Ho letto la maggior parte dei suoi libri e in un libro c’è scritto che alcuni esseri pur essendo venuti sulla Terra con una missione, possono non portarla a termine e ripartire. Cosa succede a queste anime? Sono considerate suicide?

RISPOSTA DI ANNE GIVAUDAN
In effetti il libro “Il patto violato” spiega che, al di là dell’obiettivo che ci siamo dati da raggiungere sulla Terra, una volta incarnati, davanti a situazioni di difficoltà, si ha spesso la sensazione di non essere in grado di superare un determinato problema e si giunge a pensare che una via d’uscita semplicemente non esista.
Tuttavia neanche morire risolve la situazione; se non siamo riusciti a
risolvere un problema sulla Terra, ciò che avremmo voluto lasciarci alle spalle morendo si  ripresenterà anche sui piani più sottili, in una forma o nell’altra.
E la sofferenza morale, che è alla base delle nostre difficoltà, sarà ancora lì. È perciò importante capire che non è tramite
il suicidio che si possono sistemare i problemi. I contatti che ho avuto con le persone che si sono suicidate mi hanno permesso di capire che, anche se si ha l’impressione, quando si è  incarnati in un corpo, che le difficoltà non finiranno mai
 e che non si ha alcuna via d’uscita  al problema, non appena abbandoniamo il corpo fisico ci si rende conto
che una via d’uscita  c’era, e che in realtà ce n’è sempre una, ma qualche volta ci vuole del tempo per vederla perché
il nostro mentale o semplicemente la nostra sofferenza ci bloccano.
Quindi tutti coloro che  interrompono la loro missione prima di averla terminata, come i suicidi, torneranno sulla Terra
molto più velocemente e ricreeranno a loro stessi delle situazioni con prove simili che
permetteranno loro di affrontare di nuovo, e magari superare, il problema che prima avevano
voluto evitare.
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Claudio Mattone ha scritto:
sul suicidio sembra che non esista una visione uniforme sul piano spirituale,per esempio il libro di
Claudio Maneri "Il patto dell'anima" riporta una contattistica con la figlia che si era suicidata
e in cui pare che il 'sucidio' fosse addirittura una sorta di scelta 'pregressa' , almeno da
quello che mi era parso di capire....a volte ho letto di esperienze di suicidi davvero
contrastanti, in un messaggio di una medium che avevo letto - non mi ricordo più purtroppo il
nome della medium,spero di riuscire a trovarne il resoconto - sul suicido di De Donno le guide
spiegavano che quando una anima nel profondo non sentiva più alcun legame con il piano terreno
poteva 'legittimamente' (sul piano karmico) decidere di anticipare il suo percorso, anche in un
messaggio con le mie guide quando chiesi della possibilità di incontrare nel mio percorso qualche
anima 'elevata' mi risposero che tali possibilità erano davvero 'poche' poichè tali anime sono
come 'diamanti' di una montagna inerpicabile e irraggiungibile,mi hanno anche rivelato che alcune
di queste anime 'elevate' le stiamo perdendo anticipatamente (non so se intendessero anche in
senso 'suicidario')...ad ogni modo, mi par di aver capito che anche il 'sucidio' rientra nella
sfera di una decisione animica individuale che non subisce particolari 'afflizioni' o
'ripercussioni' in automatico in quanto il tutto dipende dall'anima stessa se decidere di
ripercorrere o meno certi passaggi - inclusa la reincarnazione. Poi leggendo i resoconti dei
quaderni di Filippo Liverziani - che riporta una vasta contattistica - sembra che molti 'suicidi'
vengano espressi con molta sofferenza in pieno stile 'infernale'...io credo che a volte sia
davvero complicato interpretare il piano spirituale,anche sul piano della contattistica,in quanto
non è chiaro se un 'suicidio' se volontariamente messo in atto possa subire automaticamente
pesanti ripercussioni o meno....
La nostra risposta:
Si, anche io ho letto pareri contrastanti,
ciò dipende da molte variabili,come i "filtri mentali" del medium, o il livello da cui proviene
il messaggio,o dai karma individuali dei comunicanti. Un medium con biases cattolici, per
esempio, può dire che i suicidi vanno tutti all'inferno e così anime con queste stesse
convinzioni di ritrovano in un inferno che per loro è reale. L'aldilà è un mondo vastissimo dove
tutto è possibile, dove ciò in cui credi è reale.

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Bimbo si risveglia dal coma e racconta alla madre di aver visto in Paradiso i 2 figli
non nati della donna (25-02-22)

Non è affatto facile per una madre perdere parte della sua famiglia in un incidente stradale; dopo un evento così traumatico, nessuna persona vivrà mai allo stesso modo, portandosi sempre dentro di sé il rimorso e il dolore per non poter più riabbracciare i propri cari defunti in maniera così violenta ed improvvisa. Julie Kemp, una mamma che vive negli Stati Uniti, ha avuto un'esperienza terribile anni fa: non soltanto ha dovuto affrontare due aborti spontanei, ma ha perso improvvisamente anche il marito in un incidente, mentre suo figlio di 8 anni è stato salvato per miracolo...   Segue >>

NEK HA VISTO SUO PADRE DEFUNTO
(09-02-22)

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BIOCENTRISMO (30-01-22)
( CLIC PER UN NS ARTICOLO)
Il Biocentrismo è una teoria ideata dallo scienziato Robert Lanza (uno dei più importanti al
mondo, secondo cui la coscienza umana sarebbe la chiave per la comprensione della realtà che ci circonda.
Non sarebbe possibile comprendere la realtà senza
considerare l’alto valore della coscienza. Nel biocentrismo di Robert Lanza la coscienza assume il
ruolo fondamentale di fornire le regole necessarie a comprendere il mondo, a percepirlo e
interpretarlo. Fornendo diversi spunti derivati dalla più attuale ricerca scientifica Roberta
Lanza spiega come la coscienza esisterebbe sotto forma di energia nel nostro cervello con una
frequenza e intensità specifica. Morendo, semplicemente questa energia si trasformerebbe andando
altrove. Nel Biocentrismo l’idea di base è che la nostra coscienza sia davvero il centro
dell’Universo. In questo senso la visione di Robert Lanza non si discosta molto da quella
millenaria di alcune filosofie orientali. (5000 anni fa)
La coscienza è il centro, il riferimento,
ciò che ci permette di leggere la realtà e di trovare un senso ad essa. E’ la nostra coscienza a
dirci che cosa esista e cosa no. Spazio e tempo sarebbero anch’essi strumenti utilizzati dalla
nostra stessa coscienza per creare il mondo così come lo percepiamo. Semplicemente strumenti.
Nel Biocentrismo non è la materia a generare la coscienza ma bensì sarebbe proprio la coscienza a
generare la materia per come la percepiamo noi. Le nuove intuizioni scientifiche che l'uomo
occidentale sta oggi avendo, le possiamo trovare in testi di 5000 anni fa. Questo perchè la
civiltà occidentale, basata sul materialismo è la civiltà più ignorante mai esistita.