E SE...?
(28/11/23)
Prima di leggere questo articolo di fantasia,ci
preme sottolineare che non vogliamo
assolutamente giustificare il colpevole di
questo atroce delitto che sta commuovendo e
scuotendo le coscienze di tutti gli italiani, né
ci permettiamo di disquisire su eventuali colpe
e responsabilità di chiunque altro coinvolto in
questa atroce vicenda.
Vogliamo solo ipotizzare,alla luce delle nostre
(modeste) conoscenze sui meccanismi che
regolano la vita nelle dimensioni sottili,quali
motivi potrebbero esserci dietro certi crimini
efferati che si stanno moltiplicando in questo
ultimo decennio e che sembrano tutti
praticamente inspiegabili.
Ritenerli atti di follia ci sembra riduttivo e
non applicabile ad esseri umani che dovrebbero
essere,a differenza delle bestie, senzienti e
quindi capaci di distinguere il bene dal male.
Ecco,allora come potrebbero teoricamente essersi
svolti i fatti e per far ciò dobbiamo fare un
salto indietro nel tempo di più di mille anni
sperando che queste mie parole possano farvi
riflettere sul perchè Gesù ci ha detto che non
dobbiamo giudicare, nè che dobbiamo scagliare la
prima pietra, perchè non sappiamo chi
l'abbia scagliata per primo (ovviamente in
un'altra vita).
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Un silenzio tombale era improvvisamente sceso
sul campo di battaglia ridondante di urla,
bestemmie, imprecazioni,rumori metallici di
spade scagliate contro le armature e gli scudi
fino a un attimo prima . Nemmeno i feriti
osavano lamentarsi di fronte a quella scena
surreale dei comandanti delle opposte fazioni
che, minacciosi, si fronteggiavano pronti a
sfidarsi a singolar tenzone.
I due cavalieri chiusi nelle loro luccicanti
armature,con un gesto solenne, sguainarono le
loro spade puntandole al cielo, quelle stesse
spade che solo pochi minuti prima avevano
inguainato in segno di tregua, visto che la pur
sanguinosa battaglia non aveva delineato un
vincitore né un vinto. Solo un duello fra i due
comandanti avrebbe deciso le sorti dei due
schieramenti opposti e i vinti avrebbero subito
un'atroce fine, sgozzati, decapitati, bruciati
vivi ...
I due cavalieri si lanciarono violentemente
l'uno contro l'altro con sguardi carichi di odio
e le loro urla erano ben più terrificanti del
clangore causato dai terribili colpi che si
scambiavano con disumana ferocia. Comunque ,
nonostante tutti i loro tentativi nessuno dei
due era ancora riuscito ad aprirsi il benché
minimo varco nelle robuste e pesanti armature.
Poi fu un attimo, un istante quando uno dei due
duellanti gettò indietro il capo per schivare un
fendente, scoprendo così pericolosamente un
lembo di collo nudo fra l'elmo e la corazza...
la pesante lama dell' avversario s'infilò in
quel varco con la rapidità del fulmine e un
getto di sangue schizzò repentino verso il cielo
insieme all'urlo roco, strozzato, del ferito.
Ormai era spacciato...
Sir John barcollo' e in pochissimi attimi cadde
fragorosamente al suolo prima in ginocchio e poi
col viso
a terra mentre i due eserciti lanciavano grida
di hurrà o di disappunto.
Mentre Sir John esalava i suoi ultimi respiri
giacendo in una pozza di sangue vermiglio,
l'esercito vincitore si mosse velocemente verso
il comandante avversario e i più facinorosi gli
strapparono l'armatura per farne trofei di
guerra.
Ormai privatolo di ogni difesa, diversi soldati si gettarono sullo
sconfitto e martoriarono il suo corpo inerme con
decine di fendenti inflitti in ogni dove. Il
vincitore venne portato in trionfo verso la
capitale del regno mentre ulteriori massacri
venivano perpetrati contro i soldati che
tentavano la fuga.
Purtroppo la storia insegna che nessuna guerra è
mai definitiva, che i vincitori di oggi ben
presto diventano
gli sconfitti di domani e così, qualche anno
dopo, anche Sir Lancelot ebbe il suo incontro
con la morte...
Inferno!
Buio, totale, denso come la melassa,
quasi tangibile e terrore da scuoterlo tutto;
poi un solo terrible pensiero:
"Dove sono? Cosa mi è successo? Non dovrei
essere morto? Forse ho sognato di essere stato
decapitato sul patibolo per aver osato troppo,
diventando l'amante della Regina?"
Nel buio assoluto rivide scene di stupri
bestiali, volti dei nemici che aveva massacrato
nelle sue innumerevoli battaglie,
sangue, gemiti ma anche scene idilliache insieme alla sua amata Genevieve.
Quasi contemporaneamente a questi pensieri, di
colpo sentì due mani rozze e robuste che lo
afferravano alla gola e gliela stringevano con
forza disumana, fino a togliergli il respiro,ma
non vedeva l'aggressore confuso com'era in
quella melma oscura e viscida.
Mentre lottava come un leone per liberarsi dalla
stretta mortale si accese improvvisamente un
tenue bagliore rossastro, lattescente e fu in
grado di guardare in faccia il suo aggressore:
Sir John!
Come era possibile? Era ben sicuro di averlo
ucciso con un fendente alla gola e poi i suoi
uomini avevano fatto scempio del suo
corpo,doveva essere morto...per forza!
Mentre si guardavano negli occhi iniettati di
sangue capì ben presto che entrambi si trovavano
all'inferno e,con rinnovato vigore, riprese a
colpire alla cieca l'antico nemico.
E LUCE SIA!
Passano mille anni (nei mondi sottili il
tempo è completamente diverso rispetto al mondo
denso in cui ci troviamo) e i due combattenti
hanno cessato di lottare. Hanno capito che
nessuno dei due può soccombere perché i pugni, i
morsi le percosse
non erano mai riusciti a ottenere il benché
minimo segno di cedimento in nessuno dei due.
Seduti a terra,uno di fronte all' altro, si
guardano per la prima volta negli occhi. A
questo punto spunto' in loro un barlume di
memoria terrena e ricordarono che un tempo
lontano erano stati amici fraterni,che avevano
condiviso gioie, dolori e anche tante donne ma
non Genevieve che Sir John doveva proteggere
anche dalle insistenti attenzioni del suo amico
fraterno su ordine del Re.
Ma Sir Lancelot non gli aveva dato ascolto e fu
così che il Re, infuriato dal tradimento della
sua consorte perpetrato con uno dei suoi
cavalieri più fidati, aveva ordinato a Sir John
di portargli la testa di Sir Lancelot,
scatenando una guerra fratricida fra i suoi
stessi cavalieri.
E qui avvenne il miracolo!
Nell'oscurità rossastra i due sciolsero i
loro cuori dagli odi e dai rancori e, alzatisi
in piedi, corsero l'uno verso l'altro e si
abbracciarono piangendo copiosamente.
Intorno a loro la scena mutò completamente in un
batter di ciglia e un meraviglioso prato fiorito
si materializzò sotto i loro piedi. Dolci
colline, freschi ruscelli, maestosi alberi di
ogni specie comparvero dal nulla e una luce
bianco azzurra che trasmetteva pace e amore
illuminò i due ex nemici.
Un ulteriore attimo (ma quanto dura un attimo
nell' Aldilà ?) e dodici esseri di luce
apparvero davanti a loro che immediatamente
capirono che erano le loro Guide Celesti. Senza
muovere le labbra comunicarono ai due cavalieri
le loro decisioni.
I due si inginocchiarono e, con un cenno
riverente del capo confermarono l'accettazione
del verdetto divino riconoscendone l'equità .
Capirono che solo l'amore e il perdono rendono
l'uomo degno di vivere, che bisogna provare su
noi stessi il male. che causiamo al prossimo e
che solo scambiandosi i ruoli avrebbero potuto
capire dove avevano sbagliato.
Dimensione terrena, anno 2023.
Un ragazzo in un bar del centro di una piccola
città si avvicina ad una ragazza, hanno
entrambi una ventina d'anni.
"Ciao, sono Filippo"
"Ciao, mi chiamo Giulia."
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(Liberamente ispirato alla saga di Lancillotto e
Ginevra alla corte del Re Artù) |