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DOCTOR MEDIUM
Incontri Fisici fra Genitori ed i loro Bambini 'Morti '( un animale così umano
Partita a scacchi...col morto! MEDIANITA' SCANDINAVA
PAROLA DI GHOST-HUNTERS: GLI ESP SONO RIPRODUCIBILI! Gurdjieff E LA NEW-AGE
CONTATTI POST-MORTEM
 SULLA CNN!
ISTITUTO DI RICERCA ESP   riconosciuto dal governo britannico !
Anima SUPERIORE / Anima INFERIORE Esistono gli Spiriti? Giudicate voi!
cos' è la spiritualità? INCARNAZIONE CONDIVISA
Il cordone d'argento LA MORTE NEL CASSETTO

DOCTOR MEDIUM (25-01-12)

Tutti noi siamo affascinati da quello che sensitivi e medium sanno fare e siamo da tempo convinti dalle

 attuali ricerche che la medianità esiste davvero. Ma come si comincia? Che cosa esattamente si prova a ricevere messaggi dall'Aldilà? Molti di loro dicono di aver sempre avuto il dono, che da bambini hanno visto i Morti e che erano convinti che tutti lo possono fare, sebbene in tanti pensano ancora che sia tutto inventato. Ma cosa succede se qualcuno che è parte integrante del mondo reale diventa improvvisamente Medium? Un Medico, per esempio? La maggior parte dei comuni mortali ci ha sempre considerati come appartenenti ad una categoria di super scettici, essendo stati educati alle idee razionaliste della tradizione scientifica.
Anni fa ho parlato di queste tematiche con un mio Collega (e poi non l'ho più fatto senza prima "sondare il terreno"),e lui si mise a ridere annunciandomi che aveva appena letto da qualche parte che i fenomeni paranormali erano stati definitivamente smascherati. (Credo fosse un articolo di Susan Blackmore, che era un pubblicato un pò dappertutto in quel momento.) Lui non mi era ostile, ma avevo avuto la netta sensazione che sarebbe stato inutile cercare di convincerlo del contrario. Poi, col tempo, ho scoperto, sia conoscendoli di persona che attraverso la Rete, che molti di noi invece, non solo ci credono, ma  sono addirittura in grado di comunicare con l'Oltre.
Uno dei casi più recenti che ho scovato in Internet è quello di un mio Collega Londinese che lavora anche come Medium. Si chiama Dr.Ian D.Rubenstein
di Enfield ed ha appena pubblicato
Consulting Spirit  (libro presente, purtroppo, solo sul mercato degli Stati Uniti) in cui svela al mondo la sua esperienza di modesto Medico di Base con la Medianità .
Rubenstein ebbe la sua prima rivelazione mentre lavorava nel suo studio, un giorno in cui un paziente al quale stava controllando la pressione gli ha improvvisamente detto che c'era un uomo con lui, e che voleva parlargli.  Il Dr.Rubenstein non aveva mai precedentemente sospettato che questo suo paziente, un mago delle pubbliche relazioni nel mondo dello spettacolo, avesse qualcosa a che fare con gli spiriti, ma, incuriosito, andò avanti e con sua grande meraviglia l'uomo canalizzò suo nonno, impegnandolo in una discussione durata 20 minuti durante la quale disse tutto sulla vita personale del nipote.
Rubenstein successivamente apprese che questo era qualcosa che lui stesso avrebbe potuto fare (avrà letto i libri di Bruce Moen anche lui?)  e così cominciò ad avere intuizioni potenti e precise che gli giungono quando sente come un 'colpo' o uno 'schiaffo' sulla nuca.
Questo successe per la prima volta un giorno in cui buttò le chiavi della macchina sul tavolo, proprio mentre stava uscendo, sapendo che non ne avrebbe avuto più bisogno, ma... proprio in quel momento sentì una sorta di schiaffo alla nuca ed un avvertimento verbale: se le doveva portare con sè, altrimenti gliele avrebbero rubate. Ignorò l'avviso
ed effettivamente le chiavi gli vennero rubate, con tutte le conseguenze ben immaginabili.
In un evento particolarmente suggestivo. una paziente gli disse che sua figlia Kirsty aveve ingoiato il cappuccio di plastica d'una penna ed ipotizzò che fosse finito nel suo stomaco, ma Rubenstein ebbe la forte impressione che fosse invece finito in un bronchi, cosa molto più grave. Egli convinse la donna e sua figlia ad andare subito in ospedale, ma le radiografie non mostrano nulla
Molto spaventate dai forti sospetti espressi dal loro Medico di Base, esse insistettero per ulteriori esami in un altro ospedale, ma nemmeno lì emerse nulla di anormale.
Infine, per calmare le due, ormai terrorizzate, uno dei medici del nosocomio suggerì di praticare una broncoscopia alla ragazza. Quel pomeriggio, il Broncoscopista estrasse il tappo masticato di una penna a sfera dal bronco principale destro della paziente. Poiché l'aveva masticato, il cappuccio di plastica sfilacciato si era annidato nella parete del bronco, sì che sarebbe stato molto improbabile che la ragazza lo avrebbe potuto espellere con la tosse, con conseguenze gravissime se lasciato nel polmone per troppo tempo. Kirsty avrebbe sviluppato una grave polmonite o forse anche una  patologia polmonare cronica ben più pericolosa, chiamata bronchiettasia.
Incoraggiato ad andare più a fondo, Rubenstein si unì ad una congregazione presso una Chiesa Spiritualista . La sua prima esperienza al circolo fu di trovarsi seduto in un cerchio medianico, cercando di concentrarsi sulla prima immagine che gli fosse venuto in mente, l'esatto contrario di ciò che insegnano alle scuola di medicina.  Ben presto però scoprì che le immagini che visualizzava erano significative per gli altri lì presenti. Le immagini che vedeva e le situazioni da lui descritte erano confermate da altre persone, con un livello di dettagli che rendeva ogni casualità (o effetto Barnum) affatto plausibile.


Ecco un esempio di contatto,tratto dal suo libro:
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<Col mio occhio mentale, potevo ancora vedere chiaramente Jane, in piedi dietro ad Hayley, ma dietro di lei intravvedevo una figura assai più sfumata.
 Era una donna, più vecchia di Jane, con i capelli grigi e indossa un vestito a fiori. Sorrideva e aveva le mani sulle spalle di Jane. Poi l'immagine cambiò e divenne più vivida. Ebbi la visione sorprendentemente chiara di un lampadario di cristallo, che occupava il mio intero campo visivo interiore. Si irradiava una luce potente e potevo distinguere chiaramente i colori dell'arcobaleno rifratti dai cristalli.Con ciò, mi sentii improvvisamente giungere una grande quantità di informazioni su questa donna, come se, in qualche modo mi fosse piovuto in testa, tutt'in una volta. Mi sentii dire, molto velocemente:
"Posso vedere un lampadario di cristallo Non è solo uno. Ne aveva un sacco,
la sua casa era piena di lampadari di cristallo.
Era molto orgogliosa della sua casa... era sempre in ordine.... Lei era molto vicino a voi. Penso che sia stata tua nonna o forse la sorella di tua nonna. Ha avuto un ictus ed era comatosa verso la fine della sua vita ... Poi iniziai a borbottare ... sentivo una felicità intensa che zampillava dal mio petto, finchè mi fu impossibile contenerla e scoppiai in lacrime. Tutti nella stanza mi guardavano, ma non ho potuto farne a meno. Ero sopraffatto dall'emozione. Poi persi il contatto Se n'era andata.
Ricordavo ciò che avevo visto, ma la vividezza delle informazioni non era più così evidente, le emozioni che avevo percepito come sensazioni erano improvvisamente scomparse, come se qualcuno avesse girato un interruttore, tuttavia, l'immagine del lampadario di cristallo era rimasto molto chiara.
Hayley mi guardava intensamente e mi disse:
 "Era mia zia. La mia prozia. Hai perfettamente ragione é lei.
Lei amava i lampadari di cristallo. Ma la cosa migliore è il fatto che tu abbia pianto
."
"Perché?" Le chiesi... Mi sono sentito estremamente stupido. Non aveva pianto in pubblico da quando ero bambino. Lei mi rispose:
"Perché nove anni o giù di lì prima di morire aveva avuto un ictus, come hai detto, ed il suo cervello era diventata molto più emotivo, per cui era solita piangere ogni volta che era felice."
Mi fece piacere, ma mi sentivo come se fossi passato sotto un rullo compressore.
Il mio mal di testa era tornato e mi sentivo completamente svuotato di ogni energia.>

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Provo molta affinità con il modo in cui l'autore affrontato le sue esperienze, comparabili con le mie. (Vedi: Le mie Prove Personali).
Il tono è giusto: è scettico, nel senso che esamina e mette in discussione tutto, ma non lascia che questo ottenebri la sua curiosità. Non c'è panico o tentavi di sopprimere le sue intuizioni, nè si preoccupa di quello che la gente potrebbe pensare della sua medianità. Se ne frega e va avanti.
In effetti mi ha sorpreso come Rubenstein abbia abbracciato con entusiasmo la sua vocazione, pur continuando la sua opera professionale, anche grazie all'aiuto datogli da sua moglie e grazie al fatto di non aver incontrato nessun'altro ad interferire col suo cammino (leggasi: Ordini Professionali!).
Il libro è scritto come un romanzo, in gran parte dialogato, il che rende la lettura facile e divertente, ma è anche un libro importante perchè Rubenstein ha dimostrato come sia possibile che un non-medium, qualcuno che nel suo lavoro è legato al pensiero razionalista, possa non solo adattarsi a ricevere l'intuizione psichica quando arriva spontaneamente, ma anche imparare ad usarla a beneficio degli altri

WEBMASTER

Incontri Fisici fra Genitori ed i loro Bambini 'Morti '(08-01-12)

AGGIORNAMENTO: CLICCANDO QUI POTRETE LEGGERE LA TESTIMONIANZA
 GIURATA SULLA REALTA' DELLE  MATERIALIZZAZIONI FORNITA DAI GENITORI DEI DUE RAGAZZI!
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Tutti gli esperimenti ebbero luogo nella casa di Barry e Pat Jeffery dove, diverse volte -dal Marzo all'Aprile 1983- sono state messe in luce a tantissimi testimoni le incredibili capacità di Medium a Materializzazione di Rita Goold.
Tali
esperimenti erano effettuati al fine di ricongiungere diverse persone con i loro "defunti" con centinaia di contatti ripetibili. Barry e Pat videro l'ectoplasma del loro figlio Michael, morto in un incidente motociclistico e la stessa cosa è successa a Gwen e Alf Byrne che sono stati fisicamente riuniti  in diverse occasioni, con il loro bimbo, Russell, morto di cancro all'età di nove anni, circa 20 anni prima della sua materializzazione.
Gwen racconta la sua storia meravigliosa nel libro "Russell", che sta dando una grande speranza e conforto ai genitori in lutto in tutto il
mondo.
(
La PdA spera di tradurre e pubblicare al più presto, almeno i capitoli più toccanti dell'opera, grazie al generoso aiuto d'una nostra Lettrice -NdR-) .

Nel 1983 il professor Archie Roy e gli altri membri della Society for Psychical Research misero in atto un grande sforzo organizzativo per catturare su pellicola tutti gli esperimenti al fine di condividere questa prova di sopravvivenza dopo la morte con quante più persone possibile. Purtroppo questi ricercatori non riuscirono nel loro intento, a causa dell'improvvisa indisponibilità della Medium, proprio mentre la squadra stava per entrare in casa sua con le telecamere ad infrarossi.
Rita Goold era stata spaventata da minacce telefoniche anonime che la mettevano in guardia avvertendola di terribili conseguenze se fosse andata avanti con gli esperimenti scientifici. Erano state messe in giro anche voci malevole per screditare ed infangare il suo personaggio, non si sa ad opera di chi (scettici? servizi segreti?). Rita era profondamente ferita perché aveva dedicato il suo dono per portare l'illuminazione all'umanità.  Lei aveva categoricamente rifiutato di prendere un centesimo per il disagio incredibile a cui era sottoposta dalle materializzazioni sebbene lei ed i suoi amici, Barry e Pat Jeffery, si ritrovassero senza un soldo ogni volta che aveva avuto luogo un incontro,durante i quali provvedevano anche ad offrire cibo e conforto ai loro visitatori. Scienziati del calibro del Prof. Archie Roy vorrebbero però completare tali esperimenti.

Dal suo libro "Russell" Gwen Byrne descrive la prima materializzazione
 effettuata dalla Medium Rita Goold di suo figlio "morto"
.


<In precedenza vi ho detto che ho potuto vedere Russell materializzato, sventolando sull'ectoplasma una torcia elettrica con una calza rossa posta sulla lampadina.
Non era un gioco, anche se sembrerebbe così ad alcuni dei miei lettori, poichè la Medium non utilizzava una cabina, ed era l'energia della torcia che mi ha permesso di vedere mio figlio materializzarsi completamente. Non ho intenzione di spiegare il concetto metafisico di 'energia', perchè questa spiegazione andrebbe oltre le mie capacità. Basti dire che l'energia di Russell, più quella della torcia, hanno raggiunto questo obiettivo. '
Guarda mamma. Ti mostrerò tutto di me! ' esordì mio figlio
E lo ha fatto. La torcia era una torcia normalissima, credetemi. Ha iniziato mostrandomi i suoi piedi nudi e le sue ginocchia, per me così familiari perchè ho ricordato- come ogni altra madre avrebbe fatto- le innumerevoli volte che gliele avevo lavate. Indossava pantaloncini corti ed una T-shirt. Le sue care mani a me tanto familiari con le sue unghie quadrate, proprio come quelle del suo papà. Poi su, su, fino al viso. Così bello! Un bambino in spirito è così bello che la mente, o la voce stentano a trasmetterne una descrizione appropriata. Posso solo dire che era proprio come l'avevo conosciuto sulla terra e stava lì di fronte a me in tutta la sua gloria! Capelli da istrice, come sempre, occhi così blu che mi guardavano con l'amore che solo un figlio può condividere con la madre. Come faccio a spiegarmi ulteriormente? Poi prese la mia mano e mi fu permesso di sentire i suoi capelli con i suoi familiari ciuffi e carezzare quel viso così caro, così dolce ed ho persino rivisto le sue lentiggini sul naso. Come ho già detto, non riesco a spiegare tutto ciò nè voglio cercare di descrivere i miei sentimenti in quel momento perchè sono miei e soltanto miei, ed ora sono divenuti un ricordo molto prezioso.
Avevo visto in precedenti sedute alcune parti del corpo di Russell ma solo ora mi era stata dato la possibilità meravigliosa della visione di lui per intero.
Non esistono parole sufficienti a spiegare pienamente i miei sentimenti e le emozioni nè allora nè adesso, così voglio lasciar tutto nell'intimità della mia memoria.>

Webmaster- da vari siti Internet

 

un animale così umano
(Di Mike Prescott)  (30-12-11)
 

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Di solito ho una buona idea di quello che voglio dire quando mi metto a scrivere uno di questi messaggi. Ma questa volta sto improvvisando. Ho una vaga idea del mio argomento, ma non so se riesco a spiegarlo chiaramente o se il mio punto di vista rende ancora il senso del discorso. Ciò a cui sto pensando è la relazione tra l'anima ed il corpo. Ai fini della discussione, ho intenzione di supporre che esista una cosa come l'anima che si incarna in modo da avere certe esperienze o per imparare certe lezioni (o entrambe).

Sarebbe facile dire che l'anima semplicemente anima il corpo, e che senza l'anima, il corpo sarebbe un pezzo di carne senza vita, ma penso che il rapporto tra i due è molto più complesso. In realtà, credo che si potrebbe dire che ogni persona è, in un certo senso, due cose: la persona umana e l'anima. Ricordo di aver letto la trascrizione di una regressione ipnotica di una paziente che ha rievoato una vita intermedia tra le vite terrene. La paziente ha descritto come fosse stata messa in grado di scegliere la sua prossima incarnazione umana tra diverse opzioni e che lei, alla fine, ha scelto di essere una donna in particolare. Avendo vissuto quella vita fino alla sua conclusione, pensava che le cose fossero andate bene per sé e per la donna che era stata.  "Sia per me che per lei" fu il modo in cui si espresse, credo.
Purtroppo non ricordo dove ho letto questa storia, anche se sono abbastanza sicuro che fosse in uno dei libri di Michael Newton. E sì,tranquilli, so bene che bisogna essere cauti con i racconti prodotti sotto ipnosi regressiva (RIP). Tuttavia, se accettiamo questa storia come accurata, emergono alcune domande interessanti. Come è possibile che questa anima fosse in grado di ottenere una panoramica delle sue varie vite come se si fosse trattato di esseri totalmente separati da lei stessa?  Più importante: che significa quando dice che le cose sono andate per il verso giusto per se stessa e per l'essere umano coinvolto?

Queste parole suggeriscono qualcosa di un pò sorprendente,ovvero che l'essere umano è separato dall'anima, e che se un'anima sceglie di non abitare in un certo corpo umano,poi qualche altra anima sceglierà quel corpo, e l'essere umano andrà avanti e vivrà la sua vita più o meno seguendo le stesse linee in entrambi i casi. In altre parole, l'anima non è una sorta di principio vitale necessario per la vita. La vita biologica, organica, continuerebbe la sua attività, indipendentemente da quale anima la abiti e forse anche se non c'è un'anima in essa. Dopo tutto, non dobbiamo necessariamente pensare che ogni essere vivente ha un'anima. Un' ameba è un essere vivente, ma non può avere un'anima. E possiamo salire lungo la catena evolutiva, pensando a cavalli, cani, gatti, scimmie, e concludere  che anch'essi non hanno un'anima. Un essere umano, esclusivamente percepito come un organismo biologico, non può quindi aver bisogno di un'anima, almeno non più di quanto ne ha un'ameba. Questo non vuol dire che un essere umano non può beneficiare di avere un'anima, solo che l'anima può non essere necessaria, e che quella specifica l'anima che va ad abitarlo può farlo come il risultato di una scelta arbitraria. Ma... aspettate un attimo. Questo significa che non abbiamo bisogno di un'anima per pensare, sentire, avere ambizioni e desideri, delusioni e dolore? In realtà, io penso di sì. Penso che questi aspetti della vita umana, probabilmente, sarebbero presenti anche in assenza di anime, proprio come pensieri, sentimenti, aspirazioni, ecc si trovano in tutto il regno animale.
Allora, non abbiamo proprio bisogno di un anima ? Sì, penso che sia possibile. Ma se non ne abbiamo bisogno per svolgere le funzioni che abbiamo in comune con il mondo animale, o anche funzioni leggermente più avanzate, ma ancora radicato nelle unità biologiche, ne abbiamo bisogno per ottenere
qualcosa che gli animali non possiedono:  la consapevolezza del sé.

In realtà, io suggerirei che l'auto-consapevolezza è né più né meno che l'anima che agisce da testimone dei nostri pensieri ed azioni. L'anima può essere semplicemente la differenza tra un organismo pensante e senziente che non è auto-consapevole ed un organismo pensante e senziente che è auto-cosciente.
Naturalmente questo implica che, probabilmente, la maggior parte, dei pensieri che facciamo non è una funzione dell'anima e potremmo così andare avanti anche non avendo l'anima. Non trovo questa un'idea particolarmente sorprendente. Gran parte del nostro pensiero è costituito da stereotipati schemi ripetitivi, associazioni riflessive ed idee prese da altri e sconsideratamente ripetute a pappagallo.
La voce nella nostra testa, parla, parla quasi sempre, ma probabilmente il 90%, o più, di quello che ha da dire è inutile. I pensieri originali, l'intuizione creativa, l'auto-riflessione profonda e l'auto-esame sono rari, e sono qualitativamente e quantitativamente diversi dal nostro banale flusso di coscienza. Non ci sono prove che gli animali siano capaci di questo tipo di attività mentale. Forse la funzione dell'anima nella vita umana è quella di fornirci queste scintille di intuizione e giudizio critico.
La teoria della trasmissione della coscienza, proposta per primo da William James, sostiene che la coscienza è una sorta di segnale ricevuto dal cervello, che decodifica il segnale in modelli elettrici e chimici che servono per far funzionare il corpo. Ho sempre trovato questa idea molto utile. Ma il rapporto reale tra la coscienza e il cervello è probabilmente molto più complesso e sottile.
Supponiamo che il cervello produca una gran parte del nostro pensiero e che l'anima principalmente testimoni questi pensieri. Supponiamo inoltre che, come l'anima osserva ed analizza i pensieri ed i comportamenti, capisca di essere stata cambiata in vari modi, nel bene o nel male, dai modelli di pensiero e dal comportamento del corpo che la ospita. Ora supponiamo che a volte l'anima intervenga in questi modelli di pensiero, offrendo una nuova prospettiva, la possibilità di vedere le cose dal di fuori del ristretto punto di vista dell'ego (che è l'organismo integrato nell' imperativo della sopravvivenza). Questi interventi si percepiscono come provenienti da una fonte esterna, perché dal punto di vista del cervello, l'ego, e l'organismo umano in sé, nascono da una fonte esterna.
La complessa interazione tra i pensieri,  sentimenti ed i comportamenti dell'organismo umano e la creatività, la consapevolezza riflessiva dell'anima, comportano molti cambiamenti, sia nel corpo che nell'anima. L'organismo può imparare, anche se imperfettamente, a superare i limiti del suo ego. L'anima può apprendere le lezioni originate dalle sfide, dai dilemmi morali, e dal dramma della vita terrena. Ognuno è influenzato dal'altro, né esiste modo di separarsi, almeno per la durata della incarnazione dell'anima in questa vita. E cosa succede quando quella vita è finita? L'anima si separa dal corpo, valuta le sue esperienze, elabora ciò che ha imparato, e procede poi a scegliere la sua prossima incarnazione.
E che fine fa l'ego-mente col quale l'anima ha condiviso quel corpo? Persiste in qualche forma, o semplicemente scompare in un batter di ciglia?

Alcuni direbbero che l'
ego-mente deve persistere, perché è in grado di comunicare attraverso i medium o riapparire nei ricordi delle reincarnazione. Ma è possibile che ciò che permane è solo l'impronta che
l ego-mente ha lasciato impressa nell'anima. Ricordate che, in questo scenario, l'ego-mente influenza l'anima, almeno tanto quanto l'anima influenza quest'ultimo. L'anima potrebbe benissimo mantenere una forte impronta dell' ego-mente col quale è stata recentemente collegata. E "abbassando le sue vibrazioni" per comunicare con un medium o reincarnarsi, l'anima può assolutamente identificarsi con l'ego-mente in questione e potrebbe perdere il senso di un sé più grande che può essere mantenuto solo in uno stato di "vibrazioni più elevate."
Questo potrebbe spiegare perché molte comunicazioni attraverso i medium, e molti ricordi delle reincarnazione dei bambini piccoli, sono fortemente egoici . Il defunto a volte sembra fissarsi sulle medesime questioni banali che lo disturbavano nella vita terrena. Eppure, quando si contattano "Esseri Superiori" o quando sono accessibili ricordi della vita tra le vite, queste banali, ossessioni egocentriche spariscono. Quindi, è almeno discutibile il fatto che la mente umana, in quanto tale, non sopravvive alla morte, anche se la sua impronta nell'anima sopravvive. E poiché l'anima è la parte auto-consapevole, auto-riflessiva di noi, è anche la parte a cui accediamo quando pensiamo profondamente alle questioni della vita e della morte, ovvero la parte che è più veramente "noi".
La parte non riflessiva, che è relativamente inconsapevole, va semplicemente via, perché non è più necessaria. Mi viene in mente una scena del film 2010 (il sequel di 2001: Odissea nello spazio) in cui un astronauta morto, Dave Bowman, appare alla sua vedova. Quando lei chiede se è davvero lui, egli risponde con queste parole
"Tutto quello che di David Bowman era importante fa ancora parte di me".

Si noti che i mistici nel corso dei secoli hanno compiuto notevoli sforzi per perdere la loro auto-identificazione con l'ego e per identificarsi, invece, con il "testimone". Forse questa pratica può essere intesa come diretta a ridurre al minimo l'aspetto mortale, animale, del sé e per massimizzare l' aspetto immortale, spirituale. Forse è anche ciò che gli antichi Greci intendevano dire quando hanno scritto la frase "Conosci te stesso" sulla porta dell'oracolo di Delfi, o il famoso aforisma di Socrate:

'una vita non esaminata non è degna di essere vissuta.
'
Non entrerò in particolari in questa sede, ma ho il sospetto che molte dichiarazioni attribuite a Gesù nei Vangeli possono essere interpretate in modo analogo.
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Partita a scacchi...col morto!
(26-11-11)
La partita a scacchi fra Viktor Korchnoi e Géza Maróczy, iniziata nel 1985 e terminata nel 1993, della durata di 7 anni e 8 mesi, è senza dubbio uno dei casi più intriganti mai riportati negli annali della ricerca psichica. E 'stato riportato dai Dott.ri Wolfgang Eisenbeiss e Dieter Hassler nel numero di aprile 2006 del Journal of the Society for Psychical Research .
'Questo caso sembra essere uno dei più notevoli elementi di prova per la sopravvivenza di una componente intelligente dell'esistenza umana dopo la morte corporale,'
secondo quanto affermato dal dottor Vernon M. Neppe, direttore del Pacific Institute Neuropsychiatric a Seattle, e professore presso il dipartimento di Neurologia e Psichiatria all'Università di St. Louis nel Missouri. Egli stesso é un campione di scacchi ad un livello però più modesto rispetto a Korchnoi e Maróczy, classificati al 13 ° e 29° posto, fra i giocatori di tutti i tempi, in uno studio del 1978.
Il match fu organizzato da Eisenbeiss, un agente di cambio svizzero e  Dottore in Economia con un interesse di lunga data nel campo della ricerca psichica. Sapendo che Eisenbeiss aveva una notevole esperienza nello studio dei medium, un dentista di nome Waldhorn, suggerì ad Eisenbeiss di avviare una partita a scacchi tra una persona vivente e una deceduta.
Incuriosito dall'idea, Eisenbeiss convinse Korchnoi, noto come Viktor il Terribile , che aveva disertato dall'Unione Sovietica e viveva in Svizzera, a prendere parte all'esperimento. Ha poi chiesto a Robert Rollans (1914-1993), un conoscente di lunga data e medium a scrittura automatico che viveva in Germania, di partecipare all'esperimento. Rollans era un candidato particolarmente adatto perchè non sapeva giocare a scacchi ed era disposto a partecipare, senza remunerazione. Inoltre, Eisenbeiss aveva piena fiducia nell'integrità morale di Rollans.
Eisenbeiss consegnò a Rollans un elenco di grandi maestri defunti ed egli chiese ai suoi spiriti di controllo (Tata e Gabriel) di individuarne uno disposto ad accettare una tale sfida.
Il 15 giugno 1985, Tata e Gabriel comunicarono che Maróczy avrebbe accettato la sfida e che avrebbe tentato di comunicare direttamente. '
Io sono Géza Maróczy e vi saluto', scrisse lo Spirito del grande scacchista ungherese, per mano di Rollans.
 'Posso parlare in tedesco quindi prima di tutto rispondo alla domanda di identificazione. E' stata l'apertura con la pedina del re e la difesa francese. Non riesco a continuare.
[Le lettere divennero disordinate] vado a raccontare tutto ai miei amici. Arrivederci '.

Tata e Gabriel tornarono, spiegando che Maróczy non era abituato alla scrittura attraverso un braccio terreno, e si stancava in fretta. Tuttavia, egli fu in grado di trasmettere la seconda mossa, d2-d4.
 Non è chiaro dal rapporto, ma queste mosse sono state apparentemente usate per testare le domande che Eisenbeiss aveva ideato in anticipo, per essere sicuri che fosse stato un maestro a raccogliere la sfida e non un qualche spirito impostore. Prima che la partita avesse preso il via, Maróczy espresse preoccupazione per la sua capacità di competere, perché era rimasto così a lungo senza far pratica:
 '
Sono stato e sarò a vostra disposizione in questo singolare gioco di scacchi per due motivi, in primo luogo perché anch'io voglio fare qualcosa per aiutare gli uomini che vivono sulla terra per convincersi che la morte non è la fine. Si sappia che la mente è separata dal corpo fisico e con la morte si arriva in un mondo nuovo, dove la vita individuale continua a manifestarsi in una dimensione sconosciuta.'
Come seconda ragione disse che l'avrebbe fatto per la gloria del suo paese, l'Ungheria.
Il gioco iniziò con Maróczy che fece la prima mossa, scrivendo 'e4' attraverso la mano di Rollans.
 Va notato che Eisenbeiss aveva dato a Rollans alcune lezioni di base in modo che avrebbe saputo dove mettere i pezzi.
'Durante la fase di apertura Maróczy ha mostrato una certa debolezza,'fu il commento di Korchnoi dopo la mossa 27. 'Il suo gioco è di vecchio stile. Ma devo confessare che le mie ultime mosse non sono state troppo convincenti. Non sono sicuro che vincerà. Egli ha compensato i difetti di apertura con un forte end-game. E' alla fine del gioco che si dimostra l'abilità di un giocatore e il mio avversario gioca molto bene.'   Nella sua analisi dettagliata del gioco, il dottor Neppe afferma che il presunto Maróczy 'ha giocato almeno a livello di master, e molto meno probabilmente, come un arrugginito, maestro di basso livello.'  Egli aggiunge che questo livello non avrebbe potuto essere stato raggiunto da Rollans anche dopo molto allenamento, partendo dal presupposto che non era un genio degli scacchi, sottolineando inoltre che l'avvio lento di Maróczy può essere il risultato di una teoria di apertura che avrebbe sviluppato dopo la sua morte. 'A causa delle grandi differenze stilistiche, il computer non poteva aver simulato il gioco, né molti giocatori di scacchi viventi avrebbero potuto giocare ad un così alto livello,' disse Neppe. Perché Korchnoi era spesso in viaggio e le e-mail non ancora disponibili, la partita procedeva lentamente. Rollans, sentiva un solletico nel corpo quando Maróczy era pronto a comunicare una mossa per lui. Di solito erano necessari circa 10 giorni perchè Eisenbeiss ricevesse la mossa successiva di Maróczy / Rollans . Come ci si potrebbe aspettare, gli scettici sospettarono che Rollans si fosse consultato con un esperti di scacchi prima di comunicare la mossa ad Eisenbeiss. Neppe crede che sia improbabile essendo stato il gioco 'stilisticamente compatibile con il modo di giocare di Maróczy.'
'E' ridicolo pensare che Rollans avrebbe chiesto ad altri grandi maestri quale mossa avrebbe dovuto darmi- scrive Eisenbeiss. Ed aggiunge che Rollans era curioso di conoscere i risultati, come lo era Korchnoi, sottolineando che né Rollans né Korchnoi erano stati pagati per la loro partecipazione e quindi che non c'era un motivo valido per barare. 'Lasciate che credano quello che vogliono: ci saranno sempre persone incapaci di accettare la realtà di tali fenomeni.'
Furono più le informazioni personali provenienti da Maróczy che convinsero Eisenbeiss che stesse realmente comunicando con Maróczy e che Neppe cita come prova in grado di ridurre in modo significativo il potenziale di frode.
Durante la partita, Eisenbeiss pose molte domande a Maróczy al fine di trovare conferme alla sua identità. Mentre alcune risposte potrebbero essere trovate facilmente, alcune informazioni private hanno richiesto ricerche più approfondite. Il 31 luglio 1986, Rollans ricevette 38 pagine scritte a mano da Maróczy in risposta ad alcune domande,dicendosi deluso del suo gioco,forse dovuto alla sua lunga assenza così come alle difficoltà nella comunicazione.
Al fine di confermare l'accuratezza delle risposte di Maróczy, Eisenbeiss contattò il club ungherese di scacchi e venne messo in contatto con Laszlo Sebestyen, storico ed esperto di scacchi, che accettò di fare qualche ricerca e stabilire se le risposte erano corrette. Sebestyen, che venne pagato per i suoi servizi, consultò diverse biblioteche in Ungheria e chiese informazioni ai due figli di Maróczy, entrambi più che 80-enni, al momento, e ad un cugino,impiegando più di 70 ore di lavoro per trovare le risposte a quasi tutte le domande di Eisbenbeiss.
Su 92 dichiarazioni fornite da Maróczy, Sebestyén fu in grado di confermarne 85 come dati di fatto,mentre le altre sette potrebbero essere vere, ma nessuna prova è stata trovata per confermarle, o non erano molto chiare. Un episodio particolarmente probatorio tra Eisenbeiss e Maróczy (attraverso Rollans, ovviamente) aveva a che fare con una partita che Maróczy aveva giocato nel 1930.
Eisenbeiss, che aveva trovato una registrazione della partita, chiese notizie a Maróczy sul giocatore che aveva sconfitto, un italiano di nome Romi. Maróczy rispose che non aveva mai conosciuto nessuno con quel nome, ma che aveva sconfitto un uomo di nome 'Romih.' Anche se il nome agli atti era 'Romi,'
Eisenbeiss trovò un resoconto della partita del 1930 in cui  il nome era scritto'Romih.', con la "
h"
Korchnoi era spesso in viaggio per partecipare alle competizione, e così il gioco venne registrato per sette e più anni. Maróczy, che giocava in 'vecchio stile' , abbandonò dopo 47 mosse e Rollans morì tre settimane dopo il completamento del gioco.
Il Dr. Neppe ritiene inoltre che la teoria della Super-Psi avanzata da alcuni parapsicologi è meno probabile dell'ipotesi spiritualistica, che avrebbe richiesto la cogitazione attiva di un maestro di scacchi o altri giocatori in vita, esteso per un periodo di tempo tanto lungo.
La spiegazione è che la partita a scacchi Korchnoi contro Maróczy suggerisce fortemente che la coscienza sopravvive alla morte fisica e continua ad esistere in un mondo spirituale.
Sul suo sito web, l'autore e ricercatore Miles Edward Allen classifica il caso fra i più probanti e lo classifica al terzo posto tra i 40 casi da lui selezionati.

Trad. Webmaster dal Sito di Mike Tymn

MEDIANITA' SCANDINAVA
(23-11-11)

Negli Atti della Society for Psychical Research esiste un interessante documento scritto da Erlendur Haraldsson sul caso di un Medium Islandese che ricorda la ben più famosa visione dell' incendio di Stoccolma descritto da Swedenborg e da Immanuel Kant. Trattiamo  prima il caso avvenuto in Islanda.  Indridi Indridason, un Medium con effetti fisici che tenne una serie di sedute a Reykavik nel 1905, producendo forti movimenti del tavolo, scrittura automatica e comunicazioni sotto trance. Nel Novembre dello stesso anno si presentò un nuovo spirito comunicatore, non riconosciuto da nessuno dei presenti. Parlava danese e si identificò come 'il signor Jensen', un nome comune in Danimarca. Ci fu una pausa, e quando la seduta riprese, 'Jensen' riapparve, e riferì che durante l'intervallo s'era recato a Copenhagen (a 2100 Km di distanza) dove aveva visto un incendio appena iniziato in una fabbrica. Se ne andò, ma poi, tornato nuovamente, disse che i Vigili del Fuoco erano riusciti a spegnere l'incendio, dopo un'ora di lavoro. Come Haraldsson ha poi stabilito, esistono notizie stampa di un incendio avvenuto a Copenhagen proprio in quei momenti.  I dettagli corrispondevano tutti: si trattava d'una fabbrica, l'orario in cui il fuoco era iniziato era corretto,come pure il fatto che il fuoco era stato messo sotto controllo nel giro di un'ora. Nel 1905 l'Islanda non era collegata con nessun altro luogo del mondo, dato che il telefono arrivò un anno dopo, e la telegrafia solo nel 1918. L'isola era completamente dipendente dalla posta via mare.

Una spiegazione piuttosto ovvia è che si sia trattata d'una coincidenza: gli incendi nelle grandi città non sono affatto rari. Nelle quattro settimane durante le quali l'incendio si era verificato (due prima e due dopo),ne vennero segnalati ben quattro dai principali giornali, tra cui quello descritto nella seduta islandese,solo che uno era iniziato proprio in una fabbrica,un evento molto meno comune degli incendi nelle case,e solo quest'ultimo era stato di grandi dimensioni, mentre gli altri erano piccoli e rapidamente estinti, quindi molto meno interessanti. Haraldsson considera doverosamente alcune altre possibilità, ad esempio, che il Medium avesse avuto  un complice a Copenaghen che aveva  appiccato l'incendio,o che il messaggio fosse giunto con dei piccioni viaggiatori, ipotesi che non possono essere scartate a priori. Non penso che questa sia una prova particolarmente forte, semplicemente perché può essere liquidata come una mera coincidenza,ma io la trovo interessante per questo motivo: se la medianità è un vero e proprio fenomeno e se, addirittura, è qualcosa di più che chiaroveggenza e spiriti disincarnati che tornano in questo mondo per farci visita, allora questo è il genere di cose che ci si dovrebbe aspettare che accadano. Sarebbe sorprendente se gli Spiriti non potessero viaggiare in tutto il mondo e osservare cosa sta succedendo. 

Il caso dell'incendio di Stoccolma è un episodio di possibile chiaroveggenza. Si è verificato nel 1759 ed è descritto in una lettera inviata quattro anni più tardi da Kant ad un amico. L'intellettuale svedese (veggente, erudito, ecc) Swedenborg aveva viaggiato dall'Inghilterra ed era arrivato nel porto di Göteborg,a circa 250 chilometri da Stoccolma. Un giorno,verso le sei, Swedenborg uscì per far ritorno  poco dopo, piuttosto pallido ed allarmato. Disse ai suoi amici che un pericoloso incendio era appena scoppiata a Stoccolma e che la casa di uno dei suoi conoscentii -del quale fece il nome-era già in cenere, e che il suo  proprietario era in pericolo. Alle otto, dopo essere di nuovo uscito e rientrato, esclamò con gioia : "Grazie a Dio! Il fuoco è stato spento tre porte prima di quella di casa mia!".
 La notizia provocò grande commozione in tutta la città, ma soprattutto tra i suoi amici.
La Domenica mattina, Swedenborg venne convocato dal Governatore, che lo interrogò in merito al disastro. Swedenborg gli descrisse l'incendio con precisione, come era cominciato, in che modo esso era cessato, e per quanto tempo era durato. Lo stesso giorno la notizia si diffuse in tutta la città, e come il governatore aveva pensato, la costernazione era notevolmente aumentata, perché in molti si preoccuparono per i loro amici e le proprietà, che avrebbero potuto essere rimasti coinvolti nel disastro. Il Lunedi sera giunse a Gothenburg un messaggero inviato dal Ministero del Commercio per dare informazioni sull'incendio.
Nella lettera  l' incendio veniva descritto con precisione, esattamente come indicato da Swedenborg. 
 Il Martedì mattina il corriere reale giunse dal Governatore con le tristi notizie  sulle perdite umane che la tragedia aveva provocato, le case che avevano danneggiato o distrutto, notizie per nulla differenti da quelle che Swedenborg aveva dato nel momento in cui era avvenuta . E' molto improbabile che sia stata una mera coincidenza. Le date e gli orari collimavano, e l'allarme di Swedenborg era stato appropriato alla scala dell'incendio, il più grande mai verificatosi in città, iniziato a Södermalm a un kilometro circa dalla casa di Swedenborg e che si era spento a meno di 300 metri da casa sua.
Kant sembra averla considerata una buona prova, ed avendo avuto come testimoni un amico in entrambe le città, dice che l'episodio è "al di sopra di ogni possibile dubbio".  Prove puramente aneddotiche, direbbe uno scettico, ma ancora  abbastanza sorprendenti per chi ha la mente un pò più aperta.

(Trad. Webmaster Da Paranormalia e Biblioteca Bozzano)

PAROLA DI GHOST-HUNTERS:
GLI ESP SONO RIPRODUCIBILI!

(13-11-11)
Tutto è cominciato quando Brad,all'età di 17 anni, catturò un video stupefacente sul campo di battaglia di Gettysburg, dove si era recato in vacanza con la famiglia .
"
Abbiamo lasciato la città intorno a mezzogiorno e, quando ho guardato nel campo, ho visto 10-12 soldati dell'Unione", ha detto Brad Klinge che col fratello Barry va in giro per gli USA a caccia di fantasmi.
"Si potevano vedere chiaramente la bandiera americana, le loro uniformi scure ed anche i tamburi che alcuni di loro portavano sulla schiena. Sarò stato a circa 500/600 metri di distanza quando ho iniziato a fissare la scena con il mio videoregistratore VHS, perché ho pensato che fosse solo una rievocazione storica in costume."
Quando Brad ha spento la telecamera per cercare di avvicinarsi ai soldati, quest'ultimi erano spariti.
"E 'stata solo una frazione di secondo, ma ho riguardato il mio video e li avevo registrati molto chiaramente. Purtroppo eravamo solo in tre (Brad ed i suoi genitori) e non c'era nessun'altro a testimoniare l'evento.Clic per vedere il filmato originaleDa allora in poi ho fermamente creduto che i fantasmi esistono."
Per 20 anni, Brad ha mostrato il video solo a tre persone,
tra cui suo fratello Barry.
"E 'stato così reale e incredibile, che se l'avessi mostrato ad altri la gente non mi avrebbe creduto, anche se allora trucchi al computer non esistevano ancora", ha dichiarato Brad. "Ma, da quel momento è iniziato per noi l'interesse per il paranormale, perché, se un simile fenomeno si può registrare su videocassetta, ci deve esser pure una spiegazione scientifica.".
Quando i Fratelli Klinge sono stati scritturati per il programma TV "Lab Ghost", il loro primo episodio è stato dedicato alla rivisitazione dell'esperienza di Brad a Gettysburg. Hanno scoperto alcuni aspetti molto interessanti.
"Uno, abbiamo appurato dove fosse Brad quando ha girato il film", ha detto Barry Klinge.
"Due, abbiamo scoperto pure che le rievocazioni in costume non si fanno sul campo di battaglia originale. L'unica rievocazione consentita in questo sacrario è stata effettuata durante le riprese del film <Gettysburg> Il fatto che non c'erano spettatori a guardare i soldati mentre Brad stava filmando, prova che ciò che ha visto non era una rievocazione."

Nel programma televisivo "Laboratorio Fantasma", in cui vengono utilizzate le attrezzature dei fratelli Klinge, vengono indicati nuovi metodi di sperimentazione e nuove teorie . La loro analisi istantanea è un elemento unico del programma TV: i membri del team si posizionano nel laboratorio mobile ad ascoltare dal vivo le sessioni di EVP (acronimo che sta per fenomeno della voce elettronica) che vengono catturate su un registratore audio digitale dagli "esploratori" che si recano nei luoghi "infestati".
"A che serve ascoltare un EVP una settimana dopo?" Ha detto Barry. "Se otteniamo un EVP nel seminterrato di una casa, voglio sapere subito chi è, perché è lì che bisogna indagare."
Secondo i Fratelli Klinge alla base di tali fenomeni vi è la legge di conservazione dell'energia che afferma che l'energia non può essere distrutta o creata, ma che viene semplicemente trasferita.
"Quando si muore, crediamo che l'energia venga catturata dall'ambiente. L'EVP è semplicemente l'impronta di una voce che viene registrata da ciò che ci circonda. Potrebbe essere la sedia su cui siete seduti o qualsiasi cosa intorno a voi che agisce come una calamita. Sono forse solo una o due parole catturate e 20 anni dopo, qualcosa le riattiva e si ottiene l'impronta o EVP."
Una teoria di cui i Fratelli Klinge sono fieri e che sentono di avere dimostrato è il loro metodo per provocare le EVP. E 'simile alla teoria di Singapore, che viene utilizzata in una sorta d' indagine forense.
In pratica, consiste nell'osservare le reazioni di un eventuale fantasma posto davanti alla ricostruzione dell'ambiente in cui è vissuto. La tecnica può utilizzare musica, stimoli visivi o forse anche la lettura di brani di un libro o di una poesia che lo Spirito conosce bene. I Klinge hanno utilizzato la tecnica ad un altro livello, registrando così uno dei loro migliori elementi di prova.
"
E 'successo a Deadwood, dopo aver catturato un EVP in cui si sentivano le parole 'NOVE QUADRI' il che ci ha fatto pensare a Wild Bill Hickok, il famoso pistolero ucciso proprio lì mentre, giocando a poker, aveva in mano appunto nove quadri ".
I Fratelli Klinge hanno ricreato la scena dell'omicidio ingaggiando alcuni attori che recitavano,
 mentre i ricercatori nello studio mobile conducevano una sessione di EVP.
"
Abbiamo scatenato l'inferno contro Wild Bill, con frasi provocatorie del tipo 'non si sta mai seduti con la schiena verso la porta' e cose del genere", ha detto Barry.
(Il famoso sceriffo infatti, venne colpito a tradimento dal suo assassino che non vide
perchè era entrato dalla porta a cui lui volgeva le spalle -NdR-)

"Quando siamo arrivati al punto in cui la pistola era puntata alla sua nuca,
abbiamo fermato la scena e chiesto: 'Bill, hai qualche ultima parola da dire?'"

Hanno subito ricevuto una chiara risposta.
"I ragazzi nel camion avevano registrato qualcosa ed erano eccitatissimi.
 Abbiamo riascoltato l'EVP e sentito le parole,
'Dì a mia moglie che le voglio bene'".

A quel tempo, i Fratelli Klinge non sapeva nemmeno che Hickok fosse sposato, che egli era in realtà uno sposo novello. Più tardi hanno trovato una lettera in cui Hickok, pochi giorni prima della  morte, aveva rivelato a sua moglie di avere dei brutti presentimenti.
"Ora sappiamo che i fenomeni paranormali possono essere prevedibili", ha detto Brad.
"Lo abbiamo fatto in modo scientifico, ma resta pur sempre un fatto paranormale".

Webmaster da DL-Online

Gurdjieff E LA NEW-AGE
(
21-10-11)

Quello che viene chiamato Movimento New Age iniziò negli Stati Uniti e in Europa negli anni Sessanta e Settanta, con seguaci di origini molto diverse, ma accomunati da una insoddisfazione per il Cristianesimo ed il Giudaismo tradizionale, oltre che dal rifiuto dell'ateismo e del materialismo.
 I peggiori esponenti della New Age sono  satanisti come Anton La Vey e Michael Aquino, mentre i migliori sono dei sinceri ricercatori spirituali che hanno fiducia nella loro voce interiore più che in quella di qualsiasi sacerdote o rabbino, anche se alcuni hanno solo scambiato un insegnante spirituale per un altro, seguendo vari sedicenti (e fraudolenti) guru. La maggior parte dei New-agers sono fortemente influenzati dalle religioni orientali, in particolare l'Induismo e il Buddismo Zen, religioni che sottolineano l'unicità e l'unità, di tutte le cose e di tutti gli esseri viventi, sforzandosi di unire scienza e misticismo. Spesso credono nelle pratiche di salute olistica: per esempio l'Istituto Esalen è essenzialmente una organizzazione New Age, come pure la Fondazione Findhorn.

Le radici del movimento vanno lontano, a partire dai mistici cristiani (tra cui alcuni santi) ed ebrei, mentre la Kabbalah è certamente al di fuori della corrente principale dell'ebraismo, oltre agli Ebrei Chassidici (che iniziarono come mistici) e le sette eretiche cristiane, come gli Gnostici. E c'erano sette come i Templari (probabilmente antenati dei Massoni di oggi) ed i Rosacroce, così come alcuni alchimisti, astrologi maghi e mistici come Emanuel Swedenborg e Anton Mesmer.
Il movimento spiritualista del XIX secolo ha offerto un'alternativa alle religioni tradizionali, e così nacquero i Trascendentalisti del 1830 e 1840, per lo più membri della élite culturale del New England, persone come Emily Dickinson, Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau. Essi credevano che la verità spirituale non si trova in chiesa, ma avendo fiducia nelle nostre intuizioni. Nel tardo diciannovesimo secolo Helena Blavatsky fondò la Teosofia (conoscenza di Dio), ed usò già l'attuale termine "New Age", come aveva fatto nel lontano 1809 il poeta inglese William Blake, artista e mistico . Poi ci sono state persone come Edgar Cayce, Carl Jung, e Rudolf Steiner, fondatore dell'Antroposofia (Conoscenza dell'Uomo), così come gli occultisti più sinistri che hanno posto le basi per il partito nazista.
Uno dei mistici più noti e influenti che ha preceduto la New Age è stato George Ivanovic Gurdjieff, di origine greco/armena, nato nell'attuale Georgia. Nacque (sebbene la data sia incerta) il 14/01/1866 e morì il 29/10/1949. Proveniva da una famiglia abbastanza ricca, ed è interessante notare che Josef Stalin (come fu in seguito conosciuto) fu per un certo tempo uno dei pensionanti nella casa della famiglia  Gurdjieff. Questo fatto può o non può essere significativo, dato che non c'è alcuna prova che i due si siano in qualche modo influenzati a vicenda. Gurdjieff viaggiò e visse molto tempo all'estero, e  venne particolarmente attratto dalla musica e dalla danza.
 L'insegnamento fondamentale di Gurdjieff è che la vita umana è vissuta in uno stato di veglia apparente, prossimo al sogno. Attraversiamo tutta la nostra vita più o meno mezzi addormentati, ignari di molte cose che accadono intorno a noi, utilizzando solo una piccola parte del nostro intelletto, che è impreparato a ricevere la verità spirituale. Se questo suona un po 'come alcuni degli insegnamenti del Buddismo Zen non è probabilmente un caso, dato che Gurdjieff é stato fortemente influenzato dalle religioni orientali. Rifiutò ciò che egli considera i tre percorsi tradizionali per l'illuminazione: la via del fachiro, del monaco e dello yogi, in quanto tutte richiedono obbligatoriamente che si rinunci alla vita ordinaria. Gurdjieff riteneva che questo fosse un errore, ed ha sostenuta quella che lui chiama la "quarta via". I suoi insegnamenti spaziano fino al "cristianesimo esoterico", perché era convinto che la Bibbia contiene grandi verità spirituali che sono state fraintese o dimenticate.
A volte chiamava quello che stava insegnando semplicemente "il mio lavoro." In qualche modo, gli insegnamenti di Gurdjieff ricordano i concetti de "la vita esaminata" di Socrate e Platone.
 Ha iderato diversi balletti e sviluppato "danze sacre", chiamate anche "movimenti di Gurdjieff", che sarebbero presumibilmente in grado di alterare la coscienza in un modo forse analogo al Tai Chi. Gurdjieff credeva che esistessero nove tipi di personalità, che ha rappresentate con una figura geometrica chiamata "enneagramma" e su cui ha scritto tre libri:
I racconti di Belzebù a suo nipote,  Incontri con uomini straordinari, e l'opera incompiuta
La Vita reale.
Nel 1922 a Parigi fondò l'Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo che ha ispirato molti seguaci, uno dei quali, il  russo Ouspensky che si unì a Gurdjieff nel 1915,  ha portato avanti il suo lavoro dopo che il maestro è morto. Piotr D. Ouspensky fu sempre affascinato dal concetto di tempo come una quarta dimensione.
La Fondazione Gurdjieff, fondata dopo la morte di Gurdjieff, esiste ancora.
Gurdjieff affermava di aver studiato con una setta misteriosa chiamata la Fratellanza Sarmoung, influenzata dai mistici islamici detti Sufi e di aver partecipato alle loro cerimonie 'sama', che rappresentano un'ascesa verso la perfezione spirituale. I Sufi, perseguitati in Iran (prova che dovevano fare qualcosa di giusto), praticano anche il "dhikr", che consiste nel ripetere i nomi di Dio.
 I loro uomini santi i "Dervisci", e soprattutto in Turchia quelli dell'Ordine Mevlevi, praticano ancora vorticosi balli per alterare la coscienza e sono quindi chiamati "dervisci rotanti".
Oltre questo, e forse la sua lettura di Platone ed eventualmente il Buddismo Zen, è impossibile sapere esattamente quali furono le tradizioni che più lo hanno influenzato: di certo, pare che abbia dovuto ben poco a Helena Blavatsky e ad altri occultisti precedenti.
In varie occasioni Gurdjieff è stato accusato di manipolare e usare i suoi seguaci come servi, e di ottenere favori sessuali dalle donne. Se queste accuse sono vere, significa semplicemente che era un essere umano imperfetto moralmente, incapace di vivere gli alti ideali a cui aspirava. Se questa è la cosa peggiore che si può dire di lui, forse il suo insegnamento deve essere studiato ancora oggi. Di sicuro conviene sottolineare il fatto che ogni ricercatore spirituale deve fare molta attenzione nella scelta di un insegnante ed evitare di fidarsene troppo.
In definitiva, spetta a ciascuno di noi decidere da soli in cosa credere.

(Webmaster da varie fonti Internet)

CONTATTI POST-MORTEM SULLA CNN!
(27-09-11)

Forse questa storia di contatto con una persona morta da quasi 24 ore non farà grande impressione, almeno ai nostri Lettori più affezionati: in fondo sappiamo benissimo che è abbastanza frequente "chiacchierare" con un "doppio etereo", sia "dal vivo" che per telefono. Ve la stiamo proponendo però, per tutt'altro motivo, in quanto è apparsa sulla CNN, la prestigiosa Rete Televisiva Americana! Ciò dimostra come i nostri amici d'oltreoceano siano molto più aperti verso tali tematiche, a differenza di noi Italiani che, a parte trasmissioni come Mistero e Voyager, siamo tenuti a digiuno sulle tematiche Paranormali da parte dei Media nazionali. 

Una notte d'inverno del 2001 ,Nina De Santo stava per chiudere il suo salone di parrucchiera nel New Jersey
quando lo vide fermo, fuori dalla porta a vetri del suo locale.
Era Michael, un suo affezionato cliente che stava attraversando una brutto momento della sua vita.
Sua moglie aveva divorziato dopo aver avuto una relazione con il suo fratellastro, ed aveva perso la custodia dei figli nella battaglia legale che ne era seguita.
Era emotivamente distrutto, ma la De Santo aveva cercato di aiutarlo: aveva ascoltato i suoi problemi, parlato con lui a lungo, ed erano spesso usciti per un drink.
Quando la De Santo aprì la porta quel Sabato sera di dieci anni fà, Michael sorrideva:
"Nina, non posso rimanere a lungo", le disse, fermandosi sulla soglia."Volevo solo dirti grazie di tutto".
Dopo aver chiacchierato un bel pò, Michael si congedò e Nina andò a casa. La Domenica successiva ricevette una strana chiamata da un dipendente del salone che le comuinicò che il corpo senza vita di Michael era stato trovato la mattina precedente - almeno nove ore prima che lei gli avesse parlato nel suo negozio. Si era suicidato...
Se Michael era morto, con chi, o con che cosa, aveva parlato quella notte?
"Fu molto strano. Ho attraversato un periodo di incredulità. Come puoi dire in giro che hai visto questo uomo, solido come sempre, entrare in negozio a parlare con te, se è morto?"
Oggi, la De Santo ha un nome per quello che le è successo quella notte:
"apparizione da crisi", termine che ha trovato indagando sui fenomeni paranormali.
Secondo i Ricercatori, un'apparizione da crisi è causata dallo spirito di una persona da poco deceduta che visita qualcuno con cui ha una stretta connessione emotiva, di solito per dirle addio.
E così la De Santo, a seguito di questa esperienza che l'aveva così tanto colpita, si unì
alla Eastern Pennsylvania Paranormal Society, che indaga sul paranormale.
Ha così parlato coi parenti di Michael ed esaminato il rapporto del Coroner per confermare l'ora della sua morte, fissata al Venerdì sera, ovvero quasi 24 ore prima di averlo visto nel suo salone.
Il corpo di Michael era stato scoperto da suo cugino circa alle 11 del Sabato mattina. Michael era accasciato sul tavolo da cucina,ucciso per sua mano,da un colpo d'arma da fuoco.
La De Santo è stata confusa in un primo momento, ma ora ha una teoria.
Aveva conosciuto Michael inizialmente come un cliente, ma presto era diventata la sua confidente.
Una volta, dopo una delle sue lunghe chiacchierate, Michael le aveva detto:
"Mi fai sentire in grado di conquistare il mondo!"
Forse Michael aveva voluto mettere a posto alcune cose in questo mondo prima di passare a quello successivo. "Molte volte, quando una persona muore tragicamente, c'è una certa dose di colpa o di agitazione. Non credo che lasciano subito questa Terra. Rimangono qui. Penso che sentiva di aver lasciato qualcosa di incompiuto. Aveva bisogno di dirmi addio. E così ha fatto".
Ecco come Nina ha descritto la loro ultima conversazione:
Mentre chiacchieravano faccia a faccia sulla soglia del suo negozio, non si sono mai toccati, nemmeno con una stretto la mano. Ma lei non ricordava nulla di strano, nessuna voce incorporea, nessun corpo traslucido, nessuna strana vibrazione come si vede nei film
"Sto in un posto davvero bello adesso", ricorda che lui le aveva detto.
C'erano, però, due dettagli strani non notati al momento, ma che Nina ha potuto mettere insieme successivamente: quando aveva aperto la porta per salutare Michael,aveva sentito un brivido inquietante. Poi aveva notato che il suo volto era grigio e pallido e, sebbene avesse tenuta la porta aperta per lui, si era rifiutato di entrare dicendole: "Grazie ancora, Nina".
Poi le sorrise, si voltò e si allontanò nella notte invernale.
(Da: CNN)

CLAMOROSO:ISTITUTO DI RICERCA ESP   riconosciuto dal governo britannico ! (22-09-11)


 Le voci erano circolate per mesi tra i gruppi del Regno Unito di ricerca paranormale.  L'ASSAP - Associazione per lo studio scientifico dei fenomeni anomali - aveva fatto sapere di un prossimo annuncio molto importante e c'era molta speculazione su ciò che sarebbe stato comunicato.  Il segreto è stato finalmente svelato Sabato, 10 Settembre 2011, alla conferenza del 30 ° anniversario dalla fondazione, quando l'Associazione - una istituzione senza scopo di lucro interessata ad ogni sorta di strani avvenimenti  - ha annunciato che gli investigatori di fenomeni anomali erano stati riconosciuti come un corpo professionale .
Ufficialmente riconosciuti, nientedimeno che dal governo del Regno Unito!
Ma...Che cos'è esattamente un Ordine Professionale?
Il Sito dell'associazione, spiega che un tale corpo "esiste per favorire gli interessi di una determinata professione, i suoi clienti, [e] il grande pubblico", aggiungendo che gli Ordini Professionali fissano degli standard per i loro membri. Nel Regno Unito, per esempio, la British Psychological Society rappresenta gli Psicologi, l'Istituto del Genio Civile rappresenta gli Ingegneri Civili, e così via.
Si noti che la parola "professionale", come viene usata qui, non implica che l'ASSAP possa avviare attività commerciali, ma si riferisce semplicemente ad un approccio responsabile e serio verso le indagini sul Paranormale. Purtroppo, l'ASSAP non è in procinto di ricevere finanziamenti statali, né sta per inglobare altri gruppi di ricerca paranormale, tutte le modifiche sono il risultato di un nuovo statuto dell'Associazione che si applicherà solo ai membri ASSAP.
Quello che il riconoscimento significa (e qui cito dal sito ASSAP) è che le indagini sui fenomeni anomali sono ora "visti come capaci di essere un'attività professionale a beneficio di tutti."
 In un certo senso, nulla è realmente cambiato. Dopo tutto, l'ASSAP era già operante come un organismo professionale e così tutto quello che è realmente accaduto è che il nome dell'associazione è stato aggiunto ad una delle tante liste ufficiali di Sua Maestà.
Eppure, in un campo così spesso deriso da parte degli scettici, il solo fatto d'essere stato accettato dal Governo Britannico come una seria associazione di Ricercatori é un riconoscimento molto significativo . E 'difficile non essere un pò invidiosi! Quando vedremo anche noi in Italia un simile riconoscimento alle pur tante associazioni di casa nostra che studiano altrettanto seriamente il Paranormale?  

Se volete contribuire con le vostre opinioni, potete scoprire come fare visitando il sito web:
http://www.assap.ac.uk/
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Anima SUPERIORE / Anima INFERIORE
(24-08-11 )             - Di Michael Prescott -
C'è una grande discrepanza nelle raccolte di descrizioni sull'Aldilà che mi ha sempre sconcertato. Non pretendo di avere la risposta, ma ho pensato di sottoporvi una mia idea altamente speculativa.
La discrepanza riguarda la questione sempre spinosa della reincarnazione. Nella maggior parte delle esperienze di pre-morte ed in una grande quantità di comunicazioni canalizzate, la reincarnazione non compare, tanto che alcuni presunti comunicatori si sono spinti fino al punto di affermare con certezza che la reincarnazione è un mito. Altre comunicazioni ricevute dai medium, però, dicono esattamente l'opposto ed inoltre, quei ricercatori che hanno ipnotizzato i loro pazienti, non solo hanno ottenuto resoconti dettagliati delle loro vite precedenti, ma in alcuni casi, anche descrizioni di una vita tra le vite in cui l'Anima aveva pianificato la sua prossima incarnazione. L'incoerenza è più evidente nei racconti di transizione dell'Anima verso l'Aldilà.
Se ascoltiamo chi ha avuto esperienze di pre-morte e molti presunti comunicatori, sentiamo dire che l'Anima arriva nell'Aldilà senza alcun ricordo di qualsiasi incarnazione fisica diversa da quella più recente. L'ambiente di vita dopo la morte, almeno inizialmente, è un luogo di riposo e di godimento di arti, tempo libero, ed apprendimento, ma se ascoltiamo i pazienti indotti in ipnosi profonda, sappiamo che l'Anima arriva nell'Aldilà con un immediato ricordo di molte altre vite passate.  L'Anima è riunita con le altre che la conoscono da varie incarnazioni terrene e da molti interludi vissuti nel mondo degli spiriti e, quasi subito, s' imbarca in un programma di formazione al fine di prepararsi per la sua prossima incarnazione.
Anche se ci sono alcune analogie tra i due racconti, le differenze sono sostanziali e apparentemente inconciliabili. Una spiegazione ovvia è che almeno una di queste storie non è credibile e, se dovessi disfarmi di certi racconti sull'Aldilà, sceglierei il materiale ottenuto attraverso l'ipnosi, dato che i soggetti ipnotizzati sono noti per la loro tendenza a confabulare, in altre parole ad inventare storie, al fine di soddisfare le richieste esplicite o implicite dell'ipnotizzatore.
 Esperimenti di ipnotismo eseguiti nel tardo 19 ° secolo suggeriscono fortemente che le abilità PSI latenti di una persona possono essere notevolmente accentuate quando è sotto ipnosi, quindi, io non escluderei la possibilità che il soggetto ipnotizzato faccia, in realtà, una lettura della mente dell' ipnotizzatore, che crei cioè una sorta di ciclo di feedback o di follia a due.  Se questo è il caso, allora l'evidenza dagli studi fatti sotto ipnosi potrebbe essere di valore limitato. Nel frattempo, le prove raccolte dalle esperienze di pre-morte e dalla medianità, in generale, mi sembrano molto più solide.

Eppure, ci può forse essere un modo di conciliare questi due insiemi molto diversi di racconti.
 Supponiamo che ogni tipo di considerazione sia valida, ma che i racconti provengano da fonti diverse.
Per dirla chiaramente, cosa succederebbe se le storie raccontate dai "ritornati" e dalla maggior parte dei Mediums provengono da contatti con l'Anima ordinaria, mentre le storie raccontate dai soggetti ipnotizzati hanno origine dalla così detta super- Anima, cioè da uno Spirito multidimensionale ?

Secondo alcune tradizioni mistiche, la nostra identità terrena, che potremmo definire come la nostra Anima, è solo una parte di una più ampia identità, molto più completa e conosciuta come Super-Anima
 o Sé Superiore. Questo permette alla Super-Anima che vari aspetti di se stessa si incarnino in tempi diversi e in luoghi diversi per sperimentare una varietà di condizioni nel mondo fisico.
La stessa Super-Anima, mentre è connessa con l'Anima, resta distinta da essa, proprio come un albero può essere distinto dalla foglia che cresce su uno dei suoi rami. L'albero e la foglia possono essere visti come un singolo organismo, ma possono anche essere visti come entità separate.
In questa visione, l'Anima individuale non si reincarna, dal momento che, per farlo, avrebbe bisogno di perdere l'identità individuale che aveva costruito nella sua prima (e unica) incarnazione.
Invece, qualche altra parte della SuperAnima subisce la nuova incarnazione, magari portando con sé alcuni dei ricordi -o karma- acquisiti dalla prima Anima nella sua avventura terrena.
Potremmo paragonarlo ad una staffetta, in cui la fiaccola viene passata da un corridore all'altro.
Ora, se c'è una qualche verità in questo discorso, potremmo forse trovare un modo per conciliare l'apparente contraddizione tra le due versioni della vita dopo la morte. Nella maggior parte dei casi, Ritornati e medium stanno parlando dal punto di vista dell'individuo (Anima per mancanza di una parola migliore), mentre dall'altra parte, alcune entità, così come quelle che comunicano quando un soggetto è in ipnosi profonda, rappresentano la Super-Anima, fornendo così una prospettiva diversa.
Dal punto di vista dell'Anima, l'identità individuale non cambia molto nel passaggio all'altra vita; non c'è memoria di una precedente incarnazione e nessuna conoscenza di nessun tipo.
 Lo scopo principale della vita dopo la morte, almeno nelle sue fasi iniziali, è di fornire un'occasione di riposo e di recupero, nonché una valutazione delle lezioni apprese.
Nel frattempo, dal punto di vista della Super-Anima, l'identità individuale è in gran parte caduta o almeno minimizzata, durante la transizione verso il  Mondo dello Spirito dove i ricordi di tutte le incarnazioni precedenti sono immediatamente disponibili, e così può rapidamente iniziare a sviluppare una nuova strategia per la sua prossima incarnazione.
Questa distinzione potrebbe aiutare a chiarire una cosa strana sulle affermazioni dei soggetti ipnotizzati, che spesso sembrano distinguere tra se stessi e la persona che sono stati sulla terra.
 Un soggetto, ad esempio, ha detto di sentire che una delle sue incarnazioni terrene era stata una buona esperienza di apprendimento per lei ed aveva anche funzionato bene per la persona che le era servita come sua incarnazione.  È piuttosto strano pensare ad un' Anima che vede se stessa sia come persona incarnata che come un qualcun'altro che esiste al di fuori di quel se stesso, ma questo paradosso può essere risolto se lo vediamo dal punto di vista della Super-Anima che può ben fare una distinzione tra sé e una delle sue sotto-anime. In alcuni testi ricevuti per "canalizzazione" ci viene detto che l'Anima, cioè l'Anima individuale, giunge fino al punto di sentirsi motivata a rinunciare alla sua vita di agi e di progresso per raggiungere dimensioni superiori nel piano spirituale. La mia ipotesi suggerisce che questo progresso verso dimensioni superiori è costituito da una fusione sempre più piena con la SuperAnima, finché alla fine la distinzione tra SuperAnima e Sotto-Anima viene in gran parte cancellata. Naturalmente è anche possibile che la stessa SuperAnima possa aver bisogno di ulteriori progressi e debba fondersi con altre Super-Anime più grandi, ed alla fine,
 forse, in quella che possiamo chiamare Dio stesso.

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Hi, Michael.
Could you give me your permission to translate your interesting articles for the italian readers of my wbsite? Kind regardes, Claudio MD

Yes, Claudio, you have my permission. Thanks for your interest!

Queste deduzioni del brillante Giornalista del New York Times, Michael Prescott, che ci ha dato il suo permesso a pubblicare i suoi articoli, collimano esattamente con quelle che fece il vostro umilissimo Webmaster al Congresso di Bellaria 2010. Clic per leggere la relazione:

IL VIAGGIO DELL'ANIMA
 

Esistono gli Spiriti? Giudicate voi!(01-08-11)


"Fammi vedere le prove!"
 Lo scettico, o lo pseudo-scettico dicono sempre così quando si trovano davanti ai vari fenomeni paranormali, soprattutto quando si tratta di Spiriti che parlano dall'Aldilà, ma, come Arthur S. Berger, un Avvocato in pensione, sottolinea nel suo recente libro,
La prova della vita dopo la morte
, la prova è soggettiva.
<E' l'evidenza che deve essere valutata per arrivare ad una stima personale della "prova">, aggiunge.
Berger analizza 30 casi segnalati dalla Fondazione per la Ricerca sulla Sopravvivenza e da altre organizzazioni di ricerca, che sostengono la tesi della sopravvivenza della coscienza dopo la morte.

Egli presenta gli argomenti a favore, le contro-argomentazioni, gli argomenti ai contro-argomenti e così via, lasciando al lettore il compito di giungere ad una propria conclusione. Uno dei casi più interessanti esaminati da Berger è denominato "Il caso del guanto di paraffina", certamente uno dei più interessanti riportati negli annali della ricerca psichica, fortemente indicativo dell'esistenza degli Spiriti ma che, come sempre, lascia un certo margine al dubbio. Ecco per voi un breve riassunto.
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Gli esperimenti in oggetto, furono condotti negli ultimi mesi del 1920 dal Dr. Gustave Geley, un Medico francese che insegnò Medicina all'Università di Lione, prima di diventare direttore del Metapsychique Istitute Internationelle di Parigi, dove si dedicò a tempo pieno allo studio della medianità e degli altri fenomeni paranormali.  Il Medium indagato era, in questo caso, un certo  Franek Kluski, all'epoca 50enne, poeta e scrittore polacco che aveva scoperto le sue capacità medianiche solo 18 mesi prima che Geley iniziasse a studiarlo.
Charles Richet, professore di Medicina presso l'Università di Parigi, Premio Nobel per la Medicina nel 1913, partecipò con Geley ad alcuni dei 14 esperimenti condotti su Kluski, come fece pure Camille Flammarion, un Astronomo di fama mondiale.
Tutti i tests furono condotti nel laboratorio di Geley, a porte chiuse ed in condizioni strettamente controllate. Non c'era alcuna possibilità per il Medium d'introdurre oggetti nella stanza ed egli era sempre perquisito prima di entrarvi. Con alcuni Mediums, Geley fu così scrupoloso da spingersi fino al punto di richiedere esami ginecologici e rettali per essere sicuro che nulla potesse essere introdotto furtivamente nella stanza usando un orifizio del corpo. Poiché l'ectoplasma prodotto dai Mediums a materializzazione è sensibile alle luci, vennero usate solo lampade rosse, che pur permettendo un'adeguata visibilità, non erano sufficienti a scattare foto con la tecnica di allora. Vi era infatti la preoccupazione che il flash avrebbe potuto danneggiare il Medium, come era già successo in altre occasioni, impedendo all'ectoplasma di essere riassorbito. Kluski era un Medium a materializzazione, anche se, a quanto pare, non fosse sufficientemente evoluto, o abbastanza forte, per produrne di complete, visto che si limitava a generare solo volti, braccia e mani.

"Ho visto una mano ed una forma simile ad un braccio formarsi sotto i miei occhi, attraversare il cerchio medianico di fronte a Mr. Kluski e toccare Madame Geley, che era seduta di fronte a me " scrisse Geley in una delle sue osservazioni. "Era una mano maschile, molto ben formata. Il polso era sottile, il braccio e l'avambraccio erano avvolti in tessuto bianco, con regolari pieghe longitudinali. Subito dopo il contatto sentito da M.me Geley la mano è scomparsa ".

Geley notò che l'ectoplasma di Kluski era del tipo vaporoso, piuttosto che della forma liquida che aveva osservato in altri soggetti. "Il corso normale dei fenomeni è il seguente: in primo luogo è percepibile un forte odore di ozono ... L'odore di ozono viene e va all'improvviso. Poi, alla debole luce, è visibile un vapore fosforescente che galleggia intorno al medium, soprattutto sopra la sua testa, simile al fumo illuminato, ed in esso appaiono barlumi meno fiochi, come dei focolai di condensa. Queste luci erano di solito molte, tenui ed effimere, ma a volte erano più grandi e più durature, dando  l'impressione di essere parti luminose di organi, altrimenti invisibili, soprattutto dita, o parte di volti. Quando la materializzazione era completa, si potevano vedere le mani perfettamente formate e le facce. "

Geley aveva inoltre notato che le luci rappresentano le prime fasi della materializzazione che, a volte scomparivano all'improvviso, a volte assumevano caratteristiche forme umane.
Secondo Geley, Richet, ed altri ricercatori, il fatto che molte delle forme materializzate erano incomplete o frammentarie, a volte persino gelatinose, non lasciava supporre la frode, come molti scettici hanno affermato. Piuttosto indicavano che il Medium non era abbastanza forte o abbastanza esperto per produrre materializzazioni complete. In effetti, le manifestazioni incomplete ed indistinte sembravano in contrasto con qualsiasi ipotesi di frode, in quanto è altamente improbabile che un ciarlatano si sarebbe aspettato che qualcuno potesse credere che fossero reali.  Geley decise di vedere se poteva ottenere che le "entità"  (sarebbe stato molto poco scientifico per lui  parlare di loro come Spiriti")  producessero degli stampi di paraffina delle loro mani, piedi, o anche dei loro volti.

"La procedura consiste nel porre una ciotola contenente paraffina, mantenuta al punto di fusione in acqua calda, vicino al Medium. All' entità viene chiesto di immergere una mano, un piede, o anche parte del volto nella paraffina. Così si forma un calco che solidifica a contatto con l'aria o per successiva immersione in un'altra ciotola di acqua fredda. Questo 'guanto' è poi liberato dalla dematerializzazione dell'entità. Del gesso può poi essere versato in esso, dando così una perfetta riproduzione della mano o di altre parti del corpo."


Le comunicazioni con l'entità venivano effettuate con forti colpi (raps), ad esempio uno per il no, tre per il sì, e tanti per ogni lettera dell'alfabeto e non c'era alcun dubbio nella mente di Geley che ci fosse qualche tipo di intelligenza all'opera. In una seduta, l'entità chiese ai presenti di cantare perché, a quanto pare, era necessaria più armonia, e mentre cantavano, tutti sentirono delle mani che battevano il tempo provenire da più di un'entità. Per escludere completamente qualsiasi gioco di prestigio di Kluski -anche se Geley e gli altri erano certi che non era un imbroglione - durante l'esperimento Richet gli teneva una mano, mentre Geley ne teneva l'altra. Nel loro esperimento del 15 novembre, nella paraffina si formò la mano di un bambino. In un esperimento successivo,tenutosi il 27 dicembre, Geley e Richet aggiunsero un colorante bluastro alla paraffina. 

"Questo è stato fatto in segreto, e ci ha fornito una prova assoluta che gli stampi sono stati creai sul posto e non portati già pronti in laboratorio da Franek o da qualsiasi altra persona, per poi essere spacciati per veri con un trucco di prestidigitazione", rivelò Geley.
"Due stampi molto buoni di una mano, una sinistra ed una destra, consoni alla dimensione di un bambino di 5-7 anni  avevano entrambi una sfumatura bluastra.
Nel completare le nostre indagini, abbiamo verificato che le linee delle mani non hanno nulla in comune con quelle del medium" ,
ha scritto Geley, ricordando che, anche se le mani erano tutte più piccole di quelle di Kluski, le aveva fatte ugualmente esaminare da M. Bayle, un Criminologo che lavorava presso il dipartimento di polizia di Parigi. E così concluse:
"La risposta difficilmente può lasciare spazio a dubbi. Sono presenti tutti i tratti tipici di membra umane - forma perfetta, linee della mano, unghie, pieghe della pelle, segni di protuberanze ossee, tendini, e talvolta anche le piccole vene sono visibili sul dorso delle mani. Nulla manca. Abbiamo mostrato questi calchi ad artisti, pittori, scultori e modellatori, ed a molti medici.
Il verdetto di tutti è stato unanime - sono stampi di mani umane "
Geley aveva anche notato tracce di contrazioni muscolari, ad indicare che quelle mani erano" vive ".

E così, che dire delle mani in paraffina? E' la prova provata che gli Spiriti esistono?
Aggiungono conferme per le persone con la mentalità aperta? Come sottolinea Berger, se una persona è disposta ad accettare la credibilità di Geley, Richet, e degli altri che condussero questi esperimenti, è molto difficile concludere che si sia trattato di frodi belle buone.
 C'è una scuola di pensiero, quella che Richet aveva sottoscritto, che sostiene che la mente subconscia è in grado di produrre tali fenomeni, (Teoria della Super-PSI), anche se la Scienza è incapace di comprenderli. Pubblicamente, Richet, pur riconoscendo la realtà dei diversi fenomeni, ha sempre respinto l'ipotesi spiritualistica, forse preoccupato per la sua posizione elevata nella comunità scientifica, sebbene ci siano indicazioni che, privatamente, l'avesse accettata.
"Ci sono ampie prove che la materializzazione sperimentale (ectoplasmatica) dovrebbe essere intesa come un fatto scientifico",
 
ha scritto Richet, che ha vinto il Premio Nobel per le sue ricerche sull'anafilassi.
"In verità, noi non lo capiamo. E' davvero assurdo, sempre che una verità possa essere assurda. "


Prima di morire in un incidente aereo nel 1924, Geley aveva concluso che il Sé pre-esiste e sopravvive al corpo che dirige durante la vita sulla terra, che sopravvive in particolare la sua oggettivazione più bassa raggiunta durante questa vita. Questo può almeno essere ammesso, se non come una certezza matematica, almeno come una elevata probabilità .
E quella "alta probabilità" sembra essere sullo stesso piano dell' "oltre ogni ragionevole dubbio", che Berger usa nel suo libro, prendendolo a prestito dal Diritto Penale. La "preponderanza di prove" -norma di Diritto Civile- è molto più facile da soddisfare rispetto alla regola dell' "al di là di ogni ragionevole dubbio", quindi, anche se vi è ragionevole dubbio, si può ancora concludere che c'è una preponderanza di prove a favore degli Spiriti. In effetti, ciò significa che l'ipotesi spiritualistica è più probabile della frode, dei poteri del subconscio, o di qualsiasi altra inverosimile spiegazione.
Ancora, la mentalità chiusa tipica dello "scettico" insiste a dire che quegli uomini stimati dalla scienza devono, per forza di cose, essere stati ingannati in qualche modo, perché non c'è un mondo spirituale e, pertanto, la frode è l'unica spiegazione.
La teoria del rigurgito è stata avanzato da alcuni "scettici", cioè, il Medium aveva ingoiato il materiale prima di entrare nella stanza e poi lo aveva rigurgitato, perchè la fioca luce rossa impediva ai ricercatori di rilevarlo. Tuttavia, Geley ed altri ricercatori, erano a conoscenza di questa teoria e presero particolari precauzioni per escludere questo inganno. Con un altro Medium studiato da Geley, un duro materialista, dopo aver verificato tutti i controlli effettuati, suggerì che forse il medium aveva un dente falso in cui nascvondere vari oggetti... e così via...
Se c'è una "volontà di non credere", non vi sono mai abbastanza "prove" per lo "scettico"
 nè ve ne saranno mai.

(Trad, WM da Metgat's Blog)

cos' è la spiritualità?
(21-07-11)

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume.  Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.  (Vangelo sec. Matteo)

Essere, non apparire!

La nostra mente è spirituale, mentre il corpo è solo un cappotto temporaneo di carne, che non può essere tale.
La parte di voi che è spirituale è quella parte che pensa, sente, e decide come agire. E' la parte di noi che ama, sente compassione e anela alla pace ed alla fratellanza.
Quella parte è la mente. Quando il corpo non è più utile, al momento della morte, viene gettato via come un vestito sbrindellato e non se ne ha più bisogno nè lo si desidera più, mentre la mente continua ad esistere. La spiritualità significa chi sei, non che cosa fai, mentre il mondo fisico è il regno dell'inizio e della fine, della creazione e della distruzione. Materia ed energia cambiano forma incessantemente, proprio come la superficie dell'oceano sale e scende formando onde e schiuma.
Alberi, montagne, edifici e corpi umani sono tutti temporanei, sono solo il paesaggio, e quando il dramma è finito, il paesaggio cambia per far posto ad un altro gruppo di guitti che metterà in scena un nuovo dramma Solo noi, gli attori, siamo veri ed eterni, la nostra mente è spirituale, e le nostre menti sono completamente separate dal cervello e dal regno fisico.
Dal momento che solo ciò che è nella mente è spirituale, la Basilica di San Pietro a Roma non è più spirituale della biblioteca pubblica della tua città. Il sacerdote o il ministro di culto non è
più spirituale di un barista. Andare in chiesa non è un'attività più spirituale che andare a giocare a bocce di Sabato. Dare soldi alla chiesa non è più spirituale che spendere soldi in un casinò.

Conseguenza Logica.
Se la mente è strutturata in modo tale da permettere al vostro amore ed alla compassione di manifestarsi, allora sentirete amore per più persone ed in più circostanze. In definitiva, non avrete bisogno di perdonare, perché non percepirete alcuna offesa, non avrete bisogno di pensare di amare, perché si ama prima ancora che il pensiero si crei, perchè la vostra natura è già compassionevole.
Vi sarà amore. Amore, compassione, perdono, non richiedono azioni spirituali: la mentalità spirituale è già in voi, prima ancora di sentire compassione per una persona bisognosa. Avete provato compassione perché la vostra mente era già tale quando avete visto quella persona.
 Se vi fermate a parlare con un senza casa o donate denaro o comprate per lui del cibo, tutto ciò non è spirituale. Queste sono solo cose legate al mondo fisico e nulla nel regno fisico è spirituale, ma solo il risultato inevitabile di quel che siete nella vostra mente. Poiché amo,  mostrerò compassione e darò agli altri. Sentire, pensare o agire con amore e compassione sono i frutti che compaiono nel regno fisico, ma è l'albero ad essere spirituale :

Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono produce
frutti buoni, ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può
produrre frutti cattivi, né un albero cattivo può dare buoni frutti.
- Yeshua ben Yosef (Detto Gesù) -


La vostra mente è l'albero nel regno spirituale. Il frutto è la conseguenza naturale del suo stato spirituale che appare nel mondo fisico. Ma a differenza di un albero, l'uomo ha il libero arbitrio che gli permette di diventare l'albero che vuole essere. Noi e Dio siamo gli unici esseri nell'universo che hanno libero arbitrio, perchè solo così possiamo crescere e raggiungere la maturità spirituale.
Le ipotesi ed i punti di vista odierni non sono stabili nella nostra mente, ma in continuo cambiamento e la persona spirituale che siete oggi sarà una persona diversa fra uno, venti o mille anni.
Si matura spiritualmente quando ne prendiamo coscienza confrontandoci con chi vorremmo essere e cerchiamo di capire quale posto vogliamo occupare nell'universo, cambiando in modo da pensare, sentire e agire in modo diverso, fino a vedere i risultati in noi stessi e nelle reazioni che hanno gli altri nei nostri confronti. Avete il libero arbitrio perciò potete cambiare idea e diventare chi volete davvero essere. La vostra missione spirituale nella vita è quella di cambiare idea per diventare amorevoli e compassionevoli e tutti gli obiettivi che i Grandi Spiriti hanno definito nei millenni si sveleranno naturalmente, non appena avrete portato a termine la vostra missione. Voi crescerete spiritualmente cambiando idea una alla volta e, quando si cambia idea, si cambia natura.

La legge del "do ut des"
Siamo stati allevati a credere che possedere beni materiali e denaro è tutto ciò che è importante nella vita.  La maggior parte delle persone alleva i bambini di oggi insegnando loro, attraverso l'azione e l'esempio, che le uniche cose importanti sono la ricchezza, il successo materiale, il piacere e
fare ciò che la società richiede. Questo è quel che tutti hanno imparato da bambini e non hanno mai abbandonato queste idee. I bambini imparano che l'amore è condizionato:"Io ti amo, se...  Se mi obbedisci e mi prendo cura di te..., non farmi arrabbiare... solo se ottieni buoni voti...ecc."
 
Il bambino che obbedisce sarà premiato perchè é "un bravo ragazzo", mentre il bambino disobbediente è "cattivo". Ma entrambi "buoni" e "cattivi", purtroppo capiscono che:
"Io amo solo se..."
Le scuole hanno lo scopo di aiutare i bambini ad "avere successo nella vita", cioè che devono conformarsi alle esigenze della società e del mondo del lavoro. Non si parla di sviluppo spirituale o di crescita armonica della personalità nelle nostre scuole.
Certi concetti materialistici sono insegnati e ribaditi al fine di raggiungere l'obbedienza, senza sviluppare il pensiero critico e, fin da piccoli, ci viene insegnato ad essere presi dal desiderio di acquistare e consumare. In altre parole, si viene iniziati al culto del materialismo attraverso l'influenza pervasiva delle scuole e delle altre organizzazioni che si è costretti a frequentare.
Durante quei primi anni, abbiamo anche sviluppato una mente piena di paure, ansie, preoccupazioni e desideri. Le paure di un bambino che sente di non essere amato, desiderato, di essere inadeguato, non vengono create dagli atomi e dalle molecole del suo corpo e non fanno parte della maturazione naturale come diventare più alto o veder crescere la barba sul viso. Le paure sono instillate da quelle persone che allevano il bambino. Crescendo noi creiamo la realtà sulla base di quanto ci è stato inculcato durante l'infanzia ed il cui risultato finale sono paura, ansia, preoccupazione e frustrazione.
Da adulti possiamo però cambiare la realtà, grazie al libero arbitrio e così chiunque si rifiuti di mutare le idee preconcette che hanno formato la sua mente quando stava crescendo, rimane prigioniero
dell' infanzia. Intellettualmente e fisicamente, è un adulto, ma spiritualmente, resta un bambino.
Per crescere spiritualmente, è necessario abbandonare quanto si è imparato durante l'infanzia e riconoscere il vero sé stesso che è eterno. È necessario uscire dalla prigione. Chi vogliamo veramente diventare? Dopo aver rotto le mura della prigione c'è bisogno di guardare a nuovi modelli spirituali. Questo è un riassunto di quello che tutti dovrebbero fare per vivere in una società futura di pace e fratellanza ed è quanto ci è stato insegnato dalle Grandi Guide Spirituali su quello che è il nostro posto nell'universo. Nel destino dell'umanità, è scritto che tutte le persone risponderanno
"Naturalmente!" a tutti questi proponimenti, perchè saranno considerati più che scontati.

· Io sono un essere eterno che ha
un'esperienza fisica.

· L'obiettivo della mia vita, al di sopra di qualsiasi obiettivo fisico,
 è quello di crescere spiritualmente.

· La mia vocazione più alta è quella di
servire gli altri.

· Tutti gli altri sono uno con me.

· Il mio amore per tutti gli altri è senza
condizioni, li amo senza riserve.

· Io aiuterò tutti gli altri a crescere
spiritualmente così che l'umanità cresca guardando allo spirito.

· Io sono un tutt'uno con la natura.

· Io sono un tutt'uno con il Potere Superiore.

· L'intuizione che mi guida è quella del Potere Superiore e degli Esseri che vivono al di là della vita ed il cui unico desiderio è quello di aiutarmi a crescere spiritualmente.


http://ebook.youreternalself.com/chapter6.htm.

INCARNAZIONE CONDIVISA (18-07-11)
Introduzione.

Ricerche indipendenti condotte su casi di reincarnazione, fra cui molti studiati dal compianto Dr. Ian Stevenson, dimostrano che uno Spirito può incarnarsi in più di un corpo fisico alla volta, definendo il fenomeno detto "incarnazione condivisa".
Mi riferisco a due persone che derivano dallo stesso Spirito, che si sono incarnate allo stesso tempo, come anime "divise". "Vite parallele" è un vecchio termine che è stato usato per descrivere lo stesso fenomeno.
(Vedi, per ulteriori approfondimenti, un precedente articolo sulle differenze fra Spirito ed Anima)

Come funziona, dunque l'incarnazione condivisa? Anche se noi non lo sappiamo con certezza, possiamo immaginare lo Spirito simile ad uno specchio che può dividere un fascio di luce in due o più fasci.
Allo stesso modo, esso può proiettare più di un fascio di luce, ovvero un modello di energia (anima), realizzando più d'una incarnazione in diversi corpi fisici. Oppure possiamo immaginare che esso si divide come le due braccia di un essere umano: ogni braccio ha una sua esistenza separata, eppure entrambe le braccia sono controllate da un solo cervello.
Nell'incarnazione condivisa, possiamo vedere due parti di un solo spirito che si divide in due appendici dette anime, ma quante divisioni può creare un singolo spirito nel mondo fisico allo stesso tempo?
Si ritiene che il numero massimo è di circa sette, pur essendo tale fenomeno abbastanza raro.

IL CASO DI ALESSANDRINA SAMONA' (1910)

Alessandrina era la prima figlia femmina di un medico di Palermo,

Carmelo Samonà fu un noto Ricercatore Psichico italiano vissuto nel periodo compreso tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Nato a Palermo, studiò medicina nell'Università della sua città e presentò una tesi di laurea sui "fenomeni spiritici", che fu una delle prime nel mondo. Il suo nome è legato ad un famoso caso di presunta reincarnazione che coinvolse la sua famiglia, in particolar modo sua figlia Alessandra, apparentemente la reincarnazione di una sorella col medesimo nome morta precedentemente. Per ulteriori informazioni su questo celebre caso vedi :
Piccioli (1965), Samonà (1910), Samonà (1966), Iannuzzo (1978).
La famiglia Samonà esiste tutt'ora, è di nobili origini ed  ha dato lustro alla città con Medici, Ingegneri, Architetti ed uno Scrittore di romanzi ed opere teatrali, tutt'ora vivente.

Carmelo Samonà, che nel 1911 pubblicò un rapporto concernente il caso di presunta reincarnazione che coinvolgeva proprio sua figlia, morta di meningite a cinque anni d'età,il 15 marzo 1910. La moglie di Carmelo si chiamava Adele ed, oltre a questa figlia, avevano tre maschi.Tre giorni dopo la morte di Alessandrina, la madre la sognò e la bimba le disse:
"Mamma, non piangere, non ti ho lasciato, mi son solo messa in disparte.
Guarda!  Ho intenzione di diventare piccola così'.

Nel sogno, Alessandrina fece un gesto con la mano per indicare le dimensioni di un feto. Poi aggiunse:
"Dovrete soffrire di nuovo per me."
Tre giorni dopo, Adele fece ancora lo stesso sogno e poi ancora. Poco tempo dopo, Carmelo e Adele sentirono tre violentissimi colpi alla loro porta di casa. Anche i loro tre figli li sentirono ma, aperta la porta, non c'era nessuno fuori. Il 10 aprile 1910, meno di un mese dopo la morte di Alessandrina, Adele si rese conto di essere rimasta incinta.

Alessandrina comunica dal mondo degli spiriti
A causa dei sogni e dei colpi alla porta, Carmelo e Adele decisero di partecipare alle sedute spiritiche di Eusapia Paladino, sperando di capire meglio cosa stesse accadendo, il che avvenne il 4 maggio 1910, Durante la seduta spiritica, Alessandrina si manifestò alla Palladino e disse che era stata lei a bussare alla porta per attirare l'attenzione su di sé. Informò i suoi genitori che era tornata e che sarebbe nata poco prima di Natale: avrebbe avuto un aspetto fisico molto simile alla volta precedente. Ripetutamente ribadì che voleva che tutti i suoi familiari ed amici sapessero che stava tornando e lo disse così tante volte che Carmelo ne fu quasi infastidito.
Poi rivelò che una seconda anima era con loro e che sarebbe nata insieme a lei: in altre parole, Adele avrebbe avuto due gemelli.  Alessandrina avvisò i suoi genitori che, dopo il terzo mese di gravidanza, non sarebbe più stata in grado di comunicare attraverso la Medium, perchè si sarebbe definitivamente attaccata al corpo del feto e, di conseguenza, avrebbe dormito, a conferma di quanto ci viene detto anche da molte altre fonti Spirituali. Nell'agosto del 1910, un ostetrico stabilì che Adele era veramente incinta di due gemelle che nacquero il 22 Novembre 1910.
Adele e Carmelo subito si resero conto che una delle due somigliava stranamente alla sorellina defunta, che perciò battezzarono nuovamente  col nome di Alessandrina.
(D'ora in poi faremo riferimento a lei come Alessandrina 2 mentre la figlia morta sarà chiamata Alessandrina 1).  L'altra gemella fu chiamata Maria.
Adele e Carmelo notarono presto le somiglianze, per aspetto e comportamento, tra le due Alessandrine, in contrasto con l'aspetto ed il comportamento di Maria. Quando le bimbe ebbero due anni e mezzo d'età, il Dr. Samonà pubblicò un rapporto medico in cui descriveva queste somiglianze e differenze. Eccole:
Alessandrina 1 & 2 avevano la stessa personalità e condividevano due fobie: quella per i rumori forti e quella per i parrucchieri e non amavano i formaggi. Alla nascita, sia Alessandrina 1 che 2, avevano un arrossamento attorno all'occhio sinistro, una eruzione cutanea chiamata seborrea dietro l'orecchio destro ed una leggera asimmetria facciale. Maria invece non aveva nessuna di queste caratteristiche.
Sia Alessandrina 1 che 2 furono bambine entrambe tranquille e riposavano in braccio alla madre.
Successivamente, entrambe non amavano i giocattoli, ma preferivano giocare con altri bambini,
mentre  Maria, al contrario, era inquieta e voleva stare da sola con i suoi giocattoli.
Alessandrina 1 e 2 adoravano piegare i vestiti e stirare lenzuola ed asciugamani oltre a giocare a calzare scarpe per adulti, mentre Maria non soffriva di alcuna fobia e amava il formaggio, ma non le piaceva stirare nè giocare con le scarpe. Alessandrina 1 e 2 tendevano a parlare in terza persona. Quando avevano paura, dicevano 'Alessandrina é spaventata', inoltre, affibbiavano a tutti dei soprannomi. Per esempio, la zia Caterina divenne Caterona. Erano entrambe mancine e si interessarono presto di spiritualità; preferivano inoltre evitare ogni lavoro domestico.
Maria, al contrario, non parlava in terza persona, non modificava i nomi propri, era destrimana (come tutti gli altri membri della famiglia) e non era interessata alle questioni spirituali, ma adorava fare le pulizie. Nel suo rapporto, Carmelo pubblicò le foto a confronto di Alessandrina 1 quando aveva quasi 4 anni,di Alessandrina2 e di Maria, quando le gemelle avevano 2 anni.
Le immagini mostrano che, in effetti, Alessandrina 1 e 2 avevano la stessa asimmetria facciale, dato che l'occhio sinistro era significativamente più vicino alla linea mediana rispetto al destro.
Le pieghe delle palpebre erano allo stesso modo asimmetriche. Adele pensava che nell'aspetto fisico, Alessandrina 2 ed Alessandrina 1 fossero "perfettamente somiglianti", tranne per il fatto che la prima era più scura di carnagione.  Carmelo riferì poi di un incredibile ricordo della presunta vita precedente che Alessandrina 2 ebbe a 8 o 9 anni, quando lui e sua moglie proposero ai loro figli di fare un viaggio nella città di Monreale, dove avrebbero visitare la grande chiesa normanna di quella città. Adele disse ai ragazzi:
"Quando saremo a Monreale, vedrete cose bellissime che non avete mai visto prima".
Alessandrina 2 allora rispose:
"Ma. mamma...io conosco Monreale. L'ho già visitata. "
Adele replicò che lei non c'era mai andata a Monreale, ma Alessandriana 2 protestò:
"Sì che ci sono stata! Non ti ricordi che c'è una grande chiesa lì con una uomo enorme sul tetto con le braccia distese? E non vi ricordate come ci siamo andati con un signora che aveva le corna,
e abbiamo incontrato alcuni piccoli preti che vestivano di rosso? "
Adele e Carmelo rimasero storditi dalla risposta della figlia. Non ricordavano di aver mai parlato con lei di Monreale ed erano perplessi dal suo riferimento ad una donna che aveva le corna. Adele poi si ricordò che, pochi mesi prima della morte di Alessandrina 1, si erano davvero recati a Monreale per visitare la sua bellissima chiesa. In questo viaggio, avevano portato con loro un'amica che aveva delle strane protuberanze sulla fronte, (lipomi o cisti sebacee?), che avrebbero potuto essere interpretate da una bambina come un paio di corna.
Adele ricordò pure che, appena entrati nella chiesa, avevano incontrato dei sacerdoti ortodossi che indossavano abiti blu decorati di rosso e che Alessandrina1 aveva fatto caso alla donna con le protuberanze sulla fronte ed ai sacerdoti incontrati in chiesa ponendole molte domande.

Reincarnazione o coincidenze?
Le somiglianze nell'aspetto fisico e nel comportamento tra Alessandrina 1 e 2 possono essere spiegati dalla genetica, poichè nate dagli stessi genitori, mentre a favore della tesi spiritualistica giocano gli strani accadimenti sincronici iniziati ben prima della nascita di Alessandrina 2 .
Adele aveva avuto sogni in cui Alessandrina 1 le aveva detto che sarebbe rinata da lei, inoltre, aveva partecipato a diverse  sedute spiritiche in cui Alessandrina1 affermava che sarebbe rinata con una sorella gemella, cosa che si era poi  puntualmente avverata. Anche le fobie per i parrucchieri ed i rumori forti, sono a sostegno del fatto che Alessandrina 2 potrebbe essere stata davvero la reincarnazione Alessandrina 1 e, ancora più importante, Alessandrina 2 aveva nitidi ricordi della visita alla chiesa di Monreale, della donna con le "corna sulla fronte" e dei preti vestiti di rosso, fatti che corrispondono tutti ad eventi che si erano verificati durante la breve vita di Alessandrina 1.
Se in questo caso la reincarnazione è accettabile, allora le osservazioni principali sono le seguenti:

1) L'Aspetto fisico rimane lo stesso da un'incarnazione all'altra e le personalità rimangono coerenti.

2) Da bambine, Alessandrina 1 e 2 furono entrambe tranquille, amavano stare in grembo alla madre, non amavano i giocattoli, ma giocavano con gli altri bambini; odiavano qualsiasi formaggio, stiravano capi d' abbigliamento,lenzuola ed asciugamani e giocavano con le scarpe degli adulti. Alessandrina 1 e 2 tendevano inoltre a parlare in terza persona e creavano soprannomi, mentre Maria, la sorella di Alessandrina 2, non ha mai condiviso queste caratteristiche, pur essendone la gemella.

3) Fobie manifestate in una vita passata: questo caso dimostra che le fobie possono persistere da una incarnazione ad un'altra, poichè entrambe avevano paura dei rumori forti e dei parrucchieri.

4) Questo caso dimostra anche che le anime possono reincarnarsi nella stessa famiglia, sebbene sia abbastanza raro. Alessandrina 1 è stata anche in grado di predire, dal mondo degli spiriti,la sua nascita insieme ad una sorella gemella. Secondo Alessandrina 1, dopo tre mesi di gravidanza il legame fra l'anima ed il feto si fa più stretto e la comunicazione tra l'anima e gli esseri umani, attraverso un medium, diventa più difficile.

 In breve, secondo quanto detto dalla bimba, l'anima s'incarna nel feto al terzo mese di gravidanza
 e NON nell'embrione -cioè dal concepimento- come afferma la Chiesa Cattolica.

Questo rappresenta quindi un chiaro caso di incarnazione condivisa, dato che Alessandrina 2 è nata otto mesi dopo la morte di Alessandrina1, quindi la seconda Anima di Alessandrina era già destinata ad entrare nell'embrione di Alessandrina 2, quando la prima bambina era ancora viva.
 

Trad Webmaster da IISIS

Il cordone d'argento
 
(09-07-11)

<<Prima che il cordone d’argento si stacchi, il vaso d’oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo;prima che la polvere torni alla terra com’era prima, e lo spirito torni a Dio che l’ha dato
. Ecclesiastes 12:6-7>>

Secondo i commentatori della Bibbia, il "Cordone d'Argento" sarebbe il midollo spinale, la "coppa d'oro" la membrana che ricopre il cervello, la "brocca" le vene del corpo, la "Fontana" il fegato, la "ruota" la testa, e la "cisterna" il cuore da cui il capo trae la forza della vita.
Secondo l'Ecclesiaste quindi, la liberazione del "cordone d'argento" è uno dei diversi modi in cui il corpo fisico e lo spirito si separano al momento della morte, forse
riferendosi alla vecchiaia. Chiaroveggenti e viaggiatori astrali, tuttavia, vedono la rottura del cordone d'argento come l'atto finale d'ogni tipo di morte.
Il Dr. Frederic W. H. Myers, lo studioso di Cambridge divenuto un ricercatore pionieristico della Parapsicologia, dopo la sua morte avvenuta nel 1901 comunicò grazie alla scrittura automatica con l'Irlandese Geraldine Cummins, considerata forse la Medium più famosa e credibile mai esistita. Myers che si riferiva al corpo spirituale, come "il doppio", spiegò che esso è l'esatta controparte della forma fisica.
"I due corpi sono collegati da molti piccoli fili, che formano due cordoni d'argento ", spiegò Myers.
" Uno di questi entra in contatto con il plesso solare, l'altro con il cervello. Tutti possono allungarsi o estendersi durante il sonno o il dormiveglia, perché hanno una notevole elasticità. Quando un uomo muore lentamente, questi fili ed i due cavi vengono recisi a poco a poco e la morte avviene solo quando questi ultimi, quelli cioè che comunicano col cervello e col plesso solare, sono recisi. "
Myers ha continuato a spiegare che la vita rimane a volte in determinate cellule del corpo dopo che l'anima è partita.  "Il doppio aderisce ancora alla conchiglia corporea tramite alcuni dei fili che non sono ancora stati interrotti, ma l'anima non soffre in senso fisico, pur se viene così ad essere ritardata nel suo viaggio. Tutt'al più ha una maggiore consapevolezza di quanto accade nelle immediate vicinanze del suo corpo fisico, potendo percepire i suoi amici e parenti ovunque giaccia quel suo abito ormai logoro. Di regola, tuttavia, lo spirito raggiunge la completa libertà dai vincoli terreni nel giro di qualche ora, dopo la morte. L'anima si alza lentamente dal suo doppio e per un breve periodo si libra al di sopra della conchiglia fisica. La sua 'essenza pallida' o una 'nuvola bianca', può
essere a questo punto vista da alcuni incarnati."


Estelle Roberts, uno dei medium più famosi d'Inghilterra, ha ricordato quando si trovava al capezzale di suo marito, Hugh, quando è spirato.
"Guardai di nuovo il mio caro marito, ricordando la felicità che
avevamo goduto insieme e, mentre me ne stavo lì, ho visto il suo spirito lasciare il corpo. E' emerso dalla parte posteriore della testa e gradualmente si è modellata una replica esatta del sua corpo terreno.
E' rimasto sospeso a circa 30 cm. sopra il corpo, che giaceva nella stessa posizione, collegato ad esso da un cordone che si dipartiva dalla testa.
Poi il cavo si è rotto e la forma spirituale è fluttuata via, passando attraverso il muro. "

La Roberts ha anche riferito di aver udito occasionalmente degli strani rumori terrificanti, come se qualcuno stesse stracciando una stoffa, o simili allo schiocco d'una frusta. Questo rumore, a quanto pare, sarebbe causato dal corpo spirituale che si stacca da quello fisico. Nel libro del 1929 'Una vita Curiosa', George Wehner, un medium e chiaroveggente di Detroit, racconta delle sue esperienze medianiche e di molti altri eventi paranormali, tra cui la morte di sua madre. "Una nebbia blu-bianca si formò, poi assunse la forma di mia madre, ma raggiante di gioia. Ed ecco che una fiamma bianco-azzurra, come un diamante, si stava lentamente sollevando dal suo corpo steso sul letto. 
Questa forma si sollevò fino ad un angolo del soffitto, i piedi al di sopra della testa, che era rimasta attaccato alla testa fisica. La forma ora sembrava cercare di liberarsi e, dopo diversi sforzi, la testa si era separata dal corpo e la forma si raddrizzò per librarsi in aria esattamente come fa un tronco dopo che è caduto in acque profonde. Per un secondo, ho visto molte braccia e mani materializzarsi nell' aria e tendersi verso il basso per accogliere la sua anima. Poi, come un'ombra, lo spirito-forma della mia amata madre è scivolata rapidamente verso l'alto attraverso un angolo del soffitto. "


Nel suo libro del 1916, 'Raymond o la Vita e la Morte', Sir Oliver Lodge, lo stimato Fisico pionieristico inglese, in una seduta spiritica con Gladys Osborne Leonard, aveva discusso con Raymond, il figlio che gli era stato ucciso sul campo di battaglia in Francia. Raymond gli disse che il corpo non si decompone fino a quando lo spirito non l'ha lasciato. Aggiunse che aveva assistito ad un episodio, diversi giorni prima, che gli permetteva di affermarlo con sicurezza. Un uomo sarebbe stato cremato due giorni dopo che il medico ne aveva dichiarato la morte, ma: "...quando i suoi cari che vivono da questo Lato lo hanno saputo, hanno portato un medico spirituale accanto al suo corpo. Il medico capì che lo spirito non era ancora uscito fuori dal corpo, così lo ha aiutato a staccarsene. Ma c'era ancora una corda intatta e doveva essere recisa piuttosto rapidamente. Fu come una piccola scossa per quello spirito, come se gli avessero amputato un arto, ma doveva esser fatto. " Raymond suggerì un periodo di sette giorni di attesa prima della cremazione. "La gente è così imprudente", ha detto a suo padre.
"Credo che tutti pensano sia giusto farli sparire subito, dato che sono morti ".

[*] La forza Odica (anche detta Od [od], Odyle)è il nomo dato  ad una ipotetica energia vitale o Forza Vitale, Dal Barone Karl von Reichenbach, eclettico scienziato tedesco noto per la Scoperta di molte sostanze Chimiche e di Nuovi Processi Industriali.

Ci sono state altre segnalazioni di difficoltà a 'dare via l'anima.'
In Zeitschrift fuer Parapsychologie, un chiaroveggente che ha preferito rimanere anonimo scrisse di quando, seduto al capezzale della moglie morente, vide un "corpo odico [*]" prendere forma sul suo corpo fisico.
Era collegato al corpo fisico, da un "cordone di od". Le braccia e le
gambe di questo corpo 'odico' si agitavano, come se lottassero per liberarsi e fuggire. Finalmente, dopo circa cinque ore, il momento fatale giunse. "C'è stato un intenso boccheggiare. Il corpo si contorceva avanti e indietro, e mia moglie cessò di respirare. In apparenza era morta, ma pochi istanti dopo ha iniziato a
respirare di nuovo. Dopo averlo fatto per due volte, tutto è diventato silenzioso.
All'istante del suo ultimo respiro, ha rotto il cavo di collegamento e il corpo odico é scomparso. "


Bill Wootton, comunicando grazie alla voce medianica di Lillian Bailey con una vittima  della Prima Guerra Mondiale, ha descritto il cordone della vita in questo modo:
"E' uno spesso cordone d'argento. S'illumina e brilla. Da esso siamo in grado di capire la salute delle persone. Quando si vede il loro cordone diventare molto sottile fino a che non diviene quasi impercettibile, sappiamo che il corpo fisico non sarà tenuto molto a lungo legato a quella corda spirituale ". Wootton ha detto che il cavo emerge dalla ghiandola pineale posta alla base del cranio e si estende fino al plesso solare. "E 'la forza vitale che appartiene allo spirito, il tuo IO che si diffonde attraverso le ghiandole e lavora sul corpo. Quando giunge la morte, il cordone viene tagliato, come una corda pronta a rompersi nel suo punto più debole."

Wellesley Tudor Pole, un altro medium britannico, ha riferito sulle sue esperienze avute mentre assisteva un amico morente, che egli chiama con lo pseudonimo di "Major P." La morte sembrava vicina quando P. scivolò nell'incoscienza e Pole notò una forma vaga, un'ombra sospesa in orizzontale a circa mezzo metro al di sopra del letto. Erano le 15 circa.
"Questo spettro era collegato al corpo fisico steso sul letto da due corde elastiche trasparenti.
Una di esse sembrava collegata al plesso solare e l'altra al cervello. Mentre la guardavo, questa
forma s'ingrossava sempre più distintamente, fino a quando vidi che si trattava di un'esatta controparte, per quanto concerne la forma, del corpo sul letto.
Riuscivo a vedere qualcosa che sembrava un flusso di corrente spiraliforme che passava attraverso queste due corde, e come il corpo fisico giacesse ormai senza più vita, mentre la forma sospesa sopra di esso diventava sempre più vitale."
Alle ore 15:40, Pole nota che il "doppio" era diventato più distinto e che poteva vedere le correnti passare attraverso le corde, guadagnando d'intensità. "La forza vitale è in costante riflusso dal corpo, ed è apparentemente trasferita alla forma eterica soprastante. " Alle 15:55 Pole osservò due figure abbassarsi sopra il letto e recidere le corde in punti vicini al corpo fisico. "Notai che la forma  del doppio saliva di circa mezzo metro dalla sua posizione originale, ma rimanendo orizzontale. In quello stesso momento il cuore del Maggiore P. smise di battere. "

Rapporti simili provengono anche da coloro che hanno avuto una NDE e, ben prima che il Dr. Raymond Moody pubblicasse le sue scoperte, il Dr. A. S. Wiltse, un Medico del Kansas, aveva riferito un' esperienza personale che era stata senza dubbio una NDE, avvenuta a  seguito di un accesso di febbre tifoide. Egli fu poi informato dal suo medico curante, il dottor S. H. Raynes, che era rimasto senza battito cardiaco percepibile per circa quattro ore.
"Il Dr. Raynes mi informò che,  portando i suoi occhi vicino al mio viso, aveva potuto rilevare occasionali e brevi respiri, molto leggeri, sì da essere appena percettibili, e che fu sul punto, più volte di dire, 'è morto,' salvo recedere quando mi vedeva nuovamente boccheggiare." Durante il tempo in cui sembrava morto, Wiltse curiosamente osservò quel che gli stava succedendo.
"Con tutto l'interesse di un medico, ho visto le meraviglie dell'anatomia del MIO corpo, intimamente intrecciato, tessuto per tessuto, con l'anima vivente di quel cadavere. Ho imparato che l'epidermide era il confine estremo di tutti i tessuti, per così dire, dell'anima.  Ho capito la mia condizione con calma e vi ho riflettuto sopro. Io ero morto, per come gli uomini intendono il termine, ma ero più vivo che mai. Stavo per uscire del corpo ed ho osservato l'interessante processo di separazione dell' anima.
 Da qualche forza, a quanto pare non mia, l'Ego è stato cullato avanti, indietro e lateralmente, come in una culla, e grazie a questo processo, la connessione con i tessuti del corpo veniva interrotta.
Dopo un pò di tempo il movimento laterale cessò, e lungo le piante dei piedi, iniziando dall'alluce e passando rapidamente dai talloni, sentivo quel che sembrava lo schiocco di innumerevoli cavi di piccole dimensioni. Quando tutto ciò finì, ho iniziato lentamente a ritirarmi dai piedi verso la testa, come quando si accorcia un cavo di gomma. Mi ricordo di aver raggiunto i fianchi dicendo a me stesso:
'Ora, non c'è più vita sotto i fianchi.' "

Il Dr. Wiltse non riuscì a ricordare il passaggio attraverso l'addome o il torace, ma solo che "tutto se stesso" si era raccolto nella testa, assumendo un aspetto simile ad una medusa per colore e forma e ricorda di aver pensato che si sarebbe presto liberato.
"Come sono emerso dalla testa, ho galleggiato in su e giù e lateralmente, come una bolla di sapone ancora attaccata alla bocca d'un tubo, fino a quando, finalmente, mi sono staccato dal corpo e sono caduto con leggerezza sul pavimento, dove lentamente mi alzai e ripresi la statura di un uomo normale.
Mi sembrava di essere trasparente, con una tinta bluastra e completamente nudo. Con un senso doloroso di imbarazzo, sono fuggito verso la porta parzialmente aperta per sfuggire agli occhi di due signore che mi stavano assistendo, così come ad altri che conoscevo, ma dopo aver raggiunto
la porta mi sono trovato completamente vestito. Soddisfatto, mi voltai verso quelle persone. "

Wiltse ricorda di essere rimasto sorpreso per quanto il suo corpo fosse pallido, ma sembrava congratularsi con se stesso per come lo aveva composto, con le mani perfettamente giunte al petto.
Si meravigliava di come si sentisse bene, sebbene fino a pochi minuti prima fosse stato in difficoltà estrema. Guardando indietro attraverso la porta aperta, da dove poteva guardare il suo corpo fisico, scoprì un  cavo di piccole dimensioni, come una ragnatela, che dalle spalle del corpo spirituale si diramava fino alla base del collo, sul davanti.
 Dato che Wiltse é tornato in vita, a quanto pare il cavo non era stato reciso.

Molto più recentemente, il Dr. Peter Fenwick e sua moglie, Elizabeth Fenwick, citano le parole d'una 'ritornata' che descrisse di essersi sentita "..come un aquilone legato ad una corda infinitamente lunga". Questo "cavo" sembrava essere attaccato alla schiena, perchè lo sentiva tirala indietro nel corpo. Un altro ritornato ha detto ai Fenwicks che, sebbene non potesse vedere il suo corpo, poteva sentirlo attaccato ad una corda grigio chiaro.
Al Dr. Sam Parnia, un altro ricercatore NDE, é stato detto da una paziente che,durante la NDE, si era vista in piedi accanto a se stessa mentre guardava una corda che la teneva collegata al suo corpo fisico, e pensava a quanto sottile ed esile fosse.
In effetti, il cordone d'argento sembra essere la controparte eterica del cordone ombelicale.
Come esso deve essere reciso quando veniamo nel mondo materiale,così anche quello d'argento deve essere interrotto quando torniamo nell'Aldilà.

(Trad. Webmaster da Metgat's Blog di M. Tymn)

LA MORTE NEL CASSETTO
(19-06-11)

Ad una conferenza sulle linee guida da adottare con i pazienti terminali, il relatore pose l'accento sull'importanza  di fare in modo che i degenti non debbano vivere nell'angoscia i loro ultimi giorni, invitandoli a goderne ogni attimo, nel miglior modo possibile.
Non una sola parola era però stata spesa sulla tematica della vita dopo la morte e tutto si riduceva al mero soddisfacimento dei bisogni materiali di questi pazienti, come se non dovessero mai morire.
Insomma, la morte andava chiusa a chiave in un cassetto.
Quella sera, prima di addormentarmi, ho cominciato a ricordare quanto avevo visto al tempo che mio padre era prossimo a morire e ad immaginare me stesso in un ospizio con pochi giorni o settimane di vita davanti a me. E' un esercizio mentale che consiglio a tutti, almeno dopo gli "anta", per non essere colti impreparati da una vita troppo lunga
e, quasi certamente, solitaria.
Mi sono immaginato al centro della stanza principale della struttura, con altre sette anziani intorno, intenti in varie attività. Quattro di loro erano seduti davanti al televisore, mentre altri due stavano giocando a dama ed un'altro stava leggendo un libro. Ho notato che i primi quattro stavano guardando un banale telefilm incentrato sulle vicende quotidiane di una tipica famiglia americana: figli che vanno male a scuola, droghe, amorazzi adolescenziali e tradimenti coniugali. Cercai di focalizzare la mia
attenzione sulla pietosa scena che avevo davanti ai miei occhi e mi chiesi come avrei potuto
provare interesse ad un simile programma, curioso di sapere se facesse parte del protocollo
dell'ospizio che, in poche parole si riassumeva nel "godere l'attimo fuggente prima che tutto
finisca per sempre". Le loro regole non scritte prevedevano anche di rifuggire da qualsiasi
riferimento alle nostre imminenti dipartite, convinti che così avremmo pienamente goduto dei
nostri ultimi scampoli di esistenza. Mi chiesi se fosse giusto, se davvero i miei compagni di
sventura si ponessero il problema del dopo/morte o se invece, lo nascondessero nei meandri più
oscuri della loro psiche. Certo il panorama non era molto incoraggiante e di goduria ce n'era
ben poca, lì dentro! Due dei quattro telespettatori stavano dormendo, forse a causa degli
effetti dei loro farmaci antidolorifici e dei due che erano svegli, uno aveva la testa a
ciondoloni, le palpebre socchiuse e le labbra semiaperte,mentre guardava nel vuoto.
 L'unica persona veramente intenta a guardare la TV era un uomo che sorridente e apparentemente godendo ogni scena, seguiva attentamente il programma. Gli chiesi come mai trovava il programma così divertente e mi rispose che vedere un mondo così rovinato gli rendeva più facile accettare la morte. Chiesi poi alla donna che stava leggendo un libro di cosa si trattava e lei mi rispose che era un
romanzo rosa. Chiaramente, per lei significava una fuga dalla realtà, che è praticamente lo
scopo che hanno tutte le storie fittizie.
Proprio in quel momento il direttore dell'ospizio entrò nella stanza chiedendo ad alta voce:
"Vi state divertendo?" Per tutta risposta si udì una sorta di mugugno, quasi un un gemito, a cui allegramente reagì con un "...Grandioso! Non dimenticate dopo cena di partecipare al Bingo! "
Mi avvicinai ai due giocatori di dama che stavano finendo una partita. Uno di loro era stanco
ed aveva bisogno di andare in camera sua, così l'altro mi chiese se volevo giocare. Accettai a malincuore e per tutto il tempo mi son chiesto che differenza facesse vincere o perdere quella partita. Quando sarò morto non farà alcuna differenza se ho vinto o perso una partita a dama!
 Il mio avversario mi confidò che sua figlia e il nipotino gli avevano fatto visita il giorno prima e gli chiesi se ne era stato contento. Egli fece spallucce e rispose che sua figlia si era portato dietro il suo computer portatile ed aveva trascorso quasi tutto il tempo della sua veloce visita a fare un inventario  dei beni che avrebbe ereditato, mentre suo nipote se ne era andato in un angolo per giocare
con l' iPod e difficilmente gli aveva rivolto la parola.
Andai di fuori e vidi una delle pazienti dipingere un paesaggio. Mi disse che avrebbe regalato
la tela a suo figlio, perchè l'appendesse in casa sua. Sperava molto che l'avrebbe trasmessa
alle generazioni future come parte della sua eredità. Immaginare che il figlio avrebbe appeso
quel quadro in un angolo fuori vista di una stanza da letto per gli ospiti o nella lavanderia,
notandolo pochi secondi ogni mese, non mi fu tanto difficile! Poi immaginai suo figlio, a sua volta
morente, con attorno i nipoti, coperti di tatuaggi, nasi, lingue e labbra trafitti da vistosi
piercings, pronti a vendere quel dipinto ad un mercatino, insieme ad una scatola di vecchie
foto della nonna, per 50 centesimi l'una...che triste fine avrebbe fatto la sua eredità!
Dall'altro lato della casa di riposo incontrai un uomo di mezza età che stava fumando una
sigaretta e che sembrava molto stanco e nervoso. Iniziai a conversare con lui e scoprii che
poco prima di entrare nell'ospizio, dopo aver saputo che aveva solo pochi mesi di vita, aveva
viaggiato in vari paesi stranieri, frequentato molte donne di facili costumi, divertendosi da
matto ed ubriacandosi ogni notte. Aveva mangiato, bevuto e fatto bagordi, ma ben presto era
 finito tutto e lui aveva dovuto affrontare la dura realtà. Gli chiesi quali fossero le sue
convinzioni spirituali ma non ne aveva. Non credeva alla vita dopo la morte, perchè aveva
sempre pensato che si sarebbe annullato e non avrebbe mai potuto sapere di esser morto, perchè
il nulla non può pensare. "Allora perché preoccuparsi?", mi disse con una certa spavalderia,
mentre con gli stivali calpestava la quarta o la quinta sigaretta e ne stava già cercando
 un' altra, armeggiando per mettersela tra le labbra ed accenderla.
Tornai così poi dalla pittrice e chiesi anche a lei quali fossero le sue convinzioni
spirituali. Rispose che il suo confessore le aveva detto che avrebbe dormito nella tomba fino
al giorno del giudizio e così aveva trovato la prospettiva della vita dopo la morte di poco
conforto. Inoltre, era convinta che il suo defunto marito stava bruciando all'inferno per tutto
il dolore che le aveva dato e quindi non era sicura se nell'Aldilà ci sarebbe stato qualcuno ad
attenderla. Il mio avversario a dama uscì nel cortile, gli posi la stessa domanda e gli chiesi se l'idea
di un'Aldilà era per lui confortante. "Non siamo tenuti a pensare o parlare di queste cose",
rispose burbero. "Dobbiamo finire prima di vivere questa vita." Il telespettatore e la lettrice
di libri rosa fecero entrambi cenno per dichiararsi d'accordo con il giocatore di dama.
"Ci occuperemo di tutto ciò quando sarà il momento,"esclamò uno di loro .

Quando giunse il momento di giocare a Bingo, ad ognuno di noi fu chiesto di contribuire con un
premio da lasciare sul tavolo di fronte. Io,sperando di dare un pò di conforto a qualcuno durante i suoi ultimi giorni di vita, misi sul tavolo una copia dei miei due libri
[
The Articulate Dead and The Afterlife Revealed -Il morto loquace e L'aldilà rivelato], mentre gli altri contribuirono con una bottiglia di vino, un CD di Lady Gaga, un libro giallo, un pacchetto di sigarette, un vaso, una cravatta usata, un buono per tre lezioni di ballo gratuite ed una saponetta. Uno per uno, i premi vengono distribuiti ed alla fine, solo i miei libri erano rimasti sul tavolo.
Quando il vincitore è andato a prendere il suo premio, ha guardato i titoli, ha arricciato il naso ed è tornato al suo posto con niente in mano.

Il direttore dell'ospizio ha potuto constatare che ognuno di noi aveva fatto la sua parte quel giorno, chi intrattenuto dalla televisione, chi dai libri o dai giochi, ed aveva persino provato a vincere a Bingo, dopo esser stato in giardino ad annusare le rose.
Ci può essere qualcosa di più emozionante?

Come scrisse il professore di Harvard, William James, uno dei pionieri della Psicologia:
 
'...non si può effettivamente vivere nel presente senza considerare il futuro. Ognuno sa che quando un
evento doloroso si profila all'orizzonte, quella vaga sensazione d'imminenza è capace di
permeare tutto il nostro pensiero, creando un sottile disagio che condiziona negativamente il
nostro stato d'animo, anche quando esso non è al centro della nostra attenzione e ci impedisce
di riposare, di sentirci pienamente a nostro agio."

E così, quando si tratta di affrontare la morte e parlare della vita ultraterrena dimostriamo
inevitabilmente di essere dei materialisti.
 
"Facciamo a turno a parlare di tante banalità ,o delle condizioni
meteorologiche con pazienti che fanno finta di pensare alla prossima primavera, anche se sono
perfettamente consapevoli che non ci sarà una prossima primavera per loro",
ha scritto la
Dott.ssa Elisabeth Kubler- Ross, che ha tentato, con un successo molto limitato, di
rivoluzionare il nostro approccio alla morte e al morire.
"Questi medici poi, ci diranno che i
loro pazienti non vogliono sapere la verità, che non lo chiedono e che credono che tutto va
bene. I medici sono, infatti, molto sollevati dal non doversi confrontare con loro e spesso sono
inconsapevoli di aver provocato questo tipo di reazione nei loro pazienti. "

Se qualche medico o infermiere illuminato fa dei tentativi per discutere di ciò che viene dopo
la morte con un paziente terminale, rischia di dire qualcosa che è in conflitto con la Scrittura
- o meglio con le moderne interpretazioni date alla Scrittura - e, quindi, può essere oggetto
di sanzioni da parte del cappellano dell' ospizio o del Vescovo. Così, é meglio non dire nulla.
Allora, l'unica alternativa è "vivere il momento" e non pensare a cosa potrebbe venire dopo.
La società ci obbliga a reprimere tutti i pensieri sulla morte, rifugiandoci il più possibile, o
nei programmi televisivi,o in un libro, o ad imparare a godere la vita giocando al Bingo....

(Di: Mike Tymn -Traduzione Webmaster)