VISIONI SUL
LETTO DI
MORTE
(19-11-09)
Un nostro
Collega da
Napoli
c'invia
alcuni
interessanti
racconti di
contatti
pre-morte di
cui è stato
testimone.
Invitiamo
altri
Medici e
Paramedici
che avessero
raccolto
esperienze
simili a
scriverci.
"Capita
frequentemente,
nell'ambito
dello
svolgimento
della mia
professione
medica ed in
special modo
come medico
ospedaliero
di un
reparto che
ospita
prevalentemente
persone
anziane più
o meno
malandate,
di assistere
a degli
episodi
particolari,
interessanti
e di certo
poco
spiegabili.
Certo con la
classica
supponenza
della
medicina
moderna,
tutta numeri
e
protocolli,
questi
episodi
potrebbero
essere
rapidamente
liquidati
come cose
senza grande
importanza o
fascino...ma
se la mente
del medico
e' già un pò
sintonizzata
su una
concezione
un pò più
ampia della
vita e della
morte..allora
le piccole
sfumature
possono fare
una grande
differenza.
Vi racconto
qui due
storie molto
brevi ma di
sicuro
interessanti...che
sempre di
più mi hanno
dato la
certezza
della
indolenza
della
morte... che
dev'essere
vista come
naturale
passaggio
verso una
dimensione
diversa da
quella dove
attualmente
agiamo e per
nulla
associata a
punizione o
pena.
La prima
esperienza
che vorrei
raccontarvi
e' quella di
Giacomo
(nome di
fantasia) un
simpatico
vecchietto
di circa 85
anni..un pò
malandato e
con diverse
malattie..ma
non
estremamente
acute.
Quando fu
ricoverato
era affetto
da una
riacutizzazione
di una
bronchite...ma
nonostante
le terapie
fossero
appropriate
il quadro
clinico
andava
peggiorando..dopo
un pò di
giorni
iniziò anche
ad avere una
lieve
agitazione..diceva,
infatti, che
"doveva
andarsene..."
"teneva
che' fare"
(aveva
impegni in
dialetto
napoletano),
e che "erano
venuti a
prenderlo
per
portarselo
via"...più
volte io ho
chiesto chi
fosse andato
a
prenderlo...ma
lui..sembrava
non dare
reale
importanza
ai
nomi...bensì
all'enfasi
che queste
persone gli
fornivano...tanto
che una
mattina
dovemmo
calmarlo in
quanto mezzo
vestito si
stava
alzando dal
letto...questa
storia
continuò per
un pò...
tipo 4
giorni...ed
al quinto,
pur non
essendo
grave fu
trovato
morto nel
letto..in
maniera del
tutto
inattesa.
Durante la
degenza non
riceveva
visite, se
non della
moglie, e di
certo nessun
uomo lo
aveva
visitato o
almeno
nessun uomo
di questa
dimensione.
Un'altra
storia,
molto
semplice, ma
"impressionante"
e' quella di
una paziente
affetta da
una grave
patologia
epatica, in
fase
terminale
che nella
fase più
ultima della
malattia
continua a
ripetere a
noi medici
che sognava
Gesù, e
"quant'e'
bello
Gesù"..e "
mi vuole
lassù"...in
realtà,
nonostante
la la
gravità
della
malattia era
estremamente
serena e
sempre
sorridente....Adesso
Gesù la ha
con Lui.
Questi
episodi ci
lasciano
intravedere
sempre più
come il
corpo sia
solo un
involucro di
un'entità
superiore
che e' solo
destinata ad
evolvere
verso una
dimensione
diversa..nonostante
tutte le
"fatiche" di
noi medici..
LA
REINCARNAZIONE
ESISTE:
ECCO
UNA PROVA!
(18-11-09)
Ricky Wills
vive in
Ighilterra
ed ha avuto
molte
esperienze
insolite nel
corso della
sua vita,
come aver
trovato
precise
conferme su
un'esistenza
precedente,
vissuta più
di cent'anni
fa.
Poichè non
aveva mai
creduto
nella
reincarnazione,
Ricky non si
era mai
sognato di
fare
ricerche su
eventuali
vite
precedenti,
sicchè tutto
avvenne per
caso quando
conobbe un
uomo che,
con l'aiuto
dell' ipnosi
regressiva,
risveglia
tali ricordi
.
Ricky pensò
che sarebbe
stato
interessante
vedere se
riusciva a
ricordare
un'altra
esistenza,
sebbene non
fosse
affatto
fiducioso di
riuscirci.
Il terapeuta
era un tipo
molto
gracile e
non sembrava
in grado di
gestire un
uomo come
Ricky coi
suoi quasi
due metri
d'altezza sì
da creare lo
stato
necessario
ad
ipnotizzarlo,
ma
l'esperimento
andò avanti
lo stesso.
Ricky non
ricorda
nulla della
seduta se
non il
momento in
cui ebbe
termine,
sicchè fu
molto
sorpreso di
sapere che
aveva
completamente
rivissuto
tutta la
vita di un
altro uomo
morto a 34
anni, nel
1892, a
Tring, in
Inghilterra,
ed il cui
nome era
Edward
Collins.
Aveva una
moglie e due
figlie e
faceva il
tipografo;
non era nè
ricco nè
povero, solo
un uomo
normale per
l'epoca.
Fra le altre
cose, Ricky
ricordò che
in quella
vita provava
costante
vergognava
per le sue
dita
macchiate:
non riusciva
mai a
togliere
l'inchiostro
dalle mani e
cercava
sempre di
nasconderle
alla vista
della gente.
Nel 1892
all'età di
34 anni,
Ricky/Edward
moriva in un
incidente
stradale,investito
da un
cavallo che
trainava un
carretto di
carbone.
Ricky era
stupito da
tutti questi
dettagli:
diversamente
da come
spesso
accade, non
ricordava di
essere stato
un re o una
persona
famosa, ma
un semplice
tipografo.
Gli Scettici
giubilano
subito
questi
racconti,
ritenendo
che possono
benissimo
essere
frutto della
fantasia,
dato che
quasi mai vi
sono precisi
riscontri
obiettivi,
ma Ricky
aveva
riferito al
terapeuta un
fatto
successivamente
verificato.
Ecco il
punto
saliente
della storia
di Edward.
Il giorno in
cui fu
sepolto, sua
moglie si
era
dimenticata
di mettere
nella bara
del marito,
prima che
venisse
chiusa, una
sua spilla.
Era
disperata
per non aver
potuto
lasciare
quell'oggetto
(forse un
caro ricordo
del loro
amore) ad
accompagnare
l'ultimo
viaggio di
Edward,
sicchè
decise
improvvisamente
di buttarla
nella fossa
dove il
cofano
mortuario
era stato
già calato.
Invece di
cadere sulla
bara, però,
l'oggetto
fallì il
bersaglio ed
andò a
conficcarsi
nel terreno
dello scavo
e lì rimase
per tutti
questi anni.
Col passare
del tempo,
Ricky e sua
moglie
sembravano
dimenticare
questo
strano
ricordo del
passato, fin
quando un
giorno
decisero di
andare in
vacanza
proprio
vicino alla
città di
Tring.
La città non
gli sembrava
affatto
familiare,
ma durante
un giro
turistico
Ricky scoprì
un vecchio
cimitero,
situato
proprio
vicino a
dove si
erano
fermati.
Inutile dire
che ci andò
di corsa per
vedere se
c'era
davvero la
tomba di
Edward
Collins.
Ricky e sua
moglie
camminarono
a lungo fra
le antiche
sepolture
per guardare
tutte le
lapidi più
vecchie, fin
quando la
trovarono....
Proprio lì
davanti ai
loro occhi
c'era la
pietra
tombale di
Edward
Collins,
morto nel
1892 a 34
anni!
Dire che
Ricky e sua
moglie
rimasero
sbalorditi
sarebbe un
eufemismo....
Ricky si
fermò a
lungo sul
tumulo,chiedendosi
se stesse
guardando se
stesso, il
suo vecchio corpo.
La
sensazione
che provava
era unica,
indescrivibile,
non sapeva
se ridere o
piangere,
stare in
piedi o
sedersi. Ad
un certo
punto si
mise in
ginocchio e
iniziò a
scavare. Sua
moglie era
scioccata e
cominciò
subito a
rimproverarlo.
Ma lui non
si fermò: se
fosse stato
tutto vero,
la spilla
doveva
trovarsi
proprio là.
Ricky non
dovette però
scavare
troppo, poichè a
circa 30
centimetri
di
profondità
trovò
un'antica
spilla,
proprio dove
aveva
previsto che
sarebbe
stata
durante la
sua
regressione.
Stupefatti,
entrambi
stettero
guardare a
lungo il
gioiello
sporco di
terra e di
fango.
Ora Ricky lo
conserva in
una scatola
sul comò in
camera da
letto. Sua
moglie non
se la sente
proprio
d'indossarlo,
ma entrambi
sono sicuri
che non
dubiteranno
mai più
della realtà
delle vite
passate.
Oltretutto,
l'avventura
ha anche
fornito una
spiegazione
delle fobie
di cui Ricky
ha sofferto
fin
dall'infanzia.
Attraversare
la strada è
sempre stato
un suo
cruccio, ma
ora tutto
sembra avere
un senso,
dato che
l'incidente
mortale
avvenuto
nella sua
vita
precedente
era successo
proprio per
una sua
disattenzione.
Ricky si è
anche
spiegato
perchè per
lui tenere
le mani
pulite è
sempre stata
un'altra
ossessione:
senza dubbio
si tratta
del ricordo
delle dita
perennemente
macchiate
d'inchiostro
di quando,
oltre 117
anni fa, per
mestiere
faceva il
tipografo!
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Sovratensioni Cerebrali (10-10-09)
La scienza individua prove
concrete sulla realtà fisiologica di NDE ed OBE!
Uno
studio condotto su sette malati terminali ha individuato identici
picchi di attività cerebrale nei momenti immediatamente precedenti
la morte, il che fornisce quella che può essere definita
una prova fisiologica
delle esperienze
riportate da persone che giungono vicino alla morte (NDE OBE).
I Medici che lavorano presso la George Washington University hanno
registrato l'attività cerebrale di pazienti terminali per malattie
gravi, come il cancro o gli attacchi cardiaci.
Tutti i pazienti hanno presentato una raffica di attività delle onde
cerebrali, con
picchi che si sono verificati nei momenti precedenti la morte e
perfettamente comparabili fra essi per intensità e durata.
In questo studio, pubblicato nel numero di Ottobre del Journal of
Palliative Medicine, i medici teorizzano che tali picchi di
attività elettrica possono essere dovuti agli ampiamente studiati
racconti di pre-morte, che in genere comportano esperienze
spirituali o religiose.
In un primo momento, i ricercatori hanno pensato che il
sovraccarico elettrico raccolto dagli elettroencefalografi fosse
causato da apparati elettro-medicali o da telefoni cellulari dei
parenti e dei visitatori del reparto. Gli EEG venivano utilizzati
per monitorare il livello di coscienza dei pazienti mentre i medici
e le famiglie erano alle prese con i problemi psicologici e
terapeutici dei moribondi.
"Lo abbiamo
fatto per quei pazienti che vogliono interrotte le procedure atte a
sostenere la vita, per assicurarci che i pazienti non soffrono per
l'interruzione delle cura",
ha detto il DR. Chawla.
Intanto il personale medico continuava a vedere picchi di onde
provenienti dal cervello dei pazienti poco prima della morte.
"Abbiamo
pensato: 'Ehi, è strano. Che cos'è?'"-
prosegue Chawla.-"Oppure
che ci fosse un telefono cellulare o una macchina guasta nella
stanza in cui si era creato questa anomalia. Ma poi abbiamo iniziato
a rimuovere le attrezzature, a far spegnere i telefoni cellulari, e
abbiamo visto che stava ancora accadendo."
I medici ritengono che gli elettroencefalografi "vedono" i neuroni
del cervello mentre perdono ossigeno per il crollo della
pressione arteriosa.
"Tutti
i neuroni sono collegati tra loro e quando diventano anossici (Senza
Ossigeno -NdR), la loro capacità di mantenere il
potenziale elettrico cessa. Penso che quando le persone perdono il
flusso cerebrale,tutti i loro neuroni "sparano" impulsi fra loro e
si ottiene un grande effetto domino. Pensiamo che questo potrebbe spiegare il picco da noi osservato".
E' possibile
che la deprivazione di ossigeno possa innescare un evento simile
alle NDE, (come
nel caso della G-Lock Syndrom)
il cui ricordo resta impresso nella memoria, in caso di ripresa
funzionale.
Non tutti i rapporti riferiscono la famosa storia della luce,
piuttosto viene sempre riportato un ricordo molto vivido
dell'esperienza.
Kevin Nelson ricercatore presso l'Università del Kentucky, che
studia le esperienze pre-morte, è un pò più prudente ed ha detto che
è ben noto che quando il cervello è improvvisamente privato del
flusso di sangue emana un lampo di energia ad alta tensione.
"E 'improbabile
però che dalle registrazioni delle onde cerebrali convenzionali
durante la morte si possa vedere qualcosa che non è stato già visto"
.Chawla e colleghi vorrebbero proseguire il loro studio con un numero
più ampio di pazienti dotandosi di sensori più sofisticati per
monitorare l'attività cerebrale nel tentativo di risolvere
quest'ulteriore enigma legato al mistero delle NDE.
Webmaster
da Discovery Channel
COSA
SONO GLI EVP?
(29-09-09)
"Sono
propenso a credere che la nostra personalità sarà in grado di
influire sulla materia anche dopo la morte.
Se questo ragionamento é corretto, allora, se siamo in grado di
costruire uno strumento così sensibile da essere influenzato dalla
nostra personalità, dato che sopravvive, un simile apparato, una
volta messo a punto, dovrebbe registrare qualcosa. "
-Thomas Edison, ottobre 1920
--------------------
Il rumore bianco é un segnale con uno spettro di frequenza piatta.
In altre parole, il segnale ha una potenza uguale in ogni banda, a
qualsiasi frequenza centrale cui sia stata assegnata assegnata una
determinata larghezza di banda.
E' chiamato
bianco
per analogia con il fatto che una radiazione elettromagnetica di
simile spettro all'interno delle banda della luce visibile
apparirebbe all'occhio umano come luce bianca.
Nella pratica però il rumore bianco non esiste, perché nessun
sistema é in grado di generare uno spettro uniforme per tutte le
frequenze da zero a infinito, e il rumore bianco é generalmente
riferito ad un intervallo di frequenze.
Il così detto Fenomeno di Voce Elettronica (EVP) é oggi una delle
aree più affascinanti della ricerca paranormale e tutti sappiamo che
consiste nella registrazione di Voci umane di origine sconosciuta su
supporti elettronici come registratori a nastro, registratori
digitali, registratori video e altri dispositivi. Stranamente, le
voci non vengono ascoltate al momento della registrazione, ma solo
quando essa viene riprodotta e spesso vengono ottenute registrando
un "sottofondo" di rumore bianco, come quello di una TV con
l'antenna staccata o d'un rubinetto da cui scorre l'acqua.
Il fenomeno é stato registrato e documentato praticamente subito
dopo l'invenzione dei dispositivi di registrazione da Padre Ernetti,
da Jurghenson e pare anche da Marconi e da Edison.
Gli scettici dismettono il fenomeno dicendosi convinti che tali voci
siano causate da trasmissioni radio sovrapposte (splatters) o che
pre-esistessero su nastri riutilizzati. I ricercatori però si sono
affrettati a respingere la seconda spiegazione, affermando che essi
utilizzano solo nastri nuovi e sigillati per le loro registrazioni.
Naturalmente, i registratori digitali, hanno reso tale argomento irrilevante,
perché le voci vengono catturate anche da questi dispositivi privi
di nastro magnetico.
Escluse le vere e proprie frodi, agli scettici resta solo una
"ragionevole" spiegazione:
le voci sono causate da frammenti di
trasmissioni radio, ossia da interferenze.
Questa spiegazione
sprezzante dimostra che questi scettici - che di solito si vantano
di essere estremamente scientifici - non hanno mai provato a
registrare gli EVP e non hanno di certo studiato molto bene il
fenomeno (purtroppo, molto spesso gli scettici si comportano così
quando parlano del paranormale.)
Se avessero davvero effettuato serie ricerche, avrebbero scoperto
che la teoria della interferenza di trasmissioni radio é assurda. Perché?
Perché
molto spesso, queste voci rispondono in modo congruo alle domande
poste dai ricercatori, commentano le situazioni in modo rilevante,
e, occasionalmente, chiamano i ricercatori per nome.
Le probabilità che una trasmissione radiofonica possa comportarsi in
tal modo sono troppo remote per essere prese in considerazione da
qualsiasi persona obiettiva,
inoltre, le voci non sono quelle dei
classici DJ o di altre emittenti, sono voci di persone normali,
bambini, adulti, anziani, maschi e femmine. Alcune hanno accenti
particolari ed altre esprimono reali emozioni umane.
Ci sono persone
reali che stanno dietro queste voci, da dovunque esse provengano.
D'altro canto é vero che la qualità delle registrazioni EVP varia
ampiamente: ve ne sono di qualità talmente bassa che risulta arduo
capire che cosa dice la voce, ma molte, tuttavia, sono quelle
chiarissime e sono di solito classificate come registrazioni di
"Classe
A".
Questi EVPs rappresentano la prova più lampante di un fenomeno che
deve ancora essere pienamente compreso, ma da dove provengono queste voci? Questa é
una bella domanda.....
Sono create dal nostro subconscio? Sono di natura angelica o
demoniaca?
Forse attraversano altre dimensioni della realtà? Sono le
voci dei morti?
Ai fini del presente articolo, si consideri valida l'ultima teoria , ovvero
che sono le voci dei morti che é anche la teoria più comunemente accettata
dai ricercatori EVP. Se questo é vero, quali sono le implicazioni
fra le EVPs e le cose che le voci ci stanno dicendo?
Il fenomeno dei fantasmi ha sempre sollevato interrogativi
inquietanti su ciò che ci accade quando moriamo: siamo forse
condannati a camminare sulla terra, apparentemente inconsapevoli
della nostra morte, per un tempo indeterminato? (Se il tempo ha un
significato nel posto in cui andremo.)
Perché e come mai alcuni rimangono qui?
Tranne casi molto rari, i fantasmi - che sono semplici apparizioni -
non comunicano con i vivi;
di solito, appaiono e scompaiono. Ci sono
sempre stati tentativi di comunicare con i morti attraverso mediums,
sedute spiritiche e tavole Ouija, naturalmente, ma i risultati di
questi metodi sono dubbi o, nella migliore delle ipotesi, molto
controversi.
Eppure gli EVPs, sembrano essere proprio una forma di comunicazione
diretta da parte di questi spiriti. Difficile però provarlo
scientificamente. Le voci sono lì sulle
registrazioni. Essi rispondono alle domande, e addirittura ce ne
pongono. Ci sono centinaia di queste voci documentate - forse
migliaia.
Ci sono EVPs che riflettono l'intera gamma di personalità ed
emozioni umane. Queste persone non sono solo auto-coscienti, dato
che la loro interazione con i ricercatori indica che sono
consapevoli dei viventi, essi possono sentirci e vederci.
Non sanno che sono morti? Non sanno
che siamo vivi? Capiscono la differenza? Perchè non sempre le
registrazioni EVP sono gioiose e ci danno conforto, spesso accade di
sentire lamenti, gemiti e invocazioni anche raccapricciati. Sono anche
queste registrazioni di null'altro che "fantasmi", conchiglie vuote che
ci ricordano solo che una volta erano abitate da un essere vivente?
Queste povere anime sembrano essere bloccate in una sorta di limbo
e vi é una certa confusione ed incertezza in molte delle cose che ci
dicono. Qual é il loro mondo? Può essere al di là della nostra
comprensione terrena, e forse dovremmo essere loro grati per questo
tentativo di contatto.
Se gli EVPs sono le voci dei morti, cosa implica ciò per la sorte
di ognuno di noi, visto che anche noi potremmo rimanere bloccati in
quel limbo, lottando per entrare in contatto con esseri strani che
vanno in giro con i registratori a nastro? Io non sono uno che la
pensa negativamente sulla morte e le sue conseguenze, ma alcuni EVPs
offrono pesanti prove che la vita dopo la morte potrebbe non
essere sempre così bella e piacevole come ci auguriamo e da ciò si
evince che bisogna conoscere le Leggi fondamentali che governano
l'Aldilà e pensare sempre che la morte può coglierci ad ogni
istante.
Non facciamoci trovare impreparati....
Webmaster da Internet
INCREDIBILE! GLI SCETTICI AMMETTONO CHE LA VISIONE A DISTANZA ESISTE!
<623><624>625"> 626"> <627><628> 629">630"> |
Il grafico illustra la possibilità di proiettarsi mentalmente nella regione quantica in cui risiederebbero le registrazioni di tutti gli avvenimenti terreni, possibiltà riservata a chi riesce a liberarsi dai preconcetti e dalla mancanza di fiducia in se stessi, fattori che bloccano la gente "normale" dall'accedere a tali informazioni. |
(17-09-09)
Nel 1995, il Congresso degli Stati Uniti ha chiesto a due
esperti indipendenti di valutare se i 20 milioni di $ che il
governo aveva speso per la ricerca psichica negli anni 70 avesse
prodotto risultati significativi. Le conclusioni raggiunte sono
state del tutto inaspettate. La professoressa Jessica Utts, un'
esperta di statistica presso l'Università della California, ha
scoperto che i "Remote Viewers" (vedi
ns. riferienti in articoli precedenti)
sono
stati corretti il 34 per cento delle volte,
un successo ben al di
là di quanto permetterebbe il puro tirare ad indovinare,
successo che conferma l'esistenza di quasi tutte le attività
definite "Paranormali", dalla chiaroveggenza, alla telepatia.
La Utts ha dichiarato:
"Utilizzando gli
standards applicati a qualsiasi altro campo della scienza, si
deve concludere che certi fenomeni psichici, come ad esempio la
visione a distanza, (leggasi:
Medianità! -NdR-
) sono stati ben
dimostrati.
I risultati
non sono dovuti al caso o a difetti d'impostazione degli
esperimenti."
Naturalmente, questo non piace molto agli scienziati scettici.
Il professor Richard Wiseman, psicologo presso l'Università di
Hertfordshire, si rifiuta di credere nella visione a distanza.
Egli dice:
-------------------------------------
"Sono
d'accordo che secondo gli standards di qualsiasi altro settore
della scienza la visione a distanza è provata,
(!!!!!) ma si pone la questione: abbiamo bisogno di
standards più elevati, quando si studia il paranormale? Credo
che già lo facciamo. Se dico che vedo una macchina rossa davanti
a casa mia, probabilmente mi crederete. Ma se dico che ho visto
un UFO o un fantasma, temo che vorreste probabilmente una prova
molto più concreta. Poiché la visione a distanza è una
affermazione bizzarra che rivoluzionerà il mondo, abbiamo
bisogno di prove schiaccianti, prima di trarre delle
conclusioni. Al momento non abbiamo tali prove."
---------------------------------
Così, uno
scettico molto noto concorda sul fatto che:
(1) lo
studio della visione a distanza è un settore di ricerca della
Scienza, per cui si dovrebbe evitare accuratamente l'epiteto di
"pseudoscienza" una volta per tutte.
(2) che, quando delle prove sono valutate in base ai prevalenti
standard scientifici, si concorda sul fatto che la visione a
distanza è stata provata. Ne consegue che questo fenomeno è così
insolito che il fatto di richiedere più prove non si riferisce
più alle prove di per sé, o ai metodi scientifici usati,
ma alla necessità
di formulare nuove ipotesi sul tessuto intimo della realtà.
Sono d'accordo che la visione remota sarebbe difficile da
spiegare con l'ontologia del 17 ° secolo.
Dal punto di vista odierno sarebbe solo un'ingenua visione che
la Fisica classica aveva della realtà, così ho il forte sospetto
che essa sarà spiegata solo dagli sviluppi che nel 21° secolo
avranno tali ipotesi.
A corollario di
questo articolo, aggiungiamo che lo studio della Parapsicologia
è diventato talmente popolare, almeno negli USA, da meritare un
posto nel "social network" Second Life.
Per chi conosce l'Inglese, ecco il link alla notizia, apparso
sul sito di
Annalisa Ventola (Clic).
Webmaster dal blog di Dean Radin
IL VEGGENTE E
IL PROFESSORE
(23-08-09)
----------------------------------------------------------
Nell'Agosto
del 2001, si è svolto in Arizona, presso il Laboratorio Di Studi
sulle Energie Umane diretto dal Prof. Gary Schwartz, un
esperimento sulle capacità di chiaroveggenza di un soggetto
particolarmente dotato, Chris Robinson.
Chris vive in Inghilterra ove lavora in un'impresa di pulizie
ed ha la
straordinaria capacità di sognare avvenimenti futuri.
Avrebbe
predetto con largo anticipo la morte di Lady-D e persino
l'attentato alle Twin
Towers, nonchè quello della metropolitana di Londra, oltre ad
aver attivamente collaborato con la Polizia Inglese in diversi
casi di crimini irrisolvibili.
In un lungo servizio della trasmissione "Mistero" del 19 Agosto
2009, abbiamo ascoltato dal Prof.Gary Schwartz (che
i Lettori della PdA ben conoscono per i numerosi articoli
presenti sulle nostre pagine) la descrizione dei 10
test a cui ha sottoposto Chris ed all'incredibile e
stupefacente risultato ottenuto,
pari a 10 obiettivi
centrati su dieci!
(Vi
ricordo che il Prof. Schwartz sarà presente al prossimo
Congresso di Bellaria dove lo inviteremo a parlarci di questo
esperimento in modo più approfondito).
Tenuto nascosto dai Media Inglesi per "ordini superiori" delle
autorità governative e religiose, secondo quanto lo stesso
Robinson afferma sul suo sito,
l'esperimento
ha dimostrato col 100% di probabilità che la chiaroveggenza
esiste.
Proprio il risultato eccezionale, raggiunto nonostante i
rigorosissimi protocolli scientifici di controllo, ha spiazzato
gli scettici ed avrebbe indotto i capi politici e religiosi a
"mettere il bavaglio" alle TV ed ai giornali inglesi per tema di
provocare uno shock nella popolazione con conseguenze negative
sui credo fideistici di milioni di persone. Dimostrare
scientificamente, come avrebbe fatto Schwartz, che la mente
umana esiste al di fuori del cervello, e che quindi anche lo
Spirito esiste, non è una notizia gradita da scienziati
razionalisti e da capi religiosi perchè eliminerebbe il bisogno
delle masse di rivolgersi alle Religioni come punti di
riferimento morali.
Svincolare l'uomo dal potere oppressivo di queste vere e proprie
caste potrebbe portare a rivoluzioni anche cruente, soprattutto
nei paesi Islamici, per non parlare dell'influenza che la Chiesa
Cattolica ed Anglicana hanno sui Governi e, quindi, sulle
popolazioni da loro governate.
Non per nulla Costantino e gli altri Imperatori Romani l'avevano
già capito quasi 2000 anni fa sottoscrivendo un patto segreto
fra politica e religione,
una sorta di
"schiaccianoci psicologico" per assoggettare i loro sudditi ai
due poteri!
Del resto, nemmeno su Internet dove si trova di tutto e di più,
l'importanza di tale esperimento è stata troppo sbandierata e
solo grazie alla trasmissione di Ruggeri oggi ne siamo venuti a
conoscenza. Cerchiamo di rimediare all'omissione, illustrandovi
in sintesi come sono andati i fatti, per come ce li descrive lo
stesso Prof. Schwartz:
<
Un giorno di Aprile del 2001, squillò il telefono del mio
ufficio; all'altro capo del filo c'era un uomo che parlava con
uno spiccato accento britannico ed un modo di conversare
brillante ed umoristico, che si presentò come Chris Robinson.
Aveva letto del mio laboratorio presso l'Università dell'
Arizona, e lo scopo della sua chiamata era quello di richiedermi
di testare le sue capacità di chiaroveggente.
Dopo una breve esperienza di pre-morte, avvenuta tredici anni
prima, aveva cominciato a ricevere strani messaggi nel sonno,
sogni che predicevano il futuro, soprattutto su omicidi ed
azioni di terrorismo. Nel corso degli anni, le prove
ottenute attraverso i suoi sogni avevano aiutato la Polizia
Londinese a mettere dietro le sbarre molti criminali.
Grazie alle sue informazioni, assassini che pensavano d'essere
sfuggiti alla giustizia come attentatori dell'IRA e membri
corrotti delle forze di polizia, erano stati scoperti e spediti
in prigione, ma Christopher non era diventato molto popolare.
Anche se avevano continuato ad ascoltarlo ed a servirsi di lui ,
era stato tenuto a distanza e sfiduciato.
Non avevo alcun motivo valido di pensare che poteva davvero fare
ciò che vantava ma lo ascoltai con pazienza, mentre mi
raccontava di storie sorprendenti ed incredibili, dato che la
maggior parte di quello che mi disse di saper fare era quasi
impossibile.
Egli affermò che nel libro, "Il Detective dei sogni" da poco
pubblicato in Inghilterra, si leggeva dei molti casi da
lui risolti
brillantemente e che mi avrebbe inviato una copia.
Il libro effettivamente arrivò, e confermava appieno le sue
capacità paranormali, tanto che fui quasi sul punto di fare un
viaggio in Inghilterra per testare questo straordinario
veggente.
Ci furono una serie di telefonate successive. Essendo
specialista anche in Psicologia Clinica, lo ascoltai con
maggiore attenzione per evidenziare segni di psicosi o di altri
disturbi mentali, ma non solo era sano, ma insisteva anche per
venire dall'Inghilterra a Tucson per essere sottoposto a prove
atte a verificare i suoi sogni che predicono il futuro. Pur
essendo un modesto lavoratore con un basso reddito si offrì di
pagare il biglietto aereo, l'albergo ed i pasti se fossi stato
disposto ad aiutarlo a scoprire, una volta per tutte, se i suoi
poteri fossero stati veri, o no.
Nel corso della settimana successiva discutemmo molto sulla
possibiltà di effettuare uno studio controllato, apparentemente
impossibile per me, ma non per Chris.
Se non fosse stato un illuso, né uno schizofrenico o un
bugiardo patologico - questi erano i due grandi se - e le
conclusioni di un simile studio fossero risultate positive,
l'esperimento
aveva la possibilità di diventare uno dei più notevoli studi
nella storia della parapsicologia, e forse anche della
scienza in generale.
Quattro mesi più tardi, nei primi giorni di Agosto del 2001,
Christopher arrivò dall' Inghilterra e alloggiò in un albergo di
Tucson. Già da allora avevo selezionato venti possibili sedi nel
sud Arizona - da Nogales, una cittadina di confine col Messico,
a Summerhaven, una stazione sciistica sulla cima del monte
Lemmon. Di questi venti luoghi conosciuti solo a me, dieci
sarebbero stati scelti a caso per poterli andare a visitare nei
dieci giorni successivi e verificare se Chris ci aveva visto
giusto.
Scrissi il nome di ogni sito su un singolo foglio di carta e li
chiusi in altrettante buste sigillate.
Una volta mescolate, vennero spedite al mio amico e coautore
Bill Simon che aveva accettato di contribuire alla
sperimentazione . Egli ha agito come un intermediario, che
riceve il pacchetto e lo gira ad una terza persona la cui
identità era a me sconosciuta. Il terzo sperimentatore era stato
incaricato di aprire la confezione, mischiare nuovamente le
buste, numerarle e conservarle in un luogo sicuro; tutto questo
doveva essere fatto di fronte ad una videocamera.
Per tredici anni Chris Robinson aveva preso appunti ogni notte
dei suoi sogni e delle premonizioni in un diario. Dal mese di
Maggio del 2001, anticipando l'esperimento che lui ed io avevamo
programmato, Chris aveva registrato i suoi sogni per dieci notti
di fila, annotando ciò che pensava di fare e vedere ogni giorno
a Tucson. Egli aveva ripetuto queste dieci notti di sogni
pre-sperimentali in Giugno e Luglio. Al suo arrivo a Tucson nei
primi giorni di Agosto, aveva portato i tre gruppi di dieci
sogni annotati nel suo diario. Lessi il diario con le sue
previsioni, ancora convinto che questo esperimento fosse
completamente assurdo e non aspettandomi niente di buono.
Sebbene sia molto aperto di mente, mi sembrava semplicemente
impossibile che avrebbe potuto intuire qualcosa dei luoghi come
quelli che avremmo visitato durante i dieci giorni programmati.
Ecco un breve riassunto dei fatti più salienti.
>
RISULTATI
Il giorno 1, il tema principale dei sogni erano: "buchi, un
sacco di buchi".
Egli
aveva anche visto un "bacino d'acqua vuoto ."
Nella busta era indicato il Sonoran Desert Museum.
Questo museo all'aperto è situato in un "bacino", che in tempi
preistorici, era un oceano (ora ovviamente secco).
Il Museo si affaccia sulla distesa dell'ex bacino cosparso da
grandi buchi nel terreno. Nessuna delle altre nove sedi del test
erano ubicate in un bacino butterato da un sacco di buchi.
Inoltre nel Museo del Deserto è riprodotta una prateria,con
centinaia di buchi scavati dai coyotes.
Nota - Chris
ebbe anche un sogno premonitore in cui visualizzò un attentato a
Londra.
Effettivamente, durante il 2° giorno di sperimentazione, vi fu
un attentato dell'IRA
Il 2 ° giorno, i principali temi del sogno furono "negozi e
laboratori di artigianato dove si fabbricano oggetti Metallici".
Chris venne condotto a Tubac (una colonia di artisti) in uno
specifico negozio che vendeva sculture in metallo. Il negozio ha
un laboratorio sul retro. Nessuna delle altre nove sedi aveva
questa combinazione di temi specifici.
Il 3 ° giorno, i principali temi furono: "teste, tante teste ...
cinture, cuoio, jeans".
Chris venne portato nel Tucson Mall (Ipermercato) e Schwartz
parcheggiò al suo solito posto nel livello più basso
dell'annesso garage. Appena entrati nei negozi, videro una vasta
esposizione di teste di manichini in vendita. Tale vendita era
così unica nel suo genere che il Prof. Schwartz acquistò una
testa, come ricordo, oltre ad un paio di jeans.
Nessuna delle altre nove sedi aveva queste caratteristiche.
Il 4 ° giorno, i principali temi furono:"sole, specchi, LCD,
telescopi, monte Olympus (come la sua macchina
fotografica), aerei, hangar, elica. Chris venne condotto
al Kitt Peak National Laboratory (collocato in cima ad una
grossa montagna), ovvero al Telescopio solare più grande del
mondo.
Disegnò anche lo schizzo di una strana struttura inclinata a
45°, ovvero proprio il telescopio solare che vedete nella foto.
Chris e il Prof. Schwartz pranzarono poi in un ristorante
vicino all'aeroporto con vista su alcuni hangars e su una grande
elica posta come monumento. Nessuna delle altre nove sedi aveva
questa combinazione di temi.
Il 5 ° giorno, Chris aveva sognato: un'auto con quattro
pneumatici sgonfi, minerali, e vide automobili fermate
dagli uomini d' una 'frontiera'. Chris venne condotto ad un
vecchio negozio di minerali e gemme del posto, dove era
parcheggiata una macchina con quattro pneumatici sgonfi
(era lì ferma da 20 anni). Proseguendo lungo la strada
incrociarono degli operai che arrestavano le auto in prossimità
di un enorme serbatoio di acqua con la scritta "terra di
confine."
Nessuna delle altre località possedeva questa combinazione di
caratteristiche.
Il 6 ° giorno, Chris fu risvegliato dalle sirene della polizia
fuori dalla sua finestra. I temi fondamentali del suo sogno
fatto a Londra erano: polizia, furgoni in movimento, strada
chiusa e curva, un vicolo cieco, acqua torbida, e scale
pericolose. Chris venne condotto al Colossal Cave
(una serie di grotte naturali piene di pericolose scalette
intagliate nella roccia ).
Chris il Prof. Schwartz attraversarono poi scuri rivoli d'acqua
formatisi sui lati della strada perchè aveva abbondantemente
piovuto per alcuni giorni. La grotta finisce in una strada curva
a vicolo cieco. All'uscita, c'era un furgone uscito fuori strada
e la polizia era intervenuta in soccorso.
Anche in questo caso,nessuna delle altre nove sedi aveva
caratteristiche simili.
Il 7 ° giorno, Chris riferì di: "polvere, polvere ovunque, anche
sul pavimento in un edificio, un tribunale ed una rapina al
treno ."
Chris venne stavolta condotto ad Old Tucson, un parco a tema che
è usato anche per riprese filmate. C'è polvere ovunque ed anche
una stanza con un pavimento polveroso. Una grande treno era
stato utilizzato in più di 100 films con scene di rapine.
Old Tucson ospita anche un tribunale. Ancora centro!
Il giorno 8, i temi erano: "spazio, la capsula, l'archeologia,
la traversata su un fiume asciutto." Chris venne condotto al
Planetario (uno spazio museale), che comprende una sezione di
archeologia spaziale (satelliti e capsule) e diverse foto di
presunti fiumi secchi di Marte. Voto:10!
Il giorno 9, i temi erano "parchimetri, antenne paraboliche, un
omicidio che si svolge nelle vicinanze." Destinazione: il centro
di Tucson. Il luogo che il il Prof. Schwartz aveva indicato era
pieno di parchimetri e costellato di antenne paraboliche. Il
giorno seguente, la prima pagina dei quotidiani di Tucson
segnalavano l'omicidio di una anziana donna avvenuto vicino al
centro di Tucson.
Voto: 10 anche in questo caso!
Il giorno 10, bisognava verificare se sul luogo indicato vi
fossero: "alberi, verde, attraversare un fiume, e un edificio
militare." Si trattava dell' Arizona State Museum. L'area
del palazzo ha enormi alberi con prati d'erba verde (unico a
Tucson, è simile ad un parco Londinese). Chris e il Prof.
Schwartz dovettero attraversare un "fiume" per arrivare al Museo
. Di ritorno dal museo, Chris e il Prof. Schwartz passarono
accanto ad una caserma.
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Anche in
quest'ultimo giorno, le "visioni" di Chris trovarono un preciso
riscontro nella realtà,
permettendo al Prof.
Schwartz di dire con certezza che la chiaroveggenza è un fatto
scientificamente provato,
nonostante gli
attacchi mossi dal Prof. Wiseman, più volte scoperto in
flagrante nei suoi penosi tentativi di diffamare Sensitivi
"genuini" come Chris.
Se tali esperimenti verranno ulteriormente confermati anche da
altri scienziati, i Poteri Psichici umani saranno presto
annoverati fra i fenomeni naturali, come la gravità o la
scissione dell'atomo e, come tutti i fenomeni naturali, saranno
meritevoli di essere indagati a fondo per cercare di individuare
a quali leggi della Natura essi rispondano.
Per noi che siamo convinti assertori dell'esistenza di un "quid"
esterno al cervello umano (ma anche degli altri esseri viventi),
tali "prove" non possono che costituire motivo di gioia e,
lasciatecelo dire, anche di orgoglio per essere stati fra i
primi in Italia a trattare pubblicamente tali tematiche da
troppo tempo circondate dal mistero, dalla superstizione e
dall'ostracismo dei così detti
"Scienziati Ortodossi".
(WEBMASTER
-DA INTERNET-)
DICIAMOCI ARRIVEDERCI E NON ADDIO
UN EMINENTE
STUDIOSO DI ADC DISCUTE SULL'ASSISTENZA AI MORENTI (23-07-09)
Vi é una
scuola di pensiero tra gli psicologi ed i consulenti del dolore secondo
cui le persone addolorate
dovrebbero
chiudere coi ricordi, lasciar perdere ed andare avanti con la propria vita.
"Non c'é niente di più
sbagliato" Dobbiamo dire
'arrivederci' ai nostri cari
Defunti
e non 'addio'.
Di tutti i malintesi connessi con il processo del lutto, nessuno é più
dannoso di questo", afferma Lagrand, un docente in pensione. Egli
tuttavia ammette che é possibile attaccarsi troppo al passato e che
questo atteggiamento potrebbe impedire a chi resta di vivere normalmente
nel presente e distingue tra "amore" e "attaccamento", ricordando
che l'amore é speso a favore del benessere dei Defunti, mentre
l'attaccamento é teso al soddisfacimento dei propri bisogni.
"In breve,
il lutto dovrebbe stabilire un nuovo rapporto con il defunto, ma allo
stesso tempo, reinvestire anche nella propria vita", continua Lagrand.
Autore di otto libri e numerosi articoli, Lagrand, che vive in Florida,
é conosciuta in tutto il mondo per la sua ricerca sulle esperienze
straordinarie dopo un lutto, altrimenti note come contatti dopo la
morte, o ADC. Lagrand sottolinea che gli ADC, non sono i messaggi
ricevuti attraverso Mediums e Sensitivi, ma eventi che comportano
fenomeni come
le apparizioni, il sentire la voce o il profumo del
defunto percependone la presenza in modo intuitivo fino a sentirsi
toccare, oppure ricevere simboli e segni eloquenti, durante sogni molto
significativi.
Recentemente, ho avuto l'opportunità di discutere con lui dei suoi anni
di lavoro con le persone addolorate e del suo studio sugli ADC.
"Il metodo scientifico non si presta bene all'esame di eventi spontanei
o di facoltà intuitive, e così queste cose devono necessariamente
ricadere nel campo del paranormale. Non dovrebbero però esser messe da
parte ed ignorate solo perché non soddisfano i crismi della Scienza,
dato che possono portare alla guarigione dal lutto e danno più senso alla
vita. "
Secondo Lagrand dunque, la speranza generata dagli ADC e da altre forme
di comunicazione post-mortem, comprese la medianità e le NDE, é la cura
meno apprezzata per far fronte alle perdite ed ai cambiamenti conseguenti
la morte di una persona cara.
Per affrontare il dolore,
Lagrand raccomanda di tenere un diario,
annotando eventuali avvenimenti sincronici
e poi chiedendosi quali siano i
significati di tali messaggi,
oppure documentarsi attraverso libri,
Internet, Convegni, sulle tante prove che abbiamo dell'esistenza del
Mondo dello Spirito.
Anche una pratica spirituale quotidiana, quali
meditazione, scrittura, canto, o semplicemente parlare con i nostri cari
in spirito, possono aiutare molto.
"Senza dubbio", egli risponde quando gli viene chiesto se i credenti
sono più aperti ad accettare la morte di una persona cara rispetto ai
non-credenti: "Essi ritengono che l'amato é in un posto
migliore, un luogo più confortevole dove non c'é dolore e che un giorno
avverrà una gioiosa riunione,
perché esisterà per sempre un legame che la morte non può interrompere.
Ciò implica anche che si sentono ancora amati e che dall'altro lato hanno chi
li protegge".
L'interesse di Lagrand sulla morte é iniziata circa 40 anni fa, quando
ha partecipato ad una conferenza sull'ecologia umana insieme con alcuni
dei suoi colleghi.
Nel percorso da casa sua al luogo della conferenza, il tema del
morire e della morte gli venne proposto da uno dei suoi colleghi.
"Ho così capito quanto poco conoscevo l'argomento e che avevo
bisogno di approfondire questa tematica. Nel semestre successivo,
condussi un breve corso sul tema che agli studenti piacque parecchio.
Nello spazio di un anno ottenni l'approvazione per un primo semestre di
lezioni sul morire e sulla morte che poi tenni presso il College."
Ovviamente un simile argomento dovrebbe essere diffuso principalmente
negli ospedali e nelle case di riposo, ma gli amministratori ed i volontari
che vi lavorano sono in genere poco disposti a discutere di queste cose.
"La loro filosofia é di non diffondere la conoscenza dell'aldilà fra i
pazienti", puntualizza polemicamente Lagrand. "Questo non significa che
il tema non sia toccato affatto, dato che il personale consente al
morente di prendere l'iniziativa in questo senso. Alcune persone
prossime alla morte hanno voglia di parlarne, altri non lo fanno, ma
dovrebbe essere compito dei curanti determinare se esiste o meno tale
bisogno nei loro pazienti."
Purtroppo molti medici e paramedici sono di idee religiose troppo rigide
per essere disposti a discutere l'argomento in modo significativo e,
naturalmente, c'é anche il problema dei religiosi di varie fedi che si recano negli ospizi
a parlare coi pazienti.
"Ci sono alcune religioni, che ritengono che il diavolo si nasconde
dietro gran parte delle comunicazioni spontanee che avvengono dopo un
lutto", dice Lagrand scuotendo la testa. "Tuttavia, i Cattolici, gli
Episcopali e alcuni altri sono aperti alla possibilità del contatto,
perché la loro
dottrina prevede la Comunione dei Santi. Quando mi trovo a dibattere coi
religiosi, come avvenne una volta con un Ministro Battista, lascio
parlare queste persone senza fare alcun tentativo di modificare il loro
punto di vista, perché da entrambe la parti vi sono opinioni
estremamente radicate e credo che sia uno spreco di tempo cercare di
cambiarle."
Lagrand ha osservato una vasta gamma di atteggiamenti tra i moribondi:
"Alcuni sono capaci di accettare la morte e sono più preoccupati per i
loro cari. Altri hanno paura dell'incognito.
Altri ancora negano la loro morte fino alla fine. Questo può essere
molto preoccupante per i membri della famiglia. Eppure, il rifiuto della
morte può essere l'unico meccanismo che un essere umano possiede per
affrontarla e dobbiamo essere molto attenti a non insistere che la morte
é vicina. Sarebbe solo aggiungere ulteriore ansia.
Mentre la maggior parte dei moribondi vuole aver vicino amici e
familiari per un po' di tempo, ad un certo punto essi tendono ad
isolarsi ed a cercare la pace. Le ultime parole di mio padre a sua sorella, che stava cercando di
mantenerlo impegnato con la vita, furono:
'Ti prego di lasciarmi solo.'
Morì poco dopo: egli era un credente ed era pronto ad andarsene."
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WM -TRADOTTO
DA METGAT's BLOG
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Che cos'è
l'epigenetica?
(19-07-09)
Perchè è
importante nel
campo del
Paranormale?
Il merito d'avere coniato, nel 1942, il termine epigenetica, definita come "la branca della biologia che studia le interazioni causali fra i geni e il loro prodotto e pone in essere il fenotipo", viene tributato a Conrad Waddington (1905-1975). Già alla metà del diciannovesimo secolo si trovano tracce dell'epigenetica in letteratura, sebbene le sue origini concettuali risalgano ad Aristotele (384-322 a.c.), il quale credeva nell'epigenesi, ossia nello sviluppo di forme organiche individuali a partire dal non formato. Questa visione controversa è stata la prima argomentazione a opporsi al concetto che l'essere umano si sviluppi da minuscoli corpi completamente formati. Anche oggi le opinioni su quanto siamo preprogrammati e quanto forgiati dall'ambiente non sono unanimi. L'epigenetica si è fatta strada per spiegare il divario fra natura ed educazione.
Nel ventunesimo secolo viene perlopiù definita come "lo studio delle modifiche ereditabili nella funzione del genoma che si verificano senza cambiamenti della sequenza di DNA". Giunti a questo punto, non si spaventino i "non addetti ai lavori" per questo articolo che, apparentemente, sembra non aver nulla a che fare con il Paranormale: la Scienza del XXI° Secolo si sta avvicinando sempre più alla Filosofia e quindi, al Trascendente, grazie alla Fisica quantistica, per cui non vi tedieremo troppo con astrusi concetti di Biologia e di Genetica, proponendovi degli esempi molto facili per definire questo nuovo campo della ricerca e giungendo subito alle conclusioni che ci interessano:
<202>
<203>
"Il DNA non è
altro che un
nastro su cui
sono registrate
le informazioni,
inutile senza un
apparecchio che
consenta di
leggerlo.
L'epigenetica è
il lettore di
nastri".
Bryan Turner
(Birmingham, UK)
"Mi rifaccio
metaforicamente
al computer
paragonando il
disco rigido al
DNA e i
programmi all'epigenoma.
È possibile
accedere a
determinate
informazioni
memorizzate sul
disco rigido del
computer
attraverso i
programmi, ma ci
sono aree
protette da
password e altre
ad accesso
libero. Direi
che stiamo
indagando sul
perché alcune
aree sono
protette da
password e altre
sono libere".
Jörn Walter (Saarland,
Germania)
"La differenza
fra genetica ed
epigenetica può
essere
paragonata alla
differenza che
passa fra
leggere e
scrivere un
libro. Una volta
scritto il
libro, il testo
(i geni o le
informazioni
memorizzate nel
DNA) sarà
identico in
tutte le copie
distribuite al
pubblico. Ogni
lettore potrà
tuttavia
interpretare la
trama in modo
leggermente
diverso, provare
emozioni diverse
e attendersi
sviluppi diversi
man mano che
affronta i vari
capitoli.
Analogamente,
l'epigenetica
permette
interpretazioni
diverse di un
modello fisso
(il libro o il
codice genetico)
e può dare luogo
a diverse
letture, a
seconda delle
condizioni
variabili con
cui il modello
viene
interrogato".
Thomas Jenuwein
(Vienna,
Austria)
<204>
<205>
<187>
Sono passati
oltre 50 anni da
quando Watson e
Crick hanno
pubblicato per
la prima volta
la struttura
tridimensionale
della doppia
elica del
DNA. Con la
diffusione
sempre maggiore
della teoria
dell'evoluzione
di Darwin, la
scoperta che il
DNA fosse in
grado di
codificare le
caratteristiche
ereditarie
divenne molto
popolare. Quando
Crick è deceduto
l'anno scorso, i
media hanno
ampiamente
sottolineato
come questi
concetti siano
stati accettati
ben al di là
della comunità
scientifica.
Ci
si sta però
rendendo conto
che le teorie
dell'evoluzione
centrate sui
geni abbiano, in
realtà, un
ambito limitato.
La mappa
genetica, al
pari di una
complessa
partitura
musicale, rimane
senza vita in
mancanza di
un'orchestra di
cellule (gli
orchestrali) e
di epigenotipi
(gli strumenti)
in grado di
renderla
manifesta. Gli
scienziati
stanno cercando
di scoprire come
funzionano i
nostri geni e
sembra che il
loro
comportamento
possa cambiare
radicalmente da
una generazione
all'altra, anche
senza
alterazioni
della sequenza
del DNA.
Nei nostri corpi
esistono
centinaia di
tipi diversi di
cellule che
producono oltre
150.000
proteine, ma la
recente
mappatura del
corredo genetico
umano, ci dice
che esso è
formato da circa
30.000 geni. Ciò
significa che
essi sono
insufficienti
(dato che ad
ogni gene è
legata la
produzione di
una singola
proteina)
per produrle
tutte.
Si è così
scoperto
che,
per superare
l'insufficienza
numerica, lo
stesso gene può
essere "letto"
in modo diverso,
a seconda del
"segnale"
ricevuto
dall'ambiente
esterno.
Ad esempio, anche se le
piante non sono
dotate di un
sistema nervoso
o di un
cervello,
le
loro cellule
hanno la
capacità di
memorizzare i
cambiamenti
stagionali.
In
alcune specie
biennali, questa
caratteristica è
collegata alla
loro capacità di
fiorire in
primavera,
quando vengono
rilevate
temperature
ambiente più
elevate. Alcune
ricerche hanno
rilevato come
l'esposizione al
freddo durante
l'inverno sia in
grado di
attivare
modifiche
strutturali
nella cromatina
in grado di
"zittire" i
geni della
fioritura.
Questi geni
vengono
riattivati in
primavera quando
le giornate più
lunghe e il
calore sono più
favorevoli alla
riproduzione.
L'ambiente può
anche portare a
cambiamenti
epigenetici che
riguarderanno le
generazioni
future. Recenti
studi di
laboratorio sui
topi hanno
dimostrato come
modifiche alla
dieta
possano
influenzarne la
progenie. La
loro pelliccia
può essere
marrone, gialla
o a chiazze, ma
quando le madri
incinte sono
state alimentate
con supplementi
di acido folico e
vitamina B12, i
nuovi nati hanno
sviluppato una
pelliccia per la
maggior parte
marrone, mentre
quelli
dei topi di
controllo (a cui
non erano stati
somministrati
supplementi)
avevano la
pelliccia gialla
senza che si
fosse modificato
il loro DNA
Proprio come un
direttore
d'orchestra
decide la
dinamica
dell'esecuzione
di una sinfonia,
i fattori
epigenetici
regolano
l'interpretazione
del DNA
all’interno di
ciascuna cellula
vivente. La
comprensione di
questi fattori
potrebbe
rivoluzionare la
biologia
evolutiva e
dello sviluppo,
portando a
profonde
implicazioni in
molti campi,
dalla medicina
all'agricoltura<206><207><208><209><210>,
aprendo
l'esplorazione
di nuove strade
terapeutiche,
per esempio, nel
campo della
ricerca sui
tumori.
L'importanza
dell'Epigenetica
risiede perciò nel
fatto che, per
la prima volta,
sempre più
Ricercatori
della dinamica
cellulare,
riferita
soprattutto allo
studio del
funzionamento
del DNA, sono
giunti
ad una
sconvolgente
scoperta:
il
codice genetico
non é totipotente
come si credeva
fin'ora.
Esso ha,
infatti, bisogno
di "segnali" per
essere attivato
e questi segnali
sono le
"vibrazioni"
provenienti
dall'ambiente
esterno.
Non si
spiegherebbe,altrimenti, il
fatto che cellule staminali
identiche, poste
in diversi tipi
di colture (=
ambiente), si
sviluppino in linee cellulari
totalmente
diverse come,
osso, grasso,
muscolo, ecc.
Da
questa scoperta,
realizzata negli
anni '70 -quando
si parlava di
cellule
staminali solo
nei laboratori
di ricerca-,
Bruce Lipton, un
Biologo
statunitense, è
arrivato alla
deduzione che:
QUALSIASI
VIBRAZIONE -OVVVERO
ENERGIA-
é IN
GRADO DI
MODIFICARE LE
PROTEINE DI CUI
SIAMO FATTI!
Il nostro mondo
che ci appare
tanto solido, è
in realtà fatto
di vibrazioni:
gli atomi
vibrano, l'aria
ci trasmette i
suoni grazie
alle onde
sonore, la luce
è fatta di
particelle
(fotoni) che
sono a loro
volta anche'essi
vibrazioni, onde
elettromagnetiche
come quelle
della TV, dei
cellulari, della
radio ed anche
noi -essendo
composti da
atomi, siamo
VIBRAZIONI,
OVVERO ENERGIA.
In
pratica, sia le
"buone
vibrazioni"
che quelle
"cattive",
siano esse
luminose,
acustiche,
olfattive, ecc.,
sono in grado di
modificare
profondamente i
30 trilioni di
cellule che
formano il
nostro corpo!
Ne consegue che
ANCHE I
NOSTRI ED ALTRUI
PENSIERI,
(ovvero l'energia dello Spirito) sono
capaci di
modificare il
comportamento
del
corpo, le sue
risposte alle
malattie, la
sua crescita,
insomma la
salute di ogni
essere umano!
Hanno dunque
ragione i
Buddhisti,
quando affermano
che:
"Aver paura di
una malattia è
come pregare Dio
di mandarcela"?
Chi volesse
saperne di più, purchè in
possesso di sia
pur minime
cognizioni di
base in Fisica,
Biologia e
Medicina, è
caldamente
invitato a
visionare i 16
filmati che
compongono uno
dei Seminari
tenuti da
BRUCE LIPTON,
liberamente
scaricabili da Youtube,
cliccando
QUI
oppure a visitare
il suo Sito Web,
(cliccando
QUI),
da
cui abbiamo
tratto questo
breve testo
introduttivo:
Le nuove scoperte in biologia cellulare, epigenetica e fisica, dimostrano che non siamo vittime dei nostri geni, ma che vi sono invece illimitate capacità di vivere una vita piena di pace, di felicità e di amore. Scoprite come è possibile che le percezioni del corpo controllano la nostra salute, l'ereditarietà ed il comportamento. Possa la mia ricerca ispirare il vostro spirito e stimolare la vostra mente a comprendere l'enorme potenziale che tali informazioni hanno per la vostra vita futura. (Bruce Lipton)
Webmaster
LE NDE DEI
BAMBINI
(13-07-09)
ARTICOLO DEL DR.
MELVIN MORSE
Da
noi si dice che,
per sapere la
verità, bisogna
chiederla agli
ubriachi ed ai
bambini ed il
Dr. Melvin Morse
ha studiato a
fondo proprio le
NDE dei bambini
che,
specialmente in
tenerissima età,
non posseggono
retroterra
cultural-religiosi
tali da poter
inventare
esperienze come
una NDE. In questo
articolo, il Dr. Melvin Morse ci
spiega perchè,
dal suo punto di
vista, le NDE
non possono
assolutamente
essere
allucinazioni
d'un cervello
morente.
---------------------------------------------------
"Ma era vero,
Dott. Morse?"
Chris, 8 anni,
era quasi
affogato quando,
quattro anni prima,
la macchina del
padre era
precipitata da
un ponte nelle
acque gelate di
un fiume vicino
Seattle.
(Clic)
Portato in volo da un elicottero ad un vicino ospedale, sarebbe poi
sopravvissuto
insieme a sua
madre.
"Allora sono
morto. Sono
andato in un
enorme
maccherone. Era
lungo e diritto,
doveva essere un
tunnel, perché
dentro c'era un
arcobaleno. I
maccheroni non
hanno
arcobaleni.
Sono stato
spinto dal
vento, e potevo
stare a galla.
Ho visto due
tunnel di fronte
a me, un tunnel
per gli umani ed
un tunnel per
gli animali.
Sono entrato nel
tunnel degli
animali, ed
un'ape mi ha
dato il suo
miele. Devi
raccontare tutto
ai vecchi, così
non avranno
paura di
morire",
raccomandò
poi ai medici.
Con questa frase
si capisce
quanto profonda
fosse stata la
sua avventura ai
confini della
morte.
LE NDE's NON
SONO MITI
CULTURALI
Chris
chiaramente
riferisce
un'esperienza
reale.
L'immagine di un
arcobaleno in un
maccherone è
unica ed è
improbabile che
l'abbia attinta
dal suo bagaglio
culturale. Ma
come possiamo
esser certi che
l'abbia
veramente
vissuta?
La domanda di
Chris va giusto
al cuore del
problema, come è
tipico per i
bambini.
Sono le NDE
davvero
esperienze dei
moribondi, il
risultato di una
funzione del
cervello
normale, o il
prodotto d'una
disfunzione
cerebrale che
crea
un'allucinazione
a causa degli
stress biologici
causati dalle
medicine e/o da
una mancanza di
ossigeno?
Le NDE sono la
percezione di
un' altra realtà
sovrapposto a
questa, in cui
frequentemente
si appalesa
l'esistenza di
un Dio
amorevole. C'è
chiaramente la
persistenza d'un chiaro stato
di coscienza
dopo la morte
del corpo. Se le
esperienze in
vicinanza della
morte sono
"vere," allora è
chiaramente
possibile che quest'altra
realtà esiste e
corrisponde alla
nostra
destinazione
finale.
Parimenti veri
sarebbero
dunque, anche i
contatti con
l'Aldilà, le NDE
condivise e le
premonizioni.
RICERCA CLINICA
Il nostro
studio, condotto
nell' Ospedale
Pediatrico di
Seattle ha
concluso che le
NDE sono di
fatto esperienze
ai confini della
vita. Abbiamo
studiato 26
bambini
criticamente
malati e trovato
che ben 24 di
loro riportavano
di essere
consapevoli
durante la morte,
avendo avuto
delle esperienze
di cui erano
consapevoli,
inclusa la
percezione di
una luce
amorevole, una
"...luce che
aveva
cose
buone in sè."
Abbiamo anche
preso in esame
oltre 100
bambini di
controllo,
trattati anche
con farmaci, che
avevano subito
una mancanza di
ossigeno al
cervello,
intubati e
ventilati
artificialmente
nell'unità di
terapia
intensiva e che
pensavano di
morire.
Erano seriamente
malati ma non
prossimi a
morire.
Nessuno di
questi pazienti
ha riportato di
essere cosciente
in tali fasi
della malattia,
o ha avuto
un'esperienza
spirituale.
Michael
Sabom, un
cardiologo di
Atlanta, ha
rilevato che il
43% dei pazienti
in arresto
cardiaco aveva
avuto una NDE.
Pazienti con
rianimazioni
lunghe e
complicate erano
quelli con più
probabilità di
provare una NDE.
Quest'ultimi
frequentemente
potevano
descrive
accuratamente la
loro
rianimazione in
dettaglio,
mentre il gruppo
di pazienti che
avevano subìto
un arresto
cardiaco - ma
senza nessuna
NDE- non poteva
descrivere le
fasi delle
manovre di
rianimazione con
accuratezza.
I Racconti
Ho indagato
molti racconti
che chiaramente
documentano che
c'è un
paradossale
ritorno di
coscienza del
cervello, al
momento della
morte. Per
esempio Olga
Gearhardt una
donna di 63 anni
attendeva un
trapianto
cardiaco, quando
un virus le
infettò il
cuore.
Finalmente venne
chiamata dal
Centro Trapianti
dell'Università
della California
per il sospirato
intervento.
La sua famiglia andò con lei, tranne il genero, che rimase a casa.
Benchè il
trapianto fosse
stato un
successo,
esattamente alle
ore 2:15 il suo
cuore nuovo si
fermò
improvvisamente
e l'equipe
chirurgica
impiegò più di
tre ore per
rianimarla. Il
mattino
successivo, alla
sua famiglia
venne però detto
che la sua
operazione era
andata bene,
senza aggiungere
altri dettagli,
notizie che
vennero
comunicate
telefonicamente
a suo genero.
Lui però
sapeva già
tutto:
esattamente alle
2:15 della notte
precedente,
mentre dormiva,
si era svegliato
ed aveva visto
sua suocera ai
piede del suo
letto, che gli
diceva di non
preoccuparsi,
che tutto andava
bene, pregandolo
di dirlo a sua
figlia (sua
moglie).
Egli prese nota
della
comunicazione e
dell'ora e poi
si addormentò di
nuovo.
Più tardi,
quando Olga si
svegliò
dall'anestesia,
le sue prime
parole furono:
"Avete
ricevuto il
messaggio?"
La storia
dimostra che le
NDE sono un
ripristino della
coscienza in
punto di morte e
che la paziente
ha potuto
comunicare
telepaticamente
con suo genero,
quando lei era
in uno stato
comatoso e lui
addormentato.
Paul Perry ed io
abbiamo indagato
a fondo la
storia. Ogni
dettaglio aveva
una verifica
obiettiva ed
abbiamo visto
anche la
nota
scribacchiata
dopo il
contatto. Simili
racconti sono
stati
documentate
almeno da 100
anni in quà;
valga per
esempio l'opera
di F. Meyers,
"Human
Personality and
Its Survival
After Death",
in cui sono
riportati
centinaia di
episodi simili.
I RACCONTI NON
SONO
ABBASTANZA...
I Racconti,
comunque, non
sono
sufficienti:
convincono
coloro che ne
sono testimoni,
ma perdono di
efficacia quando
vengono
riportati da
terze parti.
Personalmente ne
ho documentato a
dozzine, ma non
convinceranno
mai nessuno
scettico sulla
realtà delle
esperienze di
pre-morte.
RICERCA
SPERIMENTALE
La Scienza
richiede
evidenze
verificabili che
possono essere
riprodotte
ripetutamente
sotto strette
condizioni
sperimentali.
Jim Whinnery,
del National
Warfare
Institute,
pensava di
studiare
semplicemente
gli effetti
delle
accelerazioni
estreme sui
piloti degli
aerei da caccia
(Clic)
e non aveva la
minima idea che
avrebbe invece
portato
convincenti
prove
sperimentali
sulla veridicità
delle NDE's.
I piloti in
esame, venivano
posti in
un'enorme
centrifuga e
sottoposti a
velocità
tremende.
Dopo che avevano
perso coscienza,
subito crisi
convulsive,
paralisi
muscolari e
quando il sangue
cessava di
fluire nei loro
cervelli, solo
allora,
improvvisamente,
avevano un
ritorno di
coscienza che
provocava loro
dei "dreamlets"
(Sogni
anomali, come
li
chiama
il Dott.
Whinnery.)Questi "sogni"
sono simili alle
esperienze di
pre-morte e
spesso producono
un senso di
separazione dal
corpo fisico. Un
tipico esempio
ci viene
riferito da un
pilota che,
lasciato il suo
corpo fisico,
viaggiò su una
spiaggia
sabbiosa, dove
poteva guardare
direttamente al
sole.
Egli confessò
che la morte è
molto piacevole.
NON SOLO DURANTE
LA MORTE
Le esperienze
non accadono
solo nei
cervelli dei
moribondi. Il
giornale del
Club Alpino
Svizzero,
nell'800, ha
riportato 30
racconti di
scalatori caduti
da grandi
altezze e
miracolosamente
sopravvissuti.
Costoro hanno
raccontato di
essere usciti
fuori dal loro
corpo, di aver
visto il
Paradiso, di
avere avuto una
rivisitazione
della loro vita
ed udito
l'impatto dei
loro corpi
contro il
terreno, senza
aver subito
danni mortali.
Dianne Komp,
Oncologa
Pediatra alla
Yale Università,
riferisce che
molti bambini
morenti hanno Le
NDE, senza
evidenti
disfunzioni
cerebrali,
durante sogni,
preghiere, o
visioni in punto
di morte. Un
ragazzo ha
affermato che
Gesù l'aveva
incontrato in un
autobus della
scuola grande e
giallo e che gli
aveva detto che
sarebbe morto
molto presto.
Altri hanno
sentito il canto
degli Angeli o
hanno visto
aureole di luce.
Nell' American
Journal of
Psychiatry del
1967, venne
riportata
l'esperienze di
due minatori
rimasti
intrappolati per
giorni in un
cunicolo.
Sebbene non
fossero mai
stati in punto
di morte ed
avessero cibo ed
acqua a
sufficienza,
hanno riferito
di aver avuto
esperienze
mistiche mentre
erano nei
tunnels della
miniera. In
particolare,
videro un terzo
minatore che li
aiutò a
salvarsi,
ma che scomparve quando vennero liberati.
RICONOSCERE LA
REALTA DELLE
NDE's
Le NDE non sono
il rifiuto della
realtà, come
spesso accade
nelle
allucinazioni
indotte da
medicinali o
dalla privazione
d'ossigeno. Non
ci sono
distorsioni
delle immagini,
del tempo, dei
luoghi, del
corpo ed i
disorientamenti
tipicamente
indotti dai
farmaci, perchè
si tratta della
percezione di
un'altra realtà
sovrapposto a
questa. Per
esempio un
ragazzo mi ha
detto che: "...Dio
mi ha preso
nelle sue mani e
mi ha
protetto.."
, mentre i
medici provavano
freneticamente a
rianimare il suo
corpo, dopo un
principio di
annegamento. Lui
aveva capito
tutto quel che
gli era
accaduto, ma
aveva anche
provato qualcosa
di cui
solitamente non
siamo coscienti.
Lo Psichiatra
tedesco Michael
Schroeter, in
una sua esteso
rassegna di
tutto quanto è
stato pubblicato
sulle NDE,
afferma che non
c'è nessuna
ragione per
credere che le
NDEs siano il
risultato di
patologie
psichiatriche o
di disfunzioni
cerebrali.
NESSUNA "PAURA"
DELLA MORTE
Le NDE possono
accadere a
bambini molto
piccoli,
troppo piccoli
per aver paura
della morte e
reagire,
poichè essi non
hanno meccanismi
interni di
difesa contro il
concetto di
morte. In un
rapporto dei
medici
dell'Ospedale
Generale del
Massachusetts,
si legge la NDE
che ebbe un
bimbo di 8 mesi,
quasi morto per
blocco renale.
Appena fu in
grado di
parlare, all'
età di due anni,
disse ai suoi
genitori di
essere andato in
un tunnel verso
una luce
brillante.
Gli Psichiatri
Gabbard e
Twemlow
riportano il
caso di un altro
bambino di due
anni e mezzo che
era anch'egli
quasi morto,
perchè colpito
da una scarica
elettrica. Disse
poi a sua madre
che era andato
in una stanza
con un uomo
molto bello, e
che in essa
c'era una luce
brillante sul
soffitto. L'uomo
gli aveva
chiesto se
voleva andare a
casa, o restare
con lui."
La spiegazione
convenzionale
data dai medici
"normali" è che
queste non sono
vere percezioni
ma piuttosto
allucinazioni
causate dai
corto-circuiti
di un cervello
morente.
Il ricercatore
russo Vladimir
Negovsky ha
studiato
centinaia di
soldati che sono
quasi-morti in
battaglia ed ha
concluso che
"...il fatto
stesso che gente
diversa in paesi
diversi può
vedere immagini
simili durante
la morte o la
rianimazione non
prova la vita
dopo la morte,
perchè il tutto
può essere
spiegato dalle
dinamiche del
cervello che si
disintegra."
Definire le NDE
"allucinazioni"
significherebbe
affermare che
non sono vere
percezioni di
un'altra realtà,
ma non c'è
nessuna ragione
per non pensare
che non esistano
altre realtà da
percepire.
Almeno TRE
REALTA'
Recentemente ho
discusso questi
problemi con i
Fisici teorici
del National
Institute of
Discovery
Science,
un'accolita di
ricercatori di
rinomanza
nazionale nei
loro singoli
campi di studio.
Mi hanno
spiegato che la
scienza afferma
che la realtà è
fatta di
infinitesimali
particelle
nucleari, così
piccole che non
è chiaro se sono
fatte davvero di
materia o se
sono
semplicemente
dei modelli
energetici.
Tutte le
particelle
fondamentali di
questo universo
hanno almeno due
"controparti"
che sono state
documentate come
realmente
esistenti.
Queste
particelle
durano solo per
una frazione di
un secondo in
questa realtà,
eppure
contengono i
blocchi
fondamentali di
cui è fatta la
realtà della
natura.
In teoria, ci
sarebbero almeno
tre universi
possibili
formati dai tre
gruppi di
particelle
subatomiche,
inoltre, sempre
in teoria, c'è
un possibile
universo,
chiamato
Il Punto
Omega,
nel quale non
esiste nè tempo
nè spazio, e
tutti gli
universi
possibili vi
coesistono. Ecco
perchè Fisici
come Ernest Schroedinger
hanno detto che
"...se
non sei
scandalizzato
dalla fisica
quantistica,
allora non la
capirai mai."
Olaf Swenson ha
potuto vedere un
tale universo
senza tempo
quando è quasi è
morto per un
intervento
maldestro di
tonsillectomia,
all' età di 14
anni.
"Improvvisamente
mi sono
appallottolato
su me stesso e
sono stato
sbalzato in
un'altra realtà.
Le forze che mi
hanno portato
attraverso
quella barriera
erano
terrificanti.
Ero dall'altro
lato.
Ho compreso che il confine tra vita e morte è una creazione strana della
nostra mente,
molto concreta (se
vista dal lato
del vivente),
eppure
insignificante."
Olaf sentiva di
stare a galla in
un universo
senza confini:
"..avevo
la comprensione
totale di tutto
al cospetto
dell'annientamento
totale, ed ero
una brillante
luce arancione.
Come ho capito
che la mia mente
stava per essere
riportata nel
mio corpo, ho
pensato: per
favore lasciate
che io ricordi
questa nuova
teoria della
relatività."
Certamente le
informazioni che
Olaf ha ottenuto
erano vere,
poichè ha
ricavato oltre
100 brevetti di
chimica
molecolare,
grazie alla sua
NDE.
UNIVERSO
CONSAPEVOLE?
L'universo può
essere
effettivamente
un universo
cosciente. Molti
scienziati
moderni non
credono più ad
un universo
creato
casualmente da
una sorta di
polvere
primitiva. Il
Nobel per la
Biologia
Molecolare
Christian De
Duve descrive un
universo che ha
un imperativo
cosmico:
sviluppare vita
cosciente.
La struttura
intima delle
molecole che
compongono le
creature
viventi, obbliga
la vita
consapevole ad
evolversi.
L'Astrofisico
Fred Hoyle è
convinto che le
leggi
fondamentali
dell'universo,
come quelle che
governano la
creazione di
pianeti, soli e
galassie,
sembrano
implicare che la
coscienza sarà
il risultato
finale di quelle
leggi
universali,
mentre il
Biologo
evoluzionista
Rupert Sheldrake
va più lontano,
affermando che
ci sono moduli
morfici,
strutture
primordiali
energetiche
nell' universo,
che hanno come
conseguenza
ultima lo
sviluppo di una
vita
intelligente.
Se questo è
vero, tutto
questo si
applicherebbe
anche agli altri
due universi
formati dalle
altre coppie di
particelle
subatomiche
elementari.
Angeli, diavoli,
UFOs, e Dio, ora
non sembrano più
invenzioni
fantastiche,
perchè
potrebbero
essere
percezioni di
altri esseri
consapevoli che
vivono in altre
dimensioni
previste dalla
scienza moderna.
Le NDE
quindi, possono
essere
semplicemente
l'equivalente
clinico di
quello che i
fisici
sperimentali
hanno scoperto
in laboratorio.
ERO SU UN RAZZO
PER LA LUNA
Todd è morto
dopo
essere caduto in
una piscina.
Momenti prima di
spirare, uscì
fuori dal coma,
guardò la sua
mamma, e le
disse:
"La luna... la
luna, sono su un
razzo diretto
sulla luna."
Lei mi chiese se
era solo
un'allucinazione.
Le risposi che
la risposta più
scientifica
basata
sull'evidenza,
era il fatto che
poteva
condividere con
lei la sua
esperienza al
limite della
morte. Fu
importante per
questa Mamma:
forse le rese il
dolore orribile
della perdita
del suo bambino
un pò più
sopportabile,
trasformando la
sua rabbia verso
un universo
irrazionale che
fa sì che
persino un
bambino possa
morire, meno
terribile. La
visione di suo
figlio per lei
significava che
andava in
qualche bel
posto, dopo la
morte.
Tali visioni,
sogni, ed
intuizioni hanno
il potere enorme
di far guarire.
Attualmente, la
nostra società
banalizza tali
esperienze e le
rigetta come
fantasie di
cervelli
morenti, o come
ancore di
salvezza della
mente contro il
dolore. Sono
esperienze vere,
tanto vere
quanto ogni
altra percezione
umana.
Noi dobbiamo
solo ascoltarle
e capirle.
Spesso
contengono le
basi necessarie
per guarire il
dolore e capire
morte.
RISPARMI
SULLE SPESE
SANITARIE
I miei colleghi
medici spesso mi
chiedono l'utilita
delle indagini
sulle NDE.
Rispondo loro in
un modo che
possono capire.
Se noi veramente
accerteremo in
modo scientifico
che queste
esperienze sono
"vere", che sono
una funzione
normale del
cervello umano
alla morte,
potremmo
tagliare le
spese sanitarie
di questo Paese
di almeno il
20%.
Questo è quanto
viene
irrazionalmente
sperperato nei
pochi giorni
precedenti la
morte di
migliaia di
pazienti usando
costose
tecnologie
mediche per
placare le
nostre paure
della morte, a
spese della
dignità umana.
Le NDE
c'insegnano a
non avere paura
di morire.
Frequentemente,
la morte è
accompagnata da
visioni di
persone che
amiamo e spesso
non c'è nessuna
percezione degli
eventi dolorosi
che avvengono al
corpo. Un
bambino mi ha
detto che
,
"...mentre mi
conficcavano
aghi e altra
roba, io ero al
sicuro con Dio."
Le NDE hanno il
potere di
divenire un
rompighiaccio
culturale col
risultato di
farci guarire
dalla nostra
paura della
morte.
Predico che
quando sarà
unanimemente
accettato che le
NDE sono davvero
l'esperienza del
moribondo,
vedremo man mano
ridursi gli
interventi
medici inutili
in prossimità
del decesso.
(Dr. Melvin Morse- Trad. Webmaster)
----------------------------
LA MATERIA DEGLI SPIRITI (15-05-09)
Una
cosa ho imparato nel corso della mia lunga vita:
che tutta la nostra scienza, se paragonata alla realtà é primitiva,
infantile.. eppure é il bene più prezioso di cui disponiamo.
(Albert Einstein)
Ho aperto l'articolo con questa citazione, una frase di Albert Einstein che
esprime tutta l'umiltà di un grande scienziato di fronte alla grandezza
della natura, per illustrare alcuni aspetti spesso trascurati in campo
paranormale. La realtà del mondo che ci circonda é vasta e la nostra scienza
non può spiegare molti suoi aspetti nemmeno oggi. Quando poi guardiamo al
mondo spirituale, é facile capire perché la scienza non può andare molto
lontano per spiegarcelo.
Ritengo che la scienza è importante nel campo del paranormale, visto che
alcune teorie possono essere formulate solo sulla base di corrette
conoscenze scientifiche. Di tal fatta, mi pare opportuno illustrarvi alcune
nozioni fondamentali della Fisica prima di parlare della mia teoria.
Tutto nel nostro mondo é energia, in accordo alla famosa formula:
E = MC2
(Teoria della Relatività di Einstein, 1905).
Cosa significa? Non preoccupatevi, non sono in grado di spiegarvelo a fondo,
se non quanto ci basta per capire che cosa potrebbero (o non
potrebbero) essere gli spiriti.
Questa piccola equazione dice molto e va ben al di là di quel che voglio qui
discutere, vi basti sapere che
"l'energia é uguale alla materia" (energia
uguale massa, moltiplicata per la velocità della luce al quadrato).
Ciò significa, che tutte le forme di vita, tutte le cose, sono fatte di
energia.
La materia é QUINDI energia, ma in una forma diversa.
L'aria che respiriamo, le voci nella vostra casa, voi e me, tutto ciò che
vedete intorno é fatto di materia e sappiamo fin dai tempi di Democrito che
le molecole più piccole della materia sono gli atomi.
Ogni atomo ha elettroni, protoni e neutroni; gli elettroni sono di carica
negativa mentre i protoni sono di carica positiva. I neutroni invece non
hanno alcuna carica, ovvero sono neutri.
Ciò significato che gli atomi sono fatti
essenzialmente di energia,
pertanto tutta la materia é alla fin fine uguale ad energia, solo in una
forma diversa.
Quando diciamo che "l'energia non può essere creata
né distrutta." ci si riferisce anche alla materia.
Il nostro mondo é energia. Questa é la realtà in cui viviamo.
I 5 Stati della Materia Attualmente noti alla
scienza sono:
1. Condensato di
Bose-Einstein
2. Stato Solido
3. Stato Liquido
4. Stato Gassoso
5. Plasma
ordinati in base a quanto le molecole o gli atomi sono vicini gli uni agli
altri.
Nel primo stato gli atomi sono molto vicini, mentre nell'ultimo (plasma)
essi sono più lontani, ma dimenticatevi dei primi quattro e seguitemi invece
nella spiegazione che vi darò del plasma, non prima di aver risposto a
questa domanda:
Che cos'é l'energia?
Gli atomi sono di solito equilibrati da cariche positive e negative perché
hanno lo stesso numero di protoni (cariche positive) e di elettroni (cariche
negative) quindi, a meno che un elettrone o un protone siano assenti, hanno
una carica neutra. Un pezzo di metallo, ad esempio,avendo una carica nulla,
non risulta individuabile ad un rivelatore di campi elettromagnetici.
Il plasma ha invece carica positiva. Potete trovare il plasma nelle luci
fluorescenti, nei fulmini, nelle luci al neon e nei fulmini globulari. I
loro atomi sono ancora più rarefatti che nei gas. Gli altri tipi di materia
sono invece neutri, ma esse possono diventare carichi, come l'elettricità
nei
cavi elettrici o il filamento d' una lampadina. Quando vi é una carica,
positiva o negativa, si parla di carica elettrica. Questo é ciò che
generalmente si chiama energia ed essa può essere individuata da un
rilevatore di campi elettromagnetici.
Cosa sono i campi elettromagnetici?
CEM è l'acronimo di campo
elettromagnetico. Si tratta di un campo di particelle cariche e si potrebbe
anche chiamare un campo di energia. Elettricità e magnetismo vanno insieme e
sono sinonimi.
Un CEM può essere così grande da circondare la terra o molto piccolo, come
quello formato da una lampadina. Questi campi di energia possono
essere creati da sostanze naturali, come rame, ferro, calcare, gesso, sale e
acqua o qualsiasi combinazione di queste cose con altri elementi e sostanze
che troviamo sulla terra. Quando si aggiunge una fonte di acqua, soprattutto
se in movimento, come un fiume o un ruscello, il CEM si amplifica,
aumentando la probabilità di individuare uno campo elettromagnetico
con appositi strumenti. Stiamo parlando di questi rilevatori, poichè essi
sono frequentemente usati dai ricercatori del Paranormale in quanto le
manifestazioni come ADC, apparizioni ed infestazioni, possono causare
un'alterazione dei CEM, ma prima di dare per buona una lettura di tali
strumenti, bisogna escludere altre influenze ambientali come cablaggi
elettrici, presenza di tubi del riscaldamento (specialmente quelli di
ferro), tubi in rame, apparecchi elettrici e tubi di acqua calda. Anche le
persone e gli animali hanno un CEM che li circonda, per cui tali strumenti
non sono molto affidabili per rilevare con accuratezza i fenomeni
paranormali.
Cosa sono gli Spiriti?
In realtà non abbiamo una risposta risposta certa a questa domanda. Non c'é
modo di provare questa teoria, al momento e non credo che sarà possibile
ancora per un bel pò di tempo.
Comunque, ecco quanto da me ipotizzato.
Dato che non sempre i rilevatori di CEM indicano la presenza di uno spirito,
si dovrebbe concludere che, se si trattasse di campi d' energia come
l'elettricità, dovremmo essere in grado di individuarli sempre, ma sappiamo
che non é così, perciò gli spiriti dovrebbero essere elettricamente neutri
come un pezzo di plastica o di metallo. Anche gli uomini sono individuati
dai rilevatori di campi elettromagnetici, perchè siamo come una macchina che
produce ed incamera continuamente energia. Tutte le cose viventi emettono
energia, allora quali campi elettromagnetici vengono rilevati dagli
strumenti quando ci troviamo di fronte a fenomeni Paranormali?
Una volta esclusi i campi magnetici naturali, a mio avviso ciò che viene
registrato non é lo spirito, ma l'ambiente con cui lo spirito interagisce,
generando una specie di elettricità statica.
Questo spiegherebbe il motivo per cui i rilevatori non sempre segnalano una
presenza quando invece i sensitivi non hanno alcun dubbio su certe
manifestazioni spirituali. Ciò spiegherebbe anche le fluttuazioni dei CEM
indicate dagli strumenti, o misurazioni momentaneamente anomale.
Quando la materia tenta di occupare lo stesso spazio già occupato da latra
materia, essa può causare un rapido movimento (quindi, attrito) fra gli
atomi che compongono l'aria, similmente a quando si riceve la scossa nel
toccare la maniglia di un'auto, generando così un campo elettromagnetico.
Ciò significa che dagli strumenti
viene rilevata la zona interessata dallo spirito, non
lo spirito stesso.
Il plasma potrebbe esser una risposta?
Il plasma ha molte proprietà che sono vicine a ciò che é uno spirito,
infatti può passare attraverso oggetti solidi, perchè le sue molecole sono
più rarefatte della materia solida e quindi infilarsi attraverso lo spazio
vuoto che c'è fra atomo ed atomo.
Il plasma ha anche un rivestimento esterno, molto simile ad un campo di
forze che lo tiene insieme, nè più nè meno come l'involucro d'una bolla di
sapone.
Il problema con il plasma é che é molto caldo (pensate ai fulmini). Sappiamo
che non é così per gli spiriti perchè non sono incandescenti (il
plasma raggiunge temperature anche superiori ai 10.000 °C!).
Il plasma é anche carico positivamente e crea campi elettromagnetici sempre
ben rilevabili, sicchè gli
spiriti
non possono esser fatti di plasma, dato che sono elettricamente neutri.
Se invece ipotizziamo che essi appartengano ad un Sesto Stato della materia,
sebbene non ancora noto alla scienza, le cose cominciano a cambiare: gli
Spiriti non hanno carica elettrica, non sono incandescenti ma
conserverebbero molte caratteristiche del plasma come la capacità di passare
attraverso gli oggetti solidi. Se poi, come plasma, possedessero un
involucro esterno, sarebbero probabilmente molto simili agli ORBs che tante
persone oggi fotografano. Potrebbero inoltre, cambiare forma e comportarsi
sia come un gas sia passare attraverso oggetti solidi poichè in possesso di
un'intelligenza molto simile alla nostra.
Si tratta solo d'un diverso stato della materia che
non siamo in grado di rilevare? Sono forse gli spiriti come l'aria che
respiriamo: sappiamo che c'è, ma non possiamo vederla?
A tal proposito, è interessante notare come le così dette presenze siano
spesso accompagnate da sensazioni di "punti freddi" (cold spots), rilevabili
anche con termometri digitali. Ciò avvalorerebbe ulteriormente l'ipotesi che
gli spiriti interagiscono con l'aria circostante, spostandola e quindi
creando dei vortici che giustificherebbero i repentini cambiamenti della
temperatura, oltre a generare dei piccoli, occasionali CEM che possono, o
meno, essere rilevabili con strumenti adatti.
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