuna contraffazione, nessuna
possibilità di far finta di essere quel che non sono. Che cosa
intollerabile. A meno che tutti quelli che avessi intorno non
facessero lo stesso tipo di pensieri, come se ci fosse una specie di
consolazione nel trovare gli altri altrettanto ripugnanti quanto se
stessi, anche se tutto quel che avremmo potuto fare sarebbe stato scagliare, l'un
contro l'altro, ognuno il proprio veleno.
Questa era forse la giustificazione per questo orribile livello di
vita. Forse, nel corso di eoni o di secondi, ogni creatura aveva
cercato la compagnia degli altri altrettanto superbi e pieni d'odio
come se stessa, finché avevano formato tutt'insieme questo sodalizio
di dannati.
Credo che non fosse stato Gesù ad abbandonarli, quanto loro stessi che
erano fuggiti dalla Luce che si mostrava al di sopra della loro
oscurità. C'erano esseri che disputavano su alcune visioni politiche o
religiose, cercando di uccidere coloro che non erano d'accordo.
Quando vidi ciò, pensai: "Nessuna meraviglia se il nostro mondo é una
baraonda ed abbiamo avute tante tragiche guerre di religione. Nessuna
meraviglia se tutto ciò stava spezzando il cuore di Gesù, il solo che
sia venuto ad insegnarci la pace e l'amore.

Il tempio della Saggezza.

Ancora una volta ci stavamo spostando. Egli mi aveva mostrato per
primo un regno infernale, pieno di esseri intrappolati in una sorta di
attenzione verso se stessi. Ora, dopo, aldilà di tutto ciò, cominciai
a percepire un regno totalmente nuovo! Enormi palazzi si ergevano in
un meraviglioso parco soleggiato, l'aria era così calma che ero
meravigliato dal vedere gente camminare sui marciapiedi. Non saprei
dire se fossero uomini o donne, vecchi o giovani dato che tutti erano
coperti dalla testa ai piedi in vaporosi e larghi mantelli col
cappuccio che mi fecero pensare vagamente a dei monaci. Ma l'atmosfera
di quel posto era ben lontana da quella di un monastero. Era piuttosto
un gigantesco centro-studi, pervaso d'eccitazione per una grande
scoperta. Tutti coloro che incontravamo nelle vaste sale o per le
scale circolari sembravano immersi in una frenetica attività; fra di
loro non venivano scambiate molte parole. Eppure non percepii mancanza
di cortesia in questi esseri,piutosto un riserbo causato dalla
concentrazione totale. Qualsiasi cosa questa gente fosse, essi
apparivano completamente altruisti, assorbiti da qualche grande
progetto che andava aldilà di se stessi. Attraverso le porte aperte
detti un'occhiata ad enormi stanze, piene zeppe di complesse
apparecchiature. In diverse di esse, figure incappucciate erano chine
su intricati progetti e diagrammi o sedevano ai controlli di complesse
"consoles" piene di luci lampeggianti. In qualche modo percepii che si
stava svolgendo un qualche immenso esperimento, o forse dozzine e
dozzine di sperimentazioni.
Ancora.... Nonostante la Sua ovvia soddisfazione nel guardare gli
esseri che avevamo intorno a noi, io capii che nemmeno questo era
l'ultimo posto che mi voleva mostrare, che Egli aveva cose più grandi
da farmi vedere.
E così Lo seguii in altri palazzi di questo dominio del pensiero;
entrammo in uno studio dove veniva composta ed eseguita musica di una
complessità che non riuscivo a capire. Vi erano ritmi intricati, toni
di una scala a me sconosciuta. Pensai:" OK, Bach era solo l'inizio!"
Poi camminammo in una libreria che misurava quanto l'intera Università
di Richmond, osservai stanze piene dal pavimento al soffitto di
documenti di papiro, argilla, cuoio, metallo e carta.
"Qui - pensai- sono riuniti i libri più importanti dell'Universo."
Immediatamente seppi che non era possibile. Come potrebbero dei libri
essere scritti da qualche parte lontana dalla Terra! Ma il pensiero
insisteva, sebbene la mia mente lo rigettasse. "I lavori-chiave
dell'Universo" la frase divenne ricorrente mentre gironzolavamo per le
stanze coperte da una cupola, affollate di silenziosi alunni.
Poi, tutt'a un tratto, sulla porta di una delle stanze più piccole,
quasi uno sgabuzzino:"Qui c'é il pensiero principale di questa terra".
"E' questo il Paradiso,Signore Gesù?" dissi timidamente. La calma, la
luminosità, erano certamente cose degne di esso! Così pure la mancanza
di egoismo. "Quando questa gente era sulla terra - aggiunsi- sono
cresciuti superando i desideri personali?"
"Essi sono cresciuti e continuano a crescere"- rispose.
La risposta brillò come un raggio di sole in quell'atmosfera assorta e
focosa, ma se la crescita può continuare,allora questo non era tutto!

DATA LA LUNGHEZZA DEL TESTO, IN CUI SONO PRESENTI NUMEROSE CITAZIONI BIBLICHE
DI SCARSO RILIEVO AI FINI DELLA STORIA, PROSEGUO RIASSUMENDO QUEST'ULTIMO CAPITOLO


George si rese conto che anche a questi esseri però mancava qualcosa:
attraverso lo studio cercavano di capire Dio e la sua Creazione, non
rendendosi conto che Gesù era lì, pronto ad amare ed essere amato. In
ogni modo, questo reame non era "negativo" perché ci permette di
continuare a seguire la strada della conoscenza, senza accettarla per
fede: Gesù anche in questo caso, non giudicava nessuno. Per questo
George sente anche lui di non essere più in grado di giudicare le diverse religioni, dato che ognuno
può scegliere quella che ritiene a lui più adatta per conoscere Dio.
Gesù aggiunse:
" Hai ragione, se ami t'innalzi ed io trascinerò tutti
gli uomini a me. Se conosci il Padre, conosci me, se conosci Me
conoscerai il Padre e capirai che l'Amore abbraccia tutti gli uomini,
senza riguardo alla razza, al loro credo ed al colore della pelle."


LA CITTà DI DIO
Sempre con Gesù accanto, George si sposta di nuovo a velocità
incredibile, verso una città luminosissima dove, gli abitanti, a
differenza degli altri finora incontrati, corsero a salutare lui e
Gesù. Questi esseri erano totalmente traboccanti di amore e gioia nel
vederLo. Questo, era proprio il Paradiso!
All'improvviso Egli aprì una sorta di corridoio attraverso il tempo e
fece vedere a George una Terra in cui i disastri naturali aumentavano
in modo spaventoso: terremoti, uragani, inondazioni,eruzioni
vulcaniche, guerre....
Poi il corridoio si chiuse e se ne aprì un altro, dove invece si
vedeva un pianeta che cresceva in pace. Uomo e Natura insieme per
capire cosa sia l'Amore.
"E' l'uomo che deve decidere il suo futuro, Io sono venuto su questo
pianeta per mostrarvi attraverso l'esempio della mia vita, come si
deve amare. Senza NOSTRO PADRE, nè voi né io possiamo fare nulla.
Ti ho mostrato tutto questo. Hai 45 anni."
Poi gli disse di tornare indietro e ripetè:
"Hai 45 anni"
George non capì in quel momento cosa significasse.

George si ritrovò nel suo letto d'Ospedale con uno strano sogno da
ricordare, ma un anno dopo, riconobbe la città che aveva visitato
quella notte, prima che Gesù venisse al suo fianco, seppe persino indicarne le strade ed un bar agli amici che erano con lui e che, ovviamente, lo presero per pazzo.....

CiPi
Pubblicato col permesso di Kevin Williams:
From: Kevin Williams <webmaster@near-death.com>
Date: Thu, 28 Oct 1999 05:38:30 +0200
To: cipidoc%income
Subject: Re: New Website
Message-ID: <AECCA4C7869A8526C125681800140115.00140126C1256818@income.it>
Claudio,
Congratulations on your new website. Be sure to send me the address of it. You are most welcome to use my picture and anything from my website.
Thanks. God bless. Peace and Light, Kevin Williams
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I RIMORSI DI UN EX CECCHINO,

ovvero: ECCO COSA SUCCEDE A CHI UCCIDE UN ALTRO UOMO, ALTRO CHE PARADISO!
DALLO IANDS DI SEATTLE, STEVE CI INVIA UN NUOVO CASO ECLATANTE DI NDE.

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Al nostro recente meeting dello IANDS di Seattle, abbiamo avuto come ospite un pilota in pensione dell'Aviazione Americana, un uomo di colore che ci ha raccontato la sua esperienza di premorte avvenuta nel 1988. Egli sperimentò una rivisitazione della sua vita, incluso il dover provare tutto ciò che coloro che gli erano stati intorno avevano subìto a causa delle scelte, buone o cattive che aveva fatto. NULLA fu trascurato. ma egli era stato un uomo abbastanza retto in questa vita, per cui il risultato finale della sua esperienza non fu terrificante. Quando chiese all'Essere Celestiale che stava al suo fianco, se avesse mai fatto qualcosa di male, l'Entità gli mostrò due grossi "specchi", posti l'uno di fronte all'altro, le cui immagini si riflettevano reciprocamente, all'infinito, divenendo via via più indistinte. Capì immediatamente che ogni immagine riflessa si riferiva ad una vita precedente: più erano lontane e sfumate, più antiche e lontane nel tempo erano quelle esistenze che gli venivano mostrate.
Ad un certo punto si senti' come risucchiato dall'immagine più vicina presente nello specchio alla sua destra (si trattava evidentemente della sua vita terrena più recente, essendo nato nel '54. mentre la Guerra in Corea é cessata nel '53). Scoprì di essere stato (in quella reincarnazione), un CECCHINO dell'esercito Americano e si vide nell'atto di scaricare l'intero caricatore del suo mitra M1 contro un Ufficiale Coreano, che non si era accorto della sua presenza. Il poveretto stava semplicemente guardando le foto della moglie e dei figli quando la raffica di proiettili lo raggiunse, uccidendolo sul colpo: quando stramazzò al suolo, stringevava ancora in mano quelle foto. La sua successiva sensazione fu l'esperienza diretta, ed in ogni dettaglio, del dolore provato durante tutta la loro vita dalla moglie e dai figli dell'Ufficiale ucciso e di ogni altro effetto che quell'assassinio aveva creato. Fu terribilmente difficile, per la persona che ora é, accettare che in un'altra vita avesse potuto causare tanto dolore. Capì il motivo per cui non ricordiamo queste esistenze passate: il senso di colpa derivante da una totale conoscenza dei nostri atti malvagi, ci distruggerebbe!
Gli fu spiegato che questa rivisitazione critica delle vite precedenti é obbligatoria per tutti coloro che muoiono, che ognuno deve sperimentare sulla propria pelle le conseguenze delle proprie azioni.
(Molti racconti simili sono stati riportati da altre persone "tornate indietro", sebbene non da tutti).
Tutto ciò, ovvero tornare indietro a riesaminare criticamente le precedenti esperienze, serve a provare che abbiamo imparato dai nostri errori e quindi capirne il significato, per non "cadere più negli stessi peccati". Ciò é garantito dal fatto che ci troveremo dall'altra parte, a provare su noi stessi le altrui pene ed emozioni.
Alla luce di quanto detto, non posso immaginare lo shock che avranno provato i dirottatori degli arei usati negli attentati di New York [qui é Steve Anderson che parla] i quali credevano di andare in Paradiso con Allah!
Al contrario essi stanno sperimentando di persona ogni conseguenza dei loro atti.
WOW! Che razza di punizione esemplare!
Ritengo che non dovremmo punire i terroristi, semmai abbracciarli! Con ciònon dico che non dobbiamo catturali e non fare qualsiasi cosa utile a prevenire altri simili atti criminali: terrorizzarli servirà solo a causare altri episodi di violenza in futuro, perché tutto si ritorce su di noi, indipendentemente da quanto ci sentiamo in diritto di essere incolleriti.

Cari saluti, in questi tempi cupi.
Steve Anderson.
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Il racconto della NDE del Pastore Daniel Ekechukwu,
morto per 2 giorni e resuscitato nella sua Chiesa!

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Prima di sottoporre alla vostra attenzione il presente racconto, vorrei ricordare brevemente ai lettori non ancora troppo esperti, che una delle regole fondamentali, invariabilmente applicata da Dio e dai suoi Spiriti-Guida, é che la volontà ed i credo religiosi delle persone che ritornano dalla morte, sono sempre rispettati nell'Aldilà. Trattandosi poi di un Religioso, é chiaro che tutto gli é stato mostrato in accordo alle sue credenze, onde evitare lo shock di venire a trovarsi in una realtà metafisica in apparente disaccordo con le Scritture, sebbene tutto ciò di cui si parla in questo Sito (i "livelli" di esistenza o "Focuses" e tanti altri), ne escono totalmente indenni. Ciò che ci interessa si capisca bene, non é tanto l'aspetto esteriore dell'Aldilà, che potrebbe apparire contraddittorio a seconda dei vari testimoni, quanto i concetti fondamentali che collimano perfettamente con quanto da noi sostenuto,pur nell'apparente diversità soggettiva nella descrizione dei luoghi visitati. Come dice Bruce Moen, "un'automobile resta sempre tale, non importa se blù, bianca o rossa, se é una spider o una berlina, l'idea é quel che conta! " Onde semplificare la lettura, aggiungerò delle brevi note esplicative a margine delle descrizioni intrise di visioni religiose, fatte dal Pastore Africano.
**************************
Quando il corpo di David arrivò in ambulanza all'Ospedale, fu esaminato dai medici del Pronto Soccorso. Il respiro, il battito cardiaco e la risposta delle pupille alla luce erano assenti, sicché ne fu diagnosticata la morte. Dopo la sua miracolosa resurrezione, David raccontò che due Angeli lo avevano preso con sé e lo avevano consegnato ad un altro essere luminoso, i cui vestiti sembravan esser parte integrante del corpo. "Mentre mi parlava in tono amichevole, vidi un'immensa folla di Esseri splendenti e gli chiesi chi fossero."
L'Angelo disse che erano i Santi, raccolti in preghiera. Lo colpì il perfetto sincronismo con cui alzavano le mani per poi inginocchiarsi, per poi rialzarsi di nuovo.
[E' evidente che ad un Prete non potevano che presentarsi i Santi in preghiera....ma la visione é comune a quasi tutti gli NDErs che riferiscono di aver visto i propri Cari Defunti.]
Daniel voleva unirsi al coro, ma l'Angelo gli disse che gli avrebbe mostrato le case che Gesù aveva preparato per loro.
[Ovvio che vi sia un preciso riferimento al Vangelo secondo Giovanni (14:1-3)]
Le case erano splendide, fatte d'oro e trasparenti come il cristallo e l'Angelo gli disse che i Santi non erano ancora pronti per abitarle e che ora dovevano visitare l'Inferno.
[Anche in questo caso,sia pur con le "colorazioni" causate dalle idee di Daniel, non vengono smentiti i racconti di NDE rilasciati persino da atei, che hanno visto questa splendida "Città di Dio" - Vedi la NDE di George Ritchie]
"Lo spostamento dal Paradiso all' Inferno fu rapidissimo e richiese un istante." aggiunge Daniel [molti altri NDErs riferiscono tali viaggi alla velocità del pensiero] e appena arrivati, vidi un cartello con su scritto: "BENVENUTI ALL'INFERNO!"
[Molto carino! Pare di essere nelle pubblicità del caffè.....!!]
Il portone si aprì ad un cenno dell'Angelo con un orribile rumore per mostrare a Daniel un incredibile numero di "dannati" di ogni razza ed età, che urlavano, piangevano e si lamentavano,
"...MA NON VIDI FIAMME...SEMBRAVA CHE IL FUOCO FOSSE DENTRO DI LORO"
[Quest'affermazione é ampiamente condivisa da altre persone, il rimorso per le nostre cattive azioni brucia e ci tormenta come un fuoco.]
Poi continua: "Molti di loro mi chiamavano, invocandomi di aiutarli, non mi pare che fossero in grado di vedere l'Angelo, chiedevano aiuto solo a me."
[Bruce Moen c'insegna che coloro che sono bloccati nei Focuses "bassi" non vedono gli Helpers (Angeli) perché il loro livello vibratorio é troppo lento, mentre riescono ad entrare in contatto con i "visitatori", mediums e viaggiatori che ancora posseggono un corpo fisico.]
Daniel cominciò a prendere appunti sul taccuino gentilmente fornitogli dall'Angelo [ Lì il pensiero é creazione!] insieme ad una penna. Il caso più disperato gli parve essere quello di un alto prelato che gli urlava di esser stato un ladro, avendo tenuto per sé i soldi destinati ai poveri, denari che avrebbe restituito per mano di Daniel, una volta tornato in terra.
[Notare che questi Spiriti sofferenti, sanno che Daniel non é morto in modo definitivo].
L'Angelo poi dice a Daniel che gli é stata concessa la possibilità di tornare a vivere sulla terra e che il messaggio del prelato viene concesso come un ultimo avviso all'attuale umanità, affinché si redima.
Tornato a vivere nel suo corpo miracolosamente risanato, Daniel chiede dove sia il suo taccuino, per rendersi conto che tutto é rimasto indelebilmente scritto nella sua memoria.

In una vita precedente era un gay.
Tradotto da Stefy -Edmonton Journal - Story - canada.com network.htm-
19-05-03
"Perché non possiamo cambiare la nostra forma? Credo che siamo più di un corpo, che ci troviamo qui per imparare la lezione fino a non persuadercene una volta per tutte". Cynthia Pollard abbassa lo sguardo, si osserva le ghette, e capisce di essere un uomo. E' sulla ventina appena, ben vestito, e cammina per una strada qualsiasi della California, in una sera del 1926. D'improvviso alza lo sguardo e vede un uomo, anch'egli sulla ventina, e il cuore comncia a batterle forte. E' il suo amante, col quale ha messo fine alla relazione uccidendolo o inducendolo al suicidio nel tentativo di tenere nascosto quell'amore proibito. Quei ricordi dolorosi, affiorati nell'ultimo mese nel corso di alcune sedute di ipnosi regressiva, l'hanno seguita fin nella sua vita presente, ove è una donna sposata, e si occupa di volontariato in un centro polivalente. "Avevo la sensazione di aver fatto qualcosa, anche se non ero proprio io - o meglio, ero io in una vita precedente, non in quella presente", dice la Pollard. "Continuavo ad avere incubi. Mi disperavo come se piangessi la morte di qualcuno che amavo. Al lavoro mi sentivo triste, a casa mi sentivo triste. Finalmente sono riuscita a completare la mia cura di reiki e ho scoperto di non essere più in armonia con la terra, con la mia vita presente". Riproverebbe a indagare di nuovo sulla sua vita passata? "Di sicuro. Anche se non sarà solo per un breve lasso di tempo", dice, "almeno non fino a che i ricordi della vita precedente non cominceranno sufficientemente a svanire" L'esperienza della Pollard è la più drammatica fra quelle sperimentate dalle nove persone che si sono riunite in un piccolo ufficio iilluminato dalle candele nella zona nord di Edmonton, per dare via a una sessione di gruppo di ipnosi regressiva dopo aver letto l'annuncio dell'ipnoterapista Kari Clarke pubblicato su un quotidiano locale. La sorella della Pollard, Charlotte Krasowski, medico specializzato, sposata e con una bimba di 21 mesi, ha inoltre scoperto a sua volta di essere stata un uomo. L'anno era il 1927, e lei era uno scapolo trentenne ossessionato dal lavoro, senza famiglia, che dirigeva un parco di divertimenti la cui attrazione principale era una giostra popolata di bambini festosi. La loro madre, Maria Halushka, impiegata in una biblioteca cittadina, è stata invece trasportata indietro fino al 1847, quando era un monello biondo di 10 o 11 anni, vestito di stracci, che si dirigeva verso una nave pirata ancorata in una banchina sull'oceano. "Ero una sorta di "apprendista", che camminava su una passerella o qualcosa di simile e stavo imparando ad assicurare le funi per far salpare l'imbarcazione", racconta. Poi viene avicinata da un individuo che, gamba di legno a parte, sembra proprio un pirata, con tanto di capelli neri e benda sull'occhio. "Aveva un aspetto rude e violento, ma sapevo che in realtà era d'indole abbastanza gentile", afferma la Halushka. Tutte e tre le donne sono certe di aver gettato un rapido sguardo su una vita passata. La Krasowski è certa di avere un'anima, e che questa è fonte d'energia; e l'energia, come ci insegna la fisica, né si crea o si distrugge, ma si trasforma. "Perché non possiamo cambiare la nostra forma? Credo che siamo più di un semplice corpo fisico e che ci troviamo qui per imparare la lezione fino a non persuaderci una volta per tutte". La Krasowski non è sola. Milioni di persone, compresi i buddisti, credono nella reincarnazione, e il 42% della popolazione mondiale afferma di aver avuto qualche sorta di esperienza paranormale. Persino il sindaco di Edmonton, Bill Smith, ha lasciato intendere di non essere nuovo a certe esperienze... "Forse nella mia vita precedente ero un cinese. Ho sempre avuto familiarità con la comunità cinese e mi sono sempre sentito a mio agio", ha recentemente detto a un reporter del Journal, nel corso di un'intervista in cui Smith discuteva riguardo al proposito di ricostruire un chop suey café e una lavanderia cinese all'interno della parte storica del Fort Edmonton Park. Ma se il 42% crede in cose come l'ipnosi regressiva, il restante 58% non ha alcuna opinione riguardo all'argomento o lo respinge giudicandolo irrisorio o pericoloso. Robert T. Carroll, professore di filosofia al Sacramento City College,rientra
in questa categoria. "La memoria è così malleabile, è facile inculcare suggestioni che agli occhi della gente appaiono talmente vere da sembrare realmentevissute", dice, "Persone che non hanno mai subito molestie soffrono come se ciò fosse davvero accaduto a causa dell'innesto di falsi ricordi. Possono avere un effetto disastroso sulla vita di un individuo". "L'ipnosi regressiva ha tutto l'aspetto di un enorme sforzo che si presenta dettagliatissimo", afferma Carroll,"ma non è poi così difficile, e il fatto che queste persone (ipnotizzate dalla Clarke) fossero precedentemente interessate a tecniche di regressione indica cheerano già probabilmente in possesso di un'immaginazione piuttosto fervida e che sono aperte a sperimentare decine di esperienze interessanti che potrebbero condurle al di là della normale sfera della comune vita terrena" Ricordi vividi, come quelli della Pollard, sono abbastanza semplici da spiegare in termini naturali, aggiunge Carroll. "C'è chi ha potuto leggere qualcosa a riguardo, averne sentito parlare, o aver realmente avuto esperienze di quel tipo, chi ha potuto elaborarli mescolando insieme stralci di programmi televisivi, letture, etc..." "Si hanno questi ricordi nitidi e dettagliati, queste immagini che affiorano e si è portati a pensare 'Beh, come posso aver ricordato tutti questi particolari se non sono mai realmente accaduti?'. Bene, la questione ruota attorno al fatto che quanti hanno tentato di verificare questo tipo di eventi finora sono state incapaci di ottenere dei risultati", continua Carroll, che ha anche scritto un libro,"The Skeptic Dictionary" ("Il Dizionario Dello Scettico" da luglio nelle librerie), il quale contiene definizioni e saggi improntati su una visione scettica riguardanti l'occulto, il paranormale, e teorie e pratiche pseudo-scientifiche. "Se realmente si crede in qualcosa, si può andare al di là della logica", afferma, biasimando un mondo che ritiene manchi ormai di pensatori critici "Per quanto mi concerne, c'è talmente tanta paura e ignoranza nei confronti della vera scienza che l'umanità sta diventando sempre più irrazionale e sempre meno critica. E anche se è un bene avere una mentalità aperta e esplorare nuovi orizzonti, molti di questi sono già stati esplorati, svelati e spiegati, conclude Carroll. La dottoressa Clarke, laureatasi all' Hypnotism Training Institute of Alberta di Sherwood Park, e che esercita da un anno, dice di credere nella regressione "perché la ritengo sin troppo vera per non crederci" "Sono stata in grado di verificare le mie stesse esperienze, non date o nomi specifici poiché si trattava di eventi troppo lontani nel tempo, ma grazie a una ricerca in rete sono riuscita a provare che gli avvenimenti di una delle mie precedenti vite che avevo descritto si erano verificati, anche se risalivano a quasi 500 anni fa", aggiunge la Clarke. "Ero in un certo senso scettica, almeno finché non ho digitato la data nel computer e i risultati, che ho letto e di cui sono venuta a conoscenza solo quel giorno, prima mi erano del tutto sconosciuti." La donna ritiene che le vite precedenti possono spiegare molti elementi di quelle presenti, ed è questo che porta molta gente alla sua "Open Door Hypnosis Ans Hypnotherapy Clinic". La Clarke spiega la sua passione per i cavalli con il fatto che nel 1400 era uno stalliere che badava alle bestie. Le sue allergie d'infanzia, trasformatesi in una vera e propria forma d'asma all'età di 18 anni, sarebbero da ricondurre alla morte per inalazione da fumo che sperimentò in un'altra vita in tenera età. Dal momento in cui ne fu a conoscenza, circa 18 mesi fa, "ogni volta che comincio ad avvertire l'affanno, tutto quello che devo fare è ricordare a me stessa che quella bimba non sono io, e tutto smette. Da allora non ho più usato un inalatore, neppure quando faccio sport", dichiara la Clarke, che è stata anche un pastore del XVII secolo. Non tutti quelli che frequentano le sedute sperimentano la regressione, ma la Clarke spiega il tutto affermando che non si tratta di persone abbastanza ricettive o che i tempi non sono ancora maturi. Sebbene difficile nel corso di sedute regressive collettive, tutti, a meno di riscontri negativi, riescono a trarre beneficio e a riportare risultati da sessioni private. Possono anche non avere visioni chiare come quelle della Pollard e dei suoi familiari, ma va bene, ammette la Clarke. A volte occorrono giorni o anche settimane prima che le informazioni giungano a un pieno grado di elaborazione, tali da essere comprese, ma anche non giungervi mai. In quanto alle opinioni del prof. Carroll, secondo cui si tratterebbe di mere scempiaggini, la Halushka dichiara di credere che parte di ciò che ha visto è stato sì frutto del potere della suggestione, ma che esiste qualcosa di vero nella regressione. E se venisse a scoprire che nulla di ciò che ha sperimentato lo è? "Non la riterrei una perdita di tempo, ma un'esperienza fondativa. Penso di credere fermamente che quanto ho visto non è qualcosa che mi è accaduto in questa vita", dice la donna La Clarke ha una sua spiegazione. "Per quanto mi riguarda è un legame con Dio più forte che se mi recassi in chiesa". "Da dove possono provenire queste informazioni?" Come si spiega il fenomeno di bambini prodigio nati da genitori di un'intelligenza comune che sono piccoli maghi della matematica o geni del pentagramma a soli 6 anni? Quanti credono nella regressione ritengono che questi talenti siano semplicemente retaggi di una vita precedente. Provi a chiedere a un bambino dai 2 ai 4 anni "Cos'eri quand'eri grande come me?" e molti presumibilmente spiattelleranno particolari di cose che non possono avere imparato in questa vita. Ricordano senza l'ausilio dell'ipnosi o di suggerimenti perché quei dettagli sono ancora recenti nelle loro menti. Coloro che non credono nell'ipotesi di vite passate minimizzeranno il tutto parlando di bimbi dall'immaginazione fervida, ma l'ipnoterapeuta Kari Clarke sostiene che la domanda ha indotto i suoi figli a parlare delle loro vite precedenti quando glielo ha chiesto. Maria Halushka ritiene che questo spiegherebbe anche il motivo per cui la figlia Cynthia, ad appena 6 mesi, urlava quando le veniva mostrato un coltello. "Come fa un neonato di 6 mesi a sapere cosa sia una pistola o un coltello?", dice la donna. Non appena entrano in età scolare, gran parte dei bambini perdono questi ricordi, in parte perché vengono dissuasi dal "raccontare storie" o perché gli si offrono spiegazioni scientifiche che li portano a dubitare di quanto ricordano, afferma la Clarke.
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L'anima come un globo

Pur non essendo una NDE "di prima mano", riteniamo di pubblicare in questa sezione della PdA questo eccezionale racconto -tradotto dal sito di Kevin Williams- , trattanosi di una di quelle rare NDE che il Dr. Raimond Moody chiama "Esperienze simpatetiche", ovvero condivisione da parte di viventi dell'esperienza di morte di terze persone

Nel libro di Robert Grant [omissis] Universo di Mondi, si documenta la testimonianza di una donna, Jan Manette, che racconta un'esperienza mistica molto interessante riguardo all' attacco terroristico dell'11 Settembre contro il Pentagono .
Jan era da due settimane al suo nuovo lavoro come consulente del Pentagono ed era in ritardo quella mattina fatale dell'11 Settembre. Per qualche strana ragione non sentì suonare la sveglia, per cui era in ritardo ed in stato di panico perché era sempre stata una persona puntuale. Ma essere in ritardo quella mattina la rendeva perplessa perché aveva sempre sentito suonare la sveglia, anzi era solita alzarsi prima che essa squillasse.
Dopo una dura lotta contro il traffico di Washington DC si sentì subito meglio quando finalmente vide l'edificio del Pentagono. Ma divenne immediatamente terrorizzata quando notò qualcosa di strano che era sospeso al di sopra dell'edificio, qualcosa che le causò un senso di terrore indicibile. Aveva visto ciò che somigliava ad un' enorme massa ovale nera, una specie di nube, sulla cima dell'edificio del Pentagono. Capì che non era una nube o del fumo a causa della sua forma. Era ovale, simmetrica e perfettamente ferma e guardarla la fece sentire malissimo perché, più che altro, le sembrò essere qualcosa di cattivo. Più strano ancora, sopra questa nera massa ovale vi era un altro ovale, una brillante massa bianca, cosicché il tutto appariva un pò simile al simbolo del yin-yang cinese. Quello che Jan ha visto prima che l'aereo precipitasse sul Pentagono era "la cosa più potente ed inesplicabile che avevo mai visto."
Dopo circa un minuto dall'apparizione di questa massa nera e cattiva al di sopra del Pentagono, notò l'aereo pieno di gente innocente e guidato dai terroristi, volare diritto contro di esso.
Aggiunge che una simile vista era per lei qualcosa di totalmente incomprensibile. Mentre l'aereo precipitava, si è sentita come se tutto fosse successo al rallentatore, letteralmente come se stesse guardando un film fotogramma per fotogramma. L'aereo era ancora ad una certa distanza dal Pentagono quando tutto in una volta ha visto queste strane sfere -come globi di luce- uscir fuori dell'aereo. Dozzine di loro uscirono dell'aereo, mentre le sembrava che centinaia di esse venissero fuori dal tetto del Pentagono. Tutto era rallentato, tranne quelle luci rotonde. Esse schizzarono verso l'alto in una sorta di moto spirale- tutte insieme- dirette verso l'alto attraverso quell'oscurità terribile per poi scomparire nella nube bianca.
In un bagliore di conoscenza istantanea, ella fu divinamente rassicurata che quei globi di luce erano le anime di coloro che stavano per morire nell'attacco terroristico. Jan ha poi dichiarato di sapere perfettamente che le loro anime erano state rimosse dai propri corpi prima dell'impatto contro il Pentagono. Jan ha anche parlato con altri testimoni all' attacco e nessuno sembra avere visto ciò a cui lei ha assistito. Ciononostante, Jan crede che c'è una ragione spirituale per cui lei ha avuto questa esperienza. Se non avesse dormito quella mattina, sarebbe probabilmente morta. Quel giorno era l'inizio della sua vita spirituale. Benchè contenta per non essere stata uccisa, il convivere con i sensi di colpa per essere sopravvissuta ed il profondo chock post-traumatico, le hanno causato profonde crisi di depressione. L'unica cosa che le ha dato pace, é stato il fatto di vedere le anime delle vittime andare in cielo prima dell'impatto dell'aereo e si é convinta che, malgrado il fatto che Dio è incapace di fermare eventi così terribili commessi contro persone innocenti, Egli è presente nei momenti più bui di simili situazioni traumatizzanti. Ora sa che Dio ha cura delle anime coinvolte in tali tragedie, anche se da dietro le quinte.
Forse Jan é sopravvivuta per testimoniare l'accaduto, così che questo episodio possa essere reso pubblico e, benchè ci disperiamo per la perdita dei nostri cari morti in questo modo, possiamo essere rassicurati che Dio fornisce un passaggio sicuro per le loro anime prima dell'orrore. Sebbene ciò a cui ha assistito non ne ha cancellato l'orrore, l'episodio l'ha svegliata ad una nuova consapevolezza, cioè che per l'anima la morte non esiste. Lei l'ha visto con i propri occhi.
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[Nota del Webmaster: attenzione:Secondo il mio parere, la forma ovoidale nera che la donna ha visto con i globi delle anime che vi volavano attraverso, è probabilmente il tunnel che si incontra durante una NDE. Anime dall'aspetto di globi di luce durante una NDE sono state documentate da molte esperienze di pre morte a me note. ]

Kevin Williams-

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VOLETE SMETTERE DI FUMARE?
IL SIGNOR GUTIERREZ CI E' RIUSCITO, MA SOLO CON L'AIUTO DEL PADRETERNO.....!


04-01-04 DA NWITIMES.COM

Teodoro Gutierrez è un uomo di pochi vizi, tranne le sigarette. Dopo aver fumato per 35 anni, il tabacco lo ha infine messo KO
Gutierrez ha sviluppato un enfisema, ma l'assuefazione alla nicotina era ancora troppo forte perché ne cessasse l'uso. Ha imparato a convivere con l'affano e la tosse e ad affrontare una malattia che chiudeva le sue vie aeree, che lo privava dell'ossigeno necessario a sostenerlo in vita. Il 4 Agosto scorso, la mancanza d'aria ha svegliato Gutierrez da un sonno agitato. Ha capito di star male e ha tentato di guidare fino all'ospedale, ma non gli é stato possibile. Ha chiamato un'ambulanza e veniva così trasportato all'Ospedale in Munster.
Il 47enne Hammond è arrivato al Pronto Soccorso in buone condizioni di spirito, tanto da mettersi a scherzare con l'infermiere.
"Che dici, pensi che posso uscir fuori di qui per Natale?" gli ha detto, non comprendendo la serietà delle sue condizioni.
Improvvisamente, si è sentito raggelare ha avuto un attacco di vertigini e la cosa successiva che ricorda é il Volto di Dio.
"Aspettava me. Mi ha toccato la fronte ed ha detto:`Ritorna. Non è il tuo tempo. Fà del tuo megliò" Ha riaperto gli occhi su una intensa attività del dottore dell' infermiere che si agitavano intorno a lui.
"Che cos'é successo? C'é una festa?" esclamò Gutierrez.
Il dottore gli disse che il suo cuore si era fermato per mancanza di ossigeno e che aveva causato loro un grosso spavento.
"Ed allora-aggiunge Gutierrez- ho compreso che la mia visione non era un sogno".

Durante la terapia intensiva, la moglie di Gutierrez, Alicia, non poteva aiutarlo molto ma cercava di asciugare una macchia brillante, luccicante, dalla sua fronte, pensando fosse febbricitante.
Per tre giorni, più e più volte, ha cercato di cancellare la luminosità che sembrava emanare dal corpo di suo marito. "Credo che sia l'impronta della mano di Dio," dice Gutierrez.
L'esperienza fu profonda e capace di cambiargli l'esistenza. Gutierrez afferma di avere un atteggiamento diverso verso la vita, la famiglia ed i suoi amici. Ed ha smesso di fumare..
"Mia moglie dice che sono diventato più calmo ed introspettivo" aggiunge..
Da sempre religioso, ora dedica più tempo per la meditazione quotidiana e la preghiera.
Un'ulcera ha richiesto un'ulteriore ospedalizzazione in novembre, ma Hammond, padre di quattro ragazze fa i 7 ed i 16 anni, riacquista forza giorno dopo giorno e spera di ritornare a lavorare presto.
"E' una cosa miracolosa. Il mio cuore è OK e la mia respirazione è molto migliorata. Supererò anche questo. Ho un buono aiuta da Lassù" .
Sente che è stato risparmiato così può condividere con gli altri la sua cessata esperienza coi pericoli del fumo, specialmente nei licei.
"Tutto ciò deve essere avvenuto perchè Dio ha permesso che io vivessi. Non tutti hanno una seconda possibilità nella vita" .
Gutierrez ha scritto poesie dai 9 anni d' età e l'inspirazione gli viene sia in Inglese che in Spagnolo.
Il suo lavoro ha vinto un premio nazionale e spera di trovare un editore o l'assistenza finanziaria per la stampa della raccolta di poemi intitolata "Parole dal Cuore.".
Ecco una delle sue poesie:

RICOMINCIO DACCAPO" di Teodoro Gutierrez
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Bruciando la mia vita,
Ho raggiunto il cielo.
L'inizio della fine
o la fine dell'inizio.
Ero in tempo
ma non era il mio momento.

Era un posto pieno luce, ma dentro di me c'era l' oscurità.
Il Paradiso si é aperto,
la più bella visione che potresti immaginare.
Un luogo di pace.
Duro da spiegare.....

Comincia una nuova strada
Dopo che un'altra è finita.
Non avere paura, anima mia,
Stà calma.
Non c'è nessuna ragione per piangere.
Pian piano avrai consolazione.

Con una dolce e tenera voce mi ha detto:
"non è il tuo tempo."
Mi ha riempito di pace e di gioia
E mi ha rispedito indietro alla mia vita..
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"RICOMINCIO DACCAPO" è stata scritta da Gutierrez quattro giorni dopo la sua NDE.
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NDE Cambia-vita
Raccontata dalla Dott. Elisabeth Kübler-Ross
(22-10-04 - Dal Sito di Kevin Williams)
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La sua intera famiglia si era stivata in quel furgoncino e stava andando a prenderlo, quando é accaduto questo tragico incidente che gli ha ucciso tutta la famiglia Ha incassato il colpo ed il gelo, l'incredulità assoluta di essere improvvisamente diventato un uomo solo, di avere avuto dei bambini ed improvvisamente essersi trovato senza figli, di vivere senza più nemmeno un parente. Mi ha detto della sua incapacità ad affrontare la situazione, di come é cambiato da un borghese marito e padre dedito a guadagnare soldi, a un vagabondo, ubriaco tutti i giorni. Dalla mattina alla sera, usa ogni droga concepibile e cerca di commettere suicidio in ogni modo possibile, senza mai riuscirvi. Il suo ultimo ricordo sono due anni di ozio totale, sdraiato sul ciglio di una strada polverosa, di vagabondaggio ai bordi d' una foresta, ubriaco fradicio, come lui stesso ha ammesso, sognando disperatamente di riunirsi alla sua famiglia. Non volendo più vivere, non ha la forza di spostarsi dalla strada quando vede arrivare verso di lui un grosso camion che lo travolge......
In quel momento ha visto se stesso riverso a terra, ferito gravemente; ha osservato tutta la scena dell'incidente da alcuni metri d'altezza ed in quel momento la sua famiglia gli è apparsa di fronte, in un bagliore di luce, emanando una sensazione incredibile di amore. Avevano radiosi sorrisi sui loro volti e semplicemente lo hanno reso consapevole della loro presenza, non comunicando in alcun modo per via verbale ma, trasferendo i loro pensieri, condividevano con lui la gioia e la felicità della loro esistenza presente.
Quest' uomo non era in grado di dire quanto a lungo questa riunione sia durata.
E' rimasto totalmente estasiato dal constatare la salute della sua famiglia, la loro bellezza, la loro radianza, la loro accettazione totale di questa situazione ed il loro amore incondizionato. In quei momenti ha fatto un voto: non toccarli, non congiungersi a loro, ma rientrare nel suo corpo fisico, così da poter condividere col mondo intero ciò che aveva provato. Sarebbe stato un modo di redimersi per i due anni spesi nel tentativo inutile di gettare via la sua esistenza fisica.
Fu dopo che questo voto che vide il conducente dell'autocarro portare il suo corpo ferito nella cabina, l'ambulanza accorrere a folle velocità sulla scena dell'incidente per trasferirlo al Pronto Soccorso dell'ospedale dove, finalmente, rientrò nel suo corpo fisico. A quel punto si strappò le cinghie che erano state allacciate intorno al suo corpo e scappò via dal Pronto Soccorso.
Non soffrì di delirium tremens o di qualsiasi altro effetto postumo dovuto all'abuso pesante di droghe ed alcool. Si è ritrovato perfettamente guarito, ed ha promesso a se stesso di non voler morire finché gli fosse stata data l'opportunità di proclamare la realtà della vita dopo la morte a quante più persone possibile. Dopo aver appreso da un articolo di giornale la notizia della mia presenza [a questa conferenza -ndr-] egli ha deciso di raccontarmi la sua storia, permettendomi di condividerla col mio pubblico, in modo da poter tener fede alla promessa fatta al tempo della breve, ma intensa, riunione con la sua famiglia.

(Dott. Elisabeth Kubler-Ross)
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KIMBERLY CLARK-SHARP CI DESCRIVE IL PASSAGGIO

Questa è la NDE di Kimberly Clark Sharp, avvenuta durante i minuti successivi al suo arresto cardiaco a seguito del quale cadde esanime sul marciapiede, in arresto respiratorio e senza pulsazioni. Si é ritrovata in un luogo di pace, di amorevole luce dorata e di confortante calore, ha visto, per la primo volta, il significato della vita e della morte. Dopo la sua NDE, è divenuta il co-fondatore ed il Presidente dello IANDS (Associazione Internazionale Per Lo Studio delle NDE-Seattle-Wa-USA). Il seguente è un breve riassunto di quanto da lei raccolto nel libro "Dopo La Luce".

"La prima cosa che ricordai fu l' impellenza nella voce di una donna che urlava: "Non sento il polso! Non sento il polso!"
In realtà invece, mi sentito benissimo. Veramente bene. A ripensarci adesso, mai mi ero sentita meglio ed altrettanto viva. Ero totalmente sana, calma, per la prima volta nella mia vita. Sebbene ancora non potessi vedere, potevo sentire tutto, soprattutto l'affanno di molte voci che parlavano tutte in una volta. Non mi ha infastidito. Ho lasciato correre.
La mia consapevolezza successiva, fu di un ambiente totalmente nuovo. Ho capito che non ero sola, ma ancora non potevo vedere chiaramente, perché avvolta in una nebbia densa, scura grigia. Ho sentito come un senso di attesa, la stessa sensazione che si prova nell'aspettare un aereo da prendere o che sta per arrivare. Mi é sembrato naturale e giusto essere là, ed aspettare tanto a lungo quanto era necessario.
Il tempo terreno non aveva più significato per me. Non esisteva più nessuno concetto del "prima" o del "dopo". Tutto -passato, presente, futuro- esisteva simultaneamente.
Improvvisamente, un'esplosione enorme sotto di me, un'esplosione di luce si dispiegò fuori dai limiti più lontani del mio campo visivo. Ero nel centro della Luce. Era svanito tutto, inclusa la nebbia. Ha raggiunto i confini dell'universo, quale potrei vedere, e raddoppiò ripetutamente in strati senza fine. Stavo guardavo l'eternità mentre si dispiegava sotto il mio sguardo. La Luce era più brillante di centinaia di soli, ma non feriva i miei occhi . Non avevo mai visto niente di così luminoso o dorato quanto questa Luce, ed immediatamente ho capito che era interamente fatta d' amore, tutto diretto verso di me. Questo amore meraviglioso, vibrante era molto personale, come potresti descrivere l'amore terreno, ma anche quello sacro.
Sebbene non avesi mai visto Dio, ho riconosciuto questa luce come la Luce di Dio.
Ma la parola Dio mi è sembrata troppo piccola per descrivere la magnificenza di quella Presenza. Ero col mio Creatore, in comunicazione con quella Presenza. La Luce era diretta a me ed attraverso me; mi ha circondato e mi ha penetrato. Esisteva esclusivamente per me.
La Luce mi ha dato la conoscenza, sebbene non abbia sentito una sola parola. Non abbiamo comunicato in inglese o in alcun' altra lingua. Era un modo di comunicare più chiaro e più facile che rendeva goffo qualsiasi linguaggio. Era qualche cosa come la conoscenza della matematica o della musica- conoscenza nonverbale- ma conoscenza non meno profonda. Ricevetti le risposte alle domande eterne della vita- domande così antiche che ci ridiamo sopra considerandole ormai stereotipate.

"Perchè siamo qui?"  - "Per imparare."
Qual'è lo scopo della nostra vita?" - "Amare."


Mi sono sentita come se ricordassi nuovamente cose che un tempo conoscevo, ma che in qualche modo, avevo dimenticato, e mi é sembrato incredibile che non mi fossi mai soffermata su tali cose prima d'ora.
Ad un tratto però,questa estasi di conoscenza e consapevolezza è stata interrotta. Di nuovo, senza parole, ho saputo che dovevo ritornare alla mia vita sulla terra. Sono rimasta atterrita. Lasciare tutto questo, lasciare Dio, ritornare a quella vecchia esistenza dimenticata? Niente da fare. La ragazza ubbidiente di sempre, questa volta si era impuntata. Ma inutilmente. Ritornavo. L'ho capito. Ero già sulla via del ritorno. Ero indirizzata su una traiettoria diretta verso il mio corpo.
A quel punto ho visto il mio corpo per la prima volta, ed ho compreso di non appartenergli più. Fino a quel momento avevo visto me stessa in piedi, come di solito facciamo, negli specchi e nelle fotografie. Ora ero sconvolta dalla strana visione di me stessa vista di profilo, da un'altezza di un metro e mezzo. Ho guardato il mio corpo, il corpo che conoscevo così bene, e sono rimasta sorpreso dal mio distacco. Ho sentito per esso lo stesso tipo di gratitudine che ho per il mio vecchio cappotto quando lo metto via a primavera. Mi era servito allora, ma ora non ne avevo più bisogno. Non avevo assolutamente più affetto per esso. Qualsiasi cosa sia la coscienza del sè, sapevo che non abitava lì dentro . La mia essenza, la mia consapevolezza, i miei ricordi, la mia personalità erano al di fuori, non in quella prigione di carne.

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COE, IL MIO SPIRITO-GUIDA. (7/12/04)

Anne Strieber, famosa giornalista USA, dopo essere uscita dal coma causatole da un'emorragia cerebrale, ci racconta chi ha visto nella zona intermedia fra questa e l'altra vita durante la sua NDE e come questo Spirito l'ha aiutata a tornare indietro. Col marito Whitley, Anne é co-autrice di un' interessantissimo website (Unknown Country) che si occupa a 360° di tutti i fenomeni paranormali, compresi UFO, fantasmi e cambiamenti climatici.
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DAL DIARIO DI ANNE

Mi piacerebbe raccontarvi una storia che mi sembra abbia aiutato quasi tutti coloro cui l'ho raccontata e che certamente ha aiutato molto me stessa.  Ho fatto un viaggio lungo e pericoloso in un mondo ignoto. Non ricordo molto, tranne una cosa che é estremamente chiara: un momento in cui mi é stata offerta una scelta. C'era un desiderio naturale di vivere e sopravvivere, e cercavo un modo per realizzarlo, ma penso che se non avessi trovato una guida, non ce l'avrei mai fatta. La mia guida é stata il mio adorato gatto, Coe. Ricordo che ho pianto sulla sua pelliccia quando ho dovuto metterlo dormire per sempre, dopo una lunga lotta contro il cancro.
Coe era sempre stato il pagliaccio di famiglia. Non aveva istinti, non cadeva sulle sue zampe, ma era molto intelligente, e persino capace di mentire. Una volta c'era stato un fracasso terrificante in soggiorno e Coe è venuto da noi nel salotto sbadigliando vistosamente, come se si fosse appena svegliato. La catastrofe nel soggiorno, ci voleva far crederee, non aveva nulla a che fare con un gatto che dormiva pacificamente fino a pochi attimi prima!
Fui proprio sorpresa d' incontrare Coe. Non l'ho visto realmente, ma ho piuttosto sentito la sua presenza. Capii che ero tra la vita e la morte. Era un luogo affollato, e non ero sicura che Coe mi aspettasse. Mi è sembrato che mi fosse rimasto troppo poco tempo per decidere. A quel punto, nel mondo fisico, ho cercato di chiamare mio figlio sul cellulare, o così pensavo di fare. Più tardi ho scoperto che era seduto accanto al mio letto. Era come vivere in due mondi allo stesso tempo. Gli volevo dire che Coe era qui, perché ho pensato che lui ne sarebbe stato molto felice.  Erano amici molto molto stretti, quei due.
Mi sarei aspettata di vedere mia madre: era morta quando avevo solo sette anni, così non la ricordo molto bene. Aspettavo questo momento da tutta la vita, perché voglio vederla e ricordarla. Ho pensato sempre che l'avrei vista di nuovo dopo la morte, ma lei non era al centro del mio amore. La sua morte era avvenuta tanto tempo fa, ed ero così piccola quando é accaduto.
Certamente avevo molto amore per Coe ed ero contenta di vederlo ed ora lui era lì presente.
Era come se dicesse, 'dài, non c'è tempo da perdere!'
Ho l'impressione che gli animali conoscono il segreto della vita e della morte meglio di noi. Ho detto che il luogo era affollato. Avevo l'impressione che ci fosse molta gente intorno a noi e che portassero con sé borse piene di roba, forse i ricordi delle loro vite.
Quando ho detto a mio figlio, Andrew, che mi ero sempre aspettata di vedere mia madre ed invece avevo incontrato Coe, lui fu molto contento nel sentirmelo dire, e fu sorpreso che il mio spirito guida fosse proprio il nostro gatto. Circa Coe: nulla di speciale. Non é che pensasse a se stesso come ad uno spirito guida o qualcosa di simile. Era pronto ad accompagnarmi lungo un certo percorso, se avessi voluto andare, e c'era molto amore, ma non era arricchito da nuove e più complesse emozioni,
Non ha mai funzionato bene come gatto-acchiappa-topi e cose simili. ma era il migliore coccolone del mondo, piccolo compagno di gioco dei ragazzi, ed amico del cuore e dell' anima ed ora era qui, pronto a portarmi a fare un piccolo giro dell'Oltretomba
Dopo morto, é comparso nel nostro appartamento alcuni giorni più tardi. Whitley (mio marito), che vede queste cose, ha capito che si era perso. Lo ha "preso" ed indirizzato verso l'altro mondo, quel mondo che ora sembra essere anche per me una parte della vita quotidiana, come lo è per Whitley. Ora Coe era tornato, pronto ad aiutarmi ad intraprendere lo stesso viaggio.
Penso che il motivo di quanto mi è capitato sia legato al fatto che c'era stato un coinvolgimento di vero amore fra noi. Ho dato amore a Coe, e lui pure mi ha amato, e quell' amore ora ha una vita indipendente. Forse non era realmente Coe, forse lui ha già trovato la sua strada tempo fa, ed è lontano, ma l'amore non è stato dimenticato. E' rimasto lì, in mia attesa, finché non ne ho avuto bisogno
e questo amore, ed il fatto di portarcelo appresso dopo la morte, mi è sembrato essere di importanza capitale. Abbiamo bisogno di coltivare l' amore in vita, così che possiamo portarlo con noi dopo la morte. Finché c'è amore, la morte letteralmente non esiste, ma come possiamo accettare l'idea che la morte non esiste veramente? La nostra incapacità a pensarla così é il problema centrale di ogni uomo, dato che siamo quelli che siamo, perché intrappolati dall'illusione della morte. I grandi leaders religiosi sono venuti qui ad aiutarci proprio per questo. Gesù ha affermato che non moriamo, ma è stato incompreso e non creduto. Il suo messaggio è stato trasformato in una litania di odio, in un rifiuto gigantesco, secolare, della saggezza che Egli ci ha portato, fin dai tempi dell'Inquisizione, e tutto ciò é stato fatto nell'intento di preservare tale messaggio. Il risultato è che la nostra società è piena di paura ed odio, invece che di amore e compassione. L' Islam, evidentemente, non è su una strada migliore.
I Leaders religiosi che sputano odio dimenticano che il viaggio della vita é connesso alla sopravvivenza alla morte, e che non puoi sopravvivere alla morte senza l'amore. Chi ti amerà, se non porti amore in te? E se non ti abbandoni all' amore, sarai dimenticato, e dimenticherai persino di esistere.
Se posso esprimere un desiderio per il mondo, vorrei che le genti di tutte le fedi smettessero d'usare la religione come un'arma ed un mezzo per giustificare il loro desiderio d'odiare. Porre la religione contro l'amore, é come trasformare il cibo più ricco e nutriente che abbiamo in un veleno per l' anima.
Ho intrapreso un viaggio oltre i confini della vita e l'aiuto di una piccola bestiola mi ha indotto a comprendere che tutto quello che realmente sopravvive di noi è l'amore che abbiamo dato al mondo.E' una verità semplice che resterà con me per sempre, fin quando passerò di nuovo attraverso quella soglia, per non ritornare mai più. Soprattutto allora.
Anne Strieber

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NED DOUGHERTY INCONTRò L'ARCANGELO MICHELE
CHE GLI AFFIDò UNA TREMENDA PROFEZIA
 (20-02-05)

Severo monito agli USA nella NDE di Ned, avvenuta nel 1984, in cui gli furono profetizzati anche l'attaco alle Twin Towers,i mutamenti climatici globali e l'aumento delle eruzioni vulcaniche e dei terremoti (+400% negli ultimi decenni!). La prossima catastrofe che colpirà l'America é imminente: uno tsunami dall'Atlantico con onde di 50 m. distruggerà New York e tutta la costa Est, e sarà una punizione divina per i crimini di cui si stanno macchiando gli Americani. Nel 1984, Ned era proprietario di un famoso night club, il Marakesh a New York, dove egli tuttora vive e si occupa di turismo, oltre ad essere uno dei membri più attivi dello IANDS. Durante un'accesa discussione con un suo socio in affari, egli cercò di strangolarlo, ma le guardie del corpo riuscirono a fermarlo in tempo. Subito dopo stramazzava al suolo colpito da un infarto. Trasportato in Ospedale, ormai in arresto cardiaco, visse una straordinaria esperienza di pre-morte che qui riassumeremo brevemente, limitandoci alla traduzione letterale dei punti più salienti.

Le DUE NDE DI DOUGHERTY
Appena fu separato dal suo rivale, Ned si rese conto del crimine che stava per commettere, quasi fosse stato trascinato da un'invisibile forza malefica, ma anche del fatto che il suo respiro era diventato affannoso e che il cuore batteva all'impazzata. Uscito fuori dal night per respirare meglio, notò con angoscia che la situazione non migliorava e cercò disperatamente di chiedere aiuto..... troppo tardi, ormai non poteva respirare, il suo cuore non batteva più, ed in un barlume di coscienza gli sembrò che il tempo si fosse fermato.
"Eccolo il momento, eccolo!" ebbe ancora modo di pensare, poi sentì un'esplosione, come una scarica elettrica nella testa, e stramazzò sul marciapiede. Una specie di enorme campo di energia si materializzò davanti a lui nel buio della notte, mentre si udiva uno strano rumore meccanico, fortissimo, come se quella massa di energia si stesse piegando per assumere un aspetto cilindrico. Il buio del cielo divenne una sorta di massa liquida, ripiegata a formare un tunnel che si perdeva in lontananza. Attraverso questo tunnel, egli vide una massa luminosa bluastra, che presto assunse un aspetto umano e Ned si trovò faccia a faccia col suo amico Dan McCampbell, morto durante la guerra in Vietnam. Entrambi potevano comunicare, non solo attraverso parole, ma soprattutto coi pensieri, che erano arricchiti dai reciproci sentimenti ed emozioni da loro provati durante quell'incredibile incontro. Il vecchio amico gli fece subito sapere che sarebbe tornato sulla terra, ma che prima avrebbe vissuto un'esperienza straordinaria che doveva assolutamente ricordare, perché gli era stata affidata un'importantissima missione. Immediatamente dopo, Ned fu avvolto da una luce meravigliosa, potentissima ma che non lo accecava come accade qui sulla terra guardando il sole. Questa Luce, che egli capì subito essere Dio, lo fece sentire amato, importante, come abbracciato dal suo Creatore, che lo stava preparando per la sua missione e gli stava fornendo una conoscenza illimitata. Dopo quest'esperienza inebriante, Dougherty sentì di "scendere" nello spazio cosmico e, sempre insieme al suo amico, vide che si dirigevano verso un enorme "stadio", pieno di gente, intagliato in puro cristallo. L'eterea struttura sembrava una stazione spaziale sospesa nello spazio e, man mano che si avvicinavano al centro dell'anfiteatro, Ned poteva "percepire" i pensieri positivi che tutte quelle persone gli stavano inviando, attingendoli dal gigantesco cristallo in cui si trovavano. Erano onde di pura energia vibrante che lo avvilupparono totalmente, così come già lo erano le migliaia di Spiriti convenuti colà per salutarlo. "Cosa ho fatto di tanto importante per meritare questo?" si chiese Ned, ben conscio che pochi attimi prima stava per uccidere il suo socio, ma Dan gli proibì di avere pensieri negativi in quel luogo dove nessuno li avrebbe percepiti. Un gruppo di Spiriti venne loro incontro: erano tutti parenti ed amici da tempo defunti, che scambiarono con Ned i loro sentimenti amorevoli, tanto da sembrare una gioiosa riunione di famiglia, che però si interruppe quando una sfera luminosa avvolse Ned. Era iniziata la fase della rivisitazione della sua vita e tutti i presenti caddero in un profondo silenzio. Sebbene fosse solo nella sfera che lo aveva inglobato al suo interno, Dougherty si rese conto di essere in presenza di Dio che, più che giudicarlo, gli faceva vedere i suoi errori e cosa avrebbe dovuto fare per correggerli. Nessuno degli Spiriti lì presenti avrebbe potuto scagliare la prima pietra, tutti avevano commesso errori. Tornato sulla terra, Ned ebbe una seconda NDE durante la quale l'Arcangelo Michele gli ha parlato in toni apocalittici del futuro della Terra e degli Stati Uniti in particolare.

Ecco un piccolo esempio di cosa gli ha detto :

"Siete diventati una nazione di predatori,uomo contro uomo, fratello contro fratello,governo contro cittadini, sicché la Nazione Eletta é diventata un guerriero pro e contro altre nazioni. Siete diventati un popolo di criminali ed assassini. Uccidete in guerra, uccidete gli innocenti e persino i vostri figli.
I vostri leaders creano leggi per giustificare gli omicidi, per cercare di far apparire giusto ciò che é sbagliato, per riscrivere l'etica e la morale, per alimentare le vostre bramosie terrene."

Un'altra Figura di Luce, forse la Vergine, gli disse però che il mondo poteva essere salvato, non dai suoi capi politici, ma dalle preghiere di gruppo. Venti persone sono sufficienti a fermare una guerra e dipende dalla nostra capacità di accondiscendere al Volere Divino se questi piani saranno cambiati o addirittura cancellati. La Madonna poi gli chiese in particolar modo di pregare per la conversione della Cina, dato che a seguito della grande crisi causata dai cambiamenti climatici, gli USA potranno essere invasi dai Cinesi. Ecco i principali punti della visione del futuro che questo impresario di night club ebbe, mentre il suo cuore aveva cessato di battere per la seconda volta:

(a) Guerre continueranno a diffondersi dappertutto, in Medio Oriente, Africa, Europa, Russia e Cina. Vero, basti pensare alla Palestina, all'Irlanda, alla guerriglia Basca, alle due guerre contro l'Irak, alla Cecenia...
(b) Una grande minaccia alla Pace verrà dalla Cina che si sta preparando ad una guerra globale. Si dice che la Cina potrebbe entrare in guerra se gli USA attaccassero la Corea.
(c) Gli USA subiranno un collasso a causa dell'indebitamento economico. Il Dollaro sta precipitando ogni giorno...
(d) Le banche USA falliranno a causa dei disastri naturali. Uno tsunami gigantesco potrebbe raggiungere New York se una frana sottomarina dovesse avvenire nei fondali delle Canarie. Il pericolo é reale ed é stato scoperto da poco.
(e) Gli USA precipiteranno nel caos politico, sociale ed economico. Ovvia conseguenza....
(f ) Azioni terroristiche avverranno prima in Medio Oriente e poi in Italia,
a Roma ed al Vaticano Il caso Gladio, le Brigate Rosse e l'attentato al Papa
(g) L'inversione dei poli magnetici terrestri, causerà terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami. Vero, il Polo Nord si sta spostando a Sud-Ovest, tanto che attualmente é in Canada.
(h) L'America perderà la sua capacità di difesa, rendendo la nazione vulnerabile ad invasioni straniere, particolarmente Cinesi. Speriamo di no......

Infine, la sconcertante profezia dell'attacco alle torri gemelle:

"Un grave atto terroristico potrebbe colpire New York o Washington, stravolgendo la nostra vita quotidiana."
Vi ricordo che quando i fatti narrati sono avvenuti, eravamo ancora nel secolo scorso......

Fonte: Kevin Williams Near-death. com

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NDE DI UN INDUISTA (23-02-05)

Tildona, una nostra affezionata Lettrice, ci ha chiesto sul Forum se le NDE accadono in ogni parte del mondo, indipendentemente dai credi religiosi oppure no. Eccone un esempio (in questo caso si tratta di un Induista), gentilmente tradotto dalla stessa Tildona!

LA NDE DI: Chhajju Bania

Chhajju Bania venne intervistato nel 1981, quando aveva circa 40 anni. La sua NDE si era verificata circa 6 anni prima. Era ammalato con la febbre e le sue condizioni peggiorarono, finchè si pensò che sarebbe morto, perciò i suoi parenti cominciarono a preparare il suo corpo per la cremazione. Tuttavia lui tornò in vita e fece il seguente racconto della sua esperienza, così come la ricordava qualche tempo dopo:
"Quattro messaggeri neri vennero e mi presero. Io chiesi "Dove mi state portando?" Loro mi presero e mi fecero sedere vicino al dio. Il mio corpo era diventato piccolo. C'era una signora anziana seduta là. Aveva una penna in mano e gli impiegati avevano una pila di libri davanti a loro. Venni convocato... Uno degli impiegati disse "Non volevamo Chhajju Bania (commerciante). Abbiamo chiesto di Chhajju Kumhar (vasaio). Spingetelo indietro e portate l'altro uomo. A lui (intendendo Chhaju Bania) rimane ancora della vita". Chiesi agli impiegati di darmi del lavoro da fare, ma di non mandarmi indietro. Yamraj era là seduto su un alto sedile con una barba bianca e abiti gialli. Mi chiese "Che cosa vuoi?" io gli dissi che volevo stare là. Mi chiese di porgere la mia mano. Non ricordo se mi ha dato qualcosa o no. Poi venni spinto giù [e rivissi].
Chhajju citò che più tardi venne a sapere che una persona di nome Chhajju Kumhar era morta circa alla stessa ora in cui lui (Chhajju Bania) era tornato a vivere. Lui disse che il suo comportamento era cambiato a seguito della NDE, in particolare era diventato più onesto. La moglie di Chhajju, Saroj, ricordava l'esperienza di suo marito, ma il suo racconto di ciò che lui le disse della sua NDE differiva in alcuni dettagli dalle affermazioni di lui. Per esempio, lei disse che lui le aveva detto (circa il tornare in vita) che nel luogo in cui i quattro uomini lo avevano portato c'era "un uomo con una barba con molti fogli davanti a lui" (non una vecchia signora). L'uomo con la barba disse "Non è la sua ora. Portate Chhajju Kori (un tessitore)" (Non Chhajju Kumhar). Altre discrepanza tra i due racconti riguardavano dettagli non importanti. Saroj ricordava che suo marito le aveva detto che lui non voleva lasciare "là" e che era stato "spinto giù" prima di tornare in vita.

PAM REYNOLDS: MORTA SOTTO STRETTO CONTROLLO MEDICO (15-05-05)

Pam Reynolds proviene da quattro generazioni di scrittori e musicisti. La sua famiglia possiede una casa discografica ed una editoriale, ha una laurea della Julliard in composizione classica ed é autore e redattore capo della Rivista del Compositore (Songwriter magazine). E' una professionista colta e piena d'ingegno ed è molto precisa quando parla della sua morte. Avete capito bene: della SUA morte!
Pam é morta sul tavolo operatorio per un'ora.......
Nell' agosto del 1991, a questa giovane madre di cinque figli è stato diagnosticato un aneurisma di un'arteria basilare del cervello. La chirurgia nel suo caso sarebbe stata rischiosa, ma non operare poteva essere ugualmente fatale, perché l'aneurisma avrebbe potuto rompersi spontaneamente.

Il Dott. Robert F. Spetzler del Barrow Neurological Institute di Phoenix le raccomandò un'operazione speciale, nota come arresto cardiaco ipotermico, chiamato anche "standstill [sosta]." In questo tipo di chirurgia, la temperatura del corpo viene abbassata, il battito cardiaco e la respirazione vengono fermate, il sangue fatto defluire dalla testa, finch é l'EEG (Elettro-Encefalo-Gramma) diventa totalmente piatto . Clinicamente parlando, il paziente é morto.
"Mi hanno tolto la vita al fine di salvarmela," dice la Reynolds.

"Il rumore era terribile!" ricorda, " Irritante come il trapano dei dentisti. Mi sono sentito come un solletico alla testa, prima che saltassi fuori, come un tappo e mi ritrovassi sopra il tavolo operatorio." Reynolds descrive la vista dei dottori intorno al tavolo; nella mano del Dott. Spetzler c'era lo strumento che produceva il fastidioso rumore.
"Ho cominciato a sentire una presenza che era consapevole di me. Mi sono girata ed ho visto una luce brillante piccina come una punta di spillo, Diventava sempre più grande ed ha cominciato trascinarmi verso di sè. Avevo una sensazione di fisicità, simile al salire sopra una collina molto velocemente, o di andare sull'ottovolante. Allora ho sentito la nonna chiamarmi." La Reynolds descrive di aver visto la nonna e lo zio defunti, circondati da mille o più persone, tutti come se fossero vestiti di luce. Si è sentita intimamente collegata con loro. Si è sentita al sicuro, come se fosse a casa sua.
"Allora ho pensato, 'spero di meritare di essere qui . Non sono una persona perfettà. Ci fu una grande risata e sua nonna la paragono ad un bambino congedato da scuola dove aveva commesso degli errori, errori cui però aveva poi posto rimedio. "Quella fu una lezione enorme per me: capii che gli errori sono diversi dal male fatto intenzionalmente."
Nel condividere i dettagli della sua esperienza, la Reynolds trova difficile ordinare la sequenza degli eventi: le sembra che tutto accadde simultaneamente, e che la comunicazione fosse effettuata con tutto il corpo . "Ognuno aveva un tono musicale; sono una musicista, e so che se metti insieme delle tonalità troppo diverse, si creano disarmonie. Questi toni erano invece fusi, sebbene unici ed individuali e suonavano tutti con lo stesso tempo. Era tutto meravigliosamente armonico."
La Reynolds conclude ricordando che suo zio l'ha riportata indietro verso il suo corpo, avvertendola che quel ritorno sarebbe stato come un salta in una piscina. "Non volevo ritornare. Mio zio mi ha spinto, sicché non sono stata buttata via a calci dal Cielo: sono stata spinta," dice, ridendo.
Pam Reynolds raccontò a dottori, parenti ed amici della meravigliosa e vivida "allucinazione" che aveva avuto durante la chirurgia, pensando che non fosse stato altro che questo. Due anni più tardi, comunque, uno dei dottori di Atlanta le chiesero di parlarne col Dott. Michael Sabom, un cardiologo che studia le NDEs. Solo allora ha compreso l'importanza di ciò che le era accaduto.
Come molti medici, Sabom era scettico quando, anni prima, lui stesso aveva letto delle NDEs. Nondimeno, cominciò a parlarne coi suoi pazienti con la speranza di scoprire una spiegazione valida per tali fenomeni. Il progetto Atlanta fu il suo secondo studio sulle NDEs, ed ora è convinto che queste esperienze sono vere.
"Le NDE sono molto comuni," dice Janice Holden, presidente dell'Associazione Internazionale per gli Studi di pre-morte (IANDS). Secondo un sondaggio della Gallup, otto milioni di persone in America hanno avuto NDEs. Il sito dello IANDS valuta che fra il 35 ed il 40 percento di coloro che sono arrivati vicino alla morte dice di aver avuto una NDE.
"Reynolds é il solo caso accaduto mentre l'EEG registrava onde cerebrali, dice Sabom. "è il migliore ed il più documentato caso conosciuto." Durante la sua ricerca, Sabom ha intervistato il chirurgo che ha operato la Reynolds ed ha comparato quello che lei "ha visto" con le sue cartelle cliniche. Pam ha detto di avere visto e udito cose che lei non poteva conoscere.
Durante l'operazione le orecchie della Reynolds sono state tappate per controllare l'attività del tronco cerebrale, gli occhi sono stati bendati ed è stata anestetizzata profondamente, ma nonostante questo la Reynolds afferma che ha visto un attrezzo assomigliante ad un spazzolino da denti elettrico. Ne venne fuori che si trattava dalla "sega da ossa" usata durante la chirurgia. In secondo luogo, descrisse una scatola che somigliava ad una presa di corrente e questa era la scatola col motore dove era collegato l'attrezzo. Pam afferma anche di aver sentito la conversazione tra il chirurgo cardiovascolare ed il neurochirurgo riguardante le sue arterie molto piccole.
"Queste tre cose erano dettagli importanti a sostegno del fatto che la paziente aveva percepito quello che accadeva quando lei non avrebbe potuto vedere o sentire nulla," dice il Dr.Sabom.
Reynolds dice che l'esperienza l'ha cambiata positivamente in molti modi. Come la maggior parte delle persone che raccontano una NDE, ora non ha più nessuna paura della morte ed ha anche la percezione chiara che la vita serve ad imparare. "Traevo diletto dal fare le cose che facevo meglio, ora è più piacevole lavorare sulle mie deficienze che non sui miei punti di forza"
La differenza più significativa è che la Reynolds è più solitaria, passa il tempo con la famiglia e con gli amici piuttosto che uscire, a causa di un'elevata sensibilità che descrive come una forma di comunicazione che va al di là del linguaggio. Questa sensibilità consiste letteralmente nel sentire la tristezza ed il dolore della gente intorno a sè. "Sono più preoccupata per come la gente si sente perché ha un impatto diretto su me stessa, la loro pena è la mia pena e la loro gioia è la mia gioia". Quando è in un luogo pubblico, queste emozioni possono sommergerla. Ma ora sente più compassione e comprensione per gli altri.
"Vivo la vita più attentamente ora,difficilmente mi irrito ed ho la pazienza di Giobbe."

PERSONE, NATE CIECHE, POSSONO VEDERE DURANTE UNA NDE (26-05-05)
(Dr. Keneth Ring- Sharon Cooper)
Vicki Umipeg, una donna non vedente di 45 anno (cieca dalla nascita per un eccesso d’ossigeno), è stata una delle tante persone che il Dr.K.Ring e S.Cooper hanno intervistato. Vicki disse al Dr.Ring di essersi ritrovata, subito dopo l’incidente stradale, sopra il suo corpo nella sala operatoria e che dall’alto guardava un dottore e una infermiera, che la operavano. Queste sono le sue parole:
" All’inizio non sapevo di essere io..c’era un corpo ma nonsapevo che era il mio…poi mi sono domandata..
COSA FACCIO QUassu? SONO MORTA?

E solo allora mi sono resa conto che quel corpo era il mio e che io fluttuavo sul soffitto. Ho notato anche gli anelli sulla mia mano destra, specialmente la fede,un anello molto inusuale" .
Ai dottori raccontó anche che durante la sua NDE, era riuscita a volare sul tetto, guardandosi intorno e che una musica armoniosa e sublime, si alternava al soffio del vento. Di essere poi stata risucchiata in un tunnel buio e di vedere, in lontananza, una luce…e quando si ritrovó alla fine del tunnel, la musica si trasformó in un sublime inno e rotolando, si ritrovó distesa sull’erba, attorniata da alberi, fiori e persone..un posto pieno di luce, che lei stessa poteva vedere ma anche sentire, anche le persone erano di luce
" TUTTI ERANO DI LUCE, ANCH’IO, C’ERA AMORE OVUNQUE".
Poi descrisse l’incontro con due compagni di scuola, l’incontro con la sua nonna, di questo scambio di pensieri senza parlare. " AVEVO LA SENSAZIONE DI SAPERE TUTTO E CHE TUTTO AVESSE SENSO. SAPEVO CHE QUESTO ERA IL POSTO DOVE AVREI TROVATO TUTTE LE RISPOSTE ALLE MIE DOMANDE..SULLA VITA..SUI PIANETI E SU DIO….IL POSTO DEL SAPERE".
Poi notava una figura piú luminosa e radiosa delle altre e lo identificó per GESÚ e telepaticamente LUI le parló :" Non è meraviglioso qui? Tutto combacia ma tu non puoi stare qui, non è ancora il tuo tempo, devi ritornare nel tuo corpo per imparare a insegnare AMORE e PERDONO. " Le disse anche che avrebbe avuto dei bambini ( attualmente Vicki ne ha tre) ma che prima di andare, doveva ancora guardare una cosa e Vicki vide la sua vita, dal momento dell’incidente fino alla sua nascita, commentata gentilmente da Gesú, sulle sue azioni e ripercussioni. Le sue ultime parole furono :" "Adesso devi lasciarci" e lei si risveglió nel suo corpo.
" LA MORTE NON È ALTRO CHE UN PASSAGGIO DA UNA STANZA ALL’ALTRA. LA SOLA DIFFERENZA, PER ME, È CHE NELL’ALTRA STANZA…HO LA POSSIBILITÁ DI VEDERE"

(Inviata da Tiziana di Berlino)

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ANCHE RE HUSSEIN DI GIORDANIA EBBE UNA NDE! (02-06-05)

Ecco il racconto che ce ne fa la vedova, la Regina Noor.
"Poiché mio marito soffriva di crisi di aritmia, una malattia con cui aveva convissuto fin dal 1970, era costretto ad assumere anticoagulanti per rendere più fluido il suo sangue, ma se la malattia non era particolarmente pericolosa, lo era invece il farmaco che l'ha quasi ucciso nel gennaio del 1984. Ero ad Aqaba con gli ospiti ufficiali, in attesa di Hussein proveniente da Amman, quando ricevetti una telefonato di emergenza: mio marito era in pericolo di vita. Immediatamente tornai in volo ad Amman dove seppi che Hussein aveva improvvisamente accusato un'epistassi mentre si recava da Diwan a Al Nadwa con suo fratello Hassan, Principe della Corona. A causa dell' anticoagulante, l'emorragia nasale si era rapidamente trasformata in un problema molto grave. Il suo Medico personale arrivò rapidamente, ma la faccia di Hussein era già del colore del gesso: il medico lo aveva trovato quasi in arresto cardiaco. Mio marito era praticamente morto.
Era stabile quando sono arrivata, poiché era stato rianimato solo dopo aver ricevuto molte trasfusioni."Non ho sentito nessun dolore, nessuna paura, nessuna preoccupazione," mi ha detto più tardi."Ero un spirito libero, galleggiavo sopra il mio corpo. Era una sensazione veramente piacevole". Poi mi ha descritto le tipiche fasi di una NDE, perché disse di aver visto una "luce brillante," si sentì "rilassato," e comprese che era "andato via."
"Devo ritornare,devo ritornare." ripeteva continuamente a sè stesso.

[Re Hussein é poi definitivamente "passato" nel 1999 -NdR]
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"Testimonianze di pre-morte"
di Lucia Pavesi

tratto da lista Sadhana >> it.groups.yahoo.com/group/lista_sadhana

Oltre la vita. Testimonianze di pre-morte. Testimonianze autentiche di esperienze reali di persone dichiarate clinicamente morte e poi tornate alla vita-come si identifica la pre-morte: i nove requisiti-statistiche interpretazioni scientifiche: psichiatriche, psicologiche, farmacologiche-come cambia la vita dopo l'esperienza di pre-morte ecc.ecc. De Vecchi Editore.

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"'E' impazzito!' pensai. 'Perche' dice che sono morto? Io sto benissimo, non mi sono fatto proprio nulla. Non avverto nessun dolore, soltanto un grande senso di pace...'
In quell'istante mi sentii proiettare verso l'alto, verso il cielo, verso l'infinito... intorno a me c'erano solo tenebre e vuoto... a un certo punto, il buio si dissolse, infranto da un chiarore, che aumentava a mano a mano che io procedevo. D'un tratto mi bloccai davanti a un antico e alto portale, che subito si apri'. Entrai in un paese fiabesco che..."
E come questa tante altre testimonianze in una narrazione stupefacente, con precisa memoria di un viaggio in un ordine diverso da quello che tutti conosciamo, un ordine felice. I racconti sono perfettamente coerenti, come potrete giudicare voi stessi. Un libro che sbalordisce, tante testimonianze capaci di dare fiducia, di smuovere l'interesse e l'atteggiamento dei più scettici, di affascinare e, in molti casi, di entusiasmare. La vita e' solo una parte della nostra esistenza!
Lucia Pavesi e' sociologa esperta in psicologia. Studiosa di parapsicologia e affermata astrologa, collabora con varie riviste e ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive

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NDE e Musica. (Indagine di Kevin Williams) (04-09-05)

Si é parlato recentemente sul Forum di Musica e ADC, ma forse non tutti sanno che nell'Aldilà la Musica é importantissima, anzi sembra essere la struttura logico-matematica che tiene unita l'intera Creazione.
Ecco cosa ha scoperto Kevin Williams comparando centinaia di racconti di NDE e riassumendole in questo suo lungo articolo di cui vi traduciamo le parti più interessanti.

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Un giorno andai ad ascoltare una conferenza del Dott. Stephen Halpern, esperto di musica e fisiologia della musica, durante la quale ha rivelato una cosa molto interessante che non dimenticherò mai, ovvero che l'intero corpo umano è un ricevitore di vibrazioni sonore. Le nostre orecchie non sono il solo organo sensibile alle vibrazioni sonore ed ha inoltre affermato che i chakras (i centri spirituali nel corpo) sono influenzati fortemente dal suono. Per esempio i nostri organi sessuali (corrispondenti al chakra inferiore) sono più sensibili alle frequenze basse, mentre la testa (il chakra più alto) é più sensibile alle vibrazioni acute. Questo spiega perchè la musica con molte frequenze basse e ritmate è così popolare fra i giovani che producono molti ormoni sessuali. Il suono basso ritmato ha giocato un ruolo molto importante nei rituali tribali delle culture umane in tutto il mondo. Il progresso spirituale si accelera quando vengono attivati i chakras del corpo, dal più basso al più alto, usando diverse e mutevoli frequenze sonore. Secondo il Dott. Joel Funk, professore di psicologia al Plymouth State College in New Hampshire, circa il 50% delle persone che hanno avuta una NDE sente musica durante tale esperienza di confine. Essi descrivono questa musica come "un bellissimo, suono fluttuante." Il Dott. Funk ha fatto ascoltare brani di vari generi musicali a 60 persone che avevano avuto una NDE ed ha scoperto che hanno identificato nello stile New age (musica composta e suonata al sintetizzatore) quello più vicino a ciò che avevano ascoltato durante la loro esperienza. "Un bel pò di persone scoppia in lacrime quando riconoscono la musica della loro NDEs.",commenta il Dott. Funk.

Steve Roach di Tucson, Arizona, ebbe una NDE dopo una caduta dalla bicicletta durante la quale ha sentito "la musica più intensa e meravigliosa che potresti mai immaginare" e così decise di dedicare la sua vita a ri-creare esattamente la stessa melodia. Il risultato è un brano intitolato "Strutture dal Silenzio."

"Molta gente mi contatta dopo che ha ascoltato le mie incisioni per dirmi che hanno sentito la stessa identica musica durante la loro NDE" Sommario delle correlazioni fra NDE e Musica
L'universo è stato creato usando i fondamenti della musica, l' armonia e l'equilibrio. Tutto è tenuto insieme dalla vibrazione di Dio che pervade ogni cosa. I racconti di NDE ci offrono molte descrizioni interessanti della musica che spesso è sentita nel Regno dello Spirito. Alcune di queste descrizioni sono: bellezza trascendentale, armonia non terrena, angelica, sublimemente bella, armonie squisite, paradisiache, un coro celestiale di Angeli, la Musica delle Sfere, inni a Dio, toni mistici, perfezione armonica, musica che trascende e musica che farebbe vergognare Bach... Nel Regno dello Spirito i giardini cantano ed i colori possono essere sentiti. E' un regno dove luce e suono, colore e strutture geometriche sono tutti combinati fra loro in una totalità di perfezione armonica. Questa musica è su un livello che va oltre l' udito, proviene dal centro della tua anima. E' come essere su una lunghezza d'onda universale che ti avvolge totalmente. Le rivelazioni fornite dalle NDE sulla musica, dimostrano la grande importanza che la musica gioca nell'universo, nei regni dello spirito, nelle nostre anime ed in Dio.
La NDE Musicale Dianne Morrissey
La Dott.ssa Dianne Morrissey era una suonatrice di clarinetto sinfonico e si autodichiarava una snob in tema di gusti musicali, dato che ascoltava solo musica classica e non tollerava nessuno che avesse gusti diversi, tanto che ad un certo momento della sua vita non aveva idea nemmeno di chi fossero i Beatles! Tutto é cambiato, però, da quando ha avuto una NDE,a tal punto che ora non riesce più ad ascoltare musica classica, perché non sopporta di ricordare la snob che era un tempo. Da allora, Dianne non ha più preso in mano il clarinetto, fra la totale incredulità dei suoi amici. Ora vede la bellezza in tutti i generi musicali, ha abbandonato la musica classica, scrive libri ed insegna ai suoi allievi come avere esperienze fuori-dal-corpo.
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NDE del Dott. Richard Eby
La Musica mi ha circondato.... proveniva da tutte le direzioni. La sua armonica bellezza, a differenza dei suoni terreni, era totalmente priva di distorsioni e fluiva dentro di me come un fiume di vetro, quietamente, terribilmente edificante e totalmente confortante. Mi ha donato un senso rassicurante di conforto, come una coperta protettiva che sussurrava pace ed amore. Non avevo mai sentito nulla di simile. Forse l'aggettivo "angelico" é quello più appropriato.
Questa musica suonava dentro la mia testa, non proveniva dai timpani, evidentemente non era trasportata dall'aria. Molto insolita per me fu l'assenza di qualsiasi ritmo, ma poi ho compreso che, in assenza del Tempo, questa musica paradisiaca non poteva aveere alcun ritmo che è una misura legata al Tempo stesso! Sentivo la perfezione armonica, indistorta fra me e la sua fonte, come un contatto diretto fra una mente ed un'altra.
La musica intorno a me improvvisamente è sembrata alzarsi di volume e, avvicinatomi ad un albero, ho accostato il mio orecchio al tronco: cantava! Ho poi avvicinato il mio gomito alla testa ed anche esso ha emesso la stessa gioiosa melodia. Eccitato dalla scoperta, mi fermai a scegliere alcuni fiori, per trovamerli già nella mia mano. Anche essi cantavano lo stesso motivo.
(Dott. Richard Eby)

Le rivelazioni di Edgar Cayce sulla musica dell'Aldilà :

In principio Dio desiderò condividere i propri pensieri e sentimenti, ma voleva anche compagnia, perciò furono creati il cosmo e le anime. Il cosmo è stato costruito con la musica, l'aritmetica, la geometria; armonia, ordine, ed equilibrio. Fu una forza emanata da Dio, che cambiando lunghezza d' onda e la frequenza delle sue vibrazioni, è divenuta la sorgente comune di tutto il Creato. Da questo é nata la legge della diversità che ha fornito infiniti disegni creativi. Dio ha giocato su questa legge della diversità come un pianista su un pianoforte, producendo le melodie e gli accordi di una sinfonia.
Ciascun disegno portava già in sè il piano della sua stessa evoluzione e corrispondeva al suono di una nota sulla tastiera di un pianoforte. I suoni di molte note si uniscono per dare un accordo che poi diviene frasi, frasi che divengono melodie, melodie che si mescolano e si muovono avanti e indietro, per crere una sinfonia. La musica finisce come é cominciata, lascia il vuoto, ma tra l'inizio e la fine c'è stata una bellezza gloriosa ed una grande esperienza.
(Edgar Cayce)

Giusto come i colori dell'arcobaleno mostrano gli effetti delle vibrazioni diverse della luce e le melodie sul pianoforte mostrano l'effetto delle diverse note, così fa anche l'universo intero che contiene svariate ottave, o frequenze vibratorie. (Jerry Gross)


Viaggiando attraverso il tunnel puoi vedere delle normali città e paesi sui suoi lati. Come vai più lontano, divieni consapevole anche della presenza di suoni, dapprima brontolii indistinti, poi musica, risata, e canto di uccelli. C'è sempre più luce, i colori divengono molto belli, e ascolti una musica meravigliosa. Le case te le lasci dietro di te... c'è solo una miscela di suoni e colori.
(Edgar Cayce)

Potevo vedere tutta l'energia che questa sistema solare genera, ed è uno spettacolo di luce incredibile! Potevo sentire la Musica delle Sfere. Il nostro sistema solare, come fanno tutti corpi celesti, genera una matrice unica di luce, suono ed energie vibratorie. Civiltà avanzate di altri sistemi solari possono individuare la vita nell'universo attraverso questa impronta energetica.
Il Meraviglioso Bambino della Terra (gli esseri umani) fanno un grande baccano, simili a bambini che giocano nel cortile posteriore dell'universo.
(Mellen-Thomas Benedict)

Anche io ho sentito musica- musica di ogni tipo. Era simile alla musica classica.... Mi piace la musica classica. Non era esattamente la musica che ho sentito, ma era molto simile a quella da me conosciuta e ciò mi ha rilassato. Le paure sono andate via ascoltadola.
(Dott. Ken Ring)

Tutto nel mondo dello spirito è tenuto insieme da una Vibrazione Principale (Dio), che previene il decadimento, sicché le cose non diventano sporche, nè si consumano, e perciò tutto appare così brillante e nuovo. Questo è il motivo per cui il Paradiso è eterno. I nostri pensieri sono vibrazioni anch'esse controllate da Dio che neutralizza tutti i pensieri negativi e lascia solo i buoni pensieri, come amore, libertà e felicità. Dopo la morte, ognuno gravita in gruppi omogenei a seconda delle vibrazioni della propria anima Siamo raggruppati in base alle vibrazioni alte o basse della nostra anima. Ognuno va dove sta meglio! Vibrazioni alte indicano amore e sviluppo spirituale, mentre le vibrazioni basse indicano degrado e cattiveria. Tutto ciò che dobbiamo fare è amare in modo tanto disinteressato da rendere le nostre vibrazioni sufficientemente elevate per andare in Paradiso.
(Artur Yensen)
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OOBE E MUSICA
I suoni percepiti durante le OBE consapevoli (viaggi fuori dal corpo) di solito sono molto potenti, e possono avere come conseguenza l'annientamento dell' immagine corporea. Alcuni di questi suoni sono di natura spirituale o mistica, piuttosto che suoni transizionali, ovvero in grado di portare il viaggiatore in un luogo diverso.
Alcuni suoni ricordano quelli di un treno che accelera, o sono una specie di ronzio, o note flautate, o simili al rombo di una cascata. Queste vibrazioni sonore raggiungono una tale intensità che sembrano passare attraverso il corpo, annullando gli altri sensi.
(Robert Monroe)
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La NDE di Nadia McCaffrey (18-09-05)

"E' il 7 luglio 1952 ed ho sette anni. Sono una bambina solitaria con molte domande ed un desiderio immenso di conoscenza. Ogni anno trascorro le mie vacanze coi genitori di mia madre a Le Prieure de Beauvezet, nella fattoria che posseggono in Francia, in provincia di Auvergne . L'edificio principale di Le Prieure è vecchio di circa quattro secoli. Anticamente era una cappella e, più tardi, è divenuto un convento con annesso un piccolo cimitero. Alcuni muri sono spessi più di un metro e mezzo ed appartenevano ad una torre ormai in rovina. Col passare dei secoli, il convento è divenuto una grande casa elegante, circondata da un parco pieno di fiori, piante rare ed alberi, posta sulla cima di una collina. C'è ancora un passaggio sotterraneo, usato un tempo per scappare in caso di invasione.
Questo è il punto dove mi trovavo quel giorno, poiché amo i fiori, specialmente quelli dei piselli selvatici dolci che crescono a profusione fra il grano dorato, avevo deciso di coglierne un pò.....
Non posso resistere! Corro nel campo, nell'erba alta e fitta, ma improvvisamente mi fermo.
Ho disturbato un aspide rosso - un serpente dal veleno mortale, usato da Cleopatra per uscire da questa dimensione. Sta fermo per un lungo attimo, poi si incurva in un cerchio perfetto. Il suo corpo ora é eretto e due occhi penetranti guardano fisso nel profondo della mia anima: sono pietrificata! Voglio gridare ma non posso muovermi. Un dolore orribile improvvisamente inonda i miei sensi e come il serpente fugge via veloce, due piccole macchie di sangue appaiono sulla mia caviglia sinistra. Comincio a lanciare lunghi, laceranti urli di agonia. Non ho paura, ma so perfettamente che la morte è vicina. Provo a camminare sul pendio umido, ma i miei passi sono dapprima pesanti e poi mi é impossibile proseguire. Mi lascio cadere giù sull'erba.
A questo punto mia nonna comincia a correre verso la collina.
<Un serpent m'a mordu!> (un serpente mi ha morso...) le dico, ma lei ha già capito."
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(Riassunto)
Soccorsa dalla nonna,che aspirò il veleno con le labbra dopo averle legato la gamba con uno straccio,la bambina arrivò in coma all'ospedale.  Solo dopo due ore dal morso Nadia aveva ricevuto un'iniezione di siero antivipera, praticata dal medico del paese, intervenuto grazie al nonno che si era precipitato in bicicletta a cercarlo, perché la fattoria -a quel tempo- era priva di telefono. Nadia restò in coma per 10 giorni.
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"Durante il coma, ero totalmente incosciente della realtà ma ero stranamente consapevole del fatto che avevo lasciato questa dimensione. Fu allora che vidi un belllissimo Essere di Luce: la Signora della Luce, sospesa sopra la stanza, che si presentò così:
"Je suis ta petite Maman du ciel."
("Sono la tua piccola Mamma del Cielo.")
Era così bella. Ancora la vedo chiaramente, come sospesa a mezz'aria, risplendente di una luce estremamente brillante e potente. Una luce meravigliosa che mi ha riempito con una sensazione di amore caldo e di serenità. Non trovo le parole adatte quando cerco di descrivere le sensazioni di benessere ed amore che ho sentito al cospetto della sua luce. Qualcosa come....
>...avevo la conoscenza del tutto, della Mente Universale della Creazione, dell'Infinito, ero parte di Lui, sono ancora parte di Lui.>
L'Amore che la Signora di Luce mi donava era così forte e sereno che doveva essere elargito a tutti. Capivo perfettamente che questo Amore ci salverà: dobbiamo prenderci cura l' uno dell' altro e disseminare la pietà nel nostro mondo di tristezza e distruzione.
Lasciato il mio corpo nel letto, cominciai a fluttuare verso di Lei che mi sorrise aprendo le braccia ma contemporaneamente mi mostrava il palmo delle mani per farmi capire che dovevo fermarmi, perché voleva che ascoltassi ciò che doveva dirmi.
"Sii forte ed amatevi l'un l'altro. Per favore condividi questo amore che ho per te con gli altri. Ci sono molte strade per amare. Non temere, sarai sempre guidata. Sarò con te per sempre, ma non puoi stare con me, ora. Mostrerai la via. Sarai la speranza. Nel mezzo di un giardino vedrai una rosa, più colorata e bella di tutte le altre. Quando il tempo verrà, aprirai te stessa al Prossimo e condividerai con loro questo messaggio d' Amore. Parlare con me è pregare e pregare è amare."
Successivamente, sempre durante il coma, Lei di nuovo mi ha visitato e di nuovo mi ha ripetuto
 lo stesso messaggio, ma con una profezia finale:
"Ed ora ritornerai in vita. Hai molto da imparare, e molto da compiere. Il mio amore sarà sempre con te. Non dimenticarlo mai."
Guardardando verso di lei per un'ultima volta, ho visto che indossava un vestito lungo, bianco e con un cordone annodato intorno alla vita. La testa e le spalle erano avvolte in un drappo blu. C'era un serpente di colore verde sotto ai suoi piedi e da una ferita di uno di essi fuoriusciva una goccia di sangue. Le braccia erano tese verso di me con i palmi rivolti in su e la testa inarcata leggermente da un lato. Poi, lentamente congiunse le braccia sul petto.
Avrei voluto ardentemente raggomitolarmi fra quelle braccia, rimanere con lei piuttosto che ritornare nel mio corpo, ma non avevo nessuna alternativa! Il mio corpo mi chiamava e fui immediatamente sommersa dal dolore e dalla tristezza.
Ero completamente incapace di capire quello che mi era accaduto e dovetti stare a letto per molte settimane. La mia gamba si era gonfiata terribilmente ed ero terrorizzata perché era dello stesso colore del serpente che mi aveva morsicato. Mi rifiutavo di parlare con chicchessia e non tolleravo il fatto di vivere in questa dimensione piena di risentimento, desiderosa solo di scivolare fuori dal mio corpo dolente e sfigurato.
Solo dopo esser guarita, venni a sapere che un adulto sopravvive al massimo per venti minuti al veleno dell'aspide mentre io avevo ricevuto l'iniezione di siero dopo almeno due ore dal morso: la mia sopravvivenza era un vero e proprio miracolo."
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(Riassunto)
Informata la Nonna di quanto aveva visto durante il coma, Nadia fu invitata fermamente a tacere, per non essere presa per matta.
La povera vecchina morì convinta che sua nipote fosse caduta preda di spiriti maligni e Nadia attraversò gli anni della sua adolescenza combattuta fra il desiderio di parlare a tutti del suo incontro e la paura che sua nonna avesse ragione.
"La gente non capirebbe. Ti caccerebbero via per sempre, se lo raccontassi in giro." le ripeteva spesso.
Nadia pregava frequentemente la Madonna inginocchiandosi di fronte alla statuina che aveva incastrato nel cavo di un'albero, ma non era serena perché non voleva vivere più sulla terra. Fu così che un brutto giorno (aveva 15 anni), scoprì delle vecchie medicine della bisnonna dimenticate in soffitta.
Ingoiò 15 boccette di pillole e sciroppi tutti recanti la scritta "VELENO", prima di sentirsi molto male. Soccorsa da un familiare, fu salvata ancora una volta dai medici dell'Ospedale, ma dopo poco tempo ci provò di nuovo, causandosi questa volta un arresto cardiaco della durata di dieci minuti durante i quali ebbe una NDE, proprio quando i sanitari del Pronto Soccorso avevano perso ogni speranza di salvarla. Ecco come ce la racconta la protagonista.
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"Gli infermieri mi avevano ancora una volta riportata in sala di rianimazione. Ero fuori dal mio corpo. Rimasi a galleggiare là per un poco e poi guardai giù verso il mio corpo esanime sulla barella, sebbene il mio vero io ora fosse divenuto un involucro molto più confortevole e splendente.
Per un pò guardai come infermieri e dottori lavorassero velocemente per rianimarmi, ma poi persi l'interesse e la mia attenzione fu attratta da un tunnel lungo e scuro.
Al termine del tunnel c' era una luce molto brillante e così volai verso l'apertura. Una volta giunta al suo interno, mi mossi con quella che mi è sembrata essere una velocità straordinaria e, senza alcuno sforzo, finalmente raggiunsi la luce.
La mia mente era dominata da un unico pensiero chiaro:
<Oh, la luce, la pace, il sentimento straordinario di Amore. Ancora una volta sono parte di esso.>
A quel punto, però, la voce di un'uomo estremamente forte e potente mi disse di ritornare, perché avevo un lavoro da compiere. Cominciai a tornare indietro e non potevo far nulla per fermarmi.
Un attimo dopo mi ritrovai di nuovo sulla barella, immersa in un terribile dolore ed in un'indicibile tristezza. Un'infermiera, una donna anziana e gentile, piangeva perché pensava che fossi morta.
Nelle ore successive, nemmeno l'obnubilamento causato dal dolore fisico che si esacerbava ad ogni respiro poteva farmi scordare la mia tristezza. Non tristezza per quello che avevo fatto, ma per ciò che non avevo raggiunto. Dal di fuori ero una bella donna intelligente e giovane, con tutte le promesse della primavera, ma dentro di me ero prigioniera in una gabbia dorata fatta di carne ed ossa.
Il senso di isolamento che sentiamo come esseri umani è un'esperienza solitaria. La nostra serenità ci viene data a piccoli bocconi. Come animali affamati, dobbiamo assaporare ciascun boccone con gratitudine, ben consci del fatto che oltre questa vita troveremo serenità illimitata ed amore. Pian piano sono stato costretta a comprendere che mi era stato assegnato un compito e che non avrei avuto il permesso di esimermi dalle mie responsabilità. La mia scelta era semplice: potevo vivere una vita contorta, piena di amarezza, o potevo accettare le mia responsabilità con generosità.
Potreste pensare che una tale decisione debba richiedere molti anni di tormento ed invece fu semplice come premere un interruttore e fu così che ho acceso una luce nuova, la luce della mia responsabilità personale. Da quel giorno non ho più pensato di suicidarmi: questa esperienza ha completamente cambiato la mia vita. Una volta capito che non potevo ritornare indietro, ho smesso di combattere contro il mondo ed ho cominciato a cercare di trasmettere quell'Amore che avevo ricevuto a tutti coloro che mi stanno intorno.

Nel mio lavoro con i malati terminali, uso la mia esperienza a beneficio di coloro che stanno per passare da una dimensione ad un'altra. Aver perso la paura della morte tanto tempo fa mi rende cosciente, con ogni atomo del mio essere, che l'Amore non può mai abbandonarci. E' questa certezza che posso trasmettere ai moribondi ed a quelli che sono agitati e con l'anima in tumulto.
-Nadia McCaffrey-

Nadia nel 2004 ha perso il figlio Patrick in Irak e si é recentemente unita alla protesta pacifista di Cindy Sheehan (Sito:http://www.gsfp.org/)
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LA NDE DI G. FUNARI (08-10-05)
VISTO E RECENSITO DA TILDONA

G. Funari è stato intervistato da Mentana a Matrix nella puntata in cui si parlava di risvegli dal coma e di dipendenza dal gioco, perchè ha sperimentato entrambe le situazioni. Appena è comparso sullo schermo, Funari ha detto a Mentana di essere stato molto male nel sentire i racconti sul coma, perchè gli hanno ricordato le sue esperienze, è infatti stato in coma due volte.
Senza sollecitazione alcuna da parte dell'intervistatore, è partito sparato a raccontare del suo primo coma, dovuto ad un attacco di angina, ha detto: "il solito tunnel color crema" (solito???) in cui ha detto di aver visto la madre, che indossava un cappello tipo borsalino con fiori, stranamente perchè la madre non amava i fiori ma solo il verde; orbene la madre, senza parlare, gli faceva cenno di fermarsi; ha intravisto il padre, ma non è riuscito a parlargli; poi un signore dai capelli rossi gli ha detto: "lei non ci può ancora venire qui, perchè prima deve fare un'inchiesta sui ragazzi che fanno il militare e muoiono in tempo di pace e le famiglie non sanno il perchè".
Ripresosi dal coma, Funari si è ricordato del signore dai capelli rossi, era un tale che abitava vicino ai suoi genitori, per cui è andato a cercarlo, ha chiesto alla portinaia del palazzo se sapeva dove trovarlo perchè gli voleva parlare, ma questa gli ha risposto che non era possibile, quel signore era morto qualche tempo prima: gli era morto il figlio mentre faceva il militare e lui era morto di crepacuore..... Da brivido!  Funari ha anche detto che secondo suo suocero c'è una spiegazione molto banale, probabilmente aveva sentito parlare di questa vicenda senza farci molto caso e poi in coma l'ha ricordata e rielaborata. Funari però non crede a questa spiegazione, ha detto che questa esperienza l'ha riavvicinato molto a Dio. Ha anche detto che al risveglio dal coma è stato molto ma molto male, perchè lui non voleva assolutamente ritornare a vivere dentro un corpo.
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Grazie mille ad Angela che ci ha segnalato questa testimonianza.
A, L, S. Antonella (Tildona)
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NDE CON SALTO TEMPORALE? (06-12-05)

Questa breve storia, riportata da Francesco in chat, é molto interessante e, soprattutto contiene un fatto sconvolgente: il protagonista é stato rispedito indietro 3 ore prima di "morire"! Perché? La nostra idea é che così facendo, le Guide hanno evitato che la sospetta condizione patologica (tachicardia parossistica) potesse ripetersi, ma non ne siamo certi, perciò ci riserviamo di chiedere un parere a Kevin Williams ed al Dr. Jeffrey Long della NDERF

Dopo una notte passata fuori con amici, il mio amico G. rincasò alle 4 . Prima di chiudere gli occhi guardò l'orologio, che segnava appunto le 4 a.m. Mentre cercava di addormentarsi, cominciò a sentire nella testa come il rumore di un treno che pian piano si avvicinava, divenendo sempre più forte. Nel frattempo il cuore aveva cominciato a battere così forte che sembrava volesse scoppiare da un momento all'altro. Ad un tratto l'amico G. si trovò in un tunnel grigio , di cui non riusciva a distinguere chiaramente le pareti , perchè viaggiava ad una velocità assurda. Vide la sua vita passargli sotto gli occhi in un attimo, e capì di stare morendo. D'improvviso si sentì sospeso in una atmosfera placida e rilassante ed un grande benessere lo assalì. Ma la paura della morte, lò riportò nel suo letto...il cuore batteva ancora in maniera fortemente accellerata, e lui dovette aspettare per riprendersi. Guardò l'orologio , segnava la una di notte, 1 a.m. Controllò tutti gli orologi di casa: segnavano tutti la stessa ora! Ricordava bene di essersi addormentato alle 4, ed il giorno dopo anche il suo amico glielo confermò.
Ecco la risposta della Dr.ssa Jody Long della NDERF, ricevuta il 14 Dic. scorso:

Hi Claudio,
Of course I remember you. I hope you and yours are doing well!
I’ve seen it a few times. It does make sense when you think of the soul (consciousness). The consciousness is multidimensional. The body is 3 dimensional. Theoretically, a multi-dimensional entity can enter a three dimensional reality into an infinite number of places and times. This is just like we can have a stack of cards (a two dimensional plane) and cut the deck anywhere while putting one or more fingers any place on one or more cards simultaneously.
Kindest regards, Jody Long.


Ciao, Claudio.
Certo che mi ricordo di te, spero che voi tutti stiate bene!
Ne ho viste alcune volte (di NDE con salto temporale -NdR). Ha un senso se pensi allo spirito (Coscienza). La Coscienza é multidimensionale, il corpo é invece tridimensionale. Teoricamente un'entità multidimensionale può accedere ad una realtà fatta di sole 3 dimensioni in un infinito numero di posti e tempi ed é un pò come avere in mano un mazzo di carte (che si trovano su un piano a due dimensioni). Puoi "tagliare" il mazzo in qualsiasi punto mentre poggi le dita su un altro punto qualsiasi, su una o più carte contemporaneamente.
Affettuosi saluti, Jody Long.

(01-01-06) La D.ssa Jody ci ha riferito di un altro caso straordinario: morto a seguito di un'overdose, un drogato é ritornato in vita per scoprire che la siringa era tornata sul tavolo, ancora carica del potente cocktail di farmaci che si era certamente iniettato in precedenza. Dopo la NDE é perfettamente guarito dalla sua dipendenza!

NDE ITALIANA (INVIATA DA GIOVANNA) 25-01-06
Una mia collega, dopo la tragedia, mi ha chiamata in disparte e mi ha raccontato una NDE sua, di quando ha partorito e stava per morire. Ha visto il suo corpo, ha sperimentato l'indifferenza verso di esso, ha visto l'entrata (solo l'entrata) del famoso tunnel con la luce in fondo, e due bambine che le dicevano: "è andato tutto bene". Poi ha scoperto che queste due bimbe erano le sorelle di sua nonna, una morta per malattia, e una per caduta dalla culla. La cosa più sensazionale è che la grande aveva come un velo sulla testa, e le è stato poi detto che la mamma l'aveva sepolta col vestito della Prima Comunione. La mia collega non sapeva nulla di NDE, nè sa adesso, non ha mai letto un libro sull'argomento, eppure, la sua descrizione...calza a pennello. Ah, se fosse vero, se potessimo essere certi che sia vero! 
GIOVANNA
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NDE DURANTE IL PARTO (08-03-06)

Continua oggi, Festa della Donna, il nostro omaggio a tutte le Mamme della PdA con questo racconto di NDE che ci dimostra come solo una mamma può rinunciare persino al Paradiso, per amore verso i propri figli.
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Esther Gordon ebbe complicazioni durante la nascita di suo figlio e fu, ufficialmente dichiarata morta per 13 minuti.
I problemi cominciarono subito dopo che era stata ricoverata in un ospedale del Nord Dakota, il 22 luglio, 1985, dove ha sofferto un giorno ed una notte per un lunghissimo travaglio.
"Il dolore era così terribile che ho perso conoscenza molte volte, e fu reso peggiore dal fatto che mio marito Scott era appena partito per New York per lavoro e nessuno dei miei familiari riusciva a contattarlo.
Quando è venuto il momento di partorire,mi ritrovai in stato di shock, avevo perso il contatto con la realtà ed infine svenni", racconta Esther che si ritrovò a galleggiare attraverso lo spazio nel più bel luogo che aveva mai visto.
Ricorda di essere andata alla deriva in un lungo tunnel scuro che le è sembrato estendersi davanti a lei per miglia e miglia, fin quando ne ha raggiunto la fine. "Là, al termine del tunnel, ho visto un bambino, anch'egli galleggiava nello spazio, ed ho capito che si trattava di mio figlio non ancora nato. Cercai di raggiungerlo e fu allora che ho sentito dentro di me la sua voce che mi diceva:'
<Mommy, devi ritornare così che io possa nascere! >"
Esther tentò di raggiungerlo per toccarlo, di stringerlo a sè e ricorda che gli disse che lei ed il suo papà volevano chiamarlo Holden, come il nonno paterno. Poi lo implorò:
"Per favore, Holden, viene a me. Vieni alla tua mamma."
Più tardi, quando le è stato chiesto del tunnel e dell'effetto che la vista del bambino aveva avuto su di lei, Esther ha risposto di aver creduto si trovassero in Paradiso e che fosse morta.
"Mi sono sentita assolutamente e completamente a mio agio in quello stato di esistenza e penso che probabilmente gli astronauti si sentono così quando galleggiano nello spazio, ma ero anche molto triste per il fatto che pensavo che il mio bambino non sarebbe nato. Ho pensato anche che forse Holden ed io avremmo potuto stare ancora insieme nella vita ultraterrena, visto che non avremmo vissuto sulla Terra." Mentre Esther si trovava ancora nello spazio, il bambino parlò di nuovo al suo spirito: "Mamma, ora vado via, devo nascere. Mi stanno tirando fuori dal tuo corpo sebbene tu sia qui con me. Per favore, per favore, ritorna e sii la mia mamma.
Ti amo. Ho bisogno di te. Non lasciare che io nasca senza di te!"
E allora fu come se il bambino si fosse mosso attraverso spazio, allontanandosi da lei a una velocità infinita. "Quando mi sono guardata intorno per vedere dove mio figlio era andato, mi è sembrato di vedere il suo piccolo corpo sfrecciare verso la terra...... lontano, lontano sotto di me e poi vidi l'ospedale come se guardassi un film; ho visto il dottore ed un infermiere che lavoravano su di me nella sala operatoria." Il suo dottore più tardi le disse che aveva cessato di respirare e che non riuscivano più a rilevare il battito cardiaco. Clinicamente parlando, Esther era morta, ma l'èquipe medica aveva lavorato duro per ribaltare quel crudele verdetto, tentando disperatamente ogni procedura conosciuta per riportarla in vita. Avevano fatto nascere un bambino sano e sarebbe stata una tragedia perdere la madre, sicché continuarono a lottare per quasi 13 minuti per salvarle la vita. Ma tutto ciò che Esther ricorda era di galleggiare nell'eternità fin quando, non riuscì a compiere un grosso sforzo di volontà. "Non ho voluto morire. Ho voluto ritornare sulla Terra ed essere la madre di Holden. Ho voluto vederlo lattante, bambino, adolescente, un uomo adulto. Sapevo di avere la forza per ritornare nel mio corpo, ma sapevo anche che dovevo desiderarlo intensamente. Quando finalmente fui in grado di uscire fuori dal tunnel scuro, mi trovai all'aperto, in un luogo con cieli blu e nubi bianche, e tutto intorno a me era bello oltre ogni descrizione ed infine sotto la tenda a ossigeno con l'infermiera che mi annunciava che avevo dato alla luce un bambino bellissimo."
Madre e bambino sono rimasti per molti giorni in ospedale, così da permettere ad Esther di riprendersi dallo sforzo tremendo cui il suo fisico era stato sottoposto e durante quei giorni il suo medico le raccontò della sua morte clinica.
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ANCHE I DOTTORI VANNO IN PARADISO (11-03-06)

La D.ssa Pam Kircher all'età di 6 anni ebbe una NDE a seguito di una meningite. A dispetto di coloro che ritengono la NOSTRA professione (Pam é Medico di Famiglia come il Vs. Webmaster!) INCONCILIABILE con la spiritualità, ecco il suo breve racconto che ci dimostra come l'incontro con una realtà trascendentale non l'abbia messa in conflitto con la cruda realtà dello studio
della Medicina, cui da adulta si é dedicata.
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Eravamo nel 1950. Una ragazzina di sei anni si era appena finita di vestire per la festa di Halloween nella sua piccola casa borghese nel Missouri, ma appena indossato il costume, la gola cominciò a farle male. Decisa a celebrare la festa in ogni modo, uscì senza dir nulla alla mamma, ma durante il rituale giro della questua dei dolcetti, il dolore era aumentato a tal punto che le stava cominciando a diventare difficile persino aprire la bocca. Finita la festa, il dolore era ormai divenuto insopportabile,finché, durante la notte, arrivò anche un atroce mal di testa.
In chiesa, la mattina dopo, comparvero altri sintomi quando, recitando in piedi la sua preghiera a Dio, si accorse che chiudendo gli occhi cadeva di lato. Il collo divenne rigido ed il mal di testa ancora più forte e per tutta la notte le fu impossibile dormire. La bambina e la madre restarono sveglie, in attesa del mattino, quando si sarebbero potute recare dal dottore. Questi, appena la visitò, ne fu subito molto allarmato: un ascesso alle tonsille aveva causato una meningite. Fatta un'iniezione di penicillina disse a sua madre che avrebbe potuto salvarsi o morire, dato che non c'era null'altro da fare, salvo continuare la cura ed evitare movimenti bruschi del collo, che avrebbero potuto facilitare la diffusione del pus. Tornate a casa, una giovane madre terrorizzata, cercò di posare la bimba sul letto con la maggiore delicatezza possibile. A quel punto Pam si rese improvvisamente conto di trovarsi nell'angolo del soffitto a guardare giù in basso verso una bambina che giaceva nel letto. Non ne fu sorpresa o spaventata, sebbene nessuno le avesse mai parlato delle esperienze fuori dal corpo. Era totalmente libera dal dolore ed in uno stato di pace perfetta, unitamente alla forte sensazione di essere protetta da Dio. In quei momenti, non si sentiva né bambina né adulta, sentiva solo di essere l'intima natura del suo "sé", la sua anima che era esistita ben prima di entrare nel corpo, ciò che esisterà quando questa vita sarà finita. Pur sentendosi forte, in pace e totalmente connessa con Dio, ad un tratto guardando giù alla piccola bambina nel letto, fu consapevole del suo dolore e provò compassione per lei e finalmente comprese che proprio lei doveva essere quella bambina malata. Così com'era iniziata, l'esperienza altrettanto improvvisamente cessò.
"La mia NDE, causata da un episodio di meningite, ha influito sul mio modo di vedere la vita e sulle scelte che ho fatto successivamente" -dice Pam.- "Non ne ho mai parlato fino all'età di 42 anni (nel 1989) perché non volevo sembrare fuori di testa e perché ritenevo trattarsi di un fatto troppo privato. Quando ho letto i libri di Kenneth Ring ed ho appreso come cambia la vita di chi ha avuto una NDE, ho deciso che dovevo parlare della mia esperienza per aiutare la gente a capire quanto le NDE siano comuni, anche perché, essendo Medico di Famiglia, mi é più facile essere creduta."
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La Dr.ssa Pam Kircher, dopo quella decisione presa nel 1989, ha tenuto centinaia di conferenze in Università, Istituti Oncologici ed all IANDS. Ha scritto inoltre due libri in cui presenta varie NDE raccolte durante la sua pratica professionale.

"Thank you very much" alla D.ssa Kircher che ci ha autorizzati a tradurre la storia
pubblicata sul suo sito (clic).
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CHRIS A 4 ANNI E' ANDATO IN PARADISO ATTRAVERSO UN MACCHERONE! (15-05-06)

Bellissima NDE di un bimbo di 4 anni, raccolta dal Dr. Morse, in cui si evidenzia il rapporto che si crea fra noi e gli animali, persino gli insetti, quando passiamo dall'Altra Parte. Non meravigliatevi: se é vero che Dio ha creato tutto, anche gli animali più umili posseggono una scintilla del Suo Amore e tramite loro possiamo in pratica, contattare lo stesso Dio. Ma passsiamo ora a leggere quello che Chris ha da raccontare.
"Quando sono morto, sono andato in un enorme maccherone," Chris,che aveva quattro anni quando a seguito di un incidente é quasi affogato nelle gelide acque di un fiume in cui era precipitata l'auto guidata dal padre*, ha così descritto al Dr. Morse il famoso "tunnel". "Non era come un maccherone a spirale,era molto diritto, come un tunnel. Quando ho detto a mia mamma di essere morto, le ho detto un maccherone, ma ora penso che doveva essere un tunnel, perché dentro aveva un arcobaleno, e non penso che i maccheroni hanno un arcobaleno al loro interno.Ero spinto come da un vento, e potevo galleggiare. Ho visto due tunnel piccoli di fronte a me. Uno di loro era il cielo degli animali e l'altro era il cielo degli uomini. Sono prima andato nel cielo degli animali. C'erano molto fiori e c'era un'ape. L'ape parlava con me e tutti e due annusavamo i fiori. L'ape era molto bella e mi ha portato pane e miele perché ero veramente affamato. Poi sono andato nel cielo degli umani. Ho visto mia nonna [che era morta alcuni anni prima]. Il Cielo era bello, era come un castello, ma non uno di quei luoghi in rovina e vecchi. Questo non era un castello d'oro, era un castello normale, molto vecchio. Come ho guardato verso il cielo, ho sentito una musica. La musica era molto forte e mi entrava nella testa. Ho cominciato a guardarmi intorno ed allora, all' improvviso, ero in ospedale e c'era un infermiere vicino a me. E' stato tutto molto facile."
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(*) Successivamente Patti, la madre di Chris, ha confessato al Dr.Morse che, mentre nuotava nel fiume per mettere in salvo se stessa ed i suoi figli, aveva visto suo marito seduto sulla riva del fiume.
Egli le sorrideva durante la strenua lotta contro i flutti e lei non capiva come potesse essersi salvato e non correre ad aiutarla fisicamente. Solo dopo che i soccorritori lo ebbero recuperato, intuì che si era trattato del suo Spirito che si era mostrato per salutarla, dato che il suo corpo fisico era rimasto intrappolato nella macchina.
Patti rivide il marito dopo qualche tempo a casa sua: le apparve "solido e vestito normalmente" come ha riferito al Dr Morse, dopo che questi le aveva parlato della NDE di suo figlio. Pur non essendo credente, queste esperienze hanno completamente cambiato il suo modo di vedere ed oggi non ha più paura della morte.
(Tradotto da "Parting Visions" Del Dr. Melvin Morse)

* Errata corrige. Per un errore di interpretazione del testo dovuto alla fretta, avevamo capito che alla guida dell'auto ci fosse stato un patrigno e che quindi Patti avesse visto lo Spirito del suo primo -inesistente- marito; in realtà si trattava del padre di Chris che morì alcuni giorni dopo in Ospedale senza riprendere conoscenza.
Ce ne scusiamo con i Lettori - WM-
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L'ANGELO ED IL DOTTORE

Vi racconto una storia (vera) riferita dal Dr. Morse in uno dei suoi libri, che conferma quanto affermo sul sito ormai da tempo. Un suo giovin collega, ancora molto fiducioso sui "miracoli" della Scienza Medica, una sera tentò in tutti i modi di salvare un bimbo nato con gravi malformazioni ed alla fine, stanco sfinito, andò a riposarsi nel suo ufficio, chiedendosi perché quel bambino dovesse morire. Non c'era proprio nulla da fare...Si era appena addormentato, che un bellissimo essere di Luce (lui disse un Angelo) gli apparve e gli spiegò perché quel bimbo doveva morire. Tutti noi torniamo qui innumerevoli volte per imparare-disse- ed i bambini malformati questa verità la conoscono benissimo. Noi "esseri normali" ne veniamo a conoscenza solo in punto di morte. Molti bambini handicappati vengono al mondo appositamente per insegnarci cosa significhi amare, perché siamo esseri imperfetti e tramite il dolore ci vien dato un potente mezzo per progredire
Il Medico non si fece scrupolo di raccontare a tutti di questo incontro e da allora divenne meno fiducioso nella sua professione che in certi casi, ritarda il nostro ritorno a quel mondo meraviglioso che abbandoniamo volontariamente per venire qui, a scuola di sofferenza.

WEBMASTER
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LA NDE DI A. YENSEN: "ERO TORNATO A CASA" (19-11-06)
---------------(Dal sito di Kevin Williams) -------------------
Arthur Yensen è stato fra i tanti a ricevere informazioni sulla Reincarnazione, durante la sua NDE datata 1932. Disegnatore di fumetti, aveva creato un personaggio -Willie Wispo- un barbone come tantissimi altri a causa della crisi economica del '29, quando i disoccupati Americani avevano raggiunto la cifra record di sedici milioni.
Per studiare meglio il suo personaggio, finse di essere un clochard e cominciò a girare in autostop. Fu proprio durante uno di questi viaggi, che venne coinvolto in un gravissimo incidente stradale: il giovane guidatore di una cabriolet perse il controllo a causa dell'eccessiva velocità sulla strada che porta a Winnipeg ed entrambi furono catapultati fuori dall'abitacolo, ma mentre l'autista ne usciva quasi illeso, Yensen sbatteva violentemente al suolo perdendo immediatamente coscienza. Il suo libro "Ho visto il Paradiso" -ormai introvabile- fu pubblicato oltre vent'anni dopo la sua NDE (nel 1955), perchè a quei tempi nessuno voleva ascoltare una storia così fuori dai canonici insegnamenti religiosi sulla morte e sull'Aldilà. Chi volesse leggere per intero il racconto, può trovarla sul libro della D.ssa Atwater, "Beyond the Light.", oppure sul sito di Kevin Williams
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"Mi sentii come se mi fossi liberato dal corpo.... Credendo che "io" ero il mio corpo, sapevo istintivamente che separandomene, sarei morto! Il mio corpo ed il mio spirito continuarono a separarsi, finchè avvertii un breve ma acuto dolore al cuore, come se si squarciasse, poi lentamente e dolcemente, uscii fuori dalla sommità del capo.
Gradualmente la visione del mondo intorno a me cominciò a svanire, mentre un nuovo mondo, più bello ed al di là di ogni immaginazione, cominciava ad apparire. Per qualche decina di secondi potei vedere entrambe le realtà, poi quel regno di luce divenne sempre più brillante e mi ritrovai in un bellissimo luogo, dominato da due alte montagne innevate, simili al Fusjiyama, in riva ad un lago.
L'aria era talmente limpida che, pur essendo ad oltre venti kilometri di distanza, potevo vedere la rigogliosa vegetazione che cresceva sui fianchi dei monti, fino a distinguerne foglie ed i fiori: la mia vista era diventata almeno 100 volte più acuta! "
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Dopo il suo arrivo, Yensen incontrò diversi "abitanti" dell'Aldilà, uomini e donne che lo accolsero cantando e ballando e gli diedero il benvenuto nel mondo dei "defunti", precisando che anche loro, un tempo, avevano vissuto sulla terra. Tutti erano giovani, fa i 20 ed i 30 anni ed erano bellissimi e felici ed il più bello ed autorevole di loro, gli spiegò che in quel bellissimo lago che dominava il paesaggio, avrebbe potuto farsi il bagno e nuotare, uscendone poi perfettamente asciutto. Un altro gli stava dicendo che avrebbe potuto correre, saltare e cantare senza mai stancarsi nè annoiarsi, quando Yensen si rese conto che quel posto gli era familiare, come se fosse casa sua. Ricordò cosa ci fosse dietro quelle montagne e capì che quella era davvero casa sua e capì che sulla terra era stato solo un visitatore, uno straniero disadattato ed ammalato di nostalgia!
"Grazie a Dio sono di nuovo qui -esclamò- e questa volta ci voglio restare!"
Quindi, il più anziano del gruppo , che sembrava un dio Greco, continuò a spiegargli che lì tutto è puro, dato che niente si degrada, nè gli elementi si mescolano fra loro come accade sulla terra.
Tutto è controllato dalla onnipresente "Vibrazione Principale" (VP d'ora in poi - NdR) che blocca l'entropìa ed ecco perchè il Paradiso è eterno. Yensen, che ormai si sentiva totalmente felice e pieno d'amore per tutti, chiese alla sua guida come fosse possibile. Gli fu risposto che i pensieri sono vibrazioni controllate dalla frequenza fondamentale che neutralizza tutte le negatività e permette di esprimerne solo di positivi come amore, libertà e felicità.
Dopo la morte, la gente va a far parte di gruppi omogenei, in base ai ritmi delle vibrazioni personali. Se c'è una piccola parte di disarmonia, essa viene eliminata dalla VP, ma chi in vita è stato "cattivo", va in un luogo consono al suo modo di pensare, dove solo i pensieri negativi possono esistere.
Se tali spiriti "bassi" cercassero di "salire" colà, verrebbero annichiliti dalla "VP".
Nell'Aldilà, insomma, ognuno vive in una sorta d'Inferno o di Paradiso che si è preparato già durante l'esistenza terrena [Gesù infatti ci disse che " si raccoglie ciò che si semina" -NdR].
"Se si getta un sasso dentro una trebbiatrice-continuò la guida- esso viene scartato non perchè è "buono" o "cattivo", ma a causa del suo peso e della sua forma: nessuno ti manda da nessuna parte, sei tu che ti selezioni in base alle vibrazioni -alte o basse- dellla tua anima. Finchè si è sulla terra, bisogna dunque sviluppare l'amore incondizionato e l'altruismo, non si viene qui grazie alle 'buone azioni', nè per l'appartenenza a questo o quel credo religioso, ma semplicemente perchè si è in armonia con questo luogo: è chi sei davvero tu, quel che conta!" La mente di Yensen era diventata improvvisamente limpida e cristallina e si rese conto di possedere una conoscenza infinita, sì da comprendere appieno le finalità della vita.
Quelli che noi chiamiamo problemi, non sono altro che il sistema naturale per imparare e se solo sapessimo apprendere dalle altrui "lezioni", saremmo in grado di evitare la maggior parte dei nostri guai terreni. Proprio mentre il nostro amico sperimentava questa sorta di estasi, uno degli Spiriti gli annunziò che doveva tornare indietro. A nulla valsero le sue proteste, ma gli fu preannunziato che aveva un importante lavoro da portare a termine sulla terra, in un momento di grave confusione e destabilizzazione.
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Molti lettori del suo libro hanno posto diverse domande a Yensen, riassumiamo qui quelle più interessanti, a riprova che la sua missione -pur essendo tornato definitivamente a Casa nel 1992, alla veneranda età di 94 anni- continua ancora oggi.....
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D.) Ci puoi parlare del Paradiso?

R.) E' difficile descriverlo con parole terrene, perchè va al di là della nostra immaginazione.
Comunque, il Paradiso che ho visitato, è contraddistinto da un' intensa sensazione di bellezza totale con prati lussureggianti, acque cristalline e musica che pervade tutto l'ambiente e tutto ciò è dovuto alla VP. Per quel che ne so, è la casa definitiva di ogni spirito. Non è un luogo di riposo, come tante persone noiose lo dipingono, ed i suoi abitanti sono felici ed ingenui come fanciulli. In un luogo dove tutti si amano l'un l'altro, non esistono inibizioni ed ognuno fa esattamente ciò che più gli aggrada, dato che solo la parte migliore di ognuno di noi sopravvive, consentendo una libertà ed una felicità inimmaginabili sulla terra dove invece, essendo chi più e chi meno cattivo, abbiamo bisogno di migliaia di leggi e limitazioni per mantenere l'ordine.

D.) Cosa ci sai dire dell'Inferno?
R.) Non molto, ho solo sentito dire che è un posto gelido. Sappiamo che il calore è causato da molecole in agitazione, mentre il freddo è dovuto alla mancanza di movimento, ebbene anche l'amore è una vibrazione tumultuosa dell'anima mentre l'avversione è una vibrazione più lenta, bassa.
L'amore totale è Dio, l'odio, l'avversione totale per il prossimo è morte, è l'annichilimento dello spirito. La temperatura in Paradiso è perfetta, nè caldo nè freddo, mentre un tizio che mi ha detto di esser stato all'inferno per tre settimane, lo ha descritto come un luogo buio, malsano, gelido e spaventoso, un posto dove ognuno conserva i suoi desideri terreni, senza poterli soddisfare. Il goloso, per esempio, non può mangiare perchè non ha più un corpo fisico, l'alcoolizato non può bere per lo stesso motivo, nè il drogato può trovare una dose. Il taccagno non può difendere i suoi soldi ed il sessuomane, che non conosce l'amore, non può soddisfare la sua libidine; l'Inferno è davvero un inferno per tutti coloro che vivono solo per soddisfare i propri egoistici desideri. Senza corpo fisico, i sentimenti negativi si intensificano e gli spiriti cercano inutilmente di nascondersi ai loro nemici,la loro unica speranza è reincarnarsi. Sfortunatamente però, se lo fanno, spesso possono dimenticare i tormenti patiti all'Inferno e possono tornare a vivere in modo sbagliato, non una ma tante volte, fin quando ritrovano la via della salvezza. Molti hanno bisogno di un "salvatore" perchè incapaci di aiutarsi da soli e forse proprio a costoro si rivolse Gesù quando disse:
" Io non sono venuto a chiedere il pentimento ai giusti, ma ai peccatori".

D.) Cosa sai dirci su successo e fallimento?
R.) Siamo venuti su questo mondo per avere problemi e per imparare a risolverli, ma purtroppo molta gente non lo capisce e si lamenta della propria sfortuna passando la sua esistenza inseguendo il piacere, la fama ed il denaro.
Poi muoiono senza aver fatto alcun progresso spirituale e così sprecano una vita dopo l'altra.
Sia ben chiaro che tutto ciò che ci portiamo dietro è il nostro carattere, il nostro Karma e le nostre capacità individuali, dato che dovremo vivere insieme a persone simili a noi.
Ne consegue che il successo più grande è salire ai livelli spirituali più alti, mentre il peggior fallimento sarebbe odiare noi stessi aldi là della vita, ammesso che sia possibile.

D.) Hai visto Dio?
R.) No, non ho visto Dio, nè Gesù Cristo, nè ho sentito parlare della Salvezza, tuttavia ritengo che la Vibrazione Principale sia parte di Dio, perchè controlla tutto l'universo, salvo le menti dei malvagi della terra. Per capire Dio, credo che bisognerebbe esser grandi almeno quanto Lui o quanto Gesù.
Per salvarsi è sufficiente amare in maniera altruistica sì da far elevare le proprie vibrazioni a sufficienza per diventare adatti al Paradiso.

D.) Cos'è il peccato?
R.) Peccato è tutto ciò che ostacola la crescita spirituale.
I tre grandi peccati sono: non imparare dall'esperienza,trasformare la leadership in tirannia e trasformare l'egoismo in cupidigia.
Dovremmo evitare l'avidità, la tirannia, la paura, le preoccupazioni inutili, l'ira, l'odio, la gelosia e soprattutto i sensi di colpa. Questo basta a metterci in sintonia con gli Spiriti superiori (gli Angeli Custodi), con Dio e con l'Universo. Il peccato è qualsiasi cosa che interrompe questo contatto.
Quando ci sentiamo in colpa, ci vergogniamo di affrontare lo Spirito Universale e costruiamo barriere per nasconderci, ma senza la sua guida, diventiamo come bambini persi nel buio e non ci resta che chiedere aiuto, dopo esserci liberati dei nostri sensi di colpa.

D.) Ci spieghi la Trinità?
R.) Dio è ovviamente il Padre, creatore dell'Universo, mentre il Figlio è Gesù che ha raggiunto una totale unità con Dio, che è poi anche il nostro obiettivo finale.
Lo Spirito Santo potrebbe essere la "Vibrazione Pricipale" che fluisce in noi liberamente se non opponiamo resistenza all'Amore Incondizionato.

D.) Credi nel diavolo?
R.) No, ma se ne esiste uno, è stato un angelo abbastanza sciocco da combattere contro Dio; è come se noi volessimo impedire al sole di sorgere. Cedo che il diavolo sia piuttosto una figura mitologica inventata dagli uomini a mò di capro espiatorio per giustificare i propri misfatti, anzichè assumersene la responsabilità. Esistono tuttavia spiriti legati al mondo terreno, spiriti dalle vibrazioni molto basse, che ci influenzano con la telepatia. Essi possono essere allontanati dall'Amore Incondizionato o cacciati via da Spiriti Superiori, come Gesù.  Gli uccelli dalle stesse piume volano via insieme, dice un antico proverbio, e l'unico modo per disfarsi del"diavolo" è non essere simile a lui.

D.) Credi alla predestinazione ed al libero arbitrio?
R.) In entrambi. Dato che mi hanno detto che avevo un destino, perchè non dovrebbero averlo anche gli altri? Ovviamente il nostro cervello può conoscere solo quel che vi abbiamo memorizzato, ma il nostro Superspirito sa tutto di noi. E' questo il motivo per cui Loro cercano di guidarci e mantenerci nei nostri corpi fino all'ultimo, proprio come cerchiamo di restare nelle nostre auto finchè il viaggio non è finito, sebbene siamo liberissimi di ubriacarci ed andarci a schiantare contro un palo.

D.) Cosa hai da dire in merito ai preconcetti sull'Aldilà?
R.) Che non cambiano affatto nell'Aldilà. Supponete che si abbia il preconcetto che dopo la morte si dorme fino al giorno del giudizio. Bene quello spirito dormirebbe per secoli, mentre chi è libero da simili idee preconcette, si adatterebbe subito alla nuova realtà. Purtroppo i dogmi sono necessari alle religioni ma ognuno è libero di accettarli o meno.

D.) Cos'è il Karma?
R.) Il Karma è l'insieme delle nostre azioni -buone o cattive- che determinano il nostro destino.
Lo scopo del Karma é forzarci ad imparare la nostra lezione, che lo vogliamo o no.
Attraverso diverse esistenze, decidiamo con l'aiuto delle Guide, cosa è meglio per la nostra evoluzione e quanto Karma dovremo bilanciare. Se -per esempio- abbiamo torturato gli animali o gli esseri umani, probabilmente ci sentiremo in dovere di vivere una reincarnazione in cui altri abuseranno di noi, sì da capire il dolore che abbiamo causato in precedenti esistenze. L'unico modo per aggirare il Karma è sviluppare un amore incondizionato tanto grande da annullarlo.

D.) Credi nella Reincarnazione?
R.) Certamente! La Reincarnazione spiega un sacco di cose che sarebbe difficile giustificare in un altro modo. In base alla mia esperienza, sono convinto che tutti abbiamo vissuto e siamo morti diverse volte e che non ricordiamo nulla, perchè tali ricordi non vengono trasferiti nel cervello, alla nascita. Solo ciò che abbiamo imparato in passato rimane e questo spiega perchè ci sono cose più semplici da imparare rispetto ad altre. Mozart, per esempio, non ebbe bisogno di studiare la musica, perchè la conosceva già. Dopo ogni rinascita, siamo "ripuliti" da tutti i pregiudizi passati e siamo pronti a ricominciare daccapo. Una volta progrediti abbastanza, non sentiamo più il bisogno di tornare sulla terra, salvo che come volontari per aiutare chi si sta perdendo. Come saprete, la chiesa Cattolica cancellò ogni riferimento alla Reincarnazione durante il Medioevo, onde controllare meglio i fedeli con la paura dell'eterna dannazione, ma non vi riuscirono appieno.

D.)Cosa pensi di Gesù e della Redenzione?
R.) Egli è un Grandissimo Spirito che ci ha aiutati ad accelerare il nostro lento progresso spirituale, insegnandoci ad amare in modo incondizionato. Sebbene i suoi insegnamenti apparvero subito tanto importanti ai suoi seguaci da volerlo eleggere Re dei Giudei, il potere politico decise di eliminarlo perchè pericoloso per i suoi interessi. Così facendo, si dettero letteralmente la zappa sui piedi, i discepoli credettero alla resurrezione e lo proclamarono Figlio di Dio. Così nacque il Cristianesimo.
Il suo sacrificio fu trasformato in una forma di espiazione vicariante per tutti i peccati dell'umanità, salvando la vita di tante bestie che venivano sgozzate per far piacere a Dio. Ma se questa idea poteva andar bene 2000 anni fa, oggi è un nonsenso. Supponi che io sia Dio e che che tu, per farmi un piacere, sacrificassi tuo figlio...io ne sarei inorridito! Nè sgozzare un agnello cambierebbe le cose: io nelle vesti di Dio ti farei nascere agnello per subire lo stesso trattamento! Se invece regalassi un bouquet di fiori a tua moglie, Dio ti amerebbe per questo gesto d'amore.

D. Credi nella resurrezione dei morti?
R.) Non credo proprio che avremo bisogno di un corpo fisico nell'Aldilà, gli Spiriti che ho incontrato ne avevano uno altrettanto efficiente e dotato di capacità ben al di sopra di questo che indossiamo sulla terra.

Traduzione by WM
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DUE OPPOSTE ESPERIENZE NEL MONDO DELLO SPIRITO
(03-07-07)
Ecco a voi due brevi racconti, uno "positivo", l'altro "negativo", due esperienze spirituali opposte, entrambe avvenute a seguito di annegamento, che ci fanno capire come le idee che coltiviamo nella nostra mente ci influenzano grandemente al momento del "Passaggio", sia che si tratti di una NDE, o di un ADC "infernale".
La legge d'attrazione (similes cum similibus) è valida anche nell'Aldilà, per cui i "buoni" ed i "cattivi" stanno coi pari loro e contattano solo i loro affini. La bambina affogata nel lago di certo aveva avuto insegnamenti Cristiani perchè ha "visto" la mano di Gesù che le indicava di tornare a terra, ma se fosse stata educata in un'altra religione, avrebbe descritto qualcuna delle divinità a lei note, mentre il "cattivo" Frank -drogato e dissoluto- evidentemente sentiva dentro di sè di meritare l'Inferno, sicchè é stato automaticamente attratto da un luogo identico a come se l'era immaginato.
Vi ricordo che l'immaginazione è creazione, per cui l'Inferno non è unico, dato che ogni religione ne ha creato di diversi, ma la stessa regola vale pure per i Paradisi.
Bruce consiglia di immaginare già da oggi il luogo dove vorremo "approdare" dopo il Passaggio ed è certo che tale luogo viene istantaneamente creato -forse in uno degli infiniti universi paralleli ipotizzati dai Fisici- affinchè ognuno di noi sappia già dove andare, evitando di perdersi nella zona grigia, ove potrebbe rimanervi anche per diversi dei nostri secoli.

LA NDE DI SANDRA, AFFOGATA IN UN LAGO

"Era un giorno molto caldo fra le montagne della Virginia, in quell'estate del 1960.
Io ed i miei cugini ci recammo in un parco locale con le nostre madri. Loro ci avevano proibito di fare il bagno nel laghetto finchè non ci avessero raggiunti, ma da bambini che eravamo, non riuscimmo ad aspettare. Ricordo che corsi alla spiaggia e mi tuffai immediatamente, per capire solo troppo tardi quanto fredda fosse l'acqua e quanto il sole mi avesse riscaldata.
All'improvviso guardai in su e vidi dei cerchi neri sopra la mia testa. Non avevo idea di quello che mi stava accadendo, nè mi spaventai troppo, semmai mi sentivo rilassata.
Poi tutto è diventato buio e ricordo di non aver visto più niente,
finchè non mi risvegliai in un spazio totalmente insolito dove vidi una luce molto brillante.
Avevo appena 12 anni e non ne fui granchè sconvolta: ero solo incuriosita e mi chiedevo dove fossi.
Tutt'a un tratto, mi ritrovai a parlare con mio nonno, che era morto quando avevo cinque anni. :
"Non pensavo proprio che ti potessi già trovare qui.", mi disse
Gli chiesi dove fossi, ma non mi rispose. Come detti uno sguardo intorno, vidi cose meravigliose: gente felice ed a suo agio che indossavano vestiti di ogni epoca e fra loro si percepiva che non c'era nessuna ostilità, ma solo felicità. Pensai: questo è il posto dove voglio vivere!
Allora mio nonno parlò di nuovo dicendosi orgoglioso di me, per come crescevo, che stavo diventando grande ma ecco che dietro di lui apparve anche la nonna. Era morta quando avevo 18 mesi, così non avevo alcun ricordo di lei. Ero davvero eccitata nel vederla così bella. Aveva capelli lunghi e neri, occhi vivaci ed un sorriso meraviglioso. Mi abbracciò e mi disse che mi aveva osservato crescere.
Dopo che mio nonno mi aveva appena abbracciato, una GRANDE mano apparve da una nube ed indicò verso il basso. Quella mano aveva il segno di un buco nel centro del palmo ed io mi sono sentita avvolta da immenso calore ed amore, ma non volevo lasciare quel posto!
Ricordo che mi ritrovai in un letto d'ospedale, mentre qualcuno cercava di farmi una puntura.
Urlai, 'Fatela a mia madre: ne ha bisogno più le di me! ' Inutile dire che mi fecero quella iniezione ed oggi sono ancora qui a condividere la mia esperienza meravigliosa con voi. Dei miei nonni serbo sempre nel cuore il ricordo di quel meraviglioso incontro e sono più che certa che mi stanno aspettando.

Ritorno dall' Inferno

Anni fa avevo un amico che si chiamava "Al." Tutto quel che posso dirvi di lui è che aveva dei problemi: il primo consisteva nel fatto che era nato con le braccia rivoltate indietro, ma grazie ad un'operazione erano tornate quasi al loro posto, anche se non poteva riposare di lato e le teneva nella posizione di chi mette in mostra i muscoli. Ho incontrato Al ad un corso di karatè ed era nei guai con la legge perchè correva il rischio di finire in prigione. Usava anche droghe piuttosto pesanti e, come se non bastasse, era implicato in una setta satanica dove sacrificavano animali, tenevano strani rituali, bevevano il loro sangue, e facevano altre follie simili.
Al c'era dentro fino al collo. Ricordo chiaramente la prima volta che sono andato a casa sua: la maggior parte della gente normale appende quadri alle pareti, ma non Al. Aveva preso i coltelli dalla cucina, alcune accette ed un'ascia e li aveva infilati nei muri della sua casa! Come se non bastasse -credetemi!- intorno alle armi aveva spruzzato del sangue, così che il muro sembrava fosse stato ferito.
Ne rimasi scioccato: era certamente su una brutta strada!
Ricordo quando il suo amico Frank fu buttato fuori dalla nostra palestra ed Al lo seguì.
Quel fine-settimana andarono al lago: avevano deciso di ubriacarsi e fare uso di droghe.
Compiuta la prima metà del loro piano, erano completamente "fatti" quando Frank decise d'andare a nuotare. Appena entrato nelle acque del lago Frank cominciò ad annaspare, ma Al poteva solo starlo a guardare mentre affogava. Non poteva gettarsi a salvarlo: la sua deformità non gli permetteva di nuotare, oltre al fatto che era totalmente sbronzo, così non poté fare altro che guardare morire il suo migliore amico. Più tardi, Al era veramente distrutto, dopo aver abbandonato, oltre al karatè, anche la sua ragazza . Tre giorni dopo questi terribili avvenimenti, era a casa sua sdraiato sul letto, quando verso le 3 del mattino mi disse di aver sentito un rumore. Era un suono difficile da descrivere, come di acqua che gocciola, e dopo un momento lo sentì di nuovo.
Così si mise seduto: Frank stava lì di fronte a lui, ritto ai piedi del letto! Era fradicio, grondante d'acqua e semi-putrefatto come chi è morto da alcuni giorni.
Frank gli disse che era all'Inferno, e che era venuto a prenderselo. Al si mise ad urlare come un pazzo e scappò via di casa: non vi è ritornato per una settimana. Da allora ha smesso di bere e di drogarsi ed ha cessato di frequentare sette sataniche; è ritornato a praticare il karatè e si è rimesso sulla retta strada. So che è spaventato da quello che gli è accaduto e mi ha giurato che era sveglio, che non ha sognato.
Per qualsivoglia ragione, Al ha cambiato la sua vita radicalmente per il meglio, ma è ancora terrorizzato dall'idea di rivedere Frank.
Mi ha confidato che non può dormire al buio e che teme il giorno che ritornerà per portarselo con sè.

Webmaster da Paranormal Ph.

LA NDE DI MELLEN-THOMAS BENEDICT
(13-07-07)
Nel 1982 morii per un cancro in fase terminale; si trattava di un tumore inoperabile. Mi fu detto che avrei potuto vivere ancora dai sei agli otto mesi, ma ogni tipo di chemioterapia a cui potevo essere sottoposto avrebbe fatto di me poco più che un vegetale . Negli anni '70 ero stato un contestatore, sempre più demoralizzato a causa della continua minaccia d'una guerra nucleare, dal disastro ecologico, etc. Dato che non avevo alcun credo spirituale, cominciai a pensare che la natura aveva commesso un errore, e che gli uomini erano simili ad un cancro per il nostro pianeta. Non vedevo alcuna soluzione per tutti i problemi che avevamo creato a noi stessi ed alla Terra, vedevo gli esseri umani come un tumore, e fu proprio questo mio modo di pensare che mi uccise.
State attenti alla vostra visione del mondo: essa può ritorcersi contro di voi, soprattutto se è una visione negativa e la mia era davvero tale, sicchè mi condusse alla morte.
Provai ogni genere di medicina, inclusa quella alternativa, ma senza nessun successo finché venni alla conclusione che questa era davvero un affare privato fra me e Dio. Prima di allora non mi ero mai trovato veramente al cospetto di Dio, né avevo avuto a che fare con Lui, nè ero incline ad alcun genere di spiritualità, ma cominciai un viaggio di approfondimento nella spiritualità e nelle tecniche di guarigione alternative. Lessi qualsiasi cosa trovassi sulle varie religioni e filosofie, e mi misi a studiare intensamente, perché non volevo trovarmi impreparato dell'Altra Parte. Trovai queste letture molto interessanti, perchè mi portarono a sperare che ci fosse qualcosa nell'Aldilà.
A quell'epoca ero un artista che lavorava per conto proprio nel settore delle vetrate colorate, e perciò non avevo alcuna assicurazione medica, sicchè i miei risparmi di una vita sparirono in un attimo solo per gli esami. Mi trovai a aver bisogno di cure mediche senza alcuna assicurazione, nè volevo che la mia famiglia subisse un tracollo finanziario, e per questo decisi di vedermela da solo. Sebbene non avessi dolori continui, c'erano dei momenti in cui subìvo repentine perdita di coscienza che mi cusarono l'impossibilità di guidare. Alla fine mi fu assegnata l'assistenza a domicilio. Avevo un'assistente personale che veniva a prendersi cura di me, e fu una vera benedizione essere assistito da un angelo che mi stette vicino durante tutta la parte terminale della malattia. Andò avanti così per circaun anno e mezzo. Non volevo prendere troppi antidolorifici, perché preferivo restare cosciente il più possibile, ma alla fine il dolore crebbe tanto che nella mia coscienza non c'era posto per altro, anche se ogni crisi, per fortuna, durava solo qualche giorno.
Ricordo di essermi svegliato, in casa, una mattina verso le 4 e mezzo, sapendo che la mia ora era vicina: quello era il giorno in cui sarei morto! Così chiamai gli amici e dissi loro addio. Svegliai la mia assistente privata e lo dissi anche a lei. Ci eravamo messi d'accordo in precedenza che lei avrebbe lasciato in pace il mio corpo morto, senza chiamare nessuno, per circa sei ore, dato che avevo letto di tutte quelle cose interessanti che accadono quando si muore. Tornai a dormire e poi ricordo l'inizio di una tipica NDE.
Di colpo divenni completamente cosciente e mi ritrovai in piedi, mentre il mio corpo era sul letto.
circondato da una profonda oscurità. Essere fuori dal corpo era un'esperienza ancora più vivida di quella ordinaria, così vivida che potevo vedere ogni camera della casa. Potevo vedere al di sopra, tutt'intorno e al di sotto della mia casa.
C'era una Luce splendente. Mi girai verso la Luce, che era simile a quella che molte altre persone hanno descritto nelle loro esperienze: era magnifica, così tangibile che la si poteva percepire. Era incantevole: si desidera andare verso di essa come nelle braccia del padre o della madre ideali. Quando cominciai a muovermi verso la Luce, sapevo intuitivamente che se entravo in essa sarei morto, così, mentre mi muovevo, dissi: "Per favore aspetta un minuto, fermati qui ancora un secondo. Voglio riflettere su tutto questo. Vorrei parlare con te prima di andar via". Con mia sorpresa, l'intera esperienza si fermò a quel punto! Si possono veramente controllare le proprie NDE: non è come una corsa sulle montagne russe e così la mia richiesta venne esaudita ed ebbi una conversazione con la Luce che si trasformava in figure differenti, come Gesù, Buddha, Krishna, forme di mandala, immagini e simboli archetipi. Chiesi alla Luce: "Cosa sta accadendo qui? Per favore, Luce, ascoltami, voglio davvero conoscere la verità su ciò che mi accade".
Non sono in grado di ricordare le parole esatte, perché comunicavo con una forma di telepatia e la Luce mi rispose. Ricevetti l'informazione che le cose in cui crediamo danno forma a ciò che percepiamo in presenza della Luce, con un processo di azione-reazione (feedback). Se si è Buddhisti, Cattolici o Fondamentalisti, si ottiene un feedback in accordo con ciò in cui si crede.
Mentre la Luce si rivelava a me, divenni consapevole che ciò che stavo realmente guardando era la matrice del nostro Sé Superiore. La sola cosa che posso dire è che si trasformò in una matrice, un mandala di anime umane, e che io vidi che quella cosa che noi chiamiamo il nostro Sé Superiore in ciascuno di noi vi è una matrice che é anche una strada verso la sorgente: ognuno di noi proviene direttamente da quella sorgente. Tutti noi abbiamo un sé superiore, una parte spirituale del nostro essere, che mi si rivelò nella sua vera forma energetica. L'unico modo in cui posso descriverlo è che l'essere del sé superiore è più simile ad una connessione diretta con la sorgente che ciascuno di noi ha e tutti noi siamo connessi direttamente con la sorgente.
Così la Luce mi stava mostrando la matrice del sé superiore, ed io compresi chiaramente che tutti i sé superiori sono inter-connessi come un solo essere, tutti gli uomini sono connessi come un solo essere, noi siamo veramente lo stesso essere, differenti aspetti dello stesso essere. Non c'era alcun legame con una particolare religione. Questo è ciò che percepii come mio feedback, vedendo questo mandala fatto di anime umane: era la cosa più bella che avessi mai visto. Entrai al suo interno, e ne fui sopraffatto, era come ricevere tutto l'amore che abbiamo sempre desiderato, ed era quel genere di amore che cura, che guarisce, che rigenera.
Quando chiesi alla Luce di continuare la sua spiegazione, compresi cos'è la matrice del sé superiore: c'è una sorta di griglia intorno al nostro pianeta nella quale tutti i sé superiori sono connessi: è come una grande società, un sottile livello di energia adiacente, posto tutt'intorno al nostro, si potrebbe dire il livello dello spirito. Poi chiesi altre spiegazioni: volevo conoscere il vero significato dell'universo, ed a quel punto ero pronto a partire: "Sono pronto, portami via", dissi.
Allora la Luce si trasformò nella cosa più bella che io abbia mai visto: un mandala composto da tutte le anime di questo pianeta e mi resi conto che ero giunto a questo pur partendo dalla mia visione negativa di ciò che era accaduto sulla Terra. Così chiesi alla Luce di continuare a spiegarmi anche questo, dato che avevo visto in quel magnifico mandala come tutti noi siamo belli nella nostra essenza, nel nostro nucleo. Noi siano le più belle creature; l'anima umana, la matrice umana che tutti noi formiamo, è assolutamente fantastica, elegante, esotica.... non trovo parole sufficienti per dire quanto cambiò la mia opinione sul genere umano in quel momento. Dissi: "Oh, Dio, non apprezzavo quanto siamo belli". Ad ogni livello, alto o basso, in qualsiasi forma voi siate, voi siete davvero la più bella delle creazioni! Fui meravigliato di scoprire che non c'era alcun male in nessuna anima. Dissi "Com'è possibile?"
La risposta fu che nessuna anima può essere malvagia di per sè, sebbene le cose orribili che accadono alle persone durante le loro vite terrene, possano indurle a compiere azioni altrettanto malvagie, ma le loro anime non sono cattive.
Ciò che tutte le persone cercano, ciò che le sostiene, è l'Amore, ciò che nuoce loro è la mancanza di Amore– mi disse la Luce. .
Le rivelazioni che provenivano dalla Luce diventavano sempre più profonde ed io chiesi: "Ciò significa che l'umanità verrà salvata?" Allora, come uno squillo di tromba tra una cascata di luci, la grande Luce rispose: "Ricorda questo e non dimenticarlo mai: sei tu che salvi, redimi e guarisci te stesso. Questo è ciò che avete sempre fatto e che sempre farete. Siete stati creati col potere di farlo fin dalla creazione del mondo". In quel momento capii ancor di più: compresi che siamo già stati salvati, e che se ci siamo salvati é perché siamo stati creati per auto-correggerci, così come tutto il resto dell'universo.

Ringraziai con tutto il cuore la Luce divina. La cosa migliore che riuscii a dire furono queste semplici parole di gratitudine totale : "Oh mio caro Dio, caro universo, caro sé superiore, io amo la mia vita". Sembrò che la Luce mi incorporasse ancor più nel profondo. Era come se mi assorbisse completamente. La Luce dell'amore è per noi indescrivibile. Entrai in un'altra dimensione, molto più profonda della precedente, e divenni consapevole di altre, di molte altre cose. Era una gigantesca corrente luminosa, vasta ed intensa, che si riversava proprio nel cuore della vita. Domandai di cosa si trattasse e la Luce rispose:
"Questo è il fiume della vita. Bevi pure a sazietà l'acqua della suacorrente benefica ".
Così feci, bevvi un grande sorso, e poi un altro. Era come bere la vita stessa! Ero in estasi.
Allora la Luce disse: "Tu hai un desiderio". La Luce sapeva tutto di me, ogni cosa del mio passato, presente e futuro. "Sì" sussurrai e chiesi di visitare l'universo al di là del sistema solare. La Luce mi disse allora che avrei potuto seguire la corrente, lo feci, e fui trasportato attraverso la Luce fino alla fine del tunnel. Sentii ed udii una serie di esplosioni molto smorzate. Che velocità! Improvvisamente mi sembrò di essere lanciato via dal pianeta su questo flusso di vita. Vidi la Terra che volava via, lontano. Il sistema solares civolò via in tutto il suo splendore e sparì. Più veloce della Luce, volai attraverso il centro della galassia, ottenendo sempre più maggiore conoscenza. Mi fu detto che questa galassia, come tutte le altre dell'universo, è piena di molte varietà di vita, anche diverse. Vidi molti mondi: la buona notizia è che noi non siamo soli nell'universo!
Mentre cavalcavo questa corrente cosciente attraverso il centro della galassia, il flusso si espandeva in fantastiche onde di energia simili a frattali. I grandi ammassi di galassie, con tutta la loro antica saggezza si allontanarono. Dapprima pensai che stavo andando da qualche parte, come se continuassi il viaggio, ma poi mi accorsi che la mia coscienza si espandeva come la corrente fino a contenere in sé tutto l'universo! Tutta la creazione passava attraverso di me, era un' incredibile meraviglia! Ero davvero una creatura fantastica, un bimbo nel Paese delle meraviglie! Sembrava che tutte le creazioni dell'universo mi fossero mostrate e che poi svanissero in una scintilla di Luce. Una seconda Luce comparve, proveniva da ogni parte, e sembrava molto diversa, era una Luce composta da tutte le frequenze dell'universo, o forse di più.

Sentii ed udii di nuovo altre esplosioni forti ma vellutate. La mia coscienza ed il mio essere si stavano espandendo fino a congiungersi con l' universo olografico, ed oltre. Mentre passavo nella seconda Luce capii di aver appena trasceso la verità. Queste sono le parole più adatte con cui riesco a dirlo, ma cercherò di spiegarmi meglio. Quando passai nella seconda Luce mi dilatai oltre la prima e mi ritrovai in una quiete profonda, al di là di qualsiasi silenzio, semplicemente ero capace di vedere e di percepire l'eternità, oltre l'infinito. Ero nel vuoto, prima di ogni creazione, prima del big bang. Mi ero inoltrato al di là dell'inizio del tempo, al di là della prima "parola", della prima vibrazione, nell'occhio della creazione. Mi sentivo come se stessi toccando il viso di Dio. Non era un sentimento religioso, ero semplicemente una cosa sola con la vita e con la coscienza assoluta. Quando dico che potevo vedere e percepire l'eternità voglio dire che potevo sperimentare tutta la creazione che generava se stessa, in un processo senza inizio e senza fine. È il pensiero della mente che si espande, non è così? Gli scienziati vedono il Big-Bang come un singolo evento che creò l'universo, mentre io vidi che esso è solo uno di infiniti Big-bang che creano simultaneamente infiniti universi. Le sole immagini che possono dare un'idea di questo processo, in termini umani, sono quelle create dai super-computers usando certe equazioni che generano delle geometrie frattali.
Gli antichi intuivano tutto questo, dicevano che Dio periodicamente crea nuovi universi espirando, ed annulla altri universi inspirando. Questi periodi che la scienza moderna definisce big bang venivano chiamati "Yuga". Mi trovavo nella pura, assoluta coscienza, e potevo vedere o percepire tutti i big bang o le yuga mentre creavano ed annullavano se stessi. In un istante entrai all'interno di tutti quegli universi simultaneamente e vidi che ognuno e ciascun piccolo elemento della creazione ha il potere di creare. Cercare di spiegare tutto questo è molto difficile, e non riesco a trovare le parole adatte, mi ci vollero anni dopo il mio ritorno per poter trovare le parole adatte da associare all'esperienza nel vuoto. Ora posso dirvi che il vuoto è meno che il nulla, e nello stesso tempo è più di tutto ciò che esiste, é lo zero assoluto, è il caos da cui si originano tutte le possibilità, la coscienza assoluta molto di più che la stessa intelligenza universale.  Dov'è il vuoto? Io lo so: è dentro e fuori ogni cosa. Ognuno di noi, anche mentre vive, si trova sempre simultaneamente dentro e fuori del vuoto. Non bisogna andare in nessun posto e nemmeno morire per essere nel vuoto. Il vuoto è il nulla cosmico che si trova tra tutte le manifestazioni fisiche, lo spazio all'interno degli atomi, tra i loro componenti. La scienza moderna ha iniziato a studiare questo spazio vuoto e l'ha chiamato "punto zero". Ogni volta che si cerca di misurarlo, i nostri strumenti vanno fuori scala, o – per così dire – verso l'infinito, così che non esiste alcun mezzo per misurare accuratamente l'infinito. Nel nostro corpo e nell'universo, lo spazio vuoto è più grande di qualsiasi altra cosa!
Quello che i mistici chiamano il vuoto non è il vuoto: è così pieno di energia, un'energia diversa che ha creato ogni cosa, compreso ciò che siamo e tutto ciò che esiste a partire dal big bang è vibrazione, a partire dalla prima "parola", che è la prima vibrazione.
L'affermazione biblica "Io sono" dovrebbe in realtà essere seguita da un punto interrogativo: "Io sono? Cosa sono io?". Infatti la creazione è Dio che esplora il sé divino attraverso qualsiasi possibilità immaginabile, in una continua, infinita esplorazione che coinvolge ognuno di noi. Attraverso ogni singolo capello della vostra testa, attraverso ogni singola foglia di ogni singolo albero, attraverso ogni singolo atomo, Dio esplora il proprio sé, il grande "Io sono". Io cominciai a vedere che tutto ciò che esiste è il sé, letteralmente, il vostro sé, il mio sé, me stesso. Ogni cosa è il grande sé. Questo è il motivo per cui Dio conosce la caduta anche di una singola foglia. Questo è possibile perché, in qualsiasi punto vi troviate, quello è il centro dell'universo, perchè ovunque si trovi un atomo, quello è il centro dell'universo: Dio é in quell'atomo, Dio è nel vuoto.
Mentre esploravo il vuoto e le yuga del creato mi trovavo totalmente al di fuori del tempo e dello spazio per come noi li conosciamo. In questo stato di espansione della coscienza scoprii che la creazione è qualcosa che riguarda la pura coscienza assoluta, cioè Dio, che discende nell'esperienza della vita come noi la conosciamo. Il vuoto in se stesso è privo di esperienza, viene prima della vita, prima della vibrazione iniziale. La natura divina va ben oltre la vita e la morte, per questo nell'universo c'è da sperimentare molto più della vita e della morte! Io mi trovavo nel vuoto ed ero consapevole di ogni cosa creata. Era come se io stessi guardando con gli occhi di Dio, ero diventato Dio ed improvvisamente non ero più me stesso
e di colpo compresi il perché dell'esistenza di ogni atomo, e fui in grado di vedere ogni cosa.

Il punto interessante è che io andai nel vuoto per scoprire che Dio non è là. Dio è qua.
Così mi apparve inutile questa costante ricerca di Dio da parte dell'umanità … Dio ci ha dato ogni cosa, ogni cosa è qua, questo è il luogo dove si trova. E ciò in cui siamo ora coinvolti è l'esplorazione di Dio da parte di Dio per nostro tramite. La gente è così occupata a cercare di diventare Dio: dovrebbero invece comprendere che noi siamo già Dio e che Dio sta diventando noi, questo è ciò che conta davvero e quando lo compresi, ne ebbi abbastanza del vuoto, e desiderai tornare alla creazione, a questa yuga.
Mi sembrava la cosa più naturale da farsi.
Così tornai indietro di colpo dal big bang attraverso la seconda Luce, udendo di nuovo diversi colpi sonori vellutati. Percorsi all'indietro la corrente della coscienza attraverso tutta la creazione, e fu un viaggio entusiasmante!
I super-ammassi di galassie passavano attraverso me, dandomi una comprensione ancora maggiore.
Passai attraverso il centro della galassia, dove si trova un buco nero. I buchi neri sono i grandi processori e rigeneratori dell'universo. Sapete cosa c'è dall'altra parte di un buco nero? Ci siamo noi, la nostra galassia, che è stata riciclata da un altro universo.
Nella sua configurazione di energia totale, la galassia sembrava una fantastica città di Luce, tutta l'energia da questa parte del big bang è Luce. Ogni particella subatomica, ogni atomo, ogni stella o pianeta, e perfino la coscienza stessa è fatta di Luce ed ha una frequenza vibratoria, perchè la Luce è materia vivente.
Ogni cosa è fatta di Luce, anche i sassi, e pertanto ogni cosa è viva.
perchè composta di Luce divina; ogni cosa è molto intelligente.
Mentre viaggiavo sempre più avanti nella corrente della vita, vidi avvicinarsi una gigantesca Luce . Seppi che si trattava della prima Luce, la Luce del sé superiore che è la matrice del nostro sistema solare che mi
apparve nella Luce, accompagnato da una di quelle esplosioni vellutate.
Vidi che il sistema solare nel quale viviamo è come il nostro corpo locale più grande. Io ne sono parte, la Terra è questo grande essere creato, e noi siamo la parte di essa che sa della sua esistenza. Ma noi ne siamo solo una parte. Noi non siamo ogni cosa, ma solo quella parte della Terra che è cosciente della sua esistenza.
Fui in grado di vedere tutta l'energia generata da questo sistema solare, e si tratta di un incredibile spettacolo di Luce! Potei udire la musica delle sfere. Il nostro sistema solare, al pari di tutti i corpi celesti genera un'unica matrice di luci, di suoni e di energie vibratorie. Le più avanzate civiltà provenienti da altri sistemi solari possono identificate la vita nell'universo, come noi la conosciamo, dall'impronta vibratoria della matrice energetica: é un gioco da ragazzi. I meravigliosi figli della Terra (gli esseri umani) emettono in continuazione, proprio ora, una quantità di suoni, come bambini che giocano nel cortile dell'universo.
Percorsi la corrente direttamente fino al centro della Luce e mi sentii abbracciato da Essa mentre mi prendeva di nuovo nel suo respiro, seguita da un altro colpo di morbido suono. Ero in questa grande Luce d'amore mentre la corrente della vita fluiva attraverso il mio essere. Devo ripetere che si tratta della più amorevole Luce, del tutto priva di qualsiasi elemento giudicante. È il genitore ideale per questo fanciullo meraviglioso. "E ora?" mi domandai. La Luce mi spiegò che la morte non esiste: noi siamo esseri immortali. Noi siamo già vivi dall'eternità! Compresi che noi facciamo parte di un sistema vivente naturale che rigenera se stesso in un processo senza fine.
Non mi fu mai detto che dovevo ritornare. Semplicemente, sapevo che lo avrei fatto, perchè
era una cosa naturale, dopo quel che avevo visto.
Non so dire quanto tempo rimasi nella Luce, in termini umani, ma venne un momento nel quale capii che tutte le mie domande avevano avuto una risposta e che il mio ritorno era vicino.
Quando dico che a tutte le mie domande era stato risposto nell'altra parte voglio dire proprio questo.
A tutte le mie domande è stata data una risposta! Ogni essere umano ha una vita diversa ed un diverso numero di questioni da esplorare. Alcune delle nostre domande hanno un valore universale, ma ognuno di noi esplora questa cosa che chiamiamo vita in modo unico e personale e questo vale anche per ogni altra forma di vita, dalle montagne alle singole foglie d'ogni albero. Questo è molto importante per tutti noi nell'universo, perché tutto contribuisce al grande quadro, la pienezza della vita, perchè siamo letteralmente Dio che esplora il sé divino in un'infinita danza di vita e la nostra unicità esalta la vita tutta.
Quando iniziai il mio ritorno al ciclo della vita non mi passò nemmeno per la mente, né mi fu detto da nessuno, che sarei ritornato nel medesimo corpo che avevo in precedenza. Non aveva nessuna importanza, poichè avevo una completa fiducia nella Luce e nel processo della vita. Mentre la corrente si fondeva con la grande Luce, chiesi di non dimenticare mai le rivelazioni ed i sentimenti di ciò che avevo appreso dall'altra parte.
Ci fu un "Sì" che io sentii come un bacio alla mia anima. Poi fu riportato indietro, attraverso la Luce, nel regno delle vibrazioni. L'intero processo si svolse in senso contrario, mentre io ricevevo altre informazioni ancora. Tornai a casa, e mi furono dati insegnamenti sulla meccanica della reincarnazione e fu risposto a tutte le piccole domande che ancora avevo:
"Come funziona questo? Come funziona quello?" Sapevo che stavo per reincarnarmi.
La Terra è un grande processore di energia, e la coscienza individuale proviene da lei e si evolve in ciascuno di noi. Per la prima volta pensai a me stesso come ad una creatura umana, e fui felice di esserlo. Da ciò che ho visto, sarei felice di essere anche soltanto un atomo in quest'universo, sì, un atomo, perchè essere la parte umana di Dio… è la più fantastica delle benedizioni!
È una fortuna che va al di là della nostra più sfrenata immaginazione di cosa sia una fortuna. Per ciascuno di noi essere la parte umana di quest'esperienza è fantastico e magnifico. Ognuno di noi, non importa dove siamo, nei guai oppure no, è una benedizione per il pianeta, proprio qui ed ora.
Così io passai attraverso il processo della reincarnazione aspettandomi di nascere come un bambino da qualche parte del mondo, ma mi fu data una lezione su come l'identità individuale si evolve con la coscienza, e così mi reincarnai di nuovo in questo corpo. Fui così sorpreso quando riaprii gli occhi! Non so perché, dato che capivo, ma fu comunque una grossa sorpresa ritrovarmi in questo corpo, di nuovo nella mia stanza con qualcuno che guardava verso di me piangendo a calde lacrime. Era la mia assistente: si era rassegnata un'ora e mezzo dopo avermi trovato morto, perchè era certa che io fossi morto:
tutti i segni tipici erano evidenti ed il mio cadavere stava diventando rigido.
Non sappiamo da quanto tempo fossi morto, ma sappiamo che era trascorsa un'ora e mezzo da quando lei mi aveva trovato senza vita. Aveva esaudito, per quanto possibile, il mio desiderio di lasciare per alcune ore, il mio corpo, in pace. Avevamo uno stetoscopio amplificato e molti sistemi per testare le funzioni vitali del corpo per vedere cosa accadeva. Ella può testimoniare che io ero morto davvero.
La mia non fu una NDE, dato che sperimentai realmente la morte, per almeno un'ora e mezzo.
L'assistente mi aveva trovato morto e mi aveva auscultato con lo stetoscopio, aveva preso la pressione sanguigna ed il battito cardiaco per un'ora e mezzo. Poi io mi ero svegliato ed avevo visto la Luce là fuori. Avevo provato ad alzarmi per raggiungerla, ma ero caduto dal letto. Lei aveva udito il tonfo, era accorsa e mi aveva trovato steso sul pavimento. Quando ripresi i sensi, fui molto sorpreso e meravigliato per quanto mi era successo.
Dapprima non avevo un ricordo tanto chiaro di quell'esperienza come quello che ho adesso.
Continuavo a scivolare fuori da questo mondo e mi chiedevo: "Sono vivo?"
Questo mondo era più simile ad una sogno, se paragonato con l'altra dimensione.
Dopo tre giorni mi sentivo di nuovo normale, più lucido, eppure diverso da come mi ero sentito nelle mia vita di prima. Tutti i ricordi del viaggio mi tornarono in mente più tardi. Non riuscivo a vedere nulla di sbagliato in nessun essere umano che avessi incontrato, mentre prima di allora io avevo sempre giudicato gli altri pensando che un sacco di gente fosse veramente nevrotica, tutti nevrotici, tranne me,
ma di tutto questo non restava più alcuna traccia.
Tre mesi più tardi un amico mi consigliò di fare qualche test, così andai in ospedale per le radiografie e tutto il resto. Mi sentivo veramente bene, così avevo paura di ricevere cattive notizie. Ricordo che il medico, dopo aver confrontato le lastre precedenti con quelle attuali, disse: "Bene, adesso qui non c'è più niente". Io replicai: "Davvero? Allora può essere un miracolo?" E lui: "No, queste cose accadono, vengono chiamate remissione spontanea". Non sembrava per nulla impressionato, ma per me era un miracolo e anche se non lo erano gli altri, io ero davvero impressionato.

Considerazioni maturate da Benedict sulla sua esperienza.

Il mistero della vita ha ben poco a che fare con l'intelligenza, visto che l'universo non è per niente un processo intellettuale. L'intelletto è utile: è brillante, ma allo stato attuale noi esaminiamo tutto con l'intelletto, invece di usare anche il cuore che è la parte più saggia di noi stessi. Il centro della Terra è un grande trasformatore di energia, proprio come si vede nelle immagini che rappresentano il campo magnetico. Questo è il nostro ciclo, che spinge le anime a reincarnarsi di nuovo attraverso di esso. Il segno che si sta raggiungendo il livello umano è rappresentato dall'inizio dell'evoluzione della coscienza.
Gli animali invece hanno un'anima di gruppo, e si reincarnano in anime di gruppo. Un cervo, con ogni probabilità, resterà per sempre un cervo, ma il solo fatto di nascere come essere umano, genio o stupido che sia, indica che si è intrapreso il percorso dell'evoluzione della coscienza individuale.Questa, in se stessa, fa parte di quelle coscienza di gruppo che chiamiamo umanità.
Vidi che le razze umane sono come degli ammassi di personalità. Nazioni come la Francia, la Germania e la Cina hanno la loro identità personale. Anche le città hanno una loro personalità, il loro gruppo di anime locale che attrae certe persone. Le famiglie hanno anime di gruppo. L'entità individuale si evolve come i rami di un frattale: l'anima di gruppo esplora la nostra individualità. Le differenti domande che ciascuno di noi si pone sono molto importanti. Questo è il modo in cui la divinità esplora il sé di Dio, attraverso di voi. Così ponete le vostre domande, fate le vostre ricerche. Troverete il vostro sé e troverete Dio nel vostro sé, dato che esiste solo il sé.
Inoltre, cominciai a vedere che tutti gli esseri umani sono anime compagne. Noi siamo parti di un unico processo di differenziazione frattale dell'anima in molte direzioni creative, e tuttavia siamo sempre la stessa cosa.
Adesso io guardo ad ogni essere umano che mi capita di incontrare, e vi vedo un'anima compagna, la mia anima gemella, quella che ho sempre cercato. Al di là di questo, la più grande anima gemella che voi possiate mai avere è la vostra. Ciascuno di voi è insieme maschio e femmina. Noi facciamo esperienza di questa condizione sia nell'utero che negli stati di reincarnazione. Se state cercando l'autentica anima gemella fuori di voi, potreste non trovarla mai: non è là. Proprio come anche Dio non è là. Dio è qua. Non cercate Dio in un altro luogo. Cercatelo qua. Cercate attraverso il vostro sé. Date inizio al più grande amore della vostra vita… col vostro sé.
In questo modo arriverete ad amare tutto.
Feci una discesa in ciò che qualcuno chiamerebbe "inferno", e fu sorprendente. Non vidi né Satana né il male.
La mia discesa nell'inferno fu una discesa nell'adattamento di ogni persona alla propria miseria, all'ignoranza ed all'oscurità della non conoscenza. Sembrava una specie di miserabile eternità. Ma ciascuna dei milioni di anime che mi circondavano aveva una piccola stella di Luce a disposizione. Nessuna di loro sembrava farci caso, perché erano tutte assorte nei loro dolori, traumi e miserie. Ma dopo quello che sembrò durare un'eternità cominciai a chiamare quella Luce, come un bambino che chiama uno dei genitori chiedendo aiuto. Allora la Luce si dilatò e formò un tunnel che venne fino a me, isolandomi da quel dolore e da quella paura. Questo è ciò che è realmente l'inferno. Così quello che noi facciamo è imparare a tenerci per mano, ad andare avanti insieme. Le porte per uscire dall'inferno ora sono aperte. Noi dobbiamo ricongiungerci, tenerci per mano, ed andare via dall'inferno.
La Luce venne da me e si tramutò in un grandioso angelo dorato, ed io chiesi: "Tu sei l'angelo della morte?"
Mi rese manifesto che lui era la mia anima superiore, la matrice del mio sé più elevato, una parte antichissima del nostro essere. Allora fui portato nella Luce. Presto la nostra scienza riuscirà a quantificare lo spirito. Non sarà una cosa meravigliosa?
Noi riusciremo a mettere a punto strumenti sensibili all'energia sottile o all'energia dello spirito. I fisici usano già apparecchiature per far collidere le particelle subatomiche e vedere di cosa sono fatte. Sono pervenuti a conoscere i quark ed i charm, e cose del genere. Bene, un giorno arriveranno a scoprire quella piccola cosa che tiene insieme tutto quanto, ed allora decideranno di chiamarla… Dio. Con i ciclotroni e gli acceleratori di particelle essi non solo vedono quello che c'è, ma riescono anche a creare delle particelle. Per fortuna la maggior parte di esse ha una vita di pochi millisecondi o nanosecondi. Noi stiamo appena cominciando a comprendere che riusciamo anche a creare, via via che andiamo avanti.
Come ho già detto, pervenni ad un livello di realtà nel quale c'è un punto in cui si trascende tutta la conoscenza e si comincia a creare il frattale successivo, il nuovo livello. Noi abbiamo questo potere di creare quello che esploriamo, e questo corrisponde all'espansione di Dio attraverso di noi. Dopo il mio ritorno ho sperimentato la Luce spontaneamente, ed ho imparato come raggiungere quel livello quasi ogni volta mediante la meditazione.
Ognuno di voi può fare la stessa cosa. Non è necessario morire per poterlo fare. Tutto è già disponibile nei vostri strumenti. Voi sete già attrezzati per farlo. Il corpo è il più straordinario strumento di Luce che esiste in questa dimensione. Il corpo è un incredibile universo di Luce. Lo spirito non ci sta spingendo a distruggere il corpo. Non è questo che sta accadendo. Smettetela di provare a diventare Dio: è Dio che sta diventando voi. Qui.
La mente è come un fanciullo che corre per l'universo, avendo bisogno di farlo e pensando di creare il mondo. Ma io chiedo alla mente: "Cosa ha a che fare con questo tua madre?" Questo è il seguente livello di coscienza spirituale. Oh! Mia madre! Improvvisamente bisogna rinunciare all'ego, perché noi non siamo l'unica anima dell'universo.
Una delle mie domande alla Luce fu: "Cos'è il paradiso?" Mi venne fatto fare un giro di tutti i paradisi che sono mai stati creati: il nirvana, i beati territori di caccia, e vari altri. Passai attraverso di essi: sono creazioni di forme di pensiero che noi abbiamo ideato. In realtà noi non andiamo in paradiso: noi siamo rigenerati, ma qualsiasi cosa abbiamo creato, noi vi lasciamo una parte di noi stessi. È reale, ma è solo una parte della nostra anima.
Vidi anche il paradiso cristiano. Ci aspettiamo che sia un bel posto, nel quale ci si trova di fronte ad un trono, in eterna adorazione. Io l'ho provato: è noioso! Questo è tutto quel che andremo a fare? Ma è roba da bambini. Non intendo offendere nessuno. Alcuni paradisi sono molto interessanti, mentre altri sono noiosi. Mi sembra che quelli degli antichi siano più interessanti, come i beati territori di caccia degli indiani d'America. Quelli degli Egizi erano fantastici. Ce ne sono tantissimi. In ognuno si trova un frattale costituito dalla vostra particolare interpretazione, a meno che non facciate parte del gruppo di anime che crede solo nel Dio di una particolare religione. Allora siete molto simili l'uno all'altro, tutti insieme nello stesso stadio. Ma anche in un caso simile, ognuno è leggermente diverso dall'altro. Quella è la parte di voi stessi che voi vi lasciate. La morte riguarda questa vita, non il paradiso.
Domandai a Dio: "Qual è la migliore religione del pianeta? Chi è più vicino alla verità?"
E la divinità rispose, con grande amore: "Non m' interessa".
In questa risposta c'era una grazia incredibile. Significava che siamo noi gli esseri di cui prenderci cura.
L'infinita divinità del cosmo ci dice: "Non ha nessuna importanza a quale religione apparteniate". Esse vanno e vengono, esse cambiano. Il buddismo non è stato qui per sempre, e nemmeno il cattolicesimo, e tutte le religioni diverranno più illuminate. Adesso sta per arrivare più Luce in tutti i sistemi. Sta per giungere una riforma spirituale che sarà altrettanto drammatica quanto la riforma protestante. Molta gente si batterà per la propria religione, le religioni si combatteranno tra loro, ciascuna credendo di essere nel giusto. Ognuno pensa di possedere Dio, le religioni e le filosofie, ma soprattutto le religioni, dato che formano grandi organizzazioni intorno al loro nucleo filosofico. Quando la divinità disse: "Non mi interessa" io compresi immediatamente che siamo noi a curarcene. È importante, perché noi siamo gli esseri di cui avere cura. Interessa noi, e questo è il motivo per cui è importante. Quello che si ottiene è una corrispondenza tra energia e spiritualità. Alla divinità infinita non interessa se noi siamo protestanti, buddisti o altro. Non sono altro che accidentali sfaccettature del tutto. Vorrei che tutte le religioni capissero questo fatto e si tollerassero reciprocamente. Non è la fine della religione, dato che si parla sempre dello stesso Dio. vivi e lascia vivere. Ognuno ha una differente visione. E tutto questo aggiunge qualcosa al grande quadro: tutto è importante.
Quando andai nell'altra parte avevo molte paure sui rifiuti tossici, i missili nucleari, l'esplosione demografica, la distruzione delle foreste equatoriali. Tornai indietro pieno di amore per ogni singolo problema. Amo i rifiuti tossici. Amo il fungo atomico: esso è il più sacro mandala che abbiamo manifestato fino ad oggi, come un archetipo. Esso, più di ogni religione o filosofia sulla Terra, ci ha portato insieme di colpo ad un nuovo livello di consapevolezza. Sapendo che magari possiamo far esplodere il pianeta 50 o 500 volte, noi riusciremo forse a comprendere che siamo qui tutti insieme. Per un certo periodo hanno continuato ad accumulare sempre più bombe sulla nostra testa, poi abbiamo cominciato a dire: "Non abbiamo più bisogno di questa roba".
Adesso noi viviamo in un mondo più sicuro di quanto non sia mai stato, e che diventerà ancora più sicuro. Così io sono tornato indietro per amare anche i rifiuti tossici, perché ci permettono di sentirci più uniti. Si tratta di cose molto grandi. Come ebbe a dire Peter Russell, questi problemi sono ora "a misura d'anima". Ma noi abbiamo risposte "a misura d'anima?" Sì!

Il disboscamento della foresta pluviale comincerà a rallentare, e tra 50 anni ci saranno più alberi sul nostro pianeta di quanti vene siano mai stati. Se lavorate per l'ecologia, datevi da fare: voi siete quella parte del sistema che sta diventando consapevole. Datevi da fare con tutte le vostre energie, ma senza essere depressi. È una parte di qualcosa di più grande.
La Terra è in un processo di autoregolazione. Non tornerà più ad essere quel luogo selvaggio che era una volta.
Ci saranno ancora grandi spazi liberi, riserve in cui la natura può espandersi. In futuro giardini e riserve saranno luoghi privilegiati. L'incremento della popolazione sta raggiungendo il livello adatto per provocare un cambio di coscienza, e mediante questo cambiamento muteranno la politica, il denaro e l'energia.
Cosa accade quando sogniamo? Noi siamo esseri multidimensionali. Possiamo accorgercene attraverso i sogni lucidi. In effetti, quest'universo è il sogno di Dio. Una delle cose che ho visto è che noi umani siamo una particella di un pianeta che è una particella di una galassia che è una particella di qualcos'altro. Là fuori ci sono sistemi giganteschi, ed il nostro è una specie di sistema medio. Ma gli esseri umani rappresentano già una leggenda nel cosmo della coscienza. La piccola creatura umana del pianeta Gaia è un essere leggendario. Una delle cose per cui siamo diventati leggendari è il sognare. Noi siamo sognatori leggendari. Infatti, il cosmo intero ha cercato il significato della vita, il significato di ogni cosa. Ed è stato questo piccolo sognatore a venirsene fuori con le migliori risposte. Noi abbiamo sognato di tutto. Per questo i sogni sono importanti.
Dopo esser morto ed esser tornato indietro, io rispetto davvero la vita e la morte. Nei nostri esperimenti sul DNA noi abbiamo aperto la porta su un grande segreto. Presto noi riusciremo a vivere in questo corpo tanto a lungo quanto vogliamo. Dopo aver vissuto 150 anni o giù di lì, ci sarà un intuitivo sentimento dell'anima che ci farà desiderare di cambiare canale. Vivere per sempre in un corpo non è altrettanto creativo quanto il reincarnarsi, il trasferire nuova energia in questo fantastico vortice di energia nel quale ci troviamo. Noi siamo davvero in grado di vedere la saggezza della vita e della morte, e di gioirne.

Come stanno adesso le cose, noi abbiamo già vissuto per sempre. Il corpo nel quale voi siete è stato vivo da sempre. Deriva da un infinita corrente di vita, che si origina dal big bang ed ancora prima.
Questo corpo darà vita ad una prossima vita, in forma energetica sia densa che sottile.
Questo corpo ha già vissuto per l'eternità.
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Dal sito di Kevin Williams .
Tradotto Con La Sua Autorizzazione
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UNA NDE "CONDIVISA" 08-08-07

Le NDE "Condivise", per quanto rare, sono state descritte da Moody ed altri ricercatori e consistono nella partecipazione al "passaggio" da parte di persone che non versano in pericolo di vita, mentre assistono un moribondo.
E' ovvio che il personale ospedaliero, soprattutto i Paramedici, hanno quasi tutti dei racconti interessanti da riferire, visto che si trovano molto più frequentemente dei Medici a contatto coi pazienti terminali.
Questa storia ci viene riferita dal figlio di un'infermiera che aveva spesso raccontato a lui ed al marito quanto sentiva mormorare dai suoi assistiti. Ted, il protagonista di questa storia, ci dice che la madre aveva sentito per oltre trent'anni

moltissime storie di tunnel che sbucavano nella luce, di incontri con parenti ed amici già defunti, ecc. Sebbene tali racconti fossero fortemente distorti dalla sua formazione cattolica, furono però sufficienti per non fargli apparire assurdo quanto gli è capitato. Ecco come Ted ricorda quell'esperienza:
"Un giorno mi trovavo ricoverato in ospedale in gravi condizioni, quando, verso l'alba, in un barlume di coscienza, vidi cinque persone che discutevano animatamente nel corridoio. Tutti guardavano verso la porta di un'altra stanza a fianco alla mia, dove era degente un malato terminale.
Quattro di loro pregavano una signora vestita di bianco e con un girocollo di perle, di invitare quell'uomo a venire via con loro.
Capii intuitivamente che era suo figlio, il quale dal suo letto supplicava il gruppo -che capii essere fatto di Spiriti-, di andare via e di lasciarlo in pace. Erano le quattro meno dieci del mattino, quando finalmente se ne andarono, portando con sè quell'uomo.
A colazione scherzai con l'infermiera dicendole che quel paziente aveva ricevuto visite notturne da parte di cinque persone che se l'erano portato via. La sua risposta fu che era stata di turno tutta la notte e che nessun paziente era deceduto, ma io insistetti a dirle che l'uomo era morto alle quattro meno dieci. Fu così che l'infermiera andò a controllare.
Dopo pochi minuti tornò indietro pallida in volto esclamando:
'Come diavolo ha fatto a saperlo? Sebbene fossi di guardia, non mi era stato detto che quel paziente è effettivamente spirato a quell'ora!'  Le raccontai dettagliatamente quanto avevo visto, ovvero dei cinque spiriti che discutevano su chi dovesse andare a prenderlo, visto che era giunta la sua ora e della donna col girocollo di perle. Le mie informazioni coincidevano perfettamente con quanto si sapeva di quell'uomo! L'infermiera, chiaramente scioccata, raccontò il fatto agli altri membri dello staff e quel giorno in molti vennero a chiedermi ulteriori informazioni, compresi i dottori che però apparivano molto scettici ed innervositi dal mio strano ma veridico racconto, forse temendo pubblicità negativa per il loro reparto.
Un filosofo ha detto che tre cose sono inevitabili agli umani: la nascita, le tasse e la morte.
Conosciamo molto bene le prime due, ma la morte è ancora per molti di noi un argomento proibito. "

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LA NDE DEL MAGO ZURLI' (12-11-07)

Il Mago Zurlì, (Alias Cino Tortorella) ha fatto "un pit-stop nell'Aldilà", come ha lui stesso scherzosamente dichiarato durante un'intervista apparsa sul settimanale "Gente". Il 15 Ottobre scorso, a Milano (città in cui vive con la moglie ed i figli), mentre era ai giardinetti a far correre il suo cane, accusava un forte dolore al petto e faceva appena in tempo a chiamare sua moglie che allertava il 118. L'ambulanza, prontamente giunta, lo trasportava in Ospedale senza intoppi, come purtoppo spesso avviene nelle nostre caotiche città. Il tempo di entrare nell'E.R. ed il 75-enne Mago Zurlì si sentiva letteralmente "gelare il sangue": era andato in arresto cardiaco. Immediatamente -racconta- l'atroce dolore che accusava al petto scompariva e si trovava in un mondo di pace, luce e gioia. Nessuna menzione al "tunnel", ma a sua detta ci sono molti altri particolari di quei minuti in cui è morto, che non vuole raccontare. Colà ha incontrate tutte le persone a lui care che lo "aspettavano" nella luce, fra cui l'indimenticabile Mariele Ventre che per anni ha diretto, con immenso amore e dedizione, il Piccolo Coro dell'Antoniano, prima di lasciare la terra 12 anni fa.
Dopo esser "ritornato", Cino Tortorella ha capito che il suo compito terreno non è ancora terminato e che deve fare ancora "qualche giro" prima di uscire di pista, ovvero che ha una missione da compiere. Lui crede che tale missione sia adoprarsi per ottenere la beatificazione di Mariele, ma gli vogliamo suggerire che un ulteriore compito potrebbe anche riguardare la diffusione del messaggio di gioia che tutti gli NDEr's vogliono comunicare al mondo, ovvero che l'Aldilà esiste e che la morte è solo un passaggio da non temere. Data la sua confermata presenza in TV per festeggiare il 50° Zecchino D'Oro, potrebbe avvalersi del mezzo televisivo per raccontare ad una platea molto più vasta la sua avventura, magari in un "dietro le quinte" della famosa manifestazione, ma se non volesse osare tanto, ammesso che per caso dovesse leggerci, sappia pure che la Pagina ed i tanti Siti gemelli al nostro sono il posto migliore per svelare ulteriori dettagli della sua meravigliosa esperienza, senza tema di esser preso per pazzo o visionario.

L'INTERVISTA E' STATA PUBBLICATA DAL NUMERO 46 DEL 15/11/07 DEL SETTIMANALE GENTE.
GRAZIE AD ELENA CHE CE L'HA SEGNALATA
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90 MINUTI IN PARADISO (07-03-08)

I fatti risalgono al 1989, quando Don Piper, alla fine di una conferenza tenuta in Texas, stava per tornare in auto a Houston.
Quel giorno prese una strada diversa dal solito, ansioso di tornare alla sua chiesa, per la funzione del mercoledì sera. Non sapeva che la sua vita avrebbe preso una piega drammatica quel giorno, dato che si scontrò con un TIR a 18 ruote, che gli camminò letteralmente sul tetto della macchina.
Don venne dichiarato morto sul luogo dell'incidente, avvenuto alle 11:45 della mattina. Egli era stato schiacciato totalmente e l'unico osso del corpo che non aveva subito fratture era il suo braccio destro, rimasto intatto dopo il terribile incidente.
Le 18 ruote gli erano passate sulla testa ed il piantone del volante gli aveva sfondato il torace. I poliziotti avevano nascosto l'orribile scena con un telo in attesa del Coroner (pubblico ufficiale incaricato dell'inchiesta nei casi di morte violenta -NdR): a quell'epoca non esistevano ancora i telefoni cellulari, ed il Coroner non poteva essere raggiunto tempestivamente
come avviene oggi. Nel frattempo, il traffico era stato deviato per chilometri in entrambe le direzioni che si diramavano dal ponte dove si era verificato l'incidente.
Un predicatore di nome Dick, che era stato presente alla stessa conferenza dove aveva parlato Don, decise di recarsi a piedi sul ponte per chiedere se poteva pregare per qualcuno.
Gli agenti lo bloccarono, ma Dick chiese se poteva pregare per la persona rimasta schiacciata nell'auto rossa. Gli agenti gli dissero che era morto già da molto tempo.
Era quasi l'una del pomeriggio. Dick insistette sulla necessità di pregare per quell'uomo e i poliziotti gli risposero che la scena non era delle più piacevoli, ma Dick, che era stato ufficiale medico in Vietnam, insistette per recarsi sul luogo della carneficina.
Non del tutto sicuro di ciò che Dio voleva da lui, Dick si avvicinò alla macchina e s'infilò sotto il telo scuro. Controllato il polso, ebbe la conferma che l'uomo era effettivamente morto, anche se sarebbe stata sufficiente solo un'occhiata per capirlo. Ancora sentì il bisogno di pregare e così fece.
Egli si mise a pregare Dio affinché quell'uomo potesse guarire dalle lesioni interne che non poteva vedere, in particolare quelle più gravi, le cerebrali e le toraciche
Infine, esaurite le parole di preghiera, cominciò a cantare. Fu verso la seconda strofa dell'inno
"Che grande amico é Gesù", che gli accadde la cosa più pazzesca di tutta la sua vita:
il morto iniziò a cantare con lui!
Nonostante il fatto che l'auto fosse tutta schiacciata e ridotta ad un ammasso di lamiere contorte, potete scommettere che Dick ne é fuggito fuori con la velocità d'un fulmine!
A quel punto, Dick ha avuto un bel da fare per convincere il personale medico a venire a riesaminare un cadavere che cantava, tanto che dovette minacciare di buttarsi a terra davanti all'ambulanza, che stava per ripartire, e così gli stessi medici che avevano esaminato Don in precedenza, si decisero a controllare nuovamente il cadavere, giusto per togliersi dai piedi quel folle predicatore.
Inutile dire della loro meraviglia di fronte a quello che constatarono.....
Alle 1:15, ben 90 minuti dopo lo scontro, Don venne dichiarato "nuovamente vivo."
Trasportato in tre diversi ospedali, solo l'ultimo di essi ne accettò il ricovero.
Nonostante il fatto che Don si fosse praticamente rotte tutte le ossa, i medici erano pieni di stupore per il fatto che non sembrava avere alcun danno cerebrale o altre lesioni interne: secondo loro era impossibile avere subito quei danni alla testa ed al torace senza nessun segno di lesioni d'organo. C'é da supporre invece, che la cosa non fu affatto sorprendente per Dick, che aveva pregato proprio per questo. E' un fatto che la scienza non può nemmeno tentare di spiegare: medici professionisti erano più che sicuri che Don fosse morto, ma a guardar bene, ciò non é accaduto.
Ma la parte davvero sorprendente viene dalla descrizione che Don fa dell'Aldilà.
Nel libro che ha successivamente scritto (90 Minuti in Paradiso, tre milioni di copie vendute -NdR) egli parla dei suoi Cari che lo hanno salutato al Cancello del Paradiso, del suono delle ali degli Angeli e di aver udito una bellissima musica; descrive le perle che coprono quella porta e le strade d'oro che conducono ad essa. Gli é stato concesso solo uno sguardo prima che che ritornasse sulla terra, ma ha visto tante cose, come una collina circonfusa da una luce incredibile.
Don ha detto che sapeva perfettamente che quello era il luogo dove risiede Dio .
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Considerazioni del Webmaster.
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Non credo che scientificamente parlando, Don Piper potrebbe essere sopravvissuto per novanta minuti dentro un'auto su cui era passato un TIR con tutte le sue ruote. Nel trauma da schiacciamento, anche se si sopravvive sul momento, si muore successivamente a causa dell'enorme accumulo di sostanze tossiche prodotte dal disfacimento delle proprie cellule, che causa una grave insufficienza epatica e renale, per non parlare del collasso causato dalle emorragie interne. Solo un miracolo può spiegare la sopravvivenza di Don, il cui decesso non solo é stato accertato da personale altamente specializzato, ma anche da Dick che, avendo lavorato come Medico Militare, era certamente ben allenato a riconoscere la gravità delle lesioni esterne e quindi a dedurre cosa fosse successo agli organi vitali. Semmai ci azzardiamo a dire qualcosa circa l'apparente "ingiustizia" che qualcuno di voi potrebbe rilevare da questa storia: perché tanti giovani non si salvano come Don?
Cosa aveva di speciale un pastore che non appartiene nemmeno alla Chiesa Ufficiale (sic!) per esser degno di tanto miracolo? Ormai dovreste saperlo che non esistono ingiustizie nelle opere di Dio, perché tutti abbiamo una missione da compiere sulla terra, una missione che abbiamo volontariamente scelto di portare a buon fine e Don é stato evidentemente scelto per testimoniare a tutti quelli che lo ascoltano nelle sue conferenze -o che hanno letto il suo libro- sulla realtà della vita dopo la morte.
Ovviamente nella sua NDE egli ha visto il Paradiso per come crede che sia fatto e chi ha le sue stesse idee gli crederà. Nessuna meraviglia: Dio ci lascia liberi di "inventarci" il Paradiso o l'Inferno che più ci piace in base alle nostre conoscenze, alla nostra intelligenza ed al livello di evoluzione spirituale personale, perciò quello che ci interessa sapere é che la vita continua dopo la morte, indipendentemente da come si viva e che tante persone come Don Piper, tornano per ricordarcelo quasi quotidianamente.
WEBMASTER
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LA NDE DI REINEE PASAROW (05-08-08)

Reinee aveva solo 16 anni quando ebbe una NDE. Perse i sensi a causa di una reazione allergica ad un cibo. Quando perse coscienza, la madre tentò di portarla immediatamente all'ospedale, ma poiché la ragazza non riusciva a respirare, decise di stenderla sul marciapiede ed attendere l'arrivo del 911. Una piccola folla si raccolse allora intorno al suo corpo esanime.
 Ecco come Reinee descrive la sua esperienza.
(Dal Sito di Kevin Williams).
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"Ripresi coscienza solo quando udii le sirene dei soccorritori che stavano arrivando. Udii la mia migliore amica delle elementari che mi stava chiamando. Urlava: 'Reinee, non morire, non morire!'
La potevo sentire, ma mi sembrava che parlasse in una lingua straniera. Finalmente riuscii a dare un senso a ciò che diceva, e compresi che ero in pericolo di vita e sentii il dovere di lottare per essa. Dovevo farlo per mia madre e per la mia amica, perché dalla voce capii che era terrorizzata e quel suono mi arrivò fino al cuore.
Tentai di lottare, ma la battaglia fu presto superiore alle mie forze. A questo punto mi arresi, lasciando la mia anima nelle mani del Potere che concede a tutti noi di esistere e ci porta tutti alla vita. Sapevo che questo Potere era la sorgente stessa della vita e la via attraverso cui ogni cosa esiste.
Mi arresi a questa forza e mi sentii avvolta dalla tranquillità.
Poi, in un solo attimo, diventai una sfera di luce, o di energia, nel bel mezzo della folla che circondava il mio corpo. Divenni cosciente in modo intenso, di una coscienza diversa da qualsiasi altra forma di coscienza che avessi avuto prima; non ero consapevole solo di me stessa, ma di ognuno di quelli che stavano intorno a me. Ero cosciente di mia madre, dei miei vicini, dei miei amici e dei pompieri, di ciò che stavano pensando e di ciò che stavano sentendo, delle loro speranze e delle loro preghiere.
Tutto questo fu come una sorta di bombardamento di informazioni e di emozioni tale che ne fui ben presto sopraffatta, confusa, e piuttosto disorientata.
Seguii quelle persone che erano intente ad osservare qualcosa sul marciapiede, e vidi un corpo.
Guardai la forma dell'osso del polso e lo riconobbi. Ricordo di averlo osservato e di aver pensato: ...somiglia proprio all'osso del mio polso!. Ed allora capii che quella cosa sul marciapiede, quella cosa che improvvisamente era diventata per me solo un pezzo di carne, era ciò che avevo identificato come me stessa fino a quel momento, ma con cui ora non avevo altra connessione tranne quella di esserci stata insieme per un lungo tempo. In quel momento, però, quel corpo non aveva più niente a che fare con me, dato che improvvisamente io ero diventata una persona più cosciente di quanto non lo fossi mai stata. Ero libera dai limiti d'essere intrappolata in un'entità fisica.
Guardai il mio corpo e fui disgustata dalla commiserazione e dalla confusione che lo circondavano, oltre che dalla semplice idea di aver considerato qualcosa di fisico come una realtà umana.
Poi, di nuovo, in un attimo, fui spinta verso l'alto, al di sopra di alcuni cavi della luce e da quel punto potevo vedere tutto ciò che c'era al di sotto, ma non mi sentivo per niente coinvolta dai loro pensieri, anche se potevo sentire tutto ciò che essi provavano.
Osservai mia madre ed un ragazzo uscir di casa e salire su una collina che non avrei potuto vedere fisicamente. Mi sentivo molto triste per mia madre e per la mia amica, che continuava ad invocarmi ed anche per il bambino che era uscito dalla casa. Ero triste perché lui pensava che io fossi morta, e così io mi preoccupavo per loro. Passai il tempo osservandoli e chiamandoli, li chiamavo e dicevo loro che così doveva essere, che tutto stava andando per il meglio, che io ero libera, che questo era meraviglioso, che io li amavo e che loro mi amavano, e che questo legame, a differenza dei legami fisici, non sarebbe mai stato troncato. Cercai di comunicare tutto questo provandoci ripetutamente, e mi accorsi che non avevo più una bocca, non avevo più nessun corpo e loro non potevano udire quel che stavo dicendo.....  E con questo me ne andai; come se fossi stata una specie di palla, mi voltai e rotolai via.
La mia attenzione si rivolse altrove lasciandoli con amore, perché sapevo di non poter fare più nulla.
 Mi allontanai e cominciai ad andare verso l'alto, divenendo consapevole del posto in cui vivevamo, (era come se fossi divenuta una macchina fotografica all'interno di un'astronave), della mia stradina e della mia piccola città, Continuavo a salire e salire, fino a riuscire ad osservare l'intera Terra. Era meraviglioso!
La Terra era viva e stava cantando (*Nota). Stava cantando una canzone unica, ed in questo canto ognuno aveva la sua voce. Ogni essere umano aggiungeva una nota molto importante a questo prezioso canto della Terra. Era un canto d'amore ed ogni creatura vivente vi aggiungeva la sua nota.
Ciascuna di queste entità viventi era connessa alle altre e vedevo in modo diverso da come vediamo normalmente, dato che mi era possibile farlo sia da un punto di vista macroscopico (dall'osservatorio-astronave) sia sotto l'aspetto microscopico. Da questo punto di vista potevo osservare che un'ameba nell'oceano era connessa al canto di tutta l'umanità e che questo mondo stava rispondendo al canto dei nostri cuori in un modo miracoloso, unificato e molto bello e così anch'io cominciai a cantare.
Ero sopraffatta dalla gioia. Naturalmente non cantavo con la bocca, perchè non avevo più una bocca e nemmeno un corpo.
Io esistevo e basta. Diventai una parte di quel canto, e piena di gioia per aver potuto dare il mio contributo a questa sacra bellezza della nostra Terra e di tutta la sua gente capii che tutti noi abbiamo una capacità unica di influenzare il mondo anche se non facciamo nulla attivamente.  Noi influenziamo il pianeta attraverso il nostro modo di essere, in modo molto positivo se siamo pieni di amore e di rispetto per gli altri, ed in modo negativo se i nostri cuori sono negativi. A questo punto mi accorsi che una luce mi stava chiamando da qualche altra parte ed entrai in quello che tutti conoscono come "il tunnel". Anch'io lo chiamerò così, sebbene non lo percepissi affatto come tale, dato che era un luogo di transizione nel quale vidi altri esseri che sembravano piuttosto disorientati, confusi e sperduti. Alcuni di questi Spiriti erano di passaggio, sulla via di casa ed anch'io volevo solo tornare a casa.
Mi mossi attraverso questo posto, ma non mi stavo muovendo come ci muoviamo di solito col corpo fisico, perchè quando siamo in esso abbiamo un intento, uno scopo, e ci muoviamo passo dopo passo in direzione del nostro scopo, mentre ciò che mi faceva muovere attraverso questo spazio era l'amore.
Era l'amore di Dio, l'amore di tutte le cose sacre e di tutte le cose belle.... di tutte le cose e basta! Quando giunsi alla fine del tunnel, mi chiesi se sarei rimasta sola. In quel preciso momento mi trovai insieme a mio zio. Era come se fossimo stati due luci fuse insieme: una rossa ed una blu che insieme davano una luce purpurea. Seppi di cose sul suo conto che non avevo mai conosciuto quand'ero in vita, poichè sulla terra non avevo mai passato molto tempo con lui e non lo conoscevo bene: lui viveva a sud ed io in California. Comunque il nostro fu un incontro pieno di gioia, anche se lo sentii preoccupato del fatto che io fossi là. Mi comunicò istantaneamente, infatti, che la mamma non avrebbe potuto sopportare la perdita di una figlia. Appariva confuso, eppure sapeva che ogni cosa andava per il verso giusto. Da quel momento in poi fui sempre più attratta dalla luce, e quest'attrazione era come un magnete che mi attirava in maniera irresistibile.  Amavo quella luce, l'amavo perché mi stava riportando a casa.
Lasciato mio zio, andai di nuovo verso quel che potrei definire un mare di luce. Era come se ciascun atomo dell'universo fosse stato esaltato nel colore, nella luce, nel suono ma, più di ogni altra cosa, da un amore del tutto incondizionato. Era un benvenuto tutto per me. Mi tuffai in quest'oceano e, momento dopo momento, sentivo aumentare l'estasi, la gioia ed un amore semplicemente ed assolutamente indicibile. Mentre avanzavo in questo mare, divenni consapevole del fatto che stavo andando verso il centro di quel mare di luce che io percepivo.... come dire? Come un moscerino che vola nel sole.
 Questa era la prospettiva con cui percepivo quel mare di luce. Poi, in un solo istante, in un batter di ciglia, entrai nella Luce e divenni una sola cosa con Essa. Non ero più un individuo, e nemmeno una persona, ma semplicemente una parte di quella Luce. Divenni come la fenice: ne fui distrutta.  Fu il momento più glorioso di felicità e di intensa bellezza che potessi mai immaginare. Mi sembrò di essere all'apice di ogni esistenza. Era il punto in cui non si è più "uno"  ma semplicemente una parte della Luce.
Dopo essere rimasta in questo stato per quello che sembrava un tempo al di là del tempo, fui di nuovo rimessa insieme, come le sabbie della riva del mare, tornai ad essere un individuo e fui chiamata a rendere conto delle mie azioni."
A questo punto Reinee descrive un certo numero di cose che le furono mostrate, come un gruppo di individui sulla Terra
 - "I Giusti", che operavano per l'unità del genere umano invece di concentrarsi sulle divisioni, come fanno tante nazioni e religioni e di aver visto gruppi di individui che conosceva altrettanto bene quanto i propri genitori, che vivevano ed agivano in altri mondi non fisici. Descrive poi un incontro con un "Essere di Luce" che le mostrò diversi eventi della sua vita passata e li esaminò insieme a lei. Reinee insiste sul fatto che i piccoli atti di gentilezza sono molto più importanti delle attività a cui diamo così tanto valore nella vita d'oggi, ed afferma che la cosa più positiva da lei compiuta fu il prestare una speciale attenzione ad un ragazzo non molto attraente durante un campeggio estivo, facendogli capire che anch'egli poteva essere amato. Alla luce della sua aumentata consapevolezza, durante la revisione, comprese che questo atto di gentilezza era stato più importante che diventare presidente degli Stati Uniti o regina d'Inghilterra. Dopo la revisione della vita, l'Essere di Luce le disse che non era ancora il suo tempo di entrare in quel mondo.
Ed ecco come descrive il ritorno nel corpo fisico:
"Fui catapultata indietro verso il basso in quello che percepivo come un tunnel. Questa volta si trattava di un tunnel simile ad un arcobaleno di luce, di suoni, di frequenze, di vibrazioni e d'amore.
Con un impatto terribilmente duro tornai sulla scena che avevo lasciato prima: i camion dei pompieri a cui si era aggiunta un'ambulanza. Alcuni uomini stavano sollevando il mio corpo per collocarlo nell'ambulanza. Io ero in uno stato di totale disperazione:
mi sentivo come Eva cacciata dal Paradiso Terrestre.
Mentre scendevo giù, il mio cuore era ancora legato alla mia casa Lassù e pregava di non dover andar via. Al brusco impatto con questo regno dell'esistenza restai confusa dal tempo e dallo spazio. Era come se non fossi mai esistita fisicamente, e mi sentii del tutto disorientata. Ero preoccupata per mia madre, che sarebbe restata sola e che stava per perdere una figlia di 16 anni. Sapeva che questo stava accadendo, perché un infermiere si era rivolto all'autista dicendogli 'DOA (Dead On Arrival), che ovviamente significa 'già morta all'arrivo. Il conducente aveva allora spento la sirena e ridotto la velocità, mentre prima stava andando a tutto gas.
Stavamo per uscire dalle montagne, ed io ero preoccupata per il dolore di mia madre. Io volevo semplicemente confortarla, avvolgendo la mia anima intorno a lei. Per lenire il suo dolore per la perdita di sua figlia, della sua bambina, mi misi semplicemente a pregare per lei. Seguii l'ambulanza fino all'ospedale ed osservai il mio corpo mentre veniva scaricato. La mamma seguiva la barella che veniva portata al pronto soccorso. Osservai un primo dottore che cominciò a darsi da fare sul mio corpo. Non ero molto interessata per questo dottore, perchè quello stesso giorno era stato molto impegnato per alcuni incidenti di moto. Per lui era stata una giornata molto pesante, e non aveva molto interesse nei confronti di qualcuno che era arrivato all'ospedale già morto. Non era interessato e non nutriva alcun affetto nei miei confronti. Per questo io non avevo alcun interesse nell'osservare quel che faceva, dato che il mio interesse ormai si basava solo sull'affetto e sull'amore.
Quindi io lascia il pronto soccorso e mi trovai al di sopra di mia madre e di alcuni amici che l'avevano accompagnata in un'altra stanza. Di nuovo tentai di comunicare, provai a far comprendere loro che quella era un'occasione di vera gioia. Sono già morta all'arrivo, e dunque i medici non riusciranno a rianimarmi, tutto andrà per il meglio e così potrò restare morta.
La morte per me è diventata la vita. La morte non è qualcosa di cui essere spaventati, ma qualcosa di cui non si vede l'ora che accada.
E così il primo dottore mi dichiarò morta e stava per mandare il mio corpo all'obitorio. A quel punto il mio medico personale, un medico di campagna dai modi piuttosto rudi, irruppe nel pronto soccorso vestito elegantemente e con la sua immancabile borsa nera. Guardò l'infermiera che stava chiamando l'obitorio al telefono, poi il collega che si stava lavando le mani, ed infine il mio corpo (già coperto con un telo) e disse: 'Cosa diavolo sta succedendo qui? Dov'è la paziente?' La loro risposta fu laconica: 'Era già morta quand'è arrivata.' E lui 'Morta un corno! ' continuando a gridando verso l' infermiera che stava seduta tranquillamente in un angolo: 'Voglio iniezioni di adrenalina. Portatemele immediatamente e venite qui a darmi una manò. E così cominciò a lavorare sul mio corpo dando colpi sul torace. Io ero davvero spaventata dalla piega che avevano preso gli eventi ma soprattutto disgustata perchè trattavano il mio corpo così brutalmente. Così diventai in un certo senso protettiva nei suoi confronti, anche se non volevo aver più niente a che fare con esso. Almeno avrebbero potuto trattarlo in modo più gentile! Invece continuavano a battermi sul torace ed a scuoterlo, mentre io osservavo tutto dall' alto, in un angolo del Pronto Soccorso, accompagnata da altri spiriti che mi aiutavano."
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Reinee continua a descrivere come alla fine ritornò nel suo corpo come risultato dell'ultimo sforzo del suo Medico Curante per rianimarla. successivamente dovette affrontare uno stato di depressione a causa delle difficoltà nel doversi adattare di nuovo al mondo fisico, dopo quell'esperienza.  Il personale medico al quale si rivolse non sapeva come trattare la sua esperienza. Alla fine lei disse che la sua NDE era di carattere religioso ed i medici non erano in grado di darle consigli.
Durante la sua NDE, le furono anche mostrati catastrofici mutamenti della Terra come risultato dei conflitti umani.
Questo indica come la Terra e tutti gli esseri viventi siano in realtà un solo gigantesco organismo, (Teoria GAIA), così come molti ambientalisti oggi sostengono.

Traduz.: Webmaster
(Nota): Recenti registrazioni effettuate da diverse sonde spaziali hanno confermato che i pianeti
del Sistema Solare -Terra compresa- emettono frequenze simili ad un canto.
COMMENTO DEL WM
Abbiamo spesso ipotizzato che gli ORBS siano Spiriti che non assumono forma fisica, da quanto
ci dice Reinee, potrebbe esser proprio così:

FRASE TRATTA DAL TESTO
"Allora,in un batter di ciglia, sono diventata una sfera di luce o d' energia..."

"Noi non siamo il nostro corpo", ecco un'altra conferma:
*...ho visto un corpo e solo guardando il polso l'ho riconosciuto. "Quello sembra proprio il mio polso" pensai, e solo allora ho capito che la cosa sul marciapiede, quella cosa che improvvisamente era per me diventato solo un pezzo di carne, era me stessa...."
Quando siamo dall'Altra Parte perdiamo il nostro egoismo e ci preoccupiamo dei nostri Cari rimasti sulla Terra, perché non sanno quanto si é felici Colà.....
*Ero molto triste per mia madre. ....Così la mia preoccupazione era per loro.
ed a riprova che i nostri sentimenti restano immutati:

*e che quel nostro legame non sarebbe mai andato distrutto.
Lassù sanno perfettamente cosa proviamo per la perdita di una persona cara, perché suo zio:
"... mi fece sapere che mia madre non avrebbe potuto accettare la perdita di un figlio.
Sembra che gli Ecologisti abbiano molti seguaci Lassù, perché i messaggi relativi al fatto che la Terra sia un "Organismo Vivente" (teoria di Gaia) sono molto frequenti da parte di coloro che hanno avuto esperienze di pre-morte.
*La terra era viva e la terra cantava....da un punto di vista macroscopico (dalla nave spaziale) che da uno microscopico,
*Ho potuto capire che tutti noi abbiamo un'influenza unica sul mondo anche se non facciamo assolutamente nulla di fattivo, perché influenziamo questo pianeta col nostro modo di essere. Influenziamo questo pianeta, vuoi positivamente, se siamo pieni d' amore e rispetto per altri, vuoi negativamente, se i nostri cuori sono negativi. 
Il "Giudizio" é una forma di rivisitazione critica di quel che abbiamo fatto nel corso del tempo a noi concesso e non v'é nulla da temere. Dio non ci "scaglia" all'inferno, come asseriscono tante religioni!
*un "Essere di Luce" che le ha mostrato vari episodi della sua vita passata e ne ha fatto una rivisitazione con lei ed ha sottolineato come piccoli atti di gentilezza siano molto più importanti delle attività cui di solito diamo così tanto valore nella vita normale.
Può bastar poco per redimere un'intera vita apparentemente vuota!
* questo atto era stato più importante che diventare presidente dei Stati Uniti o regina di Inghilterra.
 

LA NDE DI KAREN (23-10-08)

Quando Karen Schaeffer era solo un'adolescente, ebbe diverse esperienze Psi che si verificavano nei sogni.
Una volta cresciuta, quando la sua vita era diventata più frenetica, queste esperienze andarono diminuendo, fin quasi a scomparire ma, durante la gravidanza del suo primo figlio, ebbe la premonizione d'un terribile incidente d'auto. La sua visione onirica purtroppo un giorno si avverò e la portò ad avere una
 NDE che presenta un particolare abbastanza raro, poichè le venne mostrato il suo futuro, anche se le fu detto che avrebbe potuto cambiarne il finale, se solo lei lo avesse davvero voluto. E così fu. Ecco il suo racconto che ci dimostra che il futuro non è immodificabile e soprattutto che si può anche tornare indietro dalla Morte, in pratica risorgere come Gesù, a patto di esser capaci di mostrare a Dio tutto l'Amore che abbiamo per i nostri Cari che dovremmo lasciare sulla terra.
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'Poco dopo la nascita del bambino, ho avuto il più orribile sogno che si possa fare; in esso mi vedevo coinvolta in un terribile incidente d'auto che mi sarebbe costato la vita. Per mesi ho avuto paura ed ero estremamente cauta, alla ricerca di quel mostruoso veicolo che mi avrebbe ucciso. Con il passare del tempo (mio figlio aveva già 7 mesi di vita), riuscii a convincermi che era stato solo un brutto sogno e che nulla di ciò che avevo visto mi sarebbe accaduto .
Nel frattempo avevo ottenuto un nuovo lavoro d'insegnante, avevo un bambino, una casa ed un marito di cui prendermi cura ed in queste mansioni profondevo tutte le mie energie... Poi è successo davvero!.
Quel giorno avevo lasciato in anticipo il lavoro per portare mio figlio dalla nonna: avevo fretta di tornare a scuola per vedere una partita di baseball, per poi trascorrere il pomeriggio col bambino. Non appena uscii dall'autostrada con la solita prudenza, svoltai a sinistra al semaforo che era verde già da un pò. Questo è il mio giorno fortunato, pensai. Poi, in un attimo, ero andata.
Immediatamente mi ritrovai nel luogo più bello e sereno dove fossi mai stata. Mio nonno, un'altra persona che avevo conosciuto in una vita precedente, ed una Guida erano là, pronti ad aiutarmi nel "Passaggio". Mi dissero subito che avevo avuto un incidente e me ne mostrarono la scena. Era giunto il mio tempo di tornare a casa, aggiunsero.
L'Amore e la felicità di quel luogo erano così invitanti..... sentivo di diventare sempre più leggera.
Ma poi, in un misto di paura e di panico cominciai a piangere.
No, non potevo essere morta! Che cosa sarebbe accaduto a mio figlio? Aveva solo sette mesi! Non mi avrebbe ricordato e suo padre non sapeva nemmeno come prendersi cura di lui. Io non volevo che lo crescessero i nonni. No, no, no ... questo non era il momento di andare via, loro avevano torto!
In un abbraccio d'amore, che mi calmò, essi invece mi mostrarono che mio figlio e tutta la mia famiglia sarebbe stata bene dopo la mia morte. Mia madre poteva contare su mia nonna.  Ci sarebbe voluto un pò di tempo, ma tutto si sarebbe sistemato.
Anche mio marito, ferito, triste e solitario sarebbe guarito ed infine avrebbe trovato un nuovo amore.
La morte è parte delle lezioni che dobbiamo imparare sulla Terra, e la mia morte sarebbe stata una lezione importante per coloro che erano coinvolti con la mia vita. Mi venne persino mostrato il mio funerale e mi spiegarono come potevo stare vicino a quelli che avevo amato e che avrei potuto comunicare con coloro i cui spiriti si fossero mostrati aperti al contatto.
Potevo accettare tutto questo, tutti sarebbero stati bene.....
Per tutto quel tempo provai una sensazione di leggerezza. Ma aspetta ... mio figlio. Non potevo abbandonare mio figlio! I neonati hanno bisogno delle mamme...dovevo essere io la sua mamma.
Non potevo lasciarmi andare, anche se le mie Guide mi avevano manifestato tanta pazienza, tanto amore.
Esse mi spiegarono che i miei sentimenti erano ancora fortemente connessi al mio lato umano, una volta che la mia pietà fosse scomparsa, mi sarei sentita leggera come l'aria, avrei provato la felicità assoluta e l'amore estremo, ma le parole non fanno giustizia dei sentimenti. Anche se fecero l'impossibile per tirar via da me il dolore, i miei sentimenti erano così grandi che mi trascinavano sempre più fortemente verso la terra, perchè la connessione con mio figlio era troppo forte.

Vagabondammo per questo bellissimo luogo per un tempo che sembrava un'eternità, discutemmo della mia vita, di religione, dei segreti dell'anima che da esseri umani dobbiamo dimenticare, perché noi non saremo mai in grado di prosperare sulla Terra.... ma mi sentivo ancora inquieta.
Alcune cose dell'Oltretomba erano così come le avevo sempre immaginate, per altre mi ero totalmente sbagliata e ricordo di aver pensato dove fossero andati gli altri miei Cari, quando avrei potuto vedere i miei nonni, che se n'erano andati prima di me
Con il tempo -mi fu risposto- perchè erano in altri livelli. Quando avrei completato il passaggio e fossi stata pronta, avrei potuto scegliere di andare anch'io in quei luoghi.
Di tanto in tanto il pensiero di mio figlio mi faceva sentire nuovamente " pesante".
Non riuscivo a sopportare il pensiero di lui che sarebbe cresciuto senza una madre. Mi fu detto che altri gli avrebbero fatto da madre al posto mio. Prima i nonni, e poi mi venne mostrata la vita di Jake. Egli sarebbe diventato un bel ragazzo, felice sì, ma con un tocco di tristezza che sembrava perforare la sua anima. Questa era la sua lezione di vita da superare. Egli già sapeva, entrando in quella vita, quali erano i principali insegnamenti che doveva imparare. Era stato concepito per questo.
Ho visto una nuova mamma per Jake, sarebbe giunta quando avrebbe avuto circa 7 o 8 anni.
 Una bella donna, di buon cuore che di certo si sarebbe presa cura di lui, che lo avrebbe trattato bene, ma che voleva anche un figlio tutto suo da mio marito. E così vidi che ci sarebbe stata una diseguaglianza con l'amore che avrebbe dimostrato per il mio bambino, il suo figliastro.
Questo non era quel che avevo sognato per Jake, non poteva andare così.
Ero felice per mio marito, ma non per mio figlio...era una storia diversa. Appresi altre lezioni di saggezza, grazie al costante e paziente lavoro delle mie Guide, ma dovevo andarmene assolutamente.
A volte diventavo isterica, mentre in altri momenti ero tranquillo e serena.
Vidi pure una bambina che avrebbe dovuto nascere al posto di Jake, ma prima del concepimento i piani erano stati cambiati e vi era sta la necessità da parte dello spirito di Jake di prendere il suo posto. C'era stato un forte sconvolgimento che lui aveva rimesso a posto con successo.
Ad un certo punto mio sentii più incline ad accettare la mia morte, ma subito ci fu un ritorno di tristezza, di dolore, di nostalgia per mio figlio, per la mia vita. Non avrei potuto lasciare andare la mia esistenza terrena. Le Guide ci provarono ancora, senza mai scoraggiarsi, non volevano rinunciare.
 E' incredibile quanta pazienza e amore profondessero su di me.
 Infine, la mia isteria venne calmata da uno Spirito Superiore che sembrava avvolgermi nel suo Amore e le mie Guide vennero incaricate di permettermi di ritornare.
Nonostante le loro pressanti richieste di avere più tempo per convincermi, fu detto loro che in quelle condizioni il mio spirito non avrebbe avuto riposo. Era meglio lasciarmi tornare, per darmi pace, per apprendere ulteriori lezioni. La mia supplica mi era valso il ritorno, per il momento. Capii prima della mia discesa che alcune lezioni dei miei amici e della mia famiglia erano state rinviate, ma avrebbero dovuto imparare cosa aveva insegnato loro la mia temporanea morte.
Tutto nel frattempo era stato predisposto per quando, dove e come il mio spirito sarebbe tornato e quali nuove lezioni mi avrebbero arricchito spiritualmente. Alcune di esse le avrei apprese al mio arrivo dall'altra parte, altre dovevano essere dimenticate, perchè non era un bene per la mia anima sapere quando sarei nuovamente morta dato che, come ogni essere umano, mi sarei concentrata solo sul tempo che mi rimaneva da vivere.
Le ultime cose che ricordo è che fui portata indietro al luogo ed al momento dell'incidente, e appena prima della mia discesa, mi fu detto che, cresciuti i miei figli, avrei dovuto tornare 'a casà per sempre.
Accettai subito, ma che voleva dire 'cresciuti' ? Significava forse solo di pochi anni? Adolescenti?
Io volevo vivere abbastanza per vederli sposati ed avere i propri figli.....
Avevo avuto una vita da passare nuovamente con mio figlio ed avrei dovuto spenderla bene perché non avevo idea di quanta me ne fosse stata concessa.
Mi venne detto dai medici che avevo avuto fortuna a sopravvivere. Una grosso camion era passato col semaforo rosso ed aveva schiacciato dal lato del conducente la mia piccola macchina. Nonostante indossassi la cintura di sicurezza, non sarei sopravvissuta se non fosse stato per l'airbag che si era aperto, cosa che non si suppone succeda in caso di urti laterali.
Il primo anno dopo l'incidente ho tentato di vivere nel modo migliore possibile, il più felicemente che potessi, sebbene fosse segnato dalla sofferenza causata dal forte dolore di una frattura della spalla e di diverse costole. Mi avevano assicurato che il dolore doveva scomparire in sei mesi o un anno, ma tre anni più tardi, non era ancora andato via.  Il secondo anno fu il peggiore e così pensai al suicidio.
Tutto quello che volevo era tornare in quel luogo, perchè quella vita era così incredibile, così piena d'amore e di gioia. Mio figlio, e poi mia figlia, sono state le uniche cose che mi ha fatto andare avanti. Sono rimasta qui per loro. Oggi, solo tre anni più tardi, ho accettato il mio ritorno sulla Terra, sebbene desideri ardentemente tornare a casa mia, nell' Oltretomba, mentre qui fatico a trovare la pace e la felicità, fino a quando non giungerà il mio momento. Questa volta senza ripensamenti, spero.'
TRAD. WEBMASTER DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS

LA NDE DI BRIAN  (30-11-08)
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<<Il 22 luglio di quell'anno mi stavo recando per affari nella città di Washington. Tutto procedeva come al solito, finché non atterrai a Denver per prendere un altro aereo, ma mentre prendevo i miei bagagli dal ripostiglio in alto, si sentì un annuncio in cui si chiedeva a Lloyd Glenn di contattare immediatamente il rappresentante del Servizio Clienti. Io non vi feci attenzione finché non raggiunsi l'uscita dall'aereo e non udii un signore che chiedeva a tutti i passeggeri maschi se erano il signor Glenn. In quel momento mi resi conto che qualcosa non stava andando bene ed il mio cuore ebbe un balzo. Sceso dall'aereo, un giovanotto con l'espressione seria mi venne incontro e disse: "Signor Glenn, c'è stata un'emergenza a casa sua: non so dirle di cosa si tratti o chi vi sia coinvolto, ma la posso accompagnare ad un telefono dal quale potrà chiamare l'ospedale": avevo il cuore in tumulto, ma prevalse in me la volontà di restare calmo . Automaticamente seguii quello sconosciuto fino ad un telefono dal quale chiamai il numero dell'ospedale. La mia chiamata fu passata al reparto traumatologico dal quale venni a sapere che Brian, il mio figlioletto di tre anni, era rimasto intrappolato per diversi minuti sotto la saracinesca automatica del garage di casa, e che quando mia moglie l'aveva trovato non dava segni di vita. Un vicino di casa, che era anche medico, gli aveva praticato la rianimazione cardiopolmonare ed i Paramedici avevano continuato il trattamento mentre Brian veniva trasferito in ospedale.
Nel momento in cui parlavo al telefono Brian era già stato rianimato ed i medici pensavano che sarebbe sopravvissuto, ma non non erano ancora in grado di valutare l'entità dei danni causati al suo cervello ed al cuore. Mi spiegarono che la porta si era chiusa su di lui, facendo pressione sul suo piccolo sterno proprio sopra il cuore che era stato gravemente schiacciato.
Dopo aver parlato con lo staff dei medici, mia moglie sembrava molto provata e preoccupata, ma non isterica, ed io trovai conforto nella sua calma. Il volo di ritorno sembrò durare un'eternità, ma finalmente arrivai all'ospedale, sei ore dopo che la disgrazia aveva avuto luogo. Quando raggiunsi l'unità di cure intensive, nulla mi aveva preparato all'impatto di vedere il mio piccolo giacere immobile su un grande letto circondato da tubi e da macchinari ed attaccato ad un respiratore. Detti uno sguardo a mia moglie che stava al suo fianco: era come un terribile sogno. Fui ragguagliato su ogni dettaglio e mi fu comunicata la prognosi riservata. Brian sarebbe sopravvissuto, ed i test preliminari indicavano che il cuore non era stato danneggiato, e questo sembrava già un miracolo: solo il tempo poteva dire se il cervello aveva, o meno, subito dei danni.

Durante le ore seguenti, che sembravano interminabili, mia moglie era calma. Sentiva che alla fine Brian sarebbe tornato come prima. Io mi aggrappavo alle sue parole ed alla sua fede come ad una corda di salvataggio. Per quella notte e per tutto il giorno seguente Brian rimase in stato di incoscienza. Mi sembrò che fosse passata un'eternità da quando ero partito per il mio viaggio di affari il giorno prima. Finalmente, alle due del pomeriggio, nostro figlio riprese conoscenza e si mise a sedere pronunciando le più belle parole che io abbia mai sentito dire:
 "Papà, abbracciami!" mentre tendeva verso di me le sue braccine.
Il giorno seguente ci fu detto che era fuori pericolo e che non c'erano tracce di deficit fisico o neurologico, mentre la storia della sua miracolosa ripresa si diffondeva per tutto l'ospedale.
Non potete immaginare la nostra gioia e la nostra gratitudine. Nel riportare a casa Brian, avevamo quello speciale sentimento di profondo rispetto per la vita e per l'amore del nostro Padre Celeste che viene a coloro che hanno sfiorato la morte.
 Nei giorni seguenti in casa nostra c'era un'atmosfera particolare.
Gli altri nostri due figli erano molto più affettuosi verso il loro fratellino, mia moglie ed io eravamo molto più vicini l'un l'altro, e tutti ci sentivamo uniti in una vera famiglia, la vita insomma si svolgeva ad un ritmo meno stressante. La vera importanza delle cose era più a fuoco e l'equilibrio più facile da raggiungere e da mantenere. Ci sentivamo davvero benedetti e la nostra gratitudine era sincera e profonda. Quasi un mese più tardi Brian si risvegliò dal suo sonnellino pomeridiano dicendo:
"Mamma, siediti qui, ho qualcosa da raccontarti". Alla sua età, Brian di solito parlava con brevi frasi, così il sentirlo esprimersi in questo modo sorprese mia moglie. Si sedette accanto a lui sul lettino e lui cominciò a raccontare la sua incredibile storia.
"Ti ricordi quando restai bloccato sotto la porta del garage? Beh, era così pesante che faceva davvero molto male. Io ti chiamai, ma tu non mi potevi sentire. Cominciai a gridare, ma poi il dolore era troppo forte. Ed allora gli 'uccellini' vennero da me".
"Gli uccellini?" chiese mia moglie, meravigliata. "Sì – replicò Brian – gli uccellini facevano un suono frusciante e volarono nel garage. Si presero cura di me". "Davvero?"
"Certo. Uno degli uccellini venne a cercarti per dirti che io ero rimasto schiacciato sotto la porta del garage". Un dolce sentimento di riverenza riempì la stanza. Lo spirito era così forte, e nello stesso tempo più leggero dell'aria. Mia moglie comprese che un bambino di tre anni non ha nessuna nozione della morte e degli spiriti, e così si stava riferendo agli esseri che erano venuti ad aiutarlo dall'Aldilà chiamandoli "uccellini" dato che stavano sospesi nell'aria come gli uccelli veri.
"Com'erano quegli uccellini?" chiese mia moglie. E Brian: "Erano così belli. Erano tutti vestiti di bianco, tutti bianchi. Qualcuno era verde e bianco, ma gli altri erano solo bianchi".
"E ti hanno detto qualcosa?" "Sì – rispose –. Mi dicevano che il bambino si sarebbe salvato".
"Quale bambino?" E Brian rispose: "Il bambino che era steso sul pavimento del garage". E continuò: "Tu sei arrivata ed hai aperto la porta del garage correndo verso il bambino. Hai detto al bambino di restare e di non andarsene". Mia moglie quasi svenne nel sentire queste parole, perché lei si era realmente avvicinata ed inginocchiata accanto al corpo di Brian e, vedendone il torace schiacciato e l'espressione irriconoscibile, temendo che fosse già morto, si era guardata intorno ed aveva sussurrato: "Non lasciarci, Brian, ti prego, resta con noi se puoi". Nel sentire Brian ripetere le parole che lei gli aveva detto, comprese che il suo spirito aveva lasciato il corpo e lo stava guardando dall'alto.  "Cosa successe poi?" domandò.
"Partimmo per un viaggio, lontano lontano…" Era sempre più agitato, mentre non trovava le parole per dirci quello che ci voleva raccontare. Mia moglie cercò di calmarlo e di confortarlo, e gli fece capire che andava tutto bene. Brian era teso nello sforzo di dirci qualcosa che evidentemente per lui era molto importante, ma era anche troppo difficile trovare le parole giuste per raccontarlo.
"Volavamo così veloci su in aria. Sono così carini, mamma" aggiunse. "E ce ne sono tanti tanti, di uccelli". Mia moglie era sbalordita, e nella sua mente il dolce conforto dello spirito l'avvolgeva più profondamente, con una forza che non aveva conosciuto mai prima d'allora.
PARTE AGGIUNTA ALLA NDE ORIGINALE
Brian lottava tentando di dire qualcosa che, ovviamente, era molto importante per lui, ma trovare le parole giuste gli era difficile. Infine, i suoi occhi si fermarono sull' immagine del Tempio di Oakland che si trovava appesa al muro in camera da letto e si diresse verso di essa.
 'Sono andatà là!' gridava. 'Lì, Mamma!' indicando il Tempio. 'E mi sono recato in altri come questo.
Ce ne sono molti, sono ovunque e sono entrato in alcuni di essi con gli uccellini. Abbiamo volato così veloci in aria! Sono così belli, mamma,' aggiunse. 'E ci sono tanti e tanti uccellini nel tempio.
Molti di loro però sono chiusi nelle gabbie e vogliono uscire, ma non possono farlo da soli.... hanno bisogno di noi per liberarsi dalle gabbie. Mamma, devo andare al tempio e tirarli fuori. Essi sono così tristi e hanno bisogno di me. Mamma, devi andare lì per liberarli.... E anche papà... E tutti.
Dobbiamo aiutarli ad uscire dalle loro gabbie. '
Mia moglie era stordita. Nella sua mente il dolce spirito l'aveva avvolta a sè profondamente, ma con un'insistenza che non aveva mai conosciuto prima. Pensava al Mondo dello Spirito, alla prigione di coloro che non avevano avuto una cerimonia funebre e lei sapeva che quei poveretti contavano su di noi per ottenerle, pensava a quel che Brian le aveva detto degli uccellini vestiti di verde e bianco, e tutto questo riempiva il suo animo di struggimento ed indulgenza per quelle povere anime.
Brian continuò raccontandole che gli uccelli gli avevano detto che lui doveva tornare indietro e parlare a tutti di quel che aveva visto. Disse che l'avevano riportato indietro fino a casa, dove c'erano un grande camion dei pompieri ed un'ambulanza. Un uomo stava portando fuori il bambino su un lettino bianco, e lui aveva cercato di dire a quell'uomo che al bimbo sarebbe andato tutto bene, ma l'uomo non riusciva a sentirlo. Gli uccellini gli avevano detto che avrebbe dovuto andare via con l'ambulanza, ma loro sarebbero rimasti accanto a lui. Erano così piacevoli e dolci, e lui non voleva tornare indietro.
Poi arrivò la luce splendente, e Brian disse che la luce era tanto brillante e tanto calda, e che lui l'amava moltissimo. Qualcuno stava dentro la luce e lo abbracciò e gli disse: "Io ti amo ma tu devi tornare indietro: devi giocare a baseball e devi raccontare a tutti degli uccelli".
 Poi la persona che stava nella luce splendente lo baciò e lo salutò facendogli ciao ciao con la mano.
E poi....woosh, sentì un forte suono e tutti se ne andarono tra le nuvole. Il racconto andò avanti per un'ora. Ci disse che gli uccelli sono sempre accanto a noi, ma che noi non li vediamo perché guardiamo con gli occhi e non li sentiamo perché ascoltiamo con le orecchie. Ma loro ci sono sempre e li possiamo sentire solo qui (e si mise la mano sul cuore). Ci sussurrano i consigli per aiutarci a fare quello che è giusto, perché ci vogliono tanto bene. Brian continuò dicendo: "Io ho un progetto, mamma. Anche tu hai un progetto, ed anche il papà. Ognuno ha un progetto.
Noi tutti dobbiamo vivere il nostro progetto e mantenere le nostre promesse.
 Gli uccellini ci aiutano in questo, perché ci amano tanto tanto".
Durante le settimane che seguirono, Brian tornò spesso sull'argomento, raccontandoci ogni volta tutta la storia, o parte di essa. La storia restava sempre la stessa, ed i dettagli non cambiavano mai, e nemmeno erano fuori posto. In alcuni casi aggiunse qualche altra informazione o cercò di chiarire il messaggio che ci aveva già trasmesso. Non smise mai di stupirci la sua capacità di raccontarci simili dettagli con espressioni che andavano al di là della sua abilità verbale quando parlava degli uccelli.
Ovunque andasse, raccontava degli uccelli anche a persone che gli erano del tutto sconosciute. Nessuno lo guardò mai in modo strano in tali circostanze invece, quelli che lo ascoltavano avevano sempre uno sguardo di profonda dolcezza e sorridevano. Non c'è neanche bisogno di dirlo, da quel giorno noi non siamo più stati gli stessi di prima, ed io prego di non dover mai tornare ad essere com'ero.>>

DUBBI SULL'AUTENTICITà DELLA NDE DI BRIAN
(01-12-08)
Nella versione più comunemente diffusa su Internet (che è quella che vi abbiamo proposto), la storia viene presentata come un racconto d'intervento angelico avvenuto durante un momento di pericolo, con "gli uccellini" che vengono solo a fornire soccorso ad un bambino morente ma, in una versione un pò più lunga, gli Angeli sono con Brian anche per mostrare al bambino che altri "uccellini" - anime peccatrici- languiscono chiuse in gabbia, in attesa di preghiere da parte dei mortali.  In quest'ottica, il bambino non è solo il destinatario di un miracolo, ma gli viene anche chiesto di diffondere un messaggio di tipo religioso sugli "uccellini in gabbia", cioè di persuadere gli altri a pregare nel Tempio per liberare le classiche "Anime del Purgatorio".
 Alcuni Ricercatori credono perciò che la versione originale (quella senza gli uccellini in gabbia) sia stata modificata da qualche zelante Pastore di una delle tante chiese New-Age d'ispirazione pseudo-Cristiana, per adattare gli eventi a quelli che sono i suoi dogmi sull'Aldilà e far leva sulle coscienze dei suoi parrocchiani......o forse anche sui loro portafogli?
Nel riquadro (clic), inserito nella storia che avete letto ieri, proponiamo il breve ma significativo testo che sarebbe stato aggiunto a quella originale (la cui attendibilità é stata confermata da un sito che si occupa di smascherare le "Leggende Metropolitane"), lasciando decidere ai Lettori quale sia la più aderente alle tematiche di altre NDE che abbiamo proposto in precedenza.
(Dal Sito: NDERF)
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LA NDE DI Dannion BRINKLEY (15-01-09)
(Trad e adattamento del WM dal Sito di Kevin Williams)

E' una delle più famose NDE, fra le prime raccolte dal Dr. Moody e ci siamo resi conto di averne parlato spesso sulla "Pagina", senza aver mai pubblicato l'intera storia; di tanto ce ne scusiamo coi Lettori e provvediamo a riparare.
Quello che colpisce in modo particolare in questo racconto, é il fatto che Dannion, oltre alle solite visioni del tunnel, della luce, etc. ha predetto con estrema esattezza degli accadimenti futuri poi puntualmente verificatisi, come il disastro di Chernobyl e l'attacco al WTC. Come pensare allora che le NDE siano solo "il risultato di un cervello agonizzante", così come sostengono gli Scettici? Lasciamo la parola a Brinkley, che vi ricordo stava parlando a telefono con un amico, quando un fulmine colpì il palo telefonico posto di fronte alla sua casa, sicché ricevette una scarica di corrente fortissima che -praticamente- lo uccise sul colpo. Ma lui era ancora "vivo", perché dopo il tuono sentì e vide tutto....
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"Il rumore successivo fu simile a quello di un treno merci che mi entrava in un orecchio alla velocità della luce. Scosse di energia elettrica attraversavano il mio corpo, sembrava che ogni mia cellula fosse stata immersa nell'acido di una batteria. I chiodi delle suole si saldarono ai chiodi del pavimento di assicelle di legno, sicché, quando fui scagliato in aria, i miei piedi uscirono fuori dalle scarpe.
Ho visto il soffitto di fronte al viso e per un momento non riuscii a capire quale forza avesse potuto provocare un così tremendo dolore che dapprima mi stringeva nella sua morsa, per poi sbattermi sul letto. Quel che era avvenuto in una frazione di secondo, mi sembrava fosse durato per un'ora.
Da quell'enorme dolore, mi trovai improvvisamente sommerso nella pace e nella tranquillità, una sensazione che non avevo mai provato né conosciuto prima . Fu come immergersi in una gloriosa calma. Non avevo nessuna idea di cosa mi fosse accaduto, ma anche in quel momento di tranquillità volevo sapere dove mi trovavo. Iniziai a guardarmi intorno, a fluttuare a mezz'aria e vidi che sotto di me c'era il mio corpo, stravaccato sul letto. Le mie scarpe fumavano ed il telefono si era fuso con la mia mano. Vidy Sandy che entrava nella stanza, gettarsi sul letto e guardarmi con un' espressione frastornata, la stessa che si potrebbe vedere sul volto d'una madre che scopra il proprio bambino galleggiare a faccia in giù in una piscina.
Tommy arrivò trafelato, in meno di dieci minuti. Sapeva che era successo qualcosa, perché aveva sentito l'esplosione nel telefono. Potevo vederlo mentre mi teneva stretto e malediceva la lentezza dell'ambulanza che entrambi sentimmo avvicinarsi in lontananza, mentre io mi trovavo al di sopra di quei tre: Sandy, Tommy, ed il mio corpo, nel frattempo che gli infermieri lo caricavano sulla barella dell'ambulanza. Da dove mi trovavo, a circa quindici metri sopra la scena, vedevo la pioggia battente che colpiva la mia faccia e la schiena degli infermieri. La prospettiva che avevo era quella di una telecamera aerea. Senza alcuna partecipazione emotiva, nè sofferenza alcuna, vedevo come la persona che giaceva sulla barella si contorceva ed iniziava a saltare e poi guardai
verso la parte anteriore dell' ambulanza: al di sopra del mio cadavere un tunnel si stava formando, un'apertura simile all'occhio di un uragano che mi veniva addosso.
Io in realtà non mi muovevo affatto: era la galleria a venire verso di me. Ci fu poi come il suono d'un carillon, mentre il tunnel spiraleggiava, verso e poi intorno a me. Presto non ci fu più niente da vedere - nessuna Sandy che piangeva, nè più infermieri che cercavano di resuscitare il mio corpo morto, non più le disperate conversazioni via radio con l'ospedale - solo un tunnel che mi aveva completamente ingoiato ed il bel suono intenso di sette carillon in ritmica successione .
Cominciai a guardare nel buio. C'era una luce in alto, e presi a muovermi verso di essa il più rapidamente possibile; camminavo senza gambe ad una velocità spaventosa. Davanti a me la luce diventava sempre più intensa e brillante fino a quando non ha vinto il buio e mi sono ritrovato in un paradiso luminoso. Era la luce più bella che avessi mai visto, ma nonostante ciò, non feriva i miei occhi.
A differenza del dolore che si può provare quando si esce al sole da una stanza buia, questa luce era estremamente rilassante.
Guardando alla mia destra, distinsi una forma argentea, solo una silhouette attraverso la nebbia e man mano che si avvicinava, cominciai a sentire un profondo senso di amore che abbracciava tutti i significati della parola Amore. Fu come se avessi visto una persona amata, mia madre, il mio migliore amico, ma il tutto era moltiplicato per mille volte.
Come l'Essere di Luce si fece più vicino, questi sentimenti di amore s'intensificarono, fino a quando non divenne quasi troppo piacevole da sopportare.
L'Essere di Luce era direttamente di fronte a me e, guardandolo nella sua essenza, vidi tanti prismi colorati, che sembravano migliaia di minuscoli diamanti dai colori dell'arcobaleno.
Mi sentivo a mio agio alla Sua presenza, provavo un senso di familiarità che nasceva dal fatto che Lui conosceva ogni mio più recondito pensiero, dal momento del mio primo respiro e fino a quello in cui ero stato colpito dal fulmine.
GuardandoLo avevo la sensazione che nessuno potesse amarmi meglio di Lui, nessuno avrebbe potuto mostrarmi più empatia, simpatia, incoraggiamento e compassione, priva di qualsiasi forma di giudizio, quanto poteva farlo quell' Essere .
M'immersi totalmente in quella Luce e subito iniziai a ripercorrere tutta la mia vita, a vedere e provare tutto ciò che mi era accaduto: fu come se una diga avesse ceduto ed ogni ricordo archiviato nel mio cervello irruppe attraverso la breccia.
Quando la revisione della mia vita ebbe fine, fui grado di guardare indietro a tutto quello che mi era appena successo e giunsi ad una terribile conclusione: me ne vergognavo.
Mi rendevo conto che avevo condotto una vita da egoista poichè raramente ero stato capace d'aiutare gli altri. Quasi mai avevo avuto un sorriso come atto d'amore fraterno, nè avevo mai messo un dollaro nelle mani di qualcuno, perché bisognoso di un piccolo incoraggiamento. No, la mia vita era stata vissuta per me e per me solo e non avevo mai dato un accidente di niente al mio Prossimo!
Nel guardare l'Essere di Luce cominciai a sentire un profondo senso di dolore e di vergogna, mi aspettavo un rimprovero, una sorta di terremoto cosmico nella mia anima: avevo rivissuto la mia vita e quell'uomo che ne era stato il protagonista era una persona veramente inutile, che cosa meritavo se non un rimprovero? Continuando a guardare l'Essere di Luce, mi sentivo come toccato e da quel contatto pecepii un amore ed una gioia che possono essere paragonate solo alla compassione che un nonno ha per un nipotino un pò birbone.

"Chi sei TU é la differenza che Dio fa ", mi disse l'Essere. "E la differenza é l'Amore."

Non vi fu uno scambio di vere e proprie parole, questo pensiero mi giunse attraverso una qualche forma di telepatia, ma tuttora non sono sicuro del significato esatto di questa frase criptica.
Ancora una volta mi venne concesso un periodo di riflessione. Quanto amore avevo dato agli altri? Quanto amore avevo avuto da loro? Da quanto avevo appena riesaminato, potevo capire che, per ogni mio gesto buono ce n'erano stati almeno altri venti cattivi a pesare sull'altro piatto della bilancia.
Se la cattiveria potesse trasformarsi in grasso, oggi peserei più di 220 Kg!
Come l'Essere di Luce si allontanò, cominciai a sentire che il peso di queste colpe veniva rimosso. Avevo provato dolore ed angoscia, ma grazie ad esse avevo anche acquisito le conoscenze che avrei potuto usare per correggere la mia vita.
Di nuovo l'Essere di luce inviò un messaggio nella mia testa, di nuovo telepaticamente:

"Gli umani sono potente esseri spirituali destinata a creare il bene sulla Terra e di solito non giunge da azioni altamente coraggiose, ma da singoli atti di bontà tra persone. Sono le piccole cose che contano, perché sono le più spontanee e dimostrano chi sei veramente ".
Ero esultante, perchè conoscevo il semplice segreto per migliorare l'umanità. La quantità di amore e di buoni sentimenti che si hanno alla fine della propria vita é uguale a quello donato al Prossimo. Era davvero molto semplice. "La mia vita sarà migliore, ora che ho il segreto", dissi alla Luce. Fu allora che mi resi conto che non sarei ritornato.
Non avevo più una vita da vivere, dato che ero stato colpito da un fulmine: ero morto!
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NOTA DEL WM

Nella canzone dei Beatles "THE End" viene espresso lo stesso concetto: 'And in the end, the love you get is equal to the love you give' . (Ed alla fine, l'amore che ricevi è pari all'amore che hai dato).
Da notare che Abbey Road uscì nel Settembre 69, mentre la NDE di Dannion avvenne nel Settembre '75. Ispirazione Divina, reminiscenze Beatlesiane di Brinkley, oppure si tratta di un insegnamento universale attinto dall' Inconscio Collettivo?

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Come uccelli senz'ali, volammo verso una città di cattedrali costruite interamente di una sostanza cristallina che ardeva d'una luce che si originava dalle loro mura. Ero stupefatto. Quel luogo ha una forza che sembra pulsare attraverso l'aria. Sapevo che ero in un luogo di apprendimento, che non ero lì per parlare della mia vita o per vedere che valore avesse avuto, ero lì per essere istruito.
Quando entrammo nel palazzo, l'Essere di Luce non era più con me. Guardai intorno e non vidi nessuno, solo tante file di panche allineate per tutta la stanza, e quella luce radiosa che faceva scintillare ogni cosa. Mi avvicinai ad uno dei banchi, mentre davo un'occhiata, alla ricerca della mia guida spirituale. Immediatamente sul podio apparvero degli Esseri di Luce. Si posero di fronte a me e subito notai che emanavano uno splendore pieno di gentilezza e saggezza.
Mi sedetti sulla panca ad aspettare; cosa accadde dopo é stata la parte più sorprendente del mio cammino spirituale.
V'erano tredici Esseri di Luce in piedi, spalla a spalla, sul podio, ma io già sapevo tutto di loro, sempre grazie alla telepatia. Ognuno di essi rappresentava una diversa caratteristica emotiva e psicologica che tutti gli esseri umani hanno. Ad esempio, uno era stato forte e passionale, mentre un altro era dotato di senso artistico ed anche emotivo. Un altro era stato coraggioso ed energico e poi un altro ancora, possessivo e leale. In termini umani era come se ognuno rappresentasse un segno dello Zodiaco, mentre, in termini spirituali, questi esseri andavano ben oltre le caratteristiche dei singoli segni. Essi m'inviavano queste emozioni in modo tale che li potessi conoscere. Ora più che mai sapevo che questo era un luogo in cui apprendere, dove sarei stato immerso nella conoscenza, dove avrei imparato in un modo totalmente diverso da prima.
Non vi sarebbe stato alcun libro da mandare a memoria in presenza di quegli esseri di Luce, sarei diventato la conoscenza stessa ed avrei appreso tutto ciò che é importante sapere.  Potevo porre qualsiasi domanda e conoscerne subito la risposta, mi sembrava di essere una goccia d'acqua immersa nel mare della conoscenza, o un fascio di luce che sa tutto quello che la luce sa.
Quegli Esseri mi vennero incontro uno alla volta e come ognuno di essi mi si avvicinava, una scatola delle dimensioni di una videocassetta si staccava dal loro petto e s'ingigantiva davanti ai miei occhi.
La prima volta che accadde mi scostai, pensando che stavo per esserne colpito, ma un attimo prima dell'impatto, la scatola si aprì, rivelandosi come un piccolo monitor che proiettava immagini di un evento terreno che doveva ancora accadere.
Appena guardai le immagini, mi sentii come risucchiato in esse e fui in grado di vivere l'evento.
La cosa si ripetè dodici volte, e per dodici volte mi ritrovai a vivere quegli eventi sebbene, in quel momento non sapevo che si sarebbero verificati nel futuro. Tutto quello che sapevo era che mi veniva concesso di vedere cose di grande importanza, chiare come in un telegiornale ma con una grande differenza: io ero dentro lo schermo......
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Subito dopo, Dannion si ritrovò nel suo corpo che era già stato collocato nella camera mortuaria.
Quali delle profezie si sono poi effettivamente concretizzate? Eccone un breve sunto:

(1) Un attore le cui iniziali sono RR, diventerà presidente degli USA e tutti lo riconosceranno come un cow-boy.
Poco dopo la sua NDE, nel 1975, Brinkley disse al Dr. Raymond Moody che forse questa persona avrebbe potuto essere Robert Redford. Tutti sappiamo che fu Ronald Reagan a diventare presidente e che nei suoi films aveva spesso interpretato il ruolo di un cow-boy. Ciò dimostra che durante una NDE è possibile ricevere visioni del futuro, ma non sempre vengono correttamente interpretate.

(2) Nel Medio Oriente, la rabbia e l'odio raggiungeranno il punto di ebollizione. La religione svolgerà un ruolo importante in questi problemi, come l'economia. Israele sarà isolato dal resto del mondo. L' Arabia Saudita darà denaro a paesi come la Corea del Nord e stipulerà nuovi accordi commerciali. Uno sguardo al giornale di oggi vi dirà che questo é accaduto e sta ancora accadendo..

(3) Nel 1986, si verificherà una esplosione nucleare in una massiccia struttura di cemento, vicino ad un fiume in Russia. Centinaia di persone moriranno. Questo disastro ha qualcosa a che fare con la parola assenzio.
La parola russa, Chernobyl, letteralmente significa assenzio, un tipo di pianta. L'esplosione nucleare che Dannion prevedeva era l'esplosione del reattore nucleare di Chernobyl, in Russia.

(4) L'Unione Sovietica collasserà a causa di problemi economici. Il popolo russo perderà la fede nel comunismo. A causa della grave penuria alimentare la mafia russa guadagnerà molto potere. Il Comunismo sovietico morirà e dovrete guardare spesso a quella nazione per capire l'andamento dell'economia mondiale.
Il crollo dell'Unione Sovietica é effettivamente avvenuto nel 1989 a causa di problemi economici, causando gravi carenze alimentari. Il potere della mafia russa é diventata più forte.

(5) Nel 1990, verrà combattuta una grande guerra nel deserto. Eserciti si scontreranno l'uno contro l'altro e si verifichino abbaglianti esplosioni.  L'operazione militare statunitense denominato Desert Storm si é verificato nel 1990. L'esercito degli Stati Uniti schiacciò quello iracheno che aveva occupato il Kuwait.

(6) Missili con testate chimiche voleranno sul deserto del Medio Oriente. Ci sarà paura in tutto il mondo a causa delle nazioni arabe che li utilizzano. E' noto che diversi Stati Arabi possiedono armi chimiche e che l'Irak avrebbe potuto usarle contro Israele.
L'Essere di Luce diede a Dannion questo avvertimento: Se continuerete ad agire nello stesso modo in cui avete fatto negli ultimi 30 anni, tutto questo accadrà sicuramente. Se invece cambiate, si può evitare la guerra a venire.

(7) Un bio-ingegnere Medio Orientale troverà il modo di modificare il DNA e creare un virus che sarà utilizzato per la fabbricazione dei microchip. " Una recente tecnologia inventata da due ricercatori israeliani ha permesso effettivamente di inserire frammenti di DNA all'interno di normali componenti elettronici.

(8) In data 1° Settembre 2001, dieci giorni prima dell' attentato terroristico di New York, Dannion annunciò che il mondo era sull'orlo di un risveglio spirituale, che richiedeva un profondo auto-esame".
Di certo qualcosa spinse Dannion a fare questo annuncio, ed é ragionevole presumere che sia stato l'imminente attacco terroristico dell' 11 Settembre. Dannion non é l'unico che ha ricevuto una visione del genere.
Anche Ned Dougherty  aveva avuto visioni del futuro durante la sua NDE.
Una di esse é stata pubblicata nel suo libro,Fast Lane to Heaven, sei mesi prima dell' 11 Settembre:
"Un grande attacco terroristico potrebbe colpire le città di New York o Washington ed esso inciderà pesantemente sul nostro modo di vivere negli Stati Uniti."

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ANCHE I GAY VANNO NELLA LUCE (26-03-09)
DUE NDE DI OMOSESSUALI, UN GAY ED UNA LESBICA, CI DIMOSTRANO CHE DIO NON BADA AFFATTO ALLE NOSTRE
PREFERENZE SESSUALI E CI CONFERMANO QUANTO ABBIAMO DETTO SU QUESTA TEMATICA IN UN RECENTE ARTICOLO.
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NDE DI UNA LESBICA
Da una lettera di Kerry Kirk a K. Williams

La seguente NDE mi è accaduta durante l'estate del 1981 all'età di diciannove anni.
Era un momento della mia vita in cui avevo quasi deciso che non poteva esistere un Dio, che non esisteva nessun essere superiore in grado di controllare il mio mondo e che, se pure vi fosse, non aveva di certo fatto un buon lavoro. Non sapevo che da quel momento, fatta questa "decisione", avrei preso una brutta china: diventai egoista, egocentrica...
A quell'epoca soffrivo di episodi di tachicardia da diversi anni, una patologia mai diagnosticata prima di allora, tanto che, se mi fosse stato chiesto, avrei negato qualsiasi problema cardiaco perchè mi sembrava normale vedere lucette davanti agli occhi e sentirmi quasi morire nei momenti in cui il mio cuore faceva il matto.
Una sera mi trovavo sul sedile posteriore di un'auto in viaggio da Los Angeles per San Francisco. Tutto d'un tratto il mio cuore cominciò a correre e fui assalita dalla nausea. Poi tutto iniziò a girare e cominciai a vedere un sacco di colori, finchè tutto diventò buio. Ero terrorizzata e mi sembrava di essere avvolta in una nube scura ed umida.
Non ero mai stata così spaventata e nella mia paura invocai Gesù.
Immediatamente iniziò una specie di lotta. Sembrava che si fosse scatenata una battaglia tra un essere nero e uno di luce, che immediatamente vinse sulle tenebre.
Mi ritrovai china, in adorazione davanti a questo Essere di Luce; potevo sentire un calore intenso, fatto d'amore, che pervadeva tutto il mio essere, un' energia che ne penetrava ogni fibra.
 Non avevo mai provato un amore tanto incondizionato, però ne avevo sentito parlare.
So che ci fu una conversazione tra noi, ma non riesco a ricordare quanto mi venne detto.
Fu un momento di guarigione, una specie di rigenerazione.
Poi mi vidi al di sopra dell'auto in movimento, guardare in basso alla ricerca di me stessa accasciata sul sedile posteriore. Sapevo che ero seduta lì, eppure ero ancora qui.
Non ebbi paura o senso di confusione: tutto era come doveva essere.
C'era qualcuno alla mia sinistra e non credo che fosse la stessa entità che mi aveva accolto.
Egli (avevo la sensazione che fosse un "lui") sembrava indossare una veste bianca o qualcosa del genere....strano, non l'ho mai guardato, ma la sua identità non mi sembrò importante.
Penso che era lì per farmi da guida.
Iniziammo a muoverci nello spazio; ne fui consapevole a causa delle stelle e dei pianeti che passavano davanti ai miei occhi molto rapidamente. Era molto eccitante, mi sentivo così libera!
A questo punto mi è difficile mettere in un ordine temporale gli eventi successivi.
Ricordo che mi trovai in una "stanza" bianca, ma non aveva le pareti, sebbene sembrava essere un luogo 'chiuso. Forse i suoi confini si estendevano fino alla sorgente della luce che la riempiva ed è forse per questo motivo che io la chiamo una stanza. C'era un uomo in veste bianca,in piedi dietro un leggìo su cui era poggiato un libro. Sapevo che era il libro della vita.
Improvvisamente capii che il "Dio" che mi era stato presentato dalle religioni,non aveva nulla a che vedere con quella realtà e capii che non importa se lo chiamano Dio, Allah, Grande Spirito:
Egli è sempre la stessa Entità e capii che le diverse religioni hanno solo diversi modi di spiegare lo stesso Creatore. Ho anche capito che quella vocina dentro di noi che ci spinge a fare delle buone cose proviene da questo Creatore, che è luce d'amore dentro ciascuno di noi. Non ricordo che queste cose mi furono dette: lo sapevo e basta.
In quella specie di stanza mi fu mostrata tutta la mia vita, ma non ho un ricordo completo, forse solo la settimana precedente o giù di lì, da quando avevo rinunciato a Dio. Capii come ero stata egoista.
Provai il dolore che avevo causato ad una persona in particolare, il che mi scosse non poco.
La cosa per cui provai il maggior senso di colpa, fu il male fatto ad altre persone, mentendo, o per insensibilità verso i loro sentimenti, o per il solo fatto di essere stata egoista.
Che fossi lesbica invece, non sembrava proprio un problema.
Questo fatto è stato per me sorprendente, visto ciò che mi avevano insegnato a credere.
Vi era un' altra stanza in quel luogo e mi sembrò che ci fossero altre entità. Percepii che alcune erano di sesso femminile, altri erano maschi, ma non posso dire di aver riconosciuto nessuno.
Mi venne poi mostrato un diagramma ed ho potuto vedere che esso rappresenta le nostre scelte.
Una scelta ci porta a farne altre che, a loro volta portano ad altre ancora.
 Fondamentalmente capii che le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze.
Cominciai a ricevere tutta la conoscenza, o almeno questo è ciò che mi venne detto. Erano là ad insegnare, per me, sebbene non ricevetti tali insegnamenti sotto forma di parole. Era più completo, come lo sono i pensieri, ovvero composti sia da parole che da immagini che si completavano nella mia mente e così non solo avevo la risposta ad una certa domanda, ma mi venivano detti anche il come ed il perchè correlati alla risposta.
Tutto, in tutto l'universo, si posiziona al posto giusto come in un puzzle:
TUTTO HA UN SENSO.
Dovevo ricordare questo concetto...
Poi, guardando verso la mia destra ed in lontananza, vidi una bellissima valle con un sacco di gente e c'era qualcuno che li guardava. Capii che era Gesù. Poi vidi una linea. ... Il mio piede (Sì, possedevo un "corpo spirituale" come gli altri che avevo incontrato), stava per oltrepassare quella linea, per andare a stare insieme agli altri, ma mi venne detto:
"Se attraversi la linea non è possibile tornare indietro: significherebbe che dovresti morire."
Per quanto possa sembrarvi divertente, fino a quel momento non mi ero resa conto che avrei potuto morire o che stava per morire. Non mi rendevo conto che ero stata separata dal mio corpo, anche se lo avevo visto nell'auto. Mi sentivo completa.
Mi ricordo che ridevo e pensavo che non era così che avevo immaginato la mia morte.
Dissi che volevo restare, ma mi venne risposto che coloro che erano con me in auto,come mia madre, non avrebbero capito e avrebbe terribilmente sofferto. Avevo capito....
Ad un certo punto mi fu mostrata una mappa e mi venne detto di tornare e di andare in Virginia.
Mi ritrovai seduta nuovamente nella vettura, mentre continuavo a sentire dei meravigliosi cori angelici.

NDE DI UN GAY

Immediatamente dopo l'impatto contro una griglia di metallo, mi sentii galleggiare fuori dal corpo, come se stessi in bilico sopra di esso e su tutte le persone che stavano a guardare, paralizzate dallo shock e dall'orrore per ciò che mi era accaduto, infatti molti pensarono che fossi morto. Mi ricordo che guardando verso il basso vedevo per la prima volta il mio corpo a tre dimensioni: ne ebbi un enorme shock, perché non é possibile vedere noi stessi di tal guisa: specchi e fotografie sono bidimensionali. Non provavo alcun dolore; mi sentivo completamente libero e pensai: "E' così che sono realmente".
Guardai il mio corpo fisico, tutto accartocciato, sanguinante e senza vita, e questa enorme ondata di compassione passò su di me mentre avrei voluto gridare agli astanti che era tutto a posto, di non essere tristi e preoccupati per me.
Poi, improvvisamente mi sono sentito risucchiato, letteralmente alla velocità della luce, lontano dalla Terra e vidi simultaneamente tutti gli abitanti del pianeta, in un attimo. Ho visto gente in Cina e in Svezia e in Uruguay; ho visto chi dormiva e sognava; ho visto uomini e donne mentre preparavano il cibo nelle loro case e nei ristoranti, persone che viaggiavano con ogni tipo di mezzo di trasporto andare e tornare dal lavoro, dalla scuola dai loro appuntamenti. Ho visto bambini che giocavano insieme, e banchieri e insegnanti e lavoratori sul loro posto di lavoro. Ho visto madri partorire, il che é stato per me particolarmente bello e commovente. Ho visto malati negli ospedali e condannati nelle carceri, negli istituti psichiatrici, nelle case di cura e bambini negli orfanotrofi che si sentivano disperatamente soli abbandonati ed impaurriti. Ed ho anche visto i quadri dipinti dai pittori e coloro che accudivano piantine fiorite nei giardini, altri scrivere storie e comporre musica, ed altri ballare.
Ho visto gente in preghiera nelle moschee e nei templi, nelle sinagoghe e nelle chiese, ed i fedeli raccolti in silenziosa preghiera. Ho visto tutte le tribù indigene delle varie parti del mondo suonare i tamburi e cantare e Dio che inviava una moltitudine di Angeli verso la Terra, per rispondere a tutte quelle innumerevoli preghiere.
Per quanto mi sembrasse di avvicinarmi ulteriormente alla luce, vedevo la Terra dallo spazio ed essa mi appariva come una bella gemma, blu e verde, un luccicante gioiello fluttuante nel cosmo. Come mi ci sono avvicinato, ho visto che era vibrante e pulsante, un'entità vivente in grado di respirare e non una semplice massa fisica inerte.
"Questa é la Madre Terra, questa é la nostra Madre divina", pensai.
Ma come la guardai ancora più da vicino, mi resi conto che vi erano terribili piaghe e ferite su varie parti del suo corpo, e che il suo respiro era affannoso, come se chiedesse a Dio ed ai suoi figli di fermare il massacro, la distruzione e l'odio. Sembrava moribonda, che stesse pregando tutti noi per aiutarla a guarire e per la sua rigenerazione. Ancora una volta mi sentii sopraffatto da sentimenti di tristezza e di compassione ed avrei voluto tenere la Madre Terra fra le mie braccia per sussurrarle parole d'amore e di speranza.
Mi ricordo che una parte di me si sentiva frustrata ed impotente - come mi ero spesso sentito nel mio corpo fisico- a fare effettivamente qualcosa di concreto, ma un'altra parte di me si sentiva onnipotente, come se non ci fosse niente che non avrei potuto compiere. In quel momento chiesi a Dio, "Che cosa vuoi che faccia?"
E la risposta fu che dovevo tornare nel mio corpo fisico, al fine di completare alcuni compiti che mi erano già stati affidati.
Pensai: "Non posso tornare indietro, perchè il mio corpo é distrutto, é impossibile ripararlo!"
Ero inoltre cosciente che non avrei mai potuto realizzare nulla a causa di tutti i miei limiti fisici mentre, da spirito, ero libero e senza vincoli di sorta. Ricordo che mi sentii in collera e che avevo paura di tornare indietro, dopo essere stato in tutta quella Luce - per tornare nel buio. E poi percepii la presenza di Gesù Cristo, tutt' intorno a me. Il sentimento di amore fu travolgente, fu come come fare il bagno in un oceano di estasi. Gli chiesi: "Devo davvero tornare indietro?"
La Sua risposta fu che io ero parte del piano di Dio, come ogni altra persona, e che il mio scopo ultimo era quello di amare e servire Dio e tutti gli esseri viventi. Lui capì subito tutto della mia paura e dei miei dubbi e mi assicurò che sarei guarito pienamente, ma che sarebbe stato un processo molto lungo. Aggiunse che dentro di me avevo la capacità di riuscirci, anche se non me n'ero ancora reso conto, e che tutto quello che avrei dovuto fare era solo chiedere il coraggio e la forza di perseverare nella vita e nel lavoro. Questa particolare informazione ebbe per me un enorme valore, dato che spesso mi ero chiesto quale fosse il mio ruolo in un mondo dove mi sentivo sperduto ed inutile. Quindi, Cristo mi disse che mi avrebbe inviato degli Angeli Custodi per aiutarmi a guarire, per farmi da Guide e proteggermi. A quel punto la luce divenne ancora più intensa ed improvvisamente apparvero innumerevoli Angeli che cantavano "Osanna!" e inni di lode a Dio, mentre alcuni piangevano.
 Non ne capii il motivo e Gesù mi disse che erano lacrime di gioia per la mia nuova vita sulla Terra oltre ad esprimere la loro compassione per i disagi che mi accingevo a sopportare per il resto della mia esistenza terrena. Aggiunse poi che aveva convocato quegli Angeli per guidarmi nel mio viaggio di ritorno sulla terra, e nel mio corpo fisico.
Provai un forte senso di gratitudine verso Cristo che era lì per aiutarmi a cercare di capire tutto ciò che mi stava accadendo e ricordo anche che non ebbi più paura, sapendo che nessuno mi avrebbe mai più fatto del male. Di sicuro avrei fatto ogni giorno del mio meglio per servire la volontà di Dio. Mi svegliai e due uomini erano in ginocchio, chini su di me, con un' espressione di apprensione e preoccupazione sui loro volti. Per qualche motivo inspiegabile, sapevo, che erano gay.
La loro età era sulla trentina e non riuscii a fare a meno di notare quanto fossero belli e splendidamente vestiti con abiti di certo molto costosi. Mi ricordo che pensai che potevano essere degli alti dirigenti che lavoravano per una grossa società ed in realtà, é esattamente ciò che poi venni a sapere. Uno dei due sembrava possedere buone conoscenze di pronto soccorso, dato che stava controllando i miei segni vitali. Mi dissero che l'ambulanza stava per arrivare e mi pregarono di rimanere fermo e non parlare,il che era facile da fare, considerando la portata delle mie lesioni.
Si erano entrambi tolta la giacca per coprirmi e fui colto dal terrore nello scoprire che erano coperte di sangue e completamente rovinate. Provai un forte imbarazzo ed un'enorme gratitudine per la bontà di quei due sconosciuti, la cui presenza percepivo amorevole e rassicurante, sì da farmi sentire stranamente sicuro e protetto.
Entrambi restarono con me ad aspettare l'arrivo dei medici, poi mi seguirono in Pronto soccorso per assicurarsi che fossi adeguatamente curato. Mi fecero visita in ospedale in due distinte occasioni, durante le quali feci una debole offerta di ripagare i loro vestiti rovinati. Ne ricevetti un secco ma gentile rifiuto ed insistettero sul fatto che l'unica cosa importante era che fossi vivo e più o meno tutto d'un pezzo. Ancora una volta la loro mera presenza fisica mi aveva riempito d'un senso di speranza e di coraggio, perché quegli uomini erano lì a dimostrare di essere gli Angeli che Cristo aveva promesso di inviarmi.
Webmaster (DAL SITO DI K. WILLIAMS)

3 NDE RIFERITE DA GRAZY E... 15-06-09
Vi scrivo di una esperienza di NDE ,la protagonista ha avuto questa esperienza dopo un principio di annegamento in mare.
"Era come se io stessa fossi quella musica e la medesima sensazione la provavo rispetto agli incredibili colori che percepivo vibrare dentro ed intorno a me o....come dire? a quella che potrei sommariamente definire la mia essenza;cioè ,che in quel momento sentivo forte la certezza di essere luce e sono . mi sentivo calma e straripante di amore ed una pace infinita alleggeriva il mio cuore. Due "Angeli" mi dissero telepaticamente:-Ora ritornerai sulla terra e ricomincerai proprio da ciò che hai sempre evitato,cioè dalla tua ombra;comincerai ad essere te stessa sempre ,anche a costo di non essere approvata,mostrerai la tua luce ed il tuo buio con serenità e lascerai che gli ostacoli della vita allenino la tua eccellenza . Smetterai di seguire un modello suggerito come piacevole dagli altri ,scoprirai chi sei e realizzerai il tuo compito e lo scopo per cui sei nata."
La protagonista ha commentato la sua NDE in questo modo:"E' sicuramente un'esperienza ,purtoppo ancora ,di confine, che permette di incontrare Dio,quel Dio che sta dentro l'essere umano ,che è si trascendente ma ciò che trascende è lo strumento personalità,come un pianista può e deve trascendere il suo pianoforte,se vuol suonare,andando oltre esso col suo senso dell'identità,per arrivare a scoprire di essere colui che suona...che cerca...sinfonie...o la propria vita.
Un saluto a tutti, Grazy
...DA TIZIANA
Allora vi racconto anche io una NDE di un ragazzo che ho conosciuto qui a Berlino.
Venne nel pub di mio fratello, era primavera..ci mettemmo a parlare del piú e del meno, quando gli vidi una cicatrice enorme dal collo all'avambraccio...curiosa come sono...gli chiesi che cosa gli era successo e questo è il suo racconto:
" Nato da una mamma non sposata, da un papá sposato e con prole ( scandalo) ..mai incontrato per il motivo che il suo papá se ne ritornó a "casa" che lui era piccolino, pochi mesi! Solo una foto sgualcita e sbiadita dal tempo del suo papá..dove non si vedevano nemmeno i lineamenti. Insomma questo ragazzo ebbe un incidente con la sua moto...un pirata della strada non si fermó al rosso e lui si risveglió dopo due mesi di coma ma anche dalla prontezza di un sanitario che gli portó subito soccorso..non respirava piú subito dopo l'incidente.
Quando mi disse questo allora gli chiesi a bruciapelo se avesse per caso sognato qualcosa durante questo periodo....non potevo nemmeno dirgli se avesse avuto una nde ...lui non credeva in nulla e di paranormale non aveva nemmeno una minima idea! Mi disse che, non sá quando é successo tutto ció..si é ritrovato in un tunnel con una luce stupenda alla fine....vedeva una persona ma non riusciva a capire chi fosse...finché la persona gli si é avvicinata...gli si presentó dicendo che era il papá, si scusava con lui per non poterlo aver amato in terra ma che lo seguiva costantemente e che era tempo di tornare nel suo corpo perché non poteva lasciare la mamma da sola ( non avevano parenti, nulla!) e che un giorno si sarebbero riabbracciati.
Questo ragazzo si risveglió quando i dottori avevano deciso di spegnere le macchine!
Anche la sua mamma, alla descrizione che fece, con particolari che da una foto sbiadita non potevano essere visti, riconobbe il suo uomo.
Quando finí di raccontarmi penso che la mia faccia era cosí ..volevo abbracciarlo..gli parlai delle nde..cercai di spiegargli un pó...ma lui non credeva in queste cose...peccato!
Bacioni a tutte Tizi
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NDE di Roberto (14-06-09)
 Ringraziamo Sara Luce (LINK AL SUO SITO) che ci ha inviato questa bellissima testimonianza di NDE accaduta a Roberto.

<Quand’ero ragazzo, d’estate, andavo spesso a fare il bagno in una grande pozza d’acqua formata dal fiume Corsolone, situata lungo la strada che porta al Santuario della Verna.
Erano le ore 13 di un caldo giorno del mese di agosto del 1980. Avevo scelto quell’ora per evitare l’affollamento che spesso si riscontrava nella bella stagione ed infatti ebbi l’impressione che non ci fossero altre persone oltre me. Non avevo mai imparato a nuotare ma, negli ultimi tempi stavo facendo qualche piccolo progresso. Ero diventato molto bravo a tuffarmi. Dopo essermi riempito i polmoni d’aria, mi buttavo dalla cascata con le braccia distese sopra la testa. Entravo così in acqua senza paura. La mia difficoltà consisteva nel riprendere aria senza poter toccare con i piedi per terra. Dovevo fare attenzione perché ogni volta rischiavo di bere acqua anziché respirare.
Quel giorno, dopo cinque bei tutti, ero salito di nuovo sulla cascata. Purtroppo, appoggiando un piede su una superficie scivolosa, persi l’equilibrio e caddi nell’acqua da un’altezza di cinque metri. Mi girai più volte su me stesso fino a perdere l’orientamento. Non mi rendevo più conto di dove fosse il sopra e il sotto ed una grande paura cominciò ad impossessarsi di me.
Mi ritrovai improvvisamente privo di aria. Cominciai così a bere acqua fino a riaffiorare in superficie tutto sconvolto. Non riuscivo a gridare per chiedere aiuto. Avevo bisogno d’aria, ma non potevo respirare poiché avevo la bocca e la gola piene di acqua. Agitandomi e facendo movimenti per restare a galla non riuscivo che ad affondare di più. Riaffiorai ancora per un attimo una seconda e poi una terza volta, ma ero ormai rassegnato e mi lasciai trascinare di nuovo giù. Mi rendevo conto, ormai, che non sarei mai più tornato in superficie.
Fino a quel momento della mia vita non avevo mai preso in considerazione l’eventualità della mia morte, non avevo pensato abbastanza a questa realtà. Naturalmente partecipavo, come tutti, in varie occasioni, ai funerali di parenti ed amici ma, in queste circostanze, la morte sembrava riguardare soltanto gli altri, mentre su di me questo pensiero non aveva mai avuto peso.
Ora posso dire che evitavo di pensarci perché ne avevo molta paura.
Non riuscivo ad immaginare cosa sarebbe accaduto in quel momento, sentivo che non avrei potuto aggrapparmi a niente restando completamente solo con me stesso.
Questa inesorabile solitudine era la mia principale preoccupazione, oltre al timore dell’ignoto. Il me stesso sconosciuto e profondo nascondeva, lo so, verità che difficilmente avrei potuto accettare.
Naturalmente questa paura era accompagnata anche dal dispiacere di dover lasciare i miei genitori, i fratelli, gli amici, le cose materiali, i miei affetti ed i miei interessi in generale, cioè tutto ciò che costituisce il contorno, ma anche, questo allora pensavo, il senso della vita. Fu una grande sorpresa scoprire, invece, che tutte queste cose non avevano in realtà vero interesse per me. Ad esempio, ciò che mi sembrava di provare separandomi da mia madre era la stessa cosa che sentivo lasciando una qualunque altra persona. Questo non sminuiva l’amore e la riconoscenza che avevo per lei, percepivo però, molto chiaramente, che tutti siamo importanti e siamo tutti sullo stesso piano. Capii, in quel momento, che il dispiacere di morire non veniva dal lasciare tutto questo, ma dalla consapevolezza di non aver fatto abbastanza del bene agli altri nella mia vita. Questo era l’unico vero rammarico che provavo andandomene.
A questo punto dell’esperienza ho perso il contatto con il mio corpo e ho incominciato a rivivere attimo per attimo tutti gli eventi della mia vita, anche i piccoli particolari che avevo del tutto dimenticati a livello cosciente. Li ho rivissuti intensamente, con ogni sfumatura di sensazione, molto più profondamente di quando erano accaduti.Quei momenti di vita mi apparivano come in un grande schermo.
Riuscivo a sentire anche gli odori e i sapori del loro accadere, come se accadessero realmente un’altra volta in quel preciso momento: tanti attimi vissuti di cui non avevo più alcuna memoria.
Ho rivissuto un’esperienza avuta in prima elementare quando, a scuola, durante l’intervallo, avevo fatto la lotta con un mio compagno. Ero riuscito a sovrastarlo e mi sentii felice ed orgoglioso di essere stato più forte di lui. Mentre rivivevo questa esperienza, però, non provavo più gioia per averlo vinto, ma tristezza ed amarezza perché sentivo di averlo umiliato. Non vedevo più questo bambino come qualcosa di distinto da me. Ovvero io sono io, lui è lui e tutto ciò che gli succede non ha nessuna importanza per me.
Non eravamo due entità distinte, ognuno nel proprio corpo dai ben precisi confini, ma lo sentivo come se fosse un prolungamento di me stesso. Così io provavo la sua sofferenza per l’umiliazione che gli avevo arrecato.
Ho associato questo insegnamento a ciò che disse Gesù quando affermò “Io sono la vite, voi siete i tralci”. Ho capito che, in realtà, siamo tutti una cosa sola. Oltre a rivivere azioni sbagliate, per le quali ho provato sofferenza, ho rivissuto anche un’esperienza positiva, sentendola tale molto di più del momento in cui l’avevo realmente vissuta: aiutare una signora anziana ad attraversare la strada.
Ho sempre ammirato le grandi opere di bene di San Francesco e di Madre Teresa di Calcutta ed io, in un certo senso, mi sentivo una nullità in fatto di carità. Questa esperienza mi ha fatto capire che le grandi cose stanno proprio nelle cose semplici.
La gioia che ho provato era dovuta al fatto di rivolgere l’attenzione non più a me stesso, ma ad un’altra persona in maniera totalmente disinteressata. Rivivere le mie esperienze negative e provare per questo sofferenza è stato, per me, come purgarmi dal male; è stato come sperimentare il purgatorio nella mia coscienza.
Questo mi ha reso consapevole che il purgatorio e l’inferno come luoghi oggettivi non esistono, ma sono stati d’animo. Ho sentito che Dio è Amore e misericordia infinite e non vuole il male di nessuno. Anche il Paradiso è uno stato d’animo ed è per tutti.
Un altro aspetto che mi ha colpito profondamente riguarda il giudizio che ci sarà alla fine della vita. I miei genitori sono cattolici, quindi, fin da piccolo, ho seguito questo insegnamento. Il catechismo mi aveva presentato un Dio che vedeva tutto ciò che facevo e che quindi mi avrebbe giudicato secondo il bene ed il male commesso. In quel momento, invece, era la mia coscienza che giudicava le azioni fatte con una lucidità impressionante. Nella vita, quando ci troviamo a prendere una decisione, pensiamo di poter definire la nostra scelta con un’ampia gamma di sfumature, ovvero possiamo definire le nostre azioni: né bene, né male, oppure abbastanza bene, benino o poco male e così via …In quella situazione, invece, la distinzione era netta, precisa: o era bene o era male.
A questo punto della mia esperienza mi apparve una forte luce, come un sole, una luce che, nonostante fosse luminosissima, potevo guardare tranquillamente, senza provare fastidio, poiché non la guardavo con gli occhi fisici, bensì con quelli spirituali.
Mi sentivo attirato verso questa luce: mi è molto difficile descrivere con le parole ciò che ho provato.
Questa meravigliosa luce mi infondeva un senso di calma, di benessere, di bontà, di gioia, di pace, di amore e di accettazione.
Questa sensazione di accettazione era bellissima perché, per la prima volta in vita mia, mi sono sentito accettato per come sono, senza alcun bisogno di apparire migliore o chissà in quale altro modo, ma proprio così come sono: ed era stupendo.
In quella luce che ormai mi avvolgeva completamente, sentivo l’armonia e sperimentavo la perfezione di tutte le cose. Era chiaro che tutto aveva un senso e che io facevo parte di questo tutto, pur conservando la mia identità.
Fu allora che, all’improvviso, sentii una mano che mi stava afferrando un braccio e ripresi subito coscienza del mio corpo e della mia sofferenza. Non riuscii a fare altro che restare immobile e mi feci trascinare verso riva.
La persona che mi ha salvato raccontò che, mentre stava prendendo il sole sul greto del fiume, si accorse delle mie difficoltà e corse verso di me per aiutarmi. Una cosa, però, mi lascia perplesso. Come fu possibile che io, nonostante mi fossi tuffato dall’alto della cascata varie volte, da un punto in cui si dominava tutto il corso del fiume, non avessi notato la sua presenza e come potè lui vedere che stavo affogando stando sdraiato accanto al fiume. Inoltre, non seppi mai chi fosse, ne da dove venisse!
Nel complesso credo di essere stato sott’acqua per due o tre minuti ed è stupefacente come abbia potuto vivere una così ampia gamma di pensieri e sensazioni in un frammento di tempo tanto breve. E’ stata una vicenda eccezionale per me, un vero regalo della vita che mi ha fatto capire e sentire cosa succede quando il nostro Spirito lascia il corpo fisico. Quell’esperienza meravigliosa ha cancellato per sempre dal mio cuore e dalla mia mente la paura di quell’evento che comunemente chiamiamo morte, dandomi la consapevolezza della reale esistenza della nostra essenza immortale.>
Roberto
COME SO CHE I MORTI SONO VIVI, L'INCREDIBILE NDE DI FANNY (23-06-09)
Se credete che le NDE le abbia scoperte il Dr. Moody, siete in errore, perchè tali racconti circolano dal tempo degli antichi Greci e questa bellissima esperienza che oggi vi presentiamo è fra le più lunghe e le più elevate che abbia mai letto. La protagonista, una ricca donna Texana, racconta dettagliatamente il cammino ultraterreno di uno Spirito "normale", ovvero di chi, come lei, ha vissuto una vita senza infamia e senza lode.
Pur essendo questa NDE avvenuta nel secolo scorso, è interessante notare come la vita dopo la vita venga qui descritta in piena sintonia coi racconti di pre-morte più recenti e con quanto ci vien riferito dai Mediums e dai Channelers odierni. Nel suo libro del 1917, "Come so che i morti sono vivi", Fanny Ruthven Paget ci offre una delle più vivaci e dettagliate esperienze di Premorte (NDE) mai registrate (il libro in edizione originale è liberamente scaricabile da Internet ).Pur non indicando chiaramente la sua malattia, si potrebbe dedurre che la Paget abbia sofferto di una grave polmonite per diversi giorni durante il 1911.
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"Tutto intorno a me non potevo vedere nulla, ma immaginate il mio stupore quando, guardando verso il basso, ho visto il mio corpo riposare in pace sul letto, nella posa tipica di una persona defunta.
Non riuscivo a muovere gli occhi da esso, ma mi affascinava per come giacesse nel suo freddo candore, in un abito di seta color lavanda, con pizzi e volant... Le azzurre finestre
dell'anima, gli occhi, erano socchiusi; l'anima era assente senza più luce; le labbra leggermente aperte creavano appena un vago sorriso, la mano sinistra posta sul petto mostrava l'anello di fidanzamento scintillante come non mai, mentre la destra, col palmo aperto, era scivolata un pò lontana dal corpo. Come sembrava tranquillo!
Così ogni dettaglio di quell' immagine si fissava nella mia mente ma in modo distaccato, mentre mi rendevo conto che si trattava di nient'altro che un abito ormai non più utile. Tuttavia, provavo un vago senso di protezione verso di esso: era stato un fedele servitore in grado di soddisfare ogni mio desiderio e capriccio ed ora che ero passata al di là della gamma dei suoi servizi, mi deliziavo a vederlo avvolto in quel vestito che in precedenza aveva avuto per me un ben diverso significato ".
La Paget quindi si preoccupò del suo fidanzato che si trovava in un altro paese e si sentì trasportata da una sensazione di vibrazione accanto al suo corpo addormentato.
"Come l'ho osservato ho visto il suo corpo spirituale in modo più netto del suo corpo fisico. Visto dall'altro lato dell'esistenza, il corpo astrale sembrava l'originale mentre era quello fisico ad apparirne il duplicato. All'interno tutto era luce, percepita come parte integrante dell' anatomia spirituale. Questa luce penetra all'interno, sia dei corpi fisici che di quelli astrali, generando un'aura che li avvolge li riveste, per così dire, di una luce magnetizzante. Come appare meravigliosa questa triplice manifestazione della vita per noi che conosciamo solo quella fisica! "

Parlare con i Viventi

Avvicinatasi al suo fidanzato, Paget cercò di dialogare con lui. Sebbene egli fosse profondamente addormentato, la sua anima non lo era affatto e rispose con gioia cercando di aiutarla ad entrare nella sua coscienza mentre il suo corpo fisico gemeva e si contorceva in quello che era divenuto un sonno inquieto. Dopo alcuni momenti, si mise ad urlare, "Fanny, Fanny," e poi sedette sul letto, ormai totalmente sveglio, tanto che accese la luce e prese gli occhiali ed una rivista per leggere.
Ella cercò di comunicare, ma lui non reagiva alle sue parole.
"Io sono morta, è questo il motivo per cui non riesce a sentirmi ed a vedermi", pensava Fanny, anche se si sentiva più viva che mai. "C'era qualcosa di pietosamente doloroso nell'essere così vicino ad una persona cara perchè, sebbene vedessi ed udissi il mio amato distintamente, sapendo perciò che i suoi pensieri erano per me, egli ignorava del tutto la mia presenza. Ma soprattutto era angosciante sapere che egli non mi avrebbe mai più rivista, mai più avrebbe sentita la mia voce non importa quanto ardentemente lo avessi invocato, mentre ero rimasta in tutto e per tutto la stessa persona, tranne che per la mancanza del corpo fisico. "
Poi ella ebbe la sensazione che le di lui vibrazioni non erano in armonia con le sue.
"La mia era una sorta di moto perpetuo mentre le sue mi apparvero più simili ad un 'mare mortò in cui queste correnti fluivano e rifluivano, e mi sembrava semplice passare da quella calma mortale al mio stato di flusso e riflusso vibratorio continuo, tanto che aspettai a lungo prima di capire che lui non avrebbe fatto alcuno sforzo per adeguarvisi."
Intuendo che non sarebbe stata in grado di penetrare la sua coscienza fisica, ella gli disse addio e cercò di allontanarsi, ma la forza vibrante sembrava limitare la sua.
"Insistentemente, quella forza mi tratteneva, come se mi invitasse a fare ulteriori considerazioni sugli interessi terreni, ma non ne avevo nessuno. I miei beni materiali erano già stati assegnati secondo i miei desideri; non avevo dietro me il lavoro di una vita lasciato incompleto; non avevo figli, nè altre persone che dipendevano da me; nulla mi poteva tener più legata alla terra.
Il mio desiderio era quello di andare oltre e ora che potevo, ero ben contenta e volevo andare verso le gioie che sentivo mi aspettavano al di là dell'influenza terrena. Eppure, quella forza mi tratteneva, mentre provavo a passare al di là, fino a quando, invece di lottare, cercai di capire - di strapparle il motivo per cui mi bloccava, perchè avevo la sensazione che ci fosse una pur qualche ragione.
Quasi istantaneamente la spiegazione affiorò nella mia coscienza e mi resi conto che il braccio lungo degli interessi terreni può giungere fin nell' Aldilà e trattenere le sue vittime fra la ombra della terra, contrapponendo il suo magnetismo alla promessa di cose più elevate".
Fanny racconta di essersi sentita trasportare all'interno di quella vibrazione e di essere stata improvvisamente avvolta da un buio opprimente e pesante, sentendosi sola nell'eternità, in attesa, mentre era presa da terribili dubbi, finchè capì che il buio era dentro di lei e poteva essere eliminato solo dal di dentro.
"Vi erano persone care e molti altri ad accogliermi con gioia perchè ero lì insieme a loro."
Anche il suo Spirito Guida, che si identificò come Meon ,era presente ed ora si sentiva leggera e spensierata.

Visita all'Inferno


Meon le disse di seguirlo: "Avvolti da una morbida luce bluastra che sembrava giocare su di noi, ci lanciammo fra le onde dello spazio." Durante questo viaggio, s'imbatterono in una 'tenebra rossastra', dove Fanny si trovò in mezzo a molti altri spiriti.
"Li stetti a sentire, cercando di ascoltare quello che dicevano, ma le loro vibrazioni non erano evidentemente in sintonia con le mie, e così non li potevo percepire distintamente. Dopo un lungo periodo di vani sforzi chiesi a Meon, che posto fosse mai quello e lui mi spiegò che ci trovavamo in un luogo ancora molto prossimo al magnetismo della terra.
Poi gli chiese il motivo per cui le anime erano intrappolate e Meon le rispose che era questo il desiderio di alcuni, mentre altri non erano ancora abbastanza forti da superare quel punto, perchè gli interessi terreni li bloccavano in quel luogo:
"Non vi è alcun ostacolo, ma non vogliono andar via; alcuni non sapevano che è difficile scrollarsi di dosso la vita terrena. Come un Medium contatta l'Aldilà loro sono qui in contatto con il mondo materiale, ma mentre il primo progredisce nel suo cammino, loro regrediscono." La Paget vide spiriti d'amore e di misericordia, che tentavano di aiutare coloro che erano bloccati in questo "infernale" regno, ma la maggior parte di loro non avevano ancora acquisito "l'udito spirituale" e non rispondevano alle offerte di aiuto. Alcuni, tuttavia, li ascoltavano e lottavano per liberarsi dal vortice. Meon poi le disse che nessun'anima sarebbe andata irrimediabilmente perduta, non importa quanti eoni restasse nelle tenebre. Così, cominciò a chiedersi se questa doveva essere la sua nuova dimora, ma Meon la rassicurò che non lo sarebbe stata:
"Non è sceso il Cristo in questo luogo prima della sua Ascensione?" le disse, fugando ogni sua preoccupazione.
"Al di là delle tenebre rossastre ho potuto vedere la luce, in cui sembrava che arcobaleni dal colore dell'alba e di una bellezza leggiadra giocassero a vai-e-vieni, come se flirtrassero con le tenebre, tanto che pensi che toccandoli li distruggeresti. Delicata bellezza di uno spettacolo (non avevo mai visto niente di più affascinante e seducente), simile ad un bacio fra il mattino e l'oscurità.
Era come baciare la morte e dire addio".

Il Mondo Dell'Alba.

Sembrò che fossero giunti in quello che appariva essere un altro mondo. Paget lo ha chiamato il "Mondo dell'alba", in quanto sembrava che la luce avesse iniziato a neutralizzare le tenebre.
"Ci sono case, fiori, alberi, tutto era così simile al mondo fisico da lasciarmi stupita ed ho quasi creduto di essere tornata sulla terra."
Gli abitanti conversarono con lei, ma non sembravano rendersi conto che erano nel "dopo la vita", in quanto non erano del tutto distaccati dal magnetismo terrestre. La Paget assicura che alcuni di loro erano collegati ancora alla terra, come se vi fossero attratti da qualcosa di primaria importanza.
"Mentre non c'era alcun dubbio che queste persone avevano una volta abitato sulla terra, non ho visto nessuno che mi aveva mai conosciuto in questa vita. Forse erano potuti uscire fuori dalle tenebre e tornavano ad aiutare i meno fortunati per portarli nella condizione più elevata che essi aveva raggiunto. " Meon e Paget vibravano sempre più nella luce.
"Era così incantevole questo cavalcare le onde vibranti dello spazio, che desideravo non avesse mai fine, per sempre, senza mai stancarsi, senza mai fermarsi, ma dopo un certo tempo di abbandono totale in questa magìa, ho percepito che la vibrazione stava cambiando, fondendosi in una fremente sensazione, ancora più squisita, e poi, come parte di essa, i miei piedi si sono trovati su qualcosa di diverso, qualcosa di solido ed affidabile ".
Lei ora si trovava in una città di luce, bianca nella sconfinata distesa.
"Sembrava che avessi raggiunto il limite della mia capacità di fluttuare nello spazio. Sembrava che, in qualche modo, fossi diventata più pesante dell'ambiente in cui mi trovavo. Dappertutto c'erano i più grandi spiriti che avessi mai visto. Alcuni si sono fatti avanti e ci hanno salutato, rivolgendosi a Meon come se fosse un loro pari e poi, insieme, siamo entrati in un edificio incommensurabile per spazio ed altezza, pura espressione della magnificenza architettonica. Il materiale aveva la trasparenza del vetro di una variegata tonalità di bianco, in cui i colori, armonizzandosi fra loro nel modo più delicato che si possa immaginare, cambiavano di continuo. L'elettricità sembrava essere la forza che li teneva tutti insieme, poichè il blu elettrico si fondeva incessantemente col viola, formando una sorta di serpentina, con tonalità quasi impercettibili di giallo che s'insinuava in esso. Mi sembrava di possedere tutta la saggezza di tutti i secoli passati, stando lì. Vita e morte mi svelavano i loro misteri, e non ponevo più domande, conoscendo già le risposte.
Tutto il funzionamento dei livelli fisici era diretto e guidato da quel luogo che era in contatto diretto con la terra. Nessun accadimento terreno sfuggiva all'osservazione dei grandi spiriti che sembravano non aver nient' altro da fare che sorvegliare gli esseri viventi sulla terra, inviare loro insegnamenti, sollevarli dalle tenebre, vegliare sulle reincarnazioni, creare gli insegnanti ed inviarli nei luoghi dove erano più necessari. Con questi insegnanti erano in comunicazione diretta continuamente e sapevano esattamente che cosa stava succedendo attraverso una qualche forma di telegrafia senza fili o forse telefonica, che valicava ogni distanza.
Sembrava che attraessero le anime altamente evolute della terra fino alla loro mente, e queste collaboravano consapevolmente, rispondendo senza commettere alcun errore.E' stato meraviglioso vedere il processo, o meglio i processi, in quanto vi sono varie fasi in questo processo di controllo. C'era un continuo via-vai. Ho visto molti uscire e scomparire nel vortice, tutti felici per il loro lavoro in aiuto all' umanità. Le anime erano innumerevoli, lo spazio incommensurabile, ma non vi era alcuna confusione, un sistema perfetto dove ognuno conosceva esattamente la sua missione e sapeva come portarla a termine. In verità, era la realizzazione di quanto Cristo ci ha detto di fare: loro lavoravano per gli altri, non per se stessi. "
Meon portò Fanny ancora più in alto, dove l'influenza della terra non è più sentita. Un grande Spirito si fece avanti e le chiese se lei volesse tornare indietro. Lei rispose che avrebbe voluto tornare solo se poteva fare del bene e dire agli altri ciò che aveva sperimentato. L'Essere la mise in guardia sul fatto che molti non l'avrebbero creduta e che avrebbe sofferto per i suoi inutili sforzi, ma lei accettò la sfida.

LA REVISIONE DELLA SUA VITA

Paget si ritrovò da sola a capo chino. Poi vide una piccola luce vibrante davanti a sè che prendeva la forma d'una piccola bimba. Capì subito che la ragazza era lei e che stava rivivendo la sua vita sulla terra. Vide se stessa scoprire la sua grande passione, la musica, che l'aveva appassionata da quando il suo piccolo, bianco dito era troppo piccolo per scalare un'ottava fino a che non aveva provato la gioia di averne la piena padronanza!
Vide se stessa crescere dai tempi della scuola fino a trasformarsi in una fiera, egocentrica donna.
Apparvero davanti a lei tre strade, una "buona", una "cattiva" e l'altra, nel mezzo, senza alcuna etichetta. Si trovò nella strada centrale, dove si affollavano molte più persone rispetto a quelle laterali.
"Queste strade erano custodito da creature invisibili, secondo le propensioni di ciascuno, che chiamavano chi viaggiava in quella centrale, nel tentativo di influenzare le loro tendenze. Vi erano anche strade che portavano dal centro all'esterno ed altre che da una strada esterna conducevano alle altre, mostrando come si potesse facilmente cambiare il percorso con un atto di volontà".
Paget poi vide la giovane donna che sognava di diventare una grande cantante, idolatrata da tutto il mondo, ebbra della fama ottenuta, senza però ricordare che l'ambizione ha fatto cadere gli Angeli.
Il "film" della sua vita continuò fin quando, a causa d'un grave attacco di laringite aveva perso la sua voce. Vide se stessa maledire Dio ed avvolta da una grigia coperta di materialismo. Vide i suoi genitori passare nel Mondo dello Spirito, lasciandola sola a lottare un'aspra battaglia. Vide anche gli avvenimenti più banali durante la revisione della sua vita.
"La fedeltà dei dettagli era perfettamente meravigliosa. Nulla mi venne nascosto, nulla mi apparve sfocato, c'era tutto di tutto. Sono stata messa faccia a faccia con la mia vita sulla terra, la mia vita così come l'avevo vissuta, in attesa di una condanna o d'una assoluzione."
Quando la revisione si concluse, Meon la stava aspettando. Egli le disse che lo scopo della revisione era stato quello di ricostruire un edificio sulle sue ceneri, prima che le fosse restituita la vita sulla terra.
"Meon ed altri Spiriti mi circondarono, potevo sentire l'essenza elettrificante che aveva manifestata la sua onnipresenza durante il mio viaggio. A quel punto, tutto il peso della vita fisica mi piombò addosso ed io mi sentii totalmente inadatta a viverla!"
DA METGAT'S BLOG
(TRADUZIONE E ADATTAMENTO: WM)

LA NDE DI Donatella (16-07-09)
Un'altra testimonianza italiana, raccolta da Sara Luce, che ringraziamo di cuore

Mi è stato chiesto di raccontare un’esperienza che ho avuto qualche anno fa ed ecco che la racconto.
Nel maggio del 1998, il 13 maggio per l’esattezza, fui ricoverata all’Ospedale Careggi di Firenze per un intervento, per togliere l’utero, per dei problemi che c’erano, intervento di routine.
Sono andata tranquilla, il primo intervento l’ho avuto di mattina, al ritorno dal primo intervento si è verificata un’emorragia grave e mi hanno riportato dentro per la seconda volta.
Premetto che io avevo fatto l’auto-donazione per cui una sacca del mio sangue era già in ospedale per eventualità come questa che si dovesse procedere a una trasfusione.
Dopo il secondo intervento mi riportarono nella mia stanza e iniziai a sentirmi male, molto male, mi portarono di corsa dentro per un terzo disperato tentativo per una emorragia interna gravissima.
Io ricordo la corsa sul lettino verso la sala operatoria poi ricordo di aver visto la sala operatoria, tutto quello che si svolgeva nella sala operatoria intorno al mio corpo, da un angolino, sul soffitto, erano tutti molti preoccupati, gridavano, si affannavano intorno a questo corpo che sembrava non reagire e gridavano ‘l’abbiamo persa, l’abbiamo persa’, io dicevo ‘guardate che non mi avete perso, sono qui, come fate a dire che mi hanno perso’ ma loro ovviamente non mi sentivano.
Premetto che io avevo la sensazione di essere intera, li dove mi trovavo, quello che stava sul tavolo operatorio e attorno al quale si affannavano tutti i medici era semplicemente come un vestito smesso, come quando ci togliamo un vestito e una sarta fa un rammendo, qualcosa del genere, ecco, insomma.
Dopo di che mi sono trovata di colpo proiettata in un mare di inchiostro nero, molti racconti che ho sentito parlano di un tunnel intorno al quale si percepisce una luce, io questo tunnel non l’ho visto, ho visto solo questo mare di inchiostro nero, io avevo la sensazione di muovermi, però non sapevo in quale direzione perché tutti i miei sensi erano azzerati, io non sapevo dove era l’alto, il basso, dove era la destra o la sinistra, avevo la sensazione di muovermi ma non avrei saputo dire in quale direzione.
Poi sono riemersa in un mare di luce, bellissimo, io stavo benissimo, una sensazione di beatitudine mai provata, non esistono parole nel nostro vocabolario per descrivere quello che io ho provato, tutti i miei bisogni erano stati azzerati, ne fame, ne freddo, ne dolore, ne stanchezza, neanche il pensiero della mia famiglia, dei miei figli, io ho tre figli che all’epoca abitavano ancora tutti in casa con me, io stavo benissimo. Quando sono arrivata in questo mare di luce ho sentito una voce profondissima che mi diceva ‘Non aver paura, vedi questo mare di luce è un mare d’Amore, questo Amore ti terrà a galla’, la paura era l’ultima sensazione che io abbia potuto provare neanche mi sfiorava tanto era grande il senso di beatitudine, questa luce che ti permeava, che ti inondava, che ti dava tutto quello di cui avevi bisogno. Non mi mancava niente, ripeto, tutti i miei bisogni azzerati.
Poi ho cominciato ad incontrare delle persone tra virgolette, perché non erano persone, erano luci che mi si avvicinavano e che io riconoscevo, qualcuna l’avevo conosciuta sulla terra ma qualcuna non l’avevo mai conosciuta eppure era un ritrovarsi, un riconoscersi, era quello che io chiamo un abbraccio ma in realtà era il fondersi di due luci, quello che mi ha colpito poi, a posteriori, è che io di quelle persone, di quelle luci, sapevo molto di più di quello che posso sapere di un amico di infanzia, di un figlio, di un genitore, perché quello che si sa delle persone con le quali viviamo sono tutte cose che servono al mondo per identificarsi, come si chiamano, quanti anni anno, la scuola che hanno fatto, di chi sono figli, con chi sono sposati, il colore degli occhi, dei capelli, il lavoro che fanno, di tutte le altre cose che possiamo dire sono solo quelle che servono al mondo per identificarci, io conoscevo molto di più di quelle persone, io le conoscevo, diciamo, come una specie di codice a barre, se si va in un grande magazzino e si compra un oggetto è un oggetto, poi si passa sulla cassa e il lettore legge le barre di quel codice e ti da molte più informazioni di quelle che ti possono dare gli occhi e le mani, quindi la vista e il tatto sono relativi, relativi a questo mondo dove noi abitiamo, di quelle persone io sapevo molto di più e la gioia struggente, grande, immensa che ho provato in questo fondersi è stata bellissima, era un ricordare condivisioni antiche non lo so, è stato comunque bellissimo. Poi ad un tratto qualcuno mi ha ricordato che il mio compito non era finito, mi ha fatto ricordare che questi tre ragazzi che io avevo messo la mondo, che erano venuti al mondo, attraverso me e mio marito erano comunque ancora qui ed erano una mia responsabilità, qualcosa di cui comunque avrei dovuto rendere conto, questo pensiero è stato come un elastico, che istantaneamente mi ha ritirato nel corpo, io mi sono ritrovata nel mio corpo, il dolore si è di nuovo fatto sentire e avevo la sensazione che qualcuno mi stringesse il braccio per svegliarmi. Quando mi sono svegliata mi sono resa conto che era il bracciale pressorio perché ero in rianimazione ed ero monitorata, c’erano tutte quelle lucine intorno e quel bracciale che di tanto in tanto continuava a stringermi il braccio. Poi sono venuti tutti intorno a me ‘Si è svegliata signora, stia calma, mi sente?’ era un ritorno alle cose del quotidiano, alla fatica, al dolore, a tutto quello che c’è nel quotidiano e che conosciamo tutti molto bene. Era un ritorno anche in seno alla mia famiglia, con i doveri e con le cose belle che nelle famiglie ognuno di noi ha. Quello però che ho portato con me era la gioia grande, profonda, tanto che le persone che avevano visto per tre volte il mio ingresso in sala operatoria e sapevano che l’ultimo era stato un tentativo ‘sul cadavere’ come poi mi ha detto il professore al primo controllo, ehhh, il ‘cadavere’ comunque è qui e parla e vive tranquillamente la propria vita, queste persone venivano titubanti ad affacciarsi alla mia porta e quando mi vedevano con questo sorriso enorme, radiosa, e quando sentivano che questa era stata l’esperienza più bella della mia vita, forse pensavano che fossi ancora sotto anestesia o non ancora lucida del tutto e poi le domande, mi dicevano ‘Ma lei crede?’, ‘Si, credo’, ‘E di che religione è?’, e mi è traboccato fuori ‘Di tutte, perché li non ho trovato nessuna divisione’. Le divisioni appartengono a questo mondo, li non ci sono, non le ho trovate.
Devo dire che mi sono state date 18 sacche di plasma, quindi del mio sangue non mi era rimasto più niente, lo avevo perso tutto e queste 18 sacche di sangue che mi hanno dato mi era stato in qualche modo preannunciato in un sogno che avevo fatto, mi avevano lasciato una collanina di corallo sulla mia sedia e io avevo chiesto un po’ turbata da questi 18 chicchi di corallo di questa collanina, avevo chiesto a Padre Pio che stava dicendo Messa in una Chiesa li vicino, che cosa volesse dire e lui mi aveva detto ‘Figlia, vedi, sono 18 perle di sangue e il sangue lo sai è dolore, ma non ti preoccupare che ti aiuto io’ Questo era successo mesi prima dell’intervento, quando ancora non si parlava dell’intervento e io non avevo capito e poi, poi ho capito che cos’erano quelle 18 perle di sangue.
L’aiuto c’è stato, c’è stato da parte di tutti, della Madre, di Padre Pio, da parte di tutti, ringrazio il Cielo di questa esperienza, non ho mai avuto una paura particolare della morte e ora non ne ho proprio neanche più un millesimo di grammo, niente, che posso dire, è solo un essere partoriti in un’altra dimensione ed essendo una donna che ha partorito ho un po’ di paura dei dolori del parto e per cui spero che sia un parto veloce per poi nascere in questa nuova vita che tutti ci aspetta.
Vi invito ad essere sereni e ad affrontare le prove della vita e ad affrontare anche l’ultima prova, quella del ritorno a Casa.
Grazie a tutti, Donatella
Visitate il Sito di Sara Luce: http://www.leparoledegliangeli.it

LA NDE INFERNALE DI KENNETH (25-07-09)
Un nostro Lettore ci ha chiesto se esistano racconti di
 esperienze di premorte "infernali" e perché non ne abbiamo mai pubblicate. La nostra risposta é che tali esperienze sono abbastanza (e per fortuna!) rare, per cui non é facile trovarne di sufficientemente adatte agli scopi didattici che ci prefiggiamo. Siamo riusciti ad accontentarlo però, grazie ad una accurata ricerca condotta nel vastissimo sito di Kevin Williams dove é riportata questa storia molto nota in USA . Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il soggetto in questione non era un delinquente degno della pena di morte, ma il figlio di un Pastore Battista, educato fin dalla più tenera età con gli insegnamenti forniti dai Sacri Testi! Come vedremo, però, la dottrina e la frequentazione di una congregazione religiosa non sono sufficienti per salvarsi l'anima!
Il Reverendo Kenneth Hagin (1917 - 2003) riteneva già a nove anni di aver fatto tutto ciò che era necessario per ottenere un posto in cielo. Egli era nato e cresciuto nella Chiesa Battista e da bambino, aveva preso il suo primo impegno con Cristo essendo stato battezzato con l'acqua santa.
Era sempre stato un membro della chiesa, per cui riteneva di essere stato salvato" e sulla strada per il cielo. Essendo credente e seguace di Gesù Cristo era perciò certo di essersi assicurato un posto in Paradiso. Oltretutto era convinto che Gesù e tutti i suoi discepoli erano Battisti, così fu un vero e proprio shock quando scoprì che non lo erano. All'età di 16 anni, Kenneth ebbe una breve esperienza NDE a causa d'una malformazione cardiaca connatale.
Il seguente racconto é un estratto della sua esperienza, descritta nel suo libro,
I Believe in Visions (Io credo nelle visioni).
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< Il mio cuore aveva smesso di battere. Questo torpore si diffuse fino ai piedi, alle caviglie, alle ginocchia, allo stomaco e poi al cuore - e così schizzai fuori dal corpo.
Non persi coscienza, saltai fuori dal mio corpo come un nuotatore che salta dal trampolino nella piscina. Sapevo di essere fuori dal mio corpo, perchè potevo vedere la mia famiglia, giù in casa, ma non potevo contattare nessuno di loro.
Ho cominciato a scendere - giù, giù, in una buca, come se mi calassi in un pozzo,in una caverna o in una grotta. Continuavo a scendere. I piedi sono scesi per primi. Potevo vedere le luci della Terra finché non sono svanite. Il buio intorno a me era quello d'una notte che nessun uomo ha mai visto.
Più in basso andavo, più scuro diventava ed anche più caldo, fino a quando, sotto di me ho potuto vedere delle dita di luce che giocavano su un muro di tenebre e sono arrivato in fondo al pozzo.
Tutto ciò mi é accaduto più di 60 anni fa, eppure é per me reale, come se fosse accaduto la settimana prima. Quando sono arrivato al fondo della buca, ho capito che cosa erano quelle dita di luce sul muro di tenebre: di fronte a me, al di là delle porte dell'inferno, ho visto gigantesche fiamme arancione, bianche alla loro sommità. Fui attirato verso l'inferno, come un magnete attira a sé il ferro; sapevo che, una volta entrato attraverso quelle porte, non avrei potuto tornare indietro.
Ero consapevole del fatto che una sorta di creatura mi era venuta incontro in fondo a quel pozzo. Io non guardai, dato che il mio sguardo era inchiodato sulla porta, sebbene sapessi che c'era una creatura alla mia destra. Questa creatura, quando avevo cercato di rallentare la mia discesa, mi aveva preso per un braccio per scortarmi.
Quando lo ebbe fatto, in lontananza al di sopra del nero e delle tenebre udii una voce, una voce maschile, ma non so che cosa abbia detto. Non so se fosse stata quella di Dio, di Gesù, o d'un Angelo. Non parlava in inglese, era una lingua a me straniera.
Quel posto venne scosso da quelle poche parole e la creatura abbandonò la presa della sua mano dal mio braccio. Vi fu come una potente forza aspirante che mi tirò indietro e venni strappato via dall'ingresso dell' l'inferno, finché non mi trovai in una zona d'ombra e fui tratto fuori dalle tenebre.
Prima che arrivassi in cima, potevo vedere la luce. Ero precipitato in un pozzo ed era come se, risalendo potessi vedere la luce lassù, in alto. Mi ritrovai nella veranda della casa di mio nonno, poi passai attraverso un muro - non attraverso la porta e non attraverso la finestra - ma attraverso il muro, e mi sembrò che saltare dentro al mio corpo fosse come infilare un piede dentro una scarpa.
Prima di rientrare nel mio corpo, vidi mia nonna seduta sul bordo del letto che mi stringeva tra le sue braccia e fui allora in grado di comunicare con lei, ma immediatamente
sentii di scivolare di nuovo giù. Urlai:
'Nonna, vado via! Sei stata una seconda madre per me, quando lei era malata.'
Il mio cuore si era fermato per la seconda volta. Uscito nuovamente fuori dal corpo ricominciai a sprofondare: giù, giù, giù. Oh, so che é durato pochi secondi, ma sembrava un'eternità.
Era sempre più caldo e più scuro, fino a quando arrivai di nuovo in fondo alla buca ed ho rivisto l'ingresso dell'inferno, o le porte come le chiamo io.
Ero consapevole del fatto che quella creatura mi veniva incontro.
Inutilmente tentai di rallentare la discesa - sembrava che galleggiassi nell'acqua- ed ancora c'é stato uno strattone che mi tirato verso il basso e quella creatura mi ha bloccato il braccio. Ancora la voce, la voce di un uomo in una lingua straniera. Nuovamente non capii quello che aveva detto, ma anche questa volta il pozzo tremò alle sue parole.
E poi mi hanno tirato su, prima la testa perché potevo vedere le luci della terra: l'unica differenza fu che questa volta riuscii ad arrivare fino ai piedi del letto. Per la seconda volta ero lì e potevo vedere il mio corpo disteso sul letto e la nonna che mi teneva tra le sue braccia.
Riuscii a lasciare un'ultima parola per ogni membro della mia famiglia e poi il mio cuore si fermò per la terza volta perché sentii che la circolazione del sangue si era bloccata.
Tutto si ripeté come prima, e cominciai a scendere in basso nuovamente.
Fino a quel momento avevo pensato che non stava accadendo davvero, che fosse solo un'allucinazione: che non poteva essere vero, ma poi pensai: 'Questa é la terza volta. Non voglio tornarci più! Non ci torno stavolta!', ma il buio intorno a me era sempre più scuro e nel buio, ricordo di aver gridato:
 "Dio! Io appartengo alla chiesa! Sono stato battezzato nell' acqua!"
Aspettai, ma non vi fu nessuna risposta, solo l'eco della mia voce attraverso il buio. Urlai un pò più forte....Nulla..... ma quando quella creatura mi afferrò per il braccio, per la terza e l'ultima volta, di nuovo quella voce possente scosse l'Inferno ed io risalii lungo il pozzo nero... Ero salvo.
Solo dopo capii che occorre molto più che la semplice appartenenza ad una chiesa ed un battesimo nell'acqua per evitare le pene dell'inferno e guadagnarsi il cielo! Gesù ci ha detto:
"Bisogna che voi siate generati di nuovo" (Giovanni 3:7).
Io credo certamente al Battesimo, ma soltanto dopo che un individuo è stato generato di nuovo.
Certo, credo nella comunità ecclesiastica, nei gruppi di cristiani uniti per lavorare
nel nome di Dio, ma se sarete soltanto uniti alla Chiesa e battezzati, senza però essere realmente nati una seconda volta, andrete all'inferno.
Come uscii una terza volta dal baratro e rientrai nel mio corpo, il mio spirito iniziò a pregare; mi ritrovai che continuavo la preghiera a voce alta che tutto il vicinato mi sentiva, sicchè la gente accorreva in casa per veder cosa fosse successo. Guardai l'orologio e vidi che erano precisamente le 19,40: era l'ora della mia rinascita grazie alla provvidenza divina, per l'intercessione di mia madre e di mia nonna. La mia preghiera non era legata al fatto che io fossi battezzato o che appartenessi alla chiesa ma, implorando Dio, gli domandavo di aver pietà di me peccatore, di perdonarmi per i miei peccati, di purificarmi da ogni iniquità. Lo accettavo, lo riconoscevo quale mio personale Salvatore.
Mi sentii totalmente bene, come se un pesante fardello fosse scivolato via dalle mie spalle".
Tutto questo avvenne ad Hagin nell'Aprile del 1933, all'età di circa sedici anni, nella città di Mackinney, nel Texas (U.S.A).
Kenneth Hagin guarì totalmente sia nel corpo che nello spirito e fino al 2003, anno in cui passò definitivamente, è stato a capo di una Chiesa Cristiana New-Age.
Webmaster - Dal sito di Kevin Williams-
"Bisogna che voi siate generati di nuovo" (Giovanni 3:7)
Note a margine dell'esperienza di Kenneth
Cosa intendeva dire Gesù con queste parole? Non sono forse un'esplicita ammissione della realtà della Reincarnazione? Quanti passi del Vangelo sono stati "tagliati" per eliminare dalla memoria dei futuri Cristiani questo concetto cardine che ci spiega tutte le apparenti ingiustizie terrene?
 In questo articolo, trovato su Internet per caso (e la cui fonte non conosciamo), potrete leggere una rapida ma esauriente disamina di questo spinoso argomento.
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"…. La reincarnazione faceva parte dei dogmi giudaici col termine di resurrezione: i Sadducei (setta ebraica che si formò intorno all’anno 248 a.C.), che pensavano che tutto finisse con la morte, erano i soli a non credervi. Le idee dei Giudei su tale punto, come su molti altri, non erano chiaramente precisate, poiché essi non avevano che vaghe e incomplete nozioni circa l’anima e i suoi legami col corpo. Credevano che un uomo che avesse vissuto potesse rivivere, ma non si rendevano conto chiaramente del modo come ciò si poteva verificare: indicavano con la parola resurrezione ciò che lo spiritismo chiama più giustamente reincarnazione.
Infatti la resurrezione suppone il ritorno alla vita di un corpo che è morto, cosa che la scienza ha dimostrato essere materialmente impossibile, soprattutto quando gli elementi di questo corpo sono da molto tempo dispersi o riassorbiti dalla terra.
La reincarnazione è il ritorno dell’anima, o Spirito, alla vita corporale, ma in un altro corpo formato espressamente per esso, e che non ha nulla di comune con quello vecchio. La parola resurrezione avrebbe potuto così essere usata per Lazzaro, ma non per Elia ne per gli altri profeti. Se, dunque, secondo la loro credenza, Giovanni Battista era Elia, il corpo di Giovanni non poteva essere quello di Elia, poiché Giovanni era stato veduto da bambino e si conoscevano suo padre e sua madre. Giovanni poteva, dunque, essere Elia reincarnato, ma non resuscitato...
"...L’opinione che Giovanni Battista era Elia, e che i profeti potevano tornare a vivere sulla terra, si ritrova in parecchi passaggi dei Vangeli. Se questa credenza fosse stata un errore, Gesù non avrebbe mancato di combatterla, come ne ha combattuto tante altre; invece, al contrario, egli la riafferma con il peso della sua autorità, e la pone come una condizione di principio necessaria, dicendo:
 "Uno, se non nascerà di nuovo, non può vedere il regno di Dio". E insiste, aggiungendo:
"Non ti meravigliare se ti ho detto: BISOGNA che voi siate generati di nuovo"...

Tale interpretazione è giustificata, d’altronde, da queste altre parole: Ciò che è generato dalla carne è carne e quel che nasce dallo Spirito è Spirito. Gesù pone così una netta distinzione fra Spirito e corpo.
Ciò che è generato dalla carne, indica chiaramente che solo il corpo deriva dal corpo, e che lo Spirito è indipendente dal corpo...
"….Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli si acquista con la forza e sono i violenti che se ne impadroniscono; perché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi da intendere, intenda"."
(San Matteo, Cap. XI, versetti da 12 a 15).

Se il principio della reincarnazione espresso nella persona di San Giovanni, poteva, a rigore, essere interpretato in senso puramente mistico, non è possibile fare altrettanto con questo passaggio di San Matteo che non si presta a nessun possibile equivoco: è LUI, quell’Ella che deve venire. Non vi sono né figure retoriche né allegorie: si tratta di un’affermazione positiva.
 "Dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli si acquista con la forza".
Che cosa significano queste parole, poiché Giovanni Batista era ancora vivo in quel momento? Gesù le spiega dicendo: "Se volete capire quello che dico, è proprio lui quell’Elia". Gesù alludeva ai tempi in cui Giovanni viveva sotto il nome di Elia. Fino ad ora, il regno dei cieli si acquista con la forza" è un’altra allusione alla violenza della legge mosaica che ordinava lo sterminio degli infedeli per ottenere la Terra Promessa, Paradiso degli Ebrei, mentre secondo la legge nuova il cielo si ottiene mediante la carità e la dolcezza. Poi aggiunge: "Chi ha orecchi per intendere, intenda". Queste parole, così spesso ripetute da Gesù, avvertono chiaramente che non tutti erano in grado di capire certe verità...
Ma a questa autorità, valida dal punto di vista religioso, si aggiunge, dal punto di vista filosofico, quella delle prove che risultano dall’osservazione dei fatti.
Quando dagli effetti si vuol risalire alle cause, la reincarnazione appare come una necessità assoluta, come una condizione inerente all’umanità, in una sola parola come una legge della natura. Si dimostra dai suoi risultati in modo, per così dire, materiale, come il motore nascosto si rivela nel movimento: solo la reincarnazione può dire all’uomo da dove viene, dove va, perché è sulla terra, e giustificare tutte le anomalie e tutte le apparenti ingiustizie che offre la vita.
Senza il principio della preesistenza dell’anima e della pluralità delle esistenze, la maggior parte delle massime del Vangelo diventa inintelligibile, ed è questa la ragione per cui esse hanno fatto sorgere interpretazioni tanto contraddittorie: questo principio è la chiave che deve rendere il vero loro senso...

LA REINCARNAZIONE

Quando qualcuno muore diciamo che è disincarnato. Quando nasce un bambino diciamo che uno Spirito è incarnato. Lo Spiritismo insegna che noi abbiamo molte vite. Tutte le volte che nasciamo per una nuova vita, stiamo incarnando. Così, anche gli spiritisti credono nella Reincarnazione. Credere nella Reincarnazione è credere che abbiamo molte vite. É bene sapere che la maggior parte delle religioni credono nella Reincarnazione la quale ci fa capire molto dell’esistenza.
In ogni vita impariamo cose diverse. Così, in una vita siamo operai; in un’altra possiamo essere industriali, in una vita siamo poveri; in un’altra possiamo essere ricchi, in una vita nasciamo neri; in un’altra possiamo nascere bianchi, in una vita siamo sani; in un’altra vita possiamo essere malati.
La Reincarnazione spiega anche le differenze fra le persone. Nel mondo vediamo tutti i tipi di persone. Non esistono due persone uguali. I fratelli sono diversi. Persino i gemelli sono diversi. Alcuni bambini nascono intelligenti ed imparano tutto facilmente, altri nascono malati e non riescono ad imparare nulla. Alcuni bambini nascono sani e perfetti, altri nascono poveri e persino miserabili. Esistono piccoli buoni, che obbediscono e sono tranquilli dalla nascita, altri invece sono ribelli, non obbediscono per niente e sono aggressivi.
Perché queste differenze? La Reincarnazione le spiega.
Tutti noi abbiamo avuto molte vite. In ogni vita impariamo, sbagliamo, facciamo del bene e del male. Le nostre sofferenze sono i risultati dei nostri errori. Errori commessi in un’incarnazione creano sofferenze in un’altra incarnazione. La Reincarnazione comprova la Giustizia Divina. Nasciamo per imparare quello che non abbiamo imparato in altre vite. Per questo, ognuno nasce nel modo migliore per imparare.
E' nascendo, vivendo, morendo e rinascendo che l’uomo si evolve.
Dio ha creato lo Spirito semplice ed ignorante. L’uomo evolve attraverso le reincarnazioni. Ogni vita è una nuova reincarnazione. Ogni vita è un apprendistato. In ogni vita possiamo salire un gradino nella scala che ci porterà a Dio. Il fatto di aver avuto molte vite chiarisce molte altre cose.
É comune provare simpatia o antipatia per una persona appena conosciuta. Molte volte questo sentimento è dovuto a quello che è successo in vite passate. La Reincarnazione spiega anche i casi dei bambini prodigio. Sappiamo che alcuni bambini sono molto intelligenti. Questi fanciulli imparano con molta facilità perché si ricordano quello che hanno già imparato in altre vite. Molte persone in visita per la prima volta in certi luoghi hanno la sensazione di averli già conosciuti. Questi fatti molte volte succedono perché la persona ha già vissuto o è stata in quel luogo in un altra vita.

LA MORTE NON ESISTE

Sappiamo già che nascere è lo stesso che reincarnare. Sappiamo anche che morire è lo stesso che disincarnare. La verità è che la morte non esiste.
Quello che esiste è la distruzione del corpo materiale. Quando una persona disincarna, il suo Spirito rimane libero. Lo Spirito libero del corpo va al mondo spirituale. La vita nel mondo spirituale dipende da quello che l’uomo ha praticato in quanto incarnato. La vita nel mondo spirituale è diversa per ciascuno Spirito.
Ogni Spirito vivrà nella spiritualità d’accordo con quello che ha imparato e con quello che ha fatto nella Terra. Così, esistono nel mondo spirituale luoghi molto tristi e di molta sofferenza. Questi luoghi tristi e di sofferenze sono chiamati dagli Spiriti "umbral o tenebre" (purgatorio) dove vanno i cattivi quando disincarnano.
Nell’umbral lo Spirito comincia a capire i suoi errori a poco a poco. Quando lo Spirito capisce i suoi errori e si pente, è aiutato e si trasferisce in luoghi migliori. Lui impara molto in questi luoghi migliori. Lì si preparerà per reincarnare, vogliamo dire, per nascere di nuovo.
Gesù ha detto: "Ad ognuno secondo la sua opera". Questo vale a dire che incontreremo nel mondo spirituale un tipo di vita in accordo con quello che abbiamo fatto. Quando disincarna una buona persona il suo Spirito va in luoghi di pace. In questi luoghi vive felice, lavora ed impara, migliorando sempre più. La maggior parte degli Spiriti torna a reincarnarsi, a nascere di nuovo. Ad ogni nuova vita, più lo Spirito impara e più si avvicina a Dio.
Gli Spiriti buoni sono chiamati Spiriti di luce. Sono chiamati di luce perché irradiano luce.
Quanto meglio è, lo Spirito più evoluto sarà. Quanto più evoluto è lo Spirito più bella sarà la sua luce.
Gli spiriti che molto sbagliano vengono chiamati sofferenti. Sono così chiamati perché vivono nell’umbral. Gli Spiriti quando sono ancora cattivi, vengono chiamati Spiriti delle tenebre.
 Sono così chiamati perché non hanno luce, sono scuri.
Tutti noi abbiamo un corpo fisico e un corpo eterico (*), quando avviene il decesso del corpo fisico il corpo eterico lo lascia. Viene interrotto il collegamento tra i due corpi che avveniva tramite un "cordone ombelicale" di energia di colore azzurro-argenteo (Vedi ns. articolo: Cos'è il Cordone D'Argento) .
Come il cordone ombelicale, che unisce la madre al figlio che ha generato, viene reciso per vivere, così la morte separa definitivamente questo secondo corpo da quello fisico.

(*) Anima, corpo fluidico, perispirito ecc. gli sono stati dati tante denominazioni

Esperienze di NDE – la testimonianza di Ivan
03-09-09
Riceviamo dalla D.ssa Sara Luce un nuovo racconto di NDE, racconti che la nostra Collega sta raccogliendo in Italia, nonostante tutte le reticenze spesso opposte dai pazienti che hanno avuto simili esperienze nei confronti dei ricercatori del Paranormale. Un grosso complimento alla cara Sara per l'eccellente lavoro che sta svolgendo, certamente degno di esser pubblicato sulle più prestigiose riviste di Neuro-Psichiatria mondiale, al pari di quelli di Moody e di tanti altri Medici che, come lei ed il vostro WM, credono che l'Anatomia e la Fisiologia da sole non bastino a spiegare la complessità della vita intelligente e non.
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Il 14 /07/08 sono stato ricoverato e poi operato presso un ospedale di Cremona.
A seguito di complicazioni post operatorie venivo trasferito e nuovamente operato al centro Trapianti dell’Ospedale S.Orsola di Bologna.
E’ qui che durante il ricovero in rianimazione è avvenuto l’incontro e il dialogo con un’essenza che mi si e’ presentata dicendomi di essere un Angelo. Il ricordo inizia allorchè mi trovavo coricato su uno strano letto a forma di nave e vedevo sopra di me, nel buio,dei fasci di luce informi e in movimento come raggi di pulviscolo solare. Sono quindi uscito dal corpo e portandomi all’altezza del soffitto mi guardavo dall’alto verso il basso immobile, nudo, pieno di tubi vari e ricoperto da sacche di ghiaccio.
Lievitavo, ero spirito senza forma, come una nebulosa a colori vivaci, scintillanti e in modo spontaneo, mi sentivo tanto sereno quanto tranquillo, mi sono rivolto verso questa entità chiedendogli chi fosse, mi rispose:-Sono un Angelo. Gli ho chiesto se era il mio Angelo Custode, mi ha risposto che non era il solo ma che erano in diversi e che potevo dialogare anche con gli altri.
Chiesi cosa dovevo fare e perché Lui fosse li, mi rispose che dovevo aspettare ed era li per farmi compagnia se mi andava di parlare. Chiesi se ero morto e se doveva accompagnarmi da qualche parte, mi rispose che non ero morto e che dovevamo solo lasciar trascorrere il tempo,aspettare.
Mentre tutti si muovevano un Angelo era fermo in silenzio, gli chiesi perché, mi rispose che la ragazza cui era vicino stava molto male. Poi altre domande e risposte che riguardano il mio privato e che tralascio. Ad un certo punto mi ha salutato dicendomi che era ora che rientrassi nel corpo , gli ho chiesto se potevamo ancora parlarci , mi ha risposto di si e mi ha detto che avrei sempre avuto vicino almeno un Angelo. Sono quindi sceso sul mio corpo e vi sono entrato, poco dopo mi sono risvegliato.
Trasferito nel reparto di Terapia Intensiva dopo alcuni giorni venivo a sapere che vicino a me in Rianimazione c’era una ragazza ,che ora stava meglio e che la stavano sistemando nella stanza accanto .Coincidenza? Non so , personalmente mantengo tanti dubbi su ciò che è avvenuto e non ho certezze, ma di quei giorni mi è rimasto questo ricordo e anche se non so se sia stato realtà o sogno , cosi come è rimasto nella mia mente ,con serenità , ho deciso di raccontarlo.
Dopo quell’esperienza comunque, ora mi capita spesso di chiamare persone che mi dicono che mi stavano pensando o viceversa di pensare a persone che poco dopo mi chiamano e sento forte il richiamo ad andare in Chiesa , cosa mai fatta prima, ove dopo una “conversazione,, mi sento pervaso da un grande senso di pace e serenità e trovo attraverso coincidenze o forti sensazioni, favorevoli o contrarie,le risposte alle mie domande. Un bacio, Ivan

www.leparoledegliangeli.it
LA NDE DI ALDO (22-09-09)
Mio caro Claudio, la raccolta di testimonianze continua, anzi, se come ho visto anche alcuni dei frequentatori del tuo sito hanno testimonianze importanti da raccontare, dagli il mio indirizzo e-mail così faremo conoscere sempre di più queste esperienze e io, lo sai, sono un po’ rompina e mi faccio raccontare tutto per filo e per segno...Alla luce di quanto ti ho detto ti mando l’ ultima testimonianza pubblicata, poi vedi tu. Un dolce abbraccio, Sara Luce
www.leparoledegliangeli.it
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Ciao a tutti mi chiamo Aldo ho 39 anni e questa è la mia esperienza. Era il maggio del 1985 ed io avevo quindi nemmeno 16 anni, andavo a scuola in quel periodo ed ero molto preso dagli studi, nonostante giovane prendevo qualche caffè e per di più la mattina del giorno in questione era mancato mio nonno.
Vi racconto nell’ ordine quello che è accaduto e di seguito quello che io ho visto o creduto di vedere.
Ero a cena con la mia famiglia composta da genitori un fratello e una sorella più grandi e un fratello più piccolo; mentre mangiavo, complice forse una bibita molto fredda, mi sento la testa girare, mi alzo dicendo a mio fratello " fammi passare che mi sento male" e cado a terra tra le due seggiole a peso morto, mi prendono mi tirano su la testa e ho gli occhi talmente rovesciati che non si vedono le pupille, mi portano in bagno sopra la vasca prima a testa in giù e poi di nuovo a testa in su.
Ancora occhi rovesciati e battito assente o talmente rallentato da essere impercettibile senza strumenti, quando credevano ormai fossi morto mi sono improvvisamente svegliato, poi croce rossa ospedale visite mediche etc etc etc.
La mia esperienza è questa, non ho visto luci, da quando ho avvertito il malore a pochi attimi prima di svegliarmi ho un vuoto totale, sono i forse ultimi 15 , 20 secondi di quei pochi minuti che mi hanno fatto scrivere, ricordo il buio che diventava più chiaro, un grigio scuro, certamente un ronzio insistente, ma non sembravano voci, poi all’ improvviso in quel grigiore sono apparse le sagome di numerose persone tutte in torno a me come se io fossi sdraiato e loro mezzi chini su di me, completamente circondato guardavo in alto ma potevo vederle tutte. Le sagome erano grigio chiaro ma non si distinguevano i volti, ed erano tutti uguali, e l unica cosa in risalto erano i loro occhi bianchi e luminosi senza pupille, mi guardavano sempre chini senza parlare ma era come lo facessero. sembrava una forma di protezione, sentivo la protezione, ma io avevo paura, tantissima; mi piace pensare che chiunque fossero hanno deciso infine di lasciarmi andare, di nuovo buio e l’ immagine del soffitto del corridoio dove vedo chini su di me i miei genitori e più distanti i miei fratelli.
Ne ho parlato a distanza di anni con la mia famiglia e con un paio di parenti stretti, cugini, un amica e nessun altro, da allora nessun'altra esperienza.

Aldo.
LA STRANA NDE DI ERNESTO
(05-12-09)
Caro Claudio, ti mando una nuova testimonianza, se vuoi condividerla con i lettori del tuo sito ... (SARA LUCE)

L'incontro con la Luce.
Quando si è verificato il mio incontro con la Luce non ero in coma. In effetti non tutti gli incontri con la Luce avvengono durante una situazione di pericolo a livello fisico (incidenti, decorso di gravi malattie, ...): sono stati riportati infatti alcuni casi relativi a situazioni di forte spiritualità, per così dire.
E' impossibile riportare in una mail un'esperienza di quel tipo, e forse non basterebbe anche una vita per spiegarla di persona, perchè la Luce è al di sopra di ogni cosa, di ogni credo e di ogni religione, e quell'incontro lo sto metabolizzando ancora, tanto è stato forte, e lo metabolizzerò ancora, per tutta la vita.
Ho avuto l'esperienza alcuni mesi dopo la morte di mia madre, deceduta nel '94. Fin da bambino sono sempre stato un po’ mistico, ma dopo aver baciato il corpo freddo e senza vita di mamma intrapresi un ulteriore viaggio interiore per capire e sapere se poteva esserci qualcosa "al di là". Dopo quella morte mi sentivo inizialmente più solo, più fragile, ma piano piano, mese dopo mese, cominciavo a sentire dentro di me un'energia, una forza, qualcosa che mi chiamava.
I vent'anni non sono stati un periodo facile per me (ma credo per tutti): non avevo buoni rapporti con mio padre e mia sorella e non amavo più il Liceo; in più c'era quel lutto, il marmo freddo di quella tomba.
Una sera mi sentivo veramente distrutto e mi coricai sul letto. Non intendevo dormire, solo stare un po’ tranquillo. Realizzai ancor di più la mia infelicità, i problemi che avevo, dentro di me chiesi aiuto a Dio, arrivando persino a dubitare della sua esistenza, e improvvisamente, con i miei occhi ben aperti, ebbi un sussulto: venne a me una Luce.
Preciso che non ho mai avuto visioni o sogni ad occhi aperti. Quella Luce all'inizio mi spaventò (i nostri occhi sono abituati a vedere ben altro), ma fu Lei a calmarmi subito. Capii intuitivamente che stavo vedendo ciò che era a me più vicino, ciò che mi conosceva e mi capiva più di ogni persona al mondo.
Iniziò a comunicarmi: non fu un dialogo a parole, ma una trasmissione simultanea di idee e immagini. Non posso spiegare completamente ciò che appresi, ma mi preme affermare che esiste un solo Dio, identificabile con la Luce che vede chi ha oltrepassato la vita ed è poi rientrato. Non esiste nulla di più forte, bello e giusto della Luce. Ogni religione cerca di definire Dio e la realtà a suo modo, tuttavia esiste una sola verità.
L'incontro durò pochi minuti, ma in quel brevissimo tempo appresi e comunicai così tanto che forse non basterebbero settimane per spiegare e sentire qui le stesse cose: e in effetti era come se il tempo si fosse fermato.
Desideravo ardentemente andare là, oltrepassare la soglia, ma mi fu spiegato che dovevo tornare "nella vita" in attesa di nuove esperienze future.
La Luce andò via, ma nonostante le sue rassicurazioni, quel distacco fu più doloroso di qualsiasi lutto.
Ripenso tutti i giorni a quell'esperienza e riesco a comunicare ancora con la Luce, ma seguendo un canale differente.
Ora la mia vita è migliorata: a livello materiale non sono più uno studentucolo, ma lavoro e posso seguire maggiormente le mie aspirazioni e i miei interessi; a livello spirituale rispetto a un tempo ho una marcia in più. Tuttavia a volte provo una gran tristezza perchè so che là starei ancora meglio.
Mi scuso per la lunghezza di questa mail, ma ho cercato di essere un briciolo esauriente."
Ernesto
http://www.leparoledegliangeli.it


Due NDE DEL 19° secolo (09-12-09)
Gli antichi racconti di NDE sono molto importanti, in quanto dimostrano che l'interesse popolare per l'argomento (sviluppato dal Dr. Moody con i suoi libri pubblicati dal 1975) era già presente più di 100 anni fa, senza tralasciare il fatto che tali racconti circolavano già nel Medio Evo, o forse anche prima.
Due più recenti -ma sempre precedenti all'epoca attuale- sono menzionati nel libro " Guided by Spirit" di Charles e Penelope Emmons (p. 219).
Il primo riguarda una donna che successivamente divenne una Medium. Ecco una breve sintesi:
La signora H. J. Conant ebbe una NDE nel 1851 all'età di 20 anni quando, a seguito di una malattia per cui aveva assunto un sovradosaggio di morfina, andò in coma. Il medico pensava che stesse per morire. La Conan cadde in uno stato di trance durante il quale le venne suggerito un farmaco banale che successivamente la salvò. Mentre era in trance riferì di essere stata in un bel posto, che pensò fosse il Cielo. Lì rivide sua madre, le chiese di poter rimanere, ma le fu detto che doveva tornare sulla Terra, perché "...aveva ancora una missione da compiere".
Nell'anno 1851 [la signora Conant] traslocò da Lowell e, con il marito, andò a risiedere nel North End di Boston. Qui la sua salute non fu mai buona, così il Dr. Tobey, un famoso medico della città sebbene dedito all'alcol, era stato chiamato in visita e le prescriveva una preparazione a base di morfina. Il marito della Conant spediva la ricetta presso una vicina farmacia e somministrava il farmaco alla moglie attenendosi scrupolosamente alla prescrizione.  La dose indicata dal Dott. Tobey però, si dimostrò eccessiva, causando uno stato di semi-incoscienza, così rapidamente, da mettere in allarme tutti coloro che risiedevano nella casa.
Mr Conant immediatamente si recava allo studio del medico per informarlo del fatto e quest'ultimo, capito l'errore, si precipitava a visitare la paziente. Uno sguardo, e capì che c'era stato un errore nella somministrazione del farmaco, ed il pericolo di morte imminente della sua paziente lo fece immediatamente tornare sobrio. Dubitava d'aver mai prescritto una dose così pesante, sebbene il farmacista gli avesse mostrato la ricetta scritta di suo pugno. Quest' ultimo dichiarava che non avrebbe mai preparato il farmaco ad un così elevato dosaggio se non avesse conosciuto e ben stimato il medico prescrittore. Il Dr. Tobey disse che non c'era nessun modo per salvare la signora Conant, che ormai stava per morire. Lei, però, gli disse che non era così....
Durante l'assenza del marito uscito in cerca del medico, la signora Conant si era misteriosamente destata dal torpore mortale; il suo corpo tremava come se stesse subendo una serie di shock elettrici, poi cominciò a parlare, e prescrisse un farmaco per se stessa, come aveva fatto spesso durante la sua infanzia. La medicina, che era semplice e naturale, le venne subito somministrata, e sotto gli occhi del medico terrorizzato, ella iniziò a sudare, riprendendosi rapidamente.
Non appena ripresa piena coscienza, la Conant si ricordò di essere stata in un bel posto, che pensava fosse il Cielo, dove aveva incontrato sua madre morta anni prima. Raccontò che piangendo e pregando le aveva chiesto di restare con lei, ma i suoi genitori delicatamente ma con fermezza, le avevano detto che doveva tornare alla vita terrena - che aveva ancora una missione da compiere, e che a tempo debito avrebbe gettato l'ancora nella sabbia dorata che brilla nel fiume del Paradiso.
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Sebbene né lei né gli altri presenti attribuirono la cura agli Spiriti - per mancanza di informazioni sul tema - dopo alcuni anni il Medium William Rice, che nulla sapeva dei fatti, rivelò alla Conant, che non aveva mai visto prima d'allora, che ella era stata curata grazie agli sforzi del dottor Kittredge, un vecchio medico della sua città natale, passato da diversi anni nel Mondo dello Spirito.
Oltre alla canalizzazione della cura, ciò che è interessante in questa storia è l'esperienza di pre-morte della signora Conant che si allinea perfettamente con molti racconti moderni.
Ha descritto un luogo dove si era riunita con i parenti defunti, le sue implorazioni per rimanere, l'ordine di rientrare perché aveva ancora un compito sulla Terra, e ricordava l'assicurazione che sarebbe tornata quando il suo lavoro fosse terminato.
Tutto questo suona familiare a chiunque abbia letto i racconti contemporanei di NDE.
C'è chi sostiene che la somiglianza fra i moderni racconti di esperienze di NDE
 sono da attribuire alla divulgazione fatta da film e libri, ma questo racconto,
pubblicato 102 anni prima che le NDE fossero entrate nella coscienza popolare grazie ai libri del Dr. Moody, contiene molti degli stessi elementi oggi noti.

Secondo racconto.

Anche John Brown, il "Medium delle Montagne Rocciose", nato nel 1817, sembra abbia avuto una NDE intorno al 1850, ma senza avere una visione dell'Aldilà.  Questo è il racconto scritto da lui stesso e pubblicato nel lontano 1897.

"John Brown lascia il corpo"

< Una luminosa Domenica mattina di pochi anni fa, non mi sentivo molto bene, anche se non particolarmente male. Ho fatto un bagno e sono salito per le scale a cambiarmi abbigliamento.
Mi sentivo come se fossi circondato da un gran numero di persone che sembrava dire: "John, aspetta un pò, coricati e vai a riposare." L'ho fatto e, dopo pochi istanti mia moglie è entrata con un pettine e una spazzola in mano, ma nella stanza ci sembravano essere due persone, lei ed un'altra simile a lei sotto tutti gli aspetti. Loro (!) si spostavano fianco a fianco, mentre si avvicinavano al letto ed io ho tirato la coperta sopra la testa, sentendomi nelle mani di quelli che non sono fatti di argilla
(esseri umani -NdR), ma in quelle di coloro ai quali non si può fare resistenza (Spiriti - NdR).
La signora Brown, vedendo qualcosa di strano nel mio comportamento, mi ha chiesto cosa stesse succedendo, ma non le ho dato alcuna risposta, cercando di nascondermi. Poi è andato giù ed ha chiesto a mio genero, il signor SP Waite, di "correre su per le scale e vedere che cosa affliggesse Mr. Brown." Mr. Waite giunse alla mia porta in un attimo e mi chiese se volevo un medico.
Non riuscivo a parlare, eppure sapevo tutto. E' poi diventato tutto buio, i miei occhi non potevano più vedere nulla. In pochi minuti la mia stanza era piena di amici, tra i quali WA Conn, JW Acque, il dottor Peacock, il Dr. Hickey, il dottor Oliver, e il dottor Herrold.
Da quel momento le mie membra sono diventate inutili, non potevo muoverle, il mio respiro si era quasi fermato, ma ho sentito parlare e sapevo tutto quello che era stato detto e fatto. Prima che le mie braccia avessero perso la loro forza, strinsi la mano a tutti e cercai di dir loro addio - ma tutto era buio e non riuscivo a parlare. Ho potuto respirare, ma poco, e sempre meno, e sapevo che stavo per morire, che fra pochi attimi non sarei stato più l'occupante di questo mio corpo terreno.
Qui, miei cari lettori, mi manca la capacità, il dono di trasmettere a voi l'idea corretta di questo cambiamento meraviglioso di essere "nato di nuovo". Sembrava come se mi fosse chiesto di risolvere tutto ciò che è terreno, di rinunciare a tutto quel che non fosse lo spirito. Separarmi da questa casa in cui avevo vissuto e che avevo curato così a lungo, era un pensiero che mi colpiva con dolore.
 Eppure, in tutto ciò che stava accadendo intorno a me, non avevo nessuna volontà, nessun desiderio, nessun potere, tutto era al di fuori ed al di là del mio controllo.
In pochi istanti, la mia testa si è inclinata, il mio cuore ha cessato di vibrare, quindi l'intero meccanismo ha fatto un ultimo sforzo per riprendere fiato, ma invano. In un attimo tutto il mio sistema nervoso, diede una scossa e tutto esisteva ancora, tutto era tranquillo.
Ho sentito i medici dire, ".. è l'ultimo respiro... non si muove più... è morto."
Sì, ho sentito tutto, ma non vedevo con i miei occhi.
In quel momento mi è sembrato che mi stessi lentamente spostando attraverso un caldo ambiente e in lontananza ho cominciato a percepire un punto più chiaro, un punto bianco nel buio.
Mentre questa luce gradualmente aumentava di dimensioni, si avvicinò a me, finché finalmente riempì la stanza e l'ambiente esterno. Non era come la luce del nostro sole - era più bianca, ancora di più. Sembrava portare con sé un principio di vita.
In quel momento mi ritrovai disteso orizzontalmente sopra il mio corpo a circa 1/2 metro da esso. Senza alcuno sforzo da parte mia, mi sono trasferito fuori dal corpo e mi sono fermato sopra i miei piedi, a circa 1,5 metri da esso. Sapevo che avevo lasciato il mio corpo. Ho potuto vederlo sul letto, e ho visto il signor Woodward, uno dei miei vicini, lasciar andare la mia testa che mi aveva tenuto fino a quel momento e raddrizzare il mio corpo sul letto. Rimasi lì. Ho sentito tutto quello che è stato detto. Ho sentito il dottor Dickey dire ad una persona incontrata per le scale:
"Sei arrivato troppo tardi, è morto."
"È proprio così?" , rispose l'uomo.
Ho potuto vedere e sentire tutto proprio come ho sempre fatto nella mia vita. Ero vicino al centro della stanza e non mi spostai quando gli altri passavano dove mi trovavo.
Sembravano andare dritti attraverso me e non interferire affatto.
Essi, per me, erano come uomini e donne di legno.
Oh, come avrei voluto prenderli per mano e dar loro una stretta per far sapere che non ero morto, ma non potevo. Ho osservato con attenzione, l'abito che indossavo. Ero vestito, non nudo. Durante quel tempo, il mio Spirito Guida era con me, alla mia destra.
Egli era intento a scrivere su un libricino o un diario, e mentre stavo esaminando i vestiti che avevo addosso, mi ha indicato l'angolo della stanza, dicendo:
"John. Questo è il vestito che metterai, ma non ancora; tu non morirai!"
Ho guardato nell'angolo della camera e c'era il corpo ben formato di un uomo. Non assomigliava a me, non ero così alto ed era anche un pò più scuro di me. L' ho esaminato minuziosamente. Era ben formato, nuovo, eppure avrebbe potuto essere vecchio come il tempo, ma non aveva segni di essere stato usato. Il suo vestito era nello stile dei Quaccheri, con una stella su ciascun fianco e strisce di diversa larghezza e colore. Non mi sembrava che quel corpo fosse quello che avevo appena lasciato, era più leggero e più spirituale, ma non era sufficientemente solido per essere visto da occhi terreni.
Mentre stavo lì, ho pensato a tutti i miei affari, e fui contento che due giorni prima avevo messo tutto a posto e che a nessuno dovessi dare nemmeno un centesimo. Ho pensato a quello che mi era stato detto da ragazzo, che al momento della morte andiamo avanti, che non si è fermati dai limiti del tempo e dello spazio, ma, non vedevo nessun posto in cui andare. Avevo preso la mia decisione di rimanere con la mia famiglia fino a quando fosse successo qualcosa, fino a che qualcuno non mi avesse chiamato, quando a un tratto sono stato sollevato da una forza invisibile e fui trasferito direttamente sopra al mio vecchio corpo. I vicini e gli amici erano tutti andati via, tranne due dei medici, che erano a consulto in una stanza adiacente, per dare un nome alla malattia di cui ero morto.
Fino a quel momento, ero stato consapevole di tutto ciò che era stato detto e fatto. Poi mi sono abbassato fino ad immergermi di nuovo nel corpo che tutti avevano dichiarato morto.
All'inizio sono caduto in un sonno di breve durata, perché, in un minuto o due, qualcosa ha causato un soffio d'aria e di bava che sono uscite dal mio petto. I miei occhi potevano vedere, ero vivo nello stesso corpo che ora abito. Non appena la vita tornò ad essere visibile, i medici si avvicinarono, e mi dissero che non potevano fare niente per me, perché non conoscevano la causa della mia malattia e non avevano mai visto nè sentito di un caso del genere in precedenza. Dissero ai miei familiari di farmi rimanere così fino al giorno successivo, e lasciare che la natura facesse la sua strada.
I Dottori Peacock e Dickey sono i miei vicini, entrambi eminenti medici, e amati da tutti. >
-------------------------
Come si è visto, anche questa NDE ha caratteristiche riscontrabili nei racconti moderni,
in particolare:

* Librarsi in una posizione orizzontale direttamente al di sopra del corpo fisico.

*Avere la consapevolezza di una meravigliosa luce che non è come
 la luce del sole e sembra contenere un principio di vita ".

*La frustrante impossibilità di comunicare con le persone nella stanza,
 l'osservazione chiara di ciò che quelle persone dicono e fanno
(tra cui la percezione visiva, nonostante la precedente perdita della vista).

*Vedere il proprio corpo spirituale dotato di vestiti, non nudo.

*Comunicare con un'Entità Spirituale.

*Il ritorno nel corpo terreno prima della rianimazione ed un breve, nuovo periodo di blackout.

C'è anche un elemento insolito ed un pò enigmatico in questa storia, costituito dalla visione del corpo spirituale apparentemente inutilizzato nell' angolo della stanza.
Che fosse il corpo astrale della futura incarnazione del Sig. Brown?
La percezione del "doppio" di sua moglie all'inizio dell' esperienza, può indicare che Brown vedeva il corpo astrale di lei, anche se egli non dà questa spiegazione.
In sostanza, tali racconti, insieme a molti altri, ci fanno pensare che le NDE sono sempre esistite e che oggi, grazie ai progressi della Medicina Rianimatoria, siano diventate più frequenti e molto ben documentabili da un punto di vista scientifico.
(Webmaster da varie fonti Internet)


Esperienza del tunnel di luce   14-12-09
Mi chiamo Maria , amo dipingere e scrivere fiabe , ..
Sono stata per due volte nel tunnel di luce, una a 5 anni una a 27. Il viaggio nel tunnel mi ha cambiato, non sarei così se non avessi fatto quei viaggi. Nel tunnel mi sono ritrovata dopo due gravissime malattie. Di entrambe le esperienze ricordo ogni singolo istante e quella meravigliosa luce bianca accompagna tutta la mia vita. ll tempo non ha cancellato nulla ,è come fosse avvenuto ora.
Ricordo molto bene quando a mio padre raccontai a 5 anni di essere stata nel tunnel, ma, prima di esser stata sopra il mio corpo e di aver viaggiato per le stanze dell'ospedale, gli dissi anche il dialogo di due medici fuori dalla stanza e che ero stata a trovare un ragazzo in fondo al corridoio che stava molto male, si spaventò moltissimo e mi fece promettere di non parlarne mai con nessuno nemmeno da grande o mi avrebbero preso per pazza, ma lui non sapeva darsi spiegazione di ciò che era accaduto.
Cosa mi riportò indietro nel mio corpo? Non so, forse non era il mio tempo ma ricordo molto bene che nel tunnel sentii la voce di mio padre che urlava e piangeva; mi chiamava forte forte .... mi sono fermata un attimo, anche se la Luce quella fantastica luce mi chiamava e mi attraeva a sé, era meravigliosa. Mi fermai. Sentii la voce, le urla di mio padre disperato e ad un tratto mi catapultai nel mio corpo .... fu terribile. D'un tratto mi ritrovai di nuovo nel mio letto con terribili dolori, non dimenticherò mai quella Luce. Ricordo, parlai solo una volta di Luce all'età di 13, quando anni i miei genitori mi iscrissero in una scuola cattolica ( anche se loro non lo erano). Lì l'insegnante di religione parlava di Paradiso e inferno, mi sentivo il paladino della luce; mi alzai in piedi... no, no, c'è solo luce ... è bellissima , il Dio è uno solo, potete chiamarlo come volete, tutto è uno non ci sono separazioni , ma mi dissero che un buon cattolico non parla così, crede nel Paradiso e nell'inferno. Allora dissi: non sono una cattolica, io credo nella Luce, c' è una meravigliosa luce,credetemi è bellissima, non crederò mai alle vostre storie.
I miei compagni di classe ridevano e mi prendevano in giro, ma io insistevo. L'insegnante era furiosa ed io continuavo: non potevo non dire nulla è li ... l'ho vista! Convocarono i miei genitori che credevano che ero impazzita , presi una sospensione di 3 giorni. Fu la prima volta che ne parlai, non potevo lasciare che gli altri credessero all'inferno ,dovevo dir loro della Luce. Una piccola ragazzina di 13 anni voleva convincere il mondo della Luce e di tutto quell'immenso Amore!
Gli anni trascorsero e io portavo con me il mio segreto; a venti anni vidi "per caso" in tv la fine di una trasmissione non ricordo su che canale. C'era un uomo che raccontava la sua esperienza.  Ricordo la gioia che provai! Il mio segreto era anche la sua esperienza e quell'uomo raccontava con gioia della grande meravigliosa Luce , anche se per molti anni non dissi nulla custodendo il segreto, ricordo che non dubitai mai di quella meravigliosa esperienza che chiamarla esperienza è dire poco.
 Fu meraviglioso! Più tardi quando avevo 27 anni ripetei quell'esperienza e vi posso assicurare che fu esattamente uguale, nulla cambiò anche se il tempo era trascorso. Che altro dire, non saprei. Sono cresciuta e la mia vita è cambiata molto dopo la seconda esperienza, la ricerca spirituale si è fatta intensa. Un abbraccio. Amore, luce, gioia, pace
Maria
http://www.leparoledegliangeli.it
Ringraziamo ancora una volta Sara Luce per averci inviato questa ulteriore, bellissima NDE.


I CIECHI POSSONO VEDERE DURANTE UNA NDE
(21-01-10)

Vicki Umpieg, una donna non vedente di 45 (cieca dalla nascita per un eccesso d'ossigeno), è stata una delle tante persone che il Dr.K.Ring e S.Cooper hanno intervistato.
Vicki disse al Dr.Ring subito dopo l'incidente stradale, di essersi ritrovata sopra il suo corpo nella sala operatoria e che dall'alto guardava un dottore e una infermiera, che la operavano.
Queste sono le sue parole: " All'inizio non sapevo di essere io..c'era un corpo ma non sapevo che era il mio…poi mi sono domandata..COSA FACCIO QUASSÚ?
SONO MORTA? E solo allora mi sono resa conto che quel corpo era il mio e che io fluttuavo sul soffitto.
Ho notato anche gli anelli sulla mia mano destra, specialmente la fede,un anello molto inusuale"
Ai dottori raccontó anche che durante la sua NDE, era riuscita a volare sul tetto, guardandosi intorno e che una musica armoniosa e sublime, si alternava al soffio del vento, di essere poi stata risucchiata in un tunnel buio e di vedere, in lontananza, una luce…e quando si ritrovó alla fine del tunnel, la musica si trasformó in un sublime inno e rotolando, si ritrovó distesa sull'erba, attorniata da alberi, fiori e persone..un posto pieno di luce,
che lei stessa poteva vedere ma anche sentire. Anche le persone erano di luce
" TUTTI ERANO FATTI DI LUCE, ANCH'IO... C'ERA AMORE OVUNQUE".
Poi descrisse l'incontro con due compagni di scuola, l'incontro con sua nonna, di questo scambio di pensieri senza parlare.
" AVEVO LA SENSAZIONE DI SAPERE TUTTO E CHE TUTTO AVESSE SENSO.
SAPEVO CHE QUESTO ERA IL POSTO DOVE AVREI TROVATO TUTTE LE
RISPOSTE ALLE MIE DOMANDE..SULLA VITA..SUI PIANETI E SU DIO…IL POSTO DEL SAPERE".
Poi notava una figura piú luminosa e radiosa delle altre e lo identificó per GESÚ e telepaticamente LUI le parló :
" Non è meraviglioso qui? Tutto combacia ma tu non puoi stare qui, non è ancora il tuo tempo, devi ritornare nel tuo corpo per imparare a insegnare AMORE e PERDONO.
Le disse anche che avrebbe avuto dei bambini ( attualmente Vicki ne ha tre) ma che prima di andare, doveva ancora guardare una cosa e Vicki vide la sua vita, dal momento dell'incidente fino alla sua nascita, commentata gentilmente da Gesú sulle sue azioni e ripercussioni. Le sue ultime parole furono :" Adesso devi lasciarci" e lei si risveglió nel suo corpo.
" LA MORTE NON È ALTRO CHE UN PASSAGGIO DA UNA STANZA ALL'ALTRA.
LA SOLA DIFFERENZA, PER ME, È CHE NELL'ALTRA STANZA…HO LA
POSSIBILITÁ DI VEDERE"
Fonte: www.nderf.org


NDE DI UN'ATEISTA    (08-05-10)

Sono entrata in ospedale verso la mezzanotte del 24 dicembre 1967 con le doglie ed in distress respiratorio. In sala parto, mi è stata applicata una maschera, ma a causa del Demerol che mi era stato somministrato non ero in grado di parlare e dire che la maschera mi stava soffocando.  Tentai di strapparmela dal viso ma qualcuno mi prese le mani e me le legò al tavolo operatorio in modo che non potei fare nulla per evitare gas e maschera. In quel periodo di tempo ho capito che stavo per morire ed essendo atea sperai che l'agonia da soffocamento sarebbe finita in fretta e, finalmente e definitivamente, avrei perso i sensi.
Invece di perdere coscienza, mi sono trovata circondata da un rumore forte e doloroso; era come un treno merci gigante che mi girava nella testa. Nel profondo della mia mente, sapevo che questa sarebbe stata la mia condizione eterna.
 Ero consapevole di essere vigile e di trovarmi in un luogo di tenebre, perchè era impossibile vedere la mia mano posta davanti agli occhi bene aperti. Non c'era luce di alcun tipo, da nessuna parte. Non c'era niente in questo buio, pesante,caoticamente rumoroso, tranne i miei pensieri e me stessa.  Ero sola ed in agonia, ma ho provato quello che io chiamerei espansione della conoscenza.
Fu come se avessi capito tutti i misteri dell'universo e capii che tutto ciò che noi riteniamo importante in questa vita è per lo più insignificante e superficiale nel grande schema delle cose.
Non avvertii la presenza di nessun essere vivente (buono, cattivo, umano, animale o spirituale) in questo luogo, ma sapevo che sarei stata lì per sempre, da sola e senza pace. Sapevo anche che sarei rimasta lì per l'eternità perchè appartenevo a quel luogo. La sofferenza era intensa ed ero totalmente infelice.  Mentre stavo pensando al mio stato ed alla mia triste condizione, un pensiero, più che altro una domanda sorse nella mia mente:
"Che cosa hai fatto di totalmente disinteressato nella tua vita, un gesto o un'azione che non avesse avuto un movente egoistico?"
Come ebbi formulato quella domanda mi resi conto che avevo sempre agito per compiacere me stessa.
In effetti non avevo mai detto una parola o fatto un gesto gentile che non fosse stato motivato da interessi personali. Come ebbi pienamente compreso quanto fossi egoista, provai un profondo rammarico ed anche rimorso per non aver mai fatto nulla di buono o di altruistico. La mia condizione cambiò con quella presa di coscienza. Non mi ricordo proprio che cosa successe ma mi ritrovai con una flebo sulla mano e mi resi conto che mi avevano messo del ghiaccio sull'addome per arginare una pesante emorragia. La cosa più bella per me era che potevo respirare e non tossivo . A causa del terrore causato dalla mia esperienza "vicino alla morte" e dato che questo termine non era stato ancora coniato in quei giorni, ho taciuto a lungo sulla mia esperienza.
La mia conoscenza universale cominciò subito a sparire e ogni giorno che passava tutto ciò che ricordavo era la certezza terrificante che c'era una realtà al di là di questa vita che per me, in mancanza di una parola migliore per descriverla, chiamavo inferno.
Mi proposi di cercare il senso della vita e anche di scoprire se esistesse davvero una realtà spirituale, o addirittura il Regno di Dio. Temevo il parto e ancor di più la morte. Mi proposi di fare almeno una cosa buona per gli altri che non fosse stata motivata da interessi egoistici. In realtà ho cercato di fare atti di carità anonimamente. Quaranta anni dopo, tutto questo è per me ancora una grossa sfida.

PIANISTA PER CASO, DOPO UNA NDE  (20-09-10)
Non si è mai troppo vecchi per iniziare a  suonare il pianoforte, almeno se lo si fa per hobby e, come la storia straordinaria di Tony Cicoria dimostra, è possibile iniziare a 42 anni per giungere in poco tempo a comporre musica ad un livello quasi professionale. C'è però un piccolo problema col metodo usato dal Dr.Cicoria:  bisogna essere stati prima colpiti da un fulmine.....
Il suo caso è uno di quelli citati da Musicophilia, il nuovo libro del Neurologo e scrittore di best-seller Dr. Oliver Sacks, specializzata nello spiegare condizioni neurologiche complesse ad un vasto pubblico.  Il suo ultimo libro esplora il rapporto tra la musica ed il cervello umano - ed in particolare- lo strano caso del dottor Antony Cicoria. La storia è iniziato un giorno del 94, quando l'uomo in questione, un Chirurgo Ortopedico che vive e lavora nello stato di New York, aveva chiamato sua madre da un telefono pubblico. Non aveva ancora finita la conversazione,quando scoppiò una forte una tempesta. Cicoria aveva ancora in mano il telefono e stava per riagganciarlo, quando un fulmine si scaricò attraverso il ricevitore e lo colpì in faccia.
Ciò che seguì fu una esperienza classica di pre-morte, con supplementi imprevedibili.
In primo luogo vide il proprio corpo dall'alto e questo, secondo Sacks, è un classico per chi ha avuto esperienze di NDE. Tutti infatti si trovano ad osservare gli eventi da due o tre metri d'altezza.  I Neurologi la chiamano "autoscopia". Guardando in giù verso se stesso, Cicoria ricorda di aver pensato "Oh, c...o - Sono morto!" Poi ha guardato verso una donna che era in coda per telefonare (un'infermiera professionale, per sua fortuna) che tentava di rianimarlo. Ha poi visto anche i suoi figli che giocavano tranquilli a casa ed ha avuto la certezza che sarebbe andato tutto bene anche senza di lui. Era circondato di luce "bianco-bluastra nel guardare alla sua vita con in evidenzia gli alti e bassi, in beata tranquillità. Si sentiva in "estasi pura". E poi - "Slam!" -
Era di nuovo nel suo corpo, con un dolore bruciante in faccia ed al piede sinistro, punti in cui il fulmine era entrato ed uscito. Non si sentiva però molto grato nei confronti di quell'infermiera....
Le sue condizioni fisiche apparvero subito parzialmente misteriose per la mancanza apparente di danni cerebrali. Si sentì fiacco per un pò di tempo e soffrì di vuoti di memoria, ma nè una risonanza magnetica nè altri esami rivelarono nulla di grave, sicchè in poche settimane tornò a lavorare come chirurgo, con tutte le sue capacità intatte, compresa la memoria.
Il Dr. Cicoria ha però sviluppato forti sentimenti spirituali a seguito dell'incidente ma, fatto forse ancor più sorprendente, due mesi dopo, ha improvvisamente provato un insaziabile desiderio di ascoltare musica per pianoforte. Dapprima ha acquistato dischi di Chopin, poi a seguito d'una felice coincidenza, una baby-sitter gli ha chiesto se poteva tenere un pianoforte verticale in casa sua e così ha cominciato a suonare le composizioni originali che sentiva "girare" nella testa.
Va notato che Cicoria ha ricevuto da bambino un'educazione cattolica ed anche lezioni di pianoforte, ma erano state un fallimento, nè era mai stato molto praticante, mentre ora crede fermamente che la sua vita è stata salvata per uno scopo, e cioè la musica.
Per molti anni ha suonato e scritto ossessivamente, in tutte le ore libere dal lavoro, a partire dalle 4 del mattino, per riprendere la sera appena tornato a casa. Sua moglie non ha condiviso a lungo il suo entusiasmo e nel 2004 Cicoria ha subito due ulteriori traumi: il divorzio ed un incidente di moto che lo ha lasciato con gravi ferite, che però non hanno fermato il "torrente" di musica che, come disse Mozart, gli arriva "dal cielo".  E' discutibile che i critici siano d'accordo su tale origine, ma se fino a poco tempo prima
la musica era- secondo Sacks - "..un esercizio solitario, tra lui e la sua musa", la primavera scorsa, Cicoria ha fatto il suo debutto semi-pubblico durante un ritiro musicale per studenti, dilettanti di talento e giovani professionisti, suonando un brano di Chopin ed una sua composizione: Rhapsody Opus1. L'autore cita un pianista che ha partecipato lodando la grande passione ed il grande brio della performance del Dr.Cicoria, e aggiunge che ha suonato, se non come genio soprannaturale, almeno con abilità meritevoli, abilità sorprendenti per qualcuno che, praticamente privo di studi accademici, ha imparato a 42 anni d'età ". Sacks mantiene una distanza professionale dal caso con l'aiuto di frasi come questa: "Ci sono prove che gli aspetti visuo-spaziali e vestibolare di esperienze fuori dal corpo sono legati alla disturbata funzione della corteccia cerebrale, in particolare nella regione giunzionale tra i lobi temporali e parietali... " Rispettando il diritto del dottor Cicoria di considerare la sua ispirazione d'origine spirituale, Sacks esprime la sua convinzione personale che anche stati d'animo esaltati devono avere "qualche correlazione fisiologica con l'attività neurale". Egli osserva inoltre che oggi vi sono analisi della funzione cerebrale molto più sofisticate che nel 1994. Sebbene il Dr. Cicoria fosse inizialmente d'accordo che forse valeva la pena indagare ulteriormente, ha poi cambiato idea, preferendo accettare il suo dono, per quanto misterioso possa essere, per quello che è. La sua è una storia affascinante che può ispirare o meno quelli di voi che stanno iniziando ad imparare a suonare il pianoforte. Vorrei però farvi una raccomandazione importante:
siete pregati di non provarci col suo stesso sistema!

LA NDE DI GLAUCO E DEI SUOI FRATELLI: SALVATI DAGLI ANGELI
(31-10-10)
Glauco Schaffer (nella foto) é il Fondatore e l' Amministratore del sito NDE-Space, rivolto a tutti i "Ritornati" dalle NDE ed ai Ricercatori del fenomeno. Glauco, all'età di 8 anni, ebbe una NDE condivisa con i suoi due fratellini ed ora sta chiamando a raccolta i tanti protagonisti di questa avventura ai confini della vita e della morte, per contribuire allo studio del misterioso fenomeno. Ora però, lasciamo a lui la parola: ci racconterà una storia davvero incredibile!
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<Mio padre aveva portato me -avevo otto anni- ed i miei fratelli più grandi (10 e 11 anni) sul fiume Guaiba Rio a Porto Alegre, in Brasile (a quel tempo vivevamo là), per passare una
 giornata di divertimento e di pesca. Era una bella e calda mattina piena di sole e così chiedemmo a mio padre se potevamo camminare fino al fiume da soli, mentre lui tirava su l'accampamento. In un primo momento ci disse di no ma, a malincuore, finalmente accettò, dopo che tutti e tre lo pregammo di lasciarci andare, a patto di non andare in acqua.
Mi ricordo bene che lui ripetutamente ci disse di non andare in acqua.
Col senno di poi, mi chiedo se, in qualche modo, avesse percepito il pericolo che stavamo per correre....
Così cominciammo a camminare vicino all'acqua, lasciando nostro padre a lavorare col campo fino a quando arrivammo ad un cespuglio che era per metà a terra e per metà nell'acqua e che c'impediva di proseguire. A questo punto, uno di noi ebbe l'idea di afferrarne un ramo per raggiungere l'altro lato. Mi ricordo che mio fratello Marco andò per primo, ma in pochi secondi perse l'equilibrio e andò sott'acqua. Mio fratello Carlon fece di tutto per aiutare Marco, ma non fu in grado di trattenerlo e finì anche lui in acqua.
Né io né i miei due fratelli sapevamo nuotare e, invece di correre a chiamare mio padre dopo aver visto i miei due fratelli ingoiati dalle acque, mi lanciai nel tentativo di salvarli, senza pensare alla mia sicurezza personale. Lottai freneticamente contro la corrente impetuosa, cercando i miei due fratelli.  Non riuscivo a vederli ed ero molto spaventato. Intanto l'acqua mi aveva inghiottito in fretta, e tentavo disperatamente di respirare, ma non c'era più ossigeno nei mie polmoni, così fui preso dal panico, mentre muovevo braccia e gambe istericamente, cercando di salvarmi.  Poi, il mio corpo venne colpito da qualcosa, sott'acqua. Non so che cosa fosse, ma vi posso dire che fu molto doloroso. La corrente del fiume si muoveva molto velocemente da ovest ad est, verso l'oceano.
Non ricordo quanto tempo passò, ma ad un certo punto non riuscivo a muovermi più: ormai ero sott'acqua fino ad arrivare al fondo del fiume. L'acqua era marrone, quindi non potevo vedere niente... ma non avevo bisogno di vedere per sapere che stavo morendo.
Provai ad urlare: "Per favore Dio aiutami!" Mia madre mi portava sempre in chiesa, quindi sapevo di Dio; non so come, ma sapevo che era l'unico che poteva aiutarmi. La mia vita aveva iniziato a spegnersi quando sentii la voce più piacevole che avessi mai udito! Mi diceva di rilassarmi e che tutto sarebbe andato bene. Poi ho sentito due robuste braccia che mi trattenevano.
Anche se ancora non riuscivo a vedere, sapevo che era l'abbraccio di un uomo.
Era molto gentile e delicato. Ero felice e confuso al tempo stesso. Ben presto galleggiavo a mezz'aria e fu allora che mi accorsi che non ero effettivamente morto ed abbiamo cominciato a muoverci verso l'alto ad una velocità folle. Tutto il dolore era sparito ed potevo respirare di nuovo, facilmente, ma il mio corpo non era più solido, perchè potevo vedere attraverso di esso, sebbene potessi ancora sentirlo.  Abbiamo poi iniziato a muoverci verso questa bellissima luce e, mentre ci avvicinavamo ad essa, ne fui come ingoiato: era più luminosa del sole, ma non faceva male agli occhi. L'Angelo che era con me mi disse "Tchau"... e sparì. Io rimasi lì a galleggiare per un momento chiedendomi: "Cosa è successo?
E 'difficile da spiegare, ma mi sentivo collegato al tutto ed il tutto era collegato con me, sentii di non essere più solo e cominciai a vedere un uomo che veniva verso di me. Quando arrivò abbastanza vicino, ebbi la sensazione più bella di amore e di appartenenza che io abbia mai provato, non ci sono solo parole che la mente umana può concepire per descrivere accuratamente questa sensazione.
Immaginate di essere in un aereo che esplode, poi vi svegliate e vi e rendete conto che era tutto solo un sogno e che non siete morti. Bene, questa era la sensazione che ho provato quando mi sono reso conto che non ero veramente morto e ne ero molto felice. Poi, di nuovo, mi chiesi dove fossi e perché questo luogo mi sembrava molto più reale di casa mia, là sulla terra.
L'Angelo apparve di nuovo e, avvicinandosi a me, cominciò a parlarmi telepaticamente. Mi disse che era lì per aiutarmi e rispondere alle mie domande e ne avevo un sacco da fargliene!. Ma prima che egli rispondesse, mi fu mostrato la mia vita, come in un film, solo che scorreva a ritroso.  Ricordo di aver pensato: "Come può essere stata tanto brutta: ho solo otto anni!"
La prima cosa che ricordo di aver visto è stato quando ho usato una chiave per graffiare una macchina: ebbene sentii il dolore che avevo causato al suo proprietario a causa di quella mia cattiva azione!
Poi ricordo di aver pensato: "Oh, no! ! Sono nei guai! "Ma a questo punto, il mio Angelo mi sorprese non poco dicendo: "Non ti preoccupare... Ci sono solo lezioni da apprendere".  Invece di essere confortato dalle sue parole, ero un pò innervosito dalla consapevolezza che poteva leggere i miei pensieri. Tutto questo stava accadendo mentre il film continuava a girare, mostrandomi secondo per secondo tutta la mia vita ed ancora provai su di me quello che avevo fatto agli altri.
Tutte le mie azioni sembravano avere vita propria; per esempio, ho sentito il dolore provato dal proprietario dell'auto che avevo graffiato ed anche quello di sua moglie,quando lui le raccontò l'accaduto. Era una sensazione molto sgradevole!
Oltre ai momenti non troppo piacevoli, mi furono mostrati anche quelli positivi, ovvero le cose che avevo fatto per amore, come quella volta che avevo preso in casa un ragazzo senza tetto. Facevamo la doccia e mangiavamo insieme e poi gli ho dato alcuni dei miei vestiti. Il mio Angelo è stato molto contento di questo e mi ha detto che queste sono le cose che contano davvero, le cose che facciamo per amore di un'altra persona. Il "film" continuava e mi vedevo come un bambino nel grembo di mia madre, poi come una molecola viva, molto piccola ma molto viva. Oggi, ogni volta che vedo una donna abortire mi vien voglia di piangere. Non capiscono che Dio ha dato loro quel bambino per un motivo, che sono state scelte da quel bambino, ma non so come faccio a saperlo,lo so e basta.
La rivisitazione della mia vita finalmente si fermò e l'Angelo pronunciò due parole. Tutto quello che avevo sempre voluto sapere ebbe risposta con queste due parole, in un istante capii tutto.   Poi, improvvisamente, iniziai a sentire la mancanza di mia madre, del sole, della pioggia, di giocare a calcio e di tutto ciò che mi aveva reso felice. Pensando a mia madre potevo sentire il dolore che avrebbe provato quando le sarebbe giunta la notizia che tutti e tre i suoi figli erano morti.
Sapevo però che mi veniva mostrato tutto questo perché non era ancora il mio tempo, perchè la mia missione non era stata completata e dovevo tornare indietro.  La mia esperienza di pre-morte mi ha aiutato a capire quanto sia bella e fragile la terra.
Sentii il respiro della terra come se fosse viva ed ho potuto vedere la luce che avvolge tutto ciò che è vivo: alberi, fiori, erba, animali, vulcani e poi anche l'essere umano, l'uomo che detiene il controllo su ogni cosa vivente. Tutto ha una sua aura. Non so perché, ma l'Angelo mi disse di non dirlo a nessuno e che col tempo si sarebbe venuto a sapere, per questo esclamai: "Cosa?"
Ma poi avvertii uno scossone e mi resi conto che ero improvvisamente di nuovo in acqua, solo che questa volta ero tenuto a galla da un Angelo diverso che mi spingeva fuori dal fiume. Ero di nuovo umano e dentro al mio corpo. Che sensazione bellissima! Essere un umano è un bellissimo dono!  Mi sentivo un pò ubriaco appena raggiunta la superficie dell'acqua da dove si vedeva il cielo d'un azzurro mozzafiato. Cominciai a respirare di nuovo, ma in preda al panico, pensando ai miei fratelli.
 "Dove sono i miei fratelli?" urlai..... e guardando alla mia destra vidi che erano sani e salvi, proprio accanto a me in piedi e fuori dall'acqua. Poi ho gioii pensando: "OH MIO DIO! GRAZIE! GRAZIE! "
Solo a pensarci ho le lacrime agli occhi anche ora....
La gente era corsa verso di noi, alcuni piangevano, alcuni erano sorridenti e si abbracciavano, erano felici come me, ma perché? Non riuscivo a capire. Poi ho sentito l'ufficiale di polizia parlare alla radio dicendo: "Li ho trovati. Ho trovato i ragazzi! " Urlò agli altri poliziotti di venire su per il fiume e dopo pochi minuti, arrivati che furono, osservarono con stupore:
"Questo non è possibile! Non avrebbero potuto sopravvivere per 22 minuti in quelle acque! "
Il personale medico che aveva assistito alla scena disse la stessa cosa, non appena tornati dalla ricerca degli altri bambini. Ero lì, fermo, in stato di shock ed avrei voluto dire loro che si trattava effettivamente di noi. Ho cercato di spiegare quello che ci era successo, ma non riuscivo a tirar fuori le parole di bocca, non riuscivo a parlare; sebbene la mia bocca si muovesse, nessun suono ne usciva.  Poi, guardando il cielo dissi: "Per favore dammi indietro la mia voce, io non lo dirò a nessuno!"
Lentamente, riebbi indietro la mia voce!
Ho un problema di balbuzie ancora oggi, ma non mi importa:sono vivo e questo è quel che conta.
Non so se è più bello essere di nuovo qui, o avere la certezza che non dobbiamo mai morire.
E' certo che la mia esperienza mi ha cambiato la vita, perchè cerco di fare tutto per amore, anche se, in tutta sincerità, non è sempre facile. Viviamo in un mondo pieno di incertezze, la gente non sa chi è veramente Dio e non sempre capisce l'importanza dell'amore.
Dopo anni da quel fatidico giorno al fiume, ho chiesto ai miei fratelli che cosa ricordano di questa esperienza. Marco mi ha detto che un Angelo gli disse di non parlarne e dopo una settimana l'ho chiesto anche a Carlon. Mi ha risposto che gli era stato detto che eravamo morti e che un Angelo ci aveva salvati. Anche lui aveva visto una specie di filmato della sua vita.
Non abbiamo mai discusso l'incidente in profondità, probabilmente perché avevamo tutti paura che qualcosa ci sarebbe successo se lo avessimo fatto ma, col passare degli anni e diventando più grande, ho cominciato ad avere voglia di dire al mondo che sia Dio che il Paradiso esistono veramente.  Prego che un giorno la razza umana, i figli e le figlie di Dio, vivranno sulla terra con lo stesso amore e la stessa pace che ho provato quel giorno e che presto saremo tutti consapevoli che siamo tutti una sola cosa.

(Tradotto e pubblicato col gentile consenso dell'Autore, Glauco Schaffer)

LA NDE DI BETTY EADIE  (30-11-10)
Abbiamo già parlato in altre occasioni della vita nei Livelli Superiori e di come essa possa venire interrotta da brevi "incursioni" nel mondo della materia. Non tutti gli Spiriti sono capaci di affrontare tutte le difficoltà che a noi appaiono inevitabili qui sulla Terra, dal dolore fisico a quello psicologico, per non parlare poi delle limitazioni che il corpo fisico ci impone ogni giorno coi suoi incessanti bisogni d'ogni tipo. Abbandonare un mondo dove il pensiero è creativo, dove non esiste la sofferenza, la paura, la fame, ecc. non è impresa facile, sicchè pare che noi "incarnati" siamo visti come una sorta di eroi dai nostri Fratelli che restano a vivere nei Regni Eterici. A volte succede che qualcuno torni indietro dalla morte per raccontarci come si viveva (e si tornerà a vivere) prima di calarsi nella materia densa di cui son fatti i nostri corpi: sono i racconti dei "Ritornati", di coloro che hanno sperimentato una NDE a fornirci un numero sempre maggiore di conoscenze sull'Aldilà ed a farci capire da dove veniamo e dove andremo dopo aver abbandonato, per l'ennesima volta, il nostro denso corpo terreno. La sconcertante vicenda di una donna americana, Betty J. Eadie, morta e risuscitata, raccontata nel libro Embraced by the Light (“Abbracciata dalla Luce”) ha venduto negli Usa ben 2 milioni di copie ed è stato tradotto in 21 Paesi del mondo. Un viaggio di 4 ore (andata e ritorno) nell’ altra vita. Un viaggio durante il quale vengono chiariti i dubbi che la protagonista si porta dentro, le sue paure, le sue angosce e che termina con l’ affidamento di una missione.
Betty afferma di aver “vissuto” realmente una tale esperienza la notte tra il 18 ed il 19 novembre 1973, quando si trovava in ospedale in seguito ad un intervento che non doveva avere complicazioni.   La sua anima ha lasciato il suo corpo e lei ha viaggiato attraverso un tunnel buio, alla fine del quale c’ era una figura brillante, avvolta nella luce. Era Cristo, che le diede il benvenuto abbracciandola.
Sentì allora un amore incondizionato, quale non aveva mai provato, e la sensazione di essere finalmente a casa. Ha rivisto i suoi cari morti prima di lei, ha trovato risposte alle tante domande che si trascinava dietro da tempo, ha visitato giardini bellissimi ed è stata nella biblioteca della conoscenza; ha visto come gli Spiriti si preparano a venire sulla terra e come gli Angeli ricevono le preghiere che in seguito verranno esaudite dal Padre Celeste (ma solo quelle veramente sincere). Era felice di trovarsi lì, ma le fu detto che non era ancora la sua ora e dovette ritornare sulla Terra per adempiere la sua missione.  C’è chi parla di sogno, di visione. Eppure questi dubbi non fermano quanti vogliono essere convinti che esiste un’altra vita dopo questa. Una vita migliore.
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LA SCELTA DEL CORPO
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"Ritornai al giardino ed incontrai di nuovo i miei Spiriti Guida.
Avevo visto, nei luoghi che avevo appena visitato, tanti Spiriti che stavano facendo progressi, che lavoravano per diventare più simili al nostro Padre, e mi incuriosì il nostro sviluppo sulla Terra.
 Come facciamo a crescere spiritualmente?  I miei accompagnatori furono contenti che avessi formulato questa domanda e mi portarono in un posto dove molti Spiriti vengono preparati per la vita sulla terra. Erano Spiriti maturi - non ho visto quelli dei bambini durante la mia intera esperienza [Il che non vuol dire che non ce ne siano -NdR-] ed ho constatato come Essi fossero desiderosi di incarnarsi. Guardavano alla vita nella materia come ad una scuola dove potevano imparare molte cose e sviluppare le capacità mancanti. Mi è stato detto che avevamo tutti desiderato venire qui, che avevamo scelto molti dei nostri punti deboli e le tante difficoltà della nostra vita, in modo da poter crescere.
Ho anche capito che le nostre debolezze servono per il nostro bene. Il Signore ci dà doni e talenti secondo la sua volontà e non dovremmo mai confrontare i nostri talenti o i nostri difetti con quelli degli altri: ognuno di noi ha quello che gli serve, siamo unici e non è importante la differenza fra capacità e difetti posseduti. Ci sono stati anche dati dei doni spirituali di cui avremo bisogno per le nostre missioni, molte delle quali appositamente progettate in base alle nostre esigenze.
I nostri genitori hanno il proprio assortimento di attributi spirituali, alcuni dei quali possono venire tramandati a noi, che possiamo così capire come hanno utilizzato queste capacità.   Maturando, possiamo poi acquisire altre qualità e continuare ad imparare come usarle, oppure scegliere di non usarle affatto. Non importa quale sia la nostra età, possiamo continuare ad acquisirne ancora,
il che ci può aiutarci in situazioni vecchie e nuove: tocca a noi scegliere.
Ho visto che siamo sempre in grado di aiutare noi stessi, anche se non sappiamo riconoscere, o imparato ad usare, le nostre capacità nascoste: basta guardarsi dentro. Abbiamo bisogno d' aver fiducia in esse, solo così lo strumento spirituale giusto sarà sempre lì pronto per noi.  La mia attenzione cadde poi su altri Spiriti che stavano facendo i preparativi per andare sulla Terra.
Uno, eccezionalmente brillante e dinamico, stava entrando nel grembo di sua madre ed aveva scelto di essere portatore di un grave handicap mentale. Era molto entusiasta per questa opportunità ed era a conoscenza della crescita che lui ed i suoi genitori avrebbero avuto nel tempo. I tre erano legati tra di loro da un accordo programmatico già da prima e lui aveva scelto di iniziare la sua vita mortale fin dal concepimento del suo corpo.  Io vidi il suo trasferimento nell'utero ed il suo ingresso nella nuova vita appena formata.
 Era ansioso di sentire il grande amore dei suoi genitori terreni.  Ho anche imparato che gli Spiriti possono scegliere di entrare nel corpo delle loro madri in ogni fase della gravidanza. Una volta lì, possono subito iniziare a sperimentare la mortalità.
L'aborto, mi è stato detto, è di norma contrario al corso naturale degli eventi e lo Spirito che entra nel feto sente un senso di rifiuto e di dolore. Sa che quel corpo doveva essere il suo, sia se concepito fuori del matrimonio o meno, anche se per vivere solo alcune ore. Ma lo Spirito sente anche compassione per la madre, sapendo che lei ha preso una decisione sulla base delle sue scarse conoscenze spirituali.  (Altre fonti riferiscono che l'Anima "rifiutata" dovrà cercare un altro feto in cui incarnarsi che corrisponda alle stesse esigenze di crescita previste in accordo con le proprie Guide e che quindi l'aborto causerebbe solo un momentaneo "disguido" nel processo evolutivo di quella singola Anima. Per le differenze fra Anima e Spirito -qui usate come sinonimi.
Ho visto molti Spiriti che avrebbero voluto venire sulla Terra solo per un breve periodo, poche ore, o pochi giorni dopo la nascita. Essi erano eccitati come gli altri, sapendo che avevano uno scopo da raggiungere. Ho capito che la loro morte era stata stabilita prima della loro nascita, come del resto è per tutti noi. Questi Spiriti non avevano bisogno dello sviluppo che potrebbe scaturire dal prolungamento della vita mortale ed una precoce dipartita avrebbe messo alla prova i loro genitori e li avrebbe aiutati a crescere.  Il dolore è intenso, ma breve: quando torniamo a vivere  insieme ancora una volta, esso viene lavato via, e proviamo solo la gioia per la crescita
 raggiunta e per il fatto di esserci ritrovati. Sono rimasta sorpresa di come molti piani e molte decisioni vengono presi per il bene degli altri: Lì eravamo tutti disposti a sacrificarci per il Prossimo. Tutto è teso alla crescita dello Spirito, tutte le esperienze, tutti i doni e le debolezze sono progettati per questa crescita.  Le cose di questo mondo sono poco importanti Colà o non lo sono affatto. Tutto è visto attraverso occhi spirituali e ciascuno di noi ha un lasso di tempo prestabilito per completare la propria educazione terrena. Alcuni Spiriti vengono sulla Terra solo per nascere, per permetter ad altri di fare esperienza e poi tornare rapidamente in quel Mondo. Alcuni possono vivere fino a tarda età per completare i loro obiettivi ed avere maggiori opportunità di servire il Prossimo, mentre altri sono destinati ad essere i nostri leaders, i nostri seguaci, i nostri soldati, i ricchi ed i poveri della Terra, al solo scopo di creare situazioni e rapporti umani che ci permettano di imparare ad amare.
Tutti coloro che incontriamo sul nostro sentiero terreno ci conducono al risultato finale.
Siamo stati inviati qui per essere testati in condizioni difficili, per vedere come vivremo il comandamento più importante: AMARSI L'UN L'ALTRO, poichè siamo tutti collegati fra noi sulla Terra, uniti da questo fine supremo: imparare ad amare.
Poco dopo la mia attenzione venne attratta da un altro Spirito femminile. Era uno degli esseri più affascinanti e incantevoli che avessi mai visto. Era piena di energia ed un'allegria contagiosa irradiava verso tutti quelli che si trovavano intorno a lei. Guardandola con meraviglia, sentii lo stretto legame d'amore che ella provava per me. Il mio ricordo di questo momento è stato in gran parte cancellato, ma sapevo che non l'avrei mai dimenticata e non vi era alcun dubbio che, ovunque andasse, stava per diventare l'Angelo speciale per qualcuno. Durante la mia esplorazione della esistenza precedente l'incarnazione, sono rimasta impressionata dalla bellezza e dalla gloria di ogni Spirito. Sapevo che anch'io ero stata lì, come tutti, a condurre un'esistenza piena di luce e di bellezza. Poi capii che, se tutti potessimo vedere chi eravamo prima di nascere, resteremmo stupiti per l'intelligenza e la gloria che possedevamo.
La nascita è solo sonno ed oblìo .

LA NDE DI CHRIS TAYLOR (25-02-11)
(Dal Sito di Kevin Willams)

Due episodi di OBE a distanza di anni, breve ma interessante esperienza di uscita dal corpo con "inserimento" in un ORB e di autoscopìa durante un lungo arresto cardiaco.  Non è una NDE "classica",nonostante la durata dell'arresto cardiaco, perchè non è riportata la visione del "tunnel", forse perchè il "ritornato" non voleva assolutamente morire. Lo aveva promesso a suo figlio e questo ci conferma che l'Amore può essere più forte della morte.  La mia prima OBE avvenne quando avevo circa 20 anni ed ero nella mia cabina a bordo d'una piattaforma petrolifera, ormeggiata 100 miglia al largo delle coste della Scozia. Vidi un globo roteante, rosso e giallo: lasciato il mio corpo entrai nel globo (ORB) ed ho visto me stesso che cercavo di chiamare il mio compagno che dormiva nella cuccetta inferiore. Tornai nel mio corpo e non ho mai detto nulla a nessuno di quell' esperienza, per paura del ridicolo. Nel settembre del 1993, ero ricoverato al Papworth Hospital per sostituire la mia valvola aortica. Durante l'operazione ho nuovamente lasciato il mio corpo ed ho guardato il chirurgo. Era un tizio un pò strambo e indossava un cappellino a quadri rossi e bianchi, quando schizzò del sangue su una delle infermiere. Lei si arrabbiò. Gli parlai poi di questo incidente e mi confermò che era accaduto davvero, ma ribattè che non avrei potuto vedere nulla a causa dello schermo che avevo davanti alla mia faccia. Nel novembre 2001, dovetti tornare all'Ospedale di Papworth per una dissezione dell'aorta, patologia che di solito è fatale. Mio figlio aveva visto me durante l'attacco ed il mio atroce dolore.  Era spaventato e aveva le lacrime che gli rigavano il viso. Mi fece promettere che non sarei morto ed io glielo promisi. Subii 10 ore di intervento chirurgico d'urgenza, al termine del quale il mio cuore non era riuscito a riavviarsi spontaneamente e così il chirurgo aveva manualmente manipolato il mio cuore per ben 26 minuti. Ad un certo punto della procedura ho lasciato il mio corpo con un sibilo per poi trovarmi a galleggiare verso una luce intensa. Tutto intorno a me c'era una nuvola grigia, una nebbia di grande spessore, ma che possedeva una sorta di trama.  Quanto più mi avvicinavo alla luce, tanto più prendevo coscienza di un senso fondamentale di purezza e sentivo il mio dolore sparire. Mi resi conto che tutto era puro amore, pace, tranquillità e sentivo voci che mi accoglievano senza parlare, però sentivo che questo era naturale e normale. Sapevo anche che stavo lasciando le due persone che amo di più - mia moglie e mio figlio. Mi accorsi di mio figlio, seduto su una sedia che singhiozzava nelle sue mani. Mia moglie gli si avvicinò per confortarlo e lui le disse che era spaventato. Mia moglie lo rassicurò che ero forte e avrei vissuto. Egli con calma disse:
"Non ho paura che papà stia morendo. So che non morirà, me lo ha promesso e papà mantiene sempre le sue promesse".
Dolorosamente rientrai nel mio corpo. Immaginate di essere desiderosi, perchè bagnati fradici, di una doccia calda. Immaginate di togliervi i vestiti bagnati e freddi e di entrare nella doccia. Ora immaginate di tornare in quei vestiti. Recepito il messaggio?
Quando mi sono risvegliato, 28 ore più tardi, a mia moglie era stato detto che ero in coma profondo per morte cerebrale. Fui arrabbiato per giorni, arrabbiato per essere sopravvissuto.  Il che può sembrare strano, ma questa è, in breve, la mia storia.
Sono un ispettore di polizia e assolutamente poco incline ai voli di fantasia.

IL PARADISO ESISTE, PAROLA DI BIMBO!  (07-03-11)

Tutto è iniziato durante un viaggio in Colorado. Colton si lamentava di un forte dolor di pancia.
 Un medico del posto aveva fatto diagnosi d'influenza ma, tornato a casa in Nebraska, visto che i sintomi non cessavano, il bimbo di soli 3 anni veniva visitato da un altro medico, senza successo. Poi, come spesso accade a quell'età, i sintomi allarmanti di un'appendicite acuta con peritonite vennero velocemente a galla. Mentre Colton era operato d'urgenza, i suoi genitori, Todd e Sonya, pregavano con tutte le loro forze, temendo di stare per perdere il loro bambino. Colton si salvò dopo una difficile convalescenza, ma le cose che ha fatto e detto dopo l'intervento erano fuori dal comune per un bambino di tre anni.
"Gli angeli cantavano per me. Ho guardato il bimbo nello specchio e lui era morto sul serio" disse ai suoi sconcertati genitori che seppero anche che, mentre era "in Paradiso", Colton aveva visto molte cose e conosciuto molte persone, tra cui Pop, il suo bisnonno, morto 30 anni prima che lui nascesse.
Colton però affermò con certezza che Lì il suo bisnonno non aveva lo stesso aspetto fisico della foto che c'era in casa. Lo riconobbe invece in un'altro ritratto, molto più vecchio, inviato mesi più tardi da sua nonna, una foto scattata quando Pop era giovane e senza occhiali (vedi foto inizio articolo).  Sua madre restò scioccata quando Colton le disse che in cielo aveva incontrato anche un'altra sorella, sebbene ne abbia una sola. I suoi genitori non gli avevano mai detto nulla della perdita di una femminuccia, a causa d'un aborto spontaneo,. "Sembrava mi conoscesse bene, ha iniziato ad abbracciarmi e mi ha detto che era contenta
di avere qualcuno dalla sua famiglia lassù".
Nel corso del tempo, le sue visioni sono diventate sempre più reali, dalla descrizione di Gesù, ai suoi colloqui con Dio. La famiglia Burpo ha accolto e accettato la storia incredibile del loro bambino, e così hanno deciso di scrivere un libro, per raccontare a tutti che il "Paradiso esiste davvero"  (Heaven is for real, in vendita su Amazon.com anche in versione e-book)
Finora ne sono state stampate 500.000 copie, oltre a diverse versioni in  eBook, nastri, CD, ed è stato indicato come un bestseller addirittura dal New York Times.  Colton,che ora ha 11 anni, continua intanto a condividere la sua testimonianza di ciò che dice di aver visto in Cielo con tantissime persone che non credono.  "Io non so perché Egli ci ha scelto. Dio ha fatto un miracolo straordinario per noi, perchè in tanti possano cambiare le loro idee sull'Aldilà".


LA (FALSA) NDE DI GLORIA POLO  (06-04-11)
Una nostra Lettrice ci ha telefonato recentemente, perchè aveva appena letto una NDE totalmente diversa dalle solite, diciamo di stampo Cattolico, che l'aveva gettata in un profondo stato di confusione, inducendola a dubitare di tutto quel che aveva finora imparato dal nostro e da tanti altri siti e libri sulla Spiritualità Scientifica.
Dopo averla tranquillizzata con la promessa di andare a vedere di cosa si trattasse, mi son messo subito alla ricerca della storia originale di Gloria Polo e devo dirvi che dopo la lettura di poche pagine (precedute da tutta una serie di distinguo di tipo canonico), non sapevo più se ridere o piangere! Spacciare per NDE un incubo è il massimo dell'ignoranza sia in campo medico che parapsicologico ed è gravissimo che a scrivere certe palesi inesattezze sia proprio una mia Collega!
 Prima di commentare ulteriormente, v'invito a leggere le oltre 50 pagine del racconto della D.ssa Gloria Polo, Medico-Dentista Colombiana, uccisa da un fulmine nel 1995 e tornata indietro con la precisa missione di evangelizzare il mondo col suo racconto che ci appare un pò delirante....  Ve lo sintetizzo.

RIASSUNTO DELL'ESPERIENZA
La Polo fu colpita da un fulmine durante un violento temporale. Era in compagnia del cugino che morì sul colpo, mentre lei fu trovata semi-carbonizzata ed in arresto cardiaco dai soccorritori.  Durante questa fase, ebbe la classica visione della Luce, l'incontro coi parenti defunti e si ritrovò,viva e felice, in un bellissimo giardino. Rianimata e ricoverata in un centro per ustionati, fu subito operata per rimuovere le parti del corpo carbonizzate; lei afferma che, oltre alle gambe, diversi organi interni erano stati letteralmente "bruciati" dalla violenta scarica elettrica: fegato, reni, ovaie e che entrambe le mammelle erano sparite a seguito della tremenda scossa.  Durante l'anestesia, "uscì dal corpo" e, attratta da spiriti bestiali, precipitò nell'Inferno la cui descrizione è in puro stile dantesco. Chiede aiuto alla madre e ne viene tirata fuori, ma si ritrova di fronte ad un dio biblico che le impone di elencare i dieci comandamenti... Si scopre così che non ne ha rispettato manco uno, compreso l'omicidio, perchè strenua sostenitrice dell'aborto e della contraccezione. Dio la manda indietro, con l'impegno solenne di diffondere nel mondo la sua storia per '..mille volte mille', unitamente alla devozione per la Madonna e per la Chiesa Cattolica. Successivamente, i suoi organi ripresero miracolosamente a funzionare, le gambe non le furono amputate, le ricrebbero il seno e le ovaie, ebbe una figlia e la allattò pure.
 Ora si è dedicata alla divulgazione del messaggio divino e va in giro per il mondo a tenere conferenze (o prediche? ) con l'intento di convertire quante più "anime prave" le sia possibile, ma siamo sicuri di quel che dice in giro? Il suo messaggio è troppo clericale per essere credibile e si discosta troppo da centinaia di altre esperienze.
ESAMINIAMO LE INCONGRUENZE
...Rimasi in arresto cardiaco, praticamente senza vita, con il corpo che saltava a  causa dell’elettricità ancora presente in quel luogo. Io e mio cugino eravamo rimasti più di 2 ore stesi per terra, perché i nostri corpi emanavano scariche elettriche, e non potevano essere toccati. Solo quando l’elettricità si scaricò completamente, poterono soccorrerci.
Allora cominciarono i tentativi di rianimazione su di me Innanzitutto, esistono nel racconto molte incongruenze mediche, per esempio, i fulmini non si "appiccicano addosso" per 2 ore impedendo i soccorsi, nè tantomeno una persona folgorata emette scintille, visto che il corpo umano è un buon conduttore di corrente, ma non un condensatore! Semmai la poveretta era in preda a contrazioni muscolari automatiche (dette tonico-cloniche) dovute allo shock cerebrale -una sorta di crisi epilettica,
che può verificarsi anche dopo la morte cerebrale (de-cerebrazione). Poi, durante una conferenza, confonde la cardioversione...con l'elettroshock!  Inoltre, non è pensabile che un soggetto in così gravi condizioni possa essere lasciato stare a terra senza essere soccorso sempre perchè il corpo emetteva elettricità , senza che la morte diventi clinicamente irreversibile, nè si possono condurre manovre di rianimazioni dopo oltre due ore dalla morte (oltretutto con i principali organi carbonizzati), perchè sarebbero perfettamente inutili.  La VERA NDE è la prima, nella seconda vicenda la Polo NON ERA MORTA, ma in anestesia, e dato che non è avvenuto un nuovo arresto cardiaco (unica possibilità per considerare vera una NDE), tutta la storia dell'incontro col Dio Biblico è certamente frutto della sua mente (corporea) e NON il risultato d'una vera NDE. Detto questo è inutile sottolinearvi che il dialogo con Dio  sembra condotto piuttosto con un buon  parroco di campagna dell'800!  
Sappiamo da tantissimi racconti di "Ritornati" di qualsiasi religione o persino atei che non è Dio a giudicarci, ma noi stessi nella Sua Luce. Noi piccolissime parti del Tutto dobbiamo confrontarci con il suo infinito Amore Puro ed Incondizionato.... e chi mai potrebbe essere al Suo stesso livello? Nessuno, credo! Secondo la Polo allora siamo tutti INEVITABILMENTE destinati all'inferno, perché qualunque cosa facciamo il dio da lei incontrato la vede al contrario, giudicandola negativamente. Per esempio, ammettiamo di fare l'elemosina ad un accattone che con quei soldi poi compra una dose di cocaina ed uccide qualcuno...è colpa sua o nostra chi gli abbiamo dato il denaro? Nè è sostenibile il fatto che, per aver propalato la contraccezione e l'aborto debba essere ritenuta colpevole di omicidio, perchè è solo il Libero Arbitrio di ognuno di noi a decidere quale azione intraprendere. Sappiamo inoltre che l'aborto non è assolutamente un peccato così orribile, dato che l'anima del nascituro si stabilizza nel corpo solo durante il parto. Ritenendo valido un simile punto di vista, persino l'autore d'un trattato di Ginecologia che insegni come praticare l'aborto, sarebbe responsabile di milioni di omicidi!   Semmai, in un discorso squisitamente spiritualistico, le colpe per cui Gloria poteva giudicarsi "peccatrice", sono quelle relative al suo totale disinteresse per il Prossimo e che lei stessa confessa, come l'eccessiva attenzione posta sul suo corpo. Ogni donna dovrebbe allora sentirsi in colpa per un simile comportamento? Solo se dovesse distoglierla dall'Amore per gli altri (e così è per qualsiasi altra debolezza o passione umana), ma Gloria è convinta che Dio le abbia dato la bellezza solo per "corrompere" l'altro sesso, in una classica visione sessuofobica, tipica del cattolicesimo.
Queste infatti sono le sue affermazioni:
'Dicevo sempre: se ho un bel seno, è per mostrarlo; perché nasconderlo?
Lo stesso dicevo delle mie gambe, perché sapevo di avere delle gambe
spettacolari, e buoni addominali… Ma in un istante, vidi con orrore come tutta la
mia vita era stata solo una continua e inutile cura del corpo… Perché questo era il
centro della mia vita: l’amore al mio corpo. E adesso, non avevo più un corpo!
Al posto del seno avevo due buchi impressionanti, soprattutto il sinistro, che era
praticamente sparito. Le gambe erano terribili a vedersi, come a brandelli, senza
carne, nere come il carbone. Notate: le parti del corpo che più curavo e stimavo,
furono quelle che rimasero completamente bruciate e letteralmente senza carne.
La nostra sensazione è che un simile racconto sia stato causato solo dal delirio indotto dagli anestetici e dal grave trauma in un soggetto che aveva mascherato il suo fondamentalismo per tutta la vita atteggiandosi a donna moderna e libera,ma che coltivava al contempo profondi sensi di colpa causati dagli insegnamenti dai tabù che certe religioni instillano fin dalla più tenera età, lentamente annidatisi nel suo subconscio e di cui non si era mai realmente liberata.
Tali conflitti, di tipo squisitamente Freudiani (la madre era molto religiosa, mentre suo padre era il classico "mangiapreti") sono emersi durante l'anestesia, provocandole una crisi mistica sfociata nel suo attuale fondamentalismo, una volta liberatisi i freni inibitori della ragione, indebolita dal grave incidente. Il vero Dio è la Luce che Gloria ha incontrato nel momento della folgorazione,
 non quello Biblico del lungo giudizio,frutto solo della sua mente sconvolta.
Mi preme ricordarvi che, più che d'un giudizio, la fase della rivisitazione della vita descritta da moltissimi "Ritornati" è una revisione critica di tutta l'esistenza terrena, durante la quale è lo stesso soggetto "giudicato" a capire cosa ha fatto di buono o di cattivo agli altri, grazie alla possibilità di percepire anche i loro pensieri, dopodichè è libero di scegliere di chiedere, o meno, perdono. Circa il miracolo della guarigione, non è una novità: anche Dannion Brinkley, H. Storm, Rodonaia sono guariti da ferite orribili e nessuno di loro è diventato araldo del Cattolicesimo!
Concludendo: non si può mescolare la religione con le nuove acquisizioni scientifiche sulla continuazione della coscienza dopo la morte del corpo fisico. Una cosa è il ragionamento galileiano, un'altra la fede cieca in antichi testi ampiamente rimaneggiati ed in dogmi privi di qualsiasi supporto storico, non validabili da prove di laboratorio o studi rigorosi.
Per poter progredire spiritualmente bisogna spogliarsi di tutte le credenze fideistiche basate su tali dogmi, divenuti ormai inaccettabili alla luce delle attuali scoperte sulle dimensioni parallele ed i diversi livelli di coscienza, scoperte che si basano sulla Fisica Quantistica e su esperimenti condotti in prestigiose Università di tutto il mondo, come quelli sulla coscienza collettiva, sull'affidabilità delle comunicazioni medianiche, sulle EVP, ecc.    Dio esiste, non vi è alcun dubbio, ma non è certo quello descritto dai così detti Sacri Testi, nè tantomeno quello incontrato dalla D.ssa Polo.

Lo scienziato che ha visitato l'Aldilà (04-07-11)

Le sensazionali rivelazioni del Fisico Vladimir Efremov, tornato miracolosamente dall'Aldilà
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Capo Ingegnere-progettista della Sezione “Impulse” Vladomir Efremov morì improvvisamente a Marzo del 2005: soffocato da un colpo di tosse, scivolò giù sul divano e perse i sensi rimanendo seduto. I parenti all'inizio non avevano capito che fosse successa una cosa tanto terribile, ma pensarono che si fosse messo un attimo a riposare. Natalia, sua sorella, fu la prima a soccorrerlo e, toccando la spalla del fratello gli chiese: "Volodya, che ti è successo?" Efremov cadde di fianco, a corpo morto. Natalia cercò subito di sentire il suo polso, ma il cuore non batteva più e così cominciò a praticare la respirazione artificiale, senza risultati. Natalia è  medico e sapeva che le probabilità di salvarlo diminuivano con ogni minuto che passava, per cui tentò di 'rimettere in motò il suo cuore massaggiando il petto.
All'ottavo minuto le sue mani sentirono una spinta, una risposta molto debole: il cuore aveva ripreso a battere e Vladimir iniziò a respirare da solo. 'E' vivo!' - esclamò ed abbracciò Vladimir. - Noi pensavamo che eri già morto, che non si poteva più far nulla, che era la fine!' 'La fine non esiste ', le mormorò a voce bassa Vladimir. 'Anche lì c'è vita. Diversa però. Migliore.'
Vladimir ha poi descritto ciò che ha vissuto nel momento della morte clinica con tutti i dettagli. Le sue testimonianze sono preziose, dato che si tratta d'uno dei primi resoconti della vita nell'Aldilà fatto da uno scienziato che ha vissuto la morte in prima persona.
(Vi ricordiamo pure la NDe del Dr. Rodonaia )
 Le sue osservazioni sono state pubblicate da una rivista scientifica dell'Università di San Pietroburgo e successivamente ha raccontato tutta la sua storia anche durante un congresso. La sua relazione ha ovviamente creato notevole sensazione: 'E' impossibile inventare tutto ciò!' - ha esclamato il professore Anatoly Smirnov, capo di un Club Internazionale di scienziati sovietici.

Il Passaggio
La reputazione di Vladimir Efremov nell'ambito scientifico è impeccabile: è un grande
specialista nel campo dell' intelligenza artificiale, da molti anni lavora per il progetto “Impulse” ed ha partecipato alla preparazione del lancio di Gagarin nel cosmo, oltre ad aver contribuito all'elaborazione di sistemi missilistici super moderni. Il suo staff scientifico ha vinto quattro volte il premio Statale. 'Prima della morte clinica mi consideravo assolutamente ateistà, racconta
Efremov. 'Mi fidavo solo dei fatti. Ritenevo che tutte le riflessioni sulla vita nell'Aldilà fossero solo oppio religioso. A dire il vero, non ho mai pensato alla morte. Ho tanto da fare che basterà per dieci vite e poi, avevo da curare il cuore, la bronchite e altri mali. Il 12 marzo 2005 a casa di mia sorella Natalia Grigoryevna ho avuto un attacco di tosse. Sentivo che soffocavo,i polmoni non mi ubbidivano, tentavo di fare un respiro e non ci riuscivo! Il corpo è diventato di ovatta, il cuore si è fermato. Dai polmoni è uscita l'ultima aria con un rantolo e della schiuma, nel cervello mi è apparso un pensiero fulminante: era l'ultimo secondo della mia vita.
Però la coscienza inspiegabilmente non si staccava. Di colpo è comparsa la sensazione di un'incredibile leggerezza. Non avevo più né mal di gola, né di cuore, né di stomaco, mi sentivo così bene solo nell'infanzia. Non sentivo più il mio corpo, nè lo vedevo, però con me
erano rimasti tutti i miei sensi ed i ricordi. Io volavo in un tubo gigantesco e le sensazioni di quel volo mi sembravano familiari perché le avevo già sperimentate nei sogni. Mentalmente cercavo di rallentare il volo, cambiare la sua direzione, finchè ci sono riuscito! Non c'era alcuna paura nè terrore, solo beatitudine, mentre cercavo di analizzare l'accaduto. Le conclusioni sono arrivate immediatamente:il mondo in cui ero capitato esisteva veramente. Io ragiono, quindi, esisto. Il mio ragionamento possiede la qualità deduttiva, visto che riesce a cambiare la direzione e la velocità del mio volo.'

Tunnel
– Tutto era fresco, limpido e interessante, - continua il suo racconto Vladimir Grigoryevich.- 'La mia coscienza funzionava in modo assolutamente diverso rispetto a prima. Abbracciava tutto contemporaneamente, non esistevano né tempo, né distanze ed io ammiravo il mondo circostante che sembrava essere arrotolato in un tubo. Non ho visto il sole, ma attorno c'era una luce omogenea, senza ombre e sulle pareti del tubo si vedevano delle strane strutture assomiglianti ad un rilievo. Non si poteva distinguere il
basso dall'alto. Ho tentato di ricordare il posto sopra il quale volavo. Sembravano montagne. Non facevo fatica a ricordare il paesaggio, perchè il quantitativo della mia memoria era veramente enorme. Ho richiamato mentalmente un posto dove ero già stato. Con immenso stupore vi fui teleportato!'
Televisore
'Mi venne un pensiero pazzo: fino a che punto si può influenzare il mondo circostante? Si potrebbe mai tornare ad una vita precedente? Ho immaginato mentalmente il vecchio televisore rotto di casa mia e l'ho visto da tutti i lati contemporaneamente. Sapevo tutto di lui, chissà come, persino dove era prodotto. Sapevo dove erano stati trovati i minerale usati per fondere il metallo usato per la costruzione del televisore, quale fonditore d'acciaio lo avesse fatto, sapevo che aveva moglie e problemi con la suocera. Ho visto tutto ciò che era  legato a questo televisore, in ogni suo piccolo dettaglio. Sapevo precisamente quale fosse il pezzo guasto. Dopo, quando sono guarito, ho sostituito il transistore T-350 ed il televisore ha ripreso a funzionare...
Avevo una sensazione di onnipotenza del pensiero. La nostra Sezione Progetti per ben due anni si era arenata nella risoluzione d'un progetto missilistico. Di colpo, pensando a quella costruzione, ho visto il problema in tutta la sua poliedricità e l'algoritmo della soluzione è apparso da sé. Successivamente l'ho messo per scritto ed applicato con successo .

Dio
La consapevolezza di non essere solo a questo mondo è arrivata a Efremov a poco a poco.  'La mia interazione con l'ambiente circostante perdeva il suo carattere unilaterale. A una domanda che formulavo nella mia coscienza sorgeva una luce. All'inizio percepivo tali risposte come risultato di mie riflessioni, però l'informazione che mi perveniva fuoriusciva dai limiti delle conoscenze che io possedevo in vita. Le conoscenze ricevute nel tunnel superavano di parecchio il mio bagaglio culturale precedente!
Sapevo di essere guidato da Qualcuno onnipresente che non ha limiti,che possiede potenzialità illimitate, è onnipotente e pieno di amore. Questa Entità invisibile, ma percepibile da tutto il mio essere, faceva di tutto per non spaventarmi. Ho capito che Lui mi
mostrava gli eventi e i problemi con tutta la conseguente catena di causa-effetto.  Non Lo vedevo,ma Lo sentivo. Sapevo che era Dio...
Di colpo ho notato qualcosa che mi bloccava, che mi trascinavano fuori come una carota dalla
terra. Non volevo tornare, tutto andava così bene. Poi ho visto mia sorella. Lei era spaventata, io invece splendevo dallo stupore.'

Paragone
Nei suoi trattati scientifici Efremov ha descritto l'Aldilà con termini matematici e fisici, perciò in questo articolo abbiamo cercato di evitare formule complesse.
D) Vladimir, con che cosa si può paragonare il mondo in cui Lei è capitato dopo la morte?
R) Ogni paragone sarà falso. I processi lì non sono lineari come da noi, non sono estesi
nel tempo, fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni.
Gli argomenti nell'Aldilà sono come dei concentrati di informazione il cui contenuto
 determina il posto dove essi si trovano e le loro qualità. Tutto si trova in un'unica catena
di legami di causa-effetto. Gli oggetti e le loro caratteristiche formano una globale
struttura nella quale tutto funziona secondo le leggi del soggetto amministrante, cioè Dio.
Solo Lui ha il potere di creare, cambiare o eliminare ogni oggetto, qualità o processo,
compreso il corso del tempo.
D) Quanto è libero l'uomo nelle sue azioni, quanto sono liberi la sua coscienza e l'anima?
R) L'uomo, come fonte d'informazione, può influire sugli oggetti nella sfera a lui ammissibile.
Per mia volontà cambiava il disegno in rilievo del tunnel... creavo oggetti terreni.
D) Assomiglia ai film “Solaris” e “Matrix”...
R) E' anche un gigantesco gioco computerizzato. Ma tutti e due i mondi, il nostro e quello
dell'Aldilà sono reali. Interagiscono costantemente, pur essendo autonomi, formano un
sistema intellettuale globale diretto da Dio
Il nostro mondo è più semplice da comprendere, ha una struttura fissa, delle costanti che ne
mantengono l'integrità delle leggi della natura; il ruolo di principio legante è assolto dal tempo.
Nell'Aldilà le costanti non esistono affatto ,oppure ce ne sono molto poche rispetto al nostro
mondo e possono variare. La base di quel mondo é formata da
concentrati informativi che contengono tutto l'insieme delle caratteristiche conosciute e non
conosciute di oggetti materiali, con la totale assenza degli oggetti stessi, così come sulla Terra
si modellano gli oggetti con i computer. Ho capito che l'uomo vede lì ciò che
vuole vedere. Per questo si differenziano le descrizioni dell'Aldilà di varie persone che
hanno vissuto la morte. Un giusto vede il paradiso, un peccatore vede l'inferno...
Per me la morte è stata una gioia non paragonabile a nulla di esistente sulla Terra. Persino
l'amore per una donna in confronto al mio vissuto è nulla...

La Bibbia
Vladimir Grigoryevich ha letto la Sacra Scrittura già dopo la sua risurrezione e vi ha trovato
conferme alla sua esperienza ed ai suoi pensieri circa la sostanza del mondo.
 'Nel Vangelo di Giovanni è scritto che all'inizio c'era la Parola. E la Parola era di Dio. All'inizio la parola apparteneva a Dio. Tutto ha preso inizio da Lui e nulla è iniziato senza di Lui. Forse l'allusione nella Scrittura al termine “Parola” non si riferisce proprio ad un pool di informazioni che contiene il significato di tutto?
La sua esperienza post-mortem Eremov l'ha messa subito in pratica, e da essa ha tratto
la chiave per risolvere molti problemi della vita terrena.
'Tutti siamo adusi al concetto di causa-effetto. Ma pochi lo sanno. Per non causare danno a se stessi ed agli altri bisogna seguire le norme di una vita spirituale. Le Sacre Scritture sono state dettate dal Creatore, come istruzioni di sicurezza per l'umanità...'

(Da: English Pravda)

la NDE di Jeanie Dicus  (15-07-11)
Una sera del Gennaio '74, Jeanie Dicus di Sterling, Virginia, era sdraiata sul divano a guardare la televisione. Si ricorda una strana sensazione, poi il risveglio in ambulanza dove le vien detto che aveva avuto una crisi convulsiva. Nulla di simile era accaduto prima, né vi era alcuna familiarità per questa patologia. Questo evento fu seguito da un attacco di emicrania e da altre crisi epilettiche. Più tardi, lei, suo marito e sua figlia si recarono a Baltimora, dove suo padre era un consulente psichiatra della Johns Hopkins Hospital e dove le avevano assicurato che avrebbe ricevuto le migliori cure. Il suo caso fu affidato al Primario della Neurologia e le furono prescritti Dilantin e Fenobarbital, farmaci normalmente usati per l'epilessia. Tuttavia, la Dicus peggiorò e le venne aggiunto un altro farmaco, oltre ai due che stava già prendendo. Entro tre mesi era diventata schizofrenica e le venne prescritto anche il Valium, facendola sfociare nella follia: fu trattata con la camicia di forza, e confinata all'isolamento in reparto psichiatrico. Ai suoi farmaci, già numerosi, fu associata la Clorpromazina , un potente anti-psicotico che le causò idee suicide ed una crisi dopo l'altra.
Più farmaci, significarono una somma di effetti collaterali, fino a quando, entro l'estate, venne inghiottita in un coma catatonico che durò due mesi. Un medico del reparto, infine, notato quello che stava succedendo, andò dal padre di Jeanie e gli disse: "Tutti i suoi sintomi sono il risultato dei farmaci, non della malattia mentale: interrompiamo ogni terapia!". Il medico responsabile fu immediatamente sospeso e furono attuati trattamenti d'urto, nel tentativo di risvegliare Jeanie dal coma. Quando fu presa questa decisione, le sue mani ed i suoi piedi erano atrofizzati, contorti e paralizzati e la sua pelle era coperta di papule. L'elettroshock la aiutò a guarire, ma durante il decimo trattamento il suo cuore andò in fibrillazione, perchè un infermiere si era dimenticato di darle la dose di potassio necessaria e Jeanie morì. Jeanie Dicus ebbe delle rivelazioni molto interessanti durante la sua esperienza di premorte in materia di reincarnazione. La sua esperienza è documentata nel libro della D.ssa Atwater, Oltre la luce. .
Troverete questa esperienza davvero unica. Oltre a particolari sulla reincarnazione, rivela ulteriori informazioni riguardanti altri concetti quali, la meccanica della revisione della vita e perché nessuno riesce a ricordare le proprie esperienze nelle vite precedenti l'ultima rinascita.
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<< Galleggiavo sopra il mio corpo e vedevo solo cappellini verdi. In sala di rianimazione li indossavano tutti, saranno stati cinque o sei ed erano tutti in preda al panico. Il loro timore era così forte che potevo sentirlo. Continuavo a pensare: 'Ehi, io sto bene, non preoccupatevi!', ma evidentemente non avevano ricevuto il mio messaggio. Questo è stato per me un po 'frustrante.
Mi trovai in un angolo in alto a destra della stanza, alzai le braccia e mi stiracchiai: ero immobile da tanto tempo. Mi sentivo come se mi fosse stato tolto un busto troppo stretta ed era così delizioso uscire da quel corpo angusto. Mi sentivo immersa in una meravigliosa sensazione, un senso di pace e di forza. Sentivo amore ed un senso di meraviglia, come mi resi conto che ad ogni domanda formulata nella mia mente sarebbe stata data una risposta. C'era Gesù. Ero sbalordita e gli dissi:
"Io non credo in te" (Jeanie è Ebrea- NdR-).
Sorrise e disse l'equivalente eterico di "Stronza, eccomi qua lo stesso!".
Guardando nei suoi occhi, chiesi:
"Vuoi dire che sei stato sempre con me e non lo sapevo?" La sua risposta fu:
"In verità ti dico che io sono con te sempre, anche oltre la fine del mondo".
"Ehi, amico, siamo negli anni settanta e non diciamo più così, dài!.
Egli abbozzò un mezzo sorriso, pensai di essere stata divertente, e lui rispose:
"Ti vuoi reincarnare?"
"Ehi, dammi una pausà, gridai (ma non ho emesso alcun suono).
'Sono appena morta! Non ho la possibilità di riposare?'
E Lui: "Calma, aspetta, è tutto a posto. È possibile cambiare idea in qualsiasi momento."
Rimasi senza fiato, "..neanche credo in te e ora tu mi vuoi far reincarnare? Aiuto!"
La nostra conversazione continuava. Mi chiese persino di baciargli i piedi.
Niente da fare. Gli detti un forte abbraccio e lo baciai sulla guancia,ottenendo l'equivalente di una grassa risata. Ero così felice con lui che le parole non erano più necessarie, in quanto abbiamo comunicavamo da mente a mente. Improvvisamente mi accorsi che Dio stava arrivando e venni a sapere che avevo avuto bisogno di relazionarmi con un uomo sotto le spoglie di Cristo, per non essere spaventata. La Luce era venuta e mi venne offerta una scelta: avrei potuto rimanere intrappolata sulla Terra, vedere e sentire tutto, ma non essere in grado di aiutare nessuno, nemmeno mia figlia (mi è stato detto che questo era un limbo), oppure avrei potuto stare con Dio. Scelsi Dio...
La Luce Bianca davanti a me era una sorta di lampadina, solo che era fortissima. Ricordo di aver pensato che i miei occhi, avrebbero potuto essere bruciati, ma poi mi ricordai che non avevo più occhi da bruciare. Dio è Amore e Amore era la Luce calda che permeava ogni mia molecola.
Tutto questo fu così delizioso, che io piangevo con torrenti di lacrime che non esistevano. Era così grande. Sono stata amata, non mi sentivo irrilevante, ma umile, intimorita, e stupita.
Per molto tempo dopo la mia esperienza di pre-morte, ho finito le mie preghiere con
"Sei coooooosììììììììì grande!"  Era il mio modo di esprimere apprezzamento.
Poi fui subito lanciata in una stanza a cupola con tanti schermi quadrati. Lungo le pareti, sul soffitto c'erano centinaia di schermi televisivi. Su ogni schermo c'era un film di un evento della mia vita.
Il buono, il brutto, i segreti, le cose speciali. Tutto stava succedendo contemporaneamente, nulla era in ordine cronologico, tutto era silenzio. Quando però guardavo uno schermo e mi concentravo sulle immagini, potevo sentire le parole. Non solo parole, ma i miei pensieri, i sentimenti, tutto, e quando guardavo altre persone o animali, potevo sentire anche i loro pensieri, i loro sentimenti e collegarli con gli eventi che ne erano seguiti.
 Mi sentivo piena, non di sensi di colpa, ma d'un forte senso di responsabilità. Dio mi disse:
"Ti ho dato il dono prezioso della vita. Che cosa hai fatto con questo dono?"
Risposi con voce malferma: "Ho solo 23 anni. Non sapevo che dovevo fare qualcosa. Ho una figlia di due anni e passo il mio tempo ed uso le mie energie con lei." Non era stata una buona risposta, ma era la verità. Ero io il giudice ed ero soddisfatto, credo che fosse quello che Dio voleva.   Ma la prossima volta che mi accadrà, avrò un elenco già pronto!Ora ho un post-it sulla porta del mio frigorifero su cui ho scritto:  "Pratica atti casuali di gentilezza ed insensati atti di bellezza".
Ho fatto un sacco di domande, sul peccato, l'omicidio, e simili, ed ho avuto un sacco di risposte. Mi è stato detto che prima che nasciamo dobbiamo giurare di  far finta che tempo e spazio sono reali in modo da venire qui e far progredire il nostro spirito.
Se non lo si promettere, non si può nascere.
Capisco che il motivo per cui ero stata cacciata dal paradiso era mio padre. Egli non avrebbe potuto accettare la mia morte. Aveva un cognome ed anche un naso tipicamente ebrei. Vissuto in Francia, era stato medico e capitano dell'esercito francese durante Seconda Guerra Mondiale. A quel tempo, i francesi credevano che i nazisti erano i loro alleati. Era su una collina quando guardando giù vide l'esercito tedesco invasore. Fuggì e sopravvisse. Finì a New York , si ribellò contro ogni Dio o religione, e diventò un rigido psicoanalista freudiano. Sposò un' infermiera psichiatrica ed ebbe tre figlie, di cui io sono la più vecchia. Crescendo, sono diventata atea, proprio come mio padre. Quando mi ripresi, mi trovai piena di tubi. Papà era seduto accanto al mio letto cantava canzoni in francese, ed era stato lì con me per una settimana. Quando cominciai a canticchiare dietro di lui, saltò in aria, si gettò sopra di me e, lanciando un grido di guerra, mi abbracciò e pianse a lungo per la gioia.
Nessuno accettò in seguito la sua NDE, soprattutto il padre ed il marito. Bloccata sulla sedia a rotelle, sotto terapia con l' Haldol, (praticamente una lobotomia chimica) e con una prognosi desolante, solo dopo molto tempo le fu concesso di tornare a casa.
Quello che Jeanie ha passato in ospedale ed in seguito é spaventoso. Dopo diversi interventi chirurgici per riparare alcuni dei danni a mani e piedi, decise da sola di diminuire, ed infine, sospendere il farmaco, senza subire i suoi effetti collaterali mortali.
Anche se ne aveva avuto altri due figli, la vita con il marito era diventata impossibile, perchè egli non riusciva a gestire la sua "novità" o la sua pretesa che la Luce era venuta ad amarla così tanto fino a diventare un'esperta nella lettura della mano. Più tardi si risposò, questa volta con un uomo gentile che accettava la sua "strana" idee anche se non la capiva. Hanno avuto un figlio, il quarto per Janie. Da chiromante autodidatta, continua a stupire tutti con le sua capacità e con la potenza del suo amore.

Dal Sito di Kevin Williams (ed altri)


NDE MULTIPLE    (06-09-11)
Dal Message Board di Bruce Moen, abbiamo tratto questo interessante post di un suo Lettore che ci racconta la sua incredibile esperienza in rianimazione, a riprova che l'arresto delle funzioni vitali è la "porta" che ci fa entrare in un'altra realtà.
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Il 18 agosto 2011 sono morto varie volte sul tavolo della rianimazione a causa di un blocco cardiaco di terzo grado. Ho vissuto tutto il dramma del mio arresto cardiaco, ecg piatto più e più volte, ho visto l'adrenalina, l'atropina che mi sono state iniettate direttamente nel cuore, le varie cardioversioni, il massaggio cardiaco utilizzato più e più volte in uno sforzo disperato per far sì che il mio cuore tornasse a battere ancora una volta da solo. Se avessi avuto dubbi sulla vita dopo la morte, ora non ne ho più nessuno, ogni volta che il
mio cuore si è fermato la mia anima o coscienza ha infatti lasciato il corpo ed è andata in altre dimensioni dell'esistenza. In un primo momento ho solo  ricordato poco di quello che mi è successo in quelle tre ore di vita o di morte, ma recentemente ho cominciato a ricordare sempre più particolari degli strani regni ultraterreni che ho visto durante un periodo di tre ore. Ogni volta che il mio cuore ha ripreso a battere sono ritornato. Ho visto molte persone Colà, tutte riunite per accogliermi nell'aldilà, tutti i miei Cari erano lì.
Sembrava una festa di benvenuto a casa ma non appena i medici facevano riprendere il mio cuore a battere ero tirato indietro al mondo terreno. Un'altra volta ho visto un albero con un sacco di libri intorno ad esso e leggendo ciò che era scritto sulle copertine ho visto che contenevano tutte le conoscenze ed i misteri dell'esistenza. Un libro molto più grande sembrava contenere tutto ciò che era scritto nei libri più piccoli, ma quando ho provato a sollevarlo era troppo pesante e decisi di tornare più tardi per consultarlo. Ho anche visto una bella sfera pulsante di luce dorata che ho creduto fosse il Signore Gesù perché emanava perfetta pace e amore. Non ho visto il tunnel nè altri Esseri di Luce, credo perché ero continuamente resuscitato dal team medico. Dopo tre ore i medici mi hanno installato un pacemaker temporaneo per mantenere 80 battiti al / minuto invece dei 5 che si erano verificati per la maggior parte del tempo sul tavolo della rianimazione. Mi è stato detto dai medici che, per diverse volte, ero "morto per davvero."
Ora ho un pacemaker permanente nel mio petto, che dovrebbe durare dieci anni e nonostante il grande shock subìto, mi sento ben vivo e vegeto. Quello che mi è successo due settimane fa è che sono stato dichiarato clinicamente morto dal cardiologo. Egli mi ha poi chiesto se credessi in Dio ed in una vita ultraterrena.  Mi ricordo un grande senso di pace, avrei tanto voluto rimanere in quel posto meraviglioso al di là di questa vita. Volevo restare Là per sperimentarne una visione lunga e dettagliata, ma purtroppo ho trascorso solo pochi minuti o secondi sul tavolo della rianimazione. In quella dimensione, il tempo non si muove allo stesso modo di come avviene nel regno dei mortali, Ogni volta che i medici sono riusciti a far battere il mio cuore, volevo tornare ed ogni volta che "morivo" la mia anima lasciava il mio corpo. Ho avuto anche esperienze fuori del corpo durante i soccorsi ed ho potuto vedere spsrire il mio battito cardiaco sui monitors, ad indicare che il mio cuore era fermo. Questo episodio ha inciso un sacco sul mio corpo di 70-enne ma in qualche modo il mio spirito si è sollevata con un senso di gioia e di pace continua. Prometto di informare questo forum su qualsiasi ricordo ulteriore che si dovesse presentare alla mia mente nelle settimane o nei mesi successivi. Vi prego di non temere la morte: Dio è Amore ed andare nell'Aldilà è proprio come attraversare una porta, per continuare a vivere per sempre
Alan McDougall
 NDE CON GUARIGIONE (27-04-12)

Anita è stata una dei tanti Ritornati che,grazie alla sua miracolosa guarigione dal cancro, ha creato un notevole impatto, sia nella cronache di NDE e sia nel dare speranza ai malati. Il suo libro sta rapidamente diventando un best-seller in USA. Profondo,ben scritto, chiaro e di facile lettura, secondo Bill Guggenheim (WM del sito ADC) che ha dichiarato:
"E' uno dei migliori libri su un'esperienza spirituale di trasformazione (STE) che io abbia mai letto. Se vi piace leggere libri edificanti sulle esperienze di premorte, di OOBE ed argomenti simili, ve ne innamorerete!"
Ecco come Anita ha raccontato la sua incredibile esperienza al Dr. Jeffrey Long, WM della NDERF.
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Ho avuto il cancro (linfoma di Hodgkin), e quel mattino non riuscivo a muovermi. Mio marito mi portò di corsa in ospedale dove, dopo avermi sottoposta ad una TAC, mi hanno diagnosticato un linfoma in stadio 4B (ilmassimo). L'anziano oncologo, guardata la mia cartella clinica, disse a mio marito che era troppo tardi, dato che i miei organi si stavano bloccando e mi dette solo 36 ore di vita. Tuttavia, avrebbe fatto quello che poteva, ma preparò mio marito, avvertendolo che molto probabilmente non ce l'avrei fatta. Iniziai a fare una chemioterapia, mi dettero l'ossigeno, e poi hanno cominciato a farmi numerosi esami, in particolare per valutare la funzionalità dei miei organi, per decidere quali farmaci utilizzare. Stavo andando alla deriva, ero dentro e fuori dalla coscienza durante questo tempo, ed ho potuto sentire il mio spirito lasciare il corpo. Ho visto e sentito le conversazioni tra mio marito ed i medici che si svolgevano fuori dalla mia stanza, a circa 10 metri di distanza dal mio letto, nel corridoio.
 Sono stata poi in grado di verificare l'esattezza di queste conversazioni, lasciando mio marito totalmente scioccato. Poi ho fatto un "salto" in un'altra dimensione, dove sono stata inghiottita da una sensazione d'amore totale.
Ho così capito con estrema chiarezza il motivo per cui ero stata colpita dal cancro, perché ero venuta qui, quale ruolo ogni membro della mia famiglia avesse nella mia vita e nel grande schema delle cose e, più in generale, come funziona la vita terrena. La chiarezza e la comprensione di ogni cosa che ebbi in quel particolare stato di coscienza, è quasi indescrivibile. Le parole sembrano limitare la grandiosità dell'esperienza: ero in un posto dove capivo molto più di quanto non siamo in grado di concepire qui nel nostro mondo a 3 dimensioni. Mi sono resa conto che la vita é un dono e che ero sempre circondato da amorevoli esseri spirituali, che erano intorno a me anche quando io non lo sapevo. La quantità di amore che ho sentito è stata travolgente, e da questo punto di vista, ho capito quanto potente io sia, inoltre vidi le capacità sorprendenti che noi, come esseri umani, siamo in grado di raggiungere nel corso di una vita fisica. Ho scoperto che il mio obiettivo attuale è di "vivere il paradiso sulla terra". Tuttavia ho avuto la possibilità di scegliere se tornare in vita, o andare verso la morte. Mi hanno fatto capire che non era il mio tempo, ma ho sempre avuto la possibilità di fare una scelta, e se avessi scelto la morte, non avrei goduto dei tanti doni che avevo in serbo per il resto della mia vita.Volli sapere se, scegliendo la vita, avrei dovuto tornare in quel corpo malato, perché il mio corpo era molto, molto malato e quasi tutti i miei organi avevano smesso di funzionare. Mi fu detto che il mio corpo sarebbe guarito molto rapidamente, ma non in mesi o settimane, bensì in pochi giorni!
Mi fu mostrato come le malattie partono da un livello energetico prima che diventino fisiche: scegliendo di vivere ancora, il cancro sarebbe stato guarito dalla mia stessa energia ed il mio corpo fisico avrebbe fatto progressi molto rapidamente. Ho così capito che le terapie mediche liberano solo il corpo, ma non eliminano le energie negative, sicchè tante malattie ritornano e che, se fossi tornata, avrei posseduto un'energia molto più sana. Fatto ciò, il corpo fisico avrebbe raggiunto condizioni energetiche ottimali molto rapidamente ed in modo permanente. Mi fu spiegato che questo principio si applica a tutto, non solo alle malattie fisiche, ma anche a disturbi psicologichi e di altra natura. Capii che tutto ciò che accade nella nostra vita dipende da questa energia che ci circonda, che viene creata da noi stessi. Nulla é solido, abbiamo creato tutto a seconda di dove questa "energia" viene indirizzata e questo fatto mi venne spiegato con chiarezza fenomenale. Tutto dipende da dove siamo energeticamente posizionati ed io avrei sperimentato su me stessa la validità di quanto mi era stato insegnato, se solo fossi tornata indietro nel mio corpo. Sapevo che stavo andando alla deriva, un pò dentro ed un pò fuori dal corpo, come se vivessi tra due mondi, ma ogni volta che scivolavo "dall'altra parte", mi veniva mostrata qualcosa in più. Per esempio, mi fu mostrato come la mia vita avesse toccato tutte le persone che avevo incontrato e come avessi influenzato le loro vite. Vidi mio fratello su un aereo: dopo aver saputo che stavo morendo, era corso a vedermi (il fatto è stato verificato poco dopo quando mio fratello giunse, appunto in aereo). Poi ho visto una scorcio di vita con lui ed in qualche modo mi è sembrato di capire che era successo durante una vita precedente. Ero molto più vecchia, forse ero sua madre (in questa vita lui è più grande di me), perchè allora ero molto protettiva nei suoi confronti.
Improvvisamente mi resi conto che lui era su un aereo per venire a vedermi, e mi dissi: "Non posso fargli questo torto,non può venire qui solo per vedermi già morta". Seppi anche perchè la vita di mio marito era legata alla mia e come avessimo deciso di vivere questa esistenza insieme. Se fossi morta, probabilmente mi avrebbe seguita subito dopo.
Le Guide mi dissero pure che, se avessi scelto la vita, le mie analisi (i cui risultati non erano ancora pronti) avrebbero mostrato che i miei organi funzionavano normalmente ma, se avessi scelto la morte, avrebbero dimostrato l'insufficienza d'ogni organo e sarei morta a causa del cancro. Insomma, ero in grado di cambiare l'esito degli esami diagnostici in base alla mia scelta!
...e così la feci, e come iniziai a svegliarmi (in uno stato molto confuso, in quanto non potevo in quel momento dire da quale parte del velo fossi), i medici si precipitarono nella stanza con larghi sorrisi sui loro volti per dire alla mia famiglia: "Buone notizie! Abbiamo i risultati degli esami ed i suoi organi sono tutti funzionanti... non ci possiamo credere! Sembrava spacciata!"
Dopo di che, cominciai a recuperare rapidamente.
I medici erano in attesa che mi stabilizzassi prima di fare una biopsia per monitorare il tipo di cellule tumorali, ma non riuscirono a trovare nemmeno un linfonodo grande abbastanza per esaminarlo, e sì che quando ero stata ricoverata in ospedale il mio corpo era pieno di nodui linfatici! Così mi praticarono una biopsia midollare, in modo da poter regolare la chemioterapia a seconda della malattia,ma....non c'era alcuna infiltrazione nel midollo osseo! I medici erano sempre più confusi, ed ipotizzarono che stessi rispondendo alla chemio, perchè non erano in grado di capire cosa stesse succedendo. Effettuarono test dopo test, ognuno dei quali risultò negativo e dopo ogni prova sentivo crescere le mie forze. Nemmeno una TAC completa riuscì a trovare segni del mio cancro, nonostante il radiologo la volle ripetere per ben due volte!! Ora sto condividendo la mia esperienza con quanti più malati conosco per dir loro che i miracoli sono possibili nella vita d'ogni giorno. Dopo quello che ho vissuto, mi rendo conto che tutto è possibile e che non siamo venuti qui solo per soffrire. La vita dovrebbe essere grandiosa, siamo molto, molto amati. Il mio modo di guardare la vita è cambiata drasticamente, ed ora sono felice di aver avuto una seconda possibilità di sperimentare "il Paradiso in terra".
(Trad Wm dal sito della NDERF)

  STUDI SULLE NDE CONFERMANO L'IPOTESI DUALISTICA MENTE-CORPO! (28-04-12)
"Gli studi scientifici sulle NDE effettuati negli ultimi decenni indicano che nel momento in cui l'attività cerebrale è notevolmente ridotta o apparentemente assente (ad esempio durante l'arresto cardiaco) si possono produrre funzioni mentali elevate indipendentemente dal corpo . Alcuni di questi studi dimostrano che le persone non vedenti possono avere percezioni veritiere durante le OBE associate ad una NDE. Altre indagini dimostrano che le NDE spesso sfociano in profondi cambiamenti psicologici e spirituali. Questi risultati sfidano fortemente l'opinione scientifica dominante secondo cui mente e coscienza sono il risultato esclusivo dell'attività cerebrale. Tale punto di vista non riesce a spiegare come i Ritornati possano sperimentare -mentre i loro cuori sono fermi- pensieri vividi e complessi ed acquisire informazioni veritiere su oggetti o eventi distanti dai loro corpi.
Gli studi sulle NDE suggeriscono anche che, dopo la morte fisica, la mente e la coscienza continuano ad esistere in un livello trascendente della realtà che normalmente non è accessibile ai nostri sensi.
Inutile dire che questo punto di vista è del tutto incompatibile con la convinzione di molti scettici per i quali il mondo materiale è l'unica realtà possibile. "
 
NDE FAMOSE: SHARON STONE (26-07-12)
Numerosi personaggi dello spettacolo hanno avuto esperienze di premorte. Sharon Stone, la famosa interprete di "Basic Instinct, ne ha avute addirittura due!
Nel 1990 ebbe un grave incidente automobilistico. “Guidavo in Sunset Boulevard quando mi sono trovata di fronte un’auto che si dirigeva verso di me sul lato sbagliato della strada”, ha raccontato. “Sono stata colpita alla testa e non so come ho fatto a uscirne viva. Mi sono slogata la mascella, distorta la schiena, rotta una costola e storta un ginocchio. Ho dovuto tenere un busto ortopedico e mi hanno ordinato di stare a letto per sei mesi”.
Le due esperienze hanno segnato il modo con cui guarda alla vita. “Quando ti trovi di fronte alla morte – ha detto – guardi tutto da capo: la vita, le speranze, i sogni. Sono arrivata a patti con la morte e so che ci aspetta, così faccio tutto il possibile con il tempo che ho a disposizione”.  Poi,nel 2001, ha sofferto di un aneurisma cerebrale che le è stato quasi fatale, ma è riuscita a sopravvivere. “Rispetto alla malattia, niente è stato così difficile. E’ stato come se mi avessero sparato in testa” .
Quando i medici l’hanno operata una prima volta, non sono riusciti a trovare la causa dell’aneurisma.
“I medici pensavano che mi si fosse rotto un vaso sanguigno. Sono passati nove giorni durante i quali non miglioravo. Solo dopo, durante un'altra operazione, hanno scoperto che un’arteria stava pompando sangue nel cervello – ha raccontato – e l’hanno chiusa.
Sono stata in punto di morte e ho visto quella luce bianca che molte persone dicono di vedere. Ho visto persone che sapevo essere morte, vicine e reali come se fossero vive”.
Sharon è stata intervistata da Katie Couric circa il suo viaggio nell'aldilà.
"Quando è accaduto, mi sentii come se fossi stata colpita alla testa. Questo è l'unico modo in cui posso davvero descrivere lo stroke. Mi ha colpito così forte che mi ha fatto cadere sul divano.
Phil era fuori città, lo chiamai e gli dissi: "Penso che ho avuto un ictus." Ma in tutta onestà, io sono una persona che dice spesso: penso di aver avuto un infarto, penso di aver avuto un attacco di cuore, penso di aver avuto una emorragia cerebrale ... ho avuto un vero e proprio viaggio che mi ha portato in luoghi qui e al di là, che mi ha colpito così profondamente che la mia vita non sarà più la stessa ... Riesco a non aver paura di morire ed a raccontare agli altri che è una cosa favolosa e che .. la morte è un dono e non che dovreste uccidere, ma che quando la morte viene, come sarà sarà, è una cosa gloriosa e bella. Quel vortice gigante di luce bianca era su di me e poi - poof ! Una sorta di decollo in questa gloriosa, brillante, luminosa, luce bianca ed ho iniziato a vedere alcuni dei miei amici, ma è stato molto veloce ! Improvvisamente, ero di nuovo nel mio corpo e nella stanza. "
L’attrice 54-enne ammette che avrebbe potuto “passare dall’altra parte” ma ha sentito che non era ancora il suo momento di morire.
“Ho sentito che mi sarebbe bastato valicare una linea molto sottile e li avrei raggiunti.
Cosa mi ha trattenuto? Semplicemente non era ancora il mio momento”.
(Su Segnalazione Di Moninka. Grazie!)
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Le NDE ed il Vuoto (27-09-12)

di Kevin Williams
In questo lungo articolo di Kevin Williams, viene sfatato il mito delle NDE solo positive, per esaminarne il "lato oscuro".
Forse non tutti sanno che tali esperienze possono essere anche negative (sebbene ne abbiamo pubblicato più d'un caso) e s'illudono che dopo la morte tutto sia Luce e Amore. Non è vero, o almeno non lo è per chi ha condotto una vita riprovevole, priva d'Amore per il Prossimo. Il Giudizio esiste ma non saremo condannati in eterno, tutto dipenderà da come faremo tesoro delle esperienze terrene e saremo pronti a pagarne lo scotto.  Magari con una nuova incarnazione...
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Questa potrebbe essere la pagina web più importanti che leggerete su questo sito (www.near-death.com). Comprendere la natura del livello terrestre e del vuoto vi darà una buona comprensione dei primi due regni dell'aldilà oltre la Terra che sono comunemente conosciuti come l'inferno. Oltre a spiegare la natura del vuoto, sarà discusso anche lo scopo della sua esistenza e come uscirne. Questa pagina si concluderà con una discussione sulla lotta spirituale tra la Luce e le tenebre e che cosa significa per il futuro dell'umanità. Molti racconti di pre-morte comportano una descrizione del viaggio attraverso un livello che è comunemente noto negli ambienti spiritualistici come "il vuoto". Insieme con il livello terrestre, il vuoto è conosciuto da molte tradizioni religiose come l'inferno, il purgatorio, o le tenebre, solo per citarne alcuni.
 Ci sono molti miti riguardanti questo livello, ed è mio intento fare chiarezza su alcuni di questi miti.

Riassunto delle conoscenze sul vuoto
Dopo la morte, alcune anime viaggiano molto rapidamente attraverso i due regni inferiori - il livello legato alla terra ed il vuoto- e poi,attraverso il tunnel, giungono ai livelli più elevati. Altre anime, in particolare quelle che hanno sviluppato una forte dipendenza per qualche bene terreno che vada oltre il fisico e contamini lo spirito, possono fermarsi nel livello più basso, in un vano tentativo di rientrare sulla Terra. Molti racconti pre-morte, come si vedrà in seguito, coinvolgono le anime entrate nel vuoto subito dopo la morte. Da qui, l'anima può poi inserirsi nel tunnel verso la Luce che porta al livello celeste più vicino. Altre anime rimangono nel vuoto per un motivo o per un altro, finché non sono pronte ad andarsene. Vi è consenso generale in vari racconti di pre-morte sul fatto che il vuoto è totalmente privo di Amore, Luce, e d'ogni altra cosa. Si tratta d' un livello di oscurità completa e profonda in cui nulla esiste, se non che il pensiero dei suoi 'abitanti'. E' un luogo perfetto per le anime dove esaminare la propria mente, contemplare la loro recente esperienza sulla Terra e decidere dove vogliono andare dopo.Per alcune anime il vuoto è una bella esperienza perché, in assenza di ogni altra cosa, essi sono in grado di vedere perfettamente l'Amore e la Luce che hanno coltivato dentro di sé.
Per altre anime invece, il vuoto è un inferno terrificante e orribile perché, in assenza di tutto, sono in grado di vedere perfettamente in sé la mancanza di Amore e di Luce che hanno dentro di loro.
Per questo motivo, il vuoto è più che un luogo di riflessione dell'anima, ma un luogo di purificazione. In quest'ultimo caso, il vuoto si comporta come una sorta di sala d'attesa, dove le anime tormentate rimangono fino a quando non scelgono un diverso modo di agire.
Per alcuni il tempo trascorso nel vuoto può sembrare durare solo un momento, ma per altri può sembrare un'eternità. Questo perché il modo per sfuggire al vuoto è scegliere l'Amore e la Luce piuttosto che le tenebre. Una volta che questo accade, appare la Luce e il tunnel li porta verso i livelli superiori per ricevere ulteriori istruzioni. A quelle anime che rifiutano la Luce o hanno trascorso una vita intera ignorandola, sembrerà che passino eoni di "tempo" prima di raggiungere il momento in cui diverranno desiderose di vedere la Luce dell'Amore. Il problema per molte di loro é che preferiscono le tenebre, per una ragione o per un'altra. Per alcune di esse l'unica speranza è la reincarnazione, perché non è possibile per nessuna essere confinata nei regni legati alla terra ed al vuoto per sempre. Dio è infinitamente misericordioso e non vorrebbe mai abbandonare nessuno di loro in quell'agonia spirituale troppo a lungo, e così le fa rimanere lì solo il tempo necessario perchè raggiungano un minimo di crescita spirituale.
Il vuoto non è una punizione: é il luogo perfetto per tutte le anime dove vedere se stesse e per purificarsi da tutte le illusioni. Coloro che sono troppo egocentrici nella loro miseria per vedere la Luce, trovano una moltitudine di Esseri di Luce pronti ad aiutarli quando hanno liberamente scelto di cercarli. La natura dell'Amore e della Luce è tale che non può essere imposta a chi non la vuole.
La scelta di Amore / Luce sulle tenebre è la chiave per essere liberati dal vuoto e così, nel momento in cui vien fatta la scelta, la Luce ed il tunnel appaiono e l'anima giunge nella Luce.

La natura del Vuoto
Come accennato in precedenza, non esiste nulla nel vuoto tranne che i modelli di pensiero propri e quelli degli altri. In assenza di Luce, le anime tendono a raggrupparsi in base alle vibrazioni personali. Nel vuoto, i più oscuri aspetti della natura umana possono essere trovati, se volete cercarli, purtuttavia, anche le anime più nere del buio non sono senza speranza.
Le caratteristiche importanti del vuoto, sono:
(1) Non c'è Amore. (2) Non c'è Luce. (3) Ci sono diversi gradi di oscurità con i bordi che sono nebbiosi. (4) Ci sono anime ignoranti che molte persone potrebbero scambiare per demoni. (5) Le anime umane di chi si suicidò possono essere viste nelle zone di confine nebbiose. (6)creature non umane possono trovarsi lì,sono creature che non vivevano sulla Terra. (7) Esseri di Luce sono sempre nelle vicinanze per aiutare le anime tormentate.

L'Amore non esiste nel Vuoto
L'Amore che esiste nel vuoto è solo l'Amore che portiamo dentro, dato che colà non esistono nè Amore, nè Luce e per questo l'unico modo per lasciare il vuoto e spostarsi nei regni superiori è usare l'Amore. Nel momento in cui lo si desidera, la Luce appare come se fosse stata chiamata.  La maggior parte dei racconti di pre-morte descrivono incontri molto brevi con il vuoto, ma non tutti E' probabilmente vero che molti scelgono l'Amore sulle tenebre, proprio come sulla Terra si fa di tutto per evitare di finire in carcere. Dio non forza mai nessuno ad uscire dal vuoto, perchè la strada che va verso il Cielo deve essere imboccata solo grazie ai frutti generati dall' Amore e dalla Luce: ecco la chiave per uscire dal vuoto e andare in Cielo.

La Luce non esiste nel Vuoto
La Luce é Amore ed è Dio ". A causa di questo, l'influenza di Dio nel vuoto è limitata perché solo l'oscurità comanda nel vuoto. Allo stesso modo, l'influenza delle tenebre (ignoranza spirituale) sulla Terra è limitata perché sulla Terra è la Luce che prevale e la Luce non può essere imposta a nessuno. Ma una volta che la Luce / Amore è scelta da un'anima, il suo soggiorno nel vuoto è terminato.
Il problema è che molte anime non hanno capito l'Amore divino e la Luce che hanno dentro di sé, mentre sono sulla Terra. Questo rende difficile lasciare il vuoto. La seguente descrizione della seconda fase dopo la morte, secondo Emanuel Swedenborg, è una descrizione notevole del vuoto.  'Subito dopo la morte, c'è un periodo di auto-scoperta, in cui le maschere sociali indossate sulla Terra si dissolvono ed il vero sé si rivela. Ogni anima allora si allinea con la propria natura,finchè collima con la sua vera natura interiore. Nella seconda fase dopo la morte s'impara a capire chi siamo e qual'è il nostro vero Io. Se un'anima era attratta dalla bontà quando viveva nel mondo fisico, si comporterà razionalmente e saggiamente in questa fase, ma si comporteranno insensatamente e follemente coloro che in vita erano dediti al male . Persone che sulla Terra hanno sempre pensato alle cose divine,sono in contatto con gli Angeli del Cielo.
E' una vita piena d' Amore, una vita fatta di comportamenti onesti e leali in ogni attività, che conduce nei livelli superiori. Il che non è poi così difficile'. (Emanuel Swedenborg)

I nebbiosi confini del Vuoto
Molti racconti di pre-morte descrivono un livello che è fatto di ombra, grigio e nebbioso.
Questo è il confine esterno del vuoto. Di seguito sono riportati alcuni racconti di pre-morte che descrivono questa regione. Howard Storm venne guidato in un oscuro, nebbioso livello di anime ignoranti, un livello che non poteva esssere più buio. Ad un certo punto Storm s'era rifiutato di andare oltre. Poi lo hanno aggredito e fatto a pezzi.
Le persone che hanno deliberatamente scelto di vivere una vita degradante o crudele ed hanno voltato le spalle alla Luce di Dio si trovano in uno stato simile a chi si aggira a tentoni in una nebbia oscura e deprimente. Ognuno resta avvolto nei suoi pensieri crudeli. Queste anime vagano in tale stato fino a che, di loro spontanea volontà, fanno un tentativo per dirigersi verso la Luce di Dio. Alcuni possono restare là,persi, per eoni di tempo. (Tweddell Margaret -In Inglese-)
Ero consapevole di essere circondato, ma non sapevo da cosa o da chi. In un primo momento mi sembrava come un grigiore nebbioso che gravava su di me. Come la velocità del mio movimento verso l'alto e verso l'esterno aumentò,la nebbia opprimente sembrava avere un pò di Luce in lontananza. (Grace Bubulka -In Inglese)

Le anime ignoranti nel Vuoto
Alcune anime restano intrappolate nel vuoto per vari motivi. Praticamente ogni desiderio terreno che diventa ossessivo,che va al di là del fisico e si estende nello spirituale, ha la capacità di impedire la realizzazione dell'Amore divino e la Luce che è in noi. Qualsiasi pensiero negativo coltivato sulla Terra può essere reso manifesto nel vuoto che è il luogo migliore per chi vuole crogiolarsi in tali pensieri negativi mettendoli in grado di capire pienamente la loro natura infernale e, forse, cercare qualcosa di diverso. Gesù portò George Ritchie in un livello oscuro dove erano rinchiuse anime arrabbiate, intente in aspri combattimento corpo a corpo in cui cercavano invano di ferirsi l'un l'altro. George scoprì che questo era un inferno. Storm, fu costretto da una folla di esseri ostili a dirigersi verso qualche destinazione sconosciuta, nel buio. Ad un certo punto lo trascinarono in un'orgia selvaggia ed un frenetico combattimento. Fu solo invocando Dio che fu rimosso da lì.
Questo è un esempio di un assassino che uccide deliberatamente un'altra persona per tornaconto personale o per pura soddisfazione di suoi istinti. Pieno di odio o di vendetta, si aspetta di non trovare nulla dopo la morte, e per lungo tempo questo è ciò che trova: il nulla. Poi scopre che l'inferno che aveva tutte le ragioni di aspettarsi esiste davvero. Non sono folletti e diavoli che vede, ma immagini del proprio volto distorto dall'odio,dalla cupidigia,dalla malizia, e da altre emozioni negative. Egli rifugge da quella vista, rendendosi conto che si vede in questo modo. Ne è sconvolto, perchè si rende conto che ha sprecato le opportunità d'una vita. Questa anima rimarrà in pena per lungo, lungo tempo, fino a quando crederà di essere perduto per sempre. Quando alla fine arriva in questa fossa di disperazione, egli può lanciare un ultimo grido a Dio perchè lo venga a salvare e quel gemito di disperazione è ascoltato da Dio. Altre anime sono inviate per alleviare la sua sofferenza, e se tesa verso lo sviluppo spirituale, lentamente, lentamente, lentamente comincia a lavorare su se stesso per dirigersi verso l'alto fino a quando non avrà capito cosa significa togliere l'altrui vita,vita che era stata donata da Dio. (Ruth Montgomery -In Inglese-)

Anime dei Suicidi nel Vuoto
Il fatto che le anime dei suicidi si vedono ai margini grigi e nebbiosi del vuoto, la parte meno brutta del vuoto, mi fa pensare che Dio mostra una misericordia speciale per loro. Non tutte le anime che si sono suicidate si trovano bloccate nel vuoto, come si vedrà in seguito. Uno dei soggetti che il Dr. Ken Ring ha esaminato nella sua ricerca aveva tentato il suicidio e sperimentato una zona grigia. Fu qui che la sua paura se n'era andata e sentì una sensazione di eccitazione avventurosa. Aveva un senso di speranza che ci fosse qualcosa di meglio altrove.  Sentì la voce di una donna e ne fu attratto,ma qualcosa lo tirava indietro. Alla fine, era tornato nel suo corpo. La sua esperienza nel grigiore era stata decisamente piacevole, molto positiva e potente nel suo impatto emozionale. La ricerca del Dr. Ken Ring ha concluso che le NDE dei suicidi tendono ad essere troncate, abortite. Si inizia con una sensazione di sollievo o di pace e si continua con un senso di distacco del corpo,come le NDE dei non-suicidi.

Esseri di Luce
Nei racconti di pre-morte vengono descritti Esseri di Luce vicino al vuoto pronti ad aiutare, o che aiutano le anime lì bloccate che non sanno che quegli Esseri sono tutti vicini a loro,in attesa di quando si decideranno a chiedere l'aiuto di Dio. Mellen-Thomas Benedict discese agli inferi dove "scese in ogni umana miseria, ignoranza e nelle tenebre del non-sapere" sperimentando una eternità infelice.Per ciascuna delle milioni di anime vi era una piccola stella di Luce sempre a loro disposizione,ma nessuno sembrava prestarle attenzione . Erano troppo presi dai loro dolori,traumi e miserie per vederla. Angie Fenimore si rese conto che nessuno in quel purgatorio buio e freddo poteva vedere Dio mentre parlava con lei,perché non avevano la volontà di cercare Dio, come lei aveva fatto. Poi improvvisamente si rese conto che molti Esseri di Luce erano dappertutto, da sempre. Come accettò la Luce di Dio,capì che faceva sempre meno parte di quel livello buio (Angie Fenimore -In Inglese-) Asher Elmekiess era in un luogo dove il buio era ovunque. Eppure c'erano delle scintille tutto intorno, come tante piccole stelle. Era un luogo con tanto Amore, pace e gioia ed Asher non voleva più tornare indietro. (Elmekiess Asher-In Inglese-)
Gesù portò George Ritchie all'inferno dove si rese conto che ci sono Esseri di Luce sopra ogni anima arrabbiata che combatteva contro le altre . Questi esseri erano presenti a guardare, a seguire quelle anime, anche se esse erano completamente all'oscuro della loro amorvole presenza. Persone che hanno condotto una vita tèsa a ferire gli altri o che hanno seguito una direzione sbagliata, puramente egoistica,si trovano dopo la morte in un ambiente spirituale che riflette questa realtà. E' posto in una zona del mondo dello spirito dove vivono anime fra loro simili che devono ancora imparare il valore del disinteresse per il progresso spirituale. Si tratta di zone lontane da Dio e si dice che siano buie, fredde e inospitali. Le guide spirituali sono pronte ad illuminare ogni anima bendisposta ed offrirle quelle opportunità di crescita che la porteranno verso la Luce. (Nora Spurgin)
Ci sono anime chiamate 'sfavilli' (se ne parla anche nei telefilm della serie Ghost Whisperer -NdR) che si dedicano a entrare in questo livello oscuro e portano Luce spirituale. Le anime che si dedicano a questo lavoro di riabilitazione sono vestite di indumenti di protezione in modo da non essere danneggiate o ferite dai pensieri- di odio che quelle nei regni oscuri lanciano contro di loro come pugnale. I più brillanti non sono autorizzati ad andare a parlare con queste persone, ma stanno vicini e le chiamano attraverso il pensiero - la preghiera, se volete. Nel momento in cui le anime in questa zona oscura rispondono in modo positivo, quelle che sono venute ad aiutarle sono in grado di farli uscire in un mondo meno denso, nebbioso e infine a portarle fuori nel livello della Luce.

La religione e il Vuoto
Il vuoto è conosciuto da molte tradizioni religiose con molti nomi diversi. Alcuni sono: purgatorio, inferno, tenebre esterne, prigione, Gehennom, She'ol, fossa, abisso, una e-nar, e Preta-Loka. Quello che segue è una breve descrizione di alcune di queste tradizioni.

L'antica setta del Mar Morto di Ebrei, noto come gli Esseni, credevano che le anime cattive venissero consegnate a un oscuro abisso tempestoso, pieno di punizioni che non conoscono fine.

L'Induismo ha un'idea di regni infernali dove sono punite persone eccezionalmente peccatrici.
Molti dei tormenti dell'inferno degli Indù, come l'essere torturato dai demoni, ricordano inferni più familiari a noi occidentali. A differenza di quest'ultimi, tuttavia,i regni infernali indù non sono luoghi di dimora definitiva. Sono più simili a purgatori in cui le anime peccaminose fanno esperienza della sofferenza per un periodo limitato. Dopo che il termine è finito, anche la persona più malvagia è tirata fuori dall'inferno per partecipare ancora una volta al ciclo della reincarnazione.

Il Buddismo Tibetano nel Libro dei Morti insegna che una volta che la consapevolezza è liberata dal corpo, crea la propria realtà come si potrebbe sperimentare in un sogno. La Luce chiara della realtà ultima appare e il defunto deve abbracciare questa esperienza suprema non in modo egoistico , ma piuttosto con l'Amore e la compassione per tutti. Il defunto deve poi rendersi conto che il proprio sé è un tutt'uno con questa Luce, al fine di raggiungere il Nirvana. Se il defunto risponde con la paura, non si è ancora liberato e scende nella seconda fase [vuoto], in cui compaiono divinità pacifiche.
Se la liberazione non è stato raggiunta in questo momento, le divinità pacifiche si trasformano in divinità adirate. E 'importante in questo livello riconoscere la vacuità di tutti questi esseri(*), come una proiezione della propria mente.
(* Bruce Moen ha incontarto questi esseri spaventosi durante le sue esplorazioni ed ha imparato a farli svanire "proiettando" contro di loro una sfera luminosa di Puro Amore Incondizionato - NdR)

Creature del Vuoto
Non solo le anime umane abitano il vuoto, ma anche animali ed altre strane creature.
Howard Pittman ha notato che alcuni dei demoni hanno forma umana e sembravano persone normali,mentre altri avevano forme miste, metà umana e metà animale, mentre altri erano orribili e ripugnanti. Ogni volta che Edgar Cayce ha viaggiato attraverso il tunnel verso la Luce, ha osservato strane creature che popolano i regni dell'aldilà. Nel primo livello,sono forme vaghe, orribili,grottesche come le si vedrebbe in un incubo. Su tutti i lati del tunnel, avrebbe visto esseri umani deformi con alcune parti del corpo ingrandite, gente che chiedeva aiuto cercando di attirare la sua attenzione. Il livello di vita dopo la morte di Cayce in cui vide gli esseri umani con una certa parte del corpo ingrandita è descritto anche nel Libro Tibetano dei Morti ed in altre tradizioni religiose come l'inferno. E' un luogo in cui un desiderio particolare è stato sottovalutato,durante la vita fisica. Mentre si preparava ad uno dei suoi viaggi ultraterreni, Edgar Cayce perse conoscenza ed ebbe un sogno. Di solito,avrebbe viaggiato attraverso un tunnel verso la Luce,ma in questo caso,incontrò l'Angelo della Morte:
<Mentre uscivo, mi resi conto che avevo contattato la Morte in persona, e le dissi:
"Tu non sei come ordinariamente vieni dipinta, con una maschera nera o un cappuccio, o come uno scheletro,con la falce, invece, sei bella, con le guance rosee, robusta ed hai in mano un paio di cesoie o di forbici. " E la morte gli rispose: "Sì, la morte non è ciò che molti sembrano pensare,non è la cosa orribile che viene spesso raffigurata, ma solo un cambiamento. Le cesoie o le forbici sono infatti gli attrezzi più rappresentativi della vita e della morte per l'uomo. Queste infatti si uniscono dividendo - e dividono per unirsi- . La corda (Cordone Argenteo- NdR) non s'origina, come solitamente si pensa,dal petto ma viene recisa dalla testa, all'altezza della fronte >. (Edgar Cayce)

Le ragioni della esistenza del vuoto
(1) Auto-riflessione (2) Processo decisionale (3) Purificazione
Ecco una descrizione dettagliata di ciascuna di queste ragioni:

(1) Auto-riflessione
Esaminare la nostra natura interiore spirituale è una parte importante della crescita dell'anima e non c'è posto migliore per farlo che nel vuoto. Coloro che hanno imparato ad ignorare la loro intima natura spirituale, hanno maggiori difficoltà nel vuoto, perché hanno più da imparare. Questo è il motivo per cui è importante esaminare la nostra spiritualità interiore sulla Terra prima di arrivare nel vuoto. In realtà, questo è uno dei motivi più importanti per cui si viene sulla Terra.
Lynnclaire Dennis è entrato un vuoto, uno spazio sacro che era estremamente reale e quando il suo dolore scomparve. L'Amore in lei l'ha salvata dall'oblio. (Lynnclaire Dennis)
RaNelle Wallace incontrò un suo amico deceduto che in vita faceva spaccio di droga ed aveva fatto del male ad un sacco di gente. Era un abitante d'un livello oscuro ed a RaNelle non fu permesso di abbracciarlo. Le è stato detto che il suo progresso era troppo limitato, perciò era stato confinato nel buio dopo la morte. A RaNelle venne detto più volte, prima di ritornare:
"Dici a tutti che la chiave è l'Amore."

(2) Processo decisionale
Lo scopo ultimo del vuoto è di guardare dentro di noi. Se ci guardiamo abbastanza in profondità, troveremo la Luce che può portarci fuori dalle tenebre. Il problema è che molte persone non scelgono di fare questo per un motivo o per un altro. I seguenti racconti di pre-morte sono sulle decisioni prese nel vuoto.
Cecil ha chiesto alla Luce, "Che cosa è l'inferno?" Gli venne detto di girarsi e guardare. Cecil ha visto una donna anziana su una sedia a dondolo determinata a restarci e preoccuparsi di figli e nipoti e di tutto il resto. Cecil ha appreso che l'inferno è una mancanza di saggezza, di non voler andare avanti, per scelta personale. L'inferno non è un luogo. (Cecil)
L'inferno è uno stato d'essere pesante, noioso, triste, grigio e cupo, come quando si è fortemente depressi ed egocentrici. Si tratta di un livello di nebbia dopo la morte, dove molte persone si aggirano sperdute (come potrebbero fare sulla Terra in mezzo all nebbia) quando c'è stata molta negatività nel corso della loro vita, o un suicidio, per cui l'anima deve passare un po 'di tempo esaminando a fondo quello che è loro successo.
E' anche un luogo di partecipazione dove le anime che sono confuse, che non vogliono lasciare andare i loro attaccamenti terreni, o che scelgono di non crescere, rimarranno fino al momento in cui si lasciano andare verso la Luce. Molte persone hanno bisogno di soffrire per sentirsi degne. Quando finalmente capiscono che questo è un processo negativo vanno avanti. (Bethards Betty)

(3) Purificazione
La sofferenza che le anime provano nel vuoto serve a uno scopo benefico. Molte tradizioni religiose insegnano che Dio ci dà sofferenza, al fine di creare il carattere, la perseveranza, e perchè riponiamo maggiore affidamento su Dio e non solo sulle nostre forze (o debolezze).  La sofferenza non deve mai essere vista come una maledizione di Dio, ma piuttosto una benedizione.
E' per volontà di Dio il soffrire in questo mondo e nel vuoto, al fine di portare avanti la bontà.
In realtà, è questo il simbolismo celato dietro la crocefissione di Gesù.
Howard Storm ha dichiarato che Dio permette alle persone di essere trascinate nel buio con creature simili. Questo è il posto giusto per loro, la società giusta, al momento giusto.  Dio ha permesso a Storm di provare l' inferno perché ha visto qualche possibilità di riscatto in lui. Le persone con Amore per la natura non possono essere gettate nel buio.
A causa del loro Amore, sono attratte verso l'alto, verso la Luce.
Angie Fenimore capì di trovarsi in un livello oscuro chiamato purgatorio dove le anime sono completamente egocentriche e troppo prese nella loro miseria per comunicare con gli altri. Avevano la possibilità di comunicare, ma ne erano incapaci nelle tenebre. Gesù le ha insegnato che il livello delle tenebre è letteralmente una pausa spirituale in cui cogliere la gravità dei peccati e pagarne il prezzo e che uscire da questo reame oscuro dipende dalla volontà di vedere la Luce e che l'inferno è soprattutto uno stato d'animo. Quando moriamo, siamo legati a quello che pensiamo e la cittadinanza nell'inferno inizia già sulla Terra. Ma quando noi moriamo, il nostro stato d'animo diventa molto più evidente perché saremo insieme a quelli che la pensano come noi. Questo ordinamento è del tutto naturale ed è coerente con il modo in cui scegliamo di vivere quando siamo in questo mondo.

Betty Bethards ha imparato che il vuoto è un livello di buio totale in cui dobbiamo affrontare le paure che abbiamo costruito all'interno delle nostre menti. Non appena siamo in grado di affrontarle, esse spariscono.
Le anime non entrano nel vuoto se non hanno bisogno di questa esperienza per la loro crescita.
L'inferno è un livello di coscienza che può essere sperimentato dentro o fuori dal corpo, è un luogo solitario dove non è permesso comunicare con nient' altro che la propria negatività.
Il purgatorio è uno stato intermedio che dà all'anima l'opportunità di sviluppare una maggiore chiarezza. L'inferno è uno stato d'esistenza pesante, noiosa, triste, grigia e cupa, come quando si è fortemente depresso e di auto-centrato. Persone che albergano sentimenti di odio, per esempio, si trovano incapaci di apprezzare un livello di Amore e di armonia e devono aspettare fino a quando, a poco a poco, apprezzano il fatto che è molto distruttivo odiare così.
(Tweddell Margaret)
Dopo la morte, l' anima può passare attraverso un processo celeste prima di entrare in cielo. Alcune anime, invece di vivere il tunnel e la Luce dopo la morte, si trovano in un abisso di vuoto, senza gioia, il nulla per un breve periodo di tempo. Questo livello è noto come purgatorio. (Sylvia Browne)

Come fuggire dal vuoto
Fuggire dal vuoto è molto facile per alcune anime ed estremamente difficile per altre.
Vari racconti di pre-morte sono un patrimonio notevole di informazioni su come scappare dal vuoto.

(1) L'Amore ti rende libero dal vuoto.
(2) La Luce ti strappa dal vuoto.
(3) La vostra fede vi rende liberi dal vuoto.
(4) Esseri di Luce vi liberano dal vuoto.
(5) La reincarnazione libera dal vuoto.

Qui vi presentiamo una discussione più dettagliata su questi modi di fuggire dal vuoto.

L'Amore ti rende libero dal vuoto
Il vuoto è una dimensione spirituale che esiste dentro di noi. Durante la nostra vita, possiamo riempire questo vuoto con molte cose come: Amore, odio, felicità, tristezza, la conoscenza, l'ignoranza, la famiglia, solo per citarne alcuni. E quando moriamo, passiamo in questa dimensione spirituale che abbiamo creato, qualunque cosa essa sia. Forse questa è una buona ragione per cui l'aspetto più importante della nostra missione terrena ha a che fare con l'Amore. Capendo, nutrendo e coltivando l'Amore Divino all'interno del nostro vuoto e condividendolo con gli altri nel corso della nostra vita, creerà un paradiso celeste che si manifesterà alla morte. Ecco alcuni esempi.
Dopo la morte, molte persone si trovano nel vuoto. La via d'uscita dal vuoto è semplice: é necessario pensare all'Amore. Quelli che vi amano possono apparire per dirvi di tornare nel corpo o pensare all' Amore, perchè riconoscere l'Amore come una realtà è la chiave per uscire dal vuoto. (Brian Krebs)

L'Amore ha redento dall'oblio Lynnclaire Dennis . Dobbiamo solo ricordarci del vero Amore.

L'inferno è una condizione di esistenza totalmente priva d'Amore. Lasciamo questa condizione quando abbiamo scelto di tornare nell'Amore. (Sandra Rogers)

L'ignoranza della necessità di perseguire la crescita spirituale ci può trattenere nel vuoto per un lungo periodo di tempo.
(Nora Spurgin)

Quelli del livello buio possono progredire, ma il loro progresso è limitato. La chiave è l'Amore. (RaNelle Wallace)

Per proteggermi dalle anime del buio, sia sulla Terra o nel vuoto, ha scelto di concentrarmi sull'Amore. (Oakford David)

Joni Maggi si trovò in uno spazio buio e provò una beatitudine totale. E 'stato lì che ha appreso che l'universo è sostenuto dall'Amore. (Joni Maggi)

Più é pesante la vibrazione della tua anima (la quantità di buio), più vicino sarai all'inferno. (Tweddell Margaret)

La Luce ti rende libero dal vuoto

Mentre alcune persone lasciano il vuoto attraverso l'Amore, altri descrivono di aver lasciato il vuoto grazie alla Luce. Entrambi descrivono la stessa cosa e lo stesso Dio. Uno sperimentatore di pre-morte ha concluso: "Dio è la Luce che ama."
Laurelynn Martin galleggiò attraverso il buio dove non esistevano nessuna paura, nessun dolore, provando anche un senso di grande benessere. Lei era avvolta dalla beatitudine totale in un'atmosfera di Amore incondizionato ed accettazione. L'oscurità era calda e morbida, una coltre di Amore vellutato, che si estendeva all'infinito. La libertà, la pace assoluta, erano al di là di qualsiasi sensazione estatica che avesse mai provato sulla Terra. In lontananza, un gloriosa, bianca Luce dorata le fece cenno di andare avanti. (Laurelynn Martin)

Ray Meir descrive una vasta, zona tranquilla, ma molto buia, molto simile al fluttuare nello spazio esterno e nel buio totale. Si sentiva molto molto tranquillo ed a suo agio . Davanti a lui vedeva una Luce estremamente brillante attirarlo. Sentì un grande Amore emanato dalla Luce e si è diretto verso la Luce come un bambino che va ai piedi del padre. (Meir Ray)

Barbara Springer entrò in uno spazio nero dove non esisteva più alcuna Luce, ma lei non aveva paura Lo spazio era per lei molto confortevole. Davanti a lei ha notato una Luce brillante.

Darlene Holman si trovò al buio. Poi vide una Luce in lontananza con molte anime intorno ad essa.

Hal era al buio e non poteva né vedere né sentire se stesso, né qualsiasi altra cosa. Si chiese se il buio era tutto quello che c'era da vedere e se avrebbe dovuto arrangiarsi con i suoi ricordi e la fantasia fino a quando non li avesse esauriti. Egli era assorto nei suoi pensieri, quando un debole barlume di Luce apparve, ma presto svanì. Ha cercato di chiamare la Luce e un altro breve lampo apparve. Si chiedeva se potesse attirare la sua attenzione. La Luce apparve di nuovo e più vicino gli era, tanto più brillante appariva. Nella Luce, poteva vagamente vedere se stesso. La Luce diventò molto luminosa e lui cercò di distoglierne lo sguardo. Era così intensa da temerne l'intensità. Urlò perchè sparisse e la Luce gli rispose: "Io non ti farò niente."

La fede vi rende liberi dal vuoto
Riflettendo su pensieri positivi invece che su quelli negativi, provando a sentire l'Amore e la Luce
dentro di voi, sarete in grado di progredire dal vuoto.

George Rodonaia era circondata da un buio profondo che lo scioccò ed inorridì. Chiese perché era nelle tenebre e cosa doveva fare. Si rese conto che, poiché poteva ancora pensare, questo voleva dire che esisteva ancora. Poi pensò che, dato che esisteva, doveva avere solo pensieri positivi. Si chiedeva come definire ciò che è positivo nel buio. Quando pensò alla Luce, si trovò immediatamente in Essa.

Non appena siamo in grado di affrontare le nostre paure, esse spariscono subito.

La signora Walters era caduta nel buio e si sentiva spaventata perché non sapeva dove stava andando. Pensò, "devo tornare nel mio corpo". Immediatamente tornò nel suo corpo senza sapere come.

Esseri di Luce vi liberano dal vuoto
Gli Esseri di Luce sono vicini e pronti ad aiutare chiunque finisca nel vuoto dalla loro difficile situazione. Tutto ciò che serve è solo un desiderio o un grido di aiuto, non importa quanto grande o piccolo sia il desiderio di uscirne. Alcuni Ritornati, come Linda Stewart, non appartenevano al vuoto a tutti e sono stati automaticamente salvati. Questa è una sintesi del suo salvataggio.

Linda Stewart fu irresistibilmente attirata verso un vasto, vuoto, infinito buco nero. A poco a poco, si sentì sprofondare in esso. Mentre la sua nuova consapevolezza andava scemando,lei tentò di resistere alle tenebre che avevano riempito la sua mente. La sua visione era diventata oscura, come cominciava a fondersi nel buio. Senza offrire alcuna resistenza, ha ceduto al buio il possesso di ogni brandello residuo di coscienza e di identità personale. Mentre stava scomparendo nel nulla, è stata improvvisamente colpita da una potente forza energetica che la sollevò, portandola verso l'alto. Lei era appena cosciente, consapevole solo della sensazione di salire. Enormi distanze sembravano percorse e più si alzava in alto, più recuperava coscienza . Si sentiva tranquilla e amata immensamente. Sapeva che era tra le braccia di un Essere che l' amava d'Amore perfetto.
Questo essere era Gesù e la portò dal nulla verso una nuova realtà.

Esseri superiori sanno cosa fare per aiutare l'anima nel vuoto se lo vorranno fare. (Oakford David)

La Reincarnazione vi rende liberi dal vuoto

Dio non abbandona mai nessuno nel vuoto. Coloro che non vogliono o ignorano come entrare nella Luce possono avere una sola scelta: tornare sulla Terra.  Ancora una volta, va sottolineato che questa non è una punizione, ma è un modo per ritornare alla scuola della Terra per avere nuove lezioni sì da imparare e progredire.

Per alcune anime, l'unica speranza per uscire dal vuoto è attraverso la reincarnazione.
(Arthur Yensen)

Sandra Rogers si suicidò e Gesù le diede due scelte:
Avrebbe potuto essere rianimata e vivere il resto della sua vita, o poteva restare dall'altra parte. Se lei avesse scelto di restare dall'altra parte avrebbe dovuto poi reincarnarsi e sperimentare ancora una volta tutto ciò che l'aveva portata al suicidio.

La lotta tra il buio e la Luce
Uno degli aspetti più interessanti per la ricerca pre-morte è la lotta tra le forze della Luce e le forze delle tenebre,forze, che fanno a gara per conquistare la supremazia sul livello della Terra.
Vi è inoltre, grande abbondanza di fonti religiose che descrivono questa lotta. Entrambe le fonti, di cui andiamo a parlarvi, forniscono preziose informazioni circa il futuro della Terra e dell'umanità e sono entrambe molto coerenti fra loro.

La lotta testimoniata dai Ritornati
Molti testimoni hanno partecipato alle lotte tra Esseri di Luce ed il buio. Anime dai regni inferiori infernali entrano nel nostro mondo per la crescita delle Anime. Purtroppo, molte di queste anime finiscono per trattenere le forze delle tenebre (ignoranza spirituale) e di conseguenza a rendere la Terra molto più buia, mentre quelle dei regni superiori tentano di portare l'illuminazione spirituale nel mondo. Questo equilibrio tra Luce e buio è parte della natura della Terra e dell'universo. E' una lotta costante e un giorno la Luce vincerà il buio sulla Terra, ma poiché il libero arbitrio è un aspetto della divinità che ogni anima ha in sè, l'illuminazione spirituale non può essere forzata. Alla fine, poiché gli esseri umani sono un aspetto della divinità, le forze dell' ignoranza spirituale non potranno mai vincere:i possono vincere una battaglia, ma le sorti della guerra sono già state decise. Questa battaglia spirituale, la stessa che si verifica nei Regni dello Spirito, si verifica anche nei cuori degli esseri umani.I seguenti racconti di pre-morte danno ulteriori informazioni su questa guerra spirituale.

La Luce ha detto a Guenter Wagner che esistevano nemici dello Spirito molto potenti con i quali la Luce era stata continuamente in lotta. La Luce disse ciò a Guenter per avvertire la gente della Terra e gli ha anche svelato che questi nemici gli avevano voluto giocare un brutto tiro, utilizzandolo come una sorta di trappola e che avrebbe dovuto difendere la Terra dal livello buio.
La Terra sarebbe molto più facile da difendere, perché questi nemici non hanno alcun potere nel mondo etereo, mentre la Luce non ha alcun potere nel livello buio. La Luce aggiunse che questa guerra è in corso da molto tempo e le anime del nemico sono diventate sempre più potenti; se tutto questo continuerà, non ci sarebbe alcun mezzo di evitare che loro si prendanoi tutto. Anche se la Luce è sufficientemente potente per respingerli, la guerra potrebbe essere persa nel lungo periodo.

Edgar Cayce ha appreso che la cosiddetta Battaglia di Armageddon descritto nella Bibbia, è in realtà una battaglia che si combatte nei Regni dello Spirito tra le anime di Luce e quelle del buio che entrano in questo mondo. Ha spiegato che le anime del buio fanno la guerra agli Spiriti di Luce che vengono sulla Terra per risvegliarci. Entrambi i gruppi, stanno cercando di influenzare l'equilibrio fra la Luce e le tenebre del mondo. Cayce seppe che, in un momento del futuro, le anime del livello inferiore saranno completamente impedite ad incarnarsi alla Terra e solo a quelle dei regni superiori della Luce sarà permesso di farlo, così la Terra supererà le forze delle tenebre e ci sarà una completa illuminazione spirituale. Durante il tempo in cui le anime dei regni superiori saranno autorizzate ad incarnarsi, Gesù tornerà e, infine, una nuova era di risveglio spirituale e d'illuminazione potranno rinnovare l'umanità col risultato di vivere mille anni di pace.

Il conflitto tra Esseri superiori e inferiori, quello che alcuni chiamano Dio e il Diavolo, provoca la crescita fino a quando la negatività o gli elementi distruttivi sono completamente e finalmente superati. (Betty Bethards )

Un senso di oscurità, come una nuvola buia e umida, si avvicinò ad una donna durante una NDE.
Era terrorizzata ed invocò Gesù. Immediatamente, ho assistito ad una battaglia tra un Essere di Luce e uno appartenente a questa forza oscura. Subito dopo, la Luce ha superato le tenebre.
(Dott. Liz Dale)

La Luce vince il buio
Tutti gli elementi religiosi e le NDE suggeriscono che la nuova era di illuminazione spirituale e di pace è a portata di mano. Tuttavia, prima che questo accada, la Terra e l'umanità dovranno sottoporsi ad un periodo di purificazione per rimuovere tutti i peccati della civiltà moderna. Secondo molti Ritornati e fonti religiose, questo sarà un enorme sconvolgimento della società così come della natura. I seguenti racconti sono alcuni dei migliori che ho letto su questo argomento.

A Josiane Antonette è stata data una visione, mentre era in Cielo. Ha visto la Terra dallo spazio incolore, brulla e oscurata dietro un velo grigio. Non c'era Amore o gioia lì. Ha visto gente-fantasma vivere come su un palcoscenico. La metà della Terra era al buio. Dall'altra parte, un sole che cercava di splendere, ma nessuno vi prestava attenzione. Il buio crebbe ed alla fine coprì tutta la Terra ma nessuno vi prestava attenzione. Una voce disse a Josiane che questo è il mondo in assenza di Amore, di Luce e di libera volontà, che era stata una nostra scelta che lo aveva creato. Detto ciò, il mondo da incubo si dissolse, diventando un luogo di una bellezza mozzafiato.
Edgar Cayce ha rivelato più di 50 anni fa, che la battaglia spirituale di Armageddon inizia nel corso dell'anno 1999. Da quel momento, alle anime dei regni inferiori non sarà più permesso di incarnarsi. Cayce ha detto che l'anima di Cristo si sarebbe incarnata di nuovo nel 1998 e che questa guerra spirituale non è solo una battaglia spirituale esterna, ma è anche interiore e tocca tutti noi.
 Il risultato finale sarà il Paradiso sulla Terra.

Una cosa interessante che Mellen-Thomas Benedict ha imparato mentre era nel vuoto è che Dio non c'era. Dio è qui sulla Terra. La costante ricerca di Dio al di fuori di questo mondo non è necessaria. Tutto è qui. Noi esploriamo Dio attraverso di noi. Siamo così impegnati a cercare di diventare Dio, che avremmo dovuto renderci conto che siamo già in Dio e Dio sta diventando noi stessi.

In futuro, il diavolo sarà finalmente gettato in un pozzo senza fondo per mille anni. Un nuovo cielo ed una nuova terra saranno posti in essere. (Apocalisse 20)
TRAD. WEBMASTER
Data la notevole lunghezza del testo, ci scusiamo fin d'ora per possibili errori di battitura o frasi poco chiare. Vi assicuriamo che porremo rimedio al più presto,intanto v'invitiamo ad indicarceli.

Sono stato in Paradiso!"
UN Neurochirurgo CE LO DESCRIVE
  (11-10-12)


Pur essendo già da tempo a conoscenza della NDE del Dr. Eben, (ve ne avevamo parlato QUI ) non abbiamo ritenuto opportuno pubblicarla perchè, almeno

da quel che lui stesso racconta, si tratterebbe d'una falsa esperienza, in quanto non vi è stato arresto cardiaco, ma solo un grave stato di coma profondo, sebbene monitorato accuratamente per ben sette giorni. Sappiamo che per vivere un'esperienza di premorte, bisogna esser...morti per almeno qualche minuto, ovvero il cordone d'argento- che vi ricordiamo connette il corpo fisico a quello astrale- deve cominciarsi a staccare.
Se dobbiamo dar credito alle affermazioni del Dr. Eben, almeno per quel che traspare dalle interviste a "Skeptico" ed al "Newsweek", potremmo semmai definirla una OBE o, peggio, un' esperienza puramente allucinatoria.  Ieri, 10 Ottobre, però, questa storia è balzata agli onori della cronaca, ripresa dai quotidiani e persino dal TG2, dopo che il Newsweek -noto tabloid americano- ha pubblicato in prima pagina tutta la vicenda, forse più per pubblicizzare il libro con titoli roboanti ed incrementare le sue vendite, visto che la testata versa in uno stato pre-fallimentare, che non per amore della ricerca sul Paranormale.
Salvo che il nostro Collega non decida di devolvere in beneficienza il ricavato, potremmo pure pensare (male!) che si sta costituendo un solido "fondo pensione" con i milioni che incasserà dal suo libro, dato che ci pare già abbastanza avanti con gli anni!
Certo, la campagna stampa poteva essere incentrata molto meglio su personaggi più "solidi", come il compianto Dr. Rodonaia, o Dannion Brinkley e tanti altri che hanno avuto esperienze ben più convincenti, per non parlare delle frecciate ironiche che stamani abbiamo sentito persino su Radio2 in una trasmissione satirica, ma è già tanto vedere le tematiche da noi predilette "sbattute in prima pagina. Come diceva un noto politico, "Parlate di me, parlatene male, basta che ne parliate!"
Ovviamente la vostra curiosità in merito a questa NDE, miei cari Lettori, è altissima e ci son giunte molte richieste tese a saperne di più, richieste che noi esaudiamo, però... siate voi i Giudici!
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IL PARADISO ESISTE: l'esperienza di un MEDICO,
IL Dr. Alexander Eben

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<Da buon Neurochirurgo, non credevo nel fenomeno delle esperienze di premorte (NDE), essendo cresciuto in un mondo prettamente scientifico, figlio, oltretutto, d'un Neurochirurgo. Ho seguito il percorso di mio padre e son diventato un Accademico, avendo insegnato alla Harvard Medical School ed in altre Università, per cui capisco bene cosa succede al cervello umano quando è vicino alla morte.
 Così, avevo sempre creduto che ci fossero buone spiegazioni scientifiche per i riferiti viaggi fuori dal corpo descritti da coloro che erano scampati alla morte grazie alle moderne tecniche di rianimazione.
Il cervello è un meccanismo sorprendentemente sofisticato, ma anche estremamente delicato, basta ridurre la quantità di ossigeno che riceve, anche di minimi apporti, ed esso reagirà in qualche modo.
Non era per me una grande sorpresa sentire che chi aveva subito un grave trauma sarebbe tornato dall'esperienza con strane storie. Il che non significa che si erano davvero recati da qualche parte....
Anche se mi consideravo un fedele Cristiano, lo ero più di nome che di fatto, nè per fede vera e propria. Non ritenevo d'invidiare coloro che hanno voluto credere che Gesù fosse più di un semplice uomo buono che aveva sofferto per mano del mondo, ma simpatizzavo profondamente con coloro che credono che ci sia un Dio da qualche parte, là fuori, un Dio che ci ha amati incondizionatamente.
In realtà, io invidiavo queste persone per la sicurezza di quelle convinzioni espresse senza dubbio alcuno. Come scienziato, semplicemente sapevo, però, che era meglio credere in me stesso.
Nell'autunno del 2008, tuttavia, dopo sette giorni di coma in cui era inattivata la parte umana del mio cervello, la neocorteccia, ho sperimentato qualcosa di così profondo che mi ha dato una ragione scientifica per credere nella continuità della coscienza dopo la morte. So bene che racconti come il mio non sono ben accetti dagli scettici, quindi vi racconterò
 la mia storia con la logica ed il linguaggio dello scienziato che sono.

Una mattina di quattro anni fa mi sono svegliato con un mal di testa molto intenso.
In poche ore, tutta la mia corteccia - la parte del cervello che controlla il pensiero e le emozioni, e che, in sostanza, ci rende umani - è andata fuori uso. I Medici del Lynchburg General Hospital, un ospedale dove ho lavorato in passato, stabilirono che, in qualche modo, avevo contratto una meningite batterica molto rara che colpisce per lo più i neonati: batteri d'Escherichia Coli erano penetrati nel mio liquido cerebrospinale e mi stavano distruggendo il cervello.
Quando sono entrato nella stanza di emergenza quel brutto mattino, le mie possibilità di sopravvivenza al di là di uno stato vegetativo erano già basse e ben presto divennero quasi inesistenti. Per sette giorni rimasi in uno stato di coma profondo, il mio corpo non rispondeva più, il cervello era completamente off-line. Poi, la mattina del mio settimo giorno in ospedale, mentre i medici soppesavano se interrompere il trattamento o meno, i miei occhi si spalancarono.
Non esiste una spiegazione scientifica per il fatto che, mentre il mio corpo giaceva in coma, la mia mente - la mia coscienza, il mio io interiore - era vivo e vegeto. Mentre i neuroni della mia corteccia erano storditi, per poi diventare completamente inattivati dai batteri che li avevano attaccati, il mio cervello senza coscienza si recò in un'altra, più grande dimensione dell'universo,
una dimensione che non avevo mai sognato esistesse e che il mio vecchio me stesso,
precedente al coma, sarebbe stato più che felice di bollare come semplicemente impossibile.
Quella dimensione, a grandi linee, é però la stessa descritta da innumerevoli esperienze di pre-morte ed in altri stati mistici: è lì... esiste davvero e quello che ho visto ed imparato mi ha catapultato letteralmente in un nuovo mondo: un mondo in cui noi siamo molto di più dei nostri corpi e cervelli, dove la morte non è la fine della coscienza, ma piuttosto un capitolo d'un viaggio vasto ed incredibilmente positivo. Io non sono la prima persona ad avere scoperto la prova che la coscienza esiste al di là del corpo. Brevi scorci meravigliosi di questo regno sono vecchi come la storia umana, ma, per quanto ne so, nessuno prima di me ha mai viaggiato in questa dimensione :
(1) mentre la loro corteccia era completamente spenta, e
(2), mentre il loro corpo era sotto osservazione medica continua, come nel mio caso, per tutti e sette i giorni del mio coma.
(Non siamo d'accordo: si veda la NDe di Pam Reynolds... -NdR-)
Tutti gli argomenti principali contro le esperienze di pre-morte suggeriscono che esse sono il risultato di minimi, transitori o parziali malfunzionamento della corteccia. La mia esperienza di pre-morte, tuttavia, non ha avuto luogo mentre la mia corteccia non funzionava bene: era semplicemente disconnessa. Questo è chiaro dalla gravità e dalla durata della meningite e dal coinvolgimento globale della corteccia cerebrale documentata da TAC ed esami neurologici.
Secondo le attuali conoscenze mediche del cervello e della mente, non c'è assolutamente alcun modo che io possa aver vissuto -anche con una coscienza debole e limitata- l'odissea iper-vivida e completamente coerente che ho sperimentato. Mi ci sono voluti mesi per venire a patti con quello che mi era successo, non solo con l'impossibilità medica di esser stato cosciente durante il coma ma, ancor più importante, con quanto mi è successo in quel periodo.
 (Gli Scettici potrebbero obiettare che il viaggio sia avvenuto subito dopo il risveglio dal coma -NdR)

Verso l'inizio della mia avventura, mi trovavo in un luogo pieno di nubi grandi, gonfie, di color rosa-bianco, in forte contrasto rispetto al blu scuro del cielo.  Sopra le nuvole - incommensurabilmente più in alto, una folla di Esseri trasparenti, luccicanti schizzavano nel cielo, lasciando lunghe linee luminose dietro di loro. Uccelli? Angeli? Queste parole le pronunciai più tardi, quando stavo scrivendo i miei ricordi, ma nessuna rende giustizia a quegli Esseri che erano semplicemente diversi da tutto ciò che ho conosciuto su questo pianeta. Erano forme di vita più avanzate, forme superiori. Un suono, enorme e crescente, come un canto glorioso, calava dall'alto e mi chiedevo se fossero gli esseri alati che lo stavano producendo. Anche in questo caso, a pensarci dopo, mi venne in mente che la gioia di queste creature era tale che, per forza di cose, dovevano generare quei suoni, perchè non erano in grado di contenere la loro gioia. Il canto era palpabile, quasi materiale, come una pioggia che si può sentire sulla pelle, ma non ti fa sentire bagnato. Vedere e sentire non erano percezioni separate in quel luogo; ho potuto sentire la bellezza visiva dei corpi argentei, scintillanti, di quegli Esseri ed ho potuto vedere il crescendo di quella perfezione gioiosa del loro canto. Sembrava che non si potesse guardare o ascoltare qualsiasi cosa in quel mondo senza diventarne parte di esso, senza entrarne in sintonia in qualche modo misterioso e fondervisi. Tutto era diverso, ma tutto era anche una parte di tutto il resto, come i disegni ricchi ed intricati d'un tappeto persiano ... o delle ali di una farfalla.

Divenne tutto ancora più strano. Per la maggior parte del mio viaggio, qualcun altro era con me. Una donna. Era giovane e ricordo il suo aspetto in modo molto dettagliato. Aveva zigomi alti e profondi, occhi azzurri, trecce d'un castano-dorato incorniciavano il suo bel viso.
La prima volta che l'ho vista mi ritrovai a cavallo insieme a lei su una superficie finemente modellata, che dopo un momento ho riconosciuto esser l'ala d'una farfalla. Infatti, milioni di farfalle erano tutte intorno a noi, grandi onde svolazzanti che si gettavano a capofitto giù nel bosco per poi tornare a volarci intorno. Era un fiume di vita e di colore che si muoveva attraverso l'aria.
Il vestito della donna era semplice, come da contadina, ma i suoi colori pastello -blu, indaco, arancia-pesca - avevano la stessa travolgente, vivace vitalità di tutto il resto che vedevo.
Lei mi guardò con uno sguardo che, se lo vedeste per cinque secondi, riempirebbe tutta la vostra vita, rendendola degna di essere vissuta, non importa cosa vi fosse successo fino ad allora.  Non era uno sguardo romantico, nemmeno uno sguardo di amicizia. Era uno sguardo che, in qualche modo, andava al di là di tutto questo, al di là di tutti i vari tipi di amore che abbiamo qui sulla terra.
Era qualcosa di più alto che conteneva tutti quegli altri tipi di amore e, al tempo stesso, molto più grande di tutti. Senza usare parole, mi parlò ugualmente.  Il messaggio mi attraversò come un vento, ed ho subito capito che era veritiero. Seppi, così, che quel mondo è reale, che non era una fantasia, passeggera ed inconsistente.
Il messaggio era triplice e, se dovessi tradurlo in linguaggio terreno, ve lo riferirei così:

"Tu sei amato e tenuto in gran conto, per sempre."
"Non hai nulla da temere."
"Non c'è niente che tu possa fare in modo sbagliato."


Il messaggio mi riempì con una sensazione di enorme, incredibile sollievo. E' stato come se mi fossero state impartite le regole d'un gioco che avevo giocato per tutta la vita, senza mai pienamente comprenderle. 'Ti mostreremo molte cose qui', mi disse la donna, ancora una volta senza utilizzare parole, ma guidando la loro essenza concettuale direttamente dentro di me.
'Ma alla fine, devi ritornare', aggiunse. Sorse subito in me una domanda: tornare dove?Un vento caldo soffiava, come quello che soffia nelle giornate estive più perfette, gettando lontano le foglie degli alberi e del passato che scorre come acqua celestiale. Una brezza divina. E 'cambiato tutto, spostando il mondo intorno a me di un'ottava, d'una vibrazione ancor più elevata... Allora iniziai a porre domande senza dire una parola a questo vento ed all'Essere Divino che avevo percepito in esso:

Dov'è questo posto? Chi sono io? Perché sono qui?

Ogni volta che, in silenzio, tiravo fuori una di queste domande, la risposta arrivava subito in un'esplosione di luce, di colore, d'amore e di bellezza che entrava in me come un'onda che si infrange sulla riva del mare. Esse non si limitavano a soddisfare le mie domande, davano risposte, ma in un modo tale che il linguaggio era messo da parte, perchè quei pensieri entravano direttamente nel mio IO, ma non era il tipo di pensiero che noi sperimentiamo sulla terra, non era vago, immateriale, o astratto. Questi pensieri erano solidi ed immediati - "più caldi del fuoco e più umidi dell' acqua" - e, non appena ricevuti, sono riuscito a capire immediatamente, e senza sforzo, concetti che mi avrebbero richiesto anni di studi nella mia vita terrena. Ho continuato ad andare avanti e mi sono ritrovato in un vuoto immenso, completamente buio, di dimensioni infinite, ma anche infinitamente confortante.
Nero come la pece, ma anche traboccante di luce: una luce che sembrava venire da un globo brillante che ora sentivo vicino a me. Il globo era una specie di interprete tra me e questa presenza enorme che mi circondava. Era come se stessi per nascere in un mondo più grande e l'universo stesso fosse un gigantesco utero cosmico, mentre la sfera (che ho sentito in qualche modo collegata, o addirittura identificabile con la donna sulla farfalla) mi guidava verso quella luce.
So bene quanto sia straordinario, come francamente incredibile tutto questo può suonare.
Se qualcuno - anche un medico - mi avesse raccontato una storia come questa ai vecchi tempi, sarei stato certo che era un povero illuso. Ma quanto mi è successo, lungi dall'essere un racconto delirante, è stato reale, più d'ogni evento della mia vita, compreso il mio matrimonio e la nascita dei miei due figli.
Che cosa mi sia successo richiede una spiegazione urgente.
La Fisica moderna ci dice che l'universo è una unità - che è indivisibile, anche se ci sembra di vivere in un mondo fatto di separazione e discordie- e che sotto la superficie, ogni oggetto ed evento nell'universo è completamente intrecciato con ogni altro oggetto ed evento.
Non c'è vera separazione.
Prima della mia esperienza, queste idee erano pure astrazioni, ma oggi sono realtà. Non solo l'universo è contraddistinto dall'unità, ma -ora lo so - anche dall'Amore. L'universo, per come l'ho vissuta nel coma è lo stesso di cui sia Einstein che Gesù parlavano, anche se in modi molto diversi.
Ho passato decenni a lavorare come Neurochirurgo in alcune delle più prestigiose istituzioni sanitarie del nostro paese. So che molti dei miei coetanei - come ho fatto io - sostengono la teoria che il cervello, ed in particolare la corteccia, generano la coscienza e che viviamo in un universo privo di qualsiasi tipo di emozione, tanto meno l'amore incondizionato che Dio e l'universo hanno verso di noi.
Ma questa convinzione, questa teoria, ora giace in pezzi sotto ai nostri piedi, perchè quanto mi è successo l'ha distrutta, ed ora ho intenzione di passare il resto della mia vita ad indagare la vera natura della coscienza e far conoscere a tutti il fatto che siamo di più, molto di più del nostro cervello fisico, sia ai miei colleghi scienziati che alle persone comuni. Non mi aspetto che questo sia un compito facile, per i motivi che ho descritto sopra. Quando il castello di una vecchia teoria scientifica comincia a mostrare delle fratture, nessuno vuole prestarti attenzione, in un primo momento, finchè non crolla completamente ed uno totalmente nuovo dovrà essere costruito al suo posto. Ho imparato questo in prima persona dopo esser tornato in questo mondo ed ho potuto nuovamente parlare con gli altri, cominciando da mia moglie Holley e dai nostri due figli. Gli sguardi di incredulità gentile, soprattutto tra i miei amici medici, ben presto mi hanno fatto capire che sarebbe stato arduo convincere la gente a comprendere l'enormità di ciò che avevo vissuto mentre il mio cervello era spento.
Questa nuova immagine della realtà richiederà molto tempo per essere accettata. Non avverrà durante il mio tempo e forse nemmeno durante l'esistenza dei miei figli. Tale realtà è troppo vasta, troppo complessa e troppo irriducibilmente misteriosa perchè noi si possa mai ottenere un quadro completo. Ma in sostanza, mostrerà che l'universo multi-dimensionale è in perpetua evoluzione, conosciuto fino ad ogni suo ultimo atomo da un Dio che si prende cura di noi anche più profondamente e appasionatamente di quanto ogni genitore abbia mai fatto coi propri bambini. Sono ancora un medico, e ancora un uomo di scienza come e quanto non fossi stato prima della mia esperienza, ma ad un livello più profondo sono molto diverso dalla persona che ero, perché ho intravisto questo quadro della realtà.
Potete credermi quando vi dico che vale la pena lavorarci sopra e farlo nel modo migliore.>
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Cosa dire? Che se questo racconto, si tratti di vera NDE o del parto d'un cervello malato, aiuterà molte persone a capire che non siamo fatti solo di materia, i frutti generati saranno dolci ed abbondanti, come lo sono per il nostro Sito che sta toccando indici elevatissimi di gradimento, mai prima raggiunti.  Il tutto, ovviamente, senza che noi s' intaschi un centesimo ed è giusto che sia così!
(Trad. WM da Internet)

ESPERIENZE DI PRE-MORTE NELLE ALTRE RELIGIONI
(16-11-12)
1) LE NDE DEI Musulmani
2) LE NDE DEI BUDDHISTI
3) LA NDE DI UN' EBREA
4) Le nde degli indù

Secondo i principi della fede musulmana, la morte è la fine completa della vita fisica e l'inizio di un periodo di riposo fino al giorno della risurrezione, quando Allah giudicherà i vivi e i morti. Molti Musulmani credono che i giusti sono in grado di avere visioni di Dio dopo la morte e che i malvagi ne hanno dell'inferno ma,fatta eccezione per queste possibili visioni di paradiso ed inferno, i Musulmani credono che l'anima rimane in una sorta di "sonno " fino al giorno del Giudizio, quando tutti sono giudicati secondo le loro opere. Molti di loro,inoltre, credono che i non Musulmani possono raggiungere il cielo solo dopo un periodo di purificazione nel fuoco del purgatorio. Il Dott. Melvin Morse ha riportato la seguente NDE musulmana nel suo libro "Parting Visions":

Mebruke è un 30-enna Saudita, vive a New York ed all'età di vent'anni stava nuotando nel Mar Mediterraneo al largo delle coste italiane quando si sentì stanco. Mentre si dirigeva verso riva, si rese conto che era troppo lontano per tornare e così cominciò a dimenarsi ed ingoiare acqua.  Alla fine sparì sotto le onde. Ecco il suo racconto
"Sono andato sotto per quattro volte, poi il mio corpo si afflosciò e persi conoscenza.
Fu a questo punto che ho visto una bella luce bianca. Era così luminosa ed ebbe un effetto calmante: più la guardavo, più calmo mi sentivo. Ancora oggi non posso davvero dire che cosa fosse quella luce . Nella mia religione [musulmana] si dice che ci sono esseri chiamati angeli che sono fatti di pura luce bianca.
Forse questo è ciò che ho visto. Ad ogni modo, mentre ero sott'acqua, ho sentito una voce dire:
"Non sei destinato a morire così.' Di colpo sentivo questa energia passarmi attraverso il corpo, dai piedi alla testa, ed al tempo stesso mi sembrava di essere spinto fuori dell'acqua. Era come se qualcuno fisicamente mi portasse fuori, ma posso giurare che non vi era nessun essere fisico lì presente. Sono stato spostato attraverso l'acqua.... non so come descriverlo.
Poco dopo arrivò una barca, e un uomo mi ha tirato fuori. Quando lo ha fatto, ho cominciato a ridere, perché ero estremamente felice di essere uscito fuori dall'acqua. "

Nell'VIII secolo, una setta mistica dell'Islam iniziò a fondere le tradizioni mistiche dei Greci, dei Buddisti e degli Indù con la fede islamica tradizionale. Concetti tipici del Sufismo possono essere ritrovati in un gran numero di esperienze di pre-morte. I maestri sufi insegnano che dopo la morte, ogni persona giudica se stessa, rendendo così possibile il loro soggiorno in paradiso oppure all'inferno.
Il sufismo è conosciuto come "la Via del Cuore" e la "Via del puro". Si tratta di una dottrina che ci aiuta a passare dai livelli più bassi del sé per ascendere alla Luce Divina che permea l'intero universo.
Questo concetto della luce è simile in molte altre religioni, così come nelle NDE.
Secondo la tradizione Sufi, ci sono molti modi per salire, ma l'essenza del cammino verso Dio è quello di trovare se stessi: "Conosci te stesso e conoscerai il tuo Signore".

Entrando Nella luce del Buddha: LA NDE DI Lingza Chokyi

Un curioso fenomeno, poco conosciuto in Occidente, ma familiare ai tibetani, è il "Delok" che in Tibetano significa "colui che è ritornato dalla morte".
Tradizionalmente i Deloks sono persone che apparentemente "muoiono" a causa di una malattia, viaggiano nel Bardo (una delle tante zone dell'Aldilà (secondo la tradizione buddista- tibetana) per visitare i regni infernali dove assistono al giudizio dei Morti ed alle sofferenze dell'inferno. Qualche volta essi vanno anche nei paradisi dei regni del Buddha, accompagnati da una divinità che li protegge e spiega loro ciò che sta accadendo.  Dopo una settimana il Delok viene rinviato nel corpo con un messaggio per i viventi da parte del Signore della Morte, in cui li esorta alla pratica spirituale ed a stili positivi di vita. Spesso i Deloks hanno grande difficoltà a farsi credere e passano il resto della loro vita a raccontare le loro esperienze, al fine di attirare i miscredenti verso la via della saggezza. Le biografie di alcuni tra i più famosi Deloks sono state trascritte e molti menestrelli le cantano per tutto il Tibet. Un certo numero di racconti dei Delok corrispondono non solo, come ci si aspetterebbe, agli insegnamenti del Bardo (come il Libro Tibetano Dei Morti), ma anche alle moderne esperienze di quasi morte (NDE).
Lingza Chokyi era una famosa Delok che visse nel XVI secolo, morta di una misteriosa malattia durata un paio di settimane. Nella sua biografia racconta come sia riuscita a capire di esser morta, come si trovò fuori dal corpo e vide il cadavere di un maiale che giaceva sul suo letto, con indosso i suoi vestiti. Freneticamente cercava invano di comunicare con la sua famiglia, per istruirli su come organizzare le cerimonie funebri, divenendo furiosa quando li vide non curarsi di lei nè offrirle alcun cibo.
Quando vide i suoi figli piangere, si sentì cadere addosso una sorta di "pioggia di pus e sangue" che le causò un dolore intenso, mentre provò una grande gioia ogni volta che si recitavano preghiere rituali e felicità incommensurabile quando finalmente giunse davanti al maestro che stava meditando per lei, sì che la sua mente e la sua divennero una.
Dopo un po 'sentì qualcuno, che pensò fosse suo padre, chiamarla e lei lo seguì nel regno del Bardo, che le apparve come un paese. Da lì, ci dice, c'era un ponte che porta ai regni infernali, dove il Signore della Morte stava contando le azioni buone o cattive dei Morti. In questo regno Lingza incontrò varie persone che raccontavano le loro storie e vide un grande Yogin che era venuto nei
regni infernali, al fine di liberare gli esseri giunti lì. Infine Lingza Chokyi tornò in questo mondo perchè vi era stato un errore riguardante il nome e la famiglia: non era ancora il suo tempo per morire.
Con il messaggio del Signore della Morte inviato ai viventi, riprese possesso del suo corpo perfettamente risanato e trascorse il resto della sua vita raccontando ciò che aveva imparato.
Il fenomeno del Delok non è semplicemente un fatto storico, ma continuava ad essere riportato fino a poco tempo fa in Tibet. Ci sono molte somiglianze fra gli insegnamenti sulla vita dopo la morte, come rivelato dal Libro tibetano dei Morti, e le NDE.
Nella esperienza di quasi morte, la mente è momentaneamente liberata dal corpo e passa attraverso una serie di esperienze simili a quelle del corpo mentale nel "Bardo del divenire."
 L'esperienza di quasi morte molto spesso inizia con un'uscita fuori dal corpo che viene visualizzato, così come l'ambiente circostante, il che coincide esattamente con quanto descrive il Libro Tibetano dei Morti. Nel Bardo del divenire, Essi sono in grado di vedere e sentire i loro parenti viventi, ma non sono capaci, a volte in modo frustrante, di comunicare con loro.

Rigpa Vidya (sanscrito) o vijja (Pali). 'Conoscenzà, la conoscenza totale e integrale, che precede e segue l' incompleta non conoscenza (avidya) o ignoranza che lega le persone alla ruota della trasmigrazione (samsara). Vidya penetra il Maya e ci permette così di cogliere tutte le cose (per quanto apparentemente diverse) come in realtà sono. In Induismo, è di due tipi: (i) apara-vidya, conoscenza inferiore, acquisita attraverso l'intelletto, (ii) para-vidya, più alta, la conoscenza spirituale, che conduce verso l'illuminazione e la liberazione (moksa). Vidya è definito con maggiore precisione Jnana, il che significa anche conoscenza. Ci sono stati inizialmente quattro rami di Vidya: trayi-vidya, la conoscenza dei Veda triple; anviks?iki, metafisica e logica, Danda-niti, l'arte del governo, e vartta, o l'agricoltura, il commercio, e la medicina. Un quinto, Atma-Vidya, la conoscenza dell'Atman, è stato aggiunto in seguito.
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Il corpo mentale è descritto, sempre nel suddetto libro, "come un corpo del periodo aureo", e possiede una mobilità quasi soprannaturale oltre alla chiaroveggenza. Anche i Ritornati riferiscono di ritrovarsi in un corpo che era quello che possedevano nel fiore della vita e che possono viaggiare istantaneamente, semplicemente con la forza del pensiero.Sempre negli insegnamenti tibetani, il corpo mentale è descritto come capace d'incontrare altri Esseri e così, allo stesso modo, il Ritornato è spesso in grado di dialogare con altri sperimentando visioni e ricevendo messaggi in regni diversi: ben sappiamo che una piccola percentuale di loro racconta di mondi interiori, di paradisi, di città di luce e musica trascendentale.Naturalmente, la somiglianza più sorprendente è l'incontro con l'Essere di Luce, o la "Chiara Luce", come definita nel suddetto Libro. Secondo gli insegnamenti tibetani, al momento della morte, la Chiara Luce brilla in tutto il suo splendore davanti alla persona morente a cui dice:  "Oh figlio / figlia di una famiglia illuminata ... il tuo Rigpa (retta conoscenza- NdR-) è inseparabile luminosità e vuoto, e permane come una grande distesa di Luce, al di là della nascita o della morte, esso è, infatti, il Buddha della Luce che non muta". Molti Ritornati sono convinti che l'Essere di Luce che hanno incontrato è il loro Sé Superiore ed anche questo dato è certamente in accordo con gli insegnamenti tibetani.

La revisione della vita appare di continuo nella esperienza di quasi morte e dimostra chiaramente l'ineluttabilità del karma ed i potente effetti di vasta portata di tutte le nostre azioni, parole e pensieri. Il messaggio centrale che ci riportano dal loro incontro con la morte, o dalla presenza dell' Essere di Luce, è esattamente lo stesso di quello impartitoci da Buddha e dagli insegnamenti del Bardo:
he le qualità essenziali e più importanti della vita sono l'amore e la conoscenza, la compassione e la saggezza.
Il Bardo insegna pure che la vita e la morte sono nella notra stessa mente. La fiducia in sè stessi che molti Ritornati sembrano avere dopo questa esperienza, riflette questa comprensione più profonda della mente. Non tutte le descrizioni delle esperienze di pre-morte, tuttavia, sono positive ed anche questo corrisponde con la dottrina tibetana. Alcune persone riferiscono di esperienze terrificanti, piene di paura, panico, solitudine, desolazione e tristezza, che ricordano vividamente le analoghe descrizioni del Bardo del divenire. In molte esperienze pre-morte, un confine o un limite viene talvolta percepito, come se un punto di non ritorno fosse stato raggiunto. Arrivato a questo confine, la persona sceglie (o è istruita) di tornare alla vita terrena, talvolta dalla stessa Entità di Luce. Naturalmente, nel Bardo tibetano non viene riportato nessun confine, perché in esso si descrive ciò che accade ad una persona che muore veramente.
E 'stato detto che la NDE può essere vista come un dispositivo evolutivo per giungere ad una trasformazione dell'umanità nel suo insieme, durante un periodo di molti anni, su milioni di persone (Ring, 1985). Se questo è vero o no dipende da noi. Se abbiamo davvero il coraggio di affrontare le implicazioni dell'esperienza di pre-morte e gli insegnamenti del Bardo, potremo, per tappe, trasformare noi stessi per trasformare il mondo che ci circonda e, quindi, l'intero futuro dell'umanità.

LA NDE DI UN' EBREA (03-12-12)
Dal Libro Di Kevin Williams: Non c'è nulla di meglio della morte (Free Download-)
Beverly Brodsky era cresciuta a Philadelphia in una famiglia conservatrice ebraica, in un quartiere abitato per lo più da Ebrei, ma fin dall'adolescenza si professò come atea. Dal momento in cui, all'età di otto anni, seppe della Shoah, si era sempre rivolta con rabbia contro ogni fede in Dio. Come potrebbe Dio esistere e permettere il verificarsi d'una cosa del genere? Nel mese di luglio 1970, le sue domande hanno avuto risposta, quando un incidente in moto l'ha portata ad avere una NDE.
La sua esperienza è riportata nel libro Lezioni Dalla Luce del Dr. Kenneth Ring.
Ring descrive la sua NDE come: "...probabilmente, la più commovente del mio intero archivio."
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In qualche modo una pace inaspettata scese su di me.
Mi ero ritrovata a galleggiare vicino al soffitto, al di sopra del letto a guardare il mio corpo privo di sensi. Ebbi appena il tempo di realizzare la stranezza della situazione - che ero io, ma non nel mio corpo - quando venni raggiunta da un Essere radioso, immerso in un alone bianco, scintillante.
Come me, questo Essere volava, ma non aveva le ali. Ho provato un forte timore, quando mi rivolsi a lui: non era un Angelo, o uno Spirito ordinario, ma era stato inviato per liberarmi e, dall'Amore e dalla dolcezza che emanava, capii che ero in presenza del Messia.
Chiunque fosse, la sua presenza aumentò la mia serenità e risvegliò in me un sentimento di gioia, come se avessi riconosciuto in Lui il mio compagno. Delicatamente mi prese la mano e volammo attraverso la finestra. Mi sentii sorpresa dalla mia capacità di farlo ma, con accanto questa presenza meravigliosa, tutto era come doveva essere.
Sotto di noi c'era lo splendido Oceano Pacifico ... Ma la mia attenzione era ora diretta verso l'alto, dove c'era una grande apertura circolare. Anche se sembrava essere profonda, si vedeva una luce bianca splendere in lontananza, attraverso il buio.
Era la luce più brillante che avessi mai visto. Il tunnel girava ad angolo verso l'alto, obliquamente, a destra ed io, ancora mano nella mano con Lui, fui condotta nell' apertura del piccolo passaggio buio.
Poi ricordo che percorremmo una lunga strada verso l'alto, verso la luce. Credo che mi stessi muovendo molto velocemente, ma in quel regno tutto sembrava essere fuori dal tempo.
Infine, raggiunsi la mia destinazione. Solo quando uscii dall'altra estremità del tunnel mi resi conto che non ero più accompagnata dall'Essere che mi aveva portato lì, ma non ero sola: davanti a me, c'era la presenza viva della Luce. In Essa ho percepito un' intelligenza che tutto pervade: la saggezza, la compassione, l'amore e la verità. Non c'era né forma né sesso per descrivere questo Essere perfetto, ma io lo chiamerò sempre LUI, ed in Lui c'era tutto, come la luce bianca contiene tutti i colori di un arcobaleno nell'attraversare un prisma. Allora in me è giunta una presa di coscienza immediata e meravigliosa:
 Io, proprio io,ero alla presenza di Dio.

Subito mi scagliai contro di Lui con quelle domande che mi ero sempre posta in merito a tutte le ingiustizie che avevo visto nel mondo fisico. Non so se lo feci deliberatamente, ma capii che Dio conosce tutti i nostri pensieri e risponde immediatamente, telepaticamente.
La mia mente era come nuda, infatti, ero diventata mente allo stato puro.  Il corpo etereo con cui avevo viaggiato attraverso il tunnel sembrava non esistere più, era solo la mia intelligenza che si confrontava con la Mente Universale, che a sua volta era rivestita di una luce gloriosa, vivida, più percepibile che visibile, dal momento che nessun occhio fisico poteva sopportare il suo splendore.
Non ricordo l'esatto contenuto della nostra discussione; nel processo di ritorno non sono giunte con me sulla Terra quelle intuizioni che invece erano così chiare e soddisfacenti in Cielo .
Sono sicura di aver posto la domanda che mi aveva afflitto fin da bambina sulle sofferenze del mio popolo, ma ricordo solo che mi fu risposto che c'e una ragione per tutto quello che è successo, non importa quanto orribile ci sia sembrato nel regno fisico.
Dentro di me, come mi venivano date la risposte, la mia mente risvegliata aveva risposto sempre allo stesso modo: "Certo,lo so già... Come potrei aver dimenticato."  In effetti, sembra che tutto ciò che ci accade avviene per uno scopo ben
preciso e tale scopo è già noto al nostro Sé Eterno.

Con il tempo le domande cessarono, perché improvvisamente era ripiena di tutta la saggezza trasmessami dell'Essere di Luce. Mi vennero date più che delle semplici risposte alle mie domande e tutta la conoscenza possibile si dischiuse in me, come in una fioritura istantanea di un numero infinito di fiori. Ero piena della conoscenza di Dio, ed in questa totale espressione della sua Essenza, sono stata un tutt'uno con Lui. Ma il mio viaggio di scoperta era solo all'inizio.
Ora mi veniva offerto un viaggio straordinario attraverso l'universo. Immediatamente abbiamo viaggiato fino al centro di stelle nascenti, supernove che esplodono e molti altri stupendi eventi celesti a me ignoti. L'impressione che ho ora di questo viaggio è che l'universo è un unico grande oggetto, intessuto tutto dell'identico tessuto. Spazio e tempo sono illusioni che ci tengono legati al nostro piano di esistenza, là tutto è presente contemporaneamente.
 Ero come un passeggero su una nave spaziale divina da cui il Creatore mi mostrato la pienezza e la bellezza di tutta la sua creazione. L'ultima cosa che ho visto prima di tutto si fosse concluso, è stato un fuoco stupendo - il cuore ed il centro di una stella meravigliosa-. Forse era una simbolica benedizione, tutta per me. Tutto si dissolse ad eccezione di un vuoto ricco di pienezza, in cui io e Lui eravamo tutto ciò che esiste, dove avevo sperimentato, in una magnificenza ineffabile, la comunione con l'Essere di Luce. Ora, non solo ero stata nutrita con tutta la Conoscenza, ma anche con tutto l'Amore possibile. Era come se la Luce si fosse riversata in me ed attraverso me.
Sono stata oggetto di adorazione di Dio e, dal Suo/nostro Amore, ho ricevuto vita e gioia al di là di ogni immaginazione. Il mio essere è stato trasformato, le mie delusioni, i peccati ed i miei sensi di colpa sono stati perdonati ed eliminati senza chiedere, e ora ero diventata Amore, Essere primordiale, beatitudine. E, in un certo senso, io rimango lì, per l'Eternità.
Una tale unione non può essere spezzata. E' sempre stato, è, e sarà così.
Improvvisamente, senza sapere come o perché, tornai nel mio corpo ferito, ma miracolosamente avevo portato con me amore e gioia. Ero piena di un'estasi di là dei miei sogni più selvaggi.
 Qui, nel mio corpo, ogni dolore era stato rimosso. Ero ancora perfusa da un piacere senza limiti.
Per i due mesi successivi sono rimasta in questo stato, ignara di qualsiasi dolore. Mi sentivo come se fossi nata di nuovo, avevo visto meraviglie ovunque, tutto era vivo e pieno di energia ed intelligenza.
Anche se sono passati 20 anni da quando ebbi il mio viaggio celeste, non ho mai dimenticato nulla. Non ho mai dubitato della sua realtà, incurante di espormi al ridicolo ed all'incredulità altrui.
Nulla di così intenso ed in grado di cambiarmi la vita potrebbe essere stato un sogno o un'allucinazione. Al contrario, ritengo che questa vita sia una fantasia passeggera, un breve sogno che si concluderà quando di nuovo mi risveglierò alla presenza eterna
di quel Dispensatore di Vita e di Beatitudine.

le nde degli indù (08-12-12)
(DAL SITO DI KEWIN WILLIAMS)
Le esperienze di premorte Indù qui illustrate sono tipiche dei casi studiati in India dai ricercatori Satwant Pasricha e Ian Stevenson.
Il soggetto non guarda il suo corpo fisico,come fanno molti soggetti occidentali,viene invece preso in consegna da "messaggeri" e portato davanti ad un uomo, o una donna, che viene spesso descritto/a mentre consulta un libro.
Un errore viene scoperto:è stato commesso uno sbaglio di persona che viene poi riportata dai messaggeri alla sua vita terrena, oppure il soggetto è "spinto verso il basso" e rinasce.
L'errore presumibilmente fatto è spesso leggero: una persona con lo stesso nome, ma d'una casta diversa, o qualcuno che vive in un villaggio diverso, ma vicino, che dovrebbe essere morto al posto del soggetto della NDE. In sei casi gli informatori hanno detto che un'altra persona "corretta" è morta circa nel momento in cui il soggetto si è ripreso, ma i ricercatori non hanno verificato la veridicità di queste morti. Al contrario, i soggetti occidentali di solito non danno motivo (in termini psicologici) per il loro recupero:di solito hanno deciso di tornare di propria iniziativa, spesso per amore verso i membri della loro famiglia,o raccontano che il loro "tempo non è ancora venuto."
Soggetti indiani a volte riportano incontri con parenti e amici nell' Altro Regno in cui si trovano, ma queste persone non hanno nulla da fare o da dire sulla prematurità della morte del soggetto e la necessità di continuare a vivere.
Questa idea della prematurità della morte o del "tempo che non è ancora venuto" si verifica in entrambe le culture, ma le persone coinvolte nel "ritorno alla vita" sono diverse.
Nel complesso, Pasricha e Stevenson hanno scoperto 16 racconti di pre-morte in India.
Più tardi Pasricha ha documentate altre 29 esperienze .

Dal confronto si rileva quanto segue:

(1) In 45 NDE Indù, Pasrich e Stevenson non hanno trovato prove dell'esperienza del tunnel che si trova spesso nei racconti occidentali,tuttavia, un altro ricercatore, Susan Blackmore, ha riportato notizie di una esperienza del tunnel nella sua ricerca su 8 NDE Indù.

(2) Solo un racconto citava una OBE, che è un altro aspetto che si trova spesso nei racconti occidentali,ma Osis e Haraldsson hanno trovato più riscontri di OBE nelle loro ricerche,
sempre nelle esperienze indiane.

(3) In linea con i racconti occidentali,anche in quelle degli Indù viene riportato un esame retrospettivo della vita,tuttavia, mentre nei primi esso consiste in una visione panoramica di tutta la vita di una persona, in quelli degli Indù qualcuno legge l'archivio della vita della persona morente (chiamato il disco "akashico"). In ambienti cristiani, questo è equivalente alla lettura del "Libro della Vita", come noto dalla Dottrina Cristiana della Resurrezione. Nei circoli Indù, è una credenza tradizionale che la lettura del Registro Akashico di una persona si verifica immediatamente dopo la morte e questo concetto è ampiamente creduto dagli Indù, in tutta l'India. Tuttavia, la revisione panoramica della vita che viene comunemente riferita nei racconti occidentali, non appare in quelli indiani.

(4) Come nei racconti occidentali, anche quelli indiani descrivono
l'incontro con divinità religiose ed i cari defunti.

I ricercatori Karlis Osis e Erlendur Haraldsson hanno documentato i primi principali racconti di NDE in India.
Nelle loro interviste a 704 persone che vivono in India ,sono venuti a galla 64 casi di NDE.
 I racconti restanti avevano a che fare con le visioni sul letto di morte.

RODONAIA: COSA GLI HA INSEGNATO LA SUA NDE (13-12-12)

Tutti conoscerete l'incredibile NDE del Dr. Rodonaia,ma non cosa gli sia accaduto dopo. Dal sito di Kevin Williams, ecco una breve,ma profonda intervista,all'ex medico (poi divenuto Pastore d'una Chiesa Metodista) poco prima che lasciasse per sempre questo piano di esistenza, il 12 ottobre 2004 per insufficienza cardiaca.
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"Ero ancora totalmente immerso in tutte queste scoperte e questa esperienza meravigliosa, quando qualcuno cominciò a tagliarmi l'addome. Ve lo immaginate? Era successo che ero stato portato all'obitorio, dichiarato morto e lasciato lì per tre giorni, sicchè era stata disposta un'autopsia per stabilire la causa della mia morte. Quando hanno iniziato a tagliarmi lo stomaco, sentii come se una grande forza mi avesse afferrato per il collo e spinto verso il basso.
Ed era stata così potente che aprii gli occhi e provai questo grande senso di dolore. Il mio corpo era freddo e ho cominciato a tremare. Hanno immediatamente fermato l'autopsia e mi hanno portato in ospedale, dove sono rimasto per i successivi nove mesi, la maggior parte dei quali trascorsi sotto un respiratore.
Lentamente riguadagnai la salute. ma non sarei stato mai più lo stesso, perché tutto quello che volevo fare per il resto della mia vita era studiare la saggezza divina. Questo nuovo interesse mi ha poi portato a frequentare l'Università della Georgia, dove ho preso la mia seconda laurea in psicologia della religione e così sono diventato un sacerdote nella Chiesa Ortodossa Orientale.
Alla fine, nel 1989, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in America,dove sto lavorando come pastore associato presso la First United Methodist Church in Nederland, Texas. Molte persone mi hanno chiesto ora a cosa credo, come la mia NDE mi abbia cambiato la mia vita. Tutto quello che posso dire è che ora credo nel Dio dell'universo. A differenza di molte altre persone, però, non ho mai chiamato Dio Luce, perché Dio è al di là della nostra comprensione. Dio, io credo, è ancora più che la luce, perché Dio è anche oscurità.
 Dio è tutto ciò che esiste, tutto - e va oltre la nostra capacità di comprenderLo pienamente.
Quindi non credo nel Dio degli Ebrei, o dei Cristiani,o degli Induisti, o in una qualsiasi idea religiosa di ciò che Dio è o non è. E' sempre lo stesso Dio, quello che mi ha mostrato che l'universo in cui viviamo è un mistero bello e meraviglioso che è collegato a tutto. Per sempre .Chiunque abbia avuto una tale esperienza di Dio, che ha sentito un profondo senso di connessione con la realtà, sa che c'è solo un lavoro veramente significativo da fare nella vita: è l'amore.
Amare la natura, amare le persone, amare gli animali, amare la creazione stessa, proprio perché esiste. Servire la creazione di Dio con mano amorevole piena di generosità e compassione è l'unica esistenza significativa. Molte persone si rivolgono a coloro che hanno avuto una NDE perché sentono che noi abbiamo tutte le risposte, ma so che questo non è vero, almeno non del tutto.
 Nessuno di noi avrà pienamente capito le grandi verità della vita fino a quando non si unirà finalmente con l'eternità, dopo la morte. Ma di tanto in tanto si riesce ad intravedere la risposta qui sulla Terra, il che è per me più che sufficiente. Mi piace fare domande e cercare risposte, ma so che alla fine devo viverle queste domande e queste risposte. Ma questo va bene, non è vero?
Fino a quando amiamo, amiamo con tutto il cuore e la passione, non importa perchè.
Forse il modo migliore per me di trasmettere quello che sto cercando di dire è di condividere con voi qualcosa che il poeta Rilke scrisse in una lettera ad un amico. Ho visto questa lettera, la lettera originale scritta a mano, nella biblioteca dell'Università di Dresda, in Germania :
"Sii paziente con tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore. E cerca di amare le domande stesse. Non cercare le risposte che non possono essere fornite,perchè non saresti in grado di conviverci. Il punto è vivere ogni cosa, vivere ora con le tue domande, e forse senza saperlo, un giorno avrai le risposte. "
Ho fede in tutto questo . Vivi le domande, e l'universo si aprirà ai tuoi occhi.
DR.- REV. GEORGE RODONAIA

POST-EFFETTI D'UNA NDE (10-01-13)
Nel 1998, mentre operava su un paziente, il Dr.Emile Allen rimase accidentalmente fulminato e sperimentò una esperienza di pre-morte. Stava usando l' elettrocauterio (bisturi elettrico) che aveva maneggiato
senza incidenti migliaia di volte nel corso della sua carriera, quando: "...improvvisamente, in una frazione di secondo, un suono come un grande pop! ed un arco di energia elettrica partì dallo strumento".
 Dopo momenti di dolore lancinante, il dottor Allen ha vissuto un breve e sorprendente interludio prima di riprendere conoscenza.
"Non so per quanto tempo sono rimasto incosciente, secondi, o minuti, ma in quel periodo nel buio, ho sentito una voce che mi diceva:
<Non sono ancora pronto per te. Hai ancora parecchio lavoro da fare.>
Questa voce proveniva da una figura amorfa, una mal definita forma del volto di una
persona venuta fuori dall'ombra, entrata bruscamente nel mio campo visivo. Non
riuscivo a capire se fosse la voce d'un uomo o d'una donna."
Allen ha riascoltato ripetutamente quella frase, prima di svegliarsi a causa del dolore intenso.
Egli avrebbe poi conosciuto l'entità del danno subito, nelle nuove vesti di paziente di se stesso.
Oltre alla NDE, ebbe un altro episodio di coscienza espansa, raccontata in Eaten By The Tiger, un'esperienza fuori dal corpo che si è verificata anni più tardi . Il dottor Allen fu seguito da suo padre, che era un Urologo, e sua madre, infermiera in pensione e da diversi specialisti californiani. Ad un certo punto stava prendendo 36 pillole al giorno da nove diverse prescrizioni, pur avendo rifiutato gli stupefacenti, perché aveva visto troppi pazienti lottare contro la dipendenza, scegliendo invece di utilizzare il biofeedback e la meditazione, insieme a varifarmaci, per controllare il dolore cronico del braccio e della mano,l'emicrania, lo stress post-traumatico e la depressione. 'Avevo perso la libertà e l'indipendenza. Avevo perso la mia carriera, la mia posizione nella comunità, ed i miei pazienti. Avevo perso la mia casa, il mio stile di vita, e la mia importanza come uomo.
Avevo perso tante cose - e tutto allo stesso tempo. Presto mi resi conto che ero in lutto per la perdita della mia identità, manifestandosi così i segni e i sintomi della depressione.'
Il dottor Allen ha così commentato la diagnosi di depressione:
"Se ponete le domande giuste, troverete di frequente che le persone non sono depresse, invece,
possono essere in una sorta di lutto per una perdita che deve essere identificata ed elaborata.».
Dopo terapia iperbarica, anestesie tronculari,ecc. il dottor Allen sviluppò una grave infezione che richiese pesanti terapie con antibiotici ed antidolorifici. Ancora una volta dovette rimanere a casa per una settimana, non sapendo che ne sarebbe stato della sua salute. Mentre si stava riprendendo e rifletteva sui cambiamenti della sua vita, sentì la stessa voce che aveva udito mentre ero sdraiato sul pavimento della sala operatoria a lottare per la sua vita. "Il messaggio giungeva ripetutamente nella mia testa. Che cosa voleva dire? Non ne avevo idea. Come avrei potuto contribuire quando tutto stava crollando dentro di me e intorno a me?"
Uno psicologo clinico ha aiutato il dottor Allen, insegnandogli ad identificare le sue sofferenze  non come problemi, ma come sfide o lezioni di vita. "Quando ho accettato questo, la mia prospettiva è cambiata e, da vittima
delle circostanze son diventato un vincitore ."

Quando a suo padre fu diagnosticato un cancro al polmone, il dottor Allen -che aveva avuto a che
fare con migliaia di malati nel corso della sua carriera- disse:
 "Ho visto raramente pazienti che muoiono a causa del cancro stesso, la maggior parte di loro soccombono alle complicazioni dei trattamenti medici che spesso sono di gran  lunga peggiori della naturale progressione del cancro."
(Il vostro WM è pienamente d'accordo con lui!)
 Dopo che a suo padre era stata posta la peggiore diagnosi possibile di cancro, continuare a fumare diminuì di molto le speranze di vita del genitore, sebbene avesse accettato le terapie convenzionali, chemio e radioterapia. La conseguente psicosi da corticosteroidi, attribuita in parte agli alti dosaggi di cortisonici somministrati per diminuire il rischio di edema cerebrale da radiazioni,fu causa della sua decisione di bruciare tutti i beni di famiglia, dopo aver riflettuto sulla natura effimera dei possedimenti materiali. Nel 2007 il dottor Allen stava lavorando come consulente medico e ancora alle prese con sentimenti di perdita e di fallimento. Aveva deciso di partecipare ad un ritiro spirituale di dieci giorni nelle isole Figi. Quando il suo Dasaji, Rajesh (Guida) , gli disse:
"Devi lasciare che la tigre ti mangi, in modo da poter vivere",
 Allen non riusciva a capire cosa volesse dire. Durante la meditazione, un pomeriggio,
sentì nuovamente la voce: "hai parecchio lavoro da fare." Questa volta, ci fu un altro evento:
'Improvvisamente, ho visto il mio corpo seduto a terra, mentre il mio spirito, come l'ho definito, è salito e guardava verso il basso. Mi resi conto che stavo galleggiando sopra la sala e potevo vedere ogni persona, chiaro come il sole. La mia coscienza era così vivida che avrei potuto rilevare anche i sottili movimenti di alcune persone che spostavano i loro corpi su posizioni più confortevoli.
L'OBE continuò fino a quando venne urtato da qualcuno che lasciava la stanza, interrompendo il suo stato meditativo." Ha poi notato che il suo cuore batteva a circa metà della sua frequenza normale. "Mentre sentivo come se fossero passati solo pochi minuti, sono rimasto sorpreso  quando ho scoperto che ero rimasto in meditazione per oltre un'ora!"
In seguito, potette riscontrare un'accresciuta percezione sensoriale del mondo che lo circondava.
Spiegato al Dasaji che aveva sentito la pace di un altro mondo, Rajesh gli spiegò il significato della
la metafora di lasciare che la tigre lo mangiasse:
"Emile, sei vissuto nella paura della tigre per tanti anni e sei salito su un albero per
allontanartene , ma ti sei attaccato ad un ramo e non hai voluto lasciarti andare ...
oggi finalmente puoi lasciare quel ramo e avere fede che Dio ti afferri. "
(Fonte: Eaten by the tiger) 

LE TRE NDE DELLA DR.ssa ATWATER  (31-01-13 - 03-02-13)
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La D.ssa Phyllis Marie Atwater, sopravvissuta a tre eventi mortali che nel 1977 hanno prodotto tre diverse esperienze di quasi morte, è uno dei più noti ricercatori del fenomeno, avendo iniziato il suo lavoro nel 1978.
Oggi il suo contributo al campo di studi sulle NDE è considerato alla pari con quelli di Raymond Moody e Ken Ring. I suoi primi due libri, Coming Back to Life e oltre la Luce, sono considerate le "Bibbie" delle NDE. 
LA D.ssa ATWATER CI HA RISPOSTO:

Claudio PdA ha scritto
Gentile Dr. Atwater:
Per puro caso (ma.. veramente esiste?)
ho letto ieri la sua NDE, quando ho notato
su Coast to Coast il link ad un filmato
pubblicato su The New Scientist.
E 'la rappresentazione grafica dell'universo come si vedrebbe
da una prospettiva senza tempo ...
La prego di dare un'occhiata e dirmi se i "cyclons" che aveva
visto nell'Aldilà le sembravano simili.
Amore, Luce e serenità,
Claudio dall' Italia
PMH ha scritto ...
Un po 'sì, ma non proprio.
La grafica mostrata dà solo un tipo
di movimento ed è incompleta.
I "tornado" per me avevano un
piano tri-direzionale di
rotazione a grande velocità.
Quello sulla sommità prevalentemente
a sinistra e quello in basso a destra,
anche se ognuno aveva una rotazione
simile all'altro.
Sii benedetto, PMH
Ha condotto ricerche approfondite sui post-effetti e l'analisi degli elementi comuni delle NDE, su quelle dei bambini e le  infernali ed ha intervistato oltre 4.000 adulti e bambini.  Nel 2001 questo suo lavoro è stato citato dal 'The Lancet'.
In Future Memory (1999), la Atwater ha proposto una nuova teoria della realtà che descrive il modo in cui siamo in grado di immaginare il futuro come un ricordo, ovvero vivere la vita in anticipo, il che differisce da altre modalità classiche, come la chiaroveggenza, la precognizione, ed il  déjà vu. In questo libro, la Atwater è stata la prima ad usare il termine 'cambiamento di realtà. Da queste sue avventure nell'Aldilà apprendiamo che i Livelli Superiori dell'Esistenza Umana sono il regno del Pensiero, che tutto può essere creato con un atto di volontà e che è possibile trovarsi alla presenza dei nostri Cari Defunti semplicemente pensandoLi.  
 Le sue mirabolanti scoperte, collimando perfettamente con quanto riferito da migliaia di altri "Ritornati", confermano che la la Vita dopo La Vita non è una pia illusione, ma una solida e concreta realtà che attende tutti noi.
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Il 2 gennaio 1977, in una fredda e nevosa mattina, fui improvvisamente devastata dal dolore seguito da un'intensa emorragia uterina. Le ragazze non era ancora tornate ed ero sola (a quell'epoca era già divorzita dal primo marito - NdR-). Andai in bagno e lo riempii di sangue, espellendo dalla vagina un piccolo sacco, di aspetto biancastro. Mi fermai a dare un'occhiata -non avevo mai avuto un aborto spontaneo prima d'allora- quando un dolore acuto mi pugnalò la pancia ed il petto. Iniziai ad urlare. Questo urlo esplose in tutto il bagno come una mitragliatrice, fino a trafiggere la casa ed artigliare i cieli. Il mio corpo scomparve. E ci fu silenzio.

Non sempre si sa che si è morti, quando si muore.

Può succedere così all'improvviso e inaspettatamente che il pensiero della morte semplicemente non affiora in noi. Per questo motivo, non ho riconosciuto la morte. Ho solo visto me stessa galleggiare vicino alla lampadina del bagno, con il soffitto appena ad un capello di distanza. Non c'era buio o distorsione di qualsiasi tipo, se mai, tutto era ancora più luminoso e più nitido rispetto al normale.
Mentre mi guardavo intorno, la distanza degli oggetti appariva diversa.
Ora era una lunga strada verso il basso per il wc,il lavabo, la vasca da bagno e le superfici dei muri. Anche se non provavo alcun fastidio, la variazione delle distanze era disorientante e provocava confusione. Cominciai a sbattere contro la lampadina brillante di luce incandescente come una specie di falena, eppure non sembrava calda quando la toccai.
A poco a poco, la confusione nella mia mente si chiarì ed emersero lucide domande. Perché sbattevo contro il soffitto? Come era possibile? Perché continuavo a proiettarmi contro la lampadina?
Il corpo sul pavimento era un disastro, così non gli prestai attenzione. Immediatamente comparvero delle macchie grigio-scure che fluttuavano in aria accanto a me, una nuova macchia per ogni nuovo pensiero. Nessun' altra parola sembra adatta a descriverle. Erano macchie, come d'inchiostro, ma completamente tridimensionali, vivaci e senza forma definitiva. Più ci pensavo, più macchie apparivano, fino a quando la mia visione periferica ne venne totalmente riempita. Che cosa erano? Da dove venivano? Perché ? Sembravano un mistero senza soluzione, erano molto irritanti. Non mi piacevano.
Ci fu un suono, come di un elastico che si spezza e fui catapultata con uno strattone in quel pasticcio di sangue che giaceva sul pavimento, rientrando nel mio corpo attraverso la parte superiore della testa.

Ritornai ad una realtà fatta di sangue e dolore che affrontai come meglio potevo, così misi ordine, mi cambiai d'abito e mi gettai sul letto, appoggiando le gambe sui cuscini. M'era venuto sonno. Sono sempre stata in grado di dormire con facilità con qualsiasi rumore, ma ricordo vagamente le mie figlie che mi scuotevano chiedendomi che cosa fosse successo. Pensando che stessi bene si misero a cenare.
Ricordo che provai un senso di sollievo per l'aborto spontaneo, per ora non avrei dovuto dire a nessuno del bambino. Non ci sarebbe stato alcun imbarazzo. La mia follia sarebbe rimasta un mio affare privato, nessuno doveva sapere che facessi ancora sesso alla mia età, ma era finita e il bambino non c'era più. Avevo imparato una lezione dolorosa. Ben presto, il sonno mi riprese.
Lunedi mattina ero ancora sanguinante, così mia figlia Natalie chiamò il nostro medico per un appuntamento. Riuscii a vestirmi, salire in macchina, e avviarla. Anche se il nostro medico di famiglia era a circa cinque isolati di distanza, impiegai quasi mezz'ora per andarci. La strada sembrava "saltare" di fronte a me ed i suoni d'ogni giorno erano diversi. Strane figure geometriche zigzagavano davanti ai miei occhi e le case su entrambi i lati della strada continuavano a cambiare forma per il gran dolore e la mancanza di coordinamento. Quando l'infermiera mi vide, si mise a strillare e mi fece entrare subito dal dottore. Sebbene continuassi a chiedergli perché le mie gambe facevano così male, in quanto non sembrava esserci connessione con un aborto spontaneo, né lui né la sua infermiera mi dettero risposta, ma invece mi praticò un' iniezione per fermare l'emorragia e poi scoppiò a ridere per il mio aborto avvenuto in età così avanzata. No, non pensava che avevo bisogno di ricovero in ospedale, sentiva che il peggio era passato. Tutto quello di cui avevo bisogno, a suo parere, era solo migliorare la mia vita sessuale.  Anche al ritorno impiegai una trentina di minuti e poi, nel giro di un'altra mezz'ora dall'arrivo, l'emorragia si fermò di colpo, come se un rubinetto fosse stato chiuso. Con la sospensione dell'emorragia però, il mio dolore alle gambe era aumentato notevolmente, soprattutto a quella destra.
Me ne andai subito a letto, puntellando le gambe con più cuscini. Il sonno giunse rapidamente e dormii tutta la notte, il che non è insolito per me. Il dolore e il disagio, anche la fatica del parto, non avevano mai interferito con la mia capacità di dormire. Quando per me è il momento di dormire, dormo. La mattina dopo, era ormai Martedì 4 Gennaio, la mia gamba destra faceva così male che l'avrei recisa con un coltello, se l'avessi avuto a portata di mano. Gettate via le coperte, guardai incredula la mia gamba che, dal ginocchio all'inguine, era diventata una larga fascia di pelle color cremisi brillante, calda, quasi ardente al tatto, intorno ad una massa simile ad un vulcano pronto ad esplodere. Non avevo idea di cosa fosse, sapevo solo che dovevo chiedere aiuto rapidamente.
Il nostro unico telefono era dall'altra parte della casa, appeso alla parete della cucina ed io cercai di raggiungerlo cadendo e strisciando fino alla sala da pranzo.Il dolore divenne così grande che aveva cancellato ogni parvenza di ragione o di logica: esistevamo solo io ed il dolore. Presi a considerare quel grumo (una trombosi venosa -NdR-) come il mio nemico ed istintivamente iniziai a combatterlo perchè mi stava uccidendo. A quel punto, ho fatto la cosa peggiore che avrei potuto fare: ho afferrato il grumo, spingendo, colpendolo, sempre più.  L'unica cosa che riuscivo a pensare era che doveva andarsene: o lui o io, ma vinse lui. Questa volta cominciai a galleggiare, ma molto più delicatamente, fuori dal mio corpo steso a terra, salendo verso l'alto e passando attraverso onde di dolore che apparivano come quelle di calore che s'intravedono sull'asfalto in una calda giornata estiva. Queste onde di dolore si trovavano fuori dal mio corpo e, come le ebbi attraversate, sentii che non avevano più alcun effetto su di me. Continuai a volare verso l'alto fino a raggiungere il soffitto, quando urtai nuovamente contro la lampadina. E' stato divertente, e nonostante tutto, ho riso, riconoscendo che era il lampadario della stanza da pranzo e non quello del bagno e che la lampadina stavolta era spenta. Il mio senso dell'umorismo era rimasto intatto. Ho volato intorno alla lampadina per un tempo che mi sembrò di molti minuti fissando il mio corpo, lì sotto. Stavo aspettando. . . guardando. Sapevo bene quello che m'era successo questa volta, ma non ero certa se il mio corpo fosse completamente morto. Ho cercato e studiato ogni possibile segno di vita, ogni movimento, respiro, alito. Ho aspettato, e ci fu silenzio. Nulla si muoveva. Ho aspettato più a lungo. Ancora niente si muoveva. Quando ho capito che quel corpo era veramente morto e non si poteva fare più nulla, ho sentito un incredibile senso di sollievo per essermi liberata da quella massa informe e dal peso di quel corpo: fu come essere rilasciati da una prigione. Il mio corpo non era me. Io ero io e basta. Un corpo era qualcosa che avevo indossato una volta, come una giacca o un cappotto vecchio. Era andato via, io ero libera e nella mia libertà urlavo:
 "Sono morta, grazie a Dio, sono morta!"
Non c'era dolore, rimorso, neanche la minima preoccupazione per niente e nessuno, compreso il benessere dei miei figli. Non c'era nessun pensiero di dover vivere di nuovo, di finire le cose lasciate in sospeso, nè rabbia o dolore. Era del tutto naturale e confortevole non respirare ed ho potuto vedere tutto distintamente, anche i colori e tutto il resto. Ho potuto ascoltare, sentire, muovermi, pensare, ricordare, ragionare, provare emozioni, solo che tutto questo era diverso perché non avevo più un corpo fisico per filtrare ed amplificare le sensazioni. Non avevo più bisogno di quel corpo. Ero libera! Ero libera!
Tutto era chiaro e non c'era paura. Ero io e nient'altro importava.
Tutti i miei obblighi, responsabilità e doveri erano finiti. Era tutto finito.

Ben presto, però, mi stancai di svolazzare intorno al lampadario e cominciai a fare domande.
Ogni domanda la formulavo "ad alta voce", nella speranza di attirare l'attenzione di "qualcuno" .
Cosa succede dopo? Non dovrebbe venire a prendermi un angelo o un essere di qualche altro tipo per portarmi da qualche altra parte? Cosa succede adesso? Dove sono tutti? Dovrei fare o dire qualcosa?
 Ehi, c'è qualcuno? Cosa succederà dopo? Dove devo andare? Cosa devo fare?
Come il mio pensiero cominciò a fare domande, iniziarono a formarsi intorno a me quelle macchie.
Di nuovo; solo che questa volta erano più simili a luccicanti bolle color pastello, completamente flessibili, trasparenti e traslucide. Questa volta erano belle e mi sono piaciute. Ho finalmente capito che le macchie erano i miei pensieri concretizzati, ma privi di un contenuto specifico, dimensione o forma. Stando così le cose, decisi di fare un esperimento (la sperimentazione è uno dei miei hobby preferiti). Mi chiesi cosa sarebbe successo se riuscivo a concentrarmi abbastanza profondamente per portare i miei pensieri in un unico singolo fuoco di attenzione e quindi usarli, come se si trattasse di un raggio laser, mirando in un punto specifico di fronte a me. Avrei potuto di proposito solidificare quella sostanza col solo pensiero? Creare da esso? Avrebbe una tale creazione continuato ad esistere col cessare della mia concentrazione, o sarebbe semplicemente evaporata?
Entusiasta di questo esperimento e concentrandomi su questi dettagli, iniziai ad intravedere un cambiamento nel mio ambiente. La mia sala da pranzo, lentamente, ma inesorabilmente, si fuse in un altro tipo di spazio che scendeva dal soffitto. Questi due spazi, o dimensioni dello spazio, si fondevano l'uno nell'altro, ma io non mi muovevo. Non avevo modificato la mia posizione in nessun modo.
Ero dove mi trovavo prima, ma il mondo intorno a me stava cambiando e spostandosi per diventare qualcos'altro. La mia sala da pranzo svanì alla vista in quanto questo nuovo spazio era diventato più visibile e più reale, qualcosa che non avevo mai visto prima. Ne fui totalmente rapita. Il nuovo spazio era totalmente luminoso e completamente buio allo stesso tempo, ancora senza forma, suono, colore, massa, movimento. Era luminoso, ma non c'era alcuna fonte di luce. Era buio, ma non vi era oscurità. In qualche modo all'interno di questo strano ambiente c'era la presenza di tutte le forme, di tutti i suoni,di tutti i colori,di tutti gli oggetti, e d'ogni movimento. Tutto ciò che è sempre stato, è, o sarà era lì, ma non c'era niente... poi ci fu una sensazione, un impulso, un sentore di energia "ammiccante" che "brillava". L'ho chiamato "Il Vuoto" per mancanza di un termine migliore. Era abbastanza confortevole, così nel mio nulla affollato ho proceduto con i miei esperimenti.
(Vedi l'articolo di K. Williams sul Vuoto)

Decisi di creare e modellare una casa, un tipo specifico di casa, sistemando i dettagli esatti e le sue dimensioni nella mia mente, vedendone chiaramente ogni parte, curando ogni proporzione, quindi, una volta messo a fuoco tutto quello che avevo visto nella mia mente per fermarla, l'ho proiettata in una zona ben definita di fronte a me. Ricordo che provai un pò di dolore, quasi lancinante, come se stessi usando muscoli a lungo sopiti. Il fastidio -o disagio- che provavo era simile a quello di uno sciatore che apre nuove piste per la prima volta, stirando e allungando i muscoli non ancora utilizzati in quel modo.
Ho tenuta ferma la mia attenzione, però, e davanti a me s'era formata un'immagine.
E' successo abbastanza velocemente e una volta fatto, ero atterrita: eccola.... Una casa!
Mi spostai in avanti e bussai ad una finestra. Sembrava di vetro.... Poi aprii e chiusi tutte le porte e le finestre, calpestai il pavimento verde del portico anteriore, posi le dita sul grande pomo d'ottone della porta, ispezionai le fondazioni,il tetto ed il camino, e detti una pacca cordiale a ciascuno dei tre pilastri bianchi del portico. Questa casa bianca di quattro vani e dal tetto spiovente era solida come qualsiasi altra casa che io avessi mai abitato. Sembrava molto reale.
Questa dimostrazione aveva solo stimolato il mio desiderio di provare di nuovo. La casa era inanimata, perciò volevo provare con qualcosa di animato, qualcosa di vivo, come creare un albero possente, una quercia. Doveva avere un grosso tronco, enorme, con grandi radici nodose e rami innumerevoli pieni di fogliame. Ancora una volta ripetei lo stesso procedimento, immaginando nella mia mente ogni dettaglio della struttura per poi proiettare l'immagine in un posto particolare alla destra della casa usando la mia mente come un raggio laser. Questa volta non sentivo lo stesso disagio come prima ed i miei pensieri erano più facili da concentrare in un unico focus di attenzione. Presto, vi fu l'albero completo di corteccia, fori prodotti degli insetti e foglie vive e belle.
 Era successo! Era stato possibile! Si poteva fare! Un essere umano come me poteva creare dal nulla!  Avevo potuto mettere insieme i più piccoli componenti della pre-materia, l'energia del pensiero stesso, e dirigerla per formare oggetti specifici, sia animati che inanimati. I pensieri sono davvero cose concrete, sono potenti. Tutte le vecchie storie sono vere. I pensieri sono pre-materia, perchè posseggono sostanza e massa, e quindi possono essere modellati in ogni forma, a volontà. Si può fare e l'avevo fatto davvero.
Ero così felice da perdere la testa! Mi buttaia in una baldoria di creazione, dando vita a qualsiasi cosa che potevo immaginare. Ho fatto città, persone, cani, gatti, bidoni della spazzatura, pali del telefono, scuole, libri, matite, automobili, strade, prati, uccelli, fiori, arbusti, pioggia, soli, nuvole, fiumi e la vita... c'era il respiro, il rumore, la lingua e ogni sorta di attività. Tutti e tutto avevano sostanza, massa e realtà. Era tutto così incredibilmente meraviglioso che rimasi a lungo a guardare affascinata, non pensando certo che fossi una specie di dio, ma piuttosto con un senso di soddisfazione per essermi impegnata in un esercizio per me perfettamente normale e naturale. Poi mi sono riposata, ma mi è venuto in mente di rivedere i miei familiari e le persone care che erano passate prima di me
ed appena l'ho pensato..... erano già lì!La signora Stinson, papà Sogn e tutta una serie di persone del mio passato, tra cui un nonno che non avevo mai visto, essendo morto di diabete quando i suoi figli erano ancora piccoli. Tutti erano identici all'ultima volta che li avevo visti, solo che sembravano più vivaci e più sani, più luminosi.
Il nonno che non conoscevo aveva una sorprendente somiglianza alle fotografie della sorella di mio padre naturale che avevo visto nel Montana. Successivamente, volli vedere Gesù, perché avevo sempre voluto ringraziarlo per il ruolo da Lui svolto nella storia e per il suo esempio da seguire. La sua vita ed i suoi insegnamenti mi avevano profondamente colpito da sempre ed ero a Lui molto devota.
Egli apparve immediatamente, senza alcuno sforzo da parte mia. Quando si fermò davanti a me, non provai alcun bisogno d'inchinarmi o d'adorarlo, anzi, lo sentii più che altro come un fratello maggiore, a lungo assente, il cui ritorno era gioioso e motivo di festeggiamento.
Parlammo a lungo ed ebbi modo di esprimergli i miei ringraziamenti. C'era grande amore tra noi e chiacchierammo felici. Poi scomparve improvvisamente così com'era venuto e con lui tutti i miei cari, lasciandosi dietro solo le creazioni che avevo fatto, ma che distrussi solo pensandoci: mi sembrava giusto che tutto dovesse scomparire.

LA TERZA NDE: CICLONI DI LUCE (03-02-13)
Per la prima volta guardai me stessa per vedere quale possibile forma potessi avere e, con mia grande sorpresa e gioia, non ne avevo nessuna. Io non ero altro che una scintilla di pura coscienza, la più piccola,la più minuscola scintilla di luce che si possa immaginare.
Ero più che contenta. Ovunque intorno a me c'erano altre scintille, miliardi e miliardi, lampeggianti come luci intermittenti, generate da una fonte sconosciuta.
Sarei esistita in quello stato di beatitudine per sempre, se non si fosse manifestata una sorta d'irritazione, come una vecchia ferita profonda le cui onde di energia sgorgavano dal passato e rispuntò la vita di Phyllis, dal giorno della nascita alla morte.
Mi ricordai di aver sentito storie sulla revisione della vita passata, una caratteristica particolare comune a tutti i morenti, in cui la vita scorre davanti a te a grande velocità e mi aspettavo una sorta di film della mia vita, o forse qualcosa di simile ad un replay televisivo, ma non fu così. La mia non fu una revisione, ma un rivivere totale di ogni pensiero che avessi mai pensato, d'ogni parola che avessi mai detto, e d'ogni atto che avessi mai fatto. Vidi anche l'effetto di ogni pensiero, parola e azione su tutti quelli che avevo incontrato all'interno del mio ambiente o sfera di influenza,li avessi conosciuti o meno (compresi i passanti incontrati per la strada), oltre agli effetti di ogni pensiero, parola e azione sul tempo atmosferico, piante, animali, terra, alberi, acqua e aria.
Nessun dettaglio venne trascurato, nessun errore, né incidente era andato perso.
Se c'è l'inferno, per quanto mi riguarda, questo è stato il mio inferno. Ne fui ha sopraffatta!
Non c'era nessun San Pietro ad aspettarmi, stava a me giudicarmi, ed il mio giudizio fu molto severo.
Durante questo processo di giudizio, "il vuoto", in cui mi ero soffermata cominciò ad allontanarsi e separarsi dalla mia camera da pranzo, ma io ero ancora vicino alla lampadina, non avendo mai modificato la mia posizione . Solo il mio ambiente era cambiato, non io, come mi confermò il corpo di Phyllis steso a terra e così, piena d'amore e di perdono, dolcemente, ancora una volta, vi rientrai attraverso la parte superiore della testa. Quando la coscienza tornò e fui di nuovo Phyllis, ero così stordita e sconvolta da essere incapace di rapportarmi a qualsiasi cosa, compreso il dolore lancinante alla gamba destra.
Invece di raggiungere il telefono, tornai in camera mia, mi buttai sul letto e vi rimase per due giorni, persa in uno stato di torpore. Mi ero persa tra i due mondi, senza esistere in nessuno dei due, non in grado di identificare qualsiasi segno che potesse stimolare la mia memoria. Entrambe le figlie si erano rese conto che qualcosa non andava, ma siccome avevo sempre dato di me un'immagine di invincibilità, mi lasciarono sola, pensando che le avrei chiamate, se avessi avuto bisogno di aiuto. Siamo tutti discendenti di una lunga fila di persone indipendenti, individualiste, che si sono sempre vantate di essere autosufficienti, nel tipico stile del Far West. Tenendo questo bene in mente, si capisce perché le ragazze erano riluttanti ad agire.
Finalmente riuscii ad uscire dal mio stato stuporoso. Mi ricordai del mio lavoro e, dato che era la mia unica fonte di reddito, ho dovuto tornare in ufficio. Ho dovuto farlo. Non ricordo come sono riuscita a vestirmi ed a guidare la mia auto fino all'altra parte della città, per non parlare poi di parcheggiare. Ricordo solo che cercavo di salire quelle due lunghe rampe di scale per poter raggiungere il mio ufficio al secondo piano, dato che non c'era l'ascensore, ma, alla fine, raggiunsi la cima di quella chemi sembrò una montagna, proprio mentre il mio capo passava. Urlò quando mi vide e mi disse che sembravo più morta che viva ed insistè acchè un medico fosse chiamato. Con il suo aiuto, trovai uno specialista che mi avrebbe visitato subito e così fui condotta al suo studio.
Dopo un esame lungo e approfondito, il medico apparve perplesso e scosse la testa. Non riusciva a capire perché ero viva, perché dovevo essere morta: avevo avuto una trombosi alla vena della coscia destra e, una volta che il trombo si era staccato a causa delle mie manovre, aveva bloccato l'ossigenazione del cervello. Il risultato, a suo avviso, non poteva che essere la morte ma, dato che non era presente quando era successo, poteva solo ipotizzarlo. La flebite era evidente e grave ma, a suo giudizio, il peggio era passato e non ero più in pericolo di vita imminente, così mi prescrisse un potente farmaco e mi mandò a casa.
Il farmaco non poteva essere utilizzato per più di sette giorni o avrebbe ucciso tutte le cellule rosse del mio sangue. Strane cose cominciarono ad accadere. Forse erano gli effetti collaterali del farmaco, il che sembra buona come spiegazione di tre insoliti incidenti.
In primo luogo, fui in grado di sentire i pensieri di chiunque e, per quanto mi sforzassi, non riuscivo a distinguere tra ciò che qualcuno pensava e ciò che diceva con la voce. Dal momento che le persone raramente dicono quello che pensano, non riuscivo a capire come rispondere, né ai visitatori, né alle mie figlie. Questo continuò per tutta la settimana in cui presi il farmaco, alla fine mi rifiutai di parlare con chiunque, compresi le mie figlie. In secondo luogo, mentre ero sdraiata sul divano a fissare il vuoto, si formò al di sopra del mio petto una specie di arco, come un ponte nebbioso, e su di esso cominciarono a sfilare tutta una serie di omini: erano tutte le mie vite passate che sfilavano per la revisione, per finire con la mia attuale esistenza. La sfilata mi aveva affascinato e studiavo con attenzione ogni personaggio, prendendo atto della possibile evoluzione delle mie varie personalità.
Questi minuscoli personaggi erano come ologrammi completamente animati, totalmente reali e vivi,
sebbene fatti di nulla e tale corteo continuò per i sette giorni in cui presi il farmaco.
In terzo luogo, presi coscienza di come il trauma fisico stava interessando il mio corpo e quasi per caso, guardai intensamente la zona dei miei organi femminili e la coscia destra. Invece di vedere la forma esterna di quelle parti del corpo, fui in grado di vedere -come con una vista a raggi X- ogni singola cellula che esisteva dentro me. Queste cellule erano sconvolte e insieme univano i loro sforzi per combattere l'eventuale ulteriore distruzione e per ricostruire le parti danneggiate, come se impegnate in una battaglia. Non mi era mai passato per la mente che quelle microscopiche, singole, cellule avessero avuto un valore diverso da quello del primitivo funzionamento organico, eppure, eccoli lì, gli esseri intelligenti pienamente in grado di provare emozioni, fare scelte, ragionare, ricordare. Erano veramente intelligenti entità senza cervello. Dire che ne rimasi sorpresa non è certo sufficiente. Ho subito voluto parlare con loro e chiedere scusa per quello che era stato fatto. Se avessi continuato a cercare di raggiungere il telefono dopo aver ripreso conoscenza, il danno non sarebbe stato così grave. Ero veramente dispiaciuta e così ci fu un bel dibattito. Questa esperienza mi convinse che siamo una squadra,io e il mio corpo,e che dobbiamo lavorare insieme per il bene comune.
Quando la settimana di cura finì, il farmaco pericoloso venne sostituito con l'aspirina che però mi faceva girare la testa, sicchè il ricordo di quelle sei settimane di trattamento è sfocato. Mi ricordo solo che l'uomo che mi aveva messa incinta mi chiamò molte volte per vedere come stavo. Si rifiutò di tornare ma m'inviò del denaro e, tra i suoi contributi e la mia assicurazione, fui in grado di tenere il passo con le spese mediche e la casa. Ma il mio morale era a terra e tiravo avanti più per abitudine che per altro. Così, tornai a lavorare, sebbene fosse doloroso sedersi sulle sedie da ufficio, eppure facevo del mio meglio, finchè lentamente la forza mi ritornò. Stavo iniziando a fare progressi reali, quando il mio padrone di casa decise di aumentarmi l'affitto e con effetto immediato, per un importo di gran lunga superiore a quello che potevo permettersi di pagare. Fui presa dal panico. Amici giunsero in mio soccorso, un'altra casa venne trovata e mi trasferii con le mie figlie.
Ormai era il 29 Marzo. Mio figlio Kelly era tornato improvvisamente dal suo lungo viaggio dall'altra parte del globo per lavorare con la Guardia Costiera. Era sera. Entrambe le ragazze erano uscite con gli amici. Kelly era in un bar a parlare dei vecchi tempi con i compagni del liceo. Quando il mio ex amante è venuto a trovarmi, ho avuto modo di raccontargli brevemente ciò che avevo vissuto e come mi aveva ferito, pur senza mostrargli alcuna emozione, nè facendolo sentire colpevole. Ascoltò in silenzio. Gli chiesi di abbracciarmi ancora una volta e lasciarmi piangere, anche se solo per un momento. Si alzò di scatto, gridò: "NO!", e corse fuori dalla porta, sbattendola dietro di sé. Quasi immediatamente, tornò indietro, mi ringraziò per l'incontro, e di nuovo andò via sbattendo la porta.
Non sapevo che anche sua figlia era stata abbandonata da un uomo che l'aveva messa incinta e che lui ora sentiva di essere alla pari con quell'uomo che aveva tanto odiato. Lo seppi dopo molto tempo,perchè mi spiegò tutto in una lettera che mi aveva scritto nel tentativo di giustificare il suo comportamento.
In tutta la mia vita non ho mai rifiutato di dare una mano a chiunque si trovasse nel bisogno, non importa quale sacrificio o inconveniente fosse necessario da parte mia - e ora nel mio momento di bisogno,quell'aiuto mi era stato negato. Si... Negato....
La bomba che era in attesa dentro di me, proprio al centro del mio essere, alla fine esplose.
Era una specie di suicidio, perché volevo morire ed il mio corpo era troppo stanco per opporsi.
Vivere si era rivelato un compito arduo, la vita aveva perso il suo significato, non riuscivo più a capire i miei figli, ed ero arrivata a non gradire il mio aspetto fisico, il mio corpo in sovrappeso, sentirmi cioè brutta, vecchia e grassa. Sapevo che l' Aldilà era migliore, così avevo deciso di tornare lì. Volevo morire e così ho fatto. Non avevo modo di sapere se fossi davvero morta o no, so solo che il mio corpo mi abbandonò, cadendo su una grande poltrona ben imbottita.
Questa volta mi spostai, non ero più nel mio ambiente; rapidamente iniziai a muovermi attraverso la parte superiore della mia testa poi, risalendo attraverso il soffitto, il tetto e il cielo notturno mi diressi verso un universo pieno di stelle che mi guardavano. La mia velocità accelerò fino a quando notai in una distesa sottile, un 'tagliò di luce luminoso davanti a me, una "lacerazione" nello spazio come un "labbro", d'una luminosità così intensa che era ben al di là della luce normale, eppure potevo guardare senza alcun dolore o fastidio. Ero pratica di meditazione e l'avevo insegnata per quasi un decennio ed ogni sorta di luce eterica mi era familiare, ma questa luce non era come quelle che conoscevo. Era più intensa, più penetrante, più luminosa, più potente, ben al di là di ogni mio punto di riferimento. Più mi avvicinavo, più aumentava la separazione presente nello spazio, fino a che, raggiuntone il bordo, ne fui assorbita, come inghiottita da un campo di forza. Non posso descrivervela diversamente se non definendola "divina".
C'ero riuscita, ero dove volevo essere:ero dentro la beatitudine!
Davanti a me si profilavano due giganteschi, enormi, masse che incredibilmente giravano a grande velocità, come cicloni. Una era rovesciata rispetto all'altra, formando così una sorta di clessidra, ma dove i loro apici avrebbero dovuto toccarsi, c'erano invece degli incredibili potentissimi raggi di energia, scagliati in tutte le direzioni. Il ciclone superiore girava in senso orario, quello inferiore in senso antiorario, ma ai lati erano un po 'gonfi, piuttosto che essere più sottili, come ci si poteva aspettare, data l'enorme velocità di rotazione. Io galleggiavo ad un'altezza posta a circa metà strada in relazione ai cicloni che apparivano ancora lontani. Fissai lo spettacolo davanti a me incredula. Erano così poderosi, così inaspettati. Mentre li fissavo, riconobbi me stessa, Phyllis, nel ciclone superiore. Anche se solo un granello, l'ho potuta vedere chiaramente e, a lei sovrapposta,c'erano tutte le sue vite passate e tutte le sue vite future che accadono nello stesso momento, nello stesso spazio, così come la sua vita presente.
Tutto stava accadendo contemporaneamente! Intorno a Phyllis c'erano tutti gli altri che aveva conosciuto ed intorno a loro molti altri. La stessa cosa stava accadendo a tutte queste persone, come stava accadendo a Phyllis. Il ciclone diventò pieno zeppo di gente ed ebbi la sensazione di vedere tutta la vita, lo stesso fenomeno che stava accadendo a tutti. Passato, presente e futuro non sono separati, ma, invece, si compenetrano come un ologramma multiplo combinato con la sua immagine riflessa. Non c'era su o giù, destra o sinistra, avanti o indietro. C'era solo dentro e fuori, era come se l'universo e tutta la creazione respirassero..... Il mio interesse era focalizzato sul centro, dove gli apici avrebbero dovuto toccarsi, laddove era quell'energia potente, esplosiva, da cui quei raggi si originavano. La forza emanata da quel posto era così grande, la sua radiazione così potente e intensa, che faceva male a guardarlo. Ecco dove volevo andare indipendentemente da ciò che tale scelta poteva significare.
Ebbi la sensazione che quel luogo, quello spazio, in qualche modo portavano a Dio. Volevo conoscere Dio, volevo sapere chi e che cosa Dio veramente fosse, così incominciai a muovermi verso quei raggi.
Nel frattempo, mio figlio si stava divertendo con i suoi amici al bar, bevendo, ridendo e parlando dei vecchi tempi. Aveva un boccale di birra a mezz'aria quando improvvisamente lo mise giù, di fronte ai suoi amici; si alzò dalla sedia e disse: «Mia madre ha bisogno di me. Devo andare ad aiutare mia madre! " lasciando sbigottita tutta la compagnia.
Ho sentito la voce di Kelly proprio quando stavo abbastanza vicina al nucleo centrale, pronta a provare l'intensità penetrante di ogni raggio ed essere quasi accecata dallo splendore. La sua voce aveva attirato la mia attenzione. Quando mi voltai, ero esitante. Anche se non potevo sentire le sue parole, c'era qualcosa di strano nel suono. Non sentivo la voce di un figlio che ama sua madre, era invece la voce di un essere umano che liberamente dava il suo amore ad un altro essere umano, perché voleva, non perché doveva o perché me lo aspettavo da lui. C'era solo Amore. Amore così forte e ricco, così caldo, fresco e gioioso, così generoso e incondizionato, che sembrava il più grande di tutti i doni.  L'amore incondizionato! Ero così felice di scoprire che una cosa del genere esisteva anche sulla terra, così mi allontanai dai 'cicloni', oltre il bordo di questo mondo di luce che mi aveva inghiottito, e indietro attraverso il cielo notturno, tornai a casa mia, scendendo rapidamente per re-inserirmi nel mio corpo, ancora una volta attraverso la parte superiore della testa.
Questa volta il mio corpo non volle rispondere, lo sentivo più freddo, più rigido. Fui presa dal panico.
Immediatamente, diedi ordine ad ogni cellula, gridando, chiedendo scusa a ciascuna di esse per quello che avevo fatto, con la promessa di non essere più così sconsiderata, che ero tornata per restare ed avrei fatto tutto il possibile per ritrovare la salute. Continuavo a gridare alle cellule di svegliarsi subito, ero qui per rimanere ed avevamo tutti un lavoro da fare. I polmoni sono stati gli organi più difficili da riavviare e così ho soffiato e soffiato e soffiato fino a quando un rèfolo d'aria non è entrato nella testa. Sbattei le palpebre per un attimo, poi cercai di stare in piedi, solo per capire se "tutti" si erano svegliati e se tutte le cellule erano sensibili. Fu un bene essere tornata. Ho davvero potuto ricostruire la mia vita. Mio figlio mi mise a letto e dormii a lungo e profondamente.
Se questo è vero, se le mie esperienze sono state davvero reali, allora c'è davvero un unico Onnipotente attraverso e dietro a tutte le cose. Dio! Ciò significa, dunque, che Dio non è una favola, non un pio desiderio, non è uno scherzo, non é una leggenda.
Significa che Dio è reale. Che Dio esiste...
<Traduzione, riduzione e adattamento a cura del WM-
TRATTO DA: Stories of NDE's>

ANCHE PELOSONI & PELOSETTI  HANNO UN'ANIMA!  (26-04-13)
 NDE con Animali domestici, di K. Williams

Secondo molti Ritornati, gli animali hanno un'anima e vanno in cielo proprio come fanno gli esseri umani. All'interno dell'articolo, potete leggere una delle tante testimonianze di persone che hanno avuto una NDE ed hanno incontrato i loro animaletti deceduti.
Dopo la lettura di queste testimonianze, non guarderete più i vostri animali domestici, nè tutti gli altri, nello stesso modo.
Le testimonianze fornite qui ci autorizzano a pensare che anch'essi hanno un Paradiso tutto per loro e che gli esseri umani sono autorizzati a visitarlo quando muoiono, comunicando per mezzo della telepatia.
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CANALIZZAZIONE RICEVUTA DAGLI SPIRITI-GUIDA:
Ciò che noi crediamo, secondo la maggior parte degli insegnamenti tradizionali, é che cani e gatti non hanno un'anima perchè  non hanno sviluppato una personalità individuale, come avviene per gli esseri umani, e quindi non fanno scelte consapevoli per il futuro,sicchè le loro scelte sono fatte da una sorta di 'superanimà.
Tuttavia, quando essi sviluppano una maggiore consapevolezza di sé nel corso di molte vite ed intessono  legami emotivi con gli esseri umani, cominciano a influenzare le loro scelte. Mentre l'umanità si evolve e diventa sempre più senziente, anche gli animali progrediscono. Molti anni fa sarebbe stato 'verò che gli animali non hanno un 'animà, perchè anche  l'età media delle anime umane sul pianeta era giovane, come lo erano quelle delle anime animali. Nella vastità dell'Universo, il termine 'non' può essere applicato molto, molto raramente. L'Universo è tale che se 99 miliardi di anime fanno qualcosa in un certo modo, non ci sarà quasi mai chi lo farà in un modo diverso. E' la  crescita, che è alla base della natura della coscienza!
Nel corso della storia gli esseri umani si sono spesso chiesti se gli animali hanno un'anima, partendo dal falso presupposto che gli animali sono in qualche modo inferiori a noi. Forse il ragionamento si basa sul fatto che gli umani, collocabili nella parte superiore della catena alimentare, sono in grado di uccidere e mangiare una grande varietà di specie animali.
Per migliaia di anni gli uomini hanno addomesticato molti animali, come il cavallo, l'asino, i cani ed i gatti, rendendoli nostri schiavi. La Chiesa ha, durante tutta la sua storia, negato che gli animali abbiano un'anima, forse a causa della credenza che la morte sacrificale di Cristo sulla Croce poteva essere applicata solo agli esseri umani. In caso contrario, per la Chiesa si presenterebbe un dilemma spinoso: anche gli animali sono caduti in disgrazia, come gli esseri umani e, se così fosse, il potere redentore di Cristo si applicherebbe anche a loro e persino ad eventuali forme di vita su altri pianeti?
 E' sorprendente per i Cristiani scoprire nel libro dell'Apocalisse che quasi tutti gli animali si incontrano in Paradiso . In Apocalisse 4:6-11 si descrivono "quattro esseri viventi" intorno al trono di Dio ed in Apocalisse 5:6-8, Gesù viene visto trasformarsi in un agnello.
In Apocalisse 5:11-14 è citato il momento in cui gli animali vengono resuscitati ed entrano in Cielo.
Molte religioni antiche di tutto il mondo venerano alcuni animali come esseri divini.
La scienza ci ha anche fornito una nuova prospettiva del regno animale, infatti secondo l'Evoluzionismo la componente fisica del nostro corpo discende dagli animali, ma la ricerca sulle NDE rivela come la componente spirituale dei nostri corpi è disceso dai cieli molto, molto tempo fa. Ma veniamo alle NDE ed a quel che ci riferiscono alcuni Ritornati che avevano perso i loro amici.
Secondo la D.ssa PMH Atwater:
"Adulti e bambini a volte riferiscono di essere stati accolti dall'Altra Parte dai loro animali domestici che sono morti, soprattutto i bambini che descrivono un Paradiso degli animali, alcuni anche insistendo sul fatto che devono passare attraverso quel livello prima di poter raggiungere il Cielo dove vivono gli umani. Altri casi riferiti da adulti possono essere altrettanto convincenti. "

Ricordo anche la lettura di una testimonianza NDE (non ricordo quale) in cui il Ritornato ha chiesto lumi ad un Essere di Luce sull'evidente ingiustizia del più forte che uccide e mangia i più deboli.
La risposta è stata che non vi è alcuna ingiustizia in tutto ciò perché, esaminando la faccenda da un livello più alto, il cosiddetto "più debole" sta dando liberamente se stesso come sacrificio al cosiddetto "più forte" per far continuare la vita su questo pianeta. A questo proposito, sarebbe meglio dire che il cosiddetto "debole" in questo mondo è in realtà il più forte.
Con tutto questo in mente, non dovremmo più vedere noi stessi come animali "glorificati", come suggerirebbe l'evidenza e come ci ha voluto far credere la Chiesa, il cui atteggiamento su questa tematica sta però lentamente cambiando.

LA NDE di Lynn

La seguente esperienza di pre-morte appare nel libro di PMH Atwater, Bambini del Nuovo Millennio (ormai fuori stampa). La Dr.ssa Atwater ebbe tre esperienze di pre-morte (Clic) e da lungo tempo,
insieme al Dr. Raymond Moody Jr, è una delle più famose ricercatrici del fenomeno delle NDE.
La sua enfasi sull'importanza dei postumi delle NDE e la sua teoria sulla trasformazione del cervello che segue l'esperienza hanno incoraggiato molte ricerche su questa affascinante tematica.
La Atwater è molto rispettata per la sua originalità e conosciuta per le sue idee dirette e provocatorie.
Nel suo libro, "I bambini del Nuovo Millennio", ha riportato il racconto di una bambina di nome Lynn che, all'età di tredici anni, ha avuto una esperienza di pre-morte, in cui vide i suoi amati cani in Paradiso. Lynn aveva subìto un intervento chirurgico a cuore aperto per correggere una malformazione che aveva avuto dalla nascita. Lei era in grado di correre e giocare con gli altri bambini, ma in certe occasioni diventava blu e si ammalava. Ecco la sua diretta testimonianza.
<L'ultima cosa che ricordo fu una voce maschile che diceva in modo molto preoccupato:
"Uh-oh, abbiamo un problema qui", poi che stavo galleggiando vicino al soffitto della sala operatoria, guardando giù, verso mio corpo. Il mio petto era spalancato e potevo vedere i miei organi interni.
Ricordo di aver pensato quanto fosse strano che essi fossero d'un bel colore grigio perla, non erano affatto simili ai pezzi di carne sanguinolenta dei film dell'orrore che amavo guardare.
Notai pure che c'erano un medico di colore ed uno orientale nel team operatorio.
La ragione per cui la mia mente ci fece caso deve risiedere nel fatto che sono stata educata in un quartiere borghese abitato solo da bianchi e, sebbene avessi visto insegnanti neri, non avevo mai conosciuto un medico di colore. Strano...
Avevo incontrato la squadra di chirurghi il giorno prima, ma erano tutti bianchi.
Improvvisamente, ho dovuto andare avanti, così fluttuai verso la sala d'attesa dove c'erano i miei genitori. Mio padre aveva la testa sepolta nel grembo di mia madre. Era inginocchiato ai suoi piedi, le braccia avvolte intorno alla sua vita, e singhiozzava. Mia madre stava accarezzandogli la testa, sussurrando. Questa scena mi scioccò, poichè mio padre non era incline a mostrare le sue emozioni.
Una volta resami conto che tutto sarebbe andato per il verso giusto, mi sentii trascinata dentro un tunnel orizzontale. La corsa attraverso il tunnel era diversa da ogni altra mia esperienza terrena.
Ricordo di aver pensato: "Allora questa è la morte."
Il tunnel era buio e ogni tanto qualcosa come un fulmine lampeggiava lungo il mio percorso.
Quei lampi erano brillanti e colorati e non mi spaventavano finchè, alla fine del tunnel, apparve una Luce molto brillante. Dalla Luce vennero fuori due dei miei cani: uno era un collie di nome Mimì che era morto tre anni prima per un'infezione, l'altro un boxer di nome Sam, morto due anni prima per esser stato investito da una macchina. I cani venivano da me correndo e sono saltati su di me, baciandomi la fronte con le loro lingue che, però, non erano bagnate, nè ho sentito il peso dei loro corpi che brillavano di una Luce che sembrava provenire da dentro di loro.
Ricordo di averli abbracciati il più stretto possibile e di aver detto a me stessa:
"Grazie, Dio, per aver permesso ai miei cani d'essere ancora vivi."
Poi li ho richiamati e insieme abbiamo iniziato a camminare verso la Luce.
Tutti i colori erano presenti in Essa, era calda, una cosa viva, e c'erano persone a perdita d'occhio che brillavano anche loro d'una Luce interiore - proprio come i miei cani.  In lontananza vedevo campi, colline, ed il cielo. Poi la Luce parlò e mi disse:
"Lynn, non è ancora tempo per te. Torna a casa, figliola."
Allora allungai la mia mano fino a toccare quella Luce e capii che avevo toccato il volto di Dio.
Ho detto a Dio che lo amavo, e volevo stare con lui, ma anche in questo caso la Luce rispose:
"Lynn,devi tornare indietro. Non è il tuo tempo per restare qui. Hai del lavoro da fare per me. Torna".
So che sembra stupido, ma le chiesi:"Se vado, posso tornare e poi ci saranno ancora i miei cani qui, ad aspettarmi?"
La Luce mi disse di sì e poi aggiunse che c'erano dele persone che volevano vedermi prima di partire. Dalla Luce apparvero i miei nonni materni. Corsi verso di loro e li abbracciai: mi avrebbero accompagnata per una parte del viaggio di ritorno, ma come mi voltai per partire, un altro uomo uscì dalla Luce. Indossava una divisa della Marina Americana, era molto alto e biondo, con gli occhi azzurri. Non avevo mai visto quell'uomo prima di allora, ma lui mi conosceva e sorrise.
"Io sono tuo zio Franklin. Dillo a Dorothy che sto bene e che il bambino è con me.
Dille che non ho mai smesso di amarla e che io sono contento che ha proseguito con la sua vita.
Dille che quando sarà il suo momento, verrò per lei. Ricordati di dirle che le voglio tanto bene ".
Come mi voltai, l'uomo gridò ancora:"Dillo a Dorothy, dille che hai incontrato Franklin e che sto bene e così è anche per il bambino."
I miei nonni mi dissero che, se fossi rimasta più a lungo, non sarei riuscita a tornare, ma volevo parlare con Gesù, perchè avevo una domanda molto importante da farGli.  Un fascio di Luce, diversa ma ancora simile al primo, mi coprì interamente. Sapevo che questa Luce era Cristo. Mi appoggiai a Lui per un momento e poi Gli chiesi:
"Caro Gesù, è vero che mi hai dato questa malattia di cuore per portare una croce come hai fatto Tu?"
(Suor Agnese, la mia insegnante di prima media, mi aveva detto che la mia
malformazione cardiaca era la mia croce da portare per Cristo.)
Sentii subito la voce di Gesù vibrare attraverso di me:
"No, questa tua malattia non è una croce che ti ho dato, ma una sfida per aiutarti
a crescere e rimanere compassionevole. Ora,devi tornare indietro. "
Mentre tornavo, mia nonna mi disse che mio padre stava per lasciare la mia mamma e che io le avrei dato la forza per superare quell'abbandono. Nel tunnel vidi persone che si nascondevano, persone che avevano paura di venire incontro alla Luce o che erano disorientate perchè non sapevano dove si trovavano. Espressi una viva preoccupazione per loro, ma mi venne detto di non preoccuparmi, perchè una Guida sarebbe giunta per aiutarle Alcune di queste persone sembravano soldati.
Poi mi ricordai del Vietnam e capii da dove quei soldati venivano.>
[Nel libro della Dr.ssa Atwater, viene documentato come le rivelazioni che Lynn ha ricevuto durante la sua esperienza di pre-morte si sono dimostrate veritiere, come ad esempio la presenza dei medici neri ed asiatici, la storia di suo zio e del bambino, ed il fatto che suo padre stava lasciando la famiglia.]
Traduzione WM dal sito di K Williams

LA NDE DI ANITA MOORJANI (12-02-13)
Non siamo usi a pubblicare le stesse tematiche a breve distanza, ma questa NDE ci è parsa molto pertinente, perchè legata a quelle della D.ssa Atwater pubblicate la settimna scorsa, in quanto anche Anita ha riferito una miracolosa guarigione, addirittura da un cancro in fase terminale. Ci perdonino perciò i Lettori se si aspettavano qualche altra tematica: in fondo siamo a Carnevale e perchè non "abbuffarsi" anche di NDE?
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Quella mattina non riuscivo più a muovermi. Mio marito mi ha portato di corsa all'ospedale,dove, dopo una TAC, mi hanno diagnosticato un linfoma di Hodgkin allo stadio 4B
(il peggiore ). L'anziano oncologo guardò la mia cartella attentamente e poi disse a mio marito che era troppo tardi, e che i miei organi erano tutti danneggiati:
mi restavano sì e no 36 ore di vita. Tuttavia, ci assicurò che avrebbe fatto tutto ciò che poteva, ma preparò mio marito al peggio. Fu subito iniziata una chemioterapia, mi somministrarono l'ossigeno, e mi venne prelevato il sangue per i test ematici di routine, onde stabilire la funzionalità dei miei organi e poter determinare quali farmaci utilizzare.
Andavo alla deriva, dentro e fuori dalla coscienza e in quei momenti ho potuto sentire il mio spirito lasciare il corpo. Ho visto e sentito le conversazioni tra mio marito ed i medici che si svolgevano fuori dalla mia stanza, a circa 40 metri di distanza, nel corridoio. Sono stata poi in grado di verificare questa conversazione con lui, lasciandolo scioccato. Poi ho "attraversato" il confine con un'altra dimensione, dove sono stata letteralmente inghiottita da un sentimento di amore totale. Lì, con estrema chiarezza, mi fu spiegato il motivo per cui avevo avuto il cancro, perché ero venuta in questa vita, quale ruolo giocavano tutti i membri della mia famiglia nella mia vita e nel grande schema delle cose, e in generale come funziona la vita stessa. La chiarezza e la comprensione che ho ottenuto in questo stato è quasi indescrivibile. Le parole sembrano limitare l'esperienza vissuta in un posto dove ho capito molto più di quello che siamo in grado di concepire nel nostro mondo tridimensionale.
Ho capito che la vita è un dono e che ero circondata da amorevoli esseri spirituali, sempre presenti anche quando non lo sapevo. La quantità di amore che ho sentito è stata travolgente e, da questo punto di vista, ho capito quanto sia potente grazie alle sorprendenti possibilità che noi, come esseri umani, siamo in grado di raggiungere nel corso di una vita fisica. Ho scoperto che il mio scopo attuale sarebbe quello di vivere il "paradiso in terra" con questa nuova comprensione e anche di condividere questa conoscenza con altre persone. Tuttavia ho avuto la possibilità di scegliere se tornare alla vita terrena, o andare verso la morte. Mi hanno fatto capire che non era il mio tempo, ma ho sempre avuto modo di fare la scelta e, se avessi scelto la morte, non avrei sperimentato un sacco di doni che il resto della mia vita mi teneva in serbo.
Una delle cose che volevo sapere era se, scegliendo la vita, avrei dovuto tornare in quel corpo malato, perché il mio corpo era molto, molto malato e gli organi vitali avevano smesso di funzionare.
Mi fecero capire che scegliendo la vita,  il mio corpo sarebbe guarito molto rapidamente,
non nel giro di mesi o settimane, ma in pochi giorni!
Mi spiegarono che le malattie nascono su un livello energetico prima che diventino fisiche.Tornando sulla Terra il cancro sarebbe andato via dalla mia energia e il mio corpo fisico sarebbe guarito molto velocemente. Poi ho capito che le cure mediche eliminano la malattia solo dal corpo, ma non dall'energia sicchè la malattia si ripete, insomma sarei ritornata con una energia molto sana ed il corpo fisico avrebbe raggiunto condizioni energetiche ottimali molto rapidamente ed in modo permanente.
Mi venne anche detto che questo vale per qualsiasi cosa, non solo per le malattie, ma anche per le condizioni fisiche, psicologiche, ecc., cioè per tutto quello che succede nella nostra vita.
Tutto dipende da questa energia che ci circonda, creata da noi. Niente è solido, tutto il nostro ambiente è plasmato a seconda di dove questa "energia" è presente. La chiarezza con cui mi vennero esposti questi concetti era stata fenomenale! E' tutta una questione di dove ci collochiamo energeticamente e stavo per averne la "prova" non appena tornata indietro nel mio corpo.

Stavo andando alla deriva tra i due mondi, ma ogni volta che scivolavo "dall'altra parte", mi venivano mostrate sempre più scene della mia vita. Vidi come la mia esistenza aveva toccato tutte le persone incontrate; come in un arazzo mi fu mostrato in che modo avessi influenzato la vita del Prossimo.
Ho visto mio fratello a bordo d'un aereo: dopo aver avuta la notizia che stavo morendo, stava venendomi a trovare (e di questo ne ho avuto conferma quando è arrivato in ospedale).
Poi ho intravisto me e mio fratello ed in qualche modo mi è sembrato di capire che era successo durante una vita precedente, dove ero molto più grande di lui in quanto facevo le veci d'una madre molto protettiva (in questa vita,lui è invece più anziano di me). Improvvisamente mi resi conto che era su un aereo per venire da me, e mi dissi: "Non posso fargli questo non può venire fin qui per vedermi morta!". Poi ho anche visto come il destino di mio marito era legato al mio e perchè avevamo deciso di venire a vivere questa vita insieme. Se fossi andata via, probabilmente mi avrebbe seguito poco dopo.
Mi venne rivelato che, se avessi scelto la vita, le analisi cliniche (i cui risultati non erano ancora pronti)avrebbero mostrato che i miei organi funzionavano normalmente, altrimenti avrebbero indicato che i miei organi erano inesorabilmente danneggiati a causa del cancro.
Insomma,ero in grado di cambiare l'esito dei test in base alla mia scelta!
La feci, e come cominciai a svegliarmi (in uno stato molto confuso, in quanto in quel momento non sapevo dire da quale parte del velo fossi),i medici si precipitarono nella stanza con grandi sorrisi sui loro volti dicendo che avevano una buona notizia per la mia famiglia:
i risultati degli esami mostravano che i miei organi funzionavano! Non ci potevo credere!

Dopo di che, ho iniziato a recuperare rapidamente. I medici erano stati prudenti, aspettando che mi stabilizzassi prima di fare una biopsia ai linfonodi per individuare il tipo di cellule tumorali, ma non riuscirono nemmeno a trovarne uno abbastanza grande da suggerire che avessi il cancro (entrando in ospedale il mio corpo era pieno di linfonodi estremamente gonfi). Mi hanno sottoposta ad una biopsia midollare, sempre per trovare il cancro e decidere la chemioterapia più corretta, ma non c'era niente, nemmeno nel midollo osseo.  I medici erano molto confusi, ma me lo spiegarono con una rapida risposta alla chemio, sebbene loro stessi non fossro davvero in grado di capire cosa stesse succedendo.
Mi hanno fatto tantissime analisi, ma tutte negative, dandomi la prova che potevo fare ancora di più!
Non riuscirono a trovare nulla, nemmeno ripetendo la TAC due volte!

A causa della mia esperienza, ora sto dicendo a tutti quelli che conosco che i miracoli sono possibili nella vostra vita di ogni giorno. Dopo quello che ho visto, mi rendo conto che tutto è possibile e che non siamo venuti qui solo per soffrire. La nostra esistenza dovrebbe essere grandiosa,e siamo tutti molto, molto amati. Il mio modo di guardare la vita è cambiato radicalmente, e sono felice di aver avuto una seconda possibilità di sperimentare il "paradiso in terra".
Webmaster da varie fonti Internet
HO SNIFFATO DIO! NDE di Crystal Mcvea (06-04-13)

Anche se questa NDE non fornisce prove su una reale "visita" nei Livelli Superiori, ve la vogliamo proporre per l'originalità delle sensazioni olfattive descritte dalla  Mc Vea, che non ci risulta siano state mai riferite da altri Ritornati e che, purtroppo, hanno suscitato anche commenti molto salaci sul sito della Fox Tv da parte dei soliti scettici che le hanno chiesto che odore avessero.... i piedi di Dio! Crystal McVea, autrice di un nuovo e-book, "Svegliarsi nel Cielo: una storia vera" ha dichiarato durante un'intervista alla Fox TV:"..ho visto una luminosità immensa. Una luminosità che ho potuto sentire, toccare, gustare, annusare, che mi ha pervaso completamente. Non avevo più cinque sensi, ma 500."
Uno studio universitario recente (Vedi Ns. Articolo) ha scoperto che le persone che raccontano le loro esperienze di quasi morte hanno ricordi così vividi degli eventi che si svolgono durante la NDE da essere sovrapponibili a quelli reali della vita quotidiana.
Nel 2009, McVea era in cura per una pancreatite. Dopo aver avuto una reazione avversa ai farmaci per il dolore, il suo cuore si fermò per nove minuti prima che i medici riuscissero a rianimarla.
"Nel momento in cui ho chiuso gli occhi in quella stanza d'ospedale, li ho immediatamente riaperti e stavo in paradiso", ha detto Crystal. "Non riesco a trovare parole umane per descrivere cosa ho vissuto mentre ero lì."
Come fa notare il conduttore di Raw Story, una serie di studi condotti su pazienti sottoposti a chirurgia ha rivelato una serie di aberrazioni mentali in circa l' 11 per cento di tutti gli interventi chirurgici, tra cui le cosiddette esperienze spirituali. È interessante notare che uno degli studi ha chiaramente indicato che non vi era alcuna correlazione tra le esperienze NDE ed il tipo di farmaci usati per controllare il dolore o per il tipo di procedura seguita.
Tuttavia, McVea dice che l'esperienza l'ha trasformata in una persona nuova, ma non prima d'una sorta d'intenso negoziato spirituale per decidere se doveva tornare sulla Terra o meno.
"Per tutta la mia vita sono stata scettica,ma chiudere gli occhi, aprirli e trovarmi di fronte al Creatore non solo dell'universo, ma di me stessa... beh non avrei voluto più andarmene. Dio mi ha fatto vedere attraverso i suoi occhi. E in quel momento ho capito che mi aveva sempre amato anche durante tutti quegli anni bui e difficili, quando avevo messo in dubbio la sua esistenza, in ogni crisi ed in ogni crepacuore che mi aveva fatto allontanare sempre più da Lui Sapevo, in quel momento, che il suo Amore è infinito e sconfinato, e che se Lui mi amava così tanto... come non potevo amare me stessa?
Alle obiezioni avanzate di giornalisti in merito agli scarni dettagli riportati ( a differenza di tanti altri Ritornati), Crystal ha dichiarato che non poteva riferire tutto ciò che Dio le ha detto, perché le era stato permesso di ricordare solo alcune cose. Pur volendo rimanere Lì, Dio l'ha rimandata sulla terra per permetterle di continuare a vivere con i suoi quattro figli.
(Webmaster da varie Fonti Internet)

NDE A TRE ANNI ED ALTRI RACCONTI IN SINTESI (20-06-13)
Paolino (Paul Eicke) oggi è un bimbo di circa sei anni, vive in Germania e tre anni fa ha avuto una NDE durata più di tre ore.... E 'un miracolo che il bimbo sia ancora vivo e che ci abbia raccontato la sua visita nell'Aldilà.
Tecnicamente era morto ed ha detto di aver incontrato la sua bisnonna in Paradiso ma che lei lo aveva rispedito sulla Terra. Paolino stava giocando nel giardino dei nonni a Lychen, Brandeburgo quando cadde inosservato in un lago. Suo nonno lo trovò, ormai senza senza vita, nell'acqua gelida. Ricoverato in elicottero in un ospedale alla periferia di Berlino venne subito portato in terapia intensiva, dove quattro medici hanno lottato a lungo per salvargli la vita. Avevano quasi rinunciato quando il cuore di Paolino ha iniziato a battere di nuovo dopo ben tre ore e 18 minuti!Il Prof. Lothar Schweigerer, direttore del reparto ebbe a dichiarare:
 "Non ho mai visto niente di simile. Quando i bambini restano sott'acqua per alcuni minuti la maggior parte di loro non ce la fa (oltre il 90%-NdR) . I miei medici erano vicini a dire 'non possiamo fare di più, dopo due ore di rianimazione', perché le probabilità di sopravvivenza erano nulle ed il bimbo doveva ormai essere in uno stato di morte cerebrale.
Ma poi ,improvvisamente, il suo cuore cominciò a battere di nuovo ... è stato un fantastico miracolo. Faccio questo lavoro da 30 anni e non ho mai visto nulla di simile.  Direi che il corpo umano è un organismo molto resistente e non si dovrebbe mai rinunciare,
infatti Paolino non ha riportato alcun danno cerebrale"  Dal canto suo, il piccolo ha detto ai suoi genitori:
C'era un sacco di luce e stavo galleggiando. Sono arrivato ad un cancello dove ho visto Oma [nonna] Emmi sull'altro lato. Mi ha detto: 'Che cosa ci fai qui Paolino? Devi tornare da mamma e papà. Io ti aspetterò qui.' Sapevo di essere in Paradiso, ma la nonna ha detto che dovevo tornare a casa.  Ha detto che dovevo tornare giù molto velocemente. "
Purtroppo non abbiamo altri particolari di questa interessante esperienza, avvenuta circa tre anni fa, nè siamo riusciti a reperire altri particolari della NDE, salvo questo VIDEO su Youtube che è in Inglese. E' interessante notare che il bimbo ha riferito quanto anche persone adulte riportano dopo una NDE, dalla Luce, alla sensazione di fluttuare, fino all'imperioso invito a tornare "giù".
Non certo questa di Paolino è l'ultima di una lunga serie di esperienze pre-morte di persone che dicono di aver visto tunnel, luci e parenti morti. Gli scienziati hanno per anni cercato di spiegare il fenomeno, alcuni paragonandole ai "sogni" o ad attività del cervello che non possono essere spiegate razionalmente. Uno studio condotto dal Neurologo Kevin Nelson della Kentucky University ha esaminato 55 persone che avevano avuto esperienze del genere e 55 che non avevano avute.
Si è trovato che, nei Ritornati, i confini tra essere addormentato ed essere sveglio spesso appaiono sfocati e questo potrebbe spiegare molti dei sintomi.  "Io vedo le NDE come un'attivazione di alcune regioni del cervello che funzionano anche durante lo stato di sogno.Tuttavia, esiterei a chiamarle sogni, o sognare da svegli",  ha dichiarato lo scettico, ma perplesso Ricercatore.
Ci sono però un sacco di persone che sono convinte che la loro esperienza era reale, come i nostri Lettori ben sanno.

Ecco un piccolo sguardo ad alcune delle loro storie straordinarie:

Tom Rayner, un pilota inglese, era in coma dopo un incidente d'auto quando si accorse di guardare in giù sulla sua nativa East Anglia, poi sull'Europa e quindi all'emisfero nord della Terra.
Il suo "viaggio", è continuato nello spazio prima di trovarsi in Africa.
Dopo il risveglio, ha venduto la sua attività, ha acquistato una Land Rover ambulanza ed è andato in Africa dove consegnava farmaci ad un ospedale da campo nel bel mezzo di una zona di guerra.

Mike Richards era in ospedale, si stava riprendendo da un cancro quando ha subito una ricaduta.  Mike, 60 anni, si è trovato in una stanza rosa senza pavimento o soffitto e nella stanza c'erano il padre, la suocera e un uomo trasandato avvolto in un mantello bianco, che gli ha detto che non era pronto e che era tempo di tornare indietro. Ma non è tutto. Quando il malato di paralisi cerebrale si svegliò, scoprì che non aveva più alcun handicap alla mano sinistra (oltre ad essere guarito dal cancro).

L'atleta amatoriale Christine Barratt era quasi morta all'età di 33 anni, in un incidente di bicicletta accadutole alle Bahamas. Ricorda una sensazione di euforia e di aver visto la sua vita scorrere in un lampo. Poi, una voce le disse di scegliere se restare o tornare indietro ma, se fosse tornata, sarebbe stata più forte di prima. Durante la convalescenza i medici le dissero che non avrebbe mai più potuto correre, ma Christine si ricordò della voce ed ha continuato, fino a diventare una fondista mondiale.

In ospedale dopo un tentativo di suicidio, Samantha Swinglehurst si ritrovò in una pianura nera
con una voce che le disse che si trovava in un luogo chiamato "stanza di compensazione".
Gli eventi chiave della sua vita le vennero riproposti e lei ha detto che quell'esperienza
le ha poi impedito di ripetere gli stessi errori.

La pianista Annette Servadei subì un attacco di cuore nella stessa notte in cui è avvenuto il disastro del traghetto Herald che salpó da Zeebrugge con 459 passeggeri a bordo, ma che poco dopo si rovesció causando 189 morti. Un televisore stava mostrando la tragedia e, dopo aver perso conoscenza, Annette si ritrovò in piedi in un tunnel, ma poteva vedere la gente in acqua ed i loro spiriti che lasciavano i corpi. Si stavano dirigendo verso una luce sopra di loro, ma ad Annette fu detto da una voce maschile che non era il suo tempo di andare, poi si svegliò di nuovo.

Jeanette Atkinson aveva solo 19 anni quando la uccisero numerosi coaguli di sangue, ma ricorda che galleggiava verso il soffitto guardando il proprio corpo. Si ricorda anche che il lampione del suo rione era coperto di polvere e si arrabbiò perchè nessuno aveva avuto il tempo di pulirlo.

Lillian Oaktree aveva 46 quando l'asma che aveva combattuto per 20 anni stava quasi per ucciderla. Nel suo quarto giorno in ospedale, un improvviso dolore lancinante al petto venne sostituito da una sensazione di calma mentre guardava il proprio corpo, giù in basso. Trasportata attraverso un tunnel buio in una verde campagna, ha incontrato molti dei suoi parenti morti, amici e persino i suoi animali domestici defunti. Due "esseri" in mantelli bianchi le hanno parlato prima che improvvisamente si svegliasse, per scoprire che la sua asma era migliorata notevolmente.

La scrittrice Amanda Cable era quasi morta sul tavolo operatorio a seguito di una gravidanza extrauterina. Si ricorda di aver viaggiato in un tunnel bianco prima di vedere sua figlia Ruby di cinque anni, che stava iniziando la scuola quel giorno.
Pur non avendo mai visto la figlia nella sua uniforme, ha poi descritto con precisione
come fosse vestita Ruby nell'andare a scuola con suo padre quella mattina.
Fonte: "Bild.de" ed altri

LA NDE di Randy (28-08-13)
E' difficile pensare che un bambino di dieci anni, Randy Gehling di Arlington Heights, nell'Illinois, potesse avere tante informazioni sull'Aldilà, oltretutto in un'epoca in cui Internet non era ancora così diffuso, nè che possa aver descritto avvenimenti terreni accaduti dopo la sua "morte". A settembre 1988, decimo anniversario del suo arrivo sul pianeta Terra, ebbe la sua bicicletta ma é anche giunto molto vicino a cambiare il suo indirizzo terreno per uno celeste. L'esperienza di pre-morte di Randy appare nel libro di Brad Steiger, Uno con la Luce ( One with the Light) e ci dimostra, ancora una volta, che le NDE non possono essere allucinazioni di un cervello morente, ma reali "viaggi" in una dimensione parallela alla nostra ed in cui tutti andremo dopo la morte.
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<Per mesi ci aveva implorato di comprargli una nuova bici per il suo compleanno, così, nel momento che la vide che sotto il portico, strappò subito i nastri colorati, ignorò gli otto piccoli amici riuniti per la sua festa di compleanno e scappò via a fare un giro veloce intorno all'isolato, ma non fece in tempo a vedere il pericolo giungere dall'altra parte della strada>.
 La madre, Kathy, ricorda l'angoscia delle lunghe ore trascorse in sala d'attesa, senza sapere con certezza se il loro figliolo sarebbe morto o sopravvissuto.  "Era rimasto in stato d'incoscienza da quando un vicino di casa lo aveva investito violentemente con la sua auto. La sua bicicletta era maciullata ed i vicini mi dissero che Randy era volato per quindici o venti metri dal punto dell'impatto. Tutto quello che potevamo fare era pregare." Dopo un intervento chirurgico durato tre ore, il medico si recò dai suoi genitori in sala d'attesa e disse loro che la prognosi sembrava buona. Randy era in una sala di risveglio e non appena si fosse stabilizzato, sarebbe stato condotto in una stanza d'ospedale dove avrebbero potuto vegliarlo, anche se non sarebbe stato ancora abbastanza cosciente per rispondere a tono alle loro domande. La mattina dopo, a circa diciassette ore di distanza dall'incidente, Randy riaprì gli occhi, vide i genitori al suo capezzale e sorrise. Dopo aver accettato in silenzio i loro baci ed abbracci, esclamò:
"Wow, mamma, papà... che viaggio!"
Steve e Kathy ridacchiarono a quelle prime parole del figlio. Poi Steve commentò:
"Sì, lo credo davvero sei andato in volo sopra il manubrio, eh?"
Randy annuì, poi fece una smorfia per il dolore del movimento. La sua testa era completamente avvolta nelle bende, lasciandogli solo uno spioncino intorno agli occhi ed un piccolo buco per la bocca.
"Sì, ho volato fino alle stelle e sono andato in Paradiso. Ho visto gli Angeli, e potrei
aver visto anche Gesù. Oh! Anche nonno Hansen."
Steve e Kathy si guardarono l'un l'altro in silenzio...
"E 'ancora sotto gli effetti dell'anestesia," Kathy sussurrò.
"E 'come se stesse sognando."
Randy protestò alle parole sussurrate da sua madre.
"Non era un sogno. Io c'ero!"
Steve e Kathy finsero di essere d'accordo con le affermazioni del figlio in modo da non aggravare le sua condizioni dopo l'intervento chirurgico, ma nei giorni e nelle settimane successive, iniziarono ad avere una diversa opinione su quella storia e dovettero ammettere che Randy aveva sperimentato molto di più di un sogno. Secondo gli appunti presi da Kathy, ecco in sintesi il racconto di Randy della sua esperienza di pre-morte:
"Io non sapevo che cosa mi avesse colpito, mi sembrava di volare... poi è accaduta una cosa veramente divertente! Una parte di me -credo la mia anima -continuava a volare ed ho visto il mio corpo cadere a terra... sapevo che doveva fare un gran male sbattere a terra, quindi ero felice dove mi trovavo... ovunque fossi andato. Quando sono arrivato un pò più in alto, ho visto che era stata l'auto di Kurt che mi aveva colpito. Gli ho sempre detto che guidava troppo veloce nel nostro quartiere, ma mi faceva le boccacce o mi prendeva in giro. Lui avrebbe dovuto darmi ascolto. Ho pensato che mi avesse ucciso e che sarebbe andato in galera ".
Randy provò un momento di panico quando si rese conto che avrebbe potuto essere morto.
"Ed allora questo bellissimo Angelo è apparso accanto a me. Lui era davvero bello. Sembrava una star del cinema con le ali e la sua voce era come quella della mamma quando mi conforta se ho un mal di pancia o qualcos'altro. Mi disse di non preoccuparmi, perchè era con me e che sarebbe rimasta al mio fianco. Mi prese la mano, e allora mi sono sentito molto meglio."
Randy continuò a raccontare che ben presto si avvicinarono ad un tunnel buio.
Quando si fermarono disse che aveva paura di andare nel buio, ma l'Angelo sorrise e gli disse che questo era l'unico modo per arrivare a destinazione.
"Potevo vedere una luce in fondo al tunnel, così ho detto:
-Va bene, a patto che non lasci andare la mia mano!-
Lui rise e mi disse:
'Ti ho detto che non avrei mai lasciato il tuo fianco. Sono stato con te da quando sei nato,
infatti ero lì, accanto a tua madre. Sono il tuo Angelo Custode.'
Randy gli chiese come si chiamasse. 'Non abbiamo nomi nel modo che puoi intendere,' rispose, 'ma se ti fa sentire meglio, chiamami pure Areò. Il tunnel non fu una prova terribile, dopo tutto. Randy e Areo lo attraversarono rapidamente, fluttuando al suo interno.
"Poi ci siamo ritrovati davanti a questa luce impressionante, così brillante e potente che davvero non si poteva guardare. Guardando Areo, gli chiesi che cosa dovessimo fare. Mi disse che saremmo dovuti entrare nella Luce e diventare uno con Essa. Prima che potessi chiedere cosa volesse dire, aveva già dato un piccolo strattone alla mia mano, e quindi entrammo nella luce. E 'stato davvero bello, mi sentivo come se il mio corpo fosse esploso - in un modo piacevole - divenne un milione di atomi diversi ed ogni singolo atomo poteva pensare i propri pensieri ed avere i propri sentimenti.
Ad un tratto mi parve di sentire come se fossi un ragazzo, una ragazza, un cane, un gatto, un pesce.
 Poi mi sentii come se fossi un vecchio, una vecchia e poi un bambino piccolo "
(Come poteva un ragazzino di dieci anni, già nel 1988 conoscere la teoria della Super-Psi? -NdR-)
Randy e Areo erano immersi in quello che sembrava essere un paesaggio meraviglioso, ornato con "milioni e milioni" di fiori colorati. Randy poteva sentire una bellissima musica suonare da qualche parte, in lontananza.
"Solo un pò più lontano ho potuto vedere un ponte con una persona che mi veniva incontro ed, oltre il ponte, ho visto una città d'oro con le torri come quelle dei castelli europei. L'intera città sembrava essere splendente di luce che s'irraggiava verso il cielo come un gigantesco faro. Ho potuto vedere che alcune delle cupole della città erano rosse, altre erano d'oro, e alcune blu. Le porte e le mura della città sembravano fatte di luce blu, rossa, viola."
Poi Randy chiese ad Areo se aveva intenzione di fargli visitare la città.
L'angelo annuì. 'E' la tua nuova casa, Randy' fu la sua risposta.
Così cominciarono a camminare verso il ponte per entrare nella città e Randy si accorse che l'uomo in attesa sul ponte era suo nonno Hansen. Gli corse incontro e sentì le sue forti braccia intorno a lui.
Nonno Hansen, per tutta la sua vita, era stato un contadino del Minnesota ed era morto, sebbene fosse ancora un uomo molto forte, quando Randy aveva sei anni.
Randy chiese al suo amato nonno se ora avrebbe vissuto con lui lì in Cielo.
"Un giorno," il nonno rispose. "Ma non adesso, hai ancora molte cose da imparare sulla Terra.
Questa volta, ragazzo mio, ti ci è mancato poco," aggiunse con una risatina.
" Non sei ancora pronto per passare alla cassa."
Areo sembrava perplesso....
'Mi sembrava che stessi facendo la cosa giusta, era tempo per Randy di tornare a casa.'
disse il suo Angelo, ma nonno Hansen si strinse nelle spalle.
'Mi è stato detto di incontrarvi presso il ponte e dirti di riportarlo a casa. Ha alcune lezioni che non ha ancora imparato ed un sacco di lavoro che non ha nemmeno iniziato a compiere.'
(Qui par di capire che gli Angeli sono dei messaggeri che non conoscono appieno la Volontà Divina -NdR)
Prima che Areo lo prendesse per mano per il volo di ritorno, Randy vide
un'altra figura materializzarsi accanto a nonno Hansen, lì sul ponte.
"Ho capito subito che si trattava di Gesù," ha dichiarato Randy, convinto dalla maestosità del visitatore.
 "Lo sapevo, l'ho capito dai suoi occhi."
Randy non riuscì a ricordare tutte le cose che Gesù gli aveva dette, ma è certo solo di alcune.
"Gesù disse che non sarei mai più stato lo stesso di prima e che parte del potere della Luce sarebbe rimasto dentro di me. Mi ha anche detto di far sì che l'Amore che sento nel mio cuore sia espresso a tutte le persone che incontrerò e che non avrei mai dovuto preoccuparmi se la gente dubiterà della mia storia o se non riesce a capire quel che racconto. '
Un giornò Gesù disse, 'tutti potranno venire a vedere di persona quello che hai visto tu.'
Traduzione del Webmaster dal Sito di Kevin Williams

NDE DEl Dr. Rajiv Parti
Un viaggio dall'Inferno al Cielo e ritorno (12-10-13)

Nel 2008, ero un occupatissimo cardio-anestesista e direttore di Anestesiologia all' Heart Hospital di Bakersfield,in California. Ho sempre trovato la mia identità e la mia felicità nel lavoro e nella famiglia, ma nel mese di Agosto dello stesso anno, tutto è cambiato. In primo luogo, mi fu diagnosticato un cancro alla prostata seguito da un intervento chirurgico di routine che mi causò delle complicazioni che richiesero tre ulteriori operazioni. Come se queste ultime non fossero state abbastanza, alla mia nuova realtà si sommarono un costante, straziante, dolore, oltre ad impotenza, incontinenza e la necessità di indossare i pannolini.
Da buon Anestesista, non esitai ad utilizzare farmaci antidolorifici tradizionali per gestire un dolore così severo, ma ben presto scoprii di esserne diventato dipendente. Ora ero un sopravvissuto al cancro che doveva vivere con complicanze post chirurgiche, dolore cronico e dipendenza da oppiacei.  Inevitabilmente, entro un anno, mi venne diagnosticata anche la depressione.

Il 14 dicembre 2010 ero di nuovo in Chirurgia per il posizionamento di uno sfintere urinario artificiale. Da questo intervento ne uscii molto malato, con febbre a 40° e l'intera zona pelvica, incluso pene e scroto, molto rossi e gonfi. Non riuscivo ad urinare e fui trattato con antibiotici molto pesanti, ma non c'era alcun miglioramento: stava accadendo qualcosa di molto, molto sbagliato.
Dieci giorni dopo, la vigilia di Natale, venni ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale UCLA per sepsi, ero cioè in pericolo di vita per una grave infezione. La mattina di Natale, il personale medico eseguì un intervento chirurgico d'urgenza per drenare il pus dalla regione pelvica e togliermi il corpo estraneo (lo sfintere artificiale). Provai un sacco di dolore e fui pesantemente sedato.
Quando un medico inserì un catetere per drenare la vescica, il dolore fu così intenso che innescò una esperienza fuori dal corpo. Anche se il mio corpo fisico era pesantemente 'addormentatò, ero cosciente e consapevole, MA in un altro piano di esistenza. Vedevo il mio corpo, dall'alto, giacere lì in ospedale. Ero consapevole delle conversazioni che si svolgevano in sala operatoria, potevo osservare i chirurghi ed il taglio aperto nel mio addome. L'odore del pus (il liquido infetto presente nel mio bacino) era terribile e, per contrastarlo in modo che il team medico potesse continuare a lavorare, le infermiere applicavano acqua al profumo di eucalipto sulle loro mascherine chirurgiche. Ricordo di aver anche sentito l'anestesista raccontare una barzelletta che, tutt'ora, ricordo chiaramente, ma che non posso scrivere qui, dato che non era tanto pulita!
Più tardi, in sala risveglio, l'anestesista mi ha confermato l'esattezza di questo ricordo.

Durante e dopo l'intervento chirurgico, la mia coscienza - una coscienza che ero io, ma non limitata alla posizione del mio corpo - era completamente intatta. Non solo era completamente intatta, ma era più acuta ed ampliata. Ricordo di essere rimasto in sala operatoria, guardando il mio corpo da 4 o 5 metri d'altezza, dal lato sinistro, dove i chirurghi operavano su di me. Ho potuto vedere, sentire, annusare, tutto non solo in sala operatoria, ma anche in posti lontani. I miei sensi erano diventati iper-sensi.
Con la mia coscienza ancora in sala operatoria, ho contemporaneamente sentito una conversazione tra mia madre e mia sorella. Erano in India. Stavano parlando di quello che si apprestavano a preparare per la cena di quella sera: riso, verdure, yogurt e legumi. Faceva molto freddo ed era nebbioso lì. La mia famiglia era tutta infagottata, con una piccola stufa elettrica per stare al caldo, perché non avevano il riscaldamento centralizzato. Ho scoperto che non faceva alcuna differenza che la gente fosse vicino o lontano: la mia coscienza era dappertutto, contemporaneamente.
Mi piacerebbe dire che la mia coscienza poi si trasferì in uno spazio molto sereno, in compagnia di un Essere pieno d'amore e perdono totale. Ma non fu così. Invece, la mia coscienza si trasferì dal mondo fisico della sala operatoria di Los Angeles e dalla conversazione tenuta in una cucina in India ad un posto dove infuriava un grande fuoco selvaggio.
Entità oscure, con due corna e denti storti correvano. Venni portato in questo luogo urlando e dibattendomi. Ci furono un fulmine, nuvole scure, lì infuriava una perpetua, furiosa tempesta e c'era odore di carne bruciata. Non mi ci volle molto a capire che ero all'Inferno.
Era insopportabilmente doloroso. Sentivo altre anime urlare nella sofferenza. Aghi venivano infilati dentro di me e venivo atrocemente torturato. Poi mi hanno fatto giacere su un letto di chiodi ed il sangue iniziò a colare da varie ferite. Continuavo a chiedermi cosa avessi fatto in questa vita o nelle vite precedenti per meritare una tale punizione...
Come provai questo orrore, iniziai ad avere la forte coscienza che la mia vita era stata molto materialistica. Tutto era incentrato su di me.  Quando incontravo qualcuno, mi ero sempre chiesto "che cosa posso ottenere da questa persona?".
La verità, me ne sono reso conto all'Inferno, era che la mia vita sulla Terra era stata totalmente priva d'amore, nè avevo praticato la compassione o il perdono verso me stesso e gli altri.
 Avevo sempre avuto la tendenza ad essere particolarmente severo nei confronti delle persone che percepivo inferiori a me per stato, gerarchie sociali o professionali. Ricordo che mi sentii profondamente dispiaciuto per la mancanza di gentilezza nel mio
 comportamento e che desiderai d'aver fatto le cose in modo diverso. Immediatamente, come questa presa di coscienza divenne per me chiara come il cristallo, quel posto  -l' Inferno - cominciò a svanire ed apparve mio padre, con suo padre a fianco.
Mi prese per mano e mi guidò verso un tunnel, alla cui fine c'era luce bianca incandescente.
Mentre mi muovevo attraverso il tunnel era come se il tempo e lo spazio fossero scomparsi e mi resi conto che mi trovavo in due posti, o stati di coscienza, allo stesso tempo.
Interiormente sperimentai lo Shanti (una parola Sanscrita che descrive una pace completa e cosmica, uno stato di pura armonia, senza alcun disturbo o eccitazione). Mi sentivo in una totale, beatitudine indisturbata in cui avvertivo la connessione cosmica con tutto e con tutto l'universo. Quello spazio, che ho capito essere il Cielo, era molto sereno. Le parole sono inadeguate a descriverlo. Giunsi anche in presenza di una rilassante, amorevole, luce bluastra, senza forma, un qualcosa che, in qualche modo, io sapevo e sentivo essere Supremo Amore, Conoscenza ed Intelligenza Personificata.

Allo stesso tempo, ero di nuovo nel tunnel con mio padre. Lui mi stava guidando. Lì ho potuto vedere il mio passato, presente e futuro. Mi vidi in una vita passata che avevo effettivamente visitato una volta nel corso di una "regressione", una sessione tenuta con il Dr. Brian Weiss. Ero un principe indiano in epoca medievale che, senza pietà, insensatamente, frustava i poveri ed il me stesso di 200 anni prima nelle vesti d' un contadino afgano, dipendente dagli oppiacei, ma che coltivava i papaveri per vivere.
Mio padre continuava a guidarmi attraverso il tunnel ed, al contempo, una profonda conoscenza giungeva dentro di me. Vidi come la mia vita attuale era l'eco del mio comportamento nelle vite precedenti. Ancora una volta, mi comportavo con una totale mancanza di amore verso chi era meno fortunato di me, stavo abusando della mia ricchezza materiale e del mio status sociale ed ero anche tornato ad essere dipendente dagli stupefacenti. Poi, un'altra presa di coscienza:  se fossi tornato sulla Terra, questi schemi mentali ed i miei comportamenti avrebbero dovuto cambiare completamente.
Mio padre infine 'parlò con me. Quando dico 'parlare,' intendo in modo non verbale, poichè non l'ho visto 'parlare', piuttosto sentivo le sue parole dentro di me:
"Se si mantiene la coscienza pulita e si è sinceri con se stessi, l'universo ed il divino si prenderanno cura di voi."
Queste parole avevano un significato profondo per me, perché erano state le ultime parole che mio padre mi aveva detto prima di morire, una ventina di anni prima.  Era morto a Fresno, in California, per le complicazioni di una chirurgia cardiaca.
Mi era mancato in tutti quegli anni, ma mentre mi conduceva attraverso quel tunnel, tenendomi per mano come un bambino, pervadendo tutto il mio essere con quelle parole familiari, mi sentii profondamente consolato.
 Sapevo che da quel momento la mia vita era stata reindirizzata.

Dopo che mio padre mi aveva aiutato ad attraversare il tunnel, arrivai in un luogo di profonda calma, pieno di luce e gioia. Venni accolto da due Esseri che apparivano come dei ragazzi che irradiavano energia e luce, pieni di vigore, di entusiasmo e di amore.
Mi dissero, sempre senza parlare, che erano Angeli Custodi. I loro nomi, Michele e Raffaele e mi guidarono attraverso questo bellissimo posto. C'erano un prato, campi con rose colorate, c'erano montagne e un ruscello di acqua cristallina che scorreva placido, l'aria era fresca, rilassante ed aveva un profumo inebriante. Potevo sentire un dolce canto, in lontananza, ma allo stesso tempo nitido, lontano e tuttavia molto vicino a me. Michele e Raffaele mi parlarono della natura della coscienza superiore ed così capii che erano degli Spiriti-Guida. Al loro livello di coscienza (che era molto più avanzata della mia) esisteva ancora una qualche forma fisica, poichè c'è anche un livello di coscienza privo di ogni forma, che è lo stato più alto della Coscienza. A tale livello non vi è alcuna forma, ma solo una forza che tutto pervade, una potente entità di energia fatta di Puro Amore. Questa, coscienza pura e totalmente autonoma è la realtà di base, il tessuto di fondo assoluto di ogni cosa che esiste nell'universo, la fonte di tutta la creazione.
Come la mia coscienza ebbe capito tutto questo, mi ritrovai immediatamente immerso nella luce blu senza forma. L'Essere di Luce comincio 'a parlarmi' ma sentivo le su parole come attraverso un dolce vento che mi stesse sussurrando in un orecchio. La luce sembrava essere diffusa in per tutta quella dimensione ed é difficile descrivere a parole come ci si sente ad essere in presenza dell'Essere di Luce: PURO AMORE che pervade ogni cosa, come se tutti i cinque sensi terreni fossero stati immersi nell' Amore. Egli è presente in ogni luogo, ed è onnipotente. La mia coscienza si sentiva fusa con la coscienza suprema primordiale e subito cominciai a comunicare, CON ESSA ED IN ESSA.
Quanto più ero vicino, o quanto più sono diventato connesso con l'Essere di Luce, tanto più chiara e più intensa diventava la forza del canto. Il suono che ho sentito era 'ONG' e non l'ho capito in quel momento, ma che ho poi imparato essere una forma primordiale di 'OM' insegnato dallo Yoga Kundalini. La Luce mi disse che non era il mio momento di lasciare la Terra.
Tutto sarebbe andato bene, ma la mia strada ora sarebbe stata diventare un guaritore.
Mi venne anche detto che avrei dovuto lasciare l' anestesiologia ed il materialismo dietro di me.
"Ora è il momento di essere un guaritore dell'anima, specialmente delle malattie dell'anima, dell'energia del corpo, delle dipendenze, della depressione, del dolore cronico e del cancro."
Mi disse che questo era il motivo per cui avevo bisogno di sperimentare le malattie che mi avevano colpito, in modo che potessi provare empatia per gli altri, solo così avrei saputo come ci si sente ad essere nei loro panni. L'Essere di Luce mi fece intravedere il mio futuro: scrivere libri, parlare al pubblico, aiutando così molte persone.
Questa fu una completa rivelazione per me. Ero un anestesista che parlava a malapena coi suoi pazienti e mi era piaciuto fare così. In realtà avevo sempre sofferto di una forte ansia nel parlare in pubblico e l' evitavo a tutti i costi. Per le mie inclinazioni, avrei volentieri continuato a fare l'anestesista: era la mia passione ed ero stato molto bravo a farlo. Non ho mai interagito molto con i malati, ma ero l'anestesista più richiesto nella zona dove avevo vissuto e lavorato.
Il mio lavoro mi aveva offerto uno stile di vita che amavo ed in cui mi piaceva identificarmi.
Anche se non ero mai stato un uomo compassionevole, ero molto benestante e fino ad allora, mi ero crogiolato in questo mio stato. Ho amato il mio lavoro, la mia reputazione e il conforto materiale che mi ha dato. Se fosse stato per me, non avrei mai abbandonato la mia posizione ed il mio prestigio, ma a quel punto mi veniva ordinato direttamente da questo magnifico, estremamente amorevole, intelligente e gentile Essere di Luce che il mio comportamento doveva cambiare.
Mi era stata data indietro la mia vita solo per viverla in modo diverso.
Non sentivo ansia nè resistenza a fare ciò che mi era stato detto e mostrato di fare: come avrei potuto? Ero in un luogo rassicurante fatto di Amore Puro ed Incondizionato e tutto quello che potevo sentire era profonda gioia e pace interiore. Così accettai quel che mi era stato indicato di fare con amore tacito e profondo.
Come ebbi accettato ciò che l'Essere di Luce mi stava mostrando, alcune parole sembrarono lampeggiare nel cielo sopra di me; "Un Corso in Miracoli."  In quel momento, non avevo idea di cosa significassero quelle parole, ma poi ho scoperto che questo è il titolo d'un libro spirituale molto popolare scritto da Marianne Williamson, in cui i temi dell'amore e del perdono sono insegnati con intelligenza e passione. Infine, mi resi conto, con ogni fibra del mio essere, che la mia vita terrena m'era stata data indietro, così avrei potuto aiutare gli altri che erano affetti da dolore cronico, dipendenza e depressione.
Il mio ricordo successivo fu di trovarmi nella sala di risveglio. Un'infermiera era lì, non c'era la mia famiglia, ma dopo una mezz'ora erano tutti lì per vedermi. Nei giorni a venire, la velocità della mia guarigione fu a dir poco miracolosa. Con grande meraviglia del personale medico, sepsi ed infezioni erano del tutto guarite in 72 ore e così venni dimesso. In pochi giorni, l'infiammazione ed il dolore della regione pelvica rapidamente diminuirono, per poi sparire del tutto nei mesi successivi.
Incredibilmente, tre settimane dopo essere stato dimesso, rassegnai le mie dimissioni da Anestesista e non tornai più nell'ambiente ospedaliero. Come risultato di questa esperienza, tutto il mio mondo era cambiato molto rapidamente e così per tutta la mia famiglia: decidemmo di passare da una villa di 10.000 metri quadrati ad una casa molto modesta ed iniziai a fare volontariato e cercare nuove opportunità di svolgere servizi disinteressati per gli altri, ogni giorno. Passai dal guidare una Mercedes ad un ibrido Toyota.
Dopo questa visita ad un'altra dimensione, la depressione che aveva rovinato la mia vita per anni era sparita e così anche la mia dipendenza dai farmaci per il dolore.
Questo è a dir poco un miracolo: la mia Psichiatra ed alcuni tra i migliori specialisti in dipendenze di Los Angeles non seppero spiegare come fossi riuscito a superare anni di comportamenti sbagliati e di dipendenza, senza seguire un programma di riabilitazione intensiva.
Otto mesi dopo, mi fu offerta un'altra possibilità di vivere: la mia incontinenza fu finalmente corretta, il che mi liberò dalla necessità di indossare pannolini per adulti, per la prima volta dall'Agosto 2009.
Dodici mesi dopo la mia esperienza di pre-morte, la mia vita era appena riconoscibile: mi ero dimesso da Anestesista, avevo ridimensionato la mia casa, l'auto ed il quartiere in cui vivevo e la mia salute s'era trasformata. Ancora più importante, la mia natura e i miei comportamenti erano cambiati totalmente: ora ero più premuroso ed amorevole, mostrando più compassione verso gli altri.

Gli insegnamenti appresi nell'Altra Dimensione mi avevano spinto ad iniziare a scrivere ed a tenere seminari sul benessere spirituale. Sia come specialista nella gestione del dolore che prescriveva farmaci, sia come paziente che ha visto lo scempio che questi farmaci provocano sulla mente e sul corpo, invito tutti a cercare prima la guarigione attraverso terapie non-farmaceutiche e non invasive.
Io sostengo la necessità di un approccio basato sulla coscienza per raggiungere la guarigione, ed abbraccio i metodi che promuovono la connessione di ogni individuo con la Coscienza Superiore.

Nel mese di Ottobre, 2012, 22 mesi dopo la mia visita all'Altro Lato, ho pubblicato il mio primo libro imperniato sul tema della guarigione spirituale, 'L'anima del benessere' disponibile su Amazon.com.
Le parole "Un corso in miracoli ' che avevo visto nel cielo dell'altra dimensione sono diventate il fondamento del mio messaggio spirituale. Ho letto e iniziato a praticare il Corso diligentemente.
Ho letto anche opere di Marianne Williamson, specialmente il suo libro, Return of Love.
 Ispirato da quel libro, il mio messaggio centrale è diventata perdonare, amare e guarire.
Questo è anche il titolo del mio prossimo libro. Ho iniziato ad applicare questi insegnamenti nella mia vita: invece di spazzare le mie ombre scure e le mancanze sotto un tappeto, le condivido apertamente. Vi dico come sia necessario per me riconoscere ed accettare le parti scure di me stesso in modo che possano diventare un impulso per il cambiamento e la guarigione.
Lo faccio con l'intenzione di aiutare gli altri a fare lo stesso.
Più profondamente, tutta la mia prospettiva è cambiata. Sono pieno di desiderio di aiutare, di essere di servizio e di far ascoltare la mia voce per aiutare le persone a guarire. Ho fatto cambiamenti nella mia vita per rendermi disponibile a realizzare tutto ciò. Il pieno significato di tutto quello che ho vissuto continua a rivelarmisi, momento per momento. Mi sento ancora collegato alla Luce ed è vivido in me il ricordo dell'esperienza all'Inferno ed in Paradiso, di mio padre e del tunnel del tempo.
Mi sembra che la pienezza dei cambiamenti che sono stati pensati per me non poteva essere attuata tutta in un giorno, una settimana o anche un anno. Sembrano dispiegarsi continuamente come i miei cambiamenti di vita e la mia coscienza si sposta sempre più verso il suo nuovo scopo. Il processo di trasformazione che sto passando non è ancora completo, piuttosto, ho la sensazione che sia stato rispedito sulla Terra su un percorso preciso ed il mio compito è quello di mettere un piede davanti all'altro e seguire quel sentiero con cuore fiducioso - proprio come ho fatto tenendo la mano di mio padre nel tunnel del tempo .
Per tutti questi cambiamenti, non ho provato alcuna paura, so che non sono solo, e mentre non è ancora bene in vista ciò che sarà il mio futuro, so che c'è un piano - e che esso è buono. Nella mia vecchia vita, mettevo le persone a dormire, ora invece le sveglio.
Ed io mi sono svegliato fin troppo!
(Trad, WM dal sito:http://ndestories.org/dr-rajiv-parti/ )

 NDE di Margaret Birkin: Anche l'ORGASMO può causare una nde!  (01-11-13)

Molti Lettori saranno sorpresi di sapere che le NDE e le esperienze fuori dal corpo (OOBE) possono essere attivate dall'orgasmo.
 Gli scienziati sanno che il più grande organo sessuale del corpo umano è il cervello, infatti le onde cerebrali umane mostrano cambiamenti ben distinti durante l'orgasmo che indicano l'importanza del sistema limbico del cervello . Sia il cervello maschile che quello femminile dimostrano cambiamenti simili, scansioni RMN dell'attività cerebrale mostrano una temporanea diminuzione dell'attività di ampie parti della corteccia e di attività normale, o aumentata, nelle aree limbiche del cervello. La ricerca ha dimostrato anche che i centri emotivi degli uomini si disattivano durante l'orgasmo, ma in misura minore rispetto a quelli delle donne. Scansioni cerebrali su entrambi i sessi hanno dimostrato che i centri del piacere del cervello del maschio mostrano un' attività più intensa che nelle donne durante l'orgasmo, secondo la ricerca condotta da Judith Horstman.
I riti sessuali tradizionali orientali, i Tantra Yoga, potrebbero essere nati dai primi Tantra Induisti come un mezzo per innescare trasformazioni biochimiche nel corpo, onde creare uno stato di consapevolezza in entrambi i partner raggiunti dall' energia kundalini. La frase francese " la petite mort" è tradotta come "la piccola morte ", che è un eufemismo per definire l'orgasmo. Questo termine è stato generalmente usato per descrivere lo stato post- orgasmico di beatitudine che segue dopo un'esperienza sessuale.
In un senso più ampio, " la piccola morte " può riferirsi alla liberazione spirituale che segue l'orgasmo o ad un breve periodo di trascendenza come conseguenza del rilascio della " forza vitale " - sensazione causata dalla rapida produzione di ossitocina nel cervello, dopo ogni orgasmo. Nel 1993, Margaret Birkin ha attraversato una serie di esperienze simili alle NDE che, non solo le cambiarono la vita, ma che ancora oggi, dopo anni, può ricordare in ogni dettaglio.
Le sue NDE sono esempi di come tali esperienze possano essere innescate anche dagli orgasmi.

Esperienza di pre-morte di Margaret Birkin durante l'orgasmo

"Avevo 46 anni quando ho incontrato il mio secondo marito Peter. Ero stata sposata in precedenza per 23 anni ed aveva cresciuto due figli. La mia vita sessuale con il mio ex marito non era male, ma niente di entusiasmante e non avevo mai provato un orgasmo con lui in quei 23 anni.  Ci eravamo separati ed eravamo quasi divorziati nel 1993 quando Peter entrò nella mia vita quasi subito dopo la fine del mio matrimonio. Fui molto attratta sessualmente da Peter, così a 46 anni di età, diventai di nuovo interessata al sesso. Io che ero sempre stata timida e un pò conservatrice, iniziai a leggere libri sul sesso e sulle posizioni sessuali. Con Peter non ho mai avuto inibizioni, perchè stavo provando per la prima volta, il sesso più soddisfacente della mia vita. Una sera, ebbi un'esperienza con le sensazioni più incredibili. Era come se ogni nervo del mio corpo fosse vivo di energia, accompagnato dalla più meravigliosa sensazione di beatitudine, finchè lasciai il mio corpo. Mi ritrovai come "concentrata" nel mio petto a guardare quello che sapevo essere il mio chakra e vedevo una luce davanti a me. Tutto ad un tratto mi spaventai nell'allontanarmi, pensando che stavo morendo e, per pochi secondi, ho combattuto contro quella sensazione, descrivendo a Peter quello che stavo vivendo. Ero ancora fisicamente lì, nel mio corpo, ma la mia anima, spirito, comunque lo si voglia chiamare, non era più lì. Ero nel mio petto. Poi mi stavo dirigendo verso l'alto, verso la luce e mi ritrovai nella luce più bella che avessi mai visto, in un luogo di estrema bellezza. Ero totalmente stupita e ci misi parecchio per riprendermi dalla sorpresa. Mi ritrovai nei Regni di quello che chiamerei lo Spirito, insomma ero in un'altra dimensione . Poi ho iniziato ad esplorare questo luogo. Ho potuto vedere degli auditorium dove la gente ascoltava conferenze, sapevo perfettamente che c'era una specie di Scuola e tanti luoghi di rara bellezza. Non volevo tornare indietro, ma a questo punto iniziai a sentire il bisogno di tornare nel mio corpo e non riuscivo a controllare questo impulso mentre mi tirava indietro . Ero esausta dopo quella esperienza ed ebbi bisogno d'un periodo di riposo per un paio di notti. Poi abbiamo fatto di nuovo l'amore. Anche in questo caso, lasciai il mio corpo .
La seconda volta ho viaggiato verso un posto che io chiamo le Sale dei Maestri. Ciò che mi stupì maggiormante in questo luogo fu il pavimento piastrellato in bianco e nero di grandi dimensioni .
Molti anni dopo, una mia cliente mi parlò della sua visita in quel luogo, descrivendomi le stesse piastrelle. La sua descrizione era uguale alla mia: c'era stata anche lei! Lì ho visto anche il mio maestro spirituale, Maitreya. Stava giocando a scacchi con qualcuno e, come mi sono avvicinata, ho potuto vedere che era con Sai Baba. Ero stupita. Entrambi mi guardarono e risero al mio stupore. Non furono pronunciate parole, ma sembravano contenti di vedermi. Mentre li guardavo, all'improvviso mi sono mossa inaspettatamente fuori della loro dimensione, per trovarmi in un'altra. Qui ero nello spazio. Mi muovevo molto lentamente, ma potevo vedere davanti a me una energia... che è l' unico modo per spiegarla. Era lontana e sapevo che per raggiungerla avrei dovuto spostarmi lentamente. Ancora una volta ero fisicamente legata al mio corpo, ma fuori dal corpo, anche se consapevolmente. Fui in grado di parlare con Peter, molto piano, come se fisicamente fossi a migliaia di kilometri di distanza. Ciò mi fu di grande aiuto perché non potevo credere a quello che mi stava succedendo. Ancora una volta, dopo un pò, dovetti tornare nel mio corpo.

La volta successiva sono venuta a conoscenza dell'Universo stesso, dello spazio, della nostra connessione con lo spazio e con l'Universo nel suo insieme. Ho oltrepassato le galassie e, ad un certo punto, ho superato i buchi neri che sentivo come se fossero i Chakra dell'universo. Ancora una volta, quell'energia di fronte a me sembrava lontanissima. Ogni paio di notti facevo un viaggio. Io non so se Peter si sentiva abbandonato, ma ogni volta che facevamo sesso lasciavo il mio corpo ed andavo sempre più nello spazio profondo.
Ho viaggiato sempre più lontano dal mio corpo e dal regno della terra avvicinandomi maggiormente all'Energia, finchè mi sono resa conto della correlazione con la totalità della vita stessa, rimanendo estasiata dal lavoro creativo di Dio.
Poi, una notte, sono arrivata più vicino all'Energia e solo allora l'ho sentita per la prima volta.
Era Amore Puro, Puro Amore Incondizionato.
A quel punto della mia vita non mi reputavo una persona tanto per bene, ma questa Energia mi parlò col pensiero e mi disse che ero una bella persona, invitandomi a lasciar perdere le idee che avevo su me stessa, cioè d'essere una persona di poco conto.
L'amore proveniente da questa Energia è stato sorprendente. Era così profondo che singhiozzai in modo incontrollabile, poi, durante le successive visite, mi avvicinai sempre di più ed infine fui in grado di fondermi con questa Energia raggiungendo una beatitudine, felicità e pace incredibili. Energia... Questo Essere era così incredibile che non l'avrei mai voluto lasciare .
Mi parlò ancora col pensiero e mi disse che un giorno, quando avrei finito il mio cammino di crescita spirituale, avrei lavorato con Lui/Lei
Tuttavia, avevo di fronte a me un percorso molto difficile e non avrei dovuto arrendermi nel lungo termine, perchè ne sarebbe valsa la pena. Dovevo però muovermi lentamente, perché, se non lo avessi fatto, mi sarei bruciata spiritualmente.
C'è chi chiama l' orgasmo 'la piccola morte'. Per me è stata una morte e anche una rinascita.
Non ero più la stessa, dopo. Non credo che potrò mai più tornare indietro, perchè é stata
 l'esperienza più incredibile della mia vita e so che non la dimenticherò mai. "
(DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS -TRAD WM-)


LA NDE più profonda (29-11-13)
(DAL BLOG DI MIKE TYMN )
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Anche se l'esperienza di pre-morte (NDE) non era ancora stata definita così fino al 1970 dal Dr. Raymond Moody, numerosi racconti di tale fenomeno risalgono a molti anni prima che egli iniziasse la sua ricerca. Sarebbe difficile trovare una NDE più dinamica di quella riportato da Cora Richmond (foto) nel suo libro intitolato  "Le mie esperienze fuori dal corpo . "
"La possibilità dello Spirito di 'lasciare il corpò per un certo tempo e poi tornare alle sue normali attività è stata dimostrata molte volte", ha scritto la Richmond più di 50 anni prima di Moody, sottolineando che la separazione può essere causata da infortunio o malattia (NDE), ma a volte anche da "un'assenza volontaria", che definisce semplicemente un'esperienza fuori-dal-corpo (OBE).
"Queste visite al Cielò, a volte si possono tingere coi pregiudizi religiosi del soggetto,
ma non è tanto strano in considerazione del fatto che gli stati spirituali sono condizioni
della mente che gli Spiriti stanno vivendo.». Quasi un secolo dopo, gli scettici stanno facendo questa stessa osservazione, come se si trattasse di qualcosa di nuovo e spacciandola come prova che l'esperienza non è altro che un'allucinazione.
Oltre a numerose NDE, la Richmond sembra essere stata capace di separarsi dal suo corpo volontariamente. Non è del tutto chiaro dal suo libro, ma l'esperienza primaria riferita sembra essere avvenuta nel corso di una grave malattia, quando rimase in punto di morte per diversi giorni, molti anni prima della sua morte reale, giunta nel 1923, all'età di 82 anni.
In quello stesso anno fu pubblicato il suo libro . Tuttavia, ella afferma di aver avuto molte esperienze fuori dal corpo ed è a volte difficile discernere se tutto quello che riporta nel libro sia il risultato di quella specifica NDE, o se alcuni racconti provengano da altri tipi di esperienze.
Il libro comincia affermando che è impossibile trasmettere adeguatamente in linguaggio umano quello che lei aveva effettivamente vissuto, soprattutto negli livelli più alti dell'Aldilà e che  la cosa migliore che poteva fare era tentare di offrire alcuni scorci della sua esperienza. Ricorda un grande senso di sollievo per essersi liberata dalle limitazioni del corpo e afferma che non si aspettava di tornarvi, come aveva fatto in precedenza.  "C'è stata una percezione di grande luce, un senso di illuminazione, un risveglio per la vastità di questo regno dello Spirito. Tutto il resto è stato inghiottito - eclissato- dalle meravigliose esperienze che sono giunte dopo: la presenza di Amati Defunti le visioni di Spiriti luminosi!
Questo era uno stato di super-coscienza, il risveglio di facoltà e percezioni prima sconosciute, l'essere a conoscenza, quasi senza limitazione, del sapere universale! Qualunque sia la natura e lo stato del mio vero Ego, sembrava più vicino all'Assoluto, come si poteva ben immaginare! C'era così tanto di me e c'era così poco di me! C'erano tanti e tali Spiriti stupendi!
Come ci si sente piccoli alla presenze di tali potenti Entità!
Come ci si espande nella conoscenza dell'Infinito: a Sua immagine "!

I Cari defunti le danno il benvenuto.

"Coloro che mi avevano preceduto in questa vita meravigliosa, fecero ressa intorno a me, uno ad uno, per darmi il benvenuto: non tutti in una volta, ma in primo luogo quelli che avevano avuto i più teneri legami.".
Ella capì che gli Spiriti con pensieri, percezioni ed aspirazioni affini, sono attratti l'uno all'altro e formano gruppi che lavorano insieme per gli altri. "Li ho visti raggiungere le menti di coloro che sono sulla terra, a volte singolarmente, a volte in gruppi, a seconda del bisogno del momento." La sua Guida la portò a fare un giro del mondo degli Spiriti, dove li vide intenti a cercar d'aiutare gli esseri umani, ma non sempre vi riuscivano a causa delle barriere terrene, soprattutto l'egoismo ed il non essere aperti alle loro comunicazioni, a causa delle influenze legate alle false conoscenze teologiche e materialistiche. Vide quelli recentemente deceduti e non ancora pienamente risvegliati nel loro nuovo stato che esistevano in forme-pensiero e vide anche scene delle loro recenti vite terrene, perchè privi della consapevolezza spirituale capace di far loro riconoscere ed apprezzare il nuovo stato di coscienza. "Mentre lo Spirito progredisce, la forma-pensiero cambia e poi scompare ogni limitazione sensoriale",le venne spiegato. "Molti di quelli che ricreavano scene familiari terrene mi sembrarono soddisfatti, alcuni addirittura felici, senza nemmeno sapere che era il risultato delle loro forme-pensiero, invece di essere una modalità intrinseca o connaturata alla 'terra dello Spirito."

 Vide molti altri le cui forme-pensiero erano negative, buie e forse non particolarmente piacevoli.
La Richmond diventava sempre più consapevole del fatto che poteva percepire e ricevere più perfettamente le risposte ad ogni domanda che si ponesse, anche prima della formulazione del pensiero stesso. "La formulazione è un processo limitante che a volte é di impedimento", le disse il suo Spirito Guida, spiegandole che le menti devono esser già state preparate durante la vita materiale alla consapevolezza dell'esistenza dello Spirito.
Pregò invano di non tornare nel suo corpo fisico, ma la sua Guida la informò che aveva ancora molto lavoro da fare e doveva tornare. Poi, le fece vedere il suo corpo. Vide che stava ancora respirando e notò un "cordone psichico" che collegava il suo Spirito ad esso. La Guida disse che anche se lei non era ritornata immediatamente nel suo corpo, era necessario restarne connessa. Così, durante l'esperienza durata più di molti giorni, secondo il tempo terreno, era rimasta sempre collegata ad esso per mantenere in vita la "scintilla vitale". Era un pò come tornare a visitare dei cari amici in un luogo di bellezza ed incanto per poi dover tornare alla propria routine quotidiana.
Le furono poi mostrati quelli che "lavorano su se stessi" e riconobbe una persona che era stata considerata "eminente" nel mondo dell'arte quando viveva sulla Terra. Lui stava scolpendo, intagliando e soffiando su un'immagine di se stesso e la Richmond chiese alla Guida cosa stesse facendo quell'uomo.
"Rimuove le spigolosità e gli errori della propria natura: la gelosia degli altri artisti -la cicatrice più profonda-, l'egoistica ricerca delle lodi umane, l'arrogante desiderio di adulazione, la riluttanza a concedere ad altri l'apprezzamento dei loro veri meriti".
Gli Spiriti affermano che queste spigolosità sono tanto varie per quanti sono gli stati personali di coloro che giungono lì .
La conoscenza - o la mancanza di essa -posseduta da ogni persona corrisponde allo stato dello Spirito, ovvero al suo grado di conoscenza dei princìpi spirituali"
In effetti, più arriviamo a capire tali spigolosità durante la vita terrestre, tanto meglio vivremo dopo la transizione nel mondo dello Spirito, partendo dal presupposto che vivremo in base a questi princìpi.
Il tempo non sembra essere un fattore importante nel regno degli Spiriti, ad eccezione degli eventi legati a persone e fatti degli umani con cui gli Spiriti entrano in connessione, le fu spiegato ulteriormente: "Le nostre parole ed anche i nostri soliti pensieri umani sembrano superficiali, deboli e puerili quando cercano di descrivere la realtà divina dello Spirito."

Il suo tour dei regni celesti più alti è completamente indescrivibile.
"Nessuna lingua umana è in grado di ritrarre adeguatamente l'estasi prodotta dalla visione, dalla contemplazione, dalla percezione di questo stato totalmente glorioso. Sfere dalla bellezza trascendente, globi di splendore celeste! E mentre gli Spiriti che abitano in quei regni superiori sono uniti nei loro scopi, purtuttavia mantengono la loro individualità. Questa individualità è eterna, è l'ego di cui la piccola personalità terrena non è che un frammento del Tutto."

Richmond chiese poi alla sua Guida perché la conoscenza del mondo dello Spirito non è messa maggiormente a disposizione degli esseri umani. Le venne detto che si tratta di una questione di crescita, di attesa e di lavoro. In altre parole, la maggior parte delle persone non sono ancora pronte per questa rivelazione. Nel concludere il libro, la Richmond scrive che alcuni eminenti scienziati avevano fatto passi avanti per aiutare l'uomo a capire la vita futura.  Ha chiamato in causa Hare, Mapes, Denton, Wallace, Crookes, Varley, Zollner e Flammarion, ma ha posto Sir Oliver Lodge, un famoso fisico britannico che inventò la valvola termoionica, in cima alla lista, come uno la cui mente era meglio preparata a ricevere le verità spirituali.
(Trad. Webmaster)
 

Un altro giorno,un' altra NDE (22-02-14)
Sui Media Americani non c'è giorno in cui non appaiano notizie ed interviste a Ritornati, cosa molto rara qui da noi, a confermarci che il fenomeno è sempre più sotto gli occhi di tutti. Anche se la fase di OBE non è sempre presente, oltre a quelle del tunnel, della Luce, dell'incontro coi parenti defunti, ecc., ci preme sottolineare ai nostri Lettori come le NDE, vuoi che sia possibile verificarle, vuoi invece trattarsi di allucinazioni, siano un caposaldo della ricerca PSI, oltre ad un rompicapo sempre più arduo da risolvere per gli Scettici. Ecco un breve elenco degli ultimi casi avvenuti in USA.

Brian Miller, dell'Ohio
Ecco un resoconto breve ma interessante di una NDE di qualcuno che è morto (in un certo senso) per 45 minuti in un ospedale dell'Ohio dopo aver subito un infarto ma il cui cuore, con gran sorpresa di infermieri e medici, ha iniziato a battere di nuovo quando veniva ormai dato per spacciato. Miller, 41 anni, ha detto a WJW-TV che mentre lui era fuori dal corpo, ha visto una luce abbagliante ed alcuni parenti deceduti e che si ricorda d'un sentiero "celeste" pieno di fiori, dove era stato bloccato da sua suocera che era appena scomparsa.  "Lei mi afferrò per il braccio e mi disse, 'Non è il tuo tempò".
Miller ha detto anche di aver incontrato un altro parente prima di svegliarsi e che anch'esso gli aveva imposto di ritornare indietro. Nonostante che il suo cervello non abbia ricevuto ossigeno per ben 45 minuti, i medici hanno accertato che Miller non ha subito alcun danno cerebrale. "C'è vita dopo la morte e la gente ha bisogno di crederci," ha dichiarato durante un'intervista in TV.

Don Houston dell'Oklahoma
Don racconta che si è ritrovato in una grande stanza bianca con finestre ad arco, completamente in pace. Non sapeva che era clinicamente morto e che paramedici e medici stavano lavorando per salvargli la vita, nè che sua moglie aveva passato diversi minuti in preda al panico, pregando e cercando di praticare la CPR fino all'arrivo del 911 (118 in USA) Lui, invece, era tranquillamente intento a guardare varie persone in abiti bianchi che dice fossero Angeli, venirgli incontro e sorridergli attraverso le finestre della stanza .
Poco dopo il suo arrivo nella sala, un albero di più di 6 metri di altezza gli apparve e gli disse che aveva subito un attacco di cuore. In un primo momento ha avuto paura di raccontare la sua esperienza, per téma d'esser chiamato pazzo, ma ricordiamoci che, secondo la Bibbia, un cespuglio infuocato parlò a Mosè...
"Sinceramente credo che fossero Angeli , ed erano con me per rassicurarmi che non ero solo e che stavo bene, e credo che l'albero fosse Dio, non mostratomisi nella sua vera forma , perché non era il mio tempo , ma solo per farmi sapere che tutto andava bene.
 Ero molto tranquillo . "
Houston aveva infatti sofferto di un arresto cardiaco improvviso ed è sopravvissuto per raccontarci quanto ha visto nell'Aldilà. Rimase nella stanza bianca con una donna, un Angelo e, quando fu abbastanza vicino da toccarlo, gli ha parlato e gli ha chiesto:
"Don, vuoi venire con me?"
Istintivamente la seguì attraverso la porta da cui l'Essere era entrato, ma a quel punto si svegliò sentendosi chiamare dai medici e dagli infermieri che erano intorno a lui. Una volta sveglio, Don guardò sua moglie e le disse che era dispiaciuto.
"Per cosa?" Chiese lei.
"Perché ho avuto un attacco di cuore,"
"Come fai a saperlo?"
"Dio me l' ha detto" rispose.
Don Houston è morto per circa 26 minuti, non consecutivi, durante i quali è rimasto senza attività cerebrale. Egli non ha alcun ricordo della sua giornata terrena fino al momento del risveglio.
"Ho guardato il mio corpo esanime a terra e ho capito che era morto,c'erano troppi danni da riparare. E poi in un movimento rapido, la mia anima stava andando verso l'alto verso una luce che noi esseri umani non siamo in grado di descrivere! "
Aggiunge di essersi sentito come un bambino nelle mani di Dio.
"Anche se non ho potuto vedere il suo volto reale, l'aura di luce era in realtà l'amore del suo volto. Il suo volto è l'amore, e non si può nemmeno vederlo ".
I membri della sua famiglia che sono già Lì gli dissero che non era il suo tempo  e così era dovuto tornare nel suo corpo.

Infine un breve esempio di NDE verificata, citato dal Dr. Parnia :

Il Dr. Parnia racconta un caso in cui un nuovo medico, di fronte ad un paziente in arresto cardiaco prolungato, ha mangiato il pranzo a lui destinato, ritenendo che non gli sarebbe più stato utile. Dopo il recupero, il paziente ha descritto al medico una dettagliata NDE, ed ha concluso con queste parole:"E tu ti sei mangiato il mio pranzo!!",
fornendo una prova attendibile di essere rimasto cosciente anche..da morto!
Tali racconti non possono piacere agli Scettici, ma i medici ed il personale infermieristico raccolgono in tutto il mondo sempre più racconti come questo da parte di pazienti rianimati, ha detto Sam Parnia.

Un'intrigante NDE DEL 1911    (01-03-14)
(DAL BLOG DI M. Tymn)
Sappiamo bene che il dottor Raymond Moody è ufficialmente riconosciuto come il "padre" delle NDE, grazie alla divulgazione del fenomeno contenuta nel suo libro del 1975, La vita dopo la vita, ma non tutti sanno che ci sono stati numerosi resoconti di NDE già molto tempo prima che Moody stesso avesse cominciato a condurre la sua ricerca.
Trovo questi vecchi racconti di NDE più intriganti di quelli moderni, perché gli sperimentatori avevano poca o nulla conoscenza di tale fenomeno.
Oggi i demistificatori scettici sostengono che una persona che segnala una NDE la sta semplicemente inventando di sana pianta, perché ha letto di queste esperienze ed è in grado di fantasticarci sopra.
Recentemente mi sono imbattuto in una NDE del 1911 in un libro pubblicato nel 1943 intitolato
 "La Transizione Chiamata Morte" [The transition called death], scritto da Charles Hampton, riferitagli da un certo signor W. Martin di Liverpool, in Inghilterra. Ecco quello che il signor Martin gli rivelò :
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"Nel 1911, all'età di sedici anni, mi trovavo a circa dodici miglia di distanza da casa mia, quando un muro molto alto veniva abbattuto da una forte folata di vento, mentre vi stavo passando accanto.
Una pietra enorme mi colpì alla testa, poi fu come se avessi potuto vedermi steso a terra, rannicchiato, con la pietra sulla testa ed un buon numero di persone che correvano verso di me.
Li ho visti spostare la pietra e qualcuno togliersi il cappotto e infilarlo sotto il mio capo; potevo sentire tutti i loro commenti, come 'Chiamate un medico! Il collo è rotto! Ha il cranio fracassato ! '
Un uomo ha poi chiesto se qualcuno sapesse dove abitavo e gli venne detto che alloggiavo proprio dietro l'angolo, così ordinò loro di portarmi là. Ora, durante tutto questo tempo, mi sembrava come se fossi staccato dalla forma che giaceva a terra, sospeso a mezz'aria nel centro del gruppo e potevo sentire tutto ciò che veniva detto. Come cominciarono a spostarmi, qualcuno disse che quanto accadutomi sarebbe stato un duro colpo per la mia famiglia e subito provai il desiderio di essere con mia madre.
Immediatamente mi ritrovai a casa, dove mio padre e mia madre s'erano appena seduti a tavola per il pasto di mezzogiorno. In quello stesso istante, mia madre si alzò bruscamente dalla sedia e disse:
'Bert, è successo qualcosa al nostro ragazzo. '
I miei iniziarono a discutere Animatamente, ma mia madre non volle sentire ragioni e disse che se avessero preso il treno delle 14, sarebbero stati da me in meno d'un'ora. Aveva appena lasciato la stanza quando bussarono alla porta d'ingresso. Era un fattorino della stazione ferroviaria con un telegramma con la notizia che ero gravemente ferito.
Poi, improvvisamente, venni di nuovo trasportato - questa volta sembrava contro la mia volontà - in una camera da letto dove una donna che conoscevo era a letto con accanto altre due donne molto concitate, mentre un medico ero appoggiato sopra il letto. Poi vidi che teneva un bambino nelle sue mani.
Subito provai un impulso quasi irresistibile di premere il mio viso contro l'occipite del neonato in modo che esso potesse 'uscire' dalla parte opposta della faccia del bambino.
A quel punto il medico esclamò:' Sembra come li abbiamo abbiamo persi entrambi...', e ancora una volta, provai il bisogno di prendere il posto del bambino per fargli vedere che si sbagliava, ma i pensieri di mia madre che piangeva indirizzarono i miei nella sua direzione e mi ritrovai in un vagone ferroviario con lei e mio padre. Ero ancora con loro quando sono arrivati a casa mia e sono entrati nella camera dove ero stato messo a letto. La mamma era accanto a me ed avrei voluto consolarla, così pensai che avrei dovuto fare la stessa cosa che avevo sentito di fare nel caso del bambino: saltare sul corpo che giaceva nel letto.
Finalmente ci riuscii e lo sforzo fece sì che il mio corpo si sedesse sul letto pienamente cosciente.
 Mia madre mi fece sdraiare di nuovo, ma le dissi che stavo bene e che era strano che lei sapesse cosa mi fosse succsso prima dell'arrivo del telegramma. Sia lei che papà rimasero stupiti da questa mia affermazione. Il loro stupore aumentò ulteriormente quando ripetetti quasi parola per parola la conversazione che avevano avuto in casa ed in treno. Dissi che ero stato vicino alla nascita, così come alla morte e aggiunsi che la signora Wilson, che abitava vicino a noi, aveva avuto un bambino, proprio quel giorno, ma che era morto perché non ero potuto entrare nel suo corpo. Successivamente sapemmo che la signora Wilson era morta nello stesso giorno alle 14:05 dopo aver partorito una bambina morta anch'ella. " Sembra che ci sia più di una semplice esperienza di pre-morte in quest'antica storia, perciò invito il lettore a riflettere su questo racconto che data più di cent'anni.
(Mike Tymn - Trad. Webmaster)

NDE di Vicky Noratuk,NATA NON-VEDENTE! (27-09-14)

Tra il 1947 e il 1952, parecchi bambini sono stati accecati da un eccesso di ossigeno nelle incubatrici, dotate di un erogatore di nuova concezione. È stata la scoperta della mancata visione periferica, accusata dai piloti che respiravano ossigeno attraverso le maschere d’aria, ad indicarne la causa. «Ero rimasta nel grembo materno 22 settimane, dal dicembre del 1950, quando sono nata all’ospedale San Luca a Pasadena, in California...>> Ecco la sua testimonianza.
<<Non pesavo nemmeno un chilo e mezzo alla nascita, ed era logico che sarei stata messa in una delle nuove incubatrici.
Da allora, per 43 anni, non ho visto alcuna luce né ombra, nulla, dal momento che i nervi ottici dei miei occhi erano stati distrutti. Quando sogno, vivo le medesime sensazioni che provo quando sono sveglia. Non ci sono dati visivi, solo il tatto e il suono. Ma ho visto come vedete voi. In due episodi sono stata in procinto di morire, e in quelle occasioni, per la prima volta in vita mia ho potuto vedere. Ho lasciato il mio corpo e ho visto. Questo è il resoconto della mia seconda esperienza di premorte. Il 2 febbraio 1973 lavoravo come cantante e pianista in un ristorante a Seattle, Washington.
Erano le due di notte. Il proprietario, avendo paura di offendere una coppia ubriaca che si era offerta di accompagnarmi a casa ed annullando le mie obbiezioni, aveva insistito che accettassi l’offerta rifiutandosi pure di aprire l’ufficio affinché potessi chiamare un taxi. Poi se n’era andato e nessun altro avrebbe percorso la mia strada. Ho accettato a malincuore il passaggio. Non appena siamo partiti, il conducente ha detto che stava vedendo doppio. L’auto zigzagava per le strade. Vicino alla base della collina Queen Anne ho sentito un forte stridìo di gomme e siamo finiti fuori controllo. La moglie del guidatore ha gridato: “Oh mio Dio, ci stiamo schiantando!” Tutto è diventato molto lento. Ho urlato, ed è stata la mia ultima consapevolezza nel corpo fisico.
Stordita e disorientata ho sentito me stessa uscire dalla bocca. Il tempo sembrava ancora rallentare ed estendersi. Mi stavo sollevando in aria, sopra la strada, confusa. Ho visto il mio corpo brevemente ed ho avuto un momento di incertezza quando una parte di me voleva tornare dentro ed un’altra sentiva che era così bello rimanere fuori! Poi sono rientrata.
È stato come quando si ritorna a casa perché si è dimenticato qualcosa. Non mi ricordo il viaggio all’ospedale di Harborview.
Arrivata al pronto soccorso, ero cosciente di trovarmi vicino al soffitto. Potevo vedere di nuovo! Durante quest’esperienza di premorte ero in uno stato continuo di sbalordimento nel poter guardare ogni cosa. In realtà, era tutto così estraneo a me che diventava una complicazione costante sostenere i miei sforzi. Proprio come capita di ascoltare una lingua straniera che non si comprende, ma che si desidera capire di più. Sotto di me c’era un corpo su una lettiga e non ero sicura si trattasse di me. Ero sconvolta ed atterrita. La lunghezza dei capelli era la mia, ed una gran parte di essi era stata rasata! Questo può essere un non senso, ma mi ci è voluto molto tempo per farli crescere, ed ho amato così tanto i miei capelli! È stato come perdere un lato importante di me. Nelle vicinanze ho visto distintamente un’esponente femminile dell’equipe medica. Mi sono sentita attratta verso di lei e non riesco a spiegare il perché. Ma avevo un gran bisogno di essere capita. Poi ho sentito una voce maschile asserire che c’era del sangue sul timpano del mio orecchio sinistro, e che avrei potuto diventare sorda. ”Io non sono sorda! Non sono sorda!” Gli urlavo. Forse la donna sarebbe stata in grado di dirglielo. ”Non mi senti? Sono proprio qui!” A questo punto, mentre le impressioni visive mi confondevano, diventavano anche secondarie al mio desiderio di comunicare verbalmente, perché questo era il modo principale che avevo utilizzato attraverso la vita.
Poi la dottoressa ha soggiunto: “Non sappiamo quanti danni cerebrali ci siano… e se potrebbe trovarsi in uno stato vegetativo…” Le ho gridato: ”Io non sono in uno stato vegetativo!” Ero così frustrata e stizzita perché stavo urlando con tutta la forza che avevo, ma era come se non esistessi! Volevo solo uscire da lì. Quasi all’istante, come se fosse una risposta al mio pensiero, ho avuto la percezione di essere attirata verso una sorta di “Vooom!” diritta attraverso il soffitto e l’ospedale, proiettandomi nello spazio.
Ho visto delle luci. Non so da dove venissero. Ma non me ne importava, perché mi sentivo così libera! Ero stordita dalla facilità di movimento, come se mi stessi innalzando. Provavo una sensazione incredibile di euforia e di inebriamento.
Questo potrebbe sembrare stravagante, ma mi ricorda lo stato in cui si può trovare un cucciolo quando si rotola sull’erba non curandosi affatto del dove stia rotolando. Poi, a distanza, ho sentito un suono bellissimo, come di campane tubolari.
Conteneva ogni singola nota che si possa immaginare, dalla più bassa alla più alta, tutte mescolate insieme. Come musicista ero incuriosita. C’erano così tante tonalità diverse che non sapevo fosse possibile! Ero in riverente soggezione.
Risucchiata a capofitto in un tunnel buio, sono stata condotta dal vento verso una luce lontana che si ingrandiva. Avevo una sensazione di arieggiamento, come se dei grandi, enormi ventilatori mi sospingessero. La galleria era confortevolmente ampia.
Di tanto in tanto oltrepassavo quelle che parevano essere aperture o finestre lungo le pareti. Attraverso queste, ho potuto intravvedere altri Esseri, sia davanti a me che dietro, in simili tunnel paralleli. Sembravano esprimere lo stesso stupore che stavo vivendo io.
Percepivo dentro di me un calore diffuso e mentre mi avvicinavo al termine del condotto, la luce diventava brillante.
 Poco prima di raggiungerne la fine ho udito della gente cantare. Era come se tutti gli inni che mai si fossero sentiti si esprimessero in una sola volta, fondendosi insieme armoniosamente! Ho considerato che non c’erano stati dei canti su Gesù morente, o carmi tristi di sangue e di dolore. Quelli che sentivo, al contrario, erano lodi di giubilo. Nell’ascolto, ho potuto memorizzarne un singolo brano. In ogni modo la loro melodia congiunta era bellissima, non dissonante! Era adeguata per essere là e non avrebbe potuto mai essere qua. L’esultanza mi pervadeva. La mia uscita dal tunnel può essere meglio descritta come il distendersi sull’erba sotto gli alberi in una soave e luminosa scena estiva, luogo brulicante di migliaia di persone che cantavano, ridevano e parlavano.
Alcuni suonavano degli strumenti a corda. C’erano dei fiori ovunque in diverse varietà, tanto che ricordo ancora un profumo di gelsomino nelle vicinanze. Ho osservato anche, tra gli alberi, che i fiori e gli uccelli sprigionavano luce intorno ad essi ed ho notato pure che, sebbene appartenenti alla stessa specie, alcuni avevano più radianza rispetto ad altri.
Ad intervalli, delle colonne ornate sostenevano quelle che assomigliavano a tettoie, creando dei ripari nel parco. A distanza brillava un cancello enorme, l’oggetto più luminoso nel mio campo visivo. Poi ho visto Debby e Diane venirmi incontro dalla destra, e il signore e la signora Zilk avvicinarsi dalla sinistra. Ero stata molto vicina a Debby e a Diane alla Scuola di Stato per i Ciechi in Oregon.
Debby era deceduto per una malattia idrocefalica quando aveva 10 anni, e Diane era annegata quattro anni prima nella vasca da bagno accanto alla mia camera, per uno spasmo muscolare. Anche i bambini non vedenti possono essere crudeli, e siccome Debby, piuttosto in sovrappeso, si muoveva pesantemente e non parlava molto bene, e poiché Diane malediceva di frequente le persone, venivano entrambi evitati e presi in giro dagli altri bambini. Ero dispiaciuta per entrambi ed ho teso loro una mano per questo.
La signora Zilk era un’anziana vicina di casa che mi accudiva come baby sitter quando mia nonna doveva lavorare. Era stata una vera dolce donna che ha dedicato moltissimo tempo ai miei giochi ricreativi.
Debby e Diane si sono diretti con grazia verso di me. Tutti e due sembravano essere guariti interiormente, o in qualche modo migliorati. Sentivo che mi raggiungevano con amore, Diane sembrava avere un desiderio quasi disperato di dire qualcosa.
In un luogo dove il tempo non può avere alcun significato, c’è stato un momento in cui ho saputo ogni cosa, dove tutto aveva un senso. In quel posto ho trovato le risposte a tutte le domande sulla vita, sui pianeti, su Dio, su tutto.
All’improvviso, ho capito intuitivamente la matematica e la scienza per le quali non sono mai stata incline, e non avevo domande in merito. All’istante ho compreso che le lingue erano diventate irrilevanti. Le conoscevo.
Anche senza fare domande, le risposte mi venivano impartite su ciò che avevo sempre desiderato di conoscere.
Costantemente turbata dal concetto di Trinità, ero consapevole del fatto che il Padre fosse quello che si potrebbe chiamare l’Essere, la Fonte-Dio, che il Figlio ne contrassegnasse l’Azione, e che lo Spirito Santo fungesse da Trasmettitore, da Portatore di Conoscenza.
Ero cosciente che questi Tre Aspetti, visti separati possono apparire anche singoli, proprio nello stesso modo in cui lo sposo e la sposa pur essendo due, in realtà sono uno, essendo complementari l’uno all’altra.
Nell’attimo in cui Debby e Diane si stavano approssimando ed erano quasi a portata di mano, ho percepito un limite attraverso il quale non avrei potuto andare. Poi è apparso il Cristo… La Sua Luce ha saturato la mia visione. Tenendo la mano destra alzata verso di me, ha detto molto nettamente: “No!”, bloccando me e loro dall’avvicinarci gli uni agli altri. Similmente a qualcuno che ci avesse impedito di andare aldilà di una scogliera, oppure di passare oltre un certo punto, poiché non si avrebbe avuta la possibilità di tornare.
Il Suo volto era forte ed amabile. Portava la barba, e i Suoi capelli erano lunghi. La Sua veste, aperta sul petto, aveva una fascia intorno alla vita. Io sto descrivendo una forma, ma l’incredibile Luce che fuoriusciva da Lui la superava in importanza.
Una parte di me poteva a stento reggere la Sua Presenza e potevo a malapena sostenerLa. Era come se la Luce si proiettasse direttamente fuori dal Suo corpo, e questi fosse stato formato da Essa. Ero anch’io luminescente, ma il mio chiarore non era così intenso come il Suo. Pure Debby e Diane emanavano luce, ma nel Cristo era tutt’intorno a Lui, soprattutto in prossimità della testa dove era circolare, e nel punto delle braccia dove si estendevano raggi luminosi come quelli che si potrebbero vedere da una stella.
Attorno al resto della Sua figura lo Splendore era più uniforme. I Suoi occhi erano penetranti, ma teneri. Avrei quasi voluto distogliere lo sguardo da essi, ma non potevo. Egli sapeva tutto di me, vedeva chiaramente oltre ogni cosa, molto più di quanto io stessa potessi osservare o conoscere. È stato piuttosto angoscioso essere così totalmente compenetrata, esposta, e nello stesso tempo accettata ed amata. Eppure non desideravo nulla più che essere parte di Lui. Un tale stato si può paragonare a quelle canzoni che parlano di persone innamorate,dove da un lato vorrebbero fuggire e dall’altro non lo fanno perché attratte.
“Ebbene, ciao,” mi ha detto abbracciandomi. Ed io non volevo più stare lontana da Lui, mai e poi mai. Desideravo che mi avviluppasse in qualche modo, per non esserne divisa. Ero così emozionata per la Conoscenza che avevo appena acquisito, che mi sentivo gorgogliante e leggera mentre cercavo di comunicarglieLo per mezzo di una sorta di trasferimento di pensiero. Ed egli disse: ”Non è meraviglioso? Tutto è bello qui, ed armonizza insieme. Ti accorgerai di ciò, ma ora non puoi starvi. Non è ancora il tuo tempo. Devi tornare indietro”. Poi aggiunse: “Guarda qua”. E subito dopo, ho visto l’intera mia vita, dalla nascita fino a quel momento.
Sapevo che Egli era con me, ma la consapevolezza di qualsiasi altra cosa mi circondasse era scomparsa. In quel processo ho osservato la realtà di me stessa, così come sono stata cosciente dei miei pensieri e sentimenti e di tutti gli altri Esseri coinvolti in ogni avvenimento della mia vita. Il Cristo ha lasciato che fossi solo io a valutare le cose, per trarne le dovute conclusioni. Mi sono resa conto di essere molto più intransigente di quanto non lo sarebbe stato Lui. In un episodio, quando avevo nove o dieci anni, Sharon, la mia compagna di camera presso la scuola dei non vedenti, mi ha presentato un nuovo vestito che sua madre le aveva appena fatturato.
Quando ha lasciato la stanza, gli ho strappato tutti i bottoni e il bordo di pizzo. Ero arrabbiata perché desideravo essere curata nella maniera in cui sua madre si occupava di lei. Perciò, quando insieme abbiamo osservato il mio comportamento nella revisione della vita, il Cristo mi ha detto: “Già, questo non è molto bello. Ma poi hai fatto la cosa giusta comunque.” E rideva osservando che in seguito mi ero scusata ed avevo abbracciato Sharon. Durante tutto questo incontro con Lui, ha utilizzato il mio gergo dialettale in maniera da rapportarsi meglio a me. Il suo ridere era cordiale e sostenitore. Il pensare alla Sua reazione in tale circostanza mi è stato d’aiuto ad essere meno cupa e tesa riguardo alle cose che i miei bambini hanno fatto di non giusto. Dopo mi ha chiesto: ”Cos’hai imparato dalla tua vita?” Ho risposto che ho appreso quanto fosse importante essere onesti. Poi il Signore mi ha precisato: ”Devi imparare ed insegnare maggiormente ad amare e a perdonare. Se la gente lo merita o meno, non è questo il punto. Non si dovrebbe cercare di selezionare quelli che pensi siano degni d’essere perdonati dai non meritevoli”. Si riferiva ad una tendenza, nel mio passato, a perdonare soltanto coloro che mi avevano chiesto scusa. Mi ha inoltre confidato prima del mio ritorno che sarebbe stato difficile, ma di ricordare quello che avevo appreso. In seguito, non c’è stato che il nulla assoluto, per quanto tempo non saprei dirlo.
Improvvisamente mi sono sentita pesante e colma di dolore. Alla fine mi sono svegliata in ospedale per scoprire che avevo una frattura al cranio, una commozione cerebrale, una lesione al collo e alla schiena ed una ferita alla gamba.
Gli eventi che ho vissuto dalla mia seconda esperienza di premorte sono stati incredibilmente duri. Ma ho appreso molto da essi. Ho imparato a separare il peccato dal peccatore ma anche quello di giudicare meno e liberarmi di alcuni dei miei passati sensi di compiacimento e di superiorità.
Infine, sto tentando di prendermi cura di me stessa nel non permettere più ai pensieri negativi degli altri di trascinarmi in basso.
Come ha detto il Cristo, il cammino è stato arduo, ma nel percorrerlo sento di essere cresciuta.»
Traduzione: Sebirblu.blogspot.it - Fonte: seattleiands.org

UNA NDE ITALIANA (13-10-14)

Siamo lieti ed orgogliosi di sottoporre all'attenzione dei nostri Lettori questa NDE che la Signora Annamaria ci ha gentilmente concesso di pubblicare con tanto di nome e cognome in calce. Come avrete notato, questo tipo di racconto non ci era mai stato inviato direttamente prima d'ora (alcuni racconti sono di "seconda mano" CLIC), nonostante da 15 anni invitiamo caldamente i nostri Lettori a raccontarci le loro esperienze con L'Oltre. Forse a noi Italiani le NDE non accadono, forse sono "americanate" e basta? Non credo proprio, visto che tali esperienze avvengono quotidianamente in tutto il mondo, semmai s'intuisce una certa ritrosìa fra i nostri connazionali a raccontare storie considerate "pazzesche" dai meno addetti a questo tipo di ricerca e siamo certi che preferiscono tenersele per sé, probabilmente a causa della scarsa divulgazione del fenomeno, cosa che invece non avviene nei paesi anglosassoni.
Non è stata invece avara di dettagli la nostra nuova amica Annamaria che vive nell'hinterland torinese. Nonostante la sua età non più tanto"verde", è una entusiasta utente del Web e ci è stata presentata da Alberto, un comune amico di. . . tastiera! Ecco quanto Annamaria ci ha raccontato, unitamente al modulo del test di Greyson, da lei ampiamente superato con un punteggio di 10/16, che ci fa classificare la sua esperienza fra quelle del tipo affettivo/paranormale/trascendentale.
Per comodità del Lettore, abbiamo sottolineato tutti gli elementi tipici delle NDE, secondo Moody ed altri.
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Dopo circa 4 mesi dal trapasso di mio padre, fui costretta a ricoverami di urgenza per sottopomi ad un delicato intervento chirurgico. Mentre i medici mi operavano, si accorsero per tempo che mi stavo svegliando dall'anestesia e ritennero opportuno rifarmene un'altra. Subito dopo si accorsero che il mio cuore non dava segni di vita, si era fermato per oltre tre minuti.
I Cardiologi, in tutti i modi si attivarono immediatamente.
Soggetto n° 1Nome. . Annamaria -Cognome LIGRONE. .
QUESTIONARIO DEL TEST DI GREYSON
IN GRIGIO: RISPOSTE NEGATIVE - IN VERDE QUELLE POSITIVE

1.Le sembrava che il tempo scorresse più velocemente?
a) Mi sembrava che tutto accadesse in un solo istante
b) Il tempo scorreva più velocemente del normale . .
  c) Né l'uno né l'altro *
2.I suoi pensieri erano più veloci?
a) incredibilmente veloci
b) Più veloci del normale
c) Né l'uno né l'altro *
3.Le tornavano in mente scene del passato?
a) Il passato mi è parso di fronte senza che mi sforzassi di farlo
b) Ho ricordato molti avvenimenti passati .
c) Né l'uno né l'altro *
4.Le è sembrato di capire improvvisamente tutto?
a) Sull'universo .
b) Su me stesso e/o gli altri . .
c) Né l'uno né l'altro *
5.Ha provato una sensazione di pace o di piacere?
a) Pace o piacere incredibile . . X.
b) Sollievo o calma . . X.
c) Né l'uno né l'altro . .
6.Ha provato una sensazione di gioia?
a) Una gioia incredibile . . X.
b) Contentezza . . X.
c) Né l'uno né l'altro .
7.Ha provato una sensazione di armonia o di unità con l'universo?
a) Di armonia,mi sentivo un tutt'uno con il mondo . . X. .
b) Non sentivo alcun contrasto con la natura X.
c) Né l'uno né l'altro
8.Ha visto o ha avuto la sensazione di essere circondato
da una "luce" luminosa?
a) Una luce di origine mistica o ultraterrena . . X
b) Una luce particolarmente brillante X. .
c) Né l'uno né l'altro
9.I suoi sensi erano più vivaci del normale?
a) Incredibilmente vivaci .
b) Più vivaci del normale .
  c) Né l'uno né l'altro *  
10.Le sembrava di essere consapevole di cose o
di fatti che accadevano altrove?
a) Fatti che in seguito hanno avuto una conferma . . X
b) fatti che ancora non hanno avuto una conferma .
c) Né l'uno né l'altro . .
11.Le sono venute in mente scene del futuro?
a) del mondo futuro
b) Del mio personale futuro . .
c) Né l'uno né l'altro *
12.Ha avuto la sensazione di separarsi dal suo corpo fisico?
a) Ho chiaramente lasciato il corpo . X
b) Ho perso la consapevolezza del mio corpo . . X.
c) Né l'uno né l'altro .
13.Le sembrava di entrare in qualche altro mondo ultraterreno?
a) In un regno chiaramente mistico e non terreno . X.
b) in un posto strano,non familiare X. .
c) Né l'uno né l'altro
14.Le è sembrato di incontrare un essere mistico
o di percepire una presenza?
a) Un essere definito o una voce di origine mistica o ultraterrena . X
b) Una voce non identificabile . .
c) Né l'uno né l'altro .
15.Ha visto degli spiriti di defunti o delle figure religiose?
a) Le ho viste . .
b) Sentivo la loro presenza X. .
c) Né l'uno né l'altro .
16.Ha avuto la sensazione di arrivare ad un limite o
 ad un punto di non possibile ritorno?
a) Una barriera che non mi permetteva di avanzare,oppure ho avuto involontariamente un rimando alla vita . . X.
b) Ho deciso consapevolmente di ritornare a vivere .
c) Né l'uno né l'altro. *
PUNTEGGIO = 10/16
NB: qualora le parole del questionario non siano sufficienti a esprimere giustamente il senso dei suoi pensieri,aggiunga parole sue utilizzando questo spazio:
L'unico mio desiderio era quello di rimanere in quel posto e di non voler più tornare sulla terra. (Annamaria è stata rimandata indietro da suo Padre,come ci ha confermato successivamente per telefono perciò abbiamo cambiato la sua risposta negativa alla domanda n° 16 -NdR)
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Un punteggio uguale o superiore a 7 è considerato un'esperienza di pre-morte secondo le finalità (di analisi. ) della ricerca scientifica.
Io. . . .dall'alto mi godevo tutta la scena. Mi ritrovavo fuori dal corpo e iniziò la indimenticabile esperienza.
Mi trovai a percorrere un lunghissimo tunnel, illuminato da tante luci multicolori. Sembravano un susseguirsi di arcobaleni, io seduta in un carrello, simile a quello dei minatori, andavo ad una velocità supersonica. Ricordo che mentre percorrevo questo tunnel non avevo affatto timore, anzi ero incuriosita. Alla fine di questo lunghissimo viaggio
 (a me sembrava che non finisse mai più ), vidi in lontananza , al fondo del tunnel una grande indescrivibile luce, provando una sensazione di serenità, di benessere assoluto. Fuori fui attratta da un sottofondo di una musica che mi dava tanta pace. Ero in un prato immenso, l'erba era di un verde chiaro fino al verde più scuro. Ero un pò frastornata, perché non sapevo dove dirigermi, c'era tanta calma , tanto silenzio, ciò che mi colpiva era proprio quel silenzio che diventava musica appena cercavo di decifrarlo. Ero libera di spaziare col pensiero negli spazi infiniti. Mentre camminavo, percepivo appena la carezza dell'erba sui miei piedi. Mi guardavo intorno non vidi nessuno, sentivo una pace e una serenità immensa, non sentivo più il mio corpo materiale; non avvertivo nessuna sofferenza fisica. Mi sentivo leggera e serena senza preoccupazione alcuna e senza chiedermi dove fossi. Ad un tratto all'orizzonte mi accorsi che veniva avanti un qualcosa, ma ero troppo lontana per distinguere. A circa 20 metri la figura si delineò a tal punto da riconoscere mio padre.
Era una forma eterica che mi veniva incontro. Lo stupore e la gioia fu immensa, corsi verso di lui, ci abbracciammo. Ricordo che in quell'abbraccio c'era tutto l'affetto e tutto l'amore che avevo dentro. La cosa strana che mi colpi maggiormente fu quella di non avvertire la fisicità dell'abbraccio. Chiesi notizie di mamma che era trapassata l'anno precedente, mi rispose (li si parla col pensiero) che in quel momento si trovava per una missione a Sarajevo (all'epoca vi era la guerra in quel luogo ). Accoglieva i bambini che giungevano a flotte. Ricordo che parlammo tanto, il nostro colloquio andava avanti col pensiero. Ad un tratto (non l'avessi mai fatto) espressi il desiderio di voler rimanere con lui in quel posto incantevole, tanto incantevole da farmi dimenticare la famiglia che avevo lasciato nel mondo terreno. Non mi importava neppure di mia figlia (che ora vive a Londra ) che aveva ancora bisogno di me perché piccolina. A quel punto mio papà intuendo la mia ferma intenzione di voler rimanere, con fermezza mi impose categoricamente di ritornare perché avevo ancora dei compiti da portare a termine e che comunque non era giunto il momento di rimanere li . Mi disse :
'La vita tua ti sta aprendo all'essere di luce che sei. Cancella ogni tuo pensiero e sappi che sarò sempre al tuo fianco.'
A questo punto con tanta tenerezza mi abbracciò , poi lentamente si staccò da me e, girandomi le spalle con estrema lentezza si allontanò, raggiungendo il punto da dove era venuto. Lo seguii con lo sguardo finché diventò un punto quasi invisibile al mio sguardo. L'ultima visione che ebbi fu vederlo scomparire in una luce luminosissima. Le lacrime mi scendevano copiose dal viso, e per quando sforzo facessi , non riuscivo a trattenerle. Lo sfogo del pianto può recarti sollievo, ma non ti toglie il dolore immenso che ti rimane per tutta la vita. Appena mio padre scomparve dalla mia vista, in quel preciso istante mi sentii risucchiare come in un vortice e rientrare nel corpo. Mi accorsi così di essere ritornata nel letto dell'ospedale. Accusavo dolori in tutte le parti del corpo, dolori normali post -operatori. Sentii intorno a me tante voci, riconobbi la voce del Chirurgo che rassicurava mio marito dicendogli che il peggio era passato. Io cosciente ascoltavo con gli occhi chiusi, le lacrime scendevano copiose. Mio marito accorgendosi del mio pianto cercò di rassicurarmi, non poteva certo sapere che quelle lacrime erano per aver dovuto lasciare mio padre e quella sensazione di beatitudine e di pace profonda. Non aprii gli occhi, perché volevo ancora assaporare ciò che avevo vissuto, alla fine li aprii e guardando mio marito gli sorrisi appena, senza dire niente. Se avessi raccontato della mia esperienza, i medici mi avrebbero senz'altro trasferita nel reparto di Psichiatria. Tuttavia nonostante tutta questa sofferenza provata dell'intervento, ne sono grata: mi ha insegnata che senza dolore non c'è neanche gioia, l'uno è la compensazione dell'altro. Per anni tenni per me questa esperienza senza parlarne neppure in famiglia, non mi avrebbero creduta. Tutto questo mi maturò molto, anche a livello spirituale, tanto che incominciai a guardarmi intorno aiutando e stendendo la mano al prossimo bisognoso (all'epoca lo potevo fare. . . . . ) e cercando di essere sempre più disponibile verso gli altri, dandomi la certezza dell'esistenza dell'Aldilà dove i nostri cari ci aspettano con amore, Questa convinzione mi è stata data, vivendola in prima persona. Le esistenze che viviamo sulla terra, sono tante tappe per raggiungere la vera Realtà.
****************
(P. S. Mi sono dimenticata di dire che nel 98 andai a raccontare la mia esperienza alla Rai nel programma " PIAZZA ITALIA "
 Come presentatori c'erano Massimo Giletti e Rita della Chiesa che ricordo mi bombardò di domande.)
ADATTAMENTO WEBMASTER SU TESTO DI ANNAMARIA LIGRONE

"MORTA" PER 45' : LA NDE DI RUBY  (12-11-14)
Ruby Graupera-Cassimiro dice che è "solo una ragazza normale", ma i medici dicono che lei è un miracolo.
Il cuore di Ruby ha smesso di battere per 45 minut e, mentre i medici erano sul punto di dichiararla morta, hanno avvistato un puntino luminoso sul monitor. "Ero morta," ha dichiarato la donna alla ABC News.
"Mio marito mi ha detto eri grigia, fredda come il ghiaccio, e tu eri morta. Non avevi più alcun colore sulle tue labbra.'"
Ruby, 40 anni, era andata in ospedale per un taglio cesareo il 23 settembre scorso. L'intervento è stato tranquillo la bambina era sana, quando la neo-mamma ha iniziato ad accusare mancanza di respiro, ha detto il portavoce dell'Ospedale Regionale di Boca Raton, Thomas Chakurda .L'ultima cosa che ricorda è di essere stata portata urgentemente in rianimazione dopo il cesareo e di avere chiesto un fazzolettino, perché il suo naso sembrava occluso. Fu come se si fosse addormentata, poi ha smesso di respirare. I medici hanno cercato per tre ore di rianimarla ma inutilmente.
Nessuna pulsazione per ben 45 minuti. Durante questo periodo, ha detto che si sentiva galleggiare lungo un tunnel.
"Ricordo di aver visto un essere spirituale che credo fosse mio padre. Mi ricordo la luce dietro di lui e molti altri esseri spirituali.
Improvvisamente una "forza" mi fermò e mi ha detto che non potevo andare oltre.
Il suo cuore ha cominciato a battere di nuovo da solo, anche se i medici non l'avevano toccata più da alcuni minuti.
"Sono stato scelta per restare qui", aggiungendo che è grata di poter tornare dalla sua famiglia, compreso la neonata Taily, che ha compiuto sette settimane di vita l'11 Novembre.
Ruby si è risvegliata senza alcun danno cerebrale, costole rotte dalle compressioni toraciche, nè ustioni dovute alle quattro o cinque volte che i medici hanno cercato di riportare il suo cuore di nuovo alla vita con gli shock elettrici.
I medici hanno appurato che lei aveva subìto una rara embolia di liquido amniotico, il che accade quando perdite di liquido amniotico andando a finire nel flusso sanguigno, provocano la formazione di coaguli di sangue portando ad un arresto cardiaco.
La Ritornata ha detto che l'esperienza le ha insegnato a non avere paura della morte.
"Mi rendo conto attraverso tutto ciò che, in realtà, non abbiamo veramente il controllo delle nostre vite", ha detto.
Il giorno in cui ce ne andiamo è il giorno in cui siamo destinati a morire."
(Da ABC-NEWS)
 

SECONDA OBE/NDE DI ANNAMARIA
 (24/11/14)

Come ci aveva promesso, la Signora Ligrone  ha inviato in Redazione il racconto di una seconda esperienza straordinaria avvenuta dopo la NDE che abbiamo pubblicato qualche settimana fa (CLIC) .
Si tratta di un'uscita spontanea dal corpo (OBE) durante la quale ha vissuto le stesse fasi di una vera esperienza di pre morte, senza che fosse in pericolo di vita, salvo ipotizzare un momentaneo arresto cardiaco di cui non si è resa conto.  E' infatti difficile accorgersi di "essere morti" quando non ci rendiamo conto di condizioni patologiche improvvise, come viene riferito da tanti altri "Ritornati." Un GRAZIE di cuore alla nostra cara Amica per la sua disponibilità a collaborare con noi.
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CIAO TI MANDO LA SECONDA ESPERIENZA AVUTA NEL '9O.

Una sera, come tutte le sere, verso le 22 vado a letto  perché il mio scopo ( ormai da quando ebbi la prima NDE) è quella di mettermi tranquilla a leggere. Quella famosa sera dopo aver letto una decina di pagine mi accorsi che i miei occhi si chiudevano prima del previsto e non capivo il perché di questo sonno insolito. Con un gesto di stizza deposi il libro sul comodino, pronta ad addormentarmi.
Ricordo che non passò molto tempo, quando ancora sveglia, ebbi la sensazione che in camera vi fosse una presenza.
Riaprii gli occhi e nella penombra mi accorsi che ai piedi del letto si era formato un cerchio di luce... ovattato.
Incuriosita fissai il cerchio e capii che c'era una Entità. Aguzzando la vista mi accorsi che era la mia mamma che mi guardava sorridendo. Telepaticamente mi chiese se avevo voglia di fare un altro viaggetto. Ricordo che non me lo feci ripetere due volte, con la speranza che andando con lei era finalmente giunto il momento di non tornare più sulla terra.
In un attimo (questa volta non attraversai il tunnel) sentii uscire il mio spirito fuori dal mio corpo .Uscii come da un involucro, mi sollevai da esso, senza guardare mai indietro. Inizialmente mi trovai a passare in una nebbia grigio-argentea, un po' come farebbe un aereo che si solleva dopo il decollo. Subito dopo mi trovai con la mia mamma "in quella dimensione ".Non avevo la sensazione di aver viaggiato a lungo, mi ritrovai subito Là . Riconobbi il posto, ma questa volta vidi una fila  di alberi dalle cime scure, forse dei cipressi.
Al termine di questa fila di alberi vidi una luce morbidamente diffusa.

Attratta da questa luce ,dimenticai che ero con mia mamma, che dolcemente mi richiamava "all'ordine". Come mi sentivo bene!
Ero in uno stato di beatitudine e di benessere,tale da non accorgermi delle tante presenze ( che nel frattempo si erano avvicinate, sorridendomi.Finalmente mi ripresi da questo, diciamo stato di torpore, e poco lontano scorsi delle figure che erano sedute in semicerchio sopra una specie di panchina, molto bassa. Non riconobbi subito le entità e, incuriosita, guardai mia mamma che sorridendomi mi fece capire di andare avanti. L'ascoltai e ad una breve distanza riconobbi :mio padre ( al centro del gruppo) ,la mia bambina che piccola non era più ( in quella dimensione i bambini crescono come sulla terra ) e mia sorella. L'emozione ,la gioia che provai,non riesco a descriverla, anche perché vedere la mia bambina e mia sorella non conosciuta sulla terra perché morta a 2 anni di poliomelite (vi parlo del 1941 ) ,fu per me una gioia immensa. Abbracciati tutti ( logicamente non sentivo la fisicità ) incominciai a parlare soprattutto con mia sorella tenendomi abbracciata alla mia bambina. Volevo sapere tutto di lei. Parlammo a lungo, alla mia richiesta su cosa faceva mi
rispose che era insegnante d'asilo. Con immensa gioia le dissi che anch'io avevo lo stesso diploma,quindi potevo  aiutarla nella sua attività. A questo punto il mio papà -vigile ai nostri discorsi- con lo stesso sguardo dell'altra volta, mi fece intendere che era ora che io tornassi indietro. Tentai di oppormi, ma ero troppo affascinata da quel posto e non volevo tornare indietro.
Per un bel po' mi sentii immersa in una sensazione di amore totale. Mi rivedo ancora nel momento in cui abbracciai tutti in un unico abbraccio, tenendo le mani di mia sorella e di mia figlia stretta tra le mie, quando mi resi conto di trovarmi di nuovo
nel mio letto . Mio marito accanto a me dormiva, non accorgendosi affatto che per un po' non ero stata accanto a lui.
Questa altra esperienza vissuta ha segnato definitivamente la mia esistenza ed in particolare le mie proprie opinioni sulla
morte ed il mio rapporto con questa mia travagliata vita.
Ora ti saluto, dopo aver fatto uno sforzo notevole per ricordarmi tutto.
Spero di averti fatto piacere. Ciao, da
Annamaria Ligrone.

UNA NDE DEL 1907 (12-02-15)
(Dal Blog di Michael Prescott)
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Nel libro di Kurt Leland The Unanswered Question, c'è un resoconto dell'esperienza di pre-morte di un Indiano Hopi che precede notevolmente la pubblicazione del primo libro di Raymond Moody "La vita oltre la vita", uscito solo nel 1975, che ha portato le NDE all'attenzione del grande pubblico e reso tali esperienze parte della cultura popolare. Le NDE accadute prima di allora difficilmente possono essere spiegate in termini di cultura New Age.
La NDE in questione segue il modello standard di molte NDE, ma con elementi culturalmente specifici. Per certi aspetti mi ricorda quelle riportate dagli Indù.
Come sottolinea Leland stesso, il racconto mostra una grande coerenza nelle caratteristiche principali delle NDE e fornisce un esempio di variazioni culturali in termini di iconografia e di narrativa.
Il racconto di Leland, che compare nel capitolo 3 alle pagine 36-42, inizia così:
Durante l'inverno del 1907, all'età di diciassette anni, Don Talayesva frequentava una scuola indiana a Riverside, in California, lontano dalla sua famiglia che viveva nella riserva degli Hopi. Mentre era a lutto per la morte da parto di una amata sorella più anziana di lui, Don venne colpito da un raffreddore che durò per varie settimane e che si era poi  trasformato in polmonite.
Verso la fine di dicembre, a quanto pare, andò in coma.  Quando ne venne fuori, un'infermiera gli disse:

'Sonny, sei morto la scorsa notte, ma non eri freddo come un cadavere, perchè il tuo cuore continuava a battere
 lentamente, il polso era debole e quindi non ti abbiamo seppellito'"

Quando Don cadde in coma, vide apparire un essere spirituale accanto al suo letto. L'essere era vestito come un Hopi Kachina e portava una piuma blu sul capo per indicare che era venuto dalla Terra dei Morti. L'essere gli aveva annunciato che era il suo Spirito Guardiano e l'aveva seguito per tutta la vita. Don riporta: "Un intorpidimento gelido si insinuò nel mio corpo, e sapevo che stavo morendo."
 L'essere spirituale convalidò questa percezione, ma se Don avesse seguito le sue istruzioni, sarebbe sopravvissuto.
Il suo tutore gli avrebbe permesso di viaggiare nella Terra dei Morti e ritornarne, sì che potesse imparare il valore
della vita, poichè lui non voleva più vivere dopo la perdita di sua sorella.

Don poi si ritrovò fuori dal suo corpo. Il dolore nei polmoni che gli aveva causato un forte sanguinamento era scomparso.
 "Qualcosa mi sollevò e mi spinse attraverso l'aria,  a passare attraverso la porta in fondo al corridoio e poi sul campus in pieno giorno.
Sono stato stato trascinato verso nord-est da una folata di vento, era come volare."

Mentre era fuori dal corpo, Don volò attraverso un paesaggio che ha identificato come le montagne di San Bernardino. Alla fine giunse ad a un "buco simile ad un tunnel, poco illuminato." Una voce lo invitò a entrare.
"
Feci un passo attraverso la nebbia e, oltrepassate delle piccole luci, attraversai rapidamente [il tunnel]".
Leland osserva che questa parte della storia corrisponde alla "esperienza del tunnel" riportata da molti Ritornati ma, invece di condurre Don in un ambiente dell'Aldilà, il tunnel lo portò di nuovo alla sua tribù, dove vide la sua famiglia. Sebbene incapace a mettersi in contatto con loro, riuscì a comunicare con la prozia, una donna anziana che era ancora in vita al momento e che aveva fama di essere una "strega". Don ebbe apparentemente abbastanza paura di questa donna, in quanto le streghe erano note
 per nutrirsi delle anime dei giovani al fine di estendere la loro longevità.
L'incontro con una persona viva è abbastanza inusuale in una NDE, ma forse in questo caso può essere spiegata con lo status presunto della prozia, cioè una strega, il che potrebbe averle consentito di muoversi liberamente tra i due piani di esistenza.
In ogni caso, il fatto sembrava confermare che la prozia fosse davvero una strega e che le streghe dovranno affrontare una severa punizione nell'Aldilà. Più tardi, a Don è stato possibile ottenere la conferma di questa affermazione.
Successivamente, venne portato al "Tribunale", dove incontrò un essere vestito di pelle di daino bianco.
Questa figura corrisponde all'Essere di Luce incontrato da tanti Ritornati. Don stesso ha riferito:
"Era un Kwanitaka, un membro della società Kwan o Guerriero, che guarda le kivas [camere sotterranee dei cerimoniali] e custodisce il villaggio per tenere fuori gli estranei e allontanare i morti durante le cerimonie Wowochim.
E 'venuto verso di me, ma non mi ha stretto la mano perché era ormai un dio spirito che stava facendo il suo dovere, dirigendo la brava gente lungo la strada agevole ed i cattivi sulla strada sterrata verso la Casa dei Morti."

Leland osserva che non vi fu alcuna revisione di vita, ma la nozione di giudizio è implicita nella presenza [di Don] davanti al Tribunale e nel suo vedere due strade: una per il giusto e l'altra per gli empi.
Il Kwanitaka, o essere di luce, diresse Don acchè prendesse il sentiero in piano e facile da seguire, che passava attraverso un paesaggio estivo in piena fioritura. Chi viaggiava lungo l'altra strada, che era rocciosa e piena di spine, stava lottando contro il pericolo dei serpenti mentre trasportavano pesanti fardelli e
"piante di cactus infisse nelle parti più delicate dei loro corpi."
[Ahia!!]
Nel seguire il percorso indicato dal Kwanitaka, Don si imbattè in un gruppo di clown Hopi i cui corpi erano dipinti a strisce bianche e nere. Uno di loro lo salutò come "nipote", perché i clown erano legati a Don da vincoli di parentela. Giunse così ad un confine,
 sotto forma di un profondo canyon, che egli identificò come quello del Little Colorado River. La strada finiva qui.
"Sulle pareti di tutto il canyon c'erano le case dei nostri antenati, col fumo che saliva dai camini e la gente seduta sui tetti."
Era questa la meta del viaggio dell'anima Hopi, il luogo dove erano apparsi in questo mondo i loro antenati.
Questo punto di emergenza è nella zona del Grand Canyon, e Don aveva viaggiato attraverso quelli che sembravano luoghi geografici reali. Ma proprio come ai Ritornati non è permesso attraversare il confine - spesso percepito come un corso d'acqua simile ad un un fiume - perché ciò significherebbe la morte fisica, anche Don non attraversò il Canyon.
Invece, due esseri spirituali, anche essi identificati come Kwanitakas, apparvero e lo portarono in un luogo dove subì una sorta di lavaggio rituale del capo con la schiuma dalla pianta di yucca -. Un altro elemento specifico della loro cultura.
Due vasi di argilla vennero preparati per Don da altri due Kwanitakas, contenenti uno schiuma di Yucca rossa, l'altro bianca e lui scelse la schiuma bianca. Il Kwanitaka che gli lavava la testa, gli spiegò che se avesse scelto la schiuma rossa sarebbe morto.
Scegliere quella bianca significava che gli sarebbe stato permesso di tornare in vita.
I primi due Kwanitakas poi portarono Don in un breve tour dell'Aldilà in cui gli venne permesso di vedere ciò che accade agli empi quando giungono alla fine del loro lungo tormentoso viaggio, durante il quale possono muovere solo un passo ogni anno.
Don vide una grande fossa piena di fuoco simile a quella utilizzata per cucinare il mais dove una coppie di peccatori stava in piedi, disposti lungo i quattro punti cardinali. Ciascuna coppia era costituita da un maschio e una femmina, uno vestito e uno nudo.
Quest'ultimo,  che aveva fatto del male a quello vestito, veniva gettato in fiamme dalla suo vittima.
Nella fossa in cui sono gettati, questi peccatori Hopi si trasformarono in scarafaggi e la guida gli spiegò:
 "Ora è la fine, questi insetti rimarranno qui fino a che giungerà il loro tempo."
Che cosa questo significhi non è chiaro: sono destinati a rimanere nel pozzo fino a quando qualche sentenza definitiva verrà pronunciata, fino a quando non avranno espiato le loro colpe, fino a quando non si reincarneranno, o ... Chi lo sa?
La parte successiva della storia non ha alcun parallelo diretto con lo standard occidentale delle NDE, tranne forse per alcune esperienze "infernali" o "da incubo". Leland scrive:
I Kwanitakas riportano Don al bordo del canyon da cui aveva visto il paese dei suoi antenati dove intravvide una figura terrificante, Masau'u, il dio della morte, che cominciò ad inseguirlo.
I suoi Spiriti-Guida gli forniscono l'aiuto di cui ha bisogno per tornare nel suo corpo prima che Masau'u lo possa toccare, perchè, in tal caso, Don sarebbe certamente morto.

Anche se questa parte della NDE è estranea alla maggioranza dei racconti occidentali, la parte successiva ci è, invece piuttosto familiare:
Lungo la strada, Don incontra i suoi zii, i clown, di nuovo. ... Uno di questi parenti gli dice che non è ancora il suo tempo di morire. Questo zio poi gli fornisce le istruzioni per ritornare nel suo corpo: "Torna in ospedale e vai verso il tuo letto. Vedrai una persona ripugnante lì distesa, non aver paura. Mettile le braccia intorno al collo, riscaldalo e presto tornerai alla vita. "

Don fece come gli era stato detto, incluso un nuovo attraversamento del tunnel che lo aveva inizialmente portato nella Terra dei Morti. Si attaccò al suo corpo come gli era stato indicato, mentre il suo Spirito Guida era presente per aiutarlo. Sentì un forte ronzio nelle orecchie e riprese conoscenza con gran sorpresa della sua infermiera.
Più tardi, durante la convalescenza, Don ricevette un'altra visita dalla sua Guida, che gli infermieri non potevano vedere.
 Gli spiegò perché aveva avuto quella strana esperienza ed il tipo di vita che avrebbe dovuto vivere d'ora in poi. La Guida poi si allontanò e Don esclamò qualcosa in merito a quella improvvisa scomparsa, sicchè le infermiere gli dissero che stava dando i numeri!
In sintesi, questa antica NDE, segnalata solo nel 1932, contiene la maggior parte delle caratteristiche classiche definite da Moody:

*l'esperienza fuori dal corpo
*l'esperienza del tunnel
*l'incontro con un essere di luce
*l'incontro con i parenti
*l'idea del giudizio (anche se non una vera e propria revisione della vita)
*la decisione del ritorno, e
*lo shock di rientrare nel corpo.


Vi è anche la testimonianza dell'infermiera che confermava che il paziente era, o clinicamente morto, o quasi morto.
In un'altra versione della storia, l'infermiera dice a Don che era già stata preparata una bara .

D'altra parte, il racconto contiene anche molti elementi culturali specifici quali
*la punizione delle streghe/peccatori
*le due strade
*la cerimonia con  la schiuma di yucca
*il dio della morte che insegue Don e
*il paesaggio reale, familiare, attraverso cui Don passa.

Secoli fa, gli autori del Libro Tibetano dei Morti avvertivano la persona appena deceduta di non essere ingannata da immagini ed esseri che compaiono nelle prime fasi della sua esperienza dopo la morte, immagini ed esser realistici ma illusori.
La storia di Don Talayesva conferma la verità che si cela dietro questo avvertimento.
Sembra che l'esperienza dell'Aldilà, almeno nelle sue fasi iniziali, è altamente simbolica e che il simbolismo corrisponde alle aspettative dello sperimentatore oltre ad essere basato sui suoi valori culturali. I Cristiani devoti vedono Gesù, le porte del Paradiso, o forse il diavolo; gli Indù sono rapiti da Yamdoots, divinità assegnate a trasportare il defunto verso l'Aldilà ed in questo caso, un Indiano Hopi vede streghe, clown Hopi, e Masau'u, il dio della morte.

(Traduzione WM - Fonte:  Blog di Michael Prescott )
 

Dipinti ispirati da UNA NDE (21-02-15)

Può una NDE farci realizzare opere che non sembrano appartenere a questa terra, oppure è solo il risultato di nuove connessioni neurali che si sviluppano dopo che il cervello ha subìto un insulto ischemico? Del resto non è raro che pazienti psicotici trattati con farmaci che causano una sorta di "lobectomia", scoprano talenti artistici, musicali o pittorici sconosciuti. Comunque riteniamo ugualmente interessante sottoporre all'attenzione dei nostri Lettori questo racconto,  perchè ci svela aspetti rari e poco studiati degli "effetti postumi " delle NDE .
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Un pomeriggio del 2010, il Professore Universitario Emerito di Arte, Edward Pramuk, crollò a terra. Sua moglie Mary chiamò subito il 911, ma il marito rimase cosciente per soli 15 minuti. Pramuk aveva subìto un ictus emorragico, con gravi danni cerebrali. Nei due giorni successivi,si trovò in uno stato di incoscienza e grave sofferenza fisica:
"Sentivo di essere stato trasportato in una regione di luce dorata che era molto accogliente e piacevole", ha detto Pramuk.
"Lo spazio era silenzioso, vasto e intimo allo stesso tempo. Venivo attratto verso l'alto da una presenza suprema e provavo un calore avvolgente".

Pramuk si risvegliò in ospedale, paralizzato dalla vita in giù, ma affascinato dai ricordi del suo stato di incoscienza. Andò a casa una settimana dopo e subito iniziò a lavorare su una serie di dipinti. La sua opera, dal titolo "Illuminazioni", è attualmente in mostra al The Gallery al Manship Teather dello Shaw Center for the Arts, fino al 24 Febbraio. Pramuk aveva lavorato presso l'Università per 35 anni, insegnando pittura, disegno, incisione e design e si ritirò in pensione nel 2000. Ha detto che i dipinti di "Illuminations" non sono una rappresentazione visiva di ciò che ha visto durante l'incoscienza:
"Io non faccio nessun tentativo per rappresentare quella regione eterea, sono invece una sorta di metafore
che mi ricordano l'energia ed il conforto ricevuto in quei momenti
".

Pramuk riferisce che quando era là, le domande sulla vita umana trovavano risposte immediate, senza che alcuna parola fosse pronunciata.
Anche se si sentiva in pace, però, Pramuk  aveva un rimpianto in quello stato di beatitudine: la sua incapacità di confortare la moglie e le sue due figlie.  Dopo sei settimane di terapia, Pramuk cominciò di nuovo a camminare, ma la parte più difficile della sua riabilitazione consisteva nel controllo dei leggeri movimenti della mano sinistra. Intanto, la più giovane delle sue figlia, Andrea, aveva adattato lo studio del padre per renderlo accessibile ai disabili, così che egli potesse tradurre le sue visioni sulla tela, non appena tornato a casa.
Dopo l'ictus, si è reso conto che tutti i suoi sensi lavoravano insieme per portare un significato più profondo al mondo che lo circonda.
"Tendo a sperimentare percezioni visive e auditive in un modo più totale, non solo attraverso i miei occhi e le mie orecchie ... il che mi fa sentire il mondo come nuovo, una bella svolta per una persona della mia età !"
L'esperienza lo ha portato anche ad un maggiore apprezzamento delle sue capacità artistiche e del tempo che trascorre con la famiglia, ma non si sofferma più a pensare al futuro:
"Penso che non è più tempo per fare progetti ... Mi piace vivere il momento, apprezzare il tempo trascorso nel mio studio."
La mostra "Illuminations" è composta da una serie di dipinti astratti, come "Primavera", che è stato ispirato da una delle sue quotidiane passeggiate lungo i laghi che si trovano vicino alla sua casa, infatti dice di aver messo su tela le sue percezioni della luce lungo i diversi punti delle sue passeggiate. I quadri sulle tonalità del blu scuro per lo più presenti in "Primavera" esposti su una parete della mostra, conducono poi agli altrettanto brillanti pezzi sullle tonalità del giallo di "Illuminations".
"Questo rende il concetto di una mostra che è in parte radicata sulla terra e in parte derivata da visioni felici", conclude Pramuk.

FONTE: http://www.lsureveille.com/

NON SOLO RODONAIA... (14-03-15)

Tutti i nostri Lettori conoscono la incredibile, ma documentatissima storia, del Dr. Rodonaia, morto e resuscitato dopo tre giorni, ma non avevamo fino ad ora avuto notizia di altri casi simili.
Grazie ad un nostro Lettore che ce l'ha segnalata, (ci scusiamo, ma non ricordiamo chi), siamo riusciti a trovare un articolo in Rumeno, tradotto alla meno peggio col traduttore automatico.
Se qualcuno di voi conosce questa lingua, è pregato di darci un'occhiata
cliccando qui: http://newwily.info per verificare la bontà del testo.
Anche in queso caso, la Ritornata è rimasta nella Morgue per ben tre giorni, prima di "resuscitare".
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Nel 1964, tutta la stampa della regione di Altai, nell'estremo nord della Russia, riportò un evento miracoloso: una donna di 40 anni, nella città di Barnaul, era morta e risorta dopo tre giorni. Klavdia Ustiujanina era una donna semplice, che aveva vissuto una vita tormentata. Raggiunta l'età di 40 anni, fu colpita da un altro castigo: un carcinoma pancreatico avanzato. I medici non le diedero alcuna possibilità di sopravvivenza, ma il Prof. Israele Neimark Isaev, un chirurgo di fama ed uomo eccezionale, non si lasciò intimidire da questa malattia mortale e decise che la paziente doveva essere operata immediatamente, chiedendo l'intervento di alcuni colleghi con una vasta esperienza. Quando venne aperto l'addome, i medici si resero conto che la donna era un cadavere ambulante: tutti gli organi interni erano stati "mangiati" dal cancro!
Durante l'intervento, il cuore della paziente si fermò e, nonostante tutti gli sforzi, i medici non furono in grado di farla rivivere.

Risorta dopo tre giorni

Il Professor Neimark si asciugò il sudore della fronte e sussurrò: "Cacciatemi fuori di qui questo cadavere!"
Il corpo senza vita venne portato all'obitorio dell'ospedale, dove rimase per tre giorni fino a che i parenti non vennero a prenderlo per la sepoltura. Qui avvenne l'incredibile: gli infermieri scoprirono che la donna mostrava chiari segni di vita!
Sotto i loro occhi terrorizzati, Klavdia iniziò a muoversi, aprì gli occhi e la bocca, cercando di articolare qualcosa. L'intero ospedale venne allertato ed i medici iniziarono a praticare la rianimazione. Era davvero un miracolo! Morta per tre giorni e poi tornata in vita! Dopo che Klavdia ebbe recuperato completamente i sensi, raccontò tutto quello che le era successo durante la morte.

Vita dell'aldilà

La sua testimonianza lasciò storditi sia la famiglia che l'intero team di medici. Ecco quanto riferiscono i giornali dell'epoca:
"Quando morii, sentivo la mia anima fuori dal corpo, ma improvvisamente ho visto quel corpo disteso sul tavolo operatorio.
Sapevo d'esser morta ma ciò non mi causava alcuna emozione, come se avessi visto un oggetto e non il mio corpo. Potevo vedere e sentire come i medici si sforzassero duramente per farmi riprendere coscienza. Improvvisamente, mi sono trovata in un altro mondo dove non c'erano case, gente, animali: nulla mi era familiare. Un viottolo che si estendeva in un campo con un prato verde, un percorso non largo nè stretto, la cui fine si perdeva in lontananza. Non ho visto il sole, ma tutto era pervaso da una luce splendida. Senti che non ero sulla Terra, e venni presa da un enorme desiderio di scoprire dove fossi. Alla mia sinistra c'era un cancello enorme, splendente come un sole abbagliante, che mi ricordava la porta della chiesa del mio villaggio. Quando guardai a destra, vidi una donna che si stava dirigendo verso di me; era alta, la testa coperta con un sobrio mantello, indossava una lunga veste simile ad una veste monastica.
Quando i suoi piedi toccavano il suolo, l'erba si piegava sotto il peso dei suoi passi, ma quando li alzava, l'erba tornava a disporsi in fili rettilinei, come se niente l'avesse schiacciata. Ora so che la donna era il mio Angelo Custode. Venendo alla mia destra, esclamò:
<<Signore, dove inviamo questa donna?>> Una voce tuonò, ma gentilmente, riempendo l'aria:
"Devi inviarla indietro! Il suo tempo non è ancora arrivato! ".
Poi mi sono svegliata nel mio corpo all'obitorio. "
Ma il miracolo non finisce qui! Sembra che durante la sua morte clinica, Klavdia sia stata completamente guarita dal cancro!
Come prova, rimane la relazione completa stilata dal medico che la seguiva, documento che è venuto alla luce
dopo il crollo del Comunismo, quando alcuni dei file sono stati declassificati dal KGB e resi pubblici.

TRE NDE CONVALIDATE!

NDE  CON TRAGICA CONVALIDA
(11-04-15)

Vi presentiamo un'altra NDE verificata dai fatti. La tragica premonizione che la Dr.ssa Mary Neal ricevette dagli Angeli e da Gesù, si concretizzò
puntualmente a dieci anni di distanza...

Le idee della Dr. Mary Neal -che si autodefinisce una ex-scettica- sulla spiritualità furono radicalmente mutate nel corso di una esperienza di pre-morte avvenuta durante un'escursione in kayak lungo un remoto fiume cileno nel 1999. Con il suo kayak capovolto che la imprigionava sotto l'acqua tumultuosa, la Neal non avrebbe respirato tra i 15 ed i 25 minuti, secondo quanto testimoniato dalle guide che erano con lei durante l'escursione.
Per tutto il tempo trascorso durante quello che lei definisce il suo "annegamento", sostiene di aver avuto un'esperienza celestiale in cui è tornata a Dio, in presenza di Gesù e degli Angeli.
E 'stato un evento che cambia la vita di una persona che non era affatto religiosa. L'incidente inoltre ha spinto la Neal a scrivere il suo libro best-seller, "To Heaven and Back (recentemente tradotto in italiano) che ha trascorso diverse settimane in cima alle classifiche editoriali del New York Times .
"Non avrei mai l'ardire di affermare d'essere stata particolarmente religiosa, certamente però credevo in Dio. Penso di essere stata un pò come tutti: speravo ci fosse qualcosa di più, una ragione per cui siamo qui, ma ero molto occupata e non ho mai messo la spiritualità in prima linea nella mia vita."
Chirurgo spinale in Wyoming, Mary Neal riportò fratture alle due gambe e problemi polmonari a seguito dell'incidente; trascorse un mese in ospedale e mancò per sei mesi dal lavoro, costretta su una sedia a rotelle. Come medico, è abituata ad avere una spiegazione biologica per i fenomeni di pre-morte, come luci ed emozioni, ma ritiene che questa sia stata una situazione totalmente diversa.
"Mi piacerebbe aver una spiegazione scientifica, ma so che è impossibile. La mia esperienza è durata un minimo di 15 minuti esclusi i cinque o più minuti necessari per capire che non ero lì, dove ero, etc. Quando si è morti per tanto tempo, non credo che ciò che si vive possa essere solo la reazione chimica di un cervello morente.  Un cervello non può sopravvivere così a lungo."
Mary sostiene di essere sopravvissuta perché le venne detto da Dio che la sua famiglia avrebbe avuto bisogno di lei per far fronte ad una tragedia imminente e che il mondo doveva sentire la sua storia. Le fu detto che suo figlio Willie, che aveva 9 anni al momento, sarebbe morto, ma non le vennero dati dettagli specifici.
Nel 2009, Willie è stato ucciso in un incidente d'auto a 19 anni da un automobilista che parlava al cellulare.
[A conferma che la sua esperienza è stata reale, checchè ne vogliano dire gli Scettici!  - NdR-]
"Io non pretendo di avere tutte le risposte. Uno dei miei figli mi ha detto che sono stata cacciata dal Paradiso, ma il mio mandato primario non era legato alla morte di Willie, bensì quello di tornare e condividere la mia storia, perché la mia storia è confortante e rassicurante ed ispira gli altri a guardare veramente dentro le loro vite per trovarvi Dio."
Mary è confortata anche dalla certezza che vedrà ancora una volta il figlio nella vita ultraterrena.
"
Non ho intenzione di far finta che non vorrei che fosse qui, ma so che lo vedrò prima o poi.
So che c'è vita dopo la morte e  so che le promesse di Dio sono assolutamente vere."

Quando le hanno chiesto perché è stata in grado di tornare alla vita quando molti altri muoiono in situazioni simili,
ella ha ammesso che non avrebbe voluto tornare:
"Mi sono posta la stessa domanda molte, molte volte perché Là ho diversi Cari Defunti, e non avrei voluto tornare.
Quasi tutti quelli che hanno avuto un'esperienza di premorte con cui ho parlato non volevano tornare.
Mi sentivo come se fossi a casa, non solo in pace, ero tornata nel regno di Dio ed ero a casa mia! "
La Neal ricorda di essere stata con gli Angeli e con Gesù, un ricordo molto reale, vivido, ed ha anche
ricordato di aver visto una grande struttura a forma di cupola durante la sua NDE."
Era tutto diverso da qui. I sensi erano diversi. Voglio dire la bellezza era incredibilmente intensa, non c'è equivalente terreno."
Neal dice che non ha visto un tunnel di luce, ma piuttosto, qualcosa di molto più ampio.
"Avevo fretta d'arrivare a questa grande, struttura a cupola . C'erano molti Spiriti dentro di essa e quando sono arrivata, sono stati felicissimi di accogliermi e salutarmi, davvero gioiosi al mio arrivo."
Forse le persone che ha conosciuto erano Angeli? Avevano un corpo? Avevano forma fisica? Lei afferma che avevano teste, braccia, gambe e indossavano una sorta di abiti, sapeva che erano lì ad amarla, guidarla proteggerla.
Gli Esseri Spirituali le hanno poi detto che non era il suo tempo e che doveva tornare nel suo corpo.
 
"Ho fatto quello che penso ogni persona ragionevole avrebbe fatto e ho detto, 'No, non ho intenzione. Non potete farmi questo e loro hanno detto, 'Beh, stai andando via, e noi ti porteremo indietro, é una parte del lavoro che devi fare.'
Stavano esplodendo di amore assoluto"
, ha detto a proposito degli Angeli. "Sembravano pieni di compassione, anche se questo non è un aggettivo giusto. Mi vergogno a dirlo ora, e vorrei aver preso appunti, ma non ho davvero notato che aspetto avessero,
non aveva importanza, perchè volevo arrivare all'ingresso del Regno di Dio. "

Lei crede pure che Gesù la aiutò durante l'esperienza di pre-morte prima che i soccorritori riuscissero a rianimarla.

"Mi sento molto presuntuosa nel dire ciò, ma io credo che Gesù mi era accanto quando ero ancora nella barca e mi rassicurava e mi confortava. Lui non somiglia all'immagine che c'era nei miei libri di Catechismo, direi che non lo guardai in modo critico onde essere in grado di dire -per esempio- quale fosse il colore dei suoi capelli. Quello che ho visto è stato solo gentilezza e compassione infinita."

Webmaster da varie fonti Internet

LA NDE E LA SCARPA (05-04-15)

Alcune esperienze di pre-morte sono state confermate da testimonianze. Anche se non costituiscono una prova scientifica sarebbero certamente qualificabili come "prove circostanziali" in grado di essere accolte in un tribunale.
Il Dr. Kenneth Ring ha pubblicato un documento sul Journal of Near-Death Studies su tali prove, nell'estate del 1993.
Forse il caso più famoso di questo tipo è quello di Maria, originariamente riferito dalla sua assistente Kimberly Clark (1984).
Maria era una lavoratrice pendolare che, mentre visitava amici a Seattle, ebbe un grave attacco cardiaco sicchè fu ricoverata all' Harborview Hospital in unità coronarica. Pochi giorni dopo, ebbe un arresto cardiaco ed un'esperienza insolita di OBE. A un certo punto di questa esperienza, si trovò fuori dall'ospedale e vide una sola scarpa da tennis poggiata sul davanzale del lato nord del terzo piano dell'edificio. Maria non solo fu in grado di indicare il luogo in cui questo oggetto era stranamente situato, ma anche di fornire dati precisi concernenti il suo aspetto, come ad esempio che nel punto di contatto del mignolo, la tomaia era consunta e uno dei lacci era bloccato sotto il tacco. Dopo aver sentito la storia di Maria, la D.ssa Clark, con un buon grado di scetticismo e di dubbio, si recò alla posizione descritta per vedere se la scarpa fosse proprio lì. (
Clic sulla foto per il video)
In effetti era proprio e precisamente dove e come Maria l'aveva descritta, salvo che dalla finestra attraverso la quale fu in grado di vederla, i dettagli che Maria aveva specificato non potevano essere individuati. Ecco quanto ha dichiarato la Clark:

 "L'unico modo per cui avrebbe potuto avere una simile prospettiva era se si fosse trovata a volare lì fuori ed in una posizione molto ravvicinata alla scarpa da tennis. Ho poi recuperato la scarpa e l'ho mostrata a Maria; era una prova molto concreta per me. "

https://www.youtube.com/watch?v=WPXK2Ls-xzQ

NDE CON GUARIGIONE! (21/04/15)
L'esperienza di Annabel Beam è stata accompagnata dalla scomparsa inspiegabile di tutti i suoi problemi di salute.
A nove anni, si era arrampicata su un albero, ma un ramo si ruppe  e cadde a terra da un'altezza di 10 metri, battendo la testa e rimanendo incastrata in una cavità dell'albero stesso (vedi foto). Mentre giaceva incosciente, Annabel ha sperimentato qualcosa di innegabilmente straordinario: un viaggio in un luogo ultraterreno che ha identificato col Paradiso.
"
Ho visto un cielo brillante ed ho incontrato la mia bisnonna Mimì che era morta un paio di anni prima. E' così che ho capito che ero in paradiso", ha detto durante un'intervista televisiva della Fox News.
Fortunatamente la sua esperienza di pre-morte è stata di breve durata con un pieno recupero dalle poche ferite riportate. Ancora più notevole, tuttavia, è il fatto che,
dopo l'incidente, sembra essere stata anche curata da due malattie mortali del tubo digerente di cui aveva precedentemente sofferto, entrambe  incurabili (*), diagnosticate quando aveva cinque anni e non assume più alcuno dei dieci farmaci che era costretta ad ingurgitare quotidianamente.
Per aggiungere altro mistero al suo racconto, Annabel crede di aver visto, durante la sua esperienza, Gesù che teneva per mano una bambina. I suoi genitori ritengono che la ragazza ha visto una sorella mai nata a causa di un aborto spontaneo, avvenuto qualche tempo  prima che lei venisse al mondo e di cui Annabel non sapeva nulla. L'esperienza insolita e la sua guarigione improvvisa continuano a sfidare ogni spiegazione e vien da chiedersi se i nostri Amici Celesti non stiano rincarando la dose per mettere a tacere gli scettici.
 Fin quando i Ritornati raccontano del tunnel, della Luce e dei gioiosi incontri con i loro Cari, i miscredenti possono tranquillamente liquidare la faccenda con il termine di "allucinazioni", ma quali spiegazioni dovranno inventarsi per spiegare la completa scomparsa di due malattie incurabili?  Dopo aver esaminato tante NDE, ci pare evidente che ci sia un piano ben congegnato messo in atto per farci accettare gradualmente il fatto che la morte non esiste. Tanto quadra perfettamente con quanto sappiamo sul Libero Arbitrio:
nessuno di noi viene forzato a credere, sono i fatti che devono parlare!
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(*)Pseudo-ostruzione e disordini della motilità antrale

Webmaster
 http://insider.foxnews.com/2015/04/14/miracles-heaven-near-fatal-fall-cures-sick-little-girls-symptoms

UNA NDE DEL 1669 (10-06-15)
Dal blog di M. Prescott
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Traggo questo racconto dal libro "La mente immortale", di Ervin Laszlo e Anthony Peake.
Anche se ho letto molti racconti di esperienze di pre-morte, non credo d'aver mai trovato nulla di simile prima d'ora.  Laszlo e Peake scrivono:
Un antico racconto di NDE riguarda l'esperienza che ha avuto luogo nel mese di Novembre del 1669, a Newcastle upon Tyne nel Nord Est dell'Inghilterra (o, in alcuni rapporti, nel Galles del Sud). Il rapporto è presente in un opuscolo religioso scritto dal Dr. Henry Atherton e pubblicato a Londra nel 1680. A quattordici anni, la sorella di Atherton, Anna, era malato da tempo quando improvvisamente morì.  La donna che l'aveva assistita utilizzò l'unico metodo disponibile al tempo per l'accertamento del decesso: porre uno specchio vicino alla bocca ed al naso della ragazza. Non vi fu nessun segno di respirazione che potesse appannare il vetro e così furono messi dei carboni ardenti vicino ai piedi che non sortirono alcuna risposta. Era chiaramente in uno stato di ciò che ora potrebbe essere definito "morte clinica". Tuttavia, Anna si risvegliò successivamente.
Quando ne fu in grado, descrisse d'aver visitato il Cielo, guidata da un Angelo.
Questo é il suo racconto:
"Cose gloriose ed indicibili ho visto, come Santi e Angeli tutti immersi nella gloria ". Sentì indicibili musiche divine, inni ed alleluia.' ma non le fu permesso di entrare in Paradiso, perchè l'Angelo le disse che "lei doveva tornare [sulla Terra] ancora per un pò e prendere congedo dei suoi amici, ma che dopo poco tempo sarebbe stata ammessa".
Come previsto dal suo "Angelo", Anna morì quattro anni dopo e, secondo l'opuscolo, partì "..con la grande certezza della sua imminente felicità." Mentre era nel suo stato di pre-morte, Anna riferì di aver visto persone che aveva conosciuto e che erano già morte.
 Fra queste, c'era un individuo che, per quanto Atherton ne sapesse, era ancora vivo all'epoca dei fatti.
 Tuttavia, successivamente scoprì che era dipartito un paio di settimane prima di Anna.
La fonte citata è di Henry Atherton,
La Resurrezione Provata (T. Dawes, 1680):
http://quod.lib.umich.edu/e/eebo/A69494.0001.001/1:1?rgn=div1;view=fulltext (Clic)

Il racconto contiene molte notevoli caratteristiche simili alle moderne NDE, tra cui:
Uno stato di morte apparente in cui il paziente è completamente insensibile
Visioni di esseri celesti
Musica Eterea
Una barriera che impedisce l'ingresso in Paradiso
Un essere celeste, che comanda di tornare alla vita terrena
La presenza di amici defunti e persone care
Garanzia della realtà della vita dopo la morte che persiste anche dopo essere stati rianimati

Il racconto include anche un evento a volte osservato nelle visioni sul letto di morte: il riferimento ad una certa persona morta quando questo fatto avrebbe dovuto essere sconosciuto al Ritornato. C'è anche il particolare interessante della previsione accurata della propria morte imminente, visto che non sembrerebbe esserci alcuna ragione evidente per una ragazza di quattordici anni,
di ritenere che il suo ritorno alla vita sarebbe durato solo per un "breve periodo".
L'opuscolo, che è piuttosto breve, è una lettura interessante. Esso comprende ulteriori informazioni. Anna sarebbe passata attraverso tre diverse porte, ma era stata fermato prima della quarta. Inoltre,l'Angelo che l'aveva guidata era "
tutto vestito di bianco" ed era presente nella stanza, quando aveva raccontato la sua storia. Anche nelle moderne NDE, gli esseri eterei incontrati sono spesso descritti come rivestiti di bianche tuniche.
Il fratello di Anna, descritto come un "Medico di Caermarthen," naturalmente interpretò la storia in conformità con la sua fede protestante, indicando questa storia come un possibile spunto di riscatto per la corrotta ed immorale società del tempo.
Senza dubbio ci sono significativi elementi di sovrapposizione culturale nella NDE, come gli "alleluia" che Anna ha sentito, ma gli elementi di base trascendono le differenze culturali che tendono a persistere da più di tre secoli, anche ai giorni nostri.

(Trad Webmaster  dal sito di Michael Prescott)

due NDE Condivise (16-12-15)

Un fenomeno strettamente legato alle DBVs ed NDE è l'esperienza di pre-morte condivisa (SDE), termine coniato dal Dr. Raymond Moody. In queste esperienze, persone che si trovano vicino ad un moribondo, condividono molti degli stessi aspetti della NDE, addirittura lasciando i loro corpi, incontrando gli Esseri di Luce e sperimentando la revisione della vita. Questi spettatori, che sono in buona salute e non stanno per morire, sembrano condividere queste esperienze. Questo fenomeno mette in dubbio la teoria materialistica che le NDE sono causate da allucinazioni di un cervello morente. Nel suo libro, Schegge di Eternità , il dottor Moody ha raccolto le testimonianze di coloro che hanno condiviso le esperienze dei moribondi.
Ve ne offriamo alcuni esempi, grazie al Sito di Kevin Williams

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Johnny e sua moglie

In un esempio di una esperienza di morte condivisa, il dottor Moody riferisce di una donna che ne ha vissuto una col marito morente in cui ha visto eventi di cui era completamente all'oscuro, successivamente convalidati.
"Ero sempre accanto a lui in ospedale e stavo china su di lui e, quando è spirato...é passato attraverso il mio corpo! Provai una sensazione simile a quando si mette il dito nella presa elettrica, solo molto più dolce. Quando questo è successo, tutta la nostra vita si è presentata intorno a noi perchè la stanza d'ospedale e tutto ciò che c'era di fisico è sparito in un attimo.
C'era luce... Una luce bianca e brillante che ho subito capito - e pure Johnny lo sapeva - che era Cristo.
Tutto ciò che abbiamo fatto durante la nostra vita era lì, in quella luce. Inoltre ho visto cose di Johnny ...cose fatte prima che ci sposassimo. Si potrebbe pensare che alcuni di questi episodi potrebbero essere stati imbarazzanti o personali, e così fu, ma non sentivamo il bisogno della privacy, per quanto strano possa sembrare.
Queste erano le cose che Johnny aveva fatto prima che ci sposassimo, infatti l'ho visto con alcune ragazze, quando era molto giovane.
Più tardi le ho cercate nel suo annuario del liceo e fui in grado di trovarle, proprio sulla base di quello che avevo visto durante la revisione della vita, al momento della sua morte. Ho anche visto me stessa prona sul suo cadavere, il che non mi ha fatto star male perché era completamente vivo, proprio accanto a me, a rivedere insieme la nostra vita . A proposito, il riesame della vita è una sensazione...come dire, 'avvolgente'. [
Nota Webmaster: Questo si riferisce alla visione a 360 gradi spesso riferita nelle NDE]
Io non so come altro descriverla...  Era una scena che io e Johnny abbiamo vissuto insieme o anche  separatamente.
Non c'è modo per descriverla con parole diverse, per dire che tutto questo era avvenuto in un lampo, proprio lì al capezzale dove mio marito giaceva morto. Poi, proprio nel bel mezzo di questa esperienza, la bambina che abbiamo perso per un aborto spontaneo, quando ero ancora un'adolescente, si fece avanti e ci abbracciò. Non era la figura di una persona reale, come si potrebbe vedere un essere umano, piuttosto un dolce contorno, l'amorevole presenza di una bambina. Il risultato fu che tutti i problemi che abbiamo avuto per la sua perdita sono stati spiegati e risolti.
Una delle cose divertenti di questa visione panoramica della nostra vita, fu la rivisitazione di quando andammo ad Atlanta, la capitale dello stato, dove c'era esposto un diorama. Così,ad un certo punto, ci siamo trovati a guardare noi stessi in un altro contesto - il diorama-dove ci siamo visti fianco a fianco, come bambini e sono scoppiata a ridere e Johnny rideva, proprio lì accanto a me.
Un'altra cosa strana era che in alcune parti della scena vi erano dei pannelli, dei divisori, che ci impedivano di vedere tutto questo.
Non ho parole adatte per descriverlo, ma gli schermi nascondevano certe parti di entrambe le nostre vite. Non so cosa c'era dietro di essi, ma so che erano i pensieri di Cristo, che ci ha detto che un giorno saremmo stati in grado di vedere dietro quei pannelli. "

2. Una madre morente condivide la NDE con la figlia
In un altro esempio, il dottor Moody ha documentato il racconto di una donna sulla settantina che ha descritto una esperienza di morte condivisa mentre curava sua madre morente. Come sua madre morì la luce nella stanza divenne improvvisamente molto più luminosa e sentì un movimento oscillatorio attraverso tutto il corpo.
 [ Nota del Webmaster: Tali movimenti di oscillazione indicano l'inizio di un'esperienza di uscita fuori dal corpo.]
Poi si trovò a vedere la camera da una diversa angolazione, da sopra e dal lato sinistro del letto anziché dal lato destro.
"Questo dondolìo era molto confortevole nient'affatto come un brivido e soprattutto non come quando si viaggia in una macchina che prende una curva troppo velocemente e causa nausea... no, non mi sentivo a disagio, semmai al contrario.
 Mi sentivo molto più confortevole e tranquilla di quanto non abbia mai provato in vita mia.
Non so se ero fuori del mio corpo o no, perché tutte le altre cose che avvenivano stavano attirando la mia attenzione e restavo incollata a scene della vita di mia madre proiettate per tutta la stanza o intorno al letto. Non si può nemmeno dire se la camera ci fosse più, c'era tutta una porzione che non avevo mai notato prima. Lo paragonerei alla sorpresa che si avrebbe se si fosse vissuto nella stessa casa per molti anni , ma un giorno avessi trovato un grande vano segreto di cui non ne sapevi nulla. Questa cosa sembrava così strana, eppure perfettamente naturale allo stesso tempo. Le scene che lampeggiavano intorno a me a mezz'aria mostravano cose che erano accadute a mia madre, alcune delle quali ricordavo ed altre no. Ho potuto vederla guardare le stesse scene e lei certo le riconosceva, come mi è parso di capire dalla sua espressione mentre le guardava. Le scene della vita di mia madre mi hanno ricordato i lampi dei flash fotografici in cui vedevo scene della sua vita, come in uno dei primi film 3-D degli anni '50 e lei era già fuori dal suo corpo.
Ho visto mio padre, scomparso sette anni prima, lì dove ci sarebbe dovuta essere la testata del letto ma, a questo punto, il letto era diventato irrilevante ed al suo posto c'era mio padre che interagiva con mia madre, ormai fuori dal corpo. Lo guardai dritto in faccia e ricevetti conferma dell'amore che c'era stato tra noi, ma poi lui tornò di nuovo a concentrarsi su mia madre.  Sembrava un giovane uomo, anche se aveva 79 quando morì. C'era un gran bagliore su tutta la scena e intorno a lui che molto pieno di vita.
"Una delle sue espressioni preferite era 'datevi una mossa' e di sicuro dallo sguardo potevo capire che stava dicendo proprio questo a mia madre. Una parte di lei che era trasparente si fermò e passando attraverso il suo corpo scivolò via nella luce con mio padre e scomparve. La stanza fu come scossa di nuovo, o lo fece il mio corpo, ma questa volta andò indietro nella direzione opposta, poi tutto tornò alla normalità. Sentivo grande tenerezza provenire da mia madre e da mio padre.
L'intero evento traboccava di amore e gentilezza e da quel giorno mi domando:.
È il mondo in cui viviamo solo frutto della nostra immaginazione?"

(Traduzione WM dal Sito di Kevin Williams)

 

LA NDE di Mark Horton (07/04/16)
Mark Horton è stato un genio dell&8217;informatica. Ha lasciato definitivamente questo mondo il 7 settembre del 1996 a causa di un cancro, dopo aver partecipato attivamente all'ideazione e allo sviluppo del Sistema Operativo Linux. La sua avventura si situa ben oltre lo schema classico elencato da Raymond Moody.

Un giorno gli venne chiesto dove andasse a prendere tutte le sue informazioni e lui rispose:

<<Nell&8217;universo, in altre parole, nel sistema di informazione universale! Personalmente non sono mai passato per il tunnel buio con la luce in fondo che attira le persone che lo attraversano. Mi sono trovato direttamente nella luce. Solo più tardi ho capito veramente questa differenza importante.
Le persone che arrivano direttamente nella luce subiscono una forma di trasformazione fisica e psichica, vale a dire che non siamo più realmente degli esseri umani come prima! Non reagiamo più allo stesso modo, non pensiamo più come gli altri e le nostre reazioni sono diverse.
Naturalmente abbiamo la stessa forma e siamo esseri sociali, e quando veniamo invitati a cena mangiamo come gli altri. Ma noi percepiamo il sottile, l&8217;aura e molte altre cose! A volte però ci sentiamo molto soli, perché non ci sono tante persone come noi su questa Terra. Noi adempiamo la missione che ci è stata assegnata per l&8217;evoluzione e la trasformazione dell&8217;umanità.
Viviamo in una società in cui conta soprattutto l&8217;apparenza, ed è una limitazione tragica. Io vi dico che vivere in funzione delle apparenze significa fallire la vita! Dobbiamo innanzitutto vivere con noi stessi. Solo trovando Sé stessi è possibile trasformare la propria vita e la vita degli altri.»
Ecco l&8217;esperienza di premorte di Mark Horton, così come l&8217;ha vissuta nel 1992 e in seguito descritta.

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«Sono &8220;morto&8221; per totale arresto renale, epatico e per arresto respiratorio.
Dato che mi trovavo in coma, non so quando sia cominciata la mia NDE. Consultando il mio rapporto medico, presumo sia stato durante il capodanno del 1992. È stata quella sera che i miei organi si sono bloccati e i medici hanno avvertito i miei genitori di contattare un servizio funebre, perché avevo poche possibilità di superare la notte. Venne loro spiegato che anche se fossi sopravvissuto, avrebbero dovuto mettermi in dialisi fin dal mattino seguente e che probabilmente lo shock mi sarebbe stato fatale!  Da quanto ho letto sul rapporto medico, l&8217;arresto respiratorio è avvenuto durante la sera e sono stato messo sotto respirazione forzata. Penso che sia stato allora che sono &8220;partito&8221;. Ho un ricordo molto vago: quello di aver osservato il mio corpo dall&8217;esterno, era circondato da tubi e macchinari, ma onestamente non so dire se quel corpo fosse proprio il mio.
Dire che stavo fluttuando non è proprio la descrizione giusta, direi piuttosto che ero come trattenuto, sostenuto in un ambiente caldo e asciutto, sospeso senza nessuna sensazione di pressione o di costrizione, ero semplicemente lì. Mi sentivo al sicuro, caldo, tranquillo, senza sofferenze né senso di confusione, ero completamente consapevole. Poi è cominciata la mia esperienza.
Improvvisamente è apparsa una luce sfolgorante che ha illuminato tutto attorno a me. Sono entrato in quella luce, dopodiché ho sentito che mi sollevavo in alto. Sentivo di essere un puro intelletto che assimilava informazioni e conoscenze. Realizzai che non dovevo fare altro che pensare ad un determinato luogo e tempo, che immediatamente ero lì, sperimentando tutto ciò che riguardava quel luogo e quel tempo. Non so perché, ma mi sono sempre sentito molto attratto dalla Scozia. Ho degli antenati scozzesi, ma non più di quelli inglesi, svedesi e russi, eppure sento una forte affinità per quella terra, per la sua storia, la sua cultura e la sua musica: non esiste suono al mondo che mi faccia vibrare quanto quello delle cornamuse! Ebbene, uno dei miei primi &8220;viaggi&8221; è stato in Scozia! Mi sono ritrovato su un&8217;alta scogliera sovrastante un grigio e scatenato mare durante una violenta tempesta. Io ero lì! Potevo sentire il vento che mi sferzava e la forza trascinante della pioggia, mentre vedevo e sentivo il fragore del tuono e del mare. Come ho già detto, non ho alcuna idea del motivo per cui sento un così forte legame con quel particolare spazio/tempo. Tutto quello che avevo fatto era stato di pensarci in maniera fugace, e mi sono ritrovato lì!
Il mio pensiero seguente riguardò il calore del Sole e così mi ritrovai in un luogo colmo di luce brillante e di confortevole calore. Non potevo distinguere niente se non una piacevole luminosità che mi avviluppava. Non avevo più la sensazione del corpo fisico ed avevo perso ogni idea di consistenza, sentivo di essere pura e raggiante coscienza!
Semplicemente non esistono parole per descrivere quello stato!
Era tutto immensamente piacevole e confortevole ed andò avanti per microsecondi o miliardi di anni&8230; non avevo alcuna idea del trascorrere del tempo, sapevo solo che il tempo era un costrutto operativo e che non aveva nessun significato e nessuna importanza rilevante per l&8217;esistenza. Avevo letteralmente la sensazione di trovarmi contemporaneamente in ogni luogo dell&8217;universo. Poi quella luminosità cessò e fu sostituita dalla vista della Terra che rapidamente si allontanava sotto di me. Ero ancora avvolto da quel senso di calore e di benessere, e mentre mi muovevo all&8217;indietro a velocità sempre più rapida, la vista della Terra lasciò il posto ad una visione complessiva del nostro sistema solare e poi a quella di un gruppo di stelle che apparentemente si trovavano in uno dei bracci della nostra galassia. Stavo assimilando tutto questo a tanti differenti livelli, livelli che si estendono molto al di là di quella che è la nostra consueta nozione di &8220;vedere&8221;. Potevo ancora percepire la posizione del nostro pianeta, anche se a quella distanza sarebbe stato impossibile nel nostro normale continuum spazio-tempo. Il mio stato d&8217;animo complessivo era costituito da una sensazione di benessere, meraviglia, stupore, appartenenza ed un senso di &8220;giustezza&8221;, il tutto sommato ad un amore travolgente, anche se questa parola è completamente inadeguata per descrivere ciò che provavo.

Per qualche motivo continuavo a muovermi all&8217;indietro, quando all&8217;improvviso mi rilassai completamente e permisi a me stesso di dissolvermi, di fondermi nell&8217;unità che mi circondava. L&8217;esplosione di quell&8217;emozione (ancora una volta le parole sono assolutamente inadeguate), di quell&8217;incredibile amore superò tutto quello che avevo percepito prima. Ero tutto ed ero niente. Ero ovunque e in nessun luogo. La mia coscienza si era ampliata per poter contenere ogni cosa: il tempo, i luoghi ed ogni essere che ero stato, che ero o che sarei mai stato! Ero l&8217;unità ma anche la più piccola parte del tutto. So che questo può sembrare senza senso, a volte anche a me fa questo effetto quando lo leggo sulla carta, ma bisogna viverlo! Non esistono parole per descrivere la gioia, l&8217;amore ed il calore, è veramente indescrivibile! Continuavo ad accelerare allontanandomi verso l&8217;esterno, assimilando, osservando sempre di più! Intere galassie diventavano grandi come granelli di sabbia. Ho visto enormi galassie in collisione fra loro. Ho visto dei &8220;buchi&8221; nello spazio che non erano affatto dei buchi, ma erano pieni di qualche cosa che non riuscivo a comprendere nemmeno in quel mio stato &8220;avanzato&8221;. Forse delle proto-galassie? E c&8217;erano ancora così tante altre galassie da vedere e da sentire, ma potevo ancora percepire dove si trovava il nostro pianeta. Dico &8220;percepire&8221;, perché la nostra piccola galassia, la Via Lattea, era svanita, potevo percepirla ma non più vederla.
E continuavo a procedere verso l&8217;esterno! Cominciai a distinguere una curvatura che si avvicinava da dietro di me e mi resi conto che l&8217;universo era una grande sfera contenente tutte le galassie. La cosa diventava sempre più evidente mano a mano che mi muovevo verso lo &8220;spazio oscuro&8221; (sempre all&8217;indietro), oltre la sfera delle galassie.
Mentre continuavo a muovermi verso l&8217;esterno, apparivano altre galassie sparse.
Poi ho sentito qualcosa di grande, una presenza dietro di me. Mi è sembrato di stare rallentando un po&8217; e di esitare, ho attraversato quella barriera dopodiché ho visto verso il basso la sfera contenente il nostro universo. Sembrava trasparente e leggermente opaca, come se stessi vedendo i campi di energia che conteneva. Il guscio elettronico di un atomo rappresenta bene questa immagine. Il mio movimento all&8217;indietro continuava ed ora potevo scorgere la curvatura del nostro universo e di altre sfere, che potevano essere solo altri universi. Sembravano essere disposti in un certo ordine, un guscio sferico di universi intorno ad un nucleo che non riuscivo a distinguere. E al di là di quel guscio, un altro, verso cui stavo procedendo a grande velocità. L&8217;impressione generale che mi rimane è simile a quelle sfere intagliate nell&8217;avorio contenute una dentro l&8217;altra che siamo abituati a vedere nei negozi di articoli d&8217;importazione. Non sono più arrivato al guscio successivo. Mentre mi muovevo all&8217;indietro verso il seguente guscio di universi, qualcosa cominciò a tirarmi dal davanti ed improvvisamente iniziai a tornare da dov&8217;ero venuto, in direzione del nostro universo e poi al suo interno. Le altre galassie all&8217;interno del nostro universo via via svanivano ed ho avuto un ultimo &8220;spettacolo&8221; del nostro braccio della Via Lattea. Ed alla fine eccomi di ritorno, stordito, confuso, triste, con un tremendo senso di vuoto per la perdita di conoscenza, di amore e di unità che avevo provato. La mia esperienza di premorte era finita. Dopo di ciò, sono entrato ed uscito dal coma per qualche tempo, non ho idea per quanto. Durante quel periodo ho fatto dei sogni molto intensi, forse delle allucinazioni, se ho capito bene come dovrebbero essere le allucinazioni. Erano sogni molto vividi, quasi concreti, nei quali le persone erano reali, solide, con dei corpi, e con i quali potevo avere delle conversazioni normali e logiche. In più penso di avere vissuto delle &8220;mini-NDE&8221;, in cui ho potuto cogliere di nuovo qualche sprazzo di quell&8217;amore travolgente e di quell&8217;unità che avevo sperimentato durante il mio grande &8220;viaggio&8221;.

In seguito credo di avere inconsciamente tentato di adattarmi, ignorando quello che mi era successo per cercare di andare avanti con la mia vita. Ma era sempre come se mancasse qualcosa, c&8217;era come un qualcosa che mi rodeva dentro.
Alla fine, dopo quasi un anno ho provato a sedermi senza pensare a niente, presumo di poterla chiamare meditazione, e lasciando che la mia mente si rilassasse, tutto ha cominciato a riemergere nella memoria cosciente. Sapevo che non avrei più potuto reprimere quei ricordi. Così li ho lasciati fluire, convincendomi sempre di più che quello che avevo sperimentato era reale, e non un semplice sogno o un&8217;allucinazione, che siamo esseri individuali e allo stesso tempo siamo tutti &8220;uno&8221;, e che l&8217;unica cosa che conta è l&8217;amore! L&8217;amore completo, aperto, senza riserve, che ci riempie totalmente. Questa è la sola cosa che conta, tutto il resto è superfluo! Ormai ero cambiato per sempre! Io semplicemente &8220;sono&8221;! Siamo tutti uno, siamo tutti Dio, o forse Dio è tutti noi.
Ho riflettuto a lungo sulla frase biblica &8220;Dio ha fatto l&8217;uomo a Sua immagine&8221;. Mi domando se questo non significhi in realtà che l&8217;uomo è stato creato ed esiste nell&8217;immaginazione di Dio, che è poi la realtà dell&8217;uomo. Non sono un teologo e non ho intenzione di imbattermi in discussioni teologiche, che sono tutte soggettive, ma per me questa possibile interpretazione di quella frase biblica rimane interessante. Non professo nessuna religione in particolare e non lo farò mai, per me hanno tutte ragione e torto&8230; è l&8217;uomo che ha tentato di regolamentare e controllare l&8217;aspetto spirituale dell&8217;individuo. Adesso so che vivere per la gentilezza e per l&8217;amore reciproco è l&8217;unica e vera religione, se dobbiamo proprio etichettare qualcosa come &8220;religione&8221;. Me lo confermano quello che ho letto e le conversazioni che ho avuto con altre persone che hanno vissuto una NDE. Forse descriviamo la nostra esperienza con parole differenti a seconda delle credenze, anche religiose, tuttavia il messaggio universale di amore e di perdono è lo stesso.
Questa è stata quindi la mia esperienza. Le conseguenze sono ancora presenti ed aumentano ogni giorno. Dire che questo mi ha completamente cambiato è ovvio e riduttivo. Sono ancora interessato al mio lavoro in campo informatico, ma mi preoccupo di più di fare in modo che questo settore possa veramente aiutare le persone. Non sono mai stato una persona materiale, ma non mi dispiaceva possedere delle cose ed ho anche provato un certo attaccamento per queste. Adesso apprezzo ancora la bellezza delle cose, ma il loro possesso non è più importante. Mi capita di dare via una gran quantità di cose, a chi esprime il desiderio o l&8217;interesse di riceverle. Probabilmente vengo etichettato come un pollo da spennare, ma non importa.
Mi succede di piangere per la tristezza presente nel mondo e nella vita della gente. Se posso in qualche modo alleviare la sofferenza di un altro prendendola su di me, lo faccio volentieri. Spartisco gli stessi sentimenti che hanno le altre persone che hanno vissuto una NDE, in modo particolare la totale assenza di paura della morte. Infatti è consolante pensare che ciò rappresenta un ritorno a quello stato meraviglioso. A questo punto, suppongo che molti si chiedano: Valeva la pena di morire?
Pieno di gioia non posso fare altro che rispondere: Sì!

FONTE: www.fisicaquantistica.it ED ALTRI

 DUE NDE CONVALIDATE (11-04-16)
Ken Barnes ha avuto due esperienze di pre-morte (NDE) in cui ha lasciato il suo corpo e ha avuto esperienze che hanno confermato la sua fede nella vita dopo la morte. Se uno crede in tale NDE o no, la storia di Barnes è fatta di perseveranza, di perdono, e di positività di fronte alle avversità. La prima NDE è presumibilmente accaduta quando aveva 9 anni.
Una brutta reazione ai farmaci stava per ucciderlo ed i medici gli avevano dato solo un giorno o due da vivere. Ricorda che stava accanto ai suoi genitori in ospedale, parlava con loro, ma non lo potevano sentire. Poi vide il proprio corpo sul letto.
Un Ministro di culto era accanto ai suoi genitori, a celebrare gli ultimi riti. Quindi Barnes fu finalmente rianimato e successivamente disse a suo padre di questa esperienza. Questi replicò che stava guardando troppi film di "Ai confini della realtà", ma lui gli descrisse in dettaglio quello che il religioso indossava.
"Mio padre lasciò cadere la lattina di birra: era diventato improvvisamente un credente " ha detto Barnes in un video pubblicato su YouTube.
Quando Barnes aveva 49 anni, il 12 Ottobre 1998, venne picchiato con mazze da baseball da cinque uomini.  Ha trascorso 32 giorni in rianimazione, tre mesi in ospedale e tre anni in una casa di cura. Mentre era in terapia intensiva, ha lasciato il suo corpo e si è unito a tre Esseri che lo scortarono verso l'Aldilà, un luogo in cui Barnes ha imparato la compassione. Una lezione importante che apprese dalla sua NDE fu come avere compassione per se stesso e gli altri. Pur avendo un corpo pieno di protesi e bulloni, ora non prova nessun dolore il che, dice, è un dono che ha portato con sé dall'Aldilà. Barnes non è arrabbiato con gli uomini che lo hanno picchiato e si spinge fino a dire che: 
"Probabilmente sotto i loro cappotti potrebbero  averci avuto le ali !"
Chiamare i suoi aggressori Angeli è qualcosa che Barnes ha detto che è difficile da capire per molte persone, ma lui è grato a loro (non sono mai stati catturati e lui non sa chi sono), perché l'esperienza lo ha cambiato profondamente in meglio.
Ora  lavora in un ospizio, dedicando il suo tempo ad aiutare i malati terminali di cancro a venire a patti con la morte. Barnes conclude:
 "[La morte] è solo l'inizio, non la fine."

By - The Epochtimes.com

QUATTRO NDE INFERNALI CONDIVISE (05-05-16)
DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS

Nell'arco di soli due giorni, la stessa visione infernale vissuta durante una NDE fu testimoniata indipendentemente da quattro sconosciuti, ricoverati nello stesso ospedale.
Come possono quattro esperienze distinte essere identiche
- e soprattutto- contemporanee? La Dr.ssa P.M.H. Atwater descrive questa insolita NDE collettiva nel suo libro "Coming Back to Life: i postumi delle NDE".


< E'stato alla fine degli anni sessanta (molto prima del mio episodio
[VEDI] e prima di sapere cosa fosse una esperienza di pre-morte ).
Mi trovavo al Sant'Alfonso Hospital di Boise, in Idaho e stavo visitando una signora che si era appena trasferita lì dal sud della California. Aveva subito un attacco di cuore e, dato che la conoscevo da tempo, mi chiamò. Era bianca come un cencio lavato per la paura. Mi disse che, mentre era clinicamente morta, aveva sperimentato un episodio in cui si era ritrovata a galleggiare fuori del suo corpo e poi in un tunnel buio, guidata verso una luce; una volta che ebbe raggiunta la luce, vide un paesaggio sterile, colline brulle, persone nude simili a zombie stipate gomito a gomito a non fare nulla, con lo sguardo fisso su di lei. Era rimasta così inorridita da quello che aveva visto, che aveva iniziato ad urlare e questo la riportò nel suo corpo, dove aveva continuato ad urlare tanto da dover essere sedata. Raccontandomi la sua storia, continuava a dire che la morte é un incubo, poi maledisse ogni Chiesa perchè ingannano la gente con racconti-spazzatura su presunti paradisi. Era inconsolabile.
Mentre ascoltavo pazientemente, altre due persone erano entrate nella stanza, un uomo anziano ed una donna con due stampelle.
Entrambi avevano sofferto di insufficienza cardiaca grave e poi si erano ripresi dopo essere stati dichiarati morti. Mi rivelarono sostanzialmente la stessa storia della signora che conoscevo ed erano ugualmente spaventati. I tre avevano saputo della similarità delle loro esperienze dagli infermieri che avevano confrontato le note su pazienti che descrivevano strane allucinazioni.
Questo era un caso fortuito ed istintivamente cominciai a porre loro domande precise, alle quali ognuno rispose senza esitazioni.

Ecco ciò che le mie domande hanno rivelato:

(1) Nessuna di queste persone apparteneva alla stessa Religione , stato sociale, o stile di vita.
(2) Nessuna aveva amici ed interessi comuni, né avevano lo stesso medico curante.
(3) Non si erano mai viste prima.
(4) Tutte avevano vissuto una vita lunga con diversi gradi di difficoltà e successi.
(5) Due di loro erano ancora sposati coi loro coniugi originali ed avevano diversi figli adulti.
(6) La signora dalla California aveva divorziato diverse volte e non aveva figli.

I comuni denominatori che riuscii a trovare, oltre  ai loro disturbi cardiaci e all'ospedale in cui erano ricoverati, erano che:

(1) Tutti e tre avevano soppresso sensi di colpa di vario tipo repressi in profondità dentro sé stessi.
(2) Questo senso di colpa sembrava piuttosto doloroso per tutti e la strana "visione" durante la NDE,
 era servita solo ad aumentare la loro sofferenza.
(3) Ammisero di aver incontrato ciò che temevano maggiormente nel morire, il che aveva confermato e rafforzato la loro già forte convinzione che i propri "peccati" sarebbero stati puniti.

Prima di andarmene, un'infermiera mi prese in disparte e m'informò che c'era ancora un altro paziente, un uomo così scosso da rifiutare di parlare, sebbene continuasse a borbottare parole tipo "
le colline, le persone nude, tutti mi fissavano."
Purtroppo non mi fu permesso di vederlo.
Perché quattro persone in un arco di due giorni nello stesso ospedale hanno avuto la stessa esperienza di base causata dallo stesso tipo di disturbo è per me un mistero. Non potevo offrire alcuna consolazione per nessuno di loro, ma solo ascoltare e porre domande.
Il tutto fu così snervante che tremavo quando me ne andai.
Che ne è stato di queste quattro persone, io non lo so. La signora dalla California divenne così irrazionale e maleducata, che smisi di farle visita, ma se avessi saputo allora quello che so adesso, avrei gestito la situazione in modo ben diverso.
Queste persone erano assolutamente convinte che ci sia un inferno e che meritavano di andarci a finire...>

Analisi Del Webmaster Kevin Williams

Mi sembra di capire che le persone nude simili a zombie erano stati una volta i pazienti di quell'ospedale che avevano sperimentato la stessa esperienza di morte mentre erano lì ricoverati.
Le persone che muoiono negli ospedali spesso soffrono di malattie orribili o di incidenti traumatici, in condizioni terribili. Questo spiegherebbe l'aspetto terrificante di questi ex pazienti. Si deve anche notare che la folla di persone nude osservate durante la NDE dai quattro pazienti è una situazione temporanea - non un inferno eterno - e che si erano riuniti per salutare i nuovi arrivati.

Analisi Del Webmaster PdA

Sono sostanzialmente d'accordo con Kevin, è la legge dei simili coi simili che vige nell'Aldilà, degli uccelli dello stesso stormo che si alzano in volo tutti insieme. Colpisce anche il fatto che i sensi di colpa inculcati dalle religioni possano creare poi dei "passaggi" così traumatici ed ecco perchè, per avvicinarsi allo Spiritualismo ed accettarlo, dobbiamo spogliarci di tutti i pregiudizi, dogmi e superstizioni che ci sono stati inculcati fin dall'infanzia. Solo una mente libera ed aperta può transitare tranquillamente nelle dimensioni superiori senza traumi di alcun tipo. Per concludere, vorrei tanto che gli scettici, o pseudo scettici, mi spiegassero come è possibile spiegare con meccanismi fisiologici un'allucinazione collettiva così vivida e contemporanea senza mettere in gioco
 l' indipendenza della coscienza dal cervello...

TRADUZIONE E ADATTAMENTO: WM DAL SITO: http://www.near-death.com/

 

UN'ALTRA NDE DI GRUPPO (29-05-16)

Il Pompiere John Hernandez incontrò Arvin Gibson quando venne a casa sua nel 1996 per essere intervistato da Sandra Cherry, un ricercatore di pre-morte che raccoglieva tali esperienze per la sua tesi di laurea. John aveva precedentemente chiamato Gibson dal Colorado dopo aver letto uno dei suoi libri. In quell'occasione John aveva spiegato al telefono cosa aveva causato la sua NDE. 
La sua esperienza era stata sufficientemente interessante per lo IANDS che aveva invitato John a raccontare la sua storia durante uno dei loro incontri periodici.

Anche in questo caso, diversi uomini e donne hanno sperimentato la stessa NDE !
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John aveva iniziato la giornata con un presentimento: aveva detto a sua moglie che forse non avrebbe potuto rivedere mai più la sua famiglia. Anche  molti altri uomini della sua squadra gli avevano confessato di sentire un certo  disagio, era difficile da spiegare, ma in quel giorno era una sensazione comune, perchè avevano tutti il presentimento che qualcosa di spiacevole stava per accadere, pur sentendosi in dovere di rispondere ai loro impegni di lavoro.

John era un uomo di corporatura atletica, robusta ma si muoveva con grazia inconsueta per un individuo di quella taglia. Parlava con umiltà, in modo  tranquillo, cosa rara per simili omaccioni, ed era stato membro di un gruppo di Vigili Del Fuoco d'elite chiamato "Hotshots;" un equipaggio il cui compito era quello di spegnere gli incendi boschivi particolarmente ardui da portare sotto controllo.
Durante un incendio nel deserto avvenuto nel 1989 a seguito d'un elicottero caduto, John, come capo equipaggio, e due equipaggi di Hotshot formati da 20 persone lavoravano su un incendio in cima ad una ripida montagna. Il fuoco ardeva sotto di loro in una fitta macchia di pini e querce. Il vento soffiava sul fuoco lontano dalle squadre e fu presa la decisione di cercare di costruire una linea di fuoco con un equipaggio, mentre il secondo lo avrebbe seguito attraverso il  focolaio principale.
La pendenza della collina su cui gli uomini e le donne stavano lavorando era di circa 40 gradi. Avevano aperto la strada lungo il ripido pendio quando, con orrore, si accorsero che il vento era cambiato di direzione ed il fuoco puntava verso l'alto e così, di fronte ai pompieri che camminavano lungo la collina, le fiamme cominciarono a scoppiare in modo incontrollabile.
I Pompieri hanno un kit resistente al fuoco che viene portato dietro coi loro attrezzi; la confezione comprende un foglio ignifugo di alluminio in cui ci si può avvolgere per accovacciarsi a terra in caso di emergenza. Queste pellicole sono efficaci solo se si possono scavare dei rifugi dopo aver preparato adeguatamente il terreno, raggiungendo una profondità  priva di materiali organici infiammabili residui. Il problema in questo caso è che gli enormi venti causati da quell'inferno che si era scatenato intorno a loro  aveva reso i rifugi inutili.  Intanto l'ossigeno che alimenta ogni incendio, era stato risucchiato da vicino al suolo dove non si riusciva più a respirare.  Ad uno ad uno, i vigili cominciarono a cadere a terra, soffocando per la mancanza di ossigeno, ridotti a strisciare sulle mani e sulle ginocchia, mentre tentavano di risalire la collina verso una zona più sicura.

Improvvisamente John fu folgorato da un pensiero:
"E' proprio così... sto per morire."  Con questo pensiero in mente, si trovò a guardare il suo corpo, che giaceva in una trincea. Il rumore, il calore e la confusione provenienti dall'inferno che li circondava non c'era più e John si sentiva completamente in pace. Mentre si guardava intorno, John vide altri Vigili Del Fuoco al di sopra dei loro corpi, sospesi per aria. Uno dei membri dell'equipaggio di John aveva un piede affetto da un'anomalia congenita ma, come uscì fuori dal suo corpo, John lo guardò e gli  disse: "Guarda, Jose, il piede è dritto." Poi, una luce brillante apparve. John ha descritto la luce in questo modo:
 
"La luce - la luce era fantastica! Era più luminosa della luce più brillante che avessi mai visto sulla terra, più luminosa del sole che splende su un campo di neve, eppure l'ho potuta guardare e non mi ha fatto male agli occhi. "
In quella luce, John vide numerose persone; molte erano i suoi parenti defunti ed anche i suoi animali domestici erano lì insieme ai membri della sua famiglia. In piedi nella luce c'era il suo bisnonno che era morto quando John aveva nove anni di età. Gli era apparso come era da vecchio, in modo da poter essere facilmente riconosciuto, ma poi cambiò aspetto, apparendo molto più giovane, sulla trentina.  Egli spiegò a John che lì avevano la capacità di apparire in forme diverse, in modo da poter essere riconosciuti. Aggiunse anche che gli era stato assegnato il compito di prendersi cura di lui durante la sua vita sulla terra ed  agì come guida di John durante la sua NDE  in cui incontrò anche altri suoi antenati. Il suo bisnonno poi rivelò che era libero di scegliere se tornare sulla Terra oppure no. Non volendo tornare indietro da quel luogo bello e tranquillo in cui si trovava, John ebbe a discutere con il suo avo, perchè sarebbe stato devastante tornare in un corpo orribilmente bruciato e così John implorò il suo bisnonno di farlo rimanere. John ha sottolineato il fatto che ogni domanda  trovava immediata risposta direttamente nella sua mente e così venne informato che né lui, né altri uomini del del suo equipaggio che avessero scelto di tornare, avrebbero subito effetti negativi causati dal fuoco, perchè in tal modo: 
"...si sarebbe reso manifesto il potere di Dio sugli elementi ."

Tornare nel corpo fu per lui uno dei più dolorosi eventi della sua vita. Quando gliene fu chiesto il motivo, John  ha detto:
"Quando ero lì, tutto era così perfetto, e il mio corpo lo spirito, ... era così libero. Sembrava tutto  senza limiti. Quando si è qui, ben si sa, c'è sempre qualcosa che ci affligge, come l'artrite o i dolori muscolari, ma Lì non c'è nulla di tutto ciò. Tornando nel mio corpo fisico mi son sentito bloccato in un posto angusto come, per esempio, quando dopo aver giocato a calcio, ci si sente doloranti per un paio di giorni  . La stessa cosa mi è successa dopo essere tornato nel mio corpo fisico.
Provavo dolori dappertutto, mi sentiva legato, ed è stato difficile abituarmici per un bel pò di tempo."
Trovandosi di nuovo nel suo corpo, John si guardò intorno e notò che alcuni degli strumenti metallici che avevano usato per combattere il fuoco si erano letteralmente liquefatti. Nonostante questo calore intenso ed il fuoco ancora presente tutto intorno, egli fu in grado di camminare su per la collina, come rinchiuso in una sorta di bolla protettiva senza nemmeno sentire la turbolenza attorno a lui.
Una volta raggiunta la relativa sicurezza della collina, dove il ruggito dell'incendio era ancora evidente, vide gli altri membri dell'equipaggio riuniti lì vicino.  L'intero evento era stato così profondo che, appena sfuggiti da quanto avevano supposto sarebbe stata morte certa per tutto il gruppo, caddero in ginocchio per pregare e ringraziare il Signore per la loro liberazione. Tutto l'equipaggio era sfuggito alla morte e l'unica prova visiva di quello che avevano passato era costituita solo da un pò di capelli bruciacchiati. Confrontando le testimonianze dei loro racconti dell'esperienza vissuta, rimasero stupiti perchè tutti avevano sperimentato una NDE ed era accaduto ad un gruppo di persone eterogeneo, sia dal punto di vista etnico che religioso, fatto di di Ispanici, Caucasici ed Indiani Americani. Per tutta l'estate, continuando a  lavorare insieme, continuarono a discutere dell'avventura miracolosa che avevano vissuto. Altri membri dell'equipaggio hanno confermato, ad esempio, gli effetti negativi del ritorno nei loro corpi fisici.  Anche loro avevano incontrati i membri  deceduti delle loro famiglie e, parimenti, era stata data loro la possibilità di scegliere se rimanere dove si trovavano o di tornare sulla Terra.

TRADUZIONE WM DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS   http://www.near-death.com

LE 17 NDE DI Paul Robertson  (06-11-16)

Per il mondo esterno, il violinista  Paul Robertson era rimasto apparentemente senza vita nel suo letto d'ospedale,  in coma dopo un intervento chirurgico per la rottura di un aneurisma aortico circa nove anni fa. Il suo corpo restò inerte per tre settimane, durante le quali cadde in preda ad una serie di strane visioni: dall'essere immerso nell'aura di 'una dea asiatica' cantando Raga indiani (musica

SPIGOLATURE.
"Se il paziente muore, è possibile che una informazione quantistica può esistere al di fuori del corpo, forse a tempo indeterminato, come anima."
Non lo dice uno Spiritualista, ma l'illustre Fisico Sir Roger Penrose il quale  sostiene di avere trovato la prova che la coscienza umana può vivere dopo la morte.(Vedi Ns.articoli precedenti).
Sir Roger non è il solo a credere questo, dal momento che la sua teoria è sostenuta dai Ricercatori che lavorano presso il rinomato Istituto Max Planck di Fisica a Monaco. Anch'essi sostengono che il nostro universo fisico è solo una percezione e che una volta che i nostri corpi sono morti c'é vita infinita al di là di questo mondo.

 etnica) fino ad essere bloccato alle porte del Cielo da un gruppo di Angeli ridenti e che profumavano di dopobarba. Le sue inquietanti esperienze di pre-morte - 17 in totale - sono al centro di il suo ultimo libro di memorie, Soundscapes: viaggio di un musicista attraverso la vita e  la Morte.
https://www.amazon.co.uk/Soundscapes-
Robertson, che infine ha ceduto alla sua malattia cardiaca il 27 Luglio scorso, nelle ultime settimane di vita aveva voluto registrare una straordinaria intervista TV, in cui sostiene d'aver cambiato il suo punto di vista sulla vita a seguito delle sue NDE. 
Nel  libro ricorda i bizzarri eventi di otto anni fa, iniziati quando ebbe a subìre un intervento salvavita  presso l'ospedale San Giorgio, a Londra.
"Mentre giacevo lì in attesa, mi sentivo morire - in modo bello, estaticamente, trascendentale', scrive.
A seguito dell'operazione - durante la quale il suo cuore rimase fermo per 34 minuti - Robertson venne posto in coma farmacologico, ma dopo tre giorni i medici non riuscirono a farlo uscire. Le sue visioni oscillano tra momenti in cui visitò il Paradiso ed altri in cui si ritrovò all'Inferno. Ad un certo punto, il fondatore di fama mondiale dei
'Medici String Quartet' (Video) credette di essere un cane husky che vagava nella tundra artica, poi si vide disteso in una 'nave dei morti', sott'acqua, prima di assistere alla macellazione d'un maiale in pieno  Medioevo. Quando finalmente si risvegliò, furono necessari molti mesi di fisioterapia perchè il 55-enne musicista iniziasse a camminare, per non parlare poi di riprendere il suo amato violino e suonarlo nuovamente.
A questo punto si verificò uno strano accadimento.  Prima che Paul si ammalasse, il suo amico e compositore Sir John Tavener,  gli aveva confidato
di voler scrivere un pezzo di musica sulla morte chiamato, Verso il Silenzio. Circa un paio di settimane prima del coma anche Tavener aveva subito un attacco di cuore ed era stato ricoverato in terapia intensiva in Svizzera.  Solo quando Robertson finalmente si svegliò, ricordò di aver sentito il pezzo del suo amico per la prima volta e si rese conto che era basato su un Raga indiano - la stessa musica che aveva sentito mentre era in coma. Superando le grandi difficoltà dovute alle terapie in atto, fu infine in grado di eseguire il pezzo composto da Tavener nella cattedrale di Winchester. Alla fine del suo libro, Robertson scrive:
'Il nostro tempo sulla terra è breve, ma la mia unica speranza è quella di essere in grado di lasciare
il mondo con la leggerezza di un uccellino.'

LA NDE DI ANGIE FENIMORE (09/05/17)
(SUICIDA)

QUESTo è il lungo racconto della NDE di Angie Fenimore, forse la più significativa esperienza di una suicida che abbiamo letto fin'ora, CHE PROVA COME NON TUTTI I SUICIDI VANNO (E RESTANO) ALL'Inferno, MA CHE DIO LI PUò PERDONARE, A PATTO CHE ACCETTINO IL SUO AMORE DI CUI, PERò, NON SI SENTONO DEGNI perchè non riescono a perdonarsi. (WM)
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INTRODUZIONE, DI KEVIN WILLIAMS

Angie Fenimore, moglie e madre, aveva subìto abusi nell'infanzia e, sopraffatta dalla disperazione, era caduta in un profondo stato depressivo  a soli 27 anni di età.
L'8 gennaio 1991 si suicidò, sperando di sfuggire al suo senso di vuoto e di sofferenza, ma la morte clinica non la fece giungere nella luce vista in tante esperienze di quasi morte, ma si ritrovò in un regno di tenebre. L'Inferno che aveva sperimentato era ben più orribile e personale delle vecchie descrizioni fatte di fuoco e di vapori sulfurei.
Il suo Inferno era un regno di visioni terrificanti e di profonda disconnessione psichica. Miracolosamente venne riportata in vita da Gesù, segnata per sempre da un nuovo senso della fede, di sottomissione alla volontà di Dio e di esserne veramente una figlia. Il seguente è un estratto dal suo meraviglioso libro, Oltre l'oscurità.

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Stavo passando in una sfera diversa. La mia anima si stava scollegando dal mio corpo con un tumulto che continuava a crescere e lanciai un grido mentre la vibrazione della morte mi faceva precipitare in profondità.
Ho notato che c'era un grande schermo davanti a me. Mi stava attirando: guardavo una rappresentazione tridimensionale della mia vita che si svolgeva cronologicamente davanti ai miei occhi, facendomi sperimentare ogni suo istante, da tutti i punti di vista e di comprensione. Sapevo esattamente cosa aveva provato ogni persona che avesse mai interagito con me.
In particolare, però, mi venne mostrato in vivido dettaglio come la mia infanzia fosse veramente stata.  Le immagini volavano oltre me, ma recepivo facilmente ogni momento, ognuno di essi innescava un intero ricordo o un pezzo della mia esistenza.  Era ciò che la gente intende quando dice :
"La mia vita mi è passata tutta davanti agli occhi".

Più mi avvicinavo alla fine, più velocemente le immagini balenavano davanti a me. Era incredibile! In un attimo avevo sperimentato l'interezza dei miei ventisette anni di esistenza, dalla nascita al momento in cui mi trovavo agonizzante su di un divano e stavo attraversando quella buia galleria verso l'Aldilà.
 Poi tutto si fermò bruscamente.
Adesso cosa?

Dove ero io? Ero immersa nell'oscurità. I miei occhi sembravano adattarvisi, e cominciai a vedere più chiaramente anche se non c'era luce. L'oscurità si estendeva in tutte le direzioni e sembrava non avere fine, ma non era solo l'oscurità, era un vuoto infinito, un'assenza di luce.  Quel buio era totalmente avvolgente. Girai la testa per esplorare quella fitta oscurità e vidi, alla mia destra, spalla a spalla, un gruppo di altri esseri. Erano tutti adolescenti.
"Oh, dobbiamo essere i suicidi", pensai.
Con una risata, aprii la bocca, ma prima che potessi formulare una parola, i miei pensieri erano già usciti fuori. Non ero sicura se avessi pensato quelle parole o se avessi tentato di pronunciarle, ma erano udibili senza dover muovere le labbra, così non ero sicura se queste altre persone mi avessero sentito, finché un ragazzo che stava accanto a me non mi rispose. Non mi disse una parola. Lui mi guardò lentamente e si voltò di nuovo. Non c'era assolutamente nessuna espressione sul suo volto, nessun calore o intelligenza nei suoi occhi. Sospeso nell'oscurità, lui e tutti gli altri erano come congelati in uno stupore senza pensiero.
All'altra estremità del gruppetto, c'era una ragazza che sembrava ancora un'adolescente.
Stavo cominciando a capire che quella sensazione - che chiamerei intuizione o sesto senso - era il metodo preferito per il trasferimento di informazioni in quel luogo, sicchè le idee inespresse diventavano udibili. Mentre esercitavo il mio nuovo potere, ebbi l'impressione di ricordare una facoltà a lunga dimenticata, naturale e familiare e che era stata soppiantata o sovvertita dalle parole e rapidamente mi riabituai a questo nuovo modo di interloquire. Lei, però, non si connetteva con me. Il suo sguardo vuoto, fisso sul niente continuò e non venne interrotto dai miei pensieri. Era come il resto di loro, fissava il vuoto, senza preoccupazione o curiosità su dove eravamo.
Erano morti, e così lo ero io.
Improvvisamente, venni risucchiata ulteriormente nell'oscurità da un potere invisibile e indefinito, lasciandomi alle spalle quegli adolescenti. Mi ritrovai ai bordi di un regno ombroso, sospeso nell'oscurità, che si estendeva al di là dei limiti della mia vista.
Sapevo che ero in una sorta di Inferno, ma questo non era il tipico Inferno fatto di fuoco e di zolfo che mi era stato descritto da bambina.  La parola Purgatorio si insinuò nella mia mente.
Uomini e donne di tutte le età, ma nessun bambino, stavano in piedi o accovacciati o vagavano in quel regno. Alcuni stavano mormorando fra sè e sè. L'oscurità emanava da quella profondità e irradiava da loro un'aura che avrei potuto sentire. Erano assolutamente auto-assorbiti, ognuno tanto preso dalle proprie miserie da non essere in grado di impegnarsi in qualsiasi scambio mentale o emotivo, sebbene avessero la capacità di connettersi tra loro, perchè incapacitati dalle tenebre.
Gradualmente divenni consapevole dei suoni, un caleidoscopio folle di voci e capii che in questo regno i pensieri erano il solo modo di comunicare.  Intorno a me sentivo questo suono, simile a quello di un cinematografo affollato con le luci basse.
Seduto vicino a me c'era un uomo che sembrava avere circa una sessantina d'anni.
Gli occhi di quest'uomo erano totalmente privi di vitalità. Pateticamente accovacciato a terra, coperto da una lurida veste bianca, non irradiava nulla, neanche autocommiserazione.  Sentii che aveva assorbito tutto quello che doveva sapere qui e aveva scelto di smettere di pensare. Era completamente prosciugato, solo in attesa. Sapevo che la sua anima sarebbe rimasta per sempre in quello stato pietoso, rinchiusa in quella prigione scura un giorno, mille giorni o mille anni. Ero sicuro che quest'uomo, come la donna di mezza età, si era ucciso. I suoi vestiti suggerivano che fosse vissuto durante il ministero terreno di Gesù Cristo.
Mi chiedevo se fosse Giuda Iscariota che aveva tradito il Salvatore e poi si era impiccato.
Sentii che dovevo essere imbarazzata pensando a queste cose in sua presenza, dato che poteva sentirmi. Mentre la mia mente otteneva ulteriori informazioni, provai un grande disappunto. Potevo sentire e conoscere completamente tutto ciò che mi circondava solo ponendo una domanda nella mia mente o guardando in qualsiasi direzione.
Le possibilità di apprendimento erano infinite, ma non avevo libri, televisione, amore, nessuna privacy, niente sonno, amici, nessuna luce, nessuna crescita, nessuna felicità e nessun sollievo - nessuna conoscenza e nessun modo di usarla, ma peggio ancora ,era il mio crescente senso di piena solitudine. Anche ascoltare il peso della rabbia di qualcuno, per quanto sgradevole, è una forma di connessione tangibile, ma in questo mondo vuoto, dove non si poteva interagire, la solitudine era terrificante.  Poi ho sentito una voce di una forza straordinaria, non forte ma che si abbatté su di me come un'ondata di rumore in espansione. Una voce che comprendeva una tale feroce rabbia che con una sola parola poteva distruggere l'universo e che esprimeva anche un tale amore potente e incrollabile che, come il sole, potrebbe distruggere la vita sulla Terra. Mi limitai alla sua forza e alle sue parole strazianti:
"È questo che vuoi veramente?"
 La grande voce emanava da un punto di luce che si gonfiò con ogni parola, fulmineamente fino sembrare un sole radiante appena al di là della parete nera della nebbia che formava la mia prigione.  Ben più brillante del sole, la luce mi fece abbassare gli occhi con la sua luminescenza bianca profonda e pura. Ho sentito che la luce non poteva (o forse non avrebbe potuto - non ne sono sicura) attraversare la barriera dell'oscurità. E con tutta certezza sapevo che ero alla presenza di Dio. Era un Essere di Luce, non solo irradiante luce o luminosa dall'interno, ma quasi sembrava essere fatta di luce. Era una luce che aveva sostanza e dimensione, la più bella e gloriosa sostanza che io abbia mai visto. Tutta la bellezza, l'amore, la bontà sono contenute nella luce che si è riversata da questo essere.
Ma non c'è niente che siamo capaci di immaginare che si avvicini alla grandezza dell'amore perfetto che venne riversato in me.
 Mentre non mi ricordavo i dettagli di una vita prima della mia nascita mortale, stavo riconquistando la vita condivisa con il Padre, una vita spirituale che sembrava estendersi all'inizio dell'universo. Potei vedere che nessuno degli altri in quel regno era consapevole della presenza di Dio. L'uomo che stava accanto a me poteva vedere che ero concentrata su qualcosa, ma era evidente che non poteva vedere niente oltre la barriera. Altri continuavano a balbettare ignari. Allora Dio mi parlò. Le sue parole mi stavano sconvolgendo:
"Questo è quello che vuoi davvero? Non sai che questa è la cosa peggiore che avresti potuto fare?"
Sentivo la sua rabbia e la sua frustrazione, sia perché avevo gettato la spugna, sia perché mi ero tagliata fuori da Lui e dalla sua guida. E mi ero sentita intrappolata. Non ero capace di vedere altra scelta se non morire prima che potessi fare più danni alla vita.
Così risposi: "Ma la mia vita è così dura...". I miei pensieri furono comunicati così velocemente tanto da non essere nemmeno completati prima di ricevere la sua risposta: "Pensi che sia difficile? Non è niente rispetto a quello che ti aspetta se ti togli la vita".
Quando il Padre parlava, ognuna delle sue parole esplodeva in un complesso di significati, come fuochi d'artificio, minuscole palline di luce che si ergevano in un miliardo di bit di informazioni, che mi riempivano di flussi di vivida verità e pura comprensione.
"La vita dovrebbe essere difficile, non puoi saltare alcune sue parti, abbiamo fatto in questo modo, devi guadagnare quello che ricevi". Improvvisamente sentii un'altra presenza accanto a noi, la stessa presenza che era stata con me quando avevo attraversato la morte e che aveva riveduto la mia vita con me. Riconobbi che era stato con noi per tutto il tempo, ma che solo ora ero in grado di percepirla.
Poi avevo provato la sua potente, ma gentile personalità, però ora lo sentivo così forte che potevo anche intuire il suo aspetto.
Quello che potevo vedere erano pezzi di luce che arrivavano nell'oscurità, come piccoli fasci laser che spezzavano un foglio nero o come stelle che attraversavano l'oscurità di una nuvola di notte.
Questa luce era inconfondibilmente della stessa brillantezza della luce gloriosa che emanava dal Padre, ma i miei occhi spirituali erano incapaci di osservarla completamente. La mia capacità di vedere coi miei occhi era in qualche modo legata alla mia volontà di credere.
I raggi di luce mi penetravano con forza incredibile, con il potere di un amore che consumava tutto.
Questo Amore era Puro e Potente come quello del Padre, ma aveva una dimensione completamente nuova di pura compassione, di empatia completa e perfetta. Sentii che non solo capiva bene la mia vita e le mie pene, come se l'avesse effettivamente vissuta, ma che sapesse tutto su come guidarla, come le mie scelte differenti potrebbero produrre più amarezza o nuova crescita. Avendo pensato per tutta la mia breve esistenza che nessuno potesse capire quello che avevo passato, ero ormai consapevole che c'era un'altra persona che l'aveva fatto veramente. Attraverso questa empatia correva una profonda ferita dolorosa. Lui si preoccupava, era veramente arrabbiato per il male che avevo sopportato, ma anche per la mia mancanza di volontà a cercare il suo conforto. Il suo più grande desiderio era aiutarmi. Piangeva per la mia cecità come una madre avrebbe pianto un bambino morto. Improvvisamente sapevo che ero alla presenza del Redentore del mondo. Mi parlò attraverso il velo delle tenebre:

"Non capisci? Ho fatto questo per te".

Mentre ero inondata dal suo amore e dal dolore effettivo che provava per me, i miei occhi spirituali vennero aperti.
In quel momento cominciai a vedere esattamente quello che era stato fatto dal Salvatore, come Lui si fosse sacrificato per me.
Mi si era mostrato; Mi aveva preso in se stesso, aveva assimilato la mia vita, abbracciate le mie esperienze, le mie sofferenze, come fossero le sue. E così per un secondo ero nel suo corpo, capace di vedere le cose dal suo punto di vista e di sperimentare la sua coscienza di sé. Mi ha messo in condizione di poter vedere come avesse preso i miei oneri su di sé e quanto amore mi portava. Sapevo dove avevo sbagliato. Avevo dubitato della sua esistenza. Avevo messo in discussione l'autenticità delle Scritture perché ciò che sostenevano sembrava troppo bello per essere vero. Avevo sperato che c'era la verità nell'idea di un Salvatore che aveva dato la sua vita per me, ma avevo paura di crederci veramente. Credere senza vedere richiede una grande fiducia.
 La mia fiducia era stata violata tante volte nella mia vita che non avevo molto da perdere.
E così avevo scelto di mettere fine alla mia vita piuttosto che allontanarmi ed agire sulla possibilità che esistesse un Salvatore.
 Voleva confortarmi e tenermi, ma eravamo stati separati dalle mie risposte sbagliate alle lezioni della vita.
Lui era stato lì con me per tutta la mia vita, ma non mi ero fidata. Mentre guardavo a tutta la faccenda dalla prospettiva del Salvatore, la sua compassione per la mia situazione fu trasferita al Padre.
Dalla mia nuova prospettiva potei vedere Dio di profilo mentre stava guardando la mia essenza.
La comunicazione del Padre e del Figlio era così rapida, così perfetta, che sembravano formulare all'unisono i loro reciproci pensieri.
Gesù stava supplicando per il mio caso. Non c'era conflitto o argomentazione.
L'indulgenza di Gesù era stata accettata senza contestazioni perché aveva esposto i fatti. Era il Giudice perfetto. Sapeva esattamente dove mi ponevo in base alla mia necessità di misericordia contro quella di giustizia richiesta dall'universo. Ora potevo vedere che tutte le sofferenze nella mia vita mortale sarebbero state temporanee e che in realtà erano per il mio bene. Le nostre sofferenze sulla Terra non devono essere inutili. Dalle circostanze più tragiche sorge la crescita umana. Mentre Dio Padre e Gesù mi stavano esaminando, le loro parole avevano acquistato velocità e potenza e poi si unirono, finché dissero le stesse cose nello stesso momento, condividendo una sola voce, una sola mente ed un solo scopo: ero travolta dallq pura conoscenza.
Capii che proprio come esistono leggi della natura, della fisica e della probabilità, ci sono leggi dello Spirito.
Una di queste leggi spirituali dice che un prezzo fatto di sofferenza deve essere pagato per ogni atto dannoso.
Ero dolorosamente consapevole della sofferenza che avevo causato alla mia famiglia e ad altre persone a causa delle mie debolezze, che ponendo fine alla mia vita, stavo distruggendo la rete di connessioni fra tante persone sulla Terra, forse alterando drasticamente la vita di milioni di loro, perché tutti siamo inseparabilmente legati l'un l'altro e l'impatto negativo di una singola decisione ha la capacità di essere sentita in tutto il mondo.  I miei figli, certamente, sarebbero stati gravemente danneggiati dal mio suicidio.
Mi fecero dare un'occhiata al loro futuro, non tanto agli eventi della loro vita, ma piuttosto all'energia ed al carattere che avrebbero avuto. Abbandonando le mie responsabilità terrene, avrei influenzato i miei figli, in particolare il  più grande, a fare scelte che lo avrebbero portato lontano dai suoi scopi divini. Mi venne detto che prima che lui, Alex, nascesse, aveva accettato di svolgere compiti specifici durante la sua vita sulla Terra. Il suo dovere non mi fu rivelato, ma ho sentito l'energia che la sua vita avrebbe avuto fino dai suoi anni da giovane adulto.  Seppi che i miei figli erano Spiriti grandi e potenti e che fino a questo punto della mia vita non li avevo meritati. Ho intravisto uno scorcio di quanto profondamente Dio ama i miei ragazzi e come, con il mio insensato disinteresse per il loro benessere, stavo manomettendo la sacra volontà di Dio.
Allora mi è stato mostrato come dannerei altre persone vicine a me, come mio marito e mia sorella, Tony ed innumerevoli altri.
C'erano persone sulla Terra che non avrei mai incontrato, ma anche costoro sarebbero stati colpiti dal mio suicidio.
A causa della rabbia e del dolore da me causato, i miei cari non sarebbero stati più in grado di agire bene con gli altri.
 Sarei stata responsabile dei danni - o della mancanza di amore - che la mia morte egoistica avrebbe loro causato ed avrei pagato caro, perché le leggi spirituali dettano che tutti i danni, inclusa la mancanza di amore derivante dalla mia morte. debbano essere puniti da una pari sofferenza. Anche se non potevo prevedere l'effetto a lungo termine che la mia morte avrebbe causato, ne sarei stata responsabile. Dio stesso è legato alla Legge Spirituale e perciò non ci poteva essere alcuna via di fuga per me.  Poi mi è stato mostrato che, per me, il regno delle tenebre era letteralmente un tempo spirituale, un luogo in cui dovrei cogliere la gravità delle mie offese e pagarne il prezzo. 

Volevo chiedere, perché io? Perché mai io avrei potuto vedere Dio, mentre la vuota conchiglia di un uomo accanto a me non poteva? Perché avevo assorbito la luce che mi aveva edotta, mentre stavo cadendo in miseria e nelle tenebre? Mi è stato detto che la ragione è la volontà. Quando avevo guardato quell'uomo e mi ero chiesta se fosse stato vivo durante il ministero terreno di Gesù, mi venne chiesto se ero disposta a credere in Dio, disposta a credere che Cristo abbia un tempo camminato sulla Terra.
Una volta disposta a credere, sono riuscita a vedere.
La disponibilità e la capacità sono la stessa cosa. Tutto intorno a me nel regno buio erano persone con vari gradi di volontà, di comprensione, di capacità di vedere che Gesù Cristo era lì con noi per tutto il tempo. Non so se gli altri stessero parlando con Dio come me o se stavano parlando con altri Messaggeri di Luce che non ero ancora capace di vedere, ma sono sicura che non tutti stavano mormorando con se stessi. Ho così potuto capire che il mio tempo spirituale sarebbe potuto durare un momento, o migliaia di anni prima di uscire fuori da quella prigione  scura, a seconda di quando fossi arrivata a voler vedere la luce.
Cosa dire della legge spirituale che mi ha obbligato a soffrire per i danni che avevo già fatto nella mia vita, fino a giungere al mio suicidio? Mi è stato detto che il debito era già stato pagato, che il sacrificio era già stato fatto. Nel Giardino di Getsemani, Gesù Cristo aveva sperimentato tutta la sofferenza che ha o avrà provato qualsiasi essere umano nato su questa Terra. Ha sperimentato anche la mia vita, ha portato i miei peccati, ha accettato il mio dolore. Ma per l'infelicità che Gesù ha sopportato per conto mio, per poter prendere il mio posto nell'adempimento di quella legge spirituale, ho dovuto accettare il suo dono. Il mio cuore si è rotto quando ho capito che non danneggiavo solo i miei familiari, che sono figli carissimi di Dio, ma anche provocando il mio Salvatore, che ha avuto per me tutto questo amore e compassione, perché mi sono permessa di essere modellata dalle debolezze di altre persone.

Ora la mia percezione si stava spostando e l'oscurità sembrava sollevarsi leggermente. Quando ero  entrata nella prigione scura, la mia visione era limitata solo alle cose ed alle persone presenti nel regno delle tenebre, ma una volta che avevo ricevuto abbastanza luce da Dio e da Gesù, i miei occhi spirituali si erano aperti ad un'altra dimensione, lì nell'oscurità. Ora potevo vedere che gli esseri della Luce erano tutti intorno a me.
L'Inferno anche se è una dimensione specifica, è soprattutto uno stato d'animo.
Quando moriamo, siamo vincolati da ciò che pensiamo. Nella morte, i nostri pensieri diventano più solidi, mentre agiamo su di loro - permettendo che l'oscurità si sviluppi in altri ed in noi stessi.
Ero stata all'Inferno molto prima di morire e non l'avevo capito perché ero sfuggita a molte delle conseguenze, fino al punto in cui ho gettato via la mia vita, ma quando moriamo il nostro stato d'animo cresce molto più in fretta perché andiamo ad esistere insieme a coloro che la pensano come noi. Questo ordine è completamente naturale e coerente con il modo in cui scegliamo di vivere mentre siamo in questo mondo. Il nostro tempo è solo un battito cardiaco nello schema eterno della creazione, eppure è il momento cruciale della verità, il punto di svolta.  Determina come i nostri spiriti esisteranno per sempre, sia nel futuro che nel passato. Stavo sempre meno nelle tenebre con ogni particella di luce che accettavo. Non me ne sentivo fuori, ma ora mi stavo sollevando sopra il campo di tenebre, nel regno degli Spiriti di Luce. Sentivo l'urgenza degli Spiriti che stavano correndo per fare la volontà di Dio.
Mi è stato poi detto che siamo giunti ai momenti finali prima che il Salvatore torni sulla Terra. Mi è stato detto che la guerra tra l'oscurità e la Luce è cresciuta così intensamente sulla Terra, che se non continuiamo a cercare la Luce, l'oscurità ci consumerà e saremo persi. Non mi è stato detto quando accadrà, ma ho capito che la Terra è preparata per la seconda venuta di Cristo.
Ho guardato quelle anime patetiche e ho capito che non mi sentivo più come loro. Volevo vivere. Allora la potente fonte di energia che mi aveva portato alla prigione scura tornò a liberarmi. Per una seconda volta, una sensazione di urgenza mi sopraffece.
L'oscurità sparì e improvvisamente tornai nel mio corpo che  giaceva ancora lì, sul divano.


FONTE: http://www.near-death.com

LA NDE DEL DR. GEDDES (22-06-17)
Che le NDE siano un fenomeno conosciuto dai tempi di Platone, è ben noto a tutti, ma che anche in tempi più recenti siano state riportate da persone al di sopra di ogni sospetto in paludate assemblee mediche, lo è forse meno. E' quanto ci racconta M. Tymn in questo suo articolo in cui illustra l'esperienza di quasi morte di un noto Chirurgo dell'altro secolo che, se pur sotto mentite spoglie, ha raccontato una classica situazione di distacco dal corpo addirittura ai Colleghi della prestigiosa Reale Società di Medicina Inglese, nel lontano 1937.

Alla celebrazione del bicentenario della Royal Medical Society, nel 1937, Sir Auckland Geddes, un Chirurgo e poi Statista britannico, riferì sulla strana esperienza di un uomo che non voleva essere identificato, ma la cui credibilità non poteva essere messa in discussione. Vi erano però grosse probabilità che si trattasse dell'esperienza personale dello stesso Geddes che riferì (probabilmente agli attoniti presenti) che il 9 novembre 1935, qualche minuto dopo la mezzanotte, quell'uomo aveva cominciato a sentirsi molto male.
Verso le 2 del mattino si rese conto che si trattava di una grave gastro-enterite, con vomito e diarrea che durarono fino alle 8 del mattino.
Alle 10, capì che aveva sviluppato tutti i sintomi di un avvelenamento molto acuto con "
battito cardiaco e respirazione che erano diventati quasi impossibile da misurare", tanto che, pur volendo chiamare aiuto, non riuscì a raggiungere il telefono.
Rendendosi conto che era molto grave, "
...ho rapidamente riesaminato la mia posizione finanziaria e mi sono reso conto che in nessun momento mi sembrava che la mia coscienza fosse in qualche modo oscurata. Poi, improvvisamente, ho capito che la mia coscienza si stava separando da un'altra coscienza, che era anche il mio io.
A scopo esemplificativo potremmo chiamarle coscienza "A" e "B", ed in tutto ciò che segue, l'ego si era attaccato alla coscienza "A".
Geddes precisò che la personalità B apparteneva al corpo.
Mentre la sua condizione si aggravava, notò che il suo cuore fibrillava piuttosto che battere. Geddes continua a riferire:
"
Mi sono reso conto che la coscienza B appartenente al corpo cominciava a mostrare segni di diventare composita, cioè testa, cuore e visceri. Questi componenti divennero più sfumati e la coscienza B cominciò a disintegrarsi, mentre la consapevolezza di A, che era presente in quel mentre, sembrava essere al di fuori del mio corpo, che poteva vedere.
Gradualmente mi resi conto che non potevo vedere solo il mio corpo e il letto in cui era disteso, ma tutto quel che c'era in casa e nel giardino, poi ho capito che stavo vedendo non solo quello, ma Londra, la Scozia e dovunque si appuntasse la mia attenzione.
La spiegazione che ricevetti, da quale fonte ignota, come se fossi io stesso il mio mentore, era che ero libero in una dimensione temporale dello spazio, in cui 'ora' era in qualche modo equivalente a 'qui" nel normale spazio tridimensionale della vita quotidiana".

Lo sperimentatore ha poi capito che la sua visione includeva non solo "le cose" nel mondo tridimensionale ordinario, ma anche le "cose" esistenti nei quattro o più luoghi dimensionali in cui s'era ritrovato."
Da ora in poi la descrizione è e deve essere interamente metaforica", ha proseguito, "perché non esistono parole che descrivano veramente ciò che ho visto, o meglio, provato."
Anche se non aveva un corpo, aveva quello che sembrava essere una perfetta visione binoculare e quello che ha visto può essere descritto solo in questo modo: che era cosciente di un flusso psichico che scorreva con la vita nel tempo, e questo dava l'impressione di essere visibile
"...e mi sembrava di emanare una iridescenza particolarmente intensa. Ho capito dal mio mentore che tutti i nostri cervelli sono solo organi finali che si proiettano dall'universo tridimensionale nel flusso psichico che scorre nella quarta e quinta dimensione. "

Intorno a ogni cervello, per come lo ha visto lo sperimentatore, sembrava che ci fosse una condensazione
del flusso psichico, che appariva come una piccola nuvola:
 "
Mentre lo esaminavo, il mentore che mi ha trasmesso le informazioni mi spiegava che la quarta dimensione è presente in tutto ciò che esiste nello spazio tridimensionale e allo stesso tempo tutto ciò che si trova nella dimensione tridimensionale esiste nella quarta dimensione ed anche nella quinta. In quel momento capii chiaramente cosa si intendeva e come «ora» nell'universo della quarta dimensione sia uguale a tutti gli intenti e gli scopi come nel «qui» in una visione tridimensionale delle cose. Io stesso ero una condensa, come nel flusso psichico, una sorta di nuvola che non era una nuvola e l'impressione cromatica che avevo di me era sul blu ".

Gradualmente, cominciò a riconoscere un certo numero di persone note ed a vedere la "condensa psichica" ad esse associata.
Inoltre vide che alcune di esse avevano una scarsa aura intorno a loro. Vide diversi colori - blu, viola e rosso scuro, rosa, grigio-marrone, perlato, albicocca e marrone intorno a vari conoscenti. Mentre osservava tutto questo, vide che una donna con l'aura rosso-viola scura entrò nella stanza e si affrettava al telefono per chiamare il suo medico. 
Al suo esame iniziale, il medico curante commentò: «È quasi morto».
Lo sperimentatore lo udì chiaramente parlare con lui sul letto, ma non riuscì a rispondere.
 
"Sono stato veramente scosso quando ha preso una siringa e ha iniettato rapidamente qualcosa che ho poi ho appreso era canfora. Mentre il cuore cominciò a battere più forte, mi sono ritirato nel corpo fisico e  ne sono stato intensamente infastidito, perché era tutto così interessante e appena cominciai a capire dove ero e quello che stavo vedendo sono tornato nel corpo arrabbiato.
 Una volta tornata completamente la chiarezza della visione tutto è scomparso, ed ero in possesso di un lieve bagliore di coscienza che era soffocata dal dolore "
.  Lo sperimentatore ha affermato che "..il sogno, la visione o l'esperienza non ha mostrato alcuna tendenza a svanire nel tempo come i sogni, né di razionalizzare l'accaduto come si farebbe con un sogno ".
Inoltre, non ebbe ripetizioni di alcun tipo di quell'esperienza di chiara comprensione provata mentre era "libero dal corpo".


http://www.ascsi.org/ASCS/Library/EvidenceRoom/EvidentialReports/Geddes-NDE.pdf

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LA nde infernale di jeffrey (07/12/17)

Quando aveva 19 anni, Jeffrey C. tentò il suicidio dopo aver scoperto che la sua ragazza lo
tradiva con il suo migliore amico. Aveva ingerito un sacco di pillole,
ma sua madre capì cosa era successo e chiamò un'ambulanza.
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Jeffrey vide un medico che gli stava sopra, ha ricordato in un post pubblicato sul sito web della NDERF   Gli sembrò di abbandonare il suo corpo e d'entrare in quello del  medico che lo soccorreva, sì da leggergli la mente:
"Sono andato da lui e ho visto le immagini di sua moglie, dei bambini e della sua auto.
Ho sentito il suo panico.
"
Poi, uno Spirito gli prese la mano e lo trascinò via.
Poteva vedere il proprio corpo, un dottore e un'infermiera che lavoravano per rianimarlo. L'essere lo trasportò in una "colonna di luce". All'inizio era in un posto che pensava fosse il paradiso, con pareti simili a nuvole e lì ha visto sua nonna. Ma poi era in un campo maleodorante con persone che avevano facce da sciacallo. Una creatura demoniaca lo afferrò e lo portò in un posto con un mucchio di cubetti accatastati.
Un'altra creatura demoniaca gli disse che ogni persona riceve un inferno su misura.
"Mi ha detto che era un inferno e in ogni cubo ce n'era uno su misura per ciascun'anima.
Poi mi spiegò che le anime si adattano ad ogni tipo di inferno e sono più tolleranti verso alcune cose rispetto ad altre, quindi l'inferno è in continua evoluzione. Aggiunse che provava molta gioia a vederle soffrire ".

Jeffrey fu risucchiato in uno di quei cubi dove lo nutrirono con cibo ripugnante e ridevano.
Poi gli mostrarono una sorta di flash-back di  tutte le cose più brutte che avesse mai fatto.
"Mi trovavo nei panni degli altri mentre gli facevo cose cattive. Ho visto quanto ero insensibile alle persone e non lo sapevo nemmeno.
È stato straziante e travolgente rivivere cose di cui mi ero dimenticato, o semplicemente non mi importava.
Mi hanno fatto sentire nel modo in cui avevo fatto sentire gli altri ".

Poi si trovò inginocchiato in una grotta, con altre persone intorno a lui anch'esse in ginocchio.
"Ho visto una ragazza inginocchiata con i polsi tagliati, un uomo con una corda intorno al collo e un altro con
il cranio spalancato. Potevo sentirli urlare dalla grotta di fronte e stavo cercando di convincere una di queste persone
a parlare con me e dirmi dove fossi capitato. Uno di loro mi disse di stare zitto o sarei stato il prossimo.
 A quel punto, un enorme, orribile demone raggiunse la grotta, li afferrò e li trascinò nella caverna. "

Quando chiuse gli occhi, fu improvvisamente di nuovo sopraffatto  dalle visioni delle cose brutte che aveva fatto.
Capì che era per questo che tutti avevano gli  occhi spalancati, perché avrebbero anche loro vissuto queste visioni, ad occhi chiusi.
 
"Non puoi chiudere gli occhi. Non puoi parlare agli altri. Non puoi alzarti in piedi. Non puoi sederti.
Puoi solo inginocchiarti lì sulla punta dei piedi e sulle ginocchia. Tutto quello che potevi fare
era fissare il buco di fuoco, ascoltare le urla e sperare che non ci finissi dentro".


Ma c'era  ancora speranza.
"
Dopo tanto tempo, i miei occhi hanno cominciato a bruciare così forte, che finalmente mi decisi che valeva la pena di sopportare
quelle visioni, se solo avessi potuto chiudere gli occhi per un pò. Cominciai a singhiozzare quietamente mentre rivedevo le mie
cattiverie, quando sentii una voce che diceva: Se glielo chiedi, forse ti salverà"
.
Jeffrey  chiese ancora ed ancora la salvezza. finchè fu portato davanti ad un Essere Spirituale che chiese cosa lo avesse portato lì.
Jeffrey rispose che il mondo non è giusto e non voleva più farne parte. Aveva capito  che la sua vita non aveva un significato.
L'Essere spiegò a Jeffrey che aveva implorato di nascere nel  mondo materiale ed aveva persino scelto quando e da chi sarebbe nato. Spiegò anche che era stato salvato quando lo aveva chiesto, perché aveva ancora una scintilla di fede.
 "La mia fede valeva molto più di quanto non avessi mai capito. Lui ha visto qualcosa in me che neanche io avevo
visto. Cominciai a piangere così forte che mi sentii congelato sul pavimento con la testa tra le mani; piangevo in modo incontrollabile
".

Gli furono poi mostrati gli eventi futuri, compreso il  modo in cui si sarebbe spezzato la schiena e come ciò avrebbe avuto un impatto su di lui. Queste cose in seguito si sono avverate. Gli fu detto che aveva scelto tutto per una buona ragione, già prima di nascere, consapevole delle conseguenze, e doveva tornare per finirle. Non voleva tornare indietro, ma quando tornò nel suo corpo sentì conforto e pace da parte di Dio. Un'infermiera gli disse che era morto e che era stato rianimato. Rimase in coma per tre giorni, sebbene la sua mente fosse rimasta consapevole. Pensò a tutti i dettagli della sua esperienza mentre era  sdraiato lì senza muoversi.
Era un trafficante di alcolici che era diventato un delinquente, ma ormai la sua vita era cambiata .
Egli non temeva più la morte, anche dopo la sua esperienza  infernale. Ciò che aveva visto durante la sua esperienza di premorte si è avverato, come pezzi di un puzzle andati da soli al loro posto.
Sapevo che era vero perché era più vivido di qualsiasi  sogno. Nessun sogno o illusione avrebbe potuto fornirmi un  puzzle
 che si  compone da solo con ogni anno che passa e continua a formare un'immagine sempre più perfetta.

 Vedi, l'immagine deve essere già stata creata prima che il puzzle venga tagliato a pezzi. Ogni pezzo di esso è stato progettato per
essere trovato e posizionato correttamente. Talvolta le cose avvengono in modo da cambiare il corso degli eventi.
Una gomma a terra sulla superstrada potrebbe sembrare un problema,
 ma potrebbe averti aiutato ad evitare un incidente lungo la strada.

(Fonte: https://www.theepochtimes.com/   -  Di Tara Mc Isaac )  

NDE VERIFICATA (29-12-17)
Tricia Barker era depressa. Aveva 21 anni, studiava inglese all'università,ma non sapeva quale carriera avrebbe seguito, e in generale sentiva che la vita era senza speranza e dolorosa. 
Provò allora a togliersi la vita ingoiando una manciata di pillole con un superalcolico.
Si è svegliò 36 ore dopo, ancora nella sua stanza, ma non disse a nessuno che aveva tentato il suicidio, poichè aveva deciso di andare avanti con la sua vita.
Come simbolo di rinascita, iniziò ad allenarsi per correre una maratona di 10 chilometri. Dopo settimane di allenamento stava andando a correre la maratona quando ebbe una collisione frontale con un'altra auto.
La sua schiena si era rotta in diversi punti, non riusciva più a sentire le gambe ed aveva lesioni interne. Senza assicurazione sanitaria, ci sono volute quasi 20 ore per trovare un chirurgo disposto ad operarla.
Trascorse quelle 20 ore in ospedale senza antidolorifici.
Finalmente sul tavolo operatorio, Barker fu anestetizzata.
In un istante, il suo spirito lasciava il corpo.
"L'anestesista mi ha messo la maschera e mi sono trovata fuori dal corpo", disse, schioccando le dita per mostrare quanto velocemente fosse successo.
"All'epoca ero agnostica e quindi ero così scioccato che lo spirito continuasse ad esistere. Volevo tornare nel mio corpo, svegliarmi e dire a tutti i miei amici,
'Ehi, andiamo avanti!' ",

Vide il suo corpo sul tavolo operatorio, con la schiena aperta e sangue dappertutto. Due Angeli si avvicinarono a lei e la tranquillizzarono. Li vide mandare luce attraverso i chirurghi e nel suo corpo.
In quel momento, sapeva che i chirurghi sarebbero stati in grado di rimuovere i frammenti ossei dalla sua schiena e avrebbe camminato di nuovo, ma fu allora che vide il monitor dell'ECG che non registrava più alcun battito cardiaco.
Mentre il suo corpo giaceva morto, visitò i suoi cari e vide eventi che in seguito vennero verificati per essere realmente accaduti.
Angosciata nel vedere il suo corpo morto, incerta su come i medici potessero rianimarla, non volle più vedere la scena.
Con quel pensiero in mente, si trovò immediatamente nel corridoio.
È qui che è successo qualcosa che ha reso il suo caso di grande interesse per i ricercatori delle esperienze di pre-morte (NDE).
Vide il suo patrigno, un matto per la salute che non avrebbe mai toccato dolci, prendere uno snack da un distributore automatico posto nel corridoio dell'ospedale e mangiarlo.
In seguito tale evento
apparentemente banale venne verificato e  confermato.

Un tale evento è chiamato "percezione veridica". Le percezioni veridiche sono osservazioni che una persona ricorda da un'esperienza fuori dal corpo che possono essere accertate indipendentemente e che non si possono conoscere attraverso i sensi ordinari.
Alcuni scienziati, come il neurologo Kevin Nelson dell'Università del Kentucky, cercano di spiegare le NDE come processi nel cervello simili a quelli che si verificano quando una persona sogna o improvvisamente perde ossigeno, ma la Dr.ssa Jan Holden dice che nessuna di queste spiegazioni può giustificare l'accaduto. Il Dr.Holden, un professore dell'Università del Nord del Texas e da lungo tempo ricercatore sulle NDE, ha identificato  circa 100 casi di percezione veridica!
Attraverso il suo esame di centinaia di casi di NDE ha scoperto che questo fenomeno abbastanza comune non può essere spiegato attraverso il tipo di processi ordinari proposti da Nelson.
"Qualsiasi spiegazione materialistica che è stata tentata non tiene conto di alcune delle cose che accadono nelle NDE",
ha detto la Holden in una sua conferenza.
"
Nessuno di questi modelli può spiegare come Tricia sapesse che il suo patrigno stava mangiando uno snack mentre lei era incosciente ed in arresto cardiaco in sala operatoria", continua la Holden.
Quello della Barker è uno dei tanti casi di NDE che Holden ha indagato. Una persona su cinque Ritornati ha un'esperienza extracorporea. Molte persone non ne discutono apertamente, per paura del ridicolo, visto che alcuni di loro sono stati persino sottoposti a cure psichiatriche per aver parlato di tali esperienze.
Ma la Holden ha scoperto che la salute mentale di queste persone rispecchia quella della popolazione in generale. Sono sensate e razionali come chiunque altro. L'impatto di queste esperienze è molto positivo, dato che circa il 90% di esse la trovano come un'esperienza piacevole e molti tornano più felici e con un forte bisogno di scopi vitali.
 L'esperienza della Barker non si è conclusa con lo snack dello zio, in quanto aveva sentito anche le silenziose preghiere di sua madre, di sua zia e di molti altri. Quando sentì il dolore nelle preghiere della sua famiglia, quasi voleva tornare indietro, ma la Luce le fece un cenno.
 "La luce era così incredibile, non avevo mai provato un amore del genere - l'amore di una mamma, l'amore romantico,
nulla con cui poter fare confronti".
Si era trovata in un prato molto più reale e più bello di qualsiasi altra visto sulla Terra.  Suo nonno, che era già morto, era lì con lei.  Poi vide centinaia di lucine, e sapeva che ognuna rappresentava un suo futuro allievo. Sapeva che avrebbe dovuto essere un'insegnante, quella sarebbe stata la sua carriera. Non solo avrebbe insegnato l'Inglese, ma anche quel che aveva vissuto durante la morte.
Sentiva cosa provava chi riceva gli effetti delle sue azioni, quale impatto aveva sugli altri.
Il passato e il futuro balenarono davanti a lei. Non erano necessariamente i principali eventi o le relazioni della sua vita che venivano enfatizzati, ma piuttosto le sue interazioni con persone che avevano avuto piccoli ruoli.
C'erano persone con cui non era connessa perché pensava che fossero diversi da lei, ma vide che avevano pregato e si preoccupavano per lei quando era depressa.  Era in grado di sentire e vedere come le sue azioni nei confronti degli altri avevano un impatto su di loro. La Holden ha detto che questa è un'esperienza comune durante le NDE. Spesso i Ritornati sono più impegnati a considerare  gli altri nelle loro azioni, perché sanno che alla fine della loro vita dovranno rivivere tutti i sentimenti che provocano negli altri.
Sentiva che gli Angeli e Dio non la giudicavano negativamente per le cose che aveva fatto, si sentivano tristi per alcune delle scelte che aveva fatto, ma non la giudicarono male.  Volevano solo ciò che era meglio per lei. Quando aveva tentato il suicidio, vide che aveva più scelte che avrebbe potuto intraprendere. Avrebbe potuto chiedere aiuto alle persone che l'amavano, per esempio. Vide che la scelta principale che avrebbe dovuto fare era di essere buona con se stessa, fare tesoro di se stessa e trattarsi con compassione.
"Quando credi di essere degno del tuo stesso amore, inizi a creare una vita intorno a te che è di gran lunga migliore".
Sebbene fosse duro vedere i suoi errori, l'esperienza complessiva era stata immensamente gioiosa.
Non voleva più tornare nel suo corpo, ma Dio le disse che doveva tornare indietro.
Quando rientrò di nuovo nel suo corpo, si senti fortemente limitata dopo la sua esperienza trascendente. Il suo corpo sembrava un "costume", e in un primo momento lei parlava di se stessa in terza persona, come "Tricia Barker" che era solo un'incarnazione limitata del suo essere eterno. Pian piano si riprese dalle ferite alla schiena, come le era stato detto durante la sua esperienza extracorporea e, solo un anno dopo, andò a correre una maratona di 10 chilometri. Gara che, non solo simboleggiava la sua guarigione dopo il tentato suicidio, ma anche la sua vitalità dopo un'esperienza di pre-morte che l'aveva trasformata profondamente.

Fonte: https://www.theepochtimes.com/  By Tara MacIsaac, Epoch Times

Tricia è su Twitter: https://twitter.com/triciateacher

“I BAMBINI E LA LUCE” (11/10/18)
 Alf Rose un bambino di quattro o cinque anni ebbe questa esperienza molti anni fa, quando era malato di polmonite .

 < Improvvisamente ero fuori del mio corpo e galleggiavo vicino alla parte superiore della finestra della mia camera da letto. Mi vedevo a letto e mia madre inginocchiata al lato che piangeva e sembrava molto angosciata. Ho guardato questa scena per un pò e ricordo che non provavo alcuna emozione ed ero del tutto indifferente a quello che accadeva.
Senza alcun preavviso mi ritrovai a viaggiare molto rapidamente attraverso una fitta foresta. Dopo quello che sembrò un breve lasso di tempo mi trovai ai margini di una radura, molto luminosa, con cespugli e alberi che la circondavano. In qualche modo mi sembrava di sapere che avevo raggiunto una tappa importante e attesi.
Improvvisamentedai cespugli sul lato opposto della radura apparve un leone . Era grande, accovacciato a terra e sembrava molto ostile, guardandomi fisso e agitando la coda rapidamente da una parte all'altra. Non sentivo la minima paura e aspettai per vedere cosa sarebbe successo.
Molto rapidamente una donna in una veste bianca apparve davanti al leone e mi guardò. Aveva circa trent'anni, occhi fissi  con un caschetto di capelli ramati. Lei sembrava abbastanza severa come un adulto che stesse per rimproverare un bambino. Lei  mi parlò, anche se le sue labbra non si muovevano e non sentii nessuna voce.
Mi disse che non dovevo essere lì e che dovevo tornare indietro.
Senza alcun sforzo cosciente da parte mia mi ritrovai improvvisamente di nuovo nel letto.

 Più tardi mia madre mi ha detto che era sicura che fossi morto, ma che quando le ho chiesto del cibo sapeva che stavo per recuperare e che tutto sarebbe andato tutto bene. Le ho poi raccontato della signora in bianco. Lei mi rassicurò e  mi spiegò che la signora in bianco era il mio angelo custode che si era preso cura di me.
 Era questo un sogno o un'esperienza di 'reale'? Anche se è successo settant'anni fa ho ancora vivido il ricordo di tutti i particolari e sono sicuro che saprei riconoscere la signora in bianco. Per me questa è stata una esperienza vera e propria, sono pienamente soddisfatto di questo. Credo che fossi morto o ero sul punto di morire e mi è stato detto di tornare. Perché? Non lo so. Non ho condotto una vita particolarmente significativo o importante,
ma so che non ho paura della morte. >

Abbiamo trovato questa storia affascinante e straordinaria. Il giovane Alf non poteva avere  alcuna idea di ciò che significava la morte, e tanto meno la sua stessa morte. Eppure nel suo viaggio nella foresta ha vissuto molti dei fenomeni di una NDE. Ha incontrato una barriera (la 'tappa significativa' in cui ha dovuto aspettare); si trovò in una radura con una 'luce brillante' e ha incontrato un 'essere' che lo ha reso consapevole del fatto che non avrebbe dovuto trovarsi lì e che gli ha detto che doveva tornare indietro. La sua mancanza di emozione alla vista della madre angosciata rispecchia esattamente ciò che gli adulti ci hanno raccontato circa la loro mancanza di preoccupazione per le famiglie che stanno lasciando dietro di sè.
 E il leone? Beh, per me sarebbe ancora più sorprendente se un bambino di quattro anni, popolasse la sua NDE con gli amici da lungo tempo perduti o i parenti. L'immagine è molto tipica dell'immaginario di un bambino.
Il leone di Alf conferma la mia sensazione che mentre alcuni elementi della NDE sono universali e indipendenti dallo sperimentatore, l'immaginario visivo è in gran parte un prodotto del singolo ed è molto personale.
La cosa interessante è che Alf non aveva assolutamente paura del leone, nonostante tutta la sua evidente ostilità e nonostante la sensazione di realtà che ha colorato l'intera esperienza.

“I bambini e la luce”  Peter ed Elizabeth Fenwick
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(OTTOBRE 2018)
AMICI, E' CON UN PIZZICO DI ORGOGLIO E TANTA GIOIA CHE VI COMUNICO CHE  
SIAMO ARRIVATI A PUBBLICARE LA CENTESIMA NDE!!

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LA NDE DI JIM BUBBA (11/10/18)

A seguito di un brutto incidente che lo aveva portato in punto di morte, Jim Bubba ebbe una NDe, che, se pur non completa in tutte le classiche fasi descritte da Moody, è molto commovente e significativa per noi Amputati, visto che aveva perso due figli, uno dopo appena dieci giorni di vita,
l'altro quando aveva diciotto anni, per insufficienza renale.
Una sera di Novembre di molti anni fa, Jim era uscito in piena notte a prendere un po' d'aria facendo una passeggiata in aperta campagna, a causa di una cena un po' troppo abbondante a base di tonno. Per evitare un'auto che gli parve potesse investirlo, si spostò bruscamente dal ciglio della strada, ma il terreno fangoso gli fece perdere l'equilibrio e precipitò rovinosamente in un fosso. Non sapeva che il
 guard rail -visibile in foto- era stato rimosso. 

(PS: Evidentemente anche in USA non si procede a eliminare un pericolo finchè non ci scappa il morto...o quasi!   -NdR-)
Durante l'interminabile caduta di oltre cinque metri, sentì le sue ossa spezzarsi ad una ad una ed infine avvertì un atroce dolore al capo seguito da un lampo di luce abbagliante davanti agli occhi. Perse coscienza, ma dopo un'ora circa, si risvegliò nel buio, steso fra le sterpaglie umide ed aggrappato, chissà come a qualcosa che poi vide essere un un vecchio tronco di un albero caduto (di mestiere faceva il giardiniere).
In agonia per gli atroci dolori causati da fratture multiple delle costole e delle vertebre e col cranio sanguinante per un grosso taglio, Jim capì che era giunta la sua fine: nessuno poteva vederlo col buio che c'era per soccorrerlo, nè era in grado di alzarsi per risalire la ripida china fino al ciglio della strada.
La sua mano urtò contro qualcosa di grosso e liscio, steso a terra:
"Un vecchio tronco caduto, probabilmente spogliato, liscio. Era vicino alla strada, potevo vederlo. L'ho ghermito con un braccio e mi sono trascinato e poi parzialmente appoggiato sulla sua superficie. Finalmente posai la testa su di esso.
Un buon posto dove morire ..."
sono le sue testuali parole.  Poi continua:
" Proprio mentre chiudevo gli occhi, l'oscurità intorno a me sembrava illuminarsi. Era mattina? Non poteva essere.
Non ero stato laggiù per più di un'ora. La luminosità si intensificava e per un momento fu come se fossi tornato nella camera da letto della mia infanzia quando i miei genitori venivano a svegliarmi presto per un viaggio.
La luce crebbe e crebbe d'intensità, fino a diventare quasi accecante.
Socchiusi gli occhi. La luminosità era così potente, così abbagliante, che potevo vedere ogni cosa del sottobosco intorno a me con chiarezza cristallina. Mi accorsi che il tronco a cui mi aggrappavo era vecchio, malmesso dal tempo e un pò scavato alle estremità, dimora di insetti e altre creature. Un universo a sé.
Il vento turbinava sollevando le foglie e scuotendo i rami degli alberi. Alzai lo sguardo e vidi un uomo che  stava camminando verso di me. Qualche altro matto come me uscito a fare una passeggiata notturna?
La figura si trovava a pochi metri di distanza. Al suo arrivo, il mio dolore si placò.
Aveva una faccia gentile, ma altéra ed una lunga barba. Indossava una tunica.
L'uomo non era solo. Due ragazzini erano con lui,  un adolescente ed un bambino piccolo.
James e Robert! I miei figli! Come? Com'era possibile?
Guardai di nuovo la figura, alla disperata ricerca di risposte.
L'aria intorno a lui scintillava di iridescenza. Le domande svanirono dalla mia mente.
E seppi tutto: senza alcun dubbio stavo fissando il volto di Dio.

Il vento si calmò. I boschi divennero completamente immobili.
'Sono pronto a venire da te, Dio!' Gridai. Una voce parlò dentro di me.
'Non è il tuo momento, Jim. Ci sono ancora cose da fare per te. '

'Io?
' Dissi, senza fiato. 'Non sono uno speciale. Io non vado in chiesa. Non leggo nemmeno la Bibbia! '

'Sei speciale perché sei mio figlio, non devi studiare la Bibbia per conoscermi. La mia benedizione è per tutti.
Impara a vedere quelle benedizioni e a farne tesoro. Poi racconta a tutti di me ...'

"Sembrava che avessimo parlato a lungo. Ma non ho mai parlato con i miei figli. Non ho potuto.
Sapevo che erano con Dio, che erano curati. Per la prima volta nella mia vita, ero pieno di pace indescrivibile.
Volevo che la sensazione andasse avanti e avanti. Volevo restare su quel giaciglio per sempre!
Ma la luce cominciò a svanire, la figura si ritirò insieme ai miei figli.
Il vento si alzò di nuovo, facendo frusciare gli alberi. La notte oscura tornò e, con essa, l'insopportabile dolore.
Questa volta, però, non mi preoccupava, sapevo che ora non c'era più nulla da temere. Avevo cose che dovevo fare per Dio, non potevo perdere tempo e dovevo assolutamente alzarmi. Mi rimisi in piedi, come, esattamente, non saprei dire.
Non ero in grado di stare dritto, visto che la schiena mi faceva troppo male e le mie gambe funzionavano a malapena,
ma in qualche modo zoppicai verso la strada, verso la casa più vicina.
Poi bussai ad una porta. 'Aiuto', sussurrai. Quando mi sono risvegliato in ospedale, ho saputo che ero stato in coma per sette giorni. Il mio cranio era rotto, insieme ad una scapola, 11 costole e 10 vertebre.
Ero uscito dalla strada,  caduto per 5 metri.
 Mio fratello era venuto a trovarmi. Sapevo che dovevo parlargòi di quello che mi era successo, ma una parte di me non era sicura di non aver immaginato tutto, del resto avevo  subito un trauma cranico. Forse avevo inventato tutto?
Era stato tutto vero? Avevo avuto delle allucinazioni?
'Bubba, come sei tornato sulla strada?' mi chiese mio fratello. Aprii la bocca per dirgli di aver visto Dio ... ed egli esitò. 'Penso," finalmente dissi, 'penso di aver visto Dio.'
Mio fratello sembrava scettico.
'Eri in cattive condizioni' rispose . Gli parlai del tronco secco a cui mi ero aggrappato, della luce, di aver visto i miei figli defunti. La faccia di mio fratello cambiò di colpo:
'Un tronco liscio?Sei sicuro? Come sei riuscito a vederlo nell'oscurità? '
' Ho visto ogni centimetro di esso. La luce era così brillante!'
"Non potrei dire se pensava che fossi pazzo, o forse lo ero. Ma più tardi, quando sono stato trasferito in riabilitazione, mi ha portato nella sala computer e ha tirato fuori una foto.

'L'ho presa la mattina dopo che sei caduto, disse, mostrandomi un'immagine della zona attorno al canale.
'
Non puoi vederlo, ma c'era sangue dappertutto.'
E lì, vicino alla cima del terrapieno sul ciglio della strada, c'era un vecchio ceppo.
 Lo stesso che avevo descritto a mio fratello, appena ero uscito dal coma.
 Non era stata solo un'altra normale domenica sera."

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