DOCTOR MEDIUM
(25-01-12)
Tutti noi siamo affascinati da
quello che sensitivi e medium sanno fare e siamo da tempo
convinti
dalle
attuali ricerche che la
medianità esiste davvero. Ma come si comincia? Che cosa esattamente si
prova a ricevere messaggi dall'Aldilà? Molti di loro dicono di aver
sempre avuto il dono, che da bambini hanno visto i Morti e che erano
convinti che tutti lo possono fare, sebbene in tanti pensano ancora che
sia tutto inventato. Ma cosa succede se qualcuno che è parte integrante
del mondo reale diventa improvvisamente Medium? Un Medico, per esempio?
La maggior parte dei comuni mortali ci ha sempre considerati come
appartenenti ad una categoria di super scettici, essendo stati educati
alle idee razionaliste della tradizione scientifica.
Anni fa ho parlato di queste tematiche con un mio Collega (e poi non
l'ho più fatto senza prima "sondare il terreno"),e lui si mise a ridere
annunciandomi che aveva appena letto da qualche parte che i fenomeni
paranormali erano stati definitivamente smascherati. (Credo
fosse un articolo di Susan Blackmore, che era un pubblicato un pò
dappertutto in quel momento.) Lui non mi era ostile, ma avevo
avuto la netta sensazione che sarebbe stato inutile cercare di
convincerlo del contrario. Poi, col tempo, ho scoperto, sia conoscendoli
di persona che attraverso la Rete, che molti di noi invece, non solo ci
credono, ma sono addirittura in grado di comunicare con l'Oltre.
Uno dei casi più recenti che ho scovato in Internet è quello di un mio
Collega Londinese che lavora anche come Medium. Si chiama Dr.Ian
D.Rubenstein di Enfield
ed ha appena pubblicato
Consulting
Spirit (libro
presente, purtroppo, solo sul mercato degli Stati Uniti) in cui svela al
mondo la sua esperienza di modesto Medico di Base con la Medianità .
Rubenstein ebbe la sua prima rivelazione mentre lavorava nel suo studio,
un giorno in cui un paziente al quale stava controllando la pressione
gli ha improvvisamente detto che c'era un uomo con lui, e che voleva
parlargli. Il Dr.Rubenstein non aveva mai precedentemente
sospettato che questo suo paziente, un mago delle pubbliche relazioni
nel mondo dello spettacolo, avesse qualcosa a che fare con gli spiriti,
ma, incuriosito, andò avanti e con sua grande meraviglia l'uomo
canalizzò suo nonno, impegnandolo in una discussione durata 20 minuti
durante la quale disse tutto sulla vita personale del nipote.
Rubenstein successivamente apprese che questo era qualcosa che lui
stesso avrebbe potuto fare (avrà letto i libri di Bruce Moen anche lui?)
e così cominciò ad avere intuizioni potenti e precise che gli giungono
quando sente come un 'colpo' o uno 'schiaffo' sulla nuca.
Questo successe per la prima volta un giorno in cui buttò le chiavi
della macchina sul tavolo, proprio mentre stava uscendo, sapendo che non
ne avrebbe avuto più bisogno, ma... proprio in quel momento sentì una
sorta di schiaffo alla nuca ed un avvertimento verbale: se le
doveva portare con sè, altrimenti gliele avrebbero rubate.
Ignorò l'avviso ed effettivamente
le chiavi gli vennero rubate, con tutte
le conseguenze ben immaginabili.
In un evento particolarmente suggestivo. una paziente gli disse che sua
figlia Kirsty aveve ingoiato il cappuccio di plastica d'una penna ed
ipotizzò che fosse finito nel suo stomaco, ma Rubenstein ebbe la forte
impressione che fosse invece finito in un bronchi, cosa molto più grave.
Egli convinse la donna e sua figlia ad andare subito in ospedale, ma le
radiografie non mostrano nulla
Molto spaventate dai forti sospetti espressi dal loro Medico di Base,
esse insistettero per ulteriori esami in un altro ospedale, ma nemmeno
lì emerse nulla di anormale.
Infine, per calmare le due, ormai terrorizzate, uno dei medici del
nosocomio suggerì di praticare una broncoscopia alla ragazza. Quel
pomeriggio, il Broncoscopista estrasse il tappo masticato di una penna a
sfera dal bronco principale destro della paziente. Poiché l'aveva
masticato, il cappuccio di plastica sfilacciato si era annidato nella
parete del bronco, sì che sarebbe stato molto improbabile che la ragazza
lo avrebbe potuto espellere con la tosse, con conseguenze gravissime se
lasciato nel polmone per troppo tempo. Kirsty avrebbe sviluppato una
grave polmonite o forse anche una patologia polmonare cronica ben
più pericolosa, chiamata bronchiettasia.
Incoraggiato ad andare più a fondo, Rubenstein si unì ad una
congregazione presso una Chiesa Spiritualista . La sua prima esperienza
al circolo fu di trovarsi seduto in un cerchio medianico, cercando di
concentrarsi sulla prima immagine che gli fosse venuto in mente,
l'esatto contrario di ciò che insegnano alle scuola di medicina.
Ben presto però scoprì che le immagini che visualizzava erano
significative per gli altri lì presenti. Le immagini che vedeva e le
situazioni da lui descritte erano confermate da altre persone, con un
livello di dettagli che rendeva ogni casualità (o effetto Barnum)
affatto plausibile.
Ecco un esempio di contatto,tratto dal suo libro:
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<Col mio occhio mentale, potevo ancora vedere
chiaramente Jane, in piedi dietro ad Hayley, ma dietro di lei
intravvedevo una figura assai più sfumata.
Era una donna, più vecchia di Jane, con i capelli grigi e indossa un
vestito a fiori. Sorrideva e aveva le mani sulle spalle di Jane. Poi
l'immagine cambiò e divenne più vivida. Ebbi la visione
sorprendentemente chiara di un lampadario di cristallo, che occupava il
mio intero campo visivo interiore. Si irradiava una luce potente e
potevo distinguere chiaramente i colori dell'arcobaleno rifratti dai
cristalli.Con ciò, mi sentii improvvisamente giungere una grande
quantità di informazioni su questa donna, come se, in qualche modo mi
fosse piovuto in testa, tutt'in una volta. Mi sentii dire, molto
velocemente:
"Posso vedere un lampadario di cristallo Non è solo uno. Ne aveva un
sacco,
la sua casa era piena di lampadari di cristallo.
Era molto orgogliosa della sua casa... era sempre in ordine.... Lei era
molto vicino a voi. Penso che sia stata tua nonna o forse la sorella di
tua nonna. Ha avuto un ictus ed era comatosa verso la fine della sua
vita ... Poi iniziai a borbottare ... sentivo una felicità intensa che
zampillava dal mio petto, finchè mi fu impossibile contenerla e scoppiai
in lacrime. Tutti nella stanza mi guardavano, ma non ho potuto farne a
meno. Ero sopraffatto dall'emozione. Poi persi il contatto Se n'era
andata.
Ricordavo ciò che avevo visto, ma la vividezza delle informazioni non
era più così evidente, le emozioni che avevo percepito come sensazioni
erano improvvisamente scomparse, come se qualcuno avesse girato un
interruttore, tuttavia, l'immagine del lampadario di cristallo era
rimasto molto chiara.
Hayley mi guardava intensamente e mi disse:
"Era mia zia. La mia prozia. Hai perfettamente ragione é lei.
Lei amava i lampadari di cristallo. Ma la cosa migliore è il fatto che
tu abbia pianto."
"Perché?" Le chiesi... Mi sono sentito estremamente stupido. Non aveva
pianto in pubblico da quando ero bambino. Lei mi rispose:
"Perché nove anni o giù di lì prima di morire aveva avuto un ictus,
come hai detto, ed il suo cervello era diventata molto più emotivo, per
cui era solita piangere ogni volta che era felice."
Mi fece piacere, ma mi sentivo come se fossi passato sotto un rullo
compressore.
Il mio mal di testa era tornato e mi sentivo completamente svuotato di
ogni energia.>
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Provo molta affinità con il modo in cui l'autore affrontato le sue
esperienze, comparabili con le mie.
(Vedi:
Le
mie Prove Personali).
Il tono è giusto: è scettico, nel senso che esamina e mette in
discussione tutto, ma non lascia che questo ottenebri la sua curiosità.
Non c'è panico o tentavi di sopprimere le sue intuizioni, nè si
preoccupa di quello che la gente potrebbe pensare della sua medianità.
Se ne frega e va avanti.
In effetti mi ha sorpreso come Rubenstein abbia abbracciato con
entusiasmo la sua vocazione, pur continuando la sua opera professionale,
anche grazie all'aiuto datogli da sua moglie e grazie al fatto di non
aver incontrato nessun'altro ad interferire col suo cammino (leggasi:
Ordini Professionali!).
Il libro è scritto come un romanzo, in gran parte dialogato, il che
rende la lettura facile e divertente, ma è anche un libro importante
perchè Rubenstein ha dimostrato come sia possibile che un non-medium,
qualcuno che nel suo lavoro è legato al pensiero razionalista, possa non
solo adattarsi a ricevere l'intuizione psichica quando arriva
spontaneamente, ma anche imparare ad usarla a beneficio degli altri
WEBMASTER
Incontri Fisici fra
Genitori ed i loro
Bambini 'Morti '(08-01-12)
AGGIORNAMENTO:
CLICCANDO QUI POTRETE
LEGGERE LA TESTIMONIANZA
GIURATA SULLA REALTA' DELLE MATERIALIZZAZIONI FORNITA DAI
GENITORI DEI DUE RAGAZZI!
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Tutti gli esperimenti
ebbero luogo
nella casa di
Barry
e Pat
Jeffery dove, diverse
volte
-dal Marzo all'Aprile
1983-
sono state
messe in luce a tantissimi testimoni
le
incredibili capacità di Medium a
Materializzazione di Rita
Goold.
Tali
esperimenti
erano effettuati
al fine di
ricongiungere diverse
persone
con i loro
"defunti"
con
centinaia di contatti
ripetibili.
Barry e Pat videro l'ectoplasma del loro figlio Michael,
morto in un
incidente motociclistico e
la stessa cosa
è successa
a
Gwen
e Alf
Byrne che sono stati
fisicamente
riuniti
in
diverse occasioni, con
il loro bimbo,
Russell,
morto
di
cancro
all'età
di
nove anni,
circa 20
anni prima
della sua materializzazione.
Gwen
racconta la sua storia
meravigliosa
nel
libro "Russell",
che
sta dando
una
grande speranza
e conforto
ai
genitori
in lutto
in
tutto il
mondo.
(La PdA spera di
tradurre e pubblicare al più presto, almeno i capitoli più toccanti
dell'opera, grazie al generoso aiuto d'una nostra Lettrice -NdR-)
.
Nel 1983
il
professor
Archie
Roy
e
gli altri membri della
Society for Psychical Research
misero in
atto un grande sforzo
organizzativo per
catturare
su pellicola
tutti gli esperimenti
al fine di
condividere
questa prova di
sopravvivenza dopo la morte
con
quante più persone
possibile.
Purtroppo
questi
ricercatori non riuscirono nel loro intento,
a causa dell'improvvisa
indisponibilità della Medium, proprio mentre
la
squadra
stava per
entrare in casa sua con
le
telecamere ad infrarossi.
Rita
Goold
era
stata spaventata
da
minacce telefoniche
anonime
che la mettevano in guardia
avvertendola
di
terribili conseguenze
se fosse andata
avanti con
gli esperimenti
scientifici.
Erano state messe in giro anche voci malevole
per
screditare ed
infangare
il
suo personaggio,
non si sa ad opera di chi (scettici? servizi segreti?).
Rita
era
profondamente ferita
perché aveva
dedicato
il suo dono per
portare
l'illuminazione
all'umanità.
Lei
aveva
categoricamente
rifiutato di prendere
un centesimo
per
il disagio
incredibile
a
cui era
sottoposta dalle
materializzazioni sebbene
lei ed i suoi
amici,
Barry e
Pat
Jeffery,
si ritrovassero senza un soldo
ogni volta che
aveva avuto luogo un incontro,durante
i quali provvedevano anche ad offrire cibo e conforto ai loro visitatori.
Scienziati
del
calibro
del Prof.
Archie
Roy
vorrebbero però
completare tali
esperimenti.
Dal suo libro "Russell" Gwen
Byrne descrive la prima materializzazione
effettuata dalla Medium Rita Goold di suo figlio "morto".
<In precedenza vi ho detto che ho potuto vedere Russell materializzato,
sventolando sull'ectoplasma una torcia elettrica con una calza rossa
posta sulla lampadina.
Non era un gioco, anche se sembrerebbe così ad alcuni dei miei lettori,
poichè la Medium non utilizzava una cabina, ed era l'energia della
torcia che mi ha permesso di vedere mio figlio materializzarsi
completamente. Non ho intenzione di spiegare il concetto metafisico di
'energia', perchè questa spiegazione andrebbe oltre le mie capacità.
Basti dire che l'energia di Russell, più quella della torcia, hanno
raggiunto questo obiettivo. 'Guarda
mamma. Ti mostrerò tutto di me! '
esordì mio figlio
E lo ha fatto. La torcia era una torcia normalissima, credetemi. Ha
iniziato mostrandomi i suoi piedi nudi e le sue ginocchia, per me così
familiari perchè ho ricordato- come ogni altra madre avrebbe fatto- le
innumerevoli volte che gliele avevo lavate. Indossava pantaloncini corti
ed una T-shirt. Le sue care mani a me tanto familiari con le sue unghie
quadrate, proprio come quelle del suo papà. Poi su, su, fino al viso.
Così bello! Un bambino in spirito è così bello che la mente, o la voce
stentano a trasmetterne una descrizione appropriata. Posso solo dire che
era proprio come l'avevo conosciuto sulla terra e stava lì di fronte a
me in tutta la sua gloria! Capelli da istrice, come sempre, occhi così
blu che mi guardavano con l'amore che solo un figlio può condividere con
la madre. Come faccio a spiegarmi ulteriormente? Poi prese la mia mano e
mi fu permesso di sentire i suoi capelli con i suoi familiari ciuffi e
carezzare quel viso così caro, così dolce ed ho persino rivisto le sue
lentiggini sul naso. Come ho già detto, non riesco a spiegare tutto ciò
nè voglio cercare di descrivere i miei sentimenti in quel momento perchè
sono miei e soltanto miei, ed ora sono divenuti un ricordo molto
prezioso.
Avevo visto in precedenti sedute alcune parti del corpo di Russell ma
solo ora mi era stata dato la possibilità meravigliosa della visione di
lui per intero.
Non esistono parole sufficienti a spiegare pienamente i miei sentimenti
e le emozioni nè allora nè adesso, così voglio lasciar tutto
nell'intimità della mia memoria.>
Webmaster-
da vari siti Internet
un animale così
umano
(Di Mike Prescott)
(30-12-11)
Di solito ho una buona idea di
quello che voglio dire quando mi metto a scrivere uno di questi
messaggi. Ma questa volta sto improvvisando. Ho una vaga idea del mio
argomento, ma non so se riesco a spiegarlo chiaramente o se il mio punto
di vista rende ancora il senso del discorso. Ciò a cui sto pensando è la
relazione tra l'anima ed il corpo. Ai fini della discussione, ho
intenzione di supporre che esista una cosa come l'anima che si incarna
in modo da avere certe esperienze o per imparare certe lezioni (o
entrambe).
Sarebbe facile dire che l'anima
semplicemente anima il corpo, e che senza l'anima, il corpo
sarebbe un pezzo di carne senza vita, ma penso che il rapporto tra i due
è molto più complesso. In realtà, credo che si potrebbe dire che ogni
persona è, in un certo senso, due cose: la persona umana e l'anima.
Ricordo di aver letto la trascrizione di una regressione ipnotica di una
paziente che ha rievoato una vita intermedia tra le vite terrene. La
paziente ha descritto come fosse stata messa in grado di scegliere la
sua prossima incarnazione umana tra diverse opzioni e che lei, alla
fine, ha scelto di essere una donna in particolare. Avendo vissuto
quella vita fino alla sua conclusione, pensava che le cose fossero
andate bene per sé e per la donna che era stata. "Sia per me che
per lei" fu il modo in cui si espresse, credo.
Purtroppo non ricordo dove ho letto questa storia, anche se sono
abbastanza sicuro che fosse in uno dei libri di
Michael Newton. E sì,tranquilli, so bene che bisogna essere cauti
con i racconti prodotti sotto ipnosi regressiva (RIP). Tuttavia, se
accettiamo questa storia come accurata, emergono alcune domande
interessanti. Come è possibile che questa anima fosse in grado di
ottenere una panoramica delle sue varie vite come se si fosse trattato
di esseri totalmente separati da lei stessa? Più importante:
che significa quando dice che le cose sono andate per il verso giusto
per se stessa e per l'essere umano coinvolto?
Queste parole suggeriscono qualcosa di un pò sorprendente,ovvero che
l'essere umano è separato dall'anima, e che se un'anima sceglie di
non abitare in un certo corpo umano,poi qualche altra anima sceglierà
quel corpo, e l'essere umano andrà avanti e vivrà la sua vita più o meno
seguendo le stesse linee in entrambi i casi. In altre parole, l'anima
non è una sorta di principio vitale necessario per la vita. La vita
biologica, organica, continuerebbe la sua attività, indipendentemente da
quale anima la abiti e forse anche se non c'è un'anima in essa. Dopo
tutto, non dobbiamo necessariamente pensare che ogni essere vivente ha
un'anima. Un' ameba è un essere vivente, ma non può avere un'anima. E
possiamo salire lungo la catena evolutiva, pensando a cavalli, cani,
gatti, scimmie, e concludere che anch'essi non hanno un'anima. Un
essere umano, esclusivamente percepito come un organismo biologico,
non può quindi aver bisogno di un'anima, almeno non più di quanto ne
ha un'ameba.
Questo non vuol dire che un essere umano non può beneficiare di avere
un'anima, solo che l'anima può non essere necessaria, e che quella
specifica l'anima che va ad abitarlo può farlo come il risultato di una
scelta arbitraria. Ma... aspettate un attimo. Questo significa che non
abbiamo bisogno di un'anima per pensare, sentire, avere ambizioni e
desideri, delusioni e dolore? In realtà, io penso di sì. Penso che
questi aspetti della vita umana, probabilmente, sarebbero presenti anche
in assenza di anime, proprio come pensieri, sentimenti, aspirazioni, ecc
si trovano in tutto il regno animale.
Allora, non abbiamo proprio bisogno di un anima ? Sì, penso che sia
possibile. Ma se non ne abbiamo bisogno per svolgere le funzioni che
abbiamo in comune con il mondo animale, o anche funzioni leggermente più
avanzate, ma ancora radicato nelle unità biologiche, ne abbiamo bisogno
per ottenere qualcosa che gli animali
non possiedono: la consapevolezza del sé.
In realtà, io suggerirei che l'auto-consapevolezza è né più né meno che
l'anima che agisce da testimone dei nostri pensieri ed azioni. L'anima
può essere semplicemente la differenza tra un organismo pensante e
senziente che non è auto-consapevole ed un organismo pensante e
senziente che è auto-cosciente.
Naturalmente questo implica che, probabilmente, la maggior parte, dei
pensieri che facciamo non è una funzione dell'anima e potremmo così
andare avanti anche non avendo l'anima. Non trovo questa un'idea
particolarmente sorprendente. Gran parte del nostro pensiero è
costituito da stereotipati schemi ripetitivi, associazioni riflessive ed
idee prese da altri e sconsideratamente ripetute a pappagallo.
La voce nella nostra testa, parla, parla quasi sempre, ma probabilmente
il 90%, o più, di quello che ha da dire è inutile. I pensieri
originali, l'intuizione creativa, l'auto-riflessione profonda e
l'auto-esame sono rari, e sono qualitativamente e quantitativamente
diversi dal nostro banale flusso di coscienza. Non ci sono prove che
gli animali siano capaci di questo tipo di attività mentale. Forse la
funzione dell'anima nella vita umana è quella di fornirci queste
scintille di intuizione e giudizio critico.
La teoria della trasmissione della coscienza, proposta per primo da
William James, sostiene che la coscienza è una sorta di segnale ricevuto
dal cervello, che decodifica il segnale in modelli elettrici e chimici
che servono per far funzionare il corpo. Ho sempre trovato questa idea
molto utile. Ma il rapporto reale tra la coscienza e il cervello è
probabilmente molto più complesso e sottile.
Supponiamo che il cervello produca una gran parte del nostro pensiero e
che l'anima principalmente testimoni questi pensieri. Supponiamo inoltre
che, come l'anima osserva ed analizza i pensieri ed i comportamenti,
capisca di essere stata cambiata in vari modi, nel bene o nel male, dai
modelli di pensiero e dal comportamento del corpo che la ospita. Ora
supponiamo che a volte l'anima intervenga in questi modelli di pensiero,
offrendo una nuova prospettiva, la possibilità di vedere le cose dal di
fuori del ristretto punto di vista dell'ego (che è l'organismo integrato
nell' imperativo della sopravvivenza). Questi interventi si percepiscono
come provenienti da una fonte esterna, perché dal punto di vista del
cervello, l'ego, e l'organismo umano in sé, nascono da una fonte
esterna.
La complessa interazione tra i pensieri, sentimenti ed i
comportamenti dell'organismo umano e la creatività, la consapevolezza
riflessiva dell'anima, comportano molti cambiamenti, sia nel corpo che
nell'anima. L'organismo può imparare, anche se imperfettamente, a
superare i limiti del suo ego. L'anima può apprendere le lezioni
originate dalle sfide, dai dilemmi morali, e dal dramma della vita
terrena. Ognuno è influenzato dal'altro, né esiste modo di separarsi,
almeno per la durata della incarnazione dell'anima in questa vita. E
cosa succede quando quella vita è finita? L'anima si separa dal corpo,
valuta le sue esperienze, elabora ciò che ha imparato, e procede poi a
scegliere la sua prossima incarnazione.
E che fine fa l'ego-mente col quale l'anima ha condiviso quel corpo?
Persiste in qualche forma, o semplicemente scompare in un batter di
ciglia?
Alcuni direbbero che l'ego-mente
deve persistere, perché è in grado di
comunicare attraverso i medium o riapparire nei ricordi delle
reincarnazione. Ma è possibile che ciò che permane è solo l'impronta che
l ego-mente ha lasciato impressa nell'anima. Ricordate che, in questo
scenario, l'ego-mente influenza l'anima, almeno tanto quanto l'anima
influenza quest'ultimo. L'anima potrebbe benissimo mantenere una forte
impronta dell' ego-mente col quale è stata recentemente collegata. E "abbassando
le sue vibrazioni" per comunicare con un medium o reincarnarsi,
l'anima può assolutamente identificarsi con l'ego-mente in questione e
potrebbe perdere il senso di un sé più grande che può essere mantenuto
solo in uno stato di "vibrazioni più elevate."
Questo potrebbe spiegare perché molte comunicazioni attraverso i medium,
e molti ricordi delle reincarnazione dei bambini piccoli, sono
fortemente egoici . Il defunto a volte sembra fissarsi sulle medesime
questioni banali che lo disturbavano nella vita terrena. Eppure, quando
si contattano "Esseri Superiori" o quando sono accessibili ricordi della
vita tra le vite, queste banali, ossessioni egocentriche spariscono.
Quindi, è almeno discutibile il fatto che la mente umana, in quanto
tale, non sopravvive alla morte, anche se la sua impronta nell'anima
sopravvive. E poiché l'anima è la parte auto-consapevole,
auto-riflessiva di noi, è anche la parte a cui accediamo quando pensiamo
profondamente alle questioni della vita e della morte, ovvero la parte
che è più veramente "noi".
La parte non riflessiva, che è relativamente inconsapevole, va
semplicemente via, perché non è più necessaria. Mi viene in mente
una scena del film 2010 (il sequel di 2001: Odissea nello spazio) in cui
un astronauta morto, Dave Bowman, appare alla sua vedova. Quando lei
chiede se è davvero lui, egli risponde con queste parole
"Tutto quello che di David Bowman era importante
fa ancora parte di me".
Si noti che i mistici nel corso dei secoli hanno compiuto notevoli
sforzi per perdere la loro auto-identificazione con l'ego e per
identificarsi, invece, con il "testimone". Forse questa pratica può
essere intesa come diretta a ridurre al minimo l'aspetto mortale,
animale, del sé e per massimizzare l' aspetto immortale, spirituale.
Forse è anche ciò che gli antichi Greci intendevano dire quando hanno
scritto la frase "Conosci te stesso" sulla porta dell'oracolo di Delfi,
o il famoso aforisma di Socrate:
'una vita non esaminata non è degna di essere vissuta.
'
Non entrerò in particolari in questa sede, ma ho il sospetto che molte
dichiarazioni attribuite a Gesù nei Vangeli possono essere interpretate
in modo analogo.
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Partita a scacchi...col morto!
(26-11-11)
La partita a scacchi fra Viktor Korchnoi e
Géza Maróczy, iniziata nel 1985 e terminata nel 1993, della durata di 7
anni e 8 mesi, è senza dubbio uno dei casi più intriganti mai riportati
negli annali della ricerca psichica. E 'stato riportato dai Dott.ri
Wolfgang Eisenbeiss e Dieter Hassler nel numero di aprile 2006 del
Journal of the Society for Psychical Research
.
'Questo caso sembra essere uno dei più notevoli elementi di prova
per la sopravvivenza di una componente intelligente dell'esistenza umana
dopo la morte corporale,' secondo
quanto affermato dal dottor Vernon M. Neppe, direttore del Pacific
Institute Neuropsychiatric a Seattle, e professore presso il
dipartimento di Neurologia e Psichiatria all'Università di St. Louis nel
Missouri. Egli stesso é un campione di scacchi ad un livello però più
modesto rispetto a Korchnoi e Maróczy, classificati al 13 ° e 29° posto,
fra i giocatori di tutti i tempi, in uno studio del 1978.
Il match fu organizzato da Eisenbeiss, un agente di cambio svizzero e
Dottore in Economia con un interesse di lunga data nel campo della
ricerca psichica. Sapendo che Eisenbeiss aveva una notevole esperienza
nello studio dei medium, un dentista di nome Waldhorn, suggerì ad
Eisenbeiss di avviare una partita a scacchi tra una persona vivente e
una deceduta.
Incuriosito dall'idea, Eisenbeiss convinse Korchnoi, noto come Viktor il
Terribile , che aveva disertato dall'Unione Sovietica e viveva in
Svizzera, a prendere parte all'esperimento. Ha poi chiesto a Robert
Rollans (1914-1993), un conoscente di lunga data e medium a scrittura
automatico che viveva in Germania, di partecipare all'esperimento.
Rollans era un candidato particolarmente adatto perchè non sapeva
giocare a scacchi ed era disposto a partecipare, senza remunerazione.
Inoltre, Eisenbeiss aveva piena fiducia nell'integrità morale di
Rollans.
Eisenbeiss
consegnò a Rollans un elenco di grandi maestri defunti ed egli chiese ai
suoi spiriti di controllo (Tata e Gabriel) di individuarne uno disposto
ad accettare una tale sfida.
Il 15 giugno 1985, Tata e Gabriel comunicarono che Maróczy avrebbe
accettato la sfida e che avrebbe tentato di comunicare direttamente. 'Io
sono Géza Maróczy e vi saluto', scrisse
lo Spirito del grande scacchista ungherese, per mano di Rollans.
'Posso parlare in tedesco quindi prima di tutto rispondo alla domanda
di identificazione. E' stata l'apertura con la pedina del re e la difesa
francese. Non riesco a continuare. [Le
lettere divennero disordinate] vado a raccontare tutto ai
miei amici. Arrivederci '.
Tata e Gabriel tornarono, spiegando che Maróczy non era abituato alla
scrittura attraverso un braccio terreno, e si stancava in fretta.
Tuttavia, egli fu in grado di trasmettere la seconda mossa, d2-d4.
Non è chiaro dal rapporto, ma queste mosse sono state apparentemente
usate per testare le domande che Eisenbeiss aveva ideato in anticipo,
per essere sicuri che fosse stato un maestro a raccogliere la sfida e
non un qualche spirito impostore. Prima che la partita avesse preso il
via, Maróczy espresse preoccupazione per la sua capacità di competere,
perché era rimasto così a lungo senza far pratica:
'Sono stato e sarò a vostra
disposizione in questo singolare gioco di scacchi per due motivi, in
primo luogo perché anch'io voglio fare qualcosa per aiutare gli uomini
che vivono sulla terra per convincersi che la morte non è la fine. Si
sappia che la mente è separata dal corpo fisico e con la morte si arriva
in un mondo nuovo, dove la vita individuale continua a manifestarsi in
una dimensione sconosciuta.'
Come seconda ragione disse che l'avrebbe fatto per la gloria del suo
paese, l'Ungheria.
Il gioco iniziò con Maróczy che fece la prima mossa, scrivendo 'e4'
attraverso la mano di Rollans.
Va notato che Eisenbeiss aveva dato a Rollans alcune lezioni di base in
modo che avrebbe saputo dove mettere i pezzi.
'Durante la fase di apertura Maróczy ha mostrato
una certa debolezza,'fu il commento di
Korchnoi dopo la mossa 27.
'Il suo gioco è di vecchio stile. Ma devo
confessare che le mie ultime mosse non sono state troppo convincenti.
Non sono sicuro che vincerà. Egli ha compensato i difetti di apertura
con un forte end-game. E' alla fine del gioco che si dimostra l'abilità
di un giocatore e il mio avversario gioca molto bene.'
Nella sua analisi dettagliata del gioco, il dottor
Neppe afferma che il presunto Maróczy
'ha giocato almeno a livello di master, e molto
meno probabilmente, come un arrugginito, maestro di basso livello.'
Egli aggiunge che questo livello non avrebbe
potuto essere stato raggiunto da Rollans anche dopo molto allenamento,
partendo dal presupposto che non era un genio degli scacchi,
sottolineando inoltre che l'avvio lento di Maróczy può essere il
risultato di una teoria di apertura che avrebbe sviluppato dopo la sua
morte.
'A causa delle grandi differenze stilistiche, il
computer non poteva aver simulato il gioco, né molti giocatori di
scacchi viventi avrebbero potuto giocare ad un così alto livello,'
disse Neppe. Perché Korchnoi era spesso in viaggio e le e-mail non
ancora disponibili, la partita procedeva lentamente. Rollans, sentiva un
solletico nel corpo quando Maróczy era pronto a comunicare una mossa per
lui. Di solito erano necessari circa 10 giorni perchè Eisenbeiss
ricevesse la mossa successiva di Maróczy / Rollans . Come ci si potrebbe
aspettare, gli scettici sospettarono che Rollans si fosse consultato con
un esperti di scacchi prima di comunicare la mossa ad Eisenbeiss. Neppe
crede che sia improbabile essendo stato il gioco
'stilisticamente compatibile con il modo di
giocare di Maróczy.'
'E' ridicolo pensare che Rollans avrebbe chiesto
ad altri grandi maestri quale mossa avrebbe dovuto darmi-
scrive Eisenbeiss. Ed aggiunge che Rollans era curioso di conoscere i
risultati, come lo era Korchnoi, sottolineando che né Rollans né
Korchnoi erano stati pagati per la loro partecipazione e quindi che non
c'era un motivo valido per barare.
'Lasciate che credano quello che vogliono: ci
saranno sempre persone incapaci di accettare la realtà di tali
fenomeni.'
Furono più le informazioni personali provenienti da Maróczy che
convinsero Eisenbeiss che stesse realmente comunicando con Maróczy e che
Neppe cita come prova in grado di ridurre in modo significativo il
potenziale di frode.
Durante la partita, Eisenbeiss pose molte domande a Maróczy al fine di
trovare conferme alla sua identità. Mentre alcune risposte potrebbero
essere trovate facilmente, alcune informazioni private hanno richiesto
ricerche più approfondite. Il 31 luglio 1986, Rollans ricevette 38
pagine scritte a mano da Maróczy in risposta ad alcune domande,dicendosi
deluso del suo gioco,forse dovuto alla sua lunga assenza così come alle
difficoltà nella comunicazione.
Al fine di confermare l'accuratezza delle risposte di Maróczy,
Eisenbeiss contattò il club ungherese di scacchi e venne messo in
contatto con Laszlo Sebestyen, storico ed esperto di scacchi, che
accettò di fare qualche ricerca e stabilire se le risposte erano
corrette. Sebestyen, che venne pagato per i suoi servizi, consultò
diverse biblioteche in Ungheria e chiese informazioni ai due figli di
Maróczy, entrambi più che 80-enni, al momento, e ad un cugino,impiegando
più di 70 ore di lavoro per trovare le risposte a quasi tutte le domande
di Eisbenbeiss.
Su 92 dichiarazioni fornite da Maróczy,
Sebestyén fu in grado di confermarne 85
come dati di fatto,mentre le altre sette
potrebbero essere vere, ma nessuna prova è stata trovata per
confermarle, o non erano molto chiare. Un episodio particolarmente
probatorio tra Eisenbeiss e Maróczy (attraverso Rollans, ovviamente)
aveva a che fare con una partita che Maróczy aveva giocato nel 1930.
Eisenbeiss, che aveva trovato una registrazione della partita, chiese
notizie a Maróczy sul giocatore che aveva sconfitto, un italiano di nome
Romi. Maróczy rispose che non aveva mai conosciuto nessuno con quel
nome, ma che aveva sconfitto un uomo di nome 'Romih.' Anche se il
nome agli atti era 'Romi,'
Eisenbeiss trovò un resoconto della partita del 1930 in cui il
nome era scritto'Romih.', con la "h"
Korchnoi era spesso in viaggio per partecipare alle competizione, e così
il gioco venne registrato per sette e più anni. Maróczy, che giocava in
'vecchio stile' , abbandonò dopo 47 mosse e Rollans morì tre settimane
dopo il completamento del gioco.
Il Dr. Neppe ritiene inoltre che la teoria della
Super-Psi
avanzata da alcuni parapsicologi è meno probabile dell'ipotesi
spiritualistica, che avrebbe richiesto la cogitazione attiva di un
maestro di scacchi o altri giocatori in vita, esteso per un periodo di
tempo tanto lungo.
La spiegazione è che la partita a scacchi Korchnoi contro Maróczy
suggerisce fortemente che la coscienza sopravvive alla morte fisica e
continua ad esistere in un mondo spirituale.
Sul suo sito web, l'autore e ricercatore
Miles
Edward Allen classifica il caso fra i più probanti e lo classifica
al terzo posto tra i 40 casi da lui selezionati.
Trad. Webmaster dal Sito di Mike
Tymn
MEDIANITA' SCANDINAVA
(23-11-11)
Negli Atti della Society for Psychical Research esiste un
interessante
documento scritto da Erlendur Haraldsson
sul caso di un Medium Islandese che ricorda la ben più famosa
visione dell' incendio di Stoccolma descritto da Swedenborg e da
Immanuel Kant. Trattiamo prima il caso avvenuto in Islanda.
Indridi Indridason, un Medium con effetti fisici che tenne una serie di
sedute a Reykavik nel 1905, producendo forti movimenti del tavolo,
scrittura automatica e comunicazioni sotto trance. Nel Novembre dello
stesso anno si presentò un nuovo spirito comunicatore, non riconosciuto
da nessuno dei presenti. Parlava danese e si identificò come 'il signor
Jensen', un nome comune in Danimarca. Ci fu una pausa, e quando la
seduta riprese, 'Jensen' riapparve, e riferì che durante l'intervallo
s'era recato a Copenhagen (a 2100 Km di distanza) dove aveva visto un
incendio appena iniziato in una fabbrica. Se ne andò, ma poi, tornato
nuovamente, disse che i Vigili del Fuoco erano riusciti a spegnere
l'incendio, dopo un'ora di lavoro. Come Haraldsson ha poi stabilito,
esistono notizie stampa di un incendio avvenuto a Copenhagen proprio in
quei momenti. I dettagli corrispondevano tutti: si trattava d'una
fabbrica, l'orario in cui il fuoco era iniziato era corretto,come pure
il fatto che il fuoco era stato messo sotto controllo nel giro di
un'ora. Nel 1905 l'Islanda non era collegata con nessun altro luogo del
mondo, dato che il telefono arrivò un anno dopo, e la telegrafia solo
nel 1918. L'isola era completamente dipendente dalla posta via mare.
Una
spiegazione piuttosto ovvia è che si sia trattata d'una coincidenza:
gli incendi nelle grandi città non sono affatto rari. Nelle quattro
settimane durante le quali l'incendio si era verificato (due prima e due
dopo),ne vennero segnalati ben quattro dai principali giornali, tra cui
quello descritto nella seduta islandese,solo che uno era iniziato
proprio in una fabbrica,un evento molto meno comune degli incendi nelle
case,e solo quest'ultimo era stato di grandi dimensioni, mentre gli
altri erano piccoli e rapidamente estinti, quindi molto meno
interessanti. Haraldsson considera doverosamente alcune altre
possibilità, ad esempio, che il Medium avesse avuto un complice
a Copenaghen che aveva appiccato l'incendio,o che il
messaggio fosse giunto con dei piccioni viaggiatori, ipotesi che non
possono essere scartate a priori. Non penso che questa sia una prova
particolarmente forte, semplicemente perché può essere liquidata come
una mera coincidenza,ma io la trovo interessante per questo motivo: se
la medianità è un vero e proprio fenomeno e se, addirittura, è qualcosa
di più che chiaroveggenza e spiriti disincarnati che tornano in questo
mondo per farci visita, allora questo è il genere di cose che ci si
dovrebbe aspettare che accadano. Sarebbe sorprendente se gli Spiriti
non potessero viaggiare in tutto il mondo e osservare cosa sta
succedendo.
Il caso
dell'incendio di Stoccolma è un episodio di possibile chiaroveggenza. Si
è verificato nel 1759 ed è descritto in una lettera inviata quattro anni
più tardi da Kant ad un amico. L'intellettuale svedese (veggente,
erudito, ecc) Swedenborg aveva viaggiato dall'Inghilterra ed era
arrivato nel porto di Göteborg,a circa 250 chilometri da Stoccolma. Un
giorno,verso le sei, Swedenborg uscì per far ritorno poco dopo,
piuttosto pallido ed allarmato. Disse ai suoi amici che un pericoloso
incendio era appena scoppiata a Stoccolma e che la casa di uno dei suoi
conoscentii -del quale fece il nome-era già in cenere, e che il suo
proprietario era in pericolo. Alle otto, dopo essere di nuovo uscito e
rientrato, esclamò con gioia : "Grazie a
Dio! Il fuoco è stato spento tre porte prima di quella di casa mia!".
La notizia provocò grande commozione in tutta la città, ma soprattutto
tra i suoi amici.
La Domenica mattina, Swedenborg venne convocato dal Governatore, che lo
interrogò in merito al disastro. Swedenborg gli descrisse l'incendio con
precisione, come era cominciato, in che modo esso era cessato, e per
quanto tempo era durato. Lo stesso giorno la notizia si diffuse in tutta
la città, e come il governatore aveva pensato, la costernazione era
notevolmente aumentata, perché in molti si preoccuparono per i loro
amici e le proprietà, che avrebbero potuto essere rimasti coinvolti nel
disastro. Il Lunedi sera giunse a Gothenburg un messaggero inviato dal
Ministero del Commercio per dare informazioni sull'incendio.
Nella lettera l' incendio veniva
descritto con precisione, esattamente come indicato da Swedenborg.
Il Martedì mattina il corriere reale giunse dal Governatore con le
tristi notizie sulle perdite umane che la tragedia aveva
provocato, le case che avevano danneggiato o distrutto, notizie per
nulla differenti da quelle che Swedenborg aveva dato nel momento in cui
era avvenuta . E' molto improbabile che sia stata una mera coincidenza.
Le date e gli orari collimavano, e l'allarme di Swedenborg era stato
appropriato alla scala dell'incendio, il più grande mai verificatosi in
città, iniziato a Södermalm a un kilometro circa dalla casa di
Swedenborg e che si era spento a meno di 300 metri da casa sua.
Kant sembra averla considerata una buona prova, ed avendo avuto come
testimoni un amico in entrambe le città, dice che l'episodio è "al di
sopra di ogni possibile dubbio". Prove puramente aneddotiche,
direbbe uno scettico, ma ancora abbastanza sorprendenti per chi ha
la mente un pò più aperta.
(Trad. Webmaster Da Paranormalia
e Biblioteca Bozzano)
PAROLA DI GHOST-HUNTERS:
GLI ESP SONO RIPRODUCIBILI!
(13-11-11)
Tutto è cominciato quando Brad,all'età di 17 anni,
catturò un video stupefacente sul campo di battaglia di
Gettysburg,
dove si era recato in vacanza con la famiglia .
"Abbiamo lasciato la città intorno a
mezzogiorno e, quando ho guardato nel campo, ho visto 10-12 soldati
dell'Unione", ha detto Brad Klinge che
col fratello Barry va in giro per gli USA a caccia di fantasmi.
"Si potevano vedere chiaramente la
bandiera americana, le loro uniformi scure ed anche i tamburi che alcuni
di loro portavano sulla schiena. Sarò stato a circa 500/600 metri di
distanza quando ho iniziato a fissare la scena con il mio
videoregistratore VHS, perché ho pensato che fosse solo una rievocazione
storica in costume."
Quando Brad ha spento la telecamera per
cercare di avvicinarsi ai soldati, quest'ultimi erano spariti.
"E 'stata solo una frazione di
secondo, ma ho riguardato il mio video e li avevo registrati molto
chiaramente. Purtroppo eravamo solo in tre (Brad
ed i suoi genitori) e non c'era
nessun'altro a testimoniare l'evento.Da
allora in poi ho fermamente creduto che i fantasmi esistono."
Per 20 anni, Brad ha mostrato il video solo a tre persone,
tra cui suo fratello Barry.
"E 'stato così reale e incredibile, che
se l'avessi mostrato ad altri la gente non mi avrebbe creduto, anche se
allora trucchi al computer non esistevano ancora",
ha dichiarato Brad.
"Ma, da quel momento è iniziato per noi l'interesse per il paranormale,
perché, se un simile fenomeno si può registrare su videocassetta, ci
deve esser pure una spiegazione scientifica.".
Quando i Fratelli Klinge sono stati scritturati per il programma TV "Lab
Ghost", il loro primo episodio è stato dedicato alla rivisitazione
dell'esperienza di Brad a Gettysburg. Hanno scoperto alcuni aspetti
molto interessanti.
"Uno, abbiamo appurato dove fosse Brad
quando ha girato il film", ha detto
Barry Klinge.
"Due, abbiamo scoperto pure che le rievocazioni in costume non si fanno
sul campo di battaglia originale. L'unica rievocazione consentita in
questo sacrario è stata effettuata durante le riprese del film
<Gettysburg> Il fatto che non c'erano spettatori a guardare i soldati
mentre Brad stava filmando, prova che ciò che ha visto non era una
rievocazione."
Nel programma televisivo "Laboratorio Fantasma", in cui vengono
utilizzate le attrezzature dei fratelli Klinge, vengono indicati nuovi
metodi di sperimentazione e nuove teorie . La loro analisi istantanea è
un elemento unico del programma TV: i membri del team si posizionano nel
laboratorio mobile ad ascoltare dal vivo le sessioni di EVP (acronimo
che sta per fenomeno della voce elettronica) che vengono
catturate su un registratore audio digitale dagli "esploratori" che si
recano nei luoghi "infestati".
"A che serve ascoltare un EVP una
settimana dopo?" Ha detto Barry.
"Se otteniamo un EVP nel seminterrato di una
casa, voglio sapere subito chi è, perché è lì che bisogna indagare."
Secondo i Fratelli Klinge alla base di tali fenomeni vi è la legge di
conservazione dell'energia che afferma che l'energia non può essere
distrutta o creata, ma che viene semplicemente trasferita.
"Quando si muore, crediamo che l'energia
venga catturata dall'ambiente. L'EVP è semplicemente l'impronta di una
voce che viene registrata da ciò che ci circonda. Potrebbe essere la
sedia su cui siete seduti o qualsiasi cosa intorno a voi che agisce come
una calamita. Sono forse solo una o due parole catturate e 20 anni dopo,
qualcosa le riattiva e si ottiene l'impronta o EVP."
Una teoria di cui i Fratelli Klinge sono fieri e che sentono di avere
dimostrato è il loro metodo per provocare le EVP.
E 'simile alla teoria di Singapore, che viene utilizzata in una sorta d'
indagine forense.
In pratica, consiste nell'osservare le reazioni di un eventuale fantasma
posto davanti alla ricostruzione dell'ambiente in cui è vissuto. La
tecnica può utilizzare musica, stimoli visivi o forse anche la lettura
di brani di un libro o di una poesia che lo Spirito conosce bene. I
Klinge hanno utilizzato la tecnica ad un altro livello, registrando così
uno dei loro migliori elementi di prova.
"E 'successo a Deadwood, dopo aver
catturato un EVP in cui si sentivano le parole 'NOVE QUADRI' il che ci
ha fatto pensare a Wild Bill Hickok, il famoso pistolero ucciso proprio
lì mentre, giocando a poker, aveva in mano appunto nove quadri
".
I Fratelli Klinge hanno ricreato la scena dell'omicidio ingaggiando
alcuni attori che recitavano,
mentre i ricercatori nello studio mobile conducevano una sessione di
EVP.
"Abbiamo scatenato l'inferno contro Wild
Bill, con frasi provocatorie del tipo 'non si sta mai seduti con la
schiena verso la porta' e cose del genere",
ha detto Barry.
(Il famoso
sceriffo infatti, venne colpito a tradimento dal suo assassino che non
vide
perchè era entrato dalla porta a cui lui volgeva le spalle -NdR-)
"Quando siamo arrivati al punto in cui
la pistola era puntata alla sua nuca,
abbiamo fermato la scena e chiesto: 'Bill, hai qualche ultima parola da
dire?'"
Hanno subito ricevuto una chiara risposta.
"I ragazzi nel camion avevano registrato
qualcosa ed erano eccitatissimi.
Abbiamo riascoltato l'EVP e sentito le parole,
'Dì a mia moglie che le voglio bene'".
A quel tempo, i Fratelli Klinge non sapeva nemmeno che Hickok fosse
sposato, che egli era in realtà uno sposo novello. Più tardi hanno
trovato una lettera in cui Hickok, pochi giorni prima della
morte, aveva rivelato a sua moglie di avere dei brutti presentimenti.
"Ora sappiamo che i fenomeni paranormali
possono essere prevedibili", ha detto
Brad.
"Lo abbiamo fatto in modo scientifico, ma resta pur sempre un fatto
paranormale".
Webmaster da
DL-Online
Gurdjieff E LA NEW-AGE
(21-10-11)
Quello che viene chiamato Movimento New Age iniziò negli Stati Uniti e
in Europa negli anni Sessanta e
Settanta,
con seguaci di origini molto diverse, ma accomunati da una
insoddisfazione per il Cristianesimo ed il Giudaismo tradizionale, oltre
che dal rifiuto dell'ateismo e del materialismo.
I peggiori esponenti della New Age sono satanisti come Anton La
Vey e Michael Aquino, mentre i migliori sono dei sinceri ricercatori
spirituali che hanno fiducia nella loro voce interiore più che in quella
di qualsiasi sacerdote o rabbino, anche se alcuni hanno solo scambiato
un insegnante spirituale per un altro, seguendo vari sedicenti (e
fraudolenti) guru. La maggior parte dei New-agers sono fortemente
influenzati dalle religioni orientali, in particolare l'Induismo e il
Buddismo Zen, religioni che sottolineano l'unicità e l'unità, di tutte
le cose e di tutti gli esseri viventi, sforzandosi di unire scienza e
misticismo. Spesso credono nelle pratiche di salute olistica: per
esempio l'Istituto Esalen è essenzialmente una organizzazione New Age,
come pure la Fondazione Findhorn. Le radici del
movimento vanno lontano, a partire dai mistici cristiani (tra cui alcuni
santi) ed ebrei, mentre la Kabbalah è certamente al di fuori della
corrente principale dell'ebraismo, oltre agli Ebrei Chassidici (che
iniziarono come mistici) e le sette eretiche cristiane, come gli
Gnostici. E c'erano sette come i Templari (probabilmente antenati dei
Massoni di oggi) ed i Rosacroce, così come alcuni alchimisti, astrologi
maghi e mistici come Emanuel Swedenborg e Anton Mesmer.
Il movimento spiritualista del XIX secolo ha offerto un'alternativa alle
religioni tradizionali, e così nacquero i Trascendentalisti del 1830 e
1840, per lo più membri della élite culturale del New England, persone
come Emily Dickinson, Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau. Essi
credevano che la verità spirituale non si trova in chiesa, ma avendo
fiducia nelle nostre intuizioni. Nel tardo diciannovesimo secolo Helena
Blavatsky fondò la Teosofia (conoscenza di Dio), ed usò già l'attuale
termine "New Age", come aveva fatto nel lontano 1809 il poeta inglese
William Blake, artista e mistico . Poi ci sono state persone come Edgar
Cayce, Carl Jung, e Rudolf Steiner, fondatore dell'Antroposofia
(Conoscenza dell'Uomo), così come gli occultisti più sinistri che hanno
posto le basi per il partito nazista.
Uno dei mistici più noti e influenti che ha preceduto la New Age è stato
George Ivanovic Gurdjieff, di origine greco/armena, nato
nell'attuale Georgia. Nacque (sebbene la data sia incerta) il 14/01/1866
e morì il 29/10/1949. Proveniva da una famiglia abbastanza ricca, ed è
interessante notare che Josef Stalin (come fu in seguito conosciuto) fu
per un certo tempo uno dei pensionanti nella casa della famiglia
Gurdjieff. Questo fatto può o non può essere significativo, dato che non
c'è alcuna prova che i due si siano in qualche modo influenzati a
vicenda. Gurdjieff viaggiò e visse molto tempo all'estero, e venne
particolarmente attratto dalla musica e dalla danza.
L'insegnamento fondamentale di Gurdjieff è che
la vita umana è vissuta in uno stato di veglia apparente, prossimo al
sogno. Attraversiamo tutta la nostra vita più o meno mezzi
addormentati, ignari di molte cose che accadono intorno a noi,
utilizzando solo una piccola parte del nostro intelletto, che è
impreparato a ricevere la verità spirituale. Se questo suona un po 'come
alcuni degli insegnamenti del Buddismo Zen non è probabilmente un caso,
dato che Gurdjieff é stato fortemente influenzato dalle religioni
orientali. Rifiutò ciò che egli considera i tre percorsi tradizionali
per l'illuminazione:
la via del fachiro, del monaco e dello yogi,
in quanto tutte richiedono obbligatoriamente che si rinunci alla vita
ordinaria. Gurdjieff riteneva che questo fosse un errore, ed ha
sostenuta quella che lui chiama la "quarta via".
I suoi insegnamenti spaziano fino al "cristianesimo esoterico", perché
era convinto che la Bibbia contiene grandi verità spirituali che sono
state fraintese o dimenticate.
A volte chiamava quello che stava insegnando semplicemente "il mio
lavoro." In qualche modo, gli insegnamenti di Gurdjieff ricordano i
concetti de "la vita esaminata" di Socrate e Platone.
Ha iderato diversi balletti e sviluppato "danze sacre", chiamate anche
"movimenti di Gurdjieff", che sarebbero presumibilmente in grado di
alterare la coscienza in un modo forse analogo al Tai Chi. Gurdjieff
credeva che esistessero nove tipi di personalità, che ha rappresentate
con una figura geometrica chiamata "enneagramma" e su cui ha
scritto tre libri:
I racconti di Belzebù a suo nipote, Incontri con uomini
straordinari, e l'opera incompiuta
La Vita reale. Nel 1922 a Parigi fondò l'Istituto per lo
Sviluppo Armonico dell'Uomo che ha ispirato molti seguaci, uno dei
quali, il russo Ouspensky che si unì a Gurdjieff nel 1915,
ha portato avanti il suo lavoro dopo che il maestro è morto. Piotr D.
Ouspensky fu sempre affascinato dal concetto di tempo come una quarta
dimensione.
La Fondazione Gurdjieff, fondata dopo la morte di Gurdjieff, esiste
ancora.
Gurdjieff affermava di aver studiato con una setta misteriosa chiamata
la Fratellanza Sarmoung, influenzata dai mistici islamici detti Sufi e
di aver partecipato alle loro cerimonie 'sama', che rappresentano
un'ascesa verso la perfezione spirituale. I Sufi, perseguitati in Iran
(prova che dovevano fare qualcosa di giusto), praticano anche il
"dhikr", che consiste nel ripetere i nomi di Dio.
I loro uomini santi i "Dervisci", e soprattutto in Turchia quelli
dell'Ordine Mevlevi, praticano ancora vorticosi balli per alterare la
coscienza e sono quindi chiamati "dervisci rotanti".
Oltre questo, e forse la sua lettura di Platone ed eventualmente il
Buddismo Zen, è impossibile sapere esattamente quali furono le
tradizioni che più lo hanno influenzato: di certo, pare che abbia dovuto
ben poco a Helena Blavatsky e ad altri occultisti precedenti.
In varie occasioni Gurdjieff è stato accusato di manipolare e usare i
suoi seguaci come servi, e di ottenere favori sessuali dalle donne. Se
queste accuse sono vere, significa semplicemente che era un essere umano
imperfetto moralmente, incapace di vivere gli alti ideali a cui
aspirava. Se questa è la cosa peggiore che si può dire di lui, forse il
suo insegnamento deve essere studiato ancora oggi. Di sicuro conviene
sottolineare il fatto che ogni ricercatore spirituale deve fare molta
attenzione nella scelta di un insegnante ed evitare di fidarsene troppo.
In definitiva, spetta a ciascuno di noi decidere da soli in cosa
credere.
(Webmaster da varie fonti
Internet)
CONTATTI POST-MORTEM SULLA CNN!
(27-09-11)
Forse
questa storia di contatto con una persona morta da quasi 24 ore non farà
grande impressione, almeno ai nostri Lettori più affezionati: in fondo
sappiamo benissimo che è abbastanza frequente "chiacchierare" con un
"doppio etereo", sia "dal vivo" che per telefono. Ve la stiamo
proponendo però, per tutt'altro motivo, in quanto è apparsa sulla CNN,
la prestigiosa Rete Televisiva Americana! Ciò dimostra come i nostri
amici d'oltreoceano siano molto più aperti verso tali tematiche, a
differenza di noi Italiani che, a parte trasmissioni come Mistero e
Voyager, siamo tenuti a digiuno sulle tematiche Paranormali da parte dei
Media nazionali.
Una notte d'inverno del 2001 ,Nina De Santo stava per
chiudere il suo salone di parrucchiera nel New Jersey
quando lo vide fermo, fuori dalla porta a vetri del suo locale.
Era Michael, un suo affezionato cliente che stava attraversando una
brutto momento della sua vita.
Sua moglie aveva divorziato dopo aver avuto una relazione con il suo
fratellastro, ed aveva perso la custodia dei figli nella battaglia
legale che ne era seguita.
Era emotivamente distrutto, ma la De Santo aveva cercato di aiutarlo:
aveva ascoltato i suoi problemi, parlato con lui a lungo, ed erano
spesso usciti per un drink.
Quando la De Santo aprì la porta quel Sabato sera di dieci anni fà,
Michael sorrideva:
"Nina, non posso rimanere a lungo",
le disse, fermandosi sulla soglia."Volevo solo
dirti grazie di tutto".
Dopo aver chiacchierato un bel pò, Michael si congedò e Nina andò a
casa. La Domenica successiva ricevette una strana chiamata da un
dipendente del salone che le comuinicò che il corpo senza vita di
Michael era stato trovato la mattina precedente - almeno nove ore prima
che lei gli avesse parlato nel suo negozio. Si era
suicidato...
Se Michael era morto, con chi, o con che cosa, aveva parlato quella
notte?
"Fu molto strano. Ho attraversato un periodo di
incredulità. Come puoi dire in giro che hai visto questo uomo, solido
come sempre, entrare in negozio a parlare con te, se è morto?"
Oggi, la De Santo ha un nome per quello che le è successo quella notte:
"apparizione da crisi", termine che
ha trovato indagando sui fenomeni paranormali.
Secondo i Ricercatori, un'apparizione da crisi è causata dallo spirito
di una persona da poco deceduta che visita qualcuno con cui ha una
stretta connessione emotiva, di solito per dirle addio.
E così la De Santo, a seguito di questa esperienza che l'aveva così
tanto colpita, si unì
alla Eastern Pennsylvania Paranormal Society, che indaga sul
paranormale.
Ha così parlato coi parenti di Michael ed esaminato il rapporto del
Coroner
per confermare l'ora della sua morte, fissata al Venerdì sera,
ovvero quasi 24 ore prima di averlo visto nel suo
salone.
Il corpo di Michael era stato scoperto da suo cugino circa alle 11 del
Sabato mattina. Michael era accasciato sul tavolo da cucina,ucciso per
sua mano,da un colpo d'arma da fuoco.
La De Santo è stata confusa in un primo momento, ma ora ha una teoria.
Aveva conosciuto Michael inizialmente come un cliente, ma presto era
diventata la sua confidente.
Una volta, dopo una delle sue lunghe chiacchierate, Michael le aveva
detto:
"Mi fai sentire in grado di conquistare il
mondo!"
Forse Michael aveva voluto mettere a posto alcune cose in
questo mondo prima di passare a quello successivo. "Molte
volte, quando una persona muore tragicamente, c'è una certa dose di
colpa o di agitazione. Non credo che lasciano subito questa Terra.
Rimangono qui. Penso che sentiva di aver lasciato qualcosa di
incompiuto. Aveva bisogno di dirmi addio. E così ha fatto".
Ecco come Nina ha descritto la loro ultima conversazione:
Mentre chiacchieravano faccia a faccia sulla soglia del suo negozio, non
si sono mai toccati, nemmeno con una stretto la mano. Ma lei non
ricordava nulla di strano, nessuna voce incorporea, nessun corpo
traslucido, nessuna strana vibrazione come si vede nei film
"Sto in un posto davvero bello adesso",
ricorda che lui le aveva detto.
C'erano, però, due dettagli strani non notati al momento, ma che Nina ha
potuto mettere insieme successivamente: quando aveva aperto la porta per
salutare Michael,aveva sentito un brivido inquietante. Poi aveva notato
che il suo volto era grigio e pallido e, sebbene avesse tenuta la porta
aperta per lui, si era rifiutato di entrare dicendole:
"Grazie ancora, Nina".
Poi le sorrise, si voltò e si allontanò nella notte invernale.
(Da:
CNN)
CLAMOROSO:ISTITUTO
DI RICERCA ESP riconosciuto dal governo britannico !
(22-09-11)
Le voci erano circolate per mesi tra i gruppi del Regno
Unito di ricerca paranormale. L'ASSAP
- Associazione per lo studio scientifico dei fenomeni anomali -
aveva fatto sapere di un prossimo annuncio molto importante e c'era
molta speculazione su ciò che sarebbe stato comunicato. Il segreto
è stato finalmente svelato Sabato, 10 Settembre 2011, alla conferenza
del 30 ° anniversario dalla fondazione, quando l'Associazione - una
istituzione senza scopo di lucro interessata ad ogni sorta di strani
avvenimenti - ha annunciato che gli investigatori di fenomeni
anomali erano stati riconosciuti come un corpo professionale .
Ufficialmente riconosciuti, nientedimeno che dal governo del Regno
Unito!
Ma...Che cos'è esattamente un Ordine Professionale?
Il Sito dell'associazione, spiega che un tale corpo "esiste per
favorire gli interessi di una determinata professione, i suoi clienti,
[e] il grande pubblico", aggiungendo che gli Ordini Professionali
fissano degli standard per i loro membri. Nel Regno Unito, per esempio,
la British Psychological Society rappresenta gli Psicologi, l'Istituto
del Genio Civile rappresenta gli Ingegneri Civili, e così via.
Si noti che la parola "professionale", come viene usata qui, non implica
che l'ASSAP possa avviare attività commerciali, ma si riferisce
semplicemente ad un approccio responsabile e serio verso le indagini sul
Paranormale. Purtroppo, l'ASSAP non è in procinto di ricevere
finanziamenti statali, né sta per inglobare altri gruppi di ricerca
paranormale, tutte le modifiche sono il risultato di un nuovo statuto
dell'Associazione che si applicherà solo ai membri ASSAP.
Quello che il riconoscimento significa (e qui cito dal sito ASSAP) è che
le indagini sui fenomeni anomali sono ora "visti come capaci di
essere un'attività professionale a beneficio di tutti."
In un certo senso, nulla è realmente cambiato. Dopo tutto, l'ASSAP era
già operante come un organismo professionale e così tutto quello che è
realmente accaduto è che il nome dell'associazione è stato aggiunto ad
una delle tante liste ufficiali di Sua Maestà.
Eppure, in un campo così spesso deriso da parte degli scettici, il solo
fatto d'essere stato accettato dal Governo Britannico come una seria
associazione di Ricercatori é un riconoscimento molto significativo . E
'difficile non essere un pò invidiosi! Quando vedremo anche noi in
Italia un simile riconoscimento alle pur tante associazioni di casa
nostra che studiano altrettanto seriamente il Paranormale?
Se volete contribuire con le
vostre opinioni, potete scoprire come fare visitando il sito web:
http://www.assap.ac.uk/
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Anima SUPERIORE
/ Anima INFERIORE
(24-08-11 )
-
Di Michael Prescott -
C'è una grande discrepanza
nelle raccolte di descrizioni sull'Aldilà che mi ha sempre sconcertato.
Non pretendo di avere la risposta, ma ho pensato di sottoporvi una mia
idea altamente speculativa.
La
discrepanza riguarda la questione sempre spinosa della reincarnazione.
Nella maggior parte delle esperienze di pre-morte ed in una grande
quantità di comunicazioni canalizzate, la reincarnazione non compare,
tanto che alcuni presunti comunicatori si sono spinti fino al punto di
affermare con certezza che la reincarnazione è un mito. Altre
comunicazioni ricevute dai medium, però, dicono esattamente l'opposto ed
inoltre, quei ricercatori che hanno ipnotizzato i loro pazienti, non
solo hanno ottenuto resoconti dettagliati delle loro vite precedenti, ma
in alcuni casi, anche descrizioni di una vita tra le vite in cui l'Anima
aveva pianificato la sua prossima incarnazione. L'incoerenza è più
evidente nei racconti di transizione dell'Anima verso l'Aldilà.
Se ascoltiamo chi ha avuto esperienze di pre-morte e molti presunti
comunicatori, sentiamo dire che l'Anima arriva nell'Aldilà senza alcun
ricordo di qualsiasi incarnazione fisica diversa da quella più recente.
L'ambiente di vita dopo la morte, almeno inizialmente, è un luogo di
riposo e di godimento di arti, tempo libero, ed apprendimento, ma se
ascoltiamo i pazienti indotti in ipnosi profonda, sappiamo che l'Anima
arriva nell'Aldilà con un immediato ricordo di molte altre vite passate.
L'Anima è riunita con le altre che la conoscono da varie incarnazioni
terrene e da molti interludi vissuti nel mondo degli spiriti e, quasi
subito, s' imbarca in un programma di formazione al fine di prepararsi
per la sua prossima incarnazione.
Anche se ci sono alcune analogie tra i due racconti, le differenze sono
sostanziali e apparentemente inconciliabili. Una spiegazione ovvia è che
almeno una di queste storie non è credibile e, se dovessi disfarmi di
certi racconti sull'Aldilà, sceglierei il materiale ottenuto attraverso
l'ipnosi, dato che i soggetti ipnotizzati sono noti per la loro tendenza
a confabulare, in altre parole ad inventare storie, al fine di
soddisfare le richieste esplicite o implicite dell'ipnotizzatore.
Esperimenti di ipnotismo eseguiti nel tardo 19 ° secolo suggeriscono
fortemente che le abilità PSI latenti di una persona possono essere
notevolmente accentuate quando è sotto ipnosi, quindi, io non escluderei
la possibilità che il soggetto ipnotizzato faccia, in realtà, una
lettura della mente dell' ipnotizzatore, che crei cioè una sorta di
ciclo di feedback o di follia a due. Se questo è il caso, allora
l'evidenza dagli studi fatti sotto ipnosi potrebbe essere di valore
limitato. Nel frattempo, le prove raccolte dalle esperienze di pre-morte
e dalla medianità, in generale, mi sembrano molto più solide.
Eppure, ci può
forse essere un modo di conciliare questi due insiemi molto diversi di
racconti.
Supponiamo che ogni tipo di considerazione sia valida, ma che i
racconti provengano da fonti diverse.
Per dirla
chiaramente, cosa succederebbe se le storie raccontate dai "ritornati" e
dalla maggior parte dei Mediums provengono da contatti con l'Anima
ordinaria, mentre le storie raccontate dai soggetti ipnotizzati hanno
origine dalla così detta super- Anima, cioè da uno Spirito
multidimensionale ?
Secondo alcune tradizioni mistiche, la nostra identità terrena, che
potremmo definire come la nostra Anima, è solo una parte di una più
ampia identità, molto più completa e conosciuta come Super-Anima
o Sé Superiore. Questo permette
alla Super-Anima che vari aspetti di se stessa si incarnino in tempi
diversi e in luoghi diversi per sperimentare una varietà di
condizioni nel mondo fisico.
La stessa Super-Anima, mentre è connessa con l'Anima, resta distinta da
essa, proprio come un albero può essere distinto dalla foglia che cresce
su uno dei suoi rami. L'albero e la foglia possono essere visti come un
singolo organismo, ma possono anche essere
visti come entità separate.
In questa visione, l'Anima individuale non si
reincarna, dal momento che, per farlo, avrebbe bisogno di
perdere l'identità individuale che aveva costruito nella sua prima (e
unica) incarnazione.
Invece, qualche altra parte della SuperAnima subisce la nuova
incarnazione, magari portando con sé alcuni dei ricordi -o karma-
acquisiti dalla prima Anima nella sua avventura terrena.
Potremmo paragonarlo ad una staffetta, in
cui la fiaccola viene passata da un corridore all'altro.
Ora, se c'è una qualche verità in questo discorso, potremmo forse
trovare un modo per conciliare l'apparente contraddizione tra le due
versioni della vita dopo la morte. Nella maggior parte dei casi,
Ritornati e medium stanno parlando dal punto di vista dell'individuo
(Anima per mancanza di una parola migliore), mentre dall'altra parte,
alcune entità, così come quelle che comunicano quando un soggetto è in
ipnosi profonda, rappresentano la Super-Anima, fornendo così una
prospettiva diversa.
Dal punto di vista dell'Anima, l'identità individuale non cambia molto
nel passaggio all'altra vita; non c'è memoria di una precedente
incarnazione e nessuna conoscenza di nessun tipo.
Lo scopo principale della vita dopo la morte, almeno nelle sue fasi
iniziali, è di fornire un'occasione di riposo e di recupero, nonché una
valutazione delle lezioni apprese.
Nel frattempo, dal punto di vista della Super-Anima, l'identità
individuale è in gran parte caduta o almeno minimizzata, durante la
transizione verso il Mondo dello Spirito dove i ricordi di tutte
le incarnazioni precedenti sono immediatamente disponibili, e così può
rapidamente iniziare a sviluppare una nuova strategia per la sua
prossima incarnazione.
Questa distinzione potrebbe aiutare a chiarire una cosa strana sulle
affermazioni dei soggetti ipnotizzati, che spesso sembrano distinguere
tra se stessi e la persona che sono stati sulla terra.
Un soggetto, ad esempio, ha detto di sentire che una delle sue
incarnazioni terrene era stata una buona esperienza di apprendimento per
lei ed aveva anche funzionato bene per la persona che le era servita
come sua incarnazione. È piuttosto strano pensare ad un' Anima che
vede se stessa sia come persona incarnata che come un qualcun'altro che
esiste al di fuori di quel se stesso, ma questo paradosso può essere
risolto se lo vediamo dal punto di vista della Super-Anima che può ben
fare una distinzione tra sé e una delle sue sotto-anime. In alcuni testi
ricevuti per "canalizzazione" ci viene detto che l'Anima, cioè l'Anima
individuale, giunge fino al punto di sentirsi motivata a rinunciare alla
sua vita di agi e di progresso per raggiungere dimensioni superiori nel
piano spirituale. La mia ipotesi suggerisce che questo progresso verso
dimensioni superiori è costituito da una fusione sempre più piena con la
SuperAnima, finché alla fine la distinzione tra SuperAnima e Sotto-Anima
viene in gran parte cancellata. Naturalmente è anche possibile che la
stessa SuperAnima possa aver bisogno di ulteriori progressi e debba
fondersi con altre Super-Anime più grandi, ed alla fine,
forse, in quella che possiamo chiamare Dio stesso.
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Queste deduzioni del brillante Giornalista del New
York Times, Michael
Prescott, che ci ha dato il suo permesso a pubblicare i suoi
articoli, collimano esattamente con quelle che fece il vostro umilissimo
Webmaster al Congresso di Bellaria 2010. Clic per leggere la relazione:
IL VIAGGIO
DELL'ANIMA
Esistono gli Spiriti? Giudicate voi!(01-08-11)
"Fammi
vedere le prove!"
Lo scettico, o lo pseudo-scettico dicono sempre così quando
si trovano davanti ai vari fenomeni paranormali, soprattutto quando si
tratta di Spiriti che parlano dall'Aldilà, ma, come Arthur S. Berger, un
Avvocato in pensione, sottolinea nel suo recente libro,
La prova della vita dopo la morte, la prova è soggettiva.
<E' l'evidenza che deve essere valutata per
arrivare ad una stima personale della "prova">, aggiunge.
Berger analizza 30 casi segnalati dalla Fondazione per la Ricerca sulla
Sopravvivenza e da altre organizzazioni di ricerca, che sostengono la
tesi della sopravvivenza della coscienza dopo la morte.
Egli presenta gli argomenti a favore, le
contro-argomentazioni, gli argomenti ai contro-argomenti e così via,
lasciando al lettore il compito di giungere ad una propria conclusione.
Uno dei casi più interessanti esaminati da Berger è denominato
"Il caso del guanto di paraffina", certamente uno dei più
interessanti riportati negli annali della ricerca psichica, fortemente
indicativo dell'esistenza degli Spiriti ma che, come sempre, lascia un
certo margine al dubbio. Ecco per voi un breve riassunto.
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Gli esperimenti in oggetto, furono condotti negli ultimi mesi del 1920
dal Dr. Gustave Geley, un Medico francese che insegnò Medicina
all'Università di Lione, prima di diventare direttore del Metapsychique
Istitute Internationelle di Parigi, dove si dedicò a tempo pieno allo
studio della medianità e degli altri fenomeni paranormali. Il
Medium indagato era, in questo caso, un certo Franek Kluski,
all'epoca 50enne, poeta e scrittore polacco che aveva scoperto le sue
capacità medianiche solo 18 mesi prima che Geley iniziasse a studiarlo.
Charles Richet, professore di Medicina presso l'Università di Parigi,
Premio Nobel per la Medicina nel 1913, partecipò con Geley ad alcuni dei
14 esperimenti condotti su Kluski, come fece pure Camille Flammarion, un
Astronomo di fama mondiale.
Tutti i tests furono condotti nel laboratorio di Geley, a porte chiuse
ed in condizioni strettamente controllate. Non c'era alcuna possibilità
per il Medium d'introdurre oggetti nella stanza ed egli era sempre
perquisito prima di entrarvi. Con alcuni Mediums, Geley fu così
scrupoloso da spingersi fino al punto di richiedere esami ginecologici e
rettali per essere sicuro che nulla potesse essere introdotto
furtivamente nella stanza usando un orifizio del corpo. Poiché
l'ectoplasma prodotto dai Mediums a materializzazione è sensibile alle
luci, vennero usate solo lampade rosse, che pur permettendo un'adeguata
visibilità, non erano sufficienti a scattare foto con la tecnica di
allora. Vi era infatti la preoccupazione che il flash avrebbe potuto
danneggiare il Medium, come era già successo in altre occasioni,
impedendo all'ectoplasma di essere riassorbito. Kluski era un Medium a
materializzazione, anche se, a quanto pare, non fosse sufficientemente
evoluto, o abbastanza forte, per produrne di complete, visto che si
limitava a generare solo volti, braccia e mani.
"Ho visto una mano ed una forma simile ad un
braccio formarsi sotto i miei occhi, attraversare il cerchio medianico
di fronte a Mr. Kluski e toccare Madame Geley, che era seduta di fronte
a me " scrisse Geley in una delle sue osservazioni.
"Era una mano maschile, molto ben formata. Il polso era sottile, il
braccio e l'avambraccio erano avvolti in tessuto bianco, con regolari
pieghe longitudinali. Subito dopo il contatto sentito da M.me Geley la
mano è scomparsa ".
Geley notò che l'ectoplasma di Kluski era del tipo vaporoso, piuttosto
che della forma liquida che aveva osservato in altri soggetti. "Il
corso normale dei fenomeni è il seguente: in primo luogo è
percepibile un forte odore di ozono ... L'odore di ozono viene e va
all'improvviso. Poi, alla debole luce, è visibile un vapore
fosforescente che galleggia intorno al medium, soprattutto sopra la sua
testa, simile al fumo illuminato, ed in esso appaiono barlumi meno
fiochi, come dei focolai di condensa. Queste luci erano di solito molte,
tenui ed effimere, ma a volte erano più grandi e più durature, dando
l'impressione di essere parti luminose di organi, altrimenti invisibili,
soprattutto dita, o parte di volti. Quando la materializzazione era
completa, si potevano vedere le mani perfettamente formate e le facce. "
Geley aveva inoltre notato che le luci rappresentano le prime fasi della
materializzazione che, a volte scomparivano all'improvviso, a volte
assumevano caratteristiche forme umane.
Secondo Geley, Richet, ed altri ricercatori, il fatto che molte delle
forme materializzate erano incomplete o frammentarie, a volte persino
gelatinose, non lasciava supporre la frode, come molti scettici hanno
affermato. Piuttosto indicavano che il Medium non era abbastanza
forte o abbastanza esperto per produrre materializzazioni complete.
In effetti, le manifestazioni incomplete ed indistinte sembravano in
contrasto con qualsiasi ipotesi di frode, in quanto è altamente
improbabile che un ciarlatano si sarebbe aspettato che qualcuno potesse
credere che fossero reali. Geley decise di vedere se poteva
ottenere che le "entità" (sarebbe stato molto
poco scientifico per lui parlare di loro come Spiriti")
producessero degli stampi di paraffina delle loro mani, piedi, o anche
dei loro volti.
"La procedura consiste nel porre una ciotola contenente paraffina,
mantenuta al punto di fusione in acqua calda, vicino al Medium. All'
entità viene chiesto di immergere una mano, un piede, o anche parte del
volto nella paraffina. Così si forma un calco che solidifica a contatto
con l'aria o per successiva immersione in un'altra ciotola di acqua
fredda. Questo 'guanto' è poi liberato dalla dematerializzazione
dell'entità. Del gesso può poi essere versato in esso, dando così una
perfetta riproduzione della mano o di altre parti del corpo."
Le comunicazioni con l'entità venivano effettuate con forti colpi
(raps), ad esempio uno per il no, tre per il sì, e tanti per ogni
lettera dell'alfabeto e non c'era alcun dubbio nella mente di Geley che
ci fosse qualche tipo di intelligenza all'opera. In una seduta, l'entità
chiese ai presenti di cantare perché, a quanto pare, era necessaria più
armonia, e mentre cantavano, tutti sentirono delle mani che battevano il
tempo provenire da più di un'entità. Per escludere completamente
qualsiasi gioco di prestigio di Kluski -anche se Geley e gli altri erano
certi che non era un imbroglione - durante l'esperimento Richet gli
teneva una mano, mentre Geley ne teneva l'altra. Nel loro esperimento
del 15 novembre, nella paraffina si formò la mano di un bambino. In un
esperimento successivo,tenutosi il 27 dicembre, Geley e Richet
aggiunsero un colorante bluastro alla paraffina.
"Questo è stato fatto in segreto, e ci ha
fornito una prova assoluta che gli stampi sono stati creai sul posto e
non portati già pronti in laboratorio da Franek o da qualsiasi altra
persona, per poi essere spacciati per veri con un trucco di
prestidigitazione", rivelò Geley.
"Due stampi molto buoni di una mano, una
sinistra ed una destra, consoni alla dimensione di un bambino di 5-7
anni avevano entrambi una sfumatura bluastra.
Nel completare le nostre indagini, abbiamo verificato che le linee delle
mani non hanno nulla in comune con quelle del medium" , ha
scritto Geley, ricordando che, anche se le mani erano tutte più piccole
di quelle di Kluski, le aveva fatte ugualmente esaminare da M. Bayle, un
Criminologo che lavorava presso il dipartimento di polizia di Parigi. E
così concluse:
"La risposta difficilmente può lasciare spazio a dubbi. Sono presenti
tutti i tratti tipici di membra umane - forma perfetta, linee della
mano, unghie, pieghe della pelle, segni di protuberanze ossee, tendini,
e talvolta anche le piccole vene sono visibili sul dorso delle mani.
Nulla manca. Abbiamo mostrato questi calchi ad artisti, pittori,
scultori e modellatori, ed a molti medici.
Il verdetto di tutti è stato unanime - sono stampi di mani umane "
Geley aveva anche notato tracce di contrazioni
muscolari, ad indicare che quelle mani erano" vive ".
E così, che dire delle mani in paraffina? E' la
prova provata che gli Spiriti esistono?
Aggiungono conferme per le persone con la mentalità aperta? Come
sottolinea Berger, se una persona è disposta ad accettare la credibilità
di Geley, Richet, e degli altri che condussero questi esperimenti, è
molto difficile concludere che si sia trattato di frodi belle buone.
C'è una scuola di pensiero, quella che Richet aveva sottoscritto, che
sostiene che la mente subconscia è in grado di produrre tali fenomeni,
(Teoria della Super-PSI), anche se la Scienza è incapace di
comprenderli. Pubblicamente, Richet, pur riconoscendo la realtà dei
diversi fenomeni, ha sempre respinto l'ipotesi spiritualistica, forse
preoccupato per la sua posizione elevata nella comunità scientifica,
sebbene ci siano indicazioni che, privatamente, l'avesse accettata.
"Ci sono ampie prove che la materializzazione
sperimentale (ectoplasmatica) dovrebbe essere intesa come un fatto
scientifico",
ha scritto Richet, che ha vinto il Premio Nobel per le sue
ricerche sull'anafilassi.
"In verità, noi non lo capiamo. E' davvero assurdo, sempre che una
verità possa essere assurda. "
Prima di morire in un incidente aereo nel 1924, Geley aveva concluso che
il Sé pre-esiste e sopravvive al corpo che dirige durante la vita
sulla terra, che sopravvive in particolare la sua oggettivazione più
bassa raggiunta durante questa vita. Questo può almeno essere ammesso,
se non come una certezza matematica, almeno come una elevata
probabilità .
E quella "alta probabilità" sembra essere sullo stesso piano
dell' "oltre ogni ragionevole dubbio", che Berger usa nel suo
libro, prendendolo a prestito dal Diritto Penale. La "preponderanza di
prove" -norma di Diritto Civile- è molto più facile da soddisfare
rispetto alla regola dell'
"al di là di ogni ragionevole dubbio", quindi, anche se vi è
ragionevole dubbio, si può ancora concludere che c'è una preponderanza
di prove a favore degli Spiriti. In effetti, ciò significa che l'ipotesi
spiritualistica è più probabile della frode, dei poteri del subconscio,
o di qualsiasi altra inverosimile spiegazione.
Ancora, la mentalità chiusa tipica dello "scettico" insiste a dire che
quegli uomini stimati dalla scienza devono, per forza di cose, essere
stati ingannati in qualche modo, perché non c'è un mondo spirituale e,
pertanto, la frode è l'unica spiegazione.
La teoria del rigurgito è stata avanzato da alcuni "scettici", cioè, il
Medium aveva ingoiato il materiale prima di entrare nella stanza e poi
lo aveva rigurgitato, perchè la fioca luce rossa impediva ai ricercatori
di rilevarlo. Tuttavia, Geley ed altri ricercatori, erano a conoscenza
di questa teoria e presero particolari precauzioni per escludere questo
inganno. Con un altro Medium studiato da Geley, un duro materialista,
dopo aver verificato tutti i controlli effettuati, suggerì che
forse il medium aveva un dente falso in cui
nascvondere vari oggetti... e così via...
Se c'è una "volontà di non credere", non vi sono mai
abbastanza "prove" per lo "scettico"
nè ve ne saranno mai.
(Trad, WM
da Metgat's Blog)
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Hi, Michael.
Could you give me your permission to translate your interesting articles for the italian readers of my wbsite? Kind regardes, Claudio MD
Posted by: CLAUDIO PISANI | August 23, 2011 at 11:20 AM
Yes, Claudio, you have my permission. Thanks for your interest!
Posted by: Michael Prescott | August 23, 2011 at 01:09 PM