NEWS NEWS NEWS
IN QUESTA E NELLE PAGINE SUCCESSIVE TROVERETE TUTTE
LE NOTIZIE PUBBLICATE SULLA PDA DA SETTEMBRE 2001 IN POI
  
 PAG 31
LEGGI ANCHE LE NOTIZIE "TELEX"

 
La freccetta Indica un Link attivo raggiungibile dall'articolo
 GLI ARTICOLI SONO LINKATI ALL'INTERNO DELLA PAGINA
DIO,PARLIAMO DELLA MORTE? NDE: MERE ILLUSIONI? LA REINCARNAZIONE SPIEGATA
 AI NON ADDETTI!
L'AZIONE DEL KARMA
Un caso terrificante
di precognizione
SUPER-Anima E
REINCARNAZIONE
RISVEGLI IN TEMPO DI GUERRA Kevin, che ci dici della reincarnazione?
MA È REALE? SPIRITO E MATERIA COLLABORAZIONE SpiritUALE CHIUDETE QUEI SOCIAL!
I miracoli sono reali? MAX PLANK INSTITUTE:
L'ANIMA E' IMMORTALE!
L'ALDILA' DI GALEN ALLA RICERCA DEL SIGNIFICATO DELL'ESISTENZA UMANA

DIO,PARLIAMO DELLA MORTE?(22-08-19)
NEALE DONALD WALSCH - Conversazioni con Dio -

D :"Possiamo parlare un po'della morte? Avevi detto che il terzo volume avrebbe affrontato le verità universali.
Finora però abbiamo parlato pochissimo della morte e di ciò che accade dopo.

R: Benissimo. Cosa vuoi sapere?

D: Che cosa accade quando si muore?

R: Che cosa scegli che accada?

D: Vuoi dire che accade ciò che noi scegliamo?

R: Credi che soltanto perché morite smettiate di creare?

D: Non lo so. Per questo Te lo chiedo.

R: Giusto. In realtà lo sai, ma vedo che l'hai dimenticato, il che va benissimo : è tutto secondo il piano. Quando morite, non smettete di creare.
Questa risposta è abbastanza definitiva per te?

D:Si

R: Bene. Ora, la ragione per cui non smettete di creare quando morite, è che non morite. Non potete morire, perché siete la vita stessa. E la vita non può non essere la vita. Perciò voi non potete morire.
Quindi, al momento della morte, accade che... continuate a vivere.
Per questo molti muoiono e non se ne rendono conto : perché non hanno l'esperienza di essere morti. Si sentono vivi ( e infatti lo sono), e questo li confonde.
Il corpo è freddo e immobile, ma il Sé si muove dappertutto. Spesso ha l'esperienza di galleggiare sopra il corpo, o di essere contemporaneamente in ogni punto dello spazio. E non appena desidera un particolare punto di vista, lo sperimenta immediatamente.
L'anima ( questo è il nome che da ora daremo al Sé) si chiede : Perché il mio corpo non si muove? e vi galleggia sopra, osservandolo con curiosità.
Se qualcuno entra nella stanza, e l'anima si chiede :Chi è? si troverà immediatamente davanti o accanto a quella persona. Così in pochissimo tempo impara che può andare dappertutto con la velocità del pensiero, e ci mette un po ' ad abituarsi a rimbalzare in giro ogni volta che pensa qualcosa.
Poi impara che può anche trovarsi in più luoghi allo stesso tempo, vivendo e agendo in tali luoghi senza difficoltà, e può tornare a "riunirsi" in un posto solo semplicemente pensandolo.
Così l'anima capisce ciò che sarebbe stato meglio capire durante la sua permanenza nel corpo : che ogni effetto è creato dal pensiero, e che la manifestazione è il risultato dell'intenzione.

D: In altre parole, la mia intenzione diventa la mia realtà.

R: Esattamente. L'unica differenza è la velocità con cui sperimenti il risultato. Nella vita fisica, tra il pensiero e l'esperienza può esserci uno scarto di tempo. Nel regno dello spirito i risultati sono istantanei.
Perciò le anime appena dipartite imparano a stare molto attente ai loro pensieri, perché qualunque cosa pensino si traduce in realtà.
Uso il termine "imparano" come figura del discorso.
In realtà sarebbe più appropriato dire "ricordano".
Se le anime incarnate in un corpo fisico imparassero a controllare i loro pensieri con l'efficienza delle anime spiritualizzate, la loro vita cambierebbe completamente.
Nella creazione della realtà individuale il controllo del pensiero ( che alcuni chiamano preghiera) è tutto.

D:Preghiera?

R: Il controllo del pensiero è la forma più alta di preghiera. Perciò pensate soltanto a cose buone e giuste, senza dimorare nella negatività e nell'oscurità. Anche nei momenti peggiori, anzi, sopratutto in tali momenti, vedete solo perfezione, esprimete soltanto gratitudine, e immaginate soltanto la manifestazione della perfezione che sceglierete successivamente.
In questa formula troverete la tranquillità. In questo processo troverete la pace. In questa consapevolezza troverete la gioia.

D:Straordinario! Grazie per aver rivelato attraverso di me una cosa così importante.

R: Grazie per averla lasciata uscire. A volte sei più "limpido", a volte meno. A volte sei più ricettivo, come una spugna che è appena stata strizzata è più pronta a impregnarsi di nuovo.

D: Bella metafora.

R: Faccio del Mio meglio.
Allora, ricapitolando :le anime liberate dal corpo ricordano rapidamente come controllare i propri pensieri, poiché ciò che pensano è ciò che sperimentano.
Per le anime incarnate vale lo stesso principio, soltanto che i risultati di solito non sono così immediati. E proprio questa sfasatura nel tempo tra il pensiero e la creazione ( ci possono volere giorni, mesi, o addirittura anni) vi dà l'illusione che le cose accadono a voi e non a causa vostra.
Come ho già ripetuto diverse volte, questa tendenza a dimenticare fa parte del processo, perché non potete ricordare Chi Siete se prima non lo avete dimenticato.
Quando lasciate il corpo, scoprire la connessione istantanea tra pensiero e creazione è una grande sorpresa, prima scioccante, poi sempre più piacevole, a mano a mano che ricordate di essere la causa, e non il risultato, nella creazione della vostra esperienza.

D: Perché prima di morire c'è un lasso di tempo che intercorre tra il pensiero e la creazione, e dopo morti non c'è più?

R: Perché voi operate dentro l'illusione del tempo. Fuori dal corpo non c'è più quest'illusione,
e quindi non c'è ritardo tra pensiero e creazione.

D: Ma come mai il tempo esiste mentre siamo nel corpo?

R: Siete stati voi a farlo esistere, assumendo il vostro punto di vista attuale. Usate la vostra prospettiva come uno strumento con cui esaminare ed esplorare le vostre esperienze, separandole in "pezzi" singoli, piuttosto che considerarle come un tutto unico.
La vita accade tutta allo stesso tempo. E un evento cosmico che sta accadendo adesso, dappertutto.
Non esiste altro tempo che ora, altro luogo che Qui e Ora. Esiste soltanto questo.
Ma voi avete scelto di sperimentare la magnificenza del Qui e Ora in ogni singolo dettaglio, e di sperimentare il vostro Sé Divino come il creatore di tale realtà. E c'erano soltanto due modi, due campi di esperienza, in cui era possibile farlo : spazio e tempo.
Quel pensiero è stato così magnifico da farvi esplodere letteralmente di gioia. In quel l'esplosione, tra le vostre parti si è creato uno spazio, e per muovervi da una parte all'altra avete iniziato ad impiegare un certo tempo. Voglio dire che vi siete letteralmente fatti a pezzi, per poter osservare ogni parte di voi. E da quel momento non avete fatto altro che raccogliere i pezzi.

D:Questa è la mia vita! Io sto proprio raccogliendo i pezzi, perché spero di vedere se esiste qualche orientamento.

R: Il tempo è l'accorgimento che vi ha permesso di separare i pezzi, di dividere l'indivisibile, per poterlo vedere e sperimentare in modo più pieno, mentre lo create.
Guardando un oggetto al microscopio, potete notare che non è solido, ma composto da milioni di effetti diversi, milioni di eventi che accadono tutti contemporaneamente per produrre l'effetto complessivo. Allo stesso modo, il tempo è il microscopio attraverso il quale esaminate la vostra anima.
Riflettete sulla Parabola della Pietra.
Una volta c'era una Pietra, composta da innumerevoli atomi, protoni, neutroni e particelle subatomiche. Ogni particola si muoveva di continuo secondo una struttura precisa, spostandosi da "qui" a "lì", e impiegando un certo tempo per farlo. Tuttavia il loro movimento era talmante rapido da dare l'impressione che la Pietra fosse immobile sotto il sole e la pioggia.
 "Cos'è ciò che sento muoversi dentro di me?" chiese la Pietra.
"Sei tu", disse una Voce.
"Io?" rispose la Pietra. "Non è possibile. Io sono completamente immobile, tutti possono vederlo."
"Si, da una certa distanza", spiego la Voce, "sembri solida e immobile. Ma se io mi avvicino, se guardo da molto vicino ciò che accade, vedo che tutto ciò che ti compone si muove. È un movimento velocissimo attraverso il tempo e lo spazio, seccondo una struttura particolare, a creare la cosa chiamata roccia. Perciò sei una magia! Ti muovi e non ti muovi allo stesso tempo. "
" Ma allora ", chiese la Pietra," Qual è l'illusione? L'unità e l'immobilità della roccia o la separazione e il movimento delle sue parti? "
La Voce allora rispose :" Qual è l'illusione, l'unità e l'immobilità di Dio o la separazione e il movimento delle Sue parti? "
E io vi dico questo :su questa Pietra costruiró la mia Chiesa. Perché questa è la Pietra delle epoche, la verità eterna. In questa piccola storia vi ho spiegato tutta la cosmologia.
La vita è una serie di movimenti minimi, incredibilmente rapidi, che però non influenzano l'immobilità e il modo di essere di Tutto Ciò Che È. Eppure, proprio come gli atomi della pietra, è quel movimento a creare l'immobilità.
Vista da una certa distanza, la pietra non è separata.
E non potrebbe essere diversamente : Tutto Ciò Che È, allo stesso tempo è anche Tutto Ciò Che C'è. Non esiste nient'altro.
Io sono il Motore Immobile.
Dalla prospettiva limitata in cui voi contemplate Tutto Ciò Che È, vi vedete separati : non un essere immobile,
ma moltissimi esseri in costante movimento.Entrambe queste realtà sono "vere".

D: E quando io "muoio", in realtà non muoio, semplicemente divento consapevole del macrocosmo,
dove non esistono il tempo e lo spazio, il prima e il dopo.

R: Precisamente, Vedo che hai capito.

D: Cerco di ripeterlo con parole mie.
Da una prospettiva macrocosmica, non c'è separazione, e le particelle di ogni cosa formano il Tutto.
Se guardo un sasso ai miei piedi, lo vedo completo e perfetto. Ma in quello stesso momento dentro quel sasso accadono una quantità di cose, una quantità di particelle si muovono a una velocità incredibile. E cosa fanno? Rendono il sasso ciò che è.
Guardando la pietra, non vedo il processo. Anche se a livello concettuale ne sono consapevole, mi sembra che stia accadendo tutto "ora". La pietra non sta diventando una pietra, ma è una pietra, proprio qui e ora.
Tuttavia, se io fossi la coscienza di una particella subatomica all'interno del sasso, sentirei di muovermi a gran velocità, di essere prima "qui", poi "la". E se una voce esterna alla pietra mi dicesse "Sta accadendo tutto allo stesso tempo", non le crederei, direi che è una menzogna.
Invece, da un punto di vista esterno, l'idea che ogni singola parte del sasso sia separata dalle altre, e che tutte si muovano a una velocità assurda, sembrerebbe essere la menzogna. Da una certa distanza si vedrebbe ciò che da vicino è nascosto :che tutto è Uno, e che tutto quel movimento non ha mosso nulla.

R: Perfetto . Hai compreso che la vita è un problema di prospettiva. Continuando a vedere questa verità inizierai a comprendere la realtà macrocosmica di Dio. E scoprirai il segreto dell' universo : tutto è lo stesso.

D: L'universo è una molecola nel corpo di Dio!

R: Più o meno.

D: E quando "moriamo", la nostra coscienza torna alla realtà del macrocosmo?

R: Si. Ma anche quella macrorealtà a cui tornate è una molecola di una realtà più grande, che a sua volta fa parte di un 'altra realtà ancora più grande, e così via, in una serie di mondi senza fine.
Noi siamo Dio, Ciò Che È, costantemente nell' atto di creare Noi Stessi, di essere ciò che siamo adesso...
Finché non lo siamo più e diventiamo qualcos'altro.
Anche la pietra non sarà una pietra per sempre, ma solo per un tempo che "sembra" infinito. Prima di essere una roccia era qualcos'altro, e divenne una pietra per mezzo di un processo durato centinaia di migliaia di anni. È un giorno sarà una cosa diversa.
Lo stesso vale per voi. Non siete sempre stati ciò che siete adesso.
E oggi, mentre splendete nella vostra magnificenza, siete di nuovo una cosa diversa. "

https://m.facebook.com/

LE NDE SONO MERE ILLUSIONI?(19-08-19)

Conosciamo tutti le caratteristiche classiche dell'esperienza di pre-morte: fluttuare sopra il proprio corpo, muoversi attraverso un tunnel verso una luce brillante, vedere una rassegna degli eventi della propria vita, incontrare le anime dei propri cari defunti e forse anche una figura divina e, alla fine, si viene improvvisamente respinti nel proprio corpo.
I sondaggi indicano che dal 4 al 15% della popolazione USA ha avuto un'esperienza di pre-morte  (Gallup and Proctor 1982; Knoblauch et al. 2001; Perera et al. 2005), e la maggior parte di queste persone trovano la propria vita profondamente cambiata dall'esperienza (Noyes et al. 2009). Successivamente, resta in loro l'idea che la vita non si esaurisce con la morte del corpo, cioè che le nostre anime vivono in un regno che trascende la realtà fisica della vita quotidiana.
Ma è vero? Le NDE sono davvero prove dell'immortalità della coscienza o sono solo illusioni create dalla chimica di un cervello morente, che molte persone interpretano in modo confortante?
 

Come ci si potrebbe aspettare, questa non è una domanda facile per la scienza, perché il regno che i Ritornati sostengono di sperimentare - se esiste - probabilmente non è il genere di cose di cui possiamo confermare direttamente la presenza con l'aiuto di un telescopio o altri dispositivi fisici.  Tuttavia, ci sono alcuni aspetti di alcune NDE che sono verificabili...
(quelle che noi chiamiamo 'lo zoccolo duro' delle NDE per gli scettici  -NdR-).
 

ACCURATE VERIFICHE
È stato riferito che alcuni Ritornati hanno correttamente percepito eventi fisici che non avrebbero potuto vedere o udire normalmente anche se il loro cervello e il loro corpo fossero stati completamente funzionanti. Alcuni di questi casi sono stati studiati da vari ricercatori e raccolti da Titus Rivas, Anny Dirven e Rudolf H. Smit nel loro libro del 2016 The Self Does Not Die.

Ad esempio, in un caso riportato dal medico ospedaliero John Lerma (2007, 10-12), un uomo di 82 anni aveva una NDE in cui si ritrovò a galleggiare fuori dal suo corpo nella sala operatoria di un ospedale.
Da una posizione al di sopra del tavolo operatorio vide un quarto di dollaro abbandonato sull'angolo destro del monitor cardiaco alto un metro e ottanta, una moneta risalente all'anno 1985. Dopo essere stato rianimato, chiese al Dr. Lerma di andare e controlla se la monetina fosse davvero lì, così avrebbe potuto sapere se la sua esperienza spirituale molto toccante fosse stata davvero reale.
Lerma prese una scala e si arrampicò per guardare, e in effetti c'era la monetina del 1985, proprio come aveva visto il paziente.

In un altro caso, questo originariamente registrato da Kenneth Ring e Madelaine Lawrence (1993), una paziente descrisse di avere una NDE in cui fu trascinata verso l'alto attraverso i piani dell'ospedale fino a quando non uscì dal tetto. Da lì, notò una scarpa rossa proprio sul tetto.
Un medico scettico andò sul posto a controllare e scoprì davvero la scarpa rossa che aveva descritto il paziente.

Altri Ritornati hanno ricevuto la verifica delle loro percezioni di eventi tanto lontani quanto diversi, ovvero che le loro nonne avevano improvvisamente iniziato a fumare (Rivas et al. 2016), o che moglie e figlia discutevano di fare talee da un albero posto nel cortile dell'ospedale, oppure un'amputazione delle gambe in corso in una sala operatoria vicina, che il ritornato ha descritto in dettaglio
In altri casi, è stato verificato che un Ritornato ha percepito accuratamente un evento che si è verificato proprio durante il periodo in cui il suo cuore era stato fermato e la normale funzione cerebrale era cessata . In effetti, Rivas, Dirven e Smit dedicano un intero capitolo del loro libro ai casi di consapevolezza e percezione durante l'arresto cardiaco.

Un esempio è il caso di un uomo che ha visto la sua protesi rimossa e messa su un vassoio del carrello. Mentre questo evento non si è verificato a grande distanza dal suo corpo, si è verificato mentre l'uomo era "color grigio cenere, con livor mortis (in cui si verifica uno scolorimento blu-nero perchè si accumula sangue nelle zone più basse del cadavere) e labbra e unghie blu. Non era evidente circolazione sanguigna ... [e] non era presente battito cardiaco"(Rivas et al. 2016).
Come Rivas, Dirven e Smit chiariscono, "...durante l'arresto cardiaco, l'attività cerebrale della corteccia viene interrotta dopo  circa 15 secondi -in media - e, a tal punto, secondo i materialisti,
 non può verificarsi alcuna esperienza cosciente complessa dopo questo evento "

Quando l'uomo che vide la sua dentiera rimossa fu portato in ospedale, era stato in arresto cardiaco per molto più di 15 secondi.
 Era stato trovato "
incosciente , gelido e apparentemente clinicamente morto in un prato ...
Nell'ambulanza hanno cercato di rianimarlo, ma non ci sono riusciti ... "
.
Questo spiega l'aspetto blu dell'uomo quando è arrivato in ospedale, dove le sue protesi dentarie erano state rimosse prima del rinnovo degli sforzi di rianimazione. Tali tentativi erano durati più di un'ora per essere sufficientemente efficaci da consentire il trasferimento del paziente in terapia intensiva.
Eppure, circa una settimana dopo, il paziente parlò all'infermiera che gli aveva tolto la dentiera e le disse che l'aveva vista metterla sullo scaffale estraibile di un carrello con sopra un sacco di bottiglie, il che era esattamente quello che l'infermiera aveva fatto.

Ora, queste percezioni di NDE dimostrano che tutti gli altri aspetti delle esperienze dei Ritornati sono accurate, per esempio che hanno veramente incontrato i loro cari defunti o che hanno veramente dialogato con Dio? No, non lo dimostrano. Ma suggeriscono che le NDE potrebbero includere il contatto con la realtà, anche senza la normale funzione cardiaca o cerebrale, e che questo contatto potrebbe effettivamente andare oltre a ciò di cui siamo capaci quando i nostri corpi funzionano normalmente.

Fonte: https://www.psychologytoday.com/


LA REINCARNAZIONE SPIEGATA AI NON ADDETTI!
Di Robert Bruce     (22-06-19)

La reincarnazione è a mio avviso un concetto troppo semplificato, pensato per essere facilmente compreso e accettato dalla popolazione generale. Ma la teoria della reincarnazione cade bruscamente quando viene esaminata attentamente, perchè la percezione del tempo lineare nei livelli dimensionali superiori è molto diversa.

Fin qui la teoria della reincarnazione è abbastanza chiara per spiegare alcune questioni esoteriche molto complesse in un modo semplice senza causarci un mal di testa ogni volta che ci pensiamo. Permette anche di pensare alla continuazione della coscienza presente, immutata e progressiva, con solo occasionali perdite di memoria, segnando la divisione tra ogni Reincarnazione.
Questo rende facile per le persone accettare le basi del processo di incarnazione, dà loro il beneficio di un sistema di credenze razionale sull'aldilà contenente l'essenza semplificata dell'intera verità e consente anche un certo grado di indipendenza e sicurezza e una rassicurazione della continuità del sé, vale a dire la vita dopo la morte e la reincarnazione é una specie di teoria dell'immortalità che le persone possono facilmente accettare e con cui relazionarsi. Ma l'intera verità della reincarnazione è così straordinariamente complessa da non essere facilmente compresa.

Nella parte superiore della struttura dimensionale c'è UNA coscienza.
UNA SINGOLA MENTE (chiamala coscienza universale, Il Grande Spirito Bianco, la mente di Dio,oppure dividilo in tre se preferisci: Padre, Figlio e Spirito Santo, o molti altri se preferisci la prospettiva di un semidio, cioè le credenze indù, ecc.
Comunque tu concepisci questa struttura, in cima a tutto c'è una singola coscienza: la scintilla di coscienza originale che ha creato e crea continuamente l'intero universo multidimensionale che chiamiamo casa. Ma afferrare e relazionarsi con l'UNO non è una cosa facile da fare. L'UNO è così al di sopra della nostra comprensione di ciò che la coscienza è, che diventa incomprensibile per la mente umana, tranne ovviamente nell'astratto, che è l'unico modo realistico in cui questo può essere percepito e correlato. Il modo più popolare di relazionarsi all'UNO è attraverso la similitudine astratta, cioè Dio è come il padre di tutti i padri, oppure, Dio è come la madre di tutte le madri, eccetera.

Sotto l'UNO ci sono strati di coscienza (relativi a sottili livelli dimensionali, cioè la dimensione astrale, dimensione mentale, ecc.) in cui l'UNO si frammenta e si divide in più parti, con ogni strato inferiore che si divide ancora e ancora in molti più strati e parti, e così via, fino a raggiungere la dimensione fisica, la dimensione di Maya, la dimensione dell'illusione solida in cui noi come esseri energia+corpi fisici possiamo sperimentare i limiti dell'universo fisico attraverso i nostri corpi di materia solida.
Questo, in un certo senso, rende noi esseri umani una miriade di occhi, orecchie e coscienza (nella dimensione fisica) dell'UNICA grande mente universale sopra di noi: DIO.

All'apice dello spettro dimensionale, nella dimensione UNO, non c'è tempo. Misticamente, questo è compreso e vissuto come L'Eterno ORA. Questo significa che non c'è TEMPO.
Lì, il tempo non esiste e tutto, il passato, il presente e il futuro, stanno accadendo tutti insieme nell'eterno ORA. Ogni livello al di sotto di questo richiede un po 'più di tempo per essere vissuto (aumentando costantemente nel senso temporale) finché non torniamo giù alla dimensione fisica; alla nostra dimensione in Real-Time dell'illusione solida (il nostro normale universo fisico), dove il tempo diventa di nuovo relativamente lineare.

A riprova di tutto ciò, ogni volta che si raggiungono dimensioni più elevate, ad esempio durante l'OBE, si noterà sempre una significativa variabilità nel tempo, del TUO senso del tempo che passa durante ogni esperienza. I fisici moderni stanno già lavorando matematicamente in diverse dimensioni superiori ma sempre collegate all'universo fisico.
Lo stesso Einstein affermò che ad un certo punto nello spettro dimensionale ci deve essere un punto in cui il tempo non esiste, dove passato, presente e futuro coesistono simultaneamente.

Ho viaggiato e ho sperimentato livelli dimensionali più alti dove non c'è assolutamente alcun concetto di tempo, ma la sensazione e la percezione del tempo che passa è anche piuttosto variabile nell'universo fisico, e il senso del tempo è interamente relativo al tuo stato mentale. Guarda come vola il tempo quando sei felice, ad esempio quando passi del tempo con qualcuno che ami. Ma, oh come si trascina come un pesante macigno quando sei annoiato, o mentre stai aspettando o sperimentando qualcosa che non ti piace.

In un certo senso, questo può essere paragonato a una semplice struttura piramidale:
Ogni parte degli strati direttamente al di sopra della dimensione fisica può essere più facilmente correlato con gli altri, se consideri che ciascuno è un Io supremo o Superanima o un Sé Superiore (scegli uno?).

L'eterno adesso
Il diagramma sopra mostra gli strati ascendenti e discendenti della coscienza UNO, dividendosi sempre in più parti mentre discende nell'universo e nel tempo reale (il qui e ora). Ogni parte degli strati direttamente al di sopra della dimensione fisica può essere più facilmente correlata a, se consideri che ciascuno è un Io supremo o Superanima o un Sé Superiore (scegli uno?). Nella nostra dimensione, ognuno di questi si divide in molte parti separate (centinaia o addirittura migliaia di persone, quante sono ci è sconosciuto). Se poi prendi in considerazione questo flusso di unità multiple di coscienza dall'alto, dall'eterno ORA, è anche probabile che questo si diffonda in tutto il tempo e lo spazio: probabilmente con ogni Superanima che si divide in innumerevoli persone; tutti coloro che hanno vissuto nel passato, tutti coloro che vivono nel presente e tutti coloro che vivranno nel futuro. La linea di fondo è che questi vivono tutti contemporaneamente all'ombra dell' Eterno ORA. E se prendi anche in considerazione gli innumerevoli mondi nel nostro universo che probabilmente contengono molte altre razze, per non parlare di una pletora di universi paralleli, la mente semplicemente vacilla. E sì, penso di avere definitivamente mal di testa a questo punto!

Se osservate attentamente e riflettete l'effetto di divisione della mente (vedi Astral Dynamics o The Treatise on OBE, parti 7 e 8) vedrete davanti a voi il principio di base dell'incarnazione al lavoro. Come sopra così sotto.
E se applichi l'effetto di divisione della mente all'incarnazione, vedrai l'UNICA grande mente che si spacca e riflette (o si incarna) in molti miliardi di parti, in molti miliardi di persone.
Ora, se prendi alla lettera quanto appena detto, vedrai che il concetto lineare di reincarnazione è solo un pò impreciso nello spiegare la natura superiore della realtà. Lascia troppe domande senza risposta e ha troppi buchi nella sua logica.
 È una spiegazione troppo semplicistica per adattarsi all'enormità della realtà dell'incarnazione.

A mio parere, ciò che sta realmente accadendo è questo:
Siamo tutti essenzialmente una parte dell'UNO al più alto livello di coscienza. Non c'è tempo in cima (o si potrebbe dire che c'è TUTTO il tempo in alto) quindi tutto accade nell'eterno ORA. Quindi, logicamente, una singola persona si sarebbe incarnata nel tempo: passato presente e futuro, vivendo e rivivendo vite multiple. Ma questi sono vissuti tutti allo stesso tempo, tutti in una volta, tutti nell'eterno ORA. E quindi, se tutte le vite sono vissute contemporaneamente, allora è anche probabile che ogni "persona" si incarni molte volte nello stesso tempo, cioè che tu sia incarnato molte volte nel presente e stia vivendo molte vite diverse simultaneamente in questo presente tempo, nel presente ORA. Questo vale anche per il passato, il presente e il futuro; significa che ora stai vivendo attraverso tutto il tempo. Concetto pauroso forse, e sicuramente da mal di testa, ma è anche estremamente logico.

Credo che quanto detto con una sana applicazione del simile che attrae il simile e degli opposti che si respingono, conti anche per quelli che sono comunemente chiamati Soul Mates (Anime Gemelle). Gli spiriti individuali incarnatisi, attirerebbero logicamente altri spiriti che la pensano allo stesso modo, cioè quelli che si incarnano a partire dalla loro Superanima condivisa.
Il concetto buddhista dell'Io supremo è abbastanza preciso nel descrivere ciò che sta accadendo a un livello superiore di coscienza. Questo è un passo avanti rispetto al più semplice concetto di incarnazione lineare,cioè vivere una vita dopo l'altra, come dato per scontato dalla maggior parte delle persone della NewAge, oggi.  Sebbene la teoria buddista includa anche la reincarnazione lineare, troverete che ci sono molte aree grigie tra realtà, teoria ed esperienza.

Ricordi di vite passate ... o associazioni di vite passate?
Secondo me, questi possono essere causati da legami strettamente correlati (chiamiamolo un clan familiare dell'anima) tra alcuni spiriti contenuti in una singola unità di Superanima. Questi collegamenti non sono limitati né divisi dal nostro concetto primitivo di tempo lineare, ma sono tutti collegati attraverso il clan dell'anima superiore nell'eterno ORA. Sono tutti esistenti contemporaneamente al livello più alto in cui si connettono. Pertanto, quando una persona ricorda o si sente connessa, o influenzata da eventi drammatici di quella che è considerata una vita passata che filtra nella sua realtà presente, questi eventi stanno realmente accadendo proprio ora, nell'eterno ORA.
Questo potrebbe spiegare perché questi collegamenti possono essere così acutamente sentiti. Anche se gli eventi reali che stanno influenzando o sentiti come derivanti da una vita passata che potrebbe essere accaduta migliaia di anni fa, in realtà sta accadendo proprio adesso, nell'eterno ORA. E questo è molto importante per spiegare perché i ricordi della vita passata possono avere un effetto così profondo su di noi.
Penso che le esperienze di vitr passate possano anche essere sentite e vissute (condivise) in vari gradi, da tutti i singoli membri di un clan di anime strettamente correlato. Non ricordano eventi accaduti molto tempo fa, sono stati "sentiti" e vissuti da tutte le parti come se fossero realmente parte di quell'altro tempo, come se questi eventi stessero accadendo ORA.
Quanto detto spero che getti qualche nuova luce sulla credenza antica ma poco realizzata che siamo tutti fratelli e sorelle nello spirito, tutti figli di Dio; indipendentemente dal sesso o dalla razza o anche di specie. Alla fine siamo tutti UNO al più alto livello, tutti UNO nell'eterno ORA.

Copyright © 1994-1999 by Robert Bruce
Web Site http://www.astraldynamics.com

 
L'AZIONE DEL KARMA (07-06-19)
SECONDO RUDOLF STEINER

Come rivelano gli studi di Steiner, comprendere la forza del Karma e il senso della Legge di retribuzione rappresenta il primo passo fondamentale per accedere al cammino che conduce a una vita più consapevole, guidata e illuminata dall’azione delle forze spirituali o azione del karma, come si definisce in sanscrito. Steiner spiega, in un linguaggio semplice e coinvolgente, come ciò che noi chiamiamo destino sia in realtà il frutto delle azioni compiute nelle nostre vite precedenti. Nulla avviene per caso, ciascuno è artefice del proprio destino: imparare a gestire il proprio karma vuol dire diventare padroni della propria vita.
Steiner spiega come ciò che noi chiamiamo destino, sia in realtà il frutto delle azioni compiute nelle nostre vite precedenti. Niente avviene per caso, il karma è l'insieme delle azioni che l'individuo compie in ogni vita che vive e che forma il suo destino. Allo stesso modo, come il passato, il presente e il futuro sono legati, anche il corpo, lo spirito e l'anima non possono prescindere l’uno dagli altri e rivivono attraverso il tempo e le vite le situazioni col fine di raggiungere la perfezione.
Tutto è già scritto ma, allo stesso tempo, è modificabile.
L’Azione del Karma offre a ciascuno di noi la possibilità di agire in modo più consapevole e di trovare risposte a interrogativi apparentemente difficili. È stato proprio nel rispondere alle domande di persone comuni che Steiner ha compreso l’importanza di condividere con gli altri la sua profonda esperienza: questo libro rappresenta il dono di conoscenza che egli ha dedicato a uomini e donne che desiderano migliorare se stessi e la propria vita.
Di che cosa parla l'Azione del Karma
Che cos'è il karma e come influisce sul nostro destino? Ne L'azione del karma, Steiner ci spiega come ciò che noi chiamiamo destino, sia in realtà il frutto delle azioni compiute nelle nostre diverse vite. Niente avviene per caso, tutto, invece, accade perchè l'abbiamo compiuto e vissuto infinite volte. Dal punto di vista steineriano, il karma, quindi, è l'insieme delle azioni che l'individuo compie in ogni vita che vive e che forma il suo destino. Se tutto si ripete, si comprende come passato, presente e futuro siano indissolubilmente collegati dagli effetti delle azioni quotidiane. Allo stesso modo, anche il corpo, lo spirito e l'anima hanno un forte legame: lo spirito, infatti, ritrova lo stesso mondo in cui ha vissuto precendentemente, non solo i risultati delle azioni passate.

A chi si rivolge
L'azione del karma si rivolge a coloro che sono convinti che la vita dell'uomo sia determinata dal karma. Il libro, tuttavia, è utile anche a coloro che si addentrano per la prima volta nell'argomento: Steiner, con il suo stile fluido e lineare, permette di avere una prima conoscenza di che cosa sia il karma e su quali effetti produca nella vita di ognuno di noi.

Chi l'ha scritta
Conosciuto per lo più come fondatore della scuola Steineriana, dell'antroposofia e della pedagogia Waldord, Rudolf Steiner (1861-1925), fu in età giovanile curatore delle opere scientifiche di Goethe. Dottore in filosofia nel 1891, Steiner curò la pubblicazione delle opere complete di Schopenhauer e di Paul, fino a ricevere l'incarico di riordinare l'archivio di Nietzsche a Naumburg.
Dopo il suo insuccesso come fondatore e autore della rivista Magazin für Literatur, ricevette l'incarico, da Annie Besant, di capo della sezione tedesca della Società Teosofica, contribuendo alla sua crescita.
Nel 1913, fondò la Società Antroposofica, che promomueva la scienza dello spirito. Fu, inoltre, fondatore della medicina antroposofica e ideatore dell'agricoltura biodinamica.
Che cos'ha di particolare
Una visione della vita dell'uomo illuminata e secolare, secondo la quale l'uomo è l'artefice del proprio destino, perchè il destino altro non è che l'insieme delle azioni compiute nelle vite passate. Tutto è già scritto ma, allo stesso tempo, è modificabile, poiché il nostro obiettivo è quello di migliorarci vita dopo vita, attingendo al bagaglio di conoscenze che ci portiamo dietro.

RISPOSTE AD ALCUNE DOMANDE SUL KARMA estratto dalla Rivista "Luzifer-Gnosis"
"Secondo la Legge della Reincarnazione si deve ritenere che l'individualità umana possiede le sue predisposizioni, capacità, ecc. come effetto delle sue vite passate. Ora, non è in contraddizione con questa l'opinione che tali predisposizioni e capacità, per esempio il coraggio morale, le doti musicali e così via, si trasmettano immediatamente dai genitori alla prole?"
RISPOSTA: Se si ha un giusto concetto delle Leggi della Reincarnazione e del karma, non si trova alcuna contraddizione in quanto qui sopra enunciato.
In realtà, possono essere trasmesse immediatamente per eredità solamente quelle qualità dell'uomo che hanno attinenza al suo corpo fisico e al suo corpo eterico. per quest'ultimo corpo, si deve intendere lo strumento di tutti i fenomeni vitali (delle forse dello sviluppo e della riproduzione).
Tutto ciò che si connette con questo può essere ereditato per via immediata.
Ma già in misura più ristretta può essere ereditato ciò che va congiunto al cosiddetto corpo animico. Sotto questo titolo si deve intendere una certa disposizione nel modo di sentire. l'avere un acuto senso della vista, un udito ben sviluppato, e così via, può dipendere dalla questione che i nostri progenitori abbiano acquistato tali qualità e ce le abbiano trasmesse.
Per contro, nessuno è in grado di trasmettere ai suoi discendenti ciò che è conneso col vero essere spirituale dell'uomo, come per esempio l'acume e la precisione delle sue concezioni mentali, la sicurezza nella sua memoria, il senso morale le capacità acquisite intellettuali e artistiche e così via.
Queste sono qualità che rimangono racchiuse nella sua indivualità e ricompaiono nella sua prossima incarnazione in forma di capacità, predisposizioni, carattere, ecc.
Ora, l'ambiente nel quale viene a trovarsi l'uomo che si reincarna non è scelto a caso, ma sta in necessaria correlazione col suo karma.
Supponiamo, per esempio, che nella sua vita precedente un uomo abbia acquistato la disposizione a un carattere moralmente forte e che il suo Karma richieda che questa disposizione trovi espressione durante una data incarnazione.
Ciò non si potrebbe verificare se egli non si reincarnasse in un corpo che possiede una determinata costituzione. ma questa costituzione fisica deve essere erditata dai progenitori.
Ora, l'individualità che si reincarna, per effetto di una forza di attrazione insita in lei stessa, va in cerca di genitori che possono darle il corpo adatto. La spiegazione di ciò si ha nel fatto che quella individualità, già prima della reincarnazione si mette in congiunzione con le forze del mondo astrale che hanno tendenze verso determinate condizioni fisiche.
In tal modo, l'uomo è portato a nascere in quella famiglia che può trasmettergli per eredità le condizioni coprorali corrispondenti alle sue disposizioni karmiche. Perciò, nel caso del coraggio morale, sembrerebbe in apparenza che questo stesso coraggio fosse ereditato dai genitori. ma in realtà, l'uomo con la sua essenza individuale ha ricercato per sé quella famiglia che gli rende possibile la manifestazione del coraggio morale.
A questo proposito, può anche venir preso in considerazione il fatto che le individualità dei figli e dei genitori furono già congiunte in altre vite e che perciò, appunto, si sono nuovamente ritrovate assieme.
Le Leggi karmiche sono così complicate, che non si può mai formarsi un giudizio dalle apparenze esteriori.
Può soltando farlo, fino a un certo punto, colui i cui sensi spirituali possono in parte avere la visione dei mondi superiori.
Colui che, oltre al corpo fisico, è in grado di osservare anche l'organismo animico (corpo astrale) e lo spirito (corpo mentale) comprende chiaramente quali attributi siano stati trasmessi all'uomo dai suoi progenitori e quali siano sue proprietà individuali acquisite in vite anteriori.
Con lo sguardo ordinario queste cose si vedono confuse, e può facilmente sembrare che siano ereditarie delle qualità che invece sono determinate dal Karma.
L'espressione che i figli sono donati ai genitori, racchiude una sapiente verità. Sotto il rapporto dello spirito, essi sono precisamente donati. ma i figli sono loro donati con certe qualità spirituali appunto per il motivo che i genitori hanno la possibilità
di portare alla completa manifestazione queste qualità spirituali dei loro figli.

• Il sonno, fratello della morte (da l'Azione del karma di Rudolf Steiner)
Il sonno è stato spesso chiamato fratello minore della morte.
Questo raffronto mette in evidenza i destini dello spirito umano più di quanto si è forse disposti a credere, giudicando superficialmente. Infatti, esso ci dà un’idea del come sono concatenate fra loro le molteplici incarnazioni,
 che questo spirito umano compie successivamente.
Nei due articoli “Reincarnazione e Karma, considerazioni logiche dal punto di vista della scienza naturale moderna” (fascicoli 5 e 6 del Luzifer) si è trattato di constatare che l’odierna  concezione naturalistica, se veramente comprende se stessa, conduce all’antichissima teoria dell’evoluzione dell’eterno spirito umano attraverso molte vite.
Necessariamente, a questa nozione si collega la domanda: come sono concatenate fra di loro questa molteplici vite?
In quale senso la vita di un uomo è l’effetto delle sue precedenti incarnazioni, e come diviene essa la causa delle successive?
Il paragone del sonno ci dà, a questo proposito, un’idea della concatenazione fra causa ed effetto.
Io mi alzo alla mattina. La mia regolare attività è stata interrotta nel tempo trascorso durante la notte. Se deve esserci regolarità e coerenza nella mia vita, non posso al mattino riprendere quell’attività in modo arbitrario.
Mediante ciò che ho fatto ieri sono state create le condizioni preparatorie per ciò che io devo fare oggi: io devo, perciò, riannodare le mie azioni al risultato delle mie azioni di ieri.
Si può veramente dire nel senso più vasto: le mie azioni di ieri sono il mio destino per quest’oggi.
Ho formato io stesso le cause alle quali devo aggiungere gli effetti. E ritrovo queste cause dopo che io mi sono staccato da esse per un breve tempo. Esse mi appartengono, nonostante che mi sia temporaneamente separato da esse. Anche sotto un altro aspetto, appartengono a me gli effetti delle mie esperienze di ieri.
Infatti, per mezzo loro, io ho subito modificazioni. Supponiamo che io abbia intrapreso qualche cosa che mi è riuscita solo a metà. Col rifletterci ho ricercato le cause del mio parziale insuccesso.
Quando devo nuovamente compiere un’azione simile, evito di incorrere negli errori riconosciuti. Dunque ho acquisito una nuova capacità. In tal modo le mie esperienze di ieri sono le cause delle mie capacità di oggi. Il mio passato rimane a me collegato; esso trova la sua continuazione nel mio presente e mi seguirà ancora nel mio avvenire.
Per opera del mio passato mi sono creato la situazione nella quale mi trovo oggi. E il senso della vita richiede che io rimanga vincolato a questa situazione. Sarebbe veramente insensato che, in circostanze normali, io non andassi ad abitare una casa che io stesso avessi fatta costruire appositamente.
Io dovrei piuttosto essere creato oggi dal nulla anziché semplicemente risvegliarmi dal sonno, qualora gli effetti delle mie azioni di ieri non dovessero costituire il mio destino di quest’oggi. Così dovrebbe essere creato nuovo dal nulla lo Spirito umano qualora i risultati dele sue vite precedenti non rimanessero collegati con la vita successiva.
In verità, l’uomo non può vivere in nessun’altra situazione all’infuori di quella che gli viene creata dalla sua vita antecedente. […] Questo collegamento di un’entità coi risultati delle sue azioni è la legge del Karma che regge l’intero universo.
 L’attività divenuta destino è Karma.
Il sonno è un buon termine di raffronto con la morte: l’uomo durante il sonno viene effettivamente sottratto al campo d’azione, dove lo attende il suo destino. Mentre dormiamo, gli eventi proseguono il loro corso di questo campo d’azione. Per un certo periodo di tempo noi non abbiamo alcuna influenza su questo svolgimento di eventi. Tuttavia, ritroviamo poi gli effetti delle nostre azioni e dobbiamo riannodarci ai medesimi. In realtà, ogni mattina la nostra personalità si rincarna nuovamente nel mondo delle nostre azioni. Ciò che durante la notte era separato da noi ci viene, in un certo senso, addossato durante il giorno. Lo stesso avviene delle nostre azioni compiute in precedenti incarnazioni. I loro risultati sono intessuti nel mondo in cui eravamo incarnati. Però appartengono a noi, come la vita nelle grotte è propria degli animali che, con quel modo di vivere, hanno perduto la facoltà della vista.

FONTE:  https://www.facebook.com/enrico.ballantini

 

Un caso terrificante di precognizione (18/04/19)
 

La precognizione sovverte la nostra idea di senso comune del tempo e il nostro senso intuitivo di causa ed effetto. Da quando in qua l'effetto viene prima della causa?
 La premonizione, chiamata anche pre-conoscenza e profezia, è la conoscenza di eventi specifici che devono ancora verificarsi. Potrebbe sembrare impossibile, ma molte prove dicono che esiste davvero. Mettendo da parte il tentativo di spiegare la precognizione, dovremmo essere consapevoli di quanto sia strano il fenomeno. La storia che voglio menzionare lo rende ancora più strano. Isabel F.  ci ha inviato un resoconto della sua esperienza :
"La capacità della mia mente di funzionare in un modo insolito è attraverso i sogni. È sempre lo stesso sogno e con le stesse conseguenze. Sono le conseguenze che rendono questo sogno così traumatico. Da quando aveva dodici anni ha avuto un sogno ricorrente di una coppia che si sposa, lo sposo è uno dei miei amici, ma la sposa è una ragazza che non ho mai visto prima nella mia vita. Ogni volta che faccio questo sogno, lo sposo che è mio amico viene ucciso nella vita reale".

La precognizione è chiaramente un dono, ma potrebbe anche essere una maledizione. Isabel ha condiviso con me tre esempi del suo dono maledetto. Il primo avvenne quando lei aveva dodici anni. Aveva quello che lei chiamava il suo "incubo" di Carlos, un suo amico, che si sposava con una strana ragazza e poi si svegliava alle sei del mattino. Due ore dopo, suo padre la chiamava dal lavoro per dirle che Carlos era stato ucciso in un incidente d'auto.

Aveva quindici anni quando accadde di nuovo; questa volta lo sposo era Javier. Aveva fatto il sogno in una domenica pomeriggio e si era spaventata per quello che era successo dopo la prima volta, per cui tenne il sogno per sé. Al mattino, la madre di Isabel chiamò la sua famiglia in Colombia e apprese che Javier era stato ucciso in un incidente motociclistico. E sono due....

Più di recente, durante un viaggio per visitare la sua famiglia in Colombia, Isabel ha avuto lo stesso sogno, questa volta lo sposo era un altro suo amico, Fernando. Isabel era così sconvolta che guidò per quattro ore per arrivare a casa di Fernando, ma una mezz'ora dopo il suo arrivo, giunse la polizia  e le disse:
"Fernando è stato sparato quattro volte ed era morto quando l'abbiamo trovato".
Isabel non ha fornito altri esempi, preferendo non discutere della sua esperienza e vive nella paura di avere di nuovo il sogno.
Le mancano gli amici le cui morti lei conosceva in anticipo, ma non poteva salvarli.
Sono sconcertato da questa strana, stretta canalizzazione e inutile esibizione di un'abilità paranormale.
Perché qualcuno dovrebbe essere dotato di un dono così crudele? L'unico valore che sembra avere è filosofico, come se volesse ricordarci che il tempo è pieno di misteri. E invertendo il rapporto tra causa ed effetto, colpisce in pieno il buon senso.
Forse queste strane manifestazioni della natura hanno lo scopo di farci mettere in discussione le nostre credenze di base sulla realtà. Se è così, la lezione sembra essere che le intuizioni che potremmo ottenere non arrivano a buon mercato.
Recentemente ho parlato con qualcuno del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che sembra avere notevoli capacità psichiche. Una cosa che disse fu che i suoi doni non gli causarono altro che problemi. Non sono sorpreso.
Le persone con doni speciali spesso soffrono come conseguenza di averli. C'è un lato pericoloso nell'avere dei talenti psichici,
come hanno scoperto Socrate, Gesù e Giovanna d'Arco.

(Fonte: http://consciousnessunbound.blogspot.com )

SUPER-Anima E REINCARNAZIONE
(09-04-19)

C'è una grande discrepanza fra le prove sull'Aldilà che mi lascia perplesso; non pretendo di avere la risposta, ma ho pensato di buttare giù un'idea altamente speculativa.
La discrepanza riguarda la questione sempre spinosa della reincarnazione. Nella maggior parte delle esperienze di pre-morte e in molte comunicazioni canalizzate, la reincarnazione non viene riportata. Alcuni presunti comunicatori si sono spinti fino al punto di affermare con certezza che la reincarnazione è un mito, mentre da altre comunicazioni ricevute dai medium si dice esattamente il contrario. I ricercatori della vita passata che hanno ipnotizzato i loro pazienti invece, non solo ottengono resoconti dettagliati di vite precedenti, ma in alcuni casi ottengono descrizioni di una vita tra le vite in cui l'Anima pianifica la sua prossima incarnazione.

L'incoerenza è più evidente nei resoconti della transizione dell'Anima verso l'Aldilà.
Se ascoltiamo i racconti dei Ritornati e molti presunti Medium, ci sentiamo dire che l'Anima arriva nell'Aldilà senza alcun ricordo di un'incarnazione fisica se non quella più recente. L'ambiente dell'Aldilà, almeno inizialmente, è un luogo per il riposo e il divertimento in arti, tempo libero e apprendimento, ma se ascoltiamo i pazienti immersi nell'ipnosi profonda, sentiamo dire che l'Anima arriva nell'Aldilà con un ricordo immediato di molte vite passate.
L'Anima si riunisce con altre Anime che conosce da varie incarnazioni terrene e da molti interludi nel Mondo degli Spiriti, inoltre si imbarca quasi immediatamente in un programma di addestramento per prepararsi alla sua prossima incarnazione.
Sebbene ci siano alcuni paralleli tra i due racconti, le differenze sono sostanziali e apparentemente inconciliabili.

Una spiegazione ovvia è che almeno uno di questi due corpi di prova non è affidabile.
Se dovessi gettare via un gruppo di racconti sull'Aldilà, sceglierei il materiale ottenuto attraverso l'ipnosi, perchè i soggetti ipnotizzati sono noti per la loro tendenza a confabulare, in altre parole, inventare racconti fittizi, al fine di soddisfare le richieste esplicite o implicite dell'ipnotizzatore. Gli esperimenti di ipnotismo effettuati alla fine del XIX secolo suggeriscono fortemente che le abilità PSI latenti di una persona possono essere notevolmente accentuate quando sono sotto ipnosi, quindi non escluderei la possibilità che il soggetto ipnotizzato stia effettivamente leggendo la mente dell'ipnotizzatore e semplicemente reiterando ciò che trova lì, creando una sorta di ciclo di feedback o folie a deux . Se questo è il caso, allora le prove degli studi sull'ipnosi possono avere un valore limitato.Nel frattempo, l'evidenza di esperienze di pre-morte e di medianità in generale mi sembrano molto più solide.

Tuttavia, potrebbe esistere un modo per riconciliare questi due gruppi di racconti molto diversi. Supponiamo che ogni tipo di resoconto sia valido, ma che provengano da fonti diverse. Per dirla chiaramente... e se le storie raccontate da Ritornati e dai comunicatori medianici provenissero dall'Anima ordinaria, mentre le storie raccontate da soggetti ipnotizzati fossero originate dalla Super-Anima?
[Noi preferiamo chiamarla SPIRITO -NdR-]
Secondo alcune tradizioni mistiche, la nostra identità terrena, che potremmo caratterizzare come la nostra Anima, è solo una parte di un'identità più ampia e più completa conosciuta come la SuperAnima o il Sé Superiore. Questa dualità consente a vari aspetti del sé di incarnarsi in tempi e luoghi diversi per sperimentare una varietà di condizioni nel mondo fisico. La stessa Anima, pur essendo collegata alla Super-Anima, rimane distinta da essa, proprio come un albero può essere distinto da una foglia su uno dei suoi rami.
Mentre l'albero e la foglia possono essere visti come un singolo organismo, possono anche esserlo come entità separate.
In questa prospettiva, l'Anima individuale non si reincarna, poiché fare ciò richiederebbe perdere l'identità individuale che aveva accumulato nella sua prima (e unica) incarnazione. Invece, qualche altra parte della SuperAnima subisce la successiva incarnazione, forse portando con sé alcuni dei ricordi o del karma acquisiti dalla prima Anima nella sua avventura terrena.
 Potremmo paragonarlo a una corsa a staffetta, in cui la torcia viene passata da un corridore all'altro.

Ora, se c'è qualcosa di vero in questo, potremmo forse vedere un modo per riconciliare l'apparente contraddizione tra le due versioni dell'Aldilà. Nella maggior parte dei casi, i Ritornati e i comunicatori medianici stanno parlando dal punto di vista dell'Anima individuale, per la mancanza di una parola migliore. D'altra parte, alcune delle entità canalizzate più elevate, così come le entità che comunicano quando un soggetto è in ipnosi profonda, rappresentano l'Anima sovrannaturale, e quindi forniscono una prospettiva diversa.   Dal punto di vista dell'Anima Individuale, l'identità non cambia molto nella transizione verso la vita successiva.
Non c'è memoria di alcuna precedente incarnazione e nessuna conoscenza di nessun piano generale. Lo scopo principale dell'Aldilà, almeno nelle sue fasi iniziali, è fornire un'opportunità di riposo e di recupero, nonché una valutazione delle lezioni apprese.
Nel frattempo, dal punto di vista della SuperAnima, l'identità individuale è in gran parte abbandonata o almeno ridotta al minimo nella transizione verso il Mondo degli Spiriti. I ricordi di tutte le incarnazioni sono immediatamente disponibili e lo Spirito
 (o Super-Anima che dir si voglia) si avvia rapidamente a sviluppare una strategia per la sua prossima incarnazione.

Questa distinzione potrebbe aiutare a chiarire qualcosa di piuttosto strano sulle affermazioni fatte dai soggetti ipnotizzati, che spesso sembrano distinguere tra loro e la persona che erano sulla terra. Uno di questi soggetti, ad esempio, ha affermato di aver sentito che una delle sue incarnazioni terrene è stata una buona esperienza di apprendimento per lei e ha anche funzionato bene per la persona usata come sua incarnazione. È piuttosto strano pensare all'Anima che osserva se stessa sia come persona incarnata sia come
 -in qualche modo- al di fuori dell'incarnazione allo stesso tempo; ma questo paradosso potrebbe essere risolto se lo vediamo come l'Anima superiore che traccia una distinzione tra se stessa e uno dei suoi sotto-costituenti.
In alcune pubblicazioni canalizzate ci viene detto che l'Anima - cioè l'Anima o la sottidentità individuale - alla fine è motivata a rinunciare alla sua vita di svago e a progredire verso dimensioni superiori del piano spirituale. La mia ipotesi suggerisce che questo avanzamento verso le dimensioni superiori consista nel fondersi sempre più pienamente con lo Spirito, finché  la distinzione tra SuperAnima e Anima sia stata in gran parte cancellata. Naturalmente è anche possibile che la stessa SuperAnima abbia bisogno di progredire e fondersi con le altre Superanime in una più grande unità, e alla fine, forse, in ciò che potremmo chiamare Dio stesso.

Una cosa degna di nota è che il livello di profondità delle esperienze di pre-morte sembra variare direttamente con la misura in cui il soggetto è esposto al cosiddetto Essere di Luce. Alcuni sperimentatori pre-morte non incontrano affatto un Essere di Luce; gli altri vedono la Luce ma non interagiscono con essa; altri ancora stabiliscono un profondo legame spirituale con la Luce.
Nella mia ipotesi, l'Essere di Luce - che a volte è visto come Gesù o Buddha o qualche altra figura religiosa - è in realtà l'Anima sovrana o superiore. (
Questa idea non è originale, Kenneth Ring lo suggerisce in uno dei suoi libri.)
Forse più un Ritornato interagisce con, o si fonde con l'Essere di Luce, più profondamente l'esperienza lo colpisce e continua a identificarsi con l'Anima sovrannaturale e per minimizzarne l'importanza della sostanza, anche dopo il ritorno alla vita terrena.

È anche possibile che quando preghiamo, le nostre preghiere siano dirette verso la SuperAnima; che i cosiddetti Angeli Custodi e le Guide Spirituali siano aspetti della SuperAnima; e quell'esperienza mistica di "coscienza cosmica" implica una comprensione diretta, anche se breve, della Super-Anima, o almeno di una parte più sostanziale di quella a cui normalmente possiamo accedere.
Come ho detto, questa è solo un'ipotesi speculativa. Sembra essere sostanzialmente coerente con diverse classi di prove e con alcune importanti tensioni della tradizione mistica. Ma quando si tratta di questo tipo di materiale, è saggio aggiungere questo avvertimento:
tutto ciò che ho appena scritto potrebbe essere completamente sbagliato!


FONTE:  michael prescott's BLOG

RISVEGLI IN TEMPO DI GUERRA(05-03-19)
(di Mike Tymn)
L'abbondanza di comunicazioni provenienti dall'Aldilà suggeriscono che molte anime sono lente a riconoscere che hanno lasciato la vita materiale, sembra che ci sia una sorta di “sonno” o uno stato di “sogno” che precede la consapevolezza che la coscienza non è più nel corpo fisico.
“La durata dello stato di confusione che segue la morte varia notevolmente”, ha spiegato Alan Kardec, il pionieristico ricercatore psichico francese
del 19 ° secolo.
“Può durare solo poche ore, e può essere lunga diversi mesi, o addirittura anni”, ha scritto Kardec. “Quelli per cui dura meno sono coloro che, durante la vita terrena, si sono posti interrogativi sul loro futuro stato, perché sono in grado di capire più rapidamente la loro nuova situazione.”
Se Kardec ha ragione, allora l'antologia dal titolo
 In Times of War: Messages of Wisdom from Soldiers in the Afterlife
(In Tempo Di Guerra: I Messaggi Di Saggezza Dei Soldati Dall'Aldilà )

dovrebbe essere una lettura obbligatoria per qualsiasi persona che pensa che potrebbe morire in un breve lasso di tempo.
Il testo comprende una serie di storie in cui le vittime del campo di battaglia hanno lottato per capire
cosa è loro successo dopo che erano stati uccisi.
“Rendetevi conto che quelle anime nelle regioni più basse del mondo astrale sono in realtà in uno spazio vicino al suolo del pianeta fisico,” la Medium a scrittura automatica Elsa Barker ha ricevuto dal disincarnato David Patterson Hatch (1846-1912), un ex avvocato di Los Angeles e giudice (come si legge in uno dei capitoli di questo libro recentemente pubblicato da White Crow Books).

“Coloro che volteggiano sopra i campi di battaglia dove hanno incontrato il loro destino sono ancora terrorizzati e inorriditi dal rumore della battaglia; essi possono ancora sentire lo scoppio delle granate e la forza dirompente delle esplosioni.
Giorno dopo giorno, questi sfortunati rimasti attaccati alla terra vivono più e più volte le emozioni della guerra; notte dopo notte, temono la mattina quando le esplosioni inizieranno di nuovo. Non possono farla franca. Essi non sono liberi solo perché i loro corpi sono sepolti sotto alcuni metri di terra, o peggio ancora insepolti “.
Hatch riporta la storia di un amico, un ufficiale di un reggimento inglese che era stato ucciso da una pallottola tedesca nei primi giorni della Grande Guerra. A causa del suo odio per un Tedesco che viveva a Londra e che aveva gareggiato con lui
per l'amore di una donna, l'ufficiale aveva trasferito il suo odio verso tutti i Tedeschi.
Dopo essere stato colpito mortalmente, era rimasto privo di sensi per un certo tempo e poi si era "risvegliato” per lo scoppio di una bomba. Così restituito alla scena della battaglia, salutò un suo superiore, ma non ottenne risposta,cosa che trovò molto strana.
 Poi si avvicinò ad altri soldati, persino toccandone uno di loro sulla spalla, ma quest'ultimo non gli prestò attenzione.
“L'odore del caffè e delle carni sulla griglia portarono una soddisfazione temporanea al mio amico. Ha poi cercato di bere dai fiaschi di brandy infilati nelle bocche di uomini che non potevano vederlo nè protestare, ritrovandosi affamato e disperato.
I suoi compagni gli apparivano continuamente sotto l'aspetto di un uomo che odiava e della donna che amava e li vedeva durante i loro rapporti amorosi.  A volte il simulacro della donna si rivolgeva a lui con una parola gentile. Lui la malediceva, ma si aggrappava alla sua mano che poi spariva quando la sua bocca desiderava quella di lei.
”L'uomo viveva in un incubo causata dal suo odio prima della morte e per la sua inconsapevolezza di ciò che accade dopo la morte."

L'antologia inizia con la storia del fante Dowding, un classico nel genere metafisico.
Dowding era un 37-enne soldato britannico ucciso sul campo di battaglia della prima guerra mondiale. Comunicando attraverso la medianità a scrittura automatica di Wellesley Tudor Pole, Dowding raccontò della sua confusione iniziale.
“Se c'è una scossa, non è lo shock della morte fisica”, viene dopo, quando si comincia a capire;
'Dove è il mio corpo? Certo, io non sono morto! '”
Ricorda di aver visto due amici che portavano il suo corpo su una barella e presunse che fosse stato ferito, anche se confuso dal fatto che stava camminando dietro di loro, eppure vedendo il suo corpo sulla barella.
“Mi sembrava un sogno. Avevo sognato che qualcuno o qualcosa mi avevano abbattuto.
Ora stavo sognando che ero fuori dal mio corpo."

In un'altra storia, un pilota polacco era stato abbattuto e ucciso nello schianto. Tuttavia, come lui ricordava, era uscito dal suo aereo ed era corso a nascondersi dai Tedeschi, incontrand alcuni contadini Francesi. Quando chiese aiuto, essi non sembravano vederlo.
Ad un certo punto, capìi che non stava più occupando il suo corpo fisico.
 
“Qui quello che ci si aspetta, si trova”, ha comunicato attraverso un medium.
 
“Si costruisce il proprioo risveglio, è proprio come si immaginava, almeno questo è quello che mi hanno detto. Mi aspettavo il nulla, quindi il nulla ho trovato, ma ora mi sto tirando fuori da questo stato e sto cominciando a sentire più forza “.

Un ufficiale britannico ha ricordato che era caduto a faccia in giù nel fango di una palude ed era poi rimasto incosciente per qualche tempo in una sorta di incubo.
“E 'stato un momento di paralisi consapevole”, ha comunicato. “Fu terribile, ma quando qualcosa scattò e me ne liberai, ne fui terribilmente sollevato.”

Poichè il tempo sembra assumere una forma diversa nella vita ultraterrena, non è mai del tutto chiaro a livello terreno, quanto ci vuole per l'anima dei defunti riconoscere il proprio stato . Nel caso di Alfred V.,  una delle tante vittime sul Lusitania stata silurata da un sottomarino tedesco il 7 maggio 1915,  sembra che sia durato più di un anno. Il 5 novembre 1916, comunicando con il Dr. Carl Wickland, uno Psichiatra, attraverso la medianità  della moglie Anna, affermava di essere affamato e infreddolito con i vestiti tutti bagnati. Il Dr. Wickland lo ha poi aiutato a capire la sua condizione.
Nel classico libro di Claude  (non incluso in questa antologia), si riferisce la comunicazione tra Claude, un pilota britannico ucciso quando abbattuto dai tedeschi nella prima guerra mondiale, e sua madre attraverso la medianità di Gladys Osborne Leonard.
  Nella fase iniziale, Claude spiega il suo passaggio. Sentì prima un colpo in testa, una sensazione di vertigine e di cadere, e poi più nulla.
“Potrebbe essere stato un paio di settimane o più tardi che sono diventato di nuovo consapevole”, ha detto a sua madre attraverso Leonard, precisando però che non aveva alcuna cognizione del tempo lì, quindi non ne poteva essere sicuro.

La prefazione a questa antologia  è una storia affascinante in sé per come racconta del suo “risveglio” nella realtà di un mondo spirituale. Conducendo una vita molto materialista e non credendo nella vita dopo la morte, Beecher ha avuto un brusco risveglio.
  “Ho appena sbattuto la testa e mi sono svegliato a tutta una nuova visione del mondo”, riassumendo la sua storia in 11 pagine.
In conclusione del libro, Beecher cita il detto: “Tu sei quello che mangi”, e suggerisce che dopo la morte fisica:
 “noi siamo ciò che pensiamo.” Di ogni persona il “peso specifico morale”, o la suo “bontà”  espressi nel corso della vita terrena, sembrano essere un fattore importante nel processo di risveglio ma, a giudicare dalle storie di questo libro, emerge che la convinzione di andare a vivere in una realtà più grande accelera in modo significativo il risveglio.
 

FONTE:  http://whitecrowbooks.com/

Kevin, che ci dici della reincarnazione? (11-02-19)
https://www.near-death.com/index.html

Kevin Williams, che ha creato near-death.com, uno dei migliori siti sull'Aldilà presenti su Internet, ha analizzato letteralmente migliaia di esperienze di
pre-morte. Ecco a quali conclusioni è giunto sulla Reincarnazione:

"Se leggi abbastanza NDE, scoprirai che l'Amore è la cosa più importante che esiste e l'Amore di cui parlano i Ritornati è praticamente inesistente sulla Terra.
L'Amore di cui parlano è l'Amore incondizionato - l'Amore illimitato - l'Amore onnipotente - l'Amore onnicomprensivo - un Amore universale. Questo Amore è l'entità divina che tutte le persone religiose sulla terra adorano come "Dio".
Le persone che hanno una NDE stanno portando nel mondo una Luce d'Amore che non è mai stata compresa su così vasta scala.
Gli esperti ci dicono che l'Amore è Dio. La Luce vista in così tante NDE
è questo Amore che è Dio
.
Dio è la Luce che ama. E amare gli altri è tutto ciò che conta davvero nella vita.

Alcune persone sono sorprese quando dico loro che esistono già prove scientifiche che la reincarnazione è una realtà. L'unico problema è che la scienza e la religione in Occidente non la accettano e quindi è generalmente ignorata. Negli ultimi quarant'anni sono stati condotti studi stupefacenti, in particolare dal dott. Ian Stevenson, che documenta non solo i ricordi della vita passata nei bambini piccoli, ma anche il riscontro delle caratteristiche fisiche con cui sono nati. La verità è là fuori. Le persone devono solo capirlo.
La ragione per cui l'Occidente rifiuta la reincarnazione, per la maggior parte, è perché non la capiscono veramente e quindi hanno idee sbagliate a riguardo. La ricerca sulle NDE sostiene la realtà della reincarnazione perché alcuni dei Ritornati hanno vissuto le loro vite passate durante la rivisitazione della vita. Alcuni esperti hanno perfino osservato che siamo preparati per la reincarnazione in un'altra vita sulla Terra.
Ad alcuni è stato chiesto persino da Gesù se volevano reincarnarsi.


Come cristiano, c'è stato un tempo in cui anche io non accettavo la reincarnazione, ma, studiando sempre più testimonianze, non solo mi sono convinto della sua realtà, ma ho iniziato a capirla. Per me, l'idea di dover tornare sulla Terra dopo la morte mi aveva davvero inorridito. Supponevo che le persone si reincarnassero immediatamente dopo la morte e, quindi, non si riunissero più con i propri cari. Leggendo le NDE, ho invece scoperto che i protagonisti  descrivono la vita dopo la morte come un regno senza tempo; ciò significa che possiamo letteralmente trascorrere un'eternità in cielo con i nostri cari, se lo desideriamo, prima di prendere la decisione di tornare sulla Terra. La mia comprensione della "meccanica" della reincarnazione mi ha anche aiutato a capire la mia fede cristiana in una misura che non avrei mai ritenuto possibile.

Il concetto di resurrezione mi ha sempre turbato
. L'idea di un Angelo che appare in cielo un giorno o l'altro in futuro e suona una tromba per chiamare tutti ad uscire dalla tomba - non mi ha mai attratto. Stranamente, la mia ricerca sulle NDE mi ha portato a esaminare la storia e le dottrine del cristianesimo primitivo e di altre religioni per scoprire che
la "resurrezione" è fondamentalmente un fraintendimento storico della reincarnazione.
C'è un'abbondante quantità di prove bibliche che dimostra che Gesù ha insegnato la reincarnazione, ma per lo più ha insegnato alla gente una risurrezione spirituale che avviene durante la vita di una persona che è la vera risurrezione e si chiama "rigenerazione" o diventare un "rinato". È una rinascita spirituale. È anche il modo in cui evadiamo dal ciclo di reincarnazione.

Erano questi concetti di resurrezione spirituale e risurrezione fisica (reincarnazione) che secoli dopo, la Chiesa ha frainteso e ha fatto loro dichiarare che la reincarnazione un'eresia. Ma poi nel 1945, i primi testi cristiani furono scoperti in Egitto e nel 1947 furono scoperti i Rotoli del Mar Morto che affermavano che la reincarnazione era creduta e insegnata in Israele dai primi Cristiani e dagli Ebrei durante i tempi di Cristo. Nel 1943, il Dr. George Ritchie ebbe una NDE così profonda che ispirò il Dr. Raymond Moody a iniziare la sua ricerca rivoluzionaria sulle NDE. Quindi, sembra che l'Altra Parte aiuti l'umanità a capire cos'è la vita e la morte. Secondo la ricerca scaturita dalle NDE, la morte è solo un problema corporeo.
----------------------------------

MA... È REALE?(19-01-19)
Il Dr. Melvin Morse esamina la ricerca sulle NDE

Chris E., di 8 anni, mi chiese se la sua recente esperienza di andare prima nel paradiso degli animali e poi in quello umano, (dove aveva incontrato un calabrone che gli gli aveva dato un pezzo di pane, aveva ascoltato musica celestiale e poi era tornare nel suo corpo) fosse stata "reale".(Vedi:nde3.htm).
Il mio team di medici e infermieri delle unità di terapia intensiva lo aveva appena resuscitato dopo essere rimasto intrappolato nel sedile posteriore della macchina della sua famiglia che aveva saltato un guardrail ed era rimasto immerso in acque ghiacciate per oltre 45 minuti.
Nonostante tutto, Chris fece un recupero completo.
Mi disse che durante il tempo in cui pensavamo fosse morto, aveva attraversato un "enorme bucatino" in paradiso. Poi corrugò il viso e assunse uno sguardo strano mentre mi diceva:
"Beh, non poteva essere un bucatino, deve essere stato un tunnel perché i bucatini non hanno un arcobaleno al di dentro. Poi mi chiese: "Ma era reale? Perché se (quello che è successo a me) fosse reale, allora devi dirlo a tutti i vecchietti! "
Come spesso fanno i bambini, Chris aveva rapidamente eliminato tutti i traumi mentali di queste esperienze e mi aveva posto la domanda che tutti noi vorremmo fare:

Sono queste esperienze reali?
Possiamo fidarci delle informazioni contenute in esse?
C'è davvero un Dio amorevole che ci aspetta tutti quando moriamo?
La coscienza persiste oltre la morte del cervello e del corpo?


Un altro bambino ha alluso a questa domanda fondamentale quando mi ha raccontato della sua esperienza di pre-morte:
"Non ero morto (durante il periodo in cui era clinicamente morto), non ero affatto morto. Ero vivo! Una parte di me era viva. "
In qualità di Pediatra che lavora in un'unità di terapia intensiva, il mio pregiudizio è sempre stato che queste esperienze non sono reali, ma artefatti del cervello morente o invenzioni della mente dopo il recupero della coscienza.
 Mi è sempre stato insegnato che non solo la scienza è separata dalla spiritualità, ma che sono in disaccordo tra loro.
Mi sentivo personalmente motivato a fare tutto il possibile per rispondere alla domanda di Chris.

All'epoca ero un medico di terapia intensiva che lavorava al Seattle Children's Hospital e all'Università di Washington.
Ero un medico di bordo per la Airlift Norwest. Abbiamo resuscitato centinaia di bambini gravemente feriti e, sebbene il classico libro Life After Life di Raymond Moody fosse già stato pubblicato, non esisteva in quel momento alcuna prova che le esperienze di pre-morte fossero reali, né vi erano state ricerche scientifiche serie su tali esperienze. Dopo 25 anni di studio scientifico dell'esperienza pre-morte, ho concluso che le prove che ora abbiamo documentano che le NDE sono reali.

Il mio gruppo di ricerca ha pubblicato il primo studio prospettico sulle NDE nelle riviste pediatriche dell'American Medical Association ed è stato replicato dal lavoro del cardiologo olandese Pim Van Lommel che l'ha pubblicata nella prestigiosa rivista medica The Lancet . I nostri ricercatori dell'Università di Washington hanno pubblicato su The Lancet , l' American Journal of Diseases of Children, altrettanto prestigiose riviste di oncologia ematologica e numerose altre pubblicazioni mediche sottoposte a revisione paritaria (Peer Review).

Il nostro cervello è uno strumento spirituale e la scienza della spiritualità è il libro di testo che indica come interpretarlo correttamente.  Una volta che comprendiamo la scienza, in particolare la neuroscienza delle esperienze spirituali in generale, apprendiamo che non solo sono molto reali e implicano fortemente l'esistenza di Dio, ma ci insegnano anche come essere più pienamente umani.  Dopo tutto, l'esperienza di pre-morte è semplicemente l'esperienza spirituale che avremo tutti quando moriremo. Questa comprensione del processo di morte è stata pubblicata per la prima volta da Depasqualle e Phillips nel diario della American Heart Association nel 1966. Ora, cinquant'anni dopo, stiamo finalmente imparando la scienza che documenta che le esperienze spirituali dei morenti sono reali . Inoltre, la neuroscienza della spiritualità sviluppata nello studio dell'esperienza di pre-morte implica che tutte le esperienze spirituali sono altrettanto reali. Che cos'è esattamente questa ricerca che documenta che le NDE sono reali?
Viene da numerose discipline e in molti campi di ricerca diversi.

1. Studi aneddotici come la storia di Chris E. che documentano ciò che le persone sperimentano esattamente durante il processo di morte. Ciò includerebbe la ricerca rivoluzionaria di Raymond Moody. Questi aneddoti sono spesso la prova più potente della realtà della NDE in quanto contengono elementi dell'esperienza che potrebbero essere presenti solo se le esperienze sono reali, come ottenere informazioni che potrebbero verificarsi solo se la persona fosse fuori dal proprio corpo
 (quello che noi chiamiamo "Lo Zoccolo Duro" per gli Scettici - NdR).

2. Analisi sociologica e statistica delle raccolte di racconti. Questo includerebbe il lavoro del Dr. Ken Ring, Professore Emerito di Psicologia presso l'Università del Connecticut.

3. Studi prospettici di ricerca sui pazienti morenti: questi includono la nostra ricerca dall'Università di Washington e il lavoro di Pim Van Lommel all'Università di Ultrech.

4. Studi neuroscientifici del cervello che includono il nostro lavoro con Vernon Neppe presso l'Università di Washington, la ricerca di Mario Beauregard presso il Montreal Neurological Institute, la McGill University e il lavoro di Andrew Newberg alla Thomas Jefferson University.

5. Recenti progressi nella comprensione delle neuroscienze della funzione cerebrale.

6. Ricerca dalla fisica teorica per quanto riguarda la definizione della parola "reale".
.
7. La ricerca neuroanatomica risalente a oltre 100 anni tra cui il lavoro di Wilder Penfied, il padre della moderna neuroscienza.

8. Prove sperimentali dirette in laboratorio che indicano che le NDE sono reali.
 

FONTE: https://www.melvinmorsemd.com/

 SPIRITO E MATERIA   (12-01-19)
Di: michaelprescott

In The Supreme Adventure , Robert Crookall  riassume una grande quantità di prove che indicano l'idea che la materia, in un certo senso, è parte dell'esperienza dell'anima in quasi tutto  il suo viaggio. Una sorta di "corpo" è necessario, egli sostiene, anche a livelli più alti di sviluppo. In particolare, afferma che esistono quattro corpi, inizialmente intrecciati che sono:

il corpo fisico; il veicolo della vitalità, detto aura, che avvolge gli altri corpi e funge da interfaccia tra il regno fisico e quello spirituale

il corpo animico, che brilla luminoso quando il veicolo della vitalità
è stato gettato via; e

 il corpo spirituale, la forma  più alta e più sensibile. 

Al momento della morte gli ultimi tre corpi si disimpegnano dal corpo fisico, che viene lasciato a decomporsi.
Qualche tempo dopo - di solito tre o quattro giorni, ma a volte molto più a lungo in casi di spiriti "bloccati" (vedi: come5.htm ),
 il veicolo della vitalità viene spazzato via, in quello che Crookall chiama "la seconda morte".  Finché il veicolo della vitalità non è stato liberato, la persona disincarnata può restare confusa, esistendo in un mondo onirico simile al Bardo
descritto nel Libro Tibetano Dei Morti.

Crookall nota che molte comunicazioni medianiche provengono da questo regno e da questo stato di coscienza, il che spiega la loro natura confusa e talvolta anche priva di senso. Una volta che il veicolo della vitalità è stato rilasciato, il corpo dell'anima è libero di splendere senza l'influenza distorta e velata del campo aurico.  È come se i paraocchi fossero stati tolti. La confusione viene sostituita dalla coscienza espansa, e questo cambiamento di coscienza è accompagnato da un cambiamento nella "posizione", mentre il disincarnato si sposta nell'ambiente del Paradiso o  Summerland.

Secondo Crookall, molte persone vivranno due revisioni della vita. La prima, che si verifica al punto di morte, è priva di emozioni e  di significato morale: la vita intera scorre davanti ai propri occhi, ma senza che vengano emessi giudizi.  Crookall interpreta questa esperienza come il veicolo della vitalità che si imprime sul corpo dell'anima. La seconda revisione della vita viene dopo che il veicolo della vitalità è stato scartato, quando l'anima (ora in contatto con il Sé Superiore) è in grado di esaminare il panorama della sua vita terrena e di formulare giudizi maturi su di essa. Per distinguerla dalla prima revisione sulla vita, Crookall la chiama il Giudizio. Crookall riconosce che alcune persone hanno sperimentato il giudizio in un punto sorprendentemente precoce del processo di morte. Perfino ai suoi tempi, prima che il termine "esperienza pre-morte" (NDE)  fosse stato coniato, c'erano vaghe notizie
di persone che erano quasi morte ma che erano state riportate in vita, alcune delle quali avevano riportato una revisione della vita, completa di giudizio morale.  Inoltre, dice che tali rapporti riguardano solo una minoranza di casi, il che sembra essere vero,
 dato che la maggior parte delle NDE non include il giudizio. 
Secondo lui, i Ritornati che si sottopongono al giudizio sono quelli il cui veicolo di vitalità è insolitamente libero.
I medium, i sensitivi, i veggenti e le persone di elevata consapevolezza spirituale sono caratterizzati (egli pensa) da un veicolo più flessibile di vitalità, che spiega i loro doni spirituali o paranormali. Tali persone possono sperimentare il Giudizio subito, ma altri devono attendere che il corpo animico abbia completamente abbandonato il veicolo della vitalità.
In tutti questi cambiamenti, c'è ancora un corpo di qualche tipo. Come notato sopra, Crookall sostiene che un corpo di un tipo o dell'altro è necessario fino a quando si arriva al più alto livello di evoluzione spirituale e scrive:

 "Sulla terra, l'aspetto soggettivo (o pensiero) è subordinato all'aspetto obiettivo (o ambientale): quando le 'sfere' sono elevate, l'importanza del soggettivo aumenta e quello obiettivo diminuisce ... Solo il 'Padre', l'Infinito Assoluto, Trascendente e Non Manifesto è puramente 'soggettivo', puro 'Spirito', incondizionato anche dalla 'materia' più bella ..."

L'importanza del corpo fisico e il corrispondente ambiente fisico nello sviluppo e nell'evoluzione dell'anima umana furono indicati da Phoebe e dal Dr. LJ Bendit ( Man Incarnate , Theosophical Publishing House Ltd., 1957, p.5):
 "Senza un corpo, l'uomo, come Spirito nudo, sarebbe lasciato in uno stato soggettivo, senza coscienza e quindi
nessuna possibilità di ottenere un'esperienza oggettiva o di realizzare se stesso per quello che si è".

L'idea qui è che la materia svolge il ruolo più importante nella nostra esistenza presente,cioè da fisicamente incarnati; un ruolo un pò minore nello stato di transizione che Crookall chiama "Ade" (cioè, limbo, il bardo), quando il veicolo della vitalità mantiene una tenue connessione con la terra; un ruolo ancora meno importante nell'ambiente del Paradiso o del Summerland; e un ruolo sempre più minimale man mano che l'anima ascende ai regni superiori. Ma solo il più alto regno (o stato di coscienza), quello del divino,
è completamente privo di qualsiasi dipendenza da ciò che chiamiamo materia.

 Per dare un senso a questo, vorrei suggerire due diversi modelli. Entrambi dicono essenzialmente la stessa cosa, ma in termini diversi. Innanzitutto, il modello dell'universo dell'informazione.  In questo modello, la nostra esperienza del mondo fisico è analoga alla nostra interazione con le immagini sullo schermo di un computer. Le immagini possono apparire come oggetti reali, ma in realtà sono solo disposizioni di pixel dettate dal codice del computer che li gestisce.  Allo stesso modo, la nostra esperienza del mondo fisico consiste in impressioni sensoriali in cui siamo immersi.Queste impressioni hanno origine in matrici di informazioni che subiscono costantemente modifiche (elaborazione delle informazioni).

In definitiva l'informazione stessa è ciò che è reale, mentre le impressioni sensoriali (come le immagini sullo schermo del computer) hanno solo una realtà secondaria, dipendente e - in un certo senso - illusoria.

Le immagini "renderizzate" che ci circondano sono ciò che Crookall chiama "materia" o "l'obiettivo". Ciò che lui chiama "coscienza" o "soggettivo" è la mente che registra queste immagini.  Quindi è perfettamente vero che "senza un corpo" una persona non avrebbe "nessuna possibilità di acquisire un'esperienza oggettiva o di rendersi conto di quello che realmente è", poiché non ci sarebbe modo di percepire alcuna impressione sensoriale e quindi nessun modo di ottenere qualsiasi contenuto per la coscienza.
La mente esistrebbe ancora, ma sarebbe vuota, una coscienza vuota senza nulla di cui essere consapevole.

 Man mano che l'anima sale più in alto nei piani dello sviluppo spirituale, diventa meno dipendente dalle immagini "renderizzate" e più consapevole delle informazioni sottostanti - il codice sorgente. Se una determinata coscienza dovesse diventare completamente informata del codice sorgente, al punto in cui costituisca l'intero contenuto della mente, allora sarebbe, in effetti, Dio. 
Tanto perché in questo modello, il codice sorgente o le informazioni fondamentali, sono contenute nella mente di Dio - cioè, in una coscienza universale, primordiale che trascende il tempo e lo spazio, quindi la lenta scalata verso le vette spirituali implica la perdita della dipendenza da immagini "renderizzate" quasi illusorie e l'acquisizione diretta del codice sorgente. 
Ciò corrisponde ad un graduale calo dell'affidarsi alla "materia" o "all'ambiente oggettivo" e ad una padronanza
 progressivamente più profonda della pura informazione.

 Per coloro a cui non piace il paragone col computer, ecco un'alternativa.

Possiamo vedere il mondo come una manifestazione di idee nella mente di Dio. Noi apprendiamo queste idee sotto forma di impressioni sensoriali. Non percepiamo direttamente le astrazioni; noi percepiamo i calcoli e immaginiamo estrapolando astrazioni da esse.
Mentre l'anima accresce il suo sviluppo spirituale, gradualmente diventa meno dipendente dalle impressioni o dai calcoli sensoriali e più capace di apprendere le astrazioni sottostanti. Questo porta l'anima sempre più vicino a Dio, perché solo Dio
ha accesso libero e completo a queste idee. In entrambe le analogie, se vediamo "l'ambiente oggettivo" della "materia" come espressione di informazioni o idee, il concetto di base è lo stesso. Siamo destinati a perdere alla fine la nostra dipendenza dalle forme quasi-illusorie e a diventare pienamente conversanti con la realtà di supporto, il fondamento dell'essere, che è la mente di Dio e il suo contenuto - o fonte e codice sorgente, o il Pensatore e i suoi pensieri .

 

COLLABORAZIONE SpiritUALE(20-10-18)
DI MIKE TYMN

In gran parte dei primi esperimenti di medianità, dal 1850 fino agli anni 30 del XX Secolo, la comunicazione medianica ha sempre coinvolto quello che è stato definito come
un “gruppo di anime” - una serie di disincarnati che parlano come uno solo, o diverse Entità a turno attraverso un particolare Medium.
Uno dei primi rapporti di un tale fenomeno riguarda il famoso medium, .
Nel corso di una seduta del 28 giugno 1871 presso il famoso chimico britannico William Crookes, Home (sotto) dopo essere andato in stato di trance, una voce cominciò a parlare attraverso di lui. Uno degli ospiti di Crookes chiese chi stesse parlando.
Gli fu risposto che:  “
..Non è un solo Spirito in particolare,si tratta di una collaborazione che richiede due o tre Spiriti per ottenere il controllo completo su Dan. Le condizioni, però, non sono molto buone stasera.”

Agli Spiriti comunicanti fu poi chiesto di spiegare quali fossero le condizioni ideali.
“Questa è una cosa in cui non possiamo aiutarvi molto,ci sono relativamente pochi Spiriti che sono in grado di comunicare a tutti. Essi sono costantemente al lavoro e sperimentano per cercare di rendere la comunicazione più facile. Si pratica su alcuni di voi quando è addormentato e in questo modo vengono influenzati i sogni. A volte pensano di aver scoperto alcune delle condizioni che porteranno al successo, ma poi si verifica qualcosa che dimostra che non sanno quasi nulla a riguardo “.
Crookes osservò che le voci davano l'impressione che un essere invisibile stesse istruendo un altro su come effettuare una levitazione con Home.
Gli Spiriti continuarono a dire a Crookes che era come cercare di ottenere da un bambino ribelle di fare ciò che si vuole, ma nonostante tutto, continuano a provare.
Aggiunse che alcuni Spiriti non possono fare nulla perché, anche se hanno il desiderio di farlo, non hanno sufficienti conoscenze.
“Ce ne sono due qui, ora, che vorrebbe comunicare, ma è del tutto impossibile per loro produrre la minima manifestazionei. Essi saranno obbligati a convocarne altri per dire ciò che vogliono dire. Si, William, non avresti dovuto accendere quella lampada ad arco. Faceva venire mal di testa a Dan, e siamo stati obbligati a entrare in azione per calmarlo... Era troppo abbagliante per lui.”

Crookes fu ulteriormente informato che due Spiriti, entrambi ben noti quando erano nel corpo fisico, erano lì per aiutare con le manifestazioni: Augustus De Morgan, un famoso matematico britannico, morto il 18 marzo 1871, e Robert Chambers, un giornalista scozzese e naturalista, che era morto in quello stesso anno.
Crookes seppe anche che il dottor John Elliotson, morto nel 1868, era stato lì, ma aveva dovuto lasciare per qualche motivo inspiegabile.
Tutti e tre gli uomini erano stati interessati alla ricerca psichica in vita.
Allan Kardec, un pionieristico ricercatore francese, presumibilmente ricevette i messaggi di Giovanni Evangelista, Sant'Agostino, San Vincenzo De Paoli, San Luigi
(lo Spirito di Verità), Socrate, Platone, Fénelon, Franklin, e Swedenborg.
Essi avevano risposto alle sue domande su ogni argomento immaginabile, tra cui Dio, il panteismo, lo spazio universale, i racconti biblici della creazione, la reincarnazione, i rapporti oltre la tomba, il possesso, il destino dei bambini, l'influenza dello Spirito, la guerra, la pena di morte, la schiavitù, i sogni, il libero arbitrio, il suicidio, e la paura della morte, tanto per citarne solo alcuni.

Victor Hugo, il celebre scrittore francese, ha affermato di aver comunicato con molti nomi famosi del passato attraverso un Medium sull'isola di Jersey, tra cui Socrate, Mosè, Gesù, Maometto, e Galileo, uno Spirito identificatosi come “Morte”, un altro come “Angelo della Luce”, e un altro ancora come “L'ombra del Sepolcro.”
 Hugo chiese se questi erano gli Spiriti subdoli, che secondo alcuni erano un incontro comune nelle sedute Spiritiche, ma a quanto pare, aveva sentito dire anche che l'essenza delle anime avanzate può scendere attraverso gli Spiriti inferiori e che
 “le anime di gruppo” possono assumere un'identità fittizia
per mancanza di una specifica identità.Qualunque sia la spiegazione, Hugo restò colpito da gran parte di ciò che avevano da dire. 

L'adolescente Cora Scott Richmond confuse scienziati, studiosi, ministri di culto, avvocati e giornalisti nel corso della seconda metà del XIX secolo, quando dava, (mentre in stato di trance) estemporanee lezioni su molti argomenti diversi.
Nel 1854, il Professor James J. Mapes, un chimico e inventore, si recò a Buffalo per osservare e studiare l'allora 14enne Cora.
Mapes le chiese di parlare delle “rocce primarie”, e lei rispose con un discorso sulla geologia che lasciò Mapes sgomento.
“Sono un uomo con un'istruzione universitaria, e sono stato per tutta la mia lunga vita un investigatore di materie scientifiche con tanti uomini di scienza, ma io sto qui questo pomeriggio ammutolito davanti questa giovane ragazza”, ebbe poi a dichiarare.
E 'stato stimato che fino ai 18 anni Cora aveva tenuto più di 600 conferenze su questioni sociali, politiche, scientifiche, religiose e di riforma, tra cui l'emancipazione degli schiavi, davanti a folle che assistevano in piedi alle sue "lezioni magistrali".
Durante l'inverno del 1856, quando aveva solo 16 anni, Cora parlò ad un pubblico di oltre 5000 persone a Philadelphia. Si dice che il presidente Abraham Lincoln, sotto la spinta di Mary Lincoln, abbia partecipato, con diversi deputati, ad una delle sue lezioni sulla abolizione della schiavitù, a Washington e che rimasero tutti molto impressionati da quello che avevano sentito dire dalla giovane ragazza.  Una teoria per spiegare la capacità di Richmond è stata chiamata “assorbimento psicologico”, ovvero che mettendo semplicemente la mano su un libro, o passando attraverso una biblioteca ben fornita, Cora poteva 'assorbire' tutte le conoscenze memorizzate nel libro o nella libreria.  Allo stesso tempo, avrebbe dovuto riconoscere, organizzare nella sua mente, ed elaborare in modo coerente e convincente tutto il materiale. Un'altra teoria è che fosse telepatica e attingesse informazioni dalle menti di tutti i presenti. Ancora un'altra teoria inverosimile affermava che era in rapporto con le menti di eminenti uomini viventi.

Gli scettici erano preparati a teorizzare qualsiasi cosa, tranne gli Spiriti dei morti, la spiegazione data da Cora, lei stessa, o più precisamente, attraverso le sue labbra mentre era in trance. Fu spiegato attraverso le sue corde vocali che c'erano 12 Spiriti con doni o gradi di conoscenza che la controllavano. Alcuni di questi Spiriti-guida si diceva fossero vissuti anticamente e non avevano un nome, ma molti di loro erano di tempi più moderni e vennero nominati, come Henry Clay, John C. Calhoun, Thomas Paine, Daniel Webster, e Thomas Jefferson.  Secondo i testimoni che avevano conosciuto Clay, Calhoun e Webster, le testimonianze che la ragazza in trance portava erano molto simili a quelle di quegli uomini quando erano in vita nella carne.

Nel corso del 1870, William Stainton Moses, un Sacerdote Anglicano -che era anche un Medium- disse di essere controllato da una banda di 49 Spiriti sotto la direzione di uno Spirito-Guida chiamato Imperator.
Alcuni dei subordinati di Imperator avevano nomi come Rettore, Mentor, e il Dottore.
A quanto pare, Imperator era troppo avanzato e aveva dovuto inoltrare i messaggi attraverso alcuni dei 49, che erano più vicini in vibrazioni a quella terrestre.
Quando ad Imperator è stato chiesto il suo nome e gli altri nomi della sua banda, disse:
“Questi nomi non sono altro che simboli. In alcuni casi, l'influenza non è centralizzata; è impersonale, come direste voi.
In molti casi i messaggi dati non sono il prodotto di una sola mente, ma di una che è collettiva . Molti di coloro che si sono interessati a te non sono che i veicoli di un'influenza ancora più elevata che è obbligata, per arrivare a te, ad agire in quel modo.
Noi deliberiamo, ci consultiamo e in molti casi si ha l'impressione che il nostro pensiero sia unico “.


Dopo la sua morte nel 1901, Frederic WH Myers, uno dei pionieri della ricerca psichica, comunicava attraverso diversi Medium credibili, tra cui Geraldine Cummins. Tra gli altri argomenti, Myers ha discusso l'anima di gruppo e la reincarnazione.
“Mentre ero sulla terra, io appartenevo a un'anima di gruppo, ma i suoi rami e lo Spirito - che potrebbero essere comparati a radici - si trovavano nell'invisibile. Ora, se volete capire l'evoluzione psichica, questo gruppo di anime deve essere studiato e compreso.
Per esempio, spiega molte delle difficoltà che, vi assicuro, possono essere rimosse solo dalla dottrina della reincarnazione.
Si può pensare che stia esagerando, ma il fatto che si torni sulla terra
per pagare per i peccati di un'altra vita è, in un certo senso, vero.
Myers ha continuato a spiegare che un'anima appartenente al gruppo di cui faceva parte ha vissuto una vita precedente e costruito per lui un programma di riferimento per la propria vita terrena.
 L'anima - legata allo Spirito di gruppo - si manifesta molte volte sulla terra.
“Siamo tutti distinti anche se siamo influenzati da altre entità della nostra comunità sui diversi piani dell'essere.”
Egli ha inoltre detto che un'anima di gruppo potrebbe contenerne una ventina, un centinaio, o mille anime e che l'idea buddista della reincarnazione è vera, ma é una mezza verità.
“E spesso una mezza verità è più imprecisa di un intero errore. Io non vivrò ancora una volta sulla terra, ma una nuova anima, una che entrerà a far parte del nostro gruppo, tra poco entrerà nel modello del karma che ho tessuto per lui sulla terra.”

Come Kardec è giunto a capire, il carattere distintivo della personalità di un singolo Spirito si trova come messo da parte nella uniformità della perfezione, eppure conserva la sua individualità.
“Questo è il caso degli Spiriti superiori e puri, in questa condizione, il nome che avevano sulla terra, in una delle loro mille esistenze corporali effimere, è cosa piuttosto insignificante. Notiamo ancora una volta come gli Spiriti siano attratti l'uno dall'altro dalla somiglianza delle loro qualità e che essi formano così gruppi simpatetici o famiglie ... ma come sono per noi i nomi necessari per identificare qualcuno, qui possono prendere quello di un qualsiasi personaggio noto la cui natura meglio si identifica con il proprio.
Ne consegue che, se lo Spirito guida di una persona afferma di essere San Pietro, per esempio, non v'è alcuna prova concreta che è davvero l'Apostolo che porta questo nome; può essere lui, o può essere uno Spirito del tutto sconosciuto appartenente alla famiglia degli Spiriti di cui San Pietro fa parte; ne consegue anche che ,sotto qualsiasi nome l'Angelo Custode viene chiamato, gli arriva la chiamata fatta, perché è attratto dal pensiero, e per lui il nome è indifferente “.

A questo punto ci si chiede il motivo per cui gran parte di tali informazioni giunsero nel corso del XIX secolo e così poco negli ultimi anni?  Imperator disse a Stainton Moses che essi (gli Spiriti Superiori) hanno sovrastimato la loro capacità di comunicare.
“E 'vero che Benjamin Franklin ha fatto scoprire la medianità con le comunicazione a base di colpi (raps) e che è stato fortemente aiutato da Swedenborg a risvegliare interesse a tali comunicazioni fra gli Spiriti. Al tempo della scoperta si credeva che tutti gli abitanti di entrambi i mondi sarebbero stati portati presto in completa comunione ma, sia a causa della ignoranza ostinata dell'uomo
 e della misura in cui il privilegio è stato abusato da Spiriti che hanno assunto nomi noti, ingannando così gli uomini,
questo privilegio è stato notevolmente ridotto.”


In effetti, gli Spiriti Superiori o elevati sembrano essersi ritirati perché avevano dato tanto per un periodo di circa 80 anni, senza  ottenere grossi risultati.  Allo stesso tempo, Spiriti inferiori interferivano o distorcevano i messaggi.
Chi oggi crederebbe a qualsiasi Medium che sostiene che Socrate, Gesù, Goethe e Jefferson erano tutti in comunicazione tramite lui? “E Cleopatra, no?” sarebbe la risposta più probabile... anche la mia!
Ma questo non significa che Essi hanno rinunciato completamente a comunicare.
Di tanto in tanto nel corso dell'ultimo secolo, ci sono stati un certo numero di comunicatori che offrono l'illuminazione per coloro che sono aperti ad essa, come ad esempio con il Corso in Miracoli, Seth, e Stefano Protomartire. Ho il sospetto che essi siano anime di gruppo piuttosto che singole anime. Come i pionieri della ricerca psichica hanno detto, è il messaggio che conta, non il messaggero. Naturalmente, tutto ciò è semplicemente troppo per una mente scientifica.

Fonte: Mike Tymn  - Trad. Webmaster -

Per meglio comprendere il concetto degli Spiriti di gruppo, leggete anche questo articolo tratto dai libri di Bob Monroe
 

 

CHIUDETE QUEI SOCIAL! (02/10/18)

Pubblichiamo questo interessante articolo di Michael Prescott che, prendendo spunto da come è organizzata l'esistenza nell'Aldilà, lancia un allarme contro i malefici effetti che i social media hanno su tutti noi. Non tutti sono capaci di gestire bene questi potentissimi mezzi di comunicazione istantanea che stanno diffondendo più acrimonie e liti che non fratellanza ed amore in tutto il mondo. Noi siamo perfettamente d'accordo con Michael e voi? Sapreste vivere senza Facebook e Twitter?
Credo che chi ha raggiunto un buon equilibrio mentale ed una discreta conoscenza dei veri valori della nostra esistenza, non avrà problemi a disconnettersi ed a ritornare ai vecchi Forum moderati (come il nostro).

---------------------
Anni fa ho pensato di scrivere un post sul blog intitolato "U
senet è l'inferno". Per coloro che non ricordano, Usenet era un vecchio sistema di bacheche elettroniche che permetteva alle persone di chattare tra loro in forum non moderati. Immagino sia ancora in circolazione, ma non ne ho sentito parlare da molto tempo, però l'ho usato, in passato. Fino a quando ho deciso che era un inferno.

Ecco il mio ragionamento. I gruppi di Spiriti, ci viene detto, si auto-selezionano. Persone di credenze, temperamento e livelli simili di sviluppo spirituale ed emotivo si raggruppano insieme in sfere manifestate dall'inconscio collettivo degli abitanti. Ogni comunità è essenzialmente priva di attriti.
La terra, al contrario, è un ambiente molto più difficile. Le anime a tutti i livelli di sviluppo sono spinte in una realtà condivisa. Spiriti avanzati e spiriti primitivi, a malapena evoluti convivono. Anche se possiamo scegliere i nostri amici, non possiamo scegliere i nostri parenti, i nostri vicini, i nostri colleghi o le persone con le quali strofiniamo i gomiti per strada. Conflitto, oppressione, violenza e crudeltà sono i risultati prevedibili di persone disparate che si scontrano l'una contro l'altra. E poi c'era Usenet. Qui c'era un ambiente che all'inizio sembrava allettante, ma alla fine mi sembrò il peggiore possibile. Chiunque ha l'accesso a un computer può partecipare a qualsiasi conversazione. Le persone con visioni del mondo, psicologie e livelli di maturità ampiamente differenti, interagivano direttamente. In teoria questa è stata una grande opportunità per riunire le persone e ampliare gli orizzonti di tutti. In pratica, era una ricetta per favorire malizia, intolleranza e abuso, in quanto persone che normalmente non si sarebbero mai incontrate, improvvisamente entravano in contatto e scoprivano quanto si odiavano a vicenda.

Il conflitto è stato esacerbato dalle proprietà uniche della comunicazione online. La gente può postare in modo anonimo, consentendo la libertà di deridere, insultare e diffamare i propri avversari. I segnali sociali che mitigano il conflitto negli incontri personali - espressione facciale, tono della voce, linguaggio del corpo - erano assenti, rendendo molto più probabile l'incomprensione e l'escalation del conflitto, cosicchè le voci più rumorose, le più odiose, odiose e folli, inevitabilmente dominavano qualsiasi discussione. In una variante della legge di Gresham LA MONETA CATTIVA SCACCIA LA BUONA, i cattivi commentatori hanno eliminato quelli migliori.
Un costante balbettio di voci rabbiose e dispettose si confondevano, vomitavano veleno, sputavano cattiveria - mi sembrava molto simile ad un inferno, e intendo letteralmente.
Se il paradiso è una comunità di anime simili in una "realtà di consenso", allora l'inferno deve essere una comunità di anime arrabbiate in conflitto perpetuo, intrappolate in una realtà che riflette le loro pulsioni più basse e gli impulsi più crudeli.

Usenet è ora in gran parte irrilevante, essendo stato soppiantato da forum più popolari: Facebook, Twitter e altre piattaforme classificate come "social media". Inizialmente questi forum promettevano un maggiore controllo sulla tua community personale di amici online, potendo,amico o non amico, seguire o bloccare. Ma le discussioni sono ancora non moderate e la realtà è che il conflitto è sempre presente. L'inesorabile compulsione a prodursi in scatti d'ira contro
semi-sconosciuti anonimi indotta dal fatto di stare davanti ad una tastiera, prevale su tutte le misure di sicurezza. Facebook e Twitter hanno iniziato come ambienti piuttosto benigni pieni di video di gatti e foto della cena serale, oggi invece sono focolai di polemiche e acrimonia, mentre le persone si rigirano a vicenda sui carboni accesi per le differenze di veduta su politica, religione, sessualità, spettacoli televisivi, fumetti.
Così, i social stanno distruggendo la società!

Sembra un'esagerazione. Ma io penso che
non lo sia. Dall'ascesa dei social media, la nostra società è diventata più polarizzata di quanto possa mai ricordare. Ovviamente ci saranno sempre forti differenze di opinioni in una democrazia, ma non posso ricordare un momento in cui le due parti si odiarono attivamente con una passione così spericolata.
Era il caso, tre o quattro anni fa, in cui solo i membri più marginali della società hanno parlato di una nuova guerra civile.
Ora l'idea è diventata mainstream, con molti sobri commentatori che osservano che la mancanza di rispetto reciproco o anche di civiltà di base tra sinistra e destra sta raggiungendo il punto di ebollizione.
Molti fattori hanno senza dubbio contribuito all'aumento dell'inciviltà nel nostro discorso nazionale, ma i social media potrebbero essere quelli dominanti. Non è solo una questione di essere costantemente confrontati con opinioni contrarie alla propria, lanciarti stoccate e richiedere la tua attenzione. È il tono rabbioso e personale di gran parte dei messaggi.
Apri il tuo feed Facebook o Twitter, solo per vederti caratterizzato come un deficiente, un mostro, un terribile essere umano, un fascista, un razzista, un comunista, un altro Hitler, un altro Stalin, un perdente che vive nella cantina della sua mamma, uno strumento al soldo di interessi corporativi o collettivisti, un bugiardo, un sacco di merda, un pagliaccio, un ignorante, un analfabeta, un cassonetto dei rifiuti, una sanguisuga, una persona truffaldina, ecc..

È quasi impossibile rispondere con calma. Non siamo fatti per volgere l'altra guancia indefinitamente. Comincia la reazione di lotta o fuga: o lasciamo il forum o iniziamo a rispondere. E più colpiamo, più l'altro diventa inferocito e più si scaglia contro di noi. Moltiplicate questo scontro migliaia di volte nel corso dell'anno per ogni utente dei social media, quindi moltiplicate questo risultato per il numero di utenti...
È allarmismo suggerire che tutto ciò sta avendo un impatto?
O indebitamente sbagliato suggerire che l'impatto è prevalentemente negativo?

Penso che siamo diventati dipendenti da una tecnologia che è palesemente dannosa - dannosa per noi stessi come persone pensanti, premurose e dannose per la società come comunità di valori condivisi e rispetto reciproco o, in mancanza di ciò, almeno di reciproco freno e non credo che le preoccupazioni per una Guerra Civile siano necessariamente esagerate - o almeno non molto. Potremmo non essere sull'orlo di un nuovo incidente di Fort Sumter, ma è del tutto possibile
che stiamo entrando nel territorio di Bleeding Kansas, su scala nazionale (
riferimenti ad eventi USA NdR).

Cosa fare? Sto facendo del mio meglio per ridurre l'uso dei social media. Ho cancellato il mio account Twitter, ma questo non è stato un vero problema, dato che l'ho usato raramente. Più difficile è trattenermi su Facebook. Il maledetto sito è davvero avvincente - letteralmente così. Credo che ricevere feedback positivi ("
Mi piace") ti regali una piccola scossa di piacere, che ti spinge a cercare più "Mi piace". Alla fine penserai sempre a cose concrete da pubblicare che ti daranno tanti altri importantissimi "pollici in sù".
Poiché i "Mi piace" diventano più importanti per te, anche le risposte negative e ostili appaiono più grandi.
Il tuo ego viene sempre più coinvolto in un gioco insensato e privo di significati. Sei come un appassionato del gioco d'azzardo che pompa soldi in una slot machine; sai che dovresti fermarti, ma non ancora - devi solo tirare la leva ancora una volta ...
Se smettere è difficile, e partecipare è distruttivo per sé e per gli altri, cosa c'è da fare?
La mia modesta proposta:
VIETARE I SOCIAL MEDIA!!!

 Mettere al bando Twitter, Facebook e forum simili. Sciogliere le loro società madri. Eliminare l'account di tutti.
Una misura drastica? Sì. Pratica? In teoria, certo, anche se non credo che la nostra classe politica distruggerà mai società che valgono svariati miliardi di dollari, soprattutto perché queste piattaforme sono facilmente utilizzabili nelle campagne politiche. Un tale divieto costituirebbe una violazione incostituzionale della libertà di parola? Molte persone lo direbbero.
La mia opinione è che vietare una piattaforma è diverso dal bando del parlato. Le persone sarebbero ancora libere di sfogarsi in molti altri forum; semplicemente non avrebbero i forum particolari offerti dalle società di social media.
Come analogia, ricordo che molte comunità hanno vietato i cartelloni pubblicitari perché considerano la segnaletica come dannosa per la bellezza dei loro quartieri. Questo è un inconveniente per gli inserzionisti che desiderano utilizzare i cartelloni pubblicitari come strumento promozionale, ma non è una violazione dei loro diritti; sono ancora liberi di fare pubblicità in altri modi. Una piattaforma è stata messa fuori legge, ma altre sono disponibili. Il giudizio è che i cartelloni pubblicitari sono brutti, ostruiscono la vista, distraggono i conducenti, ecc., superando i lati positivi.
Sono arrivato a credere che anche le negatività dei social media superino gli aspetti positivi e in un modo molto più serio. L'incessante conflitto online sta lacerando il nostro tessuto sociale.
La vita senza Facebook e Twitter potrebbe essere marginalmente meno conveniente per alcuni di noi, ma il crollo della società, la guerra aperta e il sangue nelle strade sarebbero un inconveniente di portata considerevolmente maggiore.
Penso che un tale divieto ci sarà davvero? Non vedo alcuna possibilità all'orizzonte, ma è la via più semplice per uscire dall'inferno digitale che abbiamo involontariamente costruito per noi stessi; e mentre la nostra anarchia online continua ad intensificarsi, il caos del mondo reale non può essere molto lontano.

DAL SITO DI MICHAEL PRESCOTT  - TRAD. WEBMASTER

 

I miracoli sono reali? (05/09/18)
 

Secondo il dizionario etimologico  Skeats, la parola miracolo proviene dal vocabolo "SMI" del Sanscrito, da cui deriva la parola inglese "SMILE", sorriso, quindi un miracolo è qualcosa che ci fa sorridere con stupore e meraviglia.
Non capita spesso che possiamo farlo e non sembra una brutta cosa, eppure, niente irrita alcuni materialisti più che parlare di "miracoli".
Perché? I materialisti sono atei, ma il miracolo suggerisce l'idea di un Dio che può sospendere le leggi della natura e quindi compiere miracoli.
Si sa che i materialisti sembrano preferire un universo ordinato che può essere previsto e, naturalmente, controllato, ma l'universo non è solo spettrale, è anche pieno di misteri e di enigmi.
A proposito di miracoli, è il mio hobby collezionarne racconti e ultimamente ho posto l'attenzione sulla tibia e fibula miracolosamente fuse di Pierre de Rudder. Questo è un famoso caso del 19 ° secolo. De Rudder era un contadino belga che si era fratturato una gamba, rimanendo con le ossa divaricate ed esposte. La medicina del suo tempo non era riuscita ad aiutarlo ed aveva sofferto molto dolore e disagio per otto anni. Sotto la tutela di un mecenate scettico, a De Rudder fu infine permesso di visitare il santuario di Oostakker di Nostra Signora di Lourdes, in Belgio. Aveva sempre voluto farlo, ma il suo ex mecenate si era rifiutato di finanziare il viaggio. Anche il nuovo mecenate era scettico, ma scelse di mandare
 De Rudder al santuario per la grande bontà del suo cuore.

De Rudder si fermò davanti alla statua della Madonna e pregò per ricevere il suo aiuto, dicendo che era per il bene dei suoi figli e della moglie.

Il dottor van Hoestenberghe,  convertitosi dopo il miracolo, desiderava vedere le ossa della gamba e ottenere il permesso di riesumare il corpo. Ciò fu fatto il 24 maggio 1899. Il medico amputò le due gambe all'articolazione del ginocchio.
Quindi un esame post-mortem ha confermato tutte le prove già presentate, come il lettore può vedere da sé, se esamina le fotografie. Può vedere che la gamba sinistra (quella alla sua destra) mostra tracce evidenti della doppia frattura, ed è riparata in modo tale che, nonostante la deviazione della porzione superiore delle ossa tirate indietro durante gli otto anni di malattia dai muscoli flessori della coscia, l'asse verticale dell'arto sinistro mantiene la stessa direzione dell'asse della gamba destra. Quindi il peso del corpo era ugualmente e normalmente portato da entrambe le gambe.
Inoltre, nonostante la perdita di un frammento osseo dall'arto spezzato, i due arti hanno la stessa lunghezza.

All'improvviso, tutto  era finito; le ferite infette da otto anni erano svanite immediatamente, le due ossa rotte si erano fuse e l'infezione  scomparsa.
È poi emerso dall'esame autoptico che si era materializzata una striscia di nuovo osso che aveva fuso le due precedentemente fratturate ed esposte, osso cicatriziale che era più bianco delle vecchie.
Il caso fece molto scalpore in tutta Europa. Le prove sulla realtà di questo evento - numerosi rapporti di testimoni oculari, documentazione medica, autopsia post mortem - erano enormi, ma non erano abbastanza per convincere i fanatici anticlericali dal tentare ogni argomento subdolo onde gettare discredito sulle prove.   La guarigione di De Rudder si qualifica quindi
come un "miracolo"?
Se per miracolo intendete eventi che la Scienza  non è completamente in grado di spiegare, allora il termine "miracolo" vi si adatta. E sì, queste storie ci fanno sorridere con stupore intellettuale.
Tuttavia, nel senso fondamentale della parola, l'intervento divino non è implicito, non è un argomento tale per sostenere che qualunque cosa la Scienza  non possa spiegare implica l'esistenza di Dio. Ho una definizione più utile del miracolo che denota un mistero scientifico che si verifica nel contesto di credenze religiose di persone praticanti.  In realtà, molti fenomeni storici sono inspiegabili: dalle voci guida di Giovanna d'Arco ai trentacinque anni di levitazione pubblica di San Giuseppe di Copertino e, con grande dispiacere dei nostri amici materialisti, i miracoli - i misteri scientifici - sono frequenti anche nei tempi moderni.

Menzionerò solo due casi recenti: in India, nel 1995, e da allora, periodicamente, le dematerializzazioni del latte Ganesh;
 a Zeitun, in Egitto, per tre anni (1969-1971), una silenziosa donna interattiva fatta di luce, ritenuta essere la Vergine Maria, che apparve più o meno regolarmente. Il fenomeno, con le guarigioni riportate e altri effetti bizzarri, è stato testimoniato da milioni di persone. Un'incredibile mancanza di curiosità regna nel mondo scientifico verso questioni che lo sfidano profondamente!
Ma la Scienza  non dovrebbe essere schizzinosa su eventi che confondono le assunzioni più radicate, perché quella è la via per l'espansione della conoscenza dove le probabilità sono contro di essa in questi casi tinti di religione.
Nelle templi delle Accademie un manto di silenzio si avvolge attorno ai fenomeni proibiti, ma a mio avviso non c'è niente di più rigido di una mente con ipotesi inflessibili su ciò che è, o meno, possibile.
 Data la nostra definizione di miracolo, ci sono innumerevoli esempi, da casi minori ma ancora sconcertanti di quelli che io chiamo singolarità, novità che aprono nuove dimensioni del possibile. Giuseppe di Copertino era una singolarità che apriva una nuova dimensione dell'esperienza di gravità ed è solo una delle tante singolarità umane su cui sto lavorando. 
Deve sembrare strano parlare di abbondanza di miracoli, eppure la verità è che le migliori menti si interessano ai miracoli che ci vengono sbattuti in faccia ogni giorno, poiché, secondo la nostra definizione, è un miracolo che qualcosa esiste e ne siamo consapevoli. La Scienza  non sa perché esiste qualcosa piuttosto che il nulla e la Scienza  non sa nulla del perché siamo coscienti.
Il nostro stesso essere e la consapevolezza umana di base sono misteri scientifici.
Quindi sembra che siamo circondati, pervasi dal miracoloso, un fatto che merita un pò di umiltà e dovremmo tenere le nostre menti aperte, nel caso in cui qualcosa di miracoloso ci succedesse.

Fonte: http://consciousnessunbound.blogspot.com/

MAX PLANK INSTITUTE:
L'ANIMA E' IMMORTALE!
(21/08/18)

Gli Scienziati hanno da tempo cercato una risposta alla vecchia domanda "c'è vita dopo la morte?", ma ora gli esperti sostengono che non esiste la morte della coscienza - solo la morte del corpo.
Secondo alcuni Scienziati di tutto rispetto, la meccanica quantistica consente alla coscienza di vivere dopo la morte del corpo.
Mentre essi sono ancora incerti su cosa sia esattamente la coscienza, Stuart Hameroff dell'Università dell'Arizona e il Fisico britannico Sir Roger Penrose ritengono che si tratti semplicemente di informazioni archiviate a livello quantico.

I due affermano che questo processo è chiamato "Orchestrated Objective Reduction" (Orch-OR)

e afferma che i microtubuli a base proteica - un componente strutturale delle cellule umane - trasportano informazioni quantistiche - informazioni memorizzate a livello sub-atomico-.

Così dichiara il dott. Hameroff:
"Diciamo che il cuore smette di battere, il sangue smette di scorrere, così che i micro-tubuli perdono il loro stato quantico. L'informazione quantistica all'interno dei micro-tubuli,però,non viene distrutta, non può essere distrutta, e semplicemente si distribuisce e si dissolve nell'universo in generale. Se il paziente viene rianimato, questa informazione quantistica può tornare nei micro-tubuli e il paziente dice: 'Ho avuto un'esperienza di pre-morte'. Se non viene rianimato ed il paziente muore, è possibile che questa informazione quantistica possa esistere al di fuori del corpo, forse indefinitamente, come anima."

I ricercatori del rinomato Istituto Max Planck di Fisica (Monaco) concordano e affermano che l'universo fisico in cui viviamo è solo la nostra percezione e una volta che i nostri corpi fisici muoiono, c'è un infinito oltre la vita per come la conosciamo.
 Il Dr. Hans-Peter Durr, ex capo del Max Planck Institute for Physics, in precedenza ha dichiarato:

"Quello che consideriamo il qui e ora, questo mondo, è in realtà solo il livello materiale che è comprensibile. L'aldilà è una realtà infinita che è molto più grande. In questo modo, le nostre vite su questo piano di esistenza sono già immerse nell'Aldilà.
"Il corpo muore ma il campo quantico spirituale continua, perciò siamo immortali."

Fonte: https://www.express.co.uk/

L'ALDILA' DI GALEN (27/07/18)
Estratto da:  'La mia vita dopo la vita: Un ricordo postumo del Dr. Kenneth P. Stoller'
Un Papà Amputato che non si rassegna alla perdita dell'adorato figlio. Medico anch'egli come il vostro Webmaster, sfida pure lui le cosiddétte certezze scientifiche e riesce ad instaurare un dialogo con l'Oltre col figlio Galen. Ne nasce un interessantissimo libro che è una sorta di reportage della vita nell'Aldilà da cui emergono le notevoli differenze dell'ambiente in cui ci troveremo solo in base alle nostre idee; un mondo plastico dove col pensiero si possono costruire le case dei nostri sogni, o viaggiare senza bisogno di alcun mezzo di locomozione, oltre a comunicare istantaneamente con qualsiasi essere vivente, non importa se incarnato o meno.
---------------------------
Galen Stoller era una giovane e brillante adolescente americano cresciuto nella vivace mecca culturale di Santa Fe, nel New Mexico. Galen era appassionato di recitazione, preparandosi a recitare un doppio ruolo nella rappresentazione teatrale allestita dalla sua scuola superiore, anticipando una futura carriera nella recitazione.
Galen si divertiva ad addestrare cani per assistere persone con disabilità col gruppo Assistenza cani dell'Occidente per il quale venne poi nominato per il premio Amy Biel Youth Spirit. La vita fisica di Galen ha avuto una tragica fine quando la sua auto è stata investita da un treno in una ventosa giornata di Dicembre del 2007.
Nel giro di alcuni giorni dall'incidente, il padre di Galen, il dottor Kenneth Stoller, contattò Suzanne Ward, che aveva perso il figlio adolescente, Matthew, anch'ella in un incidente stradale nel 1980. Suzanne aveva sviluppato la capacità di parlare direttamente con Matthew telepaticamente, e il Dr. Stoller era stato un avido lettore dei suoi messaggi mensili online.  (Il libro,in italiano, è acquistabile qui: https://www.macrolibrarsi.it/libri )

Grazie alla la richiesta della madre, Matthew fu in grado di localizzare Galen nel mondo degli Spiriti e acconsentì a inviare un messaggio di Galen al Dr. Stoller.  Col tempo, Matthew disse che Galen e suo padre avrebbero imparato a comunicare direttamente,
così come lui faceva con sua madre.
Galen e il Dr. Stoller hanno lavorato duramente per diversi anni fino a quando non è stato possibile stabilire un collegamento.
My Life After Life: A Posthumous Memoir è il risultato della sua riuscita comunicazione con Galen. Egli, inoltre, aveva consultato vari medium per confermare che i messaggi per Galen fossero stati ricevuti come previsto.
È possibile che i contatti del Dr. Stoller siano il risultato del dolore e della dissociazione?
Leggete il libro e decidete voi stessi: https://www.amazon.com/

L'esperienza del Passaggio di Galen deve essere vista con una prospettiva diversa rispetto ad altre, poichè la morte di Galen non è avvenuta in un'epoca passata o durante una guerra, varie generazioni fa; Galen è morto nel 2007, è un'anima contemporanea che ha amato ed è amata.  La sua personalità, il suo senso dell'umorismo, il suo talento per la recitazione e la compassione per gli animali sopravvivono nei ricordi dei suoi amici e della sua famiglia. Galen è reale, e le esperienze del suo spirito sono vivide, presenti... sono attuali! La storia della transizione di Galen, come tutte le altre, non si concentra sul momento della sua morte.
Non c'è menzione del dolore e nemmeno dell'esperienza della separazione dal corpo. La storia si svolge nelle ore successive all'incidente, quando lui incontra la sua Guida, si adegua al nuovo ambiente e scopre come sia avvenuta la sua morte.

Ecco come Galen la descrive:

"Mentre i venti si trasformavano in raffiche di mitra, mi diressi verso l'interstatale per tornare a casa di mia madre, a circa quarantacinque minuti di distanza.  Il mio iPod offriva musica di sottofondo adatta mentre mi dirigevo verso casa, ma avevo la sensazione che le cose non fossero sincronizzate nel mio mondo. [...]
Non vedevo doppio, ma la mia visione, sebbene vivida, era fuori sincronia.  Il ronzio del motore, il sibilo del vento e il rombo delle gomme sembravano anch'essi sconnessi, come provenienti da un luogo diverso da dove tali suoni si generavano. [...]
Mentre mi fermavo sui binari della ferrovia, pensai che le forti raffiche di vento creavano troppi ioni positivi nell'aria e che essi stavano attivando le mie strane sensazioni. Chiudendo gli occhi per un momento, vidi luci danzanti e sentii suoni non familiari.
Sentivo il mio corpo muoversi, ma mi sentivo anche protetto.
Poi improvvisamente sentii il suono del metallo, seguito da un tremendo silenzio e da un'oscurità totale.
Alla fine le luci e i suoni tornarono, ma nessuno sembrava reale.
Udivo pronunciare il mio nome ogni tanto, ma ciò che veniva detto e da chi non sembrava importante.
Tra le voci, potevo distinguere un debole squillo che iniziò a trasformarsi in un tono cristallino e poi in un campanello molto chiaro, in lontananza, come il suono che fa un calice di cristallo quando passi un dito sul bordo del bicchiere.
Ho guardato nella direzione di quel suono e ho visto quella che sembrava essere un'altra versione di me stesso, ferma, in piedi accanto a me.  Quest'altro me stesso era molto più alto di me e aveva un aspetto luminescente.

Disse: "Cosa vuoi fare?" Questo altro me stesso trasmetteva una sensazione che sembrava contenere l'essenza di tutti quelli che avevo amato nella mia vita, quindi sapevo che volevo seguire questa versione di me stesso verso il suono della campana. [...]
Quando il suono squillante era tutto ciò che riuscivo a sentire, mi mossi pacificamente in avanti con me stesso, mano nella mano.
Mentre percorrevamo un sentiero, diventai più consapevole dei miei dintorni. Il paesaggio era familiare: dolci colline punteggiate da piccoli pini, ginepri e salvia secca, con montagne in lontananza, ma qualcosa era diverso. [...]
C'era una luce dietro alla luce intorno a me e le piante e gli alberi proiettavano piccoli spot luminescenti, come se sottili filamenti di fibre ottiche al loro interno trasmettessero la luce. Il fatto che non mi stessi svegliando da questo apparente sogno mi ha fatto desiderare di capire cosa fosse questo posto, ma più la mia mente si avvicinava alle spiegazioni, più il mio ambiente non era a fuoco, il che era sconcertante. [...] Camminando ancora mano nella mano con il mio gemello, arrivai in un prato erboso in cui due sedie si fronteggiavano, invitandoci a sedere. [...]  Radunai tutto il mio coraggio e chiesi: 'Dove sono?'
"Il tuo corpo terreno è morto e tu sei in una dimensione diversa.
Ci vuole tempo perché la mente lasci andare ciò che le è così familiare
", disse in tono pratico il mio alter-ego.
'È questo il Paradiso?'
"Lo è se vuoi che lo sia," mi rispose. [...]
'Allora, sono morto davvero,' dissi, non facendo esattamente una domanda.
Con un sorriso ironico, replicò:
"Come puoi essere morto se mi parli?"
'Morto!', esclamai, realizzando che quasi tutte le mie domande ricevevano risposta con più domande e mentre c'era qualcosa di familiare e quasi rassicurante il tutto era anche molto frustrante.
'Certo, mi dirai che non sono morto, ma che esisto in una dimensione diversa', dissi.
"È vero che il corpo che conoscevi non esiste più. Puoi definirti morto se insisti, ma non sei mai veramente morto ", rispose.
'Ok, allora, se questo è il Paradiso, dove sono tutti i cani?'

I cani sono sempre stati una parte importante della mia vita sulla terra, ed ero al mio secondo anno di formazione per addestrare cani per assistere persone disabili, quindi ero solito pensare che il Paradiso per me sarebbe stato un posto da condividere coi cani!
All'improvviso sentii abbaiare e, come se le porte di un migliaio di canili si fossero spalancate, il prato in cui eravamo seduti era ora pieno di cani che ansimavano, abbaiavano e agitavano la coda. Ho riso di gioia, ma le mie risate mi hanno ricordato che sono stato molto felice della mia vita sulla terra e che mi sarei accontentato di continuare con essa.
Non capendo perché fossi morto, ho chiesto: 'Come è successo?'
Il mio compagno mi ha, così, detto del treno. [...]
Non avevo modo di sapere che solo sei ore erano passate sulla terra dall'incidente, fino a quando il mio gemello non disse:
"Tuo padre ha la consapevolezza di dove sei e ti sta chiedendo se stai bene."

'Sono assolutamente d'accordo, e mi manchi,' risposi, indirizzando questa affermazione a mio padre, anche se mi sentivo un pò esasperato nel vedere la mia attenzione tornare agli eventi che accadevano sulla terra. [...]
Avevo totale consapevolezza del dolore di mio padre e delle intense emozioni che gli altri provavano, ma ero anche protetto dal dolore di chi avevo lasciato dietro di me, che andava dal dolore alla follia borderline. [...]
Rivolgendo la mia attenzione al mio altro io, gli chiesi:
'Tu sei il mio fratello gemello, non è vero?'
"Non c'è modo che io sia tuo fratello gemello perché sono molto più bello di te!" fu la sua risposta.
Gli ho sparato uno sguardo intelligente e lui mi ha detto:
"Sono un aspetto di te stesso e della famiglia di Anime di cui fai parte.  Sono stato con te prima che tirassi il tuo primo respiro sulla terra, mentre sono con te ora per insegnarti come crescere qui. Sono il tuo insegnante e l'insegnante di tuo padre. "

Galen passa i giorni successivi ad abituarsi al suo nuovo ambiente. Incontra un Labrador nero chiamato "Andy", che diventa suo amico e compagno. Galen e Andy camminano attraverso il simulato ambiente del Nuovo Messico, mentre Galen impara lentamente a connettersi con l'energia della sua nuova casa ultra-dimensionale.
A differenza dell'esperienza di transizione di Hugh Benson 
[Vedi:http://search.freefind.com/ ], Galen non è arrivato nella realtà delle dimensioni eteree primitive, densamente popolate.  Le capacità e la maturità spirituale di Galen suggeriscono che egli è
da qualche parte dei primi livelli intermedi in cui le anime hanno già iniziato a padroneggiare l'ambiente.

'Ho scoperto che il livello di coscienza che inizialmente sperimenti qui ha a che fare con il grado di maturità della tua anima -più o meno l'esperienza e le credenze della tua personalità- e che ci sono molti livelli sia sotto che sopra la mia stazione dimensionale.'
Per illustrare le differenze funzionali ed energetiche tra la dimensione intermedia in cui si trova Galen e quelle meno avanzate, come quella di Mons.Hugh Benson, possiamo confrontare il modo in cui ciascuna di loro ha ottenuto le proprie case nel mondo spirituale.
[Nota: prima di chiederci perché uno Spirito vorrebbe, o ha bisogno di una casa, considera questo: se ti svegli in una dimensione spirituale con un corpo con sentimenti solidi circondato da un ambiente simile alla terra,
non vorresti che una casa tutta tua, anche se sai che è un'illusione?]

Quando Hugh Benson arriva nel mondo degli Spiriti, viene portato in una replica un pò migliorata della sua casa terrena, completa di vasti, bellissimi giardini.
Si informa sul costruttore della casa e la sua guida, Edwin, gli spiega che è stata fisicamente costruita da esseri che sono abili in tale manipolazione energetica e che hanno un'abilità speciale per l'architettura nel mondo degli Spiriti.
Hugh Benson, avendo dedicato la sua vita all'ortodossia cattolica, è uno spirito novizio che passerà attraverso una sorta di 'addestramento di base' per apprendere questi concetti a lui sconosciuti, comprese le tecniche di creazione, infatti, più avanti nel suo libro, Life in the World Unseen , Benson viene presentato a una scuola in cui si insegna come creare i fiori.
Galen, d'altra parte, ha già imparato a materializzare oggetti diversi usando la volontà, e presto inizia a sperimentare la creazione di una casa per se stesso.  Come ogni adolescente, le sue creazioni iniziali derivano direttamente dalla cultura pop.
Crea un ambiente simile a quello di Guerre Stellari, poi qualcosa che ricordava di aver letto in un libro del Dr._Seuss .

Successivamente, disegna un appartamento in stile Manhattan, una villa barocca e infine una casa per lui familiare sulla terra, completa di letto e divani dove poter riposare.  Parte delle lezioni di Galen su questa dimensione comprendevano imparare come
'costruire e dimenticare', in modo che la sua casa fosse ancora lì quando vi tornava.
Le anime responsabili della costruzione della casa di Hugh Benson potrebbero aver avuto origine nella dimensione di Galen, dove gli Spiriti che hanno un interesse e un talento per la materializzazione hanno scelto questo campo come una sorta di specializzazione .
Parte dei loro compiti potrebbe essere quella di creare case per anime a livelli dimensionali inferiori che devono ancora essere istruite nella manipolazione del pensiero creativo.
 [ A tal proposito, vi suggerisco di leggere la novella che abbiamo scritto per voi alcuni anni fa. (NdR) ]

FONTE: https://thesearchforlifeafterdeath.com/passing-on-transition-stories/

 

ALLA RICERCA DEL SIGNIFICATO DELL'ESISTENZA UMANA (23-07-18)

La maggior parte della storia umana si è svolta in quella che considereremmo un'età
 pre-scientifica. Attraverso la lente della nostra cultura avanzata, il tempo precedente l'età della ragione sembra oscuro e pieno di  superstizioni. Tutti i tipi di fantasmi, streghe e demoni vagavano per la terra, la gente comune era angosciata e stava già combattendo con Déi altrettanto capricciosi. Il mondo naturale era controllato da esseri imprevedibili che inviavano inondazioni, siccità e piaghe per 'peccati' apparentemente minori.
Tale incertezza portò gli umani a compiere rituali pacificatori che andavano da strani a terribili, come il sacrificio umano presente in molte culture antiche. Consideriamo la loro triste situazione con compassione: se solo avessero avuto le conoscenze scientifiche giuste per comprendere il mondo naturale che li circondava, avrebbero evitato tali inutili rituali.

La scienza ha rivoluzionato la nostra comprensione del mondo. Non vediamo più la mano personale di Dio in ogni uragano o epidemia di Ebola.
I materialisti indicano il nostro passato come ignorante e superstizioso per rivelare un modello schiacciante: quella che era considerata prova di influenza divina dalle civiltà pre-scientifiche, si rivelò perfettamente spiegabile attraverso le leggi della Chimica e della Fisica. Dobbiamo stare attenti, tuttavia, a non cadere nella trappola del materialismo promissorio:
l'infondata convinzione che le scienze fisiche possano un giorno spiegare tutti i misteri dell'universo.
La coscienza, in particolare, si è dimostrata difficile da spiegare solo come interazione fisica fra neuroni.
Possiamo osservare una correlazione tra stati cerebrali e risposte emotive o mentali,
ma non possiamo ancora osservare lo stato cosciente stesso, né equiparare il cervello fisico con l'origine dell'auto-consapevolezza.


Il concetto di anima umana spesso cade vittima della stessa vergognosa anti-scientificità che la accomuna alle falsità religiose utilizzate per spiegare fenomeni naturali incompresi. L'anima, come analogo spirituale del dibattito di oggi sul dualismo della coscienza, dovrebbe essere considerata con più rispetto per il suo concetto antico e straordinariamente universale.
A differenza della variopinta diversità delle varie divinità e dei drammi dell'Aldilà che accompagnavano l'immaginazione spirituale delle prime civiltà, l'anima era considerata  un requisito ovvio per la vita intelligente. I Filosofi greci Socrate, Platone e Aristotele trovarono il concetto di anima come soggetto prediletto di dibattito e le loro conclusioni furono riprese dai primi teologi Cristiani che poi integrarono saldamente l'anima nella religione organizzata, dove rimane oggi. Anche il concetto di anima non era un fenomeno esclusivamente occidentale. Culture e tribù delle civiltà arcaiche svilupparono ciascuna credenze spirituali uniche che includevano un'anima, o uno spirito, che si separava dal corpo alla morte per perseguire il proprio destino nell'Aldilà.
Poiché la credenza in un'anima eterna era così prevalente, non dovrebbe sorprendere il fatto che la maggior parte delle culture si impegnassero anche nel contatto spirituale, sebbene non possa essere formulato in termini simili.

Incantesimo dei Papiri magici greci per chiedere aiuto ad uno Spirito onde attirare un amante:
"Vai subito dove qualcuno è sepolto ... allarga la pelle di un asino sotto di lui verso il tramonto. Ritorna a casa e sarà effettivamente presente e starà accanto a te in quella notte ... Dì: "Ti scongiuro, spirito morto, dal Destino dei Destini, di venire da me, [inserisci il tuo nome], in questo giorno, su questo notte, e accetta l'atto di servizio di me.
E se non lo fai, aspettati altri castighi "
.

Molte culture indigene hanno una tradizione di culto degli antenati e credono che le anime degli antenati defunti possano essere invocate nei momenti di bisogno per aiutare la famiglia, a condizione che la famiglia li ricordi con le offerte ed i rituali appropriati. Sacri testi religiosi come la Bibbia e il Corano hanno molti esempi di Spiriti o Angeli che forniscono aiuto o informazioni ai mortali. Le culture tribali potrebbero aver fatto affidamento sullo Sciamano per fungere da intermediario tra il mondo dei vivi e dei morti, andando dalle richieste di aiuto, alla guarigione o persino alla vendetta.
Anche le persone comuni facevano affidamento sulla magia popolare per chiedere agli inquieti morti la loro guida e il loro aiuto.

La pratica di lanciare incantesimi, evocare Spiriti, consultare oracoli o maghi cadde in disgrazia in Europa quando il Cristianesimo stabilì che tali pratiche erano blasfeme; in parte perché si diceva che violassero il primo comandamento che proibiva il culto di "altri dei", e in parte perché i Cristiani medievali erano ansiosi di liberare i loro seguaci dal loro passato pagano. Così, una divinità pagana piuttosto innocua venne spacciata come Satana e qualsiasi pratica che coinvolgesse il lancio di incantesimi rituali, la divinazione o il contatto spirituale, divenne motivo di scomunica e, in seguito, di morte eterna. Nonostante i migliori sforzi della Chiesa, la pratica di contattare le anime dei morti non è mai veramente cessata. A metà del 1800, il movimento quasi spirituale conosciuto come Spiritualismo aveva cominciato a spopolare in tutta l'Europa.
(
Per info scettiche sulle sorelle Fox consultare: https://www.cicap.org/
Gli storici rivendicano le sue origini sia a Emmanuel Swedenborg, un mistico Cristiano del XVIII secolo, sia alle sorelle Fox che  guadagnarono rapidamente  fama sostenendo di indurre la comunicazione spirituale grazie a forti e misteriosi colpi (Raps).  Le sorelle Fox furono smascherate come imbroglione dopo che una di loro confessò di aver prodotto i raps con le articolazioni dei piedi, tuttavia, l'idea di contattare gli Spiriti attraverso la medianità aveva catturato l'immaginazione del pubblico e presto si moltiplicarono i circoli di medianità nei salotti vittoriani di tutto il mondo.
 La Società per la Ricerca Psichica ( SPR ) fu fondata nel 1882 durante il culmine dello Spiritismo e un gran numero di uomini e donne istruiti e compìti lavorarono per investigare il fenomeno con obiettività scientifica.
Molte figure degne di nota come Frederick W. H. Myers, William Crookes, Oliver Lodge e lo Psicologo William James riconobbero che la pratica della medianità valeva la pena di essere studiata, sostenuta e preservata. Dai loro sforzi accurati abbiamo ancora una pratica vibrante di medianità oggi e una raccolta di letteratura spirituale che copre due secoli. A differenza dell'ortodossia statica delle religioni organizzate che registrano la filosofia spirituale di grandi profeti, medium e canalizzatori, ci  parlano direttamente normali umani defunti che potrebbe aver condotto una vita piuttosto ordinaria. I medium in particolare tendono a concentrarsi sui parenti defunti e sugli amici dei loro clienti. In molti casi il soggetto desidera solo ottenere la prova che la sua persona amata è sopravvissuta alla morte e sono fornite poche altre informazioni sulla natura dell'anima e sull'Aldilà. I Canalizzatori, d'altra parte, possono connettersi con uno Spirito non correlato a chicchessia il cui scopo è specificamente l'insegnamento della saggezza spirituale.
Entrambe le fonti di saggezza spirituale possono essere consultate per informazioni sull'anima umana e lo scopo della coscienza, sebbene, come il giudice David Hatch avverte attraverso il medium Elsa Barker:
 "Un uomo non diventa improvvisamente onnisciente cambiando la composizione del suo corpo. "

 Il Rev. Hugh Benson, parlando attraverso il medium Anthony Borgia in Life in the World Unseen è d'accordo:
la percentuale di persone che entrano nel mondo degli Spiriti con qualsiasi conoscenza della loro nuova vita e del mondo spirituale in generale è bassa, deplorabilmente bassa. Tutte le innumerevoli anime senza questa conoscenza devono essere curate e aiutate nelle loro difficoltà e perplessità. Quando si acquisisce familiarità con le comunicazioni spirituali,
diventa chiaro che i resoconti differiscono in base all'esperienza e al progresso individuale dello spirito comunicatore.
Non tutti i racconti spirituali sono illuminanti.
Gli Spiriti sembrano guadagnare la loro conoscenza nello stesso modo in cui lo facciamo qui sulla terra:
 attraverso l'esperienza e la graduale assimilazione della conoscenza stessa.

Siamo fortunati, tuttavia, a disporre di numerosi esempi superlativi di comunicazioni da parte di Spiriti-Guida altamente avanzati. Nella maggior parte dei casi, scoprirai che il loro messaggio per noi è chiaro e univoco, fornendo risposte rassicuranti allo scopo della crescita della nostra coscienza. Oltre alla letteratura spirituale, abbiamo molte prove anche da moderne pratiche, come 
le regressioni di "esistenza fra le vite" sperimentate dal Dr. Michael Newton, esplorazioni extracorporee di William Bulhman, Jürgen Ziewe e Robert Monroe, e una ricchezza di informazioni provenienti da esperienze di pre-morte che forniscono tutte una visione affascinante del destino spirituale dell'anima.

FONTE: https://thesearchforlifeafterdeath.com/