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  Essere o non essere un filisteo?
HAPPY BIRTHDAY, JOHN! "ABBIAMO VISTO LE VITTIME DEL
 WTC SALIRE AL CIELO"
DIALOGHI CON SANTO STEFANO VISIONI SUL LETTO DI MORTE
MEDIUM TROVA CADAVERE INDICANDO
 IL LUOGO SU UNA MAPPA
PREVISIONE AZZECCATA!
LE Ultime ricerche sulle NDE CONFERMANO  l'ipotesi DELLA sopravvivenza! I LIVELLI DI COSCIENZA PIU' ELEVATI
Il grano e il loglio LA RADIO FANTASMA
PREFERITE UN NOIOSO PARADISO,
O UN INFERNO TERRIFICANTE ?
GLI AFFANNI TERRENI CI SEGUONO NELL'ALDILà!

Essere o non essere un File:Kierkegaard.jpgfilisteo?
(21-10-10)

Una profonda riflessione di  Michael E. Tymn

Il filosofo esistenzialista Albert Camus ha scritto che il più grande reato che si può commettere contro la vita è sperare in un'altra vita. La sua filosofia è espressa oggi da coloro che predicano che dobbiamo «vivere il momento" o "vivere nel presente" e che non ci dobbiamo preoccupare del passato o del futuro, in particolare di ciò che viene dopo la morte.
Molti amici e parenti che sanno del mio interesse verso la morte ed il morire, mi esprimono la loro preoccupazione sul fatto che non è saggio pensare all'aldilà . "
Mi va bene una vita alla volta" è una reazione tipica, un sottile e presumibile modo "intelligente" di dire che quella persona non è interessata a discutere di tutto ciò che riguarda la morte e che dovremmo "vivere nel presente." Così facile a dire, ma così difficile da fare, soprattutto quando si raggiunge la vecchiaia!  Durante i primi 50 o 60 anni di vita, la maggior parte di noi sono così occupati con le sfide della vita quotidiana che c'è poco tempo o necessità di prendere in considerazione la morte o ciò che vien dopo.  Inconsciamente, però, la morte è nella nostra mente.
"L'idea della morte, la paura di essa, ossessiona l'animale umano come nessun altro",
ha scritto l'antropologo culturale Ernest Becker nel suo libro del 1974 vincitore del
 premio Pulitzer, The Denial of Death (La Negazione Della Morte):

Michael TymnMichael Tymn ha contribuito con più di 1500 articoli a 40 pubblicazioni negli ultimi 50 anni. Attualmente è Redattore di "The Searchlight," una pubblicazione trimestrale dell'Accademia di spiritualità e studi paranormali e vicepresidente dell'Accademia.
Suoi articoli sulla metafisica e sul paranormale sono apparsi in Atlantis Rising, Vital Signs, Nexus, Psychic News, Psychic Times. Il suo libro del 2008, The Articulate Dead è stato pubblicata da Galde Press. Vive alle Hawaii

"E 'una spinta fondamentale dell'attività umana -. Un'attività che mira soprattutto a evitare la fatalità della morte, per superarla, negando in qualche modo che è il destino ultimo dell'uomo"
Per liberarsi dell'angoscia della morte, ha spiegato Becker, quasi tutti scelgono la strada della repressione e così seppelliamo l'ansia nel profondo del subconscio e ci preoccupiamo delle attività di ogni giorno, per lo più ignari del fatto che nel grande schema delle cose dette attività sono a breve termine e, per la maggior parte, senza senso.
 Teniamo occupati noi stessi con il lavoro, con varie attività ricreative, trascorrendo molto tempo rifugiandoci in storie fittizie nei libri, al cinema e in televisione o sperimentando emozioni vicarie, in occasione di eventi sportivi, il tutto come se avessero un significato reale e come se ci aspettassimo di andare avanti all'infinito.
Adottiamo attori del cinema - persone che semplicemente agiscono come le persone reali ed atleti - finti gladiatori - come i nostri dei, cercando di emularli in qualsiasi modo possibile.
L'irreale diventa reale. Becker si riferisce a questa persona apparentemente "sicura" come "l'uomo culturale automatizzato ."
Egli è :"
l'uomo imprigionato dalla cultura, schiavo di essa, che immagina di avere
un' identità solo se paga i suoi premi di assicurazione, che ha il controllo
della sua vita solo se guida la sua macchina sportiva ed usa lo spazzolino da denti elettrico. "

(Becker -se fosse vivo- avrebbe senza dubbio messo un iPod al posto dello spazzolino elettrico....)

Becker fa una descrizione moderna del
"filisteo"di Søren Kierkegaard.
Per Kierkegaard, il "padre" dell' Esistenzialismo, il filisteo era un uomo che viveva di banalità.
Naturalmente, se non siamo completamente egoisti, possiamo anche amare, curare e servire gli altri.
Tali atti sembrano almeno in parte, dare un senso alla nostra vita e convalidano la nostra esistenza,
fino a quando ci chiediamo:
se noi ed i nostri cari siamo semplicemente
 in marcia verso il nulla, qual è il significato di tutto questo?

Una scuola di pensiero risponde a tale domanda, suggerendo che il nostro obiettivo primario deve essere quello di rendere la vita un posto migliore per i nostri figli e le generazioni future.
Ma supponiamo che la scienza riesca a cancellare tutti i problemi dell'umanità, permettendo alle generazioni future di vivere in pace ed in armonia, piena di comfort e comodità impensabili: cosa farebbero questi bambini vissuti nell'utopia per i loro figli? Sebbene la vita media potrebbe essere prolungata di 20 o 30 anni,alla fin fine morirebbero anche loro. A che fine lasciare una progenie?
Ad una certa età, di solito quando abbiamo lasciato il lavoro ed i figli sono indipendenti, le domande sul senso della vita iniziano ad emergere dal subconscio per affiorare alla coscienza.
E poi, ad un certo punto, forse, quando diventa evidente che i nostri giorni sono contati, quelle ansie represse relative alla morte iniziano a zampillare nella coscienza.
 Si vivono i nostri ultimi anni sotto un'ombra scura e sempre più inquietante, dato che per la maggior parte di noi, le informazioni fornite dalle confuse religioni ortodosse offrono poco sollievo e conforto.
Kierkegaard ha riconosciuto la necessità per l'uomo di credere in una vita più piena di significato.
"Se non ci fosse nell'uomo l'idea della coscienza eterna, se alla base
di tutto ci fosse solo una forza contorta che selvaggiamente ribolle di passioni
oscure che producono tutto ciò che è grande e tutto ciò che è insignificante, se un insaziabile
vuoto senza fondo si nascondesse dietro tutto e tutti, cosa sarebbe la vita, se non che disperazione "?

Secondo Kierkegaard, molte persone sono così tranquillizzate dalle banalità o da cose insignificanti da non avere la consapevolezza di essere disperate. Molti di questi Filistei celebrano da ignoranti il loro trionfo su quello che vedono come la più grande superstizione della religione: la vita dopo la morte.
Il pioniere della Psicologia William James affermò che non si può vivere
pienamente l'attimo fuggente senza una certa preoccupazione per il futuro.
"La percezione continua del Futuro nella mente umana è stata stranamente ignorata dalla maggior parte degli scrittori, ma la nostra coscienza non è mai esente dalla speranza. Tutti sanno che, quando un evento doloroso deve aver luogo in un prossimo futuro, la vaga sensazione che sia imminente penetra tutto il nostro pensiero, creando un senso di disagio ed interferendo sottilmente col nostro stato d'animo, anche quando non cattura pienamente la nostra attenzione, il che ci impedisce di vivere con serenità ».
Quando qualcuno mi dice "una vita alla volta" o "vivi nel presente", io rispondo dicendo che sono d'accordo che dobbiamo vivere nel presente, piuttosto che per una improbabile vita dopo la morte, ma aggiungo che il modo migliore per vivere nel presente, o di vivere nell'adesso
, è di vivere in eterno.
Il che causa sempre espressioni perplesse e la richiesta di qualche spiegazione.
 Comincio citando alcuni grandi pensatori. A titolo di esempio, l'eminente psichiatra svizzero Carl Jung ha detto che è psicologicamente utile avere la morte come un obiettivo verso cui tendere.
Mozart chiamava la morte 'la chiave per sbloccare la porta alla vera felicità '.
Shakespeare ha scritto che, quando siamo pronti per la morte, la vita è più dolce.

Il filosofo francese Michel de Montaigne ha detto che

"abituarsi all'idea della morte significa abituarsi alla libertà."

Essenzialmente, quello che tutti dicono é che comprendendo la morte, abbracciandola, arriviamo a capire e godere meglio la vita. Ma le espressioni perplesse dei miei amici e parenti persistono. Non è facile spiegare come si fa a "vivere per l'eternità", ma l'analogia migliore, è la pensione.
La maggior parte delle persone, anche coloro che trovano qualche gioia nel loro lavoro, sono ansiose di andare in pensione. S'immagina più libertà e opportunità di dedicarsi a cose in cui siano realmente interessate e che procurino meno stress e conflitti rispetto alle loro occupazioni attuali.
Si avrà più tempo per divertirsi, fare viaggi, forse anche una crociera intorno al mondo.
La pensione non è qualcosa su cui ci si sofferma costantemente, ma è una motivazione che più o meno sta a cavallo della linea di demarcazione tra il conscio e l'inconscio.
Questo è il significato di
"vivere in eterno", avere cioè un obiettivo a lungo raggio nella mente, pur concentrandosi sul presente.
 E' come un giocatore di calcio che prende ogni partita come viene, ma immaginando di vincere un giorno la Coppa del Mondo. E 'qualcosa di simile ad un sogno che lo aiuta ad affrontare le sfide.
Che cosa succederebbe se il pensionamento significasse invece restare senza reddito di alcun tipo, senza risparmi, senza sicurezza sociale? Non ci sarebbe nulla per cui guardare al futuro se non che povertà, squallore e disperazione. Purtroppo, è così che la maggior parte della gente guarda alla morte ed all'Aldilà. La religione ortodossa non è stata capace di dipingere un quadro che offra qualcosa di più di un paradiso monotono o d'un inferno terribile. Supponendo che una persona si senta degna del Paradiso, come può entusiasmarsi all'idea di fluttuare sulle nuvole tutto il giorno, mentre strimpella l'arpa, o in interminabili, monotoni riti, cantando inni alla Messa della Domenica e lodando Dio?
 Come potrebbe essere attraente una simile noia? In effetti, ci sono tre approcci nel vedere la morte :
1) un viaggio in un abisso fatto di nulla,
2) il paradiso monotono o l'inferno terribile dell' ortodossia,
3) L'inizio del pensionamento con una bella crociera intorno al mondo.

Coloro che abbracciano la morte si orientano tutti sulla terza ipotesi.
Diversi sondaggi indicano che l'80-85 per cento della popolazione degli Stati Uniti crede in una vita ultraterrena,
ma il problema è che in realtà non "credono", hanno solo la "speranza",
mentre si sforzano di essere "
un tutt'uno coi loro giocattoli", vale a dire, sono dei veri Filistei.
Il materialismo è la loro religione e le celebrità sono i loro dèi. Si potrebbe pure essere in marcia verso l'abisso del nulla, ma l'ateo fa del suo meglio per non pensarci.
Nel suo libro,
Il Collegamento Interrotto, Robert Jay Lifton, un insigne professore di Psichiatria e Psicologia, afferma che bisogna "sapere della morte" per poter vivere con la mente libera.
Egli ci dice che dobbiamo essere in grado di immaginarla, di visualizzarla, prima di esser capaci di accettare la sopravvivenza della coscienza. Proprio in questo consiste il fallimento della religione ortodossa:
non c'è nulla da immaginare, al di là di arpe e nuvolette!
Quando studiamo la morte e ciò che viene dopo, il che ci porta ad accettarla, possiamo iniziare a visualizzare qualcosa, anche se non sarà mai perfettamente a fuoco. In questo modo cominciamo a comprendere il disegno divino. Sappiamo che non c'è un'improvvisa illuminazione nell'Altromondo.

Non c'è dicotomia cielo-inferi.

Ci sono piani o dimensioni in cui la nostra mente immortale, le nostre anime, vengono attirate in base allo sviluppo spirituale raggiunto sulla terra. Siamo in grado di formulare un paradigma che prevede l'esistenza d'una forza creativa, qualsiasi forma Lui,o Lei, abbia, e siamo in grado di vedere come il Piano Divino abbia prodotto l'evoluzione cosmica. Capiamo che siamo realmente anime che occupano un corpo invece di corpi che utilizzano anime, come esse siano alla ricerca della via per ritornare verso l'Unità con il Creatore attraverso le sfide, le avversità, le prove e le tribolazioni che ci ha offerto la vita sulla Terra. Sappiamo che una vita senza avversità offre ben poche opportunità di crescita e che sperare che le generazioni future vivano nell' Utopia è solo un'idea peregrina. Più che altro, quando si arriva a comprendere la morte e ciò che viene dopo, siamo in grado di apprezzare le parole di Mozart:
"La morte, se la esaminiamo da vicino, è la vera meta della nostra esistenza."

Michael E. Tymn

HAPPY BIRTHDAY,JOHN!(09-10-10)
Oggi il famosissimo Beatle compie 70 anni "terreni", un'occasione per ricordarlo attraverso i messaggi (a volte incredibili) che ha inviato a numerosi Mediums, da quando è stato ucciso nel 1980.    

John Lennon era molto interessato al Paranormale  ed in diverse occasioni aveva partecipato a sedute spiritiche. Si dice che avesse avuto il presentimento che sarebbe stato ucciso con un'arma da fuoco ed ha anche detto che questa sua paura aveva causato lo scioglimento dei Beatles: "Non eravamo annoiati, e certamente non avevo perso l'ispirazione per comporre nuove canzoni, ma ero diventato paranoico perchè temevo che qualcuno avrebbe tentato di uccidermi".  John Lennon credeva fermamente in una vita ultraterrena: "Io sono ottimista circa l'eternità. Credo nella vita dopo la morte. Penso che la morte non è la fine, ma un inizio."
Nel libro Unfinished Symphonies: Voices from the Beyond («Sinfonie infinite: voci dall'aldilà»), della medium Rosemary Brown (1916-2001), l'Autrice racconta come abbia ricevuto dei messaggi dal Mondo degli Spiriti. Essa comunicava regolarmente con i defunti e  con i grandi compositori del passato: Chopin, Mozart, Bach, Liszt, Debussy, Rachmaninoff, Brahms, Schumann, ecc... Questi Spiriti parlavano con lei, la visitavano regolarmente e la possedevano, guidando le sue mani a suonare ed a comporre musica, in forma manoscritta, che andava ben oltre le sue capacità. Rosemary Brown è stata studiata da numerosi esperti musicali, è stata intervistata dal grande musicista Leonard Bernstein (1918-1990), ed è stata oggetto di molteplici rapporti investigativi che non scoprirono mai in lei alcuna frode. Essa diceva che questi Spiriti l'avevano posseduta per poterle comunicare la loro musica e il loro messaggio dall'Aldilà.
(VI RICORDO CHE ANCHE LA NOSTRA ADRY,NEL 2001,  HA CONTATTATO JOHN! )
Attraverso di lei, gli Spiriti dei Musicisti hanno composto in stili piuttosto simili, se non identici, ai compositori scomparsi da tempo. La Brown ha pubblicato diversi album con la sua musica, incluso un nuovo quartetto per archi attribuito a Brahms.
«La prima volta che vidi Franz Liszt avevo circa sette anni, ed ero già abituata a vedere gli Spiriti dei cosìddetti "defunti"» ha scritto
 Rosemary Brown, una vedova con due figli, che lottava per sbarcare il lunario quando John Lennon le apparve in soggiorno, nel 1984. Rosemary (di Wimbledon, Londra),  sostiene che Lennon,  giunto in forma di Spirito, le ha dettato oltre due dozzine di canzoni.
"Lui è più alto di quanto lo avessi immaginato quando era in questa vita. Mi sembra di vederlo mentre era culmine del successo coi Beatles, sembra avere circa 20 anni, si presenta rasato,col viso fresco e non porta gli occhiali. La cosa che ha più sorpreso Lennon dopo la sua morte è il fatto che vi è un processo continuo di apprendimento e di evoluzione nell'Aldilà.
Mi ha detto che tutto è molto simile ad una continuazione di questa vita: riprendi tutto da dove l'avevi lasciato. Non si cambia improvvisamente nè si sa tutto su tutto.  Mi ha rivelato che ama ancora Cynthia, la sua prima moglie, e che vuole che il figlio Julian  registri le canzoni che mi ha dettato, ed anche  che ora è contrario all'uso di droghe ."

Rosemary non è l'unico Medium in grado di comunicare con John nell'Aldilà. Bill Herzegovina di San Diego ha avuto altre informazioni secondo cui numerose feste si svolgono 'dall'altra parte'.
John ne avrebbe organizzata una con la partecipazione d'un certo numero di famosi personaggi dello spettacolo, tra cui Clark Gable e la moglie Carol Lombard.  Lo spirito di Lennon ha rivelato che:
"... Carol Lombard era lì, ed abbiamo fatto l'amore . Certo, l'ho davvero fatto con lei.
Siamo capaci di fare sesso qui ... facciamo le stesse cose anche senza avere più il corpo.
Noi amiamo il sesso come chiunque altro che ha un corpo. Le sensazioni sono un po 'diverse, con un gioco di energie che avvengono quando si hanno rapporti sessuali. Noi non ci preoccupiamo di gravidanze non volute poiché gli Spiriti non generano Spiriti-bambini.

(Ovviamente invitiamo i nostri Lettori a prendere la notizia con le classiche...pinzette! -NdR)


UN'AMICIZIA OLTRE LA VITA

John Edward è internazionalmente riconosciuto come un bravissimo Medium; nel suo libro "The Stories Behind the Stories" (Storie dietro le storie - Princess Books, 2002) nel capitolo intitolato "Legends of Rock" (Leggende del Rock) racconta di come la figlia di Carl Perkins (famoso chitarrista e cantante Rock Americano -foto a dx ->) gli aveva chiesto una seduta nel 1998, dopo che suo padre era morto da poco. Un amico gliel'aveva prenotata usando solo il suo nome, senza citare il cognome.
Edwards non sapeva chi fosse suo padre, fino a quando, perplesso, non le  disse:
"Elvis è con tuo padre .. chi era il tuo papà?"
Lei ammise che Carl Perkins era suo padre, quello che aveva scritto la famosa canzone Blue Suede Shoes (CLIC ), cantata anche dai Beatles (CLIC).
Edward racconta poi la storia di John Lennon e del video del 1998 intitolato "Paul McCartney e Carl Perkins", il suo vecchio amico di cui sono emersi alcuni dettagli che non erano sul video, noti solo ad una studiosa della vita di Lennon, la giornalista Shelley Germeaux.
Nel 1981, poco dopo la morte di John Lennon, Paul e Linda avevano invitato Carl a restare con loro sull'isola di Montserrat. Paul voleva aiutare Carl nella registrazione di una canzone intitolata "Get It" per il suo nuovo album, Tug Of War (Tiro alla fune).
Carl trascorse otto giorni con loro, oltre che con George e Ringo, che erano andati lì per
dare una mano, un grande momento tra vecchi amici che avevano condiviso un passato leggendario.
La notte prima della sua partenza, a Carl venne in mente una canzone che riassumeva i suoi sentimenti di quei giorni e non poteva togliersela dalla mente. Era così forte che Carl non provò nemmeno a trascriverla, il che era stato strano per lui che, di solito, aveva sempre scritto le sue canzoni immediatamente.  In mattinata, Carl Perkins cantò la canzone, My Old Friend, per Linda e Paul, dicendo che era il suo dono per averlo avuto come ospite. A metà del brano, dopo aver cantato
 "Chissà se mai ci incontreremo di  nuovo da questo lato della vita, laggiù, dove
c'è pace e tranquillità... mio vecchio amico, non pensi a me ogni tanto?"

le lacrime scorrevano sul volto di Paul. Lui si alzò ed uscì. Non sapendo cosa fosse successo, Carl si fermò e Linda lo abbracciò, ringraziandolo  per l'aiuto dato a Paul per superare il suo dolore per la morte di John Lennon. Ora, questa parte non era nel video, ma secondo il libro, Linda ha spiegato che l'ultima volta che John aveva visto Paul gli aveva detto le stesse parole: "pensa a me ogni tanto, mio vecchio amico."  Carl non ebbe dubbi: la canzone gli era venuta da John Lennon, come un dono per Paul.  La storia non finisce qui. L'unico motivo per cui questa storia è nota pubblicamente è perché Carl l'ha raccontato nel 1997 a commento del video precedentemente citato.  Quando ne stava parlando davanti alle telecamere nel suo studio, cantandone il ritornello, la moglie lo chiamò al citofono per dirgli: "Carl, Paul McCartney ha appena chiamato." Carl era così stordito da questa strana coincidenza che si rivolse alla telecamera e disse: "Volete dirmi che questo ragazzo non ha un collegamento con il mondo degli spiriti!?"  Carl Perkins è morto esattamente un anno ed un giorno dopo, a seguito di due ictus. Se non fosse stato ispirato a fare un video nel 1997 sulla sua carriera musicale, ed a raccontare questa esperienza, non avremmo mai conosciuto questa storia.
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Veri o falsi che siano questi messaggi, chi come noi è nato -musicalmente parlando- coi Beatles e grazie ai Beatles, non può far altro che ricordare quei bei tempi e chiedere a John ed a George di mandarci da Lassù un po' della loro musica, magari attraverso qualche nuovo compositore che,come fecero loro negli anni 60, proponga qualcosa di totalmente nuovo, stimolante ed intelligente, per rinnovare lo squallido panorama musicale offertoci da questo nuovo secolo che finora, non solo dal punto di vista musicale, non ci sta portando nulla di nuovo.  

(Webmaster)

DIALOGHI CON SANTO STEFANO (16-09-10)
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All'inizio del 1974, un piccolo gruppo di amici e religiosi iniziò a riunirsi periodicamente presso la modesta casa di Thomas e Olive Ashman a Christchurch, Nuova Zelanda (città recentemente colpita da un violento terremoto).
"Ci mettevamo a pregare con devozione, chiedendo protezione per poi restare in silenzio", scrive il reverendo Michael Cocks, un sacerdote anglicano di Christchurch.
"Tom sedeva su una sedia, rilassato. Dopo due o tre minuti avrebbe cominciato ad impallidire e respirare profondamente. Poi il suo corpo avrebbe avuto una scossa leggera quando Stefano sembrava prendere il sopravvento. "
In effetti, Tom Ashman è, o era, un medium di trance e stava entrando in uno stato alterato di coscienza mentre il suo corpo era "preso" dall'entità chiamata Stefano, che avrebbe poi parlato con il gruppo usando le corde vocali di Ashman.
Stefano dialogava con il gruppo, che, oltre a Cocks ed alla moglie di Ashman,Olive comprendeva anche un sacerdote Cattolico di larghe vedute, un Buddista, ed altri osservatori.

Questo Spirito non era però uno Stefano qualsiasi: era Santo Stefano, il primo Martire Cristiano!

Cocks riferisce che Stefano parlava normalmente per mezzo di Ashman in un'inglese piuttosto curioso, sebbene per due volte si fosse espresso in un antico dialetto greco,forse al fine di confermare la sua identità. “Per quanto mi riguarda, non parlo [l’inglese] e non l’ho mai parlato,” dichiarò S.Stefano in una delle prime sedute. “Mi limito ad attivare queste parole che sono presenti nella memoria di Thomas e sono da lui conosciute. Di tanto in tanto, si verifica un tocco di 'magia”' quando metto assieme suoni e simboli che sono nella mente di Thomas in modo tale che siano pronunciate parole non note a Thomas.
Cocks si rendeva ben conto che la storia era per molte persone difficile da accettare, poichè, all'inizio anche per lui era stato così. Anche dopo aver digerito il fatto che Santo Stefano era davvero in comunicazione con il loro piccolo gruppo, era riluttante a discuterne con molte persone al di fuori del gruppo stesso.  "In parte c'era la paura di ostracismo sociale per via del fatto che si propalava l'insegnamento di un Santo, in parte la consapevolezza di non aver capito del tutto quel che S.Stefano stava cercando di dirci. Fatti significativi sono avvenuti rapidamente ed in gran numero, sicchè ho scritto un libro che si chiama Into the Wider Dream che parla più che altro di tali accadimenti.
Ho pensato che un libro con un titolo siffatto sarebbe stato più accettabile per il pubblico che non una storia apparentemente inverosimile circa le comunicazioni da parte d'un Santo Cristiano.
"

Dopo una delle prime sedute in cui Stefano parlava in greco, Cocks consultò una professoressa universitaria, onde ricevere lumi sulle parole pronunciate in quella lingua da S. Stefano.
"Lei però riferì della mia richiesta al Vescovo di allora, che mi chiamò per una chiacchierata", ricorda Cocks. "A lui, negai di essere interessato allo Spiritualismo, come sicuramente era in quei giorni".
Si giunse così al 2000 quando, con la pubblicazione di un libro intitolato "L'esperienza con Stefano o degli Insegnamenti di Stefano Martire", Cocks decise di raccontare tutta la storia.
Sembra che sia iniziata nel 1973, quando Tom e Olive Ashman vivevano a Sevenoaks, nel Kent, in Inghilterra. Una notte, Olive aveva sentito Tom parlare in una lingua che sembrava latino, mentre dormiva. La cosa continuò nelle notti successive e Olive iniziò a registrare le sue parole, che si rivelarono essere insegnamenti spirituali molto profondi. All'incirca nello stesso periodo, Cocks cominciò a ricevere le profezie di una donna del North Island della Nuova Zelanda.
Queste profezie riguardavano molte delle tematiche presenti nei dialoghi di S.Stefano.
La famiglia Ashmans si trasferì a Christchurch nei primi mesi del 1974 e Cocks incontrò Olive alla Psychic Library di Bycroft . "Sono cresciuto in una famiglia liberale, ma credente e religiosa, e lo fu sempre", Cocks spiega così il suo interesse nella Medianità. "Mio padre era interessato ai mistici ed alla comunicazione diretta dagli spiriti. Ero interessato inizialmente alla telepatia come un modo con cui dimostrare il regno dello spirito. Una persona cara, una mia prozia, mi aveva molto parlato delle rivelazioni di Swedenborg, per cui non ho mai avuto pregiudizi contro la medianità ".
Dopo un incontro con Olive, Cocks fece visita agli Ashman per saperne di più sulle loro esperienze.
Pochi giorni dopo, S.Stefano parlò per mezzo di Tom in una sala situata presso la chiesa di Cocks.
Nei 5-6 anni successivi, secondo le stime Cocks, ci furono circa 150 contatti in cui S.Stefano parlò attraverso Tom Ashman.  Cocks, che ha conseguito un Master in filosofia presso l'Università della Nuova Zelanda e un master in teologia all'Università di Oxford, è certo che gli Ashman non stavano usando un qualche banale trucco da salotto. "Tom è profondamente sincero, come lo era sua moglie, ed era chiaramente in una fase di cambiamento spirituale profondo a seguito di quanto veniva detto per mezzo di lui", afferma Cocks. "Non c'era alcun desiderio di impressionare, non si trattava di lucro, e le comunicazioni venivano effettuate alla presenza di un gruppo di circa dodici amici."
Inoltre, sottolinea Cocks, le opinioni personali di Tom Ashman erano in qualche modo in contrasto con gli insegnamenti che gli trasmetteva il Santo. "Egli divenne gradualmente sempre più frustrato perché la maggior parte del tempo in cui S.Stefano parlava per mezzo di lui, era privo di sensi, e doveva aspettare una settimana per leggere le trascrizioni di ogni sessione, tanto che spesso si sentiva totalmente estraneo a tutta la faccenda."
Pur convinto che Ashman non fosse un ciarlatano, Cocks era rimasto scettico durante quelle prime sedute. Si chiese se Tom fosse una specie di personalità secondaria o un suo frammento, che stava al di sopra della sua personalità dominante, come è stato spesso riportato nei casi di personalità multiple. Senza dubbio questa sarebbe la spiegazione fornita dalla psichiatria tradizionale, che è sempre alla ricerca di una risposta riduzionista a tali fenomeni, ma il disturbo di personalità multipla non spiegherebbe come o dove la personalità secondaria potrebbe aver ricevuto la conoscenza e la saggezza derivante dal soggetto che si fa chiamare S. Stefano. Se la saggezza era derivata dal subconscio di Ashman, come avrebbe fatto ad "entrare" nel suo subconscio, in primo luogo?
Ashman aveva madre Cattolica e padre Ebreo, ed aveva sempre pensato a se stesso come ad un Ebreo, anche se non aveva mai elaborato alcun sistema di forti convinzioni. Niente nella sua storia l'aveva esposto a tali insegnamenti profondi. Il fatto più convincente per Cocks è stata la verifica che il greco parlato da Stefano in quelle prime sedute era una versione del greco attico di 2000 anni fa, come parlato in Tracia, dove avevano abitato i genitori di Santo Stefano. Stefano stesso era nato nei pressi di Ancira, in Galazia. Pur essendo la lingua greca a lui familiare dai tempi dell'università, Cocks non la conosceva a sufficienza per avvalersi solamente delle sue competenze, così consultò esperti del settore e condusse una ricerca approfondita sulla Koiné di cui tratta nell'appendice del suo libro.
 
[Il greco ellenistico -o Koinè- è un antico dialetto ed è la terza tappa nella storia della lingua di Omero ]

Stefano non era l’unica entità comunicante. Il 23 ottobre 1973, le seguenti parole, apparentemente provenienti da Cristo, uscirono dalle corde vocali di Ashman:
 “Il compito del vostro servo Stefano è quello di messaggero ed egli parla con grande autorevolezza.
Il vostro compito è quello di decidere come scegliere di usare quei messaggi …

Cristo parlò attraverso Ashman in numerose occasioni.
Credemmo al fatto che si trattasse della voce di Cristo, in parte perché Stefano lo confermava, ed in parte per via di una solenne presenza che aveva un’influenza emotiva e spirituale molto forte,” dice Cocks. “I messaggi erano naturalmente molto giusti, se venivano da Cristo.”
In uno dei primi messaggi registrati da Olive, Cristo disse:
 “La via per raggiungere il vostro Dio è tramite due cose soltanto, e queste cose vi rendono testimonianza: Amore e Sacrificio. Poiché queste sono le lance del Signore, in quanto è necessario che l’amore vi trapassi il cuore e che il sacrificio venga nel vostro cuore e dovete sacrificare le cose meno importanti per ciò che é più grande. In ogni momento, le vostre orecchie, le vostre menti e i vostri occhi sono aggrediti da mezze verità e blasfemie.”
Tuttavia, Stefano era di gran lunga il comunicatore più frequente. Parlò dei suoi primi anni di vita in Ancyra, oggi Turchia, specificando che il suo vero nome era “Stenen” e che aveva 14 anni quando Gesù fu crocifisso. Dichiarò anche che la sua morte per lapidazione era relazionata in modo “abbastanza corretto” nel Vangelo, sottolineando però che non comunicava per parlare della propria vita, ma piuttosto per aiutarli a comprendere le loro vite. Spiegò che non era più lo Stefano di allora, che aveva abbandonato lo stato di separazione “per diventare una cosa sola con il Tutto,” ma che, per essere utile al Padre e mettere a proprio agio le persone con cui comunicava, aveva dovuto “rimettersi gli abiti di Stefano.” Quando Cocks chiese a Stefano se si sentiva di essere “Stefano” o “Il Tutto,” oppure anche solo un parto della fantasia di Cocks, Stefano rispose:
 “Per dire di essere Stefano, devo prima creare Stefano, ed essere lui. Poiché non posso essere nulla. Poiché, una volta che io avessi deciso di essere nulla, non avrei imparato nulla di nulla.”
Alcuni degli insegnamenti di Stefano erano difficili da capire dato che aveva visto il gruppo come un insieme, piuttosto che come personaggi separati.
"A volte penso che egli ha comunicato in maniera molto efficace, ma, sì, molti dei messaggi sono difficili da capire il che richiede di pensarci sopra ancora ed ancora. Spesso avevamo bisogno di scoprire l'esperienza concreta che rende le cose chiare. Spesso abbiamo dovuto aspettare coincidenze significative per illuminare la sua intenzione ".
In una seduta, Stefano spiegò che l’astrattezza aumenta quanto più ci addentriamo nelle cose.
Ma c’è anche la questione della natura dell’esistenza nell’Aldilà,” continua Cocks, sottolineando che le storie e le spiegazioni di Stefano vengono chiaramente dal Medio Oriente di duemila anni fa.
 “Egli è consapevole del mondo moderno, ma il centro di gravità (per così dire) della sua mente sembra tornare indietro a quel tempo e luogo. Questo da solo renderebbe il suo pensiero non tanto accessibile.”
In una dissertazione filosofica del 1973, Stefano presentò un’analogia per spiegare perché gli umani non comprendono a fondo la vita fisica. Paragonò Dio ad un chirurgo.
“… pensate come si comporterebbe un chirurgo se, quando deve operare, dovesse tenere il paziente sveglio e cosciente, sistemare specchi in modo che il paziente possa assistere all’operazione, che rimarrebbe comunque al di fuori della sua capacità di comprensione. Dovrebbe forse far sì che ogni paziente affronti studi avanzati prima di un intervento chirurgico? O non sarebbe forse meglio eseguire interventi chirurgici solo su chirurghi?” Stefano continuò dicendo che la complessità delle cose è tale che il paziente deve per forza fidarsi del proprio chirurgo.
A volte Stefano scherzava con il gruppo. Una volta osservò che i piedi di Tom non toccavano il pavimento. E fece una battuta “In verità, devo proprio essere uno Spirito!”.
"Stefano era sempre caloroso ed amichevole, tuttavia parlava lentamente come se stesse declamando le parole,” dice Cocks. “A volte c’erano delle pause, mentre Stefano pensava, ma non sembrava mai perdere il filo di ciò che stava dicendo. Quando una sessione era stata completata, dopo un pò c'era un lieve sussulto di Tom, segno che aveva ripreso possesso del proprio corpo, e poi ci chiedeva sbalordito cosa fosse successo. A volte non succedeva. Penso che Tom sentisse la responsabilità di quanto aveva detto per bocca di Stefano, e scherzasse per distendere l'atmosfera divenuta troppo seria. "
Rendendosi conto che il suo libro non è in grado di entrare nei "best sellers", Cocks ha spesso chiesto perché Santo Stefano si era presa la briga di parlare con il piccolo gruppo di Christchurch.
"A volte mi chiedo se era solo per il bene di me stesso e di qualche altro amico. Che scopo aveva tutto quello sforzo di tutti quegli anni? Non era stato fatto anche per il bene di molti altri? Non sarebbe bello se Stefano ed altri Spiriti Superiori potessero darsi da fare maggiormente per aiutare più persone con insegnamenti degni di essere ascoltati? "
 Cocks è ragionevolmente certo che era proprio S. Stefano l'Entità con cui lui ed i suoi amici avevano dialogato.  "Ho lavoro molto sul greco ed é  la prova più consistente dell'autenticità di S. Stefano, ma poiché la dimostrazione è complessa e poliedrica nessuno, in realtà, ci studia sopra con l'attenzione necessaria. La ricerca ha convinto me, ma non molte altre persone. Io sono un po 'come Cassandra,la veggente dell'antichità, destinata a dire la verità, ed a non essere creduta ".
Alcune delle cose che Stefano disse:
Lo Scopo della vita:
Ricordatevi che all’inizio ci fu l’allontanamento dalla Fonte, per la correzione di molti disordini … L’acquisizione di un corpo fisico costituisce solo una delle fasi delle correzioni … Sembra in se stessa una contraddizione, a meno che voi non comprendiate che è per questo motivo che ognuno di voi è nella posizione in cui si trova, affinché possiate evolvervi; che il disordine possa essere corretto. Ciascuno si trova in una situazione nella quale deve imparare, evolversi e correggere eventuali disordini.”
Circa la verità: “Ciascuno di noi sa che nel posto in cui ci troviamo adesso, nelle circostanze in cui ci troviamo, quella è la verità. Deve essere così, perché noi siamo qui.
 Il luogo in cui ci troviamo è il posto che abbiamo ricevuto. Questa è la comunicazione diretta. Poiché può essere soltanto la verità. Udite, toccate, vedete e sentite direttamente. Poiché ciò che vedete, udite e toccate è comunicazione diretta ed è il linguaggio del Padre. Non parole. Poiché il Padre non comunica con la voce, né con un vocabolario limitato.


Gesù, quale Salvatore:
La salvezza è la salvezza dalla schiavitù nei confronti delle vostre stesse menti, la liberazione dal vincolo di mali e torti immaginati, desideri che non sono dentro di voi, ma sono creati dall’ambiente, e dai desideri o dai desideri immaginati … Spesso riceviamo l’immagine che in qualche modo la morte del corpo di Gesù di per sé ci purifica e tuttavia non riusciamo a vedere il fatto che egli ci mostrò quanto il corpo stesso fosse insignificante.”

Essere Spiriti:
“Forse potrei dirvi che Thomas (Ashman) è  adesso in quello stato in cui saremo tutti, come lo sono io, quando rendo a Thomas  il suo corpo. Ciò che sentite è ciò che siete. Chiederò a Thomas se sente che gli manca qualcosa che dovrebbe avere. Egli dice che non gli manca nulla.
Questo è dunque il modo in cui voi vi sentireste: come vi sentite adesso
.”

L’Aldilà:
Non pensiate che quando sarete senza il vostro corpo sarete molto diversi, poiché i vostri bisogni saranno diversi. Salvo che attraverso sentimenti e sensazioni, c’è poca attinenza, poiché i vostri compiti e i vostri bisogni non saranno più quelli di una volta, e i compiti ed i bisogni di coloro che sono ancora nel corpo sono diversi. Queste sono le prime cose che imparerete.”

Le prove scientifiche dell’Aldilà:
“I fatti sono evidenti, se solo li si desidera vedere. Il fatto che si pensi, il fatto che si abbiano delle emozioni, il fatto che il tempo sia una scienza esatta, sono tutti da studiare, se lo studio fosse affrontato diligentemente. Guardate dunque a questi risultati, che non possono essere spiegati usando solo fatti e misurazioni limitate: potete misurare l’acqua con una brocca o con un altro piccolo contenitore, ma non potete misure l’oceano con esso. Se confiniamo ciò che desideriamo conoscere a ciò che già conosciamo, ci troviamo in grosse difficoltà. Sappiate per certo, dunque, che la limitazione che viene usata non è dovuta alla scarsità [di informazioni-NdR].


Sulla reincarnazione:
“La risposta è estremamente difficile. La comprensione del fenomeno sfugge talora anche a me, ma ascoltatemi . Anche adesso che parlo attraverso questo corpo, io sono Stefano e reincarnato magari mille volte. La confusione non nasce dalla realtà di tutto ciò. Ha a che vedere con l’idea della vostra mente cosciente laddove non riesce a pensare che ad un corpo soltanto.”

Ringrazio Michael Tymn per questo articolo. In breve, Stefano insegna che siamo tutti consapevoli  partecipanti all'universo e parla dello Spirito che è presente "in tutto, attraverso tutti e soprattutto". L' aspetto principale del viaggio della nostra vita è l'orientamento verso l'Amore attraverso il dolore e tutte le esperienze possibili, senza eccezione.
 La sorprendente sincronicità, costante durante i sette anni del suo insegnamento ed i molti anni che seguirono, sembra essere parte integrante del processo di insegnamento

(Tradotto ed adattato da Giulia De Vivo  e dal WM- Da Metgat's blog-)

 

"ABBIAMO VISTO LE VITTIME DEL WTC SALIRE AL CIELO" (11-09-10)

A nove anni di distanza da quell'immane tragedia, emergono sul Web testimonianze di eventi paranormali successivi al crollo dei famosi grattacieli.  Pubblichiamo questo articolo in occasione del nono anniversario, anche per ricordare a tutti di pregare per la Pace Universale ed in memoria delle tante vittime innocenti. Già in passato la PdA aveva reso noto un evento simile, riferito però da un solo testimone (CLIC), mentre qui le testimonianze di un evento paranormale sono multiple.
Sono attendibili questi racconti, o son solo il frutto del tremendo shock subìto dai Newyorkesi in quel terribile giorno?   A voi la risposta.

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Quella notte, mia cugina e suo marito con molti amici e le loro famiglie si erano recati a bordo d'una grande barca a circa 8 miglia al largo, sulla sponda meridionale della costa di Long Island, per guardare la città. Avevano sentito dire da altre persone del posto che da lì si poteva guardare ciò che restava delle torri ancora in fiamme ed anche vedere gli spiriti delle vittime salire al Cielo. Mia cugina mi disse che era stata una navigazione silenziosa, tutti erano col cuore spezzato per quelli che erano morti ed il terrore era ormai una parola che sarebbe rimasta con noi per sempre.  Riunitisi ad un gruppo di altre imbarcazioni ancorate nella zona, si resero conto che quello era il miglior punto d'osservazione su quanto restava del World Trade Center.
Tutte le barche galleggiavano silenziosamente mentre guardavano le rovine fumanti degli edifici avvolti nel fumo come in un triste, lento, ultimo rantolo a testimoniare quel che una volta erano stati.
I fuochi erano ben visibili, ma uno strano, misterioso bagliore circondava il sito di Ground Zero.
Mia cugina restò lì senza parlare per un tempo molto lungo, e pianse per l'orrore che aveva davanti agli occhi. La maggior parte delle persone conosceva coloro che avevano lavorato all'interno o in prossimità delle torri. Nessuno era sicuro chi fosse vivo o chi fosse morto. Era un giorno come nessun'altro per New York City e le comunità adiacenti.
Mentre erano seduti in barca a guardare, tutti cominciarono a notare qualcosa di molto strano che stava accadendo al sito di Ground Zero. Sopra gli edifici, al di sopra della città, si vedevano lampi di luce che sembravano salire dalla cima delle macerie e dirigersi verso il cielo buio.
Il gruppo di persone sedute sulle barche guardava in silenzio mentre questa strana attività aumentava, fino a quando tutti videro centinaia di fantasmi, come tanti ciuffi bianchi, alzarsi da terra e volare nel cielo notturno. Le persone a bordo delle barche cominciarono a piangere mentre tutti erano sicuri di ciò che stavano vedendo.
Mia cugina me ne ha parlato qualche giorno dopo e mi disse che conosceva quella gente, mai avrebbe pensato che fossero tutti pazzi ed era ben sicura di ciò che lei stessa aveva visto.
Mi disse che non era fumo, non erano riflettori, ma centinaia e centinaia di singole anime che si levavano al di sopra del sito fino a quando non sono scomparse verso l'alto.C'è chi giura che la silouette delle TT sia ancora visibile e persino fotografabile Apparivano come una forma indistinta, bianca, splendente, della dimensione di un corpo umano e l'intero evento era durato un'ora o giù di lì, per poi rallentare e cessare del tutto.
Aggiunse che sapeva per certo che la confusione di quel giorno aveva tenuto quelle povere anime legate alla terra, fino a quando non si erano rese conto che era finita e che dovevano andare Oltre.
Questo evento ha cambiato per sempre la sua vita. Non posso dimostrare o confutare ciò che la gente ha visto da quelle barche, ma so che l'evento colpì tutti nel profondo e rimase impresso per sempre nei loro cuori. Mia cugina è sempre stata estremamente scettica fin quando si è verificato questo evento, ma ora è una persona molto diversa. L'intero gruppo che era sulla barca quel giorno è cambiato e tutti insistono a dire che sono stati testimoni dell'ascesa al Cielo delle Anime delle vittime.
Non sono stata testimone dei fatti e posso solo riferire quello che mi è stato detto.
 Io ricordo solo i giorni trascorsi a lavar via la polvere grigia e spessa che aleggiava in cielo coprendo auto, mobili giardino e vasi da fiori.....

TRADOTTO DA : A Tribute for September 11th 2001 di Chris Holly

 

VISIONI SUL LETTO DI MORTE (02-09-10)
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Sebbene la morte possa apparire come una perdita per i vivi, le ultime ore di una persona morente non sono vuote. Ecco alcune delle visioni sul letto di morte più comuni, fra le esperienze che vivono i moribondi:

1. La presenza materna .
Non dovrebbe apparire sorprendente che la persona che è, per forza di cose, sempre presente nel momento in cui ognuno di noi varca la soglia della vita e saluta il nostro primo respiro, lo sia ancora quando ci troviamo sulla soglia della morte, per assisterci prima del nostro ultimo respiro.  Chi ci ha curato in vita sembra fare altrettanto anche nella morte. Se l'idea che la vostra amata madre defunta verrà a salutarvi vi sembra impossibile o ridicola, non fermatevi prima di aver letto quanto segue.  Ogni genitore protegge istintivamente il proprio bambino dai pericoli quotidiani.
Lo prende per la mano quando attraversa la strada fin dal primo giorno di scuola, si prende cura di lui quando ha l'influenza e sarà sempre il suo punto di riferimento.
Ora, fra 90 o 100 anni, quel bambino sarà inevitabilmente invecchiato e prima o poi morirà.
Se c'è un Aldilà e doveste ricevere un messaggio che vostro figlio o figlia, ora vecchio e impaurito, sta per morire, e vi permettesero di andargli incontro, non lo fareste?
La madre di Roberta sembra abbia fatto tale scelta. Roberta era giunta alle soglie della morte perdendo e riguadagnando coscienza continuamente, mentre sua figlia Audrey sedeva accanto al suo letto. Improvvisamente Roberta le sussurrò: «Mia madre è qui. Audrey, tua nonna è qui. Lei è così
bella
". Audrey guardò ai piedi del letto di sua madre, alzò gli occhi e guardò intorno alla stanza:
"Mamma, dov'è? Io non la vedo", La donna morente si voltò di scatto verso sua figlia staccandosi per un attimo dalla visione della propria madre morta e le disse con tono severo:
«Certo che non puoi vederla, lei è qui per me, non per voi!"
2. Viaggi.
Il fenomeno di prepararsi per un viaggio non è nuovo o insolito. Per quanto la morte possa essere immaginata come una transizione, o un viaggio di una persona cara, nella loro ultime ore, i
moribondi non vedono la morte come un viaggio. Non si è mai sentito nessuno dire: "Devo fare le valigie e prepararmi per il mio viaggio verso la morte".
Nelle loro menti, il viaggio resta associato con la vita, non con la morte.

3. Visioni Di Angeli
Abbiamo tutti sentito parlare del misterioso "Angelo della Morte", il pauroso essere che arriva inosservato e ci trascina nel buio della tomba, sebbene al giorno d'oggi la mentalità al riguardo stia cambiando. Un famoso studioso una volta osservò: "Ho sempre pensato
che sarebbe una cosa terribile da contemplare, ma ora mi rendo conto che l'Angelo della Morte
dovrebbe essere visto più che altro come la tenerezza divina inviataci in quel
significativo, spaventoso momento ".

Non è necessario discutere sulla realtà degli Angeli e degli altri fenomeni che avvengono al letto di morte. Sono molto più di semplici entità che possono essere accettate o confutate. Essi ci confortano e ci offrono speranza. Sono parte di un sistema di credenze religiose e spirituali che per molti di noi sono sacre.
E anche se ad alcuni piace pensare agli Angeli come ad un fenomeno "New Age", i riferimenti ad essi si possono far risalire al Vecchio Testamento. Ad esempio, nel Libro della Genesi, Dio comincia con la parola
IO, ma poi passa al NOI. Molti interpretano questo cambiamento come un riferimento agli Angeli, che esistevano prima della creazione. Ci sono coloro che affermano con fermezza che non si muore soli; in realtà in molte culture si crede che, dal momento della nascita e fino alla fine dell'esistenza fisica, siamo in contatto con Dio e con gli Angeli. Nel tempo, loro ci aiutano ad andare verso un'esistenza puramente spirituale, e inoltre saranno accanto a quelli ci lasciamo alle spalle e ci ricordano che i nostri
cari esistono oltre la morte.
4. Stanze Affollate.
E' curioso l'uso di parole come "folla" e "affollato" da parte di molti moribondi.
Chi e che cosa si vede prima di morire?
Forse non abbiamo una comprensione completa di quante persone abbiamo incontrato nella nostra vita.
Noi, di certo, non ricordiamo tutte, e certamente non potremmo mai, tutte le persone che hanno incrociato il nostro cammino, soprattutto quando eravamo bambini. Nel nostro viaggio dalla vita alla morte, non possiamo sempre pensare a coloro che sono esistiti prima di noi, ci basta solo sapere dove siamo e come siamo posizionati nella nostra struttura familiare attuale.
Nel morire, però, forse siamo in grado di effettuare un collegamento con il passato.
Come si è detto in precedenza, sono fermamente convinto che, così come mani amorose ci salutano quando nasciamo, altrettante amorevoli braccia ci circondano quando moriamo.

5. Volare Verso L'Alto.
Vedere le mani del morente tese verso l'alto come per raggiungere una qualche forza invisibile, è un fatto abbastanza frequente in molti incontri al letto di morte. Il morente sembra protendersi verso l'alto, di solito verso un angolo della stanza. Infatti, la maggior parte delle visioni appaiono proprio in quella direzione. Una persona, ad esempio, ha recentemente riferito di suo padre, malato terminale di cancro, dopo un secondo arresto cardiaco che aveva avuto in ospedale. Era'stato collegato ad ogni macchina salvavita possibile, aveva un tubo nel naso e un altro in gola che gli permettevano di respirare.
Ad un tratto, alzò le braccia in aria, si tiro' in su e apparentemente sembrava dirigersi verso qualcosa.
La figlia chiamò subito l'infermiera, che le rispose spiegandole che i pazienti terminali cercano sempre di tirarsi via i tubi. Sebbene la donna le fece notare che suo padre non si toccava nè il naso nè la bocca, o uno qualsiasi degli altri tubi, l'infermiera continuava a non darle ascolto e praticò al paziente un potente sedativo. La figlia, ovviamente, sentiva che qualcosa di significativo si era verificato.
Come dobbiamo reagire a queste esperienze che i nostri cari possano avere nelle loro ultime ore o giorni di vita? Non c'è davvero alcun senso nel dire a tuo padre che è allucinato, che la mamma è morta e non può assolutamente essere presente. Per quanto ne sappiamo, il velo che separa la vita e la morte può sollevarsi negli ultimi istanti di vita, e tuo padre potrebbe essere in contatto più con quel mondo che col nostro.
E se la zia Cesira non c'è? Beh, che importa? Invece di dissuaderlo, provate a chiedergli:
"Quale Cesira stai vedendo? Dimmi di più sulla tua visione". Forse Zia Cesira sta dicendo a tuo padre che è il momento giusto per morire, o forse stanno rievocando la loro infanzia. Ho sentito gente dire ai loro cari: "E 'fantastico che Zia Cesira sia qui con te", oppure "Sapevo che tua madre sarebbe venuta ad incontrarti", o ancora: "Sono così felice che la mamma ora è con te".

Trad. Webmaster da 5 Common Deathbed Experiences, by David Kessler

MEDIUM TROVA CADAVERE INDICANDO IL LUOGO SU UNA MAPPA (05-08-10)

Una Medium americana ha diretto le ricerche dei resti di un adolescente di 16 anni, David Austin King , quattro settimane dopo la sua scomparsa. Questo è solo uno dei sei casi che la norvegese Sonja Grace ha risolto, secondo il GOC- un gruppo motociclistico del Texas che protegge i bambini vittime di abusi e aiuta a trovare quelli  scomparsi o fuggiti.
Sonja, che è sposata con un indiano Hopi e descrive se stessa come una "spiritista intuitiva", ha dato indicazioni precise sul luogo dove cercare, dopo aver studiato una mappa di Morton, città natale di Austin, situata nello stato di Washington, mentre parlava al telefono, con Jennifer Mau, uno dei fondatori del GOC .
Austin era stato visto l'ultima volta il 24 Giugno scorso, quando era andato a dormire in un capanno da pesca sito dietro la casa della sua famiglia. La mattina dopo era scomparso. Amici, famiglia e polizia hanno cominciato a subito a setacciare la zona. Il 30 giugno, lo Sceriffo di Lewis aveva inviato una squadra di sub al fiume Tilton, che scorre vicino al capanno, dopo che era stato segnalato quello che sembrava essere un corpo immerso in acque profonde che però si rivelò essere una bicicletta.
Ci sono state molte altre false segnalazioni.  Jennifer Mau e il  GOC hanno organizzato le ricerche, allargando l'area coperta, fino ad inviare  50 persone a caccia di indizi nel bosco e lungo le rive del fiume. Nel frattempo, c'erano state altre segnalazioni che Austin era stato avvistato in località vicine, ma anche queste si sono poi dimostrato falsi allarmi.
Così Jennifer ha deciso di chiedere assistenza psichica a Sonja Grace.
 Dopo essersi concentrata su una mappa, la Medium ha indicato una strada, a circa 16 Km da casa di Austin, dove inviare i volontari. Un gruppo di quattro o cinque ricercatori, compresi i familiari, andò nella zona indicata da Sonja e vennero effettivamente trovati i resti di un giovane.
Sebbene non vi si stata ancora alcuna verifica  medico legale,  una cintura trovata sul posto è stata identificata come appartenente al ragazzo. Impronte dentali o esami del DNA saranno necessari per confermare che il corpo è proprio quello di Austin, ma la sua famiglia é certa che è lui, infatti nessun'altra scomparsa di una persona corrispondente alla sua descrizione è stata denunciata nella zona.
Fino a quando i risultati dell'autopsia non verranno rivelati, la causa della morte rimane sconosciuto, ma Sonja Grace ha detto con sicurezza che si tratta di un omicidio.

(Da Paranormal Review)

PREVISIONE AZZECCATA!
(31-07-10)

Barbara Walters, una giornalista televisiva americana, aveva intervistato l'8 luglio del 2008 il famoso Medium James van Praagh nel suo salotto televisivo, partendo dal presupposto che fosse un imbroglione. Van Praagh -che vi ricordiamo è il "supervisore" della fortunata serie TV "Ghost Whisperer- si è difeso come ha potuto dai velenosi attacchi della scetticissima "anchorwoman", ma nonostante tutto, dopo la trasmissione l'aveva avvicinata in privato e le aveva invitata a fare un check-up, perchè vedeva nella sua aura qualcosa che non andava.
"Presto lei avrà un problema legato al sangue...vedo che non circola bene, potrà succederle qualcosa in futuro, si faccia controllare."
La Walters, dopo essersi sottoposta a diversi esami dai quali non era risultato nulla di preoccupante, non si fece scrupolo di sbandierare in TV un certificato di buona salute, pur di dileggiare e sminuire Van Praagh agli occhi degli Americani, aggiungendo ulteriore veleno ai suoi precedenti attacchi in puro stile Cicap....  Invece James aveva ragione!
Dopo due anni, proprio in questi giorni,la giornalista ha dovuto subire un delicato intervento di cardiochirurgia su una valvola malfunzionante che impediva al sangue di circolare correttamente!
 Ora che è convalescente in ospedale, James, pur facendole gli auguri di pronta guarigione, le ha pubblicamente chiesto di ammettere  che la sua predizione era esatta, unitamente alle dovute  scuse.
La super-scetticona avrà cambiato idea? Vedremo!

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LE Ultime ricerche sulle NDE CONFERMANO  l'ipotesi DELLA sopravvivenza! (15-07-10)

Negli ultimi 35 anni, studiosi del fenomeno NDE, come i Dottori Raymond Moody, Elisabeth Kubler-Ross, Kenneth Ring, Michael Sabom, Bruce Greyson, Melvin Morse, Barbara Rommer, Sam Parnia ed altri, hanno costruito una teoria molto solida che sostiene l'idea che l'uomo possiede un corpo spirituale,oltre ad un corpo fisico, e che la coscienza rimane connessa allo spirito dopo la morte fisica. Gli scettici dalla mentalità chiusa continuano a mettere i bastoni fra le ruote a questi Ricercatori, sostenendo che le NDe hanno spiegazioni biochimiche.
Ogni tanto, come è successo uno o due mesi fa, la teoria che le NDE non son altro che attività cerebrali anomale causate dalla carenza di ossigeno viene resuscitata e si fa strada su Internet e sulla stampa, sebbene la notizia risalga a 25 o più anni fa. Il blog degli pseudoscettici l'ha presentata come una sorta di vittoria nella loro guerra contro la superstizione e l'ignoranza, e sembrano essere molto orgogliosi del loro 'intellettualismo '.
 Fortunatamente, nuovi ricercatori entrano in scena a sfatare gli scettici ed a mantenere attiva la discussione. Nel suo libro di recente pubblicazione, la coscienza al di là della vita, il dottor Pim Van Lommel , Cardiologo di fama mondiale che esercita in Olanda, respinge la teoria della deprivazione di ossigeno in base al fatto che la NDE è invece: 
'...accompagnata da un rafforzamento della lucidità della coscienza e dei ricordi e perché può essere vissuta anche in circostanze diverse, come durante un incidente stradale imminente o a seguito d'una depressione, eventi che non comportano carenza di ossigeno.'

Effetto tunnel
Van Lommel respinge anche la teoria che l'effetto tunnel vissuto dai molti ritornati sia il risultato di una carenza di ossigeno all'occhio o alla corteccia cerebrale. Egli fa notare che la carenza di ossigeno in questi organi non può spiegare le riunione coi parenti defunti nel tunnel, come è stato spesso segnalato, o l'ascolto di musica ineffabile. Egli spiega anche perché il sovraccarico di anidride carbonica, di farmaci,di mediatori chimici fisiologici ed altre teorie non giustificano le NDE:
'Quando le nuove idee non corrispondono ai paradigmi generalmente accettati (dai materialisti), molti scienziati li percepiscono come una minaccia. Non stupisce, quindi, che quando gli studi empirici mostrano nuovi fenomeni o fatti che siano in contrasto con il paradigma scientifico dominante, di solito sono negati, repressi, o addirittura ridicolizzati.'
Essendo cresciuto in un ambiente accademico, Van Lommel, prima di cominciare a studiare la NDE e la natura della coscienza, è stato un materialista dalla mentalità riduzionista . Egli ha esaminato con attenzione tutte le argomentazioni presentate dagli Sienziati fondamentalisti ed ora ha una visione più positiva: 'Che la morte fosse la fine era per me una certezza,' afferma con convinzione. 'Ma dopo molti anni di ricerca critica sulle storie dei ritornati e dopo una attenta revisione critica delle attuali conoscenze sulle funzioni del cervello, sulla coscienza e su alcuni principi di base della fisica quantistica, le mie opinioni hanno subito una completa trasformazione. Come medico e ricercatore, ho trovato che la scoperta più significativa giace nelle conclusioni di uno dei tanti ritornati:
<
E così fu che il morto...non era morto>. Ora vedo la continuità della nostra coscienza dopo la morte del corpo fisico come una possibilità molto reale . '
In un altro libro pubblicato quest'anno, La prova dell'Aldilà il dottor Jeffrey Long, un oncologo-radioterapista di Houma, Louisiana, arriva alle stesse conclusioni di Van Lommel.
'Chi ha avuto esperienze di pre-morte non ha quasi mai ricordi confusi che sono tipici della esperienza di ipossia. (
ipossia =ridotti livelli di ossigeno nel sangue e nei tessuti- NdR). 'Il fatto che esperienze pre-morte molto lucide e ben strutturate si verificano in un momento di grave ipossia è una prova ulteriore dello stato di coscienza straordinario ed inspiegabile che si verifica in genere durante la NDE.'
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Molti ricercatori, temendo sanzioni professionali e calunnie dai loro pari, menano il can per l'aia quando si tratta di vita dopo la morte e delle implicazioni della NDE, ma, come Van Lommel, anche Long non si tira indietro 'studiando scientificamente gli oltre 1.300 casi in comune [con la Near-Death Experience Research Foundation],' scrive, 'io credo che le nove linee di prove presentate in questo libro convergono tutte su un punto centrale: c'è vita dopo la morte . '
Uno degli aspetti più convincenti della NDE per Long è la capacità di alcune persone non vedenti di 'vedere' durante la NDE. '... i ciechi che hanno esperienze di pre-morte si ritrovano con una vista completa e chiara. Questa è un'ulteriore prova che la vista che si sperimenta durante le NDE, anche in coloro che non sono ciechi, è diversa dalla normale vista fisica.'
 La revisione della Vita
Long riporta molte NDE interessanti, tra cui quella d'un uomo di nome Roger che durante un grave incidente d'auto ha lasciato il suo corpo ed ha riferito di aver visto gli eventi dall'alto.
'Sono andato in un luogo buio, non c'era niente intorno a me, ma non avevo paura. Ero davvero tranquillo lì. Poi ho cominciato a vedere tutta la mia esistenza aprirsi davanti a me come in un film proiettato su uno schermo, dalla prima infanzia alla vita adulta. E 'stato così reale!
Stavo guardando me stesso, ma meglio che in un film 3-D perchè ero anche capace di percepire i sentimenti delle persone che hanno interagito con me. Potevo sentire le emozioni positive e negative che ho fatto loro provare ... '
Gli scettici sembrano avere una teoria per ogni aspetto delle NDE, compresa la revisione della vita che hanno riportato in tanti. Secondo loro si tratta di un meccanismo di difesa psicologica che consente un ritiro in ricordi piacevoli, ma il Dr. Long fa notare che molti ricordi non sono piacevoli e che tali ricordi spiacevoli, non dovrebbero comparire se si trattasse d'una fuga psicologica.
Allora, come può una persona vedere ogni momento della sua vita nel rapido flash d'un istante? Secondo Van Lommel, molti aspetti delle NDE corrispondono o rispettano alcuni dei principi fondamentali della teoria quantistica, che è non-locale, vale a dire, sono senza tempo, senza interconnessione spaziale. 'I risultati delle ricerche sulle NDE suggeriscono la possibilità che la coscienza è presente in ogni tempo e quindi esiste per sempre,' dice Van Lommel.
Il contenuto di una esperienza di pre-morte suggerisce una continuità della coscienza che può essere sperimentata indipendentemente dal corpo.

protesi perdute
Una delle NDE più veritiere ed interessanti riportato da Van Lommel è quella d'un uomo di 44 anni, portato in ospedale mentre era in coma profondo. Quando un infermiere ha cominciato a intubare il paziente, ha scoperto che aveva la dentiera e così gli ha rimosso la protesi superiore per metterla su un carrello. Il paziente è rimasto in coma durante tutto il ricovero, durato una settimana. Dopo aver ripreso conoscenza, venne trasferito all' unità coronarica e, non appena vide quell'infermiera, le chiese la sua dentiera. '... Hai preso la mia dentiera dalla bocca e l'hai messa su quel carrello', le disse. '
Su di esso c'erano tante bottiglie e c'è un cassetto lì sotto dove hai messo i miei denti. '
 Il paziente le disse di aver visto la scena dall'alto mentre i medici e gli infermieri lavoravano su di lui e che egli aveva tentato invano di far loro sapere che era ancora vivo, e che non dovevano fermarsi. Forse, non era stato inutile, in quanto lo avevano fatto sopravvivere. È interessante notare secondo il Dr. Long che ci vogliono fino a sette anni o più per un Ritornato per integrare pienamente la NDE nella propria vita. Ciò è coerente con la biologia, dato che tutte le cellula del nostro corpo vengono totalmente sostituite ogni sette anni e con la 'crisi del settimo anno', che sostiene che vi è una tendenza a diventare infedeli dopo sette anni di matrimonio.
Questa idea è stata ampliata fino a suggerire che sia necessario cambiare modo di vivere ogni sette anni, sia che si tratti di un hobby o di qualsiasi altra passione.

Trapianti d'organo
Ho trovato particolarmente preoccupante nel corso degli anni apprendere che vi è la reale possibilità che gli organi che vengono espiantati non sono 'morti', anche se la persona a cui appartengono viene dichiarata 'clinicamente morta.' Van Lommel dedica diverse pagine interessanti al dibattito su questo tema, ricordando che, quando la morte cerebrale viene diagnosticata, il 96 per cento del corpo è ancora vivo. Pur non essendo in linea di principio contrario ai trapianti d'organo, Van Lommel invita a riflettere di più sugli aspetti non-fisici della donazione di organi, compresa la paura della morte.
 Egli probabilmente pensa che, in molte situazioni legate ad insufficienza funzionale d'un organo, dovremmo lasciare che la natura segua il suo corso e non ci preoccupiamo tanto della sopravvivenza fisica dei pazienti.
Long cita Sir John Eccles, un neuroscienziato premio Nobel che ha studiato la coscienza:
'Ritengo che la complessità del mistero della coscienza umana è incredibilmente umiliate dal riduzionismo scientifico, con la sua pretesa materialistica di speiegare tutto il mondo spirituale in termini di modelli di attività neuronale. Questa convinzione deve essere classificata come superstizione Dobbiamo finalmente riconoscere che siamo esseri spirituali dotati di anime che esistono in un mondo spirituale così, come esseri materiali dotati di corpi e cervelli esistiamo in un mondo materiale. '

(Webmaster da Metgat's Blog) 

 

I LIVELLI DI COSCIENZA PIU' ELEVATI
 (12-07-10)

Robert Bruce, il famoso ricercatore australiano esperto in OBE,  (VEDI INFO SU WIKI) descrive il "luogo" in questo passo tratto dal suo libro "I miei viaggi fuori dal corpo".

In tre occasioni, mi trovai in un "luogo" che non posso descrivere dettagliatamente, per mancanza di termini appropriati.
La visione, l'interpretazione, la "visita" a questo "posto" o modo di essere porta allo stesso messaggio che abbiamo sentito così spesso, vecchio quanto l'uomo. Sono certo che questo "posto" potrebbe anche essere il paradiso ultimo, come lo concepiscono le nostre religioni.
Può anche essere il nirvana, il Samadhi, l'esperienza suprema raccontataci dai mistici di tutte le epoche.

Nella sua essenza, è un modo di essere, che viene interpretato dall'individuo in molti modi diversi.
Per me fu un luogo o una situazione di pace pura e contemporaneamente di squisita emozione.
Fu come fluttuare in una nuvola calda e morbida, senza alto né basso, dove non esiste nulla che sia un pezzo distinto di materia; il calore non è solo intorno, ma emana da te e ti attraversa.
La percezione è annientata e abbagliata dall'Ambiente Perfetto.
La nuvola in cui fluttui è attraversata da raggi di luce in forme e sfumature che cambiano continuamente, in cui ti tuffi e che passano sopra di te. Raggi di luce rosso rubino, o meglio ancora, raggi di qualcosa di più della luce, perché nessuna luce è mai stata così piena di significati.
Tutti i colori dello spettro vanno e vengono continuamente, mai bruscamente, ed ognuno di essi porta una dolcezza o una felicità diversa.
È come se fossi dentro alle nuvole che circondano un eterno tramonto, come se ne facessi parte, e cambi man mano che cambia il colore vivo che ti circonda e ti penetra.
Rifletti ed assimili l'eternità dei blu, dei verdi, dei gialli, dei rossi, e la complessità delle sfumature intermedie. Tutto ti è familiare.
  È questo il "tuo" posto. Sei a Casa.
Mentre ti muovi lentamente e senza sforzo nella nuvola, sei circondato dalla musica. È qualcosa di cui non ti rendi conto. È una cosa continua, e tu vibri in armonia con la musica. E' qualcosa di più della musica che conosciamo nel mondo fisico. Solo quelle armonie, quei passaggi melodici delicati e vibranti, il contrappunto polifonico, i toni sconvolgenti, solo questi hanno risvegliato quell'emozione profonda, incoerente.  Non c'è niente di terrestre. Cori di voci simili a quelle umane echeggiano, in canzoni senza parole.  Armonie infinite, in tutte le possibilità più sottili, si intrecciano in temi ricorrenti e crescenti, e tu rifletti la stessa armonia. Non c'è alcuna fonte da cui venga la Musica.
È dappertutto, intorno, è in te, tu sei parte di essa,
tu sei la Musica.
È la purezza di una verità che avevi appena intravista.
È questa la felicità; i piccoli assaggi che ne avevi avuto nel mondo fisico ti avevano fatto sperare nell'esistenza del Tutto. L'emozione senza parole, il rimpianto, la nostalgia, il senso del destino che avevi provato nel mondo quando guardavi un tramonto splendente di nuvole alle Hawaii, quando stavi in silenzio fra gli alberi alti e fruscianti di una foresta, quando una musica, una melodia, una canzone ti portavano i ricordi del passato o ti davano una nostalgia senza ricordi, quando ripensavi alla tua casa, alla tua città, alla nazione, alla famiglia, tutto adesso si esprime e si placa. Sei a Casa. Sei nel tuo posto.
Sei dove avresti sempre dovuto essere.
E non sei solo. Insieme a te, accanto a te, dentro di te ci sono gli altri. Non hanno nomi, non li vedi come forme distinte, ma sai che ci sono e sei legato a loro da un'unica coscienza comune.
Sono esattamente come te, sono te, e come te, sono a Casa.
Senti ciò che loro sentono, come se impulsi elettrici leggerissimi ti attraversassero; una pienezza d'amore, di cui tutte le tue passate esperienze non sono state che frammenti, pezzetti incompleti.
Qui, l'emozione non ha bisogno di essere espressa o dimostrata.
Dai e ricevi, automaticamente, senza alcuno sforzo. Non hai bisogno di ricevere e non devi dare. Non c'è più "apparenza". Il flusso, lo scambio avviene naturalmente. Non ci sono differenze di sesso, tu stesso sei parte del tutto, sei maschio e femmina, positivo e negativo, elettrone e protone. L'amore fra uomo e donna parte da te e arriva in te; il padre, il figlio, il fratello, l'idolo, l'idillio, l'ideale, tutto è mescolato in morbide onde che sono attorno a te, in te, attraverso te.
Sei in armonia perfetta perché ti trovi nel "tuo" posto. Sei a Casa.
Calato in questo "luogo" senza tuttavia farne parte, vedi la fonte di tutte le tue esperienze, di te stesso, della vastità che va ben oltre la tua capacità di percezione e di immaginazione.
Qui, si conosce e si accetta facilmente l'esistenza del Padre.
Il Vero Padre.
Il Padre, Creatore di tutto ciò che è e che fu. Tu sei solo una delle sue innumerevoli creature.
Come e perché, non lo sai. Non ha importanza. Sei felice solo perché sei nel tuo Posto Giusto, nel posto a cui appartieni. Tutte e tre le volte che capitai in questo Luogo, non tornai indietro volontariamente. Tornai triste, controvoglia. Qualcuno mi aiutò a tornare. Ogni volta, dopo il ritorno, per giorni e giorni soffrii di nostalgia e solitudine.  Mi sentii straniero fra stranieri, in una terra dove le cose non erano "giuste", dove tutto e tutti erano così diversi e così "sbagliati" in confronto al "mio posto".
Una profonda solitudine, malinconia e qualcosa di simile alla nostalgia di casa. Fu una sensazione così profonda che non tentai mai più di tornare nel Posto.

 

Il grano e il loglio (16-06-10)
Quando si legge un sacco di materiale sul paranormale, si incontrano tutti i tipi di affermazioni, più o meno incredibili.
A volte diventa difficile distinguere i casi veri da quelli falsi sì che tali letture possono anche essere fonte di confusione e scoraggiamento, quando quelle più fantasiose cominciano a minare la vostra credibilità nei fenomeni PSI.  Un possibile approccio a questo problema è chiedersi: "
Se questa fosse l'unica prova che ho per una particolare affermazione, dovrei crederci?"
 In questo modo, è possibile indirizzare la ricerca che, altrimenti, potrebbe risultare confusionaria.
Certo, questo metodo è alquanto soggettivo, in quanto dipende da quello che personalmente avrete accettato come prova sufficiente per qualsiasi fenomeno, ma almeno si fornisce un modo, sia pure approssimativo, per discriminare tra i vari elementi di prova che vi si presentano.

LA PARABOLA DI GESU'

Il Regno dei Cieli è simile ad un uomo che seminò buon seme nel suo campo. Ma, mentre l'uomo e i suoi servi dormivano, venne un suo nemico e sparse seme di loglio sui solchi e poi se ne andò. Nessuno sul principio si accorse di nulla.

Venne l'inverno con le piogge e le brine, venne la fine di tebet e germogliò il grano. Un verde tenero di foglioline appena spuntate. Parevano tutte uguali nella loro infanzia innocente. Venne scebat e poi adar e si formarono le piante e poi granirono le spighe. Si vide allora che il verde non era tutto grano ma anche loglio, ben avviticchiato coi suoi vilucchi sottili e tenaci agli steli del grano. I servi del padrone andarono alla sua casa e dissero:

"Signore, che seme hai seminato? Non era seme eletto, mondo da ogni altro seme che grano non fosse? ". "Certo che lo era. Io ne ho scelto i chicchi tutti uguali di formazione. E avrei visto se vi fossero stati altri semi - E come allora è nato tanto loglio fra il tuo grano? ". Il padrone pensò, poi disse: "Qualche nemico mio mi ha fatto questo per farmi danno. I servi chiesero allora: "Vuoi che andiamo fra i solchi e con pazienza liberiamo le spighe dal loglio, trappando quest'ultimo? Ordina e lo faremo".

Ma il padrone rispose: "No. Potreste nel farlo estirpare anche il grano e quasi sicuramente offendere le spighe ancora tenerelle. Lasciate che l'uno e l'altro stiano insieme fino alla mietitura. Allora io dirò ai mietitori: 'Falciate tutto insieme; poi, avanti di legare i covoni, ora che il seccume ha fatto friabili i vilucchi del loglio mentre più robuste e dure sono le serrate spighe, scegliete il loglio dal grano e fatene fasci a parte. Li brucerete poi e faranno concime al suolo. Mentre il buon grano lo porterete nei granai e servirà ad ottimo pane con scorno del nemico, che avrà guadagnato solo di esser abbietto a Dio col suo livore. Ora riflettete fra voi quanto sovente avvenga e numerosa sia la semina del Nemico nei vostri cuori. E comprendete come occorra vigilare con pazienza e costanza per fare si che poco loglio si mescoli al grano eletto. La sorte del loglio è di ardere
.

Ecco alcuni esempi delle mie valutazioni personali sui vari tipi di fenomeni paranormali.
Se i racconti di persone che prendono droghe allucinogene -come il DMT- fossero l'unica prova dell'esistenza di altri piani di realtà, dovrei crederci? Io non lo farei. Parto dal presupposto che gli scenari elaborati e visualizzati dai consumatori di droghe psichedeliche sono creati dall'inconscio.

Se i racconti di Robert Monroe delle sua esperienze fuori dal corpo fossero l'unica prova di tali esperienze, dovrei credere nelle OBE? No di certo. Come ho scritto altrove, i suoi racconti sono spesso così bizzarri che suonano più come sogni o allucinazioni che esperienze reali.

Se le regressioni ipnotiche a vite passate fossero l'unica prova della reincarnazione, dovrei credere nella reincarnazione?
Non direi. L'ipnosi non è necessariamente affidabile come metodo per ottenere informazioni concrete. Soggetti ipnotizzati possono confabulare per compiacere l'ipnotizzatore, che può attingere ricordi a lungo sepolti provenienti da libri e film letti e visti molti anni prima, al fine di colmare le loro narrazioni con dettagli convincenti. L'eccellente libro di D. Scott Rogo "Alla ricerca di Ieri" offre un esame dettagliato dei ricordi delle vite passate ottenute attraverso l'ipnosi, e fornisce motivi per dubitare della loro validità, almeno in alcuni casi.

Se le indagini di Ian Stevenson, e dei ricercatori che la pensano come Jim Tucker e Carol Bowman, fossero l'unica prova della reincarnazione, dovrei poter credere nella reincarnazione? Forse, sì. Per lo meno, questi studi indicano fortemente che qualcosa di paranormale - che non può essere spiegato in modo "normale" - avviene. Che si tratti di reincarnazione o di una qualche forma di ossessione/possessione spiritica o qualche altro fenomeno sconosciuto, non lo so, ma molti di questi racconti mi sembrano molto validi.

Se l'unica prova per la psicocinesi (PK) fosse costituita dai fenomeni prodotti da Uri Geller, dovrei credere nella PK? Probabilmente no. Troppi dubbi sono stati sollevati su alcune delle più bizzarre affermazioni di Geller come - per esempio- di essere in contatto telepatico con gli extraterrestri. Inoltre, Geller ha l'innegabile dono di esser un bravo showman, che rende molto labile il confine tra fenomeni autentici e magia da palcoscenico.

Se l'unica prova per la psicocinesi fosse stata la ricca fenomenologia di Eusapia Palladino, dovrei credere nella PK?
Probabilmente, sì. Anche se la Palladino è stata senza dubbio capace di barare, sembra aver prodotto fenomeni veri e propri, in circostanze che precludono la frode.
Le sedute tenute nel 1908 a Napoli sono il primo esempio. Penso che sia altamente improbabile che una squadra di investigatori di grande esperienza, che aveva smascherato più di 100 falsi Mediums e che ha osservato la Palladino con tutte le precauzioni del caso, avrebbe potuto essere ingannata totalmente in più di una serie di prolungate sedute medianiche.

Se le prove delle apparizioni consistessero nella cosiddetta "apparizione da crisi" , cioè nei casi raccolti dalla Società per la Ricerca Psichica verso la fine del 19esimo secolo, dovrei credere nelle apparizioni?
Sì, certo! L'enorme quantità di casi accumulati da Edmund Gurney e FWH Myers, e l'alta qualità di quelli meglio documentati, mi convince che le apparizioni da crisi sono un fenomeno reale.

Se l'unica prova di medianità consistesse delle sedute di Edgar Cayce, dovrei credere nella medianità? No, non lo farei. La maggior parte delle informazioni ottenute nelle canalizzazioni di Cayce erano ricette di panacee destinate a curare vari disturbi. Nessuno sforzo sistematico è stato fatto per determinare se tali cure avessero successo e la validità della maggior parte dei rimedi sembra dubbia. Le previsioni di Cayce a volte sono risultate non corrette e le sue ricostruzioni del passato sono aperte alla sfida di archeologi e storici seri.

Se l'unica prova della medianità consistesse nelle prestazioni dei Mediums contemporanei che si esibiscono in TV, come John Edward e George Anderson, potrei credere nella medianità?
Probabilmente no. Anche se guardare John Edward in TV mi ha fatto interessare alla medianità, non potrei mai escludere la possibilità - per quanto improbabile - che lui possa fingere in qualche modo incredibilmente intelligente. Dopo tutto,la maggior parte delle sue apparizioni sono registrate.
Mentre credo che Edward è probabilmente genuino, baserei il mio presente parere
sulla mia conoscenza di altri Mediums, piuttosto che solo su di lui.

Se l'unica prova della medianità consistesse nelle indagini effettuate su Leonora Piper e Gladys Osborne Leonard, crederei nella medianità?
Sì, senz'altro. Entrambe le donne sono state ampiamente esaminate da ricercatori altamente capaci per un periodo pari a 20 anni e rimangono le Mediums più accuratamente testate nella storia della Parapsicologia, sicchè non riesco a vedere alcuna spiegazione remotamente plausibile per le loro capacità anomale.
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Questo,ovviamente, non vuole essere un elenco esaustivo, ma forse dà qualche idea su come avrei cercato di distinguere tra elementi di prova relativamente forti e relativamente inconsistenti.
Una volta accettate le prove più concrete, probabilmente dovrei essere più incline ad accettare anche alcuni dei casi che lo sono meno. Ad esempio, dato che penso che la PK è possibile, io sono più propenso a pensare che Uri Geller può realmente fare qualcosa di fuori dal comune.
Ma le prove che Geller fornisce non mi convincono.
Probabilmente è naturale diventare meno scettici su alcune fenomenologie quando avete vinto il vostro scetticismo iniziale in alcune aree correlate, ma credo che sia utile passare in rassegna tutte le prove di tanto in tanto il più spassionatamente possibile e di cercare sempre di separare il grano dal loglio.
 

Dal Blog di Michael Prescott

LA RADIO FANTASMA (07-06-10)

Una radio di 70 anni fa conservata presso un museo scozzese ha cominciato improvvisamente a diffondere trasmissioni d'epoca, dai discorsi di Winston Churchill alla musica di Glen Clic per sentire il pezzo di Glen MillerMiller.
L'apparecchio a valvole marca Pye della Montrose Air Station, un museo che racconta la storia degli uomini e delle donne che hanno servito la base aerea, però, non è collegata a nessuna fonte di energia elettrica!
Da quasi un secolo l'aeroporto è famoso per i numerosi eventi paranormali che vi avvengono, come apparizioni di figure spettrali, suoni di passi inquietanti e maniglie delle porte che girano da sole, ma le misteriose trasmissioni hanno visto anche il più scettico del personale che lavora presso la base alla ricerca di una spiegazione razionale.
La radio d'epoca è conservata in una stanza che ne riproduce una degli anni '40. Diverse persone hanno sentito le trasmissioni dei tempi della seconda guerra mondiale , tra cui alcune esecuzioni dell'orchestra di Glenn Miller ed alcuni discorsi di Winston Churchill.
 Le trasmissioni avvengono a caso e possono durare fino a mezz'ora.
I tecnici che hanno esaminato l'apparecchio e, dopo aver rimosso il coperchio non hanno trovano niente altro che ragnatele e ragni.
Uno dei testimoni ha dichiarato: "Il volume era molto basso, ma la musica era facilmente identificabile. Si trattava del pezzo 'At last' di Glenn Miller."
Graham Phillip, un altro testimone, ha sentito per certo un discorso di Winston Churchill ed altri, tra cui il curatore del centro Dan Paton e sua moglie, hanno sentito la stessa cosa.
"Sono stato un operatore radio per la RAF e credo di essere competente in questo settore. Abbiamo anche chiesto aiuto al nostro esperto di radio , Ewan Cameron, guardi quà. Se ci fosse un potente trasmettitore nell'area la radio potrebbe ricevere qualcosa, ma non ne abbiamo. È una vecchia radio Pye che probabilmente potrebbe esplodere se venisse accesa".
Mr. Phillip ha detto: " Abbiamo tutti sentito i passi e visto le maniglie delle porte girare da sole ma la radio è qualcosa di nuovo ed inspiegabile. Non è stato uno solo di noi che l'ha sentito ma quasi tutti. Stiamo parlando di persone altamente qualificate e affidabili.
Mia moglie Aileen era con me quando abbiamo sentito l'Orchestra di Glenn Miller lo scorso fine settimana. Lei è un Fisico e non è certo predisposta a credere in cose come questa, ma nessuno ha una spiegazione razionale.

Marie Paton,  il cui padre Jack Stoneman acquistò l'apparecchio usato nel 1962, ha detto:
"E' un po' inquietante. Ho pensato che qualcuno ci stava giocando una burla, ma ho sentito anche io sabato scorso Glenn Miller, e questo è ciò che tutti hanno sentito.  È molto debole e dovete mettere il vostro orecchio vicino all'altoparlante, ma si distingue bene. Tutti gli esperti dicono che dovrebbe essere impossibile."
La radio fantasma si aggiunge ad un lungo elenco di misteri di questo luogo. I visitatori hanno segnalato strane "energie" intorno al campo d'aviazione: passi misteriosi, porte che si aprono e chiudono da sole, rumore di motori d'aereo, figure tenebrose camminare dentro e fuori dalle camere e c'è stato persino l'avvistamento di un pilota in tenuta di volo della I Guerra Mondiale.
I più noti avvistamenti sono stati quelli del tenente Desmond Arthur del Royal Flying Corps che rimase ucciso quando precipitò col suo biplano. Si dice che avrebbe frequentato la zona fino a che non gli è stato ridato l'onore, quando un'inchiesta governativa concluse che egli non era rimasto ucciso dalla propria imperizia, ma a causa delle cattive riparazioni effettuate sul suo aereo.

----------------   NOTIZIA TRATTA DA: STV   ---------------

PREFERITE UN NOIOSO PARADISO, O UN INFERNO TERRIFICANTE ? (03-06-10)

Secondo alcune religioni, si dovrebbero venire a trovare nello stato di beatitudine celeste, anche le anime che hanno condotto una vita egoistica e sregolata, ma che sul letto di morte si sono pentite invocando il Salvatore, venendo così immediatamente ammesse fra i giusti. Ovviamente, fra i dannati dovremmo aspettarci di trovare le anime che, pur avendo condotto una vita di santità per la maggior parte dei loro anni, ha trasgredito alle leggi poco prima di morire.
E 'difficile conciliare una simile ideologia  con l'amore e il perdono d'un Dio giusto che governasse in tal modo l' aldilà. Un Dio che appare spesso crudele, capriccioso, vendicativo, geloso, e adirato. Il "religioso" risponde a tale accusa dicendo che le vie di Dio sono al di là della nostra comprensione, e che non si dovrebbe tentare di applicare i nostri standards di giustizia per qualcosa che non siamo in grado di comprendere.
Che casino!

Tutti i cosiddetti leaders religiosi, tranne forse il Dalai Lama, sono chiaramente bloccati da antiche credenze, perché accettano la tesi che la rivelazione si è conclusa con quanto è stato scritto sui libri sacri. Ogni successiva rivelazione dal momento che tali libri sono stati compiuti viene respinta come fraudolenta o ispirata dal demonio. Essi non tengono conto del fatto che i loro libri sono composti di parabole, metafore , similitudini, allegorie e che tante successive traduzioni, interpretazioni e spiegazioni di tali antichi scritti portano ad un labirinto semantico... un vero e proprio incubo!
Se le mie fonti sono corrette, la parola
nephesh  è usata ben 754 volte nella Bibbia ebraica, ma assume 30 significati diversi, che vanno da "anima"   "i morti" , fino a "i pesci" "i cani", mentre il termine greco Aion (eoni) si trova nel Nuovo Testamento 108 volte ed assume  10 significati diversi, tra cui "sempre", "età", "occasionalmente" e "mai". Ciò che leggiamo nella Bibbia  come "punizione eterna" significava "potatura secolare "nel greco originale. Nelle versioni in inglese moderno dell'Antico Testamento si legge che "i morti non sanno nulla" e che non dovremmo comunicare con i morti ". Tuttavia, la parola originale ebraica significa "spiritualmente morti", cioè spiriti di basso livello, ovvero spiriti legati alla terra .

Se i morti non sanno nulla e noi non dovremmo parlare con loro, perché -o in qual modo- possiamo "provare gli spiriti, se essi sono o no di Dio", come si legge in [1 Giovanni 4:01] ?
 Perché qualcuno dovrebbe preoccuparsi di discernere "
ciò che gli spiriti hanno da dire", come ci viene consigliato in [1] Corinzi 12:10, se non sanno nulla e non dobbiamo nemmeno comunicare con loro?
Gesù non ha forse detto che aveva "
...molto altro da dire (insegnare), ma la gente del tempo non poteva sopportare (capire) ? [Giovanni 16,12-15].
Dobbiamo supporre che la gente di oggi è così ignorante e incapace da non comprendere certe verità, come coloro che vivevano 2.000 anni fa? Potrebbe darsi allora che i capi religiosi si sentono minacciati, quando i dogmi e la dottrina ufficiali sono sconvolti dai nuovi insegnamenti?

Antiche rivelazioni - che hanno generato le religioni ortodosse - sembrano essere arrivato dalle stesse fonti da cui provengono quelle moderne, cioè attraverso messaggi medianici di ogni tipo, (chiaroveggenza, trance, voce diretta, scrittura automatica, o racconti dei ritornati da esperienze di pre-morte). Queste persone avrebbero potuto essere chiamate, in quei tempi,  profeti, veggenti, santi, o anche salvatori (o sono stati tradotti in tal guisa). Quel che gli antichi chiamavano "un Angelo del Signore" può ora essere definito come uno "Spirito Guida." Dove sta scritto che "i suoi occhi si aprirono ed egli ebbe una visione," oggi potrebbe essere tradotto dicendo che la persona è un chiaroveggente. Il metodo con cui Mosè ricevette i Dieci Comandamenti,  potrebbe essere attualmente chiamato "scrittura diretta" o "scrittura automatica".
Se aprissero le loro menti alle più recenti rivelazioni, dopo averle attentamente esaminate, i leaders ortodossi potrebbero ripensare ai loro paradisi monotoni ed ai loro terribili inferni.
Come disse Sir Arthur Conan Doyle, [il medico che ha creato Sherlock Holmes], le rivelazioni ottenute dalla medianità nel periodo che va da tardo 19° secolo all'inizio del 20°, aboliscono l'idea dell' immediato arrivo dei defunti in un inferno grottesco o in un fantastico paradiso. Piuttosto, si arriva a capire che il cosidetto "Aldilà"  è costituito da una serie di ambiti diversi, livelli, dimensioni, o piani, che potrebbero essere etichettati come i canali televisivi, fino a raggiungere l'Unità - uno stato che, ci viene detto ,
è oltre l'umana comprensione. Ci è anche stato detto che noi manteniamo la nostra individualità in questa unità.  Contrariamente a quanto dice l'ortodossia, dalle nuove rivelazioni, apprendiamo che non siamo improvvisamente trasformati in esseri angelici o in spiriti demoniaci.
Uno Spirito-guida, noto come Imperator che ha comunicato attraverso il reverendo William Stainton Moses, lo ha spiegato in questo modo:
"Come l'anima vive nella vita terrena, così continua ad essere nel mondo dello spirito.
I suoi gusti, le sue predilezioni, le sue abitudini, le sue antipatie, restano ancora con essa ...
L'anima che  è stata bassa nel gusto ed impura nei costumi,  passando dalla sfera terrena non cambia la sua natura più di quanto l'anima che è stata sincera, pura, non diventa bassa e malvagia con la morte.
E' incredibile che non si conoscano queste verità!
"
Moses, un ministro anglicano della Chiesa del tardo diciannovesimo secolo, ha inizialmente condannato la medianità ed era certo che fosse opera del diavolo. Intento a svelare le frodi dei mediums del suo tempo, scoprì di essere lui stesso un medium quando cadde in trance ed Imperator e altri Spiriti cominciarono a parlare attraverso di lui. Si chiese se era controllato dal diavolo, ma  "testando" e "usando il discernimento", come dice la Bibbia, si rese conto che i messaggi, molti dei quali erano nuovi ed incoerenti con le sue credenze, erano consoni ad uno spirito d'Amore e non ad uno demoniaco
 (
"li riconoscerai dai loro frutti.")
Alvin Mattson, un pastore luterano passato nel mondo dello spirito  nel 1970, si dice abbia comunicato con sua figlia, Ruth Mattson Taylor, attraverso la medium britannica Margaret Flavell Tweddell. Anche lui, ha descritto vari piani di esistenza.
"Da questo punto potremo procedere verso piani più alti - livelli più elevati di coscienza.
Con 'livelli superiori'  non mi riferisco ad uno spazio posto più in alto, ma piuttosto a quei livelli mentali che hanno una vibrazione più sottile ".

Mattson ha rivelato che Colà molte congregazioni religiose continuano a praticare i riti delle loro rispettive Chiese in livelli bassi o piani intermedi, dove dimorano, ma che è loro permesso di visitare i piani superiori , dove
"...vi è unità nel lodare Dio senza segregazioni di alcun tipo ".
Così, come abbiamo letto altrove, dopo la morte, il Battista può rimanere  Battista, il Cattolico Cattolico, l'Ateo Ateo, ecc.  ognuno ancora convinto che la sua idea è quella giusta.
Sempre Mattson dice: "
Coloro che  sulla terra sono bigotti o intolleranti o egocentrici quando arrivano qui hanno un'esperienza molto dolorosa ed inquietante, perché continuano a pensare nel loro modo bigotto, intollerante, ed egoistico".
In Giovanni 14:02, Gesù dice: "
Nella casa del Padre mio vi sono molte stanze (dimore). Se non fosse così, ve lo avrei detto. " La solita interpretazione ortodossa cristiana di questa frase è che Gesù si riferiva solo al cielo. Le moderne rivelazioni suggeriscono invece che Gesù si riferiva a tutte le possibili modalità di vita dopo la morte, da quel che viene definito inferno fino a raggiungere, attraverso diversi regni o piani, la divinità assoluto, il vero paradiso.
Questa visione ben si concilia con quella Buddhista di dimensioni multiple da superare,fino a raggiungere il Nirvana o il vero paradiso.  L'inferno è invece una condizione di "legame terreno", dove non ci si rende conto di essere morti e dove si vive in uno stato di semi-coscienza nel nuovo ambiente.
Si tratta di un
"fuoco della mente", ma non è eterno. Tutti possono avanzare, anche se passeranno molti anni del tempo terreno nei livelli più bassi.
In sintesi, qualunque nome abbiamo scelto di attribuire ai vari Livelli, l'Aldilà è un luogo deputato all' evoluzione dello Spirito attraverso piani di vibrazione sempre più alti, fino a quando si raggiunge Dio. L'Aldilà  non è governato da un Essere Intelligente crudele e capriccioso, vendicativo, adirato  che offrirebbe per l'eternità solo un orribile inferno o un noioso paradiso .
Si tratta di un piano di realizzazione e di sintonia, di crescita spirituale graduale, di movimento dalle tenebre alla luce, dall'ignoranza alla verità.

(Trad. e adattamento del Webmaste da: Metgat's Blog)

GLI AFFANNI TERRENI CI SEGUONO NELL'ALDILà!
 (28-05-10)

Vi sono notevoli prove a sostegno della tesi che ci portiamo dietro i nostri affanni e gli impegni incompiuti quando moriamo e che essi possono continuare a tormentarci anche nel Mondo dello Spirito. Si consideri la seduta che il Reverendo Savage Minot ebbe con Leonora Piper, la famosa medium di Boston. A Savage (
Pastore della Chiesa Unitaria e  Ricercatore)  venne detto che suo figlio, morto tre anni prima a soli 31 anni d'età, era lì presente in Spirito.
"
Papà, io voglio che tu vada subito in camera mia," gli disse con molta serietà. "Guarda nel mio cassetto e troverai un sacco di fogli sciolti. Tra loro ci sono alcuni che dovrai prendere e distruggere subito. "
Il figlio aveva vissuto con un amico a Boston ed i suoi effetti personali erano rimasti lì, e così Savage si recò nella stanza e, aperto il cassetto indicatogli, raccolse tutte le carte in esso contenute.
 "
C'erano cose che aveva annotato, fiducioso nella privacy del suo cassetto, che non avrebbe mai reso pubbliche" disse Savage, commentando che non avrebbe mai violato la privacy del figlio divulgandone il contenuto ai giornali.  Come ulteriormente riportato da Savage ed anche registrato negli archivi della Società Americana per la Ricerca Psichica (ASPR), il Rev. WH Savage, fratello di Minot ed amico del professor William James dell'Università di Harvard, che aveva scoperto la Piper, ebbero una seduta con la Medium il 28 dicembre 1888. Phinuit (lo Spirito-Guida di Leonora) gli disse che qualcuno di nome Robert West era lì e che avrebbe voluto inviare un messaggio a Minot.
Il messaggio era di scuse per qualcosa che West aveva scritto su Minot "
in anticipo".
 WH Savage non capì il messaggio, ma lo trasmise al fratello (Minot), che invece capì subito di cosa si trattava e gli spiegò che il West era stato redattore di una pubblicazione chiamata
The Advance
(
trad.:  Anticipo, Progresso), dove aveva criticato il suo lavoro in un editoriale. Durante la seduta,  Savage chiese una descrizione di West che venne puntualmente data insieme all' informazione che quest'ultimo era morto di emorragia renale, un fatto sconosciuto a Savage, ma poi verificato positivamente. In un'altra seduta, tenutasi due settimane più tardi, West si fece sentire nuovamente precisando che il suo corpo era stato sepolto ad Alton, nell'Illinois. Aggiunse che sulla sua lapide era scritto "Fervente nello spirito, servo del Signore". Savage non era a conoscenza di questi fatti, ma poi ebbe anche in questo caso, una successiva conferma della loro veridicità.
"
Ora la cosa che colpisce di più sta nel fatto che mio fratello non pensava assolutamente a questi episodi e non gliene importava nulla," scrisse Minot, manifestando la sensazione che tutto questo escludeva l'uso della telepatia da parte della Medium .
"Non c'era alcun motivo per chiedere scusa, a meno che West, che si sentiva colpevole di un' ingiustizia, avesse voluto, per quanto possibile, porre riparo per la pace della propria mente. "

Il dolore di una madre

Ci sono stati molti messaggi dal mondo spirituale che suggeriscono che il dolore dei propri cari lasciati alle spalle pesa sull'anima dei defunti. Tale era il messaggio di Olive Thomas, una famosa attrice di Hollywood all'epoca del cinema muto, morta per un'overdose di farmaci nel mese di Settembre del 1920.  Attraverso il medium Chester Michael Grady, la Thomas fece sapere al giornalista J.Stevens che aveva bisogno di parlare a sua madre per dirle che la sua morte era stata accidentale e non uno "scandaloso suicidio " come era stato riportato dalla stampa. Lo Spirito raccontò che, quando non riusciva a dormire, usava un sonnifero, ma quella notte aveva preso la bottiglia sbagliata, perchè molto simile a quella contenente il farmaco per dormire. Si trattava di bicloruro di mercurio, (
detto calomelano, usato in medicina interna come lassativo e antisettico fino al XIX secolo- NdR), che l'aveva uccisa.
Quando Stevens ebbe contattato la madre della Thomas, quest'ultima rispose che non voleva avere niente a che fare con lui, partendo dal presupposto che, come giornalista, stava solo cercando di aggiungere scandalo allo scandalo. Ma la Thomas invocava di compiere ulteriori sforzi per convincere la madre. Nell'arco di una decina di sedute, a Stevens vennero fornite da Olive informazioni personali che non erano mai state rese di dominio pubblico, sperando che sua madre avrebbe capito che era davvero lei a parlare tramite il Medium. Sua madre però era sempre più scettica, concludendo che, come ogni giornalista, Stevens aveva modi speciali di raccogliere delle informazioni riservate. Inoltre, il suo Pastore le aveva detto che quelle comunicazioni dovevano essere opera di Satana, nonostante la Thomas incitasse Stevens a continuare a provare. A questo punto la giovane attrice fornì alcune informazioni molto probatorie che sentiva che con certezza sarebbero state in grado di convincere sua madre che era viva nel Mondo degli Spiriti e capace di comunicare.
Riferì al Medium che, dopo la sua morte, tutti i suoi gioielli erano stati restituiti alla madre,tranne uno, la sua spilla preferita. Aggiunse che quella spilla era rimasta impigliata nella fodera di una tasca del baule che si trovava nella soffitta di sua madre e che una delle perle, la terza della parte superiore destra, si era staccata dal castone e si trovava nella carta velina in cui era avvolta la spilla.
Quando Stevens raccontò questi fatti alla madre della Thomas, ella, a malincuore, accettò di andare in soffitta e cercare il baule.
Trovare la spilla con la perla staccata bastò a convincerla che sua figlia, e non Satana, aveva effettivamente comunicato dall'Aldilà e così accettò pure la spiegazione che Olive non si era suicidata e questo sollievo del suo dolore donò anche ad Olive una certa pace della mente.

Cambiamento di volontà testamentarie

Una delle vittime del naufragio del Lusitania, affondato nel 1915 da un U-boat tedesco, fu Sir Hugh Lane, un intenditore d'arte e direttore della National Gallery of Ireland di Dublino. Portava con sè dei contenitori di piombo con dipinti di Monet, Rembrandt, Rubens e Tiziano, che erano stati assicurati per $4 milioni e dovevano essere esposti alla National Gallery.
Secondo quanto riferito dai sopravvissuti, Lane era stato visto sul ponte a guardare verso l'Irlanda e poi scendere nel salone da pranzo,attimi prima che i siluri tedeschi colpissero il transatlantico.
La notte stessa del disastro, Hester Travers Smith e Lennox Robinson erano seduti davanti ad una tavoletta Ouija, a Dublino. Come era loro consuetudine, Travers Smith, la figlia del professor Edward Dowden, uno studioso di Shakespeare, e Robinson, un drammaturgo  irlandese di fama mondiale, sedevano con gli occhi bendati al tavolo, le dita leggermente posate sul bordo del "viaggiatore", il pezzetto triangolare di legno che vola da una lettera all'altra sotto il controllo dello Spirito-Guida.  Ne avevano incontrato diversi in molti anni di uso dell' Ouija-Board, ma in quella notte particolare, il controllo era stato preso da uno Spirito noto come Peter Rooney.  Rooney era a sua volta in contatto con altri Spiriti e consegnava i loro messaggi, se essi non avevano ancora abbastanza esperienza per comunicare per conto proprio. Il Reverendo Savell Hicks, seduto al tavolo tra Travers Smith e Robinson, trascriveva le lettere indicate dal "viaggiatore".
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Sono Hugh Lane, tutto è buio", fu quanto emerse dalla tavoletta, anche se Travers Smith e Robinson (bendati) non avevano la più pallida idea del significato di un tale messaggio. In realtà, stavano discorrendo su altre questioni mentre le loro mani si muovevano rapidamente.
Dopo alcuni minuti, Hicks disse a Travers Smith e Robinson che si trattava di Sir Hugh Lane che gli aveva detto che era a bordo del Lusitania e che era annegato.
Anche se avevano sentito parlare del disastro, nessuno dei tre era consapevole del fatto che Lane era a bordo di quella nave. Continuarono a ricevere messaggi da Lane che riferì loro che c'era stato un gran panico, che le barche di salvataggio erano state calate e che le donne si erano salvate per prime.
Aggiunse  che era stato l'ultimo ad entrare in una barca sovraffollata da cui era caduto e che aveva perso ogni ricordo, fino a quando "
aveva visto una luce" . Per confermare la sua identità, Lane fornì a Smith un'informazione probatoria circa l'ultima volta che l'aveva incontrato e gli aveva parlato.
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Non ho sofferto. Sono affogato e non ho sentito niente ", Lane disse attraverso Rooney quella notte e poi inviò diversi messaggi per i suoi amici più intimi che abitavano a Dublino.
Lane continuò a comunicare nelle sedute successive. Mentre erano in corso i piani per aprire una galleria artistica a lui dedicata, pregò Travers Smith di far sapere al comitato organizzatore che non voleva un tale riconoscimento ed apparve molto più preoccupato che un codicillo del suo testamento venisse onorato.  Aveva inizialmente lasciato la sua collezione privata d'arte alla National Gallery di Londra, ma poi nel codicillo aveva dichiarato che dovevano invece andare alla National Gallery di Dublino. Poiché non aveva firmato il codicillo testamentario, la galleria di Londra era riluttante a rinunciare alla donazione. "
Quei quadri devono essere consegnati a Dublino," Lane comunicò il 22 Gennaio 1918, aggiungendo che non avrebbe riposato in pace fino a che non fosse stata esaudita la sua volontà.  Nel corso di una seduta tenutasi in Settembre, era presente Sir William Barrett, Fisico britannico e Ricercatore Psichico di chiara fama. Prima della seduta, Travers Smith e Barrett discussero su quanto i messaggi di Lane erano per loro veritieri, anche se riuscivano a capire perché il pubblico li metteva in dubbio. Dopo che la seduta fu avviata, si presentò subito un uomo che disse di essere morto a Sheffield. Poi, Travers Smith riferì che il braccio di Robinson venne come sequestrato e portato su con tanta forza che il viaggiatore cadde dal tavolo più di una volta. Era stato Lane, sconvolto perché dei dubbi erano stati espressi in merito alla sua comunicazione.

(Trad. e adattamento: Webmaster -da Metgat's blog)