PIU'SIGNIFICATIVE. (PAG 3)
ANCHE I DOTTORI VANNO IN PARADISO (11-03-06)
La D.ssa
Pam Kircher all'età di 6 anni ebbe una NDE a seguito di una meningite.
A dispetto di coloro che ritengono la NOSTRA professione (Pam é Medico
di Famiglia come il Vs. Webmaster!) INCONCILIABILE con la spiritualità,
ecco il suo breve racconto che ci dimostra come l'incontro con una realtà
trascendentale non l'abbia messa in conflitto con la cruda realtà dello studio
della Medicina, cui da adulta si é dedicata.
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Eravamo nel 1950.
Una ragazzina di sei anni si era appena finita di vestire per la festa
di Halloween nella sua piccola casa borghese nel Missouri, ma appena
indossato il costume, la gola cominciò a farle male. Decisa a celebrare
la festa in ogni modo, uscì senza dir nulla alla mamma, ma durante il
rituale giro della questua dei dolcetti, il dolore era aumentato a tal
punto che le stava cominciando a diventare difficile persino aprire la
bocca. Finita la festa, il dolore era ormai divenuto
insopportabile,finché, durante la notte, arrivò anche un atroce mal di
testa.
In chiesa, la mattina dopo, comparvero altri sintomi quando, recitando
in piedi la sua preghiera a Dio, si accorse che chiudendo gli occhi
cadeva di lato. Il collo divenne rigido ed il mal di testa ancora più
forte e per tutta la notte le fu impossibile dormire. La bambina e la
madre restarono sveglie, in attesa del mattino, quando si sarebbero
potute recare dal dottore. Questi, appena la visitò, ne fu subito molto
allarmato: un ascesso alle tonsille aveva causato una meningite. Fatta
un'iniezione di penicillina disse a sua madre che avrebbe potuto
salvarsi o morire, dato che non c'era null'altro da fare, salvo
continuare la cura ed evitare movimenti bruschi del collo, che avrebbero
potuto facilitare la diffusione del pus. Tornate a casa, una giovane
madre terrorizzata, cercò di posare la bimba sul letto con la maggiore
delicatezza possibile. A quel punto Pam si rese improvvisamente conto di
trovarsi nell'angolo del soffitto a guardare giù in basso verso una
bambina che giaceva nel letto. Non ne fu sorpresa o spaventata, sebbene
nessuno le avesse mai parlato delle esperienze fuori dal corpo. Era
totalmente libera dal dolore ed in uno stato di pace perfetta,
unitamente alla forte sensazione di essere protetta da Dio. In
quei momenti, non si sentiva né bambina né adulta, sentiva solo di
essere l'intima natura del suo "sé", la sua anima che era
esistita ben prima di entrare nel corpo, ciò che esisterà quando
questa vita sarà finita. Pur sentendosi forte, in pace e totalmente
connessa con Dio, ad un tratto guardando giù alla piccola bambina
nel letto, fu consapevole del suo dolore e provò compassione per lei e
finalmente comprese che proprio lei doveva essere quella bambina malata.
Così com'era iniziata, l'esperienza altrettanto improvvisamente cessò.
"La
mia NDE, causata da un episodio di meningite, ha influito sul mio modo
di vedere la vita e sulle scelte che ho fatto successivamente"
-dice Pam.- "Non ne ho mai parlato fino all'età di 42 anni (nel
1989) perché non volevo sembrare fuori di testa e perché ritenevo
trattarsi di un fatto troppo privato. Quando ho letto i libri di Kenneth Ring
ed ho appreso come cambia la vita di chi ha avuto una NDE, ho deciso che
dovevo parlare della mia esperienza per aiutare la gente a capire quanto
le NDE siano comuni, anche perché, essendo Medico di Famiglia, mi é più
facile essere creduta."
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La Dr.ssa Pam Kircher, dopo quella
decisione presa nel 1989, ha tenuto centinaia di conferenze in Università,
Istituti Oncologici ed all IANDS. Ha scritto inoltre due libri in cui
presenta varie NDE raccolte durante la sua pratica professionale.
"Thank you very much"
alla D.ssa Kircher che ci ha autorizzati a tradurre la storia
pubblicata sul
suo sito (clic).
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CHRIS A 4 ANNI E' ANDATO IN PARADISO ATTRAVERSO UN MACCHERONE! (15-05-06)
Bellissima NDE di un bimbo di 4 anni, raccolta dal Dr. Morse, in cui si evidenzia il rapporto che si crea fra noi e gli animali, persino gli insetti, quando passiamo dall'Altra Parte. Non meravigliatevi: se é vero che Dio ha creato tutto, anche gli animali più umili posseggono una scintilla del Suo Amore e tramite loro possiamo in pratica, contattare lo stesso Dio. Ma passsiamo ora a leggere quello che Chris ha da raccontare.
L'ANGELO ED IL DOTTORE Vi racconto
una storia (vera) riferita dal Dr. Morse in uno dei suoi
libri, che conferma quanto affermo sul sito ormai da tempo. Un
suo giovin collega, ancora molto fiducioso sui
"miracoli" della Scienza Medica, una sera
tento' in tutti i modi di salvare un bimbo nato con gravi
malformazioni ed alla fine, stanco sfinito, ando' a riposarsi
nel suo ufficio, chiedendosi perché quel bambino dovesse
morire. Non c'era proprio nulla da fare...Si era appena
addormentato, che un bellissimo essere di Luce (lui disse un
Angelo) gli apparve e gli spiegò perché quel bimbo doveva
morire. Tutti noi torniamo qui
innumerevoli volte per imparare-disse- ed i bambini malformati
questa verità la conoscono benissimo. Il Medico non si fece scrupolo di raccontare a
tutti di questo incontro e da allora divenne meno fiducioso
nella sua professione che in certi casi, ritarda il nostro
ritorno a quel mondo meraviglioso che abbandoniamo
volontariamente per venire qui, a scuola di sofferenza. |
"Quando sono morto, sono andato in un enorme
maccherone," Chris, che aveva quattro anni quando a seguito di un incidente é quasi affogato nelle gelide acque di un fiume in cui era precipitata l'auto guidata dal
padre*,
ha così descritto al Dr. Morse il famoso "tunnel".
"Non era come un maccherone a spirale,era molto diritto, come un tunnel. Quando ho detto a mia mamma di essere morto, le ho detto un maccherone, ma ora penso che doveva essere un tunnel, perché dentro aveva un arcobaleno, e non penso che i maccheroni hanno un arcobaleno al loro interno.Ero spinto come da un vento, e potevo galleggiare. Ho visto due tunnel piccoli di fronte a me. Uno di loro era il cielo degli animali e l'altro era il cielo degli uomini. Sono prima andato nel cielo degli animali. C'erano molto fiori e c'era un'ape.
L'ape parlava con me e tutti e due annusavamo i fiori.
L'ape era molto bella e mi ha portato pane e miele perché ero veramente affamato.
Poi sono andato nel cielo degli umani. Ho visto mia nonna [che era morta alcuni anni prima]. Il Cielo era bello, era come un castello, ma non uno di quei luoghi in rovina e vecchi. Questo non era un castello d'oro, era un castello normale, molto vecchio. Come ho guardato verso il cielo, ho sentito una musica. La musica era molto forte e mi entrava nella testa. Ho cominciato a guardarmi intorno ed allora, all' improvviso, ero in ospedale e c'era un infermiere vicino a me. E' stato tutto molto facile."
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(*)
Successivamente
Patti, la madre di Chris, ha confessato al Dr.Morse che, mentre nuotava nel
fiume per mettere in salvo se stessa ed i suoi figli, aveva visto suo
marito seduto sulla riva del fiume.
Egli le sorrideva durante la strenua
lotta contro i flutti e lei non capiva come potesse essersi salvato e
non correre ad aiutarla fisicamente. Solo dopo che i soccorritori lo
ebbero recuperato, intuì che si era trattato del suo Spirito
che si era mostrato per salutarla, dato che il suo corpo fisico era
rimasto intrappolato nella macchina.
Patti rivide il
marito dopo qualche tempo a casa sua: le apparve "solido e
vestito normalmente" come ha riferito al Dr Morse, dopo che
questi le aveva parlato della NDE di suo figlio. Pur non essendo credente,
queste esperienze hanno completamente cambiato il suo modo di vedere ed oggi non ha
più paura della morte.
(Tradotto da
"Parting Visions" Del Dr. Melvin Morse)
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LA NDE DI A. YENSEN: "ERO TORNATO A CASA" (19-11-06)
---------------(Dal sito di Kevin
Williams) -------------------
Arthur Yensen è stato fra i tanti a ricevere informazioni sulla Reincarnazione, durante la sua NDE datata 1932. Disegnatore di fumetti, aveva creato un personaggio -Willie Wispo- un barbone come tantissimi altri a causa della crisi economica del '29, quando i disoccupati Americani avevano raggiunto la cifra record di sedici milioni.
Per studiare meglio il suo personaggio, finse di essere un clochard e cominciò a girare in autostop. Fu proprio durante uno di questi viaggi, che venne coinvolto in un gravissimo incidente stradale: il giovane guidatore di una cabriolet perse il controllo a causa dell'eccessiva velocità sulla strada che porta a Winnipeg ed entrambi furono catapultati fuori dall'abitacolo, ma mentre l'autista ne usciva quasi
illeso, Yensen sbatteva violentemente al suolo
perdendo immediatamente coscienza. Il suo libro "Ho visto il Paradiso" -ormai introvabile- fu
pubblicato oltre vent'anni dopo la sua NDE (nel 1955), perchè a quei
tempi nessuno voleva ascoltare una storia così fuori dai canonici insegnamenti religiosi sulla morte e
sull'Aldilà.
Chi volesse leggere per intero il racconto, può trovarla sul libro della D.ssa
Atwater, "Beyond the Light.",
oppure sul sito di Kevin Williams
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"Mi sentii come se mi fossi liberato dal corpo.... Credendo
che "io" ero il mio corpo, sapevo istintivamente che
separandomene, sarei morto!
Il mio corpo ed il mio spirito continuarono a separarsi, finchè
avvertii un breve ma acuto dolore al cuore, come se si squarciasse, poi
lentamente e dolcemente, uscii fuori dalla sommità del capo.
Gradualmente la visione del mondo intorno a me cominciò a svanire,
mentre un nuovo mondo, più bello ed al di là di ogni immaginazione,
cominciava ad apparire. Per qualche decina di secondi potei vedere
entrambe le realtà, poi quel regno di luce divenne sempre più
brillante e mi ritrovai in un bellissimo luogo, dominato da due alte
montagne innevate, simili al Fusjiyama, in riva ad un lago.
L'aria era talmente limpida che, pur essendo ad oltre venti kilometri di
distanza, potevo vedere la rigogliosa vegetazione che cresceva sui
fianchi dei monti, fino a distinguerne foglie ed i fiori:
la mia vista era diventata almeno 100 volte più acuta! "
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Dopo il suo arrivo, Yensen incontrò diversi "abitanti"
dell'Aldilà, uomini e donne che lo accolsero cantando e ballando e gli
diedero il benvenuto nel mondo dei "defunti", precisando che
anche loro, un tempo, avevano vissuto sulla terra. Tutti erano giovani,
fa i 20 ed i 30 anni ed erano bellissimi e felici ed il più bello ed
autorevole di loro, gli spiego' che in quel bellissimo lago che dominava
il paesaggio, avrebbe potuto farsi il bagno e nuotare, uscendone poi
perfettamente asciutto. Un altro gli stava dicendo che avrebbe potuto
correre, saltare e cantare senza mai stancarsi nè annoiarsi, quando
Yensen si rese conto che quel posto gli era familiare, come se fosse
casa sua. Ricordò cosa ci fosse dietro quelle montagne e capì che
quella era davvero casa sua e capì che sulla terra era stato solo un visitatore, uno straniero disadattato ed ammalato di nostalgia!
"Grazie a Dio sono di nuovo qui -esclamò- e questa volta ci voglio restare!"
Quindi, il più anziano del gruppo , che sembrava un dio Greco, continuò a spiegargli che lì tutto è puro, dato che niente si degrada, nè gli elementi si mescolano fra loro come accade sulla terra.
Tutto è controllato dalla onnipresente "Vibrazione Principale" (VP d'ora in poi - NdR) che blocca l'entropìa ed ecco perchè il Paradiso è eterno. Yensen,
che ormai si sentiva totalmente felice e pieno d'amore per tutti, chiese alla sua guida
come fosse possibile. Gli fu risposto che i pensieri sono vibrazioni
controllate dalla frequenza fondamentale che neutralizza tutte le negatività e permette di esprimerne solo
di positivi come amore, libertà e felicità.
Dopo la morte, la gente va a far parte di gruppi omogenei, in base ai ritmi delle vibrazioni personali. Se c'è una piccola parte di disarmonia, essa viene eliminata dalla
VP, ma chi in vita è stato "cattivo", va in un luogo consono al suo modo di pensare, dove solo i pensieri negativi possono esistere.
Se tali spiriti "bassi" cercassero di "salire" colà, verrebbero annichiliti dalla
"VP".
Nell'Aldilà, insomma, ognuno vive in una sorta d'Inferno o di Paradiso che si è preparato già durante l'esistenza terrena
[Gesù infatti ci disse che " si raccoglie ciò che si semina"
-NdR].
"Se si getta un sasso dentro una trebbiatrice-continuò la guida-
esso viene scartato non perchè è "buono" o "cattivo", ma a causa del suo peso e della sua forma: nessuno ti manda da nessuna parte, sei tu che ti selezioni in base alle vibrazioni -alte o basse- dellla tua anima. Finchè si è sulla terra, bisogna dunque sviluppare l'amore incondizionato e l'altruismo, non si viene qui grazie alle
'buone azioni', nè per l'appartenenza a questo o quel credo religioso, ma semplicemente perchè si è in armonia con
questo luogo: è chi sei davvero tu, quel che conta!"
La mente di Yensen era diventata improvvisamente limpida e cristallina e si rese conto di possedere una conoscenza infinita, sì da comprendere appieno le finalità della vita.
Quelli che noi chiamiamo problemi, non sono altro che il sistema naturale per imparare e se solo sapessimo apprendere dalle altrui "lezioni", saremmo in grado di evitare la maggior parte dei nostri guai terreni.
Proprio mentre il nostro amico sperimentava questa sorta di estasi, uno degli Spiriti gli annunziò che doveva tornare indietro. A nulla valsero le sue proteste, ma gli fu preannunziato che aveva un importante lavoro da portare a termine sulla terra, in un momento
di grave confusione e destabilizzazione.
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Molti lettori del suo libro hanno posto diverse domande a Yensen, riassumiamo qui quelle più interessanti, a riprova che la sua missione -pur essendo tornato
definitivamente a Casa nel 1992, alla venerada età di 94 anni- continua
ancora oggi.....
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D.) Ci puoi parlare del Paradiso?
R.) E' difficile descriverlo con parole terrene, perchè va al di là della nostra immaginazione.
Comunque, il Paradiso che ho visitato, è contraddistinto da un' intensa sensazione
di bellezza totale con prati lussureggianti, acque cristalline e musica che pervade tutto l'ambiente e tutto ciò è dovuto alla VP.
Per quel che ne so, è la casa definitiva di ogni spirito. Non è un luogo di riposo, come tante persone noiose lo dipingono,
ed i suoi abitanti sono felici ed ingenui come fanciulli. In un luogo dove tutti si amano l'un l'altro, non esistono inibizioni ed ognuno fa esattamente ciò che più gli
aggrada, dato che solo la parte migliore di ognuno di noi sopravvive, consentendo una libertà ed una felicità inimmaginabili sulla terra dove invece, essendo chi più e chi meno cattivo, abbiamo bisogno di migliaia di leggi e limitazioni per mantenere l'ordine.
D.) Cosa ci sai dire dell'Inferno?
R.) Non molto, ho solo sentito dire che è un posto gelido. Sappiamo che il calore è causato da molecole in agitazione, mentre il freddo è dovuto alla mancanza di movimento, ebbene anche l'amore è una vibrazione tumultuosa dell'anima mentre l'avversione è una vibrazione più lenta, bassa.
L'amore totale è Dio, l'odio,
l'avversione totale per il prossimo è morte, è l'annichilimento dello spirito.
La temperatura in Paradiso è perfetta, nè caldo nè freddo, mentre un tizio che mi ha detto di esser stato all'inferno per tre settimane, lo ha descritto come un luogo buio, malsano, gelido e spaventoso,
un posto dove ognuno conserva i suoi desideri terreni, senza poterli
soddisfare. Il goloso, per esempio, non può mangiare perchè non ha più un corpo fisico,
l'alcoolizato non può bere per lo stesso motivo, nè il drogato puo' trovare una dose.
Il taccagno non può difendere i suoi soldi ed il sessuomane, che non conosce l'amore, non può soddisfare la sua libidine;
l'Inferno è davvero un inferno per tutti coloro che vivono solo per soddisfare i propri egoistici desideri. Senza corpo fisico, i sentimenti negativi si intensificano e gli spiriti cercano inutilmente di nascondersi ai loro nemici,la loro unica speranza è reincarnarsi. Sfortunatamente però, se lo fanno, spesso possono dimenticare i tormenti patiti all'Inferno e possono tornare a vivere in modo sbagliato, non una ma tante volte, fin quando ritrovano la via della salvezza. Molti hanno bisogno di un "salvatore" perchè incapaci di aiutarsi da soli e
forse proprio a costoro si rivolse Gesù quando disse:
" Io non sono venuto a chiedere il pentimento ai giusti, ma ai peccatori".
D.) Cosa sai dirci su successo e fallimento?
R.) Siamo venuti su questo mondo per avere problemi e per imparare a risolverli, ma purtroppo molta gente non lo capisce e si lamenta della propria sfortuna passando la sua esistenza inseguendo il piacere, la fama ed il denaro.
Poi muoiono senza aver fatto alcun progresso spirituale e così sprecano una vita dopo l'altra.
Sia ben chiaro che tutto ciò che ci portiamo dietro è il nostro carattere, il nostro Karma e le nostre capacità individuali, dato che dovremo
vivere insieme a persone simili a noi.
Ne consegue che il successo più grande è salire ai livelli spirituali più alti, mentre il peggior fallimento sarebbe odiare noi stessi aldi là della vita, ammesso che sia possibile.
D.) Hai visto Dio?
R.) No, non ho visto Dio, nè Gesù Cristo, nè ho sentito parlare della Salvezza, tuttavia ritengo che la Vibrazione Principale sia parte di Dio, perchè controlla tutto l'universo, salvo le menti dei malvagi della terra.
Per capire Dio, credo che bisognerebbe esser grandi almeno quanto Lui o quanto
Gesù.
Per salvarsi è sufficiente amare in maniera altruistica sì da far elevare le proprie vibrazioni a sufficienza per diventare adatti al Paradiso.
D.) Cos'è il peccato?
R.) Peccato è tutto ciò che ostacola la crescita
spirituale.
I tre grandi peccati sono: non imparare dall'esperienza,trasformare la leadership in tirannia e trasformare l'egoismo in cupidigia.
Dovremmo evitare l'avidità, la tirannia, la paura, le preoccupazioni inutili, l'ira, l'odio, la gelosia e soprattutto i sensi di colpa. Questo basta a metterci in sintonia con gli Spiriti superiori (gli Angeli Custodi), con Dio e con l'Universo. Il peccato è qualsiasi cosa che
interrompe questo contatto.
Quando ci sentiamo in colpa, ci vergogniamo di affrontare lo Spirito Universale e costruiamo barriere per nasconderci, ma senza la sua guida, diventiamo come bambini persi nel buio e non ci resta che chiedere aiuto, dopo esserci liberati dei nostri sensi di colpa.
D.) Ci spieghi la Trinità?
R.) Dio è ovviamente il Padre, creatore dell'Universo, mentre
il Figlio è Gesù che ha raggiunto una totale unità con Dio, che è
poi anche il nostro obiettivo finale.
Lo Spirito Santo potrebbe essere la "Vibrazione
Pricipale" che fluisce in noi liberamente se non opponiamo resistenza all'Amore Incondizionato.
D.) Credi nel diavolo?
R.) No, ma se ne esiste uno, è stato un angelo abbastanza sciocco da combattere contro
Dio; è come se noi volessimo impedire al sole di sorgere.
Cedo che il diavolo sia piuttosto una figura mitologica inventata dagli uomini a mò di capro espiatorio per giustificare i propri misfatti, anzichè assumersene la responsabilità.
Esistono tuttavia spiriti legati al mondo terreno, spiriti dalle vibrazioni molto basse, che ci influenzano con la telepatia.
Essi possono essere allontanati dall'Amore Incondizionato o cacciati via da
Spiriti Superiori, come Gesù.
Gli uccelli dalle stesse piume volano via insieme, dice un antico
proverbio, e l'unico modo per disfarsi del"diavolo" è non
essere simile a lui.
D.) Credi alla predestinazione ed al libero arbitrio?
R.) In entrambi. Dato che mi hanno detto che avevo un destino, perchè
non dovrebbero averlo anche gli altri? Ovviamente il nostro cervello può conoscere solo quel che vi abbiamo memorizzato, ma il nostro Superspirito sa tutto di noi. E' questo il motivo per cui Loro cercano di guidarci e
mantenerci nei nostri corpi fino all'ultimo, proprio come cerchiamo di restare nelle nostre auto finchè il viaggio non è finito, sebbene siamo liberissimi di ubriacarci ed andarci a schiantare contro un palo.
D.) Cosa hai da dire in merito ai preconcetti sull'Aldilà?
R.) Che non cambiano affatto nell'Aldilà. Supponete
che si abbia il preconcetto che dopo la morte si dorme fino al giorno
del giudizio. Bene quello spirito dormirebbe per secoli, mentre chi è libero da simili idee preconcette, si adatterebbe subito alla nuova realtà. Purtroppo i dogmi sono necessari alle religioni ma ognuno è libero di accettarli o meno.
D.) Cos'è il Karma?
R.) Il Karma è l'insieme delle nostre azioni -buone o cattive- che determinano il nostro destino.
Lo scopo del Karma é forzarci ad imparare la nostra lezione, che lo vogliamo o no.
Attraverso diverse esistenze, decidiamo con l'aiuto delle Guide, cosa è meglio per la nostra evoluzione e quanto Karma dovremo bilanciare. Se -per
esempio- abbiamo torturato gli animali o gli esseri umani, probabilmente ci sentiremo in dovere di vivere una reincarnazione in cui altri abuseranno di noi, sì da capire il dolore che abbiamo causato in precedenti esistenze. L'unico modo per aggirare il Karma è sviluppare un amore incondizionato tanto grande da annullarlo.
D.) Credi nella Reincarnazione?
R.) Certamente! La Reincarnazione spiega un sacco di cose che sarebbe difficile giustificare in un altro modo. In base alla mia esperienza, sono convinto che tutti abbiamo vissuto e siamo morti diverse volte e che non ricordiamo nulla, perchè tali ricordi non vengono trasferiti nel cervello, alla nascita. Solo cio' che abbiamo imparato in passato rimane e questo spiega perchè ci sono cose più semplici da imparare rispetto ad altre.
Mozart, per esempio, non ebbe bisogno di studiare la musica, perchè la conosceva già. Dopo ogni rinascita, siamo "ripuliti" da tutti i pregiudizi passati e siamo pronti a ricominciare daccapo.
Una volta progrediti abbastanza, non sentiamo più il bisogno di tornare sulla terra, salvo che come volontari per aiutare chi si sta perdendo. Come saprete, la chiesa Cattolica cancello' ogni riferimento alla Reincarnazione durante il Medioevo, onde controllare meglio i fedeli con la paura dell'eterna dannazione, ma non vi riuscirono appieno.
D.)Cosa pensi di Gesù e della Redenzione?
R.) Egli è un
Grandissimo Spirito che ci ha aiutati ad accelerare il nostro lento
progresso spirituale, insegnandoci ad amare in modo incondizionato. Sebbene i
suoi insegnamenti apparvero subito tanto importanti ai suoi seguaci da volerlo eleggere Re dei
Giudei, il potere politico decise di eliminarlo perchè pericoloso per i suoi interessi. Così facendo, si dettero letteralmente la zappa sui piedi, i discepoli credettero alla resurrezione e lo proclamarono Figlio di Dio.
Così nacque il Cristianesimo.
Il suo sacrificio fu trasformato in una forma di espiazione vicariante per tutti i peccati dell'umanità, salvando la vita di tante bestie che venivano sgozzate per far piacere a Dio. Ma se questa idea poteva andar bene 2000 anni fa, oggi è un nonsenso. Supponi che io sia Dio e che che tu, per farmi un piacere, sacrificassi tuo figlio...io ne sarei inorridito!
Nè sgozzare un agnello cambierebbe le cose: io nelle vesti di Dio ti farei nascere agnello per subire lo stesso trattamento! Se invece regalassi un bouquet di fiori a tua moglie, Dio ti amerebbe per questo gesto d'amore.
D. Credi nella resurrezione dei morti?
R.) Non credo proprio che avremo bisogno di un corpo fisico nell'Aldilà,
gli Spiriti che ho incontrato ne avevano uno altrettanto efficiente e dotato di capacità ben al di sopra di questo che indossiamo sulla terra.
Traduzione by WM
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DUE OPPOSTE
ESPERIENZE NEL MONDO DELLO SPIRITO
(03-07-07)
Ecco a voi due brevi racconti, uno "positivo", l'altro
"negativo", due esperienze spirituali opposte, entrambe avvenute a
seguito di annegamento, che ci fanno capire come le idee che coltiviamo
nella nostra mente ci influenzano grandemente al momento del
"Passaggio",
sia
che si tratti di una NDE, o di un ADC "infernale".
La legge d'attrazione (similes cum similibus) è valida anche
nell'Aldilà, per cui i "buoni" ed i "cattivi" stanno coi pari loro
e contattano solo i loro affini. La bambina affogata nel lago di
certo aveva avuto insegnamenti Cristiani perchè ha "visto" la mano
di Gesù che le indicava di tornare a terra, ma se fosse stata educata in
un'altra religione, avrebbe descritto qualcuna delle divinità a
lei note, mentre il "cattivo" Frank -drogato e dissoluto- evidentemente
sentiva dentro di sè di meritare l'Inferno, sicchè é stato
automaticamente attratto da un luogo identico a come se l'era
immaginato.
Vi ricordo che
l'immaginazione è creazione,
per cui l'Inferno non è unico, dato che ogni religione ne ha creato di
diversi, ma la stessa regola vale pure per i Paradisi.
Bruce consiglia di immaginare già da oggi il luogo dove vorremo
"approdare" dopo il Passaggio ed è certo che tale luogo viene
istantaneamente creato -forse in uno degli infiniti universi paralleli
ipotizzati dai Fisici- affinchè ognuno di noi sappia già dove andare,
evitando di perdersi nella zona grigia, ove potrebbe rimanervi anche per
diversi dei nostri secoli.
LA NDE DI SANDRA,
AFFOGATA IN UN LAGO
"Era un giorno molto caldo fra le montagne della Virginia, in quell'estate
del 1960.
Io ed i miei cugini ci recammo in un parco locale con le
nostre madri. Loro ci avevano proibito di fare il bagno nel laghetto finchè non ci avessero raggiunti, ma da bambini che eravamo, non
riuscimmo ad aspettare. Ricordo che corsi alla spiaggia e mi tuffai
immediatamente, per
capire solo troppo tardi quanto fredda fosse l'acqua e quanto il sole mi
avesse riscaldata.
All'improvviso guardai in su e vidi dei cerchi neri sopra la mia testa.
Non avevo idea di quello che mi stava accadendo, nè mi spaventai troppo,
semmai mi sentivo rilassata.
Poi tutto è diventato buio e ricordo di non aver visto più niente,
finchè non mi risvegliai in un spazio totalmente insolito dove vidi una
luce molto brillante.
Avevo appena 12 anni e non ne fui granchè sconvolta: ero
solo incuriosita e mi chiedevo dove fossi.
Tutt'a un tratto, mi ritrovai a parlare con mio nonno, che era morto
quando avevo cinque anni. :
"Non pensavo proprio che ti potessi
già trovare qui.", mi disse
Gli chiesi dove fossi, ma non mi rispose. Come detti
uno sguardo intorno, vidi cose meravigliose: gente felice ed a suo agio
che indossavano vestiti di ogni epoca e fra loro si percepiva che non c'era nessuna ostilità,
ma solo felicità. Pensai: questo è il posto
dove voglio vivere!
Allora mio nonno parlò di nuovo dicendosi orgoglioso di me, per come
crescevo, che stavo diventando grande ma ecco che dietro di lui apparve
anche la nonna. Era morta quando avevo 18 mesi, così non avevo alcun ricordo
di lei. Ero davvero eccitata nel vederla così bella. Aveva capelli
lunghi e neri, occhi vivaci ed un sorriso meraviglioso. Mi abbracciò e
mi disse che mi aveva osservato crescere.
Dopo che mio nonno mi aveva appena abbracciato, una GRANDE mano
apparve da una nube ed indicò verso il basso. Quella mano
aveva il segno
di un buco nel centro del palmo ed io mi sono sentita avvolta da
immenso calore
ed amore, ma non volevo lasciare quel posto!
Ricordo che mi ritrovai in un letto d'ospedale, mentre qualcuno cercava
di farmi una puntura.
Urlai, 'Fatela a mia madre: ne ha bisogno più le di me! ' Inutile dire che
mi fecero quella iniezione ed
oggi sono ancora qui a condividere la mia esperienza meravigliosa con
voi. Dei miei nonni serbo sempre nel cuore il ricordo di quel
meraviglioso incontro e sono più che certa che mi stanno aspettando.
Ritorno dall' Inferno
Anni fa avevo un amico che si chiamava "Al." Tutto quel che posso dirvi
di lui è che aveva dei problemi: il primo consisteva nel fatto che era
nato con le braccia rivoltate indietro, ma grazie ad un'operazione erano
tornate quasi al loro posto, anche se non poteva riposare di lato e le
teneva nella posizione di chi mette in mostra i muscoli. Ho incontrato
Al ad un corso di karatè ed era nei guai con la legge perchè correva il
rischio di finire in prigione. Usava anche droghe piuttosto pesanti e,
come se non bastasse, era implicato in una setta satanica dove
sacrificavano animali, tenevano strani rituali, bevevano il loro sangue,
e facevano altre follie simili.
Al c'era dentro fino al collo. Ricordo chiaramente la prima volta che
sono andato a casa sua: la maggior parte della gente normale appende
quadri alle pareti, ma non Al. Aveva preso i coltelli dalla cucina,
alcune accette ed un'ascia e li aveva infilati nei muri della sua casa!
Come se non bastasse -credetemi!- intorno alle armi aveva spruzzato del
sangue, così che il muro sembrava fosse stato ferito.
Ne rimasi scioccato: era certamente su una brutta strada!
Ricordo quando il suo amico Frank fu buttato fuori dalla nostra palestra
ed Al lo seguì.
Quel fine-settimana andarono al lago: avevano deciso di ubriacarsi e
fare uso di droghe.
Compiuta la prima metà del loro piano, erano completamente "fatti"
quando Frank decise d'andare a nuotare. Appena entrato nelle acque del
lago Frank cominciò ad annaspare, ma Al poteva solo starlo a
guardare mentre affogava. Non poteva gettarsi a salvarlo: la sua
deformità non gli permetteva di nuotare, oltre al fatto che era
totalmente sbronzo, così non poté fare altro che guardare morire
il suo migliore amico.
Più tardi, Al era veramente distrutto, dopo aver abbandonato, oltre al
karatè, anche la sua ragazza . Tre giorni dopo questi terribili avvenimenti, era
a casa sua sdraiato sul
letto, quando verso le 3 del mattino mi disse di aver sentito un rumore.
Era un suono difficile da descrivere, come di acqua che gocciola,
e dopo un momento lo sentì di nuovo.
Così si mise seduto: Frank stava lì di fronte a
lui, ritto ai piedi del letto! Era fradicio, grondante d'acqua e
semi-putrefatto come chi è morto da alcuni giorni.
Frank gli disse che era all'Inferno, e che era venuto a
prenderselo. Al si mise ad urlare come un pazzo e scappò via di
casa: non vi è ritornato per una settimana. Da allora ha smesso di bere
e di drogarsi ed ha cessato di frequentare sette sataniche; è
ritornato a praticare il karatè e si è rimesso sulla retta strada. So
che è spaventato da quello che gli è accaduto e mi ha giurato che era
sveglio, che non ha sognato.
Per qualsivoglia ragione, Al ha cambiato la sua vita radicalmente per il
meglio, ma è ancora terrorizzato dall'idea di rivedere Frank.
Mi ha confidato che non può dormire al buio e che teme il giorno che
ritornerà per portarselo con sè.
Webmaster da Paranormal Ph.
Dal sito di
Kevin Williams
. |
Le NDE "Condivise", per quanto rare, sono state descritte da Moody ed
altri ricercatori e consistono nella partecipazione al "passaggio" da
parte di persone che non versano in pericolo di vita, mentre assistono
un moribondo.
E'
ovvio che il personale ospedaliero, soprattutto i Paramedici, hanno
quasi tutti dei racconti interessanti da riferire, visto che si trovano
molto più frequentemente dei Medici a contatto coi pazienti terminali.
Questa storia ci viene riferita dal figlio di un'infermiera che aveva
spesso raccontato a lui ed al marito quanto sentiva mormorare dai suoi
assistiti. Ted, il protagonista di questa storia, ci dice che la madre
aveva sentito per oltre trent'anni
moltissime storie di tunnel che
sbucavano nella luce, di incontri con parenti ed amici già defunti,
ecc. Sebbene tali racconti fossero fortemente distorti dalla sua
formazione cattolica, furono però sufficienti per non fargli apparire assurdo
quanto gli è capitato. Ecco come Ted ricorda quell'esperienza:
"Un giorno mi
trovavo ricoverato in ospedale in gravi condizioni, quando, verso
l'alba, in un barlume di coscienza, vidi cinque persone che discutevano
animatamente nel corridoio. Tutti guardavano verso la porta di
un'altra stanza a fianco alla mia, dove era degente un malato terminale.
Quattro di loro pregavano una signora vestita di bianco e con un
girocollo di perle, di invitare quell'uomo a venire via con loro.
Capii intuitivamente che era suo figlio, il quale dal suo letto
supplicava il gruppo -che capii essere fatto di Spiriti-, di andare via
e di lasciarlo in pace. Erano le quattro meno dieci del mattino, quando
finalmente se ne andarono, portando con sè quell'uomo.
A colazione scherzai con l'infermiera dicendole che quel paziente aveva
ricevuto visite notturne da parte di cinque persone che se l'erano
portato via. La sua risposta fu che era stata di turno tutta la notte e
che nessun paziente era deceduto, ma io insistetti a dirle che l'uomo
era morto alle quattro meno dieci. Fu così che l'infermiera ando' a
controllare.
Dopo pochi minuti tornò indietro pallida in volto esclamando:
'Come diavolo ha fatto a saperlo? Sebbene fossi di guardia, non mi era
stato detto che quel paziente è effettivamente spirato a quell'ora!'
Le raccontai dettagliatamente quanto avevo visto, ovvero dei cinque
spiriti che discutevano su chi dovesse andare a prenderlo, visto che era
giunta la sua ora e della donna col girocollo di perle. Le mie
informazioni coincidevano perfettamente con quanto si sapeva di
quell'uomo! L'infermiera, chiaramente scioccata, raccontò il fatto agli
altri membri dello staff e quel giorno in molti vennero a chiedermi
ulteriori informazioni, compresi i dottori che però apparivano molto
scettici ed innervositi dal mio strano ma veridico racconto, forse
temendo pubblicità negativa per il loro reparto.
Un filosofo ha detto che tre cose sono inevitabili agli umani: la
nascita, le tasse e la morte.
Conosciamo molto bene le prime due, ma la morte è ancora per molti di
noi un argomento proibito. "
------------------
LA NDE DEL MAGO ZURLI' (12-11-07)
Il Mago Zurlì, (Alias Cino
Tortorella) ha fatto "un pit-stop nell'Aldilà", come ha lui stesso
scherzosamente dichiarato durante un'intervista apparsa sul settimanale
"Gente".
Il 15 Ottobre scorso, a Milano (città in cui vive con la moglie ed i
figli), mentre era ai giardinetti a far correre il suo cane,
accusava un forte dolore al petto e faceva appena in tempo a chiamare
sua moglie che allertava il 118. L'ambulanza, prontamente giunta, lo
trasportava in Ospedale senza intoppi, come purtoppo spesso avviene
nelle nostre caotiche città. Il tempo di entrare nell'E.R. ed il 75-enne
Mago Zurlì si sentiva letteralmente "gelare il sangue": era andato in
arresto cardiaco. Immediatamente -racconta- l'atroce dolore che accusava
al petto scompariva e si trovava in un mondo di pace, luce e gioia.
Nessuna menzione al "tunnel", ma a sua detta ci sono molti altri
particolari di quei minuti in cui è morto, che non vuole raccontare.
Colà ha incontrate tutte le persone a lui care che lo "aspettavano"
nella luce, fra cui l'indimenticabile Mariele Ventre che per anni ha
diretto, con immenso amore e dedizione, il Piccolo Coro dell'Antoniano,
prima di lasciare la terra 12 anni fa.
Dopo esser "ritornato", Cino Tortorella ha capito che il suo compito
terreno non è ancora terminato e che deve fare ancora "qualche giro"
prima di uscire di pista, ovvero che ha una missione da compiere. Lui
crede che tale missione sia adoprarsi per ottenere la beatificazione di
Mariele, ma gli vogliamo suggerire che un
ulteriore compito potrebbe anche riguardare la diffusione del messaggio
di gioia che tutti gli NDEr's vogliono comunicare al mondo, ovvero
che l'Aldilà esiste e che la morte è solo un passaggio da non temere.
Data la sua confermata presenza in TV per festeggiare il
50° Zecchino D'Oro, potrebbe avvalersi del mezzo televisivo per
raccontare ad una platea molto più vasta la sua avventura, magari in un
"dietro le quinte" della famosa manifestazione, ma se non volesse osare
tanto, ammesso che per caso dovesse leggerci, sappia pure che la
Pagina ed i tanti Siti gemelli al nostro sono il posto migliore per
svelare ulteriori dettagli della sua meravigliosa esperienza, senza tema
di esser preso per pazzo o visionario.
L'INTERVISTA E'
STATA PUBBLICATA DAL NUMERO 46 DEL 15/11/07 DEL SETTIMANALE GENTE.
GRAZIE AD ELENA
CHE CE L'HA SEGNALATA
90 MINUTI IN PARADISO (07-03-08)
I
fatti risalgono al 1989, quando Don Piper, alla fine di una conferenza
tenuta in Texas, stava per tornare in auto a Houston.
Quel giorno prese
una strada diversa dal solito, ansioso di tornare alla sua chiesa, per
la funzione del mercoledì sera. Non sapeva che la sua vita avrebbe preso
una piega drammatica quel giorno, dato che si scontrò con un TIR a 18
ruote, che gli camminò letteralmente sul tetto della macchina.
Don venne dichiarato morto sul luogo dell'incidente, avvenuto alle
11:45 della mattina. Egli era stato schiacciato totalmente e l'unico osso
del corpo che non aveva subito fratture era il suo braccio destro,
rimasto intatto dopo il terribile incidente.
Le 18 ruote gli erano passate sulla testa ed il piantone del volante gli
aveva sfondato il torace. I poliziotti avevano nascosto l'orribile scena
con un telo in attesa del Coroner (pubblico
ufficiale incaricato dell'inchiesta nei casi di morte violenta -NdR): a quell'epoca non esistevano ancora i
telefoni cellulari, ed il Coroner non poteva essere raggiunto
tempestivamente
come avviene oggi. Nel frattempo, il traffico era stato deviato per
chilometri in entrambe le direzioni che si diramavano dal ponte dove si era verificato
l'incidente.
Un predicatore di nome Dick, che era stato presente alla stessa
conferenza dove aveva parlato Don, decise di recarsi a piedi sul ponte
per chiedere se poteva pregare per qualcuno.
Gli agenti lo bloccarono,
ma Dick chiese se poteva pregare per la persona rimasta
schiacciata nell'auto rossa. Gli agenti gli dissero che era morto già da
molto tempo.
Era quasi l'una del pomeriggio.
Dick insistette sulla necessità di pregare per quell'uomo e i poliziotti
gli risposero che la scena non era delle più piacevoli, ma Dick, che era
stato ufficiale medico in Vietnam, insistette per recarsi sul luogo
della carneficina.
Non del tutto sicuro di ciò che Dio voleva da lui, Dick si avvicinò alla
macchina e s'infilò sotto il telo scuro. Controllato il polso, ebbe la
conferma che l'uomo era effettivamente morto, anche se sarebbe stata
sufficiente solo un'occhiata per capirlo. Ancora sentì il bisogno di
pregare e così fece.
Egli si mise a pregare Dio affinché quell'uomo
potesse guarire dalle lesioni interne che non poteva vedere, in
particolare quelle più gravi, le cerebrali e le toraciche
Infine, esaurite le parole di preghiera, cominciò a cantare. Fu verso
la seconda strofa dell'inno
"Che grande amico é Gesù", che gli accadde
la cosa più pazzesca di tutta la sua vita:
il morto iniziò a cantare con
lui!
Nonostante il fatto che l'auto fosse tutta schiacciata e ridotta ad un
ammasso di lamiere contorte, potete scommettere che Dick ne é fuggito
fuori con la velocità d'un fulmine!
A quel punto, Dick ha avuto un bel da fare per convincere il personale
medico a venire a riesaminare un cadavere che cantava, tanto che dovette
minacciare di buttarsi a terra davanti all'ambulanza, che stava per
ripartire, e così gli stessi medici che avevano esaminato Don in precedenza,
si decisero a controllare nuovamente il cadavere, giusto per togliersi
dai piedi quel folle predicatore.
Inutile dire della loro meraviglia di fronte a quello che
constatarono.....
Alle 1:15, ben 90 minuti dopo lo scontro, Don venne dichiarato
"nuovamente vivo."
Trasportato in tre diversi ospedali, solo l'ultimo di
essi ne accettò il ricovero.
Nonostante il fatto che Don si fosse praticamente rotte tutte le ossa, i
medici erano pieni di stupore per il fatto che non sembrava avere alcun
danno cerebrale o altre lesioni interne: secondo loro era impossibile
avere subito quei danni alla testa ed al torace senza nessun segno di
lesioni d'organo.
C'é da supporre invece, che la cosa non fu affatto sorprendente per Dick, che aveva
pregato proprio per questo.
E' un fatto che la scienza non può nemmeno tentare di spiegare: medici
professionisti erano più che sicuri che Don fosse morto, ma a guardar
bene, ciò non é accaduto.
Ma la parte davvero sorprendente viene dalla descrizione che Don fa
dell'Aldilà.
Nel libro che ha successivamente scritto (90 Minuti in
Paradiso, tre milioni di copie vendute -NdR) egli parla dei suoi Cari che lo hanno salutato al
Cancello del
Paradiso, del suono delle ali degli Angeli e di aver udito una bellissima musica;
descrive le perle che coprono quella porta e le strade d'oro che
conducono ad essa. Gli é stato concesso solo uno sguardo prima che che
ritornasse sulla terra, ma ha visto tante cose, come una collina
circonfusa da una luce incredibile.
Don ha detto che sapeva
perfettamente che quello era il luogo dove risiede Dio .
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Considerazioni del Webmaster.
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Non credo che scientificamente parlando, Don Piper potrebbe essere sopravvissuto per novanta minuti dentro un'auto su cui era passato un
TIR con tutte le sue ruote. Nel trauma da schiacciamento, anche se si
sopravvive sul momento, si muore successivamente a causa dell'enorme accumulo di
sostanze tossiche prodotte dal disfacimento delle proprie cellule,
che causa una grave insufficienza epatica e renale, per non parlare del collasso
causato dalle emorragie interne. Solo un miracolo può spiegare la
sopravvivenza di Don, il cui decesso non solo é stato accertato da personale altamente specializzato,
ma anche
da Dick che, avendo lavorato come Medico Militare, era certamente ben
allenato a riconoscere la gravità delle lesioni esterne e quindi a
dedurre cosa fosse successo agli organi vitali.
Semmai ci azzardiamo a dire
qualcosa circa l'apparente "ingiustizia" che qualcuno di voi potrebbe
rilevare da questa storia:
perché tanti giovani non si salvano come Don?
Cosa aveva di speciale un pastore che non appartiene nemmeno alla Chiesa
Ufficiale (sic!) per esser degno di tanto miracolo? Ormai dovreste
saperlo che non
esistono ingiustizie nelle opere di Dio, perché tutti abbiamo una missione da
compiere sulla terra, una missione che abbiamo volontariamente scelto di
portare a buon fine e Don é stato evidentemente scelto per testimoniare
a tutti quelli che lo ascoltano nelle sue conferenze -o che hanno letto
il suo libro- sulla realtà della vita dopo la morte.
Ovviamente nella
sua NDE egli ha visto il Paradiso per come crede che sia fatto
e chi ha
le sue stesse idee gli crederà. Nessuna meraviglia: Dio ci lascia liberi
di "inventarci" il Paradiso o l'Inferno che più ci piace in base alle
nostre conoscenze, alla nostra intelligenza ed al livello di evoluzione
spirituale personale, perciò quello che ci interessa sapere é che la
vita continua dopo la morte, indipendentemente da come si viva e che tante persone come Don Piper,
tornano per ricordarcelo quasi quotidianamente.
WEBMASTER
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LA NDE DI REINEE PASAROW
(05-08-08)
Reinee
aveva solo 16 anni quando ebbe una NDE. Perse i sensi a causa di una
reazione allergica ad un cibo. Quando perse coscienza, la madre tentò di
portarla immediatamente all'ospedale, ma poiché la ragazza non riusciva
a respirare, decise di stenderla sul marciapiede ed attendere l'arrivo
del 911. Una piccola folla si raccolse allora intorno al suo corpo
esanime.
Ecco come Reinee descrive la sua esperienza.
(Dal Sito di
Kevin Williams).
(Vedi anche: Video intervista in Inglese)
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"Ripresi coscienza solo quando udii le sirene dei soccorritori che
stavano arrivando. Udii la mia migliore amica delle elementari che mi
stava chiamando. Urlava: 'Reinee, non morire,
non morire!'
La potevo sentire, ma mi sembrava che parlasse in una lingua straniera.
Finalmente riuscii a dare un senso a ciò che diceva, e compresi che ero
in pericolo di vita e sentii il dovere di lottare per essa. Dovevo farlo
per mia madre e per la mia amica, perché dalla voce capii che era
terrorizzata e quel suono mi arrivò fino al cuore.
Tentai di lottare, ma la battaglia fu presto superiore alle mie forze. A
questo punto mi arresi, lasciando la mia anima nelle mani del Potere che
concede a tutti noi di esistere e ci porta tutti alla vita. Sapevo che
questo Potere era la sorgente stessa della vita e la via attraverso cui
ogni cosa esiste.
Mi arresi a questa forza e mi sentii avvolta dalla tranquillità.
Poi, in un solo attimo, diventai una sfera di luce, o di energia, nel bel
mezzo della folla che circondava il mio corpo. Divenni cosciente in modo
intenso, di una coscienza diversa da qualsiasi altra forma di coscienza
che avessi avuto prima; non ero consapevole solo di me stessa, ma di
ognuno di quelli che stavano intorno a me. Ero cosciente di mia madre,
dei miei vicini, dei miei amici e dei pompieri, di ciò che stavano
pensando e di ciò che stavano sentendo, delle loro speranze e delle loro
preghiere.
Tutto questo fu come una sorta di bombardamento di informazioni e di
emozioni tale che ne fui ben presto sopraffatta, confusa, e piuttosto
disorientata.
Seguii quelle persone che erano intente ad osservare qualcosa sul
marciapiede, e vidi un corpo.
Guardai la forma dell'osso del polso e lo riconobbi. Ricordo di averlo
osservato e di aver pensato: ...somiglia proprio all'osso del mio
polso!. Ed allora capii che quella cosa sul marciapiede, quella
cosa che improvvisamente era diventata per me solo un pezzo di carne, era
ciò che avevo identificato come me stessa fino a quel momento, ma con
cui ora non avevo altra connessione tranne quella di esserci stata
insieme per un lungo tempo. In quel momento, però, quel corpo non aveva
più niente a che fare con me, dato che improvvisamente
io ero diventata una persona più cosciente
di quanto non lo fossi mai stata. Ero libera dai limiti d'essere
intrappolata in un'entità fisica.
Guardai il mio corpo e fui disgustata dalla commiserazione e dalla
confusione che lo circondavano, oltre che dalla semplice idea di aver
considerato qualcosa di fisico come una realtà umana.
Poi, di nuovo, in un attimo, fui spinta verso l'alto, al di sopra di
alcuni cavi della luce e da quel punto potevo vedere tutto ciò che c'era
al di sotto, ma non mi sentivo per niente coinvolta dai loro pensieri,
anche se potevo sentire tutto ciò che essi provavano.
Osservai mia madre ed un ragazzo uscir di casa e salire su una collina
che non avrei potuto vedere fisicamente. Mi sentivo molto triste per mia
madre e per la mia amica, che continuava ad invocarmi ed anche per
il bambino che era uscito dalla casa. Ero triste perché lui pensava che
io fossi morta, e così io mi preoccupavo per loro. Passai il tempo
osservandoli e chiamandoli, li chiamavo e dicevo loro che così doveva
essere, che tutto stava andando per il meglio, che io ero libera, che
questo era meraviglioso, che io li amavo e che loro mi amavano, e che
questo legame, a differenza dei legami fisici, non sarebbe mai stato
troncato. Cercai di comunicare tutto questo provandoci ripetutamente, e
mi accorsi che non avevo più una bocca, non avevo più nessun corpo e
loro non potevano udire quel che stavo
dicendo.....
E con questo me ne andai; come se fossi stata una specie di palla,
mi voltai e rotolai via.
La mia attenzione si rivolse altrove lasciandoli con amore, perché
sapevo di non poter fare più nulla.
Mi allontanai e cominciai
ad andare verso l'alto, divenendo consapevole del posto in
cui vivevamo, (era come se fossi divenuta una macchina fotografica all'interno
di un'astronave), della mia stradina e della mia piccola città,
Continuavo a salire e salire, fino a riuscire ad osservare
l'intera Terra.
Era meraviglioso!
La Terra era viva e stava cantando
(*Nota). Stava cantando una canzone unica, ed
in questo canto ognuno aveva la sua voce. Ogni essere umano aggiungeva una
nota molto importante a questo prezioso canto della Terra.
Era un canto d'amore ed ogni creatura vivente vi aggiungeva la sua nota.
Ciascuna di queste entità viventi era connessa alle altre e vedevo in
modo diverso da come vediamo normalmente, dato che
mi era possibile farlo sia da un
punto di vista macroscopico (dall'osservatorio-astronave) sia sotto
l'aspetto microscopico. Da questo punto di vista potevo osservare che un'ameba
nell'oceano era connessa al canto di tutta l'umanità e che
questo mondo stava rispondendo al canto dei nostri cuori in un modo
miracoloso, unificato e molto bello e così anch'io cominciai a cantare.
Ero
sopraffatta dalla gioia. Naturalmente non cantavo con la bocca, perchè
non avevo più una bocca e nemmeno un corpo.
Io esistevo e basta
Diventai una
parte di quel canto, e piena di gioia per aver potuto dare il mio
contributo a questa sacra bellezza della nostra Terra e di tutta la
sua gente capii che tutti noi
abbiamo una
capacità unica di influenzare il mondo anche se non facciamo nulla
attivamente.
Noi influenziamo il pianeta attraverso il nostro modo di essere, in modo molto positivo se siamo pieni di amore e
di rispetto per gli altri, ed in modo negativo se i nostri cuori sono
negativi. A questo punto mi accorsi che una luce mi stava
chiamando da qualche altra parte ed entrai in quello che tutti
conoscono come "il tunnel".
Anch'io lo chiamerò così, sebbene non lo
percepissi affatto come tale, dato che era un luogo di transizione nel quale
vidi altri esseri che sembravano piuttosto
disorientati, confusi e sperduti. Alcuni di questi Spiriti erano di
passaggio, sulla via di casa ed anch'io volevo solo tornare a casa.
Mi mossi attraverso questo posto,
ma non mi stavo
muovendo come ci muoviamo di solito col corpo fisico, perchè quando siamo
in esso abbiamo un intento, uno scopo, e ci muoviamo passo dopo
passo in direzione del nostro scopo, mentre ciò che mi faceva muovere
attraverso questo spazio era l'amore.
Era l'amore di Dio, l'amore di
tutte le cose sacre e di tutte le cose belle.... di tutte le cose e basta!
Quando giunsi alla fine del tunnel, mi chiesi se sarei rimasta sola.
In quel preciso momento mi trovai insieme a mio zio. Era come se fossimo
stati due luci fuse insieme: una rossa ed una blu che
insieme davano una luce purpurea. Seppi di cose sul suo
conto che non avevo mai conosciuto quand'ero in vita, poichè sulla terra
non avevo mai passato molto tempo con lui e non lo conoscevo bene: lui
viveva a sud ed io in California. Comunque il nostro fu un incontro
pieno di gioia, anche se lo sentii preoccupato del fatto che io fossi là.
Mi comunicò istantaneamente,
infatti, che la mamma non avrebbe potuto
sopportare la perdita di una figlia. Appariva confuso, eppure sapeva che
ogni cosa andava per il verso giusto. Da quel momento in poi fui sempre
più attratta dalla luce, e quest'attrazione era come un magnete
che mi attirava in maniera irresistibile.
Amavo quella luce, l'amavo perché mi stava riportando a
casa.
Lasciato mio zio, andai di nuovo verso quel che potrei definire un
mare di luce. Era come se ciascun atomo dell'universo fosse stato
esaltato nel colore, nella luce, nel suono ma, più di ogni altra
cosa, da un amore del tutto incondizionato. Era un benvenuto tutto per
me. Mi tuffai in quest'oceano e, momento dopo momento, sentivo
aumentare l'estasi, la gioia ed un amore semplicemente ed assolutamente
indicibile. Mentre avanzavo in questo mare, divenni consapevole del
fatto che stavo andando verso il centro di quel mare di luce che io
percepivo.... come dire? Come un moscerino che vola nel sole.
Questa era
la prospettiva con cui percepivo quel mare di luce. Poi, in un solo
istante, in un batter di ciglia, entrai nella Luce e divenni una sola
cosa con Essa. Non ero più un individuo, e nemmeno una
persona, ma semplicemente una parte di quella Luce. Divenni come la fenice:
ne
fui distrutta.
Fu il momento più glorioso di felicità e di intensa
bellezza che potessi mai immaginare. Mi sembrò di essere all'apice di ogni
esistenza. Era il punto in cui non si è più "uno"
ma semplicemente una
parte della Luce.
Dopo essere rimasta in questo stato per quello che sembrava un tempo al
di là del tempo, fui di nuovo rimessa insieme, come le sabbie della riva
del mare, tornai ad essere un individuo e fui chiamata a rendere conto
delle mie azioni."
A questo punto Reinee descrive un certo numero di cose che le furono
mostrate, come un gruppo di individui sulla Terra
- "I Giusti", che operavano per l'unità del genere umano invece di
concentrarsi sulle divisioni, come fanno tante nazioni e religioni e di aver visto gruppi di individui
che conosceva altrettanto
bene quanto i propri genitori, che vivevano ed agivano in altri mondi non
fisici. Descrive poi un incontro con un "Essere di Luce" che le mostrò
diversi eventi della sua vita passata e li esaminò insieme a lei. Reinee
insiste sul fatto che i piccoli atti di gentilezza sono molto più importanti delle attività a cui diamo così tanto valore nella
vita d'oggi, ed afferma che la cosa più positiva da lei compiuta
fu il prestare una speciale attenzione ad un ragazzo non molto attraente durante un campeggio estivo,
facendogli capire che anch'egli poteva
essere amato. Alla luce della sua aumentata consapevolezza, durante la revisione, comprese che questo atto di
gentilezza era stato più importante che diventare presidente degli Stati Uniti o
regina d'Inghilterra. Dopo la revisione della vita, l'Essere di Luce le
disse che non era ancora il suo tempo di entrare in quel mondo.
Ed ecco
come descrive il ritorno nel corpo fisico:
"Fui catapultata indietro verso il basso in quello che percepivo come un
tunnel. Questa volta si trattava di un tunnel simile ad un arcobaleno di
luce, di suoni, di frequenze, di vibrazioni e d'amore.
Con un impatto
terribilmente duro tornai sulla scena che avevo lasciato
prima: i camion dei pompieri a cui si era aggiunta un'ambulanza. Alcuni
uomini stavano sollevando il mio corpo per collocarlo nell'ambulanza. Io
ero in uno stato di totale disperazione:
mi sentivo come
Eva cacciata dal Paradiso Terrestre.
Mentre scendevo giù, il mio cuore era ancora legato alla mia casa Lassù
e pregava di non dover andar via. Al brusco impatto con questo
regno dell'esistenza restai confusa dal tempo e dallo spazio. Era come
se non fossi mai esistita fisicamente, e mi sentii del tutto
disorientata. Ero preoccupata per mia madre, che sarebbe restata sola e
che stava per perdere una figlia di 16 anni. Sapeva che questo stava
accadendo, perché un infermiere si era rivolto all'autista dicendogli
'DOA' (Dead On Arrival),
che ovviamente significa 'già morta all'arrivo'. Il conducente aveva allora spento la
sirena e ridotto la velocità, mentre prima stava andando a tutto gas.
Stavamo per uscire dalle montagne, ed io ero preoccupata per il dolore
di mia madre. Io volevo semplicemente confortarla, avvolgendo la mia
anima intorno a lei. Per lenire il suo dolore per la perdita di sua
figlia, della sua bambina, mi misi semplicemente a pregare per lei.
Seguii l'ambulanza fino all'ospedale ed osservai il mio corpo mentre
veniva scaricato. La mamma seguiva la barella che veniva portata al
pronto soccorso. Osservai un primo dottore che cominciò a darsi da fare
sul mio corpo. Non ero molto interessata per questo dottore, perchè
quello stesso giorno era stato molto impegnato per alcuni incidenti di
moto. Per lui era stata una giornata
molto pesante, e non aveva molto interesse nei confronti di qualcuno
che era arrivato all'ospedale già morto. Non era interessato e non nutriva alcun affetto nei miei confronti.
Per questo io non avevo alcun interesse nell'osservare quel che faceva,
dato che il mio interesse ormai si basava solo sull'affetto e sull'amore.
Quindi io lascia il pronto soccorso e mi trovai al di sopra di mia madre
e di alcuni amici che l'avevano accompagnata in un'altra stanza.
Di
nuovo tentai di comunicare, provai a far comprendere loro che quella era un'occasione di vera gioia.
Sono già morta all'arrivo, e
dunque i medici non riusciranno a rianimarmi,
tutto andrà per il meglio e così potrò restare morta.
La morte per me è diventata la vita. La
morte non è qualcosa di cui essere spaventati, ma qualcosa di cui non si
vede l'ora che accada.
E così il primo dottore mi dichiarò morta e stava per mandare il mio
corpo all'obitorio. A quel punto il mio medico personale, un medico di
campagna dai modi piuttosto rudi, irruppe nel pronto soccorso vestito
elegantemente e con la sua immancabile borsa nera. Guardò l'infermiera
che stava chiamando l'obitorio al telefono, poi il collega che si stava
lavando le mani, ed infine il mio corpo (già coperto con un telo) e
disse: 'Cosa diavolo sta succedendo qui? Dov'è la
paziente?' La loro risposta fu laconica:
'Era già morta quand'è arrivata.' E lui
'Morta un corno! ' continuando
a gridando verso l' infermiera che stava seduta tranquillamente in un
angolo: 'Voglio iniezioni di adrenalina. Portatemele
immediatamente e venite qui a darmi una mano'. E così cominciò a lavorare sul
mio corpo dando colpi sul torace. Io ero
davvero spaventata dalla piega che avevano preso gli eventi ma
soprattutto disgustata
perchè trattavano il mio corpo così brutalmente.
Così diventai in un certo senso protettiva nei suoi confronti,
anche se non volevo aver più niente a che fare con esso. Almeno
avrebbero potuto trattarlo in modo più gentile! Invece continuavano a
battermi sul torace ed a scuoterlo, mentre io osservavo tutto dall' alto, in un angolo
del Pronto Soccorso, accompagnata da altri spiriti che mi aiutavano."
------------------------------------------------------
Reinee continua a descrivere come alla fine ritornò nel suo corpo come
risultato dell'ultimo sforzo del suo Medico Curante per rianimarla.
successivamente dovette affrontare uno stato di depressione a causa
delle difficoltà nel doversi adattare di nuovo al mondo fisico,
dopo quell'esperienza.
Il personale medico al quale si rivolse non sapeva come trattare la sua
esperienza. Alla fine lei disse che la sua NDE era di carattere
religioso ed i medici non erano in grado di darle consigli.
Durante la sua NDE,
le furono anche mostrati catastrofici mutamenti della Terra come risultato dei conflitti
umani. Questo indica come la Terra e tutti gli esseri viventi siano in
realtà un solo gigantesco organismo, (Teoria
GAIA), così come molti ambientalisti oggi sostengono.
Traduz.:
Webmaster
(Nota): Recenti registrazioni effettuate da diverse sonde spaziali hanno confermato che i pianeti del Sistema Solare -Terra compresa- emettono frequenze simili ad un canto.
COMMENTO DEL WM
Abbiamo spesso ipotizzato che gli ORBS siano Spiriti che non
assumono forma fisica, da quanto ci dice Reinee, potrebbe esser proprio
così: |
FRASE TRATTA DAL TESTO "Allora,in un batter di
ciglia, sono diventata una sfera di luce o d' energia..." |
"Noi non siamo il nostro corpo", ecco un'altra conferma: | *...ho visto un corpo e solo guardando il polso l'ho riconosciuto. "Quello sembra proprio il mio polso" pensai, e solo allora ho capito che la cosa sul marciapiede, quella cosa che improvvisamente era per me diventato solo un pezzo di carne, era me stessa...." |
Quando siamo dall'Altra Parte perdiamo il nostro egoismo e ci preoccupiamo dei nostri Cari rimasti sulla Terra, perché non sanno quanto si é felici Colà..... |
*Ero molto triste per mia madre. ....Così la mia preoccupazione era per loro. |
ed a riprova
che i nostri sentimenti restano immutati: |
*e che quel nostro legame non sarebbe mai andato distrutto. |
Lassù sanno perfettamente cosa proviamo per la perdita di una persona cara, perché suo zio: | "... mi fece sapere che mia madre non avrebbe potuto accettare la perdita di un figlio. |
Sembra che gli Ecologisti abbiano molti seguaci Lassù, perché i messaggi relativi al fatto che la Terra sia un "Organismo Vivente" (teoria di Gaia) sono molto frequenti da parte di coloro che hanno avuto esperienze di pre-morte. |
*La terra era viva e
la terra cantava....da un punto di vista macroscopico (dalla nave
spaziale) che da uno microscopico, *Ho potuto capire che tutti noi abbiamo un'influenza unica sul mondo anche se non facciamo assolutamente nulla di fattivo, perché influenziamo questo pianeta col nostro modo di essere. Influenziamo questo pianeta, vuoi positivamente, se siamo pieni d' amore e rispetto per altri, vuoi negativamente, se i nostri cuori sono negativi. |
Il "Giudizio" é una forma di rivisitazione critica di quel che abbiamo fatto nel corso del tempo a noi concesso e non v'é nulla da temere. Dio non ci "scaglia" all'inferno, come asseriscono tante religioni! |
*un "Essere di
Luce" che le ha mostrato vari episodi della sua vita passata e ne
ha fatto una rivisitazione con lei ed ha sottolineato come piccoli atti
di gentilezza siano molto più importanti delle attività cui di solito
diamo così tanto valore nella vita normale. |
Puo' bastar poco per redimere un'intera vita apparentemente vuota! | * questo atto era stato più importante che diventare presidente dei Stati Uniti o regina di Inghilterra. |
LA NDE DI KAREN
(23-10-08) NDE che
presenta un particolare abbastanza raro, poichè le venne mostrato
il suo futuro, anche se le fu detto che avrebbe potuto cambiarne il
finale, se solo lei lo avesse davvero voluto. E così fu.
Ecco il suo racconto che ci dimostra che il futuro non è immodificabile
e soprattutto che si può anche tornare indietro dalla Morte, in pratica
risorgere come Gesù, a patto di esser
capaci di mostrare a Dio tutto l'Amore che abbiamo per i nostri Cari che
dovremmo lasciare sulla terra. Mi venne
detto dai medici che avevo avuto fortuna a sopravvivere. Una grosso
camion era passato col semaforo rosso ed aveva schiacciato dal lato del
conducente la mia piccola macchina. Nonostante indossassi la cintura di
sicurezza, non sarei sopravvissuta se non fosse
stato per l'airbag che si era aperto, cosa che non si suppone succeda in
caso di urti laterali. TRAD. WEBMASTER DAL SITO DI KEVIN WILLIAMS
LA NDE DI BRIAN
(30-11-08)
<<Il 22
luglio di quell'anno mi stavo recando per affari nella città di
Washington. Tutto procedeva come al
solito,
finché non atterrai a Denver per prendere un altro aereo, ma mentre
prendevo i miei bagagli dal ripostiglio in alto, si sentì un annuncio in
cui si chiedeva a Lloyd Glenn di contattare immediatamente il
rappresentante del Servizio Clienti. Io non vi feci attenzione finché
non raggiunsi l'uscita dall'aereo e non udii un signore che
chiedeva a tutti i passeggeri maschi se erano il signor Glenn. In quel
momento mi resi conto che qualcosa non stava andando bene ed il mio
cuore ebbe un balzo. Sceso dall'aereo, un giovanotto con
l'espressione seria mi venne incontro e disse: "Signor Glenn, c'è stata
un'emergenza a casa sua: non so dirle di cosa si tratti o chi vi sia
coinvolto, ma la posso accompagnare ad un telefono dal quale potrà
chiamare l'ospedale": avevo il cuore in tumulto, ma prevalse in me la volontà di
restare calmo . Brian continuò raccontandole che gli uccelli gli avevano detto che lui
doveva tornare indietro e parlare a tutti di quel che aveva visto. Disse
che l'avevano riportato indietro fino a casa, dove c'erano un grande
camion dei pompieri ed un'ambulanza. Un uomo stava portando fuori il
bambino su un lettino bianco, e lui aveva cercato di dire a quell'uomo
che al bimbo sarebbe andato tutto bene, ma l'uomo non riusciva a
sentirlo. Gli uccellini gli avevano detto che avrebbe dovuto andare via
con l'ambulanza, ma loro sarebbero rimasti accanto a lui. Erano così
piacevoli e dolci, e lui non voleva tornare indietro.
DUBBI
SULL'AUTENTICITA' DELLA NDE DI BRIAN
Nella
versione più comunemente diffusa su Internet (che è quella che vi
abbiamo proposto), la storia viene presentata come un racconto
d'intervento angelico avvenuto durante un momento di pericolo, con "gli
uccellini" che vengono solo a fornire soccorso ad un bambino morente
ma, in una versione un pò più lunga, gli Angeli sono con
Brian anche per mostrare al bambino che altri "uccellini" - anime
peccatrici- languiscono chiuse in gabbia, in attesa di preghiere da
parte dei mortali.
In quest'ottica, il bambino non è solo il destinatario di un miracolo, ma gli viene
anche chiesto
di diffondere un messaggio di tipo religioso sugli "uccellini in gabbia",
cioè di
persuadere gli altri a pregare nel Tempio per liberare le classiche "Anime
del Purgatorio". LA NDE DI Dannion BRINKLEY (15-01-09) (Trad e adattamento del WM dal Sito di Kevin Williams)
Come
uccelli
senz'ali,
volammo
verso
una
città
di
cattedrali
costruite
interamente
di
una
sostanza
cristallina
che
ardeva
d'una
luce
che
si
originava
dallle
loro
mura.
Ero
stupefatto.
Quel
luogo
ha
una
forza
che
sembra
pulsare
attraverso
l'aria.
Sapevo
che
ero
in
un
luogo
di
apprendimento,
che
non
ero
lì
per
parlare
della
mia
vita
o
per
vedere
che
valore
avesse
avuto,
ero
lì
per
essere
istruito.
ANCHE I GAY VANNO NELLA LUCE (26-03-09) DUE NDE DI OMOSESSUALI, UN GAY ED UNA LESBICA, CI DIMOSTRANO CHE DIO NON BADA AFFATTO ALLE NOSTRE PREFERENZE SESSUALI E CI CONFERMANO QUANTO ABBIAMO DETTO SU QUESTA TEMATICA IN UN RECENTE ARTICOLO.
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NDE DI UN GAY Webmaster (DAL SITO DI K. WILLIAMS)
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