ADCs NELLA RETE Pg. 3

Contatti con i Nostri Cari da tutto il Mondo

ARCHIVIO DAL 2005 AL 2008

 

ADC's MADE IN USA,CON SEDUTA SPIRITICA
(12-10-08)
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<<A Baltimora (USA), negli anni a cavallo fra il 50 ed il 60, prima che io nascessi, i miei genitori avevano una buona amica di nome Ruth che aveva una figlia di 5 o 6 anni, più o meno la stessa età di mio fratello e mia sorella maggiori. Un giorno, Ruth tornò a casa dal lavoro e scoprì che tutte le cose del marito erano scomparse: era sparito senza lasciar traccia. La povera donna ovviamente ne fu sconvolta, tanto per usare un eufemismo. Lei e suo marito Jim, avevano avuto alcuni problemi coniugali, ma non si aspettava che la lasciasse senza alcun preavviso, o almeno una lettera d'addio.
 Non lo vide mai più nè Jim ha successivamente contattato moglie e figlia.  Ruth era sconvolta, non solo per il repentino scioglimento del suo matrimonio, ma  anche perchè si trovava in una difficile situazione finanziaria: senza il reddito di Jim, lei e sua figlia non potevano più permettersi di rimanere nel confortevole appartamento che era stata la loro casa. Fu in questo difficile momento che una delle sue più care amiche, Grace, (rimasta sola perchè il figlio si era trasferito) le offrì di andare a vivere con lei nel suo appartamento, senza preoccuparsi di pagare l'affitto, almeno fino a quando non avesse trovato un lavoro migliore.
Molti anni passarono e Ruth e Grazia continuavano a vivere insieme. Ruth non si risposò e sua figlia crebbe fino all'età adulta, per poi sposarsi e trasferirsi. Circa quarant'anni più tardi, verso la metà degli anni 90, quando Grace e Ruth avevano entrambe una settantina d'anni di età,  la salute di Grace peggiorò improvvisamente: aveva il cancro e sapeva che il suo tempo era limitato.
Un giorno, mentre erano sedute in cucina, bevendo tè e chiacchierando, Grace improvvisamente si fece molto seria. Da devota cattolica e profondamente religiosa, Grace si rivolse a Ruth e le disse:
 "Saresti d'accordo se ti contattassi dopo morta?"
Ruth non era molto religiosa e si sentì a disagio su tali argomenti, sicchè, in una risata le rispose:
"Bene. Però mi raccomando: che non siano solo colpi sui muri, di notte! Vorrei esser certa che sei davvero tu." Grace quindi le promise che le avrebbe chiaramente fatto capire di essere proprio lei.
Il mese successivo, la salute di Grace volgeva al peggio e moriva in ospedale.
Naturalmente, Ruth fu profondamente rattristata per la perdita della sua cara amica.
Un pomeriggio, alcuni giorni dopo i funerali di Grace, Ruth sedeva da sola al tavolo della cucina, sorseggiando un tè e volgendo il pensiero alla sua amica, ma qualcosa catturò la sua attenzione
: il rosario di Grace, appeso ad un muro, cominciò ad oscillare avanti e indietro come un pendolo, nonostante il fatto che le finestre fossero chiuse e non vi fossero spifferi nella stanza. All'inizio pensò che fosse un pò strano, ma non ci badò più di tanto fin quando, improvvisamente, venne colta da una sensazione opprimente, come se qualcuno avesse assunto il controllo di tutto il suo corpo.
 Ruth afferrò una penna ed un bloc-notes, e compulsivamente iniziò a scrivere qualcosa.
Così come rapidamente era accaduto, l'impulso passò, lasciandola molto scossa e turbata. Immediatamente telefonò a sua figlia, cercando di spiegarle ciò che aveva appena vissuto.
Preoccupata per sua madre, la ragazza promise di raggiungerla subito per aiutarla.
Ruth, cercando di calmarsi, si sedette di nuovo al tavolo della cucina ad aspettarla, quando si ricordò del bloc-notes su cui si accorse che aveva scarabocchiato un numero telefonico che non conosceva.
Intuitivamente, si sentì in dovere di chiamare quel numero che, in qualche modo, "sapeva" di chi fosse.
La voce di chi le rispose le suonò familiare:
"Si tratta di Jim?",chiese Ruth.
"Sì, sono Jim. Chi parla?"
La sua intuizione era stata confermata: si trattava proprio del suo ex marito, che non vedeva da oltre quarant'anni.  Ruth rapidamente chiuse il telefono, senza dire più nulla.
In quel momento lei aveva saputo che Grace l'aveva effettivamente contattata dall'Aldilà.

Quando arrivò sua figlia, pochi minuti più tardi, Ruth le raccontò, in lacrime, quel che le era accaduto. Anche se scettica, la figlia di Ruth non poteva non essere incuriosita dallo strano evento capitato a sua madre, così decise di consultare un collega di lavoro che aveva sentito dire fosse un medium.
Senza fornirgli troppe informazioni specifiche, gli descrisse quanto accaduto a sua mamma, e lui accettò d' incontrarle a casa di Ruth. Colà rilevò una "presenza" e promise di ritornare per fare una seduta. Finalmente, un sabato sera, Ruth, sua figlia, due amiche ed il Medium, si ritrovarono seduti al tavolo della cucina. Il Medium rimase in silenzio per un pò di tempo, ma poi, parlando tranquillamente con gli occhi chiusi, disse:
"Sto parlando con una donna, dice che il suo nome è Grace... sta ridendo.
Vuole che vi chieda se questo è meglio dei colpi sul muro ... "


Questa storia fu raccontata da mia madre e mio padre da Ruth stessa, con la quale abbiamo tenuto i contatti per più di cinquanta anni, durante i quali fu una carissima amica dei miei genitori.
Ex impiegata Governativa, Ruth è una brava persona, perfettamente lucida e sana di mente, perciò sono molto riluttante a credere che questa storia non sia vera.>>
John

ALTRE ADC MADE IN USA

grandmothers oil portrait painting exampleNessuno sa per certo che cosa accade ai Morti.
Molti sono convinti, tuttavia, che essi sono in un luogo da dove si può ancora vegliare sulla vita delle persone a loro più care rimaste sulla terra, che esitano forti connessioni coi parenti ed anche con gli amici intimi. Questi collegamenti spesso sembrano continuare anche dopo la morte. Ci sono innumerevoli storie di persone che ritengono di essere stati contattati in qualche modo da una persona amata che é passato a miglior vita; spesso é solo una sensazione, altre volte il contatto avviene nei sogni.
Poi, ogni tanto, si verifica in modo molto più tangibile: visioni, suoni, odori e persino voci.
Ecco alcune notevoli storie vere di contatto con i morti, che rendono nota la loro presenza per l'ultima volta per risolvere alcune questioni pendenti, consegnare un messaggio, dare la loro approvazione o rassicurazione, o dire un addio definitivo.
Bentornata, nonna
Tutti amano la propria nonna, ma per me era la persona più importante che avevo mai incontrato, tanto che ho ritenuto necessario partecipare alla sua morte. Morì fra le mie braccia ed é stata la cosa più importante che mi sia mai successo.
Quella notte, mentre l'abbracciavo, lei é come scivolata via, ed io le chiesi di tornare da me per farmi sapere che era ancora viva e felice.
Sono fermamente credente nell' oltretomba e sapevo che, se le avessi chiesto di tornare, in qualche modo lei lo avrebbe fatto.  Quando sono ritornata a casa mia, la notte che era scomparsa, il mio telefono cominciò a squillare il che, di per sè, non é insolito; tutti riceviamo telefonate alle ore più inopportune. Ma vi pare normale riceverne su di un telefono scollegato dalla presa da settimane? 
Ebbi almeno 12 chiamate, quella notte, il che mi ha messo addosso un bel pò di paura e, ancor peggio, si spaventò anche mio marito, che non si fa impressionare facilmente, dato che é un grande scettico (o almeno lo é stato....).
Ho ereditato da mia nonna la sua stola di visone ed un abito decorato con pelliccia. La notte del suo funerale, aprii il mio armadio e percepii subito l'odore dl suo profumo preferito, quello della Coty, che non si riesce a trovare più. Mio marito, essendo allora scettico, mi disse "Non c'é nulla di così strano. Il visone ed il suo abito sono imbevuti di quel profumo". Era sempre stato così forte che di solito non andava via nemmeno quando i suoi vestiti andavano in lavanderia. Finsi di esser d'accordo con lui per
non dargli un ulteriore pensiero, ma quattro giorni dopo  io e lui siamo corsi al piano superiore nella camera del bambino perché avevamo sentito strane voci attraverso il baby-monitor.
Non ci preoccupammo molto, perchè non eravamo sicuri di ciò che avevamo sentito ma, entrati nella cameretta, notammo che l'orsacchiotto a batterie del bambino si muoveva leggermente, come se qualcuno lo avesse acceso.
Come mio marito ed io varcammo la porta della camera poi, una leggera brezza ci passò accanto e.. indovinate di cosa profumava? Colonia Coty....!
Mio marito mi guardò con le lacrime agli occhi e disse: "Ciao, nonna. Bentornata!". Da quel giorno in poi, sentiamo il suo profumo solo nella stanza di nostro figlio. E' bello riaverla con noi!
- Da Chrissy T.-

Nonno ci fa un ultimo favore
Io e mia madre eravamo nella camera di mio nonno, recentemente deceduto, per mettere in ordine documenti ed altre cose a lui appartenute.
Era tarda notte quando la mia mamma iniziò a parlare di Sam, uno dei suoi buoni amici con cui avevamo perso i contatti dopo un trasloco, poiché mamma non trovava più il suo numero di telefono. Sam era sempre stato vicino al nonno e mia madre avrebbe voluto fargli sapere della sua morte. Ci eravamo appena poggiate sul letto quando ho visto improvvisamente il numero di telefono di Sam scritto in nero, a grandi numeri proprio sopra il letto! La cosa paradossale é che lo avevamo cercato nella camera per tutto il giorno senza trovarlo. E' stato mio nonno a farci un favore ... o é stata solo una coincidenza?
- Da Phil -

 

UN misterioso straniero salvò la vita a Clara Barton
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(13-03-08)

Clara Barton, la fondatrice della Croce Rossa Americana, era una ex insegnante di 40 anni, quando nel 1861 era scoppiata la Guerra Civile fra Nordisti e Sudisti. Dinanzi alla terribile e sanguinosa carneficina, intuì la necessità di un sistema per distribuire cibo e forniture sanitarie per le truppe in prima linea. Per il suo instancabile impegno, ha meritatamente guadagnato il titolo de "L'angelo dei campi di battaglia" e secondo alcuni racconti, potrebbe avere un giorno incontrato il suo Angelo Custode.
  Dopo la guerra, Clara lavorò instancabilmente per istituire un ufficio che contribuisse ad individuare ed identificare i prigionieri, i soldati dispersi ed i morti che giacevano in tombe senza nome in tutto il Nord e il Sud degli Stati Uniti.  Costretta a temporaneo riposo da problemi di salute, usò il suo supposto periodo di convalescenza per ottenere dal Senato la ratifica della Convenzione di Ginevra e fondare la Croce Rossa USA: così fu e nel 1882 la Barton ne divenne il primo presidente.
Fu nell'aprile del 1884 che Clara, che si era sempre professata una deista, piuttosto che una persona religiosa convenzionale, potrebbe avere incontrato il suo Angelo Custode a bordo del battello fluviale Bell Mattie, sul fiume Mississippi.
Una terribile alluvione primaverile aveva spazzato via i campi di mais e di cotone, le case e tante vite umane lungo le rive di quel fiume e Clara con un gruppo di volontari della Croce Rossa vi si erano recati in missione per portare cibo e medicinali ai superstiti ed ai feriti.
Prima di salpare, il capitano della Mattie Bell li aveva avvertiti che non sarebbe stata una piacevole crociera. Sul loro cammino avrebbero incontrato alberi, animali morti, e altri detriti galleggianti - tra cui probabilmente molti corpi umani.
Ma la minaccia più terribile per la loro missione sarebbero state le rocce sommerse, i gorghi, le cascate. Il diluvio aveva consentito al fiume di fuggire dai suoi vecchi argini sfondandoli in molti punti, il che aveva fatto sì che i gorghi potevano essere in luoghi dove non erano mai stati prima.
Un gorgo era il peggiore incubo per un capitano di un battello fluviale.

Mentre il Mattie Bell stava per spingersi lontano dalla darsena, un volontario comunicò alla Barton che uno sconosciuto era appena salito a bordo ed aveva richiesto l'autorizzazione a salpare con loro.
 Lo straniero sembrava piuttosto vago circa le sue ragioni per volerli accompagnare e c'era qualcosa di insolito in lui.  Clara, sempre pratica e schietta, espresse il suo parere: non vedeva alcun motivo perché un estraneo, "insolito" li accompagnasse e così negò il permesso, ma il Mattie Bell era già uscito dal bacino, e lo straniero era già a bordo. Il capitano stava dando un saluto di incitamento, con un coro di acclamazioni al suono di una banda. Lo straniero venne presto dimenticato.
Il capitano aveva ragione in merito alle spiacevoli sorprese che avrebbero incontrato.
Nessun membro del personale di bordo e della Croce Rossa avrebbe potuto restare insensibile di fronte a quanto le correnti trasportavano: cadaveri rigonfi di uomini, donne e bambini, così come le carcasse di cavalli, bovini, gatti, cani, e altro bestiame e pollame. Il Mississippi era diventato un cimitero che inesorabilmente si spostava verso New Orleans col suo carico di morte.
Era quasi il tramonto quando Clara si ricordò che avevano un estraneo in mezzo a loro.
Un marinaio le indicò l'uomo che stava in piedi a poppa, poggiato ad una ringhiera a guardare il tramonto.  Egli sembrava una persona normale e non pareva preoccupare nessuno.
Nonostante ciò, Clara ordinò, di lasciarlo a terra all'approdo successivo.
Aveva appena fatto la sua decisione circa lo straniero, quando il capitano le si avvicinò con un altro argomento che richiedeva una sua risposta immediata.
"Miss Barton, -disse- le sto chiedendo il permesso di continuare la navigazione. C'é un promontorio a pochi chilometri più in là, che sarebbe un ottimo punto di ancoraggio per la notte."
Clara era perplessa da questa richiesta. Il sole era quasi tramontato ed era stato il Capitano stesso a spaventarla coi molti pericoli insiti in quel viaggio.
Non si sarebbe corso un grave rischio continuando a navigare col buio?
Il capitano sembrava fermo nella sua richiesta e, sebbene fosse formalmente al comando, doveva però obbedire agli ordini di Clara. Tuttavia, egli le ricordò che era stato scelto per il viaggio grazie alla sua grande familiarità con il fiume, sicché era sicuro che avrebbe potuto raggiungere il promontorio prima che fosse stato completamente buio.
Clara a malincuore diede il permesso di proseguire verso il promontorio  al capitano, ma poi, quasi come se la forza demoniaca del diluvio avesse cospirato per intrappolare la Mattie Bell, una fitta nebbia sembrò comparire dal nulla. 
Clara Barton, attanagliata alla fredda ringhiera della nave, cominciò a pregare Dio per ricevere aiuto.
Una profonda voce maschile la distolse dalla sua preghiera. Era lo straniero e, anche se non fu in grado di vedere chiaramente il suo volto nelle tenebre, intuì  l'urgenza nella sua voce:
"
Entro pochi momenti il vaporetto sarà su un gorgo e si tratta di uno assolutamente micidiale.
Il capitano ed il macchinista non mi ascolterebbero: devi comandare di tornare indietro a tutta forza. Se così non fosse, la nave sarà persa e tutti noi moriremo!
"
Clara Barton non esitò nemmeno un secondo per capire la validità del sinistro avvertimento dello straniero. C'era qualcosa nel suo modo di fare che non permetteva repliche ed immediatamente avvertì il capitano del pericolo.
Più tardi ringraziò Dio che il capitano non avesse sentita minacciata la sua autorità da una donna, perché aveva attuato i suoi ordini senza far storie.
All'equipaggio ed ai volontari della Croce Rossa venne la pelle d'oca quando la nave si fermò: il rombo terribile del gorgo poteva essere sentito chiaramente da tutti.
Il capitano mostrò notevole abilità al timone perché riuscì a dirigere il Mattie Bell, coi motori che sbuffavano e cigolavano in uno sforzo estremo, verso una zona in cui si sentiva sicuro e così diede ordini per l' ancoraggio notturno.
All'alba, gli uomini e le donne che si erano imbarcati per una missione umanitaria contemplavano con orrore l'atroce destino che un Dio misericordioso aveva loro risparmiato: poco innanzi al battello si estendeva un gorgo di quasi cinquecento metri formato da un torrente d'acqua che precipitava nel fiume sottostante da diverse decine di metri d'altezza.
Come aveva potuto lo straniero conoscerne l'esistenza?

Sicuramente solo di recente il gorgo mortale era stato generato dalla violenta azione delle piene e nemmeno il capitano sapeva nulla della sua minacciosa presenza.
Clara Barton avrebbe voluto elogiare lo straniero per la sua azione, che aveva salvato l'intero equipaggio ed i passeggeri, ma egli era letteralmente sparito dalla nave.
Clara fu colta dallo smarrimento: era impossibile. Egli doveva essere a bordo. Dove altro poteva essere? Erano al centro di un fiume reso pericoloso dall'alluvione e la Bell non era una grande nave dove avrebbe potuto nascondersi con facilità.
"Credo che fosse un angelo", disse francamente, senza imbarazzo, l'uomo che per primo aveva visto salire a bordo lo straniero- "é arrivato a bordo al solo scopo di fare in modo che la nostra missione di soccorso non si fosse risolta con una crudele morte".
Clara Barton assentiva silenziosa:
la spiegazione di quell'uomo era giusta e sembrava soddisfare anche gli altri.
Fino alla sua morte, nel 1912 all'età di novantuno anni, Clara fu incapace di offrire qualsiasi "spiegazione naturale" su chi fosse quello straniero e lei rimase della convinzione che il mondo invisibile si era manifestato in modo da proteggere la Croce Rossa nella sua missione umanitaria per le vittime dell'inondazione.

Webmaster - da Internet- Dedicato (in ritardo) a tutte le donne!

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IL Gommista Angelico 05-02-08
ADC Americana - Carol, Tennessee-

Una sera tardi, nel gennaio del 1984, durante un breve viaggio alle Lookout Mountain, ho forato un pneumatico. Vado spesso al belvedere a tarda notte per ammirare le luci della città ed avere un momento di pace e tranquillità. Avevo recentemente perso mia figlia, "Jessie", morta nel sonno una settimana prima del suo terzo mese di vita. Ero devastata. Nata l'8 Gennaio, era morta il 31 Marzo dello stesso anno: non avevo più fede in Dio. Ero molto arrabbiato che mia figlia mi fosse stata sottratta, ed ero assolutamente convinta che "Dio" fosse stato inventato solo come una fantasia per manipolare le masse. Chiunque sia mai stato alla Lookout Mountain sa che non ci sono assolutamente case, lassù. Erano circa le 23:30 e non avevo la gomma di scorta, sicchè ritenni che rimanere chiusa in auto fino all'alba, in attesa di soccorsi, fosse la scelta migliore.

 Guardando nello specchietto, ad un tratto, notai una piccola macchia bianca avanzare verso la mia auto. Non c'erano altre auto nè vedevo fari in lontananza. Inutile dire che mi sono sentita un po' inpaurita, anche se a posteriori, direi che provavo solo una leggera apprensione. La macchia bianca, lentamente si mostrò essere la maglietta che un anziano uomo indossava.
Era sorridente e rotolava davanti a sè un pneumatico. Stupita, per non dire altro!
"Ho pensato che avevi bisogno di questo", mi disse con la più bella voce da baritono che avessi mai sentito (era simile a quella di Barry White... ) "Da...da...da dove venite?" gli chiesi.
"Non ci vorrà molto, signorina," mi rispose con quella voce melodiosa . Mi sentivo calma abbastanza da superare la mia apprensione,  ero al sicuro con questo strano uomo. Egli sostituita la gomma, gettò il vecchio pneumatico nel cofano, e mi avvertì che anche altri due si sarebbero presto sgonfiati di colpo se non avessi provveduto subito a sostituirli. Cercai di fargli accettare una banconota da $ 20 (era tutto quello che aveva fino al mio giorno di paga), ma lui mi ripeteva che non aveva bisogno del denaro, e che potevo tornare a casa, così gli infilai la banconota furtivamente in una tasca.
So che il denaro era entrato nella sua tasca, perchè avevo fatto in modo da far scivolare la banconota abbastanza a fondo perchè non uscisse fuori in un secondo momento, inoltre il palmo della mia mano aveva sentito il bordo della tasca stessa. Sono sicura di quel che dico. Chiuso il cofano, mi augurò la buona notte. "Thank you so much!- risposi- Il mio nome è Carol. Come vi chiamate?"
Egli sorrise, rivelando il luminoso biancore dei suoi denti, e mi disse che si chiamava Gabriel, ma che tutti i suoi amici lo chiama Gabe.  Strinsi la sua mano (molto caldo, forte, ma non particolarmente diversa da tante altre), e gli offrii un passaggio.
Mi sentivo ancora un po' confusa su come quest'uomo avesse fatto ad arrivare fino in cima alla montagna spingendo un pneumatico delle stesse dimensioni di quelli montati sulla mia auto.
Come se tutto questo non fosse abbastanza strano, aggiunse con la sua voce melodiosa:
"
Carol, tutto andrà per il meglio, Jessie sta bene ed avrai altri bambini."
Lo abbracciai singhiozzando: "Grazie, Gabe. Avevo bisogno di sentire queste parole." e lui mi disse:
"E' ora che tu torni a casa", rifiutando il mio ennesimo invito a dargli un passaggio. Ringraziatolo ancora una volta, rientrai in auto, ma era già andato via.
Allora feci un' inversione ad U e tornai in cima al belvedere e poi ancora giù per veder se si era diretto dall'altro lato....nulla! Sparito! Poi iniziai a rimuginare sul quel che mi aveva detto, cioè  che "
Jessie" stava bene"...Come faceva a conoscere il nome di mia figlia?
Alla luce di questa rivelazione, fermai l'auto e accesi la luce interna per guardare dentro la mia borsa.
La banconota da 20$ ERA DI NUOVO NEL PORTAFOGLIO!
Io credo sinceramente che Gabe fosse un Angelo Custode. Perché mai qualcuno dovrebbe portarsi dietro un pneumatico fino alla cima di una montagna, a tarda notte, indossando solo una maglietta bianca ed un paio di pantaloni leggeri? Era una notte molto fredda, anche se lui non sembrava a disagio con quella temperatura, mentre io avevo i brividi anche col cappotto. Gli avevo chiesto se non sentisse freddo senza un giaccone, ma mi aveva risposto che il freddo non lo infastidiva.
Non c'erano altre auto per strada, ne sono certa, perchè l'ho cercato per almeno mezz'ora , senza alcun risultato. Ancora oggi ricordo chiaramente il suo volto. Egli aveva lo sguardo più raggiante che avessi mai visto, mi è venuta in mente il dipinto di Michelangelo, Dio che crea Adamo nella Cappella Sistina. Benché Gabe fosse totalmente reale e non un dipinto, era molto simile al ritratto di Dio dipinto da Michelangelo. Successivamente mi sono risposata ed ho due figli meravigliosi.
Grazie, "Gabe", ovunque tu sia, per avermi dato la fede e la speranza, quando ne avevo più bisogno.
Non ti dimenticherò mai.

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FANTASMI FAMOSI 02-11-07CON "GINOLOSPINO" INDICHIAMO GLI ARTICOLI DA PRENDERE CON LE CLASSICHE PINZETTE!

A CHIUSURA DI HALLOWEEN ECCO UN PO' DI APPARIZIONI VIP!

 << Ho visto il Suo Spirito >>
 L'ultimo avvistamento è di Julian Lennon, che assicura di aver percepito la presenza di papà John. Ma le celebrità che hanno avuto a che fare con i fantasmi non mancano.

Julian Lennon ne è certo, là in Australia, con lui, c'era papà John, morto 25 anni fa. L'apparizione ha avuto luogo mentre Julian partecipava a un'antica cerimonia di una tribù aborigena. Una fonte ha raccontato al Daily Express che quando uno degli anziani gli ha dato una piuma bianca il figlio 44enne del cantante si è emozionato profondamente, ricordandosi che suo padre, prima di morire, gli aveva promesso di ritornare proprio sotto forma di una piuma bianca.

Per Lennon non si tratterebbe della prima volta: nel 1995 si sarebbe manifestato, come rivelò Paul McCartney, anche ai suoi ex-compagni di band con le sembianze di un pavone bianco mentre erano in studio per completare le registrazioni del singolo Free as a Bird, originariamente inciso dallo stesso Lennon nel 1977.

Tante celebrità hollywoodiane hanno raccontato di aver avuto a che fare col paranormale. Kylie Minogue è convinta che il fantasma di Michael Hutchence, il cantante degli Inxs morto nel 1997 con cui fu fidanzata, la guardi: «Michael è intorno a me, lo sento. La gente pensa che io sia matta ma sento la sua presenza. È una cosa molto personale. Riesce a guardare dentro di me, e la sua presenza si manifesta sempre quando ho più bisogno di lui. Non è spaventoso, è rassicurante, sebbene la sua forza possa fare paura».

Nicholas Cage ha avuto il suo bel daffare nell'attico dello zio Francis Ford Coppola, in cui viveva: «C'erano come dei pipistrelli tra i muri, si sentivano le loro ali sbattere. Una notte non riuscivo a dormire, quando la porta davanti al mio letto si è aperta e ho visto la sagoma di una donna con una folta capigliatura. Ho pensato che fosse mia zia che veniva a darmi la buonanotte. Così ho detto "Buonanotte", ma lei non ha risposto. Poi si è avvicinata e ho sentito dell'aria gelida. Ho gettato il cuscino ed è sparita. Non dico di aver visto un fantasma, ma di sicuro ho visto qualcosa che mi ha terrorizzato».

Matthew McConaughey è un appassionato di feng-shui, così quando comprò casa a Hollywood decise di destinare una delle tre stanze da letto per fare meditazione. È lì che ha visto Madame Blue, durante la cerimonia di iniziazione. Avevo messo una tenda in camera ed ero lì dentro con il mio sacco a pelo e il mio cane quando ho sentito un suono basso. In casa non c'era nessuno, sono uscito nudo dalla tenda col cane e ho iniziato a guardarmi attorno per capire cosa stesse accadendo. Sono sceso al piano di sotto e lì l'ho vista. Un bel fantasma, non mi ha fatto nulla, forse perché ero nudo!»

Jean Claude Van Damme, il muscoloso attore protagonista di tanti film d'azione e combattimento, ha visto il suo nello specchio del bagno: «Ho sentito molto freddo, mi sono girato e ho pensato "Sto avendo una visione". Era blue bianco con un corpo piuttosto terrificante. Da quel momento ho iniziato a credere ai fantasmi».

Michael Jackson dice di avere una sorta di spirito guida, il pianista Lee Liberace morto nel 1987. «Ho una stanza segreta, con una parete che si muove e degli specchi, è lì che parlo con Lee. È sua la voce che sento lì. Sento la sua presenza molto vicina a me, è il mio angelo custode».

All'Hollywood Roosevelt Hotel pare siano in molto a non dormire sonni tranquilli. Molto ospiti e membri del personale assicurano di aver visto l'immagine di Marylin Monroe riflessa in uno specchio. Fu qui che l'attrice posò per le sue prime foto da diva e qui amava soggiornare, nella stanza 246, ogni volta che si trovava in città. Col passare degli anni l'hotel ha subito restauri e modiche, l'ultimo dei quali nel 1984: in quell'occasione lo specchio della sua stanza fu spostato al piano terra, dinanzi alle porte dell'ascensore.

Ricky Martin invece avrebbe scoperto a contratto ormai firmato di aver comprato una villa a Miami infestata, per la modica cifre di 7 milioni di euro. Per far sloggiare lo spettro di una vecchia signora il precedente proprietario si sarebbe rivolto pure a un'acchiappafantasmi. Una sorte analoga è toccata a Neve Campbell, diventata famosa al cinema grazie a Scream.

La Campbell è convinta che nella sua villa hollywoodiana ci sia un fantasma e questo non ha fatto che aumentare la sua paura del paranormale: «Qualcuno è stato ucciso in questa casa 6 anni fa, prima che io la comprassi. C'erano degli amici e li lasciai in salotto per andare in cucina, ed entrambi pensarono di avermi già intravista tornare indietro. Ma non era vero: avevano visto la donna che era stata uccisa. Poi ho scoperto che il proprietario precedente aveva fatto fare un esorcismo.
 

GRAZIE A PAOLO P. PER LA SEGNALAZIONE

LA SIGNORA IN NERO (01-11-07)
Un'altra storia di fantasmi per Halloween!

Lavoro come "dog-sitter" ed un giorno sono andato da alcuni clienti a prendere in consegna i loro tre cani per portarli a passeggio. I proprietari non erano in casa quel giorno, perciò mi avevano lasciato un biglietto sulla porta in cui mi pregavano di entrare e prendere le bestiole. Sono così entrato in cucina ed ho subito notato uno dei cani, fermo nel vano della porta fra cucina e soggiorno, che guardava qualcosa, perché aveva la testa dritta e le orecchie alzate in su. Ho guardato anch'io per capire cosa guardasse per notare subito la sagoma di una donna in piedi, nel soggiorno. Sembrava una sorta di ologramma ed indossava la divisa dell'Esercito della Salvezza .
Stava là con le mani intrecciate intorno alla fronte a guardare fuori dalla finestra con uno sguardo preoccupato sul viso e non notò affatto la mia presenza nella stanza. Mi sono sentito il sangue alla faccia, ho afferrato il cane e sono subito uscito fuori dalla porta, sebbene non fossi realmente spaventato, perchè avevo percepito un senso di pace nel guardare quella donna: ero più preoccupato per la mia sanità mentale, piuttosto che dall'apparizione.
Sono dovuto ritornare dentro per prendere gli altri due cani, e quando ho gettato uno sguardo al soggiorno, la donna se n'era andata e così sono uscito. Subito dopo ho cominciato piangere, perché pensavo che forse stavo per impazzire, ma ero più che sicuro che ciò che avevo visto ero vero e che la visione di quella donna aveva cambiato la mia vita per sempre. Ero uno che non credeva agli spiriti o ai fantasmi, ma da quel giorno cambiai idea!
Mi ci è voluto un anno per trovare il coraggio di raccontare ai proprietari della casa quello che avevo visto quel giorno. Ho detto loro che avevo qualcosa da raccontare...
"
Entrambi sapete che non sono un matto -esclamai-, conduco con successo il mio lavoro e non sono una persona che s'inventa i fatti" e loro risposero che lo sapevano. Allora ho proseguito: "Penso che abbiate un fantasma in casa." Uno dei due mi chiese: "Era un uomo o una donna?"
"
Una donna" risposi al che il proprietario mi ha domandato se fosse vestita di nero ed io confermai.
Con mia grande sorpresa, quello esclamò:
 "
Oh...  Esther, giusto lei!" ed io ho pensato che mi stava per venire un infarto!
Poi mi hanno detto di conoscere Esther da molto tempo e che c'era anche lo spirito di un uomo nella loro casa. Avevano condotto molte ricerche sui precedenti proprietari ed avevano scoperto che questa donna di nome Esther aveva vissuto là con suo marito.
Un giorno era stato ucciso da una tram, proprio di fronte a casa loro, ecco perchè Esther stava sempre a guardare fuori dalla finestra, in attesa di lui. L'avevano sentita anche tornare nella loro camera da letto, per porsi di fronte alla finestra.
Sono sicuro che i proprietari della casa potrebbero dare maggiori dettagli sulla storia su quella casa, io posso solo aggiungere che tutto ciò che ho visto quello giorno era vero.

Dog-Sitter su C2C

PAURA DI VOLARE!
01-11-07

Se condividete col WM la paura di volare, ecco quattro storielle (vere o false, decidete voi) che NON ve la faranno passare!
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1) Un'assistente di volo settantaduenne (avete letto bene, 72... che s'ha da fa' per andare in pensione anche in USA!) aveva paura di morire durante una sosta in Italia.
Un giorno, giunta sul posto di lavoro, le veniva detto che il volo per Roma era stato soppresso. Tornata a casa, moriva il giorno dopo, a dimostrare che i voli cancellati possono scombussolare anche gli appuntamenti con la morte!

2) Una hostess venne convinta dai genitori a rinunziare al suo lavoro dopo la tragedia di Lockerbie, perchè sua madre aveva sognato che sarebbe morta in un incidente aereo. La ragazza fu riassunta come ragioniera e dopo alcuni anni ebbe una promozione ed un trasferimento negli uffici di New York. Indovinate dove?
 In una delle Twin Towers!

3)Durante il viaggio di nozze in Europa, il neo-marito ha un infarto e muore. La giovane vedova organizza il trasporto aereo della salma fino in Florida, ma a causa di disguidi, la bara non arrivava che cinque giorni dopo....vuota! Evidentemente anche dopo morto il cadavere non ne voleva sapere di volare!

4)Un volo per l'Europa, partì con quattro membri d'equipaggio ed atterrò con tre. Lo scomparso aveva grossi debiti e si ipotizza che si sia camuffato da passeggero e se la sia data a gambe, lasciando i suoi bagagli a bordo. Ovviamente non si era potuto buttare col paracadute da 12.000 metri di quota!

 

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LA BIMBA FANTASMA (23-10-07)

Quando mi è accaduto d'incontrare un fantasma, vivevo in Oklahoma, in una città chiamata Ringling. Dopo circa una settimana dal mio trasloco, una notte io la mia compagna guardavamo la Tivù quando lei ha cominciato a mostrarsi spaventata, e così le chiesi che stesse succedendo.
Mi disse che vedeva una bambina accanto al letto, intenta ad osservarci, ma io non potevo vederla sebbene abbia sempre creduto ai fantasmi. Nient'affatto spaventato, la tranquillizzai ed andammo a dormire.
Col passare delle settimane, la piccolina era sempre là a guardarci, e così una sera le dissi ridendo che prima o poi l'avrei vista anch'io e, quando fosse successo, quella notte avrei di certo dormito nella macchina!
Un giorno Marissa, la mia figliastra, è venuta a trovarci quando, tutt'a un tratto, sembrava spaventata.
 Io ero seduto sul divano a bere una birra ed a parlare con mio cognato e le domandai se c'era qualcosa che non andava. Mi rispose che non stava mentendo perchè aveva appena visto una bambina della sua età che mi guardava e che si trovava vicina alla porta del bagno.
Mi misi a ridere ed esclamai: "Ah! quella è solo la mia piccola amica!"
Lei scosse la testa e tornò a giocare con le altre amichette.
Una settimana più tardi, poichè ero tornato prima del solito dal lavoro ed ero solo in casa, decisi di portare fuori l'immondizia. Sono uscito e ho gettato i sacchetti nel cassonetto, ma poi mi sono piegato a terra per raccogliere qualcosa che mi era caduto: nel far ciò provai un'intensa sensazione di essere guardato, ma non c'era nessuno, sicchè  rientrai in casa senza pensarci più
Tre settimane più tardi, una sera, nel preparare la cena, con la coda dell'occhio l'ho finalmente vista, anche se per un attimo. Corsi in camera da letto e la mia compagna era anche lei spaventata: aveva sentito come se qualcuno che si trovava vicino alla porta della camera da letto vi stesse per entrare.
Le confermai che anch'io l'avevo vista proprio lì e le chiesi se somigliasse a sua figlia Marissa: stessa altezza, capelli biondi, ma indossava un vestito da sera, antico, lungo, con disegni verdi floreali.
Lei confermò la mia descrizione e le risposi che adesso che finalmente l'avevo vista volevo comunicare con lei. Un paio di settimane più tardi ci siamo trasferiti in Oklahoma, più vicino al mio posto di lavoro. Una notte, nella nuova casa, la mia compagna esclamò "
Sam, dille ciao...."
"Cosa? " replicai.
E lei:"
Dille ciao prima che ci lasci."
Io esclamai: "Per favore non andare. Voglio conoscere qualcosa di più su di te", ma
lei mi disse: "E' andata via, stava in piedi vicino a te e ti osservava mentre guardavi la TV."
Da quella notte non l'abbiamo più vista, ma ancora penso al mio piccolo fantasma e mi chiedo chi fosse e quanti anni avrebbe avuto. Probabilmente almeno 80,  100 o più....
Il suo abito da sera doveva risalire almeno al 1800.....
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Epilogo
Tentiamo di dare una spiegazione all'accaduto, almeno dal nostro punto di vista.
Essendo questa visione condivisa da tre persone, (
salvo che l'anonimo autore non si sia inventato tutto), è da ritenersi altamente attendibile: simili ADC sono abbastanza rari e preziosi per la ricerca.
Credo però che tutti si saranno chiesti che fine ha fatto il baby-fantasma.  Molto probabilmente la bimba è "passata" nella Luce, perchè ha capito di essere "morta", quando qualcuno l'ha vista e si è accorta di lei e
SOPRATTUTTO non si è spaventato. Anche questa minima attenzione è in fondo una forma di Amore Puro ed Incondizionato che tanto aiuta chi è rimasto bloccato fa i due mondi .
 Il suo interesse per la TV poi, potrebbe averle fatto capire che era passato tanto tempo dal suo Passaggio e che ormai doveva andar via.  Sembrerebbe proprio una storia stile "Ghost Wisperer solo che , per quanto ci è dato sapere, è vera.
Ci è piaciuto raccontarvela, vista la vicinanza con la festa di  Halloween quando, per tradizione, tutti i siti che si occupano del Paranormale sono popolati di storie molto meno piacevoli di questa.

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FRA LE BRACCIA D'UN ANGELO (06-12-06)
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Mi chiamo Gary ed avevo 29 anni quando una sera stavo guidando lungo una strada secondaria con scarsissimo traffico. Erano circa le 23 e mi trovavo in mezzo alla campagna, lontano da qualsiasi centro abitato, e viaggiavo a circa 80 Km/ora, quando un cervo mi ha improvvisamente tagliato la strada. Per evitare d'investirlo, persi il controllo dell'auto e finii in un burrone, a circa 100 metri dalla strada. Credo che rimasi senza conoscenza per circa mezz'ora e quando mi risvegliai, ero incapace di muovermi perchè avevo dolori atroci in ogni parte del corpo. Suonai il clacson fino a scaricare la batteria, ma nessuno lo sentì...cominciai a pregare, temendo che sarei morto, quando una fortissima luce si materializzo' davanti a me. Credetti di avere le allucinazioni e chiusi gli occhi, ma quando li riaprii la luce era ancora là e quasi mi accecava per quanto era intensa. Sentii qualcuno che mi abbracciava mentre mormorava:"Non preoccuparti, andrà tutto bene.
Poi persi nuovamente coscienza.
Mi risvegliai sul ciglio della strada:un camion si era fermato ed aveva chiamato un'ambulanza. R
accontai ai Medici cosa mi fosse successo e loro mi risposero che non era possibile che avessi risalito la china da solo: avevo il collo rotto e così tutte le altre ossa del mio corpo. 
Loro non sapevano spiegarselo, ma io sì!  

CONTATTI POST-MORTEM (ADC) (30-11-06)
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Oltre che dalle NDE, le prove più concrete che la morte non esiste provengono dalle ADC e proprio questi due filoni di studio sono i più importanti per chi cerca una risposta concreta alla domanda che ogni essere umano si pone fin dall'infanzia: cosa c'è dopo questa vita? 
La PdA dedicò uno dei primissimi articoli proprio a questa stupefacente prova della sopravvivenza (CLIC) che, se suffragata da riscontri, sarebbe più che sufficiente a dimostrare senza ombra di dubbio, anche davanti ad un Tribunale, che la morte non è la fine. Noi ne abbiamo trovate alcune "Made in USA", ma sappiamo benissimo dalle testimonianze dei nostri Lettori che, in sordina, ma avvengono anche qui da noi, forse perchè il grande pubblico non è ancora stato sensibilizzato abbastanza da avere il coraggio di raccontarle anche ai grandi Media. 
In questo articolo vengono perciò presentate diversi brevi esperienze che, per aver trovato conferme nella vita reale, definirei straordinarie. Non provenendo da bambini, sono una prova che anche gli "adulti" possono contattare i loro cari e che quindi, é più che normale per la maggior parte dell'umanità andare in un luogo "paradisiaco" portando con sè i ricordi e soprattutto i legami affettivi, anzichè in luoghi "oscuri" come vorrebbero farci credere molte Religioni..... 

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UN REGALO DAL BISNONNO
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Ad April si spezzò il cuore quando il suo caro bisnonno morì; a stento riusciva a dire due parole con gli amici ed i familiari per diverse settimane, finchè una notte fu svegliata da un forte rumore. 
Il suo bisnonnoo era lì, ai piedi del letto e, fatto un gesto solenne con le braccia, le disse: 
"Tutto andrà bene, io sarò sempre accanto a te."
Sogno o apparizione? Dopo questo incontro April cessò di soffrire, ma non solo:scoprì che il bisnonno le aveva in qualche modo trasmesso tutte le sue conoscenze in campo dolciario, e  di essere diventata un'abile pasticciera, in grado di fare le torte esattamente come le faceva il suo avo, sebbene non avesse mai provato in precedenza.
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LA VOCE DELLA MAMMA
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Nell'agosto del 75, Kris stava portando i suoi vestiti alla lavanderia automatica, dietro al ristorante dove lavorava. Tornata indietro dopo aver lasciato i panni nella lavatrice, si apprestava a rientrare nel locale dalla porta posteriore, per dare una mano al suo fidanzato che lavorava colà come cuoco.
 Entrata in cucina, improvvisamente sentiva la voce di sua madre -morta diverso tempo prima- intimarle di fermarsi. Lei ubbidì e non entro' nella sala da pranzo, rimanendo dietro un pilastro ed in pochi attimi si rendeva conto che una rapina era in corso: il suo ragazzo, i proprietari e tutto il personale erano a terra, sotto il tiro della pistola di uno dei rapinatori che appariva molto nervoso. 
Chiamata la polizia, si rese conto solo dopo che, se quella voce non l'avesse fermata, si sarebbe trovata ad apparire di colpo di fronte al bandito che puntava l'arma proprio nella direzione da cui sarebbe entrata nella sala eche di certo le avrebbe sparato.

LEGAMI FRATERNI
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Una notte del Giugno 1942, George D. ebbe una strana conversazione con suo fratello, strana perchè non era insieme a lui che si trovava in volo su Trinidad a bordo d'un bombardiere che doveva distruggere dei sottomarini Nazisti. 
"Lui mi disse che stava per intraprendere un lungo viaggio senza ritorno e quando gli chiesi se potevo andare anch'io, mi rispose che ci saremmo rivisti, ma dopo molto tempo"
Quando George raccontò la cosa ai suoi genitori, gli fu detto che era stato solo un sogno, ma diversi giorni più tardi, la famiglia ricevette una comunicazione ufficiale da parte dell'Esercito: suo fratello era morto il 7 Giugno, mentre era in volo col suo bombardiere.
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UN IMPORTANTE CONSIGLIO DAL PADRE
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L. Young ebbe un incidente d'auto nel Dicembre dell'85 e, sebbene non avesse riportato nulla di grave, fu egualmente condotta al Pronto Soccorso.
 I medici le confermarono che non si era fatta nulla, ma le chiesero di tornare il giorno dopo per un ulteriore controllo radiografico, dato l'eccessivo affollamento dovuto a casi più gravi del suo.
 Quella notte L.  vide suo padre ai piedi del letto, nella sua tuta da lavoro e con gli stivali, sebbene fosse morto pochi mesi prima che le chiedeva di scendere in cucina. Obbedendo alla sua richiesta, lo trovo' seduto al tavolo ad aspettarla.  Dopo un commovente abbraccio, la scongiurò  di non fare le radiografie, perchè era incinta. Era felicissimo di diventare nonno!  Poi aggiunse di dire alla sua "Gattina" che l'amava. La conversazione cessò quando suo marito giunse in cucina, allarmato dal sentire sua moglie parlare con qualcuno. Tornata a letto dopo aver raccontato al marito l'incredibile "sogno", non riusciva però ad immaginare chi fosse la "Gattina" di suo padre. 
Il giorno dopo, recatasi in Ospedale, chiese che le radiografie non fossero praticate, mentre il test di gravidanza risultò positivo per una gestazione recentissima, confermando ciò che le aveva anunziato suo padre.  Successivamente raccontò dello strano "sogno" a sua madre e le chiese chi fosse mai "Gattina" per scoprire che quello era il nomignolo affettuoso con cui suo padre chiamava la moglie solo nei momenti di intimità di coppia e che lei -ovviamente- non poteva conoscere.
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PAPà LASCIA UN MESSAGGIO
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Una mattina del Settembrea 99, Claire trovò un messaggio scritto sul  block-notes magnetico attaccato allo sportello del frigorifero: "Alzati e risplendi, Claire". La grafìa era quella di suo padre, morto due anni prima, caratterizzata dal tremore causato dal morbo di Parkinson. Nessuno in casa le aveva fatto uno scherzo e poi quella frase la conosceva solo lei: era il saluto che più di 30 anni prima suo padre le dava ogni mattina, quando la svegliava per andare a scuola.
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SUONALA ANCORA, NONNA!
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Diane era una studentessa delle Superiori, quando ricevette un piccolo ma eccezionale segno da sua Nonna, un venerdì sera, mentre tutta la sua famiglia era fuori per una partita scolastica dove il suo fratellino giocava. Sua nonna, che aveva vissuto insieme a loro, era morta circa dua anni prima ed era la sola che sapesse suonare il pianoforte. Mentre Diane era intenta guardare la TV, dalla cantina sentì provenire il suono del pianoforte come se qualcuno stesse suonando il tema del "Terzo Uomo". 
Dopo un attimo di paura e di perplessità, Diane si ricordò che sua nonna amava molto quella canzone e che evidentemente voleva mandarle un saluto dall'Aldilà.
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L'OROLOGIO DELLA NONNA
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Julie aveva un appuntamento con una Medium, ma a causa di altri impegni non poteva recarvisi.
Al momento esatto dell'appuntamento, pero', Julie si ricordò come in un flashback della Nonna e dell'antico orologio da taschino che era solita portare appeso al collo, orologio che le era stato lasciato in eredità, quattordici anni prima, alla scomparsa della sua progenitrice.
Così andò a tirarlo fuori dalla scatola dei gioielli e, ad alta voce, le chiese di menzionare quell'oggetto alla Medium, come prova della sua sopravvivenza dopo la morte. Il giorno dopo, la Medium le disse di aver preso nota del contatto avuto con un'anziana signora che le aveva mostrato uno strano orologio da taschino e le aveva detto:"Ecco la tua prova", pur non avendone capito il significato.
 Significato invece chiarissimo per la stupefatta Julie!
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NON TENIAMOCELI TROPPO "STRETTI"! (14-11-06)

Pubblico questa storia non per farvi terrorizzare, ma per ricordarvi come il dolore che proviamo per la perdita (temporanea) dei nostri cari, in casi estremi può diventare talmente patologico da coinvolgerLi fino al punto da non permetter Loro di staccarsi dalla terra.....
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Una ragazzina muore prima dei suoi anni e sua madre, incapace di abbandonarla, si fa costruire una cappella sotterranea dove si rinchiude ogni notte per stare vicino alla sua bimba, il cui sepolcro è protetto da una lastra di vetro anziché da un muro. Ella canta, legge, fa di tutto per confortare una bambina che aveva paura del buio. Anche i suoi orsetti e le bambole riposano accanto alla bara, aldilà del vetro, ma non sono certo questi macabri particolari che davano i brividi a Don Estes, il direttore del cimitero. Estes, ora in pensione, non credeva ai fantasmi, dato che era solito camminare lungo i viali del cimitero di Natchez City anche di notte e non aveva mai visto nulla di terrificante.
Ma la tomba di Florence Irene Ford, morta nel 1871, gli ha fatto cambiare idea....
Cinque scalini di cemento portano alla finestra di vetro, che dopo l'episodio che vi racconteremo, è stata chiusa con un muro di mattoni. 
Un giorno Estes -che spesso guidava i visitatori del Cimitero- ha accompagnato una signora a visitare la tomba di Florence e costei ne è uscita fuori terrorizzata: dodici anni prima sua madre
aveva fatto lo stesso. Avvolta da una sorta di luminosità verdastra,  era fuggita dal loculo, per poi buttarsi a terra rotolando ed urlando, come se i suoi vestiti avessero preso fuoco
Un operaio che si trovava lì per caso, aveva subito raccolto con una pala questa sorta di ectoplasma e, presolo fra le mani, lo aveva compresso  fino a formarne una sfera luminosa che,
levatasi verso il cielo, si era subito dissolta in mille scintille. 
L'incredulo Estes, ha iniziato a far ricerche per suo conto fino a trovare l'operaio di cui gli aveva parlato quella signora.  Interrogatolo sull'accaduto,
Mr. Davis ripetè parola per parola la stessa storia, aggiungendo che aveva provato fra le sue mani la sensazione di comprimere aria o una palla da tennis . Lo scettico ex Direttore ha così dovuto rassegnarsi a credere ai fantasmi, la cui presenza in quel luogo è stata confermata successivamente da un'equipe di "Ghostbusters" che, grazie ai loro strumenti elettronici, hanno rilevato notevoli anomalie nella vecchia tomba di Florence. 
Ciò significa che la bambina è ancora là sotto, in spirito?
Noi preferiamo pensare che Ella sia stata liberata quando l'operaio ha visto il suo ectoplasma salire al cielo e che le rilevazioni elettroniche si riferiscano ad energie residue del corpo astrale -la così detta conchiglia vuota-  e non al suo Spirito Immortale.... 

-Webmaster da Internet-

 

HO VISTO MIO FIGLIO..... (05-11-06)
UN INCONTRO DA BRIVIDI CHE TUTTI SOGNIAMO DI FARE!

Mio figlio è morto a 22 anni l'8 agosto scorso. Era alla guida della sua motocicletta, quando una donna l'ha investito frontalmente con l' auto, causandogli un trauma cranico severo. Ha vissuto per sette giorni in un' unità di terapia intensiva, prima di passare.
 La prima notte che era in ospedale, è venuto da me quando mi trovavo in uno stato di semi-coscienza e mi ha chiesto dove fosse, poi mi ha detto che l'incidente non era avvenuto per colpa sua. Credo che, essendo in coma profondo, non fosse rimasto nel suo corpo per la maggior parte di quei sette giorni.
L'ultimo giorno, è venuto da me ancora una volta e mi ha detto di sentirsi confuso e di non sapere che fare. E' morto quel pomeriggio.
Molte cose strane mi sono accadute da allora. Alcuni giorni fa, comunque, mi è capitata l'esperienza più bizzarra della mia vita . Sentivo molti fischi alle orecchie, e mi sentivo in preda a conati di vomito, così me ne sono andata a letto. Ho controllato l'orologio (cosa che non faccio mai): erano le 23: 07 e poi mi sono stesa sul letto, sul fianco destro. Improvvisamente mi sono sentita dare un pizzicotto in mezzo alle scapole, per cui mi sono rigirata sulla schiena per strofinarmela sul lenzuolo. 
A quel punto, ho sentito una voce che mi comandava di non rigirarmi di nuovo, così sono rimasta dov'ero, totalmente, ed improvvisamente sveglia. 
Aperti gli occhi, ho visto  mio figlio, ritto ai piedi del letto. Brillava della luce più incredibile e bianca che potessi immaginare e la sua siluette era di un blu elettrico argenteo. 
Potevo distinguerne chiaramente i capelli, il viso, i  muscoli. Ho urlato il suo nome con forza: "Trevor!", ma lui si è girato in modo familiare e ha cominciato a muoversi verso me, e devo dire che a questo punto non respiravo più. Improvvisamente ha cominciato a passare su di me, e si è dissolto in milioni di stelle della galassia. Tutto sarà durato quindici secondi. 
Vorrei sentire chi ha avuto un'esperienza simile, o chi può aiutarmi a capire meglio. Non me lo dimenticherò per il resto della vita. Spero che venga di nuovo, anche se son sicura che sa di avermi  spaventata da morire!

(TRAD. WM DA PARANORMAL PHOENOMENA)

IN SOGNO RICEVE UNA RICHIESTA D'AIUTO 28-04-06

I due eroici salvatoriNon so quanti di voi ricordino "VISIONE A DISTANZA E PREGHIERE PERMETTONO DI RITROVARE UNA RAGAZZA DISPERSA A REDMOND", un articolo da noi pubblicato tempo fà in cui si raccontava la storia di un incidente stradale in cui la vittima appariva in sogno ad una donna che faceva poi giungere tempestivamente i soccorsi.
Il fatto si é ripetuto e francamente non sappiamo se attribuirlo a telepatìa o chiaroveggenza spontanee, dato che un signore di AMANDA PARK (Washington-USA), Clifford Foss e suo figlio hanno potuto salvare un giovane automobilista finito fuori strada durante la notte, a pochi Km da casa loro. Il Sig. Foss si era svegliato alle 3 del mattino, a causa di una strana "visione": un ragazzo era intrappolato nella sua auto e chiedeva aiuto. Deciso ad ignorare l'incubo, il poveretto pero' non riusciva a prender piu' sonno, fin quando ha deciso di andare a dare un'occhiata, insieme ad uno dei suoi figli. Al punto esatto della strada "vista" durante il contatto, si accorgevano che circa un metro di guardrail era stato vistosamente abbattuto e, fatto scendere il figlio nel burrone profondo una decina di metri, quest'ultimo scopriva che c'era effettivamente un pick-up con a bordo un ragazzo insanguinato che chiedeva debolmente aiuto. Se non fosse stato per il "sogno", nessuno avrebbe notato l'automezzo in un burrone così profondo e pieno di alberi ed i soccorsi sarebbero certo arrivati troppo tardi.
 Il giovane presentava infatti diverse fratture e ferite che sanguinavano abbondantemente ed era ormai allo stremo delle forze. Ricoverato nell'Ospedale di Seattle, verserebbe ancora in gravi condizioni. La moglie del ferito ha espresso la sua profonda gratitudine ai Fosses che non si ritengono affatto degli eroi. In passato, papà Foss aveva avuto alcune premonizioni, ma mai così chiare ed imperiose, dato che si dice sicuro che non si sia trattato di un sogno, ma di una vera e propria visione inviatagli dallo Spirito Santo.  Pur affermando di non essere un uomo molto religioso, ha dichiarato di credere in Dio, alla cui voce ha dato ascolto, mentre altre centinaia di automobilisti che erano passati là quella notte, non avevano sentito nulla.
Ancora il Sig. Foss aggiunge che  uno dei suoi cinque figli gli ha riferito che, quella stessa notte, aveva sognato suo fratello in un burrone, intento a raccogliere more... Coincidenze?

(Fonte: Internet)

Una Casa Nuova... Non Completamente Sgombra ! (31-10-05)

SusanneDi SUSANNE MILLAR PERRY 

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Le storie di FANTASMI dovrebbero essere ambientate in vecchie magioni o in altri luoghi sinistri avvolti dalla nebbia, ma quella che sta per raccontarvi la protagonista di questi strani avvenimenti , a metà fra gli ADC ed i racconti del terrore, é accaduta in un appartamento del centro di New York e ci dimostra  che la paura dei fantasmi non fa altro che accrescere la loro rabbia di non poter comunicare con i "viventi" ma anche  che l'Amore puo' liberare quegli Spiriti rimasti attaccati alla terra,  meglio di qualsiasi esorcismo. 
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Tutto é cominciato come ogni classica storia dell'orrore: una coppia di fiduciosi coniugi si innamora di un classico appartamento di sei vani con due camere da letto, situato in un edificio costruito nel 1912 dai Fratelli Blum. Era ovviamente in pessime condizioni, con l'intonaco scrostato dappertutto, una vecchia cucina sgangherata e solo un bagno utilizzabile su tre, ma io e mio marito, David Perry, eravamo affascinati da quelle stanze così spaziose e dai soffitti alti.
In più, il caminetto del soggiorno, rivestito di ceramiche dipinte a mano, era un vero gioiello. 
Questo era un palazzo a confronto col nostro mini appartamento, che dopo la nascita di nostro figlio era ormai diventato troppo piccolo e, ulteriore fortuna, non solo il prezzo era giusto, ma avevamo anche un acquirente per il nostro vecchio monolocale. 
Il fatto che il grande appartamento d'epoca non fosse mai stato rinnovato aveva una spiegazione molto  semplice: per circa un secolo, solo una famiglia aveva vissuto là,  infatti l'ultimo membro del clan, il 90-enne Sig. Schwab, era morto poche settimane prima nella camera da letto principale. Mio marito ed io abbiamo conosciuto il Sig. Schwab, un gentiluomo piccolo e vivace, che indossava un impermeabile firmato e che aveva  sempre una Camel a penzoloni fra le labbra. 
Secondo i pettegolezzi che circolavano nel palazzo, Schwab era stato una spia americana durante la II Guerra Mondiale e sulla loro attendibilità dovemmo ricrederci quando buttammo via pacchi di documenti Nazisti da uno dei bagni fuori uso, perchè utilizzato come una sorta di archivio gigante, prima di procedere ad intonacare e rinnovare i locali onde poter traslocare nel nostro nuovo alloggio. 
La riluttanza del nostro cane a visitare la nostra nuova casa mi lasciava perplessa. Normalmente Bailey era un cane molto curioso, ma si rifiutava di entrare in quel luogo, tanto che fu necassario portarcelo di forza legato al guinzaglio.  Poi il nostro restauratore che veniva a lavorare a sera tarda nelle ore libere, improvvisamente ci comunicò che sarebbe venuto nell'appartamento solo durante il giorno,il che voleva dire solo nei fine-settimana, quindi ad un ritmo molto più lento. Non ci ha mai fornito una spiegazione soddisfacente del suo comportamento, salvo bofonchiare qualcosa su strani rumori e diverse inspiegabili e troppo frequenti cadute dalla scala.
Fu solo dopo che traslocammo nel nuovo alloggio che seppi che l'appartamento- o piuttosto qualcuno che viveva là-
cercava di comunicare con noi, e non nel più amichevole dei modi! Una notte mio marito venne a letto, bianco come un fantasma, balbettando che era stato bruscamente spinto mentre si stava lavando i denti.  "Oh,smettila," gli dissi. 
"No,dico davvero.... come questo!" e mi diede una spinta. Alcuni giorni più tardi mi disse di aver sentito la stessa impercettibile spinta mentre veniva a dormire.
Dopo di allora Bailey cominciò a latrare, di solito intorno al 3 di notte. Con i peli della schiena irti per richiamare la nostra attenzione, evidentemente ci proteggeva contro qualcosa, ma che cosa?
 Dopo  un pò di settimane insonni, decisi di chiamare  il veterinario. 
Quando ridacchiando lanciai l'idea che il nostro cane avrebbe potuto vedere l'apparizione di un inquilino defunto venuto a farci visita, il Veterinario però non fece altrettanto. "Cani e bambini sono molto suscettibile al mondo dello spirito," disse piuttosto seriamente. "Dategli un pò di Valium per rilassarlo ed accendete la radio su una stazione che trasmette musica classica; alcuni cani la trovano molto calmante"
Ci rifiutammo  di drogare il nostro cane, ma l'idea della musica classica ci era sembrata abbastanza innocua, e così le note di Mozart, Brahms e Haydn aleggiavano giorno e notte per la nostra casa. Quando però i latrati e le spinte sembravano cessate, fui svegliata una notte dalle urla di mio figlio: "Mamma, Mamma, c'è un uomo nella mia stanza!"  Son certa che non era stato il potere della suggestione ad aver scatenato il suo terrore, perché io e mio marito non avevamo mai parlato del nostro visitatore di fronte a Nick, che allora aveva 5 anni. 
La mattina dopo, nostro figlio ci ha descritto l'uomo del suo "incubo," che somigliava notevolmente al Sig. Schwab. L'uomo che aveva visto ritto ai piedi del letto, avanzava con le braccia tese in avanti, pronto ad afferrarlo. Che il Veterinario avesse ragione, forse davvero nostro figlio ed il cane vedevano la gente morta? Cosa avevamo fatto per meritare le "attenzioni" del nostro ospite?
 Forse il nostro fantasma non amava tanto l'idea di traslocare.
Non molto tempo dopo fummo testimoni di un evento ancor più terrificante. Bailey, tutto tremante e bagnato fradicio, si era accucciato sotto il tavolo, con la coda dritta e tutto irrigidito.
E c'era un rumore di acqua corrente che proveniva dal bagno dove insiegabilmente qualcuno aveva aperto al massimo il rubinetto dell'acqua calda, e così il vapora si era insinuato dappertutto, causando il distacco dell'intonaco del soffitto del soggiorno che si era sbriciolato sul pavimento. 
Il nostro cane non era certo un fenomeno e non avrebbe mai potuto causare tutto quel disastro. 
Si trattava allora di un'altra malefatta del nostro ospite che diventava sempre più malevolo?
 Quando é troppo é troppo e così per quanto irrazionale possa apparire a chi non ha vissuto storie simili, decisi di chiedere un esorcismo. 
Per puro caso, recentemente avevamo assistito ad un rito di benedizione delle case: i fedeli spargevano fumi d'incenso ed un prete episcopale bisbigliava preghiere da stanza a stanza. Si trattava di una cerimonia per scacciare le forze negative che avrebbero potuto albergare nelle case. La mio amica Mary -seguace delle pratiche New-Age, mi aveva detto che anche lei le aveva compiute e si era volontariamente offerta di portarmi alcune erbe (finocchio, angelica, majorana) da bruciare con l' incenso.  Un' altra amica fidata, Susanne, che aveva una seconda laurea universitaria in folclore e che aveva condotto una ricerca sui fantasmi, mi assicurò invece che avrei potuto compiere l'esorcismo piuttosto facilmente
da sola. "Al fantasma piace la tua energia femminile," mi disse. "Non ti ha mai infastidito, se l'é presa solo con tuo marito, tuo figlio ed il tuo cane che é pure lui maschio.
Questo era vero. Malgrado tutto mi ero sentita piuttosto protetta nella nostra casa nuova, e disperatamente avrei voluto che anche la mia famiglia si sentisse allo stesso modo.
 Quando Susanne mi ha suggerito di fare una piccola chiacchierata col nostro fantasma, di spiegargli che le sue azioni spaventavano il mio bambino e facevano del male alla mia famiglia, ho pensato che fosse totalmente fuori di testa, ma non avevo altra scelta.
Così un pomeriggio, quando tutti i miei "ragazzi" erano fuori dell'appartamento,
mi sedetti sul letto, il centro dell' attività diabolica, ed aprii il mio cuore al Sig. Schwab, la nostra nemesi eterea, insistendo specialmente sul fatto che come nuovi proprietari dell'appartamento, ci saremmo occupati amorevolmente delle sue vecchie ossa.
Chissà che cosa é successo tra i nostri due mondi quel giorno. Forse lui mi ascoltava ed ha approvato il nostro progetto di ristrutturazione perché nei 12 anni che abbiamo vissuto nell'appartamento, nonostante il rifacimento della cucina e dei tre bagni, non siamo più stati infastiditi. Alla fine, la nostra camera da letto è divenuta la stanza favorita di Bailey per le sue pennichelle pomeridiane, né nostro figlio ha avuto altre visioni terrificanti. Persino il nostro operaio sembra avere dimenticato le sue sconvolgenti esperienze quando viene a riparare un radiatore o un rubinetto che perde e, fatti i debiti scongiuri, il mistero è stato risolto, così che non dovremo più traslocare.

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Telefonata Fantasma in Iraq

Questo racconto di  telefonata "paranormale" lo abbiamo scelto perché, pur trattandosi di un ADC molto comune, ha il crisma dell'ufficialità, essendo stato riportato da un soldato americano e confermata da testimonianze scritte e di terze persone, tutte militari.  Nondimeno anche i nostri Lettori riportano simili evenienze e proprio alcuni giorni fà, Cocò e Roberta hanno prima preannunciato via EVP e poi messo in atto, varie "interferenze" sui telefoni di Cinzia ed Antonella, che ce l'ha raccontata così sul Forum:

"Come diceva Cinzia è vero, mi hanno preannuciato uno scherzo ma non era solo staccarci la linea,  quando richiamavo mi risultava occupato e sentivo delle risatine e quello che non sa Cinzia, perchè ho dimenticato di dirglielo, è che dopo aver concluso la telefonata ha iniziato a squillare il cell senza che uscisse nulla sul display.
Certo che per Cocò e  Roberta  il telefono era un'oggetto molto presente e amato nella loro vita qui,mia figlia ci dormiva pure con il cellulare!
E poi li riteniamo "morti"!!!!" 

Passiamo ora al racconto del soldato  Kanika, pubblicato insieme ad altri simili da
 "Paranormal Phenomena"

Sono un soldato dell' Esercito degli Stati Uniti e sono stato recentemente dislocato in Iraq con un'unità medica di supporto. Eravamo nel mezzo del nulla, fra edifici abbandonati e molti miei commilitoni mi hanno riferito di aver sperimentato "strani fenomeni" mentre eravamo là. 
Questa è la mia esperienza personale. 
Una notte mentre montavo di guardia, il nostro telefono da campo si é messo a squillare. Il mio camerata ed io abbiamo pensato che fosse un'emergenza o che qualcuno stesse male, dato che erano quasi le 2 del mattino. Presi in mano il ricevitore e, prima che potessi dire qualcosa, sentii provenire da esso molte voci che parlavano contemporaneamente, tutte in arabo. Sembravano  in preda a frenesia, ma quelle voci erano come ovattate, per cui pensai che avessero sbagliato numero e riattaccai il telefono.  Io ed il mio camerata ci scambiammo un'occhiata stupita, limitandoci a registrare la strana telefonata sul diario della base. 
Il resto della notte continuò senza incidenti e fummo rilevati da un'altra pattuglia alle otto del mattino. 
I soldati che ci sostituirono, dopo aver consultato il diario della base ci chiesero spiegazioni su quella strana chiamata telefonica ed io raccontai loro quel che era accaduto. Mi guardarono come se fossi stato un matto ed io non capii il perché del loro stupore,finché non controllai il cavo del telefono dietro al tavolo.  Non era mai stato collegato...... 

 

Il Criceto Fantasma (17-08-05)
Questo strano fatto é accaduto una settimana dopo che il mio criceto è morto. Era il mio migliore amico e sono rimasto scosso dalla sua dipartita così improvvisa. Una sera  ero disteso sul letto a  leggere un libro, quando ho sentito qualcosa camminare vicino all'orlo del mio guanciale. Ho pensato che il criceto di mio fratello fosse fuggito dalla sua gabbietta e così mi sono girato per afferrarlo, ma non c'era nulla. 
Scesi per le scale per dirlo a mio padre, ma  lui mi disse che m' ero immaginato tutto, così me ne ritornai disopra, in camera mia. Più tardi quella stessa notte, mentre guardavo la TV, ho di nuovo sentito qualcosa camminare sul letto verso di me, ma quando ho guardato meglio, non ho visto nulla.  Osservando più attentamente il copriletto però, ho visto formarsi sudi esso delle piccole orme, come  quelle che potrebbe lasciare un criceto che stesse camminando verso di me! Ho poi sentito qualcosa di morbido  strofinarsi contro la mia faccia per poi improvvisamente sparire.  Ho capito subito che il mio amato animaletto  era venuto a dirmi che era giusto essere triste per la sua morte, ma che ora dovevo smetterla, di addolorarmi. Anche se mi manca tanto, ora so per certo che mi é sempre accanto.
 

(Tradotto dal Sito:
Paranormal Phenomena)

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