I NOSTRI *ADCs*
PAGINA 5
OVVERO I MESSAGGI RICEVUTI DALL'ALTRA
REALTA', IN ITALIA E NEL MONDO

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UPDATED: 24-02-12

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RACCONTI DI ADCs-NDEs-OOBEs ED ALTRO (ITALIANI)

51) COCO' MI HA FATTO UN REGALO!

50) Soccorso Stradale... Angelico!

49) ADC...TELECOMANDATE!

48) VARIE ADC PRE-NATALIZIE.

47) ADC PER ELENA E PER MINGUCCIO

46) IL FANTASMA IN PIGIAMA  

45) DUPLICE ADC CON TRIPLICE COINCIDENZA

44) ECCEZIONALE ESPERIENZA EVP CON MARCELLO BACCI

 43) I GATTI SONO ESSERI PARANORMALI?  

42) ADC RADIOFONICA

41) ITC COL COMPUTER DURANTE UNA CHAT

CLICCA SULL'ARGOMENTO PRESCELTO. GLI ARGOMENTI SONO IN ORDINE CRONOLOGICO

COCO' MI HA FATTO UN REGALO! (24-02-12)
Clic per ingrandire

Guardate che meraviglioso arcobaleno ho visto ieri, 24° compleanno di Coco'!
Mai visto uno così vicino: era a non più di 300 metri ed andava da un rione all'altro del mio Paese e non l'avrei notato se non si fossero verificate una serie di circostanze fortuite che mi hanno costretto a recarmi in un luogo non previsto dalla mia agenda del giorno!
Sarà un "caso" che  anche Russell parla dell'arcobaleno nell'articolo appena pubblicato?
 ;-)

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Soccorso Stradale... Angelico! (15-06-07)
Gli Angeli sono fra noi, a volte travestiti da Monsignori, a volte da Meccanici....
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(Inviato da Deedee a: Paranormal Phenomena)
"Nel 1981, mia madre aveva subito da poco un intervento chirurgico e non poteva guidare la sua auto, così mia sorella si offrì di accompagnarla a casa di una sua amica, che abitava in una città vicina alla nostra.
Era un giorno freddo e piovoso e mia madre provava ancora forti dolori a causa delle recenti suture; nonostante tutto però, non voleva rinunciare a rivedere quella sua vecchia amica. Giunte a destinazione, scoprivano con gran disappunto che ella non era in casa. Piuttosto che tornare indietro, visto che era ormai quasi l'ora di pranzo, decisero di fermarsi presso un ristorante lì vicino.
Appena scese dall'auto, mia sorella si rendeva conto di aver chiuso le portiere lasciando le chiavi attaccate al cruscotto. Né l'una né l'altra avevano una chiave di ricambio, né erano abbonate al soccorso stradale e così mia sorella entro' nel ristorante per telefonare a qualche carrozziere del luogo, mentre mia madre restava fuori ad aspettare accanto alla macchina. Tutt'ad un tratto però, cominciò a sentirsi peggio ed a desiderare di tornare subito a casa, sicchè si rivolse a Dio, chiedendoGli di aiutarle. Immediatamente un giovane uomo, che indossava una camicia bianca senza alcuna giacca -nonostante il freddo e l'umidità- si avvicinò alla nostra auto.
Poteva avere circa 30 anni, era molto bello e chiese subito a mia madre quale fosse il problema.
Lei glielo spiegò e lui, senza dire altro, raggiunse il suo camioncino
per tornare con in mano uno "Slim-Jim", (una specie di  passepartout), un attrezzo usato solo dai carrozzieri per aprire gli sportelli delle automobili  e che nessuno di noi si sognerebbe di portare appresso!
In un attimo l'uomo aprì la serratura di una delle porte e mia madre esclamò, "
Oh... Dio ti benedica!" L'uomo, dopo averle fatto un largo sorriso, rientrò nel suo camioncino, non prima di averle detto:
"Dio benedica te, Gina."
Mia sorella uscì fuori dal ristorante giusto in tempo per vedere il camioncino scomparire.
Non era riuscita a trovare nessuno che potesse aiutarla, il locale non aveva telefono, ed ovviamente si aspettava di trovare nostra madre ancora fuori dalla macchina.
 Che sorpresa nel vederla seduta all'interno!
Ora mi chiedo:
come faceva questo estraneo a conoscere il nome di mia madre?
E perchè è arrivato proprio quando mia madre ha chiesto l'aiuto di Dio?
Molto strano. Mia madre è convinta che doveva essere il suo Angelo Custode.....!
 

PENSATE CHE QUESTE COSE SUCCEDANO SOLO IN AMERICA....?

E no! Un episodio simile è successo anche al vostro Webmaster e per ben DUE volte nella sua vita!
Volete che ve li racconti? Bene.... :

Eravamo a Roma in Ospedale per curare Nicola e, non avendo ancora trovato un albergo libero, eravamo stati generosamente ospitati da un mio amico fraterno che abita fuori città. L'auto ci era divenuta  indispensabile per tornare a turno io e Francesca, a riposare a casa sua, perchè di notte solo uno dei genitori poteva restare accanto al proprio figlio.
Una sera, purtroppo, ebbi una brutta sorpresa: la batteria della mia VW-Jetta si era completamente scaricata: avevo inavvertitamente lasciato le luci accese per tutto il giorno... Erano le venti e di officine lì intorno... nemmeno l'ombra, nè tantomeno esistevano ancora i cellulari per chiamare aiuto.
Rassegnatomi a cercare un tassì (mi sarebbe costato una tombola!), mi avviavo mestamente verso il Lungotevere, quando scorsi un uomo sulla sessantina, molto agile e giovanile, che mi veniva incontro a passo spedito, attirando la mia attenzione con larghi sorrisi. Prima che mi chiedesse cosa mi fosse successo, mi resi conto che si trattava di un religioso, anche se indossava un elegante completo gessato.
Con un accento vagamente Anglosassone, mi chiese cordialmente se avessi bisogno di qualcosa ed io gli spiegai il problema, chiedendogli dove mai potesse esserci un'officina aperta a quell'ora.
"Non c'è problema, mi aspetti...", fu la sua inattesa risposta  e subito si diresse verso una piccola utilitaria che aveva appena parcheggiato. Accostatosi alla mia auto, uscì fuori dalla sua Panda con un sorriso trionfante: aveva con sè gli appositi cavetti usati dagli elettrauto per collegare due batterie fra loro! Immaginate il mio stupore! In un attimo la mia Jetta riprese vita e lui, sempre sorridendo, declinò qualsiasi ringraziamento. Ci presentammo: era addirittura un Monsignore!

Come se non bastasse, la stessa situazione si è ripetuta, quasi come in un "deja vu", pochi giorni fa, dopo ben 16 anni..... Di ritorno in treno da Bologna -dove avevo partecipato al congresso della Klaren- stanco ed irritato per il notevole ritardo portato dal mio solito Intercity, mi rendevo subito conto che l'auto, parcheggiata per quattro giorni nel piazzale della stazione, era tristemente "defunta", sempre a causa della maledetta levetta delle frecce (tipica di tutte le auto Tedesche), che lascia accesi  un faro anteriore ed uno posteriore, anche a chiavi disinserite. Erano nuovamente le 20... impossibile trovare un meccanico, sebbene stavolta mi trovassi in un piccolo centro della costa tirrenica e non nella Capitale.
Desideroso di tornare  presto a casa, per riposarmi il più possibile in previsione di una giornata lavorativa "pesante", non mi rimaneva altro da fare che allertare Francesca, perchè mi venisse a riprendere con la sua auto, mentre rimproveravo mentalmente  Coco' per avermi permesso di commettere una simile grave distrazione il giorno della partenza. Per caso, però, la mia telefonata era stata sentita da due robusti operai che chiacchieravano davanti al bar ed uno di loro, avvicinatosi, si offriva di farmi ripartire: erano due meccanici appena "smontati" dal turno di lavoro presso un vicino cantiere stradale, ma non avendo a disposizione gli appositi cavetti, mi dissero che mi avrebbero rimorchiato con la loro jeep fino ad un tratto di strada in discesa, dove avremmo tentato l'avviamento "a strappo". 
MA.....
Dopo quel famoso incontro col Monsignore, io i cavetti li tengo sempre nel bagagliaio....!
Inutile dirvi che, anche stavolta in pochi minuti, la mia auto era di nuovo in funzione, permettendomi di tornare a casa in tempo per cenare e raccontare la storia a Francesca, che solo pochi giorni prima si era lamentata della prolungata mancanza di "segnali" da parte di Cocò!!

Dei due generosi ragazzi nessuna traccia: si erano allontanati in tutta fretta, declinando qualsiasi mia offerta in denaro per l'aiuto prestato. Che ne dite: gli Angeli, a volte, scendono sulla Terra?

 Webmaster

ADC...TELECOMANDATE! (19-02-07)

Questo  ADC mi è capitata la settimana scorsa. Ero nel mio studio, a tarda sera, ed avendo dovuto usare una vecchia stampante a causa del mal funzionamento della nuovissima laser ( i soliti "capricci di Windows!), mi accingevo a rimetterla a posto, dopo aver ripristinato la reticente macchina ed i programmi. Poichè si erano fatte quasi le 20, decidevo di fare ordine il giorno dopo e di riporre provvisoriamente la "ink-jet" su uno scaffale della libreria, normalmente vuoto, a causa delle foto dei miei genitori che campeggiano dall'alto. Non avevo nemmeno finito di pensare :"Tanto Mamma e Papà non si offenderanno mica se gli piazzo quest'aggeggio davanti ..." che un nitido "Bling-Blong"  si è fatto sentire dalla sala d'attesa.

Matrimonio... tra Fantasmi!

PECHINO, 16 FEB.
 In Cina un uomo e' stato costretto a riesumare il cadavere del fratello
e di una donna, che aveva seppellito celebrando il rito Yinhun . Ad ottobre Zhang Jianyuan aveva comprato per 35 mila Yuan il cadavere della donna, per dare una nuova sposa nell'aldila' al fratello avvelenato due anni prima dalla moglie. Le credenze impongono infatti che un uomo morto celibe sia accompagnato da una sposa nella tomba. Secondo Zhang,
il crimine subito dal fratello lo aveva liberato dal vincolo matrimoniale.

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Grazie, Paolo !

Dovete sapere che il segnale sonoro e luminoso che invita i pazienti ad entrare, è telecomandato da un piccolo radiocomando che tengo a portata di mano sulla scrivania. Entrambi sono alimentati a pile e non è possibile far suonare l'avviso se non si pigia sull'apposito bottone. Io ero solo e con entrambe le mani sulla stampante (che stavo finendo di infilare nella scansia), quell'aggeggio ce l'ho da diversi anni e MAI ha funzionato da solo..... come non pensare ad un bonario rimprovero da parte dei miei Genitori che, evidentemente, quell'attrezzo non lo volevano proprio avere davanti alla loro foto?
 Altro particolare notevole: provato il telecomando, esso non funzionava più, ovvero le pilette di alimentazione (cambiate da poco tempo) erano state scaricate completamente, come sempre avviene quando vi sono fenomeni ESP, in cui l'energia elettrica viene utilizzata dagli spiriti per produrre fenomeni fisici.  Scartata qualsiasi ipotesi ...mondana..., mi pare evidente che Loro due, forse coadiuvati da quel mattacchione di Cocò,  mi hanno fatto un bello scherzetto di Carnevale, oltre a darmi modo di raccontarvi questa simpatica storia.
 Inutile dire che la stampante l'ho riposta immediatamente nel suo scatolo, questa volta  nello sgabuzzino dell'ufficio!

Ecco un episodio simile raccontato da Francesca, una nostra Lettrice:

Volevo raccontarvi ciò che è successo questa notte alle 4. All'improvviso io e mio marito ci siamo svegliati a causa di un gioco di Mihelle che si è messo a suonare da solo nel cuore della notte. Dunque, per azionare una delle otto melodie bisogna pigiare manualmente un pulsante...cosa che nessuno ha fatto. La musichetta era quel famoso motivetto..O SUSANNA NON PIANGERE PER ME.. ci siamo un pò spaventati, mi sono ricordata di quei film paranormali dove i giochi dei bimbi si mettono a funzionare da soli. Secondo voi cosa può essere stato???? Un qualche contatto?

Francesca.

  UN ALTRO ADC NATALIZIO! (21-12-06)
Anna ha visto Vicky?

Ciao a tutti! Vi racconto cosa è successo.Mia figlia stava parlando con sua figlia Anna che ha 3 anni, il dialogo è stato queste:
Anna: vuole Vicky (lei dice vuole quando è voglio, parla sempre in terza persona)
Mia figlia:ma come...dove stà Vicky?
Anna:fuori (nell balcone-si vede fuori perchè la porta è di vetro)
E cosa fa?
Anna:piange
E perchè piange?
Anna:vuole la mamma...
Vi dico che Anna sà che Vicky è sua zia, ma non sà dove sia perchè lei non sà ancora cosa sia la morte. e oggi non avevano parlato di Vicky per niente, ne mia figlia ne suo marito.Cosa pensate???Dopo di questo è andata a prendere la foto di Vicky e l'ha baciata, e ha detto:è bellissima!

(GRISELDA)

UN ADC "ALDILà DEI SOGNI"!  14-12-06

Carissimi, ho da raccontarvi una piccola cosa. Due settimane fa, più precisamente sabato 2 Dicembre io e Giuseppe siamo andati in videoteca per noleggiare un film. Era da tanto tempo che volevo noleggiare il film "Al di là dei sogni" (che per chi non lo sapesse, parla dell'aldilà e pare corrispondere al 90% (o 99%??) a come dovrebbe essere effettivamente l'Aldilà) ma ogni volta la mia scelta cadeva su un altro film, magari divertente perchè temevo che "Al di là dei Sogni" mi facesse star male. Infatti questo film l'avevo già visto al cinema quando uscì per la prima volta tanti anni fa, mi ricordo che ne rimasi parecchio delusa perchè non avevo le conoscenze che ho adesso, comunque mi ricordavo che nel film si parlava di una famiglia che moriva e per questo temevo -nel rivederlo- un macigno sul cuore e fontana dagli occhi. Insomma quel sabato decisi finalmente di prenderlo e chiesi il dvd all'addetto della videoteca. Purtroppo in quella videoteca non esiste la versione dvd del film ma solo la versione videocassetta. Così delusa mi rassegnai e presi un altro film.
Sabato scorso 9 Dicembre, una settimana dopo il 2 Dicembre, verso le 11 di mattina Giuseppe accende la tv, mi pare su Canale 5, e dopo aver visto due o tre immagini mi è venuto a chiamare nell'altra stanza per chiedermi se il film su cui si era sintonizzato fosse proprio quello che mi interessava ed in effetti era prorpio QUELLO! Giuseppe non aveva mai visto quel film e si è accorto che poteva esserlo guardando qualche immagine che non era nemmeno correlata con quelle in cui si vede l'Aldilà.
Insomma mi ero decisa di vedere il film, poi persi la speranza ed infine nel week end dopo me lo ritrovo in tv! (L'ho anche registrato anche se manca un pezzettino iniziale). Questa è una bella coincidenza però a me piace pensare che sia un ADC.
Riguardo al 4 CEll Experiment che ho letto sul sito penso che sia molto interessante ....contate sulla mia collaborazione se ce ne fosse bisogno. Avete già pensato a quando iniziare gli esperimenti?

Un caro abbraccio, Elena.

PRECISAZIONE SUCCESSIVA :

Volevo solo dire una cosa. Ho chiesto per la seconda volta a Giuseppe come aveva fatto a capire che il film su cui si era appena sintonizzato poteva essere quello che avevo cercato in videoteca la settimama prima. Lui mi ha precisato che l'aveva intuito vedendo che nel film c'era Robin Williams e che il film pareva essere drammatico, inoltre non aveva mai visto quel film. Insomma ha fatto 2+2 anche se Giuseppe mi ha poi detto che poteva essere (giustamente) un film drammatico con Robin Wiliams che non aveva ancora visto. Nella mia immaginazione era stato qualcun altro a suggerire a Giuseppe di chiamarmi per verificare se il film era quello. Comunque tutto puo' essere: sia che sia stato l'intuito di Giuseppe sia che sia stato qualcun altro a suggerirglielo nella mente. Rimane sempre il fatto piu' importante: che il film l'hanno dato e sono riuscita a vederlo. Lo considero un segno. ELENA
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ADC FRA "VIVENTI" COL CELLULARE! (08-12-06)

Caro Claudio, le avevo promesso che le avrei raccontato via via le cose particolari che mi sono successe. Prima di entrare nel merito delle ADC che mi riguardano (dato che si parla di diversi anni fa), le scrivo una cosa carina quanto inquietante che mi è successa a Febbraio. Un anno fa su consiglio di un amico di famiglia frequentai un corso di Dinamica Mentale, una tecnica di rilassamento e visualizzazione che per certi versi si avvicina alle metodiche di Bruce Moen.   Alla fine del corso una ragazza che non avevo mai incontrato prima descrisse in modo abbastanza preciso delle cose che mi riguardavano, ovvero come passavo il tempo e in che punto del corpo avevo poco prima avuto un'infiammazione. Per quanto strane, queste affermazioni sono frequenti e spesso azzeccate tra chi ha frequentato il corso (che potrebbe interessarle, credo). Quella dolce ragazza divenne mia amica e qualche mese dopo ci incontrammo di nuovo presso un pub. Era inverno e dato che aveva le mani fredde le presi tra le mie, ma quel momento particolare durò pochi secondi dato che il suo cellulare, poggiato sul tavolino a un centimetro dal mio, si mise a squillare. Lei sorrise e mi mostrò il display: il chiamante ero io, o meglio il mio telefono che di sua spontanea volontà e senza essere stato minimamente toccato aveva preso l'iniziativa. Incredulo, verificai effettivamente che il mio cellulare riportava una chiamata IN CORSO verso il suo numero. Naturalmente ci rimasi (e ci rimango tuttora) di stucco perché eravamo lontani da altre persone e ci tenevamo le mani, quindi nessuno dei due volendo avrebbe potuto giocare all'altro questo scherzo. Lei serena mi disse che aveva sentito parlare di cose simili, ma non le erano mai capitate prima. Saluti, Alessio 
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Caro Alessio. Innanzitutto diamoci del tu! La tua bellissima storia è molto simile a quanto mi è successo a Pasqua del 2001, (Clic per leggere) a riprova che lo spirito -anche se imprigionato nel corpo- può fare cose incredibili. Non per nulla Gesù disse che i miracoli che aveva fatto lui, li possiamo fare anche noi e cos'era se non Amore che "fluiva" in quel momento fra te e lei?  Grazie per aver inviato questa bellissima storia e l'autorizzazione a pubblicarala.

ALS Webmaster 

ANCORA ADC E CONTATTI (07-12-06) 
Con l'approssimarsi del Natale, gli  ADC aumentano!

La settimana scorsa, ho telefonato alla moglie di un mio caro Amico e Collega,  per ricordarLo nel 7° Anniversario del suo Passaggio e lei mi ha raccontato di un recente "segno" (ADC) che sicuramente è attribuibile a Lui. La loro figliola sta per laurearsi in Medicina, sulle orme del Papà, e qualche sera prima aveva telefonato alla madre per chiederle se fosse stata in grado di trovare un argomento specifico necessario per un esame, su uno dei tanti libri specialistici di suo padre .  L'argomento era molto secondario, per cui la ricerca si presentava ardua per chi non fosse un "addetto ai lavori", ma si sa che quando i nostri figli ci chiedono l'impossibile, noi genitori non ci tiriamo mai indietro.  Preso a caso uno dei tanti volumi, accuratamente conservati nella grande biblioteca di casa, con suo estremo stupore, lo ha aperto "casualmente"....

PROPRIO SULL'ARGOMENTO OGGETTO 
DELL'INTERESSE DELLA FIGLIA! 

Badate bene: si trattava di pochissime righe e non di una ponderosa trattazione, ma erano proprio le informazioni necessarie alla futura Dottoressa! 
Durante la stessa telefonata poi, mi veniva confermata l'autenticità di uno strano  messaggio che avevo ricevuto (presumibilmente dal mio Amico), durante una precedente conversazione: "
Tuo marito si è mai interessato alla storia degli Assiro Babilonesi?" Dopo intensi sforzi di memoria, "C." si era ricordata di una sera in cui il loro secondogenito era stato aspramente rimproverato dal papà, perchè non aveva studiato  a fondo la storia degli..... ASSIRO-BABILONESI..... 

EMILIO DA' UNA MANO AL SUO PAPA'...(04-12-06) 
Ieri ho incontrato Adrian nella sua stanza c/o la "Residenza Vanessa" all'interno della quale si svolgeva un mercatino al fine di raccogliere fondi per gli ospiti pazienti in cura c/o l'Ist. di Ematologia. Ho incontrato il Prof. Mandelli, il Prof Foà, la generosissima Dott.ssa Testi (una donna di una carica indefinibile ... per quanto fa per i "suoi Bimbi" ricoverati).
 Ho avuto modo di illustrare l'esistenza del nostro sito e le nostre attività in favore delle persone in difficoltà e nel caso specifico di un ragazzo (chiaramente non ho fatto il nome di Adrian). Sono pronti a citare il nostro sito su quello di ematologia; inoltre la dott.ssa Testi ha dato la sua disponibilità ad intervenire sul sito per spiegare quanto è importante il ruolo dei volontari, nel caso specifico il nostro, nell'andamento della degenza ospedaliera. 
Cambiamo discorso, vi racconto cosa mi è capitato oggi : sto ristrutturando un appartamento ed avevo qualche difficoltà nel trovare un particolare tipo di porta richiestomi dal committente. Esco dall'azienda dove lavoro per fare un giro esplorativo vagando con la macchina alla ricerca di un rivenditore di porte. Mi accorgo a distanza di una piccola esposizione di infissi, ma a dire il vero, visto l'inconsistenza dell'esposizione sono entrato con scarse speranze di trovare quanto mi interessava. Bene, dopo aver esposto la mia richiesta il titolare fa una telefonata e mi dice che il tipo di porta che cerco è disponibile tra una settimana: accetto subito, concordo il prezzo e chiedo un bigliettino da visita per tenere contatti telefonici : mi da un piccolo depliant con la scritta " EMILIO Infissi ".... Il depliant è nelle mie mani, domani invierò un fax al WM.
 Questo è quanto. Vi abbraccio, Minguccio

Carissimo Vice-Presidente: pubblico subito la tua storia con immensa gioia per il bellissimo ADC che hai ricevuto da tuo Figlio!  Quanto tempo è passato da quella sera che lo ricevetti io al posto tuo, perchè eri ancora troppo addolorato? Un abbraccio di Luce -(WM)

ADC CON...BLACK-OUT, PER ELENA! (20-11-06)

Ciao Claudio,
mi è successa una cosa che, dietro suggerimento di Angela, vorrei raccontare  a tutti di modo che qualcuno possa trarne sollievo così come io traggo sollievo dalle esperienze degli altri. Un paio di settimane fa, era un venerdi, io, Giuseppe e i nostri amici di  lavoro siamo andati a cenare in un ristorante a Calci in provincia di Pisa.
La cena era accompagnata da un signore simpatico che cantava molto bene, canzoni degli anni 60.
Quelle canzoni mi hanno fatto pensare molto a mia mamma perchè a lei piacevano e pensavo che le sarebbe piaciuto tantissimo essere li ad 
ascoltarle e mi domandavo se poteva effettivamente esserci.
A un certo punto il cantante ha cominciato a cantare "Io vagabondo" dei  Nomadi.

 A mia mamma piace moltissimo questa canzone così le ho detto  mentalmente che le dedicavo la canzone. Mentre pensavo ciò pensavo anche che  desideravo tanto sapere se lei c'era, sentivo tantissimo la sua mancanza e  ascoltare quelle canzoni mi struggeva il cuore.
Allora mi sono messa a guardare la lampadina del lampadario chiedendo  (mentalmente) a mia mamma di farla lampeggiare per farmi sapere se lei era li in quel momento, ho anche pensato:
 "Mamma, fatti aiutare da qualcuno se  puoi", intendendo di farsi aiutare da qualche altra anima buona che era con  lei nel caso lei non fosse stata in grado di far lampeggiare una lampadina.
Mentre pensavo ciò la lampadina non ha lampeggiato ma in compenso è andata 
via la corrente! interrompendo l'accompagnamento musicale e provocando lo 
spegnimento dei lampadari e quindi anche della lampadina.
La corrente è tornata dopo meno di 20 secondi. Io ero talmente felice che  nel momento in cui la corrente è saltata mi sono messa ad applaudire perchè  ho subito pensato
 che la mia richiesta era stata esaudita.

Un caro saluto a tutti voi,
Elena.

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ADC PER ENZO E MINGUCCIO! (19-11-06)

Questa mattina mi sono incontrato a Roma con Enzo, anche lui amputato, un fraterno amico mio e di Claudio; abitiamo nel raggio di 30 km. Enzo ha perso il suo bimbo per la stessa malattia, nello stesso ospedale ed alla stessa età di Emilio. Viene a Roma periodicamente a salutare l'altro figlio universitario pertanto stamane abbiamo colto l'occasione di incontrarci, anche perchè abitiamo a tre minuti di distanza .... ed il caso vuole che siamo vicinissimi all'istituto di ematologia e quindi alla residenza che accoglie parte dei pazienti ematologici. Dopo aver girovagato, gli propongo di passare dalla residenza per salutare Adrian. Premetto che Enzo non era mai stato in residenza, perchè durante la malattia del suo bimbo ha abitato in un appartamento nelle immediate vicinanze dell'ospedale. (scusate per i particolari ma c'è un perchè..). Entriamo, incontriamo Adrian e la sua famiglia al completo; il papà con la sorellina sono arrivati tre gg. fa per consentire ad Adrian di affrontare il trapianto di midollo visto la compatibilità al 100% che ha con la sorellina. Il papà dovrà ritornare in Romania (lavora in polizia) altrimenti perde il posto di lavoro. " Ad un certo punto chiedo ad Enzo : ma oggi che data è? Enzo : oggi è 19!!!!" Dovete sapere che il 19.11.94 Emilio è stato ricoverato per la prima volta. Il 19.11.06 io ed Enzo ci trovavamo per puro caso in un luogo dove ci ha portato la volontà di dare una mano a chi combatte come hanno combattuto i nostri Figli. Prendo atto di quanto accaduto.... e non commento, registro!!! Non è la prima volta che registro "particolari episodi" quando siamo insieme con Enzo..... Grazie EMILIO e GIUSEPPE.

 

IL FANTASMA IN PIGIAMA (26-09-06)
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 Questa è una storia di fantasmi, che Domenica scorsa un mio amico mi ha raccontato davanti alle delicate portate di pesce che ci erano appena state servite sulla "rotonda"  d'un famoso ristorante della zona, affacciata su un meraviglioso mare ancora estivo. 
Con "G" avevo provato a parlare dei miei interessi paranormali diverse volte in passato ma, visto che i miei argomenti non sembravano interessarlo affatto, non mi ero più azzardato da tempo a coinvolgerlo nella mia ricerca, rinunciando così alle mie segrete speranze di strappargli un racconto di NDE...di prima mano, dato che è un famoso Chirurgo. 
Quel giorno invece, non appena seduti a tavola e brandendo un bicchiere dell' ottimo bianco siciliano appena versato, "G" mi guardò con fare misterioso e sbottò:
"Vorrei parlarti di una cosa strana che mi è successa un paio di giorni fa... Subito pensai a qualche intervento chirurgico particolare che solitamente ama  raccontarmi, casi clinici difficili risolti all'ultimo momento con quel tipico sangue freddo che ogni buon maestro del bisturi deve possedere, insieme ad una certa inventiva, ma lui continuò tutto d'un fiato con  una storia da brividi, una storia che stentavo a credere fosse capitata proprio ad uno scetticone come lui!
Alcuni giorni prima del nostro incontro, "G" si era recato in gita in Toscana con la moglie e si erano poi fermati per la notte in un vecchio edificio trasformato in agriturismo, ovviamente in aperta campagna. 
 Mentre dormivano pacificamente, all'improvviso verso l'alba,  il mio amico era stato svegliato nel sonno dalla netta sensazione che qualcuno fosse entrato in camera. Svegliatosi di soprassalto, vedeva nitidamente la figura luminosa di un uomo in pigiama a strisce (
forse simile a quelli che andavano di moda negli anni '50 o alle divise dei carcerati) e  che lo fissava intensamente. 
Non appena accortosi del suo risveglio, il "fantasma" gli voltava le spalle e scompariva nel nulla. Alzatosi di scatto, il mio amico si affrettava a controllare che la porta fosse ben chiusa (e lo era), nè poteva constatare la presenza di estranei in camera.  Sua moglie, anch'ella sveglia, gli confermava di essersi alzata di scatto sul letto pochi istanti dopo di lui e di aver visto nettamente la figura umana che si voltava per smaterializzarsi nell'aria. Gli spiegai che si trattava di un ADC condiviso ed anche lui convenne che non poteva essersi trattato di un'allucinazione collettiva, perchè sua moglie aveva visto esattamente la stessa cosa, nè poteva averla suggestionata, dato che non era riuscito a profferir motto durante la rapida visione.
Detta da un tipo "tosto" come lui, scettico ad oltranza e restìo a far discorsi sul paranormale, vi dirò che ci sono rimasto di stucco, riuscendo a malapena a chiedergli se avesse provato freddo durante e dopo l'apparizione (cosa confermata anche dalla moglie) e consigliandogli di fare ricerche sul luogo ove ora sorge l'agriturismo, con particolare riferimento alla pregressa esistenza di vecchie case abbattute o trasformate, eventuali cimiteri,carceri oppure ospedali, per cercare di trovare una conferma a quanto gli era accaduto. 

Noi ben sappiamo che questi fenomeni sono quasi sempre legati a Spiriti che non accettano il distacco dai loro beni e/o dai luoghi ove hanno vissuto e che continuano a credere che siano la loro "casa", anche dopo la morte del corpo fisico. Comunque sia, il fatto che uno scettico come "G" stia cominciando a porsi  seri dubbi sul Paranormale, non può che procurarci un'immensa gioia!.

WEBMASTER

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QUESTA VE LA DEVO PROPRIO RACCONTARE! (20-04-06)

Se é vero che, col passar del tempo terreno e con il "permesso" che diamo ai nostri Cari di progredire,  il dolore per la Loro perdita diviene meno attanagliante,é altrettanto vero che i contatti spontanei (ADC) diminuiscono.
Ciò non significa che scompaiano e, anche dopo decenni, Loro sono sempre in ascolto e fanno il possibile per "abbassare" le  vibrazioni e darci dei segnali. In breve, ho avuto un'altra ADC congiunta, da Coco' e mia Madre!

Lunedì dell'Angelo ero un po' giu':l'approssimarsi del "Compleanno Celeste" di Coco' ed i ricordi legati alle Pasque trascorse coi miei Genitori che l'hanno raggiunto, erano abbastanza forti anche per il vostro povero Webmaster... 
[Cio' valga a ricordarvi che siamo TUTTI NELLA STESSA BARCA...]
Essendo solo in casa (la Webmaitresse é andata a trovare la figliola "Bolognessce"), mi ero messo a cucinare qualcosa di buono nel forno a microonde per tirarmi sù ed, al momento di estrarre la teglia, aprivo il cassetto degli utensili della cucina per prendere la pinza atta ad afferrare l'incandescente pirofila. Con mio sommo disappunto però, l'attrezzo (una grossa pinza afferra-bordi dal visibilissimo manico rosso) non era lì. Piuttosto irritato e dimentico della fame imperiosa suscitata dal succulento profumino di salsiccia paesana con le patatine, mi affannavo per oltre mezz'ora, rivoltando cassetti, mobili ed addirittura alzando le poltrone del soggiorno, senza esito: sparita...!
Piuttosto stizzito contro la solita disordinata di casa..... o gli scherzetti di Coco'...rinunciavo ormai all'idea che la pinza fosse ancora presente fra gli attrezzi da cucina, non prima di aver lanciato un po' di coloriti rimproveri a lui ed alla Nonna (esperta cuoca), casomai avessero deciso di giocarmi qualche tiro birbone per Pasqua. Il giorno dopo (iersera verso le 22), aprivo di nuovo quel cassetto e, con mio sommo stupore..... LA PINZA ERA LI'!
Nulla di strano,forse non l'avevo vista (pero' quel cassetto l'avevo svuotato...!) ma.... recatomi in bagno per lavarmi le mani, i miei occhi si bloccavano sulla saponetta: un capello aveva assunto la forma di una "M" molto arrotondata e simile alla grafìa di... MIA MADRE!
"ODDIO-pensai- ecco che il bricconcello ha fatto scuola ed ora é la Nonna ad usare i suoi stessi metodi!"  Non é finita.... Dopo cena apro la posta e ci trovo un messaggio da Anto2, in cui sostanzialmente mi si diceva di non esser triste e di non aver dentro di me "i Morti".....
COINCIDENZE? Giudicate voi....
Ah! Dimenticavo... sapete a che ora Antonella mi ha scritto?
 ESATTAMENTE QUANDO HO RI-TROVATO LA FAMOSA PINZA!

WM

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ECCEZIONALE ESPERIENZA EVP CON MARCELLO BACCI (04-03-06)

DALLA NOSTRA INVIATA: ANTONELLA

Caro Claudio eccomi qui a raccontare l'esperienza che ho vissuto il 25 feb. presso lo studio di Marcello Bacci,dove mi sono recata in compagnia di due mamme e di un fisico  ricercatore  da 15 anni del paranormale Dr Mario Festa...  
E' stata un'esperienza davvero unica e indimenticabile,la cosa si svolge così..veniamo fatti entrare in una sala con delle sedie in fila poche file,delle foglie di edera cadono dal soffitto e anche delle pietre,mi riferiscono che sono doni di benvenuto.. frontalmente c'è un tavolo con una radio a valvole  vengono spente le luci tranne una sopra il tavolo ,le persone posizionano tutti i registratori vicino alla stessa radio,inizialmente anche io ma poi mi ha presa un'agitazione enorme e sentivo che dovevo tenere il mio registratore in mano e non lì,quindi l'ho ripreso...richiesto il silenzio e accesa la radio Bacci chiede il contatto,ci sono stazioni radio ma poi ad un tratto spariscono tutte e al posto loro vien fuori un forte rumore di vento anche in sala si sente il vento e scende la temperatura e all'improvviso una voce forte e chiara saluta i presenti rivolge dei messaggi di amore e anche rimprovero per il nostro stile di vita chiamano per nome le persone che si trovano ai lati di Bacci,poi danno la parola a qualche figlio,la voce di una ragazza di nome Diana echeggia fortissima,la mamma era venuta dalla Croazia,evidentemente la figlia ha voluto premiare questo sacrificio,lasciando un messaggio abbastanza lungo,diceva che era tranquilla che era bello e tre volte ti amo... si sono alternati cosi i maestri e i ragazzi per poco più di un'ora e come sono venuti cosi sono andati via,tutte le stazioni hanno ripreso la trasmissione..il messaggio che mi ha colpito di più è stato (parlando dei figli):
RICORDANO LA MADRE FRA TANTO BENE L'AMORE..TUO FIGLIO L'UNICO MIRACOLO CHE SORGE IN DIO- Alla fine riascolto la registrazione e sento una voce che dice..DECISO DA TE VOCI FIGLI 
 
infatti ho trovato nomi  di mamme e ragazzi che non erano stati sentiti uscire dalla radio di Bacci,hanno voluto scindere le due cose...il mio contatto con il mondo spirituale è quotidiano ma non posso fare a meno di rimanere ogni volta sorpresa commossa felice di tale grazia.....Antonella 

P.S. Claudio, Cocò era nella registrazione di Bacci!

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I GATTI SONO ESSERI PARANORMALI?  02-02-06

Ciao Claudio, sono passati 3 anni e mezzo da quando ci siamo conosciuti per e-mail. Avevo promesso che ti avrei raccontato delle esperienze che ho vissuto. Ti invio il racconto in allegato. Se le troverai interessanti, sei autorizzato a pubblicarle sul tuo sito. Buonanotte. Isabella

A giudicare da questi racconti inviatici da Isabella, la simpatica Webmaitresse del sito "Kiwi The Cat" si direbbe proprio di sì!

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 E' difficile scrivere ciò che leggerete ora, è come se violassi un segreto con me stessa. Una volta pensavo che doveva esserci qualcosa... Non ero scettica, doveva esserci qualcosa al di là... Cosa non so ma mi sembrava "strano" che non ci fosse. Ora credo che oltre la vita esiste un'altra vita. Credo perché ho vissuto un'esperienza dopo la morte di una persona cara. E dopo quella esperienza è cambiato qualcosa: ho "avvertito" delle presenze e poi sensazioni che non riuscivo a spiegare. La prima volta è successo con il mio Patuffolino. E poi l'ho avvertito con alcune persone. All'inizio è un qualcosa di vago, poi diventa un malessere interiore che ti opprime l'anima ed il cuore. E ciò che sento mi incute terrore.
Per gli altri... quello che vogliono pensare...
I fatti sotto riportati sono descritti in ordine cronologico.
1: Quando ero una bambina, o forse ragazzina, non ricordo bene, una notte ho sognato di precipitare. La sensazione era reale, precipitavo ma non sapevo da dove e non sapevo verso dove. Ero avvolta nel buio più assoluto, non avevo ricordi di sogni o visioni antecedenti la caduta. Stavo dormendo e d'improvviso il precipizio nel "nulla". Anni dopo, su un giornale in cui si stava trattando di paranormale, lessi che quello che io avevo provato/sognato da bimba/ragazzina, era accaduto anche ad altre persone ed esperti spiegavano che si può interpretare questa sensazione come il "ritorno" al presente dopo un viaggio trascendentale verso un passato remoto, molto remoto, una specie di "ritorno dalle origini". ---
2: Il 3 Marzo 1984 è deceduto lo zio Giancarlo, il fratello di mia mamma. A mamma è spettato il triste compito di liberare la casa dove lui abitava. Lo zio viveva in un vecchio deposito di sale, ristrutturato ad uso abitazione ma comunque umido, a Guidizzolo, in provincia di Mantova. In cucina, appeso al muro c'era un vecchio orologio-barometro comprato ad un mercato; andava a pile ma erano ormai molti anni che non funzionava più, l'umidità ossidava le pile che non erano più state sostituite. Mia mamma stava decidendo con mia zia Maria (che è la sorella della mia nonna materna e quindi zia di mia mamma e di suo fratello Giancarlo), se gettare via quell'orologio perché, ormai, fuori uso. Mentre parlavano di questo, davano le spalle all'orologio che iniziò a funzionare: sentirono un "tac" e poi il ticchettio delle lancette che si muovevano. Mamma e zia si guardarono incredule. Mia mamma non ebbe il coraggio di gettarlo e portò l'orologio a casa nostra e lo appese al muro della cucina, funzionò per molti anni ancora. Passò del tempo, era sera tardi e stavo guardando la televisione assieme a mio papà, lui dava le spalle all'ingresso della cucina, io ero di lato, mia mamma era in bagno. Non so perché ma fui costretta a voltarmi: vidi un'ombra bianca, era di profilo, che avanzava dall'anticamera alla cucina per poi sparire appena entrata in cucina. Mentre accadeva questo, arrivò mia madre che si fermò perchè mi vide impallidire e seguire con il movimento del viso qualcosa che lei non vedeva. Al momento mi chiese che cosa stessi guardando ma io non risposi. Il giorno dopo mi chiese spiegazioni e le dissi quanto avevo visto. Secondo noi, lo zio Giancarlo voleva vedere dove era stato messo l'orologio. ---
3: Era la domenica prima del 25 Novembre 1984…Io e Claudio, allora fidanzati, eravamo in casa di una coppia di nostri amici. Ormai la giornata volgeva al termine e si stava pensando cosa fare o dove andare la domenica successiva. Quando chiesero a me se avessi qualche idea, risposi che non volevo fare nulla, che non sapevo ma che non mi interessava, che non volevo pensare alla prossima domenica perché mi sentivo opprimere il cuore. Verso metà settimana, il mio adoratissimo Patuffolino, canarino del Mozambico, adorabile vecchietto di 17 anni, iniziò a non stare bene, non riusciva più a saltare sulle bacchette. Capii e non volli capire che, presto, ci saremmo dovuti salutare. Lo avevo adagiato nel suo nido sul fondo della gabbia, con semi e acqua vicino. Beccava qualche semino e beveva con il contagocce che gli avvicinavo al becco. Mi lasciò la notte tra sabato e domenica... Quando accadde, sentii il mio cuore battere forte, sempre più forte, poi una calma assoluta. Ricordo che pensai "Ecco, è successo…" L'ho salutato con il pensiero, piansi le mie lacrime ma non ebbi il coraggio di alzarmi. Il mattino lo trovai che dormiva il sonno eterno dentro il suo nido. Ecco cos'era quel dolore sordo al cuore provato la domenica prima, era l'annuncio della sofferenza che mi stava aspettando.Qualche sera dopo, lo sognai: era davanti a me e poi, lentamente svanì. Per chi volesse vedere chi era: http://www.kiwithecat.it/lov_patuffolino.htm.  Ed ora smetto, perché sto piangendo. ---
4: 1986/87 Non era molto che avevo finalmente trovato lavoro. Ero a casa sola perchè i miei erano andati a Guidizzolo dai parenti di mamma. Per non dovermi alzare prima al mattino, quella notte dormii nel letto dei miei genitori e non in sala nel divano (dove avevo fatto il sogno di precipitare quand'ero bambina). Mi addormentai tranquillamente. Mi svegliò un alito gelido che mi soffiava sul viso, ero terrorizzata e sudavo freddo (nel vero senso della parola), non vedevo nessuno ma avvertivo una presenza. Ho lasciato la luce accesa tutta notte ed iniziai a pensare a mia mamma chiedendole di proteggermi. Pian piano mi sono tranquillizzata e mi riaddormentai, anche se per poco. ---
5: 1988/89 Il luogo è la casa dove abito tutt'ora. Io e Claudio eravamo sposati da poco, Kiwi era un cucciolo di circa un anno. Era sera e ad un certo punto Kiwi ha iniziato ad annusare l'aria, a miagolare disperatamente e nervosamente ed a soffiare verso un preciso punto del soffitto. E' andato avanti con questo comportamento per circa una ventina di minuti poi ha smesso. Noi non sapevamo cosa o chi ci fosse in casa in quel momento, non vedevamo nessuno. Presupponemmo che in casa ci fosse qualcosa o qualcuno e forse non con buone intenzioni. L'unica cosa che mi venne in mente fu quella di fare il segno della croce. Io e Claudio non siamo praticanti ma è l'unica cosa che pensai fosse utile fare in quel momento… anche perchè non sapevo cosa altro fare. Non so se fosse suggestione ma, dopo esserci segnati, Kiwi ha iniziato a calmarsi e noi pure.---
6: Luglio 1999. Forse alcuni di voi ricorderanno la notizia del gioiellere, Ezio Bartocci, che fu ucciso durante il tentativo di rapina nel suo negozio, a Milano in via Padova. Io e mia mamma eravamo sue clienti, lo conoscevo sin da bambina. Il giorno prima del delitto, passai davanti al suo negozio e brividi di gelo mi pervasero il corpo, mi fermai e mi voltai, lentamente, verso la vetrina della gioielleria avvertendo una sensazione molto sgradevole. Mi sentivo a disagio, avevo la pelle d'oca e sentivo freddo, molto freddo. Ricordo che ero ferma davanti al negozio poi, sempre lentamente, iniziai a camminare e la sensazione svanì appena passato il negozio. Rimasi "strana" per un po', continuavo a voltarmi e guardarmi alle spalle. Il giorno dopo successe la disgrazia. http://www.repubblica.it/online/fatti/manimil/manimil/manimil.html

 http://www.trasgressione.net/pages/incontri/Rotary/Bartocci.html

http://qn.quotidiano.net/art/2000/09/04/1255793 

 Già prima di vivere quest'esperienza, di tanto in tanto avvertivo sensazioni che mi creavano angoscia, batticuore improvviso e paura che stesse accadendo qualcosa di brutto, molto brutto, alle persone che amo e non mi tranquillizzavo sino a che non riuscivo a mettermi in contatto con loro. 
Ultimamente queste situazioni divennero più frequenti, ed ogni volta che accadevano vivevo nell'angoscia per diversi giorni. ---
7: Luglio, l'anno non lo ricordo. I miei genitori erano in montagna e, a giorni alterni, andavo a bagnare i fiori e la pianta di limone a cui mia mamma tiene molto. Ci sono due entrate, una da via Narni e una da via Bra ed il cortile è in comune. Entro da via Narni perché è il primo ingresso dalla direzione da cui arrivo io. Sto per salire in casa ma poi penso di andare a vedere se fosse arrivata posta e quindi mi dirigo verso le cassette in portineria in via Bra. Le cassette sono posizionate vicino alla portineria e non fuori dal cancello. Prendo la posta, torno indietro e il mio sguardo volge verso l'ultimo piano del palazzo dove abitano i miei, all'appartamento dove il mio amico E. abitava, prima di sposarsi, con i suoi genitori. E' tutto chiuso, le tapparelle abbassate, un brivido mi percorre e provo una sensazione negativa. Vado in casa, bagno i fiori e pulisco il balcone. Prima di tornare a casa mia, vado a comprare il prosciutto crudo dal salumiere dove si serve mia mamma, perché buono come lo ha lui nei negozi vicino a me non lo hanno. Fatto spesa, torno indietro ed ecco che vedo il cartello di lutto attaccato fuori dal cancello di via Bra: "I parenti di E. sentitamente ringraziano." Vado dalla vicina di casa che abita sotto i miei, le chiedo come sta, se ha bisogno di qualcosa e poi chiedo cos'è successo. Mi racconta che E. era fuori con amici ma non si sentiva bene e chiede di essere riaccompagnato alla macchina e che se la sente di tornare a casa da solo. Lo hanno trovato dei poliziotti al mattino presto, nella sua auto, stroncato da un infarto. Non ha avuto il tempo di tornare a casa, lo hanno trovato dove lo avevano lasciato gli amici. Quelle sensazioni sono sempre più frequenti, così decido di andare dal mio medico e chiedo se può darmi un antidepressivo, spiego che mi sento male, che ho sensazioni di angoscia (senza scendere nei particolari) e che ho bisogno di sentirmi tranquilla. L'ho preso per circa 2 anni, poi ho deciso di smettere perché mi ha fatto levitare il peso… E' circa un anno che non lo assumo più, da questo inverno sono due le volte che ho avuto crisi con batticuore e quelle sensazioni che non mi piacciono, molto generiche ma ho paura.
Cari amici, io non vi chiedo di credermi. Io so che ciò che ho raccontato l'ho vissuto realmente. L'esperienza più agghiacciante, per me, è stata quella del gioielliere. Sono rimasta sconvolta per diversi giorni. Avevo il terrore, come l'ho ancora adesso, di sentire altre volte quei brividi agghiaccianti. Grazie.               Isabella
www.kiwithecat.it

 

ADC RADIOFONICA! (15-09-05)

Riceviamo questa e-mail da un nostro Lettore  e la pubblichiamo con la sua autorizzazione:

Caro Claudio, ho intensificato le ricerche ed improvvisamente ho potuto constatare che è sufficiente fermarsi un attimo e guardarsi intorno per rendersi conto che siamo bombardati da messaggi dall'aldilà. Ti racconto cosa mi è successo qualche giorno fa. La cosa può essere considerata di nessuna valenza ma a pensarci bene è eccezionale. La scorsa settimana tornando a casa dal lavoro ho ascoltato la canzone di Mogol (forse è il caso di dire di Battisti) "Arcobaleno" ininterrottamente 20, 30 volte consecutive; troppo bella. Arrivato a casa, mi appartai in camera da letto per prepararmi alla cena, ad un certo punto ho sentito una radio che suonava, non riuscivo a capire da dove arrivasse il suono. La radio che avevo di fronte era muta eppure io sentivo una musica soffocata. Guidato dal suono ho trovato la radiolina dentro una sacca insieme agli asciugamani per la spiaggia. Era una radiolina acquistata da un ambulante in spiaggia da mia moglie completa di sveglia. Mi ricordai allora che la sera dell’acquisto provai la radiosveglia; essendo le 21,36 avevo impostato l’orario un minuto dopo alle 21,37 e una stazione a caso. Passato un minuto la sveglia funzionò perfettamente. Mentre questi pensieri passavano rapidamente pensai di premere il tasto e spegnere la sveglia. Nell’istante in cui spegnevo la sveglia e riconoscevo la voce di Antonello Venditti uscirono queste parole “qualcuno disse 'guarda verso il palco, c'e' l'arcobaleno”. Restai di sasso, avevo zittito la sveglia proprio nell’istante che usciva la parola arcobaleno. Provai allora a riaccendere immediatamente la radio per capire quale canzone fosse ma non riuscivo ad identificare la stazione di provenienza. Ulteriori tentativi di risintonizzarmi non hanno dato esito. Sono rimasto colpito (dire turbato sarebbe troppo) da questo avvenimento perché a pensarci bene le coincidenze sono molteplici e perché si verifichino tutte insieme occorre un calcolo probabilistico astronomico. Quante sono le probabilità che una delle 20 o 30 stazioni radio della zona trasmetta proprio quella canzone, in quel preciso momento, scegliendola fra le canzoni prodotte negli ultimi 40 anni, e che il tutto corrisponda con l‘orario della mia radiosveglia? Forse è più facile fare 6 al superenalotto. La storia non è finita. C’è un seguito nel quale c’è un’altra coincidenza. Qualche giorno prima dell’episodio della radiosveglia chiesi a mia cognata Cinzia (“amputata” del fratello) esperta di canzoni se conosceva “Arcobaleno” di Mogol. Mi guardò con stupore e mi rispose che l’aveva ascoltata senza capirne il senso fino a 10 minuti prima. Gli raccontai allora brevemente alcune delle coincidenze rivelate da Mogol. Commentammo piacevolmente il tutto e la cosa finì lì. Il giorno dopo l’episodio della radiosveglia raccontai tutto a mia cognata chiedendogli se sapeva indicarmi quale fosse la canzone di Venditti dove viene citato l’arcobaleno. Dire che è sbiancata è poco visto che il titolo è “Cinzia e Piero”. Mia cognata ha immediatamente pensato che il messaggio fosse diretto a lei e forse ha ragione visto che fin dal primo momento ho sentito forte il bisogno di confidargli l’episodio. Non so cos’altro aggiungere a questa mail già troppo lunga per le mie abitudini. Forse può interessarti sapere che sto leggendo un bellissimo libro acquistato più di un anno fa e poi messo nello scaffale senza neanche aprirlo dal titolo “messaggi dall’aldilà” di Sylvia Browne famosa medium americana. E’ una sorta di manuale dell’aldilà per chi è ancora nell’aldiqua. Torno a mettermi in ascolto cercando di sintonizzandomi meglio con i segnali che tutti i giorni arrivano, magari qualcuno ha bisogno di comunicare e non viene ascoltato, sarebbe davvero triste se così fosse.  

Un caro saluto. G.

 

 

 

ITC COL COMPUTER DURANTE UNA CHAT (20-05-05)

Oggi è successo un fatto che ancora mi lascia stupita perchè troppo eclatante.
Allora oggi, giovedì 19 Maggio, all'ora di pranzo stavamo in chat con Tizy e Angela.
Ci stavamo salutando perchè ognuna doveva andare a sbrigare le proprie faccende.
Angela diceva che aveva fretta perchè aveva un impegno nella organizzazione di una recita per anziani ( lei è volontaria a tempo pieno..Angela non ti arrabbiare se l'ho detto,  ma sei lodevole!).
Così avendola immaginata fra i suoi amici anziani , io spontaneamente le volevo dire di salutarmeli...e così le ho scritto SALUTALI ..volevo scrivere ancora "da parte mia"( e intanto avevo già cliccato invio dopo SALUTAMELI) ma non so perchè alzando la testa sul monitor ho letto accanto a SALUTALI la parola ANGELI che io non avevo digitato in alcun modo, lo giuro su ciò che ho di più caro. Inoltre non può essere nemmeno un errore di battitura perchè io non avevo ancora scritto DA PARTE MIA ( tra l'altro si capisce tra la parola ANGELI e DA PARTE MIA ce ne corre...); ancora non ho messo nessuna ANIMAZIONE SMILE alla fine di SALUTAMELI, nè alle parole DA PARTE MIA corrisponde la parola o l'immagine ANGELI!
Allora considerando che non ero ubriaca (sono astemia) che non ero drogata, nè ho avuto una allucinazione perchè hanno visto anche loro SALUTALI ANGELI......aiutatemi voi a capire che cosa diavolo è successo! Io non ho digitato quella parola, sono sicura, e l'unica immagine smile con l'angelo era abbinata a questo nome ALATO 2.
Dunque rileggendo quella frase vien fuori SALUTA LI ANGELI.
Alzo le mani a chi sa darmi una spiegazione razionale

2 IPOTESI DEL WEBMASTER

Pur non escludendo a priori l'ipotesi paranormale (sono stati ricevuti interi messaggi sui computer e persino sui fax!), vorrei provare a fare alcune ipotesi che potrebbero spiegarci il fenomeno.

1) La parola "ANGELI" poteva essere rimasta nel cosìdetto buffer di memoria del "copia e incolla" ed esere stata richiamata da un'involontaria combinazione di tasti. Vi ricordo che, anche se poco usate perché difficili da ricordare e meno comode del cliccare col mouse, Windows potrebbe riconoscere la pressione contemporanea di tasti come  CTRL o ALT + una lettera dell'alfabeto, per riprodurre operazioni comuni come il succitato copia e incolla. Anche se ho provato a pigiare un po' di combinazioni sul mio XP, senza ottenere risultati, non escludo che versioni precedenti come Win 98, potessero avere questa opzione.

2) Potrebbe essersi trattato di un caso (direbbe il CICAP) di "cecità momentanea", ovvero un'azione (quella di scrivere ANGELI) non registrata dalla memoria cosciente di Francesca, che se ne sarebbe resa conto solo dopo averla scritta. Il tutto dipenderebbe da distrazione momentanea dovuta a stanchezza o al fatto che stava per chiudere la chat e quindi il suo pensiero era già focalizzato sulle cose da fare successivamente.

A voi l'ardua sentenza!

Webamaster