LA VISIONE A DISTANZA E' PIù PROVATA
DELL'ASPIRINA!
(12-09-07)
La
D.ssa Jessica Utts, professore di statistica alla Davis Univ. of
California, ha sottoposto a meta-analisi i risultati ottenuti da ben 966
studi sulla visione a distanza (R.V.= Remote Viewing) scoprendo che i
soggetti esaminati, avevano dato informazioni esatte
pari al 34% .
Le probabilità che ciò accadesse per caso erano invece pari a
1 contro 0,000000000043.
Confrontando questo eccezionale riscontro con uno studio fatto
sul'Aspirina nel 2002, la Utts ha evidenziato che da esso si evinceva
che il farmaco è in grado di ridurre del 25% la probabilità di un
infarto,
con una possibilità contro 0,0003
che ciò avvenga per caso.
In parole povere, la prova che la visione a
distanza funzioni davvero
é di gran lunga superiore alla provata efficacia dell'Aspirina nel
prevenire gli infarti!
Come se non bastasse, dagli archivi segreti della CIA si apprende che
già nel 1983 i "Remote Viewers", utilizzati tuttora dalle principali
Agenzie Spionistiche sia Americane che Russe, avevano avvisato le
autorità su possibili attentati contro grossi edifici di New York e
Washington a mezzo di aerei di linea usati come missili, e videro anche
che un uomo con la barba sarebbe diventato un grosso pericolo per il
mondo Occidentale. Osama? Risposta esatta!
Questi fatti sono ampiamente verificabili sui siti della Starstream
Research e della STARpod.org dove oltre 89.000 pagine di documenti "Top
Secret" sono stati recentemente resi pubblici.
Di altre 50.000 pagine inerenti questo ed altri segreti di stato, invece,
non se ne sa nulla.
Keth Wadaman, Professore di Psicologia alla stessa UCD, ha dichiarato
che gli studi della Utts non dovrebbero essere frettolosamente
giubilati, perchè:
"E' importante ricordare che si tratta di
qualcosa che necessita di grande attenzione da parte della Scienza",
mentre la Utts ha aggiunto:
"L'umanità non vuole guardare in faccia alla
realtà dei fatti, oppure
non vuol crederci, nemmeno se ne è testimone."
Webmaster
da Internet
LA SCIENZA HA DIMOSTRATO
LE OBE...?
(24-08-07)
La notizia campeggiava su tutti i quotidiani
odierni, con inneggianti e trionfalistici
tributi agli "Scienziati" che hanno (secondo
loro!) dimostrato che i viaggi fuori dal corpo (OBE=
Out of Body Experiences)
sono "tutte nel cervello", tanto per usare una
delle loro frasi.
Noi invece non siamo
ASSOLUTAMENTE d'accordo con queste
affermazioni e vogliamo spiegarvene il perchè.
Innanzitutto, come è stato condotto
l'esperimento, pubblicato dalla
"autorevolissima" rivista "Science"?
Non sono state usate
sostanze psicotrope, né riti sciamanici o viaggi
astrali, le OBE sono state studiate dai
neuroscienziati della University College di
Londra e riprodotte attraverso l'uso di
tecniche di realtà virtuale tali da simulare
l'esperienza e poterne osservare le implicazioni
a livello cerebrale e sensoriale. I volontari,
tutti in ottima salute e che non facevano uso di
sostanze psicotrope, hanno indossato occhiali
che permettono una visione tridimensionale,
attraverso cui hanno vedevano l'immagine di se
stessi ripresa da due telecamere sistemate due
metri dietro di loro. L'obiettivo era che
i partecipanti guardassero il proprio corpo con
la stessa prospettiva di qualcuno che si
trovasse alle loro spalle. Allo stesso tempo
essi venivano toccati con una bacchetta e
osservavano il proprio corpo virtuale, cioè
l'immagine trasmessa sui mini-schermi che li
isolavano dall'ambiente.
La sensazione è stata la stessa: i soggetti hanno avuto la
percezione di essere seduti alle spalle del
proprio corpo fisico e di osservare da dietro
un'entitá a loro estranea. Secondo gli
scienziati, alla base dell'esperienza
extracorporea ci sarebbe una disconnessione
fra i circuiti del cervello che elaborano le
informazioni sensoriali, ovvero può esistere una
discrepanza tra gli impulsi dei sensi ed altri
stimoli fittizi per cui un conflitto
multi-sensoriale è la chiave del meccanismo che
sta alla base dell’OBE.
Questo tipo di illusione rivela il meccanismo
per cui "sappiamo" di essere dentro il nostro
corpo, ma a nostro parere,
non ha nulla a che vedere con le "vere OBE", per
non parlare delle NDE!!
La nostra critica si basa sul mancato confronto
fra questo tipo di esperienze e quelle che noi
definiamo "vere" e già questo dato sarebbe
sufficiente per bollare come poco scientifico lo
studio, dato che in ogni ricerca,
occorre sempre usare un
parametro di confronto (come i farmaci
placebo) per evidenziare le differenze fra
quanto si sta testando ed un metro di
paragone.
E' come asserire che la distanza fra Roma e
Milano è pari a... 1000 ...ma
MILLE COSA?
Metri, centimetri, Kilometri?
Nelle vere uscite fuori dal corpo poi, il soggetto -vuoi che esca
spontaneamente o tramite diverse tecniche- vede
la realtà circostante anche a notevolissime
distanze AD OCCHI
CHIUSI, ed è in grado di riferire
cosa dicono delle persone fuori dalla stanza in
cui si trova, fornire la corretta posizione di
oggetti diversi, dare descrizioni dettagliate
dell'ambiente ecc. con precisione assoluta
(vedi anche alcune
esperienze dei nostri Lettori).
In alcuni casi il proprio "doppio" è stato visto
come un corpo solido da altre persone ignare
dell'esperienza, o addirittura da animali
domestici che hanno mostrato lo stesso
comportamento di quando incontrano realmente i
loro padroni.
Un simile esperimento semmai ci può solo
spiegare come e dove il cervello è in grado di
localizzare spazialmente la posizione assunta
dal nostro corpo e che, facendogli credere che
quel corpo si trova due metri più in là, esso
cada nel tranello, nulla dipiù di una
dimostrazione che il cervello è un computer
molto sofisticato, ignorando però, che ogni
computer ha sempre un operatore che lo utilizza.
WEBMASTER
UN
COMMENTO "A CALDO" DEL DR. VACCARIN SULLE OBE
(25-08-07)
Caro
Claudio.
L'AUTOREVOLE PARERE DELLA D.ssa
ATWATER
(26-08-07)
Questi
risultati possono semmai spiegare
quelle esperienze parziali e/o
incomplete che hanno alcune persone
a seguito di ferite, shock o
paralisi, ma non si possono
applicare alle OBE complesse, chiare
e totalmente coerenti, riferite
durante le esperienze di NDE,
meditazione intensa o trasformazione
spirituale.
Una vera e genuina OBE, specie se
facente parte di una NDE, implica
tipicamente grandi spostamenti
(non
i due metri del test -NdR-)
ed interazioni, non solo con
l'ambiente circostante il soggetto,
ma anche con luoghi sconosciuti che
vengono esplorati pienamente.
Quando essi ritornano nel corpo,
sono in grado di raccontare in
dettaglio ciò che hanno visto,
udito, toccato, ecc.
Una verifica di questi racconti
risulta sempre positiva.
Le vere OBE, quindi, non collimano
coi risultati dell'esperimento
pubblicato su "Science", comunque
quanto i Ricercatori hanno fatto è
abbastanza intrigante e potrebbe -casomai-
spiegare il fenomeno del
"doppelganger"
(Clic)
ben noto da moltissimo tempo agli
studiosi. |
Ho letto l'articolo sulle OBE che mi hai
inviato.
La
mia opinione, per quello che vale, è che siamo
nuovamente di fronte ad un caso in cui un
fenomeno viene studiato più formalmente che
sostanzialmente... un pò come salta fuori ogni
tanto che la ketamina è la chiave di volta delle
esperienze premorte... Mi spiego meglio,
La mia opinione è che innanzitutto dovremmo
definire, prima di cominciare a parlarne, cosa
intendiamo per OBE. Alcuni, per esempio
ritengono che siano OBE le percezioni distorte
del proprio corpo che da la Ketamina... Altri
ancora l'impressione "di volare" che viene
talvolta riferita nell'epilessia del lobo
temporale, altri ancora un senso di
estraneamento dal proprio corpo causato da
stress... o da alcuni in corsi di meditazione...
La mia modestissima esperienza nello studio
delle esperienze premorte mi ha portato a
formulare una definizione differente da queste
di OBE. Dai racconti delle persone che ho
sentito vi è un distacco completo dal proprio
corpo della persona che vede NON solo il proprio
corpo, ma talvolta tutto l'ambiente che lo
circonda e, in taluni casi situazioni o ambienti
che si trovano al di fuori della portata visiva
o della conoscenza della persona (ad esempio il
piano superiore del reparto dove la persona è
ricoverata... o l'esterno dell'ospedale... o
ancora stanze dell'ospedale interdette ai
pazienti...). Nella mia modestissima esperienza,
una Out of Body Experience è questo... cioè una
condizione vissuta realmente dal paziente,
indipendentemente dai farmaci assunti o dal
trauma subito e che , al momento, non sappiamo
spiegare utilizzando le teorie "classiche"
inerenti la formazione della coscienza... Al
momento esistono prove inconfutabili che alcuni
pazienti riuscivano a riferire eventi, o
descrivere luoghi, che vedevano durante una OBE
in corso di NDE e che non si svolgevano al loro
capezzale, o che si svolgevano mentre loro erano
in coma o in arresto cardiaco...
Pertanto, secondo me, ma si tratta solo della
mia opinione, i ricercatori sono riusciti a
indurre una specie di "illusione ottica",
piuttosto che una Out Of Body Experience (almeno
per come la definisco io). Per spiegarmi
meglio... userei, come esempio gli stereogrammi
in cui si ha la chiara sensazione che si formino
sul foglio delle immagini realmente
tridimensionali, che tuttavia sono frutto di una
"confusione" nelle informazioni che giungono
alla corteccia visiva.
Da
qui la strada per spiegare le OBE in corso di
NDE è lunga, molto lunga...
Il primo limite, è che in corso di una
esperienza premorte si ha SEMPRE, da quanto mi è
dato di sapere, una abolizione della
coscienza... quindi occhi chiusi... e in alcuni
casi EEG piatto (pensiamo agli arresti o alle FV
dove l'EEG diventa piatto in pochi secondi per
definizione...).
Il secondo limite,
è che
non sappiamo quasi nulla, di neurologia... e
ancora meno sulla "coscienza" intesa come
"l'esperienza di esistere"...
pertanto se ci limitiamo ad una analisi
"classica" e "formale" del fenomeno potremmo
probabilmente teorizzare dopo una dotta
disquisizione che questa via nervosa... questo
neurotrasmettitore... o quell'altro possono
mimare questo quello e quell'altro effetto...
Ma se poi, con spirito autentico, ci
interroghiamo, vediamo che le vie nervose ed i
neurotrasmettitori che generano l'insalata di
parole di uno schizofrenico... sono gli stessi
che hanno generato in San Paolo l'inno
all'Amore... o in Dante la Divina
commedia...Vediamo come le nostre spiegazioni
siano delle "coperte corte" -espressione che ho
usato anche durante la discussione della mia
tesi- che lasciano "scoperta" in definitiva la
maggior parte di quello che siamo.
In definitiva mi ritrovo d'accordo con quello
che anche tu scrivi.
Se ti va pubblica pure questo mio modesto
intervento... metterò qualcosa anch'io sul blog
nei prossimi giorni perche me l'hanno chiesto
anche altre persone
Un abbraccio, a presto.
Davide.
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NUOVO
SUCCESSO DELL'ESPERIMENTO SULLE INTENZIONI
(18-08-07)
Vi
ricordate l' esperimento sulle "buone intenzioni" aperto dal Dr.
Schwartz, la primavera scorsa? Dopo il successo del
primo (emissione di bio-fotoni da foglie
di geranio), il sette Luglio ve n'è stato un altro. Il fallimento
pareva totale: i semi "invitati" a germogliare e crescere più dei
controlli, non mostravano differenze fra loro, ma.....
Il Dott. Schwartz ha ipotizzato che il problema potesse essere dovuto ad
una "contaminazione" dell' intenzione, ovvero che, sia le sementi-obiettivo che
quelle di
controlli usate nel test, erano state piantate nello stesso
terreno sicchè, non essendo schermate l'una dall'altra, avrebbe
potuto esserci contaminazione da biofotoni.
In altro parole, i semi-obiettivo avrebbero trasmesso l'intenzione ai
semi di controllo.
Comunque, dopo questa deludente analisi iniziale, il Dott. Schwartz ha
suggerito di riesaminare i dati, usando un test statistico
non-parametrico e si è provato a ripetere l'esperimento di nuovo,
questa volta con un'intenzione più specifica, e con tutti i semi isolati
l'un dall'altro, così che non potessero scambiarsi eventuali "informazioni".
Questo secondo test si è svolto durante il convegno
tenuto a Omega (Rhinebeck, New York)
cambiando leggermente il
protocollo precedente.
Nell'esperimento originale si é cercato di replicare uno studio
eseguito da una ricercatrice britannica, Serena Roney-Dougal, durante il
quale un
guaritore ha spedito intenzione a semi di lattuga, che è cresciuta più
velocemente e rigogliosamente dei controlli (Journal of Parapsichology,
Autunno 2003).
I partecipanti dovevano concentrarsi sulle sementi ripetendo più volte:
"La mia intenzione per questi semi è che possano aumentare
la loro
germinazione crescendo di almeno 3 pollici al quarto giorno."
NUOVA ANALISI STATISTICA
Il Dott. Schwartz ha passato molte ore analizzando tutte e tre le
collezioni di semi con metodi di statistica non-parametrica.
Ecco quello che ha scoperto:
* Per ciascuno dei tre esperimenti, le piante oggetto dell'intenzione
erano
più lunghe di quelle di controllo.
* Il terzo studio -in cui si era fissato un tempo di crescita più lungo
(sei ore),
oltre alla "richiesta" di crescere di almeno 3 pollici, ha
generato una
maggiore crescita totale che negli altri due tests.
*Tutti gli esperimenti mostrano un effetto statisticamente significativo
Secondo il Dott. Schwartz ciò suggerisce che:
* un gruppo di 100 persone focalizzato in una stanza di New York può spedire
un'intenzione che causa ad un lotto di semi distanti 3000 miglia di
crescere più velocemente e rigogliosamente dei controlli.
* un gruppo di 500 persone sparpagliate sulla Terra può produrre lo
stesso effetto di un gruppo identico che si trovi in una stessa nazione.
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GLI ORBS ESISTONO:PAROLA DELLA NASA!
(22-07-07)
Il Professore Klaus Heinemann (nella foto), un ricercatore della
NASA, l'agenzia spaziale americana, stava un giorno sfogliando
una raccolta di foto scattate da sua moglie ad un
raduno di guaritori spirituali, quando ha notato che
molte di esse contenevano lo stesso pallido, ma
chiaramente definito, cerchietto di luce, come
una luna in miniatura, sospesa sopra alcuni dei
soggetti ripresi.
Dapprima, gli è sembrata solo una
coincidenza: come tutte le persone molto razionali,
ha inizialmente presunto che le foto fossero
difettose:
"
Ho pensato che i cerchietti fossero
causati da polvere, particelle sospese nell'aria,
anomalie del flash, gocce di vapor d'acqua e così
via"
dice il Prof Heinemann. 'Poi mi sono talmente
incuriosito, che sono ritornato nella stanza dove le
foto sono state scattate, nella speranza di trovare
una spiegazione logica- come un specchio sullo
sfondo- ma non trovai nulla".
Nè poté trovare alcun difetto nella macchina
fotografica di sua moglie e, da scienziato con
un'esperienza considerevole nelle sofisticate
tecniche microscopiche d'esame della materia -fino
a livelli di risoluzione atomica - possiamo esser
certi che i suoi metodi
furono più che rigidi.
Ancora confuso, Heinemann partì in quarta per
scoprire che cos'altro avrebbe potuto causare i
misteriosi cerchietti. Lui e sua moglie hanno
così cominciato a scattare a vanvera centinaia di foto
digitali, per vedere se fosse possibile ricreare i
misteriosi cerchietti. In effetti riuscirono a
farli comparire di nuovo, ma per quanto
assurdo possa sembrare -
solo
se loro lo chiedevano-, le
apparizioni diventavano visibile alla macchina
fotografica!
Hanno
anche scoperto che questo metodo
funziona particolarmente bene quando si fotografano
raduni spirituali.
Cosa diamine stava succedendo? Di nuovo uno strano
mal funzionamento di tipo tecnico sembrava la
risposta ovvia. Tali anomalie accadono
frequentemente nella fotografia digitale.
Se, per esempio, si dà
una lieve scossa ad una macchina
fotografica durante lo scatto, specialmente con
luce fioca, si può ottenere facilmente un'immagine
duplice. Il Prof Heinemann ha nuovamente escluso un
difetto tecnico perchè egli era in grado di
eliminare, grazie alle sue conoscenze, tutti i
problemi comuni associato con la fotografia digitale-
come particelle di polvere, goccioline d'acqua,
riflessi ed un sacco di altre cause probabili,
eppure gli Orbs di luce continuavano ad apparire.
Più immagini riprendeva, più acquistava esperienza
nello studio delle bizzarre proprietà di queste luci
brillanti.
Heinemann ha condotto dozzine di esperimenti usando
due macchine fotografiche poste su treppiedi, sotto
condizioni controllate. In uno dei suoi primi
tentativi ha scoperto che gli orbs
possono muoversi molto velocemente,
fino a 800 Km/h o
anche più. Ha anche osservato che,
scattando due foto contemporaneamente con due
macchine fotografiche che inquadrano lo stesso
oggetto, ma da due angolazioni diverse,
l'orb
appare solo in una delle due immagini riprese
simultaneamente,
come
se gli Orbs, in qualche modo, avessero scelto su
quale macchina fotografica apparire
o se apparire su
tutt' e due!
Alla fine, ad Heinemann è stata lasciata una sola
conclusione:
che stava indagando su una forma di
intelligenza paranormale!
"Ritengo senza alcun
dubbio, che i globuli di luce siano uno dei più
significativi fenomeni al di fuori di questa realtà
che l'umanità abbia mai visto" dice Heinemann.
"Fin'
ora, c'è stata un' enorme casistica aneddotica sul
fatto che il mondo dello spirito esiste, ma ora
ritengo che non c'è più nulla di aneddotico. Grazie
alla tecnologia digitale, possiamo vederlo per la
prima volta, dato che stiamo confrontandoci con un
fenomeno non-fisico- benché reale."
La tentazione, naturalmente, è di giubilare tali
affermazioni come fandonie poichè molti Professori e
colleghi di Heinemann considerano la sua ricerca una
totale stupidaggine, ma un numero crescente di
altri scienziati rispettabili rifiuta di rigettare
l'ipotesi che gli Orbs di luce potrebbero
offrire un'affascinante occhiata sull'ignoto.
All'inizio di quest'anno, la prima conferenza
mondiale sugli Orbs ha avuto luogo a Sedona,in
Arizona, dove molti scienziati
si sono fermamente
dichiarati convinti che si tratti d'un fenomeno
paranormale genuino.
Le loro conclusioni, se corrette,
possono avere
implicazioni enormi
sul nostro modo di vedere l'universo e sul ruolo che
in esso giochiamo. Gli esperti dicono che sol perché
qualcosa non è stato ancora scientificamente
verificato, non vuol dire che non esiste. William Tiller, un fisico teorico
che da ben 35 anni indaga su coscienza e materia
alla Stanford Università, in California, ha
ricordato alla conferenza che ciò che noi vediamo
coi nostri occhi fisici comprende
meno del 10 per
cento dell'universo noto, perché la visione umana
opera solo in una limitata regione dello spettro
elettromagnetico.
Per esempio, sebbene sappiamo che esistono, non possiamo vedere le onde radio,
anche se trasportano enormi quantitativi di
informazioni.
Similmente, Miceal Ledwith, un professore di
Teologia che per dieci anni è stato Presidente del
Maynooth College alla National University of Ireland,
ha ricordato agli scettici che quando, nel 1861, il
Dr Ignaz Semmelweis aveva affermato che ci poteva
essere un collegamento invisibile tra i chirurghi
che non si lavavano le mani e l'alta incidenza di
infezione dopo il parto, i suoi colleghi lo avevano
preso in giro, sebbene quella fosse la prima
evidenza di ciò che più tardi sarebbe divenuto noto
come infezione batterica puerperale. "Molte
grandi scoperte storiche sono state messe in
ridicolo inizialmente, ' ha detto Ledwith alla
conferenza sugli Orbs. 'Per me non c'è dubbio che il
fenomeno degli Orbs è vero e merita di esser preso in
seria considerazione. Non esistono solo poche foto di Orbs, che possono essere facilmente alterate, ma
centinaio di migliaia, in tutto il mondo",
Ledwith, che è stato anche membro della
Commissione
Internazionale Teologica presso il Vaticano, ha
infatti una
raccolta di più di
100.000 foto di Orbs
e continua:
"Essi si presentano in tutte le taglie, variando da
alcuni millimetri a molti centimetri, a volte
appaiono unici ed a volte a centinaia, in colori
varianti dal bianco azzurro, al verde, rosa e
dorato. Nel tempo ho capito
che il lampo del flash è
essenziale per catturarli, persino alla luce del
giorno.
Credo che questo dipenda dal fatto che gli orbs siano visibili grazie ad
un fenomeno noto in
Fisica come fluorescenza.
Il flash della macchina
fotografica causa un processo di fluorescenza
rendendo visibili gli Orbs"
Ledwith è ancora incerto su cosa questi Orbs
possano essere davvero, ma non ha dubbi che si
tratti di apparizione paranormali: "Credo che
possono essere molte cose, come spiriti dei
trapassati o, come alcuni Maestri spirituali
affermano, spiriti in attesa di
nascere in un corpo fisico, oppure rappresentare
veicoli di altre intelligenze come spiriti della
natura o esseri fatti di pura energia che non si
sono mai incarnati in un corpo fisico. Ci sono
centinaio di diversi tipi di orbs"
Molti Scienziati credono che gli Orbs siano sfere d'energia plasma-simile,
ma un'energia che può essere studiata con i normali
strumenti di rilevazione, anche se sembra in
possesso d'un certo grado di
controllo sulla sua forma e sul suo aspetto.
Spesso gli Orbs possono essere fotografati più
facilmente in luoghi dove è presente un'intensa
energia mentale, come durante i raduni spirituali,
dice Ledwith, che regolarmente li vede accanto alle
mani o al capo dei guaritori, quasi facessero da
assistenti nel processo di terapia spirituale .
Anna Donaldson è un fotografo freelance che ebbe
l'incarico di scattare foto di Keith Watson, un
Medium che stava aiutando le autorità ad indagare
sulla scomparsa di Sara Payne, una bimba rapita
sette anni fa, mentre giocava nel giardino dei
nonni, nel Sussex.
La "battuta di caccia" prese
inizio dal punto esatto in cui Sara era stata
vista per l'ultima volta, perché il Medium aveva
suggerito che lì sentiva qualcosa, ed infatti, quando le
foto sono state sviluppate, un misterioso globo
luminoso è apparso in una delle immagini. 'Io non ho
mai creduto a questa roba paranormale' dice Anna,
'però non ho riscontrato alcun difetto nella
macchina fotografica, perchè ciò avrebbe causato
immagini anomale in tutte le foto e non solo in
alcune".
Ancora scettica, Anna ha controllato i negativi e
analizzato le immagini per cercarvi difetti tecnici,
ma nuovamente non riusciva a trovare una risposta logica- fin quando un ricercatore del Paranormale
le ha suggerito che le foto possono catturare l'aura
delle persone. Nel caso allo studio, il colore
bluastro degli Orbs suggeriva la presenza di uno
spirito molto giovane e così Anna è andata in
Grecia per fotografare il luogo preciso in cui un
altro bambino era scomparso. Con suo enorme stupore,
le fotografie evidenziarono nuovamente la presenza
di un globo blu. Il giorno dopo, non ancora
pienamente convinta dato che pensava che si
trattasse di un problema legato alle condizioni
d'illuminazione, ne scattava altre, ottenendo lo
stesso risultato, sebbene questa volta fossero
visibili due orbs di colore arancione.
'Ora so che avevo scattato foto di Orbs con tre
macchine fotografiche diverse, in due paesi diversi,
in tre giorni diversi: non c'è semplicemente nessuna
possibilità che si tratti di un fatto casuale o d'un
difetto tecnico' dice Anna. "Ancora non so che cosa
pensare, ma suppongo che una macchina fotografica in
grado di riprendere un'immagine a una velocita' di
1/ 2.000 di secondo, è in grado di scoprire cose
impossibili a vedersi ad occhio nudo."
E' possibile
che si trattasse degli spiriti dei bambini perduti?
Terri Caldwell, un guaritore di Belbroughton, nel
Worcestershire, è fra quelli che si dicono convinti
del fatto che gli orbs sono la manifestazione
evidente di spiriti umani.
'Per me, gli Orbs sono spiriti che semplicemente
vanno in giro ad espletare le loro normali
attività,' dice Terri. 'Io credo che tutti
noi siamo spiriti che hanno un'esperienza fisica, e quando
moriamo la nostra energia ,che si porta dietro tutte
le informazioni su di noi, continua ad esistere."
Ma non tutti gli Studiosi sono convinti che sia proprio così. Gary Schwartz, Professore di
Psichiatria all'Università dell'Arizona, ha condotto
molti esperimenti sugli Orbs con l'aiuto di esperti
in Fisica Ottica, ed è rimasto scettico
sull'argomento:
"Ritengo che la stragrande
maggioranza dei casi di cosiddetti Orbs è
prontamente attribuita a fenomeni paranormali
quando, in effetti, riflessi dispersi in ambienti
incontrollati spesso producono immagini similari"
ha detto al Congresso,
ma questa affermazione non scoraggia Ledwith e soci,
che ritengono il fenomeno troppo frequente per
essere giudicato fasullo.
'Gli Orbs fanno parte
della realtà quotidiana, nè più ne meno di noi. Il
loro mondo può essere tanto vero quanto il nostro,
ma esiste su frequenze più elevate. Quando cambiamo
canale sulla TV non facciamo altro che commutarci su
una frequenza diversa che contiene informazioni
diverse. E' illogico pensare che ciò che non
possiamo vedere non sia vero, solo perché l'occhio
umano può ricevere una parte molto ristretta dello
spettro luminoso. Molti animali possono vedere in
zone spettrali precluse ai nostri occhi.
Il Professore Heinemann ha quindi concluso:
"La
ricerca sugli Orbs è solo agli inizi, ma le
fotografie di queste emanazioni dello spirito ormai
offrono un'evidenza-
mai come ora vicina alla prova
scientifica - dell'esistenza di una realtà spirituale
"
WEBMASTER DA
INTERNET |
LA TEORIA DELLA SUPER-PSI:
UNA NUOVA IPOTESI
(13-06-07)
Oltre
agli Scettici "convinti", esiste tutta un'altra categoria di Ricercatori
che, pur non negando la possibile esistenza della fenomenologia
paranormale, non credono alla sopravvivenza della coscienza e spiegano i
contatti medianici con un'ipotesi detta della Super-psi.
Ne abbiamo accennato diverse volte nei nostri articoli, oppure ci siamo
riferiti indirettamente ad essa parlando degli "Akashic Records".
In poche parole, questo filone della ricerca ESP ipotizza che i Mediums non
comunichino coi Defunti, ma che invece usino la telepatia -accettata
come un dato di fatto- per ottenere una varietà di informazioni da molte
fonti, oltre che da questa "biblioteca universale", da persone viventi, luoghi, eventi
futuri, ecc., per poi integrare tutto questo materiale e concretizzarlo
nella figura della personalità del Trapassato.
Questo processo di
elaborazione avverrebbe inconsapevolmente e quasi istantaneamente.
Il problema
principale che va a cozzare contro
l'ipotesi della Super-Psi è che essa implicherebbe l'onniscienza da parte del
Medium, e non è chiaro da dove verrebbero tali
informazioni, nè come potrebbero riguardare eventi futuri, o pensieri,
idee, abitudini, non solo del Defunto, ma anche dei suoi cari rimasti
sulla terra.
Ancora, ci sembra poco probabile che l'energia di miliardi di esseri viventi (animali compresi) possa "conservarsi" in
eterno ed essere sempre disponibile, per poi tornare sotto forma di
informazioni concrete ed attendibili, nonchè legate da un filo logico. Sentiamo
allora cosa ne pensa il Prof.
David Fontana, uno degli Studiosi che hanno partecipato per sei anni al famoso
"Esperimento di Scole", che avrebbe confermato, al di là di ogni dubbio,
non solo la sopravvivenza della coscienza, ma anche la possibilità di
ricevere informazioni valide dai Trapassati, sotto forma di voci,
immagini ed oggetti.
Qui il Prof. Fontana si riferisce alle
registrazioni EVP effettuate dalla nota studiosa di comunicazioni
trans-strumentali Portoghese, Anabela Cardoso:
[....] Nonostante
questi fatti convincenti e la mia incapacità di trovare qualsiasi altra
normale spiegazione per le voci che vengono così raccolte negli studi di
Lione e della Galizia, ho deciso d’improvviso di usare una procedura
che, sebbene in se stessa semplice, poteva rendere possibile una
spiegazione normale di questo fenomeno al di là di ogni ragionevole
dubbio.
Senza informare la Cardoso di questa procedura, ho cominciato a
rivolgermi alle voci per conto mio, mentre osservavo le comunicazioni di
lei nello studio di Lione.
Ho usato l’inglese (una lingua che fino a
quel momento loro non avevano usato nelle loro comunicazioni) e ho
chiesto di ripetere certe parole dopo di me. Le parole che ho usato
erano: “Hallo David” e ”How are you?”.
Con mia grande soddisfazione mi
sono state ripetute come avevo richiesto e le ho registrate su nastro.
Le implicazioni del successo di questa procedura sono considerevoli. Il
buon esito del risultato non solo fa piazza pulita della convinzione che
le voci siano emissioni radio occasionali o che si tratti di un trucco
fatto dalla Cardoso o di altri, ma esclude in larga misura l’ipotesi
della “super PSI” (la teoria che sostiene, come possibile spiegazione
dei risultati, che tutte le comunicazioni riferite alla sopravvivenza
possano invece derivare dai viventi per telepatia, chiaroveggenza o psicocinesi).
Si potrebbe cioè dire – con una argomentazione peraltro
del tutto vana secondo me, dal momento che dovrebbe fondarsi sul
postulato del possesso di capacità psicocinetiche ben maggiori di quelle
testimoniate nelle ricerche di laboratorio in parapsicologia - che la
Cardoso abbia straordinarie capacità psichiche, che la mettono in grado
di produrre voci EVP e DRV per conto suo, consapevolmente o no.
Ma è difficile sostenere che ella abbia potuto produrre quelle risposte
alla mia richiesta di ripetere le mie parole, senza almeno sapere che
avrei fatto queste domande; e, per di più, dare risposte che fossero,
parola per parola, conseguenti alla domanda.
Nonostante che i
sostenitori della Super PSI possano dire che anch’io potrei avere poteri psicocinetici non comuni o che la Cardoso conosceva per telepatia, o che
aveva comunque una cognizione preventiva della domanda che avrei fatto e
che avesse usato quei propri poteri psicocinetici per soddisfarla (una
argomentazione così stiracchiata e assurda tanto da
risultare di nessun valore),
la Super PSI può essere di fatto lasciata fuori da questa
equazione. |
Come abbiamo visto, il
Prof. Fontana è assolutamente contrario a questa ipotesi e con lui
lo é anche Montague Keen, il quale cita le famose "corrispondenze
incrociate" come prova concreta della non esistenza della Super-Psi.
Eppure, in molte esperienze di NDE, i protagonisti si sono trovati in
possesso della "conoscenza assoluta" oppure hanno fatto visita al
cosiddetto "Tempio della Conoscenza", un luogo descritto come un' enorme
biblioteca, dove qualsiasi libro scritto nell'Universo, è facilmente
consultabile dagli Spiriti.
(Nel film "Aldilà dei Sogni" viene mirabilmente riprodotta
sullo schermo proprio questa "sezione" dell'Aldilà).
DALLA
NDE DI GEORGE RITCHIE
(Clic
per leggere il racconto completo)
[....] Poi camminammo in una libreria che misurava quanto
l'intera Università
di Richmond, osservai stanze piene dal pavimento al soffitto
di
documenti di papiro, argilla, cuoio, metallo e carta.
"Qui - pensai- sono riuniti i libri più importanti
dell'Universo."
Immediatamente seppi che non era possibile. Come potrebbero
esserci libri
scritti da qualche lontana parte della Terra!
Ma il pensiero insisteva, sebbene la mia mente lo
rigettasse. "I lavori-chiave
dell'Universo" la frase divenne ricorrente mentre
gironzolavamo per le
stanze coperte da una cupola, affollate di silenziosi
alunni.
Poi, tutt'a un tratto, sulla porta di una delle stanze più
piccole,
quasi uno sgabuzzino: "Qui
c'é il pensiero principale di questa terra".
LA LIBRERIA SECONDO
IL Dr. Allen Kellehear's
....Subito dopo ci siamo materializzati in una stanza piena
di computers.
Era un luogo di grande attività, dove prevaleva ancora
un senso di pace. Nessuno dei presenti appariva stressato,
ma in quel luogo veniva compiuto un lavoro prodigioso
.
La gente che incontrai mi sembrava familiare, come fossero dei vecchi
amici.
Uno di loro era
Albert Einstein,
che avevo sempre molto ammirato, e questo grande
uomo si prese la briga di allontanarsi dal suo lavoro
per venire ad accogliermi.
Mi chiese se volessi sedermi a lavorare al suo computer, che
era molto bello e complesso, per coordinare e programmare i
destini degli Spiriti che stavano per incarnarsi.
Pur sentendomi adulare, gli dissi che ero totalmente incompetente ed
incerto di me stesso alla presenza di un simile genio, ma
poi aggiunsi che mi sarebbe piaciuto provare, pur
avendo paura di commettere qualche grave errore. Einstein
scoppiò a ridere e mi rassicurò: nessun
errore era possibile in quel luogo!
Incoraggiato, mi apparve subito istintivo
operare su quella insolita macchina ed iniziai a muovere
sapientemente le mie mani su quella enorme tastiera,
come se suonassi un pianoforte. Ho immediatamente
capito che il mio compito era stato condotto perfettamente a
termine, e che era stato in qualche modo di grande
beneficio per qualcuno.
Ero pervaso di gioia per un lavoro così ben fatto!
Passerei volentieri l'eternità a far questo lavoro, solo per il
fortissimo benessere che avevo sperimentato come risultato
finale..... |
Come
conciliare allora questi dettagliati racconti con le idee di tanti
illustri studiosi che da decenni dibattono sul tema "Sopravvivenza o
Super-Psi"?
Come sempre succede, fra i due
litiganti...il terzo ha ragione!
Infatti una terza ipotesi che mi sento di
sottoporre al parere dei nostri Lettori è che entrambe le teorie sono
esatte!
La Biblioteca descritta nelle NDE esisterebbe davvero e, oltre che dagli
Spiriti che abitano Colà, sarebbe accessibile anche dai Mediums e da chi
è in grado di uscire dal corpo (OBE), visto che ben sappiamo che
la telepatia -a denti stretti- sta per essere riconosciuta dalla Scienza
Ufficiale, grazie alla coraggiosa opera di Ricercatori come Sheldrake
(Clic) ed altri.
Sempre dai racconti di NDE sappiamo anche che le Guide mostrano ai
momentanei trapassati tutte le loro azioni, buone o cattive, in un sorta
di "film" delle loro vite, dove il tempo non esiste e dove essi non solo rivivono le loro
emozioni, ma anche quelle altrui. Da dove verrebbero pertanto queste "rivisitazioni",
se non che da un immenso "Archivio Cosmico" che conserva fin nei più
minuti dettagli ogni vita terrena e -perchè no? anche aliena a questo
pianeta?
Le due ipotesi sono percio', a mio parere, non solo conciliabili, ma
vanno a formare altri due importanti tasselli del "puzzle" dell'Aldilà,
confermandoci, ancora una volta, che le pagine del Grande Libro della
Conoscenza sono state più volte strappate nel corso dei secoli e che da
ognuna di esse è scaturita una religione, una nuova idea, esatte ma
contemporaneamente sbagliate, perchè l'uomo vi ha lavorato "di
suo", aggiungendo ed omettendo quanto a lui faceva più comodo che fosse
proposto come "dogma" e non come conoscenza. Se ciò poteva soddisfare i nostri
ingenui antenati, oggi tutto questo non è più accettabile da menti
aperte e razionali e sarebbe auspicabile che tutte le Religioni del
mondo si unissero per cancellare una volta per tutte dai loro "Libri
Sacri" quelle che -in termini architettonici- vengono definite "superfetazioni",
ossia parti aggiunte ad un edificio (in senso metaforico, nel nostro
caso), per riportarlo all'originale disegno del suo costruttore.
Webmaster |
PUO'
IL PENSIERO INFLUENZARE UN ORGANISMO
VIVENTE?
(04-06-07)
E'
perfettamente riuscito l'esperimento patrocinato dal Dr. Schwartz, il
primo di una serie tesa a dimostrare che la mente umana, se si concentra
su un determinato pensiero, puo' modificare l'ambiente e le creature del
pianeta. Quattrocento persone, riunite in meditazione durante una
conferenza che si è tenuta a Londra nel Marzo scorso, sono riuscite a
far emettere un considerevole quantitativo di bio-fotoni ad una foglia
di geranio posta nei laboratori del Dr. Schwartz, in Arizona (USA) a
migliaia di Km di distanza. Colà erano state poste due foglie di geranio
davanti ad una webcam.
Col lancio di una moneta si procedeva a scegliere quale delle due dovesse
essere oggetto dell'esperimento dopo esser state fatte vedere ai
partecipanti collegati via Internet. A Tucson (in Arizona) nessuno
sapeva quale foglia fosse stata sorteggiata, dato che l'altra veniva
utilizzata come controllo.
I partecipanti venivano quindi invitati a "chiedere" alla foglia da loro
prescelta di brillare di più.
(Ovviamente i
biofotoni emessi dagli organismi viventi non sono visibili ad occhio
nudo)
Dopo dieci minuti di intensa concentrazione il Dr. Schwartz esaminava in
una speciale apparecchiatura il quantitativo di biofotoni prodotti
da ciascuna foglia, cioè la luce atomica, prodotta ed ha subito potuto
constatare che quella
su cui 400 menti umane si erano concentrate, mostrava un'emissione
notevolmente
superiore rispetto alla gemella di controllo.
Ora i ricercatori vogliono spingersi più in là e tentare addirittura
DI ABBASSARE LA
TEMPERATURA DEL PIANETA,
per contrastare il riscaldamento globale!
Il tentativo avverrà il prossimo
7 Luglio alle ore (Italiane) 19:00, quando si riuniranno migliaia
di "menti" attraverso Internet, per concentrare le loro volontà su
questo gravissimo problema.
Chi volesse
saperne di più vada sul sito del
"The
Intention Experiment".
-------------------------------
LE
DIMENSIONI QUANTICHE E LA TEORIA "M"
(31-05-07)
Fabio, un recente Amico della PdA, ha
stuzzicato la nostra curiosità parlandoci della "Teoria M" sul
Forum. Ovvio che a gran voce, gli abbiamo chiesto dei
chiarimenti in merito e lui ci ha subito inviato questo suo
interessantissimo articolo. Grazie!
Inoltre:
Benvenuti
In Un Nuovo, Strano Mondo!
(31-05-07)
I risvolti "pratici" di questa teoria....
---------------------
Ciao Claudio, Ti invio l'articolo che volevo pubblicare
sul forum relativo alla "Teoria M". Non so se è chiaro, e se
pensi non sia il caso, me ne renderei assolutamente conto. Ciao
e grazie ancora per quello che fai.
La
teoria M prende forma partendo dalla teoria delle stringhe.
Ogni particella è formata da atomi, gli atomi sono formati da
elettroni, protoni e neutroni. A loro volta, questi elementi
sono formati da quark. Fino a poco tempo fa, si credeva che
questi elementi fossero ‘elementi puntuali’, i mattoni sulla
quale tutto è costruito.
Tuttavia la fisica quantistica, e la
relatività tradizionale, non possono conciliarsi. Le regole che le
governano si scontrano e si annullano. Ed entrambe hanno dei grossi
problemi nello spiegare il big bang. La teoria delle stringhe, che
nacque negli ‘80, ipotizzava che i quark siano composti a loro volta da
minuscoli anelli di energia vibrante, le stringhe appunto. Cerchietti
irregolari, in movimento e frastagliati di pura energia che vibrando in
una certa maniera, conferisce alle particella una data caratteristica.
Visto cosi l’universo apparirebbe come un’immensa ‘sinfonia’ composta
dal vibrare di queste infinite stringhe. La teoria, calmava il caos
della fisica quantistica, e la faceva riconciliare con la relatività.
Tuttavia per ‘esistere’ le stringhe richiedevano ben 6 dimensioni,
minuscole anch’esse. È proprio in base a come queste sei dimensioni si
intersecano, che la stringa acquista quella determinata vibrazione che
la rende elettrone o fotone o qualsiasi altra cosa di cui è composto
l’universo, materia e luce.
Anche le forze come la gravità o l’elettromagnetismo!!
Sembrava tutto chiaro, ma presto nacquero altre teorie delle stringhe.
Ben 5 e una prevedeva che ci fossero addirittura 26 dimensioni. Insomma,
la teoria che doveva spigare il tutto, non poteva essere più di una!
Ecco qui che entra in ballo la Teoria M. Di fronte allo stop che procurò
l’elaborazione di ben 5 teorie delle stringhe, Ed Witten elaborò
un’altra teoria, simile ma al tempo completamente rivoluzionaria, che le
raggruppava tutte in una sola. Armoniosa e decisamente elegante, come
Einstein pensava fosse l’universo. Ma oltre alle 4 dimensioni
tradizionali, più le 6 necessarie alle stringhe per vibrare, serviva
un’altra dimensione. L’undicesima.
In sostanza le stringhe possono assumere anche forma di membrane. Queste
membrane possono essere gigantesche, immense come il nostro universo.
Ciò significherebbe che il nostro universo, sarebbe simile a un velo a
tre dimensione che fluttua in uno spazio multidimensionale. Vicino a
noi, molto vicino, potrebbero esserci infiniti universi. Non li possiamo
percepire perché le nostre stringhe, sarebbero ‘ancorate’ alla nostra
membrana. I nostri atomi non potranno mai interagire con questi
universi, ma alcune particelle, composte da stringhe non ancorate alla
nostra membrana, potrebbero disperdersi (o arrivare) da altri universi.
Come la gravità. Ciò spiegherebbe perché la gravità è cosi debole
rispetto a tutte le altre forze. E anche il big bang, troverebbe
finalmente una collocazione temporale. Nascerebbe infatti da uno scontro
tra due membrane fluttuanti. Ora, il cern ha completato un acceleratore
di particelle che, appunto, ha il compito di accelerare le particelle e
farle scontrare. Dall’energia, elevatissima, che si libererebbe,
potremmo osservare finalmente un gravitone, la particelle ‘responsabili’
della gravità, che scomparirebbe immediatamente nell’altra dimensione.
Ovviamente nessun fisico parla di paradiso, ma le implicazioni sono
molte. Se i nostri pensieri sono ‘elettrici’, significa che hanno alla
base delle stringhe che vibrano. Forse il nostro cervello è l’ancora di
queste stringhe alla nostra membrana. I 21 grammi dell’anima potrebbero
essere quella parte di noi che è composta da stringhe non legate a
questa membrana e che sarebbero in grado di ‘trasferirsi’ in un’altra
dimensione. In generale, la teoria M, già di per suo abbastanza
fantascientifica, aprirebbe un mondo di spiegazioni al paranormale.
Insomma, sicuramente non sono stato chiaro, ma la dimostrazione
dell’esistenza di nuovi universi potrebbe rivoluzionare totalmente la
nostra vita (forse il 23/12/2012?:-D) e in quell’universo più prossimo,
quello che ci ha ‘toccati’ dando il via al tutto, potrebbero stare tutti
i nostri divertendosi in un mondo reale e tangibile fatto di una fisica
differente e a noi impalpabile.
Fabio
(Ne abbiamo parlato anche noi
qualche tempo fà...CLIC!
)
ECCO QUALI SAREBBERO I RISVOLTI
PRATICI DI QUANTO ENUNCIATO DA FABIO, SECONDO UN RICERCATORE AMERICANO:
Benvenuti In Un Nuovo Strano Mondo!
(31-05-07)
La nuova fisica degli inizi del Ventesimo Secolo ha dato un colpo
mortale ai principi deterministici della
vecchia scuola di pensiero.
Tempo e spazio sono divenute nozioni relative secondo la teoria di
Albert Einstein. La Fisica Quantistica afferma che tutte particelle
della materia possono essere viste tanto come
corpi materiali che come onde, permettendo così agli elettroni
(ed a qualunque altra particella) di essere in due posti diversi
contemporaneamente, verificando che non se ne può predire la sua
successiva posizione, semplicemente conoscendone lo stato presente .
Nello strano mondo della Fisica Quantistica, le particelle si
smaterializzano in onde (come nei transistor) e si ri-materializzano poi
nuovamente come particelle.
Questo comportamento dipende dal tipo di esperimento cui sono sottoposte
e, soprattutto dalla scelta fatta da un osservatore consapevole che
decide come vorrebbe vedere queste particelle.
Per la maggior parte dei teorici, i fenomeni naturali esistono solo come
stati, determinati da come un osservatore consapevole li osserva
direttamente, o grazie ad un'apparecchio di misura.
Con la nascita della Meccanica Quantistica la nostra idea della realtà
sarebbe cambiata per sempre.
Al fine di comprendere gli eventi del mondo, bisognava introdurre una
variabile maggiore che fino ad allora era stata ignorata:
La Coscienza dell'osservatore
(pensiero auto-speculativo) .
V'erano profondi dubbi che l'esistenza della realtà materiale fosse
indipendente dalla percezione di un mondo materiale da parte di
un'entità consapevole, ovvero dalla sua osservazione.
In altre parole noi facciamo in modo che una potenziale realtà si
manifesti grazie alle nostre scelte, persino retroattivamente attraverso
il tempo ed immediatamente attraverso lo spazio, percepito come
infinito, così come i due esperimenti che stiamo per menzionare hanno
verificato, con gran sorpresa della maggior parte dei Fisici.
In altre parole, la volizione ed il libero
arbitrio possono operare fuori dei confini tempo/spazio, e la
nostra impressione di operare scelte creative è solo una consapevolezza
tardiva di eventi che livelli più alti delle nostre menti, hanno già
fatto per noi.
(Per
fare un esempio, io non sto scrivendo questo articolo
ORA,
ma l'ho già scritto in precedenza nel mondo quantico:
ORA
ne ho solo preso coscienza! -
NdR) |
Siamo perciò, ad un livello
più alto, i creatori (soggetti) della nostra realtà, che poi viene
proiettata su noi stessi (oggetto) all'interno della rete di probabilità
del mondo quantistico che noi "materializziamo", a beneficio sia
del soggetto che dell'oggetto, che si dimostrano essere solo le
due facce di una realtà univoca: la Coscienza,
definita come auto-consapevolezza riflessiva.
Il Mondo E' Non-Locale
Nel 1982, all'Istituto di Fisica Applicata ed Ottica Teorica
dell'Università di Parigi, la squadra di Fisici composto da Alain Aspect,
Jean Dalibard e Gerard Roger, ha fatto quella che può essere considerata
la più grande scoperta scientifica del secolo scorso.
Essi hanno infatti verificato sperimentalmente che
il mondo è non-locale o non-separabile.
(Esperimento
di Parigi -(Vedi
ns. articolo precedente- CLIC )
Questo equivale a dire che lo spazio, per come lo
percepiamo, non esiste, ma è un'illusione dei nostri sensi. Ma CHI ha
progettato una simile illusione?
Questa è la più grande domanda a cui la scienza cerca oggi di
rispondere.
Sempre nel campo della teoria quantistica, il tempo non è solo relativo
perchè il passato può essere cambiato, come ha dimostrato l'esperimento
detto "della scelta ritardata", eseguito dagli scienziati delle
Università del Maryland e di Monaco di Baviera negli anni 80.
Benchè tutto ciò sembra appartenere al regno della Fantascienza, è
invece una realtà, anche se dura da accettare, per tutti i ricercatori
quantistici: un mondo apparentemente pieno di contraddizioni, sorprese,
e che possiede addirittura un certo senso dell'umorismo.
Tutte le discipline moderne sono oggi influenzate da questa ricerca:
Biologia, Neurobiologia e sorprendentemente persino la Psicologia
che, abbracciando ancora una visione meccanicistica del pensiero non sa,
ancora definirlo.
La Fisica Quantistica ci ha portato all'invenzione della bomba atomica,
del transistor, del computer, del laser delle apparecchiature che usano
la luce laser come canale per inviare le informazioni, dei
superconduttori, etc.. dimostrando coi fatti la solidità delle sue basi
teoriche.
Non dovreste mai dubitare della vostra capacità naturale di operare ad
un così elevato livello vibratorio del pensiero. Questa abilità è stata
verificata fin dall'antichità, ed è utilizzata con successo dai
Servizi Segreti di mezzo mondo.
Questo è un campo dove anche una minima dose di scetticismo è poco sana,
insieme alla paura del ridicolo. Dovete divenire
aperti e disponibili, come bambini per convincervi che siamo in grado di
creare continuamente la nostra realtà fino a far realizzare i nostri
desideri.
L'introduzione della Coscienza come un fattore maggiore nell'equazione
della realtà da parte della Fisica Quantistica moderna, è al centro
di uno dei maggiori paradossi della così detta ricerca psichica.
Secondo i Fisici, il pensiero dell'osservatore
influisce sul risultato di un esperimento, perciò, se siamo
co-creatori della nostra realtà semplicemente grazie al mero pensiero,
lo scetticismo naturale di cui sono dotati molti
scienziati (e le loro metodologie) producono una deviazione negativa dei
risultati ottenuti in qualunque esperimento!
In altro parole, onde raggiungere il 100% del
successo bisognerebbe trattare solo con scienziati che credono nei
poteri mentali, ma ciò sarebbe automaticamente etichettato dagli
scettici come
"una deviazione del protocollo sperimentale".
Ecco perchè i migliori risultati -per esempio sull'osservazione remota
(Remote Viewing), sono stati raggiunti sempre da ricerche condotta dai
servizi segreti e dai militari che non sono affatto preoccupati di
essere messi in ridicolo dalla comunità scientifica ufficiale.
CONSIDERAZIONI
ESPLICATIVE DEL WM
Mi pare
che, al di là dei contenuti di questo articolo abbastanza ardui da
capire, emergano chiaramente alcune considerazioni pratiche suggerite
dal suo Autore:
1) La
realtà è un'illusione (Maya) come ci dicono alcune Religioni e
continuano a dirci le Guide anche oggi. Essendo esseri eterni e
multi-dimensionali, potremmo paragonarci ad un televisore che, pur
ricevendo centinaia di canali nello stesso istante, ne può sintonizzare
solo su uno alla volta.
2) Ne
consegue che la nostra attuale realtà è determinata da un
atto di volontà
(Libero Arbitrio) che ci
consente di vivere solo una delle tante realtà possibili. Tornando
all'esempio del televisore, per sintonizzarci su un determinato canale,
dobbiamo per forza pigiare il tasto corrispondente sul telecomando,
facendo appunto un atto di volontà.
E' forse questa "la scelta" che ci viene offerta dagli Spiriti superiori
prima di nascere?
Non esistendo nei Livelli Superiori di Coscienza il tempo per come noi
lo conosciamo, Essi potrebbero farci vedere in anteprima tutte le
possibili vite che ben si adattano al nostro personale percorso di
crescita, ma i cui sviluppi ulteriori sarebbero determinati solo dalle
nostre personali decisioni successive alla nascita.
Potremmo scegliere di nascere poveri o ricchi, in un paese evoluto o
meno, potrebbero esserci proposti più partners ed amici da incontrare,
ed ogni nostra decisione in merito cambierebbe lo scenario di
quella particolare vita, ma non il "piano di studi" che il nostro
Spirito si è proposto di seguire, su consiglio delle Guide. Noi, per
esempio, avremmo scelto di studiare "La Perdita" di una o più persone
Care, altri la perdita del denaro, del potere dei beni materiali, etc...
3) Lo scetticismo è un ostacolo gravissimo alla riuscita di qualsiasi
esperimento.
Se fossimo tutti convinti che la gravità non esiste (il che è
praticamente impossibile perchè il concetto è radicato in noi fin
dall'infanzia!) il famoso esperimento di Galileo
NON
riuscirebbe a nessuno e ci
troveremmo a fluttuare liberamente per aria!
Parimenti si spiega perchè il dolore ostacola qualsiasi contatto coi
nostri cari.
Se ci riflettiamo sopra, capiamo che quando siamo addolorati per la
loro mancanza, in fondo siamo come gli scettici,
cioè non crediamo possibile
che possano esistere ancora e pertanto ne sentiamo la mancanza!
Concludiamo rispondendo alla domanda posta
dall'Autore di questo interessante articolo:
CHI ha progettato una simile illusione?
Noi abbiamo la risposta, se crediamo in un'Entità Superiore di cui noi
stessi siamo parte.
Come afferma Bruce Moen, siamo "sonde"
lanciate nel mondo materiale per esplorare e sperimentare la sua
Creazione, piccole scintille di quel Dio che è in pratica l'essenza
stessa di un "Universo non-locale", ovvero di una realtà materiale che è
espressione di un atto deterministico dei SUOI Creatori.
Penso,
dunque sono.....
(Tradotto ed
adattato dal Webmaster ) |
MEDIUMS E DETECTIVES? ALTRO CHE
FICTION! (19-05-07)
Le Polizie di tutto il
mondo non ne parlano un granchè, ma è ormai arcinoto che quasi tutte
utilizzano i Mediums quando non sanno dove sbattere la testa.
Nei giorni scorsi, la prestigiosa testata del Daily Mail ha reso
pubblico questo piccolo segreto, diffondendo la notizia che
l'Intelligence Britannica possiede addirittura un elenco coi nomi e gli
indirizzi dei Mediums accreditati che, in caso di bisogno, vengono
consultati di giorno e di notte, proprio come si è visto nei
telefilm su Allison Dubois.
PDA-RAI
1-0!!
Un fatto
sincronico che come sempre ci fa anticipare certe tematiche
proposte dalla TV: poco dopo aver pubblicato questo articolo, su
Rai 2 andava in onda
"La
doppia verità di Kate", un film "paranormale"
incentrato sulle "visioni" di Kate, risposatasi dopo aver
perso il primo marito in un incidente stradale. Kate si
trasferisce con la figlia nella casa ereditata dal padre, ma
comincia ad avere la visione ricorrente di una donna assassinata
e di suo padre, da lei ingiustamente sospettato dell'omicidio
della madre (che si era invece suicidata). Dapprima pensa di
essere pazza, poi cerca la soluzione del mistero con
determinazione. Figlia di una famosa veggente, riesce grazie ai
suoi involontari contatti con le vittime a scoprire un serial
killer di prostitute totalmente sconosciuto alla Polizia perchè
è egli stesso un poliziotto. Riesce anche a scoprire che
il marito la stava drogando onde farla passare per schizofrenica
ed impossessarsi della sua eredità, ed a porre l'accento sui
difficili rapporti fra Medium ed investigatori,
ovvero in perfetta sincronicità con
l'argomento appena pubblicato dalla Pagina!
Vi giuro che non
sapevo nulla della trama e che ho visto il film per puro
caso! Se ve lo siete persi, vi consiglio di noleggiare il DVD:
ne vale la pena!
WM |
In Inghilterra, gli ufficiali più anziani vengono istruiti su come
utilizzare i Mediums attraverso appositi corsi di perfezionamento, ma
viene anche detto loro di non parlarne troppo in giro, per non dare al
pubblico un'immagine sbagliata del loro lavoro.
Non essendo ammissibile la testimonianza di un Medium in Tribunale, essi
sono costretti ad agire con grande riservatezza, fino a trovare prove
concrete, le sole valide in qualsiasi indagine.
Nonostante queste limitazioni, il campo del Paranormale viene trattato con
grande serietà dalle forze di Polizia Inglesi, ed il database dei
Mediums "accreditati" viene gelosamente tenuto nascosto negli archivi
del centro Nazionale contro il Crimine dell'Hampshire e puo' esser
consultato 24 su 24 da qualsiasi investigatore che ne conosca
l'esistenza.
Il Daily Mail conclude affermando che "nonostante siano riluttanti ad
ammettere l'utilizzo delle informazioni ottenute dai Mediums, i capi
dell'Intelligence non esitano a farlo quando non riescono a trovare
indizi validi per risolvere un crimine. Che lo ammettano o no, vi è un
notevole incremento delle prestazioni richieste ai veggenti che vengono
anche sottoposti ad una sorta di esame. Portati sul luogo del delitto,
devono descriverne le modalità nel modo più aderente possibile ai fatti
conosciuti dagli investigatori. Costoro hanno aiutato la Polizia a
risolvere più di un caso apparentemente misterioso, come quello
descritto sul "Giornale della società di ricerca Psichica", relativo
all'omicidio di una giovane donna londinese che solo "ritornando sulla
terra" attraverso una sensitiva, ha potuto descrivere con esattezza
quanto le era accaduto, permettendo di assicurare alla Legge -dopo oltre
20 anni-, il suo assassino
Nell'articolo, scritto da Montague Keen poco prima
della sua scomparsa, si afferma che si tratta del primo caso in cui
viene provato, al di là di qualsiasi dubbio, la veridicità dei
contatti coi Defunti.
L'OMICIDIO DI JACQUI "VISSUTO IN DIRETTA" DA CHRISTINE
La medium Christine Holohan, disse che la vittima, la venticinquenne
Jacqui Poole le appariva arrabbiata, quasi furiosa, essendo stata
picchiata e strangolata dal suo killer che, non essndo nemmeno compreso
nella lista dei sospettati, l'aveva fatta franca da molto tempo.
"Ero a letto, ma non riuscivo a dormire
-dice la veggente- perchè
qualcuno o qualcosa mi tenevano sveglia. Non riuscii a riposare per
tutto il weekend, finchè chiesi a quello Spirito se fosse la vittima di
un omicidio. Sentii una voce chiarissima che mi invitava perentoriamente
ad andare dalla Polizia per aiutarla ad ottenere giustizia. Le risposi
che avevo bisogno di prove concrete per essere creduta, ma lei si
arrabbiò ancora di più, cominciò ad imprecare contro il suo assassino ed
andò via...sperai vivamente che ritornasse. E così fu. Il giorno dopo,
infatti, cominciò a fornirmi precisi dettagli sul killer, sul luogo del
delitto e su come si fosse svolto, proprio nel suo appartamento di
Londra.
Jacqui mi rivelo' particolari incredibili come la posizione di tue
tazzine nella cucina, una appena lavata, l'altra ancora sporca di caffè.
M'indicò dove fossero un'agenda telefonica nera, una lettera ed una
ricetta medica, quindi mi fece vedere gli ultimi istanti della sua vita
come in una scena cinematografica."
Attraverso gli occhi di Jacqui, Christine fu testimone di tutte le
fasi del suo omicidio, sì da sentirsi picchiata, buttuta a terra nel
bagno e trascinata sul pavimento fino nel soggiorno, dove fu infine
strangolata, fino a provare le stesse sensazioni della vittima mentre la
vita abbandonava il suo corpo che, pian piano, s'irrigidiva sul
pavimento. Ovviamente per la Medium tale ricostruzione fu talmente
terrificante, da farla soffrire di depressione per molto tempo.
"Io misi tutto giù su un block notes,
nonostante fossi terrorizzata "-continua
Christine- che raccontò subito la storia alla Polizia. In un primo
momento il Serg.Andrew Smith pensò trattarsi di una mitomane, ma presto
si dovette ricredere quando si accorse che troppi particolari della
scena del delitto, noti solo a lui ed a pochi altri investigatori, erano
descritti su quegli appunti.
Cristine sapeva che due anelli che Jacqui aveva
sempre indosso non le erano stati rubati, che lei era prossima al
divorzio e che perciò soffriva di depressione (la ricetta medica), che
quella sera non avrebbe dovuto essere a casa e che due persone avevano
bussato alla sua porta per semplici motivi di lavoro.
Tutti questi particolari fecero sbiancare in viso
il Serg. Smith.
Dopo di ciò, Christine descrisse dettagliatamente l'assassino: età,data
di nascita,colore della pelle e dei capelli, tatuaggi, lavoro, nonchè la
sua fedina penale, per un totale di 130
particolari di cui ben 120 si dimostrarono esatti al 100%!
Inutile dire che la Veggente fu in grado di rivelare persino il
soprannome -Pokie- di Anthony Ruark, un ladruncolo noto nel quartiere
dove abitava Jacqui.
Ma.... Ruark aveva un alibi di ferro per il giorno e l'ora
dell'assassinio, che nemmeno le rivelazioni della sua vittima furono in
grado di smontare!
Inutili scavi furono condotti dagli investigatori nel suo giardino, alla
ricerca di possibili prove sicchè per anni, il caso rimase insoluto. Ma
la scienza ed i suoi progressi nell'individuazione di minime tracce di
DNA permisero ai Poliziotti di riaprire gli archivi dopo ben diciotto
anni e d'incastrare Ruark che fu infine condannato nell'Agosto 2001 per
l'assassinio di Jacqui Poole.
L'INDAGINE DI DIANE SULL'OMICIDIO DI UNA
DICIASSETTENNE
La Medium Diane Lazarus descrisse ai poliziotti la sensazione di un
coltello che la feriva sul fianco destro e poi aggiunse che l'arma si
trovava nel cassetto della cucina di qualcuno, non lì, quando fu portata
a casa del presunto assassino di Raonaid Murray. I particolari
erano terribilmente esatti e l'Ispettore O'Reilly si dichiarò
terrorizzato dalla sua accuratezza.
Successivamente condotta a casa della vittima,
Diane chiese che fine avesse fatto la poesia che l'adolescente aveva
scritto su un muro della sua stanza: i genitori, visibilmente
turbati, le dissero che l'avevano coperta con carta da parati, un
particolare che lei non poteva assolutamente conoscere.
Diane fu anche in grado di ricostruire le fasi del delitto avvenuto nel
Settembre '99: Raonaid stava tornando a casa dopo aver lavorato in un
pub, quando in mezzo alla strada, fu improvvisamente accoltellata da un
uomo che le si era avvicinato. Costui aveva seguito ogni suo movimento
nel pub e l'aveva pedinata appena uscitane, per rapinarla.
C'era stata una breve lotta in cui la ragazza era rimasta ferita ad un
braccio, ma alla fine il malvivente era riuscito a sferrarle una
pugnlata mortale ed a fuggire.
Inutile dire che il racconto di Diane collimava perfettamente coi
risultati autoptici, che la veggente ovviamente non poteva conoscere
perchè tenuti segreti. Fornendo le iniziali del nome dell'assassino ed
un suo identikit, Diane permise alla forze dell'ordine di individuare il
colpevole, ma anche in questo caso vi era un alibi di ferro e mancavano
perciò quelle prove "concrete" richieste dai Tribunali.
Forse col passar del tempo tali prove saranno trovate, Diane è comunque
certa di una cosa: che non vorrebbe essere nei panni dell'assassino,
perchè la sua vittima è talmente furiosa per essere stata uccisa così
brutalmente che non gli riserverà certo una bella accoglienza
quando anche lui passerà "dall'Altra Parte"!
Webmaster
LA
FISICA CONFERMA LE PRECOGNIZIONI!
(13-05-07)
E' possibile evitare le
tragedie prevedendole? Alcuni scienziati ora credono che il
cervello può realmente prevedere gli eventi negativi prima
che accadano e vedere letteralmente nel FUTURO!!
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Il
Professore Dick Bierman siede curvo sopra il suo computer in
una stanza oscura.
Il sommesso ronzare delle apparecchiature è l'unico rumore
percepibile. Sorride e poi pigia un consunto bottone rosso.
Nell'altra stanza un paziente scivola lentamente dentro uno
scanner di una MRI.
Se non fosse per i sorrisi e le strane smorfie della donna,
si potrebbe pensare trattarsi d'un normale check-up clinico,
ma questa Risonanza Magnetica è stata impiegata in uno degli
esperimenti paranormali più approfonditi di tutti i tempi,
per verificare se è possibile predire il futuro. I
risultati- rilasciati in esclusiva al Daily Mail- hanno
rivelato che i comuni esseri umani hanno un sesto senso che
può aiutarli a 'vedere' nel futuro.
Studi così sorprendenti- se verificati- potrebbe aiutarci a
spiegare i poteri predittivi dei Medium ed una serie di
altri fenomeni psichici come le Percezioni Extra Sensoriali,
il Deja-vu e la Chiaroveggenza. Ad un livello più terreno,
si possono spiegare le reazioni istintive, i presentimenti,
quelle impercettibili sensazioni che gli anglo-sassoni
chiamano "gut feelings" .
"Siamo soddisfatti d'aver scoperto che la gente può
presagire il futuro ",dice il Prof. Bierman, Psicologo
presso l'Università di Amsterdam. "Ci piacerebbe ora
andare avanti e vedere quale tipologia caratteriale è
maggiormente predisposta a questo tipo di ESP."
Bierman non è solo: le sue scoperte rispecchiano i
dati raccolti da altri scienziati e ricercatori del
paranormale sia qui che all'estero.
Il Professore Brian Josephson, premio Nobel per la Fisica
all' Università di Cambridge, dice:
"Finora, l'evidenza sembra
irrefutabile: le informazioni provengono dal futuro.
Infatti, non è chiaro in Fisica perchè non si possa
vedere nel futuro, questa possibilità non può essere esclusa
aprioristicamente."
Virtualmente tutte le formule
matematiche che spiegano come funziona il mondo non cambiano
sia se il tempo viene espresso come una variabile positiva
(verso il futuro) che negativa (verso il passato).
Poco dopo i tragici avvenimenti dell' 11 Settembre, storie
strane hanno cominciato a circolare sui pochi fortunati che
erano riusciti a scampare al disastro. E' infatti emerso che
molti dei sopravvissuti avevano cambiato idea all'ultimo
minuto, dopo vaghi presentimenti di inquietudine.
Era una sottile sensazione che 'qualcosa' non andava per il
verso giusto. Nessuno l'ha detto apertamente ma poco prima
degli attacchi, la gente ha cominciato a cambiare i suoi
piani in modo istintivo.
Una donna ha accusato un forte mal di stomaco durante il
check-in per uno degli aerei destinati a colpire le
Twin-Towers. Recatasi nel bagno a vomitare si è subito
ripresa, ma ha perso il volo ed è sopravvissuta: nel
calderone mediatico pieno di dolore ed orrore collettivo è
stato facile perdere di vista tali storie ed ascriverle a
pure coincidenze, sebbene indichino una verità interessante
e più profonda per quelli che sono disposti a guardarle in
modo meno superficiale.
Se, per esempio, meno persone hanno
deciso di volare su di un aereo che è poi precipitato,
allora ciò suggerirebbe una capacità del subconscio i
predire il futuro e, per quanto strano possa sembrare, è
proprio quello che è accaduto, infatti
gli aerei che si sono schiantati contro il WTC erano
stranamente vuoti: tutti gli
aerei dirottati portavano solo la metà del solito numero di
passeggeri.
Forse un solo aereo vuoto può essere spiegato,
ma tutti e quattro? E
non solo nel caso del 911 è sembrato che la gente abbia
evitato il disastro. Lo scienziato Ed
Cox ha scoperto che anche nei treni oggetto di attentati
v'erano meno passeggeri del solito. La Dr.ssa Jessica
Utts, una studiosa di statistica dell'Università della
California, ha riscontrato esattamente lo stesso effetto
bizzarro.
Se è possibile predire il futuro,
potremmo aspettarci che i piloti dovrebbero essere i più
bravi di tutti. E di nuovo é proprio così.
Quando il Concorde dell'Air France è precipitato nel 2000,
non pochi colleghi di quelli rimasti uccisi hanno parlato di
un vago presagio che aveva colpito l'equipaggio del volo
prima dell'incidente.
In modo anonimo uno di loro ha dichiarato al giornale
francese Le Parisien, della 'morbosa attesa di un
incidente' : "...avevo
questa sensazione... che stavamo per precipitare.
L'atmosfera che si respirava sul Concorde negli scorsi mesi,
se uno ha il coraggio di ammetterlo, era quella dell'attesa
di un incidente. Era come se ci aspettassimo che qualcosa
stava per accadere."
Tutte di queste storie suggeriscono che possiamo
avere premonizioni di eventi che stanno per avvenire. Benchè
queste premonizioni non sono in Technicolor, spesso
emotivamente sono abbastanza potenti da farci agire in
tempo e vengono definite 'presentimenti'
perché si tratta di stati emotivi ricevuti dal futuro, non
da fatti reali o da informazioni.
I militari da lungo tempo ne sono affascinati, dato che per
molti anni l'Esercito degli Stati Uniti (e poi anche la CIA)
hanno finanziato un programma segreto, noto come Stargate,
teso ad indagare, sulle
premonizioni e sull'abilità dei Medium di predire il futuro.
Il Dr Dean Radin ha lavorato col programma Stargate e rimase
affascinato dalla capacità dei soldati "fortunati" nel
prevedere il futuro. Questi sono i soli sopravvissuti alle
battaglie più sanguinose, apparentemente contro ogni
possibilità. Radin si è convinto che pensieri, presentimenti
ed occasionali occhiate di sfuggita sul futuro, potrebbero
guidare questi soldati verso la salvezza, aiutandoli
prendere certe decisioni, spesso solo sulla base di
un'intuizione.
Radin ha così concepito un esperimento per esaminare
quest'ipotesi, collegando alcuni volontari ad una "macchina
della verità" modificata per misurare il campo elettrico dei
loro corpi attraverso la pelle. Questa corrente cambia
quando una persona reagisce ad un evento come la vista di
una scena estremamente violenta o un video. E' l'
equivalente elettrico di un brivido.
Radin ha mostrato immagini esplicite
di sesso , violente o tenere, a volontari secondo una
sequenza casuale determinata dal computer e presto ha
scoperto che essi hanno cominciato a reagire prima che
vedessero tali scene. Era evidente: i volontari hanno
cominciato a trasalire alcuni secondi prima di vedere
l'immagine sullo schermo ed è accaduto regolarmente, ben
oltre quello che il puro caso permetterebbe.
Così impressionanti furono i risultati di Radin che il Dr
Kary Mullis, un Nobel della Chimica, vi ha preso interesse,
tanto a offrirsi come volontario per un esperimento.
"E' terrificante poter vedere tre
secondi avanti nel futuro. Non dovremmo essere in grado di
farlo."
Altri ricercatori di tutto il mondo, dall' Università di
Edinburgo alla Cornell negli Stati Uniti, hanno provato a
replicare l'esperimento di Radin ed a migliorarlo, ottenendo
risultati simili.
E' stato così scoperto che i giocatori d'azzardo reagiscono
in modo subconscio poco prima di vincere o di perdere e che
lo stesso effetto è si verifica in chi è terrorizzato dagli
animali, momenti prima che vengano loro mostrati.
La possibilità che questi
risultati siano sbagliati sono di una contro diversi
milioni.
Il Professore Dick Bierman ha deciso di portare avanti
questo lavoro dato che ormai si è convinto che il tempo, per
come lo capiamo, è solo un'illusione. Non vede perchè non
potremmo vedere nel futuro così come siamo soliti fare coi
ricordi del passato.
E' in buona compagnia: Einstein ha descritto la distinzione
tra passato, presente e futuro come un'ostinata e
persistente illusione. Per verificare il punto di vista di
Einstein, Bierman ha guardato nel cervello dei volontari
usando le apparecchiature ospedaliere per la Risonanza
magnetica, ripetendo gli esperimenti del Dr Radin. Queste
macchine mostrano quale parti del cervello sono attive
quando facciamo certi compiti o sperimentiamo emozioni
specifiche e, benchè i calcoli necessari sono estremamente
complessi, con ciascuna analisi che richiede settimane,
Radin ha condotto i singoli esperimenti per due volte
coinvolgendo più di 20 volontari.
I risultati suggeriscono piuttosto chiaramente che tutti noi
siamo capaci di presagire il futuro in modo abbastanza
costante. Bierman enfatizza il fatto che riceviamo
sensazioni dal futuro piuttosto che 'visioni' specifiche. E'
chiaro, quindi, che certe persone particolarmente dotate
possono forse ricevere visioni di cose ancora in essere e
che molti fenomeni paranormali come gli ESP e la
chiaroveggenza possono avere le loro radici nei
presentimenti. Dopo tutto, se si può
vedere per qualche secondo nel futuro, perchè non alcuni
giorni o anni? E certamente se si può guardare
attraverso il tempo, perchè non sulle grandi distanze? E' un
concetto conturbante, a meno che non siate dei Fisici.
"Credo che possiamo 'sentire' il
futuro," dice il Premio Nobel per la Fisica Brian
Josephson, "è solo che non abbiamo ancora stabilito il
meccanismo che ce lo permette."
Il lavoro di Bierman è un altro pezzo del puzzle:
il fatto che non capiamo un fenomeno non vuol dire che non
esiste!
Se di quando in quando possiamo davvero dare un'occhiata di
sfuggita al futuro, come alcuni Mediums dicono di fare,
allora perchè non si può cambiarlo e rendere obsolete le
'predizioni' ?
O forse ricevere una premonizione significa lavorarci
sopra? La visione attuale, secondo Bierman, è che
il futuro ha implicazioni sul passato:
"Questo fenomeno ci permette di
prendere una decisione sulla base di quello che accadrà nel
futuro e se ciò limiti o meno il nostro libero arbitrio è
materia per i filosofi. Non sono una persona che si
preoccupa di questo problema."
I presentimenti appaiono così nebulosi però, che non puoi
contare su di essi per prendere decisioni affidabili,
sebbene ci siano molti casi in cui la gente rimpiange di non
aver dato ascolto alle premonizioni o ai propri
presentimenti.
Uno dei più tristi si riferisce al disastro di
Aberfan,
accaduto nel 1966, quando una collina artificiale creata dai
materiali di risulta della vicina miniera di carbone, franò
su una scuola del Galles, causando 144 morti, fra cui 116
bambini. Solo più tardi si seppe che 24 persone avevano
preconizzato la tragedia, tra cui una delle bambine rimaste
uccise. Prima di recarsi a scuola avrebbe detto a sua
madre:
"Ho sognato che sono andata a
scuola e non c'era più nessuna scuola là.
Una cosa nera era venuta giù ed aveva coperto tutto."
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