ADC
"PELOSA"(27-04-13)
A margine
dell'articolo sulle NDE con gli animali domestici, una nostra
Lettrice c'invia questa sua esperienza di contatto spontaneo con
la sua gattina da poco defunta.
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La mia gattina persiana, Zoe, soffriva di reni
policistici ed aveva sviluppato una IRC (Insufficienza
Renale Cronica) secondaria. Per un mese ho
cercato di curarla con flebo di ringer, stimulfoss e ranitidina,
purtroppo non c'è stato niente da fare e Zoe è volata via a 1
mese dalla diagnosi..
Ho regalato tutti i prodotti a un'amica di Napoli che combatteva
contro la stessa malattia, sicchè a casa mia non era rimasto più
nulla.
Le flebo venivano fatte nel bagno, i boccioni preparati nel
bagno, nessun flacone è mai stato aperto in altre stanze.
Premetto che lo Stimulfoss ha un odore dolciastro
caratteristico, il perchè di questa precisazione si capirà più
avanti. Una sera ero in sala, davanti al pc in lacrime e, come
sempre, ho chiesto a Zoe di darmi un segnale per aiutarmi a
sopravvivere:forse non mi crederete, ma dopo poco ho sentito
fortissimo l'odore caratteristico dello Stimulfoss.
I medicinali
erano partiti per Napoli da almeno 10 giorni...
Claudio io sono
certa che questo segnale sia arrivato dal mio angioletto Zoe, il
vuoto lo sento ancora ma sono certa che lei sia insieme a tutte
le creature che mi hanno preceduta.
Ora questa storia è tua,
usala come credi, ciao.
Maura
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ADC DA UNA NOSTRA
LETTRICE
(20-06-11)
Leggendo con moltissimo interesse l'ultimo articolo
del nostro super WM, mi sono ricordata di una mia
esperienza
che mi chiedo se possa essere un messaggio dall'Aldilà..
Spiego: era morto il mio babbo da 7 mesi, io ero tornata a Roma ,
disoccupata e ancora in pieno lutto morale ed emozionale... ero sul
divano una delle tante mattine a " rimuginare" da sola in casa... ad un
certo punto sento forte un cinguettio ... mi chiedo dov'e'? ancora
forte... mi alzo e scosto la tenda ...vedo un meraviglioso uccellino che
si è posato sul davanzale ( noi stiamo al 6° piano nella periferia) e
continuava a chiamare!!!
Corro a prendere la piccola telecamera regalata dal mio cognatuccio e
piano piano vedo che l'uccellino non solo non fugge, ma accetta delle
briciole , beve e infine mi viene sul braccio !!! Che gioia ho provato!
Indescrivibile!!! Inaspettato al 1000%!!! E ci è rimasto per un po'
facendo tutto il giro sulle spalle fino all'altro braccio!!! Poi dopo
una buona mezz'ora è volato via...
Il mio ragazzo mi disse che secondo lui era lo spirito del mio babbo a
darmi coraggio.
Mentre scrivo mi viene ancora da piangere...
Comunque .. ecco il link se volete vederlo.... è una bellissima
creatura...
LA MAGLIETTA SCOMPARSA
(24-07-10) ADC
DI UNA NOSTRA LETTRICE...CON "DOP"!
Prima di passare la parola ad AL.MA. (così si è
firmata sul Forum questa nuova amica), vorrei
ricordarvi che l'arcana sigla che trovate nel
titolo è l'acronimo di "Desappearing Objects
Phenomena", ovvero "Fenomeno Degli Oggetti Che
Spariscono". Trovate altri racconti simili,
cliccando
QUI e
QUI.
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Alessio è morto a causa di un incidente in moto
per colpa di una persona che ha girato senza
mettere freccia e senza guardare. Quando è
successo,esattamente il 24 marzo del 2007
(sposati da 8 mesi) non sapevo e non mi avevano
detto dove si fosse fatto male ma sentivo un
dolore atroce al cuore e in mezzo alla fronte
tant'è che pensavo "...per il dolore mi sta
scoppiando il cuore". Il giorno seguente,
mio papà mi disse che Ale se n'era andato perchè
una costola gli aveva trafitto il cuore e il mio
dolore sparì. Quando sono andata a
"salutarlo"per l'ultima volta, ho visto anche
che in mezzo alla fronte aveva un piccolo
buco..toccandolo il mio dolore sparì. Premetto
che fin da quando ero bambina, ho sempre avuto a
che fare con "quel mondo" e per me sono cose
normali: non mi spaventano o, almeno per ora,
non ho mai avuto motivo per farlo. La sera del
giorno dell'incidente, mentre ero seduta in
salotto con i miei genitori, cominciai a
sorridere perchè sentivo un soffio gelido
nell'orecchio e sapevo che era Lui. Da quel
momento capii che non mi aveva lasciata davvero.
Cominciarono i sogni dove lui era sempre
presente nei quali mi diceva:
"quando hai bisogno di
me chiamami e io verrò da te".
In quasi tutti i sogni si ripeteva questa frase.
I giorni li passavo tra pianti e cernita dei
suoi vestiti; quelli meno "vissuti" li regalavo
agli amici e un giorno ho preparato un sacchetto
pieno di magliette per darlo al fratello di Ale;
in questo sacchetto avevo messo anche una delle
sue magliette preferite, molto vecchia. Ritirato
il sacchetto,quando suo fratello tornò a casa,mi
telefonò per chiedermi se mi fossi per caso
dimenticata di mettere quella maglietta, ma
logicamente io non ce l'avevo. Quella notte
sognai Ale arrivare con un furgoncino bianco. Io
ero dentro ad una stanza rosa con altre persone
mai viste in vita mia e c'era anche una tavolata
di bambini.
Alessio, entrato nella stanza,baciò uno per uno
i bimbi seduti e quando mi vide mi sorrise e si
commosse.
Io nel sogno logicamente piangevo come una
disperata e lui sorridendo mi disse"ma...
che ci fai qui??" ed io gli risposi
di tornare a casa mentre lui, sempre con un
sorriso, mi fece sedere su un divano e mi spiegò
che non poteva tornare. Era vestito come lo
avevo vestito l'ultima volta. Si sdraiò sul
divano e io cominciai ad alzare il maglione, la
camicia e vidi che sotto la camicia c'era quella
maglietta che io e suo fratello cercavamo e gli
dissi:"Ale eccola,l'hai
presa tu!". Mi rispose ridendo:
"Si l'ho presa io in
prestito per qualche giorno, ma poi la rimetto a
posto".
Mi disse che era sempre vicino a me poi,
il giorno dopo, senza aver raccontato del sogno
a nessuno, suo fratello mi telefonò dicendomi
che
la maglietta era "magicamente"ricomparsa
ed era anche la prima della pila di
magliette.....!!!
Dal Forum
della PdA
ADC... DI STAGIONE
(01-09-08)
*
ADC DI Graziella
*
EVP ED ADC VISIVE DA ALESSANDRO
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ADC PER "CONTO TERZI" DA GRAZY
Ciao a tutti. Vi voglio raccontare
qualcosa di veramente bello che mi è
accaduto ieri. Nel mese di luglio, è "morto"
un bambino di nome Francesco di nove
anni. Abitava non molto lontano da dove
abito io, conoscevo di vista i suoi
genitori e spesso lo vedevo in
bicicletta. Io gli sorridevo e lui
alzava la mano per salutarmi e
riprendeva a correre con la sua bici.
Era nato con problemi di cuore aveva già
fatto tre interventi, l'ultimo venti
giorni prima di lasciare questa vita per
ritornarsene a casa.
Era in macchina e si è addormentato
dolcemente, mentre suo padre e sua madre
lo stavano portando in vacanza in
montagna. Ieri mattina, ero al cimitero,
e dopo aver messo i fiori a mio figlio
sono andata a salutare il piccolo
Francesco e gli ho detto mentalmente che
se aveva piacere che io parlassi con i
suoi genitori doveva farmelo capire e
darmi l'occasione per farlo.
Dopo qualche minuto, mi volto per
ritornarmene a casa e vedo scendere
dalla scalinata del cimitero i suoi
genitori. Ho dato un'occhiata in giro,
non c'era nessuno e di solito a
quell'ora ,quel luogo è piuttosto
affollato. Andai loro incontro ,ed essi
mi abbracciarono felicissimi di vedermi.
Mi dissero che mi avevano pensata
tantissimo, che avevano piacere di
parlare con me,che erano passati tutti i
giorni davanti alla tomba di Marco per
leggere le poesie e le lettere che io
gli lascio vicino alla sua fotografia.
Iniziammo a parlare e dissi loro di
pensare al loro bambino
vivo, vivo
più che mai.
Loro mi parlarono dei segni, della
televisione che si era spenta, del
profumo sentito da entrambi, di un
biglietto trovato per caso scritto dal
loro bambino per il fratellino in cui
c'era scritto: "Caro Babbo Natale, tu e i tuoi
folletti salutatemi tanto per Natale il
mio fratellino".
'Salutatemi', forse il
piccolo Francesco sapeva.....io penso di
sì, penso che il suo spirito lo stesse
preparando a lasciare i suoi cari, non
solo con questo biglietto, ma anche
dalle tante frasi che lui disse ai suoi
genitori e che avevano come tema la
morte. E' come se li avesse voluti
preparare per poi addormentarsi
dolcemente. Quando i genitori mi parlano
dei loro figli, io non riesco a parlare
molto, perchè mi emoziono, e la voce mi
trema, lascio che siano loro a farlo, ma
ieri una cosa la dissi.
Raccontai dell'immagine che ebbi quasi
subito la partenza di mio figlio: ero
nel dormiveglia e lui mi apparve
sorridente con una luce di un colore che
non scorderò più che illuminava il suo
volto..
Mentre parlavo, il volto del padre del
bambino si illuminava, i suoi occhi si
riempirono di lacrime e mi disse di aver
ricevuto anche lui la stessa immagine:
il volto del suo bambino sorridente con
una luce immensa alle sue spalle.
I nostri Angeli sono meravigliosi,
Francesco e Marco ci hanno voluto dare
lo stesso segno per dirci che sono
insieme nella luce e che non li abbiamo
persi ma che loro sono e saranno sempre
con noi.
Un abbraccio a tutti, Grazy
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COMMENTO DEL WM
Un
altro ADC 'per
conto terzi' (vedi
sulla ricerca)
che dimostra come i nostri Angeli
possono aggirare il dolore dei propri
genitori, comunicando con altre persone
più 'aperte' e perciò in grado di
comunicare con i Livelli superiori di
Esistenza oltre a far capire loro che i
messaggi arrivano ma non sempre vengono
percepiti come tali. Bellissima
testimonianza, grazie!
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ADC...SOTTO L'OMBRELLONE!
(22-08-08)
Cari
lettori di Ampupage ho da raccontarvi
un'esperienza che ha tutta l'aria di
essere un ADC.
Agli inizi di questo Agosto io e mia
sorella abbiamo avuto dei problemi
con l'Ente proprietario della casa dove
vivo e dove vivevano in affitto mio nonno
ed i miei bisnonni prima di me.
Premetto che mio nonno è il padre di mia
mamma e sono entrambi trapassati.
Un Lunedi mia sorella doveva andare
all'Ente per sentire che cosa avevano
deciso su quella casa.
Il giorno prima, che era appunto Domenica,
mia sorella era al mare. Ad un certo
punto esce dal mare un bambino con un
canotto sotto il braccio e si ferma
sotto l'ombrellone dove stava mia
sorella. Evidentemente il bambino aveva
sbagliato ombrellone.
Il canotto era sostenuto dal bambino in
modo tale che il retro era in evidenza e
la cosa interessante è che c'era scritto
un nome e un cognome (penso quello del
bambino) che sono uguali al nome e
cognome di mio nonno materno.
Mia sorella dopo averlo visto è rimasta
impietrita. Il bambino, dopo essersi
accorto di aver sbagliato ombrellone, è
andato subito via. In questa vicenda ci
sono tre coincidenze:
1)
il nome e cognome del nonno
2) il giorno in cui è accaduta, cioè il
giorno prima del "verdetto" sulla casa
3) il bambino, sbagliando, si ferma
sotto l'ombrellone di mia sorella.
Abbiamo pensato che nostro nonno e
nostra mamma ci abbiano voluto dire che
sarebbe finita bene la questione
riguardo alla casa dove viveva il nonno
e, difatti, il giorno dopo è andato
tutto bene.....e questa può essere una
quarta coincidenza.
Il canotto può anche essere visto come
simbolo di salvataggio e questo mi fa
pensare che dall'Aldilà si siano
adoperati per aiutarci. Ho chiesto a mia
sorella se con lo sguardo aveva seguito
il bambino ma lei mi ha detto che non
l'ha fatto in quanto era rimasta come
impietrita.
Chissà se quel bimbo non
fosse in realtà un angelo....ma già il
numero di coincidenze ci fa pensare che
molto probabilmente si tratta di un
segno dal Cielo.
Un caro saluto a tutti voi e buon
Agosto!
Con affetto. Elena
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Regalo di
Compleanno...dell'altro mondo!(21-07-08)
Un sogno-ADC che
un nostro lettore ha ricevuto dalla sua mamma.
Premetto
che e' stato per me talmente bello che non m'importa di sentirmi
dire che é stata solo una coincidenza, e non e' certo
inventato perche ho raccontato il sogno appena sveglio ad un mio
familiare.
Ecco i fatti:
il 13 Luglio era il mio compleanno e pensavo, rimproverando mia mamma: 'Non
mi hai fatto nessun regalo. Potevi darmi un piccolo segnale in questi giorni..(tanto
ormai di segnali ne ricevo anche per le persone che conosco,
sempre nei sogni).'
Cosi' la sera del 13 sono andato a dormire, non pensandoci neanche più
di tanto.
La mattina sogno di esser in una stanza da dove non si puo' uscire seduto
su una panchina di fianco a mia madre...lei piange, guardando un
giornale .. io la prendo in giro e le dico, 'perché ti commuovi ?Saranno sempre i soliti discorsi sui vari scandali dei divi.'.
Lei mi
guarda e mi fa capire che si commuove perché quel che c'é scritto
lo vorrebbe dire a me (nei sogni anche se non si parla ci si capisce).
Allora, un po' amareggiato, provando anch'io come uno strano senso di
commozione, le chiedo che giornale fosse e lei mi dice: " E'
Gente." (Gente in casa mia non lo legge nessuno, non lo
leggeva
mia madre e negli ultimi tempi non era andato in nessuna edicola, né
mi ricordo di averlo mai letto in vita mia). Poi riesco a scappare da
quella stanza ma lei rimane lì dentro e mi sveglio...
La mattina
di Lunedi 14 riflettevo sui 1000 possibili significati di quel
sogno e poi mi son detto: vado all'edicola dell'ospedale (l'unica aperta
anche alle 2 del pomeriggio) e chiedo se hanno
un giornale chiamato Gente. L'edicolante mi fa vedere una pila di
''gente'' che pareva fossero usciti proprio quella mattina, mentre
dormivo( datati 19 come giorno d'uscita, ma come tutti i settimanali
escono prima). Prendo la rivista e vedo subito, in prima pagina, una delle
solite
foto della Hunziker con un bimbo piccolo, ma in fondo c'è una grossa
scritta in rosso: ''
tanta voglia di mamma''
Sinceramente mi sono
commosso come nel sogno, ho riprovato la stessa sensazione, perchè
mia Mamma mi aveva fatto capire che mi voleva dedicare le parole
che stavo leggendo e, "a
pelle", le ho sentite mie. Forse é stata una delle mie solite
coincidenze che mi accadono tra notte e giorno, ma il mio regalo di
compleanno per me é venuto davvero dall'altro mondo. Non so che dire: o
e' una delle solite coincidenze o ''Gente'' vende un sacco di giornali
anche nell'Aldila'....
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ADC VISIVA e
CONTATTO PRE-MORTE
(12/01/08)
Ricevo questa
interessante e-mail da una nuova amica di Genova che vuol rimanere
anonima. Si tratta di un eccezionale e rarissimo ADC visivo in cui si
verifica anche un contatto interpersonale e di un sogno premonitore,
forse più simile
ad
una NDE condivisa che ad un sogno vero proprio.
Caro Claudio, ti racconto brevemente
quello che mi è successo, tieni presente che non sono nè fanatica
religiosa, nè ho mai creduto alle storie
delle medium ed ai contatti con l'aldilà. Una sera pochi giorni dopo la
morte di mia madre ero nella mia stanza coricata sul letto che
piangevo; ero veramente disperata, perchè mia madre che era sempre stata
benissimo, in un mese era morta per un male incurabile ed io ero rimasta
sola con mio padre -anche lui disperato-, mia figlia di undici anni e
mio figlio ammalato fin dalla nascita; con mio marito eravamo separati
già da diversi anni perchè lui sosteneva di essere troppo stressato per
la malattia di nostro figlio e quindi aveva bisogno di libertà.
Tornando al fatto, mentre piangevo con la testa affondata nel cuscino
ho sentito un tocco lieve, come se qualcuno si fosse appoggiato sul
letto, sono rimasta stupita perchè in camera ero sola e avevo la porta
chiusa;
mi sono girata ed ho visto mia madre: era proprio
lei!
Era però quasi trasparente, come le bottiglie di plastica, o come la
gelatina, era seduta sul letto, mi sorrideva e mi diceva di non piangere
perchè lei stava bene. Io ero allibita e ho esclamato "Mamma!" e lei mi
ha risposto:
"Sono io, ma non piangere perchè dove ora sono sto
bene".
Allora mi sono seduta sul letto ed ho cercato di toccarla, ma è sparita.
A quel punto pensavo di essere andata fuori di testa e non ho detto
niente a nessuno. Poi, dopo anni, una persona che aveva perso il padre
quando era molto giovane mi ha raccontato di avere avuto una esperienza
come la mia ed allora mi sono convinta di averla vista veramente.
Quest'altra esperienza invece, non so come possa definirla, perchè
mi è successa quando mia madre era ancora viva
ma stava molto male; forse è stato il suo ultimo giorno di vita. Durante
la notte ho sognato che tornavo a casa e la trovavo in cucina che lavava
i piatti e stava benissimo, io sono rimasta stupita e contenta e le ho
detto: "Mamma, ma allora non è vero quello che
hanno detto i dottori perchè stai bene e sei tornata a casa!"
Lei si è tolta i guanti che aveva indossato per lavari i piatti, è
venuta verso di me e mi ha detto: "Il tempo per
stare con voi per me è finito." Io l'ho supplicata di
non lasciarmi perchè sarei rimasta sola, lei mi ha risposto "Da
dove sarò potrò aiutarti più di quanto possa fare qui, e non
preoccuparti perchè non sarai sola, troverai una persona che ti vorrà
bene e starà con te per tutta la vita." A quel punto mi sono
svegliata di colpo. Dopo due anni ho incontrato il mio attuale marito e
sono convinta che mia madre mi abbia veramente sempre aiutato. Ora non
saprei come si possa definire questa esperienza forse era solo un sogno
e poi casualmente si è avverato quanto lei ha detto. Non so che cosa
dire. Puoi pure pubblicare la mia esperienza, magari con uno pseudonimo.
"S"
ADC PER GRAZIELLA
(09-01-08)
Pubblico solo ora
(con le dovute scuse) questo messaggio postato
da Graziella prima di Natale, a causa dei
numerosi impegni post-festivi che hanno un po'
rallentato le mie abituali cure del
Sito....
Buona Domenica a tutti.
Voglio
raccontarvi
di un fatto
che mi è
successo due
giorni fa.
Era mattina
presto, due
giorni alle
vacanze.....i
miei
pensieri
erano già ai
giorni di
festa ,così
imminenti, così
vicini. Il
solo
pensiero
quella
mattina mi
faceva stare
male.Erano
giorni che
accumulavo
stress ed
emozioni
molto
forti: la
recita a scuola, il
sentirmi
dire
continuamente
"Auguri", le
mamme
accanto ai
loro bambini
raggianti e
contente, i
doni per le
famiglie
preparati
dai
bambini...i
ricordi così
forti ,il
passato che
è passato e
i perchè
sempre
pronti a
martellarmi
la mente.
Insomma
..una di
quelle
mattine in
cui si
vorrebbe
chiudere con
tutto e con
tutti.
Prima di
andare al
lavoro, presi
in mano la
foto di mio
figlio e gli
dissi:" Va
bene,
facciamo
cosi', porto
a termine
una cosa che
devo
assolutamente
fare e poi
vengo da
te, tutto è
così
difficile, faticoso, e
il
ricongiungermi
a te e la
cosa che più
desidero al
mondo".
Diedi un
bacio alla
foto e uscii
di casa.
Arrivata al
lavoro, mi
venne
incontro un
collega, uno
di quelli
taciturni, pensierosi, sempre
sulle sue .
Mi
abbracciò, con
mio grande
stupore e mi
diede un
piccolo
pacchettino
in mano
dicendomi:
"Un
piccolo
pensiero per
te,lo ha
fatto mia
moglie con
le sue
mani. Mi
diede un
bacio sulla
fronte e se
ne andò.
Io mi
limitai a
salutarlo,
molto
meravigliata
,e una volta
a casa aprii
il
pacchettino.
Con mia
sorpresa
trovai un
piccolo
angelo
azzurro, modellato a mano, bellissimo,
con
un biglietto
in cui c'era
scritto:
"Tieni
sempre
accesa la
luce della
nostra
Speranza".
Una frase
bellissima, dedicata
a me ,in
quella
mattina dove
l'unica cosa
che vedevo
era il buio.
Troppo forte
quelle frase
e troppo
grande in
quel
momento.
Dopo pranzo
,accesi il
pc,per
controllare
la posta. La
prima mail
era quella
di una
persona a me
carissima
che sta
attraversando
un momento
di salute
non proprio
felice.
Mi augurava
:amore, armonia, entusiasmo, passione, ottimismo, meraviglia, gratitudine, e
tanta, tanta, tanta
bellezza.
Non era
possibile!!!!!
Io quel
giorno
volevo solo
essere
concentrata
nei miei bui
pensieri,solo
sulla frase
che avevo
detto a mio
figlio ed
invece, era
appena il
primo
pomeriggio
ed avevo già
ricevuto due
messaggi
straordinari
pieni di
speranza ed
ottimismo..
Ero
arrabbiata
con me
stessa, con
la vita, con
il mondo
intero e
quando
questi
pensieri mi
girano nella
mente sono
come una
tempesta, ma
quel giorno
erano
arrivati due
segnali
molto
forti, e non
potevo non
tenerne
conto.
Verso le 11
di sera
squillò il
telefono. Andai
a
rispondere, era
la mia amica
Angela.
Devo dirvi
che
Angela ha un
grande
dono, quello
di sentire
le voci e di
vedere con
gli occhi
della mente.
E' un dono
che tiene
per sè, lo ha
detto a
pochissimi, con
me è stata
costretta a
farlo, poichè
in passato
,più volte
,mio
figlio,le ha
dettato
frasi da
riferire a
me ,anche con
molto
insistenza a
suo dire:
frasi che
puntualmente
mi ha sempre
riferito
.Angela mi
disse che
mentre era
in bagno, e
si stava
lavando i
denti, improvvisamente, ha
cominciato a
sentire dei
brividi e a
pensare
intensamente
a me e a mio
figlio
Marco.Poi
Lui le è
apparso ,lo
ha visto in
ombra, al di
qua di una
grande Luce.
Le diceva
che era
passato
oltre essa
proprio per
parlare con
lei e con me
perchè aveva
qualcosa di
importante
da dirmi.
Angela fu
"costretta"
a prendere
il telefono
e a
chiamarmi ,e
mentre
parlava con
me, vedeva
mio figlio e
ascoltava le
sue Parole
per
potermele
riferire
attraverso
il telefono.
Marco teneva
in mano dei
palloncini, vedeva
la sua
sagoma, dietro
alle sue
spalle ,nella
Luce ,c'era
una grande
festa. Marco
le disse che
tutti
stavano
festeggiando
la nascita
di Gesù ma
finchè non
aveva
parlato con
me,lui non
poteva
partecipare
a quella
festa come
avrebbe
voluto. Era
preoccupato
e voleva
dirmelo.
Angela mi
disse che
mio figlio
le stava
dicendo una
parola: "ricongiungimento".
A
quella
parola io
sentii un
brivido
freddo
percorrermi
il
corpo ,improvviso
ed intenso.
Le disse
ancora: "Dille
che quella
parola non
deve
esistere per
ora,lei
arriverà al
termine
della sua
vita in
vecchiaia
.Dì
a mia
mamma, che se
anche non
vede la luce
in questo
momento, la
luce c'è. Ci
saranno
giorni di
grande
compagnia e
consolazione
per lei, e
che in
questi
giorni di
festa non è
sola come
crede, e io
sono sempre
con lei.
Dì a mia
mamma che
non deve
avere dubbi
sul fatto
che io sono
Vivo, Mai.
Deve
vivere ed
andare a
ballare."
Alla parola
ballare,
sono
scoppiata in
una risata
di
contentezza
mentre avevo
le lacrime
agli occhi.
Proprio il
giorno del
suo
anniversario,l'8
dicembre, ero
stata
invitata da
amici ,ad
una serata
di tango
argentino
che a me
piace
tantissimo.(
Non so fare
un passo ma
il solo
vederlo
ballare mi
mette
allegria).
Non avrei
ballato di
certo ,ma
anche
assistere
allo
spettacolo,
proprio
quella sera
mi sembrò
troppo, e
così dissi
di
no. Probabilmente
il mio
rinunciare a
quella
serata
proprio in
quel giorno
fu una cosa
che lui non
gradì tanto
e volle
dirmelo.
Angela
continuò a
dirmi, che
mio
figlio,non
voleva
andarsene
,sarebbe
rimasto in
ombra, al di
qua della
Luce, finchè
non avesse
sentito da
me, la
conferma che
avrei
passato
questi
giorni di
festa con
meno peso
nel cuore, e
rimosso
completamente
dalla mia
testa la
parola "ricongiungere".
Lo
feci, glielo
dissi, con la
mente, con le
parole, glielo
gridai
attraverso
il
telefono, e
solo
allora, lui
ci salutò e
ritornò
nella Luce.
Vi ho
raccontato quello
che mi è
successo
realmente
due giorni
fa.
I
palloncini, il
bagno, il
lavarsi i
denti, il
dentifricio, il
ballo, la
luce, sono
simboli che
lui
ultimamente
usa, per
comunicare
con me.
Io sono
convinta che
il mio
Angelo, quel
giorno di
buio
assoluto per
me, abbia
fatto di
tutto per
dirmi:
"Mamma sono
qui e sarò
sempre con
te, ma tu
devi andare
avanti nella
tua vita
perchè non è
vero che non
ci sono, sono
con te più
di prima."
Ho voluto
raccontarvi
tutto questo
per
testimoniare
ancora di
più il fatto
che i nostri
Angeli sono
Vivi.Che ci
sono e che
l'amore che
ci unisce è
così
speciale, così
grande, così
unico, così
immenso, che
solo noi e
Loro
conosciamo e
in questo
siamo molto
fortunati.
Solo l'amore
vero riesce
a fare cose
impossibili, attraversa
lo spazio e
il
tempo, trova
tutti i
canali
possibili, solo
per amore e
con amore si
riescono a
fare cose
grandi, come
ha fatto mio
figlio .
Questo è il
suo regalo
di Natale
per me, e il
mio sarà
quello di
essere
serena e
solare anche
in questi
giorni, come
lui mi
vuole.
Grazy
ADC CONFERMATO (10-09-07)
Ciao
Claudio, sai bene quant'è grande il vuoto che mio Figlio ha
lasciato intorno e dentro me ed in tutti quelli che gli vogliono un gran
bene! Oggi, 6 Settembre, dopo 25 mesi, la sua
assenza è presenza costante
nella nostra vita! Mi manca, mi manca sempre come il primo istante. . .
ma so che è con me! Voglio raccontarti alcuni momenti intensi e
significativi che hanno dato modo di capire inequivocabilmente che era e
con noi, condivideva ogni attimo!
Lo scorso inverno , mio marito ha notato , più volte nello stesso
periodo, che la sveglia -che ogni mattina regolarmente suonava
alla solita ora- dava segni un pò strani!
->
->
Praticamente per
più giorni consecutivi suonava alle 7,00 l'ora in cui era stata programmata ma,
dopo un breve squillo si staccava . . . per riprendere a suonare dopo cinque
minuti con lo squillo di sempre. Era come se desse un preavviso, perchè poi
continuava finchè mio marito non staccava l'interruttore, come sempre.
Questo si è verificato più volte nell'arco di 2-3 settimane! E'
importante sottolineare che io non ero al corrente di nulla, poiche' mio marito,
prudente com'è solito essere in questi casi non mi aveva detto nulla; si
preoccupava piuttosto di capire se la sveglia avesse bisogno di una pila nuova!
. . . ma il problema non era questo! ! ! Nello stesso periodo , lo scorso
inverno, io notavo delle insolite situazioni che si verificavano in casa,
inerenti le luci di alcuni ambienti. Si accendevano senza che nessuno di noi
usasse l'interruttore, e in particolare una luce al neon , in bagno, si
accendeva anche in pieno giorno !
A volte pensavo stesse per consumarsi , ecco perchè faceva i capricci!
Mi sbagliavo! In effetti le cose non stavano così poichè poi non è mai stato
sostituito e oggi, funziona perfettamente!
Ma la cosa che più colpì la nostra attenzione fu quella dello
spegnimento di una luce che non si spegne mai prima della mezzanotte! Parlo
della luce in cucina; era ora di cena, avevo già apparecchiato la tavola. . .
non avrei mai spento (ovviamente) la luce! Ebbene, spostandomi in corridoio
pochi secondi dopo quella luce s'è spenta! Mio Figlio, continuava con l'impegno
di sempre a manifestarsi in casa!
In questa casa che piange in silenzio la Sua assenza! A distanza di
poche settimane io ho partecipato ad un Convegno di Fede, al quale facevano
parte sensitivi di indiscussa serietà e professionalità.
La prima cosa che mi viene riferita grazie alla scrittura ispirata è
quanto segue fedelmente:
"la sveglia. . .
timer, mamma. .. . lì ho dato un'altra prova. . . accidenti che fatica devo fare
per convincerti che tutto non può accadere per caso. . . mà ciò che puoi
osservare è frutto di un mio lavoro . . . fatto per te . . per tuo amore . . . è
un gioco divertente modificare i campi elettrici di casa nostra. . . abbi
fiducia in queste parole. . . perchè avrai buon materiale per le prove che
cerchi. . .)
A questo punto il cerchio si chiude! Ogni tassello è al suo posto, il
mosaico è completo.
Mio Figlio E'
RIUSCITO A MANIFESTARSI NEL PERIODO GIUSTO! OSSIA PRECEDENTE AL CONVEGNO;
DURANTE IL QUALE HA DATO CONFERMA ALLE MIE IPOTESI!
E' come se avesse detto: mamma . . . quanto sei stata in grado di
percepire non è frutto del tuo desiderio di avermi accanto. . . come
sempre e come prima! Io sono accanto a te! CI SONO VERAMENTE. . . anche
se poi non ti lasci andare completamente , sei sempre lì attenta per capire ,
spiegare, valutare! Mamma io ci sono , ci sono sempre e per sempre accanto! Ecco
Claudio, è importante per me comunicare questo momento della mia vita con lui. .
. in sua assenza!
Vorrei che la lettura di questa pagina aiutasse tante mamme come me ,
prigioniere di un dolore che mai avrà fine,
ma che ci deve spingere a
cercare , cercare sempre un dialogo con i nostri figli
IL DIALOGO D'AMORE
CHE NON AVRA' MAI FINE . Un abbraccio sincero, "B".
ADC
VISIVO
(28-03-07)
Durante una
lunga chiacchierata per telefono con "G", uno dei nostri affezionati
Lettori, egli mi ha chiesto cosa potesse fare per aiutare il Prossimo ed
io gli ho suggerito di raccontarvi la sua dolorosissima storia di
Amputato e di Vedovo. Dal colloquio ho riportato l'impressione di
trovarmi di fronte ad un uomo estremamente lucido e razionale,
nonostante le gravi perdite subite, per cui il suo straordinario
racconto è certamente degno di fede. "G"
e sua Moglie
"M"
persero il loro figliolo ("F")
due anni fà, ma questo dolore non fu sufficiente, perchè dopo tre
mesi, la sua amata Sposa si toglieva la vita, dopo aver lasciato un
breve e lucido testamento -da cui traspariva anche la sua incrollabile
fede nell'Altra Vita- ed in cui chiedeva di non essere
giudicata per il suo gesto, perchè non poteva lasciare solo suo Figlio
nell'Aldilà. Abbiamo discusso molte volte sulla sorte dei suicidi e
siamo addivenuti alla conclusione che ognuno di Loro è un caso a sè.
Premesso che Dio non potrebbe mai condannare all'eterna dannazione un
proprio figlio che non è in grado di gestire un'esistenza terrena
divenuta grama ed insopportabile e che solo l'auto-giudizio del
suicida stesso è quello che conta, ci preme ricordare che, pur essendo
molto difficile perdonare se stessi ed accettare il perdono, sia di chi
è rimasto in terra, sia di Dio stesso, non sempre è così.
Si sa che l'Amore puo' far miracoli e cosa c'è di più grande dell'Amore
di una Mamma?
La forte volontà di non lasciare solo il suo Ragazzo, ha indotto la
Signora "M" a trovare la forza di abbandonare volontariamente la terra
pur di ricongiungersi al suo amato figliolo.
Alla luce degli eccezionali avvenimenti descritti, dobbiamo ritenere che
Dio non solo abbia accolto questa donna disperata, ma le abbia anche
permesso di realizzare il suo scopo e di farlo sapere ai suoi cari
rimasti sulla terra.
Sia ben chiaro che non
si puo' generalizzare
e che, quindi, il
suicidio NON è la soluzione del nostro e di qualsiasi altro
dolore:
restare qui è certo più difficile, ma è anche la via più sicura per
raggiungere lo stesso luogo ove ora vivono i nostri Ragazzi.
Detto questo, passo senz'altro la parola a "G" che ci racconta quale
episodio rarissimo (un'ADC visivo) sia capitato ad una loro conoscente,
episodio che ci permette di affermare che non tutti i suicidi restano
"bloccati" fra i Due Mondi. Per ovvi
motivi di Privacy, i nomi non sono riportati nè integralmente, nè con le
loro vere iniziali.
---------------------------------------------
Caro Claudio, come d'accordo ti invio quello che
considero il segno che mia Moglie ha voluto dare alla sua amica
"L" della sua
esistenza oltre la vita terrena (certo consapevole che L. non ci avrebbe
taciuto tale evento eccezionale). Come già sai ho chiesto alla nostra
fedele amica di volermi scrivere quanto mi ha raccontato, solo per
testimonianza futura dell'accaduto. Riporto integralmente quanto da lei
scritto ( nota: mia Moglie non è più con me dall'11/11/05):
"Ieri 12 novembre(05), mi trovavo a casa della cara amica "M". Con
i familiari si parlava dei momenti felici trascorsi assieme, quando ho
avvertito dietro di me la presenza di una persona. Mi volto per vedere
di chi si tratta e con stupore non vedo nessuno. Ho avuto un sussulto,
il cuore mi batte forte e penso: "eppure dietro di me c'era
qualcuno...".
Dopo cena, rientrata a casa, accendo le luci dell'ingresso e poi quella
del soggiorno e subito,
vicino alla foto di "F", in un angolo vedo una
luce immensa che rappresentava un corpo femminile.
L'unica cosa riconoscibile era il volto, giovane, radioso, splendente e
bellissimo, con capelli biondi ed occhi celesti. In braccio teneva un
piccolo angelo con le ali bianche, nitide, con un riflesso azzurrognolo,
una testolina incorniciata da riccioli biondi. Anche lui appariva felice
e sorridente.
Tutto si è svolto in un attimo. Sconvolta spengo la luce e mi rifugio in
camera da letto a meditare su quella visione. Ho paura. Provo una
sensazione mai provata prima. Mi calmo, ritorno in soggiorno ma non c'è
più niente. Tutto buio, senza traccia di ciò che avevo visto. Trascorro
la notte agitata. Ogni tanto ritorno nella stanza sperando, anche se con
terrore, di rivedere quella visione, ma purtroppo non c'è nessuno. Non
dormo, non vedo l'ora di andare in camera mortuaria e pregare sulla bara
dell'amata Amica tragicamente scomparsa, per ringraziarla d'essere
venuta a trovarmi e di avermi portato il caro F., perchè quella donna
radiosa era M. e quell'angelo suo figlio, contenti d'essersi ritrovati".
********************** Caro Claudio, io credo fermamente a quanto
sopra, considerata la serietà di chi ha voluto raccontarmi l'evento e
perchè a mia volta sono stato partecipe di (tanti) fatti eccezionali di
cui sia mio figlio che mia moglie mi hanno voluto gratificare dando così
un senso alla mia vita.
Ti abbraccio con sincerità, "G"
COINCIDENZE?
(22-03-07)
Il nostro
affezionato Lettore Yatta, ha mantenuto la promessa (vedi:
INCONTRO RAVVICINATO CON UN ORB)
e ci ha inviato un'altra bella storia di ADC con la Mamma, che lo ha
lasciato alcuni anni fà.
Una
notte sogno mia mamma che mi ripete più volte di ricordarmi di
telefonare all'una o comunque dall'una alle due ..non sto a
raccontare il sogno nei dettagli
perché mi dilungherei troppo e non sarebbe inerente al seguito, ma
ricordate quest'orario: tra l'una e le due.....
Premetto che cio' che racconto avvenne a casa mia, dove pero' in
quel periodo non abitavo.
Qualche giorno dopo il sogno, per caso ho tirato fuori una scatola
che mi aveva dato mia mamma da custodirle, contenente un antico
orologio di bronzo da tavolo,
rimasto chiuso in quella scatola da sei anni. Appena tirato fuori,ha
cominciato a ticchettare
senza bisogno di caricarlo per quasi un mese.. Va be'-
mi son detto- gli ingranaggi sono
ripartiti da soli, saranno antichi, però vanno pur
sempre ricaricati per funzionare.....!
In quei giorni in quella casa ci restavo solo per qualche minuto ma,
cosa strana, appena
entravo o quando uscivo l'orologio suonava... vabbè...altra
coincidenza ma che si ripeteva nei
giorni a seguire perchè mi recavo là agli orari piu disparati.
Ho anche pulito l'orologio, ma in nessuna occasione ho mai
fatto casa all'ora segnata.
Qualche giorno dopo in macchina mi viene in mente quel sogno...
decido così di andare a vedere che ora segnasse quell'orologio...
arrivoto a casa -erano le 18 e 45 circa- guardai l'orologio e
mi accorsi che segnava le
1 e 15...l'ora
indicatami nel sogno....altra coincidenza?
Poi andai a controllare un altro orologio simile, che avevo da anni
su di un mobile, regalatomi da mia Mamma. Era
fermo da un sacco, perchè non l'ho mai caricato ed anche quello
segnava le 1, 15,
ovvero lo stesso identico orario del primo...ancora
una coincidenza...?
Qualche giorno dopo mi furono consegnati alcuni oggetti di mia
Madre, li scartai e fra di essi c'era anche un altro orologio da
tavola in porcellana bianca, naturalmente scarico..
Ovvio che guardai subito l'orario....era diverso dagli altri due,
anche se di poco, dato che segnava le
1 e 05....
Riassumendo: 3
orologi appartenuti a mia Madre che indicavano più o meno il
medesimo orario, comunque compreso nell'intervallo temporale che mi
era stato comunicato nel sogno!
Non credo che siano state tutte coincidenze... non tanto che
l'orologio ripartisse automaticamente dopo 6 anni di blocco senza
che nessuno lo avesse caricato, (la qual cosa è spiegabile perchè
tirandolo fuori lo avrebbe scosso -NdR),
ma soprattutto che
suonasse ogni volta che entravo ed uscivo da casa!
-----------------------------
Caro Yatta, direi
che hai collezionato più "coincidenze" tu che un capotreno!
Grazie per aver condiviso con noi quest'altro bellissimo CPM
(contatto
post-mortem).
WM
INCONTRO RAVVICINATO CON UN ORB
(10-03-07)
Riceviamo
dall'amico Yatta (ovviamente è uno pseudonimo), il seguente racconto in
cui egli si chiede se si sia trattato di un'allucinazione o di un reale
contatto con la Madre, che gli si sarebbe presentata sotto forma di un
grande Orb. Nella foto ne vedete uno probabilmente simile a quello di
cui parla il nostro Lettore, ripreso in una chiesa "New Age" Americana.
L'orb in questione appare chiaramente muoversi nella sequenza video
ripresa da uno degli astanti, smentendo così l'ipotesi che si tratti
sempre di pulviscolo atmosferico, di difetti di rifrazione delle lenti o
di umidità. Per far partire il video dell CBS, cliccate sulla foto.
Al
Webmaster della PdA:
Le invio
l'episodio completo, come d'accordo.
Premetto che tutto il fenomeno ha avuto una durata di circa 20 o 30
secondi
e che mia mamma ha ''cambiato dimensione'' a Luglio 2006.
-----------------------------
Il 7/10/06 alle 11'30 circa, stavo per andare a dormire, e come tutte
le sere, saluto e dico due parole a mia mamma. Non ho un luogo
fisso dove
far questo. Quella sera ero entrato in una stanza lasciando la luce
spenta, dato che entrava luce dal corridoio , quindi ero in
penombra e -
cosa mai fatta prima - ho dato il mio saluto davanti ad una specchiera.
D' un tratto ho visto di fianco a me -riflessa nello specchio-
una luce azzurro/blu vivida, nel senso che era una luce che non
illuminava verso l'esterno ma all'interno, di forma non definita,
vagamente sferica, che quando si muoveva lasciava come un scia
(paragonandone la forma
ad un numero, nel movimento diventava un "9" ). Era una luce diversa
da quella di una lampadina, una luce pulsante con colore non definito e
non
fermo ma che cambiava, in un divenire continuo.
Inoltre era abbastanza grande, non so quantificare ma direi che avesse
un
diametro di 30 o 40 cm....
Era alla mia sinistra..... la vedevo riflessa nello specchio e si
muoveva, avvicinandosi ed allontanandosi, dal mio braccio sinistro (io
ero in piedi).
Dato che avevo appena salutato la mia mamma, ho fatto a bassa voce una
domanda da un milione di dollari, ovvero
se la luce fosse stata
lei!
Allora le ho
chiesto di salire sulla spalla destra
(certo domanda più
strana non potevo fare!)
La luce, dopo aver fatto 2 spostamenti da sinistra al braccio sinistro
e' per 2
volte salita sulla spalla destra -l'ho visto nello specchio- .....
Allora ho portato la
mano destra alla bocca per mandarle un bacio e nel
momento che ho ''inviato'' il bacio,
ho visto la luce girarmi intorno al braccio in modo spiraliforme.
Poi e' diventata abbastanza sottile, sempre di forma indefinita, e'
''partita''
dalle mie dita ed e' svanita quando é arrivata al gomito.
In quel momento non ho
più visto la
luce nello specchio, ma davanti a me...
Il tutto sarà durato
20 secondi
o 30 non lo so.. e non so neanche se questa e' stata un'allucinazione
o altro (comunque non faccio uso di alcolici e non fumo),
non lo so
pero' mi ha lasciato
una sensazione di pace incredibile.
Yatta
Ringraziamo l'amico Yatta per
averci inviato questa bellissima storia!
l'orologio:
ADC PER GRISELDA
(27-02-07)
Ma
chi sarà che mi ha cambiato l'ora? Qualche giorno fà mi sono alzata come
tutti i giorni (5.34), quando ero già pronta vedo che mio marito non si
alzava ancora, allora guardo il mio orologio da polso e WoW! Erano le 5
meno 5, e dovevano essere già le 6 meno 5.
Ma non può essere..., mi dico.
Confermo l'ora in un altro orologio ed era così, le 5 meno 5.
Cosa è successo? La sveglia aveva l'ora cambiata, ma non l'ora che metto
per svegliarmi, quella era come sempre, invece era cambiata l'ora dell'
orologio, perciò aveva suonato un ora prima.
Quell' orologio era di mia Figlia Vicky, glielo avevano regalato
per i suoi 18 anni...
Sono certa (ho fatto un' indagine) che nessuno ha toccato l'orologio
quel giorno, e vi assicuro che non è così facile cambiare l'ora.
Che scherzo!! Qualcuno si diverte, ma non certo io....
Griselda.
ADC CON "APPORTO" PER
CARLA
(16-02-07)
Claudio,
grande capo cosa ne pensi dell'ultimo intervento di
Ricky? Domenica 11 febbraio, verso sera ho notato
che la sua foto che sta sul pianoforte non stava in
piedi ma era adagiata orizzontalmente. Solitamente
davanti a quella foto accendo una candela, oppure
metto dei fiori, ma ultimamente ero influenzata,
cosi' non ti so dire da quando stava cosi'. Comunque
faccio per sollevarla pensando come mai fosse cosi'
e sotto vi trovo un foglietto stropicciato datato
Febbraio 2005. Vi erano scritte delle preghiere
dedicate ai missionari e ai malati.
Ho pensato che a quell'epoca mio figlio era ancora
vivo, e spesso quando stava male andava in chiesa a
cercare conforto, ma francamente non riuscivo a
spiegarmi il suo messaggio. L'indomani racconto
l'accaduto a mia madre e lei mi riferisce di aver
trovato sul suo como' una cartolina con la Madonna
che dietro aveva stampata la preghiera x il malato,
datata febbraio 2006.
Io ero allibita perché credo di aver capito che
Riccardo voleva informarci che quel giorno era la
giornata dedicata agli ammalati, cosa che peraltro
né io né mia madre sapevamo.
Che ne pensi, ho interpretato bene i questi segni?
In ogni caso credo che il suo sia un invito alla
preghiera e alla solidarietà, mi ha intenerito molto
questo apporto, so che lui quando era in vita voleva
aiutare gli altri, ma a causa della sua malattia gli
era molto difficile aprirsi agli altri.
CARLA.
RISPOSTA DEL
WM DEL: 14 Feb 2007
Carissima.
Mi spieghi meglio come sono finiti bigliettino e
immaginetta della Madonna sotto la foto e sul
comodino di tua madre? Prima di parlare di "apporti"
dovresti escludere ogni possibile causa "umana"...
la grafia era di tuo Figlio? Se non ci sono
possibili spiegazioni...beh,
hai avuto
2 prove "concrete"
che Lui esiste, vigila sugli avvenimenti terreni e
che ora i malati li aiuta molto più di quanto
avrebbe potuto fare qui!
ALS
Claudio WM
PRECISAZIONI DI CARLA
Caro
Claudio il foglietto che ho trovato non era scritto
a mano, ma era simile a quei foglietti liturgici che
si trovano in chiesa, solo piu' piccolo e senza
immagini. Assolutamente non poteva essere a casa mia
in quanto nessuno di noi l'aveva mai visto prima,
inoltre Riccardo non viveva con noi ma aveva una
casa tutta sua. Invece, per come si presenta il
foglietto, sgualcito, invecchiato e datato febbraio
2005, che io ho conservato insieme ad altre cose che
sono saltate fuori quest'anno e che gli
appartenevano, fa pensare proprio a quei fogli che
lui era solito portare a casa sua:preghiere, poesie
ecc.
Anche mia madre non aveva mai visto quella cartolina
con una bella immagine della Madonna e bambino, né
conosceva la preghiera del malato. Questo e'
attendibile al 100%
Ciao,buon San Valentino a tutti
ULTERIORE
POST DEL WM :
Cara Carla.
Dai tuoi chiarimenti mi pare di capire che si sia
trattato di un "apporto" vero e proprio, cioè che i
due foglietti si siano "materializzati" dal nulla,
come spesso avviene durante le sedute. Se vuoi
saperne di più, vai alla pagina del "Cerchio di
Firenze 77".
ALS, CLaudio
***************************
DUE ESPERIENZE "ESP"
RACCONTATE DAI NOSTRI LETTORI
(15-01-07)
CORRISPONDENZE
INCROCIATE
Volevo raccontare una cosa che mi è successa tempo fa e che ha trovato
un riscontro incrociato, secondo me straordinario. Stavo andando a
lavorare guidando la moto ed improvvisamente mi è arrivata in testa una
poesia. Già bella completa. Ho subito immaginato fosse stato il mio
amico Sergio a suggerirmela, arrivato in ufficio l'ho subito trascritta.
Più o meno negli stessi giorni, un'amica che fa metafonia e che
ovviamente non sapeva nulla della poesia riceve un messaggio da Sergio
per me. Allora uno dei versi della poesia dice "ho milioni di stelle da
raccontarti", ed il messaggio metafonico dice "Matteo qui stelle". E
pensare che c'è chi continua a parlare di "casi" fortuiti... Un
abbraccio a tutti, da Matteo!
P.S.
Questa è la poesia di Sergio:
COME VORREI TU FOSSI QUA
Correremo per prati fioriti respireremo un'aria solida. Ho milioni di
stelle da raccontarti milioni di mondi da farti conoscere. Come vorrei
tu fossi qua.... Vedremo città dove le strade non hanno nomi
attraverseremo muri di suono. Quante cose da dire quante cose da
fare...Come vorrei tu fossi qua Attraverseremo lo spazio infinito, il
sole non sarà troppo luminoso la luna non sarà troppo buia. Impareremo
dalla luce ti insegnerò misteri che ora per me sono straordinarie
verità. Come vorrei tu fossi qua... Voleremo insieme
attraverseremo i mari dell'eternità e gli oceani
della conoscenza Il sole non sarà troppo caldo la luna non sarà troppo
fredda.... Come vorrei tu fossi qua....
*********************************************
SOGNO E SEGNO
Ho incontrato Devan la notte scorsa. Stavo per appisolarmi...tv
accesa..luce accesa..ho avuto ,come sempre, la sensazione di paralisi ma
questa volta invece di uscire dal mio corpo..mi sono chiesta " perché
non provo a pregare Gesú?" e ho iniziato a parlargli..gli ho chiesto di
aiutarci, di aiutare i miei figli qua a crescere con dignitá e di poter
incontrare Devan nel mio girovagare notturno. Mi sono sentita circondare
da un caldo abbraccio e la voce di mio figlio che mi diceva " Mamma sono
qui vicino a te"...ho sentito un profumo di bosco, di aria, di muschio e
Devan era disteso vicino a me che mi sorrideva cosi dolcemente e se
potessi mettere questo suo bel viso, i colori e i profumi su un
quadro..avrei fotografato un pezzettino del Paradiso. Mentre mi
accingevo a scrivervi..Ambra, stranamente mattiniera oggi, ha acceso la
tv...bé la canzone che lui suonava con il sax..era lí per noi " I'll be
missing you". La notte di capodanno ho registrato...una registrazione di
19 minuti piena di risate e urla felici di bambini, ad ogni scoppio di
pedardo che si sentiva in lontananza fuori ( io ero sola con mia figlia
e fuori era deserto) e alla fine si sentono tutti insieme che dicono
"RIPORTA GLI AUGURI"
Bacioni a tutti, Tiziana
INVIATA DA SIMONA IL:23-05-06 (ADC)
ADC
DI UN'ADOLESCENTE
Questa mattina, non vedevo l’ora di arrivare in ufficio
per raccontarvi di un altro tassello da aggiungere... Non ho prove
scientifiche di quello che dico ho solo il mio racconto e la certezza
della mia verità. Come ormai sapete tutti , ho una figlia 17enne, è
una brava ragazza , ma ahimè , assolve moooooolto bene il suo
mestiere di adolescente, mettendo a volte a dura prova il mio mestiere
di madre! Come credo tutte ( o quasi ) le adolescenti , è a volte
solare , a volte cupa, in perenne lotta con il mondo che “ non la
capisce ?!“ (NdR Speriamo
di aver interpretato correttamente l'idea espressa da Simona sugli
adolescenti con la foto che vedete qui a lato: SFUGGENTI *!)
In questo periodo è veramente difficile avvicinarla qualunque cosa io
o suo padre le diciamo è motivo di discussione in una sfida continua.
Sabato sera , come tutte le sere, prima di addormentarmi rivolgevo il
mio pensiero a Dio e a mio padre. E proprio sabato sera chiesi al mio
papà di stare vicino a sua nipote, di aiutarla a superare questi suoi
momenti particolari e per lei così difficili facendole sentire la sua
presenza. Domenica mattina mia figlia si alza , e stranamente invece
di “ grugnire “ come al suo solito mi sorride e mi dice “
Mamma, sai questa
notte ho sognato il nonno, non lo avevo mai sognato prima. Mi è
venuto incontro, senza parlare, mi ha stretto forte forte , e io non
so come spiegartelo, ho sentito davvero il suo contatto , il calore
del suo corpo , la sua pelle e il suo profumo.” Aveva gli occhi
lucidi mia figlia , umidi ma sereni . Io la guardo e lei continua :
“ Mamma,
io sento ancora ora, da sveglia il profumo del nonno”. Che devo
aggiungere?.... Solo GRAZIE PAPA’
Un abbraccio a tutti Simona
(*) sfug|gèn|te: p.pres., agg. - 1p.pres. ⇒sfuggire 2agg.CO di persona, espressione, sguardo o
sim., che non lascia trapelare, spec. intenzionalmente, pensieri o
sentimenti; ambiguo, equivoco: occhi sfuggenti, individuo
s.
(DAL DIZIONARIO DE MAURO ON-LINE)
INVIATO Da:
Anna IL:16-04-06
QUANDO GLI SCETTICI VEDONO I FANTASMI! (ADC)
Bellissima
esperienza raccontataci da Anna (che ha perso tragicamente
il suo adorato fratello)e del suo scettico consorte.
Caro Claudio,
Come promesso ti scrivo la mia esperienza.
Ho perso mio fratello a fine ottobre 2004, in seguito a problemi di lavoro e ad una forte depressione ha deciso di lasciare questa terra suicidandosi.
Non sto a raccontarvi il dolore e lo strazio, quello purtroppo lo conoscete
bene.
Sono sempre stata molto legata a mio fratello, una forte intesa ci ha unito
come se fossimo due gemelli, con le stesse sensazioni e lo stesso carattere.
Dopo circa 4 mesi che lui era volato in cielo, caddi in una brutta
depressione, niente mi scuoteva, piangevo sempre, non dormivo, e pensavo
solo al suo gesto e alla sua disperazione.
Un giorno mi ritrovai sotto mano un libro che avevo acquistato qualche anno
prima e non avevo mai letto, " La luce di Andrea"( che sicuramente
conoscete) , lo lessi tutto in un fiato, senza parlarne neanche a mio
marito, e la sera quando finii di leggerlo, chiesi ad Andrea un segno, come
lui era solito fare.
Andai a dormire, il mattino dopo appena sveglia mio marito, che non crede a
Dio e all'altra vita, mi guarda e dice " mi è successa una cosa stranissima,
stanotte all'una mi sono svegliato e nella penombra della stanza ( dormiamo
con una piccola lucetta), mi è sembrato di scorgere una sagoma dal tuo lato
del letto, mi sono alzato e ho visto tuo fratello che ti dormiva al fianco,
il suo viso vicinissimo al tuo, pensai di sognare allora chiusi e apri gli
occhi più volte ma lui era ancora lì, allora mi misi giù e tornai a dormire
invaso da una pace bellissima, e la cosa che più mi ha stupito è che lui
portava gli occhiali".
Mia madre mi disse poi che mio fratello era stato seppellito con gli
occhiali, ne io ne mio marito sapevamo di questo particolare.
Questo x me è stato il segno che Andrea mi ha dato per aiutarmi a superare
il distacco da mio fratello, da quel giorno il mio cuore è meno triste, e
ora vivo con la grande consapevolezza, che ho un angelo in più in cielo, che
mi ama come mi amava quando era sulla terra.
Da: Antonella2 il 7-01-06
CELLULARI SPENTI MA PERFETTAMENTE
FUNZIONANTI! (ADC-ITC)
Caro
Claudio. Ti invio queste due storie di ADC telefoniche di cui ti avevo
parlato ierisera in Chat. Una é accaduta ad una mia amica, anch'ella
Amputata dalla perdita del figlio diciannovenne, l'altra mi é stata
inviata da mia Figlia Roberta, l'estate scorsa. Qualche sera fà, la mia amica
"C" aveva invitato a cena gli amici del figlio Alessio
per ricordarlo ad un un anno dalla sua "partenza" per
malattia, quando ad un tratto il cell del suo migliore amico si mise a
squillare.
Non appena data un'occhiata al display, il ragazzo sbiancò in volto... dopo aver detto " pronto" ha
poi sentito la voce di Alessio che gli diceva: "si son con voi" !
Lui si é messo ad urlare ed ha chiesto se il cellulare di Alessio fosse stato dato a qualcun'altro, ma
"C" gli disse che l'apparecchio era scarico e chiuso in un cassetto.
A conferma di quanto da lei asserito, gli fece vedere il telefonino che era effettivamente spento!
Il ragazzo, scettico su questi argomenti, non ha più cancellato dalla memoria quella chiamata, ed ha dovuto ricredersi su molte cose...
Ancora. Nel Maggio scorso un'amica di mia figlia mi chiamo' dicendo che aveva ricevuto uno
squillo dal cellulare di Roberta ma a quell'ora noi stavamo pranzando e nessuno
lo aveva toccato. Ho visto personalmente la chiamata, registrata in memoria alle ore
13,40 di quello steso giorno.
Questo è tutto!
Antonella (2)
Risposta
del Webmaster: Ho già spiegato diverse volte come i nostri Cari possono
manipolare le radiazioni elettromagnetiche di ogni tipo, potendo così
usare i registratori, i telefoni e persino i computer per comunicare con
noi. Per saperne di più, cliccate QUI E QUI
WEBMASTER
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Da: Antonella2 08-01-06 h.16:30
UN'ALTRA ADC AL CELLULARE!
Abbiamo
ricevuto ora questa mail da Antonella di Salerno:
CLAUDIO MI HA CHIAMATA LA MAMMA DI ALE IL RAGAZZO DI CUI TI HO PARLATO,
HA DETTO CHE LEI HA MESSO UNA SCHEDA NUOVA NEL CELL DEL FIGLIO UN NUMERO CHE
NON
HA NESSUNO,E STANOTTE HA SQUILLATO TUTTA LA NOTTE MA QUANDO RISPONDEVA
NON C'ERA RISPOSTA E IL NUMERO DEL CHIAMANTE RISULTA INATTIVO!
CREDO CHE
SIA LUI E CHE CERCHI DI DIRLE
CHE APPROVA LA PUBLICAZIONE DELL'ARTICOLO: LA MAMMA NON
SAPEVA CHE TI AVEVO RACCONTATO LA STORIA,GLIEL'HO DETTO ORA!!!!!!
Antonella(2)
DA:CLAUDIA:
IL 09-10-05
sono Claudia e ti
scrivo da Torino.
E' da quando
possiedo il PC che frequento il tuo sito che trovo molto bello e
utile.
Te e le persone che
ti scrivono mi sembrate un gruppo fantastico e un pò speciale, non
ritenendo di far parte di questa categoria ho esitato a lungo prima di
decidermi a scrivere.
Rotti gli indugi ho
elencato alcune esperienze vissute che vorrei sottoporti.
Se ritieni che
quanto scritto, o parte di esso, possa essere di aiuto a qualcuno ne
autorizzo volentieri la pubblicazione.
Un forte abbraccio.
ESPERIENZE DIVERSE (ADC)
Il primo fatto risale al 1978: Era il mese di luglio, mio marito ed io ci siamo recati a far visita ai suoi genitori e io, guardando suo papà, ebbi come la sensazione di trovarmi di fronte ad un “fantasma”, un’entità non più terrena. Usciti da casa loro chiesi a mio marito come aveva trovato suo papà e lui rispose che aveva visto nulla di strano. Dimenticai il fatto. Non ricordo quanti giorni passarono, forse 10 o 15, suo papà iniziò ad accusare disturbi intestinali e fu ricoverato per un intervento. Il giorno dell’intervento eravamo tutti in ospedale, verso sera si fermarono per l’assistenza mia suocera e un fratello di mio marito; un ‘altro fratello con sua moglie, mio marito ed io ci recammo invece a casa di mia suocera. Verso le ore 23, ero sola e stavo dandomi una rinfrescata al viso, sentii chiaramente mio suocero dire “bè mi vù” ovvero “bene io vado” detto in piemontese. Dopo pochi minuti telefonò mio cognato per dire che il papà era mancato.
Passiamo agli ultimi mesi dell’anno 1983/ primi mesi 1984. Iniziai a fare sogni angoscianti dove io ero legata ad una pianta e corvi neri tentavano di beccarmi. Il 19 marzo dell’84, festa del papà , mio marito ed io ci recammo a casa dei miei genitori. Al nostro arrivo mio papà era fuori casa, arrivò poco dopo con un vassoio di pasticcini perché, oltre alla sua festa era anche il compleanno di mio marito; in una frazione di secondo mi sembrò di rivivere l’esperienza avuta con mio suocero: la visione di un fantasma. Cacciai a viva forza il pensiero, mio papà stava benissimo e non avevo motivo di pensare diversamente. La giornata passò serenamente e tornammo a casa. Il mercoledì o giovedì seguente mi telefonò mia mamma (abitavamo a 100 km di distanza) dicendomi che il papà aveva un po’ di febbre e non riusciva a digerire; poiché era periodo di influenza non mi preoccupai troppo. La domenica mio marito ed io eravamo a casa presi dalla noia e senza alcun programma, qualcosa mi diceva di andare da mio papà ma, rifiutandomi di usare mio papà come “tappabuchi antinoia” non se ne fece nulla. Il lunedì ero come al solito in ufficio ma pervasa da un malessere inspiegabile, come se fossi totalmente senza forze e con la pressione a 0. Non riuscivo quasi a reggermi quindi andai in farmacia a farmi misurare la pressione che risultò normale. Nel pomeriggio mi telefonò la mamma per dirmi che il medico voleva far ricoverare mio papà per degli accertamenti. Lo ricoverarono alle 16. Mio papà scherzava dicendo che in ospedale si entra camminando e si esce con “i pedi davanti” Poiché mia sorella abitava sotto di loro e mio fratello nelle vicinanze, non essendoci urgenza della mia presenza, rimanemmo d’accordo che ci saremmo visti il giorno dopo. Alle 20 mi telefonò mio fratello per avvisarmi che mio papà non c’era più.
Quella seconda esperienza “forte”, unita ad altre meno rilevanti, mi ha procurato disagio e spavento. Ho iniziato ad acquistare libri su esoterismo, medianità, scrittura automatica e messaggi dall’aldilà per documentarmi sull’argomento ma non ho trovato elementi che mi riconducessero a quanto capitato a me.
Passano alcuni anni, siamo nel 1991 Mia mamma ha problemi di calcoli alla cistifellea che, dice il medico, se non provocano disturbi possono stare lì, diversamente bisogna intervenire chirurgicamente. Mia mamma ha molta paura dell’intervento perché soffre di angina pectoris e teme l’anestesia. Nel mese di luglio, in sogno, mi ritrovo nella casa dove abitavo con i miei genitori prima di sposarmi (negli anni seguenti anche loro si trasferirono), sono nella cucina e tutto è pronto per un trasloco. Improvvisamente vedo 3 topi enormi e cerco di farli uscire dalla porta del balcone: 1 esce e gli altri 2 rimangono dentro. Mi sveglio con un senso di angoscia. Tralascio i particolari: 2 mesi dopo, il 29 settembre mia mamma è mancata per un tumore inoperabile al fegato. Quella mattina, alle ore 7, mi sono recata in ospedale per dare il cambio all’infermiera che l’assisteva di notte, era ancora buio e, poco dopo il mio arrivo, guardando verso la finestra, ho visto una colomba di luce che sembrava allontanarsi dalla finestra stessa.
Quando perdi un genitore ti senti un po’ orfano, quando li perdi entrambi ti senti sradicato, disorientato, senza riferimenti.
Questo mi ha spinto ad approfondire ulteriormente le mie ricerche.
Cito ancora due episodi che, più avanti nel racconto, se avrai la pazienza di proseguire nella lettura, risulteranno significativi.
Mia mamma non c’è più da alcuni anni, una mattina, come al solito, la sveglia suona alle 7,00 e sento mio marito che si alza, io indugio qualche minuto e sento distintamente lo “sfrigolare” caratteristico di quando c’è un contatto elettrico; istintivamente cerco di girarmi per capire cos’è ma mi sento diventare pesante come il piombo e sono impossibilitata a muovermi. Contemporaneamente ho la netta percezione di due persone che si siedono sul letto, dietro di me, tento nuovamente di girarmi ma resto immobile. Dopo pochi istanti tutto svanisce ed io posso alzarmi.
Un’altra mattina mi sveglio e ho come la sensazione che un gatto mi stia tranquillamente zampettando addosso.
In quel periodo, nel mese di ottobre del 98, mio marito legge sul quotidiano “La Stampa” la notizia di un convegno dell’associazione “L’Oltre”. L’Oltre è un’associazione di genitori “amputati” che si ritrovano e organizzano convegni tra i quali, nel mese di novembre un convegno, della durata di 3 giorni, nel quale intervengono sensitivi da varie parti d’Italia e dall’estero. Sapendo del mio interesse sull’argomento, vista la possibilità di un colloquio con un sensitivo presumibilmente serio, mi chiede se desidero prenotare un colloquio. Non perdo l’occasione e mi prenoto.
Nell’ambito del convegno, per ovvii motivi di tempo, i colloqui con i sensitivi non possono durare più di 15, 20 minuti. Il messaggio che ricevetti era molto bello e mi fece piacere però non mi sentii interamente soddisfatta; era un messaggio che poteva mandare chiunque a chiunque. Ciò nonostante lasciai il mio indirizzo all’associazione per essere informata di eventuali altri convegni. L’occasione si presentò nel mese di aprile 99. Non ricordo cosa disse mia mamma in quella circostanza ma sicuramente non ebbi dubbi che fosse lei. A fine colloquio ancora frastornata ed emozionata chiesi alla sensitiva da dove venisse.
Ti lascio immaginare la mia sorpresa quando scopro che la sensitiva in questione (gli appuntamenti vengono presi in base alla disponibilità e non c’è possibilità di scelta) risiede in un paesino nella provincia di Vercelli. Mia mamma era mancata nell’ospedale di quel paesino!!! Mi piace pensare che fu tutta una macchinazione di mia mamma.
Ho continuato e continuo tutt’ora a frequentare questa sensitiva. Ho avuto molte prove che le persone care continuano a seguirti da dove sono, partecipano e prendono parte ai tuoi problemi. Se trovi la persona giusta possono darti suggerimenti o conforto nei momenti difficili.
Molte volte, in occasione di un contatto, mi venivano date risposte a domande rivolte con il pensiero direttamente a mia mamma nei giorni precedenti l’incontro. In uno degli incontri feci chiedere alla sensitiva con chi era mia mamma in quel momento, dopo un attimo di imbarazzato silenzio la sensitiva mi disse: mi mostra un gatto (era il gatto che mi zampettava addosso nel letto?) In altre circostanze mi anticipava problemi di salute per me o per alcuni famigliari. Posso inoltre affermare che hanno anche la precisa sensazione del tempo terreno: alcuni mesi prima che mancasse mia suocera la sensitiva riferì che aveva, da parte di mia mamma, la visione di tre numeri, esattamente 1, 2 e 5. A lungo pensammo cosa volesse indicarci ma non dette altre spiegazioni e noi scordammo la vicenda. Ci fu chiaro mesi dopo: mia suocera era nata il primo maggio e mancò il 2 gennaio Poiché negli ultimi anni della sua vita era venuta a vivere con noi e fu una morte improvvisa, come sempre accade in simili circostanze, ci ponemmo mille interrogativi su eventuali negligenze. Probabilmente mia mamma voleva segnalarci che così era scritto e così doveva essere. Ho ancora vivido il ricordo del primo contatto avuto con mia mamma dopo che era mancata mia suocera. La sensitiva non era assolutamente al corrente del fatto. Pochi istanti dopo aver avuto il contatto disse: oggi sento un’altra presenza, oggi sono in due, con sua mamma c’è una persona anziana, con un carattere molto forte che è passata di là da poco. Chiedo se può essere più precisa e la risposta fu: sua mamma mi mostra un quadro della Madonna Mia suocera si chiamava Maria Mia suocera voleva salutarci, dirci che stava bene, ora poteva respirare (era mancata per una crisi respiratoria in occasione di una epidemia influenzale) e che tutto era a posto. Mia mamma ha dimostrato che è sempre ben presente nella vita dei suoi cari e chiedendo il suo aiuto permettiamo a lei di indicarci il percorso giusto.
Potrei andare avanti con mille altri esempi ma forse ti ho già rubato troppo tempo e mi fermo.
Un’ultima cosa: posso affermare che loro sono contenti di essere contattati In uno dei vari incontri è intervenuta mia suocera ed ha bonariamente sgridato mio marito perché, per intervenire, lei aveva sempre bisogno che mia mamma le “aprisse la porta” attraverso i miei contatti.
Frequentando la sensitiva non sono riuscita a catalogare i fatti che mi sono capitati e che continuano a capitarmi.
Carissima.
Mi scuso per il ritardo con cui "va in rete" questa tua lunga
e dettagliata storia di contatti e premonizioni, purtroppo avevo
dimenticato di "marcare" la tua e-mail di Agosto fra quelle da
pubblicare, percio' e' stato provvidenziale il tuo messaggio odierno a
ricordarmi di provvedere al piu' presto. Grazie per quanto ci fai
sapere, sono certo che le tue esperienze saranno di grande aiuto a tanti
di noi che ancora dubitano sulla possibilità di comunicare con
"L'Altra Sponda".
Un
abbraccio di Luce.
Claudio
WM
DA:
ANTONELLA(2) - IL
07-10-05
MESSAGGIO CON
"APPORTO" ( EVP+ADC)
Ecco quanto ci scrive
Antonella sul Forum:
Buongiorno
a tutti,stanotte ho dormito poco per l'emozione perchè ieri sera mi è
arrivato un piccolo regalo da mia figlia....si un'apporto,un dono che mi
era stato preannunciato ma che non riuscivo a comprendere e ieri sul
bracciolo del divano, sotto la mensola dove si trova la foto di mia
figlia, c'era una stellina argentata che 2 min prima non c'era e che
nessuno di noi ha mai visto considerando poi che mio figlio non c'era e
mio marito era appena tornato....inoltre me l'hanno confermato con la
registrazione e hanno anche specificato che Roberta è stata aiutata
perchè ancora non è capace da sola ma non è FANTASTICO??!!!!!!
DA: Simona IL: 27-07-05
le rose del medico (ADC)
Questa mattina, come quasi tutte le mattine, ho accompagnato mia mamma
al cimitero dal mio papà, dovete sapere che accanto alla sua tomba, c’è
quella di un medico trapassato poco prima di lui. Il destino li ha
voluti vicini .Era stato in questa vita un suo caro amico. E negli
ultimi anni spesso si ritrovavano sulla passeggiata a mare tutte e due
con i loro acciacchi aiutatati dai rispettivi bastoni passeggiavano e
si raccontavano. So che il figlio di questo medico vive lontano e la
moglie non va quasi mai al cimitero. Per cui la sua tomba non è così
ben curata come quella del mio papà, Quindi sia io che mia mamma ce
ne prendiamo cura, pulendola dalle erbaccie mettendo qualche fiore e
innaffiando la piantina di ciclamino. Oggi appena arrivate abbiamo
visto accanto alla sua tomba una anziana signora in raccoglimento. Ci
siamo avvicinate per salutarla, era una sua sorella che vive lontano e
che in occasione della festa del paese (Oggi qui è la Festa di SS
Nazario e Celso Patroni del paese ) era venuta a trovarlo. Ci siamo
messe un po’ a chiacchierare quando ad un tratto un forte intenso
profumo di rose mi ha letteralmente fatto trasalire. Tanto che la
signora vedendo la mia espressione mi ha chiesto se per caso mi
sentissi male. Io le ho risposto che avevo avvertito un intenso
profumo di rose e gli chiesi se anche lei lo sentiva . Nessuna tomba
intorno aveva rose !!!! e nel cimitero non ve ne sono. Il viso della
donna si rigò di lacrime e mi disse che suo fratello ( il medico)
amava le rose che lui stesso coltivava nel suo giardino dove aveva
creato serre apposite . Era un esperto e faceva innesti stupendi come
l’ultimo, poco prima della sua dipartita , una stupenda rosa bianca
dal profumo forte ed intenso. una coincidenza?????????
Vi abbraccio tutti.
Simona
DA:
MARCO IL: 01/07/2005
SALVATO DAI SUOI ANGELI CUSTODI?
(ADC)
Ciao a tutti. Mi chiamo Marco e vivo a Roma. Volevo condividere con voi un fatto capitatomi molti anni fà. L'unico a dire la verità, per quanto riguarda eventi apparentemente inspiegabili. Era sabato sera (diciamo notte) e tornavo a casa dopo aver trascorso la serata coma la mia ragazza di allora (Nota scherzosa : con questo non voglio dire di essere un play boy !!! Non ne ho cambiate molte !!!). Stavo percorrendo con la mia macchina una strada che taglia in due il parco dell'Appia antica, piena di campagna e ruderi (via di Tor Carbone o Vigna Murata non ricordo). A dire il vero la velocità era abbastanza sostenuta (sciaguratezza dell'età). Molto prima di una curva, mi viene in mente un conoscente, a cui ero talmente affezionato da chiamarlo zio, che con voce decisa mi dice (nel pensiero) di moderare la velocità. Istintivamente tocco il pedale del freno portando la macchina nei limiti accettabili di sicurezza. Subito dopo averla effettuata, trovo un furgone fermo in panne sul ciglio della strada propio nel lato della mia corsia. Se avessi mantenuto l'alta velocità avrei sicuramente preso il furgone ed il suo conducente che stava armeggiando nei pressi. Rimasi colpito da questo evento. Premetto che i miei pensieri erano rivolti a tutto (in quel momento) tranne che al mio caro parente acquisito. Potete capire lo stato d'animo che ha un ragazzo quando torna a casa di notte dopo aver passato la serata con la sua ragazza. Ho 42 anni, e non ho mai escluso categoricamente l'esistenza di un mondo parallelo al nostro. Pur non essendo un fanatico nel campo e nemmeno uno studioso in materia, non condivido chi a priori esclude la possibilità che dopo la morte nulla possa esserci. Rimango in attesa di un vostro parere in merito. Visito frequentemente questo sito e sono vicino a chi ha perduto prematuramente un figlio. Immagino cosa possa significare. Anzi, forse quanto immagino io, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che in realtà si prova. Ma sono sicuro, anzi certo, che loro continuino a vivere in forma diversa. Una forma primordiale, magari la stessa dove vivevamo noi prima di essere messi al mondo. Ora vi lascio e mi scuso per l'intrusione. Un abbraccio anche se non vi conosco personalmente.
Ciao, Marco.
RISPOSTA DEL
WEBMASTER
Perché non racconti
a tutti sul Forum la tua bella esperienza che mi hai inviato per
e-mail?Somiglia
molto ad un famoso caso Americano (che hanno anche ricostruito per un
programma TV, Angeli) del tizio che, mentre guidava la sua auto, ha
improvvisamente sentito il bisogno di buttarsi giu' sul sedile di
destra. Pochi istanti dopo, una pallottola vagante passava attraverso
i finestrini laterali e, se non si fosse chinato, l'avrebbe colpito in
piena testa, uccidendolo.Tali "miracoli" sono molto frequenti e se ne
puo' meravigliare solo chi crede che siamo fatti di atomi e basta.....
ALS
Claudio WM
DA: PAOLO
E ANNALISA IL:24-06-05
CAPRICCI DEL PC E DELLA TV (ADC)
Caro Claudio,
siamo
Paolo e Annalisa YYY
i genitori Amputati
di Francesca. Ti abbiamo scritto circa un mese fa e ti ringraziamo per
i suggerimenti che ci hai dato tra cui quello di rivolgerci ai coniugi
Desideri. Seguendo il tuo consiglio li abbiamo contattati; loro ci
hanno gentilmente risposto portandoci un po’ di conforto e ci hanno
chiesto di porgerti i loro saluti.Presto speriamo di andarli a trovare
a Sinalunga per tentare un contatto con nostra figlia.Volevamo segnalarti, per avere
un tuo parere, due episodi insoliti che sono capitati e che noi
abbiamo interpretato come segnali mandati da nostra figlia.Il primo episodio è
successo circa un mese fa. Premetto che io lavoro nell’ufficio
pubblica istruzione del Comune in cui abitiamo ( XXX in provincia di Firenze). Una mattina
dovevo redigere un atto amministrativo attraverso il quale il Comune
doveva erogare un contributo alla scuola media statale, che era stata
frequentata da nostra figlia, per consentire la realizzazione di un
laboratorio di ceramica. Mi sono messa davanti al computer, ho aperto
uno schema di documento già memorizzato su Word ed ho inserito l’oggetto.
Subito dopo sono passata a scrivere il testo dell’atto. Dopo aver
digitato la prima frase ho premuto il tasto “Invio” per andare a
rigo nuovo. Ma il cursore non ha risposto al comando, è scomparso
tutto il testo dell’atto e mi è ricomparso il desktop, come se
fossi uscita dal programma di Word. Ho riaperto il documento, la frase
che avevo appena scritto non c’era (del resto non l’avevo
memorizzata), l’ho riscritta nuovamente ho premuto “Invio”, il
testo è nuovamente scomparso ed è riapparso il desktop. Non riuscivo
a capire come fosse stato possibile chiudere il programma di Word
senza avere dato alcun comando specifico, semplicemente premendo “Invio”.
Allora è successa una cosa ancora più strana, al posto della frase
che dovevo inserire nel testo ne ho scritta un’altra della stessa
lunghezza della precedente ma che non aveva alcuna attinenza con ciò
che dovevo scrivere. Ho premuto “Invio” e questa volta il cursore
è andato regolarmente a rigo nuovo. Allora mi sono detta che forse
era tutto tornato alla normalità anche se non riuscivo a spiegarmi
questa stranezza. Ho cancellato la frase non attinente, ho riscritto
per l’ennesima volta quella giusta ho premuto “Invio” e di nuovo
è scomparso il testo, il programma si è chiuso da solo ed è
riapparso il desktop. Ho voluto riprovare di nuovo scrivendo una frase
senza alcun significato e anche stavolta, dopo aver premuto “Invio”,
il cursore è andato a rigo nuovo. Solo digitando la frase esatta il
computer non rispondeva ai comandi che inviavo. Non riuscendo a
spiegarmi questo episodio insolito ho pensato ad uno scherzo di mia
figlia.
L’altro
fatto è successo alcuni giorni fa dopo che avevo inviato una e-mail
ai coniugi Desideri. Non avevo ancora ricevuto una loro risposta.
Mercoledì scorso a causa di uno sciopero non sono andata a lavoro.
Quella mattina mentre ero impegnata nelle faccende domestiche mi sono
detta che avrei dato un’occhiata alla posta elettronica la mattina
successiva in ufficio, pensando che la risposta dei coniugi Desideri
sarebbe arrivata dopo qualche giorno, ritenendoli molto impegnati
nelle loro attività. All’ora di pranzo mi sono seduta a tavola e
poichè ero da sola, ho acceso la Tv sintonizzandomi su Italia 1 per
vedere le notizie di “Studio aperto”. Dopo alcuni minuti sullo
schermo è scomparsa l’immagine e sono comparsi quelli che io chiamo
“bruscolini”, come a volte è capitato. Ho pensato fosse un
problema dell’antenna, ho messo Canale 5 per avere una conferma
della mia supposizione, ma funzionava correttamente. Allora ho rimesso
Italia 1 e si vedevano ancora i “bruscoli”, nel passaggio da
canale 5 a Italia 1 la Tv, dopo essere rimasta per una frazione di
secondo sui “bruscoli” di Italia 1, è passata al canale
memorizzato subito dopo (La 7) che funzionava. Ho premuto il pulsante
per tornare a Italia 1 e dopo una frazione di secondo, senza che io
facessi niente, è apparso sullo schermo il canale memorizzato subito
prima e cioè canale 5 (regolarmente funzionante). Ho ripetuto queste
operazioni più volte e sempre la TV mi saltava da Canale 5 a la 7,
ignorando Italia 1, come se quest’ultimo canale non fosse più
memorizzato. Ho pensato che fosse un segnale inviato da Francesca. Ho
ipotizzato che mia figlia volesse distogliere la mia attenzione dalla
Tv affinchè mi dedicassi a qualcosa di molto più importante. Ho
subito pensato che forse era arrivata la riposta dei coniugi Desideri
e Francesca voleva avvertirmi, dato che io avevo deciso di guardare la
posta elettronica il giorno seguente. Ho spento la Tv, ho acceso
immediatamente il computer e con grande sorpresa e gioia ho visto che
la risposta era arrivata. Poco dopo sono tornata in cucina ho riacceso
la Tv su Italia 1 e tutto funzionava regolarmente.
Saremmo lieti se
volessi dare una interpretazione a questi episodi molto insoliti.
Nel frattempo ti
ringraziamo per l' attenzione e ti inviamo i nostri più cordiali
saluti
Annalisa e
Paolo
DA angela, Lunedì 02/05/2005
21.19 Un'esperienza (ADC)
Su invito del WM vi racconto una mia piccola esperienza,
che necessita di una piccola e dolorosa premessa. La sera
del 2 maggio del 1997 il nostro secondogenito di quindici
anni ci ha lasciati improvvisamente e in modo molto
traumatico, tanto che tutti e tre eravamo letteralmente
shoccati e terrorizzati dal buio (detto così suona
sciocco ma in quei giorni eravamo tutti completamente
straniti). In una delle notti successive mio marito e mio
figlio, con sconcerto, mi hanno sentita ridere di gusto
(e dicono che sono andata avanti per un bel po'). Quando
al mattino me l'hanno riferito ho avuto un vago ricordo
di aver "sognato" Gino Bramieri che mi
raccontava barzellette a raffica, naturalmente tutte
dimenticate. Da notare che pur apprezzando Bramieri come
uomo di spettacolo non ero affatto una sua fan,
ritenendolo un comico della vecchia guardia, buono per la
generazione di mia madre, tanto per intenderci! Allora,
quasi, mi vergognai dell'accaduto e pensai ad un
meccanismo inconscio di autocompensazione. Oggi credo
invece che quella sia proprio la "missione" di
Bramieri(la cui morte risale al giugno '96): dare un po'
di sollievo ai cuori troppo sofferenti. Un grazie a
Simona per aver condiviso la sua singolarissima
esperienza fiorentina e a Maru, perché i suoi dubbi
erano anche i miei e così adesso me li sono chiariti un
po' di più.
DA:
SIMONA, IL:11/05/2005 14.38
NDE: Come promesso..
(ADC)
Ecco quanto promesso. La sorella maggiore di mia madre , non ebbe una vita facile. L’episodio che vi racconto risale al lontano 1947 . Allora mia madre aveva all’incirca 17 anni. Sua sorella Anna aveva perso da poco l’unica figlia di soli 4 anni per una terribile influenza di quei tempi . Riprendersi da quel dolore era stata dura, il marito e la sua grande fede in Dio l’avevano aiutata ad andare avanti. Ma il destino le riservava un altro brutto colpo. In breve tempo il marito adorato, si ammalò e morì. Lei letteralmente impazzì dal dolore. Si chiuse in casa al buio e non volle più vedere nessuno . Rifiutava il cibo e continuava a ripetere che voleva morire. Tutti erano in preda alla disperazione. Mia madre era costretta, a stare con lei notte e giorno cosa non facile! Passarono così parecchi mesi. Fino a che un giorno sua sorella si alzò dal letto, spalancò le finestre e disse a mia madre di andare in strada incontro al loro padre che stava arrivando con un piatto di pasta e fagioli. ( cosa puntualmente accaduta ) . Le disse di fare presto, perché lei doveva mangiarla, doveva rimettersi in forze altrimenti, le aveva detto il marito, che non sarebbero più andati , lui e la figlia a trovarla in sogno! Come ho già detto sono sicura che ognuno di noi ( anche gli scettici ad oltranza )ha nel cassetto queste esperienze, quindi immagino che in cuor suo ognuno creda che oltre la vita terrena ci sia un oltre!! Un abbraccio Simona
DA:
SIMONA IL:19/05/2005 21.20
Re: SALUTA-LI ANGELI
(IL MSG ORIGINALE
E' SULLA PAGINA DEGLI ADC ITALIANI) (ADC)
E’ andata così :
Mio papà era ricoverato in coma in ospedale . Io non mi davo pace non
entravo neanche nella camera sterile, La scusa era farci stare mia
madre. Ma in realtà non me la sentivo di vederlo così! Piccolo ,
fragile attaccato a quei tubi Lui che per me era stato sempre una
roccia!! Un lupo di mare .La mia Forza. Mi aggrappavo ad ogni cosa e
pregavo come non mai! Non so nemmeno io cosa pregavo se che Dio se lo
prendesse o se me lo lasciasse qui! Giravo su internet per cercare
prove della sopravvivenza oltre la morte . Prove e risposte che avevo
già letto su tanti libri. Ma che avevo bisogno di sentire da gente
vera! Sono finita su un sito che parlava di angeli che spiegava come
contattarli come chiedere loro aiuto e prove della loro esistenza ,
per la verità non ci credevo molto, ma ne avevo bisogno. Lo strano
era che ogni volta che ci pensavo succedeva qualcosa che mi riportava
agli Angeli. Per esempio accendevo la TV e trasmettevano una pubblicità
che in qualche modo parlava di angeli. Guardavo il cielo e vedevo
nuvole a forma di Angeli, accendevo la radio e trasmettevano la
canzone “se io fossi un Angelo”. Così una sera pregai il mio
ipotetico angelo custode di dirmi in qualche modo il suo nome. Per un
po’ non successe niente poi una notte sognai una pergamena su cui
era scritto a caratteri antichi OBERAN . La mattina il sogno era
nitido. Confusa cercai su Internet quel nome e su di un sito che
parlava di racconti del tipo IL signore degli anelli ( per intenderci
) trovai questo Oberan, Guerriero di Betris. Dolore indicibile. Agonia
estrema. Questo è tutto quello che ricordo del mio passato. Sento
scorrere in me le forze del Bene, anche se un orribile lato oscuro
della mia mente rievoca fatti tremendi, forme indistinguibili ed
atroci atti di malvagità. Non temo la morte, sono un valoroso che
combatte per coloro che hanno bisogno. Bisogno di avere un protettore,
un angelo custode. Nobiltà, orgoglio, lealtà... è questo quello che
cerco e per cui mi batto. Vagando senza meta arrivai fino alle terre
di Arcano, ancora sconociute per me e sentii parlare della nobile e
maestosa imperatrice Nimira. Fu così che decisi di arruolarmi nelle
file dei guerrieri Betris, rievocando le antiche gesta del più nobile
eroe che combattè per gli hammer e per l'imperatrice, sperando di
essere accolto favorevolmente da questa nobile èlite. Non si diventa
eroi per la gloria o per l'onore... Il concetto di eroe non lo si
crea, non esiste. Ognuno fa quello per cui è destinato. Ed io sono
destinato ad essere un indomito guerriero che lotta per l'imperatrice.
Non centrava nulla ma mi colpirono queste parole: per coloro che hanno
bisogno. Bisogno di avere un protettore, un Angelo Custode.
Un abbraccio. Simona
DA:
SERENA IL:21/05/2005 10.28
Un altro sogno
(ADC)
Buon giorno a tutti.
Scusate se non sono tanto presente nel sito, ma ho diversi impegni che
mi tengono lontana dal pc e da internet. Io sogno tutte le notti, da
sempre, e ricordo sempre i miei sogni, e spesso riesco a sognare i mie
cari che vivono nella dimensione celeste, e stanotte è successo di
nuovo. Vi racconto, allora stavo in una bellissima spiaggia bianca,
era una giornata piena di sole, ad un certo punto una voce mi dice,
guarda c'è A.,lui stava giocando a calcio sulla spiaggia assieme ad
altre persone, e per qualche istante lui si ferma a gurdarmi, era
felice, da premettere che quando era sulla terra diceva che gli
sarebbe piaciuto saper giocare a calcio, ma era davvero negato, il
sogno mi ha lasciato una bella sensazione, spero che sia davvero
felice dove si trova adesso. Un abbraccio di luce a tutti. Serena.
DA:
WEBMASTER IL:22/05/2005 8.21
ADC del WM (ADC)
Benvenuta sul nostro
Forum, Marinella, spero che vorrai tornare ancora per darci il tuo
contributo. Cio che dici l'ho ipotizzato anch'io, ma non é possibile
escludere con certezza "l'intrusione" dei nostri Angioletti
in questo tipo di fenomeno. Salvo a bloccare il computer nel momento
dell'ITC ( gli scettici non ci crederebbero nemmeno se ci fossero
stati due Notai pronti a verbalizzare tutto!) credo che neanche Bill
Gates avrebbe potuto stabilire la dinamica degli avvenimenti. E
allora? Gli ADC sono a volte così "sfumati" che é
impossibile stabilire con certezza se di tale fenomeno si sia
trattato, sta ai diretti protagonisti trovare la spiegazione. Te ne
racconto uno che mi é capitato ieri.... Con la bella giornata avevo
tirato fuori dal garage il mio scooter per fare alcune commissioni,
quando mi sono accorto che il serbatoio era a secco, così mi son
diretto verso il distributore più vicino. C'era una lunga fila di
"centauri" ad abbeverare i loro "mostri", così ho
proseguito per il successivo che, essendo situato su una forte
discesa, mi avrebbe consentito di arrivarci anche nel caso fossi
rimasto senza benzina. Nel percorrere i circa due kilometri di strada,
mi son ricordato di quando, nello stesso periodo primaverile di dodici
anni fà, andavo in giro con Coco' saldamente aggrappato al manubrio
ed in piedi sulla pedana di un altro mio vecchio scooter... Aveva 4
anni e lo portavo al bar a gustarsi un gelato e soprattutto la
liberta', dopo un anno di chemioterapia in ospedale. Intanto ero
arrivato al distributore e tali dolci/tristi pensieri si
allontanarono. Fatto il pieno, presi mentalmente nota dei Km segnati
sul tachimetro -come d'abitudine- per controllare i consumi del nuovo
dueruote e.... restai a bocca aperta: il contakilometri indicava 2223,
ovvero 22 e 23, cioé il giorno di "partenza" di Coco' e
quello di nascita (22 Aprile, 23 Febbraio). Coincidenza? ADC? Non lo
so, ma se non avessi scartato il primo distributore, di certo non
avrei mai notato quella strana e significativa combinazione di numeri.
La stessa cosa avvenne il giorno del funerale del mio Papa': ripresa
l'auto al cimitero, dopo il funerale, il contakilometri indicava il
numero di targa della sua auto: 19356. ALS Claudio WM
DA: TIZY
IL:22/05/2005 20.31
Re: caso ANGELI! + ADC del WM
(ADC)
Bé allora vi
racconto anch'io questa...mio figlio Devan suonava il sax e una delle
sue canzoni preferite era ed é "I'll be missing you",
cantata da Puff Daddy. Ogni volta che salivo in auto, nei momenti
in cui la sua mancanza si faceva piú profonda e accendevo la
radio...veniva suonata questa canzone . Poco tempo fá, andai al
cimitero e dato che la nostra auto se ne é andata dallo
sfasciacarozze , pensavo tra di me che il mio angioletto non poteva piú
mandarmi la sua musica...aspettando il bus, andai a trovare le mie
amiche fioraie e appena entrata nel negozio..alla radio...Puff Daddy
mi cantava a tutto volume, la dolce melodia di I'll missing you.
TIZY
OOBE: OUT OF BODY
EXPERIENCES - ESPERIENZE EXTRACORPOREE
UN'ALTRA OBE
DI UN NOSTRO LETTORE
(04-12-10)
Riceviamo da un Lettore
(che vuole
restare anonimo e chiameremo "Giorgio") questo
interessantissimo resoconto di una delle sue tante "uscite dal corpo",
che
ha trovato tragica conferma nella realtà, avendo egli visto in astrale quanto
poi effettivamente verificatosi. Come per tutti i fenomeni Paranormali, solo una
puntuale verifica di avvenimenti presenti o futuri può darci sicurezza
matematica della genuinità di tali racconti, checchè dicano gli scettici che, di
certo, affermerebbero sfrontatamente che si tratta di pura casualità. Nè, per
spiegare episodi simili, vale ricorrere all'ipotesi della così detta "Super-Psi"
(vedi) secondo cui si potrebbe attingere a
ricordi di fatti già avvenuti.
----------------------------
<<L'esperienza che sto per raccontarvi si é presentata spontaneamente
molti anni fa, direi che è unica nel suo genere, è molto
forte...dolorosa, ma contiene un messaggio di speranza molto preciso.
Ecco il resoconto che ho inviato al Webmaster de "La Pagina degli
Amputati" a beneficio dei suoi tanti Lettori. >>
-------------------------------------------------
<< Mi trovo già in astrale quando divento
cosciente.. subito sento le vibrazioni...mi guardo attorno... come al
solito cerco di capire in che posto mi trovo e faccio qualche piccolo
spostamento col mio astrale, poi cerco di fare qualcosa che ora non
ricordo bene; improvvisamente sento che non riesco più gestire
volontariamente i movimenti, una forza mi costringe a tornare indietro
sui miei passi, mi sento costretto ad avvicinarmi a una specie di
muro... di barriera... non so di preciso, la sua altezza era circa di un
metro e mezzo perciò potevo vedere facilmente al di là di questo
ostacolo.
Dietro al muro c'è un grande schermo,( immaginatevi di essere al cinema
seduti in una delle prime file, ) nel quale vedo una strada asfaltata
che si estendeva dal limite sinistro dello schermo a quello destro, al
di là della strada dei campi d'erba...più in fondo degli alberelli; sul
ciglio della carreggiata vedo una giovane donna che teneva per mano una
bambina -avrà avuto 4-5 anni- bionda con i capelli lunghi che
terminavano con dei bei riccioli, stavano lì fermi...forse aspettavano
qualcosa..non so.
Improvvisamente vedo la bambina che si stacca dalla mano della giovane
donna e comincia a correre attraversando la strada...poi vedo in
primissimo piano la donna che cerca di riprenderla...corre con le
braccia protese in avanti..nei sui occhi la paura..il terrore...
Rivedo la bambina...ormai è al centro della strada, dal lato destro
dello schermo vedo arrivare un automobile...capisco il grande pericolo
che sta correndo la bimba, vorrei fare qualcosa ma sento che non posso
fare assolutamente nulla...poi l'inevitabile impatto... La bimba
vola letteralmente almeno per 5-6 metri e cade nel vicino campo
d'erba... La vedo esanime sul prato a faccia in giù...provo un dolore
fortissimo mentre continuo attonito a guardarla, penso:
' E' morta '.
Poi, con immenso stupore, vedo che muove un braccio... e poi anche il
corpo.. allora dico dentro di me:
'Ma!!! è ancora viva !' e sento una gioia dentro che però dura solo
qualche attimo: vedo che si rialza, saltella tra i fili d'erba, si ferma
raccoglie qualche fiore, saltella ancora e piano piano si allontana
sempre più, fino a scomparire tra gli alberelli che stavano in fondo.
Il giorno dopo racconto questa esperienza ad un amico col quale mi
confidavo su queste cose, lui ascolta, ma non sembra interessato più di
tanto. Tre o quattro giorni dopo al mattino presto, come al solito,
compro il giornale e mi avvio ad aprire il mio negozio.
Prima di dedicarmi al mio lavoro apro il giornale per dare un'occhiata
veloce e sulle pagine delle notizie locali leggo un titolo che mi
colpisce. Più o meno diceva:
”
Bimba scappa di mano alla mamma, attraversa la strada.
Viene investita da una macchina e muore.”
Subito incomincio a leggere l'estensione del titolo e tutta la cronaca
attentamente...quello che ho letto é esattamente quello che vi ho raccontato in
questa esperienza astrale. Naturalmente il cronista non raccontava che la bimba
si era rialzata e se n'era andata saltellando e giocando con i fili d'erba.
Dimenticavo: il tipo di automobile era compatibile con la forma che ho visto io.
Spero che questo mio resoconto possa portare un pò di sollievo e di speranza, in
tutte le persone che hanno avuto l'immenso dolore di perdere un figlio. >>
********************************************
Esperienza extracorporea:
LA OBE DI PAOLO (12-11-10) GRAZIE
SARA!
Mio caro Claudio, vorresti far
conoscere ai lettori del tuo sito questa dettagliatissima testimonianza
OBE che ho raccolto? Un dolcissimo abbraccio.
Sara Luce
-LE PAROLE DEGLI ANGELI-
Per lavoro, nel 1982 mi trasferii, con
moglie e bambina piccola; non essendo riuscito a reperire sul mercato,
un'abitazione in affitto, fui costretto ad indebitarmi col mutuo di 90
milioni. per comprare casa .
Soffro di una fastidiosa rinite ed uno specialista mi consigliò
un'operazione al setto nasale, per poterne poi scoprire l'origine del
problema. Un pomeriggio, mi operarono e la sera mi ritrovai nel letto
col naso pieno di garze. Sul tardi, convinto che per smaltire prima
l'anestesia, fosse necessario urinare, ritenni opportuno andare in bagno
con le mie gambe, perché mi sentivo in grado di poterlo fare. Il bagno
era situato alla parte opposta del lungo corridoio. Quando intrapresi la
passeggiata, incominciai ad avvertire un po’ di debolezza,
probabilmente, durante l'operazione avevo perso un po’ di sangue e
mentre camminavo, sentii una strana sensazione di leggerezza. A metà
corridoio sentii il cuore che aumentava velocemente i battiti; per non
cadere mi fermai, accostatomi al muro col proposito di riposarmi ed
aspettare che i battiti tornassero normali, ciò avvenne dopo un po’ e
quindi ripresi a camminare più lentamente, cercando di non affaticarmi,
ma dopo pochi passi il cuore ancora riprese ad aumentare di velocità,
però questa volta il ritmo era ancora molto più veloce; dopo qualche
passo mi fermai di nuovo ad aspettare che i battiti rallentassero;
avvenne ciò ma di poco, nonostante la mia lunga attesa appoggiato al
muro. Ormai ero più vicino al bagno e volli proseguire verso la meta
prepostami; dovevo farcela, anche se molto lentamente arrivai in bagno e
tenendomi sempre al muro, dopo un altro po’ di altro tempo feci solo
qualche goccia e mi accorsi che i battiti non erano così tanto veloci e
mi sentii incoraggiato ad effettuare il viaggio di ritorno.
Appena mossi i primi passi la situazione cardiaca precipitò; effettuai
altri tentativi di sosta ma i battiti non accennavano più a diminuire
finchè, quasi a metà corridoio, non sentii più le vibrazioni del cuore.
Un attimo dopo non vidi più niente, buio completo. In quel momento mi
preoccupai di controllare che le palpebre fossero ancora aperte, cercai
di spalancarle il più possibile, la sensazione della loro effettiva
apertura sembrava corrispondere al vero ma non vedevo lo stesso. Le
poche forze nelle gambe ormai sentivo che erano non più sufficienti a
reggere il peso del corpo, sentivo che venivano meno e contro la mia
volontà già stavo piegando le ginocchia … stavo per cadere. Per evitare
ulteriori conseguenze della sicura rovinosa caduta e preoccupato che
avrei sbattuto la testa in terra, mi appoggiai con tutto il corpo e le
spalle al muro cercando di tenermi, per quanto mi era possibile, in modo
eretto e di non cadere in avanti o indietro. Mentre andavo giù il mio
ultimo pensiero lo volsi alla mia famiglia che stavo per rovinare,
perché "proprio in quel momento della mia vita, mi stava capitando
questo evento non programmato e mi rammaricai che, avendo da poco
contratto quel pesante debito, lasciavo nei guai la povera moglie, senza
alcun reddito e la figlioletta". Appena ebbi questo pensiero, il
cervello smise la sua attività e non so poi quanto tempo trascorse. Mi
ritrovai a guardare la scena del corridoio dov’era afflosciato un corpo
immobile a terra sotto il muro, da una prospettiva diversa da quella che
ricordavo di avere poco prima.
Mi ritrovai sospeso a pochi centimetri dall'angolo superiore opposto
all'uscita del bagno, proprio subito sopra la grande finestra della fine
del corridoio. Mi parve subito una situazione veramente strana e stetti
lì a cercare di rendermi conto per bene, se quello strano fenomeno fosse
veritiero o frutto di fantasia. Guardavo sopra di me e vi era il
soffitto, ai lati i muri. Osservai il corridoio con tutti gli ingressi
delle camere ecc., guardavo con vero e proprio distacco quel corpo
ammonticchiato in terra, immobile, ma solo con l'intento di rendermi
conto della nuova situazione e basta.
Quel corpo, non mi dava nessuna emozione affettiva, come si trattasse di
un oggetto estraneo, che non mi era mai appartenuto fino a poco prima.
Ne ignoravo sia l'esistenza che la precedente sua funzione di
contenitore; nemmeno più il pensiero al lavoro, alla famiglia, alla
nuova casa, all'auto, niente. Quello che invece m’interessava era di
rendermi conto che me ne stavo li a goderne di quella nuova ed unica
sensazione, fra l'altro mi preoccupai d'ispezionarne scrupolosamente la
mia consistenza e constatai senza meravigliarmene, di non averne. Mi
sentivo una telecamera sospesa. Mi compiacevo di non avvertire più la
sensazione di freddo, del calore, dell'unto derivato dall'umore del
proprio corpo, gli odori, non sentivo la fastidiosa sensazione di
compressione, del peso continuo che continuamente opprime e a volte fa
mancare il respiro. Era proprio bello starsene lì. Dopo queste
constatazioni, riguardai verso la fine del corridoio e trascorso chissà
quanto tempo, vidi una persona che vegliava un altro ricoverato a fianco
al mio letto situato in fondo alla stanza, probabilmente avendomi visto
uscire e non più rientrare da forse troppo tempo, mise la testa fuori,
guardò in quella direzione e vide il " mio? " corpo. Subito, si
precipitò nella stanza di fronte dov'era l'infermiere che uscì
infilandosi il camice, insieme si affrettarono ad andare verso il corpo.
Effettuarono vari tentativi di afferrare quel corpo flaccido, con
l'intenzione di sollevarlo, ma non vi riuscirono e l'infermiere,
imprecava per gli insuccessi dell'operazione finchè suggerì all'altro,
di prendermi da sotto le ascelle e così, con questa mia testa e
avambracci a penzoloni in avanti, mi trascinarono lungo il corridoio.
(Sento la necessità di puntualizzare che, in quelle condizioni, non ho
mai avvertito la sensazione della cognizione del tempo). Seguii tutta la
faccenda fino a che non persi il contatto visivo con il corpo e cioè,
finchè non entrò nella stanza anche la punta dei piedi; dopo di che, "
buio completo " per tutto il tempo che fu necessario trascinarmi, dalla
porta fino al bordo del letto che era il 4. Non so quanti tentativi
effettuarono e quanto tempo impiegarono per rimettermi sul letto senza
riuscirvi, so soltanto che ad un certo momento avvertii una sensazione
disgustosa, spiacevole, se non orripilante, di essere imprigionato in
una tuta abbottonata troppo stretta, una cattiva sensazione di
compressione esasperata e continua, di un caldo soffocante umido, di
umore untuoso, una sensazione di odore nauseante, la sensazione di peso
quasi insopportabile; mi resi conto con rammarico, disgusto, di essere
rientrato nel corpo. Aprii gli occhi e mi ritrovai in ginocchio, con la
testa poggiata sul letto, col volto nella direzione dell'infermiere che
continuava a brontolare e forse stava meditando di come avrebbe potuto
rimettermi sul letto; chiesi all'infermiere, di cosa mi fosse accaduto e
mi rispose che non era successo niente. Resomi subito conto delle loro
difficoltà nel rimettermi sul letto, proposi che avrei provato a farmi
forza almeno con una gamba, provai ad alzare il ginocchio, ci riuscii,
puntai il piede con la forza che potevo ed i due ne approfittarono ad
effettuare la spinta sufficiente, per farmi salire.
Dopo quella strana esperienza, continuai a vivere come se nulla di
straordinario mi fosse mai accaduto, per più di dieci anni non ne parlai
mai a nessuno, perché quell'episodio per me non aveva nessuna
importanza, perché lo ritenni da subito un frutto derivato dagli effetti
dell'anestesia.
Conobbi un poliziotto che chiacchierando del più e del meno, mi raccontò
della sua esperienza extracorporea vissuta però da bambino ad 8 anni. A
Bracciano andò a giocare sul lago che si era ghiacciato, d’improvviso
gli si aprì il ghiaccio sotto i piedi ed è andò in acqua, ed anche lui
si vide dall'alto, mentre era immobile sotto lo strato di ghiaccio.
Anche lui ebbe le stesse mie sensazioni d’indifferenza verso il corpo,
vide le persone che essendosi accorte del fatto urlavano dai balconi;
l'autoambulanza che arrivò quasi subito, i ripetuti tentativi di
estrarlo da sotto il ghiaccio, i lanci delle coperte dai balconi; seguì
la corsa dell'autoambulanza che lo portò fino a casa sua, la scena di
come lo sistemarono su di una poltrona coprendolo con le coperte e
ravvivando al massimo il fuoco del vecchio grande camino antico.
Ascoltava tutto quello che dicevano e poi la sgradevole sensazione del
rientro.
Sembrava che fino a quel momento la mia esperienza, l'avessi
dimenticata, ma pensando che il bambino non era sotto l'effetto
dell'anestesia, mi si ripresentò tutto in memoria, non avevo dimenticato
proprio niente. Non brillo di buona memoria e mi stupì il notare come il
fatto traumatico accadutomi più di dieci anni prima, lo ricordavo così
bene, sin nei minimi particolari e con la stessa lucidità di come se mi
fosse accaduto un momento prima.
In quel tempo vi era un programma televisivo "MISTERI" ove parlavano
proprio di esperienze simili avute da tante altre persone, anche molto
più complesse della mia, poi incontrai altre persone che mi parlarono
personalmente della propria esperienza e incominciai a convincermi che
quell'avvenimento non era un fatto usuale che poteva essere concesso di
sperimentare a tutti. Incominciavo a chiedermi il perché proprio a me
era capitato di sperimentare quello strano fenomeno che pensandoci bene,
effettivamente non mi aveva lasciato nessuna sensazione sgradevole, anzi
a dire il vero mi piacerebbe riprovarla, perché in quello stato, non
avevo i ricordi di tutti i patimenti, i dolori, le difficoltà le
contrarietà che ogni giorno della vita io come tutti, siamo costretti ad
affrontare.
Parlo di questa mia esperienza a tutti quelli che hanno paura di morire
specie a quelli che, pur pregando da anni, hanno nell’inconscio quello
che gli fu messo da chi doveva insegnare effettivamente chi è Dio e che
non l’ha presentato come un Padre buono e misericordioso, specie per noi
che siamo per ora costretti in questo involucro, ma come un giustiziere
che ci aspetta al varco. Io sono convinto che l’aver ascoltato le mie
ultime parole, il mio ultimo pensiero d’Amore, la mia grande
preoccupazione per mia moglie, per la mia figlioletta, per i debiti in
cui le avrei lasciate, abbia, nella misericordia di Dio, permesso che
ritornassi nel mio corpo e continuassi la mia vita al loro fianco.
La pace sia con voi Paolo
220>221>
343>344>
OBE CON
MONS. BENSON?(05-02-10)
Una nostra
lettrice, esperta in viaggi astrali, ce ne racconta uno, in cui
avrebbe
incontrato il Cardinale Benson, dal cui libro è tratto
l'articolo archiviato
QUI
.
-----------------------------------------
Mi ero
alzata alle tre e mezza del mattino per chattare con un'amica
che abita in Olanda. Non capita spesso, ma avevamo un
appuntamento e sono rimasta a chiacchierare online con lei per
un'oretta, bevendo il caffè.
Dopo la chat, ero molto determinata nell'intento di avere un'OBE:
ne avevamo parlato.
Non avevo molto tempo a disposizione, perché
dovevo andare al lavoro entro le 9 del mattino. Nondimeno sono
tornata a letto per cercare di riaddormentarmi ed avere
l'esperienza.
Preciso che qualche mese prima in sogno mi era
stato promesso un 'giretto' in Paradiso, e nutrivo grandi
speranze che i tempi fossero maturi.
Devo precisare che all'epoca dei fatti ero immersa nella lettura
di un libro, chiamato Life in the World Unseen,
di A. Borgia, il
cui protagonista è un ministro della Chiesa Anglicana che parla
del proprio trapasso nel mondo dello Spirito e di tutte le cose
che aveva dovuto disimparare circa la religione (sebbene ciò
fosse avvenuto in modo del tutto non traumatico, anzi gioioso ed
entusiasta, fra colleghi che si accorgono con meraviglia che le
cose stavano molto meglio di come credevano) ed i luoghi trovati
e gli spiriti incontrati nella nuova dimensione.
Al momento del trapasso, gli dà il benvenuto un altro uomo di
chiesa deceduto prima di lui, che per l'occasione indossava i
medesimi paramenti che usava indossare sulla terra.
In occasione di una visita ricevuta nel Mondo dello Spirito da
una delle Sfere più Elevate, descrive un altro spirito che era
stato in terra un ministro della chiesa (dal libro si evince che
quest'ultimo doveva aver ricoperto una posizione molto elevata
nel suo
ministero, tipo vescovo o cardinale, sebbene avesse
completamente abbandonato tutte le false credenze che la sua
religione comportava).
Per tornare alla mia esperienza all'alba del 4 settembre, sono
tornata a dormire ed erano già passate le 6 quando ho cominciato
a sognare. Durante il sogno ad un certo punto mi sono resa conto
che stavo sognando, in un momento in cui mi trovavo davanti ad
una lavagna su cui c'erano scritte delle parole col gesso
bianco, da parte di un nostro amico di famiglia morto nel 2002,
che dicevano: "Dille di non pensare alcun pensiero proprio e di
aspettare un attimo senza pensare a nulla ....". È stato proprio
seguendo questo suggerimento che mi sono resa conto di trovarmi
in un sogno, e poi di essere sveglia con la mente nel corpo
addormentato, di essere libera di alzarmi dalla versione astrale
del letto e fare un giro della versione astrale della casa.
Naturalmente, ero entusiasta dell'occasione, che era proprio
quella che mi ero riproposta poco prima. Sono uscita dalla
camera da letto "camminando" (in astrale) e mi sono ritrovata in
una casa molto più ampia della nostra. Nella sala di questa casa
più grande, ho incontrato con grande meraviglia una specie di
cardinale, che mi offriva quella che sembrava una tazza di
caffè, anzi ad essere più precisa un 'cappuccino'. Leggermente
interdetta, l'ho accettata però con cortesia per non apparire
sgarbata, e ho anche fatto il gesto di bere, sebbene non abbia
sentito il sapore di alcunché. Ma questa specie di cardinale mi
ricordava in tutto lo spirito elevato di cui parla Borgia nel
suo libro. Inoltre il concetto della tazza di caffè come valenza
spiritualmente energizzante mi era stato presentato in un
importantissimo sogno lucido nel maggio del 2002, quando ho
incontrato appunto il caro amico di famiglia di cui prima, morto
in Aprile, al seguito della cui morte avevo perso per almeno una settimana la fede nell'esistenza dell'Aldilà, che mi
aveva fatto una bella ramanzina su quanto fosse dispiaciuto di
quel periodo in cui avevo perso la mia fiducia. Mi aveva detto
che il fatto di immaginare che dopo la morte ci fosse il nulla
(e che lui non esistesse più) era stato come privarlo della sua
tazza di caffè al mattino (ci sono moltissime OBE che attinenti
a questa persona e a sua moglie, morta 40 giorni dopo di lui …
ci sarebbe da scrivere un libro! Insomma è il più loquace
comunicante che io abbia nell'Aldilà).
Insomma, presumo che la visita del Cardinale con la tazza di
caffè debba aver rappresentato una visita piuttosto importante
ricevuta dal Mondo dello Spirito, specie perché rappresentava la
figura presentata da Borgia, un Ministro nel vero senso della
parola, che con gioia ed umiltà ha rivisto tutto il suo credo.
Dopo aver bevuto il caffè, il cardinale se n'è andato e mi sono
ritrovata ad esplorare l'ambiente circostante.
Mi sono guardata (come mio solito) in un paio di specchi
astrali, ed ero molto contenta del mio aspetto che (al contrario
di quanto mi accadeva nei primi viaggi astrali compiuti nei
primi anni '90) mi rimandava un'immagine di me molto radiosa e
sicuramente più radiosa della mia immagine fisica. A quel punto
non ero però sufficientemente concentrata sull'obiettivo
originale: fare un giretto in Paradiso. Ho tentato di spiccare
il volo un paio di volte, ma per qualche motivo non ha
funzionato e sono rientrata nel corpo.
Per quanto riguarda
le esplorazioni della versione astrale della mia casa, sono
sempre stata troppo vigliacca per guardare il mio corpo nel
letto, per quanto l'abbia sentito respirare (tipico respiro del
sonno) e ci abbia anche infilato un braccio dentro per vedere
che consistenza avesse. Viceversa, avevo il coraggio, quando mi
trovavo fuori dal corpo, di specchiarmi per vedere come era
fatto il mio corpo astrale. Nelle prime esperienze, in un'epoca
in cui non ero molto felice, ero sorpresa nel vedere che lo
specchio mi rimandava un'immagine brutta di me: ad esempio,
avevo come delle ecchimosi o cerotti sul viso, i capelli in
disordine, vestiti brutti. Più in là negli anni, con il
verificarsi di esperienze belle e anche mistiche, la mia
immagine riflessa dagli specchi in astrale è diventata molto più
radiosa. Ho anche usato molto gli specchi come 'portali' di
passaggio nell'altra dimensione. Non per niente mi ha sempre
appassionato il racconto di Alice nel Paese delle Meraviglie che
passa attraverso lo specchio ed entra in una casa dove tutti gli
oggetti sono animati per poi avventurarsi in un'altra
dimensione.
Questa è stata la prima OBE in 8 mesi. Più ci penso, più sono
convinta che la lettura del libro di Borgia ed altre letture
correlate, mi abbiano messo in contatto con questo spirito
elevato, rappresentante della VERA spiritualità proveniente
dalle sfere più elevate, e che il caffè o cappuccino astrale
offertomi non sia stato un semplice atto di cortesia, ma come un
benvenuto in una nuova fase della mia ricerca esplorativa.
Devo anche sottolineare quanto le parole del mio amico scritte
sulla lavagna, che mi invitavano a sospendere momentaneamente i
'miei pensieri', con la conseguente uscita da un sogno comune e
l'ingresso in un sogno lucido (trampolino di lancio frequente
per le OBE) non erano in effetti solo scritte alla lavagna,
(sebbene questo fosse quello che in sogno vedevo) ma sono state
pronunciate nella mia mente… le ho proprio sentite.
Quindi questo mio amico-Guida sarebbe entrato nel mio sogno e mi
avrebbe svegliato dal sogno stesso, dandomi le istruzioni
necessarie su come procedere per l'esperienza astrale. Questo
comportamento è assolutamente coerente con la personalità di
questa persona sia nella vita che nel dopo-vita, ed avvalora
l'idea che mi segua e mi guida.
Aggiungo che il motivo per cui mi ha attratto il libro di
Borgia, che è anche quello per cui la mia amica me lo ha dato, è
il fatto che egli descrive un piano definito da molti in inglese
"Summerland" o Terra dell'Eterna Estate, facilmente visitabile
da parte nostra, anche se ci troviamo ancora in un corpo fisico,
mentre dalle Sfere più Elevate è più facile che ci arrivi in
visita qualcuno, che non il contrario.
VIAGGIO
FUORI
DAL
CORPO
(18-01-09)
Dal
nostro
Forum,
ecco
il
racconto
della
OBE
di
alex,
inviatoci
da
Mariagrazia,
MAMMA
DELL'ANGELO
FEDERICO
Ciao
Mariagrazia,
innanzitutto
devo
chiederti
di
stare
estremamente
serena
per
un
motivo
molto
semplice:Federico
non
è
solo!
Non
sono
impazzito,
vedi,
durante
il
mio
coma
ho
avuto
quella
che
non
so
definire
con
precisione
ma
che
io
ricordo
come
un
sogno
e
che
forse
in
realtà
è
stata
una
vera
e
propria
esperienza
transitoria
che
ora
ti
spiego.
Mi
son
visto
dall'alto
nel
letto
d'ospedale,
e
poi
mi
son
trovato
in
una
stanza
bassa
di
cui
non
vedevo
pareti
ma
molto
luminosa,
comincio
a
camminare
ed
arrivo
davanti
ad
una
panchina
di
fianco
alla
quale
vedo
nonno
paterno
col
vestito
buono
che
mi
guarda
corrucciato
e mi
dice
"Putìn,
via
dad
chi!"
(ragazzino
via
da
qui!),
nonno
non
era
una
persona
con
la
quale
discutere,
e
quindi
ho
girato
i
tacchi
e
via...
dopodichè
mi
son
svegliato
dal
coma..
Quando
ho
raccontato
questa
cosa
a
mamma
mi
disse
di
aver
avuto
lo
stesso
sogno
ma
con
nonno
che
riferendosi
a me
che
vedeva
di
spalle,
che
ero
uno
di
Roma
(dove
vivevo)
ma
che
sarei
stato
poco
tempo
li e
che
sarei
dovuto
tornare.
Dopo
le
mie
dimissioni
dall'ospedale,
ho
cominciato
a
ricercare
altre
persone
che
hanno
avuto
la
mia
stessa
esperienza
e mi
è
stato
spiegato
che
quando
uno
se
ne
va
dal
proprio
corpo,
cioè
sta
per
morire,
si
trova
in
una
zona
che
non
è ne
vita
ma
non
è
ancora
aldilà,
ed
in
questa
zona
è
accompagnato
e
sorretto
da
una
persona
già
morta
alla
quale
si è
stati
molto
legati
in
vita
e lo
fa
in
modo
che
sia
immediatamente
riconoscibile.
Nonno
infatti
si
mostrò
con
la
panchina
sulla
quale
capimmo
della
sua
malattia
e
col
vestito
buono
col
quale
è
stato
seppellito,
l'unico
buono
che
avesse
(nonno
era
casaro)!
Per
questo
ti
dico
che
Federico
è
sicuramente
in
buona
compagnia
con
qualcuno
che
anche
tu
conosci
e di
cui
ti
fidi.
So
che
ti
sarà
difficile
accettarlo
ma
in
alcuni
momenti
ho
sperato
di
andare
dall'altra
parte
per
tutto
il
dolore
che
ho
dovuto
sopportare,
e
ricordo
di
aver
chiesto
chiaramente
l'eutanasia
quando
ero
in
rianimazione...
ricordo
anche
che
i
primissimi
tempi
dopo
l'incidente
rifiutavo
anche
solo
l'idea
di
una
nuova
moto...
ma
dopo
pochi
giorni
già
pensavo
a
cosa
avrei
comprato...
(Alex)
"IO ESCO DAL CORPO!"
(17-07-08)
Buongiorno Claudio, mi chiamo
Barbara, sono venuta casualmente a conoscenza di questo sito, poichè
stavo facendo una ricerca sullo stato alfa, o come lo chiamate voi,
viaggio fuori dal corpo.
Mi capita spesso di fare quest'esperienza, sin
da quando ero piccola. In momenti di estrema rilassatezza, molto spesso
il pomeriggio quando m'appisolo su letto.
E' una condizione molto
particolare, perchè non si dorme ma non si ha neanche la percezione
fisica del corpo. E' come se lo spirito fluttuasse nell'aria, riesco
anche a vedere il mio corpo dall'alto! Io non vedo e non parlo con
persone morte, anche se mi piacerebbe molto vedere la mia nonnina, ma
piuttosto mi catapulto nella realtà contemporanea o nel prossimo futuro.
Riesco a vedere episodi che stanno succedendo in quel momento o cose che
succederanno di lì a poco!
Le prime volte fui spaventata da questa cosa, anche perchè ero piccina,
ora è quasi la normalità! Le persone alle quali lo racconto quasi hanno
paura di me!
Ho avuto molte conferme in merito alla veridicità delle mie "visioni".
Purtroppo non le riesco a gestire, sono spontanee, e non riesco neanche
a pilotarle, vedo solo quello che "capita", molto spesso sono degli
eventi di persone che conosco ed alcuni tristi. Per empio 3 anni fa ho
previsto che la sorella di un mio amico avrebbe partorito prematuramente
e che il bambino non ce l'avrebbe fatta, e di lì a una settimana le cose
sono andate esattamente così! Sinceramente non ho avuto il coraggio di
dirlo al mio amico, era troppo triste. Ora la domanda che mi faccio
molto spesso, che senso hanno queste visioni?A quale scopo? Ci deve
essere un perchè? Perchè ho questa dote, cosa ci devo fare? Prima o poi
nella vita incontrerò un "mentore" che mi faccia capire queste cose?
Quest'ultimo periodo vedo sempre la stessa persona, un ragazzo/uomo,
dev'essere straordinario, perchè sembra quasi che il suo corpo brilli,
so che fa il medico perchè molto spesso lo vedo con il camice bianco,
non lo conosco, mai visto materialmente, ma non capisco perchè mi si
ripropone spesso nelle recenti visioni. Tu cosa ne pensi? Sarei
felicissima di dare un contributo al vostro sito. Saluti, Barbara.
Una
nostra affezionata Lettrice ci scrive
dall'estero per raccontarci di questa sua
involontaria OBE. Non è facile uscire dal
corpo e tanti che ci hanno provato, ma senza
un'adeguata preparazione, si sono alla fine
rassegnati. Noi vi suggeriamo un libro che
può aiutarvi molto: si tratta di Come
uscire fuori dal corpo
(Viaggiare nel mondo astrale e sperimentare
il sé superiore) di
William Buhlman(clic sulla copertina qui a sn),
presentato dall'Autore all'ultimo Congresso
di Bellaria.
Ora lo potete acquistare anche via Internet, cliccando sul link. Alla
nostra amica (che vuol restare anonima)
facciamo i nostri più vivi complimenti e la
esortiamo a continuare su questo cammino,
facendo tesoro della propria esperienza e la
ringraziamo per la bella testimonianza che
ha voluto condividere con tutti noi.
------------------------------------------------
Caro Claudio, ho trovato il tuo
sito per caso cercando in Internet
sull'Aldilà. Mi permetto di
darti del tu, leggendo la tua storia mi pare
di capire che per te va bene, fosse il
contrario ti prego di scusarmi.
Mi chiamo L
abito da 23 anni all'estero ho due
figli qui in terra ed un piccolo Angelo
lassù: sì sono anch'io una Mamma Amputata.
La mia piccola è volata via lo scorso
Novembre a soli 22 mesi . Sai leggendo la
storia di Coco' mi sono molto commossa e ho
quasi ritrovato la mia storia.
Inutile dirti il
dolore e la disperazione so che hai vissuto
gli stessi momenti. In febbraio sono
andata da mia madre e mia sorella mi
ha regalato i libri "Matthew parlami del
paradiso" e "Gli angeli intorno a me", ed io
entrando in una libreria mi sono
ritrovata per caso tra le mani " I messaggi
della speranza" di Paola Giovetti e l'ho
comprato. Tornata a casa ho iniziato a
leggere questi libri, ti devo dire che
anch'io ero un pò scettica, pensavo che ci
fosse qualcosa oltre, ma non avevo mai
approfondito, leggendo questi libri, poi
ne ho comprati degli altri e cercando in Internet sull'Aldilà mi sono sempre più
convinta che ci deve essere un'altra vita dopo
la morte, non è possibile solo nascere
morire e poi... fine! Che senso avrebbe?
Il 28 marzo mi
accadde una cosa molto strana. Quella sera
sono andata a dormire alle 23.30, mio marito
è rimasto a guardare la tv, pensavo a mia
Figlia, le ho dato la buona
notte, dopo ho avuto una sensazione strana
e brividi di freddo (dopo la sua perdita
ho molto spesso brividi di freddo). Sento una
forza che mi trascina di sopra, mi trovo
sopra il soffitto e vedo il mio corpo sul
letto... ho paura, mi ritrovo di nuovo sul
letto, ma poco dopo questa forza mi
trascina un'altra volta di sopra; non ho più
paura e penso solo che devo cercarLa. Mi ritrovo
in una casa sconosciuta la vedo in
piedi, bella, sana (purtroppo a 22 mesi non sorreggeva neanche la
testa), cammina
normalmente come una bimba di 2 anni, mi dà la
sua manina e mi mostra le camere di questa
casa. Non parla, ma io sento una voce che
dice 'devi raccontare tutto a tuo fratello'.
Mi sento di nuovo trascinata e mi ritrovo
nel letto; guardo l'orologio: sono trascorse 2
ore, tu penserai hai sognato... ma sono sicura
che non dormivo ed è stato tutto così reale!
(leggendo dopo un libro dei Guggenheim penso
che possa essere stata un'uscita fuori dal
corpo). Il giorno dopo ho telefonato a mio
fratello e gli ho chiesto se per caso avesse
sognato la bimba. Lui è molto stupito e mi
dice come fai a saperlo? Lui l'ha sognata
che gli dà la sua manina e vicino c'era un
ragazzo che lui non conosceva.
Mio marito dice
che Lei mi ha portato nella sua dimensione
per farci sapere adesso dove si trova e che
sta bene. Tu cosa ne pensi?
Scusa questa
lunga E- mail ma avevo il bisogno di
parlarne ad una persona come te che può
capire!
Un caro saluto,
L .
INTERESSANTE OBE DI UN NOSTRO LETTORE(15-04-07)
Carissimo
Claudio,
sono G. spero ti ricorderai di me anche se ci siamo scambiati
solo due brevi messaggi nei mesi scorsi.
Mi permetto di disturbarti per avere un tuo giudizio su un fatto che mi
è capitato dopo la “partenza” di mia mamma.
Premetto che assumo solo Eutirox per la tiroide (per il quale come ben
sai non sono previsti effetti allucinogeni… ) e che non faccio uso di
alcolici e droghe.
Il fatto è capitato il 30 agosto 2005, circa quattro mesi dopo la
“morte” di mia mamma.
Ero a letto, in uno stato di dormiveglia dopo un riposino pomeridiano (h
14.30) e non avevo proprio voglia di alzarmi: continuavo a guardare la
sveglia sul comodino pensando ad un lavoro che dovevo fare nel
pomeriggio. 14.30…14,32…14.35…ad un certo punto ho notato che le mie
mani erano diventate luminescenti con sfumature
blu, verdi e arancio e gialle.
In pratica mi sembrava di vedere una termografia delle mie mani.
Ecco, proprio una termografia.
Nei secondi successivi ho visto il mio corpo disteso sul letto, sempre
in visione “termografica” contemporaneamente da sopra e dal lato
sinistro. Tutto per pochissimi secondi.
Al termine di questa visione ho notato in alto, alla destra del mio
corpo disteso, un'immagine piatta e leggermente inclinata che poteva
anche assomigliare a uno di quei grandi specchi un po' inclinati che ci
sono dai barbieri (credimi è difficile trovare dei paragoni e dei
termini per descrivere un evento simile…). In questo “specchio” si è
formata un' immagine scura ed in brevissimo tempo ho capito che erano
due gambe vestite con pantaloni neri. Allora ho cercato di
guardare in alto “dentro” lo specchio per capire a chi
appartenevano quelle gambe ed ho visto
perfettamente la mia Mamma, vestita con una tuta nera e grigia
(anni fa aveva proprio una tuta così: la usava quando andava a fare
fisioterapia) e ci siamo guardati.
Non ha parlato, non ha sorriso: mi ha semplicemente guardato e la
sensazione che ho provato in quel momento è stata così grande che mi
sono messo ad urlare “ti vedo, ti vedo mamma!”
ed a piangere come neanche avevo fatto quando è spirata, dopo un’ agonia
straziante. Poi è svanito tutto.
Non posso dire di essermi “svegliato” perché, lo ripeto, ero in uno
stato di leggero dormiveglia e l’agitazione era troppo grande per capire
il momento in cui sono passato da uno stato all’altro.
Il tutto non è durato più di 20 secondi…forse anche meno.
Non mi è mai più successa una cosa simile anche se non sono mancati
altri “segni” di un certo rilievo che però per questa volta non ti
racconto, perché non voglio abusare del tuo tempo e della tua pazienza.
Tu cosa ne pensi? In cosa si può inquadrare un fatto come questo?
Ti sarò grato se, con tutta calma, mi dirai la tua impressione.
Ti chiedo scusa se ti ho contattato direttamente per raccontare questa
esperienza ma ho un po’ di soggezione ad entrare nel forum ( che
comunque leggo più volte al giorno…).
Grazie ancora per il tuo sito e per i tuoi interventi, sempre
interessanti, convincenti e consolanti: non immagini nemmeno l’aiuto che
dai…o meglio che date (non posso certamente dimenticare chi vive nei
“piani alti” e ti segue nel tuo lavoro…) a tantissime persone.
Ti auguro un sereno fine settimana.
Ciao. RISPOSTA DEL
WM
Carissimo G
La tua interessante esperienza mi pare proprio che possa essere
classificata fra le OBE (uscite spontanee dal corpo) in cui hai visto te
stesso (il corpo fisico) e l'aura vitale che lo circonda, a riprova che
non eri "morto". Direi che hai raggiunto un livello intermedio di
coscienza dove ti sei avvicinato alla tua Mamma (Focus 17>22 secondo
Moen) , dandoLe modo di "abbassarsi" per incontrarti.
Parli di "termografia" ed infatti l'aura ha diversi colori (vedi foto)
che vanno dal rosso al violetto, dove il viola -azzurro che sconfina nel
bianco luminoso indica una vibrazione molto elevata. Sarei lieto
d'inserire la tua testimonianza sul sito, se per te va bene (ovviamente
anonimamente) fammelo sapere.
Un abbraccio di Luce, CON L'INVITO A CONTATTARCI SUL FORUM!
Claudio
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Carissimo Claudio,
ti ringrazio molto per la tua
spiegazione e per le foto molto molto interessanti.
In effetti la faccenda della visione
“termografica” mi aveva portato fuori strada. Avevo letto qualcosa di
OBE, per giunta in maniera un po’ superficiale, ma le testimonianze
lette riferivano di visioni del proprio corpo dall’alto e non
menzionavano eventuali aloni luminosi e “incontri” con persone decedute.
Almeno quelle che avevo letto distrattamente io…
La tua interpretazione mi convince
molto anche perché non avevo considerato l’eventualitàdi un incontro a “metà strada”.
Appena ho un po’ di tempo mi vado a
leggere anchela sezione su Moen nel tuo
preziosissimo sito.
Ovviamente
acconsento volentieri alla pubblicazione sul tuo sito della mia
esperienza: da quasi due anni io trovo nei tuoi interventi, nelle tue
segnalazioni e nelle testimonianze pubblicate sul forum da tante persone
la forza per superare il lutto e sono ben felice di poter eventualmente
“ricambiare” il favore. Ti ringrazio.
G...
UN RACCONTO DI ESPERIENZA FUORI DAL CORPO(12-12-06)
Ciao, mi chiamo Maria Anna, il
29 maggio 2006, mia sorella Ninfa è morta in un incidente stradale,
aveva solo 31 anni ed un figlio meraviglioso di sette mesi. Nonostante
la disperazione, ho avuto dentro me la quasi certezza che lei in qualche
modo fosse ancora con noi. In molti abbiamo avuto una sorta di segno del
fatto che lei vive. Io ti racconto solo la mia esperienza, cercando di
abbreviare ed essere chiara. Premetto che da tempo credo di avere brevi
esperienze OBE, molte abbastanza confuse, ma i segni inequivocabili sono
le vibrazioni che precedono l'uscita dal corpo.
l' 8 giugno 2006, sono andata a riposare dopo il pranzo. Dormivo a
pancia in giù, col viso rivolto verso la parete cui è affiancato il mio
letto, per cui il mio campo visivo era molto limitato. Riuscivo a vedere
il mio braccio sinistro, il muro, la porta della camera, i piedi del mio
letto. Il mio era uno stato di dormiveglia, infatti sentivo mia madre
che, entrata in camera, trafficava in un armadio. Ad un certo punto,
dopo un po', ho avuto la netta sensazione che qualcuno si fosse piegato
su di me, alle mie spalle. Credevo che fosse mio padre che veniva a
controllarmi, a volte capita. Ma non potevo vederlo. Ad un tratto ho
sentito che questo qualcuno si allontanava per poi riavvicinarsi
nuovamente. Credendo di essere sveglia ho tentato di girarmi per vedere
chi fosse a disturbare il mio riposo. Ma mi sono resa conto di essere
del tutto paralizzata. E' stato un attimo. Ho capito che non era un
normale risveglio. Ho pensato subito a mia sorella. Ho compiuto uno
sforzo enorme ma non sono riuscita a girarmi. Sono così riuscita a
vedere con la coda dell'occhio una seconda presenza, questa ai piedi del
letto. Non ho potuto vederla in viso, ma era molto chiara, vestiva abiti
normali, tipo t-shirt e pantaloni, colore chiaro, era come vedere una
donna di mezza età, ma che fosse una donna l'ho solo percepito, perchè
non ho potuto osservare bene la persona. A quel punto ho cominciato a
sentire delle vibrazioni forti percorrermi tutto il corpo, ed ho
cominciato a vedermi sollevare sul letto. A quel punto ho avuto paura e
mi sono risvegliata. Che delusione atroce. Non sono riuscita a dire
addio a mia sorella!
Oltretutto sono rimasta con la curiosità sul chi fosse quella donna. Non
ci crederai, ma ho avuto anche questa risposta. Qualche giorno dopo, ci
ha chiamati una cugina del Canada, che mia madre non sentiva da una
vita, con cui non abbiamo mai avuto rapporti. Ci ha raccontato di due
sogni fatti pochi giorni dopo la morte di mia sorella, di cui oltretutto
la signora era all'oscuro, in cui la mamma della signora la informava di
trovarsi in casa mia, insieme a mia sorella!
Con questa mia testimonianza vorrei consolare quelle persone che pensano
di perdere i loro cari per sempre, non è così!! Io ne ho avuto la prova.
Ciao e complimenti per il sito.
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OOBE DI SARA (OBE)
(ESPERIENZA EXTRACORPOREA) 21-09-06
Avevo 19 anni, ero maggiorenne. Mi ero diplomata e a novembre avrei iniziato l'università. I miei genitori, per lavoro, si sarebbero trasferiti in una piccola cittadina in Toscana e volevano che andassi con loro. Io volevo restare a Roma, mi ero già sradicata una volta, a 12 anni, quando dalla Lombardia, mio padre era stato trasferito a Roma, conoscevo l'esperienza e non avevo la minima voglia di rifarla. Durante il tirocinio avevo conosciuto una ragazza che mi aveva, dopo aver parlato con i genitori, offerto di andare a vivere con lei e con il fratello nella casa che il padre aveva appena comprato per loro. Liti nella mia famiglia, musi e minacce, ma io ero veramente convinta e quella divenne la mia nuova casa.
Due ragazze di 19 anni e un ragazzo di 15, noi in una stanza e lui in quella accanto.
I primi giorni, la sera, la notte, non facevamo altro che chiacchierare, raccontarci una dell'altra, fino a che l'inquilina del piano di sotto, ci disse che nella notte sentiva le nostre voci. Decidemmo così di stabilire un orario per la buona notte.
Io ero felice, mi sentivo così libera e anche se dovevo badare a me stessa lavando, cucinando e dando ripetizioni, questi impegni mi sembravano leggeri rispetto al piacere di sentirmi così libera.
Una sera, all'orario stabilito, io e la mia amica ci demmo la buona notte.
Mi misi comoda, a pancia all'aria, nell'attesa di addormentarmi, la stanza era completamente al buio.
All'improvviso mi trovai a guardare tutto dall'alto, come se fossi all'altezza del soffitto della stanza con lo sguardo rivolto verso il basso. La stanza era completamente illuminata, vedevo i mobili dall'alto esattamente come erano disposti, vedevo il corpo della mia amica nel suo letto, vidi il mio corpo nel mio letto. Questa visione non mi creò nessun tipo di turbamento e neanche di commento, lo guardavo, l'avevo visto, quello che invece sentivo era una grandissima gioia, non serenità o tranquillità, ma una grande grandissima gioia, mi sentivo tutta gioia. Mi sentivo me stessa ma tutta gioia. Che strano, avevo un strana impressione del corpo, mi sentivo la testa e il busto eretti ma i fianchi e le gambe sembravano in orizzontale, quasi fossi adagiata su un triclinio, questo mosse la mia curiosità, altro tratto caratteristico di me stessa, e decisi di guardarmi, con una strana naturalezza voltai lo sguardo e vidi che non c'era un corpo anche se rimaneva dentro di me l'impressione di percepire gli arti, il busto, tutto, ma quello che vidi, quello che mi appariva il mio corpo era una massa di luce dorata, scintillante, informe, una massa ma indistinta di luce dorata scintillante.
Rimasi ad osservarmi per qualche lungo istante.
All'improvviso mi sentii risucchiare dal mio corpo fisico, dalla testa, mi sentii entrare, schiacciare, comprimere, entrando dal volto. Una sensazione tremenda, di pochi istanti, veloce e tremenda.
Mi ritrovai a guardare nel buio con i miei occhi fisici, da dentro il mio corpo, con il cuore in preda a una tachicardia spaventosa. Sentii paura, perché adesso guardando da dentro il mio corpo, mi domandai 'E se non fossi rientrata?'
Poi cercai di calmarmi, cercai di respirare per calmare il battito del mio cuore. Alla fine mi addormentai.
La mattina raccontai alla mia amica tutto ciò che era successo e lei mi diede un giornalino, l'Intrepido, che proprio quella settimana conteneva un articolo sulle esperienze dello Spirito fuori dal corpo. C'erano testimonianze, per qualcuno sembrava un'esperienza frequente, molte somiglianze con la mia esperienza, qualcuno aveva raccontato di essere andato anche per strada, poi lessi una cosa che mi terrorizzò, ma se ne sono scritte tante di stupidaggini, e cioè che se qualcuno ti vedeva in quella forma, cioè come Spirito, sarebbe impazzito.
Questo mi terrorizzò, la mia amica, quella che mi stava aiutando in questo modo grandissimo, se mi avesse visto, perché io non potevo sapere se fosse risuccesso o no, poteva impazzire.
Terrore. Terrore nella notte, aspettavo che lei si addormentasse prima di rilassarmi. Ma non successe più e mi tranquillizzai.
Questa tranquillità mi portò poi a ripensare a questa esperienza, io, io fuori dal corpo, eppure ero IO, mi ero sentita completamente me stessa, se non per quella gioia così intensa e sconosciuta e quello strano corpo luminoso, ma mi ero riconosciuta esattamente come IO.
Ma se quella ero veramente IO allora quando si muore questo IO, questo Spirito, lascia solo il corpo, ma rimane com'è o meglio rimane chi è.
E in un attimo la mia paura della morte è scomparsa.
Oggi considero quell'esperienza, come uno dei momenti più importanti della mia vita, perché aver avuto questa esperienza di me come Spirito non solo mi ha fatto superare la paura della morte, non solo mi fa vivere la vita in modo molto più consapevole ed intenso, ma soprattutto mi permette con certezza di dire alle persone NOI SIAMO SPIRITO.
Un abbraccio a tutti, Sara Luce
Questo è un metodo semplice per “aprirsi” verso una dimensione diversa dalla nostra, dove si può
sperimentare il “nuovo” che è in noi,
Per prima cosa bisogna fare semplici esercizi respiratori,
Respirare lentamente e profondamente dal naso, per poi espirare l’aria soavemente dalla bocca, questo per circa 5 minuti, poi continuare con l’aspirazione lenta e profonda raccogliendo l’aria dal basso ventre e “sentire” come l’aria sale fino al
collo, trattenerlo per un po’ per poi lasciarlo andare piano, piano fino a rimanere vuoto.
Fare questo per 4 o 5 volte, finche si “senta” il percorso dell’aria all' interno del
corpo, più si va avanti con questi esercizi, più si allontanano le tensioni ed i
pensieri,
Ogni respirazione ci apre un po’ di più ad una dimensione più attenta , lucida e intuitiva della
coscienza,
Sentirete i muscoli rilassarsi, a mano a mano che si va avanti, fino a sentire il corpo come
un' entità diversa dal pensiero, mentre il corpo perde la sua vitalità, la mente sarà sempre più
lucida,
In questo stato di passaggio dobbiamo rimanere almeno 5 minuti, dove la nostra attenzione sarà rivolta solo alla contemplazione del nostro corpo completamente abbandonato a se
stesso,
Passato il tempo sufficiente, ora dobbiamo immaginare e visualizzare una colonna di luce bianca, calda e vibrante
che si proietta fino a noi, una luce composta da milioni di particelle luminose come lucciole splendenti che sbattono le ali in continuazione.( quando la mente visualizza e crea questa immagine, è già
in una realtà vibratoria). Osserva la luminosità di questo fascio di luce, senti il suo tepore e il senso di pace che va entrando nel tuo corpo, senti come la tua
aura si apre a questo bagno di luce benevola e senti come inizia a penetrare, cellula dopo cellula, dalla tua
testa,
Poco a poco il tuo cervello è avvolto da questa luce, ora devi accompagnare questa luce dentro al tuo
corpo, in modo da inondare ogni singola cellula dal collo, spalle, il torace, le
braccia, le mani, il ventre, le gambe, i piedi tutto é immerso in questa luce!
Ora osserva il tuo corpo irradiare interiormente questa luce armonica e vibratoria.
Le emozioni ora sono serene; osserva la tua mente ora quieta, sempre più lucida e
serena, senti pace e benessere dentro a questa luce che ti copre e ti
protegge.
Ora spostiamo il nostro respiro al cuore, osservando e visualizando il battito e la luce che lo avvolge, sentiamo aumentare la lucidità,
A questo punto dobbiamo ricordare un episodio felice della nostra vita, momento di
comunione amorosa con un' altra persona, , .felicità che solo l’amore può
dare, momento di tenerezza e dolcezza. Ricorda il momento,il suo sguardo, la gioia che scaturiva dal tuo cuore, i suoi gesti, il suo
vestito, ogni particolare di quel momentoto magico. Rimani in
“visione” per almeno 2 minuti,fino a focalizzare bene il pensiero. Ora
“visualizza” un seme che è nel tuo cuore,e accompagna il suo
germogliare; vedi che spunta il delicato gambo che si fa strada dal tuo cuore verso l’esterno, crescendo rapidamente e nutrito col tuo
amore; vedi le prime foglioline, poi scorgi un bocciolo di rosa che poco a poco diventa sempre più grande, inizia ad aprirsi.
Vedi i petali bianchi, che si schiudono , sempre più grandi e bianchi, questa rosa bianca si nutre col tuo amore e irradia il tuo
amore, diventado sempre più grande e bella, ora alza lo sgurado e osserva oltre la rosa, si proietta un
cammino, cercalo! Guarda bene in ogni direzione,osserva piano finchè lo
trovi, quando lo avrai trovato,inizia a percorrerlo. Fallo
tranquillamente, osservando ogni cosa che si presenterà davanti, se vuoi a questo punto con un piccolo impulso ti puoi sollevare da terra e
volare, continua a seguire il cammino, a questo punto ti potrai sentire
attratto da qualcosa di “nuovo” nella tua visione, avvicinati e osserva di che si tratta, “domanda e chiedi aiuto” a chi
incontri, non “analizzare” ciò che vedi e percepisci, lasciati
andare, e , forse incontrerai ciò che tu cerchi,
Un saluto a te Claudio,
Cristiana
DA: MARU
IL 15/09/2005 14.44
ALLA FACCIA DEL PROFESSORE: IO ESCO DAVVERO!
Aspettavo il ritorno di Claudio per raccontarvi ciò che mi è successo tre giorni fa. Claudio ricordi l'articolo del professore di Toronto, che spiegava le paralisi nel sonno e conseguenti OBE come una ALLUCINAZIONE? Ricordi anche l'altra volta mi avevi consigliato di mettere una carta da gioco senza vederla....per andarci in obe? Bhè io non l'ho fatto, però il destino o non so cosa ha voluto che lo stesso potessi avere riprova che le mie OBE sono davvero esperienze fuori dal corpo! ORA HO LA CERTEZZA! Allora lunedì mattina mio marito esce per andare a lavoro..e io resto ancora a letto..senza svegliarmi durante la sua uscita. Sogno di volare, sui tetti, tra le nuvole, poi mi sembra di sbattere contro il soffitto...mamlo supero..ci passo attraverso poichè ha la consistenza delle nuvole...ma caro CICAP e caro PROFESSORE questo è solo un sogno...il bello deve ancora venire. La mia mente si sveglia..come sempre il mio corpo compresi gli occhi sono immobili, non ho potere di comandarli. Sento che spontaneamente sto uscendo dal corpo abbastanza repentinamente, con un colpo secco in maniera verticale e diritta dal mio corpo. In prativa mi sembra di esser sospesa verticalmente sul mio corpo e sul letto di conseguenza. Galleggio sul letto...e mi aspetto di vedere di fronte a me l'armadio che sta di fronte al letto...perchè seguendo un ragionamento logico, facendo il movimento che ho fatto è ciò che dovrei trovarmi di fronte. Eppure mi ritrovo di fronte la finestra con la tenda e ...poi guardo in basso e sulla sinistra vedo un indumento scuro nella penobra della stanza. Sta messo in un angolo e forma come sta messo un cerchio. Però penso debba trattarsi di una allucinazione perchè in base al movimento compiuto dovrei essere di fronte all'armadio e non lo sono. Arriva il risveglio....mi accorgo di trovarmi di traverso nel letto, per cui ho di fronte non l'armadio ma la finestra con la tenda...così in preda a un sospetto forte vado a vedere se in quell'andolo sotto la finestra( UN ANGOLO DELLA STANZA NON VISIBILE DOVE STAVO IO!!!!!!!!!!!!!!!!!!) Indovinate cosa vedo?????????????? I pantaloncini del pigiama di mio marito, blu scuro..messi in modo che formano una sagoma circolare!!!!!!!!!!!!! Le conseguenze tiratele voi...piuttosto vorrei sapere il parere di uno scettico per dirmi come spiega ciò!!!!!!!!!!!!!!!!
FRANCESCA (aka Maru)
DA:
SIMONA IL: 04/05/2005 11.50
UN SOGNO
(OBE)
In
attesa della testimonianza di Maru , e oramai lanciatissima vi
racconto questo recente episodio. Qualche mese fa, una telefonata di
un mio caro cugino che vive Trento mi informava che sua moglie ( 49
anni ) improvvisamente nella notte si era sentita male. Trasportata
prontamente in ospedale la diagnosi purtroppo fu ischemia cerebrale.
Mio cugino mi pregò di non dire ancora nulla a mia madre,
cardiopatica , ancora provata per la morte di mio padre e legatissima
a lui e a sua moglie. Passavano i giorni e lei versava in gravissime
condizioni , ( coma ) i medici erano pessimisti perché la zona
celebrale compromessa sembrava essere vasta. Ora devo fare una piccola
premessa ( poi capirete il perché) Mia cugina è nata in provincia di
Catania, nonostante i suoi quasi cinquant’anni sembra una ragazzina
: magra, piccolina, con una cascata di riccioli di un caldo castano
ramato ed un viso birichino E’ una persona dolce e solare che non
puoi fare a meno di amare. Perciò il mio papà la adorava e la
chiamava “la mia bambina “ Vista la situazione parecchio seria io
decisi che era giunto il momento di dirlo a mia madre e mentre ero con
lei in macchina cercavo nella mia mente il modo più indolore per
farlo. A un tratto lei mi disse: “ Ho fatto un sogno strano questa
notte che non riesco a capire: Ero in posto pieno di luce e di fiori
c’era tanta gente, sapevo che c’era anche tuo padre, ma non lo
vedevo, poi sentii la sua voce che mi diceva : “ La bambina di
Catania sta male “ e mi sono svegliata. Cosa vorrà dire?” E cosi
trovai le parole giuste per dirglielo. Ora a sei mesi dall’accaduto
mia cugina lentamente si sta riprendendo con fatica e molta terapia.
Ora io mi chiedo, con queste cose che capitano, e sono straconvinta
che bene o male capitano a tutti , come è possibile che ci sono
persone che continuano ostinatamente a chiamarle normali e a negare
l’evidenza dei fatti e l’esistenza della vita che non si ferma, ma
va oltre? Baci Simona
DA: MARU
IL:16/05/2005 10.53
ora anche di notte!
(OBE)
Le "strane
esperienze" pseudo extracorporee mi succedevano solo di mattina,
per fortuna devo aggiungere . Invece purtroppo mi è successo stanotte
alle 0:42, e mi sono molto spaventata da perdere poi il sonno. Le
modalità sono le stesse : c'è un sogno che ha l'utilità o comunque
la funzione di far "risvegliare" la mia parte cosciente...e
poi di lì...ascoltate. Ho sognato che mio marito mi chiamava ( noi
stavamo dormendo nel letto come nella realtà) e mi diceva di zittire
perchè sentiva un rumore forte di auto per la strada. Così io ho
preso coscienza al suo richiamo, ho preso coscienza di stare nel
letto, nella posizione reale in cui stavo. Il rumore dell'auto io l'ho
sentito ma non saprei se davvero per strada quel rumore c'era, fatto
sta che è come se io conscia di stare nel letto ad un tratto ho
sentito una forza aspirarmi su. Come sempre è una forza potente...è
come se una parte si dovesse staccare da me per salire , uscire. Io
prima oppongo resistenza , mentre il cuore batte forte, poi vedo che
non vi riesco e allora decido di lasciarmi andare col cuore carico di
paura assurda che colora il tutto di tinte fosche. Comunque per
fortuna mi sono svegliata con uno spavento fortissimo ed ho svegliato
mio marito, poverino! Spero che qualcuno di voi mi aiuti a capire.
grazie
DA: MARU IL:17/05/2005 Grazie di nuovo Claudio
per l'articolo . Vorrei raccontarvi ora di un episodio non capitato a
me ma a mia zia , la sorella di mio padre. Per me scoltare la sua
esperienza è stato importante, poichè ho potuto zittire mia madre e
mio marito che spiegano i fenomini che mi succedono dicendo che sono
causati dalla mia psiche IMBEVUTA DI LETTURE PARANORMALI. Bene mia zia
è lontana anni luce da queste problematiche e da queste letture. Tra
l'altro il racconto di mia zia, è meraviglioso perchè va a far
friggere tutte le spiegazioni scientifiche sulle ALLUCINAZIONI
IPNAGOGICHE ..che dovrebbero spiegare tutte le esperienze STRANE che
si vivono durante le paralisi del sonno, poichè non è testimone
unica del fenomeno.... Voglio chiarire che mia zia e giovane e
moderna, non una vecchina a cui piace inventar storie di fantasmi
innanzi al camino per riscaldare gli animi nelle serate fredde. Dunque
una notte stava dormendo con suo marito( altra persona scettica...lo
era all'epoca dei fatti) nel letto. Si senti afferrare il piede a
credendo fosse mio zio aprì gli occhi spaventata. Aperti gli occhi si
accorse di 2 cose. Uno che non poteva muoversi completamente; Due che
ai piedi del letto c'era una figura, che lei spiega come una
NEBBIOLINA BIANCA A FORMA DI TRIANGOLO (PIù O MENO). Lei avrebbe
voluto gridare con tutte le sue forze, ma la voce era strozzata, non
tanto però da far svegliare mio zio... Nell'istante in cui la voce
uscì e lei si potè muovere, la presenza svanì andandosene verso
destra ma mio zio riuscì a vederla scappare...per cui non potè non
credere alla moglie, che rimase sbalordita dal fatto che mio zio, che
non credeva in queste cose ,non la prendesse per pazza! aspetto i vs
commenti.
RISPOSTA DEL
WEBMASTER:
WOWOWOWOWOWWW!!!
Chiedile subito se entrambi o solo lei hanno sentito brividi di
freddo, se "l'ectoplasma" aveva un viso,ecc... si direbbe un
caso di tentativo di possessione da parte di larva ectoplasmica! Non
vi spaventate: non succede a chi CREDE e confida nel'aiuto della Luce!
Una descrizione "dal di fuori" di questo tipo di
infestazione é descritta nella NDE di Gerge Ritchie quando,
accompagnato da Gesù, vede uno spirito "bloccato" entrare
nel corpo di un marinaio sbronzo: >Ma non era questo che guardavo,
io restai esterrefato quando il guscio luminoso che era tutt'intorno
al marinaio svenuto si aprì semplicemente in due! Esso si spaccò al
centro della sua testa e cominciò a scivola via da essa, dalle sue
spalle... Istantaneamente, molto più in fretta di quanto avessi mai
visto qualcuno muoversi,uno degli esseri immateriali che erano stati
vicini a lui al bancone del bar gli era addosso. Essa aveva fluttuato
come un'ombra assetata al fianco del marinaio, seguendo avidamente
ogni sorso che il giovane aveva buttato giù ed ora sembrava saltargli
addosso come una bestia da preda. Un attimo e l'immagine di essa che
saltava era svanita!> --ALS Claudio WM
RISPOSTA DI MARU:
Claudio ricordo
perfettamente il brano che hai ripescato, l'avrò letto su ampupage
almeno 2 volte. Dunque mia zia non ha sentito freddo, nè in quel
momento avvertiva che quella presenza volesse farle del mele. Fatto
sta che tanta è stata la paura che non è riuscita a riposare bene
nelle notti successive, però come chi non è esperto in materia lei
si è date le sue spiegazioni. Mia zia pur abitando al nord è del sud
e tu Claudio forse sai delle leggende su folletti e fate nelle case
vecchie. Bhè lei dice che nella casa vecchia in cui stava doveva
essere una fata quella perchè qualche giorno dopo mia zia trovò lì
attorno , metre era uscita per delle commissioni un rotolino di soldi
legato con l'elastico...e tanto le servì perchè erano appena andati
su e i tempi economicamente parlando erano duri. Infatti quel periodo
in cui ebbero l'esperienza mia zia era un pò giù perchè le mancava
il suo paese e l'avvio lavorativo non fu facile. Poi per fortuna di lì
iniziò per loro un periodo fortunato. Devo sottolineare che mio zio
aveva perso da poco un fratello giovane a cui era legatissimo.....per
cui Angela io credo che la chiave di lettura sia più questa, oppure
qualche presenza legata alla vetustà dell'appartamento in cui
vivevano. L'ectoplasma non aveva un viso, ma mia zia ha associato la
forma triangolare al cappello del folletto
RISPOSTA DEL
WEBMASTER:
Non sempre i
"succubi" sono spiriti negativi, da noi si racconta del
"Monaciello" con atributi simili ai folletti di cui mi
parli. In tal caso non si tratterbbe di spiriti "viziosi"
che cercano di possedere un corpo fisico per godere degli effetti di
una sbornia, ma di entità autonome (forse fisiche) in grado di
interferire col mondo reale, come il citato "apporto" di
denaro. Se esistano davvero...beh, lo lascio al vostro giudizio!
Claudio WM
STORIE DI
REINCARNAZIONE
UN CASO DI
REINCARNAZIONE?
(16-04-07)
Questa storia, che parrrebbe tratta pari pari dalle ricerche del
compianto Dr. Ian Stevenson, il Ricercatore che più di tutti si è
interessato a casi di reincarnazione in bambini perlopiù Indiani, ci è
stata invece inviata da Simona, che ci racconta della strana fobìa che
la sua nipotina ha per il fuoco. Ovviamente il racconto è
altamente attendibile poichè la piccola ha manifestato questo terrore
già in tenerissima età, non solo evitando qualsiasi fiamma, ma anche
descrivendone gli effetti sul corpo umano....sarà stata mandata al rogo
in una vita precedente? Sta a voi giudicare!
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Il fatto risale a qualche
anno fa , la mia prima nipotina che ora ha sette anni e mezzo doveva
averne più o meno cinque. Lei ha sempre avuto paura del fuoco fin da
piccolissima tanto che piangeva perfino alla viste delle candeline
accese su una torta .
Quando in casa si accendevano i fornelli per cucinare lei fuggiva via e
così era per tutto ciò che aveva a che fare con la fiamma . Dico era
perché questa sua “fobia” sta via via passando: non è che ami il
fuoco, ma almeno adesso non piange, quando lo vede.
Ritornando a quell’episodio. Un pomeriggio la bambina era con la
mamma sul terrazzo di casa e dalla campagna di fronte un contadino stava
bruciando delle sterpaglie che producevano fiamme rosse e alte.
Lei accortasi del fuoco voleva rientrare in casa, non voleva vederlo.
Mia figlia cercò di spiegarle che era lontano, e che non doveva averne
così paura , ma lei rispose che il fuoco brucia e
fa tanto male.
Naturalmente non si era mai bruciata e mia figlia un pò perplessa le
chiese ancora:
“Ma ti sei bruciata col fuoco ? ”
“ Si mamma mi sono bruciata tutta e fa tanto male
il fuoco”
E mia figlia ancora: “ Fa vedere quando, ti sei bruciata ?”
E lei: “ Prima mamma, prima...".
Questi più o meno i fatti.
Ciao a tutti, Simona
DA:simona 01/05/2005 22.30,
a proposito
di reincarnazione (REI)
Ho appena scorso i nuovi articoli sono
interessantissimi GRAZIE!!! domani li rileggerò con
attenzione Mi hanno fatto venire in mente un fatto che mi
è successo anni addietro e che voglio raccontarti
perchè tu mi possa dare un tuo parere. Sono sempre stata
molto attratta da Firenze e in particolare dal Sommo
Poeta DANTE ALIGHIERI. Ma non era mai stata in qella
città benchè non dista molto da dove abito ( Genova )
Nell'estate del 1994 con mio marito e le mie figlie
eravamo di ritorno da una vacanza in camper nella
meravigliosa terra del Gargano ed io convinsi, con
suppliche e minacce, mio marito a sostare qualche ora a
Firenze ( Lui ama i posti aperti e naturali quindi per
lui le città per belle che siano sono sacrifici!!)
appena giunti a Firenze e posteggiati il camper lungo
Ponte Vecchio ci diriggemmo a piedi nel cuore della
città. Io volevo visitare la casa di Dante, quindi mio
marito si apprestò a chiedere ad un passante indicazioni
, ma ad un tratto io, presa da non so cosa, lo bloccai,
lo afferai per un braccio e gli dissi " Vieni so io
dove è " e mi avviai spedita lungo le strade che mi
portarono la, dove era la mia meta . Entrata nella casa
,Come un Cicerone esperto, la girai tutta palmo a palmo,
dando in ogni stanza esaurienti spiegazioni. Mio marito e
le mie figlie mi seguivano silenziosi e stupiti. Uscendo
dalla casa continuai la mia corsa nelle stradine, per me
in quel momento familiari come quelle di casa mia
,commentanto e spiegando quei luoghi. "Quando ad un
tratto mi chiesero " Ma quando sei stata qui?"
A quella domanda mi bloccai e mi spaventai. Mi resi conto
di conoscere quei posti e quelle strade mai viste prima !
Era avvolta da una strana sensazione di appartenenza che
svanì immediatamente a quella precisa domanda,
lasciandomi sgomenta! Spesso ho ripensanto a quei
momenti,e a volte ho liquidato il fatto riconducendolo a
cose che magari avevo letto . Ma. c'è un ma. Rimane
quella strana sensazione di ricordi, di profumi, di
cerezze. Tu cosa ne pensi? Grazie se mi vorrari e potrai
rispondere. Simona
Da Tilda 02/05/2005
21.43 casi italiani (REI)
A proposito di ricordi di vite passate in Italia, ieri un
mio cugino mi ha detto che in famiglia sono rimasti
parecchio impressionati quando suo figlio, che all'epoca
aveva circa 4 anni, ha detto a una vicina di casa appena
incontrata, guardandola di traverso: "ti ricordi che
te non mi piacevi per niente neanche prima, quando ero
grande?"
Un abbraccio con affetto a tutti/e
Antonella P.S. Grazie, Claudio
DA: SIMONA,
IL: 07/05/2005 9.48
COLLABORAZIONE!
TORNANDO ALLA REINCARNAZIONE.... (REI)
Non so quanto sia interessante, ma voglio raccontarvi questo fatto, che alla luce delle ultime cose lette sul forum, mi ha lasciata un po’ perplessa! ( o forse sto perdendo del tutto la razionalità?) Dovete sapere ( lo confesso! Sigh! ) io ho quasi 50 anni, e una nipotina di 5 anni Figlia di mia figlia 26enne. Fin da piccolissima ha sempre avuto paura del fuoco. Quando vedeva un accendino acceso scoppiava a piangere. Perfino le candeline sulla torta le fanno paura… Di questo fatto noi ne siamo ,quasi, contenti perché in questo modo abbiamo una preoccupazione in meno. Lei sta molto, molto lontana da tutto ciò che brucia, fornelli compresi. L’altro ieri però mi ha un po’ turbata. Mi ha raccontato mia figlia che era con la bambina sul terrazzo di casa e dalla campagna vicina si vedeva un fuoco di sterpaglie , acceso da un contadino. La mia nipotina voleva entrare in casa, non voleva vedere quel fuoco. La madre cercò di spiegarle che il fuoco era lontano, ma lei rispose : “ Mamma , ma non capisci il fuoco brucia e fa tanto male, io lo so perché mi sono tanto bruciata”. Mia figlia le domandò quando si sarebbe bruciata e lei rispose : “ Prima “ allora le chiese di farle vedere dove si sarebbe bruciata, e lei un po’ spazientita rispose : “ Mamma, tutta mi sono bruciata tutta “. Non è che sto diventando PARANOICA ?? saluti Simona
DA: Webmaster
....altro che poco interessante!! E' DA URLO!!! Tipica storia stile
Dr. Stevenson, se hai altri dettagli scrivi subito (tipo:la piccola si
é mai bruciata in precedenza? Ha visto film terrorizzanti tipo
Giovanna d'Arco o l'Inferno di cristallo, ec....) Aspetto updates
prima di aprire con questa storia ( e le altre di questa settimana)la
nuova rubrica. ALS Claudio WM
Ti rispondo subito: No non si è mai bruciata, a parte una leggera scottatura con il ferro da stiro ad un ditino. Non hai mai visto i films che hai citato, in genere mia figlia sta attenta ai programmi che trasmettono. Devo dire anche, che la piccola fa notare a noi adulti quando appare in tv il bollino rosso , sua madre le ha spiegato che sono trasmissioni che non può vedere perché le farebbero fare dei brutti sogni. Ti posso dire però che mia nipotina ha da sempre molta paura dei fuochi artificiali, non sono le luci a spaventarla ma il rumore che provoca lo scoppio . Mio genero fa il calciatore, e lei non vuole andare allo stadio per vederlo giocare perché ha paura dei petardi e dei botti che solitamente le tifoserie usano. Insomma io credo che la paura del fuoco sia anche associata allo scoppio. A cosa pensi possa essere legata questa paura ? E se fossero ricordi legati alla guerra? grazie Simona
DA: Webmaster:
Carissima Simona. La tua ipotesi di una morte in guerra mi pare plausibile, dato che la bimba é terrorizzata anche dai petardi. Come avrai letto in uno degli ultimi articoli, proprio a quell'età i ricordi di possibili vite passate sono ben presenti. Un'altra ipotesi é quella del cosìdetto "inconscio collettivo": esisterebbe una specie di "registratore cosmico"- forse allocato nelle fasce di Van Allen- dove tutti i ricordi di tutti gli esseri viventi verrebbero registrati e da cui potremmo attingere in certe condizioni (sogno, ipnosi, età infantile). L'una non esclude l'altra, dato che molti Spiritualisti sanno come "leggere" questi "Akashic Records"; lascio a te la scelta che più ti si adatta. Per Tiziana: Non é possibile che siamo quasi coetanei.... o l'ultima foto che m'hai mandato era di 20 anni fa? COMPLIMENTONI! ALS Claudio WM