Essere o non essere un
filisteo?
(21-10-10)
Una
profonda riflessione di Michael E. Tymn
Il filosofo
esistenzialista Albert Camus ha scritto che il più grande reato che si
può commettere contro la vita è sperare in un'altra vita. La sua
filosofia è espressa oggi da coloro che predicano che dobbiamo «vivere
il momento" o "vivere nel presente" e che non ci dobbiamo preoccupare
del passato o del futuro,
in particolare di ciò che viene dopo la morte.
Molti amici e parenti che sanno del mio interesse verso la morte ed il
morire, mi esprimono la loro preoccupazione sul fatto che non è saggio
pensare all'aldilà . "Mi
va bene una vita alla volta"
è una reazione tipica, un sottile e presumibile modo "intelligente" di
dire che quella persona non è interessata a discutere di tutto ciò che
riguarda la morte e che dovremmo "vivere
nel presente."
Così facile a dire, ma così difficile da fare, soprattutto quando si
raggiunge la vecchiaia! Durante i primi 50 o 60 anni di vita, la
maggior parte di noi sono così occupati con le sfide della vita
quotidiana che c'è poco tempo o necessità di prendere in considerazione
la morte o ciò che vien dopo. Inconsciamente, però, la morte è
nella nostra mente.
"L'idea della morte, la paura di essa, ossessiona l'animale umano come
nessun altro",
ha scritto l'antropologo culturale Ernest Becker nel suo libro del 1974
vincitore del
premio Pulitzer, The Denial of Death (La Negazione Della Morte):
Michael
Tymn ha contribuito con più di 1500 articoli a 40 pubblicazioni
negli ultimi 50 anni. Attualmente è Redattore di "The
Searchlight," una pubblicazione trimestrale dell'Accademia di
spiritualità e studi paranormali e vicepresidente
dell'Accademia.
Suoi articoli sulla metafisica e sul paranormale sono apparsi in
Atlantis Rising, Vital Signs, Nexus, Psychic News, Psychic Times.
Il suo libro del 2008, The Articulate Dead è stato pubblicata da
Galde Press. Vive alle Hawaii
|
"E 'una spinta
fondamentale dell'attività umana -. Un'attività che mira soprattutto a
evitare la fatalità della morte, per superarla, negando in qualche modo
che è il destino ultimo dell'uomo"
Per liberarsi dell'angoscia della morte, ha spiegato Becker, quasi tutti
scelgono la strada della repressione e così seppelliamo l'ansia nel
profondo del subconscio e ci preoccupiamo delle attività di ogni giorno,
per lo più ignari del fatto che nel grande schema delle cose dette
attività sono a breve termine e, per la maggior parte, senza senso.
Teniamo occupati noi stessi con il lavoro, con varie attività
ricreative, trascorrendo molto tempo rifugiandoci in storie fittizie nei
libri, al cinema e in televisione o sperimentando emozioni vicarie, in
occasione di eventi sportivi, il tutto come se avessero un significato
reale e come se ci aspettassimo di andare avanti all'infinito.
Adottiamo attori del cinema - persone che semplicemente agiscono come le
persone reali ed atleti - finti gladiatori - come i nostri dei, cercando
di emularli in qualsiasi modo possibile.
L'irreale diventa reale. Becker si riferisce a questa persona
apparentemente "sicura" come "l'uomo culturale automatizzato ."
Egli è :"l'uomo
imprigionato dalla cultura, schiavo di essa, che immagina di avere
un' identità solo se paga i suoi premi di assicurazione, che ha il
controllo
della sua vita solo se guida la sua macchina sportiva ed usa lo
spazzolino da denti elettrico. "
(Becker
-se fosse vivo- avrebbe senza dubbio messo un iPod al posto dello
spazzolino elettrico....)
Becker fa una descrizione moderna del
"filisteo"di
Søren Kierkegaard.
Per Kierkegaard, il "padre" dell' Esistenzialismo, il filisteo era un
uomo che viveva di banalità.
Naturalmente, se non siamo completamente egoisti, possiamo anche amare,
curare e servire gli altri.
Tali atti sembrano almeno in parte, dare un senso alla nostra vita e
convalidano la nostra esistenza,
fino a quando ci chiediamo:
se noi ed i
nostri cari siamo semplicemente
in marcia verso il nulla, qual è il significato di tutto questo?
Una scuola di pensiero risponde a tale domanda, suggerendo che il nostro
obiettivo primario deve essere quello di rendere la vita un posto
migliore per i nostri figli e le generazioni future.
Ma supponiamo che la scienza riesca a cancellare tutti i problemi
dell'umanità, permettendo alle generazioni future di vivere in pace ed
in armonia, piena di comfort e comodità impensabili: cosa farebbero
questi bambini vissuti nell'utopia per i loro figli? Sebbene la vita
media potrebbe essere prolungata di 20 o 30 anni,alla fin fine
morirebbero anche loro. A che fine lasciare una progenie?
Ad una certa età, di solito quando abbiamo lasciato il lavoro ed i figli
sono indipendenti, le domande sul senso della vita iniziano ad emergere
dal subconscio per affiorare alla coscienza.
E poi, ad un certo punto, forse, quando diventa evidente che i nostri
giorni sono contati, quelle ansie represse relative alla morte iniziano
a zampillare nella coscienza.
Si vivono i nostri ultimi anni sotto un'ombra scura e sempre più
inquietante, dato che per la maggior parte di noi, le informazioni
fornite dalle confuse religioni ortodosse offrono poco sollievo e
conforto.
Kierkegaard ha riconosciuto la necessità per l'uomo di credere in una
vita più piena di significato.
"Se non ci
fosse nell'uomo l'idea della coscienza eterna, se alla base
di tutto ci fosse solo una forza contorta che selvaggiamente ribolle di
passioni
oscure che producono tutto ciò che è grande e tutto ciò che è
insignificante, se un insaziabile
vuoto senza fondo si nascondesse dietro tutto e tutti, cosa sarebbe
la vita, se non che disperazione "?
Secondo Kierkegaard, molte persone sono così tranquillizzate dalle
banalità o da cose insignificanti da non avere la consapevolezza di
essere disperate. Molti di questi Filistei celebrano da ignoranti il
loro trionfo su quello che vedono come la più grande superstizione della
religione: la vita dopo la morte.
Il pioniere della Psicologia William James affermò che non si può vivere
pienamente l'attimo fuggente senza una certa preoccupazione per il
futuro.
"La
percezione continua del Futuro nella mente umana è stata stranamente
ignorata dalla maggior parte degli scrittori, ma la nostra coscienza non
è mai esente dalla speranza. Tutti sanno che, quando un evento doloroso
deve aver luogo in un prossimo futuro, la vaga sensazione che sia
imminente penetra tutto il nostro pensiero, creando un senso di disagio
ed interferendo sottilmente col nostro stato d'animo, anche quando non
cattura pienamente la nostra attenzione, il che ci impedisce di vivere
con serenità ».
Quando qualcuno mi dice "una vita alla volta" o "vivi nel presente", io
rispondo dicendo che sono d'accordo che dobbiamo vivere nel presente,
piuttosto che per una improbabile vita dopo la morte, ma aggiungo che il
modo migliore per vivere nel presente, o di vivere nell'adesso,
è di vivere in
eterno.
Il che causa sempre espressioni perplesse e la richiesta di qualche
spiegazione.
Comincio citando alcuni grandi pensatori. A titolo di esempio,
l'eminente psichiatra svizzero Carl Jung ha detto che è psicologicamente
utile avere la morte come un obiettivo verso cui tendere.
Mozart
chiamava la morte 'la chiave per sbloccare la porta alla vera
felicità '.
Shakespeare ha scritto che, quando siamo pronti per la morte, la vita è
più dolce.
Il filosofo francese Michel de Montaigne ha detto che
"abituarsi all'idea della morte significa abituarsi alla libertà."
Essenzialmente, quello che tutti dicono é che comprendendo la morte,
abbracciandola, arriviamo a capire e godere meglio la vita. Ma le
espressioni perplesse dei miei amici e parenti persistono. Non è facile
spiegare come si fa a "vivere per l'eternità", ma l'analogia
migliore, è la pensione.
La maggior parte delle persone, anche coloro che trovano qualche gioia
nel loro lavoro, sono ansiose di andare in pensione. S'immagina più
libertà e opportunità di dedicarsi a cose in cui siano realmente
interessate e che procurino meno stress e conflitti rispetto alle loro
occupazioni attuali.
Si avrà più tempo per divertirsi, fare viaggi, forse anche una crociera
intorno al mondo.
La pensione non è qualcosa su cui ci si sofferma costantemente, ma è una
motivazione che più o meno sta a cavallo della linea di demarcazione tra
il conscio e l'inconscio.
Questo è il significato di
"vivere in eterno",
avere cioè un obiettivo a lungo raggio nella mente, pur
concentrandosi sul presente.
E' come un giocatore di calcio che prende ogni partita come viene,
ma immaginando di vincere un giorno la Coppa del Mondo. E 'qualcosa di
simile ad un sogno che lo aiuta ad affrontare le sfide.
Che cosa succederebbe se il pensionamento significasse invece restare
senza reddito di alcun tipo, senza risparmi, senza sicurezza sociale?
Non ci sarebbe nulla per cui guardare al futuro se non che povertà,
squallore e disperazione. Purtroppo, è così che la maggior parte della
gente guarda alla morte ed all'Aldilà. La religione ortodossa non è
stata capace di dipingere un quadro che offra qualcosa di più di un
paradiso monotono o d'un inferno terribile. Supponendo che una persona
si senta degna del Paradiso, come può entusiasmarsi all'idea di
fluttuare sulle nuvole tutto il giorno, mentre strimpella l'arpa, o in
interminabili, monotoni riti, cantando inni alla Messa della Domenica e
lodando Dio?
Come potrebbe essere attraente una simile noia? In effetti, ci sono tre
approcci nel vedere la morte :
1) un
viaggio in un abisso fatto di nulla,
2) il paradiso monotono o l'inferno terribile dell' ortodossia,
3) L'inizio del pensionamento con una bella crociera intorno al mondo.
Coloro che abbracciano la morte si orientano tutti sulla terza ipotesi.
Diversi sondaggi indicano che l'80-85 per cento della popolazione degli
Stati Uniti crede in una vita ultraterrena,
ma il problema è che
in realtà non "credono", hanno solo la "speranza",
mentre si sforzano di essere "un
tutt'uno coi loro giocattoli",
vale a dire, sono dei veri Filistei.
Il materialismo è la loro religione e le celebrità sono i loro dèi. Si
potrebbe pure essere in marcia verso l'abisso del nulla, ma l'ateo fa
del suo meglio per non pensarci.
Nel suo libro,
Il Collegamento
Interrotto,
Robert Jay Lifton, un insigne professore di Psichiatria e Psicologia,
afferma che bisogna "sapere
della morte"
per poter vivere con la mente libera.
Egli ci dice che dobbiamo essere in grado di immaginarla, di
visualizzarla, prima di esser capaci di accettare la sopravvivenza della
coscienza. Proprio in questo consiste il fallimento della religione
ortodossa:
non c'è nulla da immaginare, al di là di arpe e nuvolette!
Quando studiamo la morte e ciò che viene dopo, il che ci porta ad
accettarla, possiamo iniziare a visualizzare qualcosa, anche se non sarà
mai perfettamente a fuoco. In questo modo cominciamo a comprendere il
disegno divino. Sappiamo che non c'è un'improvvisa illuminazione
nell'Altromondo.
Non c'è dicotomia cielo-inferi.
Ci sono piani
o dimensioni in cui la nostra mente immortale, le nostre anime, vengono
attirate in base allo sviluppo spirituale raggiunto sulla terra.
Siamo in grado di formulare un paradigma che prevede l'esistenza d'una
forza creativa, qualsiasi forma Lui,o Lei, abbia, e siamo in grado di
vedere come il Piano Divino abbia prodotto l'evoluzione cosmica. Capiamo
che siamo realmente anime che occupano un corpo invece di corpi che
utilizzano anime, come esse siano alla ricerca della via per ritornare
verso l'Unità con il Creatore attraverso le sfide, le avversità, le
prove e le tribolazioni che ci ha offerto la vita sulla Terra. Sappiamo
che una vita senza avversità offre ben poche opportunità di crescita e
che sperare che le generazioni future vivano nell' Utopia è solo un'idea
peregrina. Più che altro, quando si arriva a comprendere la morte e ciò
che viene dopo, siamo in grado di apprezzare le parole di Mozart:
"La
morte, se la esaminiamo da vicino, è la vera meta della nostra
esistenza."
Michael E. Tymn
HAPPY
BIRTHDAY,JOHN!(09-10-10)
Oggi il famosissimo Beatle
compie 70 anni "terreni", un'occasione per ricordarlo attraverso i
messaggi (a volte incredibili) che ha inviato a numerosi Mediums, da
quando è stato ucciso nel 1980.
John Lennon era molto interessato al Paranormale ed in diverse
occasioni aveva partecipato a sedute spiritiche. Si dice che avesse
avuto il presentimento che sarebbe stato ucciso con un'arma da fuoco ed ha
anche detto che questa sua paura aveva causato lo scioglimento dei
Beatles: "Non eravamo annoiati, e certamente non avevo perso
l'ispirazione per comporre nuove canzoni, ma ero diventato paranoico perchè temevo che qualcuno avrebbe tentato di uccidermi". John
Lennon credeva fermamente in una vita ultraterrena:
"Io sono ottimista
circa l'eternità. Credo nella vita dopo la morte. Penso che la morte non
è la fine, ma un inizio."
Nel libro Unfinished Symphonies: Voices from the Beyond
(«Sinfonie
infinite: voci dall'aldilà»), della medium Rosemary Brown (1916-2001),
l'Autrice racconta come abbia ricevuto dei messaggi dal Mondo degli Spiriti. Essa comunicava regolarmente con i defunti e con i
grandi compositori del passato: Chopin, Mozart, Bach, Liszt, Debussy,
Rachmaninoff, Brahms, Schumann, ecc... Questi Spiriti parlavano con lei, la visitavano regolarmente e la possedevano, guidando le sue
mani a suonare ed a comporre musica, in forma manoscritta, che andava ben
oltre le sue capacità. Rosemary Brown è stata studiata da numerosi
esperti musicali, è stata intervistata dal grande musicista Leonard
Bernstein (1918-1990), ed è stata oggetto di molteplici rapporti
investigativi che non scoprirono mai in lei alcuna frode. Essa diceva che
questi Spiriti l'avevano posseduta per poterle comunicare la loro musica
e il loro messaggio dall'Aldilà.
(VI RICORDO CHE ANCHE
LA NOSTRA ADRY,NEL 2001, HA CONTATTATO JOHN!
)
Attraverso di lei, gli Spiriti dei Musicisti hanno
composto in stili piuttosto simili, se non identici, ai compositori
scomparsi da tempo. La Brown ha pubblicato diversi album con la sua
musica, incluso un nuovo quartetto per archi attribuito a Brahms.
«La prima volta che vidi Franz Liszt avevo circa sette anni, ed ero
già abituata a vedere gli Spiriti dei cosìddetti "defunti"» ha
scritto Rosemary
Brown, una vedova con due figli, che lottava per sbarcare il lunario
quando John Lennon le apparve in soggiorno, nel 1984.
Rosemary (di Wimbledon, Londra), sostiene che Lennon,
giunto in forma di Spirito, le ha dettato oltre due dozzine di canzoni.
"Lui è più alto di quanto lo avessi immaginato
quando era in questa vita. Mi sembra di vederlo mentre era culmine del
successo coi Beatles, sembra avere circa 20 anni, si presenta rasato,col viso
fresco e non porta gli occhiali. La cosa che ha più sorpreso Lennon dopo
la sua morte è il fatto che vi è un processo continuo di apprendimento e
di evoluzione nell'Aldilà.
Mi ha detto che tutto è molto simile ad una continuazione di questa vita:
riprendi tutto da dove l'avevi lasciato. Non si cambia improvvisamente nè si sa tutto su tutto.
Mi ha rivelato che ama ancora Cynthia, la sua prima moglie, e che
vuole che il figlio Julian registri le canzoni che mi ha dettato, ed
anche che
ora è contrario all'uso di droghe ."
Rosemary non è
l'unico Medium in grado di comunicare con John nell'Aldilà. Bill
Herzegovina di San Diego ha avuto altre informazioni secondo cui
numerose feste si svolgono 'dall'altra parte'.
John ne avrebbe organizzata una con la partecipazione d'un certo numero
di famosi personaggi dello spettacolo, tra cui Clark Gable e la moglie
Carol Lombard.
Lo spirito di Lennon ha rivelato che:
"... Carol Lombard era lì, ed abbiamo fatto l'amore
. Certo, l'ho
davvero fatto con lei.
Siamo capaci di fare sesso qui ... facciamo le
stesse cose anche senza avere più il corpo.
Noi amiamo il sesso come
chiunque altro che ha un corpo. Le sensazioni sono un po 'diverse, con
un gioco di energie che avvengono quando si hanno rapporti sessuali. Noi
non ci preoccupiamo di gravidanze non volute poiché gli Spiriti non
generano Spiriti-bambini.
(Ovviamente
invitiamo i nostri Lettori a prendere la notizia con le
classiche...pinzette! -NdR)
UN'AMICIZIA OLTRE LA VITA
John Edward è internazionalmente
riconosciuto come un bravissimo Medium; nel suo libro "The Stories
Behind the Stories" (Storie dietro le storie - Princess Books,
2002) nel capitolo intitolato "Legends of Rock" (Leggende del Rock)
racconta di come la figlia di Carl Perkins (famoso chitarrista e
cantante Rock Americano -foto a dx ->) gli
aveva chiesto una seduta nel 1998, dopo che suo padre era morto da poco.
Un amico gliel'aveva prenotata usando solo il suo nome, senza citare il cognome.
Edwards non sapeva chi fosse suo padre, fino a quando, perplesso, non le
disse:
"Elvis è con tuo padre .. chi era il tuo
papà?"
Lei ammise che Carl Perkins era suo padre, quello che aveva scritto la
famosa canzone Blue Suede Shoes (CLIC
), cantata anche dai Beatles (CLIC).
Edward racconta poi la storia di John Lennon e del video del 1998
intitolato "Paul McCartney e Carl Perkins", il suo vecchio amico di cui
sono emersi alcuni dettagli che non erano sul video, noti solo ad una
studiosa della vita di Lennon, la giornalista Shelley Germeaux.
Nel 1981, poco dopo la morte di John Lennon, Paul e Linda avevano
invitato Carl a restare con loro sull'isola di Montserrat. Paul voleva aiutare Carl
nella registrazione di una canzone intitolata "Get It" per il suo nuovo
album, Tug Of War (Tiro alla fune).
Carl trascorse otto giorni con loro, oltre che con George e Ringo, che
erano andati lì per
dare una mano,
un grande momento tra vecchi amici che avevano condiviso un passato
leggendario.
La notte prima della sua partenza, a Carl venne in mente una canzone che
riassumeva i suoi sentimenti di quei giorni e non poteva togliersela
dalla mente. Era così forte che Carl non provò nemmeno a trascriverla,
il che era stato strano per lui che, di solito, aveva sempre scritto le
sue canzoni immediatamente. In mattinata, Carl Perkins cantò la
canzone, My
Old Friend, per Linda e Paul, dicendo che era il suo dono per
averlo avuto come ospite. A metà del brano, dopo aver cantato
"Chissà se
mai ci incontreremo di nuovo da questo lato della vita, laggiù,
dove
c'è pace e tranquillità... mio vecchio amico, non pensi a me ogni
tanto?"
le lacrime scorrevano sul volto di Paul. Lui si alzò ed uscì.
Non sapendo cosa fosse successo, Carl si fermò e Linda lo abbracciò,
ringraziandolo
per l'aiuto dato a Paul per superare il suo dolore per la morte di John
Lennon.
Ora, questa parte non era nel video, ma secondo il libro, Linda ha
spiegato che
l'ultima volta che John aveva visto Paul gli aveva detto le stesse
parole: "pensa a me ogni tanto, mio vecchio amico." Carl
non ebbe dubbi: la canzone gli era venuta da John Lennon, come un dono
per Paul. La storia non finisce qui. L'unico motivo per cui questa
storia è nota pubblicamente è perché Carl l'ha raccontato nel 1997 a
commento del video precedentemente citato. Quando ne stava
parlando davanti alle telecamere nel suo studio, cantandone il
ritornello, la moglie lo chiamò al citofono per dirgli: "Carl,
Paul McCartney ha appena chiamato." Carl era così stordito da
questa strana coincidenza che si rivolse alla telecamera e disse:
"Volete dirmi che questo ragazzo non ha un
collegamento con il mondo degli spiriti!?" Carl Perkins
è morto esattamente
un anno ed un giorno dopo, a seguito di due ictus. Se non fosse stato
ispirato a fare un
video nel 1997 sulla sua carriera musicale, ed a raccontare questa
esperienza, non avremmo mai conosciuto questa storia.
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Veri o falsi che siano questi
messaggi, chi come noi è nato -musicalmente parlando- coi Beatles e grazie
ai Beatles, non può far altro che ricordare quei bei tempi e chiedere a
John ed a George di mandarci da Lassù un po' della loro musica, magari attraverso
qualche nuovo compositore che,come fecero loro negli anni 60, proponga
qualcosa di totalmente nuovo, stimolante ed intelligente, per rinnovare
lo squallido panorama musicale offertoci da questo nuovo secolo che
finora, non solo dal punto di vista musicale, non ci sta portando nulla di nuovo.
(Webmaster)
DIALOGHI CON SANTO STEFANO
(16-09-10)
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All'inizio
del 1974, un piccolo gruppo di amici e religiosi iniziò a riunirsi
periodicamente presso la modesta casa di Thomas e Olive Ashman a
Christchurch, Nuova Zelanda (città
recentemente colpita da un violento terremoto).
"Ci mettevamo a pregare con devozione, chiedendo protezione per poi
restare in silenzio", scrive il reverendo Michael Cocks, un sacerdote
anglicano di Christchurch.
"Tom sedeva su una sedia, rilassato. Dopo due o tre minuti avrebbe
cominciato ad impallidire e respirare profondamente. Poi il suo corpo
avrebbe avuto una scossa leggera quando Stefano sembrava prendere il
sopravvento. "
In effetti, Tom Ashman è, o era, un medium di trance e stava entrando in
uno stato alterato di coscienza mentre il suo corpo era "preso"
dall'entità chiamata Stefano, che avrebbe poi parlato con il gruppo
usando le corde vocali di Ashman.
Stefano dialogava con il gruppo, che,
oltre a Cocks ed alla moglie di Ashman,Olive comprendeva anche un
sacerdote Cattolico di larghe vedute, un Buddista, ed altri osservatori.
Questo Spirito non era però uno Stefano qualsiasi: era Santo Stefano,
il primo Martire Cristiano!
Cocks riferisce che Stefano parlava normalmente per mezzo di Ashman in
un'inglese piuttosto curioso, sebbene per due volte si fosse espresso in
un antico dialetto greco,forse al fine di confermare la sua identità.
“Per quanto mi riguarda, non parlo [l’inglese] e non l’ho mai parlato,”
dichiarò S.Stefano in una delle prime sedute. “Mi limito ad
attivare queste parole che sono presenti nella memoria di Thomas e sono
da lui conosciute. Di tanto in tanto, si verifica un tocco di 'magia”' quando
metto assieme suoni e simboli che sono nella mente di Thomas in modo
tale che siano pronunciate parole non note a Thomas.”
Cocks si rendeva ben conto che la storia era per molte persone difficile
da accettare, poichè, all'inizio anche per lui era stato così. Anche
dopo aver digerito il fatto che Santo Stefano era davvero in
comunicazione con il loro piccolo gruppo, era riluttante a discuterne
con molte persone al di fuori del gruppo stesso.
"In parte c'era la paura di ostracismo sociale per via del fatto che si
propalava l'insegnamento di un Santo, in parte la consapevolezza di non
aver capito del tutto quel che S.Stefano stava cercando di dirci. Fatti
significativi sono avvenuti rapidamente ed in gran numero, sicchè ho
scritto un libro che si chiama Into the Wider Dream
che parla più che
altro di tali accadimenti.
Ho pensato che un libro con un titolo siffatto sarebbe
stato più accettabile per il pubblico che non una storia apparentemente
inverosimile circa le comunicazioni da parte d'un Santo Cristiano. "
Dopo una delle prime sedute in cui Stefano parlava in greco, Cocks
consultò una professoressa universitaria, onde ricevere lumi sulle parole
pronunciate in quella lingua da S. Stefano.
"Lei però riferì della mia
richiesta al Vescovo di allora, che mi chiamò per una chiacchierata",
ricorda Cocks. "A lui, negai di essere interessato allo Spiritualismo,
come sicuramente era in quei giorni".
Si giunse così al 2000 quando, con la pubblicazione di un libro
intitolato "L'esperienza con Stefano o degli Insegnamenti di Stefano Martire", Cocks decise di raccontare tutta la storia.
Sembra che sia iniziata nel 1973, quando Tom e Olive Ashman vivevano a
Sevenoaks, nel Kent, in Inghilterra. Una notte, Olive aveva sentito Tom
parlare in una lingua che sembrava latino, mentre dormiva. La cosa
continuò nelle notti successive e Olive iniziò a registrare le sue
parole, che si rivelarono essere insegnamenti spirituali molto profondi.
All'incirca nello stesso periodo, Cocks cominciò a ricevere le profezie
di una donna del North Island della Nuova Zelanda.
Queste profezie
riguardavano molte delle tematiche presenti nei dialoghi di S.Stefano.
La famiglia Ashmans si trasferì a Christchurch nei primi mesi del 1974 e
Cocks incontrò Olive alla Psychic Library di Bycroft . "Sono cresciuto
in una famiglia liberale, ma credente e religiosa, e lo fu sempre", Cocks spiega così il suo interesse nella Medianità. "Mio padre era
interessato ai mistici ed alla comunicazione diretta dagli spiriti. Ero
interessato inizialmente alla telepatia come un modo con cui dimostrare
il regno dello spirito. Una persona cara, una mia prozia, mi aveva molto
parlato delle rivelazioni di Swedenborg, per cui non ho mai avuto
pregiudizi contro la medianità ".
Dopo un incontro con Olive, Cocks fece visita agli Ashman per saperne
di più sulle loro esperienze.
Pochi giorni dopo, S.Stefano parlò per
mezzo di Tom in una sala situata presso la chiesa di Cocks.
Nei 5-6 anni
successivi, secondo le stime Cocks, ci furono circa 150 contatti in cui
S.Stefano parlò attraverso Tom Ashman.
Cocks, che ha conseguito un Master in filosofia presso l'Università
della Nuova Zelanda e un master in teologia all'Università di Oxford, è
certo che gli Ashman non stavano usando un qualche banale trucco da
salotto. "Tom è profondamente sincero, come lo era sua moglie, ed era
chiaramente in una fase di cambiamento spirituale profondo a seguito di
quanto veniva detto per mezzo di lui", afferma Cocks. "Non c'era alcun
desiderio di impressionare, non si trattava di lucro, e le comunicazioni
venivano effettuate alla presenza di un gruppo di circa dodici amici."
Inoltre, sottolinea Cocks, le opinioni personali di Tom Ashman erano in
qualche modo in contrasto con gli insegnamenti che gli trasmetteva il
Santo. "Egli divenne gradualmente sempre più frustrato perché la maggior
parte del tempo in cui S.Stefano parlava per mezzo di lui, era privo
di sensi, e doveva aspettare una settimana per leggere le trascrizioni
di ogni sessione, tanto che spesso si sentiva totalmente estraneo a
tutta la faccenda."
Pur convinto che Ashman non fosse un ciarlatano, Cocks era rimasto
scettico durante quelle prime sedute. Si chiese se Tom fosse una specie
di personalità secondaria o un suo frammento, che stava al di sopra della
sua personalità dominante, come è stato spesso riportato nei casi di
personalità multiple. Senza dubbio questa sarebbe la spiegazione fornita
dalla psichiatria tradizionale, che è sempre alla ricerca di una
risposta riduzionista a tali fenomeni, ma il disturbo di personalità
multipla non spiegherebbe come o dove la personalità secondaria potrebbe
aver ricevuto la conoscenza e la saggezza derivante dal soggetto che si
fa chiamare S. Stefano. Se la saggezza era derivata dal subconscio di Ashman, come avrebbe fatto ad "entrare" nel suo subconscio, in primo
luogo?
Ashman aveva madre Cattolica e padre Ebreo, ed aveva sempre pensato a
se stesso come ad un Ebreo, anche se non aveva mai elaborato alcun sistema
di forti convinzioni. Niente nella sua storia l'aveva esposto a tali
insegnamenti profondi. Il fatto più convincente per Cocks è stata la
verifica che il greco parlato da Stefano in quelle prime sedute era una
versione del greco attico di 2000 anni fa, come parlato in Tracia, dove
avevano abitato i genitori di Santo Stefano. Stefano stesso era nato nei
pressi di Ancira, in Galazia. Pur essendo la lingua greca a lui
familiare dai tempi dell'università, Cocks non la conosceva a
sufficienza per avvalersi solamente delle sue competenze, così consultò esperti del settore e
condusse una ricerca approfondita
sulla Koiné di cui tratta nell'appendice del suo libro.
[Il greco ellenistico
-o Koinè- è un antico dialetto ed è la
terza tappa nella storia della lingua di Omero
]
Stefano non era l’unica entità comunicante. Il 23 ottobre 1973, le
seguenti parole, apparentemente provenienti da
Cristo, uscirono dalle
corde vocali di Ashman:
“Il compito del vostro servo Stefano è quello di
messaggero ed egli parla con grande autorevolezza.
Il vostro compito è
quello di decidere come scegliere di usare quei messaggi …”
Cristo parlò attraverso Ashman in numerose occasioni.
“Credemmo al fatto
che si trattasse della voce di Cristo, in parte perché Stefano lo
confermava, ed in parte per via di una solenne presenza che aveva
un’influenza emotiva e spirituale molto forte,” dice Cocks. “I messaggi
erano naturalmente molto giusti, se venivano da Cristo.”
In uno dei primi messaggi registrati da Olive, Cristo disse:
“La
via per raggiungere il vostro Dio è tramite due cose soltanto, e queste
cose vi rendono testimonianza: Amore e Sacrificio. Poiché queste sono le
lance del Signore, in quanto è necessario che l’amore vi trapassi il cuore
e che il sacrificio venga nel vostro cuore e dovete sacrificare le
cose meno importanti per ciò che é più grande. In ogni momento, le
vostre orecchie, le vostre menti e i vostri occhi sono aggrediti da
mezze verità e blasfemie.”
Tuttavia, Stefano era di gran lunga il comunicatore più frequente. Parlò
dei suoi primi anni di vita in Ancyra, oggi Turchia, specificando che il
suo vero nome era “Stenen” e che aveva 14 anni quando Gesù fu
crocifisso. Dichiarò anche che la sua morte per lapidazione era
relazionata in modo “abbastanza corretto” nel Vangelo, sottolineando
però che non comunicava per parlare della propria vita, ma piuttosto per
aiutarli a comprendere le loro vite. Spiegò che non era più lo
Stefano di allora, che aveva abbandonato lo stato di separazione “per
diventare una cosa sola con il Tutto,” ma che, per essere utile al Padre
e mettere a proprio agio le persone con cui comunicava, aveva dovuto
“rimettersi gli abiti di Stefano.” Quando Cocks chiese a Stefano se si
sentiva di essere “Stefano” o “Il Tutto,” oppure anche solo un parto
della fantasia di Cocks, Stefano rispose:
“Per dire di essere Stefano,
devo prima creare Stefano, ed essere lui. Poiché non posso essere nulla.
Poiché, una volta che io avessi deciso di essere nulla, non avrei
imparato nulla di nulla.”
Alcuni degli insegnamenti di Stefano erano difficili da capire dato che
aveva visto il gruppo come un insieme, piuttosto che come personaggi
separati.
"A volte penso che egli ha comunicato in maniera molto
efficace, ma, sì, molti dei messaggi sono difficili da capire il che richiede
di pensarci sopra ancora ed ancora. Spesso avevamo bisogno di scoprire
l'esperienza concreta che rende le cose chiare. Spesso abbiamo dovuto
aspettare coincidenze significative per illuminare la sua intenzione ".
In una seduta, Stefano spiegò che l’astrattezza aumenta quanto più ci
addentriamo nelle cose.
“Ma c’è anche la questione della natura
dell’esistenza nell’Aldilà,” continua Cocks, sottolineando che le storie
e le spiegazioni di Stefano vengono chiaramente dal Medio Oriente di
duemila anni fa.
“Egli è consapevole del mondo moderno, ma il centro di
gravità (per così dire) della sua mente sembra tornare indietro a quel
tempo e luogo. Questo da solo renderebbe il suo pensiero non tanto
accessibile.”
In una dissertazione filosofica del 1973, Stefano presentò un’analogia
per spiegare perché gli umani non comprendono a fondo la vita fisica.
Paragonò Dio ad un chirurgo.
“… pensate come si comporterebbe un chirurgo se, quando deve operare,
dovesse tenere il paziente sveglio e cosciente, sistemare specchi in
modo che il paziente possa assistere all’operazione, che rimarrebbe
comunque al di fuori della sua capacità di comprensione. Dovrebbe forse
far sì che ogni paziente affronti studi avanzati prima di un intervento
chirurgico? O non sarebbe forse meglio eseguire interventi chirurgici
solo su chirurghi?” Stefano continuò dicendo che la complessità
delle cose è tale che il paziente deve per forza fidarsi del proprio
chirurgo.
A volte Stefano scherzava con il gruppo. Una volta osservò che i piedi
di Tom non toccavano il pavimento. E fece una battuta “In verità, devo
proprio essere uno Spirito!”.
"Stefano era sempre caloroso ed
amichevole, tuttavia parlava lentamente come se stesse declamando le
parole,” dice Cocks. “A volte c’erano delle pause, mentre Stefano
pensava, ma non sembrava mai perdere il filo di ciò che stava dicendo.
Quando una sessione era stata completata, dopo un pò c'era un lieve
sussulto di Tom, segno che aveva ripreso possesso del proprio corpo, e poi
ci
chiedeva sbalordito cosa fosse successo. A volte non succedeva. Penso
che Tom sentisse la responsabilità di quanto aveva detto per bocca di
Stefano, e scherzasse per distendere l'atmosfera divenuta troppo seria. "
Rendendosi conto che il suo libro non è in grado di entrare nei "best
sellers", Cocks ha spesso chiesto perché Santo Stefano si era presa la
briga di parlare con il piccolo gruppo di Christchurch.
"A volte mi
chiedo se era solo per il bene di me stesso e di qualche altro amico. Che
scopo aveva tutto quello sforzo di tutti quegli anni? Non era stato
fatto anche per il bene di molti altri? Non sarebbe bello se Stefano ed
altri Spiriti Superiori potessero darsi da fare maggiormente per aiutare
più persone con insegnamenti degni di essere ascoltati? "
Cocks è ragionevolmente certo che era proprio S. Stefano l'Entità con cui lui
ed i suoi amici avevano dialogato. "Ho lavoro molto sul greco ed é la prova più consistente
dell'autenticità di S. Stefano, ma poiché la dimostrazione è complessa e
poliedrica nessuno, in realtà, ci studia sopra con l'attenzione
necessaria. La ricerca ha convinto me, ma non molte altre persone. Io
sono un po 'come Cassandra,la veggente dell'antichità, destinata a dire
la verità, ed a non essere creduta ".
Alcune delle cose che Stefano disse:
Lo Scopo della vita:
“Ricordatevi che all’inizio ci fu l’allontanamento dalla Fonte, per la
correzione di molti disordini … L’acquisizione di un corpo fisico
costituisce solo una delle fasi delle correzioni … Sembra in se stessa
una contraddizione, a meno che voi non comprendiate che è per questo
motivo che ognuno di voi è nella posizione in cui si trova, affinché
possiate evolvervi; che il disordine possa essere corretto. Ciascuno si
trova in una situazione nella quale deve imparare, evolversi e
correggere eventuali disordini.”
Circa la verità: “Ciascuno di noi sa che nel posto in cui ci troviamo
adesso, nelle circostanze in cui ci troviamo, quella è la verità. Deve
essere così, perché noi siamo qui.
Il luogo in cui ci troviamo è il
posto che abbiamo ricevuto. Questa è la comunicazione diretta. Poiché
può essere soltanto la verità. Udite, toccate, vedete e sentite
direttamente. Poiché ciò che vedete, udite e toccate è comunicazione
diretta ed è il linguaggio del Padre. Non parole. Poiché il Padre non
comunica con la voce, né con un vocabolario limitato. “
Gesù, quale Salvatore:
“La salvezza è la salvezza dalla schiavitù
nei confronti delle vostre stesse menti, la liberazione dal vincolo di
mali e torti immaginati, desideri che non sono dentro di voi, ma sono
creati dall’ambiente, e dai desideri o dai desideri immaginati … Spesso
riceviamo l’immagine che in qualche modo la morte del corpo di Gesù di
per sé ci purifica e tuttavia non riusciamo a vedere il fatto che egli
ci mostrò quanto il corpo stesso fosse insignificante.”
Essere Spiriti:
“Forse potrei dirvi che Thomas (Ashman) è adesso in
quello stato in cui saremo tutti, come lo sono io,
quando rendo a Thomas il suo corpo. Ciò che sentite è ciò che
siete. Chiederò a Thomas se sente che gli manca qualcosa che dovrebbe
avere. Egli dice che non gli manca nulla.
Questo è dunque il modo in cui
voi vi sentireste: come vi sentite adesso.”
L’Aldilà:
“Non pensiate che quando sarete senza il vostro corpo
sarete molto diversi, poiché i vostri bisogni saranno diversi. Salvo che
attraverso sentimenti e sensazioni, c’è poca attinenza, poiché i vostri
compiti e i vostri bisogni non saranno più quelli di una volta, e i
compiti ed i bisogni di coloro che sono ancora nel corpo sono diversi.
Queste sono le prime cose che imparerete.”
Le prove scientifiche dell’Aldilà:
“I fatti sono evidenti, se solo
li si desidera vedere. Il fatto che si pensi, il fatto che si abbiano
delle emozioni, il fatto che il tempo sia una scienza esatta, sono tutti
da studiare, se lo studio fosse affrontato diligentemente.
Guardate dunque a questi risultati, che non possono essere spiegati
usando solo fatti e misurazioni limitate: potete misurare l’acqua con
una brocca o con un altro piccolo contenitore, ma non potete misure
l’oceano con esso. Se confiniamo ciò che desideriamo conoscere a ciò che
già conosciamo, ci troviamo in grosse difficoltà. Sappiate per certo,
dunque, che la limitazione che viene usata non è dovuta alla scarsità
[di informazioni-NdR].”
Sulla reincarnazione:
“La risposta è estremamente difficile. La
comprensione del fenomeno sfugge talora anche a me, ma ascoltatemi
. Anche adesso che parlo attraverso questo corpo, io sono Stefano
e reincarnato magari mille volte. La confusione non nasce dalla realtà
di tutto ciò. Ha a che vedere con l’idea della vostra mente cosciente laddove
non riesce a pensare che ad un corpo soltanto.”
Ringrazio Michael
Tymn per questo articolo. In breve, Stefano insegna che siamo tutti
consapevoli partecipanti all'universo e parla dello Spirito che è
presente "in tutto, attraverso tutti e soprattutto". L' aspetto
principale del viaggio della nostra vita è l'orientamento verso l'Amore
attraverso il dolore e tutte le esperienze possibili, senza eccezione.
La sorprendente sincronicità, costante durante i sette anni del suo
insegnamento ed i molti anni che seguirono, sembra essere parte
integrante del processo di insegnamento
(Tradotto ed adattato da Giulia
De Vivo e dal WM-
Da Metgat's blog-)
"ABBIAMO
VISTO LE VITTIME DEL WTC
SALIRE
AL CIELO"
(11-09-10)
A
nove anni di distanza da quell'immane tragedia, emergono sul Web
testimonianze di eventi paranormali successivi al crollo dei
famosi grattacieli. Pubblichiamo questo articolo in
occasione del nono anniversario, anche per ricordare a tutti di
pregare per la Pace Universale ed in memoria delle tante vittime
innocenti. Già in passato la PdA aveva reso noto
un evento
simile, riferito però da un solo testimone (CLIC), mentre
qui le testimonianze di un evento paranormale sono
multiple.
Sono attendibili questi racconti, o son solo il frutto del
tremendo shock subìto dai Newyorkesi in quel terribile giorno? A voi la
risposta.
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Quella notte, mia
cugina e suo marito con molti amici e le loro famiglie si erano
recati a bordo d'una grande barca a circa 8 miglia al largo,
sulla sponda meridionale della costa di Long Island, per
guardare la città. Avevano sentito dire da altre persone del
posto che da lì si poteva guardare ciò che restava delle torri
ancora in fiamme ed anche vedere gli spiriti delle vittime
salire al Cielo.
Mia cugina mi disse che era stata una navigazione silenziosa,
tutti erano col cuore spezzato per quelli che erano morti ed il
terrore era ormai una parola che sarebbe rimasta con noi per
sempre.
Riunitisi ad un gruppo di altre imbarcazioni ancorate nella
zona, si resero conto che quello era il
miglior punto d'osservazione su quanto restava del World Trade
Center.
Tutte le barche galleggiavano silenziosamente mentre guardavano
le rovine fumanti degli edifici avvolti nel fumo come in un
triste, lento, ultimo rantolo a testimoniare quel che una volta
erano stati.
I fuochi erano ben visibili, ma uno strano, misterioso bagliore
circondava il sito di Ground Zero.
Mia cugina restò lì senza parlare per un tempo molto lungo, e
pianse per l'orrore che aveva davanti agli occhi. La maggior
parte delle persone conosceva coloro che avevano lavorato
all'interno o in prossimità delle torri. Nessuno era sicuro chi
fosse vivo o chi fosse morto. Era un giorno come nessun'altro
per New York City e le comunità adiacenti.
Mentre erano
seduti in barca a guardare, tutti cominciarono a notare qualcosa
di molto strano che stava accadendo al sito di Ground Zero.
Sopra gli edifici, al di sopra della città, si vedevano lampi di
luce che sembravano salire dalla cima delle macerie e dirigersi
verso il cielo buio.
Il gruppo di
persone sedute sulle barche guardava in silenzio mentre questa
strana attività aumentava, fino a quando tutti videro centinaia
di fantasmi, come tanti ciuffi bianchi, alzarsi da terra e
volare nel cielo notturno. Le persone a bordo delle barche
cominciarono a piangere mentre tutti erano sicuri di ciò che
stavano vedendo.
Mia cugina me ne ha parlato qualche giorno dopo e mi disse che
conosceva quella gente, mai avrebbe pensato che fossero tutti
pazzi ed era ben sicura di ciò che lei stessa aveva visto.
Mi disse che non era fumo, non erano riflettori, ma centinaia e
centinaia di singole anime che si levavano al di sopra del sito
fino a quando non sono scomparse verso l'alto.
Apparivano come una forma indistinta, bianca, splendente, della
dimensione di un corpo umano e l'intero evento era durato un'ora
o giù di lì, per poi rallentare e cessare del tutto.
Aggiunse che sapeva per certo che la confusione di quel giorno
aveva tenuto quelle povere anime legate alla terra, fino a
quando non si erano rese conto che era finita e che dovevano
andare Oltre.
Questo evento ha cambiato per sempre la sua vita. Non posso
dimostrare o confutare ciò che la gente ha visto da quelle
barche, ma so che l'evento colpì tutti nel profondo e rimase
impresso per sempre nei loro cuori. Mia cugina è sempre stata
estremamente scettica fin quando si è verificato questo evento,
ma ora è una persona molto diversa. L'intero gruppo che era
sulla barca quel giorno è cambiato e tutti insistono a dire che
sono stati testimoni dell'ascesa al Cielo delle Anime delle
vittime.
Non sono stata testimone dei fatti e posso solo riferire quello
che mi è stato detto.
Io ricordo solo i giorni trascorsi a lavar via la polvere grigia e spessa
che aleggiava in cielo coprendo auto, mobili giardino e vasi da
fiori.....
TRADOTTO DA :
A
Tribute for September 11th 2001 di Chris Holly
VISIONI SUL LETTO DI MORTE
(02-09-10)
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Sebbene
la morte possa apparire come una perdita per i vivi, le ultime ore di una
persona morente non sono vuote. Ecco alcune delle visioni sul letto di morte
più comuni, fra le esperienze che vivono i moribondi:
1. La presenza materna .
Non dovrebbe apparire sorprendente che la persona che è, per forza di cose,
sempre presente nel momento in cui ognuno di noi varca la soglia della vita
e saluta il nostro primo respiro, lo sia ancora quando ci troviamo sulla
soglia della morte, per assisterci prima del nostro ultimo respiro.
Chi ci ha curato in vita sembra fare altrettanto anche nella morte. Se
l'idea che la vostra amata madre defunta verrà a salutarvi vi sembra
impossibile o ridicola, non fermatevi prima di aver letto quanto segue.
Ogni genitore protegge istintivamente il proprio bambino dai pericoli
quotidiani.
Lo prende per la mano quando attraversa la strada fin dal primo giorno di
scuola, si prende cura di lui quando ha l'influenza e sarà sempre il suo
punto di riferimento.
Ora, fra 90 o 100 anni, quel bambino sarà inevitabilmente invecchiato e
prima o poi morirà.
Se c'è un Aldilà e doveste ricevere un messaggio che vostro figlio o figlia,
ora vecchio e impaurito, sta per morire, e vi permettesero di andargli
incontro, non lo fareste?
La madre di Roberta sembra abbia fatto tale scelta. Roberta era giunta alle
soglie della morte perdendo e riguadagnando coscienza continuamente, mentre
sua figlia Audrey sedeva accanto al suo letto. Improvvisamente Roberta le
sussurrò: «Mia madre è qui. Audrey, tua nonna è qui. Lei è così
bella". Audrey guardò ai piedi del letto di sua madre, alzò gli occhi e
guardò intorno alla stanza:
"Mamma, dov'è? Io non la vedo", La donna morente si voltò di scatto
verso sua figlia staccandosi per un attimo dalla visione della propria madre
morta e le disse con tono severo:
«Certo che non puoi vederla, lei è qui per me, non
per voi!"
2. Viaggi.
Il fenomeno di prepararsi per un viaggio non è nuovo o insolito. Per
quanto la morte possa essere immaginata come una transizione, o un viaggio
di una persona cara, nella loro ultime ore, i
moribondi non vedono la morte come un viaggio. Non si è mai sentito nessuno
dire: "Devo fare le valigie e prepararmi per il mio viaggio verso la
morte".
Nelle loro menti, il viaggio resta associato con la vita, non con la morte.
3. Visioni Di Angeli
Abbiamo tutti sentito parlare del misterioso "Angelo della Morte", il
pauroso essere che arriva inosservato e ci trascina nel buio della tomba,
sebbene al giorno d'oggi la mentalità al riguardo stia cambiando. Un famoso
studioso una volta osservò: "Ho sempre pensato
che sarebbe una cosa terribile da contemplare, ma ora mi rendo conto che
l'Angelo della Morte
dovrebbe essere visto più che altro come la tenerezza divina inviataci in
quel
significativo, spaventoso momento ".
Non è necessario discutere sulla realtà degli Angeli e degli altri fenomeni
che avvengono al letto di morte. Sono molto più di semplici entità che
possono essere accettate o confutate. Essi ci confortano e ci offrono
speranza. Sono parte di un sistema di credenze religiose e spirituali che
per molti di noi sono sacre.
E anche se ad alcuni piace pensare agli Angeli come ad un fenomeno "New Age",
i riferimenti ad essi si possono far risalire al Vecchio Testamento. Ad
esempio, nel Libro della Genesi, Dio comincia con la parola
IO, ma poi passa al NOI. Molti interpretano questo cambiamento come un
riferimento agli Angeli, che esistevano prima della creazione. Ci sono
coloro che affermano con fermezza che non si muore soli; in realtà in molte
culture si crede che, dal momento della nascita e fino alla fine
dell'esistenza fisica, siamo in contatto con Dio e con gli Angeli. Nel
tempo, loro ci aiutano ad andare verso un'esistenza puramente spirituale, e
inoltre saranno accanto a quelli ci lasciamo alle spalle e ci ricordano che
i nostri
cari esistono oltre la morte.
4. Stanze Affollate.
E' curioso l'uso di parole come "folla" e "affollato" da parte di molti
moribondi.
Chi e che cosa si vede prima di morire?
Forse non abbiamo una comprensione completa di quante persone abbiamo
incontrato nella nostra vita.
Noi, di certo, non ricordiamo tutte, e certamente non potremmo mai, tutte le
persone che hanno incrociato il nostro cammino, soprattutto quando eravamo
bambini. Nel nostro viaggio dalla vita alla morte, non possiamo sempre
pensare a coloro che sono esistiti prima di noi, ci basta solo sapere dove
siamo e come siamo posizionati nella nostra struttura familiare attuale.
Nel morire, però, forse siamo in grado di effettuare un collegamento con il
passato.
Come si è detto in precedenza, sono fermamente convinto che, così come mani
amorose ci salutano quando nasciamo, altrettante amorevoli braccia ci
circondano quando moriamo.
5. Volare Verso L'Alto.
Vedere le mani del morente tese verso l'alto come per raggiungere una
qualche forza invisibile, è un fatto abbastanza frequente in molti incontri
al letto di morte. Il morente sembra protendersi verso l'alto, di solito
verso un angolo della stanza. Infatti, la maggior parte delle visioni
appaiono proprio in quella direzione. Una persona, ad esempio, ha
recentemente riferito di suo padre, malato terminale di cancro, dopo un
secondo arresto cardiaco che aveva avuto in ospedale. Era'stato collegato ad
ogni macchina salvavita possibile, aveva un tubo nel naso e un altro in gola
che gli permettevano di respirare.
Ad un tratto, alzò le braccia in aria, si tiro' in su e apparentemente
sembrava dirigersi verso qualcosa.
La figlia chiamò subito l'infermiera, che le rispose spiegandole che i
pazienti terminali cercano sempre di tirarsi via i tubi. Sebbene la donna le
fece notare che suo padre non si toccava nè il naso nè la bocca, o uno
qualsiasi degli altri tubi, l'infermiera continuava a non darle ascolto e
praticò al paziente un potente sedativo. La figlia, ovviamente, sentiva che
qualcosa di significativo si era verificato.
Come dobbiamo reagire a queste esperienze che i nostri cari possano avere
nelle loro ultime ore o giorni di vita? Non c'è davvero alcun senso nel dire
a tuo padre che è allucinato, che la mamma è morta e non può
assolutamente essere presente. Per quanto ne sappiamo, il velo che separa la
vita e la morte può sollevarsi negli ultimi istanti di vita, e tuo padre
potrebbe essere in contatto più con quel mondo che col nostro.
E se la zia Cesira non c'è? Beh, che importa? Invece di dissuaderlo, provate
a chiedergli:
"Quale Cesira stai vedendo? Dimmi di più sulla tua visione". Forse
Zia Cesira sta dicendo a tuo padre che è il momento giusto per morire, o
forse stanno rievocando la loro infanzia. Ho sentito gente dire ai loro
cari: "E 'fantastico che Zia Cesira sia qui con te", oppure
"Sapevo che tua madre sarebbe venuta ad incontrarti", o ancora:
"Sono così felice che la mamma ora è con te".
Trad. Webmaster da 5 Common Deathbed
Experiences, by David Kessler
MEDIUM TROVA CADAVERE INDICANDO IL LUOGO SU UNA
MAPPA
(05-08-10)
Una
Medium americana ha diretto le ricerche dei
resti di un adolescente di 16 anni, David Austin
King , quattro settimane dopo la sua scomparsa.
Questo è solo uno dei sei casi che la norvegese
Sonja Grace ha risolto, secondo il GOC- un
gruppo motociclistico del Texas che protegge i
bambini vittime di abusi e aiuta a trovare
quelli scomparsi o fuggiti.
Sonja, che è sposata con un indiano Hopi e
descrive se stessa come una "spiritista
intuitiva", ha dato indicazioni precise sul
luogo dove cercare, dopo
aver studiato una mappa di Morton, città natale
di Austin, situata nello stato di
Washington, mentre parlava al telefono, con Jennifer Mau, uno dei fondatori del GOC .
Austin era stato visto l'ultima volta il 24
Giugno scorso, quando era
andato a dormire in un capanno da pesca sito
dietro la casa della sua famiglia. La mattina dopo era scomparso. Amici,
famiglia e polizia hanno cominciato a subito a
setacciare la zona. Il 30 giugno, lo Sceriffo di
Lewis aveva inviato una squadra di sub al fiume Tilton, che scorre vicino al capanno, dopo che
era stato segnalato quello che sembrava essere
un corpo immerso in acque profonde che però si
rivelò essere una bicicletta.
Ci sono state
molte altre false segnalazioni. Jennifer Mau e il GOC hanno organizzato le
ricerche, allargando l'area coperta, fino ad
inviare 50 persone a caccia di indizi nel
bosco e lungo le rive del fiume. Nel frattempo,
c'erano state altre segnalazioni che Austin era stato
avvistato in località vicine, ma anche queste si
sono poi dimostrato falsi allarmi.
Così Jennifer ha deciso di chiedere assistenza
psichica a Sonja Grace.
Dopo essersi concentrata su una mappa, la Medium ha indicato una strada, a circa 16
Km da casa di Austin, dove inviare i volontari.
Un gruppo di quattro o cinque ricercatori,
compresi i familiari, andò nella zona indicata
da Sonja e vennero effettivamente trovati i
resti di un giovane.
Sebbene non vi si stata
ancora alcuna verifica medico legale,
una cintura trovata sul posto è stata
identificata come appartenente al ragazzo.
Impronte dentali o esami del DNA saranno
necessari per confermare che il corpo è proprio
quello di Austin, ma la sua famiglia é certa che
è lui, infatti nessun'altra scomparsa di una persona
corrispondente alla sua descrizione è stata
denunciata nella zona.
Fino a quando i risultati dell'autopsia non
verranno rivelati, la causa della morte rimane
sconosciuto, ma Sonja Grace ha detto con
sicurezza che si tratta di un omicidio.
(Da
Paranormal Review)
PREVISIONE AZZECCATA!
(31-07-10)
Barbara
Walters, una giornalista televisiva americana,
aveva intervistato l'8 luglio del 2008
il famoso
Medium James
van Praagh nel suo salotto televisivo, partendo
dal presupposto che fosse un imbroglione. Van
Praagh -che vi ricordiamo è il "supervisore"
della fortunata serie TV "Ghost Whisperer- si è
difeso come ha potuto dai velenosi attacchi
della scetticissima "anchorwoman", ma nonostante
tutto, dopo la trasmissione l'aveva avvicinata
in privato e le aveva invitata a fare un
check-up, perchè vedeva nella sua aura qualcosa
che non andava.
"Presto lei avrà un
problema legato al sangue...vedo che non circola
bene, potrà succederle qualcosa in futuro, si
faccia controllare."
La Walters, dopo essersi sottoposta a
diversi esami dai quali non era risultato nulla
di preoccupante, non si fece scrupolo di
sbandierare in TV un certificato di buona
salute, pur di dileggiare e sminuire Van Praagh
agli occhi degli Americani, aggiungendo
ulteriore veleno ai suoi precedenti attacchi in
puro stile Cicap....
Invece James aveva
ragione!
Dopo due anni, proprio in questi giorni,la
giornalista ha dovuto subire un delicato
intervento di cardiochirurgia su una valvola
malfunzionante che impediva al sangue di
circolare correttamente!
Ora che è convalescente in ospedale, James, pur facendole gli auguri di
pronta guarigione, le ha pubblicamente chiesto
di ammettere che la sua predizione era
esatta, unitamente alle dovute scuse.
La super-scetticona avrà cambiato idea? Vedremo!
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LE Ultime ricerche sulle NDE CONFERMANO l'ipotesi
DELLA
sopravvivenza!
(15-07-10)
Negli ultimi 35 anni, studiosi
del fenomeno NDE, come i Dottori Raymond Moody,
Elisabeth Kubler-Ross, Kenneth Ring, Michael
Sabom, Bruce Greyson, Melvin Morse, Barbara
Rommer, Sam Parnia ed altri, hanno costruito una
teoria molto solida che sostiene l'idea che
l'uomo possiede un corpo spirituale,oltre ad un
corpo fisico, e che la coscienza rimane connessa
allo spirito dopo la morte fisica. Gli scettici
dalla mentalità chiusa continuano a mettere i
bastoni fra le ruote a questi Ricercatori,
sostenendo che le NDe hanno spiegazioni
biochimiche.
Ogni tanto, come è successo uno o due mesi fa,
la teoria che le NDE non son altro che attività
cerebrali anomale causate dalla carenza di
ossigeno viene resuscitata e si fa strada su
Internet e sulla stampa, sebbene la notizia
risalga a 25 o più anni fa. Il blog degli
pseudoscettici l'ha presentata come una sorta di
vittoria nella loro guerra contro la
superstizione e l'ignoranza, e sembrano essere
molto orgogliosi del loro 'intellettualismo '.
Fortunatamente, nuovi ricercatori entrano in scena a sfatare gli scettici
ed a mantenere attiva la discussione. Nel suo
libro di recente pubblicazione,
la
coscienza al di là della vita,
il dottor Pim Van Lommel , Cardiologo di fama
mondiale che esercita in Olanda, respinge la
teoria della deprivazione di ossigeno in base al
fatto che la NDE è invece:
'...accompagnata da un rafforzamento della
lucidità della coscienza e dei ricordi e perché
può essere vissuta anche in circostanze diverse,
come durante un incidente stradale imminente o a
seguito d'una depressione, eventi che non
comportano carenza di ossigeno.'
Effetto
tunnel
Van Lommel respinge anche la teoria che
l'effetto tunnel vissuto dai molti ritornati sia
il risultato di una carenza di ossigeno
all'occhio o alla corteccia cerebrale. Egli fa
notare che la carenza di ossigeno in questi
organi non può spiegare le riunione coi parenti
defunti nel tunnel, come è stato spesso
segnalato, o l'ascolto di musica ineffabile.
Egli spiega anche perché il sovraccarico di
anidride carbonica, di farmaci,di mediatori
chimici fisiologici ed altre teorie non
giustificano le NDE:
'Quando le nuove idee
non corrispondono ai paradigmi generalmente
accettati (dai materialisti), molti scienziati
li percepiscono come una minaccia. Non stupisce,
quindi, che quando gli studi empirici mostrano
nuovi fenomeni o fatti che siano in contrasto
con il paradigma scientifico dominante, di
solito sono negati, repressi, o addirittura
ridicolizzati.'
Essendo cresciuto in un ambiente accademico, Van
Lommel, prima di cominciare a studiare la NDE e
la natura della coscienza, è stato un
materialista dalla mentalità riduzionista . Egli
ha esaminato con attenzione tutte le
argomentazioni presentate dagli Sienziati
fondamentalisti ed ora ha una visione più
positiva: 'Che la morte
fosse la fine era per me una certezza,'
afferma con convinzione.
'Ma dopo molti anni di
ricerca critica sulle storie dei ritornati e
dopo una attenta revisione critica delle attuali
conoscenze sulle funzioni del cervello, sulla
coscienza e su alcuni principi di base della
fisica quantistica, le mie opinioni hanno subito
una completa trasformazione. Come medico e
ricercatore, ho trovato che la scoperta più
significativa giace nelle conclusioni di uno dei
tanti ritornati:
<E così fu che
il morto...non era morto>.
Ora vedo la continuità
della nostra coscienza dopo la morte del corpo
fisico come una possibilità molto reale . '
In un altro libro pubblicato
quest'anno, La prova dell'Aldilà il dottor
Jeffrey Long, un oncologo-radioterapista di
Houma, Louisiana, arriva alle stesse conclusioni
di Van Lommel.
'Chi ha avuto
esperienze di pre-morte non ha quasi mai ricordi
confusi che sono tipici della esperienza di
ipossia. ( ipossia
=ridotti livelli di ossigeno nel sangue e nei
tessuti-
NdR). 'Il
fatto che esperienze pre-morte molto lucide e
ben strutturate si verificano in un momento di
grave ipossia è una prova ulteriore dello stato
di coscienza straordinario ed inspiegabile che
si verifica in genere durante la NDE.'
***********
Molti ricercatori, temendo sanzioni
professionali e calunnie dai loro pari, menano
il can per l'aia quando si tratta di vita dopo
la morte e delle implicazioni della NDE, ma,
come Van Lommel, anche Long non si tira indietro
'studiando scientificamente gli oltre 1.300 casi
in comune [con la Near-Death Experience Research
Foundation],' scrive, 'io credo che le nove
linee di prove presentate in questo libro
convergono tutte su un punto centrale: c'è vita
dopo la morte . '
Uno degli aspetti più
convincenti della NDE per Long è la capacità di
alcune persone non vedenti di 'vedere' durante
la NDE. '... i ciechi che hanno esperienze di
pre-morte si ritrovano con una vista completa e
chiara. Questa è un'ulteriore prova che la vista
che si sperimenta durante le NDE, anche in
coloro che non sono ciechi, è diversa dalla
normale vista fisica.'
La revisione della Vita
Long riporta molte NDE interessanti, tra cui
quella d'un uomo di nome Roger che durante un
grave incidente d'auto ha lasciato il suo corpo
ed ha riferito di aver visto gli eventi
dall'alto.
'Sono andato in un luogo buio, non
c'era niente intorno a me, ma non avevo paura.
Ero davvero tranquillo lì. Poi ho cominciato a
vedere tutta la mia esistenza aprirsi davanti a
me come in un film proiettato su uno schermo,
dalla prima infanzia alla vita adulta. E 'stato
così reale!
Stavo guardando me stesso, ma meglio
che in un film 3-D perchè ero anche capace di
percepire i sentimenti delle persone che hanno
interagito con me. Potevo sentire le emozioni
positive e negative che ho fatto loro provare
... '
Gli scettici sembrano avere una teoria per
ogni aspetto delle NDE, compresa la revisione
della vita che hanno riportato in tanti. Secondo
loro si tratta di un meccanismo di difesa
psicologica che consente un ritiro in ricordi
piacevoli, ma il Dr. Long fa notare che molti
ricordi non sono piacevoli e che tali ricordi
spiacevoli, non dovrebbero comparire se si
trattasse d'una fuga psicologica.
Allora, come
può una persona vedere ogni momento della sua
vita nel rapido flash d'un istante? Secondo Van Lommel, molti aspetti delle NDE corrispondono o
rispettano alcuni dei principi fondamentali
della teoria quantistica, che è non-locale, vale
a dire, sono senza tempo, senza interconnessione
spaziale. 'I risultati delle ricerche sulle NDE
suggeriscono la possibilità che la coscienza è
presente in ogni tempo e quindi esiste per
sempre,' dice Van Lommel.
Il contenuto di una
esperienza di pre-morte suggerisce una
continuità della coscienza che può essere
sperimentata indipendentemente dal corpo.
protesi perdute
Una delle NDE più veritiere ed
interessanti riportato da Van Lommel è quella
d'un uomo di 44 anni, portato in ospedale mentre
era in coma profondo. Quando un infermiere ha
cominciato a intubare il paziente, ha scoperto
che aveva la dentiera e così gli ha rimosso la
protesi superiore per metterla su un carrello.
Il paziente è rimasto in coma durante tutto il
ricovero, durato una settimana. Dopo aver
ripreso conoscenza, venne trasferito all' unità
coronarica e, non appena vide quell'infermiera,
le chiese la sua dentiera. '...
Hai preso la mia
dentiera dalla bocca e l'hai messa su quel carrello', le disse. '
Su di esso c'erano tante
bottiglie e c'è un cassetto lì sotto dove hai messo i miei denti. '
Il paziente le disse di aver
visto la scena dall'alto mentre i medici e gli
infermieri lavoravano su di lui e che egli aveva
tentato invano di far loro sapere che era ancora
vivo, e che non dovevano fermarsi. Forse, non
era stato inutile, in quanto lo avevano fatto
sopravvivere. È interessante notare secondo il
Dr. Long che ci vogliono fino a sette anni o più
per un Ritornato per integrare pienamente la
NDE nella propria vita. Ciò è coerente con la
biologia, dato che tutte le cellula del nostro
corpo vengono totalmente sostituite ogni sette
anni e con la 'crisi del settimo anno', che
sostiene che vi è una tendenza a diventare
infedeli dopo sette anni di matrimonio.
Questa
idea è stata ampliata fino a suggerire che sia
necessario cambiare modo di vivere ogni sette
anni, sia che si tratti di un hobby o di
qualsiasi altra passione.
Trapianti d'organo
Ho
trovato particolarmente preoccupante nel corso
degli anni apprendere che vi è la reale
possibilità che gli organi che vengono
espiantati non sono 'morti', anche se la persona
a cui appartengono viene dichiarata
'clinicamente morta.' Van Lommel dedica diverse
pagine interessanti al dibattito su questo tema,
ricordando che, quando la morte cerebrale viene
diagnosticata, il 96 per cento del corpo è
ancora vivo. Pur non essendo in linea di
principio contrario ai trapianti d'organo, Van
Lommel invita a riflettere di più sugli aspetti
non-fisici della donazione di organi, compresa
la paura della morte.
Egli probabilmente pensa
che, in molte situazioni legate ad insufficienza
funzionale d'un organo, dovremmo lasciare che la
natura segua il suo corso e non ci preoccupiamo
tanto della sopravvivenza fisica dei pazienti.
Long cita Sir John Eccles, un neuroscienziato
premio Nobel che ha studiato la coscienza:
'Ritengo che la complessità del mistero della
coscienza umana è incredibilmente umiliate dal
riduzionismo scientifico, con la sua pretesa
materialistica di speiegare tutto il mondo
spirituale in termini di modelli di attività
neuronale. Questa convinzione deve essere
classificata come superstizione Dobbiamo
finalmente riconoscere che siamo esseri
spirituali dotati di anime che esistono in un
mondo spirituale così, come esseri materiali
dotati di corpi e cervelli esistiamo in un mondo
materiale. '
(Webmaster da Metgat's Blog)
I LIVELLI DI COSCIENZA PIU' ELEVATI
(12-07-10)
Robert
Bruce, il famoso ricercatore australiano esperto
in OBE, (VEDI
INFO SU WIKI) descrive il
"luogo" in questo passo
tratto dal suo libro "I miei viaggi fuori dal
corpo".
In tre occasioni, mi trovai in un "luogo" che
non posso descrivere dettagliatamente, per
mancanza di termini appropriati.
La visione, l'interpretazione, la "visita" a
questo "posto" o modo di essere porta allo
stesso messaggio che abbiamo sentito così
spesso, vecchio quanto l'uomo. Sono certo che
questo "posto" potrebbe anche essere il paradiso
ultimo, come lo concepiscono le nostre
religioni.
Può anche essere il nirvana, il Samadhi, l'esperienza suprema raccontataci dai
mistici di tutte le epoche.
Nella sua essenza, è un modo di essere, che
viene interpretato dall'individuo in molti modi
diversi.
Per me fu un luogo o una situazione di pace pura
e contemporaneamente di squisita emozione.
Fu come fluttuare in una nuvola calda e morbida,
senza alto né basso, dove non esiste nulla che
sia un pezzo distinto di materia; il calore non
è solo intorno, ma emana da te e ti attraversa.
La percezione è annientata e abbagliata
dall'Ambiente Perfetto.
La nuvola in cui fluttui è attraversata da raggi
di luce in forme e sfumature che cambiano
continuamente, in cui ti tuffi e che passano
sopra di te. Raggi di luce rosso rubino, o
meglio ancora, raggi di qualcosa di più della
luce, perché nessuna luce è mai stata così piena
di significati.
Tutti i colori dello spettro vanno e vengono
continuamente, mai bruscamente, ed ognuno di
essi porta una dolcezza o una felicità diversa.
È come se fossi dentro alle nuvole che
circondano un eterno tramonto, come se ne
facessi parte, e cambi man mano che cambia il
colore vivo che ti circonda e ti penetra.
Rifletti ed assimili l'eternità dei blu, dei
verdi, dei gialli, dei rossi, e la complessità
delle sfumature intermedie. Tutto ti è
familiare. È questo il
"tuo" posto. Sei a Casa.
Mentre ti muovi lentamente e senza sforzo nella
nuvola, sei circondato dalla musica. È qualcosa
di cui non ti rendi conto.
È una cosa continua, e tu vibri in armonia con
la musica. E' qualcosa di più della musica che
conosciamo nel mondo fisico. Solo quelle
armonie, quei passaggi melodici delicati e
vibranti, il contrappunto polifonico, i toni
sconvolgenti, solo questi hanno risvegliato
quell'emozione profonda, incoerente.
Non c'è niente di terrestre. Cori di voci simili
a quelle umane echeggiano, in canzoni senza
parole.
Armonie infinite, in tutte le possibilità più
sottili, si intrecciano in temi ricorrenti e
crescenti, e tu rifletti la stessa armonia. Non
c'è alcuna fonte da cui venga la Musica.
È dappertutto, intorno, è in te, tu sei parte di
essa,
tu sei la Musica.
È la purezza di una verità che avevi appena
intravista.
È questa la felicità; i piccoli assaggi che ne
avevi avuto nel mondo fisico ti avevano fatto
sperare nell'esistenza del Tutto.
L'emozione senza parole, il rimpianto, la
nostalgia, il senso del destino che avevi
provato nel mondo quando guardavi un tramonto
splendente di nuvole alle Hawaii, quando stavi
in silenzio fra gli alberi alti e fruscianti di
una foresta, quando una musica, una melodia, una
canzone ti portavano i ricordi del passato o ti
davano una nostalgia senza ricordi, quando
ripensavi alla tua casa, alla tua città, alla
nazione, alla famiglia, tutto adesso si esprime
e si placa. Sei a Casa. Sei nel tuo posto.
Sei dove avresti sempre dovuto essere.
E non sei solo. Insieme a te, accanto a te,
dentro di te ci sono gli altri. Non hanno nomi,
non li vedi come forme distinte, ma sai che ci
sono e sei legato a loro da un'unica coscienza
comune.
Sono esattamente come te, sono te, e come te,
sono a Casa.
Senti ciò che loro sentono, come se impulsi
elettrici leggerissimi ti attraversassero; una
pienezza d'amore, di cui tutte le tue passate
esperienze non sono state che frammenti,
pezzetti incompleti.
Qui, l'emozione non ha bisogno di essere
espressa o dimostrata.
Dai e ricevi, automaticamente, senza alcuno
sforzo. Non hai bisogno di ricevere e non devi
dare. Non c'è più "apparenza".
Il flusso, lo scambio avviene naturalmente. Non
ci sono differenze di sesso, tu stesso sei parte
del tutto, sei maschio e femmina, positivo e
negativo, elettrone e protone. L'amore fra uomo
e donna parte da te e arriva in te; il padre, il
figlio, il fratello, l'idolo, l'idillio,
l'ideale, tutto è mescolato in morbide onde che
sono attorno a te, in te, attraverso te.
Sei in armonia perfetta perché ti trovi nel
"tuo" posto. Sei a Casa.
Calato in questo "luogo" senza tuttavia farne
parte, vedi la fonte di tutte le tue esperienze,
di te stesso, della vastità che va ben oltre la
tua capacità di percezione e di immaginazione.
Qui, si conosce e si accetta facilmente
l'esistenza del Padre.
Il Vero Padre.
Il Padre,
Creatore di tutto ciò che è e che fu. Tu sei
solo una delle sue innumerevoli creature.
Come e
perché, non lo sai. Non ha importanza. Sei
felice solo perché sei nel tuo Posto Giusto, nel
posto a cui appartieni.
Tutte e tre le volte che capitai in questo
Luogo, non tornai indietro volontariamente.
Tornai triste, controvoglia. Qualcuno mi aiutò a
tornare. Ogni volta, dopo il ritorno, per giorni
e giorni soffrii di nostalgia e solitudine.
Mi sentii straniero fra stranieri, in una terra
dove le cose non erano "giuste", dove tutto e
tutti erano così diversi e così "sbagliati" in
confronto al "mio posto".
Una profonda solitudine, malinconia e qualcosa
di simile alla nostalgia di casa. Fu una
sensazione così profonda che non tentai mai più
di tornare nel Posto.
Il grano e il
loglio
(16-06-10)
Quando
si legge un sacco di materiale sul paranormale, si incontrano
tutti i tipi di affermazioni, più o meno incredibili.
A volte diventa difficile distinguere i casi veri da quelli
falsi sì che tali letture possono anche essere fonte di confusione e
scoraggiamento, quando quelle
più fantasiose cominciano a minare la vostra credibilità nei
fenomeni PSI. Un possibile approccio a questo problema è
chiedersi: "Se
questa fosse l'unica prova che ho per una particolare
affermazione, dovrei crederci?"
In questo modo, è possibile indirizzare la ricerca che, altrimenti,
potrebbe risultare confusionaria.
Certo, questo metodo è alquanto soggettivo, in quanto dipende da
quello che personalmente avrete accettato come prova sufficiente
per qualsiasi fenomeno, ma almeno si fornisce un modo, sia
pure approssimativo, per discriminare tra i vari elementi di
prova che vi si presentano.
LA PARABOLA DI
GESU'
Il Regno dei Cieli è simile ad un uomo
che seminò buon seme nel suo campo. Ma, mentre l'uomo e
i suoi servi dormivano, venne un suo nemico e sparse
seme di loglio sui solchi e poi se ne andò. Nessuno sul
principio si accorse di nulla.
Venne l'inverno con le piogge e le brine, venne la fine
di tebet e germogliò il grano. Un verde tenero di
foglioline appena spuntate. Parevano tutte uguali nella
loro infanzia innocente. Venne scebat e poi adar e si
formarono le piante e poi granirono le spighe. Si vide
allora che il verde non era tutto grano ma anche loglio,
ben avviticchiato coi suoi vilucchi sottili e tenaci
agli steli del grano. I servi del padrone andarono alla
sua casa e dissero:
"Signore, che seme hai seminato? Non era seme eletto,
mondo da ogni altro seme che grano non fosse? ". "Certo
che lo era. Io ne ho scelto i chicchi tutti uguali di
formazione. E avrei visto se vi fossero stati altri semi
- E come allora è nato tanto loglio fra il tuo grano? ".
Il padrone pensò, poi disse: "Qualche nemico mio mi ha
fatto questo per farmi danno. I servi chiesero allora:
"Vuoi che andiamo fra i solchi e con pazienza liberiamo
le spighe dal loglio, trappando quest'ultimo? Ordina e
lo faremo".
Ma il padrone rispose: "No. Potreste nel farlo estirpare
anche il grano e quasi sicuramente offendere le spighe
ancora tenerelle. Lasciate che l'uno e l'altro stiano
insieme fino alla mietitura. Allora io dirò ai
mietitori: 'Falciate tutto insieme; poi, avanti di
legare i covoni, ora che il seccume ha fatto friabili i
vilucchi del loglio mentre più robuste e dure sono le
serrate spighe, scegliete il loglio dal grano e fatene
fasci a parte. Li brucerete poi e faranno concime al
suolo. Mentre il buon grano lo porterete nei granai e
servirà ad ottimo pane con scorno del nemico, che avrà
guadagnato solo di esser abbietto a Dio col suo livore.
Ora riflettete fra voi quanto sovente avvenga e numerosa
sia la semina del Nemico nei vostri cuori. E comprendete
come occorra vigilare con pazienza e costanza per fare
si che poco loglio si mescoli al grano eletto. La sorte
del loglio è di ardere. |
Ecco alcuni esempi delle mie valutazioni personali sui vari tipi
di fenomeni paranormali.
Se i
racconti di persone che prendono droghe allucinogene -come il
DMT- fossero l'unica prova dell'esistenza di altri piani di
realtà, dovrei crederci? Io non lo farei. Parto dal presupposto
che gli scenari elaborati e visualizzati dai consumatori di
droghe psichedeliche sono creati dall'inconscio.
Se i
racconti di Robert Monroe delle sua esperienze fuori dal corpo
fossero l'unica prova di tali esperienze, dovrei credere nelle
OBE? No di certo. Come ho scritto altrove, i suoi racconti sono
spesso così bizzarri che suonano più come sogni o allucinazioni
che esperienze reali.
Se le
regressioni ipnotiche a vite passate fossero l'unica prova della
reincarnazione, dovrei credere nella reincarnazione?
Non direi. L'ipnosi non è necessariamente affidabile come metodo
per ottenere informazioni concrete. Soggetti ipnotizzati possono
confabulare per compiacere l'ipnotizzatore, che può attingere
ricordi a lungo sepolti provenienti da libri e film letti e
visti molti anni prima, al fine di colmare le loro narrazioni
con dettagli convincenti. L'eccellente libro di D. Scott Rogo
"Alla ricerca di Ieri" offre un esame dettagliato dei ricordi
delle vite passate ottenute attraverso l'ipnosi, e fornisce
motivi per dubitare della loro validità, almeno in alcuni casi.
Se le
indagini di Ian Stevenson, e dei ricercatori che la pensano come
Jim Tucker e Carol Bowman, fossero l'unica prova della
reincarnazione, dovrei poter credere nella reincarnazione?
Forse, sì.
Per lo meno, questi studi indicano fortemente che qualcosa di
paranormale - che non può essere spiegato in modo "normale" -
avviene. Che si tratti di reincarnazione o di una qualche forma
di ossessione/possessione spiritica o qualche altro fenomeno
sconosciuto, non lo so, ma molti di questi racconti mi sembrano
molto validi.
Se
l'unica prova per la psicocinesi (PK) fosse costituita dai
fenomeni prodotti da Uri Geller, dovrei credere nella PK?
Probabilmente no. Troppi dubbi sono stati sollevati su alcune
delle più bizzarre affermazioni di Geller come - per esempio- di
essere in contatto telepatico con gli extraterrestri. Inoltre,
Geller ha l'innegabile dono di esser un bravo showman, che rende
molto labile il confine tra fenomeni autentici e magia da
palcoscenico.
Se
l'unica prova per la psicocinesi fosse stata la ricca
fenomenologia di Eusapia Palladino, dovrei credere nella PK?
Probabilmente, sì.
Anche se la Palladino è stata senza dubbio capace di barare,
sembra aver prodotto fenomeni veri e propri, in circostanze che
precludono la frode.
Le sedute tenute nel 1908 a Napoli sono il primo esempio. Penso
che sia altamente improbabile che una squadra di investigatori
di grande esperienza, che aveva smascherato più di 100 falsi
Mediums e che ha osservato la Palladino con tutte le
precauzioni del caso, avrebbe potuto essere ingannata totalmente
in più di una serie di prolungate sedute medianiche.
Se le
prove delle apparizioni consistessero nella cosiddetta
"apparizione da crisi" , cioè nei casi raccolti dalla Società
per la Ricerca Psichica verso la fine del 19esimo secolo, dovrei
credere nelle apparizioni?
Sì, certo!
L'enorme
quantità di casi accumulati da Edmund Gurney e FWH Myers, e
l'alta qualità di quelli meglio documentati, mi convince che le
apparizioni da crisi sono un fenomeno reale.
Se
l'unica prova di medianità consistesse delle sedute di Edgar
Cayce, dovrei credere nella medianità? No, non lo farei. La
maggior parte delle informazioni ottenute nelle canalizzazioni
di Cayce erano ricette di panacee destinate a curare vari
disturbi. Nessuno sforzo sistematico è stato fatto per
determinare se tali cure avessero successo e la validità della
maggior parte dei rimedi sembra dubbia. Le previsioni di Cayce a
volte sono risultate non corrette e le sue ricostruzioni del
passato sono aperte alla sfida di archeologi e storici seri.
Se
l'unica prova della medianità consistesse nelle prestazioni dei
Mediums contemporanei che si esibiscono in TV, come John Edward
e George Anderson, potrei credere nella medianità?
Probabilmente
no. Anche se
guardare John Edward in TV mi ha fatto interessare alla
medianità, non potrei mai escludere la possibilità - per quanto
improbabile - che lui possa fingere in qualche modo
incredibilmente intelligente. Dopo tutto,la maggior parte delle
sue apparizioni sono registrate.
Mentre credo che Edward è probabilmente genuino, baserei il mio
presente parere
sulla mia conoscenza di altri Mediums, piuttosto che solo su di
lui.
Se
l'unica prova della medianità consistesse nelle indagini
effettuate su Leonora Piper e Gladys Osborne Leonard, crederei
nella medianità?
Sì, senz'altro.
Entrambe le donne sono state ampiamente esaminate da ricercatori
altamente capaci per un periodo pari a 20 anni e rimangono le
Mediums più accuratamente testate nella storia della
Parapsicologia, sicchè non riesco a vedere alcuna spiegazione
remotamente plausibile per le loro capacità anomale.
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Questo,ovviamente, non vuole essere un elenco esaustivo, ma
forse dà qualche idea su come avrei cercato di distinguere tra
elementi di prova relativamente forti e relativamente
inconsistenti.
Una volta accettate le prove più concrete, probabilmente dovrei
essere più incline ad accettare anche alcuni dei casi che lo
sono meno. Ad esempio, dato che penso che la PK è possibile, io
sono più propenso a pensare che Uri Geller può realmente fare
qualcosa di fuori dal comune.
Ma le prove che Geller fornisce non mi convincono.
Probabilmente è naturale diventare meno scettici su alcune
fenomenologie quando avete vinto il vostro scetticismo iniziale
in alcune aree correlate, ma credo che sia utile passare in
rassegna tutte le prove di tanto in tanto il più
spassionatamente possibile e di cercare sempre di separare il
grano dal loglio.
Dal Blog di
Michael Prescott
LA RADIO
FANTASMA
(07-06-10)
Una radio di 70 anni fa conservata
presso un museo scozzese ha cominciato improvvisamente a
diffondere trasmissioni d'epoca, dai discorsi di Winston
Churchill alla musica di Glen
Miller.
L'apparecchio a valvole marca Pye della Montrose Air Station, un
museo che racconta la storia degli uomini e delle donne che
hanno servito la base aerea, però, non è
collegata a nessuna fonte di energia elettrica!
Da quasi un secolo l'aeroporto è famoso per i numerosi eventi
paranormali che vi avvengono, come apparizioni di figure
spettrali, suoni di passi inquietanti e maniglie delle porte che
girano da sole, ma le misteriose trasmissioni hanno visto anche
il più scettico del personale che lavora presso la base alla
ricerca di una spiegazione razionale.
La radio d'epoca è conservata in una stanza che ne riproduce una
degli anni '40. Diverse persone hanno sentito le trasmissioni
dei tempi della seconda guerra mondiale , tra cui alcune
esecuzioni dell'orchestra di Glenn Miller ed alcuni discorsi di
Winston Churchill.
Le trasmissioni avvengono a caso e possono durare fino a mezz'ora.
I tecnici che hanno esaminato l'apparecchio e, dopo aver rimosso
il coperchio non hanno trovano niente altro che ragnatele e
ragni.
Uno dei testimoni ha dichiarato: "Il volume era molto basso,
ma la musica era facilmente identificabile. Si trattava del
pezzo 'At last' di Glenn Miller."
Graham Phillip, un altro testimone, ha sentito per certo un
discorso di Winston Churchill ed altri, tra cui il curatore del
centro Dan Paton e sua moglie, hanno sentito la stessa cosa.
"Sono stato un operatore radio per la RAF e credo di essere
competente in questo settore. Abbiamo anche chiesto aiuto al
nostro esperto di radio , Ewan Cameron, guardi quà. Se ci fosse
un potente trasmettitore nell'area la radio potrebbe ricevere
qualcosa, ma non ne abbiamo. È una vecchia radio Pye che
probabilmente potrebbe esplodere se venisse accesa".
Mr. Phillip ha detto: " Abbiamo tutti sentito i passi e visto
le maniglie delle porte girare da sole ma la radio è qualcosa di
nuovo ed inspiegabile. Non è stato uno solo di noi che l'ha
sentito ma quasi tutti. Stiamo parlando di persone altamente
qualificate e affidabili.
Mia moglie Aileen era con me quando abbiamo sentito l'Orchestra
di Glenn Miller lo scorso fine settimana. Lei è un Fisico e non
è certo predisposta a credere in cose come questa, ma nessuno ha
una spiegazione razionale.
Marie Paton, il cui padre Jack Stoneman acquistò
l'apparecchio usato nel 1962, ha detto:
"E' un po' inquietante. Ho pensato che qualcuno ci stava
giocando una burla, ma ho sentito anche io sabato scorso Glenn
Miller, e questo è ciò che tutti hanno sentito. È molto
debole e dovete mettere il vostro orecchio vicino
all'altoparlante, ma si distingue bene. Tutti gli esperti dicono
che dovrebbe essere impossibile."
La radio fantasma si aggiunge ad un lungo elenco di misteri di
questo luogo. I visitatori hanno segnalato strane "energie"
intorno al campo d'aviazione: passi misteriosi, porte che si
aprono e chiudono da sole, rumore di motori d'aereo, figure
tenebrose camminare dentro e fuori dalle camere e c'è stato
persino l'avvistamento di un pilota in tenuta di volo della I
Guerra Mondiale.
I più noti avvistamenti sono stati quelli del tenente Desmond
Arthur del Royal Flying Corps che rimase ucciso quando precipitò
col suo biplano. Si dice che avrebbe frequentato la zona fino a
che non gli è stato ridato l'onore, quando un'inchiesta
governativa concluse che egli non era rimasto ucciso dalla
propria imperizia, ma a causa delle cattive riparazioni
effettuate sul suo aereo.
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NOTIZIA TRATTA DA:
STV
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PREFERITE UN
NOIOSO PARADISO, O UN INFERNO TERRIFICANTE ?
(03-06-10)
Secondo alcune religioni, si dovrebbero venire a trovare nello
stato di beatitudine celeste, anche le anime che hanno condotto
una vita egoistica e sregolata, ma che sul letto di morte si
sono pentite invocando il Salvatore, venendo così immediatamente
ammesse fra i giusti. Ovviamente, fra i dannati dovremmo
aspettarci di trovare le anime che, pur avendo condotto una vita
di santità per la maggior parte dei loro anni, ha trasgredito
alle leggi poco prima di morire.
E 'difficile conciliare una simile ideologia con l'amore e il
perdono d'un Dio giusto che governasse in tal modo l' aldilà. Un
Dio che appare spesso crudele, capriccioso, vendicativo, geloso,
e adirato. Il "religioso" risponde a tale accusa dicendo che le
vie di Dio sono al di là della nostra comprensione, e che non si
dovrebbe tentare di applicare i nostri standards di giustizia
per qualcosa che non siamo in grado di comprendere.
Che casino!
Tutti i cosiddetti leaders religiosi, tranne forse il Dalai
Lama, sono chiaramente bloccati da antiche credenze, perché
accettano la tesi che la rivelazione si è conclusa con quanto è
stato scritto sui libri sacri. Ogni successiva rivelazione dal
momento che tali libri sono stati compiuti viene respinta come fraudolenta o ispirata dal demonio. Essi non tengono
conto del fatto che i loro libri sono composti di parabole,
metafore , similitudini, allegorie e che tante successive traduzioni,
interpretazioni e spiegazioni di tali antichi scritti portano ad un
labirinto semantico... un vero e proprio incubo!
Se le mie fonti sono corrette, la parola
nephesh
è usata ben 754 volte nella Bibbia ebraica, ma assume 30
significati diversi, che vanno da
"anima"
"i morti"
, fino a "i
pesci" "i cani",
mentre il termine
greco
Aion
(eoni) si trova nel Nuovo Testamento
108 volte ed assume
10 significati diversi,
tra cui "sempre", "età", "occasionalmente" e "mai". Ciò che
leggiamo nella Bibbia come "punizione eterna" significava "potatura
secolare
"nel greco originale. Nelle versioni in inglese moderno
dell'Antico Testamento si legge che "i
morti non sanno nulla"
e che non
dovremmo comunicare con i morti
". Tuttavia, la parola originale ebraica significa "spiritualmente
morti", cioè spiriti di basso livello, ovvero spiriti legati
alla terra .
Se
i morti non sanno nulla e noi non dovremmo parlare con loro,
perché -o in qual modo- possiamo
"provare gli spiriti, se essi sono o no di Dio",
come si legge in
[1 Giovanni 4:01] ?
Perché qualcuno dovrebbe preoccuparsi di discernere "ciò
che gli spiriti hanno da dire",
come ci viene consigliato in
[1] Corinzi 12:10,
se non sanno nulla e non dobbiamo nemmeno comunicare con loro?
Gesù non ha forse detto che aveva "...molto
altro da dire (insegnare), ma la gente del tempo non poteva
sopportare (capire) ?
[Giovanni
16,12-15].
Dobbiamo supporre che la gente di oggi è così ignorante e
incapace da non comprendere certe verità, come coloro che vivevano
2.000 anni fa? Potrebbe darsi allora che i capi religiosi si
sentono minacciati, quando i dogmi e la dottrina ufficiali sono
sconvolti dai nuovi insegnamenti?
Antiche rivelazioni - che hanno generato le religioni ortodosse
- sembrano essere arrivato dalle stesse fonti da cui provengono
quelle moderne, cioè attraverso messaggi medianici di ogni tipo,
(chiaroveggenza, trance, voce diretta, scrittura automatica, o
racconti dei ritornati da esperienze di pre-morte). Queste
persone avrebbero potuto essere chiamate, in quei tempi, profeti, veggenti,
santi, o anche salvatori (o sono stati tradotti in tal guisa).
Quel che gli antichi chiamavano "un Angelo del Signore" può ora
essere definito come uno "Spirito Guida." Dove sta scritto che "i
suoi occhi si aprirono ed egli ebbe una visione," oggi potrebbe
essere tradotto dicendo che la persona è un chiaroveggente. Il
metodo con cui Mosè ricevette i Dieci Comandamenti, potrebbe
essere attualmente chiamato
"scrittura diretta" o "scrittura automatica".
Se aprissero le loro menti alle più recenti rivelazioni, dopo
averle attentamente esaminate, i leaders ortodossi potrebbero
ripensare ai loro paradisi monotoni ed ai loro terribili
inferni.
Come disse Sir Arthur Conan Doyle, [il medico che ha creato
Sherlock Holmes], le rivelazioni ottenute dalla medianità nel
periodo che va da tardo 19° secolo all'inizio del 20°,
aboliscono l'idea dell' immediato arrivo dei defunti in un
inferno grottesco o in un fantastico paradiso. Piuttosto, si
arriva a capire che il cosidetto "Aldilà" è costituito da una serie di
ambiti diversi, livelli, dimensioni, o piani, che potrebbero
essere etichettati come i canali televisivi, fino a raggiungere l'Unità - uno
stato che,
ci viene detto ,
è oltre l'umana comprensione. Ci è anche stato
detto che noi manteniamo la nostra individualità in questa
unità. Contrariamente a quanto dice l'ortodossia, dalle nuove
rivelazioni, apprendiamo che non siamo improvvisamente trasformati in
esseri angelici o in spiriti demoniaci.
Uno Spirito-guida, noto come Imperator che ha comunicato attraverso il
reverendo William Stainton Moses, lo ha spiegato in questo modo:
"Come l'anima vive nella vita terrena, così continua ad essere
nel mondo dello spirito.
I suoi gusti, le sue predilezioni, le
sue abitudini, le sue antipatie, restano ancora con essa ...
L'anima che è stata bassa nel gusto ed impura nei costumi,
passando dalla sfera terrena non cambia la sua natura più di
quanto l'anima che è stata sincera, pura, non diventa bassa e
malvagia con la morte.
E' incredibile che non si conoscano
queste verità!
"
Moses, un ministro anglicano della Chiesa del tardo
diciannovesimo secolo, ha inizialmente condannato la medianità ed era certo che
fosse opera del diavolo. Intento a svelare le frodi dei mediums
del suo tempo, scoprì di essere lui stesso un medium quando
cadde in trance ed Imperator e altri Spiriti cominciarono a
parlare attraverso di lui. Si chiese se era controllato dal
diavolo, ma "testando" e "usando il discernimento", come dice la
Bibbia, si rese conto che i messaggi, molti dei quali erano
nuovi ed incoerenti con le sue credenze, erano consoni ad uno
spirito d'Amore e non ad uno demoniaco
("li riconoscerai dai
loro frutti.")
Alvin Mattson, un pastore luterano passato nel mondo dello
spirito nel 1970, si dice abbia comunicato con sua figlia, Ruth
Mattson Taylor, attraverso la medium britannica Margaret Flavell
Tweddell. Anche lui, ha descritto vari piani di esistenza.
"Da questo punto potremo procedere verso piani più alti -
livelli più elevati di coscienza.
Con 'livelli superiori' non
mi riferisco ad uno spazio posto più in alto, ma piuttosto a quei livelli mentali che hanno una vibrazione più sottile ".
Mattson ha rivelato che Colà molte congregazioni religiose
continuano a praticare i riti delle loro rispettive Chiese in
livelli bassi o piani intermedi, dove dimorano, ma che è loro
permesso di visitare i piani superiori , dove
"...vi è unità nel lodare Dio senza segregazioni di alcun tipo
".
Così, come abbiamo letto altrove, dopo la morte, il Battista può
rimanere Battista, il Cattolico Cattolico, l'Ateo Ateo,
ecc. ognuno
ancora convinto che la sua idea è quella giusta.
Sempre Mattson
dice:
"Coloro che sulla terra sono bigotti o intolleranti o
egocentrici quando arrivano qui hanno un'esperienza molto
dolorosa ed inquietante, perché continuano a pensare nel loro
modo bigotto, intollerante, ed egoistico".
In Giovanni 14:02, Gesù dice: "Nella casa del Padre mio vi sono
molte stanze (dimore). Se non fosse così, ve lo avrei detto. "
La solita interpretazione ortodossa cristiana di questa frase è
che Gesù si riferiva solo al cielo. Le moderne rivelazioni
suggeriscono invece che Gesù si riferiva a tutte le possibili modalità
di vita dopo la morte, da quel che viene definito inferno fino a
raggiungere, attraverso diversi regni o piani, la divinità
assoluto,
il vero paradiso.
Questa visione ben si concilia con quella Buddhista di
dimensioni multiple da superare,fino a raggiungere il Nirvana o il vero
paradiso. L'inferno è invece una condizione di "legame
terreno", dove non ci si rende conto di essere morti e dove
si vive in uno stato di
semi-coscienza nel nuovo ambiente.
Si tratta di un
"fuoco della
mente", ma non è eterno. Tutti possono avanzare, anche se
passeranno molti anni del tempo terreno nei livelli più bassi.
In sintesi, qualunque nome abbiamo scelto di attribuire ai vari
Livelli, l'Aldilà è un luogo deputato all' evoluzione dello
Spirito attraverso piani di vibrazione sempre più alti, fino a
quando si raggiunge Dio. L'Aldilà non è governato da un Essere
Intelligente crudele e capriccioso, vendicativo, adirato che
offrirebbe per l'eternità solo un orribile inferno o un noioso paradiso
.
Si tratta di un piano di realizzazione e di sintonia, di
crescita spirituale graduale, di movimento dalle tenebre alla
luce, dall'ignoranza alla verità.
(Trad. e adattamento del
Webmaste da: Metgat's Blog)
GLI AFFANNI TERRENI CI
SEGUONO NELL'ALDILà!
(28-05-10)
Vi sono notevoli prove a sostegno della tesi che ci portiamo dietro i nostri
affanni e gli impegni
incompiuti quando moriamo e che essi possono continuare a
tormentarci anche nel Mondo dello Spirito. Si
consideri
la seduta che il Reverendo Savage Minot ebbe con Leonora Piper, la
famosa medium di Boston. A Savage (Pastore
della Chiesa Unitaria e Ricercatore)
venne detto che suo figlio, morto
tre anni prima a soli 31 anni d'età, era lì presente in Spirito.
"Papà, io
voglio che tu vada subito in camera mia," gli disse con molta
serietà. "Guarda nel mio cassetto e troverai un sacco di fogli
sciolti. Tra loro ci sono alcuni che dovrai prendere e distruggere
subito. "
Il figlio aveva vissuto con un amico a Boston ed i suoi effetti
personali erano rimasti lì, e così Savage si recò nella stanza e,
aperto il cassetto indicatogli, raccolse tutte le carte in esso contenute.
"C'erano cose che aveva annotato, fiducioso nella privacy del suo
cassetto, che non avrebbe mai reso pubbliche" disse Savage,
commentando che non avrebbe mai violato la privacy del figlio
divulgandone il contenuto ai giornali.
Come ulteriormente riportato da Savage ed anche registrato negli
archivi della Società Americana per la Ricerca Psichica (ASPR), il
Rev. WH Savage, fratello di Minot ed amico del professor William
James dell'Università di Harvard, che aveva scoperto la Piper,
ebbero una seduta con la Medium il 28 dicembre 1888. Phinuit (lo
Spirito-Guida di Leonora) gli disse che qualcuno di nome Robert West
era lì e che avrebbe voluto inviare un messaggio a Minot.
Il messaggio era di scuse per qualcosa che West aveva scritto su
Minot "in anticipo".
WH Savage non capì il messaggio, ma lo trasmise
al fratello (Minot), che invece capì subito di cosa si trattava e gli spiegò che il West
era stato redattore di una pubblicazione chiamata
The Advance
(trad.:
Anticipo, Progresso), dove aveva criticato il suo lavoro in un editoriale.
Durante la seduta, Savage chiese una descrizione di West che
venne puntualmente data insieme all' informazione che quest'ultimo era morto
di emorragia renale, un fatto sconosciuto a Savage, ma poi
verificato positivamente. In un'altra seduta, tenutasi due settimane più tardi,
West si fece sentire nuovamente precisando che il suo corpo era
stato sepolto ad Alton, nell'Illinois. Aggiunse che sulla sua lapide
era scritto "Fervente nello spirito, servo del Signore". Savage non
era a conoscenza di questi fatti, ma poi ebbe anche in questo caso,
una successiva conferma della loro
veridicità.
"Ora la cosa che colpisce di più sta nel fatto che mio fratello non
pensava assolutamente a questi episodi e non gliene importava
nulla," scrisse Minot, manifestando la sensazione che tutto
questo escludeva l'uso della telepatia da parte della Medium .
"Non c'era alcun motivo per chiedere scusa, a meno che West, che si
sentiva colpevole di un' ingiustizia, avesse voluto, per quanto
possibile, porre riparo per la pace della propria mente. "
Il dolore di una madre
Ci sono stati molti messaggi dal mondo spirituale che suggeriscono
che il dolore dei propri cari lasciati alle spalle pesa sull'anima
dei defunti. Tale era il messaggio di Olive Thomas, una
famosa attrice di Hollywood all'epoca del cinema muto, morta per
un'overdose di farmaci nel mese di Settembre del 1920.
Attraverso il medium Chester Michael Grady, la Thomas fece sapere al
giornalista J.Stevens che aveva bisogno di parlare a sua madre per
dirle che la sua morte era stata accidentale e non uno "scandaloso
suicidio " come era stato riportato dalla stampa. Lo Spirito raccontò
che, quando non riusciva a dormire, usava un sonnifero, ma quella
notte aveva preso la bottiglia sbagliata, perchè molto simile a
quella contenente il farmaco per dormire. Si trattava di bicloruro
di mercurio, (detto calomelano, usato in medicina interna come
lassativo e antisettico fino al XIX secolo-
NdR), che l'aveva uccisa.
Quando Stevens ebbe contattato la madre della Thomas, quest'ultima
rispose che non voleva avere niente a che fare con lui, partendo dal
presupposto che, come giornalista, stava solo cercando di aggiungere
scandalo allo scandalo. Ma la Thomas invocava di compiere ulteriori
sforzi per convincere la madre. Nell'arco di una
decina di sedute, a Stevens vennero fornite da Olive informazioni
personali che non erano mai state rese di dominio pubblico, sperando che
sua madre avrebbe capito che era davvero lei a parlare tramite il
Medium.
Sua madre però era sempre più scettica, concludendo che, come ogni
giornalista, Stevens aveva modi speciali di raccogliere delle
informazioni riservate. Inoltre, il suo Pastore le aveva detto che quelle
comunicazioni dovevano essere opera di Satana, nonostante la Thomas
incitasse Stevens a continuare a provare. A questo punto la giovane
attrice fornì
alcune informazioni molto probatorie che sentiva che con certezza
sarebbero state in grado di convincere sua madre che era viva nel
Mondo degli Spiriti e capace di comunicare.
Riferì al Medium che, dopo la sua morte, tutti i suoi
gioielli erano stati restituiti alla madre,tranne
uno, la sua spilla preferita. Aggiunse che quella spilla era
rimasta impigliata nella fodera di una tasca del baule che si
trovava nella soffitta di sua madre e che una delle perle, la terza
della parte superiore destra, si era staccata dal castone e si
trovava nella carta velina in cui era avvolta la spilla.
Quando Stevens raccontò questi fatti alla madre della Thomas, ella, a
malincuore, accettò di andare in soffitta e cercare il baule.
Trovare la spilla con la perla staccata bastò a convincerla che sua
figlia, e non Satana, aveva effettivamente comunicato dall'Aldilà e
così accettò pure la spiegazione che Olive non si era suicidata e
questo sollievo del suo dolore donò anche ad Olive una certa pace
della mente.
Cambiamento di volontà testamentarie
Una delle vittime del naufragio del Lusitania, affondato nel 1915 da
un U-boat tedesco, fu Sir Hugh
Lane, un intenditore d'arte e
direttore della National Gallery of Ireland di Dublino. Portava con sè dei contenitori di piombo con dipinti di Monet, Rembrandt, Rubens
e Tiziano, che erano stati assicurati per $4 milioni e dovevano
essere esposti alla National Gallery.
Secondo quanto riferito dai
sopravvissuti, Lane era stato visto sul ponte a guardare verso
l'Irlanda e poi scendere nel salone da pranzo,attimi prima che i
siluri tedeschi colpissero il transatlantico.
La notte stessa del disastro, Hester Travers Smith e Lennox Robinson
erano seduti davanti ad una tavoletta Ouija, a Dublino. Come era
loro consuetudine, Travers Smith, la figlia del professor Edward
Dowden, uno studioso di Shakespeare, e Robinson, un drammaturgo
irlandese di
fama mondiale, sedevano con gli occhi bendati al tavolo, le
dita leggermente posate sul bordo del "viaggiatore", il pezzetto
triangolare di legno che vola da una lettera all'altra sotto il
controllo dello Spirito-Guida. Ne avevano incontrato diversi in molti anni di uso dell'
Ouija-Board, ma in quella notte particolare, il controllo era stato
preso da uno Spirito noto come Peter Rooney. Rooney era a sua volta
in contatto con altri Spiriti e consegnava i loro messaggi, se essi
non avevano ancora abbastanza esperienza per comunicare per conto
proprio. Il Reverendo Savell Hicks, seduto al tavolo tra Travers
Smith e Robinson, trascriveva le lettere indicate dal "viaggiatore".
"Sono Hugh Lane, tutto è buio", fu quanto emerse dalla tavoletta,
anche se Travers Smith e Robinson (bendati) non avevano la più
pallida idea del significato di un tale messaggio. In realtà, stavano discorrendo su altre questioni mentre le loro mani si
muovevano rapidamente.
Dopo alcuni minuti, Hicks disse a Travers
Smith e Robinson che si trattava di Sir Hugh Lane che gli aveva
detto che era a bordo del Lusitania e che era annegato.
Anche se avevano sentito parlare del disastro, nessuno dei tre era
consapevole del fatto che Lane era a bordo di quella
nave. Continuarono a ricevere messaggi da Lane che riferì loro che
c'era stato un gran panico, che le barche di salvataggio erano state
calate e che le donne si erano salvate per prime.
Aggiunse che era stato l'ultimo ad entrare in una barca
sovraffollata da cui era caduto e che aveva perso ogni ricordo, fino
a quando "aveva visto una luce" . Per confermare la sua identità,
Lane fornì a Smith un'informazione probatoria circa l'ultima volta
che l'aveva incontrato e gli aveva parlato.
"Non ho sofferto. Sono affogato e non ho sentito niente
", Lane disse attraverso Rooney quella notte e poi inviò diversi
messaggi per i suoi amici più intimi che abitavano a Dublino.
Lane continuò a comunicare nelle sedute successive. Mentre erano in
corso i piani per aprire una galleria artistica a lui dedicata,
pregò Travers Smith di far sapere al comitato organizzatore che non
voleva un tale riconoscimento ed apparve molto più preoccupato che
un codicillo del suo testamento venisse onorato.
Aveva inizialmente lasciato la sua collezione privata d'arte alla
National Gallery di Londra, ma poi nel codicillo aveva dichiarato
che dovevano invece andare alla National Gallery di Dublino. Poiché
non aveva firmato il codicillo testamentario, la galleria di Londra
era riluttante a rinunciare alla donazione. "Quei quadri devono
essere consegnati a Dublino," Lane comunicò il 22 Gennaio 1918,
aggiungendo che non avrebbe riposato in pace fino a che non fosse
stata esaudita la sua volontà.
Nel corso di una seduta tenutasi in Settembre, era presente Sir
William Barrett, Fisico britannico e Ricercatore Psichico di chiara
fama. Prima della seduta, Travers Smith e Barrett discussero su quanto
i messaggi di Lane erano per loro veritieri, anche se riuscivano a
capire perché il pubblico li metteva in dubbio. Dopo che la seduta
fu avviata, si presentò subito un uomo che disse di essere morto a
Sheffield. Poi, Travers Smith riferì che il braccio di Robinson
venne come sequestrato e portato su con tanta forza che il
viaggiatore cadde dal tavolo più di una volta. Era stato Lane,
sconvolto perché dei dubbi erano stati espressi in merito alla sua
comunicazione.
(Trad. e adattamento:
Webmaster -da
Metgat's blog)
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