COS'E'
IL
CORDONE
D'ARGENTO?
(24-02-09)
Di
Kevin
Williams
Il
cordone
d'argento
è
stata
descritto
come
un
cavo
elastico
fatto
di
luce,
liscio,
molto
lungo,
molto
luminoso,
di
circa
3 cm
di
diametro,
sfavillante
come
i
festoni
degli
alberi
di
Natale,
e
collegato
a
diversi
punti
del
corpo.
Durante
le
fasi
del
morire,
non
appena
lo
spirito
lascia
il
corpo
fisico
e se
ne
allontana,
il
cordone
d'argento
diventa
sempre
più
sottile,
man
mano
che
si
allunga,
finchè
si
spezza.
Quando
ciò
si
verifica,
lo
spirito
viene
liberato
dal
corpo
fisico.
A
questo
punto,
diventa
impossibile
per
lo
spirito
tornare
indietro;
per
questa
ragione,
possiamo
definire
"morte
irreversibile
",
quel
punto
del
processo
mortale
in
cui
il
cordone
d'argento
diventa
teso
fino
a
giungere
alla
rottura.
Questo
è il
cosiddetto
"punto
di
non
ritorno"
ed
esso
può
anche
essere
percepito
come
un
confine:
un
fiume,
un
muro,
un
recinto,
o
una
valle.
Una
volta
che
questo
ostacolo
è
attraversata,
la
quasi-morte,
diventa
un'esperienza
irreversibile
.
Molti
di
coloro
che
hanno
avuto
una
NDE
hanno
sentito
la
forza
di
attrazione
esercitata
dal
cordone
d'argento
quando
è
teso,
vicino
al
punto
di
rottura.
Spesso
tale
sensazione
viene
descritta
come
se
si
fosse
tirati
da
un
elastico
di
gomma
che
va
vicino
al
suo
limite
per
poi
essere
bruscamente
rilasciato.
Questo
cordone
d'argento
è il
legame
fra
il
nostro
corpo
fisico
e lo
spirito,
così
come
il
cordone
ombelicale
è il
nostro
collegamento
vitale
col
corpo
della
madre
durante
il
processo
della
nascita.
Se
il
corpo
fisico
va
incontro
ad
una
morte
violenta,
come
nel
caso
d'un
grave
incidente
d'auto,
il
cavo
d'argento
viene
interrotto
prima
dell'impatto
così
che
il
dolore
è
vissuto
solo
dal
corpo
fisico,
ma
non
dallo
spirito.
L'esistenza
di
un
cordone
d'argento
è
menzionato
anche
nella
Bibbia:
Ecclesiaste
12:6-
Ricordati
del
tuo
Creatore
prima
che
il
cordone
d’argento
si
rompa,
il
vaso
d’oro
si
spezzi,
la
brocca
si
rompa
alla
fonte
e la
ruota
vada
in
frantumi
al
pozzo
12:7-
e
la
polvere
ritorni
alla
terra
com’era
prima
e lo
spirito
torni
a
DIO
che
lo
ha
dato.
ESISTONO LE FESTE
NELL'ALDILA'?
(30-12-08)
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Secondo
Silver Birch, lo Spirito Guida che ha comunicato per quasi 50 anni
attraverso il Medium e giornalista britannico Maurice Barbanell , alcuni
gruppi di Disincarnati celebrano le feste, sia Natale che Pasqua, anche
nell'Aldilà. Tuttavia, egli ha sottolineato che queste celebrazioni
avvenivano già, ben prima che l'Era Cristiana avesse amplificato la loro
importanza.
Durante quello che per noi oggi è il periodo natalizio, veniva
festeggiata la nascita del sole, giunto alla fine del lungo ciclo che
segna la rinascita della vita sul pianeta.
Poi, quando il sole raggiungeva la sua piena gloria si celebrava un
periodo di resurrezione.
"Queste ricorrenze
sono molto significative perché è il momento in cui si verifica la
massima comunione col Grande Spirito",
dice Silver B.
"Non capite ancora molto
l'influenza del sole. In questi periodi per molti giorni si ricevevano
ciò che voi chiamate messaggi dall'Oltre.
La festa della nascita del sole è la festa più importante, perché
rappresenta l'inizio di una nuova era, la fine di un ciclo e l'inizio di
uno nuovo. Queste feste, che si celebrano in tutto il mondo della
materia, parimenti si svolgono anche nel mondo dello Spirito. Esse hanno
un significato altamente spirituale. Invece di celebrare l'alba della
nuova vita, ora noi attingiamo energia dal mondo fisico per ottenere
nuova forza per lo Spirito in modo che possiamo portare nuova luce per
il mondo".
Durante quelli che chiamiamo ritiri spirituali qui sulla terra, questi
Spiriti avanzati ricevono consigli da Spiriti ancora più elevati,
condividono esperienze, imparano in che misura abbiano agito o meno
correttamente ed elaborano piani per le future missioni.
Tra i più alti Spiriti Guida
"...vi è la grande figura del
Nazareno, che è ancora impegnato nel compito di insegnare all'umanità
l'antica verità che è alla base di tutte le nostre azioni, ovvero che
l'Amore è il compimento della legge ".
Tuttavia, Silver Birch ha sottolineato che non è il Nazareno
adorato nelle Chiese, che viene esaltato come un essere Divino, ma
piuttosto un grande Spirito che si sforza ancora di servire il prossimo
attraverso numerosi strumenti.
"Vorrei che poteste
vedere e sentire il Nazareno e la sensazione che ci dà il Suo Grande
Amore, come Egli ci incoraggi nelle nostre missioni, come egli esprima
la sua conoscenza di tutto ciò che è stato fatto e ci spinga ad andare
avanti con nuova forza, con nuova speranza, con nuovi punti di vista e
nuove finalità ". Uno dei presenti alla seduta allora chiese a Silver
Birch se, riferendosi al Nazareno, stesse parlando di Gesù come uomo
oppure delle Forze Spirituali che agiscono a suo nome.
"L'uomo," fu la
risposta che giunse attraverso il Medium.
" Ma nel frattempo, è cresciuto e vi è ora una maggiore coscienza
spirituale che si esprime attraverso di lui rispetto alla Sua
incarnazione terrena, quando le Sue parole erano costrette dai limiti
linguistici e storici del tempo in cui viveva. Mai nessuno sulla terra
ha svelato in modo così perfetto la volontà dello Spirito, nè alcun
Medium ha rivelato la Legge con una così grande intensità, come ha fatto
il Nazareno ".
In un'altra seduta, una persona chiese a Silver Birch se Gesù è davvero
<il Figlio di Dio>, come insegna la Chiesa, o se era un uomo qualsiasi
ma dotato di grandi poteri medianici. Silver Birch rispose:
"Il Nazareno
era un messaggero del Grande Spirito che è venuto nel vostro mondo per
compiere una missione del Grande Spirito. Ha compiuto la sua missione
terrena, ma non l'ha ancora terminata dato che essa è sotto il diretto
controllo del mondo dello Spirito. E 'sbagliato il culto del Nazareno,
perchè il culto dovrebbe essere solo per il Grande Spirito e non per i
suoi messaggeri. Il Nazareno è venuto nel vostro mondo per obbedire alle
leggi naturali che il Grande Spirito ha scritto, le stesse leggi
naturali che tutti devono compiere perchè sono nati nel tuo mondo. Non
si può vivere, non si può venire nel tuo mondo, non è possibile passare
dal tuo al mio, se non si rispettano le leggi del Grande Spirito. "
Circa la dottrina
cristiana dell' espiazione, Silver Birch ha detto:
"Com'è patetica
questa concezione del Grande Spirito e della missione del Nazareno! Egli
era pieno dell'Amore, della Misericordia e della Dolcezza di un Padre
amorevole. Siete stati tutti inviati nel mondo della materia per
costruire il vostro carattere e realizzare l'evoluzione della vostra
anima ... Tutto il resto è una dottrina piena di viltà e di ingiustizia.
Se hai agito male, sii uomo e pagane il prezzo!
Non tentate di accollare le vostre responsabilità sulle spalle degli
altri ".
(Trad. e adattamento: WM da
Metgat's Blog)
L'ALDILA' DEI KAMIKAZE
(26-10-08)
Ci
sono opinioni estreme in merito al destino degli attentatori suicidi
nell'Oltretomba. Se da un lato essi sono considerati al pari di eroici martiri
al servizio di Dio che dovrebbero essere riccamente premiati dopo la morte, dall'altro,
non sarebbero altro che selvaggi assassini che dovrebbero "bruciare all'
Inferno" per l'eternità.
Emotivamente parlando, non sembra esservi una
via di mezzo.
Come discusso in un articolo precedente
( che
vi consigliamo vivamente di leggere prima ), il suicidio
é un argomento sul quale
le informazioni provenienti dall'Aldilà sembrano concordare:
la condanna
sembra essere unanime, anche se con alcune attenuanti.
Almeno é così per i suicidi "normali", sebbene vi possano essere diverse
tipologie di suicidi, tanto da farci ritenere che ognuno che si toglie
la vita sia un caso a sé stante.
Tuttavia non sappiamo
un granché su quel che accade a quei suicidi-omicidi che noi
chiamiamo kamikaze, perché stiamo parlando di persone che si sono
macchiate anche di omicidi multipli, il che complica ulteriormente la
questione. Mettendo da
parte le emozioni, la persona razionale deve lottare non poco nel
tentativo di conciliare l'atto con il motivo. Se il kamikaze crede
veramente che sacrifica se stesso togliendo la vita a coloro che uccide
per un bene più grande e che sta facendo la volontà di Dio, é difficile
credere che sarà giudicato duramente da un Dio benevolo.
Se dovremo essere giudicati da noi stessi, come molti messaggi sembrano
suggerire, piuttosto che davanti ad un tribunale di Giudici Spirituali o
di fronte a Dio, perché dovremmo pensare che il kamikaze si renda
improvvisamente conto del suo errore e si auto-condanni duramente?
Nel libro, >Suicidio: Che cosa accade veramente nell' oltretomba?
< ,Pamela Rae Heath e Jon Klimo, discutono su questo dilemma e sulla mancanza di
materiale sul tema.
"Quel che, in ultima analisi, si cela dietro il
comportamento di un kamikaze non si presta ad un' analisi affrettata",
affermano.
Infatti, al di sotto dei loro obiettivi presumibilmente idealistici,
alcuni attentatori suicidi possono essere guidati da odio, rabbia,
invidia, orgoglio, paura, frustrazione, lussuria, come nel caso di
coloro che si aspettano di essere accolti da 72 vergini.
Se davvero vedono il loro
oltretomba come un posto migliore rispetto alla loro attuale vita
squallida, sembrerebbe che le loro motivazioni siano poco altruistiche.
Allo stesso tempo però, ci possono essere anche alcuni motivi
altruistici misti a quelli di tipo egoistico, che in alcuni attentatori
suicidi si esprimerebbero in misura molto minore. In effetti, non si
tratta di una situazione in bianco e nero, perché celerebbe diverse
sfumature di grigio che devono essere indagate attraverso l'analisi
della mentalità del kamikaze, tanto da pensare che non abbiano tutti la
stessa personalità. Inoltre, bisogna chiedersi se le loro altruistiche
motivazioni sono spirituali o materiali. Se l'obiettivo é quello di
lasciare i propria parenti ed amici in migliori condizioni materiali
piuttosto che spirituali, la loro può essere piuttosto una forma sbagliata
d'altruismo.
E' difficile credere che i piloti kamikaze giapponesi della Seconda
Guerra Mondiale siano stati guidati da odio, rabbia, e promesse di premi
ultraterreni. Almeno in questo senso, la storia é stata per loro benevola, suggerendo che essi sono stati guidati, non avendo avuto altra
scelta, da un forte senso dell' onore e dalla fedeltà verso l'
Imperatore ed il loro Paese.
Se i piloti nipponici ed i moderni kamikaze sono stati tutti vittime di
un "lavaggio del cervello", non dovrebbero essere puniti severamente
nell' Oltretomba per essere stati troppo ingenui e per non essere stati
più forti nel tentativo di resistere alle suggestioni di menti più potenti?
A causa delle diverse possibili sfumature di grigio delle loro menti,
sembra ragionevole presumere che essi non rispondono alla stessa forma
di "Giustizia Divina" .
Naturalmente, i religiosi ultra-ortodossi, che credono in un solo dicotomico oltretomba, vale a
dire il tradizionale monotono Cielo e l'orribile Inferno, avranno serie
difficoltà ad accettare totalmente una simile idea, finendo per
rifiutarla perché non é coerente né con la dottrina né coi loro dogmi.
Chi invece non é così rigido, sarà in grado di accettare il fatto che
nell'Aldilà esistono molti livelli mentali, così come vi sono diversi
gradi di bontà e di malvagità in questa vita.
Come Cristo ha detto: "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore".
Heath e Klimo tentarono di descrivere meglio la situazione dei kamikaze
facendo contattare loro (o le loro Guide) dai più rinomati Channelers.
Pur riconoscendo che tali messaggi possono essere distorti, male
interpretati, o altrimenti falsati, Heath e Klimo hanno presentato i
loro risultati, col beneficio d'inventario.
"... in una sessione di canalizzazione, le
Guide hanno insistito sul
fatto che tutte le anime dei terroristi sono fermate da uno Spirito
Superiore, solo per assicurarsi che le loro emozioni non contaminino il
mondo astrale."
Una delle Guide ha sottolineato il fatto che questi
spiriti perduti si trovano a ragionare in modi totalmente diversi da
quelli del nostro mondo, e che quindi il loro passaggio é difficile da
descrivere in dettaglio.
In generale, la maggior parte di loro sembrano essere sconcertati ed
impiegano molto tempo a capire che sono morti.
Tutti gli spiriti dei terroristi sono sottoposti ad una revisione della
vita, così come tutti coloro che passano oltre. Tuttavia, come con molti
altri spiriti, questa revisione della vita non é tanto una sentenza, ma
piuttosto una forma di apprendimento.
"Questo può essere un periodo
lungo e difficile, poiché gli spiriti dovranno rivedere non solo la
propria vita, ma anche quelle di coloro che hanno offeso a causa delle
loro azioni"
sottolineano Heath e Klimo. "I loro progressi sembrano
essere rallentati dalla forza con cui si aggrappano alle
proprie convinzioni e non sono certo aiutati dal loro carattere
polemico.
Solo uno di questi spiriti ha affermato di aver finito la sua revisione
(il che non é stato confermato da altri Mediums); alcuni sembravano
essere nel bel mezzo del loro doloroso cammino, mentre molti di loro non
sembravano aver nemmeno avviato il procedimento ".
In effetti, la maggior parte dei terroristi contattati dai Channelers
sembravano dibattersi nell' etere, quel che uno Guida ha denominato "zona
grigia".
Un'altra Guida ha affermato che sembravano essere drogati e lenti ad
adattarsi al loro nuovo ambiente. In alcuni casi, si direbbe che i
terroristi siano stati posti in una sorta di Limbo fino a quando le
Entità Superiori non capiscono che sono in grado di imparare e progredire.
Essi possono restare in questo stato per un tempo che varia da un mese
fino ad arrivare ad un migliaio di anni
di quello terreno.
Altri messaggi suggeriscono che un numero relativamente ridotto di
attentatori si rammarica di quanto ha fatto, a differenza dei
normali suicidi.
Concludendo, sembra che i kamikaze non capiscono perché non trovano nell'Aldilà
i premi loro promessi, ma che non finiscano nemmeno nel classico
Inferno minacciato dai fondamentalisti di tutte le religioni. Essi
possono semmai sperimentare un "fuoco della mente", soprattutto se le
loro motivazioni sono eminentemente egoistiche, ma tutti hanno la
possibilità di imparare dalle esperienze e infine progredire anche loro
verso la Luce.
(Trad. WM da
Metgat's Blog)
SPIRITI E VESTITI
-18-09-08-
(2/a PARTE)
Già in un altro articolo
abbiamo affrontato l'argomento,
ovvero perchè gli spiriti si
presentino ai Mediums (o nei rari
casi di apparizioni) indossando i
loro
vestiti, un "accessorio" troppo
terreno per appartenere all'Aldilà,
secondo gli Scettici.
Oggi vi presentiamo una disanima molto più completa di questo affascinante
interrogativo che getta un pò di
luce non solo su questa apparente
contraddizione, ma anche su altri
aspetti delle comunicazioni
dall'Aldilà, attraverso la voce
degli stessi "Defunti".
Sentiamo cosa ebbe a dire al famoso giornalista
e "canalizzatore" britannico William
T. Stead, perito nel 1912 a bordo
del Titanic (il cui
affondamento aveva preconizzato nel
1886 in due dei suoi libri -vedi
Nota) il suo Spirito
Guida, Julia Ames:
"Quando l'anima lascia il corpo è in
un primo momento totalmente nuda,
come alla nascita. Io mi ritrovai in
piedi accanto al mio corpo morto,
convinta d'essere ancora in vita ed
in perfetta forma fisica, ma solo
quando ho visto il mio cadavere nel
letto ho capito che era successo
qualcosa. Non appena il pensiero della
propria nudità viene formulato dallo
Spirito, ecco che i capi di
abbigliamento di cui avete bisogno
si materializzano. L'idea è per noi
un atto creativo: basta pensare perchè
tutto si concretizzi, infatti non
ricordo di aver indossato quegli
indumenti, che furono quindi creati dal mio bisogno
stesso di averli addosso.
Una volta che lo Spirito è
pienamente risvegliato e adattato al
nuovo ambiente, ha la capacità di
apparire in modi diversi, ad esempio
come un bambino a chi lo conosceva,
quando era nella carne, solo da
bambino. Non abbiamo alcuna necessità
di fare ciò per nostre esigenze,
ma solo quando giunge un nuovo
arrivato, oppure per manifestarci a voi
che siete sulla terra, per farci
riconoscere".
In effetti, Julia ha detto le stesse
cose che molti altri Spiriti hanno
già comunicato: in sostanza Essi proiettano
l'immagine di sè che ricordano di
avere posseduto quando erano nel
corpo fisico.
Allan Kardec, il pionieristico
ricercatore francese, una volta
chiese se tutti gli Spiriti o solo
alcuni hanno le ali. "No, non hanno le
ali,"
fu la risposta.
"Loro non ne
hanno bisogno, perchè possono,
spostarsi ovunque vogliano. Essi
appaiono secondo il modo in cui
desiderano influenzare la persona da
cui si fanno vedere. Alcuni appaiono
in vestiti ordinari, altri avvolti
in drappi, e persino con le ali, ma
solo per evidenziare ai viventi la categoria che
rappresentano. Tuttavia, molti di
loro non conoscono e non capiscono il
processo con cui tali trasformazioni
avvengono, perchè per loro, è un
fatto istintivo.
Anche se lo Spirito non ha alcuna
infermità corporea, potrebbe
mostrarsi disabile, storpio, gobbo,
ferito, pieno di cicatrici oppure con
qualunque segno fisico distintivo
utile per essere
riconosciuto.
Essi possono persino rendere
tangibile al tatto la materia
eterea, se necessario.
Uno Spirito di nome Johannes disse:
"Ora mi chiedi sugli abiti e
sull'aspetto ... Ogni anima ha una
sua forma, essa si è plasmata nel
corso della stessa vita terrena e
giunge a noi per quello che è stata.
Noi appariamo come uomini e donne
come voi, ed indossiamo indumenti
che trasmettono le stesse
impressioni dei vostri, ma non avete
bisogno di credere che quando si
passa qui si viva in modo diverso da
quanto vi aspettiate. Questi
indumenti non sono acquistati al
mercato come i vostri, ma provengono
in gran parte dall'idea che i
singoli ne hanno. Essi
contribuiscono a dimostrare la
propria personalità, esattamente
come avviene per voi'
Il Rev Drayton C. Thomas, un
ricercatore psichico, nonchè Pastore
Metodista, comunicò con la sua
defunta sorella Etta attraverso la
medianità di Gladys Osborne Leonard,
un rinomato Medium.
Nel corso di una
delle sedute, Thomas le chiese
se i capi d'abbigliamento sono
semplicemente repliche di quelli
utilizzati quando si viveva sulla
terra o se gli Spiriti li producono ex-nuovo.
Etta rispose:
"In un certo senso la risposta alla
vostra domanda deve essere
'in
entrambi i modi.'
Per esempio, sulla
terra, un vecchio indumento può
essere scucito e rifatto in un altro
apparentemente nuovo.
Ora, il nostro pensiero in merito ad
un oggetto che abbiamo apprezzato è
così forte, che fornisce il modello
per ottenerne qui un duplicato,
pur tuttavia esso viene riprodotto
mediante processi unici a questa
sfera di esistenza. Il pensiero
svolge un ruolo molto importante
nella creazione delle cose, qui, ma
il nostro non è un mondo totalmente
mentale: possiamo farlo anche con
altri processi diversi dal pensiero,
se lo vogliamo... "
Durante un'altra seduta, a Thomas
venne rivelato che egli spesso faceva
visita ai parenti defunti quando
dormiva. Il defunto padre gli
disse che poteva vedere la sua
anima lasciare il corpo dal plesso
solare durante il sonno, (anche se
alla morte essa si diparte dalla
testa), sotto forma d'una sorta di
tessuto. Questo accade per un'istintiva necessità di sentirsi
vestiti, sicché l'anima,
naturalmente, cerca di coprire il
suo corpo etereo.
Comunicando attraverso la mano di
Elsa Barker, una rinomata Medium dei
primi anni del 20° secolo, David
Patterson Hatch, un avvocato e
giudice quando era "vivo", ha detto
che è facile ottenere dei vestiti,
se lo si vuole, dopo essere
passati.
"Non so come sono entrato in
possesso degli indumenti che avevo
addosso quando sono morto, ma quando
ho iniziato a prendere atto di
queste cose mi sono trovato vestito
come al solito.
Non sono ancora
sicuro di come abbia potuto portato
i miei vestiti con me."
Hatch disse pure che, dopo essere
stato colà per un breve tempo, aveva
incontrato una donna che indossava
un costume greco e le chiese dove lo
avesse preso.
"In primo luogo ho
creato un'immagine nella mia mente,
e poi è diventata un peplo." fu la
sua risposta.
Hatch quindi decise di
provare a creare una toga romana per
se stesso,
"...ma, accidenti a me!
Non
riuscivo a ricordare come fosse
fatta!".
Parimenti, uno Spirito, una volta
dichiarò al Dr Charles Richet,
vincitore nel 1913 del Premio Nobel
per la Medicina, che non poteva
materializzarsi e mostrare se
stesso, perchè non riusciva a ricordare
il suo aspetto da vivo!
Lo stesso principio di essere in
grado di visualizzare se stessi
nella carne sembra applicarsi alla
fotografia paranormale. Quando una
madre chiese al figlio disincarnato
di spiegarle come fosse stato in
grado a comparire in una fotografia,
le fu risposto:
"Sono andato a casa e ha guardato
tutte le mie foto, specialmente
quella in salotto, che mi piace più
di tutte.
Ho cercato di fissare l'immagine
nella mia mente così che potessi
essere in grado di imprimerla sull'
ectoplasma ". Il ragazzo continuò a
dire che aveva seguito la madre nella
stanza dove sarebbe stata scattata
la foto e che mentre il fotografo
stava preparandosi,
aveva fatto qualche prova.
"Certo, non potevo vedermi, ma mi
sentivo sicuro che sarebbe stata
buona. Ero pronto, ma sono rimasto
sorpreso dal flash e la mia faccia è
venuta un pò mossa"
Uno studio della storia della
fotografia spiritica mostra che
molte foto sono state
presumibilmente tacciate per falsi perchè somigliavano ai ritratti delle
persone quando erano vive, compreso
l'abbigliamento indossato.
E 'stato così ipotizzato che il fotografo,
in qualche modo fraudolento, fosse riuscito a
procurarsi un ritratto del defunto.
La possibilità che gli Spiriti usino
i loro vecchi ritratti, non sembra
però essere stata presa in
considerazione dagli Scettici.
Lo Spirito che comunicò con Padre Johannes Greber, un prete cattolico
Tedesco, nel corso del 1920, ha
affermato che:
"...se un disincarnato
vuole comparire agli occhi terreni in
modo tale da essere riconosciuto,
deve apparire in una forma materiale
che produce mediante la
condensazione dell'ectoplasma. Una
completa materializzazione richiede
così tanta materia che nessun Medium
è in grado di fornirla ".
In tali casi,
quindi, una parte del corpo del
medium deve essere sciolta ed
utilizzata per materializzare lo
Spirito. Per questo motivo, nelle
materializzazioni
è necessario che il Medium rinunci
ad una gran parte del suo peso
fisico, che viene poi ripristinata
appieno quando la seduta giunge alla
fine.
Esperimenti condotti dal dottor
William J. Crawford in Irlanda,
nel 1915, hanno pienamente confermata
la perdita di peso del chiaroveggente.
Ciò spiega anche il motivo per cui
cosi tante materializzazioni sono
limitate alle sole braccia, mani o
volti.
Uno dei partecipanti alle sedute di
D. Home, un celebre Medium del
secolo scorso, chiese al di lui
Spirito Guida come facciano gi Spiriti
a
rendersi visibili.
"A volte ampliamo il campo d'energia
dell'individuo permettendovi di
vederci, a volte creiamo una copia
dei nostri ex capi di abbigliamento
visualizzandoli esattamente come
erano noti sulla terra",
fu la risposta.
"Altre volte noi proiettiamo
un'immagine visibile a tutti oppure
ci vedete come una nuvola con un
alone di luce che ci circonda."
Dopo esser perito nel disastro del
Titanic nel 1912, William T. Stead
(di cui sopra) iniziò a
(*
Nota)
Stead ebbe due possibili
premonizioni riguardanti il
Titanic.
Il 22 marzo 1886 aveva
pubblicato un articolo dal
titolo 'Come
il Mail è affondato in
Atlantico secondo un
sopravvissuto' in
cui narra d'un piroscafo che
si scontra con un'altra
nave, con forte perdita di
vite umane, a causa della
mancanza di imbarcazioni di
salvataggio. Stead scrisse:
"Questo
è esattamente ciò che
potrebbe avvenire -e avverrà-
se le navi di linea vengono
messe in mare con
poche barche di salvataggio".
Nel 1892, Stead pubblicò un
racconto intitolato
Dal
vecchio mondo al Nuovo,
in cui la nave Majestic
salva i superstiti di
un'altra nave entrata in
collisione con un iceberg |
comunicare attraverso diversi
chiaroveggenti.
Egli disse che vi sono Medium anche
dal suo Lato e che essi hanno il
potere di vedere le persone che
sono utilizzabili per le comunicazioni
con la terra.
Uno di questi lo aveva aiutato a
trovare Medium terreni e gli aveva
insegnato come rendere nota la sua
presenza, visualizzando se stesso
tra la gente incarnata e immaginando
che egli si trovava là, in carne ed
ossa, con una forte luce proiettata
su di sè.
Stead aggiunse che le persone
partecipanti ad una seduta erano
state in grado di visualizzare solo
il suo volto, perchè aveva visto se
stesso solo così. Allo stesso modo
egli fu in grado di inviare un
messaggio, tenendo la sua mente
concentrata su una breve frase, e
ripetendola con molta attenzione e
deliberazione fino a quando potè sentirla ripetuta dal veggente.
Si dice che Padre
Junipero Serra, uno dei primi
missionari in California, abbia comunicato attraverso Violet Parent di Los Angeles nei
primi anni del 1900. In una seduta,
la signora Parent chiese a Padre
Serra se poteva fotografarlo con la sua fotocamera ed egli
acconsentì di farsi riprendere
insieme allo Spirito di sua madre. La
foto mostra sua madre a circa metà
della sua altezza, o forse meno. La
prima reazione è di ritenere che la foto
sia
un falso evidente, ma la precedente
spiegazione del pensiero-immagine ci
permette di capire che non è così,
perchè Padre Serra aveva
semplicemente proiettato un'immagine
di se stesso e di sua madre per come
la ricordava, vedendo se stesso
molto più alto di lei. Inoltre, la
testa era troppo piccola rispetto al
suo corpo e ciò potrebbe esser
dovuto al fatto che Serra poteva
visualizzare più facilmente le sue
vesti che non il suo volto. Sebbene la
fotografia apparisse simile all'unico
dipinto noto del Missionario, vi erano
comunque delle differenze. Dal
momento che Padre Serra era vissuto
prima dell'invenzione della
fotografia e, probabilmente, non
aveva avuto molti specchi nella sua
missione, ci si chiede se davvero
conoscesse il suo viso.
Forse lo
aveva visto riflesso solo nel più
vicino ruscello....
Molte comunicazioni dal mondo dello
Spirito dicono che le Entità tendono
a liberarsi dei tradizionali capi di
abbigliamento usati nei livelli
bassi, per passare all'uso di tuniche e toghe
quando vivono in quelli più elevati.
Dopo la transizione in quel mondo, Monsignor Robert Hugh Benson ha
iniziato a comunicare attraverso la
mano di Anthony Borgia, cui disse di
essere in grado di visitare uno dei
livelli più elevati.
"Ho notato che la maggior parte
delle entità Superiori non erano nei
loro panni terreni e ciò mi fece
presumere che la maggior parte di
Loro erano lì da molto tempo. Edwin
(la
loro Guida) ci ha detto
che non era strettamente necessario. Essi
avevano il diritto a indossare le
vesti spirituali in virtù del fatto
che erano abitanti di quel Regno,
vesti perfettamente adatte, sia per
il luogo che per la situazione.
E'
difficile descrivere questi costumi perchè è impossibile fare confronti
con un particolare tessuto terreno.
Qui non abbiamo tessuti materiali,
tutto dipende dalla natura e dal
grado di luce emanata dagli Spiriti,
luce che è l'essenza del vestito
stesso, sicchè è evidente un'
interazione tra Essi e la
sostanza dei loro abiti".
Benson poi riuscì a modificare
l'aspetto dei suoi vestiti ancora
troppo terreni, ma pur somigliando a
quelli degli altri Spiriti, non
avevano lo stesso colore e la stessa
luminosità.
(Webmaster, da Metgat's Blog)
I morti
ci guardano anche sotto la doccia?
(24-07-08)
Concetta
Bertoldi, nota Medium Americana di origini "Sicule", risponde in
un'intervista a 20 delle domande più comuni, imbarazzanti e curiose
che le pongono i suoi clienti su quel che accade
nell'Aldilà.
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Considero me stessa una persona spirituale, ma ciò non vuol dire che
sono perfetta. Ho molto difetti, tipo non andare d'accordo con mia
suocera, ma tutto sommato credo di essere una brava donna.
Da quando sono in contatto col pubblico grazie al mio insolito talento,
ho ricevuto un sacco di domande. Ce ne sono state di serie, di sciocche,
domande tristi e domande crudeli. Ho risposto sempre pazientemente a
tutte. Questo libro è un tentativo di rispondere a tutte quelle domande
che mi sono state rivolte in tanti anni, compresa l'ultima:
'Quando scriverai un libro? '
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D.) Quale è la
differenza tra Mediums e Chiaroveggenti?
Un Medium è anche chiaroveggente, ma quest'ultimo non è necessariamente
un Medium.
Essi possono fare delle predizioni, ma non possono dirti da
dove o da chi l'hanno ricevuta.
Io (ed altro veri Mediums) non solo possiamo dirti cosa accade e quello
che accadrà, ma anche chi ce lo sta comunicando dall'Altro Lato.
D.) Quando hai iniziato
a parlare con i Defunti?
Non saprei dirlo con esattezza, ma certamente da quando ero una
ragazzina.
Più che
avere una conversazione, sapevo di essere a conoscenza di certe
informazioni, non capivo granchè a quell'epoca, nè sapevo spiegarmi cosa
fosse questa "conoscenza".
Tornavo a casa uno giorno quando "seppi" che il mio fratellino sarebbe
morto in tenera età.
Non posso ricordare le parole esatte che ho
sentito, ciononostante capii quello che mi avevano voluto dire e lo
ricordo come fosse ieri. Mi fu pure detto, per esempio, che durante
questa vita non avrei avuto figli ed anche che, in una vita
passata, ero stata sposata col mio attuale padre, che ho sempre
adorato. L'effetto di queste comunicazioni fu inizialmente molto negativo
sul mio umore ma, anche se non mi era piaciuto conoscere in anticipo
questi tristi presagi sulla mia vita, alla fine mi hanno aiutato ad
affrontare la mia esistenza sotto una luce diversa.
D.) Cosa ci accade
quando moriamo?
La gente ha paura. Magari hanno sentito dire che si soffre, che perdiamo
i nostri ricordi quando entriamo nella Luce. Gli spiriti mi hanno detto che quando moriamo 'usciamo' o attraverso i piedi o
dalla sommità della testa.
Si parla spesso della "corda d'argento" che qui ci lega alla vita, ma
nessuno me ne ha mai parlato.
E' difficile descrivere esattamente come si 'passa': è un pò come
galleggiare, un pò come camminare, un pò come volare, forse è come 'gravitare' verso
la Luce.
C'è un senso di attesa e forse anche un pò di paura, ma prevale sempre
una sensazione d'attesa gioiosa.
Nulla è dimenticato, infatti mentre ora possiamo ricordare solo alcuni
episodi del nostro passato, Là ricordiamo tutto, ogni singolo momento e
dettaglio della nostra esistenza, tutto ciò che abbiamo conosciuto,
amato, o provato sulla Terra.
Quando moriamo, già attimi prima di entrare nella Luce, sperimentiamo un
senso di conoscenza.
Vi è poi una visualizzazione -una specie di '
indietro-veloce'- delle nostre vite precedenti e vediamo 'l'effetto
domino' di tutte di nostre azioni. Diventiamo consci di tutto quel che abbiamo
causato agli altri, il bene ed il male che abbiamo fatto, vediamo e
capiamo gli effetti di tutte le nostre azioni ed ogni interazione che
c'è stata fra noi e gli altri ed infine conosciamo e capiamo quale sia
stato lo scopo della nostra vita.
C'è poi una fase di transizione, un momento di riflessione sulle nostre
azioni, che però è diversa da individuo ad individuo. Per molti ci può
essere un necessario periodo di cure per guarire da problemi fisici o
emotivi; particolarmente difficile è perdonare noi stessi per quanto
abbiamo commesso durante la vita terrena e di cui non ci sentiamo
orgogliosi, perchè abbiamo ferito il nostro prossimo.
Durante questo processo ci viene sempre dato il massimo dell'aiuto per
guarire in fretta. Qualche volta c'è molta tristezza per ciò che avremmo
potuto fare in modo differente, ma veniamo incoraggiati a rimuovere la
rabbia ed i sensi di colpa. Esiste anche una sorta di guarigione del
fisico, sebbene non vi sia nulla di veramente fisico da curare, perchè
Lì siamo esseri spirituali.
Spesso coloro che erano infermi al momento della morte, o che avevano
perso parti del corpo, mi han detto di essere guariti completamente.
Chi per esempio aveva difficoltà a camminare, ora che è Lassù è capace
persino di ballare! La vera bellezza della Luce è che Essa è armonia
totale.
D.) Che aspetto abbiamo
dopo morti?
Nessuno avrà più un aspetto fisico per come lo conosciamo qui: saremo
pura energia.
Quando faccio una seduta, gli Spiriti si mostrano in modo tale da
permettermi di descriverli ai loro cari, ma ad essere onesta, non so
come facciano.
D.) Cosa faremo
nell'Aldilà?
Ci sono così tante dimensioni che abbiamo solo l'imbarazzo della scelta
su ciò che desideriamo provare. Qualunque cosa abbiamo amato la
ritroveremo Lassù:
come potrebbe essere un paradiso, altrimenti?
Se qui ci piaceva il
baseball, per esempio, potremo scegliere di passare la maggior parte del nostro tempo
in uno stadio a guardare, o a giocare, il nostro sport preferito e così
via, come pescare su un lago bellissimo e scintillante. Potremo
sciare fin quando ci piace e se abbiamo amato la musica, frequentare una meravigliosa sala per concerti. Queste dimensioni sono tutte creato da
Dio.
D.) Loro ci guardano
quando siamo sotto la doccia? Sanno ciò che facciamo a letto?

Sicuro che possono! Ci vedono nel bagno e ci vedono nella camera da
letto, ma chi se ne importa?
Sono morti... cosa potrebbero dirci?
Ma non spaventatevi, bisogna ricordare che non sono più nella carne; la
ricordano ma per Loro non è più importante, nè tantomeno ci giudicano.
Non è più un divertimento perchè non pensano più al sesso in un'ottica
umana; lo considerano alla stregua di qualsiasi altro comportamento
naturale, nè più nè meno di come noi potremmo osservare due animali che
si accoppiano.
Forse potranno sorridere, o al massimo ridere di certe nostre azioni, ma
non è una forma di giudizio.
Sì, certamente i nostri Cari ci vedono nella
doccia o quando facciamo l'amore, ma per loro non vi è nulla di morboso,
semmai sono felici che proviamo amore o forse anche piacere per una
notte di follie.
Sono felici per noi, perchè Lassù il sesso non è più un tabù nemmeno per
i miei antenati siciliani!
E' anche vero che vedono tutti i nostri comportamenti segreti di cui ci
vergogniamo: dall'aprire il frigorifero per dare un assaggino al gelato
o alla lasagna -quando si suppone che siamo a dieta-, al cavarci il naso
quando non abbiamo un kleenex a portata di mano.
Lo ripeto: ai loro occhi è solo uno dei tanti ordinari comportamenti
umani che non meritano nessun giudizio. Ci seguono anche in camera
operatoria, o a scuola, alla nostra festa di compleanno e così via, perchè traggono diletto da tutti gli eventi della nostra vita,
ma soffrono anche per i nostri dolori e le nostre angosce. Ovviamente, non
possiamo chieder loro di non guardarci, perchè -come Dio- essi sanno
sempre tutto di noi e si divertono persino a scherzare col nostro corpo,
come faceva un certo Charlie agli abitanti della sua ex casa, che era
solito toccare mentre facevano la doccia.
Noi ci spaventiamo, ma Loro ci
provano gusto a farci di questi scherzi.
D.) I Morti ricordano
il sesso?
Certo che se lo ricordano! Qualche anno fa, due anziane signore
sono venute a consultarmi.
Erano vecchie amiche, fra i 70 e gli 80 ani di età, ed avevano preso
l'appuntamento insieme per sentire
i loro mariti -amici anche loro- che
si sono subito presentati.
Entrambi scherzavano sulle loro "notti degli appuntamenti", un eufemismo
per ricordare i tempi in cui
per
far sesso con le loro rispettive mogli, si recavano in certi alberghetti
fuori mano.
Così uno marito parlava delle notti del mercoledì e l'altro parlava
delle notti del venerdì. Uno ha citato un ristorante ed ho chiesto a sua
moglie se il nome le ricordasse qualcosa. Lei mi disse che erano
soliti recarsi a cena proprio in quel locale prima di andare in albergo,
mentre l'altro ricordò alla moglie di quando si era scordato la sua
retina per i capelli nella camera d'albergo, rimediando una magra
figura quando un cameriere gliela venne a consegnare in portineria.
D.) Rimpiangono i
loro corpi?
Ho l'impressione che non perdano completamente la memoria dei loro
corpi, ma che ricordino la carne come qualcosa di molto divertente.
Ricordano il cibo, il sesso, ma hanno un notevole senso dell'umorismo nel
rievocare i loro desideri e piaceri terreni. In tutta onestà,
probabilmente é un pò difficile fare paragoni, perchè Lassù non siamo nè
maschi, nè femmina: diventiamo completamente asessuati.
Ci reincarniamo nell'uno o nell'altro genere, in quanto abbiamo lezioni
diverse da imparare da ciascun ruolo e lo spirito conserva tali ricordi.
E duro non avere più un corpo, non essere più nè dell'uno nè dell'altro
sesso, perchè qui siamo troppo abituati ad identificarci nel corpo che
indossiamo.
Durante le mie sedute, molto spesso sento persone depresse o tristi che
mi dicono che, una volta morti, non vorranno ritornare sulla Terra. Lo
sento ripetere sempre: "voglio
stare Là" o "spero
che questa sia la mia ultima incarnazione."
Ma una volta che siamo Là, qualcosa ci fa ritorna nella carne, così che
possiamo imparare nuove lezioni. Credo che la meta ultima di ognuno di
noi è divenire un Maestro o uno Spirito Guida, per giungere sempre più
vicini a Dio, ma ne dobbiamo divenire degni.
Nella forma spirituale non c'è nulla di più importante che essere degni
di star vicini a Dio.
Su questo lato vogliamo sposarci, divertirci, vogliamo soldi, bellezza,
successo.... Nella forma energetica nulla di tutto ciò ci interessa, se
non che ritornare a Dio.
D.) Le case vecchie
ospitano fantasmi?
Questo è solo un mito, non è vero, almeno non nel modo solito che ci
viene proposto dal cinema e dai libri dell'orrore. So che qualche volta
alcuni restano connessi a luoghi che amano, ma non penso proprio che sia così
nella maggior parte dei casi.
Possono recarsi nei luoghi che hanno amato, ma non vi restano per molto
tempo.
D.) Perchè dovrebbero
"infestare" un luogo in particolare?

Qualche volta uno Spirito ha una storia da raccontare.
Per esempio, in
luoghi storici, come un campo di battaglia. Gettysburg è uno dei posti
più "infestati dagli spettri", ma io non l'ho mai visitato.
Molti Spiriti
sono ancora là. In questi casi c'è sempre dietro la storia di una vita
incompletamente vissuta.
Costoro sono "bloccati" perchè potrebbero non aver capito che
morire in giovane età era il loro karma e così credono che Dio abbia
interrotto il completamento dei loro progetti di vita.
Pensa a quando ci viene
impedito di fare qualcosa che desideriamo portare a termine
disperatamente: non ci sentiamo veramente frustrati? Nel caso di quest'ultimi, se decidessero di passare dall'Altro Lato, sarebbe loro spiegato
il perchè della loro breve esistenza e sarebbero incoraggiati ad accettare l'amore di Dio. Ma se non
passano e non si sottopongono alla revisione delle loro vite non
hanno alternative: diventano Spiriti perduti, bloccati fra i due mondi.
Tutto questo non accade molto spesso: se così fosse, ogni volta
che qualcuno viene assassinato, tutt'intorno a noi ci sarebbe un'enorme quantità d'energia
negativa e piena di dolore.
Nella Luce non c'è posto per nulla di diverso dal Perdono e dall'Amore,
perciò per entrarvi, questi poveretti devono perdonare i loro assassini.
D.) Queste anime sono
quindi bloccate in una sorta di 'limbo'?
Come può un'anima bloccata uscire fuori dal 'limbo'?
Per quanto ne so, il limbo è uno stato di frustrazione dovuto
all'incapacità di capire cosa ci si aspettava che noi si facesse, dove si è
sbagliato, e così questi Spiriti non possono andare avanti, non possono cioè
raggiungere il successivo livello necessario al loro sviluppo.
Per scappare dal limbo, lo Spirito deve ascoltare con attenzione la sua Guida, che
può spiegargli perchè le sue azioni non sono state completamente giuste.
Allora comprende i suoi errori, può scusarsi e raggiungere un livello
più alto, perchè non possiamo salire di livello senza prima aver
imparato le lezioni del livello in cui ci troviamo. Una volta fatto ciò, ci
viene concessa una nuova possibilità, una missione che possiamo portare
a termine grazie ad un diverso e più costruttivo comportamento.
(Le parole "Anima" e "Limbo" sono qui usate in
modo inappropriato dal giornalista che ha condotto l'intervista -NdR)
D.) Tutti i luoghi
conservano le vibrazioni dei loro abitanti?
Qualsiasi cosa abbiamo toccato in vita immagazzina la nostra energia.
Oggetti e posti antichi naturalmente ne hanno di più, e per "antichi"
intendo quelli dove la gente è vissuta a lungo, o dove eventi di forte
intensità emotiva hanno avuto luogo. Gioia, timore reverenziale,
tristezza, orrore.... Puoi sentire facilmente la differenza tra
l'energia di una casa antica e quella di una nuova. La casa nuova
non ha "patina emotiva", ha molto meno energia d'un luogo che è stato
costruito da anni e che ha avuto una "sua storia" fra le mura.
Anche gli oggetti vecchi, come i vestiti, le scarpe, ecc, specialmente quelli che sono stati maneggiati
molto, possiedono questa energia.
D.) Possono i defunti
parlare fra di loro?
Sì, certo, ma non parlano come noi, Lassù il linguaggio è irrilevante.
Comunicano col pensiero, telepaticamente.
Il pensiero è universale, infatti se pensi, "ho fame," quel pensiero è
lo stesso, indipendentemente dalla lingua che parli. E' come se
parlassero in una specie di chat-room !
D.) Ogni Defunto
conosce tutti gli altri, anche quelli che non ha mai incontrato sulla
terra?
Oh sì. Tieni a mente che dall'Altro Lato possiamo avere nonni o altri
antenati che non abbiamo mai incontrato qui perchè sono morti prima che
nascessimo, così li incontreremo Lassù.
Ci sono anche coloro che non ci hanno mai conosciuti ma che
riconosceremo istintivamente (perchè
condividono i nostri stessi interessi -NdR)
e coi quali ci troveremo a nostro agio, comunicando come con un
qualsiasi essere umano, benché in forma spirituale.
D.) Posseggono ancora i
nostri cinque sensi?
No, i cinque sensi appartengono al corpo, mentre nell'Aldilà si
appartiene al regno dello Spirito.
Non possono annusare o assaporare nulla, ma siccome non
mangiano più, non è una grave perdita.
Non possono sentirsi al tatto, ma
possono toccare noi viventi su questo piano d'esistenza.
Non è un tocco fisico, come si fa con un dito, è pura energia e
così li sentiamo come una piccola scarica elettrica, non abbastanza forte da far male, ma sufficiente per avvertirla.
D.) Come fanno i
Defunti a spostarsi?
E' istantaneo, come un viaggio nel tempo. E' tanto rapido quanto il
pensiero. Semplicemente cambiano i loro pensieri da un luogo ad un altro
e si ritrovano giusto dove vogliono essere.
E' una specie di autostrada mentale!
D.) Di che cosa sono
vestiti?
Di nulla. Sarebbe come mettere vestiti sull'uomo invisibile. Non puoi
farlo. Qualche volta mi appaiono in abbigliamenti specifici, così si
rendono riconoscibili alle persone che mi hanno consultata.
Per esempio,
è molto comune mostrarmi un'uniforme, se facevano un lavoro particolare
come i militari, o forse li sento, ma non li vedo davvero vestiti. Sono una
forma d'energia, sono come un'ombra.
E alle ombre non piace vestire Prada o Vuitton.
D.) Li vedi a colori o
in bianco e nero?
Nessun colore, solo in rare occasioni quando cercano di darmi un indizio
sulla loro identità, ma li vedo più come una nebbia, o una sorta di foschia.
D.) Hanno emozioni?
Possono dirci quel che proviamo in quel momento, sentono la gioia totale
ed il perdono completo.
Non c'é spazio per rabbia, tristezza, o paura
dall'Altro Lato.
Posso paragonarlo a quando qualcosa di sorprendente ci
accade e siamo in preda ad una tale felicità che dimentichiamo tutto
quel che ci aveva infastidito. Nemmeno la suocera può sconcertarci, nè
il capo può farci arrabbiare. Seccature e rabbia non sono ammesse,
perciò preferiscono esprimersi con gioia, amore e perdono.... persino
quando arriva tua suocera
!
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IL LIBRO :"Do
Dead People Watch You Shower?" E' PER ORA IN VENDITA SOLO IN USA PRESSO
AMAZON.COM
POSSONO GLI SPIRITI FARCI
DEL MALE?
(08-07-08)
Le Entità possono presentarsi in molte forme, dagli incubi, ai fantasmi, agli
sconosciuti e persino come 'allucinazioni',
ma la manifestazione più terrificante é
sicuramente quella chiamata poltergeist.
Occasionalmente tali entità vanno ben oltre la semplice apparizione, visto che
ci sono casi in cui esse hanno effettivamente fatto del male alle loro vittime,
lasciando persino delle normali ferite sui loro corpi. Ciò farebbe pensare che
tali entità sono reali,
o vi sono altri elementi in grado di spiegare il fenomeno in modo più razionale,
ovvero che non sia opera di spiriti
malefici, ma di mere allucinazioni mentali?
La mente umana interpreta costantemente le percezioni che provengono dai nostri sensi
fisici, ma se
questo flusso di dati dovesse essere interrotto bruscamente, ad esempio a causa di
stanchezza, stati alterati di coscienza, illusione naturali, ecc, si verifica
uno strano fenomeno:
il cervello comincia a colmare le lacune
lasciate dai dati mancanti.
Questo supplemento
di informazione può provenire dai retaggi culturali o dalle propria paure
inconsce e così il vissuto é superiore a quello che effettivamente accade al di
fuori della nostra mente.
Tale processo non é dovuto a 'follia',
e/o a similari malattie mentali, ma ad un qualcosa che potremmo
definire come un momento di "taratura sensoriale".
Quali sono, dunque, le proprietà possedute da simili allucinazioni?
La maggior parte delle persone pensano alle allucinazioni come ad un fenomeno
visivo e nella maggior parte dei casi, si tratta proprio di questo, ma un'allucinazione particolarmente intensa può essere molto di più,
poiché in grado di avere
effetto su tutti i sensi. In altre parole, può essere visiva, uditiva ed anche
tattile ed é in quest'ultimo elemento sensoriale che la domanda che ci siamo
posti nel titolo assume un nuovo significato:
se qualcosa può essere percepito dal tatto,
é vero anche l'inverso?
In altre parole, si può avvertire il contatto di qualcosa che ci tocca?
Certamente, dato che il piacere può essere percepito anche attraverso le
allucinazioni, come spesso viene raccontato nei casi di incubi e succubi
-presunte entità che vengono di notte e tentano di avere rapporti sessuali con
gli umani.
Quindi, se può accadere di provare piacere, lo stesso vale per il dolore e perciò,
se tutti i sensi sono coinvolti nel percepire un'entità che, per esempio, vi graffia, allora
é probabile che quei graffi si formeranno sulla vostra pelle,
lasciandovi delle normali cicatrici.
Stando alle testimonianze di molti che hanno sperimentato il fenomeno del
poltergeist, é proprio così, ma come é possibile? Questo fenomeno va sicuramente
oltre la semplice stimolazione sensoriale!
L'ipnosi però può essere in grado di aiutarci a trovare una spiegazione. E 'noto che, in talune
circostanze, una persona ipnotizzata cui viene suggerito che sta provando dolore,
ha una reazione consona al tipo di lesione indicata.
Suggerendo un'ustione, per
esempio, si possono fare apparire sulla pelle le classiche vesciche piene di
siero o altri segni più lievi di scottatura.
Vi é poi un fenomeno molto più noto, in cui tali reazioni corporee giungono fino
al punto di creare un sanguinamento :
le stimmate -ovvero la presunta
manifestazione delle ferite di Cristo-.
Nessuno sa esattamente come si formino,
ma la loro esistenza é ben documentata e
la risposta più probabile per spiegare questo fenomeno
é basata sull'isteria
causata dall'eccessivo fervore religioso - in altre parole,
le stimmate affondano le loro origini una profonda
convinzione culturale.
Da notare, a sostegno di tale ipotesi che, da un punto di vista prettamente
anatomico, tali piaghe appaiono quasi sempre nelle sedi sbagliate!
Molti illustri medici hanno
sempre contestato l'iconografia classica della Crocifissione, perché le palme
delle mani non sono in grado di reggere il peso del corpo, visto
che i tessuti infra-digitali (di natura muscolo-tendinea), sono molto fragili,
ritenendo invece ben più probabile che
i chiodi venissero infissi nei polsi, dove potevano (con dolori ancora più atroci
dovuti alla lesione dei nervi mediano, ulnare e radiale), trovare un buon
contrasto nelle robuste ossa del carpo.
Applicando questo ragionamento alle possessioni, un'entità nata dalle
allucinazioni potrebbe anche far del male e lasciare ferite molto verosimili.
Per tali motivi, prima di accettare tali fenomeni come conseguenza
dell'aggressione d'un essere soprannaturale, va attentamente valutata la
possibilità che si tratti di fatti di natura psicologica e perciò, perfettamente
spiegabili.
Webmaster
MORTI....MA NON LO SANNO
(25-06-08)
Bruce Willis, nel film di qualche anno fa, "Il
sesto
senso (Nota*)",
non sapeva di essere morto.
La maggior parte delle persone probabilmente
suppone che questo sia solo finzione
Hollywoodiana, ed infatti un mio amico mi ha
chiesto -sorridendo- come potrebbe essere
possibile che una persona (o un'anima) non
sapppia di essere trapassata. Dal momento che il
mio amico non crede nella sopravvivenza della
coscienza, gli ho chiesto se fosse in grado di
sapere con certezza se é "morto" o "vivo" quando
sogna, di notte. Con questa semplice domanda gli
feci sparire il sorriso dalle labbra!!
Una mole enorme di comunicazioni che ci giungono
dall'altra realtà lasciano supporre che molte
anime impiegano del tempo a riconoscere di aver
lasciato la vita materiale. Pare infatti che una
sorta di "sonno profondo", o di stato sognante,
preceda la consapevolezza di aver effettivamente
lasciato la vita fisica. Allan Kardec, il
pionieristico ricercatore francese del
paranormale vissuto nel 19 ° secolo afferma nei
suoi libri:
"La durata dello stato
di confusione che segue la morte varia
notevolmente.
Può durare solo un paio di ore, diversi mesi o
addirittura anni, ma é più breve per coloro che
nel corso della vita terrena hanno maggiormente
pensato al loro futuro stato, perché sono
in grado di comprendere la loro nuova situazione
molto rapidamente. "
Un messaggio molto simile viene dalla vasta
raccolta di scritti della medium Alice Bailey e
del suo insegnante, il Maestro Tibetano, Djwhal
Khul.
"Nel caso di una
persona spiritualmente sottosviluppata, il corpo
eterico può rimanere per lungo tempo nelle
vicinanze del suo guscio esterno in
disgregazione, perché la forza di attrazione
dell'anima é meno potente del richiamo della
materia.
Nei casi in cui la persona é spiritualmente
avanzata, e pertanto distaccata mentalmente dal
piano fisico, la dissoluzione del corpo vitale
può essere estremamente rapida."
Secondo quanto indicato da Edgar Cayce, "...molti
dicono di essere rimasti in quello stato che voi
chiamata morte per un tempo che sulla Terra
misurereste in anni, senza rendersi conto di
essere morti!"
Cayce ha inoltre spiegato che
"...il 'soggetto'
diventa gradualmente consapevole che
questo risveglio é legato a quanto sono grandi i
suoi appetiti e desideri fisici. "
Silver Birch, (Betulla
D'Argento)
l'Entità che ha parlato attraverso il Medium
Maurice Barbanell,
ha detto la stessa cosa:
"Questo risveglio
dipende dal grado di consapevolezza che il nuovo
arrivato possiede. Se costui é completamente
ignorante del fatto che la vita terrena continua
anche dopo la morte, o se é stato indottrinato
con false idee, la comprensione del suo stato
richiederà molto tempo, sicché esiste un
processo di riposo equivalente al dormire."
Sempre Silver Birch, afferma che il
risveglio, che avviene solo al momento giusto,
può giungere dopo un tempo più o meno lungo, se
misurato secondo i nostri parametri temporali
terrestri.
Per gli spiriti illuminati, almeno quelli le cui
azioni nel mondo fisico sono state conformi alle
loro conoscenze, si tratta di un processo molto
più rapido .
Nel "Libro di Claude",
che raccoglie i contatti avvenuti fra Claude,
(un pilota britannico abbattuto dai tedeschi
nella prima guerra mondiale), e sua madre -grazie
all'opera della Medium Gladys Osborne-, Claude
le narra del suo "passaggio":
"Ho sentito un colpo
alla testa, una forte vertigine e la sensazione
di precipitare e poi niente più. Potrebbero
essere passate due settimane prima di tornare di
nuovo cosciente, ma non ho avuto alcun modo di
tener conto del tempo, quindi non ne posso
essere sicuro."
Dopo essersi pienamente risvegliato
dall'altra parte, Claude ricevette numerose
spiegazioni e gli fu quindi assegnato il compito
di accogliere altre vittime della guerra.
"Noi ce li portiamo via
[dalla terra] in modo che possano tornare
coscienti lontano dai loro corpi mutilati, e oh,
mamma! A volte mi stanco parecchio a spiegare a
quegli uomini che sono morti!
Essi si svegliano e si sentono più o meno gli
stessi; alcuni ci impiegano giorni e anche mesi
per capire, perché credono di sognare.
"
Uno dei principali ricercatori Americani del
Paranormale della prima metà del 20° secolo,
Carl A. Wickland, Medico, la cui moglie era un
Medium, raccolse le informazioni provenienti dal
mondo dello spirito da lei ricevute per circa 40
anni.
"Questa ricerca ha
dimostrato definitivamente che la morte é solo
un sonno ed un risveglio; il processo di
risveglio si basa in gran parte
sull'atteggiamento mentale individuale, perché
influenzato dai pregiudizi religiosi, dallo
scetticismo irrazionale o dall'ignoranza
ostinata nonché dall'indifferenza al significato
della vita, oggi così diffusa tra i più",
ha scritto Wickland nel libro 'Gateway
of Understanding' (Il cancello della Conoscenza)
e così prosegue:
"Nel caso di persone dalla mente aperta ed
obiettiva, non vi é un lungo sonno post mortem
perché, come il passaggio dal mondo fisico si
avvicina, esse avvertono la presenza di amici in
loro attesa nel mondo invisibile, che danno loro
il benvenuto nella nuova vita."
Wickland afferma poi che altri possono invece
risvegliarsi dal sonno della morte del tutto
ignari del loro passaggio e rimanere in tale
stato d'oblio per molti anni come "spiriti
erranti."
D'altra parte, alcune fonti suggeriscono che la
durata del "sonno" non va al di là di un paio di
giorni. Secondo il Libro Tibetano dei Viventi
e dei Morti, nell'Aldilà lo Spirito diventa
cosciente con il sorgere della Chiara Luce.
"La grande maggioranza
delle persone non conosce affatto la Chiara
Luce", scrive l'autore Sogyal
Rinpoche, "e restano in
uno stato di incoscienza, che può durare fino a
tre giorni e mezzo. E' allora che la coscienza
lascia il corpo ". Ciò ha portato
alla consuetudine, aggiunge Rinpoche, di non
toccare o disturbare il corpo del defunto per i
primi tre giorni dopo la morte.
In "Paradiso e Inferno", Emanuel
Swedenborg, il brillante scienziato, inventore,
e veggente del 17° secolo , ha scritto: "Ho
sentito dire dal Cielo che alcuni defunti sono
in grado di pensare anche mentre sono ancora
distesi sul catafalco. Prima del loro risveglio
si troverebbero all'interno dei loro cadaveri
irrigiditi. Per quanto ne sappiano, sono ancora
in vita, ad eccezione del fatto che non sono più
in grado di spostare nemmeno un atomo dei loro
corpi. "
Secondo Swedenborg, spesso lo spirito rimane nel
corpo per un certo tempo, ma non al di là del
completo arresto del cuore, che, spiega
Swedenborg, può continuare per un periodo
piuttosto lungo in alcuni e molto di meno in
altri. Nel momento in cui il cuore smette di
battere, la persona viene "risvegliata". Questo
"risveglio" significa che lo spirito viene
allontanato dal corpo fisico e raggiunge il
Mondo Spirituale. Questo fenomeno, dice il
grande veggente, é noto come "risurrezione".
Swedenborg continua a raccontare che gli era
stato concesso di sperimentare il processo del
morire, almeno per quanto fosse possibile
percepirlo attraverso i suoi sensi fisici.
Il suo pensiero, ed il suo sé interiore rimasero
intatti, sì che egli seppe e ricordò tutto ciò
che accade alle persone quando si risvegliano
dalla morte.
"Ho notato che la
respirazione quasi scompare, sostituita solo in
parte dal respiro dello spirito. Poi é stata
creata una connessione tra il mio battito
cardiaco ed il Regno Celeste (dato che tale
Regno corrisponde al cuore nell'uomo). Ho anche
visto degli Angeli lì, alcuni in lontananza,
mentre due di loro si sono seduti sulla mia
testa, portandomi alla soppressione di tutti i
miei desideri personali, anche se il pensiero ed
il contatto continuavano. Rimasi in questa
condizione per diverse ore. "
É un pò difficile conciliare i tre giorni e
mezzo necessari al risveglio di cui parla
Rinpoche, con la possibilità che prima che esso
avvenga passino molti anni, come vien riferito
da altri.
E 'possibile però che Rinpoche si riferisca alla
rottura del "cordone d'argento" o al "disfarsi
dell'anima", che potrebbe corrispondere a quel
che Swedenborg chiama il "silenzio del cuore" o
che Rinpoche parlasse di anime relativamente
illuminate. Sia Wickland che Cayce menzionano il
"risveglio degli Spiriti" ancora ignari della
loro condizione, suggerendo così che, anche se
il "sonno" é terminato e non vi é un grado
completo di coscienza, essi possano essere
ulteriormente risvegliati, perché ancora ignari
di essere passati dal mondo fisico.
A questo punto ci vien da pensare che potrebbe
trattarsi d'una questione di pura
semantica.
Forse abbiamo fatto un po' di confusione,
tuttavia questa trattazione ci appare molto più
sensata della storia del sonno e della
successiva risurrezione del corpo fisico
insegnati dalla religione ortodossa.
****************** (Da
Metgatblog) ********************
[Il sesto senso (USA, 1999) di M. Night
Shyamalan con Bruce Willis, Haley Joel Osment,
Toni Collette, Olivia Williams ]
IL LIBERO ARBITRIO
NELL'ALDILA'
(14-06-08)
Continuando
a leggere la versione inglese del libro "Franchezzo", di cui abbiamo già
parlato in un precedente articolo, (clic sulla foto qui a sn.) mi sto rendendo conto di come esso
sia una vera e propria miniera d'informazioni sull'Aldilà e di quanto le
descrizioni delle leggi e del modo di vivere nei livelli superiori ivi
descritti, coincidano perfettamente con quanto Bruce Moen ha scoperto durante le sue
famose esplorazioni dei livelli superiori, da lui chiamati Focuses.
In questa breve traduzione di uno dei trenta capitoli, si parla della
libertà di fare il bene o il male anche dopo la morte fisica e di come
tale libertà sia concessa a tutti gli Spiriti, almeno fino a quando non
si rendono conto della differenza fra i due modi di agire.
Ogni impulso positivo o negativo, a differenza che sulla terra, comporta
però come immediata conseguenza, l'elevazione o la discesa verso livelli
superiori od inferiori, dove lo spirito in questione si troverà a
contatto con altri spiriti a lui affini. Ciò significa che, se si è
arroganti e si tende a calpestare il Prossimo, ci si ritroverà in mezzo
ad altre entità più o meno buone o cattive e si potrà -per esempio in un
livello basso- calpestare gli altri finchè non ci si ritrova a competere
con qualcuno che è peggio di noi. Solo a questo punto lo Spirito può
capire che deve cambiare atteggiamento e salire così verso una "sfera"
più elevata dove impara a rispettare le leggi dell'Amore Incondizionato.
Ma diamo voce al Sig. Franchezzo che ci spiegherà meglio questo
meccanismo
"Vorrei
sottolineare il fatto che nel mondo spirituale l'uomo è completamente
libero di obbedire alle proprie inclinazioni e, se così decide, di
rifiutare i consigli che gli vengono forniti.
I limiti entro i quali uno spirito può realizzare i suoi desideri e la
misura nella quale può violare i diritti degli altri, sono regolati
dalla legge e dal tipo di ordine che vige nella sfera alla quale
appartiene. Nelle sfere più basse, per esempio, dove non esiste
altro che la legge del più forte, potete fare tutto ciò che vi pare,
come oltraggiare un altro spirito ed asservirlo ai vostri voleri fino al
limite della sopportazione finchè un altro, più forte di voi, si
comporterà con voi allo stesso modo.
Gli schiavi più sottomessi della terra sono ben più fortunati di quelli
che ho visto nelle sfere inferiori, dove non vige nessuna legge, e dove
non vivono che gli spiriti che per tutta la loro vita hanno ignorato le
leggi divine ed umane, dandosi essi stessi la legge che permette di
opprimere il loro prossimo.
In queste sfere, sembra che per quanto uno spirito possa essere forte e crudele, ne trova sempre uno più forte, più crudele, più
malvagio, più tirannico di lui, che a sua volta lo opprime, fino ad arrivare a
quelli che -per così dire- regnano sull'inferno, come re, o imperatori,
del male.
Questo processo continua finché il male diventa un rimedio a
se stesso. Ad un certo punto anche lo spirito più cattivo e dispotico
ambirà finalmente ad un'altra vita, e desidererà una legge che limiti
questo disordine, una forza superiore alla sua. Questo sentimento sarà
la prima tappa, il primo salto verso una vita migliore, che costituirà
per i Fratelli della Speranza inviati in queste oscure sfere uno
spiraglio attraverso il quale introdursi per stimolare questa
voglia di
miglioramento.
In funzione del suo livello, lo spirito trova ad ogni tappa del suo
progresso un grado di legge e di ordine superiori, al quale deve essere
pronto a conformarsi, proprio come si aspetta che altri vi si
conformino. Un'obbedienza perfetta alle leggi morali supreme non si
trova che nelle sfere superiori, ma esistono vari gradi di obbedienza
nelle sfere intermedie. Colui che rispetta i diritti degli altri vedrà
rispettati i propri, mentre colui che calpesta i diritti del proprio
prossimo subirà a sua volta lo stesso trattamento da chi è più forte di
lui.
Nel mondo spirituale, l'essere umano è libero sotto tutti i punti di
vista. Può essere operoso o pigro, può fare il bene o il male, può
attirare su di sé la benedizione o la maledizione. Come è lui, così
saranno coloro che lo circondano. La sfera per la quale è pronto sarà
sempre quella che per lui è la più elevata che può raggiungere, fino al momento
in cui, grazie ai suoi sforzi, diverrà degno di abitare in una sfera
superiore. Perciò nel mondo spirituale i buoni non hanno bisogno di nessuna
protezione contro i cattivi. La loro differenza di elevazione spirituale
innalza una barriera insormontabile tra loro.
Quelli che sono in alto
possono sempre, se lo desiderano, discendere ed aiutare coloro che
sono più in basso. Ma tra i primi ed i secondi esiste un abisso che
questi ultimi non possono superare.
Accade solo sulla terra (e su altri pianeti
in cui esiste la vita materiale) che un misto di buone e
cattive influenze di tali forze similari possano coesistere. Dico a ragione "similari" perché, anche sulla terra, il bene è più forte. E' l'essere
umano stesso che abbandona questo potere a causa del suo attaccamento
alla sua natura più bassa.
Molto tempo fa, il cuore dell'uomo era semplice e puro come quello di un
bimbo, ed il mondo spirituale era molto vicino a lui, anche se
non lo sapeva, ma gli esseri umani si sono oggi allontanati dal mondo
spirituale, e come marinai su un battello di salvataggio lo ricercano nella nebbia.
Guide benevolenti del mondo spirituale si tengono vicini a loro, pronti
ad aiutarli per dirigerli verso il paese di luce dal quale possono
portare un tesoro luminoso
e di speranza agli affaticati combattenti terreni.
L'ENERGIA RESIDUA E LE CASE INFESTATE
(01-06-08)
Vi
è mai successo di entrare in una casa e sentirla subito calda,
accogliente, di provare come la sensazione di essere abbracciati da un
vecchio amico o un familiare?
O avete mai sperimentato sensazioni di paura, disagio e imminente pericolo
senza una ragione apparente?
Si potrebbe sempre razionalizzare tali episodi, sostenendo che
l'arredamento è tutto sbagliato, o che le persone che attualmente
abitano in quel determinato posto non vi piacciono e che quindi, è solo
una semplice proiezione inconscia dei vostri sospetti sulla casa,
però vi è anche la possibilità che la casa sia realmente occupata da
un'entità, uno spirito o uno spettro. Fantasmi di anime inquiete,
intrappolate per l'eternità a vagare per sempre nell'abisso del vostro
seminterrato, spiando ogni vostro movimento e facendovi rizzare i
capelli ad ogni rumore sospetto. C' è anche una terza spiegazione da
prendere in considerazione: l'energia
residua, ovvero energia di carica negativa o positiva,
lasciata dagli ex inquilini della casa.
L' Aura umana è una sostanza potenzialmente tangibile che può estendersi
fino a circa un metro al di là di un essere vivente. Essa è visibile
come una moltitudine di colori, che variano dal rosso, blu, nero,
grigio, rosa e viola. Le fluttuazioni di colore, ovviamente, dipende da
molte variabili. Se siete arrabbiati, l'aura si accende di rosso, e
quando qualcuno è triste o di umore molto instabile, tende ad essere
grigia, ma s'illumina di rosa, viola o blu quando siete in uno
stato di equilibrio e felicità.
Barbara Ann Brennon, nel suo libro "Mani di Luce", descrive in modo
molto dettagliato la complessità dell'aura biologica, vista come un
campo di energia, ed afferma che essa è collegata alla nostra salute ed
all'ambiente in cui viviamo.
"Se vogliamo definire il campo energetico umano
come tutti i campi o emanazioni provenienti dal corpo umano, ci
accorgeremo che molti di essi ci sono noti e sono stati misurati in
laboratorio.
Questi campi sono di natura elettrostatica, magnetica, elettromagnetica,
acustici, termici visivi ".

Anche i campi biologici di piante, animali e oggetti inanimati
possiedono le loro firme energetiche che siamo in grado di manipolare
con tecniche di guarigione (pranoterapia) sì da ripulire e ricaricare
positivamente l'aura. Sempre la Brennon scrive che diverse persone
sarebbero in grado di influenzare l'ambiente che le circonda e che ogni
aura può influenzare il campo energetico di altre persone e persino
degli oggetti.
Così, dopo aver spiegato nei dettagli le dinamiche dell'energia vivente,
si può affermare che é possibile lasciare un'impronta energetica negli
oggetti inanimati.
Ed allora,
perché non pensare che sarebbe plausibile pensare che alcune presunte
infestazioni di una casa o di altri luoghi non possano essere altro che il
risultato di una residua impronta energetica lasciata da un'aura umana?
Credo che alcuni eventi traumatici, in particolare la violenza o la
paura, possono lasciare delle impressioni durature, non solo sulle
persone, ma anche nei luoghi ove tali fatti si sono svolti.
La depressione, l'ansia, l'odio ed il dolore sono potenti emozioni che
potrebbero sicuramente influenzare anche i soggetti meno
suggestionabili.
Essendo anch'io estremamente sensibile a queste impronte energetiche,
trovo una certa difficoltà a soggiornare in abitazioni in cui altre
persone hanno vissuto in precedenza. Mi sento più a mio agio in
abitazioni nuove e di cui sono il primo proprietario, così che in esse
possa percepire solo la mia energia. Ho vissuto in case dove ho
avvertito le impronte energetiche lasciate dai precedenti proprietari,
ottenendo conferma ai miei sospetti dai racconti d'un qualche vicino che
conosceva molto bene i precedenti inquilini.
Non sto dicendo che solo i veri fantasmi s'impongono come ospiti indesiderati
nelle case ed in altri luoghi, perché ho studiato infestazioni
spiritiche che mi hanno lasciato il ricordo di esperienze del tutto
diverse. Credo invece che gran parte delle sensazioni di disagio
avvertite in una casa possano essere spiegate con l'energia residuata da
precedenti traumi, letteralmente fusa con la composizione molecolare
delle pareti dei locali. Parimenti, credo che anche le emozioni positive
come l'amore e la felicità, possano caricare una casa di energie
opposte.
Barbara Brennon, sempre nel suo libro, si dice convinta che lo stato
dell'aura sia in grado di modificare radicalmente la vostra salute.
Così potrebbe essere una buona idea porre seria attenzione alle proprie
sensazioni istintive naturali, per rilevare queste potenti energie,
quando acquistiamo una casa, onde evitare d'incorrere in cariche
negative lasciate dietro da ex proprietari depressi, o diversamente
instabili emotivamente.
Webmaster - da Internet-
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IL
VAGABONDO DELL'ALDILA'
(21-05-08)
Questo straordinario
libro é stato scritto nel 1896 da un medium italiano, A. Farnese, a
Londra, sotto dettatura di un abitante del mondo spirituale: Franchezzo.
E' rimasto inedito, per ragioni sconosciute, per circa 100 anni, fino a
quando ne é stato ritrovato il manoscritto negli Stati Uniti. La sua
pubblicazione é un avvenimento importante per tutti i ricercatori dello
spirito dei nostri tempi. Il titolo originale é: “A Wanderer in the
Spirit Land”.
Franchezzo (NE ABBIAMO
ACCENNATO GIà IN UN PRECEDENTE ARTICOLO), un nobile
Napoletano del
diciannovesimo secolo, muore improvvisamente dopo una vita immorale
durante la quale si era anche macchiato di alcuni omicidi. Si
risveglia nel Mondo Spirituale, che credeva non esistesse, dove si trova
confinato ad un livello molto basso. Dopo un risveglio nel "nulla-esistere"
e dopo aver capito di essere "morto", decide però di risalire la china,
aiutato dalla sua vedova che riesce a sentirlo, grazie al suo amore puro
ed incondizionato. Anni dopo la sua morte, detta ad un medium il resoconto del cammino di
crescita lungo, difficile e doloroso che ha percorso. Il racconto ci dà
una sorprendente descrizione del Mondo Spirituale e delle sue Leggi.
Secondo l'autore, la dannazione eterna non esiste, e la speranza non
muore mai: non importa quali siano gli errori commessi in questa vita,
c'é sempre la possibilità di progredire, perché l'amore e la
misericordia di Dio non possono condannare nessuno alla sofferenza
eterna; fermo restando naturalmente il proprio impegno a progredire.
Questo libro può essere letto come un avvincente romanzo,
o come una guida alla crescita interiore; o ancora come ciò che dichiara
di essere, e che riassume gli altri due livelli:
il resoconto autentico
del cammino interiore di un uomo nel mondo spirituale.
In ogni caso é un
libro straordinario, che commuove e coinvolge fino in fondo il lettore,
e che non ci si stanca di rileggere. Un libro finora sconosciuto in
Italia, ma notissimo altrove. Sulla veridicità del racconto, non é
possibile esprimerci con certezza, perché, come per tutti i messaggi
medianici, la Scienza non può darci risposte assolute, ma a nostro
modesto avviso, vi sono degli indizi che ci fanno propendere per la sua
autenticità. Ricordandovi che il libro é stato scritto più di cento anni
fa, quando Moody non era ancora nato, né la medicina si era interessata
alle NDE, né la Medianità era un argomento popolare, possiamo dire che
ci ha molto colpito la descrizione del Mondo dello Spirito per le
troppe coincidenze con i racconti di esperienze di pre-morte.
In particolare, già da queste poche pagine iniziali, la descrizione
della "stella" che si avvicina e si ingrandisce fino a mostrare lo
spirito della donna amata dal protagonista, collima perfettamente con
quella fatta da Howard Storm del suo incontro con Gesù (VEDI).
Concetti troppo moderni sulla non eternità della "dannazione" poi,
non potevano certamente circolare già nel 19° secolo, come pure la legge
di attrazione universale degli spiriti che verrà molto dopo. In
sostanza, un libro che consiglio a tutti di leggere e di cui abbiamo
riportato una parte del Primo capitolo, ovvero la struggente descrizione
del risveglio dalla morte fisica e la constatazione che, anche non
credendo in nulla, ci si ritrova vivi nella più profonda oscurità.
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Non
sapevo di esser morto. Ero piombato da poche ore di sofferenza e di
agonia in un sonno profondo, un sonno senza sogni e quando mi son
risvegliato mi sono ritrovato da solo e nella più totale oscurità.
Mi
potevo alzare, muovere... sicuramente stavo meglio. Ma dove ero andato a
finire? Perché questo buio? Perché non vedevo nessuna luce? Mi alzai e
mi mossi a tentoni, come si fa in una stanza buia, ma non riuscivo a
trovare nessun lume, né a sentire alcun rumore. Non c'era niente, solo
il silenzio, le tenebre della morte intorno a me.
Poi provai a camminare in avanti per trovare una porta. Potevo
spostarmi, anche se lentamente e debolmente; per quanto tempo camminai,
non lo so. Sembravano ore, perché con crescente orrore e costernazione
sentivo il bisogno di trovare qualcuno o qualche modo per fuggire da
quel luogo, ma mi sembrava che mai sarei riuscito a trovare un'uscita,
un muro... nulla.
Tutto sembrava fatto di spazio e di buio intorno a me.
Distrutto, infine urlai ad alta voce ma nessuno mi rispose. Poi urlai di nuovo... ancora silenzio, nessun'eco, neanche dalla mia voce,
tornò indietro. Urlai che l'amavo, ma qualcosa mi ha fatto come
ritrarre dal pronunciare il suo nome. Pensai a tutti gli
amici che avevo conosciuto, e li chiamai, ma nessuno mi rispose. Ero in
prigione? No, le prigioni hanno solide mura e questo posto non ne aveva.
Ero diventato pazza? Deliravo? Cosa m'era successo? Potevo percepire
me stesso, il mio corpo.
Era lo stesso di sempre... o no? No... c'era
qualche cambiamento. Non ero in grado di dire cosa, ma sentivo come se
si fosse deformato e rattrappito.
Quando passai la mano sul viso, mi sembrò più
grande, più rude, sicuramente sfigurato.
Oh, cosa avrei dato per un indizio, per qualsiasi cosa mi potesse spiegare
dove mi trovassi,
fosse stata anche la peggiore notizia che potrebbe esser mai detta!
Nessuno sarebbe mai venuto da me? Ero dunque, totalmente solo? E lei, il mio
angelo di luce, oh! dov'era lei? Prima che piombassi nel sonno era stata
con me ma dove era lei, adesso?
Qualcosa esplose nel mio cervello e nella mia gola e disperatamente
la chiamai per nome, dicendole di venire da me, per una volta ancora.
Provavo una sensazione terribile, come se l'avessi persa, la
chiamavo e richiamavo disperatamente, e per la prima volta la mia voce
aveva un suono e mi ritornò alle orecchie attraverso quelle terribili
tenebre.
Innanzi a me, molto, molto lontano, comparve una piccola scintilla di
luce come una stella che cresceva sempre più finché, giunta più vicino,
alla fine mi apparve come una grande sfera di luce, e in quella stella
vidi la mia amata.
I suoi occhi erano chiusi come nel sonno, ma le sue braccia erano tese
verso di me, la sua dolce voce mi disse, in quei toni che conoscevo così
bene, "Oh! Mio amore, amore mio, dove sei adesso, non ti vedo ma posso
solo sentire la tua voce che mi chiama e la mia anima le risponde. "
Provai a correre verso di lei, ma non potevo. Una forza invisibile mi
riportava indietro e intorno a lei sembrava esserci un muro d'energia
che non potevo valicare. In agonia mi buttai a terra, implorandola di non
lasciarmi più. Poi mi parve che lei svenisse, la testa poggiata sul
seno, e la vidi allontanarsi da me come se forti braccia la tirassero
via.
Cercai di alzarmi e seguirla, ma non potevo, come se una grande catena
mi avesse inchiodato al suolo, e dopo alcuni infruttuosi tentativi,
stramazzai a terra in stato d'incoscienza.
Quando mi risvegliai, fui preso da gioia ineffabile nel vedere che il
mio amato bene era tornato da me. Era in piedi, gli occhi rivolti al
suolo, ma pallida, triste e tutta vestita in nero. La stella era andata
via, e tutto intorno a lei v'erano ancora tenebre, ma non più assolute, dal
momento che vedevo un pallido, debole bagliore di luce,
grazie al quale potevo distinguere dei fiori bianchi nelle sue mani.
Fissava un lungo, basso cumulo di terra fresca. Mi avvicinai e mi
accorsi che piangeva in
silenzio, mentre posava delicatamente quei fiori sul
tumulo.
La sua voce mormorò dolcemente: "Oh, mio amore! Oh, amore mio, non
potrai mai tornare da me? Possibile che sei morto davvero, che sei
andato in un luogo dove il mio amore non può seguirti?
Perché, perché
non puoi più udire la mia voce? Il mio amore ! Oh,il mio caro amore! "
Era in ginocchio e quasi mi sfiorava, sempre più vicina, anche se non la
potevo toccare, quando anch'io mi sono inginocchiato. Anch'io guardai a
lungo quel tumulo di terra.
Un brivido d'orrore passò in me, che
, finalmente, adesso sapevo
che ero morto, e che quella era la mia tomba.
MORTO! MORTO! Gridai con tutto il fiato che avevo in gola, e poi.. NO,
NO... No di certo, perché i morti non sentono nulla e diventano polvere,
marciscono e tutto finisce e tutto é perduto, non hanno più coscienza di
nulla i morti, altrimenti la mia filosofia di vita era stata totalmente errata,
falsa e le anime dei morti continuano ad esistere, a dispetto del corpo
che va in putrefazione!
I preti della mia chiesa invece mi avevano insegnato che é così, ma io
li avevo presi per pazzi, ciechi e disonesti, perché per i loro loschi
fini insegnavano alla gente che l'uomo vive anche dopo la morte e che si
può andare in Paradiso solo passando attraverso un portone di cui loro
possiedono le chiavi, chiavi che vengono date in cambio di oro a chi paga messe per le anime dei defunti, preti che imbrogliano donne
ingenue e spaventate ed uomini deboli di mente che, terrorizzati dai
loro tremendi racconti di inferni e purgatori, donano ad essi anima e
corpo per acquistare gli illusivi privilegi che loro promettono.
Io non li volevo nemmeno sentir parlare. Sapevo tutto di questi preti e
delle loro vite nascoste, per cui non mi degnai mai di ascoltare le loro
folli storie, le loro vuote promesse di perdono che non potevano
concedere, e mi dicevo che avrei fronteggiato la morte solo col coraggio
di chi sa per certo che essa significa la totale estinzione della
coscienza, perché se loro erano in torto, chi mai aveva ragione? Chi poteva
dirci nulla del futuro, o se esistesse un Dio? Non i viventi,
perché essi teorizzano e tirano ad indovinare e
non di certo i morti,
perché nessuno di loro é mai tornato a dircelo.
Ora invece io ero lì davanti
alla mia tomba a contemplare la mia amata piangere, disperarsi e deporvi
dei fiori e mentre mi concentravo su quel tumulo, esso cominciò a
diventare trasparente e potei vedere la bara con sopra il mio nome e la
data della mia morte. Poi, attraverso il cofano funebre, mi venne mostrata la
sagoma bianca di quello che un tempo era stato il mio amato corpo....
IL
LIBRO " A WANDERER IN THE SPIRIT LANDS E' STATO TRADOTTO IN ITALIANO
E LO POTETE TROVARE NELLE LIBRERIE O ACQUISTARLO SU INTERNET
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PERCHE' I FANTASMI HANNO I VESTITI?
(30-04-08)
Una domanda imbarazzante
che i ricercatori del Paranormale spesso si trovano ad affrontare
riguarda il fatto che i fantasmi sono visti quasi sempre indossare dei
vestiti.
é anche una domanda
sollevata dagli scettici per sostenere la loro tesi secondo cui i
fantasmi sono frutto dell' immaginazione. Ma è una questione del tutto
legittima: se i fantasmi sono energia dello spirito umano, perché
le loro manifestazioni comprendono anche i capi d'abbigliamento? Dopo
tutto, i vestiti non fanno parte del nostro corpo, dei nostri spiriti o
delle nostre "anime".
O forse lo sono? Ho posto questa domanda ad un certo numero di famosi
ricercatori del paranormale.
TROY TAYLOR
(American Ghost Society )
Perché i fantasmi hanno bisogno di vestiti?
Nessuno lo sa dire, ma è possibile che nella maggior parte dei casi, i
fantasmi visti indossare capi di abbigliamento sono semplicemente un
"residuo", semplici immagini, impronte, o memorie che si attardano in un
luogo come una registrazione.
Un fantasma di questo tipo non avrebbe alcuna "personalità" ed è
semplicemente come un vecchio film che continua a girare. Ma che
dire dei fantasmi che non sono semplicemente "residui di coscienza",
quelli che sono veri, tradizionali spiriti di Defunti rimasti qui sulla
Terra?
Molti ricercatori ritengono che i fantasmi sono solo una forma
d'energia elettromagnetica.
Questa energia che sarebbe all'interno del corpo, forma ciò che noi
chiamiamo il nostro spirito, anima o personalità. Al momento la scienza
non può dimostrare se questa energia esiste effettivamente, ma
sappiamo che è così. Se può esistere all'interno del nostro corpo,
perché non può esistere anche al di fuori di esso, una volta che il
corpo cessa di funzionare? E 'possibile che ciò avvenga e che tale
energia, che contiene la nostra personalità, è ciò che pensiamo che sia
il nostro spirito.
E 'stato dimostrato attraverso esperimenti scientifici che l'esposizione
di volontari a livelli elevati di energia elettromagnetica può provocare
sogni vividi, incubi e persino allucinazioni.
In altre parole, le persone possono vedere alcune cose come risultato di
un'esposizione a questa energia. Se gli spiriti hanno un qualche tipo di
controllo sull'energia di cui sono ora composti (o anche se la loro
personalità si manifesta in qualche modo attraverso una qualsivoglia
forma d'energia), allora mi sembra possibile che un vivente possa
vedere lo spirito come esso vede se stesso.
Se la personalità davvero sopravvive, lo spirito si visualizza per quel
che era in vita, e siccome i fantasmi appaiono come una persona vivente,
ovviamente indossano anche dei vestiti.
Questo potrebbe essere un effetto del tutto inconscio dell'energia sulla
persona vivente, o potrebbe essere una manipolazione da parte dello
spirito stesso, sì da farci vedere ciò che loro vogliono farci vedere.
Per capire questo concetto, vi propongo di chiudere gli occhi per un
momento e poi visualizzarvi nella vostra mente. Come vi raffigurate?
Molto probabilmente, state indossando dei capi di abbigliamento, anche
nella vostra immaginazione. Se un fantasma vede se stesso nell'identico
modo, questo potrebbe spiegare il motivo per cui quasi mai i fantasmi
appaiono nudi.
RICHARD e Debbie SENATE
www.ghost-stalker.com
Se i fantasmi indossino o meno degli abiti è una
faccenda di scarso rilievo. I fantasmi indossano panni perché questo è
il modo in cui ci appaiono e niente più. Nella nostra epoca, gli abiti
fanno parte di ciò che siamo, di come noi vediamo noi stessi e questa
stessa immagine mentale ci viene proiettata.
In realtà, i vestiti molte volte possono darci informazioni su chi sono
i fantasmi e su che tipo di vita avevano. Ci sono alcune segnalazioni di
fantasmi nudi, ma sono rari, perchè normalmente tendono ad essere visti
negli indumenti che indossavano alla sepoltura.
Jeff Belanger
Fondatore della Ghostvillage.com e autore di The Ghost
File
In molti casi, un fantasma è la proiezione di una
persona. Se poi tale proiezione viene dal nostro cervello, da un'energia
intelligente che è presente intorno a noi, o impressa in un determinato
luogo, non lo so. Considerate questo: se doveste disegnare una vostra
immagine, è probabile che avrebbe degli abiti indosso e magari anche
qualche kiletto di ciccia in meno..
(beh, è più conveniente della liposuzione!).
Pochissime persone si immaginano nudi (anche se in ogni folla c'è sempre
qualche esibizionista).
Se un fantasma deve proiettare un'immagine di se stesso, molto
probabilmente vi farebbe vedere i suoi ultimi istanti di vita (che
so...sanguinante per essere stato colpito a morte da una pallottola) al
fine di fornire indicazioni accurate a chi riceve l'immagine.
L'apparizione è sempre una rappresentazione di qualcosa / qualcun altro,
non è una entità in se stessa, altrimenti non sarebbe così fugace.
Stacey JONES
Central New York Ghost Hunters
Credo che i fantasmi possono mostrarsi in qualsiasi forma vogliano. Se
uno spirito si sente più a suo agio ad una certa età, possono mostrarsi
per come erano in quel momento.
Non conosco molte persone che si sentano a loro agio mostrando se stessi
nudi, pertanto anche i fantasmi non vogliono mostrarsi "nature" .
* * * CONCLUDENDO: * * *
Se i fantasmi sono
davvero manifestazioni di energia della coscienza umana, allora la
coscienza ricorda ANCHE i capi d'abbigliamento poiché, come affermato da
altri in precedenza, é così che pensiamo a noi stessi. Visto che gli
esseri umani sono più che i loro corpi, perché non dovremmo anche da
morti indossare i nostri soliti, confortevoli vestiti?
Webmaster da P. Phenomena
EVP
TELEGRAFICA DEL 1918
(07-12-07)
La
pellicola (A
Rumor of Angels)
è del 2000 per la regia di Peter O'Fallon, gli interpreti sono
una bravissima Vanessa Redgrave,il piccolo Trevor Morgan,il
padre di lui è Roy Liotta.
E' l'incontro di un ragazzino che ha un grande dolore nel cuore
per la morte della mamma ed una vecchia considerata mezza matta
per i suoi atteggiamenti non convenzionali. Lei è l'unica a
capire il dolore che conserva il bambino ,mentre il padre, la
matrigna e lo zio, lo vorrebbero un bambino allegro e con tanti
amici. Tra la vecchia e il ragazzino nasce una grande amicizia,
lei lo costringe ad affrontare il dolore che lo lacera e gli
confida che ha perso l'adorato figlio nella guerra del Vietnam.
Un giorno il ragazzino trova un libro con l'alfabeto Morse, lei è
molto brava e ha un trasmettitore per lanciare i messaggi.
Vicino alla casa c'è un faro non più in uso e così iniziano ad
esercitarsi con l'alfabeto Morse. Un giorno l'anziana donna lo
manda su una roccia mentre lei, da casa, gli lancia un
messaggio: <<L'anima
esce fuori dal corpo come un bambino che corre fuori dalla
scuola, non c'è orrore nella morte>>.
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Probabilmente pochi che hanno visto il film sanno che è basato
su una storia vera, benchè avvenuta durante la Prima Guerra
mondiale e non durante quella del Vietnam. La storia, con molte
modifiche Hollywoodiane, è tratta dal libro-biografico del 1918
"Tuo figlio è vivo. Comunicazioni fra un Soldato e sua Madre,"
di Grace Duffie Boylan.
Il soldato della storia si chaiamava Bob Bennett ed era
cresciuto con sua madre (il padre era morto) in una vecchia casa
sul fiume Hudson, vicino a New York. Iscrittosi alla Columbia
University, dove studiò ingegneria elettrica, prestò servizio
come Sottotenente nell'esercito USA durante la Prima G.M.
Bob aveva sviluppato un grande interesse nella telegrafia ed
aveva installato sul tetto di casa sua una grande antenna
coinvolgendo nel suo entusiasmo la madre, che aveva persuaso ad
imparare l'alfabeto Morse per sperimentarlo insieme. "Sedevamo
qui in questa stanza e ricevevamo persino messaggi segreti che
però non potevamo, decodificare, e comunicazioni internazionali
d'ogni tipo."
dice la madre di Bob, che ricorda come suo figlio impiegasse
molte ore del suo tempo libero nel tentativo di semplificare il
già semplice apparecchio di Marconi.
Non molto tempo dopo che Bob fu inviato in Francia col Genio
Militare, sua madre ricevette una sua lettera. Recatasi nella
sua stanza per leggerla, improvvisamente udiva il ticchettio del
telegrafo che segnalava l'arrivo di un messaggio:
"Attenzione!"
e poi: "Madre,
sii forte. Sono vivo e ti amo, ma il mio corpo è con migliaia di
altri ragazzi vicino a Lens. Racconta questo fatto agli altri,
se puoi. E' terribile per noi quando vi addolorate, e non
possiamo contattarvi per dirvi che stiamo bene. Questo è un modo
goffo di comunicare e m'inventerò qualcosa di più facile. Sono
ancora confuso. Bob."
Un mese più tardi giunse la comunicazione ufficiale della morte
di Bob sul campo di battaglia, ma prima d'allora, sua madre
aveva già ricevuto molte altre comunicazioni telegrafiche.
Nella seconda Bob le disse:
"Sappi
con certezza che non c'è nessun orrore nella morte.
Un minuto prima ero nel pieno della battaglia con la mia
compagnia, e quello successivo il Luogotenente Wells toccava il
mio braccio e mi diceva: 'Il
nostro Quartier Generale è passato: andiamo"
.
Io ho pensato che volesse dire che avessimo attraversato il
fiume, e l'ha seguito sotto lo sbarramento del fuoco incrociato
dei nostri soldati, fino ad un pendio che non aveva mai visto
prima: una macchia pulita e non annerita dalle esplosioni
dell'artiglieria. Molti compagni d'armi che conoscevo erano già
là, e c'erano degli strani soldati dallo sguardo obnubilato. Ho
guardato me stesso. Ero in divisa grigio-verde, la mia uniforme
non era più quella color kakì,, sembrava poi essere fatta d'una
stoffa quasi evanescente. Non avevo armi da fuoco. Raggiunto
Wells esclamai: 'Che diamine ci è successo?'
'Bob -mi rispose- siamo morti' ed io non gli ho creduto in un
primo momento.
Mi sentivo benissimo, ma gli uomini si muovevano, e mi sono
allineato con loro.
Quando abbiamo marciato verso il filo spinato tedesco e di
fronte agli obici, ho compreso che quel corpo che poteva essere
ferito era già caduto sul campo di battaglia insanguinato.
Allora ho pensato a te. Ha spedito il telegramma da un apparato
nemico del loro campo. L'ufficiale non avrebbe potuto vedermi,
ma ha sentito qualcosa, perchè i suoi occhi guardavano verso di
me ed ha persino sparato alcuni colpi nella mia direzione.
Oggi sto usando un apparato abbandonato in una trincea, sperando
che sia collegato."
Bob continuò a spiegare che era ancora molto confuso, ma che il
Sott.te Wells sembrava avere una
migliore comprensione di quello che stava loro accadendo.
In una terza comunicazione senza fili Bob scrisse:
"Wells sta
diventando una specie d' oracolo... Alcuni camerati sono in
preda alla paura, altri sono arcigni ed infelici, nostalgici,
soprattutto i giovani da poco sposati. Se potessero entrare in
contatto coi loro cari, sarebbe tutto Ok, ecco perchè voglio
provare a semplificare il sistema di comunicazione. Tu non mi
hai mai deluso ed ora, se puoi,
cerca di fissare
bene nella tua mente che io non sono quel che è volgarmente
chiamato un fantasma ma un essere vivente, molto di più di come
non sia mai stato,
perciò possiamo cominciare a darci da fare.
E' bene cominciare con qualcuno equilibrato come te. Ora mi
stanno chiamando."
Nella
quarta comunicazione senza fili Bob incoraggiò sua madre a
provare con la scrittura automatica, dato che era difficile
comunicare col telegrafo.
Le disse che aveva ricevuto istruzioni su come praticare la
scrittura automatica da un "individuo" sul suo lato e così le
trasmise a sua madre. Era sufficiente proiettarle i suoi
pensieri e lei doveva trascriverli, ma la mise in guardia nei
confronti di spiriti "farabutti" che cercano di intromettersi.
"Non
cercare di tenere la matita in alcun modo differente da come la
tieni ordinariamente, cara madre, non guido io quella matita.
Presumo che detto queste lettere direttamente nella tua mente
grazie ad una forma perfezionata di telepatia. Tu scrivi... é
molto semplice.
Io parlo veramente e tu mi senti.
Noi tutti abbiamo
percezioni e capacità che sono tali da trasformarci in
superuomini, ma l'ostacolo maggiore è che non sospettiamo di
possedere tali poteri.
Non perderti in un labirinto di ragionamenti perchè questa cosa
non può essere possibile:
esiste
e basta."
Dopo molti tentativi falliti, finalmente la madre di Bob fu in
grado di usare la scrittura automatica.
Nella prima lettera ottenuta in tal modo, Bob le spiegò che
lavorava con sorta di Croce Rossa dell'Aldilà, guidando i nuovi
venuti come si lavora con i feriti. Le disse che era in grado di
vedere la sua mente come uno schermo bianco e che poteva
scrivere su di esso.
"Madre, l'anima
lascia il corpo come un ragazzo che salta fuori dalla porta
della scuola, e lo fa improvvisamente e con gioia, sebbene
ci sia un periodo di confusione, quando si ha bisogno di un
amico.
Siamo noi gli amici, questa è la migliore spiegazione che posso
dare. Ti ho detto che Jack Wells è arrivato con me, ma ora é
andato via. Ci è stato detto che si va in luoghi dove si è
d'aiuto in modo diverso, mentre altri che sono adatti a questo
lavoro, vengono qui.
Ti dirò quanto più è possibile su questo argomento nei prossimi
messaggi."
ALTRE NOTIZIE TELEGRAFICHE
DALL'ALDILA' (19-12-07)
Questa è la
continuazione della storia di Bob Bennett ucciso sul campo di
battaglia in Francia durante
la Prima Guerra Mondiale.
Vera o inventata che sia, la storia è molto bella e ci è
piaciuto condividerla con voi, perchè è ampiamente noto che gli
Spiriti che restano legati alla terra possono interagire con la
materia, almeno fino a quando non passano nella Luce.
Brevemente,
vi ricordo che dopo il
Passaggio, Bob cominciò a comunicare con sua madre per mezzo dell'alfabeto Morse e poi attraverso la scrittura automatica.
Ella venne così a sapere che era divenuto parte di un
"gruppo d'accoglienza " per i soldati caduti e che aiutava anche
i feriti per sostenere i loro spiriti.
Bob Bennett ha visto dal suo lato del velo, che c'è poca o
nessuna paura di morire fra gli uomini che si trovano in
battaglia: "L'anima
sembra ricordare,
improvvisamente, che sta per ripetere un'esperienza
interessante," ha
comunicato a sua madre con la scrittura automatica. Ed ancora:
"Il lato fisico del soldato è dominato dalla spiritualità e
viene travolto da una sorta di gioia elettrizzante. L'uomo più
insignificante, qualche volta sorprende i suoi camerati
con
inaspettati gesti di coraggio."
Bob ha allora menzionato il suo amico Cooper, che si era
descritto come un codardo "che aveva paura persino a girare
in casa nel buio" in una lettera inviata a sua
madre poco prima di morire.
"Allora, ha scritto Bob "mi è accaduto di essere
vicino a lui [sotto forma di spirito
] quando una granata si è
infilata nella
trincea, lui l'ha afferrata e si è arrampicato fuori dal bordo
prima
che esplodesse. Ha salvato un'intera compagnia e fra di loro vi
erano molti feriti.
Sono andato con lui sopra la cima e gli ho gridato, 'Bel
colpo, vecchio mio!'
Quando la bomba lo ha liberato dal suo corpo mortale, lui mi ha
visto. Abbiamo lasciato il campo insieme, e l'ho condotto fra le
colline dove il gruppo di aiutanti capeggiato da Jack Wells gli
ha dato una mano. Ora sta bene e siamo orgogliosi di lui, ti
prego di dirlo a sua madre."
La madre di Bob mentalmente replicò che quella di Jack
probabilmente non avrebbe creduto al messaggio che aveva
ricevuto e Bob le rispose:
"Cerca di darle conforto come puoi, ma non tentare
mai di
convincere nessuno che comunichi con me, saresti
probabilmente rinchiusa in un manicomio!
Cooper è molto triste per sua madre: è sconvolta dal dolore e
non può comunicare con lei: come molti Cristiani, anche lei aderisce ad
una fede in cui poi non crede. Se solo prendesse una matita in
mano e lasciasse fare il resto a suo figlio! Allora verrebbe
a sapere che
il suo e tutti gli altri vivono e
sono ostacolati nell'essere pienamente felici solo dalle lacrime di quelli che li amano
sulla terra.
Piangere è naturale, ma non è affatto naturale
vivere senza speranza."
In aggiunta al benvenuto dei commilitoni per i
morti più recenti, Bob disse che c'era pure un gran numero di
parenti "defunti" in attesa dell'arrivo dei propri
cari.
"C'è una grande mobilitazione delle generazioni precedenti
collegate coi soldati: padri, madri ed antenati, che aspettano
solo di portare con sè i loro ragazzi."
Bob consigliò a sua madre di leggere Swedenborg per capire
meglio ciò che accade durante la separazione dell'anima dal
corpo. Poi, le parlò di Gesù:
"Sentiamo dire continuamente che il Redentore viene visto sui
campi i battaglia. Non ho osato guardare quando L'ho sentito
arrivare; piuttosto che vederlo, mi è apparso come una luce
stranamente tenue.
Non sono pronto ancora a guardarLo, ma senza dubbio c'è e si muove
fra i soldati."
In una successiva comunicazione, Bob disse alla madre che non ne
sapeva molto di più di quando era nella carne e che trovava
difficile descrivere la sua condizione in parole terrene.
Inoltre, era venuto a sapere che Colà, lungo il suo percorso di progresso, sarebbe
diventato sempre più difficile comunicare con lei.
Aveva pure sentito dire da Spiriti più evoluti che un altro
soldato -Spencer- era preoccupato per la sua fidanzata. Gli era
stato spiegato che: "ciascuno è stato creato per essere la metà
di un altro essere. Quando queste due metà s'incontrano, avviene
un matrimonio.
Ci possono essere molti legami affettivi nella
vita di ogni persona, ma solo uno è il vero matrimonio.
Non vi è nessuna separazione di quelli che si appartengono.
La
donna di Spencer, se è davvero la sua altra metà, verrà qui ed il
loro matrimonio sarà celebrato in Paradiso."
Bob aveva chiesto allo Spirito Superiore che cosa accadrebbe se
quella ragazza si sposasse con un altro uomo e ne avesse
dei bambini.
Con sua gran sorpresa, lo Spirito gli rispose che,
certamente doveva far così,
che avrebbe potuto adempiere alle necessità del suo essere terreno
-
esser moglie e madre- e che avrebbe poi trovato Colà il suo vero partner spirituale.
Parimenti, l'uomo che fosse stato suo marito sulla terra, troverebbe
Lì la sua compagna complementare, dopo il Passaggio.
La madre di Bob un giorno gli chiese cosa potesse 'sentire' da
lei.
"Catturo alcuni pensieri, suppongo quelli diretti a me"
- le rispose.
Non ho molte informazioni in merito su come funzionino queste
cose."
Mentre aiutava un soldato mortalmente ferito, Bob ebbe
un'esperienza meravigliosa.
"Era un ragazzo del mio reparto, ma era molto giovane e invocava
sua madre. Non potevo confortarlo.
Qualcuno accanto a me ha detto:
'<Lo prenderò io.' e, sebbene non potessi alzare il mio sguardo
per guardare in su, ho capito Chi era.
Fà che anche le altre madri lo sappiano."
In un'altra occasione Bob vide "Lui" aiutare i "morti"
Tedeschi.
"Ne ho parlato con Wells, più tardi, nella mia tenda. Ci ha detto
che dobbiamo smetterla di pensare che
Cristo stia solo dalla nostra parte. Ha citato le Sue ultime
parole, sul Calvario:
'Padre, perdona loro, perchè non sanno
quel che fanno"
Bob vide anche che "...i cani vanno e vengono liberamente
attraverso la linea invisibile e che non hanno bisogno di
lasciare i loro corpi per restare in contatto coi loro padroni."
Confessò di provare un certo imbarazzo a parlare di cose che un
tempo avrebbe chiamato stupidaggini.
Uno degli ultimi commenti di Bob prima che le sue straordinarie
comunicazioni con la madre cessassero fu questo:
"La cosa più facile della vita è morire."
Webmaster
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IL DOTT.
DEXTER E L'ALDILA'
(28-11-07)
Continuiamo
a raccontarvi cosa ha imparato il Dr. Dexter dai suoi contatti con
il Filosofo Francesco Bacone e da Emanuele Swedenborg. Egli aveva
inizialmente negato tali contatti, definendoli "una
pazzesca delusione, un'assoluto, oltaggioso inganno",
sostenuto dal Giudice-Capo di New York, John W. Edmonds. Continuando
però a studiare i Mediums, i due dovettero presto cambiare
completamente le loro opinioni negative. Lo stesso Dr. Dexter
infatti, scoprì di possedere capacità medianiche e cominciò a
ricevere messaggi molto inquietanti dagli Spiriti di Swedenborg e
Bacone, messaggi che a volte erano in disaccordo con i suoi credo
religiosi.
Durante una delle primissime sedute, la figlia di nove anni
del Dr.Dexter fu improvvisamente sequestrata da una forza
sconosciuta e le sue braccia iniziarono a roteare in ogni direzione.
La bimba, terrorizzata, si rifugiò in braccio alla madre che non
riuscì a tenerla ferma mentre urlava disperatamente "Mamma,
portami via da qui!".
Subito dopo, però, la piccola iniziò a ricevere messaggi dagli
Spiriti: presa carta e penna e con una calligrafia che non era la
sua, ella fu in grado di rispondere a qualsiasi domanda le venisse
posta. La seduta durò fino a notte fonda, quando gli Spiriti
abbandonarono la bambina ormai esausta: sfilatale la sedia da sotto
il sedere e sollevandola altrettanto gentilmente, quelle stesse
forze sconosciute che l'avevano momentaneamente posseduta
l'appoggiarono su un divano, dove si addormentò.
Successivamente il Dr. Dexter si rese conto di poter comunicare
anch'egli con l'Aldilà, ed ecco alcune nozioni importantissime che
riuscì a canalizzare, prima fra tutte la spiegazione
dello scopo delle comunicazioni medianiche:
"Non sono
tali contatti finalizzati a dimostrare al mondo che possiamo
comunicare con voi.
Essi servono a farvi capire le verità sulla vostra vita spirituale,
ed è per questo che noi abbandoniamo momentaneamente il nostro regno
e la nostra beatitudine per venire a voi in veste di Insegnanti."
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1)Angeli: quelli che
noi chiamiamo Angeli sono meravigliosi Spiriti umani altamente
progrediti.
Essi hanno superato il sesto o il settimo livello di perfezionamento
e sono in costante contatto con Dio. (Bacone)
2)Morti premature. Lo
spirito che entra nel corpo di un bambino che sta per nascere è il
"principio", il "germe" e non è esistito precedentemente in una
forma consapevole, bensì come principio, sin dall'inizio. Così,
intimamente commisti, corpo e spirito crescono insieme e, sebbene il
bambino possa morire, il suo spirito qui continua a crescere. Quando
un feto è sufficientemente vitale da mantenere in equilibrio le
reciproche interazioni fra corpo e Spirito, solo a quel punto
quest'ultimo entra nell'embrione, ma anche allora esso non è legato
indissolubilmente al feto.
Se il bambino muore prima di nascere, lo Spirito va subito alla
ricerca di un altro corpo. (Swedenborg)
3)Anime Gemelle Posso
affermare con certezza, che quando dei legami affettivi si formano
sulla Terra, non vengono meno con la morte, anzi l'intensità di tali
sentimenti si amplifica con la separazione. All'atto della riunione
nelle sfere celesti, se le affinità sono numerose, tali spiriti
proseguiranno mano nella mano il loro cammino di perfezione, di
amore e di ricerca del Divino. (Swedenborg)
4)Auto-identità
Nessuno perderà mai la propria identità. Se Dio avesse progettato di
incorporare in Sè tutti gli spiriti, non avrebbe sentito il bisogno
di creare tanti "germi" identici ed indipendenti.
Per questo motivo, siccome ogni Spirito è un essere senziente a sè,
come potrebbe Dio andar contro le sue stesse decisioni? (Swedenborg)
5) La Morte
L'occhio umano non può vedere, nè il cuore può concepire le verità
che la morte mostrerà loro. Oh! Quando l'ultimo flebile palpito,
l'ultimo battito cardiaco, sarà completamente cessato, solo allora
l'occhio del vostro Spirito scorgerà i cancelli dell'immortalità
spalancarsi davanti a lui e la vostra anima inizierà a vedere le
meravigliose bellezze della morte". (Bacone)
6) Le lotte della vita.
"La vita è eterna ed eterna è la sua lotta e per l'eternità la
ricerca del bene sarà soverchiante su quella del male. Se così non
fosse, non vi sarebbe alcun progresso. Vivendo nelle sfere
celestiali noi, esseri perfetti e saggi, ben sappiamo che così
dev'essere. (Swedenborg)
7)Le Sfere Celesti
L'idea delle Sfere celesti non è completamente capita e le
affermazioni su questo soggetto ritenute esatte lo sono solo in
parte, poichè i singoli Spiriti conoscono poco o nulla delle altre
dimensioni diverse da quella da loro abitata. Dopo il Passaggio,
ogni Spirito viene condotto in un luogo adatto alle sue condizioni e
capacità mentali, in base all'educazione, alle condizioni sociali ed
al suo progresso spirituale. E così una mente raffinata che sia
familiare con le conoscenze scientifiche, per esempio, viene
condotta su un globo - o pianeta- adatto a sviluppare le proprietà
della sua mente, in uno stato il più vicino possibile al piano dove
lo Spirito di Dio è maggiormente presente in tutta la sua gloria e
potenza. (Bacone)
8) FalsiParadisi Ci
sono spiriti che ritengono che il Paradiso possa esistere solo dove
loro si trovano, ma non sono malvagi. Sono altresì buoni, ma per una
sorta di vanità, son convinti che il posto dove vivono è l'unico ad
essere santo a causa delle idee preconcette che ebbero durante la
vita terrena.
Per eradicare tali preconcetti, dovranno attendere molti e molti
anni.(Bacone)
(N.B: Vedi "I paradisi
vuoti di Bruce Moen - NdR)
9) Le Leggi dell'Aldilà
Le leggi che qui vigono sono le stesse di quelle terrene. Siamo
privi di corpo, questo è vero, delle particelle grossolane di cui
voi siete costituiti, come pure siamo liberi da ogni malvagità, ma
non viviamo qui per qualche particolare provvedimento divino, nè il
Mondo dello Spirito è sorretto da un miracolo. Noi agiamo e viviamo,
lavoriamo duramente, progrediamo come voi sulla Terra, ma è solo la
parte più intima di noi stessi che lo fa, quella parte di noi tutti
che è il principio essenziale ed eterno che proviene da Dio stesso e
che si accresce molto più di quanto faccia il corpo fisico. (Swedenborg).
10) Maometto. Egli ha
creato grande impressione sulla Terra e vi sono molte verità nei
suoi scritti.
Se solo fossero ripuliti dai riferimenti terreni, essi svelerebbero
molte verità sulle Sfere Celesti.
**************************************
CHI E' GESù SECONDO FRANCESCO BACONE
(25-11-07)
Il
23 Agosto 1853, uno Spirito identificatosi come Francesco Bacone, il
grande Filosofo del 17° Secolo, si presentò al Dr. George T. Dexter,
un Medico di New York e, preso il controllo della sua mano, cominciò
a scrivere queste parole:
"Ora cercheremo di spiegarvi quale fosse la vera missione di Cristo
sulla Terra."
Dopo aver ripetuto
quanto già aveva detto durante una precedente seduta, ovvero che
egli non si trovava ancora ad esistere in un livello dove potesse
accedere alla verità assoluta e che gli sarebbero stati necessari
ancora migliaia di anni terreni per arrivarci, Bacone continuò così:
"Vi stiamo solo inviando le nostre opinioni che ci siamo fatti in
base a quanto ci vien dato sapere nelle sfere in cui viviamo, i
fatti a noi noti e quanto ci viene riferito dagli Spiriti Superiori
che occasionalmente ci contattano."
Egli aggiunse di non avere ancora incontrato Gesù Cristo, poichè si
trova in una sfera molto più avanzata della sua. Per inciso,
va ricordato che il Dr. Dexter ed i suoi amici, erano inizialmente
molto scettici su tali messaggi, ma che successivamente ebbero buoni
motivi per ricredersi.
Bacone ricordò che, all'epoca della nascita di Cristo, la Nazione
Israeliana era molto agitata a causa del compimento di alcune
profezie relative a questo evento, che avrebbe ripristinato le
antiche glorie del regno per instaurare una dinastia eterna e che
vedevano in questo personaggio -mezzo dio e mezzo uomo- un
condottiero che avrebbe sottomesso l'intera umanità che li aveva
oppressi.
"La casta religiosa Israelitica -continua il Filosofo- non poteva
sottostare ad una limitazione dei suoi poteri, che erano stati
totali per molto tempo, e ritenevano di somma importanza appurare
quale fosse la reale natura di Cristo: per loro non poteva che
essere quella del condottiero che doveva ripristinare il potere
terreno del loro regno.
Nulla di strano, perciò, che quando Cristo nacque nella stalla di
Betlemme, non fu riconosciuto dalle caste sacerdotali, per esser poi
vilipeso e crocifisso, nè che la sua predicazione sulla vera essenza
dell'uomo fatta per strada e non nei templi, non venisse compresa da
chi invece aspettava un suo arrivo in 'pompa magna', ovvero con
tutta la potenza e la magnificenza di un sovrano.
Per comprendere quale fosse la sua vera missione, dobbiamo
innanzitutto prendere in esame il suo carattere per come ci viene
descritto nelle Scritture e nella Storia e guardare alla sua vita
quotidiana, in relazione alla missione che doveva compiere. La prima
manifestazione avvenne nel Tempio, quando era fanciullo, dove
sconcertò sia i Preti che i Farisei parlando della vita, della morte
e dell'eternità.
Colà gettò le basi della sua predicazione,
affermando che la purezza morale della vita
umana è fondamentale per raggiungere la felicità eterna. Da
quel momento in poi, Egli si sforzò in tutti i modi per diffondere
questo concetto, come nel sermone della montagna, per cui possiamo
tranquillamente affermare che la principale
missione di Cristo sulla Terra è stata la riforma della condizione
morale dell'umanità.
Egli ha insegnato tutto quello che anche noi [Spiriti
-NdR] insegniamo, ovvero che l'Amore, la purezza, la verità
sono i passi iniziali verso il progresso e che l'eternità è consona
a Dio, così come tali principi lo sono col progresso umano. Ma,
quali sono stati gli effetti della predicazione di Cristo sulla
Terra?
Egli ha detto: 'non sono venuto per
distruggere ma per portare a compimento', ma cosa significano
queste parole se non che il completamento del grande disegno per cui
l'uomo è stato creato?
Prima della sua venuta, la coscienza mondiale era soggiogata dalle
varie caste sacerdotali: la loro fede era la fede del popolo e ciò
che loro decidevano di inculcare come verità assolute, veniva
passivamente accettato dalle masse. Che cosa ha invece insegnato
Cristo?
Egli ha detto agli uomini di guardare nel
profondo dei loro cuori e che esclusivamente attraverso le opere di
tutta una vita un uomo può essere giudicato. Poichè un buon
albero produce solo buoni frutti, l'associazione col male non può
che produrne di cattivi.
E così invitava i suoi discepoli ad essere umili, pietosi e sinceri
verso il Prossimo, perchè parimenti loro sarebbero stati trattati in
circostanze similari. Ci ha poi ribadito che
lo Spirito fa parte di Dio fin dall'inizio e ci chiede che
sia puro come lo è Dio, sicchè possa coesistere con Lui in eterno.
Cristo ha insegnato la dottrina del perdono
e quando gli fu chiesto come e per che cosa si dovrebbe pregare,
disse di rivolgerci a Dio senza associare se
stesso all'adorazione del Padre, recitando:
'Padre Nostro che sei nei Cieli....'
In ogni suo atto, in ogni riferimento fatto ai suoi poteri o a
quelli di Dio, Cristo chiede di esser visto
come nient'altro che un uomo, figlio dell'uomo, altrimenti,
quando fu arrestato dai centurioni, non avrebbe detto che suo Padre
poteva inviare legioni di Angeli a liberarlo, ammettendo così la sua
mancanza di poteri straordinari, che sono solo di Dio e non
dell'uomo.
Cristo aveva trovato un mondo sepolto dall'ignoranza e l'uomo non
aveva nessuna idea precisa sul suo destino, finchè Egli non lo
liberò, svelandogli la sua vera natura. Cristo ha illuminato con la
sua Luce l'intero percorso della civilizzazione dell'umanità,
guidando i suoi passi incerti in quella profonda oscurità in cui
brancolava e che ha squarciato come un faro nella tempesta; ha
aperto i portali dei sepolcri ed ha svelato
che la vita dopo la vita è un continuo progredire.
Egli ha avvicinato l'uomo a Dio, spiegandogli come sia connesso al
Padre se solo è capace di pentirsi delle proprie azioni negative al
fine di progredire e, facendo uso di semplici parabole, ha raggiunto
il cuore degli uomini del suo tempo e tocca ancora quelli dei vostri
contemporanei.
C'è comunque una caratteristica della sua missione che non è mai
stata presa in considerazione da tutti coloro che pretendono di aver
capito appieno i suoi insegnamenti: che
nelle sue parole vi sono nascosti i principi fondamentali di ogni
rivoluzione che è avvenuta sulla terra per affermare i diritti
fondamentali dell'uomo.
Con ciò possiamo vedere in Lui un Riformatore che ha promosso il
progresso umano, rispondendo all'atavica domanda sul destino
dell'uomo dopo la morte e sul perchè sia stato creato.
(Tradotto ed
adattato dal Webmaster- Fonte: Metgat's blog )
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