COM'E' FATTO L'ALDILA'.....?(Pag 6)
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L’involucro di materia più densa, il corpo fisico, non viene “deposto”
solo al momento di ciò che normalmente si definisce morte, ma
anche ogni
volta in cui ci si addormenta.di Charles W. Leadbeater La vita dei morti Si abbandona il proprio corpo fisico e si erra con il corpo spirituale, invisibili al mondo denso, ma chiaramente visibili a coloro che in quel momento si trovino (anch’essi) a far uso del loro corpo spirituale. Ogni corpo vede soltanto ciò che è al proprio livello. Per questo motivo gli occhi del corpo fisico vedono solo gli altri corpi fisici, mentre gli occhi del corpo spirituale vedono solo gli altri corpi spirituali. Quando poi si riprende il proprio cappotto, ovvero si ritorna nel corpo denso, o come si dice comunemente “ci si sveglia”, accade talvolta di riportare sotto forma di sogno qualche ricordo, in genere assai confuso e distorto, di ciò che si è visto mentre si era altrove nel corpo spirituale. Il sonno potrebbe definirsi una specie di morte temporanea, con la sola differenza che nel sonno non ci si ritrae del tutto dal corpo denso, ed è quindi possibile farvi ritorno al momento del risveglio, mentre alla morte lo si abbandona definitivamente. Da tutto ciò consegue, che quando voi dormite vi trovate nelle stesse condizioni in cui sono passati i vostri cari defunti. Per quanto riguarda la vita dopo la morte sono state formulate molte teorie, basate per la maggior parte su erronee interpretazioni delle Sacre Scritture. Fino all’inizio del XX secolo era universalmente accettato il dogma della punizione eterna, che oggi fortunatamente più nessuno, tranne gli ignorantissimi, accetta. Esso era basato su alcune parole attribuite erroneamente al Cristo, ed i monaci medioevali lo mantennero per secoli, come utile spauracchio per costringere le masse ignoranti a comportarsi bene. Con l’avanzare della civiltà, gli uomini iniziarono a comprendere che una simile credenza era non solo empia, ma anche ridicola, quindi i religiosi moderni l’hanno sostituita con qualche cosa di più ragionevole, ma si mantengono spesso ben lontani dalla semplicità del vero. Una volta ammesso il fatto fondamentale che Dio è Amore e che il Suo universo è governato da leggi eterne e sagge, si comincia a comprendere che tali debbono essere tanto le leggi che reggono il mondo materiale, quanto quelle che reggono il mondo immateriale. Ma anche a questo proposito le credenze sono vaghe: mentre si parla di un lontano Paradiso, di un lontano Giorno del Giudizio, ben poco ci si dice di quello che accade al momento della morte. D’altronde coloro che insegnano queste cose non pretendono di avere alcuna esperienza delle condizioni presenti nel dopo morte. Essi dicono soltanto ciò che hanno ascoltato ed imparato da altri, non ciò che sanno direttamente. Come possono quindi soddisfarci? In verità l’epoca della fede cieca è tramontata. Viviamo nell’era della conoscenza scientifica, e non possiamo più accettare idee non conformi alla ragione ed al buon senso. Pensiamo forse che i metodi scientifici non si possano applicare alla comprensione di problemi lasciati finora completamente alla religione? La Società Teosofica e la Società per le Ricerche Psichiche li hanno utilizzati proprio in questo senso, ed io intendo appunto esporvi i risultati di tali investigazioni condotte con spirito scientifico. Noi siamo Spiriti, ma viviamo in un mondo materiale, un mondo che ci è noto solo in parte, poiché ne percepiamo appena quel poco che ci viene trasmesso dai nostri sensi fisici, assai imperfetti. Possiamo vedere i corpi solidi; vediamo generalmente i liquidi, se non sono perfettamente limpidi, ma i gas sono per noi, nella maggior parte dei casi, invisibili. Le ricerche degli scienziati dimostrano che… Il meraviglioso corpo spiritualeLe ricerche degli scienziati dimostrano che esistono altri tipi di materia, molto più tenue del gas più rarefatto, che non si possono percepire né osservare con i sensi ed i mezzi fisici. Tuttavia si può venire in contatto con questi diversi tipi di materia più tenue e anche investigarli, per mezzo del corpo spirituale, il quale ha sensi suoi propri, come li ha il corpo fisico. La maggior parte degli uomini non ha ancora imparato a farne uso, ma si tratta di facoltà che è possibile acquisire. Tanto è vero che alcuni le hanno sviluppate e riescono grazie ad esse a vedere molte cose celate alla vista ordinaria. Essi hanno così constatato che questo mondo è assai più meraviglioso di quanto abbiano mai supposto gli uomini, i quali pur avendo vissuto in esso per migliaia di anni, sono rimasti per la maggior parte completamente ignoranti di questa parte più elevata e più bella della vita. Le ricerche fatte in questo campo hanno già dato risultati sorprendenti e dischiudono orizzonti sconfinati e meravigliosi. Qui noi ci occupiamo solo di quella parte che riguarda la vita post-mortem e le condizioni di coloro che vi si trovano. La prima cosa che si impara studiando i mondi super-fisici, è che la morte non è la fine della vita, come abbiamo sempre supposto, ma soltanto il passaggio da uno stadio di vita ad un altro. Come abbiamo già detto, la morte non è che il deporre un cappotto: dopo di essa l’uomo si trova nel suo corpo spirituale. Ma benché, per la sua sottigliezza, S. Paolo lo abbia chiamato spirituale, esso è ancora un corpo, e quindi come tale è materiale. Tuttavia esso è composto da una materia molto più sottile di qualsiasi materia a noi nota, più sottile (o per meglio dire meno densa) del più fine gas conosciuto in natura. Il corpo fisico serve all’uomo come mezzo di comunicazione con il mondo fisico; senza questo strumento infatti egli non potrebbe né ricevere né trasmettere alcuna impressione in tale mondo. Il corpo spirituale serve precisamente allo stesso scopo nel mondo spirituale; esso è cioè l’intermediario per mezzo del quale lo spirito dell’uomo comunica con il mondo superiore, ovvero con il mondo spirituale. Ma questo mondo spirituale non è qualcosa di nebuloso, di lontano ed irraggiungibile. È semplicemente una parte più elevata del mondo che abitiamo ora. Esistono poi altri mondi, assai più alti e ancora più remoti, ma ciò che comunemente si chiama morte non ha nulla a che fare con essi: la morte è soltanto il passaggio da uno stato, o condizione di vita, ad un altro. Si può obiettare che l’uomo in questo cambiamento diventi invisibile, ma in realtà l’uomo è sempre invisibile. Quello che di lui si vedeva prima della morte, non era che il corpo da lui abitato, una sorta di ‘cappotto’, di vestito indossato dal vero uomo in esso celato. Dopo la morte egli abita in un corpo più sottile che trascende la vista ordinaria, ma che non è tuttavia fuori dalla nostra portata. È necessario rinunciare alla credenza a cui siamo stati abituati, secondo la quale la morte è un avvenimento straordinario, in cui l’anima lascia il corpo, svanendo in un cielo sconosciuto oltre le stelle. Certo i processi di natura sono meravigliosi e spesso per noi incomprensibili, ma essi non vanno mai contro la ragione e contro il buon senso. Come il fatto di deporre il proprio cappotto o vestito non implica il trasferimento della persona in un altro luogo, così il deporre il corpo fisico non implica il trapasso dell’uomo in un’altra regione: è vero che gli altri uomini incarnati, ancora dotati del corpo fisico, non lo vedono più, ma questo è dovuto solo all’insufficiente visione nei mondi super-fisici. È noto infatti che i nostri occhi percepiscano solo pochissime delle vibrazioni esistenti in Natura e che quindi noi vediamo solamente quelle sostanze che riflettono tali particolari vibrazioni. La vista del corpo spirituale è in grado di rispondere anch’essa a vibrazioni, ma a vibrazioni di un genere del tutto differente, e proprie di una materia più sottile… Quindi, la persona che voi credete dipartita, vi è in realtà tuttora vicina, solo voi non vi accorgete della sua presenza, perché non potete vederla; ma quando nel sonno lasciate il vostro corpo fisico, vi trovate con lei in piena coscienza e la vostra unione con lei è completa come quando era in vita. Durante il sonno voi siete felici, insieme alla persona che amate; solo nelle ore di veglia sentite la separazione. Disgraziatamente, per la maggior parte degli uomini vi è una interruzione tra la coscienza fisica diurna e la coscienza del corpo spirituale, in modo che, quantunque in quest’ultimo si ricordi perfettamente il primo, è impossibile per molti riportare alla coscienza di veglia il ricordo di ciò che l’anima fa quando, durante il sonno, è fuori dal corpo fisico. Se tutti avessero questo ricordo la morte non esisterebbe più! Alcuni hanno già raggiunto tale continuità di coscienza e tutti possono ottenerla a poco a poco, perché essa fa parte dello sviluppo naturale delle facoltà umane. In molti questo sviluppo è già iniziato e quindi qualche barlume del mondo spirituale viene portato al loro cervello fisico; ma quelli che ancora non sanno cosa siano i sogni, perché non ne hanno studiato il meccanismo, non attribuiscono a questi primi barlumi alcun valore. Finora, pochi posseggono pienamente coscienza e ricordo di ciò che hanno visto o fatto durante il sonno, ma alcuni sentono comunque vagamente la presenza dei propri cari defunti, ed altri, benché non abbiano alcun ricordo preciso, si svegliano con un senso di pace e di serenità, che è appunto il risultato di quanto è avvenuto nel mondo superiore. Ricordiamo ancora che il mondo fisico è l’inferiore e che quello spirituale è il superiore, e che anche in questo caso il maggiore include il minore. Di conseguenza, quando ci si trova in stato di coscienza spirituale si ricorda perfettamente ciò che è avvenuto in stato di coscienza ‘ordinaria’, ma quando si ritorna alla vita inferiore e si riprende il fardello fisico, oscurando con esso le facoltà superiori, il mondo dello spirito cade nell’oblio. Se dunque desiderate comunicare qualche cosa ad una persona ‘morta’, basterà formulare la vostra intenzione in modo chiaro e preciso nelle vostra mente prima di addormentarvi, e certamente essa si manifesterà non appena incontrerete il defunto. Se si trattasse di consultarlo per ricevere un’informazione, è quasi certo che l’interruzione tra le due forme di coscienza (quella spirituale e quella fisica) che avviene durante il risveglio, vi impedirà di riportare una risposta chiara, ma nonostante ciò vi potrete svegliare con una sorta di impressione, che sarà molto probabilmente il riflesso della sua risposta o della sua comunicazione. È consigliabile però consultare i defunti il meno possibile, perché non è bene che essi siano disturbati nel mondo superiore in cui si trovano, con questioni che riguardano uno stadio di vita da cui sono, per il momento, esclusi o liberati. Ma se i morti sono vivi, che genere di vita conducono? I morti sono viviVi sono molte gradazioni e varietà, ma essa è quasi sempre più felice di quella terrena. Come dice un’Antica Scrittura: “Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e là nessun tormento può toccarli”. Liberiamoci dunque da teorie antiquate: chi muore non balza improvvisamente in un cielo impossibile od in un impossibile inferno. Non esiste inferno, nel senso empio della parola, e non esiste inferno in alcun luogo ed in alcun senso, tranne quello che ogni uomo forma per sé stesso. La morte non porta alcun mutamento all’uomo; essa non lo fa diventare ad un tratto un angelo od un santo, né gli conferisce immediatamente la sapienza dei secoli: il giorno dopo la sua morte egli è precisamente lo stesso uomo del giorno prima, con gli stessi sentimenti, le stesse disposizioni, lo stesso sviluppo intellettuale. La sola differenza è che egli ha perduto il corpo fisico. E ciò cosa significa? Significa liberazione da ogni possibilità di dolore o stanchezza; liberazione da ogni faticoso dovere, libertà completa, forse per la prima volta nella sua vita, di fare precisamente quello che vuole. Nella vita fisica l’uomo è legato ed impacciato, a meno che non appartenga a quella piccola minoranza di persone che vive di rendita, e si trova sempre nella necessità di lavorare per guadagnare il denaro necessario per procurarsi il cibo, il vestiario e la casa per sé e per coloro che dipendono da lui. In ben pochi casi, forse quelli dell’artista o del letterato, il lavoro è una gioia, mentre la maggior parte degli uomini è costretta ad un lavoro che non farebbe se non fosse spinto dalla necessità.Nel mondo spirituale non occorre denaro, non occorrono né cibo né vestiti né riparo; il suo splendore e le sue bellezze sono a disposizione di quanti vi dimorano, senza bisogno di comprarli. Nella materia rarefatta del corpo spirituale ci si può aggirare liberamente ovunque e a piacere: chi ama le bellezze delle foreste, del mare, del cielo, può a suo piacimento visitare i più pittoreschi paesi della Terra. Chi ama l’arte può trascorrere il suo tempo nella contemplazione dei capolavori dei più grandi uomini. Chi è amante della musica può assistere alle esecuzioni dei più celebri artisti e delle migliori orchestre dei mondo. In sostanza, ciascuno può dedicarsi interamente alla soddisfazione dei propri gusti, purché il godimento che desidera sia fra quelli dell’intelletto o dei sentimenti superiori, e non abbia bisogno dei corpo fisico per essere appagato. È quindi evidente che ogni persona rispettabile e ragionevole è infinitamente più felice dopo la morte che non prima, avendo la possibilità non solo di procurarsi i piaceri che desidera, ma anche di fare progressi nelle cose che più lo interessano. Vi sono infelici nel mondo dell’oltretomba? Persone infelici nell'aldilàSì, vi sono. Poiché quella vita è il seguito inevitabile di questa, ed ogni persona rimane la stessa di quando era viva. Quindi, se i piaceri che essa amava nel mondo materiale erano bassi e grossolani, si troverà nell’altro mondo nell’impossibilità di soddisfarli: il beone soffrirà una sete inestinguibile, non avendo più un corpo con il quale calmarla; il goloso sarà tormentato dalla privazione dei piaceri della tavola; l’avaro non troverà più denaro da accumulare. Chi si sarà abbandonato in vita a basse passioni le troverà nell’altro mondo come roditrici implacabili, ed inoltre non potrà più intromettersi nelle azioni che vorrebbe impedire. Dunque, tutti questi tipi di persone soffrono senza dubbio nell’aldilà. In ogni caso anche allora esse sono padrone del loro destino: non dovrebbero far altro che vincere le loro basse inclinazioni per ritrovarsi subito liberate dalle sofferenze che queste procurano loro. In breve, non esiste ciò che normalmente si chiama punizione, ma solo il risultato naturale di cause messe in moto. Basta togliere la causa per farne cessare l’effetto, non sempre immediatamente, ma non appena si sia esaurita l’energia della causa, ecco che anche l’effetto svanisce. Vi sono poi molti che pur essendo immuni da bassi vizi, hanno condotto quel che in genere viene definita una vita mondana, occupandosi principalmente della società e delle convenzioni, e pensando solo a divertirsi. Questi non hanno vere sofferenze nel mondo spirituale, ma spesso lo trovano monotono e non sanno come occupare il loro tempo. Possono tuttavia riunirsi ad altri del loro tipo, ma solitamente li trovano noiosi, non essendovi ora più nessuna gara nel vestiario o in altre ostentazioni, mentre le persone più serie che desidererebbero ora avvicinare, sono occupate in altre cose e quindi inaccessibili a loro. Ma chiunque si interessi di cose intellettuali od artistiche si trova infinitamente più felice fuori dal corpo fisico che non in esso. Ad ogni modo è sempre possibile sviluppare nel mondo spirituale un interesse razionale, se si è saggi abbastanza per desiderare di farlo. Più felici ancora degli artisti e degli intellettuali, sono coloro il cui più profondo interesse è consistito nella vita nell’aiutare il prossimo, nel consolare, insegnare ecc. Poiché sebbene nel mondo spirituale non vi sia più povertà, fame, sete, freddo o cose di questo genere, si trovano tuttavia molti afflitti ai quali si può dar conforto, molti ignoranti ai quali si può insegnare. Appunto perché in occidente si sa così poco del mondo dell’oltretomba, vi si trovano molti che hanno bisogno di istruzioni circa la loro nuova vita, quindi uno che invece sa, può aggirarsi in quel mondo offrendo informazioni consolanti. Bisogna tener presente che le parole “qua” e “là” si riferiscono ad un nostro erroneo modo di pensare, poiché il mondo “di là” è qui vicino a noi, continuamente, e non si deve pensare ad esso come se fosse lontano e difficile da raggiungere. Ci sono due momenti nella giornata… Ci sono due momenti in ogni nostra giornata che possiamo utilizzare per contattare i defunti: sono il momento in cui ci addormentiamo e il momento in cui ci risvegliamo. Questi due attimi hanno un’importanza straordinaria: il primo è il tempo adatto a porre domande; il secondo è il più propizio per ricevere risposte. E’ necessario però concentrarsi, avere un atteggiamento ricettivo, e staccarsi dalle attività. L’addormentarsi e lo svegliarsi durano solo un attimo, ma se si acquista sensibilità per questi due momenti, avremo le migliori notizie dal mondo spirituale. Se vogliamo chiedere qualcosa ad un’anima defunta dobbiamo mantenere viva la domanda sino al momento in cui ci addormentiamo. Non deve essere un lungo discorso. Al momento del risveglio invece, bisogna essere ricettivi per quello che il defunto ha da comunicarci. Noi parliamo continuamente coi morti nella parte inconscia della nostra anima. Se nel momento di addormentarci diremo loro quanto scaturisce dal profondo del nostro cuore, o porremo loro delle domande, al risveglio saranno loro a parlare con noi, ed eventualmente a rispondere alle nostre domande. E’ importante mantenere un rapporto di affettuoso e cordiale interesse, un atteggiamento amorevole e una profonda partecipazione. Dovremmo ricordare dei momenti in cui siamo stati profondamente congiunti con la persona deceduta, dei momenti in cui ci si è particolarmente interessati a lei, e poi offrirle questo ricordo come se si volesse dirle qualcosa. Solitamente la coscienza normale si addormenta subito, ma spesso quanto è trascorso durante il giorno permane nei sogni. Quando sogniamo delle persone defunte diamo spesso delle interpretazioni errate, pensando che esse ci comunichino qualcosa con i sogni. Dovremmo piuttosto riconoscere che nei sogni traspare qualcosa che proviene dalla nostra anima e va verso i morti: sono delle nostre proiezioni. Al nostro risveglio siamo accostati da molti defunti. Ma gli impegni quotidiani premono, e il momento del risveglio passa veloce, senza che noi prestiamo attenzione a ciò che emerge dalla nostra anima, e quel poco che recepiamo lo attribuiamo a noi stessi. Invece, ciò che sentiamo emergere dal nostro profondo, è proprio ciò che i nostri cari scomparsi hanno da comunicarci. In molte cose che noi facciamo dovremmo riconoscere, inoltre, come i defunti agiscano in noi. Loro parlano alla nostra interiorità, ma la nostra interiorità noi la interpretiamo in modo errato. In un precedente articolo, ci eravamo chiesti se esistessero mari ed oceani nell'Aldilà, trovando riscontri positivi in diverse comunicazioni, ma questa eccezionale immagine ITC toglie ogni dubbio: potremo farci il bagno anche Lì! Negli anni '90 i ricercatori ITC in Lussemburgo hanno creato un sistema di feedback video con una videocamera puntata su una vecchia TV in bianco e nero senza antenna, con l'uscita della telecamera trasmessa (via cavo) al televisore, creando un circuito di feedback e poi regolato il tutto per creare una nuvola di rumore bianco sullo schermo. In quel rumore può arrivare un'immagine dal Mondo dello Spirito. Questo filmato che dura solo un secondo, mostra Marie Mreches, che prima della sua morte era ben conosciuta dai ricercatori, mentre emerge da un oceano ultraterreno. Fonte: http://victorzammit.com/August24th2018/ ************************************************************
COME NASCE L'ANIMA?
(12/06/18)
Una domanda con poche,ma
significative risposte
1. Che cos'è l'anima, o
coscienza? -------------------------------------------
cos'è L'inferno
(03/07/17)
Tra la terra e le Regioni della Luce esistono due regni
infernali noti come
Il settimo cielo
(02-04-16)
Famosa
Medium irlandese, romanziere e drammaturga,
la Cummins iniziò a lavorare con Hester Dowden ed E. B. Gibbes.
Ha ricevuto moltissimi messaggi dal suo Spirito-guida "Astor"
attraverso la scrittura automatica
ed i suoi libri
sono basati su queste comunicazioni.
Nel 1928 ha pubblicato Gli Spiriti di Cleofa, che hanno fornito
materiale canalizzato sulla prima storia cristiana integrando gli Atti
degli Apostoli e gli scritti di San Paolo, che si suppone sia stata
canalizzata dallo spirito di Cleofa, uno dei seguaci di Paolo. Il
successivo lavoro della Cummins descrive il progresso umano attraverso
l'illuminazione spirituale.
The Road to Immortality (1932) ha fornito una visione luminosa della
vita dopo la morte. TEMPO E SPAZIO NELL'ALDILA' (30-03-16)
Si
ritiene comunemente sulla Terra che il tempo e lo spazio non esistono
nel Mondo Astrale. Questo è sbagliato, li abbiamo entrambi, ma la nostra
concezione è diversa da quella del mondo terreno. A volte usate la
frase, 'prima della notte dei tempi', per trasmettere l'idea del
passaggio degli eoni, ma non abbiamo idea di ciò che realmente
significhi. Sul piano terreno la misura del tempo si basa sulla
rivoluzione della Terra sul suo asse, dando una prima divisione fra
notte e giorno, mentre la ricorrenza delle quattro stagioni misura un
intervallo più grande, durante il quale la Terra ruota intorno al sole e
così, con l'invenzione di orologi e dei calendari, si è creato un comodo
sistema di misurazione del tempo alla portata di tutti. LA CONCEZIONE DEL TEMPO Qui abbiamo due
concezioni del tempo, uno dei quali, come sulla Terra, è puramente
relativo. Cinque minuti, diciamo, di dolore acuto del corpo fisico sono
in in grado di influenzare la mente e sembreranno non finir mai, ma
cinque minuti di intensa gioia e felicità sembreranno volar via con la
rapidità di pochi secondi. Quelli di noi che vivono nei Livelli della
felicità del Mondo degli Spiriti dove l'estate é perpetua, non avranno
alcun motivo per ritenere che il tempo non passa mai. In questo senso,
non siamo semplicemente consapevoli della fuga del tempo, ma nei Livelli
oscuri accade il contrario. Il periodo di buio sembrerà interminabile
per chi ci vive e se tali anime possono desiderare la Luce, penseranno
che non ci arriveranno mai. Si deve per forza fare il primo passo verso
la Luce che li attende fuori. LO SPAZIO Quando arriviamo al
tema dello spazio troviamo che, in generale, siamo governati fino ad un
punto dalla stessa legge che vige sul piano terreno. Abbiamo l'eternità
del tempo, ma abbiamo anche l'infinità dello spazio. Traduzione WM dal libro: LIFE IN THE WORLD UNSEEN ) |
UNA CROCIERA NELL'ALDILà! (22/03/16) In
un precedente articolo (Vedi)
)ci eravamo chiesti se nell'Aldilà esistono mari ed oceani ed avevamo
trovato la risposta in questo libro inviato (sulla terra) da Mons. Hug
Benson, "La vita nel mondo invisibile" che ci dà uno dei racconti
più completi di quanto segue
alla
morte fisica. Ricevuto attraverso la medianità chiarudiente di Anthony
Borgia, un vecchio amico dell' Autore, Monsignor Robert Hugh Benson, che era
egli stesso figlio di un ex vescovo di Canterbury. Egli sostiene con
forza e sottolinea il rapporto di causa ed effetto che esiste tra questa
vita e la prossima. Essendo state le informazioni contenute in questo libro trasmesse dal Mondo degli Spiriti ad un amico e conoscente, Benson
ci racconta in prima persona la vita di chi ora risiede nel Mondo degli
Spiriti. In questo capitolo, il simpatico Monsignore si trova già in
compagnia di nuovi amici che lo hanno preceduto, Ruth ed Edwin, che gli
illustrano le meraviglie del nuovo mondo. Dopo una breve visita di Ruth
alla bellissima casa del Monsignore, decidono tutti insieme di
fare una gita al mare...
Un mare molto diverso dal nostro, ma molto più bello e pacifico, dove
per navigare non servono capitani coraggiosi! (Traduzione WM dal libro: LIFE IN THE WORLD UNSEEN ) |
GLI SPIRITI "BLOCCATI" (06-10-15)
Credo
che molti di voi abbiano seguito negli anni scorsi la famosa serie
televisiva americana Ghost Whisperer, purtroppo precocemente interrotta
dopo 5 stagioni e che quindi conoscano il personaggio di Melinda Gordon
per dovervene fare più che un rapido accenno.
(Clic
per maggiori info).
Melinda, interpretata dalla bravissima attrice e folk-singer Jennifer
Love Hewitt, è una giovane donna che gestisce un negozio di antiquariato
in una tranquilla cittadina americana, che ha un grande dono: riesce a
parlare con le anime di coloro che non sono riusciti a trapassare nella
Luce.
A nostro avviso, però, a causa della sua scarsa spiritualità, non riesce
più a contattarle dopo la Transizione, visto che la ragazza ci appare
abbastanza immersa negli affari terreni, sia pur accettando il suo dono
e la missione affidatale dalla nonna.
Purtuttavia, Melinda riesce sempre a dare una mano ai fantasmi che
incontra sulla sua strada ed a "liberarli" dalle catene terrene, dopo
aver svolto accurate indagini, quasi poliziesche, tese a scoprire i
retroscena delle loro tragiche vite.
Basati sui contatti della famosa Medium Mary Ann Winkowski, le storie
appaiono molto credibili, a parte -ovviamente- tutte le sdolcinatezze
hollywoodiane, dato che vengono accuratamente descritte tutte le
situazioni per cui un'Anima può restare "legata " alla terra.
Ma... PERCHE' ciò avviene fino al punto che esse possono addirittura
interferire con gli incarnati tramite manifestazioni più o meno
spaventose, in una sorta di "stalking" verso luoghi o persone, vuoi
conosciute che sconosciute?
Vi abbiamo spiegato più volte che solo chi è pronto ad accettare il
Passaggio, oppure ne conosce le fasi, passa tranquillamente da questa
all'altra vita, ma quanti esseri umani dei 7 miliardi che popolano il
pianeta hanno queste conoscenze, almeno basilari?
Direi un'esigua minoranza, di cui fanno certamente parte i nostri
attenti Lettori !
Per chi tali conoscenze non le ha, la morte, specialmente se
inaspettata, può "bloccare" il Passaggio, maggiormente se vi sono dei
gravi problemi terreni irrisolti. Vediamo allora di riassumere
sinteticamente quali sono le dieci cause più frequenti del mancato
viaggio nella dimensione superiore (si,
anche questa settimana vi "diamo i numeri"!)
1.
Inconsapevolezza ed ignoranza
Si tratta di casi in cui il defunto é
inconsapevole della sua morte: questo può essere comune in caso di morte
improvvisa o traumatica. L'individuo non ha avuto il tempo di prepararsi
ed è probabilmente confuso, impaurito, oppure versa in stato di shock.
Queste anime possono -per esempio- rimanere bloccate sul luogo
dell'incidente in cui hanno perso la vita.
2. Compiti rimasti in sospeso:
Tutti noi ne abbiamo (o crediamo di averceli) e ce li portiamo con noi
dopo la morte, il che può impedirci di muoverci nella Luce, ma
dobbiamo imparare al più presto a lasciare andare ogni preoccupazione
terrena almeno ad un certo punto della nostra esistenza, e capire che
non siamo indispensabili.
Ci sarà sempre qualcun altro pronto a completare i nostri compiti.
3. Proteggere una persona cara:
Alcune anime mostrano un'incredibile fedeltà verso chi è rimasto sulla
terra. Si sentono obbligate a continuare il loro ruolo umano come
protettrici. Un esempio potrebbe essere quello di fratelli più grandi
che si sentono legati ai loro fratelli più piccoli.
4. Sensi di colpa:
Questo fatto è più comune fra i suicidi. Un'anima/spirito, vedendo
l'effetto sconvolgente che la
sua azione ha sortito sui suoi cari, può sentirsi terribilmente in colpa
per la sua scelta.
5. Ossessione verso altre
persone ancora in vita:
L'incapacità di lasciar correre o nutrire rabbia verso qualcuno che è
ancora vivo, è in grado di mantenere uno spirito bloccato dal proseguire
il suo viaggio. Anche un grande amore può ottenere lo stesso
risultato, proprio come avviene per Robin Williams nei panni di Chris,
nel film 'Al di là dei sogni '.
Il personaggio della famosa pellicola aveva deciso di rimanere sulla
terra dopo esser morto a causa
d'un tragico incidente d'auto, perché non voleva andare via senza la sua
amata moglie.
6. Costretti da un'altra anima:
Questo non è possibile perché ogni spirito ha il libero arbitrio. E
'possibile però che un altro spirito che aveva il controllo su una
persona appena deceduta venga percepito come ancora capace di esercitare
quel potere nell'Aldilà. Un esempio potrebbe essere un uomo
violento che muore prima di sua moglie. Se lei crede, che il
fantasma di suo marito possa avere ancora controllo su di lei, questa
idea la può tenere lontana dalla Luce.
7. Non voler affrontare qualcuno
che è già passato:
Così come possiamo avere paura di affrontare qualcuno che nella vita
sentiamo d'aver deluso in qualche modo,
parimenti la paura può essere una potente trappola che impedisce al
defunto di allontanarsi dalla terra. Potremmo fare l'esempio di un
assassino che ha paura di incontrare la sua vittima o, più
semplicemente, chi non ha avuto successo nella vita, tradendo le
aspettative dei suoi genitori.
8. Non credere all'Aldilà:
Se non si ha fede nell'esistenza d'un posto dove andare dopo la morte,
si diventa uno spirito errante.
Come abbiamo sempre ribadito, ormai non c'è più bisogno di credere,
perchè le prove accumulate da tanti Ricercatori ci dicono sempre più che
la coscienza continua oltre la morte del corpo.
9. Non capire che l'esistenza
non finisce:
Alcuni defunti, pur rendendosi conto che sono morti, potrebbero aver
paura che lasciare il piano terreno
significhi cessare di esistere, evitando di liberare l'ego dalla trappola
della materia densa.
10. La paura del Giudizio:
Se c'è un luogo di luce, ci deve essere anche un luogo di tenebre. Il
timore che si potrebbe finire al buio
è abbastanza potente per mantenere un'anima legata alla terra.
Questi sono solo alcuni possibili scenari, ovviamente, dato l'enorme
assortimento di emozioni, paure, credi fideistici, ecc che ci rendono
tutti diversi gli uni dagli altri, potrebbero esserci migliaia di altre
emozioni in grado di bloccarci e di impedirci di progredire.
Sebbene Melinda sia un personaggio da fiction, è pur vero che ci sono
altissime Guide Spirituali che ci attendono al momento del passaggio e
che ci esortano a "salire". Purtroppo, però, non potendo forzare il
nostro libero arbitrio, dipenderà solo da noi cercarLe e chieder Loro
aiuto. Diversamente non potranno far nient'altro che attendere
pazientemente la nostra chiamata.
WEBMASTER
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Animali e
Reincarnazione
(27/09/15)
L'angoscia per la morte di
un animale domestico é diventata ormai una cosa comune, visti i rapporti
sempre più affettuosi che instauriamo con
loro, diversamente dai secoli scorsi quando gli
animali erano considerati -al più-
dei
semplici oggetti animati privi di sentimenti.
Si prova un buco nel cuore, nelle nostre aure, le nostre case sembrano
vuote senza la presenza del caro amico che ogni giorno ci salutava con
scodinzolii, fusa e carezze,
sì che devono passare anni per recuperare. Cerchiamo, dunque, di
aiutarvi col nostro articolo a superare questa nuova forma di lutto
ricordandovi, in primis, che non solo la vita di ogni essere vivente
continua dopo la mortefisica, ma anche che i nostri rapporti con
cani, gatti ed altri animaletti da compagnia defunti restano intatti
dopo il loro Passaggio.
Alcuni Lettori ci hanno chiesto:
"Che ci dici della reincarnazione animale?"
"Il mio cane/gatto tornerà da me come un altro cucciolo?"
Le risposte che molti Medium hanno ricevuto
dagli animali stessi sono piuttosto consistenti, tanto da farci ben
sperare che, a volte, i nostri animali ritornano. Ricordate, però, che
anche se non sono più fisicamente visibili, continuano a guardarci e
guidarci, mentre alcuni scelgono di rimanere in quel regno come nostre
Guide, attendendo pazientemente che noi li si raggiunga.
A volte promettono di "inviare" un nuovo animale sulla nostra strada e
vi sono molti casi di conferme a questi messaggi, specialmente in USA
dove esistono numerosi Medium specializzati nel contatto con gli animaletti
da compagnia, che gli Anglosassoni chiamano molto più sinteticamente "PETS".
Mi preme però sottolineare, che solo attraverso l'evoluzione che il
nostro Amore può dare alle loro anime primitive, qualsiasi animale può
evolvere spiritualmente e persino ambire a reincarnarsi -chissà se e quando-
in un corpo umano.
Un contatto sempre più stretto, unito ad una maggiore coscienza sociale
dei diritti dei nostri coinquilini pelosi e no, sta creando -a nostro modesto
avviso- una evoluzione spirituale che va al di là del puro istinto, come
appare evidente dagli strani comportamenti che vediamo ogni
giorno sui Media, non ultimo quello del cane Ettore che, nel chiedere
scusa ai padroni per aver rotto un divano, mostra dei tratti
squisitamente umani.
(Video) -->
Tornando ai presunti contatti medianici, si racconta in Rete d'un Boston
Terrier che ha inviato alla sua padrona un messaggio in cui annunciava
"l'inoltro" di un cucciolo, fornendo anche informazioni
atte ad identificare il nuovo arrivato.
"Giungerà
da una cucciolata di due, avrà un muso più lungo di un Boston, sarà
quasi un Bull-Terrier".
Inutile dirvi che il nuovo arrivato
giunse felicemente a destinazione!
In un'altro caso, un Chihuahua aveva detto che avrebbe inviato un gattino
alla porta della sua proprietaria in lutto, che doveva accettare quel
dono. In effetti, dopo qualche tempo, la signora trovò un gattino nero
sulla sua terrazza.
Il nostro amore per gli animali è eterno e solo apparentemente sembrano
sparire dalla nostra vita con la loro morte.
Tutti credono che i figli devono sopravvivere ai loro genitori, ma i
nostri rapporti con gli animali invertono questo schema, proprio come
nel caso di noi Genitori Amputati. Perdiamo i nostri cani e gatti più o
meno ogni 10-18 anni. E'crudele, diciamo, perchè vorremmo che i
nostri compagni di viaggio rimanessero sempre al nostro fianco, fino a
quando ascendiamo ai piani superiori di esistenza.
Ebbene, attraverso la
reincarnazione essi possono tornare, il che non è un concetto da
accettare sic et simpliciter, ma una realtà.
Come ho sottolineato più volte da
queste pagine, non mi piace la domanda: "Tu
credi nella reincarnazione?"
perchè per me non è una credenza, ma una certezza,
supportata sia dalla religione che dalla Fisica.
Einstein ha detto:
"L'energia non può essere
creata o distrutta; può essere modificata solo da una forma ad un'altra.
"
Allora questo deve essere vero anche per l'anima o spirito, che è
energia pura racchiusa in un corpo fisico e mortale!
Non possiamo sapere con precisione come tale energia cambia e dove va,
ma sappiamo che continua!
Molti pongono obiezioni religiose alla reincarnazione, ma un'attenta
analisi dei Vangeli offre anche ai fondamentalisti la prova che esiste,
sebbene tali riferimenti biblici non sono molto noti ai più. Per
esempio, in Ecclesiaste 1:
4: 19 è scritto:
Una generazione va e una generazione viene; ma la terra sussiste fino a tempo indefinito. 5 E anche il sole ha rifulso, e il sole è tramontato, e viene ansimando al suo luogo da dove rifulgerà. 6 Il vento va a sud, e gira a nord. Gira e rigira di continuo, e il vento torna ai suoi giri. 7 Tutti i torrenti invernali vanno al mare, eppure il mare stesso non è pieno. Al luogo dove i torrenti invernali vanno, là tornano ad andare. Ciò che è stato sarà ancora una volta, ciò che è stato fatto sarà fatto di nuovo; non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
Anche nel Nuovo
Testamento, Giovanni Battista è stato riconosciuto come la stessa anima
del Profeta Elia quando si dice:
"...se si è
disposti a riceverlo, egli è Elia che doveva venire.
Questo passo si ripete anche in
altri Vangeli mentre il Misticismo Ebraico considera la reincarnazione
come un processo naturale. L'Ebraismo assegna 613 Mitzvot (opere buone)
ad ogni anima, che però non possono assolutamente essere completati in
una, nè in un paio di vite. Dobbiamo tornare e tornare ancora per
portarli a termine.
Così è scritto nello Zohar:
Finché una
persona non riesce nel suo scopo in questo mondo, Iddio -benedetto Egli
sia- lo sradica e lo ripianta più e più volte "(Zohar I 186b)".
E continua più letteralmente:
Tutte
le anime sono soggette alla reincarnazione; e la gente non sa le vie di
Dio -benedetto Egli sia!-
...loro sono ignoranti delle molte reincarnazioni e opere segrete, a cui
si devono sottoporre ..."
Il mio unico avvertimento a coloro che profondamente piangono la perdita fisica dei loro animali da compagnia è che non dobbiamo pretendere che ritornino, ma rispettare il processo spirituale ed aver fiducia nelle energie superiori le quali sanno meglio di noi se e quando un ritorno è giusto. Poi... chissà che non si ritorni insieme ai nostri pelosoni e pelosetti a vivere nuove vite, nuove avventure. Ricordate sempre che, col dono del loro amore incondizionato, ci insegnano a comportarci nello stesso modo anche col nostro Prossimo che è l'unico modo per percorrere un fruttuoso cammino spirituale .
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Il Viaggio delle Anime (19/09/15)
Il Dr. Michael Newton,
Ph.D., è uno Psicologo Clinico specializzato in ipnoterapia, una
speciale forma d'ipnosi utile per mettere in evidenza eventuali traumi avvenuti nelle vite passate e far guarire i pazienti attraverso la
rivisitazione di tali ricordi.
Ben presto Newton scoprì che era in grado di riportare indietro i
soggetti sottoposti a RIP, fino a far loro ricordare cose che non erano
avvenute durante questa vita, ma durante esistenze precedenti!
Nei suoi libri Journey of Souls e Destiny of Souls (che insieme hanno
venduto oltre mezzo milione di copie) Newton illustra i casi che ha
raccolto nel corso di quattro decenni spesi a reintegrare le memorie
perdute dei suoi pazienti.
Sorprendentemente, tutti hanno detto esattamente le stesse cose, che
coincidono molto bene con un sacco di racconti di NDE che sono stati poi
verificati. Diamo prima uno sguardo al processo di base che un'anima
attraversa dopo la morte.
Ricordate, queste informazioni non sono inventate, ma provengono da
regressioni praticate per 40 anni, tutte coerenti con i racconti dei
Ritornati.
Di seguito è riportato un elenco delle 10 tappe che le nostre anime
percorrono dopo che il corpo fisico muore.
1) Morte & partenza
Molte persone vedranno il loro corpo fisico nel momento esatto in cui la
coscienza si disconnette dal corpo fisico. Si è in grado di osservare
l'ambiente circostante e quel che sta accadendo intorno al corpo
defunto. Questa visione, però, non causa spavento, perché sembrerà un
fatto del tutto naturale,
normale.
Alcune persone riferiscono di sentirsi frustrate o arrabbiate per il
modo in cui sono morte e che desiderano poter tornare nel corpo per
cercare vendetta, ma questa sensazione passa con il tempo,
come si
inizia a raggiungere la Luce.
2) Ingresso nel mondo degli Spiriti
Vien riportato da tutti di vedere una luce che appare in lontananza e
lentamente si viene attratti verso di essa, quasi come se si trattasse
d'un magnete. La luce è sempre accompagnata da un senso di amore e di
pace.
Questa è la fase della transizione, il ritorno a casa nel
mondo degli Spiriti.
3) Ritorno A Casa
Quando si è entrati nel mondo degli Spiriti, veniamo accolti da persone
care che sono lì ad abbracciare e confortarci, come se fosse una riunione
di famiglia.
Questi non sono necessariamente i nostri parenti conosciuti nella vita
terrena corrente, perchè possono essere familiari conosciuti durante vite
precedenti e che sono stati con noi durante tutta la nostra evoluzione da
anime.
In sostanza, si può trattare di membri della famiglia che al momento non
conosciamo perchè appartenenti ad una linea di sangue totalmente
diversa, ma che ci accoglieranno festosamente.
Ovviamente, ben presto ricorderete i loro nomi e riconoscerete i loro
volti.
E' importante notare che le anime si mostreranno con l'immagine che avevano
quando erano incarnati, per creare un senso di intimità
e familiarità. Le anime non appaiono necessariamente per come erano
sulla terra, il corpo è solo un corpo, l'anima è senza forma, ma può
assumerne varie per scopi diversi.
Si dice che le anime avanzate che hanno vissuto molte vite non hanno
necessariamente parenti che li accolgono, perché capiscono di trovarsi
nel mondo dello spirito essendo già passati attraverso molte morti e
rinascite.
Le anime avanzate a volte saltano questo passaggio, perché
non è per loro necessario.
4) Orientamento
Dopo essere stati accolti da Spiriti familiari, siamo accompagnati in
un luogo di guarigione. Si tratta di una sorta di zona di sosta
inter-dimensionale. E' qui che si viene esaminati insieme con la nostra
Guida e si passa attraverso una revisione completa della vita.
Questa fase
viene descritta come una sorta di film che scorre davanti
ai loro occhi o come letta sulle pagine di un libro.
Potrebbe essere necessario vedere alcune cose che fanno provare vergogna
e che forse non si é riusciti a portare a termine, ma questo non è un
momento di giudizio, bensì un momento di revisione e discussione su ciò
che deve essere migliorato spiritualmente.
Dopo aver visto tutta la propria vita, si può venire ad un accordo con
le nostre Guide per decidere se e quando tornare sulla Terra, onde
lavorare su certi aspetti del nostro vissuto, dopo un certo periodo di
tempo trascorso nel Mondo degli Spiriti.
5) Transizione
Tutte le anime alla fine arrivano a ciò che è noto come una zona
"cuscinetto" descritta simile ad un'area metropolitana o ad un terminal
aeroportuale, il primo passo che le anime intraprendono verso la loro
nuova collocazione. Questa zona è un luogo di transito di massa da dove
si viene trasferiti verso la destinazione successiva.
6) Sistemazione
Le anime vengono inserite in gruppi, in base al loro livello
vibrazionale.
Questi "cluster (grappoli)" sono una sorta di gruppi di apprendimento/sostegno in cui le anime appena giunte si riuniscono per un pò. Ogni
gruppo contiene migliaia di anime, con piccoli gruppi secondari che ne
contengono circa 20-50 ciascuno. Si potrebbe pensare ad una
sorta di classi scolastiche che hanno lo scopo di incentivare lo spirito di
gruppo, l'apprendimento, la revisione, e la fratellanza.
7) Selezione Della Vita
Arriva un momento in cui l'anima deve prepararsi a lasciare il santuario
confortante del Mondo dello Spirito e intraprendere un altro viaggio
sulla terra. Può essere spaventoso lasciare un mondo di comunione e di
amore per tornare ad essere parte di un mondo fisico fatto di paura,
rivalità e lotta, ma questo cammino è necessario per l'evoluzione.
L'anima deve
ponderare queste tre domande per avere chiaro il tipo di vita che vuole
vivere:
*
Sono pronto per una nuova vita fisica?
*
Quale lezione specifica voglio studiare per far progredire il mio grado
di apprendimento e di sviluppo?
*
Dove devo andare e chi sarò nella mia prossima vita per avere le
migliori
opportunità di raggiungere i miei obiettivi?
Alcune anime sono riluttanti a partire, mentre altre spendono solo un
breve periodo nel Mondo dello Spirito perché sono ansiose di continuare
ad imparare. Le vecchie anime apparentemente s'incarnano meno spesso
delle anime più giovani.
8) La scelta di un nuovo corpo
Circa il 90% degli Americani sono insoddisfatti dei loro corpi, ma se
fosse
stato progettato così volutamente?
Secondo i ricordi di persone in ipnosi,
abbiamo consapevolmente scelto i nostri veicoli prima di venire qui e
la nostra scelta aiuta l'apprendimento delle lezioni che dobbiamo
imparare.
Questo trasforma un pò il modo in cui pensiamo alla "bellezza" fisica.
Quanto è più facile vivere apparendo perfetti, rispetto a quanto lo
sarebbe affrontando sentimenti di odio e giudizi negativi su noi stessi?
Quale strada ci riserva maggiori lezioni? Quando vediamo qualcuno che
pensiamo sia "brutto" o disabile bisogna ricordare che all'interno di
tale organismo potrebbe esserci un'anima molto vecchia che è tornata a
sperimentare qualcosa di nuovo.
9) Rinascita
Abbiamo visto che il viaggio di un'anima verso l'incarnazione richiede
una grande preparazione, pianificazione, e riflessione.
Dopo aver
chiarito ciò che si vuole, o bisogna imparare, scelto una vita ed un
corpo, si è pronti a reincarnarsi.
Il momento in cui si sceglie di rinascere è l'ultimo attimo in cui si
può godere dell'onniscienza, sapere chi e che cosa siamo e le anime
spesso trascorrono i loro ultimi momenti in profondo silenzio e nella quiete
per apprezzare appieno l'esperienza.
10) Dimenticare tutto
Solo scegliendo di dimenticare tutto si ha l'opportunità di fare una
vera e propria esperienza. Non è divertente andare in un ottovolante da
noi costruito se sappiamo dove sono tutte le curve, i loop, ecc.: che
divertimento sarebbe?
Se lo si potesse costruire da soli per poi viverlo come se non conoscessimo niente di
niente sulla sua origine, sul percorso, si sarebbe in grado di trarre
molto di più da questa esperienza.
Forse conoscevate queste cose già da prima, o forse questa è la prima
volta che siete stati esposti a queste informazioni. Qualunque sia la
vostra situazione, spero che questo articolo abbia risvegliato qualcosa
dentro di voi e vi ricordiate che c'è molto di più della normale vita
quotidiana.
Conclusioni
Tu sei un miracolo, e la tua vita non è priva di significato. Hai scelto
di essere dove sei in questo momento, anche se ti trovi in un luogo dove
è davvero difficile vivere.
In effetti, i disagi e le difficoltà sono una benedizione, perché ci
danno l'opportunità di fare ciò che l'anima è venuta a
fare in primo luogo: evolvere.
Si sta operando nel tempo fisico, ma si appartiene ad un mondo eterno.
Tu non sei umano. Sei Spirito. "Essere umano" è solo una maschera che la
tua anima indossa in questo momento e, quando la maschera cade al
momento della morte fisica, si torna a casa nell'amore e nella luce da
cui siamo arrivati.
FONTE: http://www.spiritscienceandmetaphysics.com
MAGGIORI INFO SUL DR.
NEWTON:
Illustre
scienziato racconta il viaggio dell’anima dopo
la morte del corpo fisico
Il Regno
Astrale
(24-01-15)
|
L'Archivio Akashico
(20-11-14)
Cosa
succede dopo la morte SECONDO SILVER
BIRCH
(22-06-14)
-------------------------------------------
Un giorno dopo la "morte" sarai lo stesso individuo che eri il giorno
prima, tranne che avrai buttato via il tuo corpo fisico. Potrai
esprimere te stesso attraverso il corpo eterico, che è una replica di
quello fisico. senza più alcuna delle sue imperfezioni.
Tutte le malattie e le infermità saranno state lasciate dietro di te: i
sordi udranno, i muti parleranno, i ciechi vedranno e lo storpio non
sarà più tale.
(Trad.
Webmaster) |
LE GUIDE CI SPIEGANO SPIRITO, Anima, MONADE, CORPO FISICO.
Dopo aver organizzato le sue idee in una sorta di piano di studi , Ella entra in accordo - noi lo chiamiamo accordo pre-nascita- con altre anime che vogliono condividere la sua vita. Poi progetta e crea un corpo per il suo personaggio che si adatti a quanto vuol vivere come mortale .
Come si vive nell'altra
dimensione
(17-11-13)
affetti o altre emozioni. Voi
credete che noi siamo esenti da queste cose, ma in realtà non é così.
Viviamo queste emozioni diversamente da voi e |