TERZA PAGINA
(Ultimo articolo del 29-08-08)

DIVIDE ET IMPERA! (29-08-08)

(Ovvero: Amare Riflessioni Sui Raduni)

Il Leopardi, già ai suoi tempi, faceva notare che i difetti principali degli Italiani sono l'individualismo e la mancanza di senso civico.
 Da allora nulla è cambiato, tanto che W. Churchill ebbe a dire che "...un Italiano, un partito, due Italiani 4 partiti..."
(ed io aggiungerei, purchè in tali 'partiti' si nominino un Presidente, un Vice ed un Tesoriere).

In questo insolito editoriale dagli iniziali accenti storico-letterari, vorrei esprimere tutto il mio disappunto per l'annullamento del 4° Raduno PdA, dovuto sia a motivi organizzativi indipendenti dalla nostra volontà, sia a scarso senso della partecipazione già riscontrato in occasione dei precedenti.  Teoricamente dovremmo essere più d'un centinaio -almeno a giudicare dai voti del sondaggio- ma a tutt'oggi sono più le defezioni annunciate che non le promesse di partecipazione!
Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda: dal chiedere l'albergo che ospita piccoli animali da compagnia alla possibilità di seguire la dieta "Veg", dalla la sede non  adatta, alla proposta di zone con più ricchi scorci paesaggistico e condizioni meteo migliori, per non parlare delle date e dei costi!
 Nella pur breve esperienza fin qui condotta, ho dovuto constatare che, purtroppo, si rischia sempre di scontentare tutti e di non accontentare nessuno, oltre a suscitare altrui gelosie, perchè un ulteriore convegno di Parapsicologia potrebbe distogliere appetibili relatori, oltre alla "clientela".
Anche per questi motivi vi confesso che la mancata disponibilità del Mater Gratiae ed il "casuale" intoppo professionale non mi sono dispiaciuti tanto:  andando avanti avrei creato più scontenti che soddisfatti!  Ben fanno Cutolo & Soci ad affidare tutto (pagando coi VOSTRI soldi) ad un'agenzia viaggi ed a pretendere un congruo anticipo diversi mesi prima della data del Convegno, conoscendo l'atavica allergia dei propri connazionali alle prenotazioni. Solo sborsando denaro (in anticipo!) siamo capaci di mantenere gli impegni presi, e se questo vale per i Medium- vale anche per i Raduni, poichè il sottoscritto è sempre più convinto che il denaro, nella  nostra Associazione Virtuale,  non dovrebbe averci quasi nulla a che vedere!
Cosa fare allora se ci si vuole incontrare? Beh, c'è solo l'imbarazzo della scelta!
Antonella2  ne ha organizzato uno a Roma per il 6 Settembre, Enrico ed Adry terranno un Seminario per il 16 , mentre  per il 1° Maggio -sempre a Santa Marinella- hanno in mente un Convegno.
Poi, a Cattolica, c'è quello del Movimento della Speranza, ed in Primavera si spazia dal mega congresso di Nicola Cutolo a quello immediatamente successivo della sua concorrente Paola Giovetti , per non parlare di San Marino e di Taranto... e vi faccio grazia di tanti e tanti altri di cui non sono a conoscenza. Purtroppo dobbiamo amaramente constatare che anche qui da noi il Paranormale sta diventando un business, come avviene già da tempo oltreoceano, perciò preferiamo ritirarci in tempo, dato che  stiamo ricevendo pressioni da più parti, affinchè anche la PdA entri nel giro.
Questo non ci piace assolutamente. Alla fin fine che cosa importa se NOI non abbiamo un Raduno tutto nostro? Quei pochi che vorranno incontrarsi nel reale potranno farlo ugualmente, ma  in piccoli gruppi ossequiosi al principio del "divide et impera"... ma mi raccomando: che siano composti da 3 persone:
PRESIDENTE, VICE PRESIDENTE E TESORIERE, nel pieno rispetto dell'Italica tradizione,
(il  che fa anche rima con SPARTIZIONE!)

E allora perchè aspettare? ARMIAMOCI E... S-PARTITE!!

P.S.  IO NON MI SENTO ITALIANO MA PER FORTUNA, O PURTROPPO, LO SONO! (GIORGIO GABER)

Webmaster

 

IL CASO ELUANA (22-07-08)
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Eluana è un caso diverso da Welby, ma i loro "casi" nascono entrambi dal nostro eccessivo e morboso attaccamento alla vita del corpo fisico.
Se accettassimo definitivamente il fatto che la vita
NON è UNICA, tutte queste situazioni al limite non esisterebbero.
 Eluana non doveva dall'inizio essere mantenuta artificialmente imprigionata in un corpo danneggiato e, se avesse voluto continuare la sua esperienza, avrebbe potuto tranquillamente reincarnarsi anche subito. Ora è tardi....
Ve la sentireste di viaggiare su un'auto col motore grippato, aggiungendo olio ogni 10 Km, se lo aveste saputo prima di trovarvi in mezzo al deserto, senza altre prospettive diverse dal continuare a camminare ed aggiungere olio al motore?
L'errore è stato iniziale e purtroppo ora si deve continuare sulla strada intrapresa
(cioè tenerla in vita), perche' solo lei potrebbe dirci cosa fare ora.
Nel dubbio astieniti, dicevano i miei antichi colleghi, ma nella certezza che una malattia inesorabile ucciderà prima o poi un paziente come Welby, non dovrebbero esserci dubbi: astenersi dall'accanimento terapeutico quando la vita del paziente non è più degna di tal nome, quando sappiamo con certezza che anche un minuto in più è un minuto di dolore e...sedare dolorem divinum est.
Del resto, possiamo pensare che queste vite vegetative servano a far sollevare il sopito dibattito sulla vita e la morte, sopito dal materialismo e dall'orgoglio umano che troppo spesso ci fa dimenticare il nostro unico, comune destino finale. Forse un giorno questi eroi come Eluana, Welby, Terry Schiavo e tanti altri di cui non conosciamo nemmeno i nomi, vedranno che il loro sacrificio non è stato vano, quando finalmente troveremo il modo di comunicare con chi è in coma...
o meglio, quando scopriremo ufficialmente che la telepatia esiste.
Webmaster

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LETTERA  APERTA AI GENITORI DI CICCIO E TORE  
(09-04-08)

Carissimi Rosa e Filippo.

Permettetemi di chiamarVi per nome, come se fossimo vecchi amici, perchè chi vi scrive piange anch'egli la perdita di due Figli, sebbene non sia avvenuta in modo così traumatico.
Non so se leggerete mai questa lettera che Vi voglio indirizzare, oltre che a mio nome, anche da parte di tutti gli altri Genitori Amputati che frequentano questo Sito e che son certo condivideranno ampiamente.
 Capiamo perfettamente il vostro dolore, il vostro strazio e Vi vorremmo essere vicini anche per offrirVi, attraverso un abbraccio, tutta la nostra solidarietà,  per esortarvi a reagire, a risollevarVi dopo tanto orrore. Lo sappiamo bene che non è facile, che nei primi tempi è arduo soltanto sopravvivere, ma vorremmo che sapeste che in tanti ci stiamo riuscendo e che anche Voi potrete farlo. Attraverso un continuo contatto virtuale ed anche personale, noi tutti ci stiamo reciprocamente dando una mano, perchè abbiamo capito che da tali tragedie si esce solo aiutando il Prossimo.
Non ci sarà mai alcun  bene materiale -per quanto grande sia- in grado di consolare nessuno di noi, mentre regalare un sorriso a chi è afflitto dal nostro stesso dolore, ci riempie il cuore di una reciproca ed  ineffabile gioia.
Se doveste giungere su queste pagine, son sicuro che saranno stati i vostri ed i nostri Angioletti ad averlo voluto, ed in tal caso Vi assicuro che saremo tutti pronti a sostenerVi moralmente al massimo delle nostre capacità. Leggendo quanto è scritto su questo Sito, forse anche voi pian piano otterrete un po' di serenità, sapendo che Ciccio e Tore avevano -come tutti- una missione da compiere nella loro breve vita,  facile da intuire per noi che sappiamo che 
NULLA AVVIENE PER CASO.
 
Attraverso la Loro dolorosa esperienza terrena, i Vostri Angeli  hanno fatto sì che l'attenzione della gente e delle Autorità si volgesse sui pericoli che gravano sui nostri figli, pericoli che si annidano dappertutto nella nostra Italia, così bella ma anche così degradata, tanto che non è in grado di offrire sufficienti strutture adeguate per il gioco ed il tempo libero dei bambini. Da un altro lato,  Essi hanno avuto anche il compito d'inviare un severo monito ai responsabili della giustizia che non possono e non devono mandare in carcere nessuno senza prove e testimonianze più che certe.
Non ci resta che sperare che il Loro sacrificio non sia stato vano e che le cose cambino in fretta per il bene di tutti. Siamo altresì certi  che, dopo il grandissimo segno che vi hanno dato, facendo in modo che la verità venisse a galla, Ciccio e Tore Vi rassicureranno della Loro costante, anche se invisibile presenza, attraverso segni inequivocabili, così come fanno i nostri Angeli, perchè i Loro Grandi Spiriti continuano a vivere in un mondo meraviglioso dove ogni dolore ed ogni sofferenza terrena vengono cancellati dall'Amore Infinito del nostro Creatore .

Con immenso affetto: Claudio WM e tutti gli Amici della PdA 

 

....E SE GESù AVESSE AVUTo UNA NDE? (22-03-08)

L'incredibile storia che ci è stata raccontata fin da quando eravamo bambini di Gesù che al terzo giorno resuscitò dalla morte, agli occhi di un moderno studioso di fenomeni così detti "paranormali", non è poi tanto assurda. Che ci siano casi simili ogni giorno in tutto il mondo, non è certo un mistero e solo in USA se ne contano a migliaia, da Dannion Brinkley ucciso da un fulmine in poi. Vi ricordo che anche il Dr. Rodonaia resuscitò dopo tre giorni passati nella cella frigorifera dell'obitorio, sotto gli occhi terrorizzati dei suoi colleghi anatomo-patologi che avevano iniziato l'autopsia. Nulla di strano quindi, che anche Gesù possa esser stato "rimandato indietro", come affermano tante persone ai giorni nostri e mi meraviglio di non aver ancora trovato nessun articolo che avanzi tale ipotesi.
 Rimandato indietro
, perchè la sua missione non era ancora terminata e la missione, per Lui e per tutti, è quella di dire al mondo che la morte è solo un passaggio e che dall'Aldilà si può tornare, nel vecchio come in un nuovo corpo fisico.  Successivamente, Egli avrebbe continuato a girare per il mondo e non è da escludere l'ipotesi che si sia recato in India, in Tibet e persino in Giappone, dove sarebbe "morto" definitivamente ad oltre cent'anni di età in un piccolo villaggio del nord, ( Link) dove ancora oggi le anziane donne del posto venerano una tomba con sopra una croce, simbolo religioso totalmente estraneo alla cultura di quella piccola ènclave.
 Shingō, conosciuta anche come [La] Casa di Cristo , è un villaggio situato nel Distretto di Sannohe, Aomori, Giappone. La città sostiene di essere l’ultima casa di Gesù, sepolto nella locale “Tomba di Gesù” (nome insolito). Quindi, o Gesù non è morto sulla croce per i peccati di tutti gli uomini, o è davvero resuscitato per continuare la sua esistenza in Giappone....
Comunque, secondo la leggenda locale Gesù si recò in questa sperduta regione orientale e  vi morì all’età di 106 anni,dopo aver messo su famiglia con una donna giapponese e aver avuto tre figlie da lei.   A sostegno di questa tesi c’è da dire che in questa città (almeno così sostiene questo sito) ci sono usanze strane, quasi tutte legate all’Ebraismo, tra cui quella di far indossare ai neonati vestiti con la stella di David, o disegnare una croce nera sulla loro fronte, o usare apa e aya per dire papà e mamma (termini che derivano dal linguaggio ebraico). Tralasciamo il fatto che nessuno degli abitanti è Cristiano, nemmeno il tipo che ha nella propria fattoria la tomba di Gesù e quella di Maria  Tutta questa storia nasce poco dopo la seconda guerra mondiale, quando vennero trovati dei documenti che raccontano la storia.
Gesù sarebbe stato due volte in Giappone, una a 21 anni quando si recò a studiare religione vicino al monte Fuji, l’altra a 33 anni, dopo essere risorto... grazie ad una NDE ?
Vi garantisco che la storia non l’ho inventata io…provate a cercare su Internet e vedrete......
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DOVE STA ANDANDO A FINIRE L'UMANITà ? (16-01-08)

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Nel libro, Quando I Fantasmi Parlano, Mary Anna Winkowski, la Medium che, come vi abbiamo riferito in un recente articolo  é la consulente del serial TV Ghost Whisperer, racconta che molti spiriti "bloccati" si radunano nello studio di registrazione televisivo, proprio come farebbero dei "fans" in carne ed ossa, nella speranza di essere contattati, finchè non capiscono che Jennifer Love Hewitt non è in grado di comunicare davvero con i fantasmi come fa Melinda.

Questi poveretti hanno sentito dire che lì c'è qualcuno che può vedere e parlare con loro (in uno stato intermedio di esistenza, ovvero prima di "passare" nella Luce, non siamo dotati di super-poteri! ) e così vanno a casa sua o di altri componenti della troupe, sperando di attirare la loro attenzione.  Quando però capiscono che queste persone non possono vederli, i fantasmi ritornano sul set, solo per causare altri problemi.
La Winkowski ci spiega che in ogni luogo ove è presente un livello di energia psichica elevato, gli spiriti ancora legati alla terra si affollano, come per esempio negli ippodromi, che lei vede spesso stra-colmi dei fantasmi di fantini,  stallieri,  istruttori e  vecchi giocatori d'azzardo, tutti ancora desiderosi di fare ancora ciò che facevano da viventi.
Altri luoghi dove é possibile per un Medium vedere tali  spiriti sono i Pronto Soccorso degli ospedali, i bar, gli stadi ed i teatri, ma anche posti molto più tranquilli, come le case di riposo per anziani. 
La Winkowski dice che la maggioranza degli spiriti bloccati sono uomini che aspettano il passaggio delle loro mogli e che raramente vede delle donne in attesa dei loro mariti, segno forse che noi uomini siamo  più fedeli delle nostre compagne, almeno dopo morti?      ;-)
 Mary Ann aggiunge che l'inferno è una situazione mentale in cui 
"l'irreale sembra essere reale", un livello di esistenza dove persiste il richiamo dei sensi senza possibilità di alcuna gratificazione.
(Vedi la NDE del Dr. Ritchie)
Per i Non-Ancora-Trapassati la distinzione fra il vero ed il falso comincia proprio là.
Purtroppo al giorno d'oggi questa situazione "infernale", é diventata tangibile anche qui sulla terra per la maggior parte degli esseri umani e gli esempi sono sotto gli occhi di tutti.
Molte persone scambiano gli attori coi personaggi che interpretano sullo schermo e si pongono come obiettivo primario della loro vita un incontro coi loro divi, immaginati simili a dei, contribuendo così a creare una società che poggia le sue fondamenta su falsi ideali, senza rendersi conto che, nella vita di tutti i giorni, i loro "dei" sono persone normalissime.
Non meravigliamoci allora se anche dopo la morte tali individui chiedono aiuto alle persone sbagliate, così come fanno i poveri fantasmi "bloccati" che frequentano il set di Ghost Whisperer...
Potremmo andare avanti all'infinito con altri esempi simili come  il mondo dello sport, dove i tifosi fanno a botte solo per sfiorare i loro idoli, quei "guerrieri" che scendono nell'arena per combattere il nemico e, pur non essendo affatto militarista, mi sento in obbligo di obiettare che -semmai- tale entusiasmo dovrebbe essere indirizzato verso coloro che in ogni epoca son sempre stati degni del nome di "guerrieri", cioè i nostri soldati che combattono in tante guerre vere, rischiando la loro vita per difenderci dai millantati nemici della civiltà e della democrazia.
Questi comportamenti ci abituano ad accettare l'immaginario come reale e viceversa: diventando sempre più materialisti ed allontanandoci dalla spiritualità,  ne consegue che le nuove generazioni hanno un solo scopo nella vita: DIVERTIRSI...
Oggi si guarda al Creato attraverso gli occhi degli scienziati, dei politici, degli uomini d'affari, dei giornalisti, degli attori e dei cantanti che sono i veri e propri moderni sacerdoti che cercano di convincerci a seguirli nei loro templi che si chiamano ipermercati, teatri, stadi, ecc. togliendoci ogni possibilità di ragionare "di testa nostra", ma la vera spiritualità viene così relegata al mondo dei Filosofi e dei Santi, perchè non è più un fine importante da raggiungere, come invece veniva insegnato al tempo degli antichi Greci che predicavano il "Conosci te stesso".
Noi sappiamo che non è così e che quest'ultimo deve essere l'obiettivo primario di ogni essere umano degno di tal nome e, pur non volendo invitare i nostri Lettori ad una vita totalmente ascetica, vogliamo metterli in guardia contro i pericoli di una società che, soprattutto attraverso la televisione, espone noi ed i nostri figli alle tentazioni della materia.
Quanta bramosia, quanta invidia guidano la nostra economia "capitalistica" e quanta collera alimenta il terrorismo, per non parlare della lussuria che ci viene sbandierata gratuitamente sul grande e sul piccolo schermo, oltre alla superbia dei cosìdetti "campioni" dello sport, la cui bravura viene arrogantemente messa in mostra con comportamenti a dir poco esibizionistici.
Nemmeno la Scienza è immune da tali vizi/virtù. Per cosa pensate che la NASA l'ESA e tutti gli altri enti di ricerca spaziale si battono?
Anche in questo caso per il denaro che giunge come "ricaduta tecnologica" della conquista dello spazio (pensate all'alluminio in foglio per i cibi, ai cellulari, ai navigatori satellitari), sebbene venga da chiedersi se le speranze di trovare altre forme di vita al di fuori del nostro pianeta non nascondano un inconfessato bisogno degli scienziati di trovare in altre intelligenze aliene quel Dio da lungo tempo dimenticato dai più, proprio grazie agli sforzi fatti dalla Scienza stessa in tal senso.
Questi ed altri dei sette peccati capitali sono oggi diventati invece delle
seducenti virtù, che attirano le masse verso comportamenti sempre più lontani dalla Spiritualità ed è ora di tirar fuori la testa dalla sabbia e guardarci intorno.
Viviamo in un'epoca di decadenza morale, un tempo in cui l'egocentrismo, l'intolleranza, l'odio, l'ipocrisia, il disordine e la paura la fanno da padroni; siamo diventati edonisti, materialisti, alla continua ricerca del piacere e della gratificazione dei sensi, perfino grazie all'uso sempre più popolare di droghe una volta riservate a ristrette élites di benestanti, quali l'eroina e la cocaina.
Nessun dubbio che tutto ciò sia causato dalla perdita dei valori spirituali, soprattutto dalla perdita della fede nella sopravvivenza della coscienza dopo la morte fisica.
Non dimentichiamoci perciò, che un solo scopo è importante nella nostra vita, ovvero la ricerca del Divino, stimolata dalla fede nell'immortalità dello Spirito.
Senza questa Fede, tutto il resto non ha senso.

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TRADOTTO ED ADATTATO DAL WEBMASTER DA UN ARTICOLO DI METGAT BLOG

LA COSCIENZA DIPENDE DAL CERVELLO?
24-10-07
La più pesante obiezione mossa contro l'esistenza dell'Aldilà è quella che nega che la coscienza possa esistere indipendentemente dal cervello. Tale obiezione nasce dalla quotidiana esperienza umana con la morte e dallo studio della fisiologia ed è molto antica, risalendo addirittura ad un gruppo di  filosofi greci, gli Atomisti, che  per primi definirono lo spirito in termini materialistici. Ipotizzando che fosse fatta di atomi, Epicuro (342-270 DC) definiva l'anima come :
"..un corpo di particelle sottili.. che rassomiglia al respiro e che possiede una certa quantità di calore"
Egli sottolineava la totale dipendenza dell'anima dal corpo, per cui quando quest'ultimo perdeva il respiro ed il calore, l'anima si disperdeva e periva. Il poeta Lucrezio fece sue le ipotesi di Epicuro e continuò la tradizione Atomistica, descrivendo la mente come un insieme di particelle estremamente piccole, specificando che tali particelle erano strettamente collegate alla vita del corpo.
 Innanzitutto faceva notare che la mente matura con l'età ed il decadimento fisico, e poi che il vino, le malattie, i traumatismi, interferiscono con la coscienza.
Infine, sempre Lucrezio, si chiedeva perchè, se l'anima è immortale, non ricorda le sue precedenti esistenze. Tali argomenti furono ripresi con più forza da Corliss Lamont, ex presidente dell' American Humanist Association, il quale osserva che:
 

*Nel processo evolutivo, l'adattabilità delle varie forme di vita all'ambiente cresce
 pariteticamente con le dimensioni del cervello.
* La mente matura ed invecchia insieme al corpo.
*Alcool, caffeina ed altre droghe influiscono sulle funzioni cerebrali.
* La distruzione del cervello causata da gravi malattie, o da traumatismi, può influire negativamente sulla coscienza, inoltre sappiamo che la visione, l'udito, etc, sono strettamente localizzati in specifiche aree cerebrali.
*Il pensiero e la memoria dipendono dalla corteccia cerebrale, per cui
è impossibile capire come potrebbero sopravvivere dopo la morte,
essendo originate nel cervello stesso.

Tali argomenti indussero Lamont a concludere che la connessione fra mente e corpo è così intima che è inconcepibile pensare che l'una possa sopravvivere senza l'altra, ricalcando in pratica quanto affermava, a suo tempo, il buon Lucrezio.
Consideriamo allora due possibili strade d'indagine: una è quella delle considerazioni logiche all'ipotesi della sopravvivenza, l'altra è quella empirica. Nel primo caso, possiamo ipotizzare che si sopravvive alla morte,
perchè non vi è nessuna prova conclusiva che la coscienza sia un prodotto del cervello. 
E' quasi un atto di fede, e come tale va accettato senza ulteriori discussioni.
Ci si chiede allora se tale sopravvivenza sia dimostrabile in modo empirico: è questa la strada scelta dall'Avv. Zammit e dai vari scienziati che oggi indagano sul mistero dell'esitenza umana.
E' stato detto che un trauma fa "perdere la coscienza" e quindi se ne è desunto che la coscienza
E' il cervello, ma... sareste ugualmente d'accordo a sostenere che facendo a pezzi una radio avremmo eliminato le voci che ci faceva ascoltare?
Nient'affatto, perchè i segnali continuerebbero a giungere ugualmente!
L'apparecchio radio (e per analogia il cervello) è solo un tramite attraverso cui le onde radio vengono convertite in suono, perciò per quale motivo non potremmo dire lo stesso del cervello?
 Il grande Ippocrate lo aveva già capito, quando affermava che il cervello é "
il messaggero della coscienza", ovvero che "la materia non produce la coscienza, ma la limita e ne confina le sue capacità" (Ferdinand Schiller -1891 Ediz. Lorimer).
Circa i traumatismi, sempre Schiller sottolinea che è il trauma ad impedire alla coscienza di esprimersi, piuttosto che esserne soppressa, e che l'amnesia corrisponde ad una sorta di "censura" che c' impedisce di ricordare, per esempio, eventi molto dolorosi.
Il Filosofo Francese Henri Bergson poi, sostiene che la materia e la coscienza interagiscono a fini evolutivi fra loro, essendo entrambi componenti imprescindibili dell'Universo stesso (
vedi Fisica quantistica!), ed anch'egli ipotizza che il cervello sia una sorta di "valvola".
I ricordi avrebbero perciò una localizzazione extra-cerebrale, così come dimostrerebbero i racconti di esperienze di pre-morte (relativamente alla fase di rivisitazione della vita), ricordi che nella vita quotidiana vengono, per così dire, "censurati", in quanto non necessari allo svolgimento delle normali attività come bere, mangiare, riprodursi, lavorare,etc. La liberazione dalle limitazioni fisiche, in quest'ottica, causerebbe non la fine, ma l'espansione della coscienza stessa che, non più imprigionata dai vincoli della materia, potrebbe continuare ad evolversi verso l'Infinito.
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Conclusioni.
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In base ai concetti filosofici qui brevemente trattati ed alle teorie quantistiche discusse in altri recenti articoli, mi pare  emergere con forza un concetto fondamentale che ci serve da guida nella nostra ricerca spirituale:
se esiste davvero qualcosa oltre la morte, si tratta non di un fatto soprannaturale o religioso, ma di una normale Legge della Creazione che dobbiamo ancora capire a fondo. Le religioni sono solo un sotto-prodotto di tali Leggi Universali, la cui ignoranza ci spinge a rivestirle di un alone di magìa.
L'Universo è costituito in gran parte da "materia ed energie oscure", così chiamate perchè non siamo ancora in grado di spiegarcele, ma della cui esistenza nessuno più dubita.  Perchè non pensare allora che anche la vita (intelligente o meno) non sia impregnata di queste misteriose entità fisiche?
Le proprietà dello spirito oggi ci appaiano "paranormali", così come poteva apparire sovrannaturale il fulmine ai nostri progenitori, ma prima o poi cominceremo a capirne i meccanismi fondamentali: che sia questa la "Rivelazione" di cui parlano gli antichi testi? Quando l'uomo non comprende qualcosa tende a "divinizzarla", a considerarla in un'ottica mistica e teologica, ma non credo che Dio ci abbia dato l'intelligenza per "star contenti al quia ", come diceva Dante, ma per indagare sempre più a fondo il Creato, affinchè attraverso tali conoscenze possiamo avvicinarci sempre più a Lui.
Ignorare l'esistenza di alcuni fenomeni PSI, come le NDE, gli ADC, la telepatia e persino la psicocinesi è assurdo, perchè troppe persone ne hanno avuto esperienza da secoli e non riteniamo assolutamente scientifico l'atteggiamento di chi ne vuol negare per partito preso l'esistenza, senza indagarli. Purtroppo la storia di Galileo si ripete ed ancora oggi esistono gli eredi di quei falsi  scienziati,
che pur di non cambiare in modo radicale le proprie idee, rifiutarono di poggiare
 gli occhi sull'oculare del suo telescopio...

Webmaster

 

Chi ha paura della Vita Dopo La Morte? (28-05-07)
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Quando i ricercatori si pongono la domanda, "Come possono essere spiegate le NDE?" essi tendono ad assumere solitamente che un chiarimento accettabile sarà fatto in termini di concetti biologici, neurologici, psicologici, con i quali sono familiari.
 La NDE sarebbe spiegata allora, per esempio, se potesse essere dimostrato quale stato del cervello, quali medicine, o quali fedi del paziente che l'ha sperimentata, fossero correlate alla NDE stessa. Quelli che hanno concluso che la NDE non può essere spiegata, presumono che non lo può essere, o non lo è stata ancora, perchè non correlata con alcuna condizione fisica o psicologica del soggetto.
Vorrei suggerire che questo approccio teso a spiegare l' NDE, è fondamentalmente fuorviante. Per quelle che sono le mie conoscenze, nessuno che ha avuto un NDE ( d'ora in poi
NDEr's -per abbreviare-) sente alcuno bisogno di un chiarimento, almeno  nel senso reduzionista mostrato dal modo di condurre lo studio da parte dei ricercatori.
Per il soggetto che l'ha sperimentata, l' NDE non ha bisogno di essere spiegata, perché è esattamente quello che è, ovvero l'esperienza diretta della coscienza che continua ad esistere indipendentemente dal corpo fisico.  E' solo per riguardo al nostro profondo e radicato paradigma materialistico che l' NDE ha bisogno di essere spiegata, o più correttamente, giustificata.
In questo articolo affermerò che è stato dimostrato empiricamente che il materialismo é falso e che adesso, quel che ha bisogno di essere spiegato è semmai il rifiuto collettivo degli Accademici ad esaminare l'evidenza ed a vederla per quello che è.

Gli Accademici sono oggi nella stessa posizione del Vescovo che si è rifiutato di guardare nel telescopio di Galileo, ma perchè è così?


Prima di porre questa domanda, mi piacerebbe dire qualche cosa sulla forza dell'evidenza che dimostra quanto i materialisti sbaglino.
Nel 1998, Emily Williams Cook, Bruce Greyson, e Ian Stevenson definirono
"le caratteristiche mentali delle NDE, ovvero l'esperienza della visione del corpo fisico da una posizione diversa nello spazio, e la percezione extrasensoriale, fatti che sostengono l'ipotesi della sopravvivenza."
Continuarono descrivendo ben
quattordici casi che soddisfacevano questi criteri.
 Da una prospettiva epistemologica [
Termine filosofico: parte della teoria della conoscenza che studia il sapere scientifico; estens., la teoria della conoscenza stessa] la percezione paranormale è la più importante.
Il materialista può, in principio, non dar conto di come una persona acquisisce informazioni genuine di eventi remoti dal suo corpo. Considerate, per esempio, il caso dove l' NDEer riferisce accuratamente le conversazioni avvenute nella sala d'attesa d'un ospedale, mentre il suo corpo è inconscio nella rianimazione.
Non c'è nessun modo per cui le informazioni attinenti possano essere state portate dalle onde sonore o dalla luce, viaggiare dalla sala d'attesa attraverso corridoi ed ascensori per raggiungere gli organi di senso della persona che giace incosciente. Eppure, quella persona si sveglia dall'operazione con tutte le informazioni esatte. Questo genere di avvenimenti -e ce ne sono molto esempi, dimostra in modo inequivocabile che ci sono vie non convenzionali attraverso le quali la mente può acquisire informazioni. Da ciò ne consegue che il materialismo asserisce il falso.

Forse la prova più eclatante è descritta da Michael Sabom nel libro "Luce e Morte".
In questo caso il paziente aveva avuta una NDE mentre la temperatura del corpo era stata abbassata fino a +15 gradi e tutto il sangue era stato fatto defluire dal suo corpo.
"Il suo elettroencefalogramma era piatto, la risposta della regione del tronco cerebrale assente, ovvero il sangue non circolava più in esso."
Un cervello in questo stato non può creare alcun genere di esperienza, eppure la paziente ha riportato una profonda NDE (Vedi Pam Reynolds NDE).
 Quei materialisti che credono che la coscienza si celi nel cervello, o che il cervello è necessario per essere consapevoli d'esistere, non possono spiegare, nella loro terminologia, casi come questo.
Un osservatore imparziale deve concludere che non tutte le esperienze sono prodotte dal cervello, e che perciò
è stata empiricamente dimostrata che il Materialismo è falso, e che la coscienza può esistere indipendentemente del corpo.

Inoltre, l'evidenza contro il materialismo non viene solo dalle NDE, ma anche da altre aree di ricerca; sia la Medianità -che è stata intensamente studiata dai tempi di William James- che i casi di bambini che hanno riferito al Dr.Stevenson esatti ricordi di vite passate, offrono evidenti prove contro il materialismo.
La migliore analisi epistemologica dell'evidenza è data da Robert Almeder: dopo una lunga disanima di molti casi di ricordi di vite passate, affermò ai suoi collaboratori che:
"...è razionale credere a reincarnazione, vista l'evidenza", o meglio: "è irrazionale non credere alla reincarnazione, vista l'evidenza."

La nostra irrazionalità collettiva si manifesta in due modi:
 
(1) Ignorando l'evidenza, e
(2) Insistendo su standards di evidenza eccessivamente severi  che, se adottati, renderebbero impossibile qualsiasi scienza basata sull'empirismo.
Uno di miei primi scontri con questo genere di irrazionalità accademica è avvenuto più di venti anni fa. Divoravo tutto quel che passava fra le mie mani sul tema delle NDE, ed ero ansioso di condividere quello che scoprivo con i miei colleghi.
Mi sembrava incredibile come volessero negare l'evidenza.
"Allucinazioni da farnmaci, ultimi rantoli di un cervello morente" , oppure: "la gente vede quello che vuole vedere",  erano solo alcune delle frasi più comunemente usate.
Ho chiesto a costoro,
 "Che ne pensate allora dei pazienti che riferiscono i dettagli della loro operazione?"
"Oh," è stata la replica, "loro probabilmente hanno solo sentito la conversazione in sala operatoria ed il cervello ha inconsciamente trasposto le informazioni auditive in forma visiva."
"Allora," ho risposto, "che dire dei casi di percezione di eventi accaduti lontano dal loro corpo?"
"Oh, quella è solo una coincidenza o una fortunata intuizione."
Esasperato, sbottai: "Allora dovete solo avere una NDE per convincervi che è tutto vero?"
Con totale indifferenza mi fu risposto in un batter d' occhio:
"A
nche se sperimentassi io stesso una NDE, concluderei che si è trattato di un'allucinazione, piuttosto che credere che la mia mente può esistere indipendentemente dal mio cervello."
Poi aggiunse che il dualismo (la tesi filosofica che sostiene che mente e materia sono indipendenti) è una falsa teoria e che non si può provare quel che è falso.
Questa fu un'esperienza forte per me, perché un uomo colto ed intelligente, mi diceva che non abbandonerà mai il materialismo, nemmeno avendo un' esperienza personale. Ho compreso due cose in quel momento. Primo, questa esperienza mi ha tolto qualsiasi voglia di disputare di questi argomenti con colleghi recalcitranti, dato che è inutile discutere con qualcuno che mi dice che le sue idee sono ormai belle e fatte e che nulla che io possa dire le cambierà. Secondo, questa esperienza mi ha insegnato che è importante distinguere tra: (a) materialismo come ipotesi empirica sulla natura del mondo, e
(b)
materialismo come ideologia, o paradigma, di come le cose "devono" essere...

Il mio collega crede nel materialismo non come ad un'ipotesi scientifica che, alla fin fine, potrebbe essere falsa, ma piuttosto come un dogma che "deve" esser vero, nonostante sia evidente il contrario.
 Per lui il materialismo è il paradigma fondamentale in base al quale tutto è spiegabile, ma che di per sè stesso non è aperto al dubbio.
Conierò il termine "
fondamaterialista" da assegnare a quelli che credono che il materialismo è una verità necessaria, non assoggettabile ad alcuna evidenza empirica. Lo chiamo così per fare un paragone esplicito con il fondamentalismo religioso. Il fondamentalismo religioso è connotato da un atteggiamento di certezza in un "nucleo fideistico" centrale. Come i Cristiani fondamentalisti sono assolutamente certi che il mondo è stato creato nella maniera descritta dalla Bibbia ( nonostante l'evidenza fornitaci dai fossili), così anche il fondamaterialista è assolutamente certo che non esiste nulla che non sia fatto di materia o energia fisica (nonostante l' evidenza fornitaci dalle NDE ed altro). Infatti, e questo è il punto cruciale, le loro rispettive credenze non hanno nulla a che fare con l' evidenza, ovvero sono entrambi convinti che è scientifico ignorare e rigettere le prove contro il materialismo!
Quando vien detto loro che esistono molti casi ben-documentati che soddisfanno i criteri richiesti, semplicemente renderanno tali criteri più severi, finchè varcano la linea divisoria tra una ragionevole richiesta di evidenza scientifica e l'irragionevole (e non scientifica) richiesta per una prova logica.

Filosofia & Aldilà
Potremmo pensare che, di tutte le discipline, la Filosofia dovrebbe essere interessata più di tutte le altre a studiare meticolosamente la ricerca sulle NDE. Dopo tutto, non è nozione comune che è proprio la filosofia a porsi interrogativi sul significato ultimo, sullo scopo della vita, sulla relazione tra mente e corpo, su Dio? Le indagini sulle NDE forniscono dati direttamente attinenti a tutte queste domande.
E allora, com'è possibile che anche la Filosofia abbia ignorato e ridicolizzato questa ricerca?
A coloro che non sono addentrati nella filosofia accademica, può giungere come una sorpresa sapere che la maggioranza dei grande filosofi accademici sono atei e materialisti e che, pur usando la scienza per supportare il loro materialismo, sistematicamente ignorano le scoperte scientifiche che invece lo contestano. Ancor più sorprendentemente, quei filosofi che non sono materialisti (ed il loro numero, penso che stia crescendo) rifiutano di studiare questi dati. Uno penserebbe che i Dualisti Cartesiani o Platoniani dovrebbero divorare impazientemente la ricchezza di dati a sostegno del loro punto di vista, che cioè la mente trascende il mondo fisico.... ma non è così.

Mi piacerebbe a questo punto condividere un'altra esperienza personale.
Nel 1970, quando le prime ricerche sulle NDE erano state appena pubblicate, assunsi l'organizzazione di un corso con uno dei Cappellani dell'università. Con grande entusiasmo cominciai a condividere con lui tutto quello che stavo imparando sulle NDE, pensando che avrebbe accolto tali notizie con profondo interesse, se non altro perchè costituivano una grossa prova di ciò in cui lui aveva sempre creduto: anima, vita ultraterrena, responsabilità ultima per le azioni del singolo, un potere più alto, [etc],
Però, con mio grande stupore, il religioso si dimostrava altrettanto disinteressato quanto lo era stato il mio collega. Quando gli chiesi perchè, mi rispose che la sua credenza in Dio era basata sulla fede e che, se queste cose erano indagabili empiricamente, non ci sarebbe stata più nessuna necessità della fede stessa, che per lui era il fondamento delle sue convinzioni religiose.
Ho allora capito
che il fenomeno delle NDE si trova fra l'incudine e il martello, perché non è preso seriamente dalle due discipline che dovrebbero essere le più interessate ad esso: Filosofia e Teologia. Una volta che Teologia e Religione aprissero la porta all'empirismo, l'evidenza potrebbe contraddire alcuni aspetti di quel che veniva creduto solamente sulla base della fede.
 In effetti tutto questo è accaduto già.
Dalle NDE, per esempio, a
pprendiamo che Dio non è vendicativo, non ci giudica nè ci condanna, e non è in collera con noi per i nostri "peccati"; di sicuro c'è un giudizio, ma tutti i resoconti appaiono concordare sul fatto che qualsiasi giudizio proviene dall'individuo, non dall'Essere di Luce.
Sembra, infatti, che tutto quel che Dio è capace di darci è Amore Incondizionato.
Ma il concetto di un Dio d'Amore che non giudica, contraddice e mina gl'insegnamenti di molte religioni, e così non v'è nulla di cui meravigliarsi se i fondamentalisti religiosi non si sentono a loro agio quando discutete con loro di NDE.

STRANI COMPAGNI
Una conclusione a cui sono giunto nel corso degli anni è che sia l'ateo che il credente hanno qualcosa in comune che, da una prospettiva epistemologica, è molto più significativo delle loro stesse discordanze. Entrambi affermano che le convinzioni sull'esistenza di una realtà trascendente, (anima, vita ultraterrena,etc.) sono basate sulla Fede, non sui fatti. Se questo è vero, allora non ci può essere nessuna evidenza che riguarda i fatti che appartengono alle credenze fideistiche.
Questo idea è così profondamente radicata nella nostra cultura che ha assunto lo "status sociale" di un tabù.  Il tabù è molto democratico perchè permette ad ognuno di credere qualunque cosa su tali materie. Questo permette al
fondamaterialista di sentirsi a suo agio perchè la ragione è dalla sua parte, dato che non c'è nessuna vita ultraterrena, sicchè quelli che ci credono sono caduti preda delle forze dell'irrazionalità e dell'illusione. Un simile ragionamento permette anche al fondamentalista religioso di sentirsi ugualmente comodo nella sua convinzione di avere Dio al suo fianco, e che pertanto quelli che credono altrimenti sono caduti preda delle forze di Satana e del male. Così, benchè il fondamentalista ed il fondamaterialista siano su opposte posizioni dello spettro di atteggiamenti possibili nei confronti della vita ultraterrena, proprio tali posizioni estreme li uniscono come "strani compagni" nelle loro battaglie contro la possibilità di raccogliere dati di fatto sull'Aldilà da parte della ricerca empirica.
Così la ricerca  va contro questo tabù, ed è ritenuta molto pericolosa per la maggior parte degli elementi basilari della nostra cultura.

Lo Scopo della Vita
La ricerca sulle NDE ha prodotto le seguente inequivocabili conclusioni:
 
gli NDEers confermano i valori comuni alla maggior parte delle religioni del mondo.
Gli scopi della vita sono la Conoscenza e l'Amore. Studi sull'effetto positivo delle NDE dimostrano che i valori culturali relativi a ricchezza, condizione sociale, possesso di beni materiali e così via, divengono molto meno importante, ed i valori eterni -Amore, cura per gli altri, acquisizione della conoscenza del divino- divengono invece della massima importanza. Gli studi mostrano che gli NDErs non solo professano a parole i valori di Amore e Conoscenza, ma tendono ad agire in concordanza con questi valori, se non pienamente, almeno più di quanto non facessero prima della loro NDE.
Fintanto che i valori religiosi vengono presentati come tali, è facile per la cultura popolare ignorarli o dare solo un minimo contributo vocale alla messa della Domenica, ma se questi stessi valori religiosi sono presentati come verità scientifiche verificate, allora tutto cambia.
Se la credenza in un vita ultraterrena fosse accettata non sulla base della fede o della teologia speculativa, ma come un'ipotesi scientifica, allora questo fatto non potrebbe essere ignorato dalla nostra cultura, poichè segnerebbe la fine della attuale civiltà basata sul profitto.

Considerate l'ipotetico scenario seguente: ulteriori Ricerche sulle NDE confermano in dettaglio quello che è stato detto sopra, ovvero che i viaggi "fuori dal corpo" sono stati ampiamente documentati mentre la tecnologia medica fa registrare un aumento dei casi come quello della Reynolds, finchè tali studi sono replicati in culture diverse con gli stessi risultati. Alla fine, il peso dell'evidenza comincerebbe a farsi sentire e gli Scienziati sarebbero pronti ad annunciare al mondo, se non come un dato di fatto, ma almeno come ipotesi scientifica altamente probabile, che:

(1) C'è un vita ultraterrena.

(2) La nostra vera identità non è il corpo, ma la nostra mente, o Coscienza.

(3) Benchè i dettagli della vita ultraterrena non siano conosciuti pienamente, siamo ragionevolmente certi che ognuno avrà una rivisitazione della sua vita, durante la quale rivivrà non solo le esperienze individuali, non solo ogni evento ed ogni emozione provata, ma anche gli effetti che il suo comportamento, positivo o negativo, ha avuto sugli altri.
(Vi ricordo che il solito meccanismo di auto-difesa utilizzato quando talvolta abbiamo messo in atto un comportamento crudele o meno compassionevole verso il prossimo sembra non funzionare durante la rivisitazione....)


(4) lo scopo della vita sono l'Amore e la Conoscenza ovvero imparare il pìù possibile, sia su questo mondo che su quello trascendente, e crescere nella nostra capacità di provare gentilezza e compassione verso tutti gli esseri viventi.

(5) Una conseguenza del punto (3) è che appare svantaggioso danneggiare un'altra persona sia fisicamente che psicologicamente poichè, se s'infligge dolore ad un altro essere vivente, viene poi provato su sè stessi durante la rivisitazione.

Questo scenario non è affatto ipotetico: ci sono già prove sufficienti per presentarlo come "probabile" o "più probabile che improbabile " basandosi sull'evidenza.
Studi futuri potranno solo aumentare le probabilità che sia esatto.


Quando questo accadrà, la ricaduta socio-culturale sarà rivoluzionaria!
Quando queste scoperte saranno annunciate dalla Scienza, diverrà impossibile per la nostra cultura continuare a comportarsi come al solito, sia economicamente che politicamente, o accademicamente parlando. Interessante sarebbe speculare su come l'economia che cercasse di allinearsi a questa linea di pensiero dovrebbe trasformarsi, ma ciò va al di là dello scopo di questo articolo.
 Le scoperte dei ricercatori marcherebbero l'inizio della fine di una cultura le cui colonne portanti sono state l'avidità e l'ambizione necessarie per raggiungere il successo in termini di possesso, ricchezza, reputazione, posizione sociale, [etc].
La cultura presente ha un enorme interesse a minare le ricerche sulle NDE, perciò tende ad ignorarle, ridimensionarle, emarginarle.

Chiuderò con una piccola storia.
C. D. Broad, un famoso Filosofo britannico della metà del Ventesimo Secolo, presidente della Società Britannica per le Indagini Sul Paranormale é stato l'ultimo  che ha creduto che esiste qualcosa di superiore, pur continuando a godere di stima internazionale
.
Verso la fine della sua vita, gli è stato chiesto come si sentirebbe se continuasse ad esistere ancora dopo che il suo corpo fosse morto e lui rispose
che si sentirebbe più deluso che sorpreso.
Non sorpreso, perché le sue ricerche l'avevano condotto a concludere che una vita ultraterrena è più probabile che non.
Perchè deluso? La sua replica fu disarmante ed onesta.
In effetti, egli aveva avuto una buona esistenza, comoda dal punto di vista materiale, ed aveva tratto diletto dall'ammirazione e dal rispetto di studenti e colleghi,
ma sapeva che non vi era nessuna garanzia che la sua condizione sociale, la sua reputazione, ed il benessere goduti, sarebbero rimasti immutati nella vita ultraterrena. Lì le regole secondo cui il successo è misurato, potrebbero essere piuttosto diverse da quelle di questa vita, ed  infatti, le storie di NDE suggeriscono che gli standard della vita ultraterreno misurano il successo non in termini di pubblicazioni, concessioni, o reputazione, ma piuttosto dagli atti di gentilezza e compassione verso gli altri.  
CONCLUSIONI

Arroganza intellettuale: in aggiunta alla normale riluttanza con cui qualsiasi idea preconcetta viene difesa contro ogni cambiamento, il paradigma dell'ateo accademico generalmente, e nella Filosofia in particolare, viene sentito come minacciato dalle scoperte della ricerca sul paranormale.
 Tanto avviene perché agli intellettuali piace considerare le loro idee come la manifestazione più alta dell'intelligenza del pianeta, se non dell'universo.
Abbracciare un modello evolutivo secondo il quale la coscienza è correlata con lo sviluppo del cervello, significa che gli intellettuali cavalcano la cresta dell'onda dell'evoluzione.
Questo loro compiacimento è minacciato grandemente dalla ricerca sul paranormale, specialmente sulle NDE, i cui risultati suggeriscono (sono tentato dire "mostrano chiaramente") che l'intelletto umano non è affatto il modello più alto dell'intelligenza universale.
L' "Essere di Luce" in molte NDE è descritto spesso come
Intelligenza Infinita ed Amore; inoltre, tra gli umani e Dio sembra che ci siano molte altre intelligenze disincarnate, ben superiori alla nostra e sappiamo che  gli NDEers riportano la sensazione di sentirsi più vivi ed intelligenti durante il viaggio fuori dal corpo.
I racconti di NDE sembrano poi confermare il punto di vista di Platone, ovvero che il corpo agisce come un qualcosa che limita l'intelligenza dell'anima, che viene -per così dire- appesantita, sicchè l'anima non é in grado di utilizzare appieno la sua intelligenza, fintanto che è incarnata nella materia.

Tabù sociale e culturale: Questa è la fonte più seria e potente di resistenza, perché coinvolge non solo il sistema universitario, ma la nostra cultura tutta, ovvero il nostro stile di vita quotidiano.
 Malgrado dichiarazioni contrarie, viviamo in una cultura completamente atea ed irreligiosa.
Per essere più preciso, direi che la maggior parte della gente professa la fede in un potere più alto, e molti frequentano funzioni religiose regolarmente, ma la religione, ovvero i valori religiosi, non giocano alcun ruolo nel plasmare le forze economiche e politiche che modellano e controllano la nostra cultura.
La "buona vita," secondo la religione, consiste nel non inseguire ricchezze, successo, potere, ma piuttosto nel cercare una relazione giusta col divino. I valori predominanti della nostra cultura sono invece  diametralmente opposti ai valori della religione. Il successo nella nostra cultura è misurato dalla ricchezza, dalla buona reputazione e dal potere e le doti richieste per ottenere questo successo sono l'avidità e l'ambizione, ma
nessuno diviene ricco per essere gentile coi suoi concorrenti e nessuno assume cariche politiche per amare i suoi oppositori.
I valori religiosi sono rispettati in modo puramente verbale, ma non sono operanti "sul campo", sono cioè fondamentalmente incompatibile con quei valori che fanno invece da guida alla nostra cultura.

TRADUZIONE Webmaster DA INTERNET


Che cos'è la coscienza? (24-05-07)

In campo scientifico vi sono molti enigmi difficili da spiegare, ma forse la peggiore prova che un ricercatore può affrontare è tentare di capire il problema n°1:
 che cos'è la coscienza? 

Dr. Sam ParniaDa dove si origina?
Come possiamo essere consapevoli di esistere?

E' facile intuire come simili domande sconfinino in altri campi dello scibile umano, come quello religioso, filosofico, esistenziale e che dare una chiara dimostrazione  del fatto che non siamo solo materia, cambierebbe totalmente il nostro modo di essere!
Se l'Anima, (Spirito o Coscienza come la si voglia chiamare), esistesse davvero come entità separata dal corpo fisico, l'Umanità non ne uscirebbe indenne ed altrettanto traumatico sarebbe dimostrare il contrario.
In ambo i casi le Religioni non avrebbero più modo di esistere e l'uomo diventerebbe
o finalmente saggio, perchè saprebbe per certo che le sue azioni sono veramente giudicate da un Essere Superiore,
o totalmente folle, perchè senza la paura delle conseguenze dei suoi atti negativi, sarebbe molto più incline a consumare in modo scriteriato i pochi anni che il caso e l'evoluzione gli avrebbero concesso di vivere come entità auto-cosciente. Ovviamente noi propendiamo per la prima ipotesi, perchè
se non esiste nulla oltre la morte,
è facile intuire che il nulla non puo' pensare e quindi, non avremmo più una coscienza in grado di farci constatare che.... non esistiamo più!
Oltretutto, gli scettici non avrebbero nemmeno la -magra- soddisfazione di cantare vittoria, perchè non ci sarebbe nessuno con cui comunicare (a cominciare da sè stessi!) mentre nell'altro caso.....
Secondo le teorie materialistiche, che vedono la coscienza come un sottoprodotto dell'attività bio-elettrica del cervello, essa  si origina ed è identificabile con tale energia biochimica, mentre chi ammette che si tratti di un qualcosa di esterno alla materia, sostiene che si origina altrove, semmai in alcuni processi cerebrali ancora più flebili, ancora inesplorati, o forse da una mente distinta dal cervello, chiamata Anima.
Che poi questa "entità" sia individuale o piuttosto un "campo elettromagnetico universale" (teoria del Super-Psi o delle registrazioni akashiche), è un altro paio di maniche e sarà argomento di una  futura trattazione.
Come puo' la Medicina stabilire il confine fra la vita e la morte?
Da decenni ormai la cessazione del funzionamento biologico del cervello viene validamente riconosciuta

EEG "piatto", ovvero il confine fra vita e morte.
 Il cervello emette segnali elettrici di bassissima intensità, ma sufficienti per essere registrati senza aprire la scatola cranica.

 da un apparecchio  atto a registrare l'attività elettrica corticale, noto come elettroencefalografo che, quando non individua più alcun segnale diverso dal rumore interno della macchina, mostra un tracciato che appare come una linea piatta.
Pochi ricercatori da ambo i lati hanno risposte definitive, e spesso disputano appassionatamente su chi è davvero dalla parte giusta.
Ora un gruppo di Medici Inglesi ha cominciato un studio che, dicono, potrebbe risolvere il dilemma.
"
Possiamo esaminare il problema accuratamente e mettere fine a tutti questi dibattiti," dice Samuel Parnia, un  Rianimatore della Clinica  Weill Cornell di New York.
Parnia ha speso anni a studiare i racconti che alcuni pazienti andati in arresto cardiaco gli hanno riferito dopo che era clinicamente cessata ogni attività cerebrale (vedi:- 1   -2).
Molti pazienti narrano queste esperienze mentali, (NDE), dopo esser stati rianimati e spesso riportano la visione di un'intensa luce al termine di un tunnel.
Parnia e Colleghi mirano a mettere questi rapporti alla prova: suoni specifici saranno fatti ascoltare a tali pazienti, e poi sarà loro chiesto di ricordarli dopo la rianimazione.
Se così fosse, verrebbero confermati i racconti di pensieri generati in assenza di attività cerebrale,  provando in modo definitivo che:
"la coscienza è un'entità separata dal cervello,sebbene ancora scientificamente inesplorata".

"Lo studio sembra una proposta intrigante," ha scritto in un'e-mail David Chalmers, Filosofo e Direttore del Centro per la coscienza all'Università Nazionale di Canberra, in Australia.
Se tali affermazioni saranno confermate, "
porranno un'interessante  sfida per gli scienziati che vorranno spiegare la coscienza" aggiunge Chalmers, autore di molti libri su di essa.
Probabilmente però, una simile indagine  non porrebbe fine all'antica disputa di base, se cioè mente e cervello siano cose diverse. Per esempio, se le affermazioni dei pazienti fossero verificate, ciò potrebbe anche essere dovuto ad aspetti non strumentalmente rilevabili del funzionamento cerebrale, durante l'arresto cardiaco.
Parnia ha rivelato che, trovati i fondi, finalmente  le prove dello studio sono cominciate in Gennaio in due ospedali Inglesi, per ora su soli 10 pazienti, ma che si mira ad estenderlo ad altri paesi per raccogliere oltre 1.000 casi di esperienze di uscita dal corpo.
Attenzione: Parnia non indaga se i pazienti siano o meno sinceri quando affermano che la loro mente galleggia sul tavolo operatorio, ma vuole esaminare se è proprio così in modo obiettivo.
La sua squadra progetta di mettere nelle Rianimazioni alcune foto visibili solo se si è effettivamente vicini al soffitto. Ai pazienti sarebbe poi chiesto di descrivere il contenuto delle immagini in modo da verificare indipendentemente l'esattezza dei loro racconti.
Daniele Dennett, direttore del Centro per gli Studi sulla Conoscenza alla Tufts University di Medford, ha scritto in un'e-mail
che non ha mai evidenziato niente più che allucinazioni.
Gli esperimenti, "
se condotti con cura scrupolosa, confermeranno certamente questo", ha aggiunto Dennett, un filosofo che è anche autore di molti libri sulla coscienza.

Parnia difende invece i racconti dei pazienti che hanno riferito strani eventi durante la loro degenza in ospedale, quando erano clinicamente morti:
"
Se potessimo raccogliere almeno 200 casi di esperienze fuori dal corpo ma nessuno potesse identificare le immagini, ciò andrebbe a vantaggio di chi sostiene che si tratta solo di un falso ricordo.
Se, d'altro canto, 200 persone  identificassero queste immagini, allora dovremmo accettare
tutti che forse la coscienza umana, per quanto bizzarro possa suonare, potrebbe essere una realtà estranea al cervello."

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WEBMASTER

IL SIGNIFICATO DELLA PASQUA (07-04-07)
Per i Cristiani, la Pasqua è la celebrazione della Resurrezione di Gesù' dopo la morte fisica. Naturalmente Gesù è resuscitato dopo la morte, dato che accade ad ogni essere umano sia egli  Cristiano, Ebreo, Indù, Musulmano, Scintoista o di un'altra religione. In effetti non è necessario appartenere ad alcuna religione per continuare a vivere dopo la morte fisica, semplicemente perchè TUTTI gli esseri umani vengono "resuscitati per ritrovarsi a vivere in una dimensione differente.
In determinate circostanze, tali "resuscitati" possono riapparire ai così detti "viventi", nè più nè meno come fece Gesù con le pie donne ed i discepoli.
 Vi sono tantissime prove empiriche che ci rassicurano sul fatto che sopravviviamo alla morte.
A Sidney, in Australia, ogni settimana, gli empiristi del  Circolo dell'Avv. Zammit conversano con William Charles Cadwell , morto più di cento anni fa ma che -grazie alla presenza di un Medium Materializzatore - è solido quanto voi e me, a conferma che tutti gli esseri umani continuano a vivere dopo il Passaggio, SENZA ECCEZIONE.  Di fronte a prove così concrete ci si chiede come le attuali Religioni possano ancora basare la loro autorità su quanto vien detto da testi "sacri", scritti e riscritti, tradotti e ritradotti per secoli e non cerchino invece la verità da fonti più attendibili e, per di più, di pubblico dominio,
 LA TEOLOGIA CRISTIANA DEVE AGGIORNARSI è una questione di CREDIBILITÀ e così  tutte le altre Religioni Monoteistiche: è inconcepibile che al giorno d'oggi si ingannino milioni di persone su temi fondamentali come la vera natura dell'Aldilà, facendole vivere nel terrore della morte, anzichè nella sua gioiosa attesa!
Per esempio, tutti i Cristiani credono che il terzo giorno Gesù sia risorto dalla morte tornando nel suo corpo umano e poi asceso - fisicamente - nei cieli sopra le nubi circa sei settimane dopo (40 giorni per essere precisi). Questo racconto è inaccettabile da un punto di vista empirico e scientifico!
 Perchè? Le informazioni altamente affidabili che ci vengono dall'Aldilà ci dicono che le dimensioni superiori sono esattamente dove siamo noi -quindi non "in cielo"- ma su una frequenza differente, come sono differenti i canali della televisione, per cui non è possibile portare con sè il proprio corpo fisico, in quanto "incompatibile" coi livelli vibrazionali superiori.  Ancora....
Empiricamente parlando, Gesù non avrebbe dovuto aspettare tre giorni per resuscitare.
Molti Mediums hanno ripetutamente segnalato di vedere gli Spiriti dei Defunti immediatamente dopo la morte, come tante altre persone nel mondo intero e chi ha avuto esperienze di pre-morte riferisce di essersi trovato fuori del corpo subito dopo il trapasso, mentre  alcuni Spiriti ci dicono che non si sono neppure accorti del Passaggio, soprattutto a seguito di morti violente. Ben sappiamo che molte delle scritture cristiane sono state prese da precedenti testi che sono stati scritti da gente molto fantasiosa e superstiziosa che sosteneva di esser stata ispirata da Dio,  ma senza alcuna prova credibile a sostegno. Per arrestare l'esodo dalle chiese, la teologia cristiana dovrebbe fornire ai fedeli prove empiriche concrete sull'Aldilà e molte fonti affermano che gli alti prelati sanno molto di più di quanto non dicano. Soltanto quando una religione rimane coerente con i dati raccolti empiricamente, può sostenere le prove più rigorose circa la sua validità nel tempo ed i continui tentennamenti fra i Papi più progressisti e quelli più conservatori, non fa certo pendere l'ago della bilancia a favore della Religione Cattolica.   Un esempio recente è  il dietro-front di Papa Benedetto XVI° sull'Inferno, che torna ad essere un "luogo fisico" e non più "uno stato mentale" come lo definì Giovanni Paolo I°, definizione sovrapponibile esattamente a quella descritta efficacemente da tanti protagonisti di NDE negative.
Cosa significa allora per noi la Pasqua? Oltre a riflettere sui significati profondi del messaggio di Amore che ci ha lasciato Gesù, possa essere per tutti noi un giorno speciale per ribadire a noi stessi ed a tutto il mondo che i nostri Cari sono vivi e vegeti e che ci aspettano nell'Altra Dimensione per riabbracciarci, come fece Gesù coi suoi discepoli, un giorno di gioia particolare, perchè noi abbiamo tante certezze che tanti altri non hanno. Pur conservando un pizzico di Fede per non affidarci totalmente all'empirismo dell'Avv. Zammit, gioiamo anche del fatto di non pendere più dalle labbra dei prelati, dei bramini, dei gran sacerdoti, perchè abbiamo il 99%  di certezze sulla realtà della vita meravigliosa che ci attende dopo che avremo abbandonato il corpo fisico nel sepolcro......
Ricordate: NOI NON SIAMO  E NON SAREMO MAI QUEL CORPO!
 Buona Pasqua di Resurrezione a tutti.
Webmaster

(Da un articolo dell'Avv. Zammit -Rielaborazione del WM)

COME SPIEGARE LA RESURREZIONE? (09-04-07)

Un mio amico oggi mi ha posto alcune obiezioni sull'articolo testè pubblicato riguardante la Resurrezione e l'Ascensione di Cristo. Premesso che si tratta di affermazioni dell'Avv. Zammit che posso o meno condividere, la domanda mi ha stimolato a cercare una spiegazione logica che, senza alcuna pretesa di essere corretta, pare lo abbia soddisfatto. Eccovela....

Se i fatti storici riguardanti la vita di Gesù non sono sufficientemente documentati per dimostrare agli scettici che quanto avvenuto a Gerusalemme 1973 anni fa corrisponde a verità, dobbiamo riflettere sul fatto che un manipolo di codardi, quali erano i Dodici, improvvisamente si trasformarono in eroi, pur di non rinnegare la loro Fede. 
Di certo erano stati testimoni di fatti talmente eccezionali da non temere più le persecuzioni e le torture a cui furono successivamente sottoposti....

 Se la storia della morte e resurrezione di Cristo fosse stata solo una grossa bugia, prima o poi sarebbe venuta alla luce, ma sappiamo che i Discepoli predicarono per oltre quarant'anni la loro verità, senza mai cadere in contraddizione.... ciò è impossibile ed è stato dimostrato da tantissimi casi giudiziari, fra cui il famoso Watergate, dove uomini politici -avvezzi a mentire-, non riuscirono a farlo davanti ad una Corte per più di poche settimane.
Da questa e da altre considerazioni (p.es. come possa ancora esistere il Cristianesimo dopo 2 milllenni) dobbiamo per forza accettare la veridicità di quanto ci vien raccontato dai Vangeli che ci dicono che  Gesù -dopo la Resurrezione- avrebbe addirittura cenato coi suoi Discepoli!
Ma, se ragioniamo da un punto di vista Spiritualistico, sappiamo che un corpo etereo questo non puo' farlo, nè tantomeno il corpo fisico può "entrare" nell'Aldilà...  come risolvere questo enigma, o almeno tentare una spiegazione che soddisfi tutti?
Ci vien detto che Gesù, al momento della Resurrezione, avrebbe rianimato il suo stesso cadavere, come aveva fatto con Lazzaro, nè più nè meno di quanto sarebbe accaduto anche al Dr. Rodonaia, in tempi molto più recenti  (Vedi la sua NDE durata appunto 3 giorni).
In tal modo avrebbe potuto essere abbracciato e toccato da Tommaso e dagli altri e  persino mangiare con loro, ma ciò non spiega -secondo quanto afferma Zammit- come avrebbe potuto poi "ascendere" al cielo 40 giorni dopo......  Se le cose sono andate così, la domanda nasce spontanea:
che fine avrebbe fatto il suo corpo terreno?
CHI o COSA
hanno visto "salire al cielo"i suoi amici? Il Gesù di carne o il Gesù "in Spirito"?
Ecco allora la mia ipotesi:
Ammettiamo che  Egli abbia "smaterializzato" il proprio corpo terreno facendolo così scomparire (
gli studi sulla Sindone,per giustificare la "foto" tridimensionale impressa sul lenzuolo, si stanno orientando verso una forte emissione energetica, un lampo, come avviene a seguito di un'esplosione nucleare), dopo aver scartato l'idea del trafugamento da parte dei  suoi seguaci (il sepolcro era sorvegliato notte e giorno dai Centurioni).  Subito dopo, semplicemente (!!!)  abbassando il Suo livello vibrazionale ad una frequenza "terrena" Egli sarebbe  potuto apparire "solido" alle pie donne ed a tutti gli altri! 
Ciò accade anche oggi grazie ai Mediums materializzatori (vedi la sezione dedicata all'Avv. Zammit), ma Gesù non aveva certo bisogno di "intermediarii" che gli generassero un ectoplasma per sembrare "in carne ed ossa", tornare ad interagire con la materia, farsi toccare  e persino accettare il cibo!
In tal modo si concilierebbero quanto raccontato dai Vangeli con l'obiezione dell'Avv. Zammit, obiezione che verrebbe così a cadere. 
Ci pare un'ipotesi plausibile, in linea con quanto sappiamo sull'Aldilà, dove è possibile creare col pensiero qualsiasi cosa, compreso un corpo fisico: solo in tal modo (come Spirito) sarebbe stato possibile  per Gesù "passare"  da questo livello vibrazionale ad uno più elevato, (e gli Apostoli l'avrebbero visto come accade in una NDE condivisa ), nel giorno dell'Ascensione.
Tale  Passaggio è stato  interpretato dai Discepoli come la "salita" al cielo di un corpo fisico, visto che  essi non erano certo a conoscenza di alcuni meccanismi fondamentali dell'Altra Dimensione che oggi ci vengono man mano svelati dagli Spiriti Guida, perchè abbiamo notevolmente guadagnato in conoscenza scientifica rispetto a 2.000 anni fa'.
 Il mio amico ha accettato questa spiegazione e voi cosa ne pensate?

Webmaster
BUONA PASQUA..... MA QUALE ? 09-04-07

Pasqua, la festa che parla della morte e resurrezione di Gesù, ma anche di coniglietti ed uova Pasquali... vi siete mai chiesti cosa abbiano in comune ?
E' venuta prima la Resurrezione o l'uovo di Pasqua?
Primavera è nell'aria! Fiori e coniglietti decorano la casa, i papà aiutano i bambini a dipingere le uova con colori sgargianti che, nella tradizione Anglosassone, saranno più tardi nascoste e poi cercate in giro per essere successivamente poste in  cestini di vimini.  L'aroma meraviglioso dei panini dolci che cuociono nel forno, si diffonde per tutta la casa, quaranta giorni di astensione da alcuni tipi di cibi stanno per terminare e la famiglia tutta si veste a festa la domenica mattina per andare a celebrare la risurrezione della Redentore ed il rinnovamento della vita. Ognuno è impaziente di addentare un succulento cosciotto con tutti i saporiti contorni che lo circondano: sarà un giorno elettrizzante.
Dopo tutto, è una delle feste religiose più importanti dell'anno......
E' Pasqua? No!
Questa è la descrizione di un'antica famiglia Babilonese, vissuta 2,000 anni prima di Cristo, che sta per celebrare la risurrezione del loro dio, Tammuz, riportato indietro dagli Inferi da sua madre/moglie, Ishtar.... nome che veniva pronunciato "Easter" -ovvero "Pasqua" in Inglese- nella maggior parte dei dialetti Semitici, ma lo stesso racconto avrebbe potuto essere ambientato in una famiglia Frigia che onorava Attis e Cybele, o forse in una Fenicia che adorava Adone ed Astarte, oltre ad un discreto numero di altre feste della fertilità pagane che parlavano di morte e risurrezione!
 Queste sono tutte la stessa festa, separate solo dal tempo e dalle diverse culture.
Sì, amici,un'altro festa Cristiana ha le sue radici nelle tradizioni del paganesimo!

DICO E NON DICO.... (30-03-07)

La polemica sui cosìdetti "Di.Co." è alle stelle ed anche noi vogliamo dire la nostra, affrontando il problema non dal punto di vista politico-sociale, ma da quello prettamente Spiritualista.
Usciti allo scoperto dopo secoli di discriminazione, i "diversi", ovvero gli omosessuali, stanno cercando di far valere i loro diritti in tutto il mondo occidentale (immaginiamo invece come sia difficile solo parlarne nel mondo Islamico).  Che l'omosessualità (Clic) -da non confondere con la castrazione e con gli squilibri ormonali o l'ermafroditismo- non sia una malattia, è ormai fuori di dubbio, almeno nella maggioranza dei casi, nè tale comportamento "deviante" è frutto del progresso e della

"SEI GAY": 16ENNE SI UCCIDE-Torino, la madre aveva già avvisato la scuola
Lo schernivano ogni giorno e lui ha non ha più retto: il ragazzo si è accoltellato e si è buttato dalla finestra. In un biglietto le ragioni del gesto. (Tgcom 05-04-07)

 liberalizzazione dei costumi, perchè ben sappiamo come fosse già conosciuto dai Greci e dai Romani, che non ne facevano un problema e lo spiegavano con influssi astrologici negativi.
E' normale che alla pubertà, quando cioè i livelli di ormoni sessuali non sono ancora sufficientemente elevati, i ragazzi e le ragazze possano essere attratti dallo stesso sesso, con atteggiamenti di ripulsa verso quello opposto, ed è più che normale che tali infatuazioni platoniche vengano ampiamente tollerate ed etichettate come forti legami di amicizia, che possono poi continuare per tutta la vita, senza che per questo si parli di omosessualità. La tempesta ormonale successiva mette quasi sempre a posto ogni cosa e giunge così la prima vera "cotta", la trasformazione del bambino in adulto, sessualmente attivo.
A volte pero', a causa di situazioni psico-familiari particolari, il ragazzo o la ragazza non riescono a saltare il fosso ed orientano le loro pulsioni sessuali verso membri dello stesso sesso, diventando così gays o lesbiche.
Sappiamo però che questo succede anche agli animali, non solo in cattività, ma anche nel loro habitat naturale e nessun etologo ne sa spiegare le cause, e sappiamo pure che alcuni pesci, possono addirittura cambiare sesso diverse volte, adeguandosi al numero di possibili partners presenti nella comunità ed alle mutate condizioni ambientali del loro habitat.
Questo ci fa pensare che la Natura non abbia delle regole fisse sulla sessualità, almeno per quelle creature che non dispongono di organi sessuali complessi, e che solo l'evoluzione abbia imposto comportamenti più rigidi, da noi definiti "normali" a causa della estrema differenziazione anatomica dei mammiferi che impedisce, di fatto, qualsiasi trasformazione fisica, ma non certo mentale.
Abbiamo detto più volte che lo Spirito non ha sesso, se per Spirito intendiamo la parte più evoluta del nostro essere, visto che il corpo astrale (Anima) conserva tutti i ricordi, le abitudini, le necessità del corpo materiale. Persino il Papa (Giovanni Paolo I) ebbe a dire che Dio non è nè maschio, nè femmina, pur essendo al tempo stesso Padre e Madre (Clic) di tutti noi, ovvero che racchiude in sè la dualità maschio/femmina, lo Yin e lo Yang (Clic). 
Per capire perchè  esiste l'omosessualità, dobbiamo  come sempre accettare la teoria della Reincarnazione, chiave di tutti i misteri spirituali ed ingiustamente soppressa dalla dottrina cattolica per volontà dell'imperatore Costantino.....
Ammesso che -come dicono i racconti di NDE, i Channellers,  i Medium e da quanto si apprende con la Regressione Ipnotica Prenatale- lo Spirito di ognuno di noi abbia vissuto centinaia -se non migliaia- di volte al solo scopo di fare esperienza, è evidente che ognuno di noi possa aver scelto di nascere maschio o femmina diverse volte, onde sperimentare i due aspetti dell'esistenza,

quello dello Spirito Femminile e quello dello Spirito Maschile, in sintonia con quel che Dio realmente è.
 Ipotizziamo che uno Spirito, reincarnatosi per diverse volte in corpi femminili, decida di provare l'altro sesso per la prima volta. Pur non ricordando coscientemente le sue vite precedenti, una traccia di esse resta in lui/lei e, se le condizioni socio-affettive saranno quelle giuste, potrebbe riaffiorare in lui la vecchia "donna", cioè il suo antico modo di comportarsi, di pensare di agire "da donna".
Mettiamo questo Spirito in una famiglia matriarcale, ove ci siano oltre alla madre anche alcune sorelle ed un padre "assente" per lavoro o per scarsa mascolinità, ed il gioco è fatto: il bambino crescerà in un mondo femminile che risveglierà i suoi ancestrali ricordi, facendolo comportare come una donna, sia pure in un corpo maschile. Se esiste la reincarnazione anche nel regno animale, come dovrebbe essere, è evidente che i cosìdetti comportamenti "anomali" di scimmie, leoni, cani, gatti, etc.  che tanto lasciano perplessi gli etologi, avrebbero anche in questo caso una spiegazione razionale.
Detto questo, ritengo che la negazione di questa identità, con tutti i diritti che ne conseguono, sia una pura crudeltà ed insensibilità da parte dei politici e dei religiosi verso questi poveretti che non accettano il loro corpo e quindi il loro stato anagrafico e che subiranno per tutta la vita le più o meno malcelate angherie del prossimo! Se poi ci debbano essere matrimoni validi come quelli eterosessuali ed altri tipi di diritti civili, spetta ai Legislatori dirlo, ma solo dopo aver preso attentamente in esame l'ipotesi che vi ho qui suggerita.
Come sempre non possiamo e non dobbiamo giudicare gli Altri, nè possiamo creare schemi rigidi quando si parla di comportamenti umani, che andrebbero sempre rispettati, almeno finchè essi non ledano la dignità a la libertà altrui.

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LA VERITA' SUL "VALENTINE's DAY" (14-02-07)

Oggi, San Valentino, in tutto il mondo si spediscono milioni di

Per Claudio WM -
 (Mo ve ammorbo un pò )


Carissimo ed illustrissimo Claudius WM,
ti scrivo in merito al tuo interessante articolo riguardo la festa di S. Valentino ed in particolare, su quanto hai scritto riguardo alla festività che i miei antichi concittadini chiamavano Lupercalia.
Tu hai scritto che questa festività avente come data di inizio il 15 febbraio e dedicata al dio della fertilità e della pastorizia Luperco, era a sfondo orgiastico. NOOOOOOOOOOOOOOO !!!!!
Il giorno 14 febbraio, ossia il giorno prima dell’inizio della festività, le zitellone romanacce (solo quelle quindi non maritate ) lasciavano una sorta di biglietto dentro una cesta (o contenitore che dir si voglia). Questi biglietti venivano estratti a sorte ed abbinati ai maschiacci presenti. Le coppie che si venivano a formare quindi, trascorrevano il giorno successivo, quello cioè che dava inizio alla festività, ballando, cantando, bevendo, mangiando, e magari anche …..ndo (lascio a te l’onere di sostituire i puntini con le lettere che compongono la frase che finisce in ‘ando’ e che volevo intendere). Se i rispettivi partner si trovavano bene, ossia se le coppie che si venivano a formare erano compatibili, allora si sposavano. E qui potrebbe partire un bel trattato su come veniva celebrato il matrimonio nell’antica Roma però non lo faccio partire altrimenti mi prendete a bastonate in testa !
Per completezza del discorso, i Lupercalia venivano celebrati sul colle Palatino dove secondo la leggenda, Romolo e RemoLO (Hem !, laspusu Berlusconiano, volevo dire Remo), vennero nutriti dalla lupa. Altro aspetto carino era quello che un paio di ragazzotti, rigorosamente di famiglia benestante, dovevano indossare pelli di animali dati in sacrificio al dio Luperco. Dopo averli segnati in fronte con del sangue di capra, i due dovevano correre introno al colle e frustare chiunque incontrassero con pelli di animale fatte a strisce. Principalmente erano le donne a proporsi per la fustigazione (ovviamente simbolica e non violenta), così da rendersi pure e feconde. In ultimo veniva purificata la citta di Roma, tramite il rito della Februatio in cui le donne giorovagavano per l’urbe con dei ceri accesi.
Una festa che invece poteva terminare con qualche orgetta erano i Saturnalia che venivano celebrati a dicembre da cui deriverebbero usanze ancora adesso in voga a Natale. Non parliamo poi dei culti dionisiaci ! Li era da parteciparvi con le famosissime MUTANDE DI METALLO onde evitare minacce provenienti a ore 6 !
Concludendo, i Lupercalia non erano a fine orgiastico, magari qualche pomiciata si, ma sempre tra 1 uomo ed 1 donna !!!! HA HA HA HA HA !!!!!!!

Un abbraccio
Marco

Feb 15th, 2007 - 1:36 PM RISPOSTA DEL WEBMASTRUS:

Ave,Marcus!
Gallicus situs in errorem Webmastrum induxit!
Tibi, Magister romanae historiae, gratias ago et aepistulam tuam doctissimam in prima tabula siti publico illico et immediato!

NaveM mitto tibi, prora puppique carentem!
Claudius Webmastrus

 

 cartoline augurali e si spendono piccole fortune in regali di ogni genere, al solo scopo di dichiarare il proprio Amore ad un eventuale partner. Mi son chiesto da dove tragga le origini questa festa e, come al solito, in Internet ho trovato la risposta. La propongo a voi lettori, anche a scopo di riflessione sulle tante contaminazioni volutamente prodotte dalla Chiesa delle origini, dopo quel patto scellerato fra Clero e Potere Imperiale, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Permettetemi prima una breve puntualizzazione biologica: come saprete, proprio al principio della Primavera, tutti gli animali si comportano allo stesso modo, corteggiando i partners, al fine di far nascere i propri cuccioli durante l'estate, proteggendoli così dai rigori della cattiva stagione. Sebbene la femmina umana vanti un periodo gestazionale ben più lungo di quello di altri mammiferi, l'arcaico stimolo sessuale non ne tiene conto e così suoi cuccioli finiscono per nascere a fine autunno, anzichè in estate, deputando la loro sopravvivenza alla superiorità di una razza che è in grado di affrontarle usando l'intelligenza.
Ma torniamo a Roma.... l'Imperatore Costantino intuì subito che il dilagante culto Cristiano non poteva essere più represso e che quindi conveniva allearsi con la nuova religione per avere ancora più potere sul popolo. Così al Concilio di Nicea, egli stesso dettò le basi della dottrina della nascente religione attraverso il Credo, scritto di suo pugno, e che venne imposta con la forza ai Vescovi, persino con l'eliminazione fisica di quei pochi che non erano d'accordo con chi -giustamente- veniva considerato un "pagano" a tutti gli effetti, non essendo nemmeno battezzato.
A quei tempi, in Febbraio, a Roma si celebravano i "Lupercalia", una sorta di orgia collettiva durante la quale, per trovare un partner, gli uomini e le donne si scambiavano dei bigliettini con frasi...diciamo focose... sì che per diversi giorni i Romani passavano il loro tempo fra le lenzuola, abbandonandosi ad ogni lascivia possibile.   La Chiesa, sessuofoba fin d'allora, riuscì pian piano a far abolire la festa, sostituendola con riti molto meno carnali, ma il popolo non rinunciò mai allo scambio dei bigliettini amorosi, su cui troneggiava - e troneggia anche oggi- un cuoricino. Ma avete mai provato a rovesciarlo? A cosa somiglia?
Forse a questo....?
---->
AHEM.... Infatti il simbolo dell'erotismo femminile è proprio il fondoschiena e così, capovolgendolo, non si incorreva nella censura vaticana!
Dovete sapere che Venere, la Dea dell'amore, veniva chiamata dai Greci "Venus Kallipigos" che significa proprio "
Dal bel fondoschiena" e che il suo tempio era in pratica dedicato -unico al mondo- proprio  al culto delle natiche femminili!
Aggiungere che il figlio della Dea
-Eros- CUPìDO.
..(SCUSATE! )che di solito svolazzava nudo a trafiggere cuori con le frecce- portasse un messaggio erotico più che palese, mi pare superfluo, semmai conviene notare che il rapporto fra Cupìdo e Venere, ritratti in atteggiamenti piuttosto ambigui nei dipinti rinascimentali, fa pensare più all'incesto, al complesso di Edipo, piuttosto che all'amore puro, romantico ed asessuato, a cui tali capolavori avrebbero dovuto far pensare!
Nulla di strano poi, che davanti al sopravvivere di tale festa, la Chiesa se ne sia impossessata, eleggendo il Vescovo di Terni - Valentino - a Patrono degli innamorati poichè celebrava matrimoni segreti durante le persecuzioni contro la Chiesa di Roma!
Allora...Buon San Valentino a tutti, o BUONA FESTE DELLE (DICIAMO...) NATICHE?

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"IO QUELLI LI AMMAZZO CON LE MIE MANI"  (11-01-07)

13 Gen.: Sono terminati nella chiesa di San Giovanni Evangelista, a Montorfano, i funerali di Valeria Cherubini, una delle vittime della strage di Erba.
Un doveroso pensiero di Luce dalla PdA a chi ha sacrificato la propria vita, per Amore verso il Prossimo.

Questa la terribile frase che Olindo Romano avrebbe pronunziato a seguito di banali dissapori fra vicini e che si è poi concretizzata in una delle stragi più assurde ed incredibili degli ultimi anni.
Il piccolo Youssef è stato sgozzato come un agnello e la stessa sorte è toccata alla sua mamma, alla nonna e ad una vicina, il cui marito,  si è miracolosamente salvato dallo stesso destino. Qualcuno potrebbe dire "dalla mano di Dio", dato che proprio la sua testimonianza ha inchiodato definitivamente i due assassini, ma siamo proprio sicuri che Dio abbia voluto così?  Noi ormai sappiamo che il così detto "destino" (o Karma) è deciso da noi stessi,con l'aiuto che le Guide ci forniscono prima di partire per il mondo denso della materia, ma è ovvio che tutto viene approvato anche da Dio, di Cui  siamo parte, per cui il vecchio motto "non cade foglia...." è certamente valido anche da un punto di vista spiritualistico.

CARLO CASTAGNA: UN GRANDE SPIRITO


Dobbiamo però ricordarci che il nostro Libero Arbitrio è sempre in gioco, per cui ogni atto di ognuno degli esseri umani che popolano la terra, non è mai scontato.
In parole povere, possiamo agire "bene" o "male", almeno secondo la logica e la così detta "morale corrente".
 Di certo, uccidere brutalmente non è una buona azione, ma ne siamo davvero sicuri?
Se é vero che Gesù ci ha insegnato a non giudicare, non potremmo forse pensare che i confini fra "bene" e "male" non esistono affatto e che ogni nostra azione è moralmente giudicabile solo da Dio stesso, alla luce di tutte le nostre incarnazioni passate?
 Oggi tutti gridano alla vendetta, a cominciare dai superstiti e gli investigatori hanno condotto un lavoro ammirevole per assicurare in breve tempo i colpevoli alla giustizia terrena, ma.... è' stata fatta davvero giustizia? Non certo per chi non riesce a perdonare e nè gli ergastoli, nè la pena di morte (se da noi fosse ammessa), restituiranno mai Youssef ed altre tre persone ai loro cari rimasti sulla terra, sicchè odio e rancore resteranno a lungo -se non per sempre- nei loro cuori.  Ecco allora, che ancora una volta la Reincarnazione ci appare come l'unico modo possibile per far
davvero giustizia......
Solo ammettendo che i personaggi di questo dramma possano un giorno rincontrarsi su un altro piano d'esistenza per sanare la loro posizione, possiamo pensare che tali sentimenti negativi si annulleranno, già....ma come?
Provando su se stessi il dolore (fisico e spirituale) derivante da una azione negativa, confinati nella "Zona Grigia" a riflettere ed a provare le stesse emozioni delle loro vittime e di tutte le persone che le amavano! Chi c'è stato, (NDE) ha riferito che il dolore che si prova colà è ben più tremendo di quello fisico e che le fiamme dell'Inferno Dantesco sarebbero preferibili!
 Questi Spiriti possono uscire dai focus bassi, solo dopo un tempo lunghissimo (Eoni), ma  non eterno, a patto di chiedere perdono alle loro vittime, accettando spontaneamente di provare sul piano fisico le loro stesse sofferenze.
E così può accadere che essi si reincarnino, invertendo i ruoli: ecco cosa significa
"Occhio per occhio"! In questa frase biblica è perfettamente spiegato il meccanismo karmico, ma l'interpretazione erronea che ne hanno dato le Religioni, ci ha portato a vendicarci nell'arco di una sola vita, anzichè in centinaia o addirittura migliaia....
Esiste però un'altra possibilità per interrompere il ciclo delle reincarnazioni, indicataci da Gesù:
 IL PERDONO, ed è interessante notare come il padre di lei ne parli, mentre il marito mediti vendetta, segno evidente delle differenze Religiose che intercorrono fra i due..... Perchè perdonare, allora?
 Noi non possiamo sapere chi ha "sparato il primo colpo", ovvero se tale strage sia una nuova ed arbitraria "cattiveria" oppure un giusto ri-bilanciamento di azioni passate, sicchè i ruoli di vittime e carnefici potrebbero, in realtà, invertirsi.
Non facciamoci ingannare dall'innocenza di un bambino di due anni: ben sappiamo che gli Spiriti non hanno età e che il corpo è un contenitore: nessuno di noi è innocente e se siamo qui è proprio per annullare gli effetti negativi delle nostre cattive azioni passate, unico modo di crescere spiritualmente ed imparare l'Amore Incondizionato con cui Dio stesso ci ama.
Solo dopo tante reincarnazioni, l'uomo si stanca di questo continuo "ping-pong" e finalmente capisce appieno  l'insegnamento di Gesù - amore anche il proprio nemico - e l'Amore Incondizionato altro non è che
Perdono....

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QUANDO NACQUE GESU'? (20-12-06)
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E' il momento giusto per porci questa domanda ed offrirvi quanto ho scoperto sull'argomento, come un piccolo dono natalizio. Anche se nulla cambierebbe sia che Egli fosse nato 2000 o 2011 anni fà, e pur concedendo alla Chiesa le attenuanti del caso per una simile imprecisione, mi sembra importante sottolineare ai Lettori come i così detti "Sacri Testi" non vadano presi tanto alla lettera, a causa delle manipolazioni che hanno subìto nel corso dei secoli. E se il Vangelo e la Bibbia sono stati largamente tramandati prima oralmente e poi trascritti e tradotti dall'Aramaico al Greco, al Latino ed infine in tutte le lingue odierne, vi lascio immaginare cosa sia successo ad altrettanto "Sacri Testi" che temo siano stati totalmente travisati, viste le conseguenze nefaste che stanno scatenando in questi ultimi anni!
Lascio cadere le polemiche, per non uscire fuori dal seminato e passo senz'altro ad esporvi un po' dei calcoli fatti da illustri Biblisti per cercare di capire quando è davvero nato Gesù.
 

La prima sorpresa è che quasi tutti i ricercatori concordano sul fatto che tale evento non sia collocabile nel 1° anno dell'Era Cristiana, ovvero il 25 Dicembre di 2006 anni fa', né tantomeno pare che fosse Dicembre.........
Nel VI° Secolo DC, il monaco Dionisio Exiguus, propose di cambiare il vecchio calendario Giuliano (usato dai tempi di Giulio Cesare e che partiva dalla fondazione di Roma), con uno che iniziasse dalla nascita di Gesù, dando inizio così alla sequenza di anni Prima e Dopo Cristo (AC e DC) oggi sostituiti dalle dizioni "Prima dell'Era Cristiana e Dopo", almeno dagli autori Anglo-sassoni. Purtroppo, nemmeno a quell'epoca si conosceva con esattezza quanti anni avesse Gesù nell'anno della Crocifissione: chi diceva trenta e chi meno di cinquanta, sicché era impossibile stabilire quando fosse nato basandosi su un'unico dato certo: l'eclissi di sole che avvenne Venerdì 3 Aprile del 33 DC, giorno della Crocifissione.
Dai Vangeli, apprendiamo che Gesù è nato durante il regno di Cesare Augusto, che andò dal 44 AC al 14 DC.  Luca e Matteo aggiungono che Erode il Grande controllava la Palestina e sappiamo anche che egli morì fra l'1 ed il 5 DC. Gli successe Erode Antippa, nato nell'anno 21 AC e morto nel 39 DC, vissuto quindi nel periodo della predicazione di Cristo. Il Vangelo di Matteo, ci narra che Erode "uccise tutti i bambini di Betlemme e dintorni che avevano poco più o poco meno di due anni..." il che ci fa desumere che all'epoca della strage degli innocenti, anche Gesù avesse questa età.
Un altro indizio proviene da Luca (2:1 -7) quando afferma che, al tempo del censimento, la Madonna era ancora in attesa e tale censimento fu ordinato da Augusto e condotto da Publio Sulpicio Quirino, il Governatore della Siria.
Purtroppo non vi è traccia storica di questo censimento, ma sappiamo che quando Quirino divenne Governatore, nell'anno 6 DC, Erode il Grande era già passato a miglior vita ed inoltre che il censimento del 6 o 7 DC, riguardo' la Giudea e non la Galilea.... Altri censimenti del 28 AC , dell'8 AC e quello del 14 DC, riguardavano solo i cittadini romani, per cui l'unica possibilità è che i Vangeli si riferiscano ad una sorta di referendum di fedeltà verso Augusto, quest'ultimo effettuato nel periodo citato da Luca.
Tirando le somme, Gesù dovrebbe esser nato fra l'anno 4° ed il 7° DC, ma non certo a Dicembre.......perchè?
Secondo Luca, i pastori erano nei campi a pascolare le loro greggi, restando a sorvegliarle anche di notte. Ora, questo avveniva in primavera e NON in pieno inverno, quando invece le pecore venivano tenute al chiuso, anche per "riscaldare" i pastori stessi!
Alla fine della lunga dissertazione (che spero non vi abbia annoiati), possiamo concludere con le parole di Michael Molnar, uno studioso della Rutgers University,
il quale si dice certo che Gesù nacque il 17 Aprile dell'anno 5° del nostro attuale calendario, ovvero in Primavera e con cinque anni di differenza rispetto alle tradizioni.....ve lo immaginate  Natale ad Aprile?
Noi no, per cui ritengo che sia meglio lasciare tutto com'è ed augurare a tutti voi cari Amici un
 Buon Natale tradizionale...... meglio se BIANCO!

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"PRIMUM NON NOCERE" (13-12-06)
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Welby peggiora, Ma uno dei medici si oppone al ricorso:
 
«Non soddisferò la richiesta del paziente di staccare la spina»

(14-12 h.00:10)
 
Il grande Enzo Biagi, durante la trasmissione  "Primo Piano", ha così risposto alla domanda postagli sul Caso Welby:
"E' UNA CRUDELTA' E NON UN RISPETTO DELLA VITA UMANA."

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Il vecchio aforisma della grande Scuola Salernitana di Medicina, è sempre valido per noi Medici, ma in questo caso pare che non tutti lo ricordino e lo mettano in atto.
Cosa significa "
non nuocere" (al paziente)?
Non solo non causargli ulteriori problemi con farmaci poco sperimentati e pericolosi ma, a mio avviso, anche non infliggere ulteriori ed inutili sofferenze d'ogni tipo con tutte le altre terapie, chirurgiche e tecnologiche di cui oggi disponiamo. Esaminando il caso Welby mi son posto molte domande, da Medico e da Spiritualista e le risposte che mi son dato, giuste o sbagliate che siano, le voglio sottoporre ai Lettori della PdA, onde accendere un dibattito sul Forum.
Da un punto di vista medico, Welby è -a mio avviso- una delle tante vittime della prosopopea e dell'arroganza imperanti ormai nell' odierna Scienza Medica, che Scienza non puo' definirsi, perchè non esatta come Matematica, Fisica e Chimica.
La Medicina è semmai una pseudo-scienza, perché non lavora su parametri identici nel 100% dei casi ed i cui risultati
NON sono sempre ripetibili, come vuole il metodo Galileiano.
Tutti sappiamo bene che anche un banale raffreddore si manifesta -a parità di virus in causa- diversamente nei vari soggetti infettati, figuriamoci poi quando si va nel campo di patologie ben più gravi. 
"Esistono malati e non Malattie", diceva Charcot nel secolo scorso e

 Distrofia Muscolare Progressiva di Duchenne
***************
Caratteristiche Degenerazione delle fibre muscolari, con progressiva perdita di forza.
Causa
Mancanza di una proteina, la distrofina, a livello delle fibre muscolari.
Ereditarietà
Sì. Recessiva legata al cromosoma sessuale X.
Sesso colpito
Esclusivamente maschile.
Epoca di insorgenza clinica
Intorno ai 2-3 anni.
Evoluzione
Progressiva, irreversibile.
Muscoli inizialmente compromessi
Muscoli del bacino e del cingolo scapolare.
Sintomi iniziali
Difficoltà nella corsa. Tendenza a camminare in punta di piedi. Cadute frequenti.
Invalidità (sedia a rotelle)
Verso i 12 anni.
Exitus
Generalmente prima dei 30 anni.
Zone risparmiate:
 Muscoli del viso.

la malattia di cui soffre Welby è incurabile, se per curare intendiamo restituire totalmente la salute al malato e di certo, cento anni fa, egli sarebbe già morto da tempo; se vive ancora (???) è "grazie" alle tecnologie che lo  tengono in vita, ma a questo punto mi chiedo (e vi chiedo): cosa significa vivere?
Da un punto di vista strettamente medico, un cuore che batte è già sufficiente, se poi anche l'EEG non è piatto, possiamo dire scientificamente che la persona è viva e senziente, ma questa definizione non ci fornisce informazioni in merito alla
"qualità" di tale vita.
Il Sig. Welby è biologicamente ed intellettualmente vivo, ma il suo corpo non funziona più da anni, ovvero il cervello non è in grado di azionare i muscoli per camminare, mangiare,ecc. perchè distrutti dalla distrofia muscolare progressiva.
 
Non vi è modo di far regredire una simile malattia  (vedi scheda)---->
che porta a morte verso i trent'anni. Considerato che Welby ha 60 anni, in altri tempi sarebbe ormai passato da più di 30, togliendo dall'imbarazzo di una siffatta decisione medici, prelati e moralisti. Purtroppo i grandi progressi (
o regressi?) di una società tecnologica che tenta in tutti i modi di far dimenticare all'umanità che siamo mortali, gli ha permesso di "vivere" al di là di quelle che potevano essere le aspettative di un paziente che non fosse stato ampiamente "medicalizzato".  Semmai c'era da far qualcosa, bisognava intervenire prima, astenendosi da procedure terapeutiche cruente e somministrando oppiodi per rendere meno doloroso il trapasso, come si sarebbe fatto, molto più saggiamente, nei secoli scorsi. Certo, la speranza è l'ultima a morire e, se la terapia con le cellule staminali non incontrasse mille ostacoli da parte dei soliti moralisti, forse Welby oggi sarebbe davvero guarito.  Così non è accaduto e del suo miserevole stato siamo tutti muti testimoni, per cui vien logico chiedersi se i vari "Soloni" della medicina e della Religione, accetterebbero di viver -pur sani- anche per un solo giorno nelle sue condizioni. Lo sanno cosa significa restare 30 anni inchiodati ad un letto, incapaci di defecare, urinare, mangiare, muoversi senza l'aiuto di pannolini, cannule, sedie a rotelle? Lo hanno mai SPERIMENTATO sul loro corpo? E le piaghe da decubito, le possibili trombosi degli arti inferiori? NO, questi signori stanno fin troppo bene per permettersi di pontificare sulla liceità delle richieste di chi non vuol esser più curato, e desidera solo morire in pace, senza inutili accanimenti!
Se la morte NON è la fine di tutto, allora perchè proprio gli esponenti religiosi (
che di tale certezza parlano giornalmente dai loro pulpiti), dovrebbero temerla tanto?
Mi diranno che non si puo' uccidere un uomo, che sempre di omicidio si tratterebbe....

omicidio
?
Ma lo sanno costoro che l'omicidio è un atto di ODIO verso il Prossimo, mentre l'eutanasia (effettuata con tutte le precauzioni richieste e solo in presenza di una ferma volontà del paziente, come avviene in Olanda)  é un atto D'AMORE?
Se noi medici abbiamo il dovere di NON FAR SOFFRIRE, di NON CURARE SENZA L'AUTORIZZAZIONE DEL PAZIENTE NEMMENO UNA BANALE INFLUENZA, allora dove sta il PECCATO, LO SCANDALO, L'IMMORALITA' ?

Spero che queste mie righe siano lette da chi oggi può ancora decidere di prendersi la responsabilità di staccare quel maledetto respiratore, senza palleggiare (alla Ponzio Pilato, direi) tale decisione fra Magistratura, Religione e Scienza, piuttosto che aspettare che Welby se ne vada da solo, sollevandoli da questo ingrato compito che tale non sarebbe, se finalmente le Religioni rivelassero al mondo la verità su Karma, Reincarnazione ed Aldilà, facendo così cessare odi, divisioni, ingiustizie e disumanità che affliggono ancora il pianeta.
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 Commento di Angela (14-12-06)

[....] Sono dell'idea che la Scienza Medica debba offrire delle opportunità di sopravvivenza a chi le desidera e che NESSUNO abbia il diritto di imporle a chi invece è disposto ad accettare il naturale evolversi di una patologia letale. In questo comprendo anche le debilitanti cure contro il cancro, i trapianti e quant'altro; la scelta senziente e consapevole di ogni persona di fronte a queste problematiche dovrebbe essere sovrana. Un conto è l'eutanasia e ben altro lasciar morire in pace (come è morto l'uomo per milioni di anni). Un'anziana signora che ho avuto il privilegio di conoscere rifiutò la chemio dicendo ai medici: "Mi avete salvata da un cancro dieci anni fa, rianimata da un infarto cinque anni fa, ricucita dalle ferite di un incidente due anni fa. Ora è tempo di lasciar fare a Dio: di qualcosa dovrò pur morire, finalmente!"

....E QUELLO DI MARCO:

Carissimo Claudio (WM), ho letto quanto da te scritto riguardo il caso Welby. Il punto di vista che si evince leggendo è condividibile. Perché tenere in vita un corpo la cui efficienza è riscontrabile soltanto nel cuore? Meglio aiutarlo a passare dall’altra parte nel modo più soft possibile così da porre fine a questo “accanimento” nei confronti di un corpo sostanzialmente inerte. E’ vero, Welby è a letto da 30 anni, non può muoversi, correre, camminare, alzare un braccio, andare al bagno e fare tutto ciò che hai dettagliatamente descritto. Tutte attività possibili a molti ma negate a lui. Forse hai ragione Claudio: meglio staccarla quella spina. Però pur condividendo il tuo pensiero, mi sorgono delle domande. Welby vive. Non lo fa rispondendo ai canoni “normali” ma vive. Il suo intelletto è integro alimentato da un cuore efficiente. Se per il suo “Karma” Welby era destinato al passaggio, non vi sarebbero state macchine e medicine in grado di tenerlo in vita. Sarebbe tornato a casa da tempo. Invece vive. Che il Karma (di cui tu parli ) di Welby in questa vita sia proprio questo ? Vivere in questo modo ! E se fosse così, con quale diritto un altro uomo dovrebbe modificare ciò che a lui destinato ? E se il messaggio di Welby fosse invece di vita e non di morte ? Se Welby servisse (scusa il termine orrendo date le circostanze ) con la sua malattia, a dare testimonianza di vita a chi per nulla la getta via ? Forse è un discorso apparentemente crudo e può sembrare cinico, ma ti assicuro Claudio che il mio pensiero è tutt’altro che orientato al cinismo ed alla crudezza. Un miracolo…Ci vorrebbe un miracolo a toglierci di impaccio tutti quanti. Vedi Claudio, forse il punto di vista è proprio questo : molti vedono la morte come soluzione al dolore, altri invece invocano il miracolo, perché fiduciosi che qualche cosa quel Dio che stà in mezzo a noi possa fare. E poi Claudio, voglio porti un’altra domanda : E se domani la messa in linea delle cellule staminali divenisse meno burocratica ed avesse risultati benefici anche per Welby, come si sentirebbe colui che ha autorizzato a staccare la spina ? Tu mi dirai che il mio discorso prevede troppi se, però ti dico, che questa bistrattata scienza medica, non esatta, non precisa come la matematica e la fisica, stà tentando comunque di trovare la soluzione a molti mali che affliggono l’umanità. Pensarla in un certo modo, ossia affidarci completamente al nostro Karma, già stabilito, scritto, immodificabile, può porci nelle condizioni di morire di influenza, poiché visto che questa rientra appunto nel… Karma non è giusto che la medicina intervenga per cambiare il mio destino. E’ un po’ quello che avviene in India, dove la crescita intellettuale ed economica delle persone è bloccata dalla credenza religiosa che prevede che se tu nasci povero devi continuare a restare povero poiché scritto nel tuo Karma. Questo porta ad accettare passivamente ogni cosa poiché ciò che è il presente, è una sorta di espiazione (per molti) di un qualche cosa accaduta nella precedente vita. Il ricco così continuerà ad essere ricco ed il povero sempre più povero. E’ scritto nel Karma ! Con questo ti dico comunque, che sono molto più vicino al tuo pensiero di quanto si possa immaginare leggendo quanto ho scritto. Un abbraccio Marco

LA RISPOSTA DEL WM:

Carissimo Marco. Grazie ancora una volta per la tua puntualizzazione sull'articolo di ieri, mi dai l'opportunità di spiegare meglio il Karma ed il mio punto di vista. Qualcuno dei "Soloni TV" ha sentenziato che "...non possimo giocare a fare Dio, togliendo la vita", scordandosi che lui e quelli come lui hanno già "giocato a fare gli déi" sull'esistenza di Welby, tenendolo in vita per 30 anni in quelle condizioni e -spero- col suo consenso. Ma a tutto c'è un limite e se il paziente è stufo di essere trattato come una cavia (ti ricordo che Welby è cosciente e "parla" attraverso un computer)e delle false promesse di una Scienza che non decolla al primo "stop" che le arriva da santoni che tali non sono, beh...avrà pure il diritto di smetterla di farsi trattare come un elettrodomestico! Welby lo chiede -inascoltato - da 20 anni, per cui il medico che staccherà la spina non farà nulla di male, nulla che vada contro la volontà del paziente, che è quella di andarsene al più presto. Una volta dall'altra parte, Welby potrà -volendolo- reincarnarsi per "rifarsi" di questa vita orribile, ma sarà ugualmente libero di scegliersi una vita ancora più difficile, se ne ha le capacità. Il suo Karma non cambia morendo un anno prima o un anno dopo, ormai si è già compiuto grazie alla sua battaglia sociale che di certo andrà avanti. Come disse Gesù, "per cambiare il mondo basta che uno solo di voi inizi." Marco, la tua visione del problema è influenzata dalla miope ideologia cattolica che ci insegna a tenere in gran conto questa vita attuale solo PERCHè NON NE AMMETTE ALTRE! E sbagliano anche alcune religioni orientali, visto che gli Indù affermano che si deve subire passivamente il Karma, senza usare il Libero arbitrio! Nascono poveri e DEVONO morir poveri e viceversa (poveretti...più strz di così !) Paragoniamo le nostre vite ad un viaggio, un viaggio di cui sappiamo solo che la destinazione finale è uguale per tutti (tornare a Dio), ma le cui incognite le scopriremo solo nello svolgersi del viaggio stesso. Facciamo finta che tu ed un Indù dovete andare a Milano. Tu imbocchi l'autostrada, ma sai che nessuno t'impedisce di uscire a Napoli, a Roma o a Firenze e percorrere le vecchie statali, i sentieri fuori-strada ecc. che potrai conoscere persone nuove, fare esperienze belle o brutte, avere incidenti, spaccarti la testa, rispettare o no le regole del Codice, ecc... Così facendo usi il Libero arbitrio e se ti fermi a dormire a Siena o a pranzare a Bologna o ti fai beccare ubriaco a 300 all'ora dalla madama....sarà sempre stata una tua libera decisione, pur restando nell'ambito del percorso che hai scelto. L' Indù invece si mette a manetta a Reggio Calabria e si ferma solo quando arriva a Milano, ritenendo che il percorso scelto dal Karma (autostrada, o sentieri di campagna) non ammetta deviazioni. La destinazione finale è la stessa, il viaggio identico, le strade da percorrere possono esser tante, se solo decidi di cambiarle, ma dimmi se si diverte più l' Indù o...Marco! Spero di esser stato chiaro. Un abbraccio di Luce ed un bacio a MAMMA ROMA che mi manca tanto in questo periodo festajolo! ALS CLaudio WM