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Ovvero, sono riportati casi di NDE "terrificanti"? --------------------------------------------------------------------------- Alla continua ricerca di nuove risposte al mio iniziale quesito (Dov'é andato mio Figlio?), che mi ha portato a navigare su Internet fin dal 96', mi sono imbattuto in tantissimi racconti di NDE, che sono stato il primo argomento che ho ritenuto degno di interesse, quando pensavo ai Mediums come a personaggi folkloristici e molto imbroglioni che "campavano" alle spalle dei poveri deficienti disposti a pagarli. Le NDEs, infatti, avevano quasi il crisma della Scientificita' in quanto, pur nella inesplicabilità del fenomeno, venivano raccolte da Medici anche di chiara fama e riportate, se non altro come curiosità, anche dalla Medicina Ufficiale. Questo articolo é pertanto rivolto maggiormente a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del Paranormale perché, attraverso lo studio di tale ricchissima casistica, si può addivenire ad un radicale mutamento delle proprie convinzioni, proprio come é accaduto al vostro Webmaster! Chiuso questo breve, ma necessario, preambolo, veniamo al dunque, ovvero alla domanda postami dalla mia carissima amica "di tastiera" (ormai non si puo' più dire "di penna"!) Dinah, che vive in Indiana (USA), in merito alle NDEs, ovvero: tutte le NDE sono POSITIVE, o esistono anche persone che sono finite, per così dire, all'Inferno? Per rispondere al suo quesito, le ho inviato il racconto del Dr. George Ritchie, che qui vi riassumo. Chi volesse leggere la versione Inglese, puo' trovarlo sul sito di Kevin Williams (click). Il Dr. Ritchie aveva 20 anni quando, durante la II Guerra Mondiale (eravamo nel 1943), morì per ben nove minuti a causa di una polmonite. Al suo "ritorno" aveva una storia incredibile da raccontare. Ben pochi gli credettero, fin quando molti anni dopo, conobbe il Dr. Raymond Moody che fu talmente colpito dal suo racconto, da iniziare i suoi famosi studi che lo hanno oggi reso celebre. IL Dr. Ritchie si trovò dapprima a "volare" fuori dal corpo e, dopo aver gironzolato per le strade intorno all'Ospedale, imboccò il solito tunnel, descritto da quasi tutti coloro che hanno sperimentato una NDE. Nella indescrivibile Luce in cui egli si trovò immerso all'uscita, incontrò un Uomo che riconobbe essere Gesù il quale, dopo avergli trasmesso un flusso d' Amore incredibile, gli chiese cosa avesse fatto della sua vita. George, attraverso la rivisitazione, si rese conto, naturalmente non senza un notevole imbarazzo, che la sua esistenza era stata sempre centrata sul soddisfacimento dei suoi bisogni elementari e che mai aveva fatto qualcosa per gli altri, anche se Gesù non mostrava di giudicarlo, anzi, lo accettava e lo amava così com'era. Ad un certo punto Gesù lo portò in volo al di sopra di una città a lui sconosciuta, man mano che "scendevano" verso terra vide gente che lavorava in una fabbrica di armi pesanti, vicino ad una zona portuale, che entrava ed usciva dalle fabbriche e dai locali circostanti, nonostante fosse ancora notte fonda. Entrato in un pub ( e qui Gesù non era più al suo fianco), si accorse che vi erano molte persone che cercavano di farsi vedere da altre che, invece, apparivano totalmente indifferenti alle loro richieste di un qualcosa. Questo qualcosa era un bicchiere di wiskey o una sigaretta ma nessuno di quegli operai si degnava di offrire nulla. Semplicemente ignoravano la loro presenza. Affinando meglio le sue capacità percettive, George si rese conto che quelle persone erano morte come lui e che cercavano disperatamente di bere dai bicchieri dei "vivi" o di ottenere una sigaretta..... non si rendevano conto di essere morti e si ostinavano nel tentativo di soddisfare un piacere terreno, fino al punto di affollarsi intorno al bancone del bar, per bere dai bicchieri dei "viventi". George era stupefatto e capì che quello era uno dei tanti "Inferni" possibili, un inferno dove chi era assuefatto all'uso di alcoolici e di sigarette, restava per chissà quanto tempo a ripetere sempre gli stessi gesti, nel vano tentativo di ottenere ciò che apparteneva ormai ad un "altro mondo": quello della materia! Alcuni anni dopo, George riconobbe i luoghi da lui visitati durante il suo viaggio con Gesù, apportando una testimonianza fondamentale a favore della realtà del suo racconto. Questa bellissima esperienza, che leggerete al piu' presto nella sua traduzione integrale, ci fa capire alcuni concetti fondamentali su cosa sia realmente l'Inferno: 1) NON E' UN POSTO FISICO, ma uno stato mentale, dove si può soffrire pure per la mancanza di qualsiasi cosa, anche la più stupida, alla quale ci eravamo attaccati durante la nostra vita terrena. 2) Ci si può ritrovare all'Inferno anche rimanendo "legati" alla Terra, nel vano tentativo di rincorrere persone care, vecchie abitudini, vizi ed oggetti ai quali eravamo morbosamente legati. 3) Se non si capisce di essere "morti" si rischia di rimanere bloccati fra i due mondi, ovvero di non imboccare il tunnel che porta nella Luce di Dio. Pensiamo spesso a questo posto meraviglioso, desideriamo ardentemente di recarci colà e non correremo nessun pericolo. (Anche il Prof. Howard Storm ebbe un'esperienza "infernale", dato che fu aggredito, malmenato e violentato da una miriade di spiriti "cattivi". Di questa NDE é già presente la traduzione integrale, su questo stesso Sito, all'indirizzo seguente:) Sul MB di Kevin Williams ho trovato un interessante risposta ad un quesito relativo al sesso: é peccato? E' possibile far sesso nell'Aldilà? (Potete leggere il messaggio originale in Inglese cliccando QUI) Kevin come al solito é molto profondo nelle sue risposte ed anche in questo caso non posso che condividere il suo pensiero, puo' darsi vi sembri un po' provocatorio, anche a me lo sarebbe sembrato tre o quattro anni fa, quando ancora non avevo iniziato le mie ricerche sul mondo Spirituale. Ecco un riassunto di quanto potrete leggere meglio in Inglese ed un mio commento. In base ai racconti di esperienze di pre morte, alla lettura delle opere di Swedenborg, di George Ritchie ecc., Kevin é giunto alla conclusione che il sesso, se praticato in modo moderato e senza mai abusare, non é preso in considerazione da Dio come peccato. Persino gli omosessuali non hanno ricevuto "rimproveri" durante le esperienze di pre-morte, relativamente al loro comportamento, che é stato semplicemente ignorato dagli Esseri Di Luce da loro incontrati. Kevin aggiunge che in ogni cosa la moderazione é il metro da adottare per evitare di allontanarci troppo dai nostri scopi fondamentali: ricongiungerci a Dio, dopo aver sperimentato la materia. Si tratti del sesso, del denaro o del gioco d'azzardo, nessun comportamento, nessun "vizio" é in assoluto buono o cattivo, positivo o negativo. Le "addictions" ovvero i vizi, non sono solo quelli "classici": qualsiasi eccessivo attaccamento alle cose terrene puo' portarci, dopo la morte, in posti sbagliati, addirittura "cammuffati" da Paradisi. Bruce Moen ci viene in aiuto, descrivendoci nei suoi libri questi "Paradisi vuoti" (vuoti perché privi di Amore) dove si ritrovano gli Spiriti che hanno in comune una "manìa", una falsa credenza. In questi posti, situati nel Focus 25 (clicca per andare al link) secondo la "mappa" che egli ci fornisce, nessuno si accorge di essere all'inferno, dato che ci si ritrova fra persone che condividono le stesse idee, realizzate pero', in maniera maniacale! Per esempio, una bigotta si ritrovera' in un mondo fatto di Chiese, oratori, processioni, ecc, ma dopo anni o secoli (il tempo come lo percepiamo noi, lì non esiste), potebbe stancarsi di questa vita così monotona e cominciare a mettere in dubbio le sue idee. A questo punto lo Spirito si "apre" al contatto con gli Helpers (Angeli o Spiriti che si dedicano ad aiutare gli altri) e puo' seguirli nel "vero Paradiso. Dall'Inferno, insomma si può uscire, ma nessuno, neanche Dio, puo' forzarci a farlo. Perché, allora, il sesso é sempre stato ed é ancora visto come un peccato? A mio avviso ( e qui non é più Kevin a parlare) furono piu' esigenze socio culturali ed eugenetiche a far nascere i primi divieti e tabu', che non precise indicazioni religiose. Mi vien logico pensare che, in epoche in cui non esisteva la scrittura, doveva essere molto difficile stabilire chi dovesse ereditare un pezzo di terra o una capanna, ognuno avrebbe potuto vantare diritti perché figlio, nipote o fratello del defunto. Con il progressivo inurbamento, dovette divenire ancor piu' importante stabilire quali fossero i membri di una determinata famiglia e quindi si dettarono regole sempre piu' precise e severe in merito alle unioni fra i due sessi: era necessario avere la certezza del diritto, quindi i figli dovevano essere riconosciuti dal padre anche se generati da piu' donne. La rigida ossevanza di norme igieniche poi, indussero a vietare le nozze fra consanguinei, forse in base all'osservazione di nascite deformi in membri della stessa famiglia che oggi sappiamo, possono portare tare ereditarie nascoste nei loro geni, tare che non si manifestano, a seguito di "incroci" con persone diverse. Un sesso controllato ed irregimentato nell'assoluta reciproca fedelta' era anche una garanzia per i discendenti, per la societa' tutta e per la donna che, almeno così, si sentiva tutelata, non essendole permesso di essere indipendente. Tutto cio' non sfuggì di certo all'attenzione delle caste sacerdotali, avide di potere, che pensarono bene di imporre divieti e tabu' su una funzione che, fino ad allora era stata controllata solo dalle leggi della natura.... Mi pare ormai chiaro che le regole scritte nei Sacri Testi di tutte le antiche Religioni siano solo un insieme di norme civili, sociali ed igieniche (sesso libero significa anche diffondere facilmente malattie veneree), dove le "leggi divine" (sempre che siano state veramente dettate da un Essere sovrannaturale), sono solo una minima parte. Gesu' disse che ci lasciava un'unica legge, quella dell'Amore, che andava a sostituire tutte le altre, dato che tutte discendono da essa! Se il sesso significa dare gioia ad un altro essere umano, perché dovrebbe essere un "peccato"? Questa parola, ve l'ho già detto, originariamente significava "mancare il bersaglio" e possiamo venir meno al nostro scopo finale (tornare a Dio) abusando col sesso, con l'alcool... o con la filatelia! Kevin ribadisce che la MODERAZIONE é il giusto modo di vivere la nostra vita. Appare perciò totalmente assurdo che dopo 2000 anni tanti uomini si ostinino ancora a seguire quanto fu scritto piu' di 5000 anni fa, prima della venuta di Cristo, adorando libri scritti dagli uomini, modificati, interpretati "ad usum delphini", dimenticando la moderazione anche in questo e facendosene scudo per giustificare guerre e massacri che ancora oggi si commettono " IN NOME DI DIO". Webmaster |
LE STRAORDINARIE RIVELAZIONI SULL'ALDILA', OTTENUTE DAL DOTT. MARK MACY TRAMITE STRUMENTI ELETTRONICI. Visitate il Sito del Dr. Macy. I segnali radioTV riempiono la stanza in cui ci troviamo e, se i nostri occhie le nostre orecchie fossero state create in modo leggermente diverso, saremmo in grado di vederli e sentirli, né più né meno come possiamo vedere i raggi di sole che attraverso la finestra illuminano i mobili o sentire il gatto che fa le fusa sulle nostre ginocchia. Se potessimo vedere i segnali radio-tv tutt'intorno a noi, saremmo comunque sopraffatti dalle tante canzoni, dai conduttori, dalle commedie, dai film, dai telegiornali, ecc. che cercherebbero ognuno di catturare la nostra attenzione. Ma i segnali radio variano in vibrazioni o frequenze, sicché ognuno rimane distinto dagli altri, sebbene viaggino tutti insieme nello stesso spazio. In effetti i circuiti elettronici all'interno degli apparecchi radio e tv, possono sintonizzarsi su un singolo segnale, permettendoci di ascoltare un solo programma inviato da una sola specifica stazione. I segnali sono separati l'uno dall'altro dalla frequenza, sicché non possono sommergerci. La stanza in cui siamo é anche piena di innumerevoli regioni di esistenza aldilà del mondo fisico, tutte brulicanti di vita ed anche in questo caso, se i nostri occhi ed orecchie potessero vederli e sentirli, la stanza sarebbe zeppa di una folla caotica e noi saremmo completamente sovraffatti dalla presenza di tante entità. Parimenti i tanti livelli di esistenza coesistono nello stesso spazio, ma ogni livello rimane distinto dalle sue proprie vibrazioni. In tal caso non si tratta di frequenze radio-tv, ma piuttosto di vibrazioni della coscienza che rendono ogni livello di esistenza unico e riservato, sicché gli abitanti e le attività di quel reame non vengono disturbate dai tanti altri esseri che popolano gli altri luoghi, tutti brulicanti di vita. Noi possiamo imparare a sintonizzarci su alcuni di questi livelli con la meditazione, con cui impariamo ad "aggiustare" le vibrazioni delle nostre coscienze. Teoricamente dovremmo riuscire a connetterci con questi livelli se avessimo i dispositivi tecnologici adatti... bene nel nostro caso la teoria sta diventando realtà! Stiamo infatti iniziando ad imparare quali tipi di equipaggiamenti servono per contattare le altre dimensioni: cio' é proprio l'ITC, le comunicazioni strumentali trans-dimensionali. E' naturale che prima di sviluppare questi apparati sia opportuno capire come siano fatte queste dimensioni che sono virtualmente infinite come numero e diversità. Le religioni hanno provato a classificarle da diversi secoli addietro, mentre piu' recentemente lo ha fatto anche il Monroe Institute. Io ed i miei Colleghi ne abbiamo esplorate parecchie ed abbiamo parlato con molti esseri che le abitano e ne é risultata una classificazione eccezionalmente semplice e facile da capire. Il Livello Astrale é un mondo dalle forme simili a quelle terrene, sebbene le sue strutture siano piu' facilmente modificabili col pensiero e la volontà. Comparato al nostro, esso ci sembrerebbe un mondo più etereo e sottile, ma non é così per i suoi residenti: a loro appare tanto solido e reale così come a noi appare il nostro. Esso é composto di tantissime suddivisioni che variano a seconda del livello di vibrazioni. I Parapsicologi lo dividono spesso in 4° e 5° livello, ma in ogni caso la regola é sempre la stessa: quanto piu' é bassa la vibrazione, tanto più densa é la materia. Dopo aver abbandonato il corpo, molti dicono di risvegliarsi nel propio corpo astrale che vive in quella specifica regione dove la "materia" vibra ad una velocità compatibile alla "materia" del nostro corpo astrale. Tale frequenza vien spesso chiamata home frequency ovvero "frequenza personale" (o di casa nostra per tradurre letteralmente dall'Inglese- ndr-). Noi creiamo questa frequenza durante la nostra esistenza sulla Terra e nell'Aldilà, attraverso i nostri pensieri, gli schemi mentali e la comprensione della Spiritualità.
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Vivere in provincia ha, a volte, i suoi vantaggi, come godersi le prime visioni per meno di 5 Euro. Non mi son lasciato infatti scappare l'opportunità di andare a vedere il film vincitore della Palma d'oro, oltretutto era un film su NOI Amputati. Il racconto é molto semplice, ma Moretti riesce ad arricchirlo con particolari tratti di certo dalla realtà (sarei curioso di sapere se ha avuto parenti "Amputati" O SE SI é SOLO DOCUMENTATO). Lui (Moretti) é uno psicanalista di successo che vive in una Città delle Marche (Ancona, credo) con una famiglia "normale", composta dalla moglie e due figli, una ragazza sui 16 ed un maschio di circa 18 anni. La prima parte é dedicata ad una descrizione della loro, tranquilla, vita di tutti i giorni, poi, LA TRAGEDIA. Il ragazzo infatti perde la vita a causa d'un incidente in mare (rottura del boccaglio del respiratore?), mentre il padre era corso a casa di un suo paziente, in piena crisi depressiva, perché aveva scoperto di essere ammalato di cancro. Comincia così un'analisi spietata dei risvolti della tragedia: la famiglia,prima unita e felice, si spezza, lui dorme in un'altra stanza, non riesce a mantenere vivo il rapporto con la moglie e la figlia, addirittura cessa di lavorare, non essendo più capace di gestire i problemi psicologici dei suoi pazienti, che egli mostra chiaramente di non ritenere importanti, se confrontati ai suoi. In alcuni gesti, come fare a pezzettini le bucce d'arance o baciare i vestiti del figlio ancora appesi nell'armadio ed in alcune parole ("MI FAI PENA, POVERO CARO!) possiamo riconoscerci tutti. Data la negatività del giudizio morale che emerge dalla mia personale esperienza, NON LO CONSIGLIO A COLORO CHE HANNO PERSO UN FIGLIO DA POCO TEMPO, DICIAMO CHE DOVREBBERO ESSERE PASSATI ALMENO CINQUE ANNI, prima di poter seguire, in modo abbastanza SERENO E DISTACCATO quest'opera, certamente molto bella, ma che non offre alcun aiuto a chi ne ha bisogno, anzi potrebbe peggiorare uno stato depressivo, incoraggiando, anziché la voglia di reagire, quella di lasciarsi andare. Webmaster. Immagini tratte dal Sito:http://www.wema.com/nannimoretti/stanza.htm |
Milioni di siti Internet e testate giornalistiche stanno, in questo momento, parlando e commentando da ogni punto di vista la tragedia del WTC e del Pentagono alla quale abbiamo assistito tutti, praticamente in diretta. Cosa altro aggiungere? Dal mio modesto osservatorio vorrei solo invitarvi a meditare ed a pregare, ma non snocciolando antiche formule imparate a memoria fin da bambini. Vi vorrei suggerire un diverso modo. Pregare significa entrare in contatto con le entità di Luce che, credetemi, non ci hanno abbandonato in questo momento così buio della nostra storia, Essi NON POSSONO interferire col nostro Libero Arbitrio, anche quando la volonta' di pochi malati di mente, concepiscono e mettono in atto un piano così mostruoso. Questi poveri mentecatti meritano solo la nostra pietà, insieme alle vittime innocenti, perché come disse Gesu' sulla Croce, "Non sannno quel che si fanno". Essi si troveranno faccia a faccia con le loro vittime e col dolore che hanno provocato nelle loro famiglie, carnefici e vittime insieme a giudicare le loro orribili azioni, a vergognarsene fino a voler sparire. Ma nell'Aldilà non si puo' sfuggire alle proprie responsabilità. Se Giustizia Divina esiste, quale miglior punizione potrebbe toccare a questi derelitti che hanno permesso ad altri ben piu' feroci assassini, purtroppo ancora presenti sulla faccia della terra, di impadronirsi delle loro deboli volonta', facendosi plagiare fino al punto di offrirsi come kamikaze. Preghiamo con animo pacato, inviando AMORE e Luce a tutte le vittime, buoni e cattivi, perché trovino la strada per uscire dalle macerie dei palazzi, perché non restino collegati a questo mondo in cerca di vendetta, ma perché possano andare avanti e dimenticare l'orrore che hanno vissuto. La tecnica é molto semplice: rilassatevi, tirate due o tre respiri profondi ogni minuto per tre o quattro volte e poi cercate di focalizzare i vostri pensieri su un momento bello della vostra vita, un momento in cui avete provato un intenso sentimento d'amore e di gioia, come potrebbe essere la prima volta che avete abbracciato un Figlio appena nato o vi siete sentiti parte della Natura. Webmaster. Per saperne di piu', cliccate QUI per leggere quanto ha "visto" Bruce Moen dopo l'attentato di Oklaoma City. Oppure cliccate qui per leggere delle sue missioni di salvataggio al WORLD TRADE CENTER |
Domenica 20 Maggio 2001ho perso un grande Amico, un Amico che mi aveva tenuto compagnia fin dall'infanzia con le sue canzoni "scumbinate" (pazzarellone) e la sua musica allegra e scacciapensieri. Persino in epoca di rigida censura televisiva era riuscito, con la sua simpatia, unita a quella di Gegé Di Giacomo (il suo batterista), a parlare in maniera scanzonata della "Morte", dileggiando la cupa atmosfera di cui era intrisa la canzone "...e la barca tornò sola", causando anche un putiferio nelle alte sfere della RAI. Dalla Rete gli invio questo saluto, sotto forma di una lettera, una lettera non d'addio, ma di arrivederci, perché Don Renato rientra nel novero delle Persone care che sono certo, incontrerò nell'Aldilà, anche perché Egli credeva fermamente in un'Altra Vita: secondo quanto riferito da alcuni rotocalchi, era in costante contatto con la Madre che lo avrebbe anche aiutato a superare un grave ictus occorsogli una diecina di anni fa. Caro Maestro, te ...anzi.. VE ne siete andato nel sonno (uso il Voi come é costume, da Napoli in giù, quando si parla con una persona verso la quale si nutre grande rispetto), lasciandomi con l'amaro in bocca per non avere avuto l'opportunità di venirVi a trovare a Roma, a casa Vostra, nonostante il Vostro gentilissimo invito.... Scusatemi ma non ho osato....io saprò forse strimpellare sulle tastiere e comporre qualche canzone, ma non conosco Nicola, lo sapete, era un Vostro grande ammiratore anche lui e proprio la canzone della barca era la sua preferita.... quante volte l'avevamo ascoltata in auto durante i nostri continui viaggi verso l'Ospedale, una volta abbiamo anche provato a registrarla assieme, "....Così gliela fai sentire al tuo Amico Carosone!" mi disse. Ebbi l'onore ed il piacere di stringerVi la mano e di scambiare poche parole con Voi durante un concerto che teneste qui a Lauria, perciò mi permisi di scriverVi, nell'agosto del 94, a pochi mesi dalla dipartita di Coco', per ringraziarVi di aver saputo donare il sorriso ad un bimbo gravemente ammalato. Mi rispondeste subito con una lettera dolcissima e piena di umanità che ho deciso di pubblicare sul sito. Vi giunga dal profondo del mio cuore tutta la mia gratitudine e la mia ammirazione per la Vostra grande Arte e per tutti i bei momenti che le Vostre canzoni mi ricordano, ogni volta che le ascolto, da "Torero" a "Pigliate 'na pastiglia", continuando con "T'é piaciuta" e "Quella là"..... Arrivederci, Don Renato! Vostro: Claudio (Socio del Fan- Club ) ".....e mmò, sapite che ajta fà?" Jate tutt' 'nsiemme a ssunà!! (E adesso sapete che cosa fare? Andate tutti insieme a suonare !" Cipì |