INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE

SOMMARIO   Pag.13 

 NUOVA INTERVISTA AL DR LONG

INTERVISTA AL DR. LONG DEL NDERF

20 WATT DI ENERGIA CHE NON MUORE

Esperimenti con lo psychomanteum

 VISIONI SUL LETTO DI MORTE

 LA REINCARNAZIONE ESISTE: ECCO UNA PROVA!

 Sovratensioni Cerebrali

COSA SONO GLI EVP?

GLI SCETTICI AMMETTONO CHE LA VISIONE
A DISTANZA ESISTE!

IL VEGGENTE E IL PROFESSORE

DICIAMOCI ARRIVEDERCI E NON ADDIO

 Che cos'è l'epigenetica?

LE NDE DEI BAMBINI

LA MATERIA DEGLI SPIRITI

NUOVA INTERVISTA AL DR LONG (07-02-10)

La più completa ricerca mai condotta sulle NDE sferra un colpo mortale agli scettici sul loro stesso sito e mira a cambiare il punto di vista della Scienza sull'Aldilà.
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La Scienza ha studiato l'esperienza di premorte per più di 20 anni e, sebbene gran parte delle ricerche hanno concluso che le NDE sono reali e inspiegabili, gli scienziati sono stati lenti ad accettare il fatto che la coscienza sopravvive alla morte. Un nuovo studio  condotto dal Dr. Jeffrey Long (vedi ns. articolo precedente) può cambiare la situazione.
La ricerca esposta nel suo recentissimo libro,
La prova della vita dopo la morte, rappresenta il più grande ed esauriente studio sulla fenomenologia di pre-morte e, secondo l'autore dello stesso, è "semplicemente rivoluzionario". Dice Long: "Abbiamo esaminato nove tipi di prove che indicano la realtà delle esperienze di pre-morte ed il loro messaggio coerente in merito ad una vita ultraterrena. Con ognuno di questi tipi di prove abbiamo esaminato in modo approfondito tutte le ricerche precedenti degli studiosi della materia e reso il nostro contributo con la nostra ricerca originale ...  Dal mio punto di vista, il lavoro scientifico è convincente,  ma lo si può vedere in un altro modo - le nove linee di evidenze che ho raccolto sono la prova della realtà delle esperienze di pre-morte ".
Le conclusioni della ricerca Dr. Long sono un pugno in faccia per gli scettici che hanno sempre sostenuto che un cervello, limitato nelle sue funzioni, può spiegare le NDE.
"I Ritornati vedono il loro arresto cardiaco ed il racconto dei fatti è pressoché accurato in ogni dettaglio, il che contesta la possibilità che si tratti di frammenti di ricordi o un'esperianza illusoria,  irreale, associata con l'ipossia, coi farmaci, con le intrusioni REM e tutto ciò che può causare un disfunzionamento cerebrale.  Ho studiato oltre 280 esperienze di pre-morte in cui venivano descritti gli eventi in corso intorno a questi pazienti. Se le NDE sono solo frammenti di memoria, ricordi reali ed i momenti precedenti l'incoscienza o dovuti al ritorno da uno stato di incoscienza, non vi sarebbe alcuna possibilità che le osservazioni riportate raggiungano una percentuale elevata di esattezza.
Stati onirici o allucinatori, non giustificherebbero una percentuale del
98% di riscontro nella realtà dei fatti. Essi includono spesso osservazioni di cose che sarebbe impossibile osservare quando si è privi di qualsiasi funzione sensoriale. Per esempio, si possono descrivere i tetti degli edifici o vedere molto lontano da dove ci si trova. Nel mio studio di oltre 60 di questi casi, ho tentato di controllare ciò che questi pazienti hanno visto in uno stato di distacco dal corpo, invitandoli a verificare le proprie osservazioni. Ho potuto così accertare che tutti erano stati assolutamente corretti in ogni dettaglio."
Mentre alcuni ricercatori si sono dimostrati riluttanti a fare il salto di qualità e convincersi che le NDE sono la prova della vita dopo la morte, il dottor Long è ben convinto dei risultati della sua ricerca: "Ho indagato ogni argomento su cui gli scettici possono metterci le mani.
Alla fine, non ho alcun dubbio nella mia mente che le NDE sono reali. E' un messaggio profondo e rassicurante dire che tutti noi vivremo in una vita ultraterrena. Ognuno di noi. E' meraviglioso! Probabilmente è l'emozione più grande della mia vita poter portare avanti tale importante messaggio al mondo. Io non lo farei se non fossi assolutamente convinto che sia corretta. "
Le conclusioni di questa ricerca saranno controverse, ma il dottor Long è pronta a confrontarsi coi critici.  "Sarei lieto di discutere delle esperienza di premorte con gli scettici, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, su qualsiasi Media, purché siano Accademici ben informati e per quanto possibile, accettino un dibattito di alto livello intellettuale. "
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INTERVISTA AL DR. LONG DEL NDERF
23-01-10

Le storie di pre-morte sono ormai così comuni da essere diventate un po 'un cliché. Un paziente, sospeso in un limbo oscuro tra la vita e la morte, viene fatto passare attraverso un tunnel di luce intensa, si riunisce al Creatore, e poi gli vien detto che deve tornare sulla terra dei viventi.
Questo scenario si è svolto esattamente anche per la Psicologa Mary Jo Rapini e la sua storia dà un deciso sostegno ad un medico che ha studiato circa 1.300 esperienze di pre-morte. Jeffrey Long racconta la storia della Rapini, insieme con la sua ricerca, in un nuovo libro: "La prova della vita dopo la morte:
La Scienza delle Near-Death Experiences".

Nel suo libro, Long afferma che il suo studio dimostra che i racconti delle esperienze di pre-morte appaiono notevolmente simili tra le persone che le hanno avute, attraversando i confini culturali e dell' età, a tal punto che non può essere plausibile la spiegazione che tutti hanno visto lo stesso film di fantascienza. Apparsa con il Dr. Long nel talk-show "OGGI Mercoledì" (TODAY Wednesday),la Rapini ha raccontato la sua esperienza di premorte alla giornalista Meredith Vieira.
Psicologo clinico, la Dr.ssa Rapini ha lavorato a lungo con malati terminali di cancro e, quando le raccontavano delle loro esperienze di pre-morte, era solita etichettare le loro storie come una reazione a qualche analgesico, finchè ad Aprile 2003,  mentre si trovava in palestra,si è trovata faccia a faccia con la morte a causa d'un aneurisma cerebrale. Ricoverata d'urgenza all'ospedale in un reparto di terapia intensiva, peggiorava tre giorni dopo.
"Tutto ad un tratto i medici accorsero riempiendomi di tubi ed aghi. Poi chiamarono mio marito.
Ho guardato in su ed ho visto questa luce, ma la luce non era normale, era diversa. Era una luminescenza in continua espansione. Continuavo a guardarla come chiedendomi 'Cos'è?' Poi si fece enorme e mi tuffai in essa. Sono entrato in questo tunnel, e poi in una stanza molto bella.
Dio mi abbracciò, mi chiamò per nome: '
Mary Jo, non si può rimanere.' E io volevo restare. Ho protestato. Ho detto, 'Non posso rimanere? Perché no? 'E ho cominciato ad esporre tutte le mie ragioni: ero una buona moglie, una buona madre, avevo fatto persino 24 ore di assistenza ininterrotta ai malati di cancro....Ma Egli mi disse: 'Lascia che ti chieda una cosa - hai mai amato un altro nel modo in cui sei amata qui?' E io risposi: 'No, è impossibile. Sono umana '.
 E Lui mi disse:
'Si può fare di meglio ' ".
Se questo racconto può sembrare inverosimile per gli oppositori, il Dr. Long dice che i suoi ricordi rispecchiano quasi tutti gli altri racconti di esperienze di pre-morte. Quando la Vieira ha chiesto se la Rapini potrebbe essere stata vittima di condizionamenti culturali - sicuramente aveva già sentito storie simili -Long ha detto che la sua storia non è inficiata da nozioni preconcette.
"Penso che se le esperienze di pre-morte fossero predeterminate culturalmente, allora la gente che non ne ha mai sentito parlare avrebbe un'esperienza diversa. Ma noi non abbiamo mai constatato un fatto del genere. Conoscere o non conoscere cosa siano le esperienze di pre-morte, nel momento in cui accade, non ha alcun effetto sul loro verificarsi, nè sul loro contenuto ".
Nel suo libro, Long traccia nove linee di prove che -a suo avviso- forniscono un messaggio
"coerente sulla vita ultraterrena." Ci sono i ricordi chiari, i sensi fisici intensificati, gli incontri con i familiari defunti ed i duraturi effetti dopo che la persona è riportata alla vita.
Long è particolarmente affascinato dal fatto che i bambini molto piccoli che hanno avuto esperienze di pre-morte, quasi sempre raccontano le stesse storie, come gli adulti, anche se il concetto di morte non è completamente formata nelle loro menti.
"La mia ricerca ha esaminato esperienze di bambini con meno di 5 anni ed ho trovato che il contenuto delle loro esperienze di pre-morte é assolutamente identico a quello dei bambini più grandi e degli adulti. Da ciò si deduce che la conoscenza (o meno) delle NDE, il proprio bagaglio culturale o la consapevolezza della morte sono tutti fattori che non sembrano avere alcun effetto sul contenuto delle esperienze stesse".
Long, un Oncologo Radioterapista, ha detto che scrivere il libro ha fatto di lui un medico migliore, così come un credente nell'Aldilà.
"Mi ha profondamente cambiato come medico", ha detto.
Ho potuto combattere il cancro con maggiore coraggio. Ho capito che non è la fine per i pazienti che sono morti, mi ha reso più compassionevole e più sicuro".
http://www.nderf.org/
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20 WATT DI ENERGIA CHE NON MUORE
(18-12-09)

Tutti hanno paura di morire, perché ci è stato detto fin da bambini che moriremo. Impariamo (erroneamente!) ad identificarci col nostro  corpo e sappiamo che ogni organismo vivente muore, ma una nuova teoria scientifica suggerisce che la morte non è l'evento terminale che pensiamo.  Un ben noto aspetto della fisica quantistica è che certe osservazioni non possono essere previste in modo assoluto, ma che invece esistono una serie di diverse probabilità che, i possibili diversi eventi, si verifichino tutti. (Vedi ns. articolo precedente)
La spiegazione più accreditata, la teoria dei "multi-mondi", afferma che ciascuna di queste possibili eventualità corrisponde ad un diverso universo (il 'multiverso') ed una nuova teoria scientifica - chiamata Biocentrismo - raffina queste idee. Questa teoria è stata formulata da un Medico, un grande Scienziato, il Dr. Robert Lanza, una delle punte di diamante della ricerca sulle cellule staminali. Anch' egli, come il vostro ben più modesto WM, sostiene che  ci sono un numero infinito di universi, e tutto ciò che potrebbe accadere ad ogni singolo essere vivente si verifica in ognuno di questi singoli universi,
sicchè la morte non esiste in assoluto in questo scenario dove tutti gli universi possibili esistono contemporaneamente, a prescindere da ciò che accade in ciascuno di essi.
Anche se i singoli organismi sono destinati all'autodistruzione, la coscienza di esistere- il 'Chi sono io?' - è un' emissione energetica pari ai 20-watt prodotti dal cervello e questa energia non scompare con la morte, dato che uno degli assiomi più provati della scienza dice che l'energia non muore mai, che non può essere né creata né distrutta
(Vedi:
DAL DUALISMO SCIENZA-FEDE ALLA SINTESI DEL TERZO MILLENNIO.) .
Allora questa energia trascende da un mondo all'altro?
I collegamenti tra varie teorie quantistiche, troppo complicate per essere qui descritte,almeno per sommi capi, e gli universi multipli vanno al di là della nostra normale concezione di spazio e tempo.
Secondo il biocentrismo, spazio e tempo non sono come normalmente pensiamo che siano.
Se agitate la vostra mano per aria che cosa vi rimane? Niente. La stessa cosa vale per il tempo.
Non si può vedere nulla attraverso la scatola cranica che circonda il cervello, tutto ciò che vedete, quel che leggete adesso, sono solo un vortice di informazioni che avvengono nella vostra mente.
Spazio e tempo sono semplicemente gli strumenti per mettere tutto insieme.
La morte non esiste in un mondo senza tempo, senza spazio.
Alla fine, anche Einstein ha ammesso, "Ora Besso (un suo vecchio amico), si è allontanato da questo strano mondo per andare un pò più avanti a me. Questo non significa nulla. ... La gente come noi sa che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo una illusione ostinatamente persistente. "
L'immortalità non significa una vita perpetua nel tempo senza fine, ma risiede piuttosto al di fuori del tempo. Questo è stato evidente con la morte di Christine, la sorella del Dr. Lanza.

"Dopo aver visto il suo corpo in ospedale, sono andato fuori a parlare con i membri della famiglia.
Il marito di Christine- Ed - ha iniziato a singhiozzare senza ritegno. Per qualche istante mi sentii come se potessi trascendere la pochezza del tempo. Ho pensato a quei 20 watt di energia, agli esperimenti che mostrano che una singola particella può passare attraverso due fori nello stesso istante.
Non riuscivo a respingere la conclusione:
Christine era viva e morta, al di fuori del tempo.
Christine aveva avuto una vita difficile. Aveva finalmente trovato un uomo che amava molto.
Mia sorella minore non potè recarsi al suo matrimonio, perché aveva un importante appuntamento che era stata programmato da diverse settimane ed anche mia madre non  venne a presenziare, a causa di un impegno importante che aveva presso il suo Club.
Il matrimonio è stato uno dei giorni più importanti nella vita di Christine.
Dal momento che non era presente nessun altro membro della famiglia, Christine mi chiese di portarla a braccetto lungo la navata della chiesa.
Poco dopo il matrimonio, Christine e Ed presero l'auto per raggiungere la casa dei loro sogni che avevano appena comprato, quando ,dopo aver urtato contro un blocco di ghiaccio, mia sorella è stata scagliata fuori dalla vettura ed è andata a sbattere contro un banco di neve.
<
Non riesco a sentire la mia gamba.> ,disse subito al marito.
Lei non sapeva che il suo fegato era spaccato a metà e che il sangue le si stava versando nel peritoneo.

Dopo la morte di suo figlio, Emerson (uno scrittore, saggista e filosofo statunitense ed anche un noto poeta-NdR) , ha scritto :
"
Non è la nostra vita ad essere minacciata, quanto la nostra intelligenza. Mi duole pensare che il dolore non può insegnarmi nulla, né mi porta avanti di un passo nella sua vera natura."

Sia che si tratti di girare un interruttore per fare un esperimento scientifico con un raggio di luce, o girare un volante su una sottile patina di ghiaccio, sono sempre quei 20 watt di energia che constateranno il risultato delle nostre azioni.
In alcuni casi la macchina può sbandare ed andare fuori strada, ma in altri casi, continuerà il suo cammino verso la casa dei sogni di mia sorella.
Christine aveva da poco perso 45 Kg e -come sorpresa- Ed le aveva regalato un paio di orecchini di diamanti. Sarà difficile aspettare, ma so che Christine, con quegli orecchini indosso, mi sembrerà meravigliosa, la prossima volta che la vedrò . "


Dal Blog del Dr. Lanza.
 

Esperimenti con lo psychomanteum
05-12-09

Forse il modo ideale per fare esperimenti sui fantasmi sarebbe quello di portarli in laboratorio, dove i loro aspetti fisici e psicologici potrebbero essere studiati in condizioni controllate. Anche se, evidentemente, non è possibile farlo, alcuni parapsicologi hanno tentato la cosa migliore: produrre artificialmente in laboratorio un fantasma che può così essere visto da un testimone. Per fare questo, i Parapsicologi hanno fatto uso di un'apposita stanza, chiamata
psychomanteum.

Lo psychomanteum (dal Greco= "teatro della mente") è una stanza buia progettata per indurre apparizione simili alle esperienze ottenibili attraverso il processo di divinazione (guardare in una superficie riflettente).
Le sue origini derivano dalla mitologia greca, in cui vengono descritte persone che spesso viaggiavano verso luoghi particolari (come l'oracolo di Delfi) onde avere udienza con la divinità attraverso visioni che apparivano in vaschette riempite di olio o acqua .
Si dice che, a volte, avrebbero anche visto immagini dei loro Defunti.
Il Dr. Raymond Moody (1992; Moody & Perry, 1993), il famoso Psichiatra, con un profondo interesse per la storia greca, ha adottato l'idea ed ha creato la sua versione moderna dello psychomanteum nei primi anni '90, utilizzandolo come tecnica per superare il lutto ed il dolore dovuto alla perdita di persone care.  Moody procede come segue: al richiedente viene prima chiesto di scegliere un amico o un parente defunto con il quale vuole avere una riunione visiva nello psychomanteum.
Poi ha luogo un lungo dialogo col Dr. Moody avente per soggetto il defunto, in cui viene discusso il loro rapporto e le motivazioni per desiderare una riunione con quella data persona.
Il racconto è rafforzato da fotografie ed oggetti che un tempo erano appartenuti al defunto, e viene discussa la loro importanza per aiutare a ricordare e riconnettersi con quella persona.
Verso sera, viene mostrato lo psychomanteum, ed al soggetto viene chiesto di rilassarsi in una comoda poltrona, mentre guarda passivamente in un grande specchio appeso alla parete, posto a pochi metri di fronte alla sedia e leggermente inclinato verso l'alto per riflettere il buio.
Dopo qualche tempo, il paziente vien fatto uscire dallo psychomanteum e si svolge una discussione su ciò che ha provato mentre stava guardando lo specchio.
Secondo il dottor Moody (1992), circa la metà delle persone che si è sottoposto alla sua tecnica ha riferito di aver visto apparizioni dei morti nello specchio.
Altri ricercatori, utilizzando lo psychomanteum, hanno avuto vari gradi di successo nella produzione di esperienze di riunione. I Dottori Dean Radin e Jannine Rebman (1996) riferiscono che poco più della metà (quattro, ovvero il
57%) dei sette testimoni che hanno trascorso un periodo nel loro psychomanteum monitorato elettronicamente, aveva percepito la presenza di una persona deceduta.
Si è scoperto che le variabili nell'ambiente circostante (ad esempio, campi magnetici, radiazioni, e temperatura), che avevano monitorato durante le esperienze, '
erano significativamente correlate ai cambiamenti nella fisiologia dei testimoni' (ad esempio, la frequenza cardiaca, la temperatura della pelle, e le onde cerebrali ), suggerendo che alcune esperienze di apparizione possono derivare da complesse interazioni tra gli stati mente-corpo e le variabili fisiche nell'ambiente circostante.
Dianne Arcangel (1997) ha avuto un elevato successo, con 58 dei suoi 68 partecipanti (
85%) . Cinquantacinque di loro ha riportato un'apparizione visiva come parte della loro esperienza.
Il Dr. Arthur Hastings ed i suoi collaboratori presso l'Istituto di Psicologia Trans-personale in California, avevano arruolato 27 persone nel loro studio(Hastings et al., 2002).
Di questi, 13 (
48%) ha descritto un'esperienza di contatto, soprattutto una conversazione mentale che hanno avuto con la persona deceduta, che alcuni testimoni hanno definito simile alla telepatia.
Anche se nessuno dei testimoni aveva riferito di aver visto un'apparizione completa nello specchio, in molti hanno descritto una serie di vivide immagini, tra cui luci, ombre simili a figure umane, animali, fiori, paesaggi e volti. Un racconto di uno dei testimoni illustra il tipo di immagini viste:

'Avevo sensazioni di profondo dolore all'inizio; figure vestite di nero venivano verso di me; nere sfere rotanti apparivano nello specchio,alternandosi a volti sconosciuti;pura energia che usciva fuori dalla specchio materializzandosi nello spazio davanti a me. Poi un paio di piedi prima bianchi e poi neri e acora una mano e vaghe sembianze di un essere umano.' (Hastings et al., 2002, p. 217).

Gli effetti di una esperienza di contatto sul dolore sono illustrati da un altro racconto di un testimone che ha cercato la sorella, morta quasi trent'anni prima.
Sì, mi ha fatto sentire la sua presenza - una sensazione più che altro corporea-, anche se un paio di volte mi è sembrato di sentire la sua voce. Mi ha detto che avevo represso questa esperienza causata dal suo dolore, il mio risentimento per il fatto che ha dovuto soffrire così tanto, e la mia tristezza che è durata per 27 anni. Anche se ho lavorato come terapeuta sul problema dolore, non sapevo che il risentimento fosse così forte (p. 218).

Nel percepire la presenza, il testimone ha inoltre dichiarato di aver avuto l'impressione che sua sorella lo stringesse mentre riviveva la tristezza per la sua perdita.
In generale, il dottor Hastings ed i suoi collaboratori hanno rilevato che i testimoni mostravano una significativa riduzione del loro dolore rispetto a prima della seduta.
Il Dr. William Roll (2004) ha tenuto una serie di workshop con lo psychomanteum con 41 persone che avevano chiesto una riunione con amici e parenti defunti. Utilizzando un approccio simile a quello Dr. Moody, il dottor Roll ha aiutato molte persone a contattare i loro parenti defunti ed i loro amici anche grazie alla manipolazione di oggetti prima di ogni seduta in uno psychomanteum costruito nel seminterrato della sua casa. Nonostante solo nove delle 41 persone (
22%) hanno sperimentato una riunione,secondo le conclusioni del dottor Hastings e dei suoi collaboratori, si è riusciti nell'intento di aiutarne molti di più a ridurre il dolore ed i risentimenti irrisolti con le persone decedute.
Il Dr. Roll ha scoperto che le persone che avevano riferito di aver già avuto una NDE,o altre esperienze come un'apparizione, tendevano a riferire esperienze di contatto molto più forti.
Devin Terhune e Matthew Smith (2006) hanno utilizzato lo psychomanteum per indagare su possibili effetti di suggestione durante le esperienze di apparizione. Essi hanno assegnato in modo casuale 40 persone ad uno di due gruppi: uno sottoposto a suggestione ed un altro a cui non erano state fornite informazione sul procediemnto. Ai primi veniva detto che potevano provare sensazioni anomale (inclusa  un'apparizione), mentre si sarebbero trovati nello psychomanteum, mentre al secondo veniva detto che potevano solo provare sensazioni corporee insolite o distorsioni percettive mentre guardavano nello specchio. Gli appartenenti al primo gruppo hanno riferito apparizioni visive ed uditive significativamente più elevate rispetto al gruppo di controllo, forse ad indicare che l'esperienza di una apparizione può essere influenzata dalla suggestione e dal tono di voce.
In modo simile,è più probabile che alcune persone riferiscano tali esperienze quando vien detto loro che si suppone che il luogo sia infestato dai fantasmi. (Lange & Houran, 1997).


(DAL SITO DELLA D.ssa ANNALISA VENTOLA DELL'UNIV. DELL'OHIO)

VISIONI SUL LETTO DI MORTE (19-11-09)
Un nostro Collega da Napoli c'invia alcuni interessanti racconti di contatti pre-morte di cui è stato testimone. Invitiamo altri  Medici e Paramedici che avessero raccolto esperienze simili a scriverci.

"Capita frequentemente, nell'ambito dello svolgimento della mia professione medica ed in special modo come medico ospedaliero di un reparto che ospita prevalentemente persone anziane più o meno malandate, di assistere a degli episodi particolari, interessanti e di certo poco spiegabili. Certo con la classica supponenza della medicina moderna, tutta numeri e protocolli, questi episodi potrebbero essere rapidamente liquidati come cose senza grande importanza o fascino...ma se la mente del medico e' già un pò sintonizzata su una concezione un pò più ampia della vita e della morte..allora le piccole sfumature possono fare una grande differenza.
Vi racconto qui due storie molto brevi ma di sicuro interessanti...che sempre di più mi hanno dato la certezza della indolenza della morte... che dev'essere vista come naturale passaggio verso una dimensione diversa da quella dove attualmente agiamo e per nulla associata a punizione o pena.
La prima esperienza che vorrei raccontarvi e' quella di Giacomo (nome di fantasia) un simpatico vecchietto di circa 85 anni..un pò malandato e con diverse malattie..ma non estremamente acute.
Quando fu ricoverato era affetto da una riacutizzazione di una bronchite...ma nonostante le terapie fossero appropriate il quadro clinico andava peggiorando..dopo un pò di giorni iniziò anche ad avere una lieve agitazione..diceva, infatti, che "doveva andarsene..." "teneva che' fare" (aveva impegni in dialetto napoletano), e che "erano venuti a prenderlo per portarselo via"...più volte io ho chiesto chi fosse andato a prenderlo...ma lui..sembrava non dare reale importanza ai nomi...bensì all'enfasi che queste persone gli fornivano...tanto che una mattina dovemmo calmarlo in quanto mezzo vestito si stava alzando dal letto...questa storia continuò per un pò... tipo 4 giorni...ed al quinto, pur non essendo grave fu trovato morto nel letto..in maniera del tutto inattesa. Durante la degenza non riceveva visite, se non della moglie, e di certo nessun uomo lo aveva visitato o almeno nessun uomo di questa dimensione.
Un'altra storia, molto semplice, ma "impressionante" e' quella di una paziente affetta da una grave patologia epatica, in fase terminale che nella fase più ultima della malattia continua a ripetere a noi medici che sognava Gesù, e "quant'e' bello Gesù"..e " mi vuole lassù"...in realtà, nonostante la la gravità della malattia era estremamente serena e sempre sorridente....Adesso Gesù la ha con Lui.
Questi episodi ci lasciano intravedere sempre più come il corpo sia solo un involucro di un'entità superiore che e' solo destinata ad evolvere verso una dimensione diversa..nonostante tutte le "fatiche" di noi medici..


LA REINCARNAZIONE ESISTE:
 ECCO UNA PROVA!
(18-11-09)

Ricky Wills vive in Ighilterra ed ha avuto molte esperienze insolite nel corso della sua vita, come aver trovato precise conferme su un'esistenza precedente, vissuta più di cent'anni fa.
Poichè non aveva mai creduto nella reincarnazione, Ricky non si era mai sognato di fare ricerche su eventuali vite precedenti, sicchè tutto avvenne per caso quando conobbe un uomo che, con l'aiuto dell' ipnosi regressiva, risveglia tali ricordi . Ricky pensò che sarebbe stato interessante vedere se riusciva a ricordare un'altra esistenza, sebbene non fosse affatto fiducioso di riuscirci.
Il terapeuta era un tipo molto gracile e non sembrava in grado di gestire un uomo come Ricky coi suoi quasi due metri d'altezza sì da creare lo stato necessario ad ipnotizzarlo, ma l'esperimento andò avanti lo stesso.  Ricky non ricorda nulla della seduta se non il momento in cui ebbe termine, sicchè fu molto sorpreso di sapere che aveva completamente rivissuto tutta la vita di un altro uomo morto a 34 anni, nel 1892, a Tring, in Inghilterra, ed il cui nome era Edward Collins. Aveva una moglie e due figlie e faceva il tipografo; non era nè ricco nè povero, solo un uomo normale per l'epoca.
Fra le altre cose, Ricky ricordò che in quella vita provava costante vergognava per le sue dita macchiate: non riusciva mai a togliere l'inchiostro dalle mani e cercava sempre di nasconderle alla vista della gente.  Nel 1892 all'età di 34 anni, Ricky/Edward moriva in un incidente stradale,investito da un cavallo che trainava un carretto di carbone.
Ricky era stupito da tutti questi dettagli: diversamente da come spesso accade, non ricordava di essere stato un re o una persona famosa, ma un semplice tipografo.
Gli Scettici giubilano subito questi racconti, ritenendo che possono benissimo essere frutto della fantasia, dato che quasi mai vi sono precisi riscontri obiettivi, ma Ricky aveva riferito al terapeuta un fatto successivamente verificato. Ecco il punto saliente della storia di Edward.
Il giorno in cui fu sepolto, sua moglie si era dimenticata di mettere nella bara del marito, prima che venisse chiusa, una sua spilla. Era disperata per non aver potuto lasciare quell'oggetto (forse un caro ricordo del loro amore) ad accompagnare l'ultimo viaggio di Edward, sicchè decise improvvisamente di buttarla nella fossa dove il cofano mortuario era stato già calato.  Invece di cadere sulla bara, però, l'oggetto fallì il bersaglio ed andò a conficcarsi nel terreno dello scavo e lì rimase per tutti questi anni. Col passare del tempo, Ricky e sua moglie sembravano dimenticare questo strano ricordo del passato, fin quando un giorno decisero di andare in vacanza proprio vicino alla città di Tring.
La città non gli sembrava affatto familiare, ma durante un giro turistico Ricky scoprì un vecchio cimitero, situato proprio vicino a dove si erano fermati. Inutile dire che ci andò di corsa per vedere se c'era davvero la tomba di Edward Collins.
Ricky e sua moglie camminarono a lungo fra le antiche sepolture per guardare tutte le lapidi più vecchie, fin quando la trovarono....
Proprio lì davanti ai loro occhi c'era la pietra tombale di Edward Collins, morto nel 1892 a 34 anni! Dire che Ricky e sua moglie rimasero sbalorditi sarebbe un eufemismo.... Ricky si fermò a lungo sul tumulo,chiedendosi se stesse guardando se stesso, il suo vecchio corpo.
 La sensazione che provava era unica, indescrivibile, non sapeva se ridere o piangere, stare in piedi o sedersi. Ad un certo punto si mise in ginocchio e iniziò a scavare. Sua moglie era scioccata e cominciò subito a rimproverarlo. Ma lui non si fermò: se fosse stato tutto vero, la spilla doveva trovarsi proprio là. Ricky non dovette però scavare troppo, poichè a circa 30 centimetri di profondità trovò un'antica spilla, proprio dove aveva previsto che sarebbe stata durante la sua regressione. Stupefatti, entrambi stettero guardare a lungo il gioiello sporco di terra e di fango.  Ora Ricky lo conserva in una scatola sul comò in camera da letto. Sua moglie non se la sente proprio d'indossarlo, ma entrambi sono sicuri che non dubiteranno mai più della realtà delle vite passate. Oltretutto, l'avventura ha anche fornito una spiegazione delle fobie di cui Ricky ha sofferto fin dall'infanzia. Attraversare la strada è sempre stato un suo cruccio, ma ora tutto sembra avere un senso, dato che l'incidente mortale avvenuto nella sua vita precedente era successo proprio per una sua disattenzione. Ricky si è anche spiegato perchè per lui tenere le mani pulite è sempre stata un'altra ossessione: senza dubbio si tratta del ricordo delle dita perennemente macchiate d'inchiostro di quando, oltre 117 anni fa, per mestiere faceva il tipografo!

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Sovratensioni Cerebrali (10-10-09)

La scienza individua prove concrete sulla realtà fisiologica  di NDE ed OBE!

Uno studio condotto su sette malati terminali ha individuato identici picchi di attività cerebrale nei momenti immediatamente precedenti la morte, il che fornisce quella che può essere definita una prova fisiologica delle esperienze riportate da persone che giungono vicino alla morte (NDE OBE).  I Medici che lavorano presso la George Washington University hanno registrato l'attività cerebrale di pazienti terminali per malattie gravi, come il cancro o gli attacchi cardiaci. Tutti i pazienti hanno presentato una raffica di attività delle onde cerebrali, con picchi che si sono verificati nei momenti precedenti la morte e perfettamente comparabili fra essi per intensità e durata.
In questo studio, pubblicato nel numero di Ottobre del Journal of Palliative Medicine, i medici teorizzano che tali picchi di attività elettrica possono essere dovuti agli ampiamente studiati racconti di pre-morte, che in genere comportano esperienze spirituali o religiose.
In un primo momento,  i ricercatori hanno pensato che il sovraccarico elettrico raccolto dagli elettroencefalografi fosse causato da apparati elettro-medicali o da telefoni cellulari dei parenti e dei visitatori del reparto. Gli EEG venivano utilizzati per monitorare il livello di coscienza dei pazienti mentre i medici e le famiglie erano alle prese con i problemi psicologici e terapeutici dei moribondi.
"
Lo abbiamo fatto per quei pazienti che vogliono interrotte le procedure atte a sostenere la vita, per assicurarci che i pazienti non soffrono per l'interruzione delle cura", ha detto il DR. Chawla.
Intanto il personale medico continuava a vedere picchi di onde provenienti dal cervello dei pazienti poco prima della morte.  "
Abbiamo pensato: 'Ehi, è strano. Che cos'è?'"- prosegue Chawla.-"Oppure che ci fosse un telefono cellulare o una macchina guasta nella stanza in cui si era creato questa anomalia. Ma poi abbiamo iniziato a rimuovere le attrezzature, a far spegnere i telefoni cellulari, e abbiamo visto che stava ancora accadendo."
I medici ritengono che gli elettroencefalografi "vedono" i neuroni del cervello mentre perdono ossigeno per il crollo della  pressione arteriosa.  "
Tutti i neuroni sono collegati tra loro e quando diventano anossici (Senza Ossigeno -NdR), la loro capacità di mantenere il potenziale elettrico cessa. Penso che quando le persone perdono il flusso cerebrale,tutti i loro neuroni "sparano" impulsi fra loro e si ottiene un grande effetto domino. Pensiamo che questo potrebbe spiegare il picco da noi osservato".
E' possibile che la deprivazione di ossigeno possa innescare un evento simile alle NDE,  (come nel caso della G-Lock Syndrom) il cui ricordo resta impresso nella memoria, in caso di ripresa funzionale.
Non tutti i rapporti riferiscono la famosa storia della luce, piuttosto viene sempre riportato un ricordo molto vivido dell'esperienza.
Kevin Nelson ricercatore presso l'Università del Kentucky, che studia le esperienze pre-morte, è un pò più prudente ed ha detto che è ben noto che quando il cervello è improvvisamente privato del flusso di sangue emana un lampo di energia ad alta tensione.
"E 'improbabile però che dalle registrazioni delle onde cerebrali convenzionali durante la morte si possa vedere qualcosa che non è stato già visto" .Chawla e colleghi vorrebbero proseguire il loro studio con un numero più ampio di pazienti dotandosi di sensori più sofisticati per monitorare l'attività cerebrale nel tentativo di risolvere quest'ulteriore enigma legato al mistero delle NDE.

Webmaster da Discovery Channel
COSA SONO GLI EVP?  (29-09-09)
"Sono propenso a credere che la nostra personalità sarà in grado di influire sulla materia anche dopo la morte.
Se questo ragionamento é corretto, allora, se siamo in grado di costruire uno strumento così sensibile da essere influenzato dalla nostra personalità, dato che sopravvive, un simile apparato, una volta messo a punto, dovrebbe registrare qualcosa. "

-Thomas Edison, ottobre 1920

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Il rumore bianco é un segnale con uno spettro di frequenza piatta. In altre parole, il segnale ha una potenza uguale in ogni banda, a qualsiasi frequenza centrale cui sia stata assegnata assegnata una determinata larghezza di banda.
E' chiamato
bianco per analogia con il fatto che una radiazione elettromagnetica di simile spettro all'interno delle banda della luce visibile apparirebbe all'occhio umano come luce bianca.
Nella pratica però il rumore bianco non esiste, perché nessun sistema é in grado di generare uno spettro uniforme per tutte le frequenze da zero a infinito, e il rumore bianco é generalmente riferito ad un intervallo di frequenze. Il così detto Fenomeno di Voce Elettronica (EVP) é oggi una delle aree più affascinanti della ricerca paranormale e tutti sappiamo che consiste nella registrazione di Voci umane di origine sconosciuta su supporti elettronici come registratori a nastro, registratori digitali, registratori video e altri dispositivi. Stranamente, le voci non vengono ascoltate al momento della registrazione, ma solo quando essa viene riprodotta e spesso vengono ottenute registrando un "sottofondo" di rumore bianco, come quello di una TV con l'antenna staccata o d'un rubinetto da cui scorre l'acqua. Il fenomeno é stato registrato e documentato praticamente subito dopo l'invenzione dei dispositivi di registrazione da Padre Ernetti, da Jurghenson e pare anche da Marconi e da Edison.
Gli scettici dismettono il fenomeno dicendosi convinti che tali voci siano causate da trasmissioni radio sovrapposte (splatters) o che pre-esistessero su nastri riutilizzati. I ricercatori però si sono affrettati a respingere la seconda spiegazione, affermando che essi utilizzano solo nastri nuovi e sigillati per le loro registrazioni. Naturalmente, i registratori digitali,  hanno reso tale argomento irrilevante,  perché le voci vengono catturate anche da questi dispositivi privi di nastro magnetico.

Escluse le vere e proprie frodi, agli scettici resta solo una "ragionevole" spiegazione:
le voci sono causate da frammenti di trasmissioni radio, ossia da interferenze.
Questa spiegazione sprezzante dimostra che questi scettici - che di solito si vantano di essere estremamente scientifici - non hanno mai provato a registrare gli EVP e non hanno di certo studiato molto bene il fenomeno (purtroppo, molto spesso gli scettici si comportano così quando parlano del paranormale.)  Se avessero davvero effettuato serie ricerche, avrebbero scoperto che la teoria della interferenza di  trasmissioni radio é assurda. Perché?
 Perché molto spesso, queste voci rispondono in modo congruo alle domande poste dai ricercatori, commentano le situazioni in modo rilevante, e, occasionalmente, chiamano i ricercatori per nome.
Le probabilità che una trasmissione radiofonica possa comportarsi in tal modo sono troppo remote per essere prese in considerazione da qualsiasi persona obiettiva, inoltre, le voci non sono quelle dei classici DJ o di altre emittenti, sono voci di persone normali, bambini, adulti, anziani, maschi e femmine. Alcune hanno accenti particolari ed altre esprimono reali emozioni umane.
Ci sono persone reali che stanno dietro queste voci, da dovunque esse provengano.
D'altro canto é vero che la qualità delle registrazioni EVP varia ampiamente: ve ne sono di qualità talmente bassa che risulta arduo capire che cosa dice la voce, ma molte, tuttavia, sono quelle chiarissime e sono di solito classificate come registrazioni di
"Classe A".
Questi EVPs rappresentano la prova più lampante di un fenomeno che deve ancora essere pienamente compreso, ma da dove provengono queste voci? Questa é una bella domanda.....
Sono create dal nostro subconscio? Sono di natura angelica o demoniaca?
Forse attraversano altre dimensioni della realtà? Sono le voci dei morti?

Ai fini del presente articolo, si consideri valida l'ultima teoria , ovvero che sono le voci dei morti che é anche la teoria più comunemente accettata dai ricercatori EVP. Se questo é vero, quali sono le implicazioni fra le EVPs e le cose che le voci ci stanno dicendo?
Il fenomeno dei fantasmi ha sempre sollevato interrogativi inquietanti su ciò che ci accade quando moriamo: siamo forse condannati a camminare sulla terra, apparentemente inconsapevoli della nostra morte, per un tempo indeterminato? (Se il tempo ha un significato nel posto in cui andremo.)
Perché e come mai alcuni rimangono qui?
Tranne casi molto rari, i fantasmi - che sono semplici apparizioni - non comunicano con i vivi;
di solito, appaiono e scompaiono. Ci sono sempre stati tentativi di comunicare con i morti attraverso mediums, sedute spiritiche e tavole Ouija, naturalmente, ma i risultati di questi metodi sono dubbi o, nella migliore delle ipotesi, molto controversi.
Eppure gli EVPs, sembrano essere proprio una forma di comunicazione diretta da parte di questi spiriti. Difficile però provarlo scientificamente. Le voci sono lì sulle registrazioni. Essi rispondono alle domande, e addirittura ce ne pongono. Ci sono centinaia di queste voci documentate - forse migliaia.
Ci sono EVPs che riflettono l'intera gamma di personalità ed emozioni umane. Queste persone non sono solo auto-coscienti, dato che la loro interazione con i ricercatori indica che sono consapevoli dei viventi, essi possono sentirci e vederci.
Non sanno che sono morti? Non sanno che siamo vivi? Capiscono la differenza? Perchè non sempre le registrazioni EVP sono gioiose e ci danno conforto, spesso accade di sentire lamenti, gemiti e invocazioni anche raccapricciati. Sono anche queste registrazioni di null'altro che "fantasmi", conchiglie vuote che ci ricordano solo che una volta erano abitate da un essere vivente?
Queste povere anime sembrano essere bloccate in una sorta di limbo e vi é una certa confusione ed incertezza in molte delle cose che ci dicono. Qual é il loro mondo? Può essere al di là della nostra comprensione terrena, e forse dovremmo essere loro grati per questo tentativo di contatto.
Se gli EVPs sono le voci dei morti, cosa implica ciò per la sorte di ognuno di noi, visto che anche noi potremmo rimanere bloccati in quel limbo, lottando per entrare in contatto con esseri strani che vanno in giro con i registratori a nastro? Io non sono uno che la pensa negativamente sulla morte e le sue conseguenze, ma alcuni EVPs offrono pesanti prove che la vita dopo la morte potrebbe non essere sempre così bella e piacevole come ci auguriamo e da ciò si evince che bisogna conoscere le Leggi fondamentali che governano l'Aldilà e pensare sempre che la morte può coglierci ad ogni istante.
Non facciamoci trovare impreparati....  

Webmaster da Internet

INCREDIBILE! GLI SCETTICI AMMETTONO CHE LA VISIONE A DISTANZA ESISTE!

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Il grafico illustra la possibilità di proiettarsi mentalmente nella regione quantica in cui risiederebbero le registrazioni di tutti gli avvenimenti terreni, possibiltà riservata a chi riesce a liberarsi dai preconcetti e dalla mancanza di fiducia in se stessi, fattori  che bloccano la gente "normale" dall'accedere a tali informazioni.

(17-09-09)
Nel 1995, il Congresso degli Stati Uniti ha chiesto a due esperti indipendenti di valutare se i 20 milioni di $ che il governo aveva speso per la ricerca psichica negli anni 70 avesse prodotto risultati significativi. Le conclusioni raggiunte sono state del tutto inaspettate. La professoressa Jessica Utts, un' esperta di statistica presso l'Università della California, ha scoperto che i "Remote Viewers" (vedi ns. riferienti in articoli precedenti)
sono stati corretti il 34 per cento delle volte, un successo ben al di là di quanto permetterebbe il puro tirare ad indovinare, successo che conferma l'esistenza di quasi tutte le attività definite "Paranormali", dalla chiaroveggenza, alla telepatia.

La Utts ha dichiarato:
"Utilizzando gli standards applicati a qualsiasi altro campo della scienza, si deve concludere che certi fenomeni psichici, come ad esempio la visione a distanza, (leggasi: Medianità!  -NdR- ) sono stati ben dimostrati.
I risultati non sono dovuti al caso o a difetti d'impostazione degli esperimenti."
Naturalmente, questo non piace molto agli scienziati scettici.  Il professor Richard Wiseman, psicologo presso l'Università di Hertfordshire, si rifiuta di credere nella visione a distanza. Egli dice:
-------------------------------------
"
Sono d'accordo che secondo gli standards di qualsiasi altro settore della scienza la visione a distanza è provata,  (!!!!!)  ma si pone la questione: abbiamo bisogno di standards più elevati, quando si studia il paranormale? Credo che già lo facciamo. Se dico che vedo una macchina rossa davanti a casa mia, probabilmente mi crederete. Ma se dico che ho visto un UFO o un fantasma, temo che vorreste probabilmente una prova molto più concreta. Poiché la visione a distanza è una affermazione bizzarra che rivoluzionerà il mondo, abbiamo bisogno di prove schiaccianti, prima di trarre delle conclusioni. Al momento non abbiamo tali prove."
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Così, uno scettico molto noto concorda sul fatto che:
(1) lo studio della visione a distanza è un settore di ricerca della Scienza, per cui si dovrebbe evitare accuratamente l'epiteto di "pseudoscienza" una volta per tutte.
(2) che, quando delle prove sono valutate in base ai prevalenti standard scientifici, si concorda sul fatto che la visione a distanza è stata provata. Ne consegue che questo fenomeno è così insolito che il fatto di richiedere più prove non si riferisce più alle prove di per sé, o ai metodi scientifici usati,
ma alla necessità di formulare nuove ipotesi sul tessuto intimo della realtà.

Sono d'accordo che la visione remota sarebbe difficile da spiegare con l'ontologia del 17 ° secolo. 
Dal punto di vista odierno sarebbe solo un'ingenua visione che la Fisica classica aveva della realtà, così ho il forte sospetto che essa sarà spiegata solo dagli sviluppi che nel 21° secolo avranno tali ipotesi.
A corollario di questo articolo, aggiungiamo che lo studio della Parapsicologia è diventato talmente popolare, almeno negli USA, da meritare un posto nel "social network" Second Life.
Per chi conosce l'Inglese, ecco il link alla notizia, apparso sul sito di
Annalisa Ventola (Clic).

 

Webmaster dal blog di Dean Radin

IL VEGGENTE E IL PROFESSORE (23-08-09)

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Nell'Agosto del 2001, si è svolto in Arizona, presso il Laboratorio Di Studi sulle Energie Umane diretto dal Prof. Gary Schwartz, un esperimento sulle capacità di chiaroveggenza di un soggetto particolarmente dotato, Chris Robinson.
Chris vive in Inghilterra ove lavora in un'impresa di pulizie
ed ha la straordinaria capacità di sognare avvenimenti futuri.
Avrebbe predetto con largo anticipo la morte di Lady-D e persino l'attentato alle Twin Towers, nonchè quello della metropolitana di Londra, oltre ad aver attivamente collaborato con la Polizia Inglese in diversi casi di crimini irrisolvibili.
In un lungo servizio della trasmissione "Mistero" del 19 Agosto 2009, abbiamo ascoltato dal Prof.Gary Schwartz (che i Lettori della PdA ben conoscono per i numerosi articoli presenti sulle nostre pagine) la descrizione dei 10 test a cui ha sottoposto Chris ed all'incredibile e
stupefacente risultato ottenuto,
pari a 10 obiettivi centrati su dieci!
(Vi ricordo che il Prof. Schwartz sarà presente al prossimo Congresso di Bellaria dove lo inviteremo a parlarci di questo esperimento in modo più approfondito).
Tenuto nascosto dai Media Inglesi per "ordini superiori" delle autorità governative e religiose, secondo quanto lo stesso Robinson afferma sul suo sito,
l'esperimento ha dimostrato col 100% di probabilità che la chiaroveggenza esiste.

Proprio il risultato eccezionale, raggiunto nonostante i rigorosissimi protocolli scientifici di controllo, ha spiazzato gli scettici ed avrebbe indotto i capi politici e religiosi a "mettere il bavaglio" alle TV ed ai giornali inglesi per tema di provocare uno shock nella popolazione con conseguenze negative sui credo fideistici di milioni di persone. Dimostrare scientificamente, come avrebbe fatto Schwartz, che la mente umana esiste al di fuori del cervello, e che quindi anche lo Spirito esiste, non è una notizia gradita da scienziati razionalisti e da capi religiosi perchè eliminerebbe il bisogno delle masse di rivolgersi alle Religioni come punti di riferimento morali.
Svincolare l'uomo dal potere oppressivo di queste vere e proprie caste potrebbe portare a rivoluzioni anche cruente, soprattutto nei paesi Islamici, per non parlare dell'influenza che la Chiesa Cattolica ed Anglicana hanno sui Governi e, quindi, sulle popolazioni da loro governate.
Non per nulla Costantino e gli altri Imperatori Romani l'avevano già capito quasi 2000 anni fa sottoscrivendo un patto segreto fra politica e religione,
una sorta di "schiaccianoci psicologico" per assoggettare i loro sudditi ai due poteri!
Del resto, nemmeno su Internet dove si trova di tutto e di più, l'importanza di tale esperimento è stata troppo sbandierata e solo grazie alla trasmissione di Ruggeri oggi ne siamo venuti a conoscenza. Cerchiamo di rimediare all'omissione, illustrandovi in sintesi come sono andati i fatti, per come ce li descrive lo stesso Prof. Schwartz:

< Un giorno di Aprile del  2001, squillò il telefono del mio ufficio; all'altro capo del filo c'era un uomo che parlava con uno spiccato accento britannico ed un modo di conversare brillante ed umoristico, che si presentò come Chris Robinson. Aveva letto del mio laboratorio presso l'Università dell' Arizona, e lo scopo della sua chiamata era quello di richiedermi di testare le sue capacità di chiaroveggente.
Dopo una breve esperienza di pre-morte, avvenuta tredici anni prima, aveva cominciato a ricevere strani messaggi nel sonno, sogni che predicevano il futuro, soprattutto su omicidi ed azioni di terrorismo.  Nel corso degli anni, le prove ottenute attraverso i suoi sogni avevano aiutato la Polizia Londinese a mettere dietro le sbarre molti criminali. 
Grazie alle sue informazioni, assassini che pensavano d'essere sfuggiti alla giustizia come attentatori dell'IRA e membri corrotti delle forze di polizia, erano stati scoperti e spediti in prigione, ma Christopher non era diventato molto popolare. Anche se avevano continuato ad ascoltarlo ed a servirsi di lui , era stato tenuto a distanza e sfiduciato.
Non avevo alcun motivo valido di pensare che poteva davvero fare ciò che vantava ma lo ascoltai con pazienza, mentre mi raccontava di storie sorprendenti ed incredibili, dato che la maggior parte di quello che mi disse di saper fare era quasi impossibile.
Egli affermò che nel libro, "Il Detective dei sogni" da poco  pubblicato in Inghilterra, si leggeva dei molti casi da lui risolti brillantemente e che mi avrebbe inviato una copia.
Il libro effettivamente arrivò, e confermava appieno le sue capacità paranormali, tanto che fui quasi sul punto di fare un viaggio in Inghilterra per testare questo straordinario veggente.

Ci furono una serie di telefonate successive. Essendo specialista anche in Psicologia Clinica, lo ascoltai con maggiore attenzione per evidenziare segni di psicosi o di altri disturbi mentali, ma non solo era sano, ma insisteva anche per venire dall'Inghilterra a Tucson per essere sottoposto a prove atte a verificare i suoi sogni che predicono il futuro. Pur essendo un modesto lavoratore con un basso reddito si offrì di pagare il biglietto aereo, l'albergo ed i pasti se fossi stato disposto ad aiutarlo a scoprire, una volta per tutte, se i suoi poteri fossero stati veri, o no.

Nel corso della settimana successiva discutemmo molto sulla possibiltà di effettuare uno studio controllato, apparentemente impossibile per me, ma non per Chris.
Se non fosse stato un illuso, né uno schizofrenico o  un bugiardo patologico - questi erano i due grandi se - e le conclusioni di un simile studio fossero risultate positive,
 
l'esperimento aveva la possibilità di diventare uno dei più notevoli studi nella storia della  parapsicologia, e forse anche della scienza in generale.

Quattro mesi più tardi, nei primi giorni di Agosto del 2001, Christopher arrivò dall' Inghilterra e alloggiò in un albergo di Tucson. Già da allora avevo selezionato venti possibili sedi nel sud Arizona - da Nogales, una cittadina di confine col Messico, a Summerhaven, una stazione sciistica sulla cima del monte Lemmon. Di questi venti luoghi conosciuti solo a me, dieci sarebbero stati scelti a caso per poterli andare a visitare nei dieci giorni successivi e verificare se Chris ci aveva visto giusto.

Scrissi il nome di ogni sito su un singolo foglio di carta e li chiusi in altrettante buste sigillate.
Una volta mescolate, vennero spedite al mio amico e coautore Bill Simon che aveva accettato di contribuire alla sperimentazione . Egli ha agito come un intermediario, che riceve il pacchetto e lo gira ad una terza persona la cui identità era a me sconosciuta. Il terzo sperimentatore era stato incaricato di aprire la confezione, mischiare nuovamente le buste, numerarle e conservarle in un luogo sicuro; tutto questo doveva essere fatto di fronte ad una videocamera.

Per tredici anni Chris Robinson aveva preso appunti ogni notte dei suoi sogni e delle premonizioni in un diario. Dal mese di Maggio del 2001, anticipando l'esperimento che lui ed io avevamo programmato, Chris aveva registrato i suoi sogni per dieci notti di fila, annotando ciò che pensava di fare e vedere ogni giorno a Tucson. Egli aveva ripetuto queste dieci notti di sogni pre-sperimentali in Giugno e Luglio. Al suo arrivo a Tucson nei primi giorni di Agosto, aveva portato i tre gruppi di dieci sogni annotati nel suo diario. Lessi il diario con le sue previsioni, ancora convinto che questo esperimento fosse completamente assurdo e non aspettandomi niente di buono. Sebbene sia molto aperto di mente, mi sembrava semplicemente impossibile che avrebbe potuto intuire qualcosa dei luoghi come quelli che avremmo visitato durante i dieci giorni programmati. Ecco un breve riassunto dei fatti più salienti.
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RISULTATI

Il giorno 1, il tema principale dei sogni erano: "buchi, un sacco di buchi".
Egli aveva anche visto un "bacino d'acqua vuoto ."
 Nella busta era indicato il Sonoran Desert Museum.
Questo museo all'aperto è situato in un "bacino", che in tempi preistorici, era un oceano (ora ovviamente secco).
Il Museo si affaccia sulla distesa dell'ex bacino cosparso da grandi buchi nel terreno. Nessuna delle altre nove sedi del test erano ubicate in un bacino butterato da un sacco di buchi. Inoltre nel Museo del Deserto è riprodotta una prateria,con centinaia di buchi scavati dai coyotes.

Nota - Chris ebbe anche un sogno premonitore in cui visualizzò un attentato a Londra.
Effettivamente, durante il 2° giorno di sperimentazione, vi fu un attentato dell'IRA 


Il 2 ° giorno, i principali temi del sogno furono "negozi e laboratori di artigianato dove si fabbricano oggetti Metallici". Chris venne condotto a Tubac (una colonia di artisti) in uno specifico negozio che vendeva sculture in metallo. Il negozio ha un laboratorio sul retro. Nessuna delle altre nove sedi aveva questa combinazione di temi specifici.

Il 3 ° giorno, i principali temi furono: "teste, tante teste ... cinture, cuoio, jeans".
Chris venne portato nel Tucson Mall (Ipermercato) e Schwartz parcheggiò al suo solito posto nel livello più basso dell'annesso garage. Appena entrati nei negozi, videro una vasta esposizione di teste di manichini in vendita. Tale vendita era così unica nel suo genere che il Prof. Schwartz acquistò una testa, come  ricordo, oltre ad un paio di jeans.
Nessuna delle altre nove sedi aveva queste caratteristiche.

Il 4 ° giorno, i principali temi furono:"sole, specchi, LCD, telescopi, monte Olympus (come la sua macchina fotografica), aerei, hangar, elica.  Chris venne condotto al Kitt Peak National Laboratory (collocato in cima ad una grossa montagna), ovvero al Telescopio solare più grande del mondo. Disegnò anche lo schizzo di una strana struttura inclinata a 45°, ovvero proprio il telescopio solare che vedete nella foto. Chris e il Prof. Schwartz pranzarono poi  in un ristorante vicino all'aeroporto con vista su alcuni hangars e su una grande elica posta come monumento. Nessuna delle altre nove sedi aveva questa combinazione di temi.

Il 5 ° giorno, Chris aveva sognato: un'auto con quattro pneumatici sgonfi, minerali,  e vide automobili fermate dagli uomini d' una 'frontiera'. Chris venne condotto ad un vecchio negozio di minerali e gemme del posto, dove era parcheggiata una macchina con quattro  pneumatici sgonfi (era lì ferma da 20 anni). Proseguendo lungo la strada incrociarono degli operai che arrestavano le auto in prossimità di un enorme serbatoio di acqua con la scritta "terra di confine."
Nessuna delle altre località possedeva questa combinazione di caratteristiche.

Il 6 ° giorno, Chris fu risvegliato dalle sirene della polizia fuori dalla sua finestra. I temi fondamentali del suo sogno fatto a Londra erano: polizia, furgoni in movimento, strada chiusa e curva, un vicolo cieco, acqua torbida, e scale pericolose. Chris venne condotto al Colossal Cave
 (una serie di grotte naturali piene di pericolose scalette intagliate nella roccia ).
Chris il Prof. Schwartz attraversarono poi scuri rivoli d'acqua formatisi sui lati della strada perchè aveva abbondantemente piovuto per alcuni giorni. La grotta finisce in una strada curva a vicolo cieco. All'uscita, c'era un furgone uscito fuori strada e la polizia era intervenuta in soccorso.
Anche in questo caso,nessuna delle altre nove sedi aveva caratteristiche simili.

Il 7 ° giorno, Chris riferì di: "polvere, polvere ovunque, anche sul pavimento in un edificio, un tribunale ed una rapina al treno ."
Chris venne stavolta condotto ad Old Tucson, un parco a tema che è usato anche per riprese filmate. C'è polvere ovunque ed anche una stanza con un pavimento polveroso. Una grande treno era stato utilizzato in più di 100 films con scene di rapine.
Old Tucson ospita anche un tribunale. Ancora centro!

Il giorno 8, i temi erano: "spazio, la capsula, l'archeologia, la traversata su un fiume asciutto." Chris venne condotto al Planetario (uno spazio museale), che comprende una sezione di archeologia spaziale (satelliti e capsule) e diverse foto di presunti fiumi secchi di Marte. Voto:10!

Il giorno 9, i temi erano "parchimetri, antenne paraboliche, un omicidio che si svolge nelle vicinanze." Destinazione: il centro di Tucson. Il luogo che il il Prof. Schwartz aveva indicato era pieno di parchimetri e costellato di antenne paraboliche. Il giorno seguente, la prima pagina dei quotidiani di Tucson segnalavano l'omicidio di una anziana donna avvenuto vicino al centro di Tucson.
 Voto: 10 anche in questo caso!

Il giorno 10, bisognava verificare se sul luogo indicato vi fossero: "alberi, verde, attraversare un fiume, e un edificio militare."  Si trattava dell' Arizona State Museum. L'area del palazzo ha enormi alberi con prati d'erba verde (unico a Tucson, è simile ad un parco Londinese). Chris e il Prof. Schwartz dovettero attraversare un "fiume" per arrivare al Museo . Di ritorno dal museo, Chris e il Prof. Schwartz passarono accanto ad una caserma.
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Anche in quest'ultimo giorno, le "visioni" di Chris trovarono un preciso riscontro nella realtà, permettendo al Prof. Schwartz di dire con certezza che la chiaroveggenza è un fatto scientificamente provato, nonostante gli attacchi mossi dal Prof. Wiseman, più volte scoperto in flagrante nei suoi penosi tentativi di diffamare Sensitivi "genuini" come Chris.
Se tali esperimenti verranno ulteriormente confermati anche da altri scienziati, i Poteri Psichici umani saranno presto annoverati fra i fenomeni naturali, come la gravità o la  scissione dell'atomo e, come tutti i fenomeni naturali, saranno meritevoli di essere indagati a fondo per cercare di individuare a quali leggi della Natura essi rispondano.
Per noi che siamo convinti assertori dell'esistenza di un "quid" esterno al cervello umano (ma anche degli altri esseri viventi), tali "prove" non possono che costituire motivo di gioia e, lasciatecelo dire, anche di orgoglio per essere stati fra i primi in Italia a trattare pubblicamente tali tematiche da troppo tempo circondate dal mistero, dalla superstizione e dall'ostracismo dei così detti
"Scienziati Ortodossi".

(WEBMASTER -DA INTERNET-)

DICIAMOCI ARRIVEDERCI E NON ADDIO
UN EMINENTE STUDIOSO DI ADC DISCUTE SULL'ASSISTENZA AI MORENTI       (23-07-09)

Vi é una scuola di pensiero tra gli psicologi ed i consulenti del dolore secondo cui le persone addolorate dovrebbero chiudere coi ricordi, lasciar perdere ed andare avanti con la propria vita. "Non c'é niente di più sbagliato" Dobbiamo dire 'arrivederci' ai nostri cari Defunti e non 'addio'.  Di tutti i malintesi connessi con il processo del lutto, nessuno é più dannoso di questo", afferma Lagrand, un docente in pensione. Egli tuttavia ammette che é possibile attaccarsi troppo al passato e che questo atteggiamento potrebbe impedire a chi resta di vivere normalmente nel presente e distingue tra "amore" e "attaccamento", ricordando che l'amore é speso a favore del benessere dei Defunti, mentre l'attaccamento é teso al soddisfacimento dei propri bisogni.
"In breve, il lutto dovrebbe stabilire un nuovo rapporto con il defunto, ma allo stesso tempo, reinvestire anche nella propria vita", continua Lagrand.
Autore di otto libri e numerosi articoli, Lagrand, che vive in Florida, é conosciuta in tutto il mondo per la sua ricerca sulle esperienze straordinarie dopo un lutto, altrimenti note come contatti dopo la morte, o ADC.  Lagrand sottolinea che gli ADC, non sono i messaggi ricevuti attraverso Mediums e Sensitivi, ma eventi che comportano fenomeni come
le apparizioni, il sentire la voce o il profumo del defunto percependone la presenza in modo intuitivo fino a sentirsi toccare, oppure ricevere simboli e segni eloquenti, durante sogni molto significativi.
Recentemente, ho avuto l'opportunità di discutere con lui dei suoi anni di lavoro con le persone addolorate e del suo studio sugli ADC.
"Il metodo scientifico non si presta bene all'esame di eventi spontanei o di facoltà intuitive, e così queste cose devono necessariamente ricadere nel campo del paranormale. Non dovrebbero però esser messe da parte ed ignorate solo perché non soddisfano i crismi della Scienza, dato che possono portare alla guarigione dal lutto e danno più senso alla vita. "
Secondo Lagrand dunque, la speranza generata dagli ADC e da altre forme di comunicazione post-mortem, comprese la medianità e le NDE, é la cura meno apprezzata per far fronte alle perdite ed ai cambiamenti conseguenti la morte di una persona cara.
Per affrontare il dolore,
Lagrand raccomanda di tenere un diario, annotando eventuali avvenimenti sincronici e poi chiedendosi quali siano i significati di tali messaggi, oppure documentarsi attraverso libri, Internet, Convegni, sulle tante prove che abbiamo dell'esistenza del Mondo dello Spirito.
Anche una pratica spirituale quotidiana, quali meditazione, scrittura, canto, o semplicemente parlare con i nostri cari in spirito, possono aiutare molto.

"Senza dubbio", egli risponde quando gli viene chiesto se i credenti sono più aperti ad accettare la morte di una persona cara rispetto ai non-credenti: "Essi ritengono che l'amato é in un posto migliore, un luogo più confortevole dove non c'é dolore e che un giorno avverrà una gioiosa riunione,
perché esisterà per sempre un legame che la morte non può interrompere.
Ciò implica anche che si sentono ancora amati e che dall'altro lato hanno chi li protegge
".
L'interesse di Lagrand sulla morte é iniziata circa 40 anni fa, quando ha partecipato ad una conferenza sull'ecologia umana insieme con alcuni dei suoi colleghi.
Nel percorso da casa sua al luogo della conferenza, il tema del morire e della morte gli venne proposto da uno dei suoi colleghi.
"Ho così capito quanto poco conoscevo l'argomento e che avevo bisogno di approfondire questa tematica. Nel semestre successivo, condussi un breve corso sul tema che agli studenti piacque parecchio. Nello spazio di un anno ottenni l'approvazione per un primo semestre di lezioni sul morire e sulla morte che poi tenni presso il College."
Ovviamente un simile argomento dovrebbe essere diffuso principalmente negli ospedali e nelle case di riposo, ma gli amministratori ed i volontari che vi lavorano sono in genere poco disposti a discutere di queste cose.
"La loro filosofia é di non diffondere la conoscenza dell'aldilà fra i pazienti", puntualizza polemicamente Lagrand. "Questo non significa che il tema non sia toccato affatto, dato che il personale consente al morente di prendere l'iniziativa in questo senso. Alcune persone prossime alla morte hanno voglia di parlarne, altri non lo fanno, ma dovrebbe essere compito dei curanti determinare se esiste o meno tale bisogno nei loro pazienti."
Purtroppo molti medici e paramedici sono di idee religiose troppo rigide per essere disposti a discutere l'argomento in modo significativo e, naturalmente, c'é anche il problema dei religiosi di varie fedi che si recano negli ospizi a parlare coi pazienti.
"Ci sono alcune religioni, che ritengono che il diavolo si nasconde dietro gran parte delle comunicazioni spontanee che avvengono dopo un lutto", dice Lagrand scuotendo la testa. "Tuttavia, i Cattolici, gli Episcopali e alcuni altri sono aperti alla possibilità del contatto, perché la loro dottrina prevede la Comunione dei Santi. Quando mi trovo a dibattere coi religiosi, come avvenne una volta con un Ministro Battista, lascio parlare queste persone senza fare alcun tentativo di modificare il loro punto di vista, perché da entrambe la parti vi sono opinioni estremamente radicate e credo che sia uno spreco di tempo cercare di cambiarle."
Lagrand ha osservato una vasta gamma di atteggiamenti tra i moribondi:
 "Alcuni sono capaci di accettare la morte e sono più preoccupati per i loro cari. Altri hanno paura dell'incognito. Altri ancora negano la loro morte fino alla fine. Questo può essere molto preoccupante per i membri della famiglia. Eppure, il rifiuto della morte può essere l'unico meccanismo che un essere umano possiede per affrontarla e dobbiamo essere molto attenti a non insistere che la morte é vicina. Sarebbe solo aggiungere ulteriore ansia.
Mentre la maggior parte dei moribondi vuole aver vicino amici e familiari per un po' di tempo, ad un certo punto essi tendono ad isolarsi ed a cercare la pace. Le ultime parole di mio padre a sua sorella, che stava cercando di mantenerlo impegnato con la vita, furono:
'Ti prego di lasciarmi solo.'
Morì poco dopo: egli era un credente ed era pronto ad andarsene.
"

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- WM -TRADOTTO DA METGAT's BLOG  ----------------------------------------------------

 Che cos'è l'epigenetica? (19-07-09)
Perchè è importante nel campo del Paranormale?

Il merito d'avere coniato, nel 1942, il termine epigenetica, definita come "la branca della biologia che studia le interazioni causali fra i geni e il loro prodotto e pone in essere il fenotipo", viene tributato a Conrad Waddington (1905-1975). Già alla metà del diciannovesimo secolo si trovano tracce dell'epigenetica in letteratura, sebbene le sue origini concettuali risalgano ad Aristotele (384-322 a.c.), il quale credeva nell'epigenesi, ossia nello sviluppo di forme organiche individuali a partire dal non formato. Questa visione controversa è stata la prima argomentazione a opporsi al concetto che l'essere umano si sviluppi da minuscoli corpi completamente formati. Anche oggi le opinioni su quanto siamo preprogrammati e quanto forgiati dall'ambiente non sono unanimi. L'epigenetica si è fatta strada per spiegare il divario fra natura ed educazione.

Nel ventunesimo secolo viene perlopiù definita come "lo studio delle modifiche ereditabili nella funzione del genoma che si verificano senza cambiamenti della sequenza di DNA".  Giunti a questo punto, non si spaventino i "non addetti ai lavori" per questo articolo che, apparentemente,  sembra non aver nulla a che fare con il Paranormale: la Scienza del XXI° Secolo si sta avvicinando sempre più alla Filosofia e quindi, al Trascendente, grazie alla Fisica quantistica, per cui non vi tedieremo troppo con astrusi concetti di Biologia e di Genetica, proponendovi degli esempi molto facili per definire questo nuovo campo della ricerca e giungendo subito alle conclusioni che ci interessano:

<202> <203> "Il DNA non è altro che un nastro su cui sono registrate le informazioni, inutile senza un apparecchio che consenta di leggerlo. L'epigenetica è il lettore di nastri".
Bryan Turner (Birmingham, UK)

"Mi rifaccio metaforicamente al computer paragonando il disco rigido al DNA e i programmi all'epigenoma. È possibile accedere a determinate informazioni memorizzate sul disco rigido del computer attraverso i programmi, ma ci sono aree protette da password e altre ad accesso libero. Direi che stiamo indagando sul perché alcune aree sono protette da password e altre sono libere".
Jörn Walter (Saarland, Germania)

"La differenza fra genetica ed epigenetica può essere paragonata alla differenza che passa fra leggere e scrivere un libro. Una volta scritto il libro, il testo (i geni o le informazioni memorizzate nel DNA) sarà identico in tutte le copie distribuite al pubblico. Ogni lettore potrà tuttavia interpretare la trama in modo leggermente diverso, provare emozioni diverse e attendersi sviluppi diversi man mano che affronta i vari capitoli. Analogamente, l'epigenetica permette interpretazioni diverse di un modello fisso (il libro o il codice genetico) e può dare luogo a diverse letture, a seconda delle condizioni variabili con cui il modello viene interrogato".
Thomas Jenuwein (Vienna, Austria)

<204> <205> <187> Sono passati oltre 50 anni da quando Watson e Crick hanno pubblicato per la prima volta la struttura tridimensionale della doppia elica del DNA. Con la diffusione sempre maggiore della teoria dell'evoluzione di Darwin, la scoperta che il DNA fosse in grado di codificare le caratteristiche ereditarie divenne molto popolare. Quando Crick è deceduto l'anno scorso, i media hanno ampiamente sottolineato come questi concetti siano stati accettati ben al di là della comunità scientifica.
Ci si sta però rendendo conto che le teorie dell'evoluzione centrate sui geni abbiano, in realtà, un ambito limitato. La mappa genetica, al pari di una complessa partitura musicale, rimane senza vita in mancanza di un'orchestra di cellule (gli orchestrali) e di epigenotipi (gli strumenti) in grado di renderla manifesta. Gli scienziati stanno cercando di scoprire come funzionano i nostri geni e sembra che il loro comportamento possa cambiare radicalmente da una generazione all'altra, anche senza alterazioni della sequenza del DNA. Nei nostri corpi esistono centinaia di tipi diversi di cellule che producono oltre 150.000 proteine, ma la recente mappatura del corredo genetico umano, ci dice che esso è formato da circa 30.000 geni. Ciò significa che essi sono insufficienti (dato che ad ogni gene è legata la produzione di una singola proteina)  per produrle tutte.   Si è così  scoperto che, per superare l'insufficienza numerica, lo stesso gene può essere "letto" in modo diverso,
a seconda del "segnale" ricevuto dall'ambiente esterno. 

Ad esempio, anche se le piante non sono dotate di un sistema nervoso o di un cervello, le loro cellule hanno la capacità di memorizzare i cambiamenti stagionali.
In alcune specie biennali, questa caratteristica è collegata alla loro capacità di fiorire in primavera, quando vengono rilevate temperature ambiente più elevate. Alcune ricerche hanno rilevato come l'esposizione al freddo durante l'inverno sia in grado di attivare modifiche strutturali nella cromatina in grado di "zittire"  i geni della fioritura. Questi geni vengono riattivati in primavera quando le giornate più lunghe e il calore sono più favorevoli alla riproduzione.
L'ambiente può anche portare a cambiamenti epigenetici che riguarderanno le generazioni future. Recenti studi di laboratorio sui topi hanno dimostrato come modifiche alla dieta  possano influenzarne la  progenie. La loro pelliccia può essere marrone, gialla o a chiazze, ma quando le madri incinte sono state alimentate con supplementi di acido folico e vitamina B12, i nuovi nati hanno sviluppato una pelliccia per la maggior parte marrone, mentre quelli dei topi di controllo (a cui non erano stati somministrati supplementi) avevano la pelliccia gialla senza che si fosse modificato il loro DNA
Proprio come un direttore d'orchestra decide la dinamica dell'esecuzione di una sinfonia, i fattori epigenetici regolano l'interpretazione del DNA all’interno di ciascuna cellula vivente. La comprensione di questi fattori potrebbe rivoluzionare la biologia evolutiva e dello sviluppo, portando a profonde implicazioni in molti campi, dalla medicina all'agricoltura
<206><207><208><209><210>, aprendo l'esplorazione di nuove strade terapeutiche, per esempio, nel campo della ricerca sui tumori.
 L'importanza dell'Epigenetica risiede perciò nel fatto che, per la prima volta, sempre più Ricercatori della dinamica cellulare, riferita soprattutto allo studio del funzionamento del DNA, sono giunti ad una sconvolgente scoperta:
il codice genetico non é totipotente come si credeva fin'ora.
Esso ha, infatti, bisogno di "
segnali" per essere attivato e questi segnali sono le "vibrazioni" provenienti dall'ambiente esterno.
 Non si spiegherebbe,altrimenti, il fatto che cellule staminali identiche, poste in diversi tipi di colture (
= ambiente), si sviluppino in linee cellulari totalmente diverse come, osso, grasso, muscolo, ecc.
 Da questa scoperta, realizzata negli anni '70 -quando si parlava di cellule staminali solo nei laboratori di ricerca-, Bruce Lipton, un Biologo statunitense, è arrivato alla  deduzione che:

 QUALSIASI VIBRAZIONE -OVVVERO ENERGIA- é IN GRADO DI MODIFICARE LE PROTEINE DI CUI SIAMO FATTI!

Il nostro mondo che ci appare tanto solido, è in realtà fatto di vibrazioni: gli atomi vibrano, l'aria ci trasmette i suoni grazie alle onde sonore, la luce è fatta di particelle (fotoni) che sono a loro volta anche'essi vibrazioni, onde elettromagnetiche come quelle della TV, dei cellulari, della radio ed anche noi -essendo composti da atomi, siamo
VIBRAZIONI, OVVERO ENERGIA.
In pratica, sia le "buone vibrazioni" che quelle "cattive", siano esse luminose, acustiche, olfattive, ecc., sono in grado di modificare profondamente i 30 trilioni di cellule che formano il nostro corpo!
Ne consegue che
ANCHE I NOSTRI ED ALTRUI PENSIERI, (ovvero l'energia dello Spirito) sono capaci di modificare il comportamento del  corpo, le sue risposte alle malattie, la sua crescita, insomma la salute di ogni essere umano!  Hanno dunque ragione i Buddhisti, quando affermano che:
"Aver paura di una malattia è come pregare Dio di mandarcela"?

Chi volesse saperne di più, purchè in possesso di sia pur minime cognizioni di base in Fisica, Biologia e Medicina, è caldamente invitato a visionare i 16 filmati che compongono uno dei Seminari tenuti da  BRUCE LIPTON, liberamente scaricabili da Youtube, cliccando QUI
oppure a visitare il suo Sito Web, (
cliccando QUI), da cui abbiamo tratto questo breve testo introduttivo:

Le nuove scoperte in biologia cellulare, epigenetica e fisica, dimostrano che non siamo vittime dei nostri geni, ma che vi sono invece illimitate capacità di vivere una vita piena di pace, di felicità e di amore. Scoprite come è possibile che le percezioni del corpo controllano la nostra salute, l'ereditarietà ed il comportamento. Possa la mia ricerca ispirare il vostro spirito e stimolare la vostra mente a comprendere l'enorme potenziale che tali informazioni hanno per la vostra vita futura. (Bruce Lipton)

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LE NDE DEI BAMBINI (13-07-09)
ARTICOLO DEL DR. MELVIN MORSE

Da noi si dice che, per sapere la verità, bisogna chiederla agli ubriachi ed ai bambini ed il Dr. Melvin Morse ha studiato a fondo proprio le NDE dei bambini che, specialmente in tenerissima età, non posseggono retroterra cultural-religiosi tali da poter inventare esperienze come una NDE.  In questo articolo, il Dr. Melvin Morse ci spiega perchè, dal suo punto di vista, le NDE non possono assolutamente essere allucinazioni d'un cervello morente.

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"Ma era vero, Dott. Morse?"
Chris, 8 anni, era quasi affogato quando, quattro anni prima, la macchina del padre era precipitata da un ponte nelle acque gelate di un fiume vicino Seattle. (Clic)
 Portato in volo da un elicottero ad un vicino ospedale, sarebbe poi sopravvissuto insieme a sua madre.
"A
llora sono morto. Sono andato in un enorme maccherone. Era lungo e diritto, doveva essere un tunnel, perché dentro c'era un arcobaleno. I maccheroni non hanno arcobaleni.
Sono stato spinto dal vento, e potevo stare a galla. Ho visto due tunnel di fronte a me, un tunnel per gli umani ed un tunnel per gli animali. Sono entrato nel tunnel degli animali, ed un'ape mi ha dato il suo miele. Devi raccontare tutto ai vecchi, così non avranno paura di morire",
 raccomandò poi ai medici. Con questa frase si capisce quanto profonda fosse stata la sua avventura ai confini della morte.

LE NDE's NON SONO MITI CULTURALI
Chris chiaramente riferisce un'esperienza reale. L'immagine di un arcobaleno in un maccherone è unica ed è improbabile che l'abbia attinta dal suo bagaglio culturale. Ma come possiamo esser certi che l'abbia veramente vissuta?
La domanda di Chris va giusto al cuore del problema, come è tipico per i bambini.
Sono le NDE davvero esperienze dei moribondi, il risultato di una funzione del cervello normale, o il prodotto d'una disfunzione cerebrale che crea un'allucinazione a causa degli stress biologici causati dalle medicine e/o da una mancanza di ossigeno?
Le NDE sono la percezione di un' altra realtà sovrapposto a questa, in cui frequentemente si appalesa l'esistenza di un Dio amorevole. C'è chiaramente la persistenza d'un chiaro stato di coscienza dopo la morte del corpo. Se le esperienze in vicinanza della morte sono "vere," allora è chiaramente possibile che quest'altra realtà esiste e corrisponde alla nostra destinazione finale. Parimenti veri sarebbero dunque, anche i contatti con l'Aldilà, le NDE condivise e le premonizioni.

RICERCA CLINICA
Il nostro studio, condotto nell' Ospedale Pediatrico di Seattle ha concluso che le NDE sono di fatto esperienze ai confini della vita. Abbiamo studiato 26 bambini criticamente malati e trovato che ben 24 di loro riportavano di essere consapevoli durante la morte, avendo avuto delle esperienze di cui erano consapevoli, inclusa la percezione di una luce amorevole, una
"...luce che aveva cose buone in sè." Abbiamo anche preso in esame oltre 100 bambini di controllo,  trattati anche con farmaci, che avevano subito una mancanza di ossigeno al cervello, intubati e ventilati artificialmente nell'unità di terapia intensiva e che pensavano di morire.
Erano seriamente malati ma non prossimi a morire. Nessuno di questi pazienti ha riportato di essere cosciente in tali fasi della malattia, o ha avuto un'esperienza spirituale.
Michael Sabom, un cardiologo di Atlanta, ha rilevato che il 43% dei pazienti in arresto cardiaco aveva avuto una NDE. Pazienti con rianimazioni lunghe e complicate erano quelli con più probabilità di provare una NDE. Quest'ultimi frequentemente potevano descrive accuratamente la loro rianimazione in dettaglio, mentre il gruppo di pazienti che avevano subìto un arresto cardiaco - ma senza nessuna NDE- non poteva descrivere le fasi delle manovre di rianimazione con accuratezza.

I Racconti
Ho indagato molti racconti che chiaramente documentano che c'è un paradossale ritorno di coscienza del cervello, al momento della morte. Per esempio Olga Gearhardt una donna di 63 anni attendeva un trapianto cardiaco, quando un virus le infettò il cuore. Finalmente venne chiamata dal Centro Trapianti dell'Università della California per il sospirato intervento.
 La sua famiglia andò con lei, tranne il genero, che rimase a casa.
Benchè il trapianto fosse stato un successo, esattamente alle ore 2:15 il suo cuore nuovo si fermò improvvisamente e l'equipe chirurgica impiegò più di tre ore per rianimarla. Il mattino successivo, alla sua famiglia venne però detto che la sua operazione era andata bene, senza aggiungere altri dettagli, notizie che vennero comunicate telefonicamente a suo genero.
Lui però sapeva già tutto: esattamente alle 2:15 della notte precedente, mentre dormiva, si era svegliato ed aveva visto sua suocera ai piede del suo letto, che gli diceva di non preoccuparsi, che tutto andava bene, pregandolo di dirlo a sua figlia (sua moglie).
Egli prese nota della comunicazione e dell'ora e poi si addormentò di nuovo.
Più tardi, quando Olga si svegliò dall'anestesia, le sue prime parole furono:
 "Avete ricevuto il messaggio?"
La storia dimostra che le NDE sono un ripristino della coscienza in punto di morte e che la paziente ha potuto comunicare telepaticamente con suo genero, quando lei era in uno stato comatoso e lui addormentato. Paul Perry ed io abbiamo indagato a fondo la storia. Ogni dettaglio aveva una verifica obiettiva ed abbiamo visto anche  la nota scribacchiata dopo il contatto. Simili racconti sono stati documentate almeno da 100 anni in quà; valga per esempio l'opera di F. Meyers, 
"Human Personality and Its Survival After Death", in cui sono riportati centinaia di episodi simili.

I RACCONTI NON SONO ABBASTANZA...
I Racconti, comunque, non sono sufficienti: convincono coloro che ne sono testimoni, ma perdono di efficacia quando vengono riportati da terze parti. Personalmente ne ho documentato a dozzine, ma non convinceranno mai nessuno scettico sulla realtà delle esperienze di pre-morte.

RICERCA SPERIMENTALE
La Scienza richiede evidenze verificabili che possono essere riprodotte ripetutamente sotto strette condizioni sperimentali. Jim Whinnery, del National Warfare Institute, pensava di studiare semplicemente gli effetti delle accelerazioni estreme sui piloti degli aerei da caccia (Clic) e non aveva la minima idea che avrebbe invece portato convincenti prove sperimentali sulla veridicità delle NDE's. I piloti in esame, venivano posti in un'enorme centrifuga e sottoposti a velocità tremende.
Dopo che avevano perso coscienza, subito crisi convulsive, paralisi muscolari e quando il sangue cessava di fluire nei loro cervelli, solo allora, improvvisamente, avevano un ritorno di coscienza che provocava loro dei "dreamlets" (Sogni anomali, come
 li chiama il Dott. Whinnery.)Questi "sogni" sono simili alle esperienze di pre-morte e spesso producono un senso di separazione dal corpo fisico. Un tipico esempio ci viene riferito da un pilota che, lasciato il suo corpo fisico, viaggiò su una spiaggia sabbiosa, dove poteva guardare direttamente al sole.
Egli confessò che la morte è molto piacevole.

NON SOLO DURANTE LA MORTE
Le esperienze non accadono solo nei cervelli dei moribondi. Il giornale del Club Alpino Svizzero, nell'800, ha riportato 30 racconti di scalatori caduti da grandi altezze e miracolosamente sopravvissuti. Costoro hanno raccontato di essere usciti fuori dal loro corpo, di aver visto il Paradiso, di avere avuto una rivisitazione della loro vita ed udito l'impatto dei loro corpi contro il terreno, senza aver subito danni mortali. Dianne Komp, Oncologa Pediatra alla Yale Università, riferisce che molti bambini morenti hanno Le NDE, senza evidenti disfunzioni cerebrali, durante sogni, preghiere, o visioni in punto di morte. Un ragazzo ha affermato che Gesù l'aveva incontrato in un autobus della scuola grande e giallo e che gli aveva detto che sarebbe morto molto presto.
Altri hanno sentito il canto degli Angeli o hanno visto aureole di luce.
Nell' American Journal of Psychiatry del 1967, venne riportata l'esperienze di due minatori rimasti intrappolati per giorni in un cunicolo. Sebbene non fossero mai stati in punto di morte ed avessero cibo ed acqua a sufficienza, hanno riferito di aver avuto esperienze mistiche mentre erano nei tunnels della miniera. In particolare, videro un terzo minatore che li aiutò a salvarsi,
 ma che scomparve quando vennero liberati.

RICONOSCERE LA REALTA DELLE NDE's
Le NDE non sono il rifiuto della realtà, come spesso accade nelle allucinazioni indotte da medicinali o dalla privazione d'ossigeno. Non ci sono distorsioni delle immagini, del tempo, dei luoghi, del corpo ed i disorientamenti tipicamente indotti dai farmaci, perchè si tratta della percezione di un'altra realtà sovrapposto a questa. Per esempio un ragazzo mi ha detto che: "
...Dio mi ha preso nelle sue mani e mi ha protetto.." , mentre i medici provavano freneticamente a rianimare il suo corpo, dopo un principio di annegamento. Lui aveva capito tutto quel che gli era accaduto, ma aveva anche provato qualcosa di cui solitamente non siamo coscienti. Lo Psichiatra tedesco Michael Schroeter, in una sua esteso rassegna di tutto quanto è stato pubblicato sulle NDE, afferma che non c'è nessuna ragione per credere che le NDEs siano il risultato di patologie psichiatriche o di disfunzioni cerebrali.

NESSUNA "PAURA" DELLA MORTE
Le NDE possono accadere a bambini molto piccoli, troppo piccoli per aver paura della morte e reagire, poichè essi non hanno meccanismi interni di difesa contro il concetto di morte. In un rapporto dei medici dell'Ospedale Generale del Massachusetts, si legge la NDE  che ebbe un bimbo di 8 mesi, quasi morto per blocco renale. Appena fu in grado di parlare, all' età di due anni, disse ai suoi genitori di essere andato in un tunnel verso una luce brillante.
Gli Psichiatri Gabbard e Twemlow riportano il caso di un altro bambino di due anni e mezzo che era anch'egli quasi morto, perchè colpito da una scarica elettrica. Disse poi a sua madre che era andato in una stanza con un uomo molto bello, e che in essa c'era una luce brillante sul soffitto. L'uomo gli aveva chiesto se voleva andare a casa, o restare con lui."
La spiegazione convenzionale data dai medici "normali" è che queste non sono vere percezioni ma piuttosto allucinazioni causate dai corto-circuiti di un cervello morente.
Il ricercatore russo Vladimir Negovsky ha studiato centinaia di soldati che sono quasi-morti in battaglia ed ha concluso che
"...il fatto stesso che gente diversa in paesi diversi può vedere immagini simili durante la morte o la rianimazione non prova la vita dopo la morte, perchè il tutto può essere spiegato dalle dinamiche del cervello che si disintegra."
Definire le NDE "allucinazioni" significherebbe affermare che non sono vere percezioni di un'altra realtà, ma non c'è nessuna ragione per non pensare che non esistano altre realtà da percepire.

Almeno TRE REALTA'
Recentemente ho discusso questi problemi con i Fisici teorici del National Institute of Discovery Science, un'accolita di ricercatori di rinomanza nazionale nei loro singoli campi di studio.
Mi hanno spiegato che la scienza afferma che la realtà è fatta di infinitesimali particelle nucleari, così piccole che non è chiaro se sono fatte davvero di materia o se sono semplicemente dei modelli energetici.  Tutte le particelle fondamentali di questo universo hanno almeno due "
controparti" che sono state documentate come realmente esistenti.
Queste particelle durano solo per una frazione di un secondo in questa realtà, eppure contengono i blocchi fondamentali di cui è fatta la realtà della natura.
In teoria, ci sarebbero almeno tre universi possibili formati dai tre gruppi di particelle subatomiche, inoltre, sempre in teoria, c'è un possibile universo, chiamato
Il Punto Omega, nel quale non esiste nè tempo nè spazio, e tutti gli universi possibili vi coesistono. Ecco perchè Fisici come Ernest Schroedinger hanno detto che
 "...se non sei scandalizzato dalla fisica quantistica, allora non la capirai mai."
Olaf Swenson ha potuto vedere un tale universo senza tempo quando è quasi è morto per un intervento maldestro di tonsillectomia, all' età di 14 anni.
"Improvvisamente mi sono appallottolato su me stesso e sono stato sbalzato in un'altra realtà.
Le forze che mi hanno portato attraverso quella barriera erano terrificanti. Ero dall'altro lato.
 Ho compreso che il confine tra vita e morte è una creazione strana della nostra mente, molto concreta (se vista dal lato del vivente), eppure insignificante."
Olaf sentiva di stare a galla in un universo senza confini: "..avevo la comprensione totale di tutto al cospetto dell'annientamento totale, ed ero una brillante luce arancione. Come ho capito che la mia mente stava per essere riportata nel mio corpo, ho pensato: per favore lasciate che io ricordi questa nuova teoria della relatività."
Certamente le informazioni che Olaf ha ottenuto erano vere,
poichè ha ricavato oltre 100 brevetti di chimica molecolare, grazie alla sua NDE.


UNIVERSO CONSAPEVOLE?
L'universo può essere effettivamente un universo cosciente. Molti scienziati moderni non credono più ad un universo creato casualmente da una sorta di polvere primitiva. Il Nobel per la Biologia Molecolare Christian De Duve descrive un universo che ha un imperativo cosmico: sviluppare vita cosciente. La struttura intima delle molecole che compongono le creature viventi, obbliga la vita consapevole ad evolversi.
L'Astrofisico Fred Hoyle è convinto che le leggi fondamentali dell'universo, come quelle che governano la creazione di pianeti, soli e galassie, sembrano implicare che la coscienza sarà il risultato finale di quelle leggi universali, mentre il Biologo evoluzionista Rupert Sheldrake va più lontano, affermando che ci sono moduli morfici, strutture primordiali energetiche nell' universo, che hanno come conseguenza ultima lo sviluppo di una vita intelligente.
Se questo è vero, tutto questo si applicherebbe anche agli altri due universi formati dalle altre coppie di particelle subatomiche elementari. Angeli, diavoli, UFOs, e Dio, ora non sembrano più invenzioni fantastiche, perchè potrebbero essere percezioni di altri esseri consapevoli che vivono in altre dimensioni previste dalla scienza moderna. Le NDE quindi, possono essere semplicemente l'equivalente clinico di quello che i fisici sperimentali hanno scoperto in laboratorio.

ERO SU UN RAZZO PER LA LUNA
Todd è morto dopo  essere caduto in una piscina. Momenti prima di spirare, uscì fuori dal coma, guardò la sua mamma, e le disse:
"La luna... la luna, sono su un razzo diretto sulla luna."  Lei mi chiese se era solo un'allucinazione.
Le risposi che la risposta più scientifica basata sull'evidenza, era il fatto che poteva condividere con lei la sua esperienza al limite della morte. Fu importante per questa Mamma: forse le rese il dolore orribile della perdita del suo bambino un pò più sopportabile, trasformando la sua rabbia verso un universo irrazionale che fa sì che persino un bambino possa morire, meno terribile. La visione di suo figlio per lei significava che andava in qualche bel posto, dopo la morte.
Tali visioni, sogni, ed intuizioni hanno il potere enorme di far guarire. Attualmente, la nostra società banalizza tali esperienze e le rigetta come fantasie di cervelli morenti, o come ancore di salvezza della mente contro il dolore. Sono esperienze vere, tanto vere quanto ogni altra percezione umana.  Noi dobbiamo solo ascoltarle e capirle.
Spesso contengono le basi necessarie per guarire il dolore e capire morte.

RISPARMI  SULLE SPESE SANITARIE
I miei colleghi medici spesso mi chiedono l'utilita delle indagini sulle NDE.
Rispondo loro in un modo che possono capire. Se noi veramente accerteremo in modo scientifico che queste esperienze sono "vere", che sono una funzione normale del cervello umano alla morte,
potremmo tagliare le spese sanitarie di questo Paese di almeno il 20%. Questo è quanto viene irrazionalmente sperperato nei pochi giorni precedenti la morte di migliaia di pazienti usando costose tecnologie mediche per placare le nostre paure della morte, a spese della dignità umana.
Le NDE c'insegnano a non avere paura di morire. Frequentemente, la morte è accompagnata da visioni di persone che amiamo e spesso non c'è nessuna percezione degli eventi dolorosi che avvengono al corpo. Un bambino mi ha detto che
,
"...mentre mi conficcavano aghi e altra roba, io ero al sicuro con Dio."

Le NDE hanno il potere di divenire un rompighiaccio culturale col risultato di farci guarire dalla nostra paura della morte.
Predico che quando sarà unanimemente accettato che le NDE sono davvero l'esperienza del moribondo, vedremo man mano ridursi gli interventi medici inutili in prossimità del decesso.

(Dr. Melvin Morse- Trad. Webmaster)

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LA MATERIA DEGLI SPIRITI (15-05-09)

Una cosa ho imparato nel corso della mia lunga vita:
che tutta la nostra scienza, se paragonata alla realtà é primitiva, infantile.. eppure é il bene più prezioso di cui disponiamo.
(Albert Einstein)


Ho aperto l'articolo con questa citazione, una frase di Albert Einstein che esprime tutta l'umiltà di un grande scienziato di fronte alla grandezza della natura, per illustrare alcuni aspetti spesso trascurati in campo paranormale. La realtà del mondo che ci circonda é vasta e la nostra scienza non può spiegare molti suoi aspetti nemmeno oggi. Quando poi guardiamo al mondo spirituale, é facile capire perché la scienza non può andare molto lontano per spiegarcelo.
Ritengo che la scienza è importante nel campo del paranormale, visto che alcune teorie possono essere formulate solo sulla base di corrette conoscenze scientifiche. Di tal fatta, mi pare opportuno illustrarvi alcune nozioni fondamentali della Fisica prima di parlare della mia teoria.
Tutto nel nostro mondo é energia, in accordo alla famosa formula:
E = MC2
(Teoria della Relatività di Einstein, 1905).
Cosa significa? Non preoccupatevi, non sono in grado di spiegarvelo a fondo, se non quanto ci basta per  capire che cosa potrebbero (o non potrebbero) essere gli spiriti.
Questa piccola equazione dice molto e va ben al di là di quel che voglio qui discutere, vi basti sapere che "l'energia é uguale alla materia"  (energia uguale massa, moltiplicata per la velocità della luce al quadrato). Ciò significa, che tutte le forme di vita, tutte le cose, sono fatte di energia.
La materia é QUINDI energia, ma in una forma diversa.
L'aria che respiriamo, le voci nella vostra casa, voi e me, tutto ciò che vedete intorno é fatto di materia e sappiamo fin dai tempi di Democrito che le molecole più piccole della materia sono gli atomi.
Ogni atomo ha elettroni, protoni e neutroni; gli elettroni sono di carica negativa mentre i protoni sono di carica positiva. I neutroni invece non hanno alcuna carica, ovvero sono neutri.
Ciò significato che gli atomi sono fatti essenzialmente di energia,
pertanto tutta la materia é alla fin fine uguale ad energia, solo in una forma diversa.
Quando diciamo che "l'energia non può essere creata né distrutta." ci si riferisce anche alla materia.
Il nostro mondo é energia. Questa é la realtà in cui viviamo.

I 5 Stati della Materia Attualmente noti alla scienza sono:
1. Condensato di Bose-Einstein
2. Stato Solido
3. Stato Liquido
4. Stato Gassoso
5. Plasma

ordinati in base a quanto le molecole o gli atomi sono vicini gli uni agli altri.
Nel primo stato gli atomi sono molto vicini, mentre nell'ultimo (plasma) essi sono più lontani, ma dimenticatevi dei primi quattro e seguitemi invece nella spiegazione che vi darò del plasma, non prima di aver risposto a questa domanda:
Che cos'é l'energia?
Gli atomi sono di solito equilibrati da cariche positive e negative perché hanno lo stesso numero di protoni (cariche positive) e di elettroni (cariche negative) quindi, a meno che un elettrone o un protone siano assenti, hanno una carica neutra. Un pezzo di metallo, ad esempio,avendo una carica nulla, non risulta individuabile ad un rivelatore di campi elettromagnetici.
Il plasma ha invece carica positiva. Potete trovare il plasma nelle luci fluorescenti, nei fulmini, nelle luci al neon e nei fulmini globulari. I loro atomi sono ancora più rarefatti che nei gas. Gli altri tipi di materia sono invece neutri, ma esse possono diventare carichi, come l'elettricità nei
cavi elettrici o il filamento d' una lampadina. Quando vi é una carica, positiva o negativa, si parla di carica elettrica. Questo é ciò che generalmente si chiama energia ed essa può essere individuata da un rilevatore di campi elettromagnetici.
Cosa sono i campi elettromagnetici?
CEM è l'acronimo di campo elettromagnetico. Si tratta di un campo di particelle cariche e si potrebbe anche chiamare un campo di energia. Elettricità e magnetismo vanno insieme e sono sinonimi.
Un CEM può essere così grande da circondare la terra o molto piccolo, come quello formato da una lampadina.  Questi campi di energia possono essere creati da sostanze naturali, come rame, ferro, calcare, gesso, sale e acqua o qualsiasi combinazione di queste cose con altri elementi e sostanze che troviamo sulla terra. Quando si aggiunge una fonte di acqua, soprattutto se in movimento, come un fiume o un ruscello, il CEM si amplifica, aumentando la probabilità di individuare uno campo elettromagnetico con appositi strumenti. Stiamo parlando di questi rilevatori, poichè essi sono frequentemente usati dai ricercatori del Paranormale in quanto le manifestazioni come ADC, apparizioni ed infestazioni, possono causare un'alterazione dei CEM, ma prima di dare per buona una lettura di tali strumenti, bisogna escludere altre influenze ambientali come cablaggi elettrici, presenza di tubi del riscaldamento (specialmente quelli di ferro), tubi in rame, apparecchi elettrici e tubi di acqua calda. Anche le persone e gli animali hanno un CEM che li circonda, per cui tali strumenti non sono molto affidabili per rilevare con accuratezza i fenomeni paranormali.

Cosa sono gli Spiriti?
In realtà non abbiamo una risposta risposta certa a questa domanda. Non c'é modo di provare questa teoria, al momento e non credo che sarà possibile ancora per un bel pò di tempo.
Comunque, ecco quanto da me ipotizzato.
Dato che non sempre i rilevatori di CEM indicano la presenza di uno spirito, si dovrebbe concludere che, se si trattasse di campi d' energia come l'elettricità, dovremmo essere in grado di individuarli sempre, ma sappiamo che non é così, perciò gli spiriti dovrebbero essere elettricamente neutri come un pezzo di plastica o di metallo. Anche gli uomini sono individuati dai rilevatori di campi elettromagnetici, perchè siamo come una macchina che produce ed incamera continuamente energia. Tutte le cose viventi emettono energia, allora quali campi elettromagnetici vengono rilevati dagli strumenti quando ci troviamo di fronte a fenomeni Paranormali? 
Una volta esclusi i campi magnetici naturali, a mio avviso ciò che viene registrato non é lo spirito, ma l'ambiente con cui lo spirito interagisce,  generando una specie di elettricità statica.

Questo spiegherebbe il motivo per cui i rilevatori non sempre segnalano una presenza quando invece i sensitivi non hanno alcun dubbio su certe manifestazioni spirituali. Ciò spiegherebbe anche le fluttuazioni dei CEM indicate dagli strumenti, o misurazioni momentaneamente anomale.
Quando la materia tenta di occupare lo stesso spazio già occupato da latra materia, essa può causare un rapido movimento (quindi, attrito) fra gli atomi che compongono l'aria, similmente a quando si riceve la scossa nel toccare la maniglia di un'auto, generando così un campo elettromagnetico. Ciò significa che dagli strumenti viene rilevata la zona interessata dallo spirito, non lo spirito stesso.

Il plasma potrebbe esser una risposta?
Il plasma ha molte proprietà che sono vicine a ciò che é uno spirito, infatti può passare attraverso oggetti solidi, perchè le sue molecole sono più rarefatte della materia solida e quindi infilarsi attraverso lo spazio vuoto che c'è fra atomo ed atomo.
Il plasma ha anche un rivestimento esterno, molto simile ad un campo di forze che lo tiene insieme, nè più nè meno come l'involucro d'una bolla di sapone.
Il problema con il plasma é che é molto caldo (pensate ai fulmini). Sappiamo che non é così per gli spiriti perchè non sono incandescenti (
il plasma raggiunge temperature anche superiori ai 10.000 °C!).
Il plasma é anche carico positivamente e crea campi elettromagnetici sempre ben rilevabili, sicchè gli spiriti non possono esser fatti di plasma, dato che sono elettricamente neutri.
Se invece ipotizziamo che essi appartengano ad un Sesto Stato della materia, sebbene non ancora noto alla scienza, le cose cominciano a cambiare: gli Spiriti non hanno carica elettrica, non sono incandescenti ma conserverebbero molte caratteristiche del plasma come la capacità di passare attraverso gli oggetti solidi. Se poi, come plasma, possedessero un involucro esterno, sarebbero probabilmente molto simili agli ORBs che tante persone oggi fotografano. Potrebbero inoltre, cambiare forma e comportarsi sia come un gas sia passare attraverso oggetti solidi poichè in possesso di un'intelligenza molto simile alla nostra.
 Si tratta solo d'un diverso stato della materia che non siamo in grado di rilevare? Sono forse gli spiriti come l'aria che respiriamo: sappiamo che c'è, ma non possiamo vederla?
A tal proposito, è interessante notare come le così dette presenze siano spesso accompagnate da sensazioni di "punti freddi" (cold spots), rilevabili anche con termometri digitali. Ciò avvalorerebbe ulteriormente l'ipotesi che gli spiriti interagiscono con l'aria circostante, spostandola e quindi creando dei vortici che giustificherebbero i repentini cambiamenti della temperatura, oltre a generare dei piccoli, occasionali CEM che possono, o meno, essere rilevabili con strumenti adatti.

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