INDICE DI DOCTOR-NDELA SCIENZA E IL PARANORMALE  


SOMMARIO  
Pag.9 

* PROVE CONVINCENTI SULLA TELEPATIA !
* Il tempo e' un'illusione?
*
A PROPOSITO DI COMA, NDE ED OBE.....
* COS'E' La Paralisi NEL sonno ?
* ORBS: E' ORA DI SMETTERLA! 
* MISTERI QUANTICI
* IL PREMIO RANDI? NON CI PROVATE!
*UN TIPICO COMPORTAMENTO DA SCETTICO AD OLTRANZA: NEGARE L'EVIDENZA!
*ESPERIMENTI DI MATERIALIZZAZIONE NEL '900 
*I BIOFOTONI BRILLANO DALLE DITA 
*Gli scienziati hanno paura dei fantasmi? 
*IL CERVELLO È DAVVERO NECESSARIO? 
*LA TEORIA DELLE FREQUENZE
 
*IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE 
*Polvere, NEVE, VAPORE O...ORBS?

PROVE CONVINCENTI SULLA TELEPATIA ! (02-03-07)

La telepatia, ovvero la possibilità che due menti umane possano comunicare a distanza, è una di quelle cose che o si accettano o si rifiutano totalmente.
L'anno scorso l'Associazione Britannica della Scienza, ha permesso ad un ricercatore "fuori dal coro", Rupert Sheldrake, di discutere su questa tematica,
presentando un suo studio sulla "Telepatia Telefonica". (<-Clic)
Tutti abbiamo sperimentato,almeno una volta nella vita, la sensazione che qualcuno ci stesse per telefonare, sensazione che viene confermata quasi subito dal reale ricevimento di una telefonata, un SMS o un'email, proprio da chi avevamo improvvisamente pensato.
La relazione di Sheldrake ha gettato parecchio scompiglio negli accademici, ovviamente poco propensi ad accettare idee così rivoluzionarie, che hanno subito accusato il loro collega di non aver condotto i suoi studi in modo corretto, sebbene nessuno di loro si fosse degnato di esaminare accuratamente il suo lavoro!
Sheldrake aveva reclutato diverse centinaia di volontari che dovevano telefonare ad altri quattro i quali a loro volta, dovevano cercare di stabilire da chi stesse giungendo la chiamata. La statistica ci dice che le risposte esatte dovrebbero esser non superiori al 25% (1/4), ma i risultati emersi furono pari al 42% dei casi!!!
Gli scettici ne sono ovviamente rimasti piuttosto interdetti!
Onde approfondire la ricerca, sia negli USA che in GB, si stanno conducendo nuovi e più sofisticati esperimenti, in cui i volontari sono sottoposti ad un EEG (elettroencefalogramma) o ad una RM (Risonanza Magnetica) durante il presunto "contatto mentale":
 i risultati sono stati stupefacenti!
Sottoponendo uno dei due "partnrers" (trasmittente)  ad una continua stimolazione acustica e visiva, si riscontrava che anche l'altro soggetto (il ricevente, tenuto in isolamento in un'altra stanza) modificava i suoi ritmi cerebrali in sincronia con quelli del "trasmittente"! Anche gli esperimenti condotti durante l'esecuzione di un RM combaciano perfettamente con i dati rilevati dall'EEG e, a questo punto, gli scettici non trovano più argomenti validi per negare l'evidenza e devono ammettere a denti stretti che:
 "...qualcosa di straordinario sta accadendo"....
Limitandosi a richiedere ulteriori approfondimenti, hanno dovuto ammettere di trovarsi di fronte ad un fenomeno anomalo.
Ci si chiede come potremo mai progredire se le persone chiamate a studiare in modo obiettivo qualsiasi fenomeno scientifico -noto o poco noto- rifiutano di accettare l'evidenza quando si trovano davanti a qualcosa di inspiegabile. Per fortuna anche in Italia la ricerca continua, sì che recentemente si è scoperto che persino neuroni cerebrali isolati possono comportarsi allo stesso modo quando uno solo di essi venga stimolato:
come cio' sia possibile è tuttora avvolto nel mistero, anche se la Teoria Quantistica è sicuramente una chiave d'interpretazione possibile.
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Il tempo e' un'illusione? (02-02-07)

Platone affermava che il tempo è costante, è la vita che è un'illusione, mentre G. Galilei ignorava il problema filosofico, preferendo trovare il metodo per descriverlo in un diagramma da utilizzare nella ricerca di nuove formule di Fisica. Einstein, dal canto suo, afferma che il tempo è solo un'altra dimensione -la quarta- per concordare con la nostra esperienza quotidiana con passato, presente e futuro.
La nostra comprensione del tempo, sempre secondo il grande Fisico, si basa sulle correlazioni che esistono fra noi e l'ambiente in cui viviamo ma, è curioso il fatto che più velocemente ci muoviamo, più il tempo rallenta...
L'interpretazione più radicale di questa teoria è che passato, presente e futuro non sono altro che frutto della nostra immaginazione, costrutti cerebrali, grazie ai quali ci sembra che nulla accada contemporaneamente.
Il concetto Einsteiniano di uno spazio-tempo unificati però funziona molto bene in teoria, ma non in pratica, visto che il tempo non è uguale alle altre tre dimensioni, poichè  permette di muoversi in un solo senso: dal passato al futuro. Ci servirebbe insomma una teoria totalmente nuova per spiegare il tempo, più che per definirlo. Altri Ricercatori, come Stephen Hawking, fanno notare che il tempo è definito dall'entropia (
la misura del disordine di un sistema fisico o più in generale dell'universo. Quando un sistema passa da uno stato ordinato ad uno disordinato la sua entropia aumenta. NdR) e l'Universo sta appunto aumentando la sua entropìa man mano che -col passare del tempo- diventa più disordinato.
In sostanza il tempo non sarebbe altro che la misurazione dell'entropia dell'Universo...almeno di quello fisico che stiamo sperimentando ora... ma cosa accade nei livelli superiori di Coscienza?
Tutti sappiamo che durante il sonno si perde la cognizione del tempo e che sogni apparentemente lunghi e complessi, possono avvenire in pochi minuti. Secondo Bruce Moen e tanti altri Ricercatori, il sogno è una primitiva forma di contatto con i livelli superiori (Focus 10>20), ove pero' valgono le stesse leggi di quel che comunemente chiamiamo Aldilà (Focus 22>27).  Anche durante le NDE e le OBE la nozione del tempo terreno è alterata: un'ulteriore prova che Hawking ha ragione?
Forse.... comunque mi pare logico pensare che -se davvero è come dice lui- staccandosi dal corpo fisico (governato anch'esso dall'entropia) il nostro Spirito non è più soggetto alle leggi di questo Universo ed
allora il tempo si annulla o, almeno, viene vissuto diversamente. A tal proposito vi ripropongo la spiegazione fornita all'Avv. Desideri da Sant'Erasmo che ha paragonato il tempo ad una giostra del Luna-Park.  Chi cavalca il cavalluccio, noterà che le immagini dell'ambiente circostante scorrono in un solo senso (da sinistra a destra o viceversa), ovvero dal passato al futuro, mentre chi ne sta al di fuori, vede tutto l'ambiente intorno alla giostra senza doverlo visualizzare sequenzialmente......
(Webmaster)

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Cinque minuti al buio per salvare la Terra!
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 Molte adesioni in Europa all'iniziativa parigina (dove è stata spenta la torre Eiffel). A Roma spenti Colosseo e la piazza del Campidoglio). Non è molto ma è già un buon inizio per sensibilizzare le coscienze di milioni di persone ed intanto noi cosa dobbiamo fare? Limitare gli sprechi: luci accese inutilmente in casa, TV e computers lasciati in "Stand-by", insomma facciamo sparire tutte quelle "lucette rosse" dai nostri apparati elettronici ed usiamo il meno possibile le nostre auto....

WM

 

A PROPOSITO DI COMA, NDE ED OBE..... (29-01-07)

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa lettera.......

Caro WM, ho appena letto l'ultimo articolo dove si dice della differenza tra il coma e l'NDE e non lo condivido appieno . Io posso parlare della mia esperienza diretta .
Poco più di 1 anno fa sono stata in coma, per 2 gg a seguito di un morso di zecca. Ricordo perfettamente le mie ultime parole in stato di veglia e subito dopo mi
ritrovai in un altro posto. Lì io non avevo un corpo ma ero io perche' avevo la consapevolezza di essere Ninni, ero piuttosto la coscienza di essere Ninni, non ho visto nessun tunnel ma ho come attraversato una porta e mi sono trovata in un luogo che io dico di serenita', era uno spazio di cui non riuscivo a vedere limiti ,
immerso in una luce soffusa, calda e confortevole , uno spazio dove inizialmente non c'era nessuno in seguito si popolo' di tante presenze.... io mi guardavo intorno senza capire dove fossi, poi mi vennero incontro due "figure" in lontananza ed io sapevo che erano Mario (mio figlio) e il suo amico Andrea (suo amico e figlio della mia piu' cara amica) . Non so' come spiegarlo bene perchè in effetti io non ho visto nessuno in forma umana, cosi come non avevo io forma umana , anche loro non avevano corpo ,
ma erano lì e io li percepivo anche se non li vedevo. Ricordo di tante parole dette e sentivo il braccio di Mario attorno alla mia spalla caldo, amorevole e rassicurante e di tante sensazioni provate .
Dopo un pò mi guardò negli occhi e mi disse :
"mamma non temere nulla , ma è ora che tu vada , non puoi stare ancora qui,devi ritornare la' "
  e subito mi ritrovai, intubata da tutte le parti, sul letto della
rianimazione, dolorante e stordita ma il ricordo del posto dove ero stata e di chi avevo "visto" era perfettamente lucido. Io non avevo coscienza di quanto tempo fosse passato , tutto mi sembrò come un attimo, ma erano passati 2 gg.  Che dire di cio' che successe in me, perche' da un lato ero felice di aver sentito Mario , di aver visto un luogo di armonia e serenita', mentre dall'altro mi prese una rabbia verso i medici che mi avevano riportato di nuovo qui.
Ci vollero giorni per comprendere quella rabbia e cosi superarla ,se ero qui è perche' ancora tante esperienze mi servivano. Ma la visione di quel posto, quella certo non svanisce; la gioia di aver visto cosa ci aspetta dopo, quella sì, adesso e per sempre ha contribuito a cambiare la mia visione della vita e degli eventi , a dare un senso più chiaro al dolore.

Con affetto, Ninni
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Cara Ninni.

Dal tuo racconto mi pare di capire che o hai avuto una NDE o un'uscita fuori dal corpo (OBE). Come tu stessa hai notato, "dall'Altra Parte" il tempo non esiste, per cui le mie ipotesi si spiegano in tal modo:  per un attimo (terreno) il tuo apparato cardio-respiratorio si è fermato (e nessuno se n'è accorto) e tu hai avuto una NDE genuina (la porta o il tunnel sono la stessa cosa, ovvero un "confine " che hai oltrepassato) . Se poi in quei momenti ti avessero già messo sotto monitoraggio stretto (ECG e respirazione) questa ipotesi cadrebbe e resterebbe invece aperta quella della OBE che è possibile avvenga, sia a volontà , sia spontaneamente,durante particolari condizioni molto critiche, come quelle che hai superato.
 Purtroppo noi "umani" tendiamo a categorizzare tutto, ma come ben sai, in Biologia e Medicina non esistono leggi ferree: nessuna malattia è identica in cento malati dello stesso male e così anche in questo campo
i confini fra sogno, coma, OBE ed NDE possono essere sfumati.
Certo è che quando si vivono esperienze extracorporee (compresi i sogni) i limiti temporali si annullano per cui è quasi impossibile dire di cosa si sia trattato, ovvero  di una NDe intracomatosa o di una OBE, senza avere sotto mano la tua cartella clinica, per sapere se sei andata in arresto cardiaco. Se si è trattato di un episodio spontaneamante risoltosi, dubito che sia stato registrato.

Comunque,  qualsiasi cosa ti sia successa, è stata di certo un'esperienza bellissima che ti ha dato una prova personale e concreta della sopravvivenza della coscienza oltre la vita fisica e che spero possa aiutare indirettamente e confortare tanti nostri Amici.

Webmaster.

NDE E COMA: PERCHE' NON SONO UGUALI? (28-01-07)

Un trauma cranico è spesso la causa per cui una persona può cadere in coma, sia esso causato da un incidente d'auto o da un ictus. Pazienti che si sono svegliati dopo diversi mesi -o anni- di coma profondo, riferiscono di non ricordare nulla di straordinario ed affermano che si sentivano come se avessero dormito.
Non riferiscono di aver visto una luce intensa, nè il tunnel, nè tantomeno di aver parlato con gli Angeli durante il periodo d'incoscienza e si meravigliano del lungo tempo trascorso, quando vengono a saperlo: la loro mente sembra esser rimasta agganciata al passato.
Come sappiamo, chi ha avuto una NDE ha invece continuato ad essere cosciente e riferisce di aver attraversato il tunnel, di aver visto la luce ed i parenti che li aspettavano nell'Aldilà, o addirittura di essersi trovati in un luogo infernale.....
 ed allora, in cosa differiscono coma ed NDE, secondo l'interpretazione spiritualistica?

Suore cercano prostituta per malato Gb, in fin di vita chiede di fare sesso
Quando la dottrina non va a braccetto con la cruda realtà dell'handicap.....
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In risposta a un pressante desiderio di fare sesso, le suore di un ospizio di Oxford hanno partecipato alla ricerca di una prostituta per un ragazzo malato terminale.
 "Siamo arrivati alla conclusione che era nostro dovere sostenere Nick" ha spiegato una suora....
Segue su Tg.com (27\01)

 

Da sempre i Medium sanno che tutti possediamo un "cordone argenteo"  che tiene legato il nostro corpo allo Spirito e che -al momento della morte, si spezza.  Finchè esso rimane integro, è possibile uscire e rientrare dal corpo durante una OBE (Esperienza extra-corporea), proiettandoci in un viaggio astrale, ovvero  in un altro livello di esistenza. Le vittime del coma restano invece collegate al cordone d'argento e sarebbe questo il motivo per cui non vedono nulla, nè possono recarsi nell'Aldilà. In pratica è come se stessero semplicemente dormendo un sonno senza sogni.
Gli Spiriti dei Defunti sono spesso visti, o addirittura fotografati, ovunque nel mondo, ed è ovvio che un qualche cosa continua ad esistere dopo la morte fisica e si sa che tali entità hanno una coscienza sì da essere in grado di comunicare, sebbene altri non si rendano conto di avere qualcuno con cui poterlo fare.
La maggioranza delle religioni insegna che la vita continua al di là del corpo, cioè che tutti possediamo uno Spirito Eterno e, visto il numero impressionante di prove finora raccolte, oggi non c'è bisogno di credere che esista una realtà parallela al nostro mondo fisico.
Il coma ha quindi a che vedere più con uno stato di riposo dopo un trauma che non con le NDE, perchè lo spirito non si stacca dal corpo e l'unico modo di "vedere" l'Aldilà è avere una NDE, o imparare a proiettarsi fuori dal corpo. Spesso chi esce dal coma accusa gravi cambiamenti (in negativo) della personalità a seguito dei danni cerebrali subìti, cosa che invece non accade dopo una NDE dove invece i cambiamenti sono sempre positivi. Sappiamo che la morte (e quindi anche le NDE) coincide con l'arresto respiratorio, mentre le persone in coma continuano a respirare anche se aiutati da apposite apparecchiature e questo ci ricorda che la vita del feto -ovvero l'ingresso definitivo dello Spirito nel corpo del bambino - inizia col primo respiro.
Cosa ci succeda quando realmente moriamo è un argomento discusso da secoli, ed ogni cultura dà la sua interpretazione, di certo oggi sappiamo che la morte è solo un passaggio in un altro livello di esistenza e non il lungo sonno senza sogni che caratterizza il coma.

(Tradotto dalla "Pravda" -WM)

 

COS'E' La Paralisi NEL sonno ? (17-01-07)

Immaginate di svegliarvi in piena notte ed essere incapaci di muovervi. Così rimanete stesi per un tempo che sembrano ore , cercando di muovere le dita o i piedi, ma siete come paralizzati.....Provate a gridare per avere aiuto, ma non riuscite a tirare il fiato sufficiente per emettere un benchè flebile lamento....
Alla fine, ricominciate a muovervi pian piano, e tutto il corpo comincia a rispondere  nuovamente.
Pauroso, no? Bizzarro, anche.  Ma accade a tante persone da sempre.
E' chiamato paralisi nel sonno, e tipicamente accade all'inizio o alla fine del sonno. L'esperienza dura solo alcuni minuti al massimo, e -a parte la paura- non causa nessuno danno.
Vi terrorizza la prima volta che accade, in genere quando il corpo esce dalla fase REM (rapidi movimenti oculari) del sonno.
"
Durante il sonno non-REM, il nostro cervello è come disconnesso ma il nostro corpo può essere attivo", ha detto la Dr. Phillips che dirige un "Laboratorio del Sonno" in Texas. Questa è la fase in cui si hanno disturbi del sonno come il bruxismo o il sonnambulismo.
"In contrasto, i nostri cervelli sono molto attivi durante la fase REM, (probabilmente tanto attivi quanto da svegli) ma siamo invece paralizzati nei movimenti corporei."
 I Ricercatori pensano che questo meccanismo c'impedisca di mimare i movimenti che facciamo durante i sogni, Nel caso della paralisi nel sonno, ciò che è normale durante la fase REM, si verifica nello stato di veglia per una ragione o un per un'altra" e per Kathryn Hansen, direttore dell' Ospedale del Sonno St. Joseph:
 "Il cervello si sveglia prima del corpo."
Qualche volta la paralisi nel sonno è accompagnata da allucinazioni ipnagogiche, o sogni del risveglio, ed  in molti casi i soggetti pensano di vedere una figura scura o minacciosa nella stanza, oppure sentono un suono strano di cui non possono indicare la fonte.
L'esperienza di paralisi nel sonno combinata con un'allucinazione può essere molto intensa, afferma K. Nelson, un Neurologo che ha studiato la correlazione tra paralisi nel sonno ed esperienze di pre-morte (NDE). "
Questi pazienti possono sentire come se ci fosse una forte pressione sul torace, che non li fa respirare. Possono sentirsi morire".
Nelson aggiunge che gli episodi detti di paralisi nel sonno sono "
una cosa molto comune," ma è difficile indicare esattamente quanto, "perchè la gente non ne parla molto facilmente"
In alcune culture ci sono miti per spiegare l'esperienza, o parole per descriverla ed in quei luoghi è più frequentemente raccontata. Per esempio, il giapponese ha un termine linguistico, [kanashibari], per l'esperienza mentre a Terranova è descritta come "la visita della vecchia strega ", sicchè tale sindrome è molto ben conosciuta.
Secondo la Phillips, il 25 percento della popolazione potrebbe essere affetta da paralisi nel sonno ad un certo punto della loro vita, ed alcuni ricercatori della Stanford University hanno suggerito che circa la metà degli studenti del college l'ha provata.
E' più probabile che il disturbo si manifesti quando si subisce privazione del sonno, come nel caso dei

La narcolessia è un disturbo caratterizzato in termini generali da eccessiva sonnolenza diurna. Si tratta di una patologia non rara che colpisce circa una persona su 1.000 e prevalentemente i maschi, a qualsiasi età. I sintomi sono generalmente assenti o poco riconoscibili prima dei 10 anni, con un picco tra i 15 e i 25 anni.Per questa malattia non ci sono cure o trattamenti risolutivi, ma è possibile adottare terapie farmacologiche che riducono l’invalidità causata dall’eccessiva sonnolenza e dagli altri sintomi. La causa della narcolessia sembra essere un difetto biochimico del sistema nervoso centrale. Si sospetta che la malattia o la predisposizione a svilupparla possa essere una caratteristica ereditaria, trasmessa dai genitori ai figli, oppure ai nipoti o ai pronipoti. E’ anche possibile che la narcolessia compaia dopo una lesione cerebrale e nel corso di altre patologie del sistema nervoso centrale.

VAI AL SITO DELLA UILDM

lavoratori  turnisti, o se si hanno orari del sonno eccentrici, ma esso può manifestarsi anche per troppo stress o stati d'ansia patologici.
Non sono da escludere poi i pazienti che sospendono l'assunzione di alcol o farmaci in grado di sopprimere il sonno REM, come gli antidepressivi. Per questi ultimi, persino saltare una sola dose potrebbe esser sufficiente a causare una paralisi nel sonno, nè sono da scagionare gli stili di vita scorretti, fra cui un esempio classico è il dopo-party dei collegiali che si svegliano stesi a terra incapaci di muoversi.
 Privazione del sonno, orari desueti ed ubriachezza sono tutti e tre dei fattori di rischio.
Sia la paralisi nel sonno che le allucinazioni ipnagogiche generalmente sono innocue, ma gli esperti del sonno affermano che, qualche volta, possono essere associati con la narcolessia.
Nella maggior parte casi,però è un segno che la persona ha bisogno di "
sviluppare alcune buone abitudini del sonno," come evitare la caffeina nelle ore precedenti all'addormentamento, praticare un esercizio fisico regolare ed andare a letto ed alzarsi sempre alle stesse ore, ogni giorno, ma se paralisi nel sonno ed estrema sonnolenza persistono, nonostante un sonno adeguato, è necessario andare dal dottore.

Niente fenomeno ESP, allora? Certo in una simile fase del sonno sarebbe più facile proiettarsi fuori dal corpo o contattare livelli superiori di esistenza, ma la paura può esser talmente forte da impedire qualsiasi ragionamento cosciente. 

ORBS: E' ORA DI SMETTERLA! (28-11-06)

Il dibattito sugli ORBS è più che mai acceso fra i sostenitori della loro natura paranormale e coloro -non necessariamente scettici- che si dicono convinti che si tratti solo di un'anomalia fotografica. Molte di queste immagini circolari sono bianche o multicolori, alcuni ORBS sembrano tridimensionali o granulari ed altri appaiono "piatti", sicchè gli   "acchiappa-fantasmi" ritengono che essi siano la prova di attività paranormali, fantasmi o altre energie spiritiche catturati dall'occhio elettronico delle fotocamere digitali. 
Nonostante l'enorme documentazione fotografica del fenomeno, molti ricercatori si dicono oggi convinti che si tratti solo di particelle di polvere sospese nell'aria, illuminate dal flash ed ingigantite dall'ottica delle telecamere, comunque, nessuno di loro si azzarda a dire che "tutti" gli ORBS sono un mero trucco fotografico, 
al massimo dicono "la gran maggioranza di essi", perchè un alone di mistero resta 
pur sempre attorno a questi enigmatici cerchietti di luce.
Gli esperimenti finora effettuati, anche presso prestigiose Università di tutto il mondo, hanno mostrato che il pulviscolo produce Orbs se fotografato col flash, come pure picoli insetti, vapore, pioggia e condensa. Noi plaudiamo a tali esperimenti, ma ci chiediamo perchè gli Orbs si ritrovino frequentemente in foto scattate in luoghi dove avvengono altri fenomeni paranormali ed anche perchè la loro presenza nelle foto sia quasi sempre sincronica ad altri avvenimenti personali o collettivi
CLIC <--(vedi per esempio, le foto scattate a San Pietro durante i funerali di Papa G.Paolo II).
Ovviamente quasi nessuno vede gli Orbs ad occhio nudo (anche se il sottoscritto ed altri componenti della famiglia li hanno visti per certo!) e pochissimi sarebbero in grado di "chiamarli" prima di scattare una foto, per cui il dubbio rimane quando l'immagine viene esaminata al computer: vero o falso fenomeno paranormale? Troverete migliaia di siti sul Web e decine di spiegazioni diverse su come riconoscere un Orb "genuino" da uno falso, anche in un nostro recente articolo ne abbiamo parlato, certi che qualcuno lo avrebbe prima o poi contestato. E' un bene che si dibatta su cio' che non si conosce, ma in questo campo, come ormai saprete, il metodo scientifico non da' mai risposte attendibili.
Allora possiamo solo credere fideisticamente negli Orbs? Dobbiamo assumere che i racconti di NDE dove essi vengono descritti da molti testimoni siano veritieri, o dobbiamo piuttosto fidarci delle nostre sensazioni ?  Nulla di tutto cio' è "scientifico" ed il fatto che tale fenomeno sia ripetibile in laboratorio non ci aiuta certo, perchè gli esperimenti sono stati condotti col fine dichiarato di "produrre" artificiosamente quello che dovrebbe essere invece un fenomeno capriccioso ed occasionale, come lo sono tutte le altre fenomenologie PSI. 
Quel che possiamo dire con certezza ai nostri Lettori e' riassumibile in tre punti:
1) Piccoli cerchietti di luce, soprattutto su foto digitali, sono quasi sempre un fatto normale dovuto a condizioni ambientali (polvere, polline, umidità)
2) Non esiste al momento una metodologia certa per stabilire se si tratta di un falso o di un'immagine paranormale.
3)Se l'orb è apparso in date, occasioni, luoghi e circostanze particolari, forse si puo' trattare effettivamente di un fatto anomalo, ma......
Infine un consiglio:non fatevi tradire dall'entusiasmo per aver catturato qualcosa di strano in una foto (soprattutto se digitale) e fatela sempre esaminare da un esperto:
nel 90% dei casi si tratta di un falso Orb! Ci sono aree di ricerca sul paranormale-come le registrazioni EVP- che sono molto più interessanti da indagare.

WEBMASTER 

 MISTERI QUANTICI (11-11-06)

Nel mondo sub-microscopico, le cose si comportano in strane maniere.
Le leggi della meccanica quantistica differiscono da quelle Newtoniane che governano il macro-mondo, per esempio,un Fisico ha scoperto che può abbassare la temperatura di un oggetto o farlo spostare, semplicemente...osservandolo! 
Per quanto assurdo possa sembrare che fenomeni telecinetici avvengano nei laboratori scientifici, il Fisico Keith Schwab, si dice convinto che il problema sta nel trovare la linea di confine fra i due mondi -il micro ed il macro- ma soprattutto di stabilire se questa linea esiste. Ha creato un piccolissimo dispositivo, una scheggia di alluminio di 8,7 Microns di lunghezza (un micron è un milionesimo di metro) e larga 200 miliardesimi di metro e l'ha bloccata alle due estremità, quasi  fosse una microscopica corda di chitarra, in modo da permetterle di vibrare.
Osservando questo microscopico oggetto, Schwab ed i suoi assistenti si sono accorti che esso cominciava effettivamente a vibrare e -addirittura- a raffreddarsi fino a livelli impensabili. 
Nel prossimo esperimento, si tenterà addirittura di "bilocare" un pezzettino di materia, per dimostrare che a livelli microscopici, le distanze non esistono. 
"
Il bello è che ci siamo molto vicini" ha dichiarato lo Scienziato.
Secondo Dean Radin (*) il microcosmo non differirebbe da quello a noi visibile, semmai non abbiamo ancora capito esattamente cosa sia e come funzioni la materia ,sebbene una delle più straordinarie scoperte della fisica moderna è la dimostrazione  che nessun oggetto è separato dagli altri come sembra (vedasi Esperimento di Parigi). Addentrandosi nel nocciolo della materia, anche la più compatta, la separazione svanisce e tutto ciò che resta sono le relazioni fra i suoi componenti più intimi, che si estendono curiosamente attraverso lo spazio ed il tempo .
La Fisica sta dunque scoprendo che gli effetti delle interconnessioni sub-microscopiche vengono amplificati nel nostro mondo macroscopico. Interconnessioni fra oggetti a livello atomico (
entanglement) possono rimanere valide anche a parecchi kilometri di distanza, ma quali sarebbero le conseguenze pratiche di tali esperimenti, ammesso che siano corretti?
Cosa sarebbe l'esperienza umana in un simile universo in cui tutto è connesso a tutto? 
Potremmo comunicare a distanza coi nostri cari, senza usare il telefono? Forse la realtà non è esattamente quella che conosciamo? Questa teoria giustificherebbe fenomeni come il presagire chi ci sta per fare una telefonata (come sostiene Sheldrake)? Illusione, o fenomeni reali che viaggiano lungo sentieri ancora misteriosi per la Scienza? Che dire dei Mediums e del dialogo coi Defunti attraverso ADC, EVP. ITC, ecc.? Potremo mai capire i fenomeni paranormali o tutte queste domande resteranno senza risposta, perchè la spiegazione va ben al di là della nostra razionalità?


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NotE:

 Dean Radin dell'Istituto di Scienze NoN-etiche, ha studiato la possibilità che la mente e la materia si influenzino reciprocamente. I suoi studi riguardano la precognizione, la telepatia, la visione remota, le case infestate dagli spettri, l'impatto della volontà umana sulle macchine.
 Forse la sua ricerca più interessante è quella denominata Progetto Consapevolezza Globale, che studia la possibilità che gli eventi a scala globale, come ad esempio l'11 settembre, possano far convergere le menti individuali, fondendo le nostre coscienze separate in un insieme unificato e coerente che influenza la materia. 
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Keith Schwab, Adjunct Associate Professor-University of Maryland Associate Professor-Cornell University 

Address: Cornell University  Group: Condensed Matter Exp  Phone: 607.255.9962  E-mail: schwab@ccmr.cornell.edu  Web Page:
http://www.physics.cornell.edu/profpages/Schwab.htm

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IL PREMIO RANDI? NON CI PROVATE! (28-10-06)

A Giugno 1999 un tale Kolodzey dalla Germania ha scritto a James Randi chiedendo di ritirare il premio da lui messo in palio (1 milione di Dollari) per chi fosse in grado di dimostrare scientificamente l'esistenza di almeno un fenomeno paranormale. Nessuno fin'ora c'è riuscito e questa storia trovata sul Web ci fa capire perchè......

Kolodzey è una delle molte persone  che affermano di  poter viverecibandosi solo di acqua  e 'prana', assorbendo cioè l'energia vitale dall'etere o dal sole (Vedi Notizie Telex).
Ora, questa affermazione è straordinaria ed è forse ancor più straordinario che un individuo si offra volontario per  sottoporsi ad una prova controllata. Una simile capacità paranormale verrebbe ovviamente  trattata con scetticismo dalla maggioranza dell'umanità, ma James Randi non è forse quella persona che ha pubblicamente affermato che elargirà un milione di dollari a chi sarà in grado di dimostrargli che almeno un fenomeno paranormale esiste? Kolodzey gli ha detto di esser pronto a fare proprio questo!.
Non dovrebbe essere molto difficile  testare i presunti poteri del Sig. Kolodzey. Tutto quello che serve  è chiuderlo a chiave in una cella sotto osservazione attraverso una telecamera a circuito chiuso, senza cibi e con solo acqua da bere. Se durante l'esperimento vi fosse una perdita di peso significativa, o se chiedesse da mangiare, allora la sua affermazione sarebbe falsa, ma se sopravvivesse in qualche modo solo con l'acqua, allora Randi  e la scienza convenzionale si sbaglierebbero, e Mr Kolodzey  vincerebbe il  milione.
Eppure Randi, invece di  offrirsi di chiudere a chiave Mr Kolodzey per una settimana o due, ha ignorato totalmente la sua richiesta. Quando Kolodzey gli ha scritto di nuovo, ha ricevuto la seguente  email da Randi in persona :

Data: 6/ 18/ 99 12: 03 PM   - Sig. Kolodzey:
Non ci tratti da  bambini. Noi diamo risposta solo a richieste ragionevoli.
Crede davvero di non aver consumato qualsiasi cibo tranne l' acqua, dalla fine del 1998? 
Se questo è quello che dice ha forse pensato che anche per un momento ci avremmo creduto?
Se questa è davvero la sua richiesta, lei è un bugiardo ed un imbroglione. Non siamo interessati a questo esperimento, nè scambieremo più corrispondenza con lei su questa faccenda..
Firmato, James Randi. Fondazione James Randi  201 S.E. 12th Strada (Davie Blvd.)
Fort Lauderdale, FL 33316-1815

Capito? Non fecero così anche gli scienziati invitati da Galileo a guardare nel suo telescopio? 
 Così, ora sappiamo esattamente quanta fiducia può essere posta nella "sfida" di  James Randi  ed esattamente come "l'esimio scienziato" si comporti quando si trova davanti ad un vero sfidante, sicuro delle sue capacità e disposto a sottoporle al rigido controllo scientifico del  CICAP!

WEBMASTER

UN TIPICO COMPORTAMENTO DA SCETTICO AD OLTRANZA: NEGARE L'EVIDENZA!

Ciao Claudio,
 
recentemente ho letto il libro di Elio Blancato "Curare con le mani e con il cuore" e il pensiero è volato alla PDA. Il libro riporta i fatti salienti dell'esperienza di Giuseppe Trappo, pranoterapeuta e persona profondamente buona che, in un periodo della sua vita, ha collaborato con Gustavo Rol per alleviare le sofferenze ai malati in un ospedale di Torino.

Elio Blancato aveva conosciuto anche Gustavo Rol e aveva avuto modo di cogliere una testimonianza sugli eventi intercorsi con Piero Angela.

Pensando di farti cosa gradita ti mando il capitolo relativo.

Un'abbraccio.   Claudia (venerdì 13/10/06 16.57)

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L’ultima volta che vidi Gustavo Rol fu in un assolato pomeriggio di fine settembre 1994, in una camera mortuaria dell’ospedale "Molinette" di Torino, in via Santena, a due passi dal Po. L’avevo sentito per telefono diverse volte, l’ultima delle quali a giugno, prima che lasciasse la città per un periodo di convalescenza al mare. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo risentiti a metà settembre, dopo il suo rientro in città. Non lo sentii più. Ora lo vedevo lì, composto nel feretro, elegantissimo nella sua giacca di cammello, con il rosario stretto tra le dita, il volto sereno, quasi sorridente. I suoi magnetici occhi azzurri erano chiusi per sempre. Chi lo incontrava non poteva non notarli: squarciavano l’animo mettendo a nudo la parte più nascosta dell’essere, quella che si ha paura di mostrare. Quando ti guardava era come se ti stesse leggendo dentro e tu capivi che lo stava facendo davvero. Se n’era andato a novantuno anni con un unico grande rammarico: non essere riuscito a farsi capire dalla scienza. Negli ultimi mesi avevamo parlato a lungo: era stanco, debilitato ma sempre molto lucido e pugnace. Mi aveva raccontato dell’inaspettato e durissimo attacco sferratogli anni prima da Piero Angela e delle successive polemiche alimentate da articoli e lettere pubblicati su "La Stampa" di Torino. Era amareggiato perché non riusciva a capacitarsi dell’acredine che il giornalista televisivo nutriva verso di lui e dell’accanimento con cui cercava di distruggere la sua immagine, deformando verità e fatti.

"E dire – mi confessò – che fu proprio Angela a cercarmi attraverso comuni amici, chiedendomi di incontrarlo. In verità, io non incontro volentieri i giornalisti, ma con lui feci un’eccezione e sbagliai. Lo incontrai due volte in presenza di amici (ndr. buoni testimoni di quanto accadde), e feci alcuni dei miei soliti esperimenti che parve apprezzare. Mi era sembrato una persona seria, a modo e persino intelligente, poi i fatti mi fecero ricredere. Può immaginare il mio stupore quando, qualche tempo dopo, mi trovai citato in un libro che aveva nel frattempo scritto per dissacrare la parapsicologia e che la praticava. Ero indignato! Riferendo degli incontri avuti con me, Angela ironizzava ferocemente sugli esperimenti che avevo fatto e che lui definiva giochetti ingenui e ridicoli che qualsiasi prestigiatore da quattro soldi era in grado di fare. Anche le prove di lettura di un libro chiuso e di materializzazione di un dipinto erano presentati come trucchi da baraccone, sui quali era opportuno stendere un cortese velo di silenzio. Ora, lei capisce che questo non è un comportamento corretto. Se aveva qualcosa da dirmi, o se pensava che i miei esperimenti fossero trucchi, avrebbe dovuto dirmelo lì, sul momento, affinché io potessi replicare e dimostrargli che non era così, e non invece plaudire come hanno fatto tutti, per poi ribaltare verità e fatti. Chi si atteggia, come fa lui, a uomo di studio deve essere onesto, leale e soprattutto obiettivo perché altrimenti tutto ciò che fa o che dice non è "scienza", ma soltanto "manipolazione". In seguito, per giustificare in qualche modo il suo proditorio attacco, sentenziò che avrei dovuto farmi controllare da lui o da qualche suo tirapiedi, in grado di appurare la genuinità dei miei esperimenti. Ora, con quale animo avrei potuto sottopormi ai controlli di chi aveva già dichiarato al mondo intero che ero un impostore? Quali risultati avrei ottenuto? Avrebbe ritrattato le sue affermazioni? Certamente no. Ma, le dico di più: com’era possibile che scienziati di fama mondiale (ndr.Einstein, Fermi…), medici (Gavosto, Dogliotti, Mensi…), letterati (Buzzati, Pitigrilli, Bevilacqua, Temolo…), artisti (Fellini, Gassman, Zeffirelli…), giornalisti (Casalegno, Lugli, Allegri…), capi di Stato e di governo (De Grulle, Kennedy, Saragat, Fanfani…) industriali (Valletta, Agnelli, De Benedetti…) religiosi, filosofi e militari, più uno stuolo di altre persone di ogni cultura, ceto e paese che hanno assistito in più di mezzo secolo ai miei esperimenti, com’era possibile che tutti fossero stati ingannati da me? Eh sì, per Angela invece era proprio così, perché diceva che erano tutti incompetenti in trucchi, mentre lui, bravo e perspicace, aveva subito capito tutto e non si era fatto imbrogliare. Che aggiungere! Una personcina proprio a modo, obiettiva e per nulla presuntuosa. E io avrei dovuto confrontarmi con uno così? Uno studioso, un vero uomo di scienza, quando non è in grado di dare una spiegazione razionale a certi fenomeni, riconosce in tutta onestà i suoi limiti e non si ostina a negarne l’evidenza, ribaltando verità e fatti. Meglio, dunque, rimanere ignorato da una scienza che si comporta così e che, non essendo in grado di comprendermi, mi oltraggia facendomi sfidare da un prestidigitatore (il mago Silvan) piuttosto che venir meno a quei principi cui mi sono sempre ispirato e che sono il fondamento stesso della mia vita. 
Caro Blancato, ormai non posso più fare nulla per far capire a questa "scienza scettica" che oltre alla materia esiste anche lo "spirito", e che è proprio questo spirito – che è in tutti noi e che io intuisco appena appena – a farmi fare, a suo comando, tutte quelle cose che sbalordiscono e che invece qualcuno ha reputato trucchetti ridicoli. Io avevo dischiuso una porta alla scienza e Piero Angela l’ha chiusa. La sua arrogante piccineria non bloccherà il cammino dell’umanità verso lo spirito, ma certamente lo ritarderà di diversi anni. Aveva una porta aperta e l’ha chiusa a se stesso e al mondo intero. Ed è proprio questa la colpa che non gli perdonerò mai. Io andrò via da qui prima di lui e da lassù lo aspetterò col dito puntato per ricordargli il danno che ha causato con la sua vanitosa e cieca presunzione. Un giorno non lontano saremo tutti chiamati a rispondere delle nostre azioni e lui dovrà rendere conto, tra le altre cose, anche di questo". 
Mi sono più volte chiesto perché mai Rol mi avesse raccontato questa sua dolorosa esperienza. Aveva moltissimi e potenti amici, mentre io ero una conoscenza ininfluente dell’ultima ora. Che cosa pensare? Il suo era stato soltanto uno sfogo o che altro? Forse sapeva già che, a differenza di tante altre persone cui aveva aperto il suo cuore, io ne avrei fatto tesoro e ne avrei parlato per difendere la sua onestà e la sua memoria. Ho vissuto empaticamente con lui l’amarezza di quei giorni e, vedendo il tormento che provava, ho contratto in cuor mio un debito morale che ora, a undici anni di distanza dalla sua scomparsa, sto finalmente iniziando a onorare.

ESPERIMENTI DI MATERIALIZZAZIONE NEL '900 (05-10-06)

Come detto a proposito degli esperimenti Australiani dell'Avv. Zammit, tali sedute erano abbastanza frequenti nel secolo scorso, segno che gli Scienziati di allora avevano un atteggiamento ben diverso nei confronti del Paranormale, rispetto ai "Cicapisti" odierni. A riprova di cio', eccovi alcuni brani tratti dai diari dei famosi Coniugi Pierre e Marie Curie, che scoprirono ed utilizzarono  i Raggi-X  e, per tale scoperta ricevettero il Premio Nobel nel 1903.
 Riteniamo che una simile testimonianza fughi ogni possibile dubbio sulla realtà di tali fenomeni che oggi, con altrettanto rigore scientifico, vengono condotti a Sidney dal "Cerchio del Cordone 'Argento" sotto l'attenta guida dell'Avv. Victor Zammit.

"Tenemmo alcune sedute alla Società Psicologica con la Medium E. Palladino. Fu molto interessante e sinceramente ci è sembrato che quei fenomeni cui abbiamo assistito,non fossero trucchi da prestigiatori -un tavolo che si è alzato un metro sopra al pavimento, oggetti in moto spontaneo, sensazioni di mani che ti pizzicavano o accarezzavano, spiriti luminosi. -
Tutto ciò, in una stanza da noi preparata, con un pochi presenti, tutti ben conosciuti e senza possibili complici. L'unico trucco, potrebbe esser stata una straordinaria abilità di prestigiatore da parte del medium.
Ma come spiegare il fatto che i diversi fenomeni accadevano mentre stringevamo le sue mani ed i suoi piedi e la luce della stanza era sufficiente a vedere tutto ciò che vi accadeva?
(Pierre Curie, letter to Georges Gouy, July 24, 1905)


In un’altra lettera a Gouy (datata 14 Aprile 1906), Curie scrisse:

"Tenemmo alcune altre sedute con Eusapia...quei fenomeni esistono davvero e non posso più dubitarne. E' incredibile ma è così, ed è impossibile negarli, visto che la seduta è avvenuta in condizioni perfettamente monitorabili"
Charles Richet, che vinse il premio Nobel in Fisiologia nel 1913, scrisse: 
E' avvenuto allo Psychological Institute di Parigi. Eravamo presenti solo Madame Curie, Mme. X., un suo amico Polacco, e P. Courtier, il segretario dell' Istituto.
M.me Curie era alla sinistra di Eusapia ed io alla sua destra, M.me X un po' più distante e M. Courtier ancora di più. Courtier aveva posto una doppia tenda dietro ad Eusapia, la luce era debole, ma sufficiente e la mano di M.me Curie che stringeva quella di Eusapia era ben visibile, come la mia che le stringeva quella destra. Vedemmo la tenda gonfiarsi, come se fosse sospinta da un grosso oggetto ed io chiesi di toccarla....avvertii la resistenza e acciuffai una mano vera che presi con la mia. 
Persino attraverso il tendaggio potevo sentire le dita. La strinsi con fermezza e contai 29 secondi, durante i quali ebbi modo di osservare entrambe le mani di Eusapia sul tavolo e per chiedere a M.me Curie se fosse sicura del suo controllo. Dopo i 29 secondi dissi:"Voglio qualcosa di più, voglio un anello" Subito la mano mi fece sentire un anello...mi pare difficile immaginare un esperimento più convincente.... In quel caso non solo vi fu la materializzazione di una mano, ma anche di un anello."

(Traduzione WM da vari siti Internet - Un grazie a mia figlia Lydia per la ricerca-)

Il Dr. Nicola CutoloI BIOFOTONI BRILLANO DALLE DITA (30-09-06)

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 un recente studio  ha TROVATO EVIDENZE CONCRETE SUL FENOMENO dellE manI CHE emettono luce. IL DR, NICOLA CUTOLO LO AVEVA GIA' DIMOSTRATO PROPRIO COL PROF POPP DIVERSI ANNI FA. Vedi Links : (1) e (2)

La scoperta conferma una ricerca precedente che aveva evidenziato come molti esseri viventi, piante incluse, rilasciano luce. Dato che sembra che le malattie diminuiscano la forza e le caratteristiche dell'emissione luminosa, la scoperta potrebbe portare a metodologie meno invasive nel campo della diagnostica medica. 

Mitsuo Hiramatsu, uno scienziato del Laboratorio Photonics in Giappone, ha dichiarato a Discovery News che le mani non sono le sole parti del corpo ad emettere luce grazie al rilascio dei fotoni (le particelle subatomiche che percepiamo come luce). 
"Non solo le mani, ma anche la fronte ed i nostri piedi emettono fotoni," ha detto Hiramatsu, ed ha aggiunto che "la presenza di fotoni indica che le nostre mani producono luce continuamente.
La luce emessa è  troppo debole per essere visibile ad occhio nudo, così Hiramatsu e la sua squadra hanno usato un potente rivelatore di particelle. Ecco i risultati: 
le unghie rilasciano 60 fotoni al minuto, le dita 40, le palme solo 20 (questi dati sono stati pubblicati sul Journal of Photochemistry and Photobiology) 
Hiramatsu non sa spiegare perchè le unghie sono più luminose delle altre parti della mano, ma ha detto che: "può essere a causa delle proprietà di finestra ottica delle unghie, ovvero l'unghia fungerebbe da prisma nel diffondere la luce. "
Per scoprire cosa potrebbe generare la luce, lui ed il collega Kimitsugu Nakamura hanno consegnato ai volontari alcune bottiglie di plastica piene di acqua calda o fredda prima che i fotoni della mano venissero misurati. I ricercatori hanno anche pompato azoto o ossigeno nel rilevatore mentre i volontari vi introducevano le mani per essere analizzati. 


Dagli esperimenti del Dr. Cutolo col Prof. Popp:. A sn. l'emissione di biofotoni  in condizioni basali, a dx la luce emessa sempre dalla mano destra del Dr, Cutolo quando si concentra per effettuare la  Pranoterapia

Si è visto così che -col calore- aumentavano le emissioni di fotoni, come accadeva pure con l'aggiunta di ossigeno o con la strofinazione di olio minerale sulle mani.  Basandosi su questi risultati, gli scienziati hanno formulato l'ipotesi che la luce "è una forma di chemiluminescenza," ovvero una luminescenza basata su reazioni chimiche, simili a quelle utilizzate dalle lucciole. 
Circa il 40% della luce proviene dalla reazione chimica della pelle con l'ossigeno. 
Dato che l' olio minerale, penetrando sotto la pelle eleva la luce, i ricercatori ritengono che il 60 percento della luminosità può risultare da altri tipi di reazioni che si verificano all' interno della pelle.  Fritz-Albert Popp, un esperto mondiale di biofotonica presso L'Istituto Internazionale di Biofisica in Germania, concorda con queste scoperte e non è affatto sorpreso da esse. 
Popp ha dichiarato a Discovery News che si possono trovare chiare correlazioni fra luce biofotonica e malattie; lui  ed i suoi collaboratori ritengono che la luce generata dalla fronte e delle mani pulsa con gli stessi ritmi basali, ma che queste pulsazioni divengono irregolari negli ammalati. 
Uno studio condotto su un paziente affetto da sclerosi muscolare sembra convalidare questa teoria. 
Popp e Hiramatsu sperano che studi futuri riveleranno maggiori informazioni sull' emissione di fotoni umani,fino ad utilizzarli nella diagnostica medica. 

 

"Gli scienziati hanno paura dei fantasmi?"
 Traduzione a cura della Redazione IRC. Inviato da Paolo P.

di: Deborah Blum - Los Angeles Times
 (Deborah Blum, vincitrice del premio Pulitzer, scrive professionalmente su argomenti scientifici ed è autrice del libro "Cacciatori di fantasmi: William James e la ricerca di una prova scientifica per la vita dopo la morte")
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Più di cento anni fa iniziò uno dei più ambiziosi progetti di ricerca, una ricerca impostata sulla collaborazione di studiosi accademici e 'medium' di tre continenti. Lo scopo era di scoprire se gli uomini possono parlare o avere contatti con i morti. I giornali parlarono di questa ricerca come di una "notevole sperimentazione per provare la realtà della vita dopo la morte". Tra gli studiosi coinvolti c'erano il famoso psicologo e filosofo americano William James e Oliver Lodge, fisico britannico e pioniere nel campo della radio. Alla fine della sperimentazione essi ritennero di aver acquisito prove evidenti dell'esistenza del 'soprannaturale' - e in questo mondo e fors'anche nell'altro.
In uno degli esperimenti fu fatta una richiesta ad una medium americana mentre questa era in stato di "trance". La richiesta fu fatta in Latino (lingua sconosciuta alla medium). Le istruzioni date includevano l'invio da parte della medium di un qualche simbolo ad un medium che era in trance in Inghilterra. William James.
Durante la successiva trance, la medium americana chiese se il simbolo che lei aveva "inviato", una freccia, era stato correttamente "ricevuto". Più tardi, analizzando e comparando le note degli esperimenti (che si svolgevano in contemporanea in diversi paesi), i ricercatori scoprirono che durante la prima trance dell'americana, il medium inglese aveva iniziato improvvisamente a scarabocchiare frecce. Solo dopo una serie di risultati simili e ugualmente inattesi, i ricercatori pubblicarono le loro scoperte. Potrebbe esserci uno studio con risultati più promettenti e provocanti di questo? Eppure fu completamente dimenticato. Per molti la "rimozione" di questa ricerca di epoca Vittoriana rappresenta un trionfo della scienza moderna sulla superstizione. Ma - e devo ammettere che questa è una posizione insolita nell'ambito della comunità di quanti si occupano professionalmente di scienza - io credo invece che con tale rimozione si è persa una occasione, una chance per capire meglio noi stessi e il nostro mondo. La curiosità nei riguardi del soprannaturale non è affatto diminuita nel secolo trascorso dall'esperimento.
 Negli ultimi anni molte TV hanno prodotto e trasmesso programmi sull' occulto (si va da drammi popolari come "Medium" a parodie come "Psich", a reality-shows con l'intervento di medium professionali e di investigatori del paranormale). Alla radio la trasmissione "Coast to coast", che tratta soprattutto temi legati al supernaturale, ha un ascolto che supera i 2,5 milioni di persone.
 Fioriscono organizzazioni legate al paranormale e scuole per medium e per operatori psichici. Ciò che invece è diminuito è l'interesse in questo campo dei ricercatori accademici (almeno di ricercatori del livello di James e dei suoi colleghi di allora) e quindi corrispondentemente è diminuita la qualità dell'indagine scientifica (in questo campo).
Sì, è vero, vi sono ricercatori che usano la moderna tecnologia per trovare ad esempio la "segnatura" di calore dei fantasmi (nell'infrarosso) o per campionare l'energia di una comunicazione spettrale (nei fenomeni di "voce dal nulla su apparecchi elettronici"). 
Ci sono anche scienziati ben noti e rispettati in ambito accademico che esplorano il soprannaturale, benché spesso questo sia per loro un campo di ricerca marginale e da tenere possibilmente "nascosto". Ma attualmente non vi è nulla di così sofisticato, almeno nella concezione, niente di paragonabile a quel progetto di ricerca di epoca Vittoriana. 
Oltre allo studio dei "riferimenti incrociati", menzionato sopra, gli studiosi Vittoriani organizzarono e portarono a termine una vasta raccolta di testimonianze di avvistamenti di fantasmi, con speciale attenzione ai casi legati alla morte di un parente o di un amico. 
Decine di migliaia di persone in molte nazioni furono intervistate; centinaia di volontari controllarono le testimonianze, cestinando quelle carenti di appropriata documentazione e quelle che non avevano altri testimonianze indipendenti. La conclusione fu che questi fenomeni di "visite dopo la morte" accadono in numero statisticamente 400 volte superiore a quello che ci si dovrebbe aspettare se i fenomeni fossero solo dovuti a concomitanze casuali di fatti naturali. 
Per fare un paragone, uno studio sulla telepatia, presentato questo mese al meeting annuale della British Association for the Advancement of Science, coinvolgeva solo 63 persone a cui era stato chiesto di predire quale tra una lista di 4 parenti o amici avrebbe per primo chiamato al telefono. Le predizioni corrette sono state il 45 %, comunque, come puntualizzato dai ricercatori, ben al di sopra del 25 % che ci sarebbe aspettato dalle leggi statistiche. Confesso però che quest'ultimo esperimento mi sembra davvero un po' inutile e poco convincente: il campione statistico era troppo piccolo e i controlli poco rigorosi perché si potesse provare alcunché. 
E tuttavia ho visto personalmente un mucchio di studi di ricerca "ortodossa" che annunciavano "risultati" in base ad esperimenti ancora più "arronzati". E perciò non resto convinta, come invece sembrano convinti molti ed arrabbiati scienziati Britannici, che la telepatia sia solo una "faccenda da ciarlatani". Sono invece convinta che in realtà abbiamo bisogno di una scienza più in gamba a tutti i livelli. Perché mai così tante persone riportano esperienze di visioni, voci o sensazioni di presenza di amici o parenti al momento della (e dopo la) morte? 
E' solo questione di speranza, o di allucinazione o di non diagnosticate malattie mentali, o di una naturale tendenza umana a sovrapporre comunque un significato agli eventi? è veramente solo un vasto castello di menzogne, o è vera telepatia o ci sono veramente i fantasmi? Tutte queste possibilità sono state considerate eppure su nessuna di queste alternative è stata mai svolta una ricerca scientifica adeguata. James a proposito scrisse: 

"O sono pazzo io o sono pazzi gli scienziati, visto che i nostri modi di considerare la probabilità sono opposti
". 
Nonostante ciò, egli credeva che il rischio di apparire folle fosse cosa di minore importanza. Più importante era per lui il rischio di NON indagare adeguatamente l'Universo in TUTTE le sue dimensioni, il rischio di far apparire la realtà più misera e meno interessante di quanto realmente essa sia. James si preoccupava perché sarebbe venuto un tempo in cui la gente sarebbe diventata "indifferente rispetto alla scienza, dato che la scienza è così ostinatamente indifferente rispetto alle genuine esperienze della gente stessa". 
Si preoccupava che una comunità scientifica dalle vedute ristrette sarebbe potuta diventare un feticcio, un oggetto di culto in sé stessa, dedita solo al proprio "credo" e a niente altro. 
E, come dovrebbe essere ovvio da quanto ho scritto, io personalmente concordo .


Articolo ripreso dallo SCHWARTZ REPORT - Traduzione a cura della Redazione IRC 

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Il cervello è davvero necessario? (24-09-06)


La ragione di questa domanda, apparentemente assurda, è da individuarsi nell'importante ricerca condotta presso L'Università di Sheffield dallo scomparso Dott. John Lorber, professore di neurologia.
Il dottore del campus universitario di Sheffield si accorse che uno degli studenti, che si era rivolto a lui per una blanda indisposizione, aveva una testa leggermente più grande della norma. Per questa ragione, il medico lo indirizzò dal Prof. Lorber affinché lo sottoponesse ad ulteriori esami.
Il giovane in questione era uno studente brillante, possedeva un quoziente intellettivo pari a 126 e stava per laurearsi. Quando gli venne effettuata la TAC, però, Lorber scoprì che il ragazzo praticamente non aveva cervello. 
Anziché possedere all'interno della cavità cranica due emisferi dello spessore di circa 4,5 centimetri, lo studente aveva meno di 1 millimetro di tessuto cerebrale avvolto intorno alla parte superiore della colonna vertebrale. Il giovane soffriva di idrocefalo, quella condizione in cui il fluido cerebrospinale, invece di circolare intorno al cervello ed entrare in circolo nel sangue, rimane bloccato all'interno del cranio. Normalmente tale condizione si rivela fatale già nei primi mesi dell'infanzia. E anche nel caso in cui l'individuo riesce a sopravvivere, questi risulta affetto da gravi forme di handicap. Per qualche ragione, però, lo studente di Sheffield aveva vissuto una vita perfettamente normale e stava per conseguire una laurea in matematica. Tuttavia, casi di questo genere non sono così rari come si potrebbe essere portati a credere. Nel 1970, morì un newyorchese dell'età di 35 anni. Aveva abbandonato gli studi prima di frequentare l'università, ma aveva svolto lavori manuali come quello di custode di un condominio, e nel vicinato era una figura popolare. Gli inquilini del palazzo in cui lavorava lo descrissero come una persona che trascorreva le sue giornate svolgendo le solite attività; si prendeva cura del riscaldamento centralizzato e leggeva alcune riviste di cronaca rosa. Quando sul suo corpo venne eseguita l'autopsia per accertare le cause della sua morte prematura, si scoprì che anche lui praticamente non aveva cervello. 
Il Prof. Lorber ha individuato diverse persone dotate di emisferi cerebrali ridottissimi che, tuttavia, sembrano individui dotati di un'intelligenza normalissima. In alcuni di essi non è possibile "rilevare alcun cervello", e tuttavia possiedono quozienti intellettivi pari anche a 120. 
Nessuno è in grado di spiegare come mai delle persone nelle quali non è possibile "rilevare alcun cervello" riescano a sopravvivere, figuriamoci poi a laurearsi in matematica, ma in merito ci sono un paio di teorie. Secondo la prima, nel funzionamento di un cervello normale esiste un livello di ridondanza talmente elevato che, per quanto piccola possa essere la quantità che se ne possiede, questa è sufficiente a sopperire agli emisferi mancanti. 
Un'altra ipotesi analoga è la vecchia idea in base alla quale utilizziamo soltanto una piccola percentuale del nostro cervello - probabilmente circa il 10%. Il problema di questa ipotesi consiste nel fatto che essa sembra essere contraddetta da alcune ricerche condotte di recente. Le funzioni del cervello sono state sottoposte a un'estesa mappatura e, sebbene si sia individuata una certa ridondanza, si è rilevato anche un alto livello di specializzazione - ad esempio l'area motoria e la corteccia visiva che sono altamente specifiche. Di conseguenza, l'idea secondo cui "utilizziamo soltanto il 10% del nostro cervello" è un malinteso nato negli anni '30, quando ancora non si conoscevano le funzioni di vaste aree della corteccia che, pertanto, venivano considerate "silenziose", mentre oggi si ritiene che esse siano in realtà connesse a funzioni importanti come il linguaggio e il pensiero astratto. 
Un altro aspetto interessante della scoperta di Lorber consiste nel fatto che essa ci riporta al mistero della memoria. Inizialmente si pensava che la memoria dovesse avere un qualche substrato fisico nel cervello, proprio come i chip della memoria di un computer. Ma a seguito di indagini più approfondite è emerso il fatto sorprendente che la memoria non è localizzata in nessuna area e in nessun substrato specifico del cervello. Secondo quanto affermato da un autorevole neurologo, "nel cervello la memoria è ovunque e in nessun posto". Ma se il cervello non è un congegno che ha la funzione di classificare e immagazzinare le nostre esperienze e di analizzarle per consentirci di vivere la nostra vita, allora a cosa serve il cervello? E qual è la sede dell'intelligenza umana? Dove si trova la mente? 
Uno dei pochi biologi che abbiano proposto un approccio radicalmente nuovo a questi problemi è il Dott. Rupert Sheldrake. Nel suo libro A New Science of Life (Una Nuova Scienza della Vita) Sheldrake rifiuta l'assunto in base al quale il cervello sarebbe una sorta di magazzino dei ricordi e suggerisce l'ipotesi che esso sia più simile a una radio in grado di sintonizzarsi sul passato. La memoria non è un processo di registrazione attraverso cui un supporto viene alterato per immagazzinare dei ricordi, ma, piuttosto, un viaggio che la mente compie nel passato mediante il processo della risonanza morfica. Una "radio" di questo genere richiederebbe delle strutture meno complesse e in quantità di gran lunga inferiore rispetto a quelle di cui avrebbe bisogno un archivio capace di immagazzinare e recuperare i dati di una vita intera. 
Ma, certamente, un'idea così pazzesca non può mai essere vera, non credete? 
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Fonte: www.alternativescience.com/no_brainer.htm -Tradotto da Francesco- Grazie!

 

LA TEORIA DELLE FREQUENZE (19-09-06)
L'onda del mare è simile alle altre onde come quelle radio e quelle di cui si parla in questo articolo------------------------------

Fantasmi, reincarnazione, EVP, profezie, precognizioni....cosa hanno in comune questi fenomeni noti come "Paranormali" o ESP, acronimo inglese che significa percezioni extrasensoriali? Sono forse accomunati da un unico meccanismo?
Se siete dei frequentatori abituali di questo sito, son certo che siete convinti della loro esistenza, ma vi siete mai chiesti come possano essere spiegati? Ci sono troppi racconti da parte di tantissime persone nel mondo, per giubilare tali esperienze come allucinazioni, per cui dobbiamo a ben ragione pensare che gli ESP siano dei fenomeni ancora non spiegati dalla Fisica. 
Cosa li causa? Come funzionano? Quale "meccanismo" si nasconde dietro le presunte manifestazioni di spiriti disincarnati o dietro la capacità di vedere nel futuro e poi, sono ognuno di essi parte dello stesso fenomeno?

Nessuno la sa per certo, comunque possiamo formulare delle ipotesi.

Ricordiamoci innanzitutto, che siamo fatti d'energia e con noi lo è tutto l'universo, dagli atomi di idrogeno al nostro computer, dalla poltrona su cui sediamo, fino al nostro corpo fisico, tutto ciò  è sempre e soltanto energia che si manifesta in forme diverse. Sebbene
la teoria delle superstringhe (Vedi: 1 2) stia perdendo di credibilità fra molti scienziati, essa afferma -se ho ben capito- che tutta la materia è -nella sua intima struttura- composta di stringhe di energia vibranti a diverse frequenze: sono tali frequenze a stabilire di cosa si tratti: un atomo di ferro o di fosforo, un cavallo, un computer o un essere umano. Prendiamo in considerazione l'uomo: ognuno di noi (sei miliardi circa) possiede la sua specifica frequenza, che determina sia il nostro aspetto fisico sia la nostra personale coscienza, anche se questa "frequenza" non ha nulla a che fare con le più conosciute onde radio.
In questa teoria, ognuna delle nostre frequenze personali é parte della sinfonia dell'intero universo ed esse occupano tutte lo stesso spazio, sicchè siamo tutti connessi l'un l'altro oltre che con l'Universo.
Potremmo paragonare l'Universo ad una gigantesca sinfonia che ha un numero limitato di note musicali, che poi altro non sono che frequenze, dove ogni singola coscienza è un'unica nota della sinfonia.
Vediamo ora come questa teoria è applicabile ai fenomeni paranormali.
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E.S.P. --------
Com'è possibile che alcune persone siano in grado di di sapere cosa pensano gli altri? Come ci accorgiamo che qualcuno ci sta fissando, pur senza vederlo, o prevedere che il telefono sta per squillare e che si tratta di quell'amico o di quel parente a chiamarci... e così via?
Probabilmente in simili casi
siamo in grado di percepire le frequenze che le persone o gli avvenimenti stanno generando, in altre parole, sebbene ognuno di noi possieda le sue personali frequenze, in alcuni casi siamo capaci di ricevere anche quelle altrui. Normalmente questa "armonizzazione" con  frequenze non nostre, avviene in modo spontaneo ed incontrollabile. I Mediums potrebbero essere in grado di armonizzarsi con maggiore facilità e più stabilmente con un numero più ampio di frequenze, sicchè "sanno" che cosa stanno provando gli altri esseri coscienti, cosa hanno provato nel passato e cosa proveranno nel futuro. Ma come fanno a "leggere" nel futuro? Tornando al paragone della sinfonia, essa esiste già nella sua totalità sugli spartiti degli orchestrali, dall'inizio alla fine, nota dopo nota, quindi i Mediums non fanno altro che "leggere" le pagine dello spartito non ancora eseguite, e così -andando a ritroso- è possibile rivelare particolari del "passato", ovvero di una melodia già eseguita. Possiamo anche spiegarci i ben documentati casi di connessioni paranormali fra genitori e figli, o fra gemelli mono-coriali.
Un genitore ed il proprio figlio, posseggono frequenze vibrazionali personali uniche, ma di certo sono molto vicine,
simili, per cui si armonizzano più facilmente fra loro. Possiamo presumere che, essendo un bambino letteralmente creato dall'energia dei propri genitori, le sue vibrazioni sono quasi identiche alle loro, così come lo sono -per esempio- i tratti somatici. 
Ecco perchè é effettivamente possibile per un genitore, sentire il proprio figlio in pericolo anche a migliaia di Km di distanza; la stessa spiegazione vale per i gemelli monocoriali, nati cioà da un unico ovulo.  Il tempo e lo spazio insomma, sono irrilevanti per queste frequenze e non inficiano la possibilità di comunicazione fra di esse.
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Premonizione e Profezie ---------- 
Anche i Profeti -similmente ai Mediums- possono "sintonizzarsi" sulle note non ancora eseguite della sinfonia relativamente agli eventi futuri, ma com'è possibile che spesso si sbagliano, o non sono accurati nelle loro predizioni? Forse perchè la "sintonizzazione" non è chiara ed il profeta coglie solo una vaga idea di cio' che sarà o che potrebbe avvenire in futuro. Aggiungerei che, grazie al libero arbitrio, ciascuno di noi puo' modificare il corso degli eventi futuri, il che, tornando al paragone musicale, potrebbe corrispondere ad una o più note stonate, oppure ad una melodia totalmente diversa da quella scritta sullo spartito.

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Fantasmi ------------
La maggioranza degli uomini crede che la coscienza, ovvero le nostre frequenze, ovvero lo spirito, sopravvive alla morte. Noi siamo molto di più del nostro corpo che è solo una piccola parte della totalità formata dalle menti coscienti nell'Universo.
Nella sinfonia del Cosmo, i nostri corpi sono solo le note scritte sullo spartito, mentre la coscienza è la musica che trascende quei simboli
Subito dopo la morte. la coscienza (ovvero lo spirito) si separa dal corpo ed in alcuni casi -quasi sempre dovuti a morti violente e repentine- lo spirito indugia o diventa prigioniero nelle frequenze della vita fisica che prima possedeva, incapace di andare avanti. Forse succede perchè essi non si rendono conto di esser morti, che cioè i loro due corpi si sono separati.
 (
Vedi: Bruce Moen e gli spiriti "bloccati")
In altri casi, tuttavia, si puo' verificare che tali entità, pur coscienti del passaggio, ritornino deliberatamente sul piano terreno, come nel caso di una mamma che cerca di consolare un figlio -o viceversa- facendogli sapere di esser sopravvissuta e felice nell'Altra Realtà. Separato dal corpo, lo spirito è in grado di modificare la propria frequenza per fare una capatina nel suo vecchio mondo e lasciare un estremo saluto ai suoi cari. Allo stesso modo, esse possono manipolare determinate frequenze per incidere messaggi su nastro magnetico sotto forma di
EVP.

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INFESTAZIONI------------
Le infestazioni sono diverse dai fantasmi, esse sono una specie di registrazione ambientale: i passi del "fantasma" lungo la scala non sarebbero altro che il "ricordo" dei passi di qualcuno che in vita l'aveva percorsa,"assorbiti" dal materiale di cui è fatta la scala stessa e successivamente riprodotti nell'ambiente in particolari condizioni (climatiche. magnetiche, ecc.)

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DIVINAZIONE-----
L'uso di particolari "attrezzi" come la sfera di cristallo, il bastone o persino la tavoletta (Ouija) servirebbero solo a "focalizzare" l'attenzione del Medium e -di per se'- non hanno alcun potere misterioso. Finchè il medium è convinto che questi oggetti abbiano proprietà "magiche", egli non sarà in grado di sintonizzarsi senza usarli.

------ VISIONE A DISTANZA------
Differisce dalla chiaroveggenza per il fatto che le informazioni vengono ricercate volontariamente - con l'applicazione di determinati protocolli- e non ricevute passivamente.
Mentre il Medium è un ricevitore radio a larga banda in grado di catturare qualsiasi informazione, il Remote-Viewer si sforza a "canalizzare" solo certe particolari informazioni su luoghi, persone od oggetti.

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VISUALIZZAZIONE CREATIVA -----
Molte persone sono convinte che possiamo crearci da soli la realtà che più ci aggrada, anche se nella maggior parte dei casi questo processo sarebbe inconscio. Con la meditazione potremmo armonizzare le nostre frequenze con quelle più grandi dell'universo per ottenere i risultati desiderati.
 In pratica creeremmo delle "frasi" musicali all'interno della sinfonia universale.

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REINCARNAZIONE -------
Molti uomini e donne ricordano vite precedenti: forse si stanno sintonizzando sulle frequenze di loro precedenti incarnazioni? O le frequenze di queste due vite sono abbastanza simili per permettere il ricordo? Nessuno sa ancora dare unna risposta.

CI SONO PROVE CONCRETE? 
PROBABILMENTE NO!  Non certo con la limitata conoscenza che possediamo a tutt'oggi sul funzionamento della coscienza umana, conoscenza che non è andata di pari passo con quella tecnologica in tanti altri campi. Sarebbe necessaria una evoluzione o piuttosto una rivoluzione, del pensiero scientifico per fare dei progressi in questo campo. Temo che abbiamo solo un vago sentore della vera natura della coscienza e della realtà e che ci vorranno molte generazioni per esplorarle totalmente, ma il fatto stesso che stiamo esaminando e ponderando i fenomeni paranormali, è già un buon inizio.

WM (Tradotto ed adattato da "Paranormal Phenomena)

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IL CORAGGIO DELLE PROPRIE IDEE (06-09-06)
Da un articolo del Times 

L'Università di Cambridge -Un'aula durante una lezioneCi complimentiamo con i Ricercatori che ieri, al consesso organizzato dalla prestigiosa Accademia Inglese per il progresso Scientifico, la stessa accademia presso cui Darwin sottopose la sua teoria sull'evoluzione delle specie, hanno presentato rigorosissime ricerche su Telepatia e Sopravvivenza dopo la morte. Contestati dagli scettici, ma anche difesi da altri membri della B.A.A.S, hanno parlato: Rupert Sheldrake, un Biologo indipendente, che ha affermato che il 45% della popolazione da lui studiata è telepatica, mentre il Dr. Peter Fenwick ha presentato i suoi studi sulla sopravvivenza della coscienza in pazienti con arresto cardiaco (NDE. ). Deborah Delanoy, dell' Università di Hertfordshire, ha invece prove concrete che il pensiero umano può interferire sulla salute altrui.
Gli scettici (Lord Winston e Sir Walter Bodmer, ex presidenti dell'Accademia) hanno espresso le loro perplessità in merito alla mancanza in sala di altri ricercatori che potessero validamente contestare affermazioni così eclatanti sul paranormale, definendo "roba da ciarlatani" gli studi dei loro Colleghi.
La pietra è stata scagliata nello stagno, ora stiamo a vedere se la storia di Darwin e di tanti altri famosi Scienziati del passato, si ripeterà anche in questo caso.
WM

COME E' STATO PROVATO CHE ESISTE LA TELEPATIA

Molte persone hanno ricevuto almeno una volta nella vita una telefonate da qualcuno subito dopo averlo pensato, ora uno scienziato dice che ha la prova di ciò che chiama telepatia telefonica.
Rupert Sheldrake, la cui ricerca è stata illustrata al rispettabile Trinity College di  Cambridge, ha detto martedì scorso di aver condotto esperimenti che hanno verificato che tale precognizione esiste sia per le telefonate e sia per le e-mails.
Ad ognuna delle persona testate, è stato chiesto di fornire ai ricercatori i numeri di telefono di quattro parenti o amici. Questi sono stati chiamati a caso pregandoli di richiamare il soggetto che doveva identificare chi lo chiamava,prima di rispondere al telefono. La premonizione e' risultata corretta nel 45 percento dei casi, ovvero ben al di sopra del teorico 25 percento previsto dal calcolo delle probabilità. Questi risultati sono stati presentati alla riunione annuale dell'Associazione britannica per l'Avanzamento della Scienza. 

Le probabilità che si tratti di un effetto casuale è di 1.000 miliardi contro una. 

 

Polvere, NEVE, VAPORE O...ORBS? (24-06-06)

QUASI OGNI GIORNO I LETTORI CI INVIANO FOTO "PARANORMALI" PER CHIEDERCI
SE LE SFERE LUMINOSE IN ESSE CATTURATE SIANO O MENO ORBS E COSì ECCO Un ulteriore articolo su questo affascinante fenomeno COL QUALE PERO' NON PENSIAMO DI DIRE UNA PAROLA DEFINITIVA SULLE MISTERIOSE ANOMALIE. 
dopo anni di ricerche, purtroppo I pareri sono ancora CONTROVERSI e nessuno sa dire con esattezza cosa siano gli orbs e quali siano quelli "genuini", ANCHE SE é opinione comune FRA TUTTI I RICERCATORI DEL PARANORMALE che ESSI esistono e CHE non tutti sono spiegabili facilmente CON POLVERE DAVANTI ALLE LENTI O CON ALTRE INTERPRETAZIONI PIù "TERRENE".

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 Questo fenomeno è divenuto molto comune con l'avvento e la larga disponibilità di macchine fotografiche digitali ad alta risoluzione introdotte recentemente sul mercato, anche se esistono molte foto tradizionali che documentano il fenomeno. Dovrebbe essere risaputo che gli Orbs sono, senza ombra di dubbio, il più comune, e molto spesso male interpretato, fenomeno fotografico che gli investigatori del paranormale trovano nelle loro foto. 
Ciò è parzialmente dovuto in parte alla alta risoluzione delle macchine digitali. Con l'aumento dei pixel e delle dimensioni delle immagini registrate in Megapixels, c'è una possibilità molto più elevata che la polvere o altro materiale pulvirulento - come il polline-  vengano catturati in una fotografia. Queste particelle possono apparire tanto convincenti che dobbiamo ben guardarci da chiamare Orb ogni forma semi-circolare trovata in una fotografia. I veri Orbs, in base alla legge naturale della geometria organica, sono la più comune e semplice forma di manifestazione anomala paranormale e proprio a  causa di questa semplicità della forma, ci sono tanti pareri opposti sulle fotografie con Orbs. 
Benchè polvere, goccioline d'acqua, neve, polline, vapore, spore ed altro materiale possano mimare gli orbs, ci sono quattro differenze importanti da esaminare attentamente quando ci si trova davanti ad un'anomalia fotografica prima di dire che si tratta veramente d'un Orb. 
1. L'anomalia é circolare? Se lo è, si tratta di un indicatore che è potenzialmente un Orb. Se non lo è allora è probabilmente polvere o altro materiale galleggiante nell'aria, visto che tale materiale è di solito irregolarmente sagomato. 
2. E' il potenziale Orb di aspetto tridimensionale? Se appare come se galleggiasse nell'aria, può essere un Orb. Se l'anomalia appare bidimensionale è probabilmente qualche cosa finita sulla lente della macchina fotografica, specialmente se l'anomalia è in più di una fotografia. 
3. L'anomalia fotografica é trasparente o opaca? Se appare opaca (dall'aspetto solido) piuttosto che traslucido (semi-solido) allora questo può essere un valido indicatore che l'anomalia nella fotografia è un vero Orb. 
4,  E'luminoso? Se appare intensamente luminoso malgrado la mancanza di una fonte di luce questo è un altro segnale positivo. Se l'oggetto non brilla di luce propria, allora è molto probabilmente polvere o un granello di particolato nell'aria. La luminosità è l'indicatore più importante per stabilire se un'anomalia è vera oppure no, essendo essa dovuta al fattore bio-elettrico generato dell'energia  (spirituale) in questione. 

Non tutta l'energia è della stessa intensità o densità e non tutti gli Orbs sono della stessa luminosità. Secondo questa teoria, gli Orbs generalmente sono classificabili in due livelli di luminosità: Orbs a Densità alta (HDO's) ed Orbs a Densità Bassa (LDO's). 
Gli Orbs a densità alta sono circolari, brillanti, risplendenti e tridimensionali e tendono ad essere piuttosto opachi. Gli HDO's sono diversi dai LDO's perché c'è energia molto più dinamica confinato in un piccolo spazio, facendoli apparire più brillanti ed anche più solidi. Gli LDO's hanno le stesse caratteristiche primarie degli HDO's, ma sono meno brillanti e sembrano essere un pò più traslucidi. 
Molto spesso si studiano fotografie che mostrano solo pulviscolo, ma i loro autori credono che si tratti di Orbs. Quando si tenta  di spiegare loro, basandosi sul ragionamento utilizzato nei quattro punti precedenti, che
NON si tratta di Orbs, costoro restano sconvolti ed insistono di averne fotografato uno.  Certa gente vuole credere disperatamente di aver catturato attività paranormali nelle loro fotografie e rifiuteranno di seguire qualsiasi logica o ragionamento scientifico che indichi qualcosa di diverso rispetto a ciò in cui vogliono credere. Se nel valutare un'anomalia fotografica essa non risponde come minimo ai quattro capisaldi indicati in precedenza, qualunque cosa  sia NON è, senza ombra di dubbio, un vero Orb. 
Per evitare controversie, se qualcuno ancora insiste a dire che si tratta di un Orb perché ha un colore insolito, fate riferimento alla seguente tabella: 

Orbs Gialli, Blu o Rossi= Polline 
Orbs Verdi= Spore 
Orbs Grigi= Polvere 
Orbs Bianchi (non-luminosi)= Neve, acqua o polvere