IL VIAGGIO DELL'ANIMA
(15-04-10)
Inizierei questo mio breve excursus sul "Viaggio dell'anima" con una
considerazione preliminare DI TIPO SEMANTICO proprio sulle parole
"viaggio" ed "anima" . Un viaggio può essere inteso sia in senso
fisico, ovvero come uno spostamento nello spazio e nel tempo, sia in senso
metaforico, cioè come un processo di crescita interiore. Noi siamo
gli unici esseri viventi sulla Terra che da più di 400 anni -grazie
a Galileo- sanno di essere costantemente in moto su un piccolo
pianeta orbitante intorno ad una delle tante stelle della Galassia a
cui appartiene. Comunque, nonostante il fatto che la Terra ruoti
intorno a se stessa a 1.668 chilometri orari ed intorno al sole a
circa 1800 Km/h che, a sua volta, orbita intorno al centro galattico, non
ci rendiamo conto di essere in movimento, almeno dal punto di vista
soggettivo, perchè tutto ci appare fermo. Si tratta ovviamente di
un'illusione, in quanto non abbiamo punti di riferimento abbastanza
vicini per "afferrare" immediatamente la sensazione di spostamento,
nè ci sono scossoni e variazioni di velocità tali da farci percepire
il benchè minimo "vuoto d'aria".
Allo stesso modo, senza rendersene conto, anche le nostre
Anime viaggiano lungo l'eternita' di cui questa attuale vita è solo
una piccolissima parte per tornare
periodicamente ai nostri Spiriti che esistono da sempre e non- come
vorrebbero i dogmi religiosi- dal momento del concepimento.
La pre-esistenza dello Spirito era un'idea ben accetta ancora ai
tempi di Gesù, ma venne condannata come eretica nel 3° secolo
dell'era Cristiana e venne abolita solo per motivi di convenienza
politica e religiosa.
Insieme alla teoria reincarnazionistica, furono cancellate da quel
disgraziato Concilio di Nicea (e successivi) perchè pre-esistenza e
reincarnazione mal si accordavano con i nuovi dogmi sanciti dalla
chiesa e dagli stessi imperatori del Sacro Romano Impero, da Costantino in poi.
Vorrei qui aprire una breve parentesi su questi scottanti temi cui
ho appena accennato, visto che, nella mia ultradecennale esperienza
di costante contatto con i Lettori del mio sito (PDA) ho potuto
constatare forti resistenze ad accettare quanto di diverso insegnano
religioni ben più antiche della nostra, confortate da quanto ci vien
detto da fonti empiriche -a mio avviso- molto più attendibili dei così detti sacri testi.
Sia ben chiaro che nessuno, nè tantomeno io, può forzare le altrui
ideologie:
quello che sto per proporvi è solo un esercizio di
logica.
Dato per scontato che la maggioranza di noi crede in una vita
ultraterrena e quindi in un Essere Superiore, devo
necessariamente ritenere che questo Essere (al quale potete dare il
nome che più vi piace) sia superiore a noi in tutto e per tutto.
Somma sapienza, somma giustizia, sommo amore e soprattutto, suprema
LOGICA....
Orbene, vi sembra logico che un simile essere perfettissimo possa
averci creati al solo scopo di torturarci con lutti, malattie e
dolori d'ogni specie?
Non sarebbe certo l'essere amorevole descritto da tutte le
religioni,
ma un sadico bello e buono!
Nè tantomeno -se è vero che ci ha creati prima come spiriti eterni
che ha poi rivestito con un involucro mortale- può averlo fatto per
un puro capriccio. Perchè allora concederci una sola opportunità per
diventare santi o essere dannati per l'eternità?
Cos'è la vita..una
lotteria?
Se ci pensiamo bene, è impossibile diventare eterni solo dopo aver
vissuto sulla terra, perchè l'Eternità non puo' avere una fine, nè
tantomeno un inizio, sicchè appare molto più logico utilizzare più di una volta la
possibilità di fare esperienza in un mondo meno evoluto al solo fine
di crescere.
Non si arriva alla laurea frequentando solo la prima classe delle
elementari!
Eppure quasi nessuno si rende conto dell'assurdità di certi "dogmi"
che cozzano contro ogni logica, se appena ci soffermiamo ad
esaminarli con spirito critico...ma si sa che quando si abbraccia un
credo fideistico, la logica cessa di essere utilizzata anche dalle
menti più brillanti!
Torniamo ora alla mia premessa iniziale. Chiarito che non siamo
coscienti del nostro lento viaggio spirituale, come non lo siamo di
quello nell'universo fisico, almeno fin quando vestiamo questo corpo
di materia bassa e densa,vediamo con quali mezzi tale viaggio viene
compiuto.Vi faccio un esempio che spero sia calzante.
Per recarsi sulla Luna o in orbita terrestre, gli astronauti devono
prima viaggiare su una navetta come lo Shuttle e dopo essersi
staccati dal confortevole "paradiso" terreno ove aria, calore, acqua
e cibo abbondano,indossare una tuta pressurizzata che li protegga
dall'ambiente ostile dello spazio profondo. Devono in pratica
portarsi dietro un "micro-mondo" per poter sopravvivere.
Così come
gli astronauti, anche il nostro "Io Superiore" (vi chiarirò poi
questo concetto) ha bisogno di alcuni involucri protettivi dotati di
tutti i sensori necessari per interagire col nuovo ambiente, nonchè
di un "robot computerizzato" in grado di coordinare le informazioni
raccolte e poter quindi interagire fisicamente con una realtà
totalmente diversa da quella dei Livelli superiori.
Non a caso le
esigenze di comunicare, viaggiare e costruire che abbiamo qui, sono
le stesse che possediamo da Spiriti, con la non piccola differenza
di aver bisogno di "inventare" ogni sorta di ..chiamiamole
protesi... per ciascuna di queste peculiari esigenze che "Lì"
vengono invece soddisfatte con la sola forza creatrice del pensiero.
A bordo dello Shuttle non è possibile collocare grossi elaboratori
-per questioni di peso- e così anche la nostra navicella spaziale
-che avrete capito altro non è che il nostro corpo fisico- non è in
grado di trasportare un'enorme elaboratore capace di farlo restare
in pieno contatto col mondo che ha lasciato alle sue spalle. Il
nostro "cervello elettronico" è però molto limitato rispetto alla
memoria cosmica di cui disponevamo nei Livelli Superiori di
esistenza ed agisce anche da "valvola cosmica" filtrando tutte le
informazioni non necessarie e che sarebbero anche dannose.
Come gli astronauti pero', restiamo collegati alla base di lancio
dotata di computers ben più complessi e sofisticati che provvedono
all'ulteriore elaborazione ed immagazzinamento dei dati.
Da questo esempio si evince che, pur nelle nostre limitate capacità,
siamo in costante contatto -anche se inconscio- con i Livelli
Superiori di Esistenza (dizione che preferisco a quelle religiose di
Paradiso o Aldilà) e quindi, siamo pur sempre parte del Tutto dal
quale ci siamo staccati per la sete di conoscere e di esplorare. A
mio avviso, infatti, il così detto "Peccato originale" altro non è
che la curiosità, uno dei motori evolutivi fondamentali di tutti gli
esseri viventi (pensate, per esempio, ad un gatto che si trova in un
nuovo ambiente e che comincia subito a girare e ad annusare
dappertutto).
E' solo la curiosità di esplorare nuove situazioni che
ci spinge ad incarnarci ed a vivere un'apparente breve esistenza
piena di problemi, che dal punto di vista spirituale son visti in
modo molto distaccato, non certo con l'intensità che percepiamo qui.
Se l'alpinista che giunge sulla cima della montagna non può
distinguere i piccoli dettagli del fondovalle, non può nemmeno
percepire l'affanno di chi vive laggiù e così, anche il nostro
spirito non poteva immaginare il grado di partecipazione emotiva a
quei problemi che oggi ci affliggono.
Scegliere un certo cammino prima di incarnarci è fondamentale per
raggiungere le finalità che Dio ci ha consigliato di conseguire, sicchè veniamo qui già consapevoli dei problemi che dovremo
affrontare.
Ma ignoriamo la portata emotiva ad essi
connessa....
Sappiate che nulla avviene per caso e le nostre vite e
quelle delle persone care che ci circondano, sono già state
preordinate non da Dio, ma da noi stessi. E' un gioco di ruoli in
cui non sempre è chiaro chi sia il maestro e chi l'alunno, un gioco
con molte variabili generate dalle nostre decisioni più o meno
coscienti, ovvero dal nostro Libero Arbitrio.
Essere saggi, secondo il mio punto di vista, significa proprio
raggiungere la profonda convinzione personale che tutto quel che di
apparentemente negativo ci accade sulla terra non è altro che una
lezione da cui apprendere, una dura scuola che darà i suoi frutti
solo al nostro rientro "a casa".
Veniamo ora alla "vexata quaestio" della confusione presente nel
dire comune fra le parole "SPIRITO " ed "ANIMA". Il titolo
assegnatomi dal Dr. Cutolo per questo mio breve intervento è
formalmente corretto, perchè solo l'ANIMA viaggia insieme al corpo
fisico, nè più nè meno come gli astronauti sullo Shuttle del nostro
esempio, mentre lo Spirito -ovvero la base spaziale-, resta
saldamente attaccata al pianeta. Purtroppo nel linguaggio comune i due sostantivi sono spesso usati
come sinonimi, ma non è affatto così. L'Anima è in pratica il nostro
"IO COSCIENTE" coi nostri vizi, le nostre (poche!) virtù, con il
carico di emozioni, sentimenti positivi e negativi, le nostre storie
di vita quotidiana, ecc. ecc. mentre lo Spirito è una parte ben più
alta di un noi stessi che stenteremmo a riconoscere, se solo
potessimo esserne coscienti prima del distacco dal corpo.
Da quanto ho appreso in questi lunghi anni di ricerca psichica, ho
capito che lo Spirito è la somma di tutti i nostri passati "IO
COSCIENTI" che si sono incarnati dal tempo dei tempi, attraversando
tutte le possibili esperienze materiali su questo e forse anche su
moltissimi altri pianeti. Probabilmente siamo già esistiti come
microbi, piante, animali, prima di evolverci in esseri umani,perchè
tutto cio' che vive nell'Universo è animato dalla Scintilla
Creatrice di Dio che dalla nostra opera trae continue informazioni
per creare ulteriore intelligenza cosmica.
Ecco allora che lo Spirito -stando alle attendibili informazioni che
ci giungono da Mediums, Channelers Ritornati e Viaggiatori astrali
come Bruce Moen, Bob Monroe e tanti altri- è un "pool" di tutte le
nostre esperienze, è come un diamante grezzo che, deve essere molato
faccia per faccia (channelling di Silver Birch) per mostrare
pienamente tutto il suo splendore.
Il nostro IO SUPERIORE è quindi
la nostra più intima essenza che decide quali esperienze di vita
dobbiamo affrontare per indagare su una determinata area di
conoscenza.
Di cosa potremmo essere curiosi,allora, se non di quel
che -da Spiriti- non potremmo mai sperimentare?
E' semplice:del
DOLORE! Il Dolore è -insieme alla curiosità-un altro "motore" di
crescita, perchè nessuna forma di sofferenza -nè mentale, nè fisica-
esiste nei livelli superiori e quindi uno dei due scopi per cui ci
incarniamo è proprio questo. Il secondo scopo è sperimentare cosa
sia l'Amore Puro ed Incondizionato, ovvero quell'Amore che Dio solo
puo' esternare alle sue Creature quando si trovano al suo cospetto.
Questo Amore è stato descritto dai "Ritornati (NDE) come la somma
dell'amore di tutte le madri di tutto l'Universo e non ci sono
parole umane in grado di descriverlo compiutamente. Raggiungere una
sia pur pallida imitazione di esso è una delle sfide che ci
prefiggiamo di vincere durante le diverse esistenze nella materia e
solo quando avremo superato quanto di negativo gli istinti terreni
ci vorrebbero condizionare a fare, potremo dire di aver concluso il
nostro viaggio.
Molto probabilmente i grandi Profeti che la storia ci ha consegnato,
furono Spiriti Evolutissimi, giunti come Gesù Cristo a rinunciare a
quanto di più prezioso crediamo di avere -la nostra vita terrena-
per amore del Prossimo.
Nelle Sue parole -Ama il Prossimo tuo come te stesso- è celato un
significato profondo che va al di là dell'insegnamento metafisisco e
che sconfina a mio avviso, addirittura nella
Fisica Quantistica.
Come ci ha dimostrato l'esperimento di Parigi, si deve ipotizzare
l'esistenza di un legame (entanglement) fra tutti i mattoni
fondamentali della materia perchè la sincronizzazione fra le
proprietà di due particelle separate fisicamente possano essere
istantanee.
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Per spiegare la sua teoria
Bohm utilizzava questo esempio: immaginate un
acquario contenente un pesce. Immaginate anche che l'acquario non
sia
visibile direttamente ma che noi lo si veda solo attraverso due
telecamere,
una posizionata frontalmente e l'altra lateralmente rispetto
all'acquario.
Mentre guardiamo i due monitor televisivi possiamo pensare che i
pesci
visibili sui monitor siano due entità separate, la differente
posizione
delle telecamere ci darà infatti due immagini lievemente diverse.
Ma,
continuando ad osservare i due pesci, alla fine ci accorgeremo che
vi è un
certo legame tra di loro: quando uno si gira, anche l'altro si
girerà;
quando uno guarda di fronte a sé, l'altro guarderà lateralmente.
Se restiamo completamente all'oscuro dello scopo reale
dell'esperimento,
potremmo arrivare a credere che i due pesci stiano comunicando
tra di loro, istantaneamente e misteriosamente.
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Il che significa che tutto ciò che ci appare separato è in realtà in
costante contatto, sicchè non è assurdo ipotizzare che i nostri
atomi siano allo stesso tempo, collegati con quelli che formano la
terra, il sole e tutte le stelle dell'universo, oltre a tutte le sue
creature viventi, ovvero il nostro Prossimo!
Del resto, le religioni orientali erano giunte alla stessa
conclusione molto tempo prima:
l'universo è Maya, è illusione
secondo gli Induisti.
Noi crediamo di essere separati dal Tutto, ma ne siamo parte
integrante, nè più nè meno di quanto le singole cellule del nostro
corpo non siano parte di noi stessi. Non è quindi lo Spirito che
s'incarna, ma una sua "emanazione" (l'Anima) nata dalla somma delle
esperienze precedenti e che inizia il suo cammino ponendosi alla
ricerca del corpo adatto in cui abitare. Di incarnazione in
incarnazione, di vita in vita, acquisteremo sempre più la coscienza
di esistere come parti del tutto, per questo abbiamo uno Spirito
immortale ed un'Anima che funge da serbatoio temporaneo dei ricordi
e delle esperienze materiali, quest'ultima composta da un elemento
più sottile (a livello vibrazionale) della materia che possiamo
indagare e che, come il corpo fisico,è provvisoria e mortale.
Pare infatti che dopo tre giorni dal "Passaggio" , questo secondo
corpo si dissolva, non prima pero' di aver trasmesso al nostro Io
Superiore tutte le informazioni e le esperienze della recente vita,
necessarie al suo sviluppo. Vista in quest'ottica, la Reincarnazione
metterebbe d'accordo oriente ed occidente, perchè a tornare ad una
nuova vita terrena non sarebbe più lo stesso soggetto già vissuto in
precedenza, ma un nuovo corpo animico che il nostro Spirito genera
quando ritiene necessaria una nuova esperienza fisica.
Una simile ipotesi giustificherebbe anche le tante lacune nelle
storie dei reincarnati (come quelle raccolte dal compianto Prof. Ian
Stevenson) che spesso riportano fatti accaduti in precedenza, ma mai
accurate al 100%.
Alla luce di questa ipotesi, potremmo persino dedurre (pur con tutte
le cautele del caso) che il tanto vituperato aborto volontario non
sia un crimine così tremendo come ci si vuol far credere,
perchè
l'Anima del nascituro respinto dalla madre avrebbe pur sempre modo
di trovare un'altra "sistemazione" nel corpo di un altro feto
(l'embrione che non ha
ancora una forma umana -secondo S. Agostino- non è degno di ricevere
l'Anima [*] ) dalle
caratteristiche similari a quello appena perduto.
Questo incessante processo di "Karma-Samsara" è continuo e non
sarebbe interrotto nemmeno dalla distruzione del pianeta, perchè gli
Spiriti ne cercherebbero altri dove incarnarsi.
Tutto questo finirà
(forse) se e quando Dio non avrà più bisogno di inviare le sue sonde
nel Creato, al solo fine di conoscerlo. Solo allora torneremo ad
essere cio' che eravamo all'inizio: scintille di Dio, finalmente
paghe di aver esplorato tutto quello che c'era da indagare....ma
siamo sicuri che ci sarà una fine? Almeno secondo le attuali ipotesi
scientifiche la materia non è eterna.
Non saranno perciò le nostre singole Anime ad esserne testimoni,
bensì i nostri Spiriti, che attraverso le innumerevoli esperienze
condotte nella materia, potranno finalmente comprendere l'immensità
della creazione divina. A quel punto non ci sarà più bisogno di
indossare dei corpi fatti di materia, perchè la materia -per come la
conosciamo- non sarà più necessaria, essendosi trasformata in pure
forme di pensiero, (nulla si distrugge...tutto si trasforma!) così
com'era all'inizio, ma rinnovate dal processo evolutivo finalmente
concluso. Come tali, fra miliardi di eoni potremo creare nuovi
Universi, nuove isole di vita dove vivere in pace ed in armonia con
altri Spiriti e godere appieno dell'Eternità, finalmente convinti
che solo l'Amore Puro ed Incondizionato è il vero scopo della nostra
esistenza ed il vero motore di tutto il Creato.
* NOTA:Se l'anima si formasse
alla nascita, l'aborto sarebbe
accettato dalla chiesa.
Evidentemente, quindi, la
corrente odierna intende l'anima
già presente subito dopo l'atto
del concepimento. Per
Sant'Agostino la questione era
diversa.
A quel tempo era blasfemo
pensare che l'anima potesse
essere conseguenza diretta
dell'atto carnale del
concepimento, e soprattutto era
impensabile attribuire un ruolo
così importante ai genitori del
bambino, che è prima di tutto un
"figlio di dio". L'anima la può
infondere solamente Dio, quindi
all'atto della nascita. Per
questo Sant'Agostino dichiarò
che i bambini nati morti, i
feti, i bambini morti ancora nel
ventre della madre, assieme alla
madre, non avrebbero avuto la
vita eterna nel giudizio
universale: perché non erano
considerate creature di Dio.
Essendo l'anima il soffio vitale
infuso da Dio, questa veniva
riconosciuta con il primo
respiro del bimbo appena
partorito. Contrariamente,
l'atto sessuale di procreazione
avrebbe avuto un ruolo troppo
importante, inaccettabile per la
chiesa.
Evidentemente hanno cambiato
idea.....
|
Webmaster
SARA'....MA CI
CREDO!
(19-04-10)
(APPUNTI SULLA
MEDIANITA'-SPETTACOLO DEL XXI° SECOLO)
PER UNA BANALE DISTRAZIONE CAUSATA DALLA STANCHEZZA DI UN INTERO
GIORNO DI VIAGGIO, ABBIAMO MANDATO
ONLINE LA BOZZA DI QUESTO ARTICOLO. CE NE SCUSIAMO
VIVAMENTE COI LETTORI E PUBBLICHIAMO ORA LA VERSIONE CORRETTA. (WM)
Vorrei aprire questa
mio articolo sul recente congresso di Bellaria con un "taglio"
diverso dal solito. Anzichè raccontarvi per filo e per segno quali
siano stati i momenti salienti dell'assise, come è accaduto in altre
occasioni, mi soffermerò invece su alcune perplessità che, anche
grazie a mia moglie, mi sono sorte su queste forme di medianità
spettacolari, ampiamente pubblicizzate dai mass media, in primis
dalle TV di stato (includendo RAI e Mediaset). Mi pare evidente
che queste vere e proprie fabbriche di celebrità (leggasi di denaro)
si sono ultimamente accorte delle vaste possibilità di guadagni, in
termini di spazi pubblicitari e di ricadute sul mondo dello
spettacolo, offerte dal Paranormale.
Sappiamo bene che i media sono oggi
un'altra "piovra", molto più potente di quella classica, accomunate
sempre dalla fede nello stesso dio: il denaro.
La scoperta dell'acqua
calda fatta dai Media
consiste nel fatto che la morte, nei suoi molteplici aspetti, è un
ottimo investimento: nei TG si parla quasi esclusivamente di morti
ammazzati o di tragedie e catastrofi, con centinaia, se non
migliaia di deceduti, nei telefilms e nei films non manca mai
l'omicidio o la strage, nei talk-show si discute di efferati
delitti, ed il tutto è sempre "condito" dai costosi "consigli della regìa".
Il passo successivo di una simile industria è
giungere a spolpare l'osso e suggerne il midollo,
trasformando anche
il dopo-morte in un affare.
Ecco che allora -ingenuamente- quanti di
noi credono di cuore ed in modo concreto nella sopravvivenza dello
spirito, si sono visti accontentare fin troppo dai Media: dai
telefilm sul paranormale come Ghost-Whisperer ai caroselli
pubblicitari di ben due grossissimi produttori di caffè, l'Aldila'
ha prima fatto timidamente capolino in orari da seconda serata, per
poi essere prepotentemente ammannito in deprimenti soap opera
(come Capri) addirittura in fascia protetta!
Tutto questo can-can
televisivo, rafforzato da settimanali molto popolari e decisamente
melensi,
ha ovviamente incrementato le tariffe pubblicitarie degli uni e
degli altri mezzi di comunicazione di massa, con un effetto che
potrebbe essere un boomerang per chi, come il Dr. Cutolo e tanti
altri, persegue da anni
-o meglio da decenni- l'obbiettivo reale e
concreto di diffondere un messaggio di speranza e di fede
nell'Aldilà. Dispiace vedere Mediums genuini e falsi profeti
accomunati sui vari canali e poi, sull'onda momentanea della
notorietà, proiettati nei vari Congressi di Parapsicologia.
Craig Warwick, che abbiamo incontrato ed intervistato a Bellaria, ci è
sembrata una persona genuina, onesta, spirituale, ma....la domanda
nasce spontanea (tanto per usare un abusato e felice cliché
mediatico): quanto durerà? E' già successo con Rosemarie Altea,
osannata medium di Presidenti americani, ma poi pian piano imbarbaritasi
nei salotti televisivi "mauriziani" fino al punto di essere stata
denunziata come truffatrice per le troppe "balle" sparate al Parioli.
Succederà anche a Craig? Sappiate che le due serate sono state
pagate a suon di bigliettoni ai suoi managers.... Ci auguriamo proprio che questo giovanottone americano che biascica ancora maluccio l'Italiano,
non si faccia catturare dalle reti mediatiche, per poi ritrovarsi a
nutrire torme di avvocati difensori, oltre ad infliggere una grave
ferita alla credibilità della Parapsicologia.
Senza nulla togliere ai
meriti del Dr. Cutolo e di tanti altri che cercano di portare avanti
un discorso serio sul paranormale, ci sentiamo in dovere di metterli in
guardia contro i concreti pericoli legati ad una diffusione eccessiva e
poco controllata di queste tematiche che non possono e non devono
essere diffuse troppo rapidamente, come avviene attraverso i media
del XXI° Secolo.
Guardando con occhio critico una seduta condotta in un teatro
affollatissimo (oltre mille persone) ci è sorto il dubbio che
chiunque fosse a conoscenza di certi meccanismi psicologici legati
alla debolezza causata da una perdita, potrebbe usarli per scopi
truffaldini.
Lo ripeto:
Craig ci è sembrato assolutamente genuino, umano e pieno di buona
volontà, ma chi ci assicura che altri Mediums (falsi) non potrebbero
fare meglio di lui o che anche lui non potrebbe un domani essere
tentato da facili guadagni?
Le ipotesi di frode che potremmo formulare in base alla nostra esperienza sono diverse.
La prima è che i mediums che si "esibiscono" in pubblico sono
veramente tali, anche se nelle migliori condizioni possibili, in base agli
studi effettuati dal Prof. Schwartz, le loro possibilità di successo
oscillerebbero dall'85 al 90% circa. Cio' significa che
inevitabilmente un certo numero di persone sarebbero scontente per
aver buttato al vento i loro soldi.....
La seconda ipotesi è che costoro siano solo dei bravi telépati e che quindi leggano i
pensieri dei vivi e non dei morti, anche se la telepatia -pur
essendo stata ampiamente dimostrata- non è ancora ufficializzata da nessuna ricerca scientifica pubblica.
In tal caso, sebbene si tratterebbe pur sempre di un fenomeno paranormale, resterebbe il dubbio
nei più scettici, che i "morti" non sono
più...come dire... accessibili, mentre lo sarebbero solo i
loro ricordi eterici e quelli dei loro cari ancora vivi.
Veniamo ora alla terza ipotesi (e non
chiamatemi Cicapista!), la più infamante e demolitiva: che i mediums
(aggiungiamo non tutti e non sempre) possano avvalersi di banali
trucchi teatrali per non perderci la faccia davanti a migliaia o
milioni di astanti. Qui devo precisare che, avendo avuto io stesso
delle esperienze personali eclatanti, non posso certo dirmi scettico
sulle possibilità dei contatti infra-dimensionali. Purtroppo però,
sempre per mia diretta esperienza, so perfettamente che la medianità
non può esprimersi in modo continuo ed affidabile, dipendendo da un'estremamente
ampia gamma di fattori limitanti, ma anche facilitanti. Esaminiamo i
primi: alcool-droghe, eccesso di cibo, stress, stanchezza,
sedute ripetute in breve tempo, possono
certamente impedire qualsiasi forma di contatto.
La preghiera, la
meditazione, la respirazione Yoga, invece, potrebbero influire sui risultati
in modo positivo, ma non mi pare che tali pratiche siano osservate
prima dello "spettacolo".
I migliori successi si ottengono solo quando si è stabilito un contatto empatico col "sitter" (cioè con chi
richiede la seduta) e di certo in una sala piena di centinaia di
persone affrante e desiderose di ricevere una parola di speranza e
di amore da uno o più Cari trapassati, non è possibile nè stabilire
un simile rapporto, nè vi può essere la necessaria concentrazione. Aggiungiamoci
poi la carenza di ossigeno dovuta allo scarso ricambio d'aria di una
sala gremita da almeno mille persone ed il
gioco è fatto.
Da medico, ho osservato che Craig -in alcuni momenti-
quasi boccheggiava, vuoi per il motivo suddetto, vuoi per l'enorme
pressione psicologica che si sentiva addosso. Ma... mettendomi
al suo posto, avrei dovuto per forza continuare: non si possono
deludere tante persone afflitte ed ho sentito il suo genuino sforzo
nel dare messaggi, nel consolare, nell'abbracciare e nel baciare
genitori, figli, vedove/i che pendevano dalle sue labbra.
Sarebbe
criticabile un uomo che, pur di aiutare il Prossimo, dovesse ricorre ad
una "cold reading" per dare una mano a tutti e non
deludere nessuno? No di certo se non vi fosse il fine di lucro e, pur essendo
convinto della genuinità del soggetto, devo confessarvi di aver
intuito che non tutti i contatti erano reali. Onore al merito, tamen
laudanda est voluntas.... ma non si può vivere di buone intenzioni! Purtroppo, accanto ai rari casi di questo
tipo, non si contano quelli in cui la disonestà e la frode sono
invece la regola! Avete mai pensato che non è difficile -avendo i
mezzi economici- "comprare" delle spie che, fingendosi genitori,
vedovi, orfani, addolorati intervistino i partecipanti a questi
convegni e poi, fattisi loro momentanei amici- sedersi accanto a
loro per richiamare l'attenzione del medium sulle loro
"vittime"?
A questo punto è sufficiente un linguaggio a gesti per
trasmettere al paragnosta (ma sarebbe meglio dire
parac...o!)
moltissime informazioni.
Una strizzatina d'occhio destro per
informarlo che è un vedovo, dell'occhio sinistro per dire che
è orfano...e così via, insomma come fanno i bari al tavolo verde! Su
una quarantina di persone da contattare, sarebbe sufficiente una
"spia" ogni 3 o 4 di essi per fare bellissime figure e tentando poi
di "arrangiare" il resto della serata con cold-readings ed alcuni
(prevedibili) clamorosi insuccessi. Fiaschi che poi verrebbero
presto dimenticati e perdonati dal pubblico, con un lungo applauso,
quando la seduta viene condotta sull'ignaro "amputato" che ha
vuotato il sacco all'agente segreto che lo ha intervistato senza
farglielo capire!
Concludendo, non mi
stancherò mai di ripetere ai miei affezionati Lettori (... quanti ne
ho incontrati a Bellaria! GRAZIE a tutti per le parole
d'incoraggiamento e per i complimenti!) di non fidarsi mai delle apparenze e di
usare il proprio raziocinio, se e quando, decidono di consultare un
Medium. Informatevi da altri amici più "anziani", scriveteci, ma
pensateci mille volte e soprattutto, non parlate con nessuno di cui
non possiate fidarvi prima di fare una seduta. Potreste evitare brutte delusioni.....
PROSSIMAMENTE: COSA CI HA
DETTO CRAIG SUI SUOI ANGELI
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GLI ANGELI DI
CRAIG
(21-04-10)
A Bellaria, abbiamo
intervistato il famoso Medium Craig Warwick in una pausa dei lavori
congressuali, ma per motivi di tempo ci ha permesso di fargli una
sola domanda. Ne avremmo avute tante da porgergli, ma crediamo di
aver fatto la scelta giusta chiedendogli:
"Craig, chi o cosa sono gli
Angeli?"
Craig ci ha premesso
che, secondo lui, ed in base alla sua esperienza personale, gli
Angeli non sono quelli descritti dalla nostra e da altre Religioni,
ma Spiriti molto elevati che hanno vissuto millenni fà sulla Terra e
che, dopo essersi "purificati" dal Karma, hanno intrapreso una
"carriera" tesa solo all'Amore per il Prossimo, ovvero aiutare noi
poveri "incarnati".
Ci ha detto che questo è l'obiettivo finale di tutti noi, ossia aiutare il
processo di crescita di chi è ancora troppo poco evoluto sul piano
spirituale, come ci ha insegnato Gesù, ovvero amare tutti
incondizionatamente SPECIALMENTE i nostri nemici, quelle
persone che, proprio perchè troppo lontane da noi sul piano
spirituale, hanno bisogno di essere incoraggiate ad aprire i loro
occhi spirituali. Loro (gli Angeli) possono consigliarci per il
meglio, proprio come ci veniva insegnato da bambini, evitandoci non
solo le tentazioni, ma anche proteggendoci da pericoli inutili.
L'importante è imparare a dare ascolto alle loro sottili voci (non
possono purtroppo impedirci fisicamente dal fare azioni negative) e
salvandoci non dalla morte -che è inevitabile perchè da noi stessi
decisa nel tempo e nelle sue modalità, ma da inutili disavventure
che sarebbero solo d'impaccio al normale svolgimento della nostra
vita.
Se, quando dovete prendere una decisione anche banale, doveste sentire
qualche strana sensazione che vi esorta a non fare -per esempio- un
viaggio o scegliere una strada anzichè un'altra, allora è probabile
che sia il vostro Angelo a parlare. Ha molto gradito la mia
definizione di "Helper" ovvero
"aiutante", piuttosto che quella classica di "Angelo Custode",
perchè mi ha detto che rispecchia pienamente il compito che questi
Spiriti si sono assunti.
Ad una nostra amica che mi aveva confessato di
averne visti ben due accanto al suo letto ed alla quale avevo
consigliato di non parlare a Craig di questo episodio, ha detto
immediatamente:
"Perchè proprio tu mi chiedi chi sono
gli Angeli? LI HAI VISTI E LI CONOSCI!"
Prova migliore delle sua capacità paranormali, non potevamo
chiedere!
Webmaster
Convegno
di Padova
(15-12-09)
delle h. 20:00
Carissimo,
Il convegno di Padova e' andato molto bene. Come promesso ti inoltro la mia
piccola relazione.
-Maria- Mamma di Vera-
E’ stato un incontro di anime. ..Anime
desiderose di trascorrere una giornata all’insegna della condivisione, della
speranza, della fraternita’.
Perche’ e’ cosi’ che ci si sente, quando pur non conoscendo tutti, sai che
dietro ogni volto puo’ esserci passato il dolore e se non e’ cosi’, i piu’
fortunati sono li per apprendere, per far tesoro di esperienze altrui e
per aggiungere qualcosa in piu’ al cammino della propria vita. Benedetti
questi convegni! Quando cogli il sapore delle cose genuine, delle cose che
contano veramente, delle esperienze di vita, che pur avendo tanti passaggi
di dolore, sanno anche rallegrarti, perche’ il finale non e’ mai privo di
speranza.
E’ passata veloce la
giornata. Ci siamo ritrovati a sera senza quasi accorgerci. Tanto che
qualcuno di noi si e’ trovato a chiedere: “ A quando il prossimo
convegno?”Devo dire che l’atmosfera era quella giusta. Stiamo aspettando
Natale. Natale che non sempre si riesce a vivere serenamente, anche se
dovremmo, magari con tanti sforzi unirci alla gioia dei nostri figli in
cielo e …festeggiare insieme a loro, l’arrivo di nostro Signore.
Ha iniziato Miriam
Maglione , raccontando degli Angeli. Di come li vedono i bambini. E ha
fatto ritornare bambini tutti noi, ma soprattutto abbiamo ricordato come e’
stato bello vivere sulla terra, certi momenti con i nostri angeli-bambini,
che ora ci guardano dal cielo.
Io ho parlato di Vera,
la nostra ragazza. Di come la sentiamo, dei suoi messaggi, dei segni che
nel tempo ha saputo donarci. Ed e’ sempre un’emozione per me, raccontare di
lei… In questi momenti me la sento particolarmente accanto.
Poi c’e’ stato
l’intervento di Don Sergio Messina, che come ha detto la Signora Cattani,
non ha bisogno di presentazioni e… ci ha tenuto inchiodati sulle sedie.
Quando parla lui, vorresti che il tempo non passasse mai. A volte ti scuote
letteralmente, ma tanto riesce a darti e tanto ti insegna e ti aiuta.
La Signora Edda Cattani,
con il suo intervento riguardante la “certezza della maternita’”, ci ha
regalato momenti di commozione , facendoci rivivere , con le sue
riflessioni , tanti momenti belli vissuti con i nostri figli. Abbiamo
ripercorso con Lei le tappe della nostra maternita’. E se inevitabilmente la
nostalgia ha avuto il sopravvento, non sono mancate parole di speranza, che
pronunciate da una mamma provata , come tante di noi, hanno saputo dare
particolare serenita’.
Credo che la
testimonianza di Alessio Tavecchi abbia spiazzato e lasciato tutti senza
fiato, suscitando tanta ammirazione. Questo ragazzo di neanche quarant’anni
ha raccontato della sua esperienza di pre-morte (NDE), quando a 22 anni,
un incidente con la moto, costringendolo in coma per otto giorni, gli ha
cambiato la vita. Era un ragazzo universitario che pur avendo tutto, era
infelice e non aveva Dio nel cuore. Questa esperienza , che oggi lo fa
vivere in una sedia a rotelle, gli ha fatto ritrovare Dio, rafforzandolo.
Porta la sua testimonianza soprattutto ai giovani. Si viene contagiati dall’
entusiasmo che traspare da ogni sua parola e questa sua inabilita’ non gli
ha impedito di farsi una famiglia. Testimonia anche con due libri di
successo ed e’ promotore di un progetto che vedra’ sorgere una mega
struttura , finalizzata alla riabilitazione post -incidenti. Ha colpito in
Alessio, la voglia di vivere, gli obbiettivi che si propone, il suo
entusiasmo, di come ha saputo parlare della sua grande fede in Dio.
Bell’esempio per tutti! Quanti giovani dovrebbero far tesoro di una
esperienza cosi!
A conclusione, il
“Cerchio verde di Mestre” rappresentato da Adriana Scaficchia ed i suoi
collaboratori, e’ intervenuto, portando la pluriannuale esperienza in
fatto di ascolto delle “voci”, per chiudere poi con la musicoterapia.
A fine serata, abbiamo
potuto assaporare la tenerezza e la delicatezza del sacerdote gesuita,
che ha celebrato la Santa Messa per i nostri ragazzi, dopo che durante la
giornata , egli stesso era stato partecipe del convegno, intrattenendoci
con tante belle parole di conforto.
Ci siamo ritrovati per i
saluti finali,… con tanti sorrisi e tanta speranza in piu’. Abbiamo
vissuto momenti che accumunano, dove si parla lo stesso linguaggio e si
acquisisce la consapevolezza che questa nostra sofferenza non sara’ poi
tale,… per sempre . Sara’ solo questione di tempo,… il tempo passa. Sta a
noi farlo passare nel migliore dei modi. Anche se…ci si ritrova ad essere
tanto nostalgici di chi non ha piu’ un corpo,… ma ci e’ comunque vicino con
energia e Luce.
orbs anche a Padova!
Una
giornata di sole all’esterno e all’interno dell’auditorium dell’Antonianum
di Padova, ha dato accoglienza ad un centinaio di persone attente e
desiderose di incontrarsi. Tanta attesa, una diligente preparazione, un
ambiente dignitoso e confortevole, ottimi relatori e valide strumentazioni
per la proiezione, hanno consentito ampi spazi di spiegazione e confronto,
nel rispetto dei tempi pubblicati.
Ha introdotto il Convegno Edda Cattani, fondatrice dell’ACSSS, con la
proiezione di una preghiera a cui tutti hanno partecipato in piedi, con le
mani alzate “in Comunione con i nostri Cari”. E’ seguito il saluto
dell’Assistente spirituale P.Bruno Bois che ha augurato un buon ascolto e
buona riuscita della giornata.
E’ seguita la presentazione del come i bambini vedono gli angeli esposta
con deliziosa dolcezza da un’insegnante che espleta la professione con amore
e competenza: Miriam Maglione, che partecipa alle riunioni dell’ACSSS e
collabora nei convegni di Cattolica.
La mamma di Vera, Sig. Maria Pizzolitto Liu, autrice del libro “VOLO LIBERA”
ha descritto con particolari commoventi i tanti “segni” della figlia
inviati ai suoi familiari. Ha iniziato una splendida disquisizione teologica
Don Sergio Messina, che al solito ha riscosso vasti consensi del pubblico.
Molti gli interventi e grande l’interesse dell’uditorio.
Il pranzo nella taverna dell’Antonianum ha permesso la conoscenza fra i
partecipanti e lo scambio delle opinioni. Il pomeriggio è iniziato
puntualmente con la proiezione e relazione di Edda Cattani che ha trattato,
con la sua esperienza, il significato profondo dell’amore-dolore materno .
L’arrivo di Alessio Tavecchio ha portato una ventata di grande
partecipazione e interazione con la sua esperienza di superamento della
frustrazione e dell’impegno umanitario, dopo la sua NDE. Alessio ha
distribuito oltre ottanta libri della sua nuova pubblicazione “Con una
marcia in più” a cui ha firmato le dediche personali.
Le relazioni si sono concluse con la dimostrazione dell’impegno di Adriana
Scaficchia in oltre trenta anni di esperienze metafoniche. Al solito la sua
disponibilità e la simpatia hanno entusiasmato l’uditorio.
Infine, dopo i saluti e lo scambio di auguri, ci si è ritrovati nella
cappella privata dei Padri Gesuiti, sotto un cielo dipinto di luci e di
stelle, dove P.Bruno Buois ha celebrato la S.Messa. Canti celestiali ci
hanno accompagnato… erano presenti tutti i nostri “Angeli di Luce”.
Un grazie sentito ai Sigg. Fascina, a Elisabetta, Chiara, Nicoletta e a
tutti coloro che hanno collaborato e partecipato all’iniziativa.
(Grazie alla Sig.ra Edda Cattani per
l'articolo e la foto di Adriana e Coniuge con Orbs.)
DA CESENA
CON ORBS
(04-11-09)
CRONACA DAL
CONVEGNO -DA
ANTO-VR GRISELDA
e
ROSALBA
-11-NOV.-
Eccoci rientrate da Cesena!
Ho le
idee
molto
confuse,
però
cerco di
districarle
un po'!
Intanto
vi
comunico
che la
Signora
Lucia
Balducci
(non
solo lei
ma
soprattutto
lei) ha
fotografato
un sacco
di Orbs,
che
penso
pubblicherà
a breve.
A Cesena
c'era un
signore
che ha
perso la
moglie
da circa
un anno,
che ha
portato
delle
bellissime
foto che
io
purtroppo
non ho
visto
perchè
ero
fuori a
fumare
ed a
bighellonare.
Il
Convento
era ben
riscaldato,
il cibo
ottimo e
la
compagnia
ancora
meglio!
C'erano
Graziella
di
Milano,
Rosalba,
Ivana,
Griselda,
Filomena,
sua
suocera
ed
insomma
eravamo
in
tante,
non
ricordo
tutti i
nomi.
Ah,
c'era
anche la
mamma di
Christopher
(se
sbaglio
i nomi
perdonatemi)
Carla,
Francesca
e tante
altre.
Tutte
belle
persone,
devo
ringraziare
Lucia
che mi
ha
convinto
a
passare
queste
due
giornate
di
ritiro
spirituale.
Comunque
siamo
state
benissimo,
si
respira
un'atmosfera
particolare
in
queste
occasioni.
Oltre a
Barbara
erano
presenti
altre
tre
sensitive,
in più
Eric, un
ragazzo
che ha
avuto
un'esperienza
di NDE,
di cui
relazionerà
al
Convegno
di
Cesena,
Don
Sergio
Messina
che
teneva
un
seminario
su Gesù
e
Federico,
un
ragazzo
non
vedente
che si è
dedicato
a noi
per
tutto un
pomeriggio,
per
farci
ricevere
dei
messaggi.
L'altro
ieri
sera
Barbara
ed Eric
hanno
organizzato
un falò.
Il fuoco
è stato
alimentato
con un
legno
sacro e
molto
profumato.
E' stato
un rito
di
purificazione,
molto
emozionante.
Abbiamo
cercato
di
buttare
fuori le
tossine
dell'anima,
piangendo
o
urlando
il
nostro
dolore.
(La
nostra
Lucia ha
catturato
un po'
di Orbs
sulla
cui
autenticità
non ci
pronunciamo,
per la
presenza
di
tropppe
ceneri
ed
umidità
nell'ambiente
- NdR-)
Per
quanto
mi
riguarda
è stata
un'esperienza
molto
positiva
e mi
sento
rinata
oggi.
Al
seminario
ha
partecipato
anche
Anita.
Barbara
appena
arrivate,
ci ha
chiesto
se
conoscessimo
un bimbo
che è
morto
per una
malattia
alle
ossa,
paffutello
e molto
simpatico,
che pare
sia lì
con lei
da
diverso
tempo e
lei
stessa
non sa a
chi
attribuirlo.
Sabato
mattina,
Lucia ed
io,
abbiamo
avuto
quattro
appuntamenti
di fila.
Sapete
benissimo
che sono
razionale
fino
alla
nausea
su
questi
argomenti.
Ho
ricevuto
messaggi
e nomi
che non
riuscivo
a
collocare
e come
al
solito,
ho
passato
la
giornata
rimuginando
sulla
mia
sfiga.
Ho
dovuto
ricredermi
il
giorno
dopo, in
quanto
ho
involontariamente
trovato
la
soluzione
a tutto.
Non
posso
parlarvi
in
maniera
approfondita
di
questo
in
quanto
vi è
coinvolta
anche
un'altra
persona.
Però ho
ancora
un nome
da
cercare.
Faccio
presente
che il
mio
registratore
non ha
funzionato
e
pertanto
nessun
messaggio
è
rimasto
inciso.
Fra i
miei
ricordi
dei
consulti
e gli
appunti
sono
riuscita
a
ricostruire
qualcosa.
Riporto
una
frase di
Mimmo
(mio
Fratello):
"Io sono
qua,
sono
vicino a
te e ad
Andrea,
porta il
sorriso
nel
mondo"
Qualcuno
conosce
un
Andrea????
Io no.
Un'esperienza
bellissima,
che mi è
servita
a
collocare
come
dire, la
verità
sulle
proprie
gambe,
nel
senso
che
sicuramente
conoscendo
le
persone
"de visu"
e non
tramite
un
video,
cambia
tutto,
ma
proprio
tutto!
Certamente
non devo
essere
io a
dirlo a
voi che
su
queste
cose
avete
ben più
esperienza,
ma mi
piaceva
comunicare
il senso
di
calore e
di amore
che ho
riportato
con me a
casa.
Grazie a
Lucia, a
Filomena,
ad
Ivana, a
Griselda,
a
Graziella2
(che mi
fa
troppo
ridere,
in senso
buono)ad
Anna, a
Rosalba,
ad
Anita, a
Francesca,
a tutte
(e
scusate
se
scordo
qualche
nome)
grazie a
tutte
per
questa
esperienza
indimenticabile!
Un
bacio,
Anto-Vr
Da
Griselda.
Ciao, mi
permetto
di
aprire
un nuovo
topic
per
raccontarvi
dell'
incontro
a Cesena
perchè
ho letto
che
Angela
voleva
sapere....C'erano
4
sensitive:Barbara,
Enrica,
Nica e
Carmela,
tutte
molte
brave,
simpaticissime!!
Per me è
la prima
volta,
non sono
mai
stata in
un
incontro
così. Ho
avuto 4
colloqui
e Vicky
è venuta
in tre,
era
proprio
lei!!
Tutti i
particolari
che mi
hanno
detto:
come era
fisicamente,il
suo
carattere,
alcune
date
importanti,
le sue
sorelle,
i suoi
ricordi...la
sua
malattia
tutto
corrispondeva
alla
nostra
Vicky!
Domani è
il
compleanno
della
sorella
più
piccola
e lei mi
ha
detto:
tiro
le
orecchie,
Buon
compleanno!!!
E poi,
ho
capito
che non
devo
fermarmi
(cosa
che ho
fatto)
nella
mia
ricerca,
i miei
momenti
di
solitudine
con lei
e con me
stessa...lei
vuole
che
continui,
è con me
sempre,
mi dice
che non
mi ha
abbandonata
(cosa
che
pensavo
ultimamente).
Riconoscere
Vicky in
tutto
quanto
mi hanno
detto mi
ha dato
una
spinta
per
continuare.
Ringrazio
enormemente
le
sensitive
per
l'aiuto
che
danno a
noi
genitori
facendo
da ponte
con i
nostri
Cari e
perchè
lo fanno
con
tanta
gentilezza,
con un
gran
cuore.
Ho
passato
2 giorni
bellissimi
e ho
potuto
abbracciare
le mie
amiche
"virtuali".
Sono
tornata
con una
carica
di
affetto
e di
cose
belle da
ricordare.
Che
altro
posso
chiedere?
Grazie.
Griselda.
DA
ROSALBA
Ciao
Claudio,come
ti ho
detto
per
telefono
ti
scrivo
la mia
testimonianza
su
Cesena....premetto
che le
idee che
ho in
testa sn
tante e
magari
sbaglierò
a
scriverle
per
tempi ed
errori
ortografici
e te ne
chiedo
scusa,ma
quando
scrivo è
come se
partissi
a
raffica
e le
dita
vanno da
sole
finchè
nn
finisco
la
frase,ti
ringrazio
in
anticipo
e sn
certa
che
aggiusterai
ciò che
scriverò.
-----------
Ciao A
tutti
solo ora
ho
potuto
scrivere
la mia
testimonianza
grazie a
Claudio
che
gentilmente
la
posterà,dato
che ho
dei
problemi
ad
entrare
nel
forum
per
scrivere,nel
compenso
riesco a
leggervi
tutti
con
piacere.
Andare a
Cesena è
stata
una
grande
emozione,siamo
partite
alle 16
del 30
ottobre
io,
Filomena
sua
suocera
e la
grande
Lucia.
Abbiamo
fatto un
viaggio
di
andata
bellissimo
tra
risate,tristezza
ma tanta
amicizia:
sembrava
che ci
conoscessimo
da anni.
Siamo
arrivate
a Cesena
alle
19,15
circa ed
abbiamo
preso un
taxi per
arrivare
al
convento.Devo
dire che
Cesena è
bellina
per quel
poco che
ho
potuto
vedere.Arrivati
mi son
trovata
di
fronte
uno
spettacolo
bellissimo,
era buio
e da
quella
collina
si
vedeva
tt
cCsena
illuminata
che
sembrava
un
paesaggio
natalizio
stupendo
e si
respirava
quell'
aria di
serenità
e
spiritualità.Per
me il
convento
era
un'esperienza
nuova ma
nello
stesso
tempo
emozionante,scoprire
un mondo
di
silenzio
e
spiritualità
di
persone
che si
lasciano
alle
spalle
il mondo
per
entrare
in
quella
dimensione
di fede
a noi
purtroppo
ancora
sconosciuta.
L'
accoglienza
è stata
bella c'
erano tt
le
mitiche
mamme:
da
Graziella
di
Federico
a Gri,Antonella
di
Verona
ecc. e a
Barbara
con tt i
suoi
amici.Abbiamo
cenato
tutti
insieme
nel
refettorio
e devo
dire che
si è
mangiato
benissimo
in quei
giorni;
dopo
cena ci
hanno
assegnato
le
cellette
e il
programma
per i
giorni
successivi
con i
relativi
appuntamenti
per
ognuna.Abbiamo
assistito
al
seminario
di Don
Sergio
Messina
che mi
ha molto
colpito
ed ha
arricchito
di + il
mio
sapere
su tante
cose che
noi
crediamo
perfette
e che
dobbiamo
fare se
no
criticati
dalla
gente.
Il
giorno
dopo
eravamo
tt
pronte
ed
emozionate
per i
nostri
contatti,premetto
che ho
conosciuto
Anita
mamma di
Eros con
il
marito,
due
persone
belle
dentro e
fuori
emozionate
per i
loro
primi
contatti,abbiamo
anche
conosciuto
un
marito
che ha
perso la
moglie
con l'
hobby
delle
foto in
cui all'
inizio
aveva
riscontrato
dei
difetti.
Ma poi
ha
capito
che
erano
degli
Orbs con
cui
comunica
la
moglie
per
arrivare
a lui:
li
abbiamo
visti
bellissimi
anche di
colore
diversi
e dentro
alcuni
dei
volti di
bambini
e in
alcuni
il volto
della
moglie...
impressionante
a
vederlo
ma si
vede
benissimo
come nn
credere
a ciò
che ti
si mette
davanti
senza
manipolazione?Siamo
ai
contatti:
cè
Barbara,Enrica,Carmela
e Nica
persone
umili e
pronte a
donare
se
stesse
per
alleviare
il
nostro
dolore,i
contatti
che ho
avuto sn
stati
pieni di
emozione
e
serenità
di
pianto e
disperazione,ma
contenta
perchè
sapevo
che mio
figlio
era con
me e
dialogava
con me
attraverso
loro,
l'ho
ritrovato
in tutto
e per
tutto
nei
minimi
particolari
e magari
anche in
alcuni
che nn
ricordavo
ma che
poi,
arrivata
a casa,
mi sn
stati
svelati
da mia
figlia.
E'
finito
tt
domenica
con la
messa e
stando
ancora
assime
tt
scambiandoci
opinioni
e
pensieri,
ma
felici
di
essere
state
insieme,
promettendoci
di
rifarlo
in
primavera
nn solo
per i
contatti
ma per
stare
tutte
insieme
e per
staccare
per un
paio di
giorni
da una
vita
piena di
ostacoli
e
lavoro.Che
dirvi
tante
volte nn
riesco
ad
esprimermi
ma sn
contenta
che sul
mio
cammino
ho
trovato
persone
che
avendo
contatti
con l
altra
dimensione
mi ha
aiutato,persone
che
hanno
messo a
disposizione
il loro
dono,però
premetto
che nn
giudico
nessuno
perchè
nn è
giusto,ci
sn
magari
dico
magari
perchè
nn ho
conosciute
medium o
sensitive
che si
prendono
qualcosa
e quel
qualcosa
penso
che
possa
anche
ritenersi
giusto
in
alcuni
casi per
donazioni
o per
aiutare
persone
in
difficoltà.
Nn
descrimino
nessuno
perchè
quando
si è in
questo
dolore
si cerca
ogni
strara
per
poter
arrivare
ai
nostri
cari,vi
posso
dire che
all'
inizio
di
questa
mia
terribile
strada
ho
ricercato
una
medium(nn
conoscevo
ancora
Claudio,
tutti
voi ed
altre
persone)questa
medium
contattata
per
telefono
si
faceva
pagare e
giustamente
essendo
per
telefono
nn
poteva
dirmi
nulla,ma
sentendo
la mia
disperazione
devo
dire che
mi mandò
dei
messaggi
di mio
figlio
dicendomi
che
sentiva
il
bisogno
di
mandarmeli(nn
le ho
dato un
euro).
Bè posso
dirvi
indipendentemente
dai
soldi
che lei
si
prende i
messaggi
erano
pieni di
riscontri
in cui
ho
ritrovato
mio
figlio.Gliela
feci la
domanda
perchè
lei si
faceva
pagare o
in
denaro o
offerte
e lei mi
disse:"Rosalba
devo pur
vivere"Certo
nn è
giusto
un dono
così nn
va
venduto,ma
nn
possiamo
ne
giudicarla
ne
crocifiggerla
ognuno è
libero
stà a
noi
capire
se fare
una cosa
o
no.Dico
anche
che di
messaggi
nn
possiamo
vivere
perchè
nn
sarebbe
+
vita(già
nn lo è
adesso)ma
dobbiamo
camminare
con le
proprie
gambe
prima
con
delle
stampelle
poi
iniziamo
a
lasciarne
una e
poi l'
altra
definitivamente,sarà
difficile
ma come
si
dice...IL
SOLE
ESISTE
PER
TUTTI.....Un
abbraccio,
Rosalba.....
Grazie
Claudio
un
abbraccio
anche a
te.
Di ritorno dal CONVEGNO DI BORGARO.
(28-10-09)
Da Lucia
Foto con Orbs
dal Convegno, inviataci da Lucia, mentre qui a lato potete
leggere il resoconto di Angela. Altri Amici che hanno
partecipato al
Convegno ci
scrivano le loro
impressioni.
Grazie! |
Davvero bella questa seconda
edizione. Quanta partecipazione!!
C’erano anche tanti papà (di solito latitanti) e molti giovani che ascoltavano
attentamente e intervenivano durante i dibattiti.
Avete proprio ragione, Vittorio Marchi piace tanto anche a me: ho avuto modo di
ascoltarlo in diverse occasioni e mi affascina il suo modo di spiegare, a noi
profani, in maniera scientifica, la sopravvivenza della vita. NULLA SI CREA,
NULLA SI DISTRUGGE,TUTTO SI TRASFORMA
E’ stato toccato un tema che recentemente abbiamo commentato sul forum:
Anche noi possiamo diventare medium?
Luisiana Furlanetto, medium triestina, ci ha risposto di SI; tutti noi possiamo
contattare il mondo spirituale.
I suoi lunghi studi in Inghilterra le hanno fatto capire che in tutti noi vi è
un medium …perché il medium non nasce con il timbro con su scritto “medium”, ma
la medianità è frutto di grandi sacrifici e di una grande sensibilità.
Soprattutto bisogna volerlo. E crederci.
Ha spiegato che non esistono due mondi, uno naturale ed uno soprannaturale, ma
vi è un'unica realtà….vi è una connessione con il tutto.
Ci ha detto inoltre che allo stesso modo in cui noi persone “terrene” abbiamo le
nostre simpatie e antipatie e siamo maggiormente in sintonia con taluni
piuttosto che altri, capita che coloro i quali si trovano dall’altra parte
possano avere, per così dire, più “feeling” con un/a medium piuttosto che
un’altra…ecco spiegato come alcuni di noi abbiano riscontri maggiori con
sensitivi piuttosto che altri.
Il fatto che mio marito si presenti spesso e volentieri da Barbara sia durante i
miei contatti che in quelli degli altri, è un esempio lampante di come questa
teoria sia valida!!!
La dimostrazione pubblica di Angela Albanese ha regalato alla nostra amica
Carmen
Il contatto con sua figlia. E’ stato molto emozionante anche per noi che le
eravamo sedute a fianco.
Arrivederci al prossimo convegno.
Un abbraccio, Lucia
...e
Da Angela
Cari amici, mi collego velocemente
per raccontarvi qualcosa del convegno che si è svolto nelle vicinanze di Torino
e che è stato mirabilmente curato e organizzato da un'Associazione di cui fa
parte la nostra cara Lorenza, mamma di Stefano.
Questa seconda edizione, a mio avviso, è stata anche migliore di quella
dell'anno scorso: molto accurata la scelta degli interventi, argomenti vari, ma
estremamente centrati al tema della sopravvivenza, clima cordiale e quasi "famigliare". Ci si sentiva "a casa".
Ho avuto modo di conoscere Ros, di cui tanto avevo apprezzato gli interventi su
questo forum, e ne sono stata molto contenta.
Ho conosciuto anche una mamma iscritta al forum, ma che per ora non se la sente
di scrivere: spero lo faccia al più presto perchè è una persona molto cara e
credo possa far piacere a molti conoscerla.
E' stato bello ritrovarsi con il solito gruppo ormai affiatato dei nostri
incontri torinesi (Lucia, Giò, Graziella2, Solare, Carmen, Walter,Rosanna...) ma
anche vederlo aprirsi a nuovi incontri e a nuove prospettive. E' stato proficuo
per me, in particolare, assistere alle conferenze di Don Sergio Messina,
Vittorio Marchi, Giuseppe Tirone, Daniele Gullà e Regina Zanella. Ma anche da
quanto detto da Franco Zepponi, da Barbara Amadori e da Luisiana Furlanetto, ho
tratto molte indicazioni utili e molti spunti di riflessione.
Ho preso qualche appunto, e ve
ne faccio parte:
1) Don Sergio Messina (sul tema della paura che, come spesso dice Claudio, è il
contrario dell'amore): paura, manipolazione e ricatto sono alla base di rapporti
che tendono a soggiogare. Rapporti del tipo "sono infelice, mi butto dalla
finestra", "se fai questo mi ammazzo" ecc..
Questo non è amore, ma un legame perfido.
L'amore tiene stretto.
La paura tiene costretto.
2) Don Sergio Messina: non dobbiamo avere paura nemmeno dei nostri errori
(occhio che non si parla di peccati, ma di errori....), ma "guardare all'errore
come a un maestro".
3) Don Sergio Messina: per liberarci della paura più grande, quella della morte
(fisica), dobbiamo imparare a pensarla come ineluttabile e a sorriderne, come
faceva Ettore Petrolini dicendo "Noi siamo un pacco senza valore che l'ostetrico
consegna al becchino."
4) Vittorio Marchi (per me un'autentica rivelazione!), fisico di professione, ma
filosofo e ammiratore di Cristo. Dice che per lui la parola LUCE è in
realtà un acronimo: La Unica
Cosa Esistente.
5) Giuseppe Tirone, uno psicologo torinese che mi piacerebbe conoscere
personalmente, molto addentro al pensiero spiritualista, citava Ubaldi, Lorber e
altri grandi canalizzatori del passato.
Mi ha colpito perchè proponeva il suo pensiero preoccupandosi di definirlo "la
mia verità parziale". Devo imparare a farlo anch'io!
Ha consigliato di prendere visione di molte canalizzazioni su un sito che si
chiama "Stazione Celeste".
6) è tutto da verificare (poi,
non so se l'ha detto Marchi o Tirone): pare che il Padre Nostro sia stato
tradotto male anche nella prima frase.
Nel testo originale di Matteo (l'unico apostolo dei quattro evangelisti del
canone) pare si dicesse "Padre Nostro che sei ovunque" e non "Padre Nostro che
sei nei cieli"....... cambia tutto, eh?
Un abbraccio a tutti. Angela -da Torino-
DA MARIA:
IMPRESSIONI SUL CONVEGNO
(03-10-09)
Quest’anno,
mi ero detta, a Cattolica non vado, pur essendomi trovata molto bene
sempre. Quest’anno, infatti, volevo cambiare. Intendevo fare una
nuova esperienza. Ma le cose poi sono andate diversamente.
Nell’intento di promuovere il mio libro, l’ho fatto pervenire
anche alla Signora Cattani, la presidente del Convegno, che a sua
volta coordina il gruppo di Padova, dove ho assistito ad alcuni
incontri. La Signora Cattani, dopo l’ apprezzamento del libro, mi aveva invitato a mandarne una copia alla
Dr. Giovetti. Da li c ‘è stato un susseguirsi di contatti ,
dopodiché, accompagnata da mio marito, sono stata invitata a
partecipare al convegno in sostituzione di un’altra persona. Ho
preparato una relazione-testimonianza, e ho portato un quantitativo
di libri, la cui finalità benefica risultava dalle locandine che,
il mio amico frate mi aveva autorizzata ad esporre.
Devo dire che la soddisfazione e l’apprezzamento che ho ricevuto
dagli organizzatori e dal pubblico sono andati al di là di ogni
mia aspettativa ed anche la vendita del libro é stata più che buona.
Affermo tutto questo con grande umiltà, ma anche con gioia. Vedo
che passo dopo passo, il disegno che Vera mi aveva preannunciato,
sta prendendo sempre più consistenza.
Tornando al convegno, c’era un grande assente: Padre Magni per
qualche problema di salute. Assente é stato anche Nicolò Buongiorno
(figlio di Mike) che aveva preparato un interessantissimo filmato su
Gustavo Rol, figura più unica che rara di grande medium spirituale.
Il filmato é stato poi presentato dalla Giovetti. Figure di rilievo
sono stati Don Sergio Messina con il suo meraviglioso intervento che
aveva per titolo: tutti vogliono andare in Paradiso, ma nessuno vuol
morire. Altri interventi interessanti sono stati fatti da un medico
olistico, E. De Tata, che ha avuto per tema: dove va l’anima dopo
la morte. Un altro sacerdote, padre Gentili, ha trattato il tema
della meditazione, nell’accettazione serena della morte. Molto
interessante l’esperienza medianica di due famosi genitori, i
coniugi Crispo, romani, autori di due libri di messaggi che ricevono
dal figlio Emilio, dall’aldilà. I coniugi Crispo hanno partecipato a
parecchi incontri televisivi, portando la loro testimonianza. Con
dispiacere ho dovuto abbandonare il convegno prima della chiusura,
per cui non posso raccontare gli altri interventi. Molto ben
condotte, come sempre, le serate con il pubblico, sempre numeroso.
Gli organizzatori si sono detti molto soddisfatti in quanto la
partecipazione é stata particolarmente copiosa, superiore a quella
dell’anno scorso. Soprattutto c’é stato un significativo ricambio
di persone. Da parte mia, devo aggiungere, che il clima che si
respira in quella circostanza, é sempre molto spirituale ed i temi
trattati danno la possibilità di conoscenza e di crescita interiore,
nonché di grande condivisione.
LA MIA RELAZIONE
CONGRESSUALE
Sono
felice di essere qui. Sono grata a questa organizzazione , che mi ha
dato l’opportunità di poter portare la mia piccola testimonianza
derivante da una esperienza di dolore, ma anche di tanta speranza.
Ho una figlia in cielo, come tanti di voi,… qui presenti. Una figlia
“viva e attiva”.
Sono oltre cinque anni che nostra figlia Vera ha lasciato me, mio
marito e suo fratello Stefano per raggiungere l’altra dimensione.
Come ben può immaginare chi ci é passato, sono stati cinque anni di
dolore, di preghiera , di ricerca, anche se mai di disperazione.
Devo proprio dire che la preghiera é stata da subito il nostro pane
quotidiano, la nostra grande medicina. Anzi, …ci siamo sentiti una
preghiera in cammino, lungo un tunnel da percorrere. Questo tunnel
ci ha portati sempre più a cercare Dio, a chiedergli aiuto.
Gli abbiamo chiesto di essere guidati nel nostro percorso, di
incontrare le persone giuste, di fare le esperienze giuste, affinché
potessimo rafforzarci e capire. Capire soprattutto il significato di
questa nostra esperienza di dolore e di cosa voleva farci capire
Lui. Capire quali porte, voleva che aprissimo, con la nostra
sofferenza.
Oggi, possiamo ringraziarLo, per come ci ha condotti per mano.
Abbiamo constatato la sua misericordia, il suo amore. Abbiamo retto,
ci siamo rafforzati nella fede, siamo cresciuti. La mancanza fisica
di Vera si fa sentire , la nostalgia ed il rimpianto sono sempre più
forti, ma altrettanto forte é la consapevolezza che la nostra
ragazza é presente nella nostra vita, che é ancora con noi, che vive
la sua vita accanto alla nostra. Che ha il compito di portare aiuto
e conforto, mentre continua la sua strada verso la Luce.
Tanti sono i segni che Vera ci ha donato.. Tanti non visti e non
percepiti, all’inizio. Poi, ne abbiamo avuti di forti, bellissimi e
particolari, confermati nei messaggi che abbiamo ricevuto da lei.
(Li approfondirò se ci sarà tempo). Perché anch’io ho scritto un
libro? Perché é stata Vera stessa a chiedermelo, un anno e mezzo
dopo il suo trapasso, quando ho sentito il desiderio,… il bisogno di
cercarla più profondamente. Ho chiesto a Dio di portarmi a lei, di
farmela percepire. Non nascondo che ho avuto tante riserve, tanti
timori che la mia fede , il mio credo , mi imponevano. Dentro di me,
avevo chiesto a Dio di non farmi percorrere strade sbagliate. Non
volevo sbagliare. Pochi giorni dopo il suo trapasso l’ho sognata. Mi
appariva come l’ultimo giorno che ci eravamo lasciate. Ci siamo
abbracciate, mi aveva detto che stava bene. Questo sogno mi aveva
tranquillizzata,ma é stato un altro sogno , raccontatomi da una
ragazza che era andata all’asilo con Vera , a generare in me una
certa irrequietezza, un desiderio spasmodico di sapere qualcosa di
lei. Quindi, tramite questa amica, (che ha un rapporto particolare
con il papà che é già nell’aldilà, in quanto lo sogna in
continuazione, ricevendo conforto e consigli da lui), mia figlia mi
faceva sapere che le ricerche riguardanti la sua vicenda, il suo
trapasso, non andavano nella giusta direzione e di questo voleva che
io fossi informata. Poi, dopo che ci eravamo incontrate, questa
amica l’aveva nuovamente sognata più serena, vestita da sposa e Vera
la ringraziava per avermi parlato. Questo suo abbigliamento
aveva un significato particolare per me. Infatti qualche mese prima
di lasciarci, Vera con amici, aveva provato un vestito da sposa,
definito da lei , bellissimo , tanto che se non fosse costato tanto
l’avrebbe comprato (così si era espressa con me, dopo che mi aveva
chiesto, dubbiosa, se poteva portar male provare un vestito da
sposa). Devo dire che non aveva progetti immediati di matrimonio,
anche se aveva un legame. Mi resta il rammarico di non aver mai
saputo come fosse quel vestito, ma questo sogno é stato per me un
forte segno. Tramite un’altra mamma, sono entrata in un gruppo di
genitori a Udine, dove colei che lo guida é un esempio per tutte le
partecipanti, per la fede e la forza che trasmette. Dopo la perdita
del figlio, questa signora é diventata medium per incorporazione. Da
lei ho avuto i primi messaggi. Altri messaggi ho ricevuto da mamme
carismatiche nel corso di tre anni, mentre nella mia ricerca
conoscevo altri gruppi e andavo ai convegni. Le modalità di
ricezione di questi messaggi sono stata diverse: scrittura ispirata,
trance, locuzione interiore, visualizzazione, registrazione.
Alcuni, sono arrivati senza che io li cercassi. La cosa che più mi
ha convinto e colpito in questi messaggi di diverse
provenienze,(quasi interamente riportati nel libro) é la linearità,
la rispondenza con la realtà, l’evoluzione spirituale intravista,
nonché lo stesso filo conduttore che li accumuna. Da notare che
quasi mai, i genitori carismatici sapevano qualcosa del vissuto di
nostra figlia. Ed é in uno di questi primi messaggi, arrivato
all’improvviso, che Vera mi chiedeva di scrivere il libro. “ Fai un
libro semplice”, mi aveva detto.”ma forte di esperienza”. “Racconta
di me, di noi, dei nostri affetti più cari. Sarà così che
riscatterai la mia vita. Sono stata segno e impegno per voi.
Sarò traccia per chi mi ha conosciuta, sarò traccia per chi mi
leggerà. Togli lacrime ad altri genitori e figli. Porta la speranza
che ci si rivede.”
E poi:
“ Tu devi parlare di me dando fiducia ai giovani. Non é che sempre
noi giovani sbagliamo. Se é successo qualcosa a me, era scritto nel
disegno divino.” E ancora: “Questo tuo scrivere farà bene a te prima
che alle altre mamme.” ( E questo lo devo ammettere , é un modo che
aiuta ad elaborare il lutto).
Il
messaggio in cui mi invita a scrivere é il n. cinque, riportato
parzialmente in prima pagina. é stato traumatico, per me , questo
messaggio. Non l’ho accolto subito. Non ne volevo sapere di “
mettere in piazza” la nostra vita, i nostri sentimenti, le nostre
cose. Già la stampa si era occupata per una settimana della vicenda
che aveva strappato Vera, alla vita , in un modo, per noi
inacettabile.
Lo so
bene che non esiste un modo accettabile per perdere un figlio, ma
alcune modalità sono forse più dolorose di altre, perché alimentano
tanti sensi di colpa e tanta rabbia.
Nostra
figlia se ne é andata per overdose. Ma non era una tossica. Era una
ragazza molto generosa, molto attenta ai bisogni degli altri,…una
ragazza normale, come tanti altri ragazzi che si sono trovati nel
posto sbagliato e nel momento sbagliato, con amicizie, magari non
tutte sane, in un “maledetto” rave party, dove noi non sapevamo che
fosse. E nonostante le indagini accurate, la sua dipartita rimane
avvolta nel mistero, comprese eventuali responsabilità di altri. La
vicenda é successa all’estero, dove forse, non si é indagato più di
tanto e le ricerche intraprese in Italia non hanno dato alcun esito.
Quanti ragazzi continuano a lasciarci così!
Ricordo
sempre con nostalgia l’ultima mattina trascorsa serenamente a
parlare con lei, dei suoi sogni, dei suoi progetti, dei cambiamenti
che voleva apportare alla sua vita. Se ne era andata al lavoro
contenta e sorridente, dopo aver salutato il suo cane. Ed é per
questo che abbiamo vissuto con tanta incredulità, la modalità della
sua morte. L’abbiamo sentita come una grande beffa. Speravo che la
mia ricerca mi avrebbe portato ad un chiarimento circa la modalità
del suo trapasso. Abbiamo , infatti , avuto da lei la conferma, che
non é stata totalmente cosciente e consapevole dell’accaduto e che
ci sono state delle concause. Ma non siamo giunti alla verità degli
eventi. Peraltro nei suoi messaggi , lei ci invita a perdonare, a
non nutrire rancori, ad amare, incondizionatamente. Ci chiede di
amare e di aiutare chi é nel bisogno e nel dolore. Tanto amore
trapela dalle sue parole,… tanto amore ci invita a dare. Tanto ci
parla della bellezza della sua nuova vita, dei suoi nuovi compiti e
dell’amore di Dio.Ci chiede perdono per la sofferenza arrecata. Si
scusa per le incomprensioni con noi, quando era taciturna e
scontrosa e non sapevamo come capirla ed aiutarla. Ci fa presente le
sue sensazioni di allora, la percezione del poco tempo che sentiva
di avere davanti. Percepiva delle vibrazioni che le facevano
intravvedere la nuova vita. “Amo la vita, ma la vita non ama me.”
Così pensava quando era ancora con noi. Ma di queste sensazioni noi
non avevamo avuto alcuna intuizione, pur vedendola a volte strana e
pensierosa. Il nostro rammarico consiste proprio nel non averla
saputa, forse, aiutare nel modo giusto.
Ma lei
ci viene incontro con questo altro pensiero.”Ricorda due parole,
mamma: una édestino. Niente avreste potuto fare per protrarre il mio
tempo. L’altra é amore. Ama chi ti é vicino e… lasciami libera di
volare. Non pensarci, mamma! é stato un evento che ha dato il volo
libero alle mie ali. Sono ali spiegate ,… mamma, e possono ancora
posarsi alla tua destra, ma soprattutto possono permettermi di
accovacciarmi vicino a mio padre, per dirgli che gli voglio bene.”
Ci parla della comunione dei Santi, del suo percorso che si fa
sempre più spirituale. Ci fa presente di quanto noi possiamo aiutare
loro e viceversa. Così si esprime: E' un dare-avere. Capite che é
così?” Ci guida, ci incoraggia, ci sentiamo tenuti per mano anche se
a volte ci rimprovera amorevolmente per il nostro discontinuo
proseguire.
E
ancora: “Ci sono i momenti di nostalgia, quando voi vi ritrovate,
quando partecipate ad una festa, ad una Messa,..perché li la festa é
grande. Ma… non temere, io sono nella Luce. Guardate un pò più in
alto. Guardate il creato, guardate il cielo blu…ricordatevi che io
volo libera, immersa in una serenità particolarmente intensa.”
Molto
belle e commoventi sono anche le parole che ha nei confronti del
fratello Stefano, dove lo esorta ad andare avanti sereno,
promettendogli il suo aiuto, il suo “riparo”. “Sarò il tuo ombrello
cosmico” gli trasmette in un messaggio. “Esisto caro fratello, non
sono polvere!” E ancora: “E vai, che sei grande, ora che hai
superato il tempo del dolore”.
Ci
hanno fatto tanto bene questi messaggi … ci sembra di aver
toccato con mano, sprazzi dell’altra vita. Devo dire, comunque, che
non é stato facile accettare questi suoi inviti al cambiamento,
soprattutto da parte mia. La ribellione e la rabbia a volte
rispuntano, ma so che l’aiuto di Dio e di tante brave persone non
mancheranno.
Vera ci
ha invitato ad allargare il cuore, a non rimanere chiusi nel nostro
dolore, a portare aiuto e conforto, dal momento che , anche noi
facciamo parte di questo disegno che lei definisce : “perfetto.”
Oggi, con mio marito lo sto constatando. Stiamo compiendo i primi
passi nel sostenere, accanto ad altre meravigliose persone, un
progetto missionario a cui andranno anche i proventi di questo
libro.
Come ho
detto, ho cominciato a scrivere dopo otto mesi dal suo invito. Lo
facevo man mano che crescevo nella mia consapevolezza, man mano che
diminuiva la mia rabbia. Ho scritto la nostra storia, la sua storia,
ho riportato i pensieri dei suoi amici e colleghi. Ho parlato del
mio percorso, della mia ricerca, soffermandomi su come i gruppi dei
genitori ed i convegni siano importanti per il conforto e la
possibilità di conoscenza e di crescita che sanno dare.
Ho cercato di far capire a chi ancora non crede o non sa, come la
medianità, quella vera, quella spirituale, possa venire incontro
nella ricerca dei nostri cari.
Come
non credere a questa mia esperienza? Vera, ne sono certa, come aveva
promesso, mi ha aiutata nella mia esposizione. L’ho sentita vicina ,
mentre ricordavo e scrivevo, aiutata dalla sua musica. Mi ha
rincuorata, quando mi pareva di andare per le lunghe, affermando in
un messaggio, che il libro sarebbe stato stampato nel “modo e nel
tempo migliore”. In un messaggio leggo: “Tu hai fatto la tua parte,
grazie di aver aperto la porta, poi sarà Lui ad aprire il cuore di
chi ancora dorme”.
Devo
confessare che ho anche tanto sperato di poterla sentire
personalmente, ma Vera così si esprime:” mettiti in silenzio,
parlami. Sono dentro di te. Sentirai le mie risposte. Io ti parlo
nel cuore.” Ed é così che la sento, così la sente anche mio marito.
Negli
ultimi messaggi mi ringrazia, mi é riconoscente per questo mio
lavoro e sostiene che il libro sarebbe stato ben accolto . A tale
riguardo devo dire, con molta umiltà, che sto raccogliendo dei
riscontri positivi, anche se sono argomenti, questi, come ben
sappiamo , non accessibili a tutti.
Sono
contenta di essere uscita allo scoperto con questa testimonianza.
Era un atto dovuto, lo dovevo a mia figlia, soprattutto per cercare
di dare la giusta immagine di lei. Ma spero, anche, di poter portare
un pò di speranza a chi continua ad essere nel dolore più fitto,
perché non riesce ad andare oltre a ciò che vede , a ciò che sente.
Ringrazio La Dr.ssa Cattani, la Dr.ssa Giovetti e l’ organizzazione
del convegno, per l’opportunità concessami. Per altro , devo molto
ai convegni di Cattolica , che mi hanno permesso di approfondire
argomenti che riguardano tutto ciò che é ricerca dello spirito e
dell’anima.
MARIA, LA MAMMA DI VERA
IL CONGRESSO DI CATTOLICA
(26-09-09)
(Dalla
nostra Inviata Speciale, Giustina)
Come
chiestomi da Claudio vi faccio una breve relazione del convegno di
Cattolica. Chiedo scusa se oso tanto, io non sono una relatrice né
una ricercatrice, sono solo una mamma che ha voluto intraprendere un
cammino per capirne un po’ di più, e convincermi che la morte non è
un atto finale, che la vita prosegue in altro modo, e che loro ci
sono vicino.
Leggendo il programma di Cattolica, avevo riconosciuto alcuni nomi
che avevo incontrato al mio primo convegno a S. Marinella, chiedendo
un parere a Claudio se ne valesse la pena andarci. Lui mi ha
consigliato che ogni esperienza è buona se a casa torni con un
bagaglio arricchito. E così siamo partiti io e mio marito. Arrivati lì abbiamo incontrato una
marea di gente, non a caso erano lì, erano quasi tutti genitori
orbati come noi… dentro di me ho pensato: forse non era il posto
giusto per trascinare anche mio marito, certamente non ci avrebbe
dato una botta di vita.
Per noi era la nostra prima volta al Convegno di Cattolica, ma
eravamo senza parole ad osservare quanta gente si abbracciavano come
vecchi amici, erano contenti di rivedersi, formavano gruppi di
ascolto.
La dott.ssa Edda Cattani e la dott.ssa Giovetti hanno aperto i
lavori;
il discorso della Cattani, molto intenso e per molti versi toccante,
ha descritto con dovizia quello che si prova per la perdita di un
figlio: solo lei poteva farlo così bene avendo perso un figlio e
tutti ci siamo riconosciuti nei particolari da lei descritti.
La dott.ssa Giovetti, da brava studiosa e scrittrice qual'è, ci ha
illustrato con il suo linguaggio chiaro e semplice le sue esperienze
con sensitivi e medium, dotati di facoltà paranormali.
I coniugi Crispo -lui medico e la moglie critico teatrale- hanno
scritto “Diario di un Angelo”, libro dettato dal loro Figlio in
Cielo, hanno raccontato delle loro apparizioni in tv, anche a "Porta a Porta", dove si sono scontrati con parecchi psichiatri famosi
che hannno contestto il loro “sentire e scrivere”, in pratica erano
giustificandoli col loro grande dolore e facendo intendere che forse erano sull’orlo della
pazzia.
Don Sergio Messina con il suo carisma ha trascinato il pubblico in
scroscianti applausi, trattando il tema che ognuno di noi vorrebbe
andare in Paradiso.... ma nessuno poi vuole morire!
La Sig.ra Adriana Scaficchia, é una ricercatrice ed esperta di
metafonia, la più qualificata in Italia, secondo il giudizio
espresso da vari giornali. Io personalmente la definisco: donna
instancabile, che a nessuna mamma, anche senza appuntamento, rifiuta
un messaggio, inoltre invita tutte ad imparare per rendersi
indipendenti.
Si era anche lì per incontrare le esperte di channeling e le mamme
sensitive, tutte in cuor nostro avevamo e anelavamo in un comune
desiderio di incontrare, anche indirettamente i nostri Figli.
Vorrei elencarli tutti ma non ricordo i nomi, tutti interessanti,
tutti hanno toccato le corde più profonde di noi, che dopo una
perdita così dolorosa non vibrano più, ma che per amore dei nostri
figli ci invitavano a rimettere al lavoro.
C’era una condivisione nel trovare conforto per l’atmosfera che si
crea, e un voler andare avanti a tutti i costi. Incontrarsi per tre
gg. con tanti genitori significa fare con alcuni stretta conoscenza,
con altri una simpatica amicizia. E così alla partenza ci siamo
scambiati numeri di cellulare, e-mails, indirizzi, abbiamo riempito
le pagine della nostra rubrica, promettendoci di rincontrarsi.
Tutto sommato i nostri ragazzi vogliono questo, loro insieme in
cielo, e noi in contatto sulla terra.
UN ENIGMATICO MESSAGGIO
DA
GAETANO
Ora vi racconto un fatto straordinario che mi è successo a Cattolica,
dove è stata coinvolta anche un’altra mamma di Torino; spero che lei
legga e si riconosca, perché le ho dato il nome di questo sito.
La prima sera che eravamo a Cattolica dopo cena con mio marito
avevamo deciso di andare a sentire una mamma carismatica in un
hotel. Dopo un po’ mio marito abbandona la sala; penso a qualche
telefonata.... Passa un bel po’ di tempo ma non rientra. Un po’
allarmata e un po’ arrabbiata ero pronta a litigare.
Esco fuori in giardino e lo vedo beatamente seduto a chiacchierare
al fresco con un altro signore.
Mio marito mi invita a sedere per sentire la storia di questo
signore, anche lui provato dal dolore per la perdita di un figlio.
Si parla del fatidico “ destino “; questo signore dice di essere
venuto a Cattolica con un gruppo di preghiera di Torino, composto da
genitori orbati, di cui un nutrito gruppo era lì vicino a
chiacchierare ed altri a seguire l’incontro in hotel.
A un certo punto chiama una signora (Maria), che invita a
delucidarmi alcuni punti su cui non ero d’accordo con lui. Lei ci
raggiunge e si siede con noi.
Da premettere che quella mattina
avevamo ricevuto un messaggio
metafonico da nostro Figlio,
in cui mi invitava a salutare ed abbracciare la mamma di Ivan.
Io e Salvatore avevamo setacciato con la mente tutti gli amici di
nostro figlio, ma non ci eravamo ricordati di nessun Ivan, così
avevamo persino telefonato a casa, chiedendo a Gemma di
rivedere tutti i telegrammi di condoglianze alla ricerca di un Ivan... niente!
Dopo le dovute presentazioni, Maria ci dice che anche lei ha perduto
un figlio, e tira fuori dalla borsa una sua foto. Bellissimo ragazzo, giro la foto e leggo che si chiama
Ivan e
dico a mio marito:
'Dio mio si
chiama Ivan!"
e rimaniamo senza parole.
Eravamo rimasti un po’ scettici su questo messaggio, io pensavo che
forse nel tempo avrebbe avuto un significato…
La signora voleva sapere perchè ci aveva tanto sconvolti il nome di
suo figlio, allora le faccio leggere il messaggio della Adriana Scaficchia.
Lei si commuove, chiama il marito e ci commuoviamo anche noi. Tutti
ci sono venuti vicini e ci hanno detto che non era un caso. Loro, i
nostri Gaetano ed Ivan, avevano voluto così, che noi ci conoscessimo
e che rimanessimo in contatto.
Questo è quanto ci è accaduto, io lo ritengo straordinario! Qualcuno
dirà che è stato un caso, ma io voglio pensare come anche la mamma di
Ivan che Loro sapevano che noi ci saremmo incontrate.
Giustina
Le NDE , che cosa sono e che cosa
significano (18-05-09)
Dalla nostra inviata al
Congresso sulle NDE di San Marino un breve resoconto dei lavori.
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Il convegno di San Marino, coordinato dalla
scrittrice e giornalista Fulvia Cariglia, si basa soprattutto sulle
esperienze di confine in modo particolare sulle N.D.E.
Questo tema mi affascina molto. . . mi piace sentire le testimonianze
delle persone che le hanno avute, parlare con loro, e sentire come
questo ha cambiato la loro vita. Analizzando migliaia e migliaia di casi
sono emersi i seguenti elementi in comune:
Le N. D. E.
sono esperienze in prossimità della morte, è un particolare ricordo di
una esperienza psichica vissuta durante una fase in cui si è corso un
grave rischio di morire. Le persone ricordano una prima fase in cui si
ha la perdita del corpo. La coscienza continua a vivere ma si percepisce
di colpo lontana, o comunque autonoma dal corpo che percepisce
inanimato, del quale non sa più niente nè si preoccupa più.
La coscienza si sposta lungo un tunnel buio, in fondo al quale
percepisce una luce, si viaggia in direzione della luce. A volte ,
ma non è capitato a tutti, può prodursi una sorta di rassegna di ricordi
relativi all'intera vita passata dell'individuo. Giunti al termine
del tunnel, la coscienza percepisce una luce sfolgorante, che sembra
abbracciare ogni cosa. Entrata nella dimensione di luce, la
coscienza può rimanere sola ad osservare l'ambiente in cui si trova,
oppure incontra esseri splendenti e luminosi che possono essere defunti,
per lo più parenti ed amici, oppure angeli o divinità. Dopo di un po' la
coscienza viene avvertita
dagli esseri luminosi che ha incontrato , o da una sensazione interiore,
che deve tornare a vivere e riprendere il suo posto nella dimensione
terrena.
L'istante successivo rientra nel corpo, si ricolloca nello spazio
definito, sente dolore, fame sete, difficoltà a muoversi e così via. La
persona ricorda l'esperienza vissuta la quale non si modifica nel
passare del tempo.
Secondo alcuni le N. D. E. sono davvero anticipazioni , visioni
dello stato trascendentale che aspetta l'uomo dopo la morte del corpo.
Secondo altri prenderebbero forma dai contenuti psichici e dai
meccanismi biochimici e fisiologici del tessuto cerebrale. Il mio parere
ed il parere dei più e che
se così fosse dovrebbero essere ognuna diversa dall'altra ed invece
seguono più o meno tutte lo stesso percorso. Anche le testimonianze che
riportano le persone che le hanno avute sono pressoché simili.
"La cosa più importante che ho imparato
morendo è che facciamo parte tutti di un unico universo vivente, adesso
quando vedo una foresta, un fiore, un uccello, penso che tutto ciò è una
parte di me. Noi siamo collegati a tutte le cose, se trasmettiamo amore
attraverso questi collegamenti allora siamo felici".
"La mia opinione della vita era deprimente, adesso sentivo di avere uno
scopo, che era quello di aiutare le persone a condividere la mia
prospettiva positiva. Tutto ciò al quale prima davo importanza ora era
diventato futile ed inutile"
Quando fui nel tunnel e ne uscii, mal volentieri, mi resi conto che da
quel momento in avanti la mia vita doveva essere improntata alla parola
di Cristo".
"Non ho più paura di morire, non ho mai avuto paura durante
l'esperienza , aspetto con ansia quella meravigliosa gioia di pace".
"Quando qualcuno mi dice che ha paura di morire , me ne esco sempre con
la storia di questa avventura, anche se so che mi trovano matta. Mi
sento il dovere di farlo. . . . . "Subito dopo abbracciai il
volontariato in ospedale . . . . I soldi e gli oggetti materiali non
costituiscono per me ora neanche un interesse secondario. . "Non ho più
paura di morire. . . quando avverrà io sarò pronto. . . ciò che mi
aspetta l'ho solo percepito minimamente, ma anche così, ha riempito in
tutto al mia vita. Quello che ci aspetta è troppo grande, troppo immenso
per capirlo ora... ma sono troppo felice. "
Potrei continuare ancora con tante altre testimonianze ma quello che è
importante ribadire, che questi soggetti, mostrano un atteggiamento nei
confronti della vita cambiato e che la morte ai loro occhi è un semplice
passaggio verso una dimensione totale di amore e di gioia.
Quello che mi ha stupito è il loro saper aspettare, il loro vivere la
vita attuale con molta serenità, senza voglia di tornare in quel posto
di luce, il più presto possibile. . . questa voglia di voler vivere ora
questa vita diversa al servizio degli altri. . senza fretta ed ansia nel
voler ripetere al più presto l'evento della morte. . così sicuri del
fatto che la morte non è altro che la più bella e meravigliosa
esperienza che ci possa capitare.
Grazy
CONVEGNO
DI
MODENA
(04-02-09)
DALLA
NOSTRA
INVIATA,
GRAZIELLA
Ciao
a
tutti.
Dopo
il l°
Convegno
di Modena, che
ho
trovato
interessante
ed
anche
illuminante
per
certi
aspetti
( e
qui
voglio
aprire
una
parentesi
per
sollecitare
le
persone
che
sono
alla
ricerca
di
“altro”
a
partecipare
a
convegni
o
seminari
perché
aiutano molto), vi
parlerò
un
po’
dei
temi
che
per
me
sono
stati
più
importanti
e
che
condivido.
Vorrei
riprendere
il
concetto
espresso
nella
sua
relazione
da
Carlo
Serofilli: terapeuta
, studioso
e
ricercatore
di
fenomeni extrasensoriali, cioè
quello
della
sincronicità.
Egli
sostiene
che
in
un
mondo
come
quello
di
oggi
si
razionalizza
tutto
e il
cuore
è
comandato
dalla
ragione.
Tutto
ciò
è
sbagliato. Ci
deve
essere
un
rapporto
equilibrato
tra
cuore
e
mente.
Il
cuore
è la
metà
sinistra
del
nostro cervello,
è
un
cervello, non
ha
bisogno
di
apprendere
nulla
, sa
già
tutto.
E’
la
mente
che
sbaglia.
Il
cuore
non
si
adegua
a
quello
che
dice
la
mente.
La
mente
crea
dolore, nel
cuore
non
esiste
dolore.
Se
pensiamo
alla
morte, il
cuore
non
soffre
perché
sa
che
quella
persona
è
ancora
con
noi.
Ogni
volta
che
comunichiamo
con
il
cuore
siamo
in
sintonia
con
le
persone
con
le
quali
desideriamo
comunicare.
Se
desideriamo
comunicare
con
l’aldilà
e
quel
desiderio
appartiene
al
cuore
quel
desiderio
si
realizzerà.
Il
cervello
del
cuore
appartiene
alla
spiritualità
e la
sua
capacità
di
capire
la
realtà
è
infinita,
mentre
la
mente
è
limitata.
Il
cervello
del
cuore
funziona
per
risonanza.
E’
libera
la
persona
che
riesce
a
seguire
i
propri
desideri, che
ha
un
rapporto
armonico
tra
cuore
e
mente.
Il
cuore
ci
dà
gioia
perché
ci
collega
con
la
nostra
parte
spirituale
e se
vogliamo
avere
un
contatto
con
il
mondo
spirituale
dobbiamo
annullare
la mente, dobbiamo
spostare
l’asse-vita
sul
cuore.
Solo
così
vedremo
una
realtà
vera
e
non
finta
che
ci
fa
solo
soffrire.
Paola
Giovetti, che
tutti
conoscete, ha
parlato
di
C.Jung
del
quale
si
sa
tantissimo
ed
anche
di
Roberto
Assaggioli,(Clic) lo
Jung
italiano. Fu
il
primo
a
dare inizio, nel
nostro
paese, al
discorso
della
psiche
legata
alla
spiritualità,
alla psicosintesi
terapeutica..
Penso
che
valga
la
pena
documentarsi
e
leggere
alcune
sue
opere.
Gian
Marco
Bragadin
scrittore
e
ricercatore, ci
ha
parlato
dei
mondi
invisibili, del
suo
rapporto
con
la
sua
compagna, ora
compagna
celeste, che
lo
segue
e lo
guida(
non
solo
lei)
da
tantissimo
tempo
nel
suo
lavoro
di
comunicatore
al
servizio
del
mondo
spirituale, come
lui
ama
definirsi.
Il
suo
discorso si
è
basato
tutto
su
un
messaggio
che
le
entità
continuano
a comunicargli:
l’uomo
deve
prepararsi
per
il
grande
viaggio.
Ci
ha
parlato
del
2012
facendo
riferimento
al
calendario Maya, alle
profezie
degli
indiani
Obi, ai
tanti
segni
di
cambiamento
al
quale
noi
stiamo
andando
incontro.
Tutto
è
accelerato,
basta
pensare
a
quello
che
sta
succedendo
al pianeta,
è
questo
non
è un
male
in
quanto
ora
gli
uomini, in
questo
tempo, hanno
la
possibilità
di
chiudere
più
in
fretta
i
loro
karma.
Questo
è un
momento
speciale, chi
è
venuto
adesso, ha
un
compito
grande
poiché
il
cambiamento
è
molto
vicino.
Ci
ha
parlato
di
Maddalena,
come
il
principio
del
divino
al
femminile.
In
tutte
le
religioni
del
mondo
c’è
la
dualità
:il
maschile
e il
femminile
.
Maddalena
è il
femminile
di
Cristo.
Egli
sostiene
che
i
veri
Vangeli, sono
quelli
apocrifi, non
manipolati, che
sostengono
che
l’uomo
non
ha
bisogno
di
intermediari
per
comunicare
con
Dio
, Dio
siamo
noi
perché
lui
è
dentro
di
noi.
Gesù
è il
divino
che
è
sceso
sulla
terra
per
riportare
la
scintilla
nel
cuore
degli
uomini
e lo
ha
fatto
tante
volte.
Gesù
è
venuto
per
riportare
l’amore
sulla
terra.
Cristo
è
oltre
la
Chiesa,
è
il
nostro
spirito
quello
che
noi
dobbiamo
trovare.
Quando
sentiamo
felicità
nel
nostro
cuore, quello
è il
segno
che
stiamo
andando
verso
la
via
giusta.
Isabella
Popani
-punto
di
riferimento
in
Italia
della
comunità Findhorn
foundation-,
ci
ha
parlato
di
questa
comunità
sita nel
nord
della Scozia, nella
quale
ha
vissuto
a
lungo
e
della
quale
ha
appreso
i
suoi
insegnamenti
che
ora
cerca
di
trasmettere
a
tutti.
Ha
parlato
di
una
giustizia
divina
nella
quale
siamo
coinvolti
tutti.
In
questo
viaggio,
l’obiettivo
non
è
più
quello
di
rinascere
e
restare
in
questo
ciclo,
(reincarnazione)
ma
quello
di
risvegliarci.
Le
esperienze
sono
la
nostra
lezione,
le
cose
terribile
hanno
uno
scopo:
quello
di
insegnarci
che
cos’è
l’amore.
L’amore
va
scoperto
ogni
giorno
di
più
L’amore
è la
nostra essenza, siamo
tutti
la
stessa
cosa.
Siamo
tutti
coinvolti
in
un
viaggio
e
tutti
noi
dobbiamo
sentire
la
responsabilità
per
l’altro.
Mettere
in
pratica
le
tre
regole:
1)AMA
CON
CHI
SEI
2)AMA
CHI
SEI
3)AMA
QUELLO
CHE
STAI
FACENDO
dovrebbe
essere
il
compito
della
nostra
vita;
è
un
cambiamento
profondo, seguirle, cambia
la
prospettiva
della
vita, ma
è la
strada
per
arrivare
ad
essere
un’unica
cosa
con
Dio.
Piergiorgio
Caria, ricercatore
UFO,
ci
ha
parlato
dei
cerchi
nel
grano.
Più
che
parlare
ci
ha
fatto
vedere
delle
proiezioni
bellissime
: i
cerchi
sono
dei codici, rappresentano
anche
simboli
legati
a
Cristo. Tantissime
sono
le
croci
rappresentate, tantissimi
i
simboli
Maya
. I
cerchi
nel
grano
ci
stanno
avvisando
che
cielo
e
terra
si
stanno
unendo
e
gli
“esseri
di
luce”
si
stanno
avvicinando.
I
simboli
riferiti
a
Cristo
ci
dicono
che
la
nostra
società
non
vive
di
amore
Cristico.
Sono
degli
avvertimenti
che
qualcosa
sta
cambiando.
Gli
esseri
di
luce
riconoscono
tutte
le
religioni
ma
mettono
Cristo
al
primo
posto.Nessun
problema
potrà
mai
venire
da
questi
esseri
, loro
sono
qui
per
aiutare
e
l’aiuto
ci
sarà
in
base
alla
nostra
azione
in
favore
della
vita.
Usciranno
sulle
riviste
come
Aria
di confine, Era
e
nella
trasmissione
di
Voyager
notizie
su
tutto
questo.
Interessante
è
stata
la
serata
con
la
medium
inglese
Sue
Rowlands. Di
solito
sono
un
po’
scettica
su
dimostrazioni
di
medianità
in
pubblico
, con
tantissime persone, ma
debbo
dire
che
i
cinque
contatti
in
cui
ella
ha
visualizzato
le entità,
(l’ultimo
in
modo
particolare
poiché
si
trattava
di
un
bambino
, i
quali
genitori
erano
seduti
proprio
vicino
me e
di
cui
conoscevo
la storia), mi
hanno
veramente
lasciata
senza
parole.
Anche
la
pittura
medianica
tramite
la
brasiliana
Valdelice
Salum
, mi
ha
colpita
molto.
Lei
dipinge
in
pochissimi
minuti
quadri
con
colori
ad
olio
o
carboncino
solo
con
l’uso
delle
mani
o
con
i
piedi.
I
pittori
che
tramite
lei
dipingono
sono
famosissimi, come
Picasso,
Monet, Renoir, Cesenne, Van
Gogh.
Le
opere
sono
state
poi
vendute
all’asta
e il
ricavato
dato
in
beneficenza
per
i
bambini
brasiliani.
Fa
questo
da
più
di
35
anni;
i
pittori
tramite
lei
aiutano
l’umanità
che
soffre. Questo
è il
patto.
E’
stato
bellissimo
anche
perché
credo
che
avere
un
quadro
del
genere
sia
non
solo
stupendo
ma
che
questo
carichi
di
energia
positiva
il
luogo
in
cui
è , e
chiunque
lo
osservi.
Se
dovesse
ricapitarmi
un’occasione
così, andrò
preparata
e
parteciperò
all’asta.
Un
quadro
come
quello
è
impagabile.
La
conclusione
è
che
, sono
sempre
più
convinta
di
quanto
il
mondo
spirituale
ci ami, di
quante
persone
veramente
“grandi”
ci
sono
che
hanno
capito
tanto
e
che
insegnano
a
chi
vuol
capire
e a
chi
è
pronto,
di
quanto
siamo
tutti
collegati
l’uno
con
l’altro
e di
quanto
tesoro
dobbiamo
fare
delle
nostre
esperienze
per
noi
e
per
gli
altri.
Grazy
****************************************************
LA
BIOPSICOSINTESI: CONFLITTI E SUBPERSONALITA'
(03-11-08)
Dr. Adriana Velardi
Filosofo Cognitivista e Ph. D. in Hindo-Vedic Psychology
Presidente e Fondatrice di Klären, Associazione Culturale e Filantropica
Membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana di
Biopsicosintesi
CONFERENZA TENUTA PRESSO
L'Ass. Culturale PIRRI DI GENOVA,DOMENICA 12 OTTOBRE 2008
La Biopsicosintesi è una metodologia psicologica (derivata dalla
Psicosintesi) che ha come obiettivo la maggiore coscienza tramite la
volontà, per gestire con maggiore consapevolezza le dinamiche della
propria personalità. In questo studio, da molti conosciuto anche come
“Ricerca di se stessi” (che si attua principalmente con la osservazione
dei propri automatismi che riguardano la sfera della esistenza
materiale, intellettuale ed emotiva), quando si pronuncia il termine
SE', si intende denominare quella parte che é più lontana dalla propria
personalità (o aspetto esteriore), da quelle parti sottili (inconsce)
presenti in ogni essere umano. Queste parti furono definite da Roberto
Assagioli “Subpersonalità”, da George. J. Gurdjieff furono chiamate
“Falsi Io” e da altri più semplicemente “identificazioni”.
Roberto Assagioli è il padre della psicosintesi, ma non è noto in Italia
quanto lo e' invece in altre parti del mondo, i suoi libri sono tradotti
in ben nove lingue. Era medico, psichiatra, filosofo, educatore,
scrittore, esoterista. Splendido individuo che seppe parlare a tutti,
persino ai più acerrimi positivisti, riuscendo a fare accettare e
comprendere le proprie teorie, non soltanto a coloro che già
sperimentavano specifiche discipline introspettive, ma anche a chi
totalmente le ignorava. Assagioli superò i concetti freudiani e
junghiani, affermando che: PRINCIPIO DELL'EVOLUZIONE UMANA E' LA VOLONTA'
CONSAPEVOLE e scrisse numerosi libri contenenti indicazioni, esercizi,
che ognuno può sperimentare da sé. Egli coniò il termine “psicosintesi”
e sostenne che: l'unico ideale, l'unico scopo esistenziale, è il
raggiungimento del proprio SÉ. Ad esso si può arrivare armonizzando il
proprio Essere nei suoi diversi aspetti, primo fra tutti occorre
stimolare l'attenzione uditiva, visiva, cinestetica, per riattivare quel
che è sopito o/e sconosciuto. Poche persone riescono ad adoperare
contemporaneamente i linguaggi uditivo, visivo e cinestetico, alcune
fortunate ne hanno attivati due, farli funzionare tutti e tre è sinonimo
di grande realizzazione. Assagioli insegna che l’auto-osservazione è
utile, non soltanto per armonizzare se stessi (tale armonizzazione si
attua su un principio d'amore) ma per il riconoscimento di specifiche
barriere interiori.
Conoscendo meglio se stessi, si impara ad amare nel
giusto modo il prossimo perchè, finalmente si accettano parti di sé che
si volevano dimenticare o ignorare.
Assagioli individuò vari metodi, adoperabili da tutti ed utili per
osservare se stessi: l’esercizio più significativo, necessario per
“iniziarsi” a tal tipo di cammino introspettivo, è quello denominato di
IDENTIFICAZIONE E DISIDENTIFICAZIONE (di differenti sub-personalità). E'
di grande aiuto e rappresenta senz'altro uno dei primi passi che ogni
persona ha il dovere di effettuare, per tentare di smascherare le
subpersonalità o “falsi io”, più evidenti. Diviene necessario capire per
quale ragione non si è in armonia con se stessi, ovvero perchè si è in
conflitto con se stessi? Tutti nasciamo puri, incontaminati, pura
essenza, ma appena fuori dal ventre materno, veniamo contaminati (altri
ci danno un nome, ci impongono una morale, una religione, etc). Ogni
umano è una macchina perfettissima, che rammenta ogni frazione di
secondo del proprio vivere quotidiano. L’origine della gran parte dei
propri problemi esistenziali, deriva dall’essere educati a recepire la
realtà esterna (le informazioni dirette ed indirette derivanti
dall’esterno) ma anche quella interiore (le emozioni in particolare ed i
propri pensieri di natura meramente intellettuale) in modo automatico.
Più precisamente facciamo nostre anche quelle realtà esistenziali che
non ci dovrebbero riguardare. Ciò accade perché il sistema in cui si
vive sostiene che tutti debbono essere educati nello stesso modo,
vestiti in un preciso modo, andare in vacanza in specifici siti,
possedere un telefonino e così via. La gran parte di individui, da
adulti, invece giunge a vivere la seguente esperienza: l’illusoria
eguaglianza, si rivela una mera ed enorme diversità. Allora, le persone
entrano in crisi esistenziale, e si domandano: perché ho studiato,
scelto quel lavoro, sposato quella donna, quell'uomo? La crisi si
manifesta da adulti, in età in cui si è ammalati fisicamente e
psicologicamente o contemporaneamente in entrambe le sfere. Cosa motiva
il desiderio della “ricerca del sé” dello studio dei propri “falsi io”?
Per quale ragione una persona, comincia a desiderare di ritrovare sé
stessa? In generale perché non sta bene interiormente; come mai non sta
bene interiormente? Sicuramente perché ritrova in sé, una o svariate
disarmonie. Si sente divisa, sente che dentro sé, rispetto ad un
interrogativo, si presentano molteplici risposte e non sa più quale
scegliere. Per quale motivo accade ciò, perché spesso si pensa di fare
una cosa e poi se ne va a fare un'altra? Tale situazione disarmonica si
riscontra nei momenti in cui il proprio vero io, il Sé, riesce a mandare
messaggi che oltrepassano la barriera delle tante subpersonalità. Questa
informazione è recepita come conflitto, sofferenza interiore che spesso
si manifesta anche fisicamente. Ogni persona spesse volte parlando con
altri e con se stessa, nel momento in cui ha desiderato spiegare e
giustificare suoi particolari atteggiamenti, può avere affermato di sé:
io sono emotivo, io sono razionale, io sono sportivo. Con queste
affermazioni, le persone (inconsapevolmente) rendono nota la loro
maggiore identificazione, la più evidente. Chi desidera capire chi è ed
intraprende la via biopsicosintetica o qualunque altra disciplina
introspettiva, quando si appresta ad individuare le proprie
subpersonalità, scoprirà che quelle più evidenti (più facilmente
intercettabili) in realtà sono le meno pericolose; capirà che solo
quando si è in grado di riconoscerle, è possibile procedere al passo
successivo e tentare di smascherare i “falsi io” più sottili che son
soliti nascondersi dietro i primi. Andare alla ricerca di “sé stessi”,
significa che una persona comincia a fare un lavoro di “pulizia”
interiore e conseguentemente di armonizzazione, di riequilibrio delle
parti di sé che fino a quel momento ha creduto essenziali, non
automatiche. Attuando questa “pulizia”, arriverà a comprendere ciò che
realmente le appartiene e quello che invece è frutto dell'educazione
ricevuta da genitori, nonni, scuola, amici, conoscenti e tivù.
CONVEGNO DI BORGARO
(29-10-08)
GLI
ARTICOLI DI ANGELA, LUCIA E
GRAZIELLA
Da
Graziella
Il
convegno di Borgaro è stato un'esperienza bellissima. Io ormai di
convegni ne ho frequentati parecchi ma posso dire che questo è stato per
me quasi "Materno". Come è vero quando si dice che tra simili non
servono le parole, basta poco: una frase, uno sguardo, una stretta di
mano, un sospiro, due occhi lucidi, una pausa tra una parola e
l'altra...basta poco per dire "io sono come te e tu sei come me".
Non è il dolore che ci fa sentire simili, è l'amore per quel figlio e
per tutti quei figli stupendi, bellissimi, che non riusciamo più a
vedere ma di cui ne sentiamo l'amore, la gioia nel vederci insieme, nel
sentire che li pensiamo vivi e li amiamo immensamente.
I partecipanti, i relatori, gli organizzatori, le stesse sensitive, sono
stati a "misura di dolore".
E' un termine che voglio usare per dire che c'è stato da parte di tutti
un grande rispetto , collaborazione e tanta disponibilità, debbo
dire soprattutto da parte delle sensitive Angela Albanese, Cristina
Contini e Barbara Amadori.
La serata di sabato sera con loro tre e il pubblico é stata fantastica.
Vedere loro che entravano nello stesso contatto di una entità, ognuna
con la propria medianità, è stata una esperienza unica.
Quanti messaggi quella sera da parte del mondo spirituale, con tre
"canali" così forti!!!
Abbiamo passato tre ore come se il mondo spirituale si fosse fuso con il
nostro, tramite loro ho sentito mio figlio per tutto il tempo, era
alle mie spalle, mi dava calore e penso che fosse lì non solo per
me, ma anche per dare energia alle entità più deboli ed alle stesse
sensitive.
Prima che iniziasse la serata, una mamma di Torino mi fece vedere la
foto della sua splendida figlia ed io le dissi sospirando che il mio più
grande "cruccio" è quello di non conoscere ora l'aspetto fisico di mio
figlio e che desideravo tanto sapere se sarebbe diventato alto.
Il giorno dopo, sono stata dalla sensitiva Barbara Amadori. La prima
frase che lei mi disse fu questa:
'Tuo figlio mi sta dicendo
che sarebbe diventato alto come un giocatore di basket, sport che lui
faceva e che fa tuttora, mi dice che ora porta i capelli un po' lunghi e
che è magro..'
Sono entrata con gli occhi lucidi, ma mio figlio, come quando faceva in
questa vita, trova sempre il modo di farmi sorridere e così sono
scoppiata a ridere.
Ha continuato dicendomi tante cose, tutte vere, dandomi tante
indicazioni anche sulla mia vita futura, ed ha concluso facendo vedere a
Barbara miele e pere in confettura. Ed anche qui ho riso.
Di miele ne era ghiotto
e per le due mattine che sono stata ospite dalla dolcissima e
gentilissima Angela ho fatto colazione con la marmellata di pere.
Ha voluto darmi la prova che era lì ogni mattina con me mentre facevo
colazione e certamente era in buona compagnia. Barbara mi ha lasciata
chiedendomi un abbraccio e dicendomi che mio figlio le aveva dato tanta
energia ed era proprio quello che le serviva per affrontare i contatti
successivi.
Anche questa fu una conferma per me per la serata del sabato sera.
Il mondo invisibile c'è, esiste, ed è più reale che mai ed è un
mondo di Amore e di Luce.
A tutti i genitori che spesso si fanno frenare dalla paura ad andare a
questi convegni o dall'avvicinarsi a certe tematiche che affrontano il
tema dell'Aldilà, vorrei dire di non temere nulla e di non avere nessuna
riserva. I nostri ragazzi che sono nell'altra dimensione vogliono essere
raggiunti ed ogni volta che facciamo un passo verso il loro mondo per
loro è festa, ed io , personalmente, farò in modo, che per mio
figlio la festa non finisca mai.
Un abbraccio a tutti.
Graziella
Prime
impressioni (positivissime!) inviateci da Angela e
Lucia, ne
aspettiamo altre!
Da Lucia.
27/10 alle 23:18
Partecipare
al primo convegno nella città in cui sono nata mi ha regalato
una grande emozione!!!
Chi li frequenta abitualmente si sente a casa : incontri,
persone che ti sorridono perché ti hanno già visto e ti
riconoscono, sai che lo scopo che le hanno portate li è simile a
tuo e hai la possibilità di condividere emozioni e impressioni.
Si impara sempre ; ciascun relatore ti lascia qualcosa da
portare a casa: le sue esperienze personali e le nuove nozioni
ti aprono la mente.
Carlo Serofilli, ad esempio , ci ha spiegato che il dolore
appartiene alla mente razionale e non al cuore e che se la mente
viene distratta, il dolore momentaneamente sparisce
Il dolore nel cuore non c’è mai per nessun motivo perché è una
caratteristica della dimensione terrena, esso ha sede in quella
parte di cervello che funziona con la fisica materiale e che
appartiene a questa dimensione
Se imparassimo ad ascoltare in cuore ci eviteremmo tante
frustrazioni e sofferenze.
La serata di sabato è stata per me la più emozionante del
convegno perché ho avuto modo di assistere alle capacità
medianiche delle bravissime medium che, unitamente, hanno
dimostrato come la morte sia solo una trasformazione e che i
nostri cari sono sempre al nostro fianco: nella sala non
c’eravamo solo noi partecipanti al convegno………
La riprova (se ancora ce
n’era bisogno) l’avevo avuta la sera prima, quando,
appena coricata e spenta la luce nella stanza di Fausto (ebbene
sì….eravamo tutte accampate a casa di Angela!!!!),
le luci si sono accese ad intermittenza in risposta ad un mio
ringraziamento per la sua ospitalità.
Come
ad ogni Convegno che si rispetti, non potevano mancare gli Orbs, eccone
due intenti a "curiosare" intorno ad Angela ed a Lucia (di spalle)
ed altri due sui Relatori.
|
Da
Angela -27-10-
Eccomi,
cari amici, a darvi le mie prime impressioni su questo convegno, nuovo
di zecca, perché messo in piedi da un gruppo di persone (amputate e non,
tra le quali la cara Renza Aimone) che hanno riempito un grosso vuoto
nell'Italia del nord-ovest.
Più di quattrocento gli intervenuti, e credo che già solo questo dato
(per un convegno alla sua prima edizione) sia di per sè significativo.
Grossi nomi tra i relatori (chi frequenta i convegni conosce Paola
Giovetti, Don Sergio Messina, Claudio Maneri, Alessio Tavecchio...), ma
anche "mamme" e "papà" che hanno testimoniato la loro rinascita dopo il
calvario. Questo ha dato un taglio speciale all'intero convegno: ci si è
sentiti in famiglia, accolti; ci si è riconosciuti in quanto dicevano,
molto più che in tante dotte trattazioni.....
Presenti sul palco anche due ottimi sperimentatori in campo metafonico
(Riccardo Di Napoli e Anabela
Cardoso) che, oltre a portarci molti esempi dei risultati
ottenuti, hanno spiegato con dovizia di particolari le loro tecniche di
registrazione.
Ciliegina sulla torta, l'intervento di una psicologa che ha parlato
dell'elaborazione del lutto in tutte le sue fasi e del tipo di aiuto che
può fornire in questi casi la psicoterapia. In particolare ho molto
gradito, di questa presentazione, l'approccio rigoroso, ma aperto circa
la ricerca di un contatto con il trapassato: è stato detto a chiare
lettere che chi riesce a credere alla sopravvivenza del suo caro e si
attiva per ristabilire un rapporto con lui, riesce a elaborare il lutto
in tempi molto brevi e con risultati migliori (nell'ottica di
riorganizzare la propria vita).
Altrettanto chiaramente, la giovane psicologa ha affermato che purtroppo
la scienza (come la Chiesa, ndr) ha perlopiù atteggiamenti di grossolana
chiusura nei confronti di queste tematiche, e ne risulta quindi uno
svantaggio per il paziente-sofferente: chi, nell'imminenza di un lutto,
si trova a sperimentare fenomeni "para" come visioni o chiaroudienza (e,
cari amici, noi sappiamo che succede spesso), può vedersi propinare una
cura contro le "allucinazioni" o "atteggiamenti schizoidi"..........
Anche le sensitive, tutte gratuitamente a servizio, sono state
carinissime, gioiose, amichevoli, così come l'intero staff degli
organizzatori che si sono prodigati, numerosi e sempre sorridenti,
affinchè ognuno di noi si sentisse "a casa".
Il clima generale é stato di grande accoglienza e calore e questa
impressione l'ho potuta riscontrare in molte persone all'uscita dal
convegno.
Il nostro gruppo ha portato il saluto affettuoso della PdA ad alcuni fra
i relatori e al moderatore Maurizio Bonfiglio che, di persona, è ancora
meglio che per iscritto .
Il quotidiano LA STAMPA di Torino ha pubblicato stamattina un lungo
articolo sull'evento, corredato di foto e testimonianze e l'intervista
ad una delle sensitive presenti: un buon "pezzo", di cronaca e non di
opinione.....e anche questo mi è piaciuto molto .
E in una delle foto, piccole piccole, ci siamo tutte noi...
(Potete richiedermi via e-mail
il file PDF con l'articolo de "La Stampa" - WM)
In
merito al misterioso sorriso sfoggiato da Giovanna (detta
"La lagna"), ecco la spiegazione inviataci
da Grazy:
"Le
abbiamo dato un bel calcione nel sedere e tante di quelle sgridate che
se le ricorderà a vita. Speriamo che duri almeno per un po'!!!"
***********************************
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